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n. 115 maggio - giugno 2022

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6 Le funivie come parte di reti multimodali 8 Dotto Trains: sostenibilità ambientale a Expo Dubai 2020 10 Herbeeside: ecodiserbante e vapore per liberare la Torre di Pisa e la Valle dei Templi dalle erbe infestanti, tutelando i beni Gh. Marchelli 12 Pichler Veicoli Industriali 15 Il trattore Valtra Serie N ha vinto il Red Dot Design Award 2022 16 Prato propone in Italia il portattrezzi VSV di Noremat per lavorare in tutte le stagioni 19 IFAT 2022: Allison espone la prossima generazione di assali completamente elettrici per veicoli municipali e per la raccolta rifiuti 20 Dispositivi di segnalazione acustica e luminosa Sirena: 40 anni di esperienza nel settore automotive per la massima sicurezza in ambito operativo 21 Valtra Serie N vince anche iF Design Award 2022 22 Un Caron CT 80 M per il Comune di Canale Ga. Marchelli 24 Hymach propone maxi testate da 150 e 200 centimetri 26 Fase di test finale prima dell'inizio della produzione in serie per eEconic 28 Da MI&P per Appennino Pistoiese solo il Better Gh. Marchelli 31 Mercedes-Benz Special Truks ha esposto un Unimog U 5023 anticendio al RETTmobil 32 Strada dei Parchi S.p.A. ha scelto Schmidt per la pulizia delle sue strade 34 Nuova Durso - JAC 4WD al Comune di Monesiglio. Tecnica, estetica… e tanta passione! 36 3 anteprime di Mercedes-Benz Trucks Italia al Transpotec 2022: eActros elettrico, Actros L e Fuso Canter Euro VI Step E 40 Manutenzione autostradale straordinaria con supermodificante a base di grafene: l'esperienza della Brescia - Padova Raffaele Bolognini 42 Seads propone le Blue Barriers per la raccolta dei rifiuti galleggianti fluviali Lawrence Montecristo Dicesare 44 La gamma full electric di Ladurner Equipment in prova ad Asia Napoli 45 Niederstätter, dall'Alto Adige alla Sicilia otto container artistici a Palermo per il ricordo della strage di Capaci 46 Motore M-Boost, la potenza garantita su tutte le trinciatrici Seppi M. per escavatori da 5 a 30 tonnellate

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IMPIANTI A FUNE

Le funivie come parte di reti multimodali La mobilità è la linfa vitale delle città. Tuttavia sembra che abbiamo raggiunto i limiti delle forme convenzionali di mobilità urbana e del loro buon coordinamento. Come possiamo salvaguardare il futuro, e quali sono le opzioni? Come possono gli impianti a fune urbani contribuire al raggiungimento della mobilità multimodale?

Risorse esigue - spazio limitato Come possiamo migliorare la mobilità nelle città? Chiunque si trovi ad affrontare i problemi del traffico urbano purtroppo si scontra con poche soluzioni possibili. La mancanza di fondi e la diminuzione dei terreni di proprietà pubblica non solo frenano i grandi progetti di espansione dei trasporti, ma limitano anche gli investimenti "minori" e le modifiche strutturali. Questo ha un impatto sulle conurbazioni centrali‚ e sempre più sulle periferie, con i loro deficit di trasporto a volte altrettanto critici.

te traffico urbano con misure di espansione che rendano i sistemi di trasporto più flessibili in base alle reali necessità? Come si può ottenere una multimodalità veramente funzionale? La risposta è semplice anche se apparentemente complessa: può avere successo solo con un coordinamento completo di tutti i processi di trasporto rilevanti.

Le esperienze fatte finora con il collegamento di sistemi di trasporto molto eterogenei, per esempio a Rotterdam e Amsterdam, mostrano dove si deve concentrare l'attenzione: su una sorta di "intelligenza connessa", cioè un controllo del traffico continuo, basato su sensori, digitale e allo stesso tempo decentralizzato‚ con una guida coordinata e basata sulle necessità di autobus, tram, funivie, ferrovie e tutte le forme di trasporto privato. Ed è un dato di fatto che gli impianti a fune possano essere facilmente integrati nelle reti di trasporto. Ciò è ulteriormente facilitato dal concetto di digitalizzazione globale di Doppelmayr. Espansione della mobilità urbana attraverso gli impianti a fune L'uso di impianti a fune per il trasporto massivo di merci e passeggeri risale a più di 160 anni fa‚ molto prima che arrivasse l'aereo. Tuttavia c'è poca consapevolezza di ciò tra il grande pubblico. Sebbene l'ingegneria funiviaria, attraverso il suo utilizzo in tutto il mondo in ambienti estremi e nelle condizioni ambientali più difficili, si sia evoluta fino a diventare una tecnologia di trasporto altamente sofisticata, è spesso‚ erroneamente‚ considerata solo un mezzo di trasporto per attività di svago. Gli impianti a

Multimodalità, la chiave per reti di trasporto di successo Che cosa richiede dunque l'apparentemente irresolubile quadro dell’attuale situazione dei trasporti? Per trovare nuovi approcci ai concetti di trasporto con prospettive di espansione a lungo termine, dobbiamo invece porre l'accento sulla modifica delle strutture per accogliere sistemi multimodali. Come si può raggiungere questo obiettivo? Come si può affrontare il problema del sempre crescen6

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fune urbani sono un complemento ideale alle reti di trasporto urbano. Possono aiutare a estendere le reti esistenti e a colmare i vuoti all'interno delle reti. Con gli impianti a fune, è possibile raggiungere aree difficilmente accessibili, edificate o montuose e si possono persino attraversare estesi fiumi o infrastrutture di trasporto esistenti. Nonostante tutto questo, in Europa centrale, gli impianti a fune in ambiente urbano continuano ad essere un'opzione piuttosto inconsueta e sono meno numerosi che nelle conurbazioni dell'America Latina, del Nord Africa o del Medio Oriente, per esempio. Perché questo? La principale resistenza agli impianti a fune urbani proviene principalmente dai residenti locali che vivono vicino ai futuri impianti. Essi temono un disturbo visivo o una compromissione di quartieri privilegiati. Per fugare questi dubbi ormai da anni si presta maggiore attenzione alle preoccupazioni di questo tipo. Si è dimostrato che gli impianti a fune urbani, una volta in funzione, vengono ben accettati, e che i vantaggi diventano evidenti. Progetti funiviari come aiuto agli abitanti delle conurbazioni in rapida crescita Gli impianti a fune sono una buona soluzione di trasporto per gli ambienti urbani. Poiché le funivie operano sopra il livello stradale, richiedono molto meno spazio rispetto alle modalità di trasporto terrestre. Gli impianti a fune sono in grado di fornire le prestazioni di trasporto richieste senza essere influenzati dalla congestione del traffico o dalle interruzioni del trasporto

terrestre. Sono estremamente sicuri nel funzionamento e senza emissioni inquinanti grazie al loro azionamento elettrico. I loro costi d'investimento e di gestione sono molto più bassi rispetto ai nuovi progetti ferroviari. Questo li rende spesso superiori ai sistemi terrestri che offrono una capacità comparabile. Rispetto al trasporto ferroviario hanno tempi di costruzione molto più brevi e occupano molto meno spazio per la costruzione, in particolare nel caso delle metropolitane. Inoltre, la gestione è molto più flessibile quando si tratta di adattarsi a un numero di passeggeri in rapida fluttuazione. E' possibile portare in cabina biciclette, sedie a rotelle, passeggini e bagagli e persino pallet. Il pavimento della cabina è allo stesso livello del marciapiede della stazione, il che facilita la salita e la discesa per tutti i gruppi di utenti. I sistemi automatizzati di

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carico e scarico assicurano un funzionamento senza intoppi per il trasporto delle merci, senza limitare il trasporto dei passeggeri. Un altro fattore altrettanto importante per le aree residenziali è che gli impianti a fune generano molto meno rumore dei vagoni ferroviari o del traffico stradale. Il fatto che i pendolari trovino più attraente viaggiare con gli impianti a fune rispetto all'autobus o al treno è dovuto in larga misura al movimento più silenzioso e fluido. Un ultimo punto importante: i sistemi di controllo digitale permettono agli impianti a fune di funzionare in modo ampiamente autonomo e quindi richiedono meno personale operativo. I dati digitali degli impianti Doppelmayr possono essere trasferiti e integrati nelle reti di dati esistenti. Questo permette l'utilizzo dei dati, ad esempio per le informazioni ai passeggeri.

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TRASPORTI

Dotto Trains: sostenibilità ambientale a Expo Dubai 2020

Dotto Trains, azienda leader nella produzione di trenini turistici su rotaia e su pneumatici dal 1962, ancora una volta è attenta alle tematiche attuali della transizione elettrica e della sostenibilità. Di recente l'azienda di Castelfranco Veneto (TV) ha visto l'importante fornitura di tre Muson River completamente elettrici per Expo 2020 Dubai. L'esposizione universale svoltasi negli Emirati Arabi dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 è appena terminata, dopo 182 giorni di apertura e circa 24 milioni di visite. Evento globale che ha unito innovazione, tecno-

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logia arte e cultura, offrendo un'esperienza internazionale "Connecting Minds, Creation the Future", per la prima volta si è svolta nelle aree del Medio Oriente, Africa e Asia Meridionale. Il quartiere Expo è stato pensato e costruito come un grande fiore che andava a delimitare i distretti al suo interno. Ogni zona rappresentava una tematica fondamentale per l'esposizione: Sostenibilità, Mobilità e Opportunità. Quale miglior occasione per Dotto Trains, essere scelti proprio in questa esposizione mondiale per fornire le navette ufficiali "Expo Explorer" quali soluzioni per

far assaporare ai visitatori la mobilità del futuro. Oltre che come usuali Expo Explorer durante tutta la durata dell’esibizione i Dottotrains sono stati impiegati anche in occasione della Closing Ceremony per spostare gli ospiti all’interno della Wasl Plaza. Grande onore per l'azienda italiana essere scelta da Expo Dubai 2020 tra tutte le aziende internazionali che si erano proposte come fornitori di trasporti. Qualità ed affidabilità dei prodotti, il buon operato della squadra Dotto ed il forte impegno nelle tematiche della sostenibilità sono stati i caratteri vincenti per la società. Anche la personalizzazione è stato un aspetto fondamentale: i tre trenini elettrici sono stati totalmente personalizzati, dalla scelta degli optional, dal colore alle grafiche, al design delle carrozze realizzato ad hoc per questo progetto. Come locomotiva è stata scelta la versione dall’anima "green" 100% elettrica del modello più famoso ed amato della gamma di prodotti Dotto, il Muson River. L'aspetto proporzionato, le linee semplici e la ricchezza dei dettagli si fondono in una locomotiva dal design raffinato capace di impreziosire qualsiasi contesto urbano - paesaggistico. Locomotiva ideale quale soluzione di trasporto di persone ecologica adatta a percorsi prevalentemente pianeggianti. Il telaio è

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profilato in acciaio, lo sterzo idraulico servoassistito, trasmissioni meccaniche sulle ruote posteriori ed i freni anteriori idraulici a disco e posteriori a disco a bagno d’olio con servofreno. Il trenino è flessibile anche in strette aree di manovra mantenendo un raggio di sterzata di circa 6,5 m. Il suono armonioso e silenzioso, carattere distintivo della locomotiva Muson River elettrica, è dato dalla batteria al litio 700Ah 80V con BMS di facile sostituzione. Per le carrozze invece è stato scelto il modello A98 ovvero le più capienti, con la predisposizione per l'accesso attraverso pedana per le persone con mobilità ridotte, che permettono di trasportare 25 adulti ciascuna. Il layout interno delle carrozze è stato personalizzato disponendo le sedute a modalità di salottino; sono stati inseriti optional quali l’impianto di sorveglianza e il sistema di central locking. Inoltre Dotto Trains ha progettato una nuova tipologia di pannellatura liscia e più moderna rendendo la parte esterna delle portine graficabile. Salendo a bordo degli Expo Explorer i visitatori avevano la possibilità di ascoltare una simpatica guida che raccontava curiosità e caratteristiche dei vari padiglioni che rappresentano le Nazioni del mondo, sempre accompagnati dagli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU che siglavano percorsi, rappresentazioni e pensieri lungo tutto il tragitto. Interessante vedere come in un'esposizione internazionale sia stata data così tanta importanza al tema dello sviluppo sostenibile. L'azienda Dotto Trains negli ultimi anni ha rinnovato il proprio impegno nel tema della sostenibilità non solo rispetto alla sfera ambientale ma anche a quella sociale. Molte sono le azioni che la società infatti ha deciso di portare avanti sotto tutti gli aspetti, dalla fornitura in azienda di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili a particolari pacchetti welfare per i collaboratori, la collaborazione continua con gli istituti scolastici fino alla creazione di gadget "sostenibili" creati dai materiali di scarto. In occasione della Setti-

mana della Sostenibilità organizzata da Assindustria Veneto Centro, Roberta e Alessandro Santi, 4a generazione della famiglia Dotto, hanno parlato della ruota della sostenibilità di Dotto Trains, ovvero la rappresentazione di tutte le azioni di sostenibilità portate avanti dall’azienda all’interno delle 6 aree della ISO 26000: governance, persone in azienda, comunità e territorio, clienti, catena di fornitura e ambiente. L'azienda si sta anche allineando agli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU che stila le linee guida per lo sviluppo

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sostenibile per garantire un futuro migliore per le prossime generazioni. Ulteriore obiettivo di Dotto Trains a dimostrazione della volontà di investire in questa tematica sarà la presentazione entro l’anno della prima relazione di sostenibilità dell’azienda.

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VERDE

Herbeeside: ecodiserbante e vapore per liberare la Torre di Pisa e la Valle dei Templi dalle erbe infestanti, tutelando i beni GHERARDO MARCHELLI

Il progetto di "green conservation" voluto da Fondazione Territorio Italia e Green Heroes, che intende gestire in modo ecologico e rispettoso dei monumenti la vegetazione spontanea attorno a patrimoni culturali, ha visto come primi interventi la Valle dei Templi di Agrigento e la Torre Pendente di Pisa. Lo scopo è quello di proteggere la cultura operando in maniera ecosostenibile sulla natura

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che la circonda. In questi interventi di gestione del verde intorno e sui monumenti ha visto protagonista il sistema ecodiserbante brevettato da Herbeeside, il primo in Europa che utilizza additivi vegetali ricavati interamente da ingredienti recuperati dallo spreco alimentare. Con questa tecnica è possibile agire sulle erbe infestanti e piante rampicanti che crescono attorno e sopra i monu-

menti senza danneggiare o impedire l'accesso ai beni culturali. A differenza dei normali diserbanti, Herbeeside agisce tramite lo shock termico, attraverso il vapore. Un sistema capace di eliminare la pianta infestante o di ritardarne la crescita senza incidere sull'ambiente circostante. Inoltre, l'additivo utilizzato è di origine vegetale, prodotto con eccedenze di lavorazione alimentare, e nutre l'area trattata grazie alla produzione di micorrize (funghi che vivono in simbiosi con le radici delle piante) e favorendo gli insetti impollinatori. "Il nostro sistema non prevede l’impiego di sali o miscele che possano rovinare il patrimonio", spiega Eugenio Cavalli, di Herbeeside. "Lo abbiamo creato nel 2016, pensando a un diserbante a 'misura di ape'. Oggi lo possiamo adottare sui monumenti, sapendo che non sarà dannoso per nessuno. Infatti non è necessario interdire l'accesso ai turisti mentre interveniamo. Il sistema non richiede patentini per l'acquisto e non rilascia residui tossici." Nella Valle dei Templi, dove il primo intervento è stato fatto il 14 aprile, verrà portato avanti a livello locale. La manutenzione ha riguardato il

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Tempio di Asclepio, (Esculapio per i romani) dio della medicina, situato nella Valle dei Templi di Agrigento. Una delle aree archeologiche più vaste e famose al mondo. Anche in questo caso, il trattamento di shock termico non macchia, non lascia aloni, non sporca e non rovina i materiali. La manutenzione ha riguardato anche l'anello intorno al tempio e ha compreso la conservazione dei semi delle piante storiche indigene: piante medicinali, arboree, arbustive ed erbacee da preservare. Evitare l'uso indiscriminato di erbicidi, per limitare la riproduzione delle erbe sui camminamenti e sulle superfici verticali e orizzontali, evita di apportare tossicità al suolo, all'acqua, all'aria evitando di mettere a rischio la biodiversità vegetale e animale, oltre alla stessa salute di manutentori e fruitori. A Pisa, la manutenzione pesticide free è stata condotta in collaborazione con l'Opera Primaziale Pisana, ente no-profit da sempre impegnato nella tutela, promozione e valorizzazione del suo patrimonio monumentale, e l'Università di Pisa, Centro Ricerche Tappeti Erbosi Sportivi (CeRTES). Per la gestione del tappeto erboso è stata scelta una linea ecocompatibile

che non prevede l'uso di fitofarmaci, i concimi utilizzati sono a lenta cessione, l'impiego dell'acqua irrigua è ottimizzato, e, gradualmente, per il taglio dell'erba si stanno introducendo robot e rasaerba elettrici per limitare il rumore e ridurre le emissioni locali di CO2. Anche qui il sistema brevettato Herbeeside, con l'impiego di vapore acqueo, quindi con un mezzo fisico totalmente rispettoso dell'ambiente e della salute, è stato utilizzato per l'intervento di eliminazione della flora spontanea che in primavera cresce negli anfratti dei cordoli, marciapiedi, stradine che circondano i monumenti e la piazza. La presidentessa di Fondazione Territorio Italia, Daniela Ducato, sottolinea l'importanza della conservazione e manutenzione dei beni culturali, ricchezza per il Paese e anello fondamentale nella catena della sostenibilità. "L'uso indiscriminato di erbicidi, per limitare la riproduzione delle erbe sui camminamenti e sulle superfici verticali e orizzontali, apporta tossicità al suolo, all'acqua, all'aria e mette a rischio la biodiversità vegetale e animale, oltre alla stessa salute di manutentori e fruitori". Eugenio Cavalli di Herbeeside sottolinea: "Il sistema Herbeeside a misura

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di api nasce nel 2016 per soddisfare soprattutto la forte richiesta delle aziende del bio o in fase di riconversione in biologico. A questa si è affiancata la domanda da parte dei comuni per la gestione sana e sostenibile del verde pubblico". Ricordiamo che proprio nel 2016 l'Italia è stato il primo Paese in Europa a riprendere una raccomandazione della Commissione Europea vietando l'uso di glifosato in luoghi pubblici come parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Herbeeside si compone di un macchinario, con accessori che variano in base al contesto da trattare, e di un additivo brevettato di origine naturale che viene erogato a pressione e a temperature fino a 140°. Il sistema Herbeeside provoca uno shock termico alle piante infestanti che ne determina l'essiccazione in meno di 24 ore. Oltre ad essere efficace nella lotta alle erbe infestanti, risulta particolarmente adatto, grazie alle caratteristiche intrinseche alla tecnologia impiegata, anche alle attività di detergenza e sanificazione di spazi aperti pubblici e privati.

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PORTATTREZZI

Pichler Veicoli Industriali

La passione di Pichler consiste nella progettazione e realizzazione di veicoli in grado di confermarsi giorno dopo giorno per il loro impiego intelligente, qualità e affidabilità. Assieme ai clienti si vogliono sviluppare preziosi compagni di lavoro dotati di valore aggiunto, che sappiano supportare gli acquirenti durevolmente nelle proprie attività, e creare dei partner di carattere per una durevole relazione. Pichler fa parte di una lunga tradizione familiare altoatesina nella progettazione e realizzazione di veicoli. Nel 1928 Thomas Pichler fondò un'officina per la costruzione di carri

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a Rencio, presso Bolzano. In seguito, i figli Peter e Anton trasformarono la piccola azienda in un'impresa conosciuta ed apprezzata nel settore. Con l'occasione nacquero due unità commerciali strategiche che agivano indipendentemente l'una dall'altra: il commercio di kit per l'allestimento in alluminio del marchio Cargo Van, dal 1967, e la costruzione tradizionale di veicoli, dal 1968, con la fondazione della F.lli Pichler S.r.l. costruzione veicoli. Nel 1985 iniziò l'attività di montaggio per sponde montacarichi, e nel 1993 quella di montaggio per gru di carico.

Nel 2010 venne creata Pichler Veicoli Industriali S.r.l.. L'ing. Christoph Pichler prosegue ora la tradizione di famiglia in ambito progettazione e realizzazione di mezzi basandosi sul motto "La costruzione dei veicoli è la nostra vita e non vediamo l’ora di sapere cos'altro accadrà…" Dal febbraio del 2014 l'azienda ha sede a Egna, in provincia di Bolzano, dove progetta in proprio e realizza allestimenti e soluzioni per il trasporto. Pichler Partner Ad Egna, oltre ai prodotti sviluppati in sede, vengono montate anche le strutture dei partner della società: - Gruppo Hiab ° Hiab ° Multilift ° Loglift ° Jonsered ° Moffet - Meiller - Dhollandia - Bär - Energreen - Boschung - Hilltip - Holten - Hmf - Penz - Bronto Skylift Con i nuovi partner commerciali, per i quali Pichler è attiva nella regione Trentino Alto Adige, la società italiana Energreen S.p.A. e la svizzera Boschung AG, l'azienda sta ampliando la propria gamma di prodotti per includere ulteriori segmenti. I prodotti Boschung si rivolgono ai clienti del settore comunale, quelli di Energreen sono inoltre interessanti anche per gli ambiti agricoli e forestali. Boschung L'azienda svizzera Boschung è specializzata nella gestione delle condizioni delle superfici. I suoi prodotti tecnologicamente avanzati includono il portattrezzi Pony P3 e l'innovativa maneggevole spazzatrice Urban Sweeper S2.

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Energreen Energreen è un attore principale nel settore del mantenimento del verde pubblico e privato, oltre che operare in ambienti forestali, lungo canali e autostrade grazie alle 3 divisioni di macchine introdotte quali Robo, ILF e Attrezzature Professionali. Altri due partner importanti nella varietà di prodotti sono il costruttore svedese di gru Hiab e lo specialista tedesco di ribaltabili Meiller. Gruppo Hiab Soluzioni di gru orientate al cliente per la movimentazione delle merci. Forza svedese per i clienti nei settori edile, forestale,

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industriale e del recycling. Il più vecchio produttore al mondo di gru spicca per la leadership tecnologica e i servizi innovativi a vantaggio del cliente. Il leader mondiale di mercato offre i dispositivi di comando di gran lunga più sensibili e precisi per gru da carico, facendo dei propri prodotti uno strumento di lavoro irrinunciabile, quando si tratta di sfide e compiti complessi in ambito gru mobili. Meiller Logistica di cantiere e industria per lo smaltimento dei rifiuti con oltre 160 anni di tradizione. Quando si tratta di ribaltabili, veicoli per lo smaltimento

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rifiuti o sistemi intercambiabili, Pichler si affida al know-how di F.X. Meiller di Monaco di Baviera, in Germania. Con un numero di unità prodotte pari a 12.000 veicoli, i bavaresi sono il numero uno sul mercato mondiale. Consapevolezza della tradizione e

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leadership tecnologica contraddistinguono questa azienda che produce ribaltabili di ogni tipo. L’ineguagliabile sistema idraulico di Meiller offre al cliente indiscutibili vantaggi, e il 100% di controlli qualità per pompe e cilindri parla da solo.

Penz Crane Lo specialista stiriano per soluzioni individuali di gru forestali e gru per riciclaggio. I professionisti austriaci si dedicano già nella seconda generazione completamente a questi generi di gru: il nome Rochus Penz è sinonimo della qualità dei prodotti. Pichler Service Oltre alla vendita di nuove sovrastrutture, la manutenzione e l'assistenza di gru e allestimenti sta a cuore alla società. Nell'officina Pichler, gli specialisti si occupano di tutte le questioni relative le sovrastrutture, e l'azienda è il primo contatto per: - manutenzione e assistenza - riparazioni - pezzi di ricambio - collaudi, dando grande importanza all'alta qualità e alla tecnologia aggiornata.

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PORTATTREZZI

Il trattore Valtra Serie N vince il Red Dot Design Award 2022

Una delle ultime serie di trattori Valtra, la serie N di quinta generazione, vince il Red Dot Design Award 2022 nella serie Red Dot: Product Design Award. Continua così l'enorme successo di Valtra nel concorso di design Red Dot. Il Red Dot Award vinto dalla serie N Valtra è un'eccellente dimostrazione del principio dello sviluppo continuo, in cui sono state introdotte funzionalità nuove di zecca che migliorano l'uso quotidiano per il cliente su un prodotto già eccellente. Ad esempio, il nuovo display digitale sul montante anteriore offre un'esperienza utente completamente nuova rispetto ai comandi precedenti. La posizione e la visibilità del nuovo display è ottimale durante il lavoro e l'impostazione del trattore è ora molto semplice e intuitiva, anche sul modello base. I nuovi trattori della Serie N sono inol-

tre ricchi di miglioramenti che incrementano la sicurezza, come le nuove luci di marcia diurna a LED. Questi sono visibili da lontano, attirano l'attenzione anche in condizioni di luminosità e aiutano a ridurre i consumi energetici rispetto alle soluzioni tradizionali. La serie N di quinta generazione, presentata nel 2021, è stata progettata sulla base della pluripremiata quarta

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generazione e dei feedback clienti per migliorare ulteriormente la serie N. "I nostri trattori di nuova generazione sono stati progettati per offrire al cliente la migliore esperienza possibile con il mezzo. Il trattore non deve solo avere un bell'aspetto, ma deve anche servire in una vasta gamma di applicazioni. Abbiamo ricevuto un feedback estremamente positivo dai nostri clienti, molti dei quali hanno descritto il trattore come molto comodo e facile da usare, soprattutto in termini di tecnologia per l'agricoltura intelligente", afferma Kimmo Wihinen, responsabile del dipartimento, design industriale ed esperienza utente. Il Red Dot è il concorso di design più prestigioso al mondo. Vincere il premio è un segno di eccellenza nel design e nell’esperienza utente a livello internazionale. Oltre al design e all'estetica, i criteri di valutazione includono anche funzionalità, intelligenza e innovazione. I clienti possono trovare la pluripremiata Serie N nello Showroom web di Valtra.

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PORTATTREZZI

Prato propone in Italia il portattrezzi VSV di Noremat per lavorare in tutte le stagioni Spesso, per lavorare al meglio durante tutto l'anno, è necessario acquistare diverse tipologie di macchine. VSV, invece, risponde a tutte le necessità di manutenzione con un unico veicolo

Grazie ad una nuova partnership con il costruttore francese Noremat, la ditta Prato Pier Luigi, di Tortona (AL), propone sul mercato italiano VSV (un acronimo che significa Veicolo Servizio Viabilità), un innovativo portattrezzi multifunzione, che, oltre a poter svolgere un'infinità di compiti durante tutto l'arco dell'anno, ha la sorprendente capacità di poterli svolgere anche in contemporanea. Questa è l’unica macchina sul mercato con tale capacità operativa, con un vasto catalogo di attrezzi efficacemente funzionanti, perfettamente adatta ad ogni tipologia di ente pubblico, dal comune alle province, alle regioni, allo stato, su strade ed auto-

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strade di ogni categoria. VSV è un veicolo semovente con trasmissione idrostatica a variazione continua, dotata permanentemente di un braccio articolato ventrale e di un circuito idraulico di potenza in grado di azionare contemporaneamente attrezzi anteriori, sul braccio ed al posteriore. La macchina, infatti, è equipaggiata con un sistema idraulico multipompa in grado di alimentare, allo stesso tempo ed in maniera autonoma, fino a tre diverse attrezzature, quali, ad esempio, un braccio decespugliatore ventrale, una spazzola anteriore ed un soffiatore posteriore, oppure di rimorchiare ed alimentare un carrello aspiratore.

VSV è azionato da un motore Perkins 4 cilindri da 4,4 litri e 150 CV, stage Euro V e, grazie al posizionamento centrale del braccio rispetto al veicolo, garantisce un bilanciamento ottimale cui contribuiscono anche il posizionamento sul lato sinistro di motore, pompe e serbatoio idraulici. Il braccio ventrale, inoltre, può essere completamente ripiegato su se stesso, alloggiandolo nello spazio apposito al centro del telaio, in modo da restare in sagoma quando non viene utilizzato e liberando lo spazio sia all'anteriore, sia al posteriore, per alloggiare altre applicazioni. All'anteriore la macchina può essere dotata sia di un sollevatore, sia di una piastra portattrezzi, anche con PTO, e fino a 4 linee idrauliche indipendenti. Al posteriore VSV è attrezzato con un pianale ribaltabile con sponde, che consente di trasportare un grande numero di attrezzi, come uno spandisale in inverno ed una botte o un sistema di raccolta foglie in estate. Il pianale può convenientemente essere usato anche per trasportare attrezzi da lavoro o da cantiere, eliminando la necessità di utilizzare un secondo veicolo. L'ampia cabina vetrata ed in posizione avanzata consente una grande visibilità, sia sugli attrezzi, sia dell'ambiente circostante, aumentando la sicurezza e la produttività del conducente. Il climatizzatore automatico

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garantisce un notevole comfort per l'operatore in ogni stagione. Il moderno propulsore, la trasmissione idraulica diretta, che riduce le cadute di pressione e la regolazione automatica dei giri motore in base all'attrezzo selezionato consentono risparmi di carburante fino al 20%. Di seguito una descrizione accurata della macchina, essendo una novità assoluta sul mercato. Telaio La struttura portante di VSV è formata da un telaio monoblocco in acciaio ad alta resistenza, sagomato appositamente per ospitare il motore, in modo da abbassare il baricentro del veicolo. Sull'assale posteriore è presente anche un cilindro idraulico di compensazione, per bloccarne l'oscillazione. Tale cilindro è collegato ad una valvola proporzionale che lo irrigidisce mano a mano che la testata si allontana dal veicolo. La culla del motore, ancorata al telaio principale tramite silent-block per ridurre le vibrazioni, ospita anche il serbatoio dell'olio idraulico ed il gruppo di pompe che vanno ad alimentare i vari circuiti. Motore Le pompe idrauliche sono direttamente collegate al motore, un Perkins, stage V, da 4.400 cc, 4 cilindri, 150 CV a 1.950 giri/min, con turbocompressore ed intercooler, raffreddato a liquido. La coppia massima è 560 Nm a 1.400 giri/min. Il consumo massimo, con 3 attrezzi contemporaneamente attivi è di soli 15 l/h. Le ventole di raffreddamento sono dotate di inversore di rotazione regolata automaticamente e comandabile dal pannello elettronico in cabina di guida. Trasmissione La trasmissione è idrostatica a variazione continua con 2 marce e 2 diverse modalità di gestione (0 - 25 e 0 - 40 km/h in modalità strada; 0 - 10 e 0 - 20

km/h in modalità operativa). La macchina è dotata di memorizzazione della velocità (cruise control) che, in caso di urti contro ostacoli in fase di sfalcio, arresta automaticamente l'avanzamento del veicolo e si riattiva non appena l'operatore riposiziona il braccio, inversore sottocarico e gestione manuale delle quattro ruote motrici. Gli assali sono Dana con l'anteriore sterzante ed il posteriore oscillante e dotato di bloccaggio del differenziale. Il raggio di sterzata è pari a 6,5 metri. Idraulica Il circuito idraulico, a centro chiuso e con load sensing, è equipaggiato con una pompa Danfoss a pistoni di 78 cc per la gestione della trasmissione e da ulteriori 2 pompe a pistoni Danfoss, da 53 cc, per la gestione degli attrezzi che possono quindi essere utilizzati contemporaneamente. Il circuito idraulico ha una capacità totale di 170 litri ed una pressione massima di 230 bar e, su richiesta, può essere rifornito con olio biodegradabile. Sulla parte anteriore del veicolo può essere installato un sollevatore con attacco a 3 punti di cat II, con una capacità di sollevamento alle rotule di 3,5 t ed una PTO da 1.000 giri/min. In alternativa è possibile anche l’installazione di una piastra portattrezzi DIN F1. L'impianto idraulico anteriore è dotato di accoppiatore multinnesto e fino a 3 distributori a singolo e doppio effetto. Al posteriore è possibile montare un accoppiatore multinnesto con fino a 4 linee idrauliche a singolo e doppio effetto. La macchina è anche dotata di gancio traino, di accoppiatore per il freno del rimorchio e di presa 7 poli per le luci. Il pianale di carico, con dimensioni 2.350 x 1.780 mm, può essere equipaggiato con un sistema di ribaltamento idraulico e con sponde laterali, per consentire di caricare tutte le minuterie ed attrezzature che possono servire nell’ambito di un cantiere stradale.

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Cabina La cabina, la più grande esistente sul mercato, è completamente vetrata per offrire una visuale a 360°, ed è dotata di sedile pneumatico basculante e traslabile, con poggiatesta e cinture di sicurezza, per il conducente, secondo sedile integrato per un operatore, impianto di climatizzazione automatica, autoradio MP3, tergicristalli e lavavetri su parabrezza, finestrini laterali e finestrino sul tettuccio, botola per uscita di emergenza, visiere parasole a tendina. Il finestrino laterale destro e quello sul tettuccio sono in policarbonato antiurto con spessore 8 mm. L'accesso in cabina avviene mediante una piattaforma illuminata, che consente di verificare le condizioni del traffico prima di scendere dal veicolo. Lo sterzo è telescopico con 2 articolazioni, che consentono un'ampia gamma di regolazioni. La macchina è inoltre dotata di specchietti elettrici riscaldati e di telecamera posteriore. Tutte le funzioni degli attrezzi sono gestite tramite un display multifunzione a colori, che integra tutte le regolazioni e le selezioni della macchina. I comandi sono raggruppati su di una consolle, posizionata sul lato destro del sedile di guida, dotata di bracciolo scorrevole e di regolazione di altezza per il massimo comfort dell'operatore. Essendo integrata con il sedile, la consolle ne segue tutti i movimenti. I fanali anteriori sono alogeni e sono ripetuti sulla parte superiore della cabina, in modo che non vengano coperti dall'attrezzo anteriore. Le luci posteriori sono invece a LED. Luci da lavoro anteriori, laterali e posteriori, doppio lampeggiante e triangolo luminoso sul tetto completano l'impianto elettrico a 24 V, dotato anche di staccabatteria (comodamente posizionato in cabina di guida). La cabina, ammortizzata tramite silent-

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blocks, è particolarmente silenziosa (64 dB), anche grazie al posizionamento del motore vicino all'assale posteriore. Attrezzamento Il braccio telescopico multifunzione centrale, con sistema di avanzamento verso la parte anteriore, può essere fornito con due diverse lunghezze di sbraccio. La sua dotazione comprende l'ammortizzatore antiurti, il sistema di ritrazione e ritorno automatico, la funzione flottante della testata e la funzione di autolivellamento. I controlli sono integrati in un joystick con distributori elettroidraulici proporzionali. Durante i trasferimenti il braccio può essere ripiegato dietro la cabina, restando completamente nella sagoma del veicolo. Sull'anteriore, grazie alla disponibilità di vari sistemi di accoppiamento, è possibile montare un gran numero di attrezzature, sia per le manutenzioni invernali, sia per quelle estive. Grazie alla presenza della presa di forza, non è assolutamente un problema installare, ad esempio, una fresa da neve, utilizzando al contempo, il pianale e l'idraulica posteriori per trasportare ed azionare uno spandisale. Per il lavoro estivo la macchina nasce con due bracci montati: uno ventrale e uno frontale, quello

anteriore portautensili Portil G+, facilmente smontabile, consente di utilizzare una testata falciante, oppure una spazzola per le erbe infestanti oppure una combinazione per lo spazzamento delle strade. Il pianale posteriore si trasforma nella base ideale per posizionare il sistema JumBox che, unito al braccio centrale portattrezzi, consente di utilizzare VSV come un aspiratore, versatile e potente, in grado di raggiungere angoli impossibili per le altre macchine. La perfetta combinazione di una doppia testata trinciante, una sul braccio centrale multifunzione ed una sul Portil G+, garantisce prestazioni di sfalcio senza paragoni, riducendo notevolmente tempi operativi e consumi. Utilizzando poi l'impianto idraulico posteriore per azionare un soffiatore, ecco che il lavoro può essere svolto agilmente in un'unica passata. La presenza di un gancio di traino e dell'idraulica posteriore consente anche l'utilizzo di rimorchi aspiranti. VSV è inoltre dotato di numerosi compartimenti e cassetti, con chiave di chiusura, per alloggiare tutto quanto può essere utile durante il lavoro. Con un PTT di 12.500 kg, VSV è

tanto stabile quanto agile. La ditta Prato continua anche a consolidare la propria posizione come partner di riferimento per gli enti pubblici, nell'ambito delle forniture di trattori portattrezzi multifunzione. Dopo una prima consegna di 8 macchine nel 2015, il Ministero della Difesa si è nuovamente affidato a Prato per le forniture di trattori portattrezzi multifunzione. Quest'anno, con il completamento della fornitura, iniziata nel 2020, sono oltre 50 i trattori Kubota delle serie M4002 ed M5001, allestiti per i lavori di manutenzione invernale ed estiva con lama da neve, trincia posteriore, braccio decespugliatore, caricatore frontale e pulisci spiaggia, ad essere stati consegnati ai vari Reparti dell'Esercito, Marina Militare e dell'Aeronautica Militare. Come sempre i trattori Kubota si dimostrano essere macchine robuste e funzionali, consentendo agli operatori di svolgere una molteplicità di lavori in completo comfort e sicurezza. Nel 2020, anche Anas S.p.A. ha prescelto la ditta Prato per la fornitura di 90 trattori multifunzione. Tali macchine, della serie M135GX-IV di Kubota, sono state allestite con lame da neve, vomeri da neve, frese doppio stadio, caricatori frontali e bracci decespugliatori. Le macchine in fornitura, vere tuttofare, si stanno dimostrando all'altezza dei gravosi compiti per i quali Anas le ha acquistate. La ditta Prato, forte anche dei suoi 123 punti di assistenza in tutta Italia, continua ad essere proiettata verso il futuro, in modo da proporsi sempre più come partner completo per gli enti pubblici, le strade e le autostrde dell'intero territorio nazionale e isole.

Mezzi Anas sul piazzale di Prato

Mezzi per l'esercito nelle officine di Prato 18

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TRASMISSIONI

IFAT 2022: Allison espone la prossima generazione di assali completamente elettrici per veicoli municipali e per la raccolta rifiuti Allison Transmission presenta ad IFAT 2022 un'ampia gamma di tecnologie: dalle soluzioni di propulsione tradizionali ai nuovi assali elettrici Allison eGen Power® per veicoli municipali e per la raccolta rifiuti Allison Transmission, costruttore nata rigenerativa. internazionale di soluzioni di propul- Allison Transmission ha presentato sione convenzionale ed elettrificata ad IFAT anche le proprie soluzioni p e r v e i c o l i c o m m e r c i a l i m e d i e ottimizzate per il risparmio di carbupesanti, ha presentato ad IFAT 2022 rante per i propulsori a combustibile i nuovi assali elettrici, Allison eGen tradizionale e alternativo. Power®, per veicoli municipali e per Allison ha recentemente introdotto due la raccolta rifiuti. La nuova tecnolo- nuove versioni della tecnologia xFE, le gia sarà presentata insieme a una trasmissioni completamente automativasta gamma di trasmissioni com- che 3000 xFE™ e 3200 xFE™. La pletamente automatiche per propul- tecnologia xFE ha dimostrato di ridursori a combustibile tradizionale e re le emissioni di CO2 e il consumo di carburante fino al 3,7% rispetto alle alternativo. Allison eGen Power® è progettato trasmissioni standard della serie per essere inserito tra le ruote degli 3000™, sulla base dei calcoli del ciclo autocarri pesanti, sostituendo il siste- di lavoro VECTO. Questo può variare ma di propulsione tradizionale del a seconda dell'applicazione o del veiveicolo. Si tratta di una soluzione colo. I maggiori guadagni sono ottenuimbullonata compatibile con il telaio ti a velocità inferiori a 32 km/h, a del veicolo, le sospensioni, i mozzi seconda del rapporto dell'asse, e ruota, che ben si adatta alla maggior superiori a 72 km/h. parte dei processi di assemblaggio Ad IFAT è stato esposto uno spaccato del 3000 xFE™ che dispone anche dei costruttori. Presenta motori elettrici completa- dell'ultimo software per il risparmio di mente integrati, un cambio a più rap- carburante, FuelSense® 2.0 di porti, una pompa e un radiatore del- Allison con DynActive® Shifting. Il l'olio ed è compatibile con veicoli elet- cuore di questa tecnologia è un algotrici a batteria completa (BEV) e vei- ritmo che valuta continuamente le coli elettrici a celle a combustibile condizioni di guida - prendendo in (FCEV), nonché con applicazioni ibri- considerazione fattori come il peso de. La tecnologia è progettata per il del veicolo, la pendenza della strada, 100% della coppia del motore in fre- la frequenza degli stop - start e l'uso

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dell'acceleratore - per avviare alterazioni sottili ma significative nei punti di cambio marcia. FuelSense 2.0 offre il massimo beneficio nelle applicazioni con frequenti start - stop ed è quindi perfettamente adatto ai veicoli per l'igiene urbana e per la raccolta rifiuti. I visitatori dello stand Allison ad IFAT 2022 hanno potuto esplorare l'eGen Power e le trasmissioni completamente automatiche Allison attraverso un'esperienza interattiva di realtà aumentata dove potevano ruotare i prodotti a 360° e visualizzare i componenti interni. Gli esperti tecnici di Allison erano disponibili per fornire informazioni sull'intera gamma di prodotti e tecnologie offerti dall'azienda e per discutere della transizione all'elettrificazione. A IFAT i prodotti Allison erano esposti non solo presso lo stand dell'azienda, ma anche sugli stand dei principali produttori di veicoli e body-builder europei che esponevano i veicoli per la raccolta rifiuti allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison. Tra questi, Scania presentava un compattatore L 280 Low Entry CNG con trasmissione Allison 3000 Series™; il mezzo fa parte della flotta di igiene urbana di AWM (azienda municipalizzata di Monaco di Baviera).

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SICUREZZA

Dispositivi di segnalazione acustica e luminosa Sirena: 40 anni di esperienza per la massima sicurezza nel settore automotive

La realizzazione di dispositivi luminosi ed acustici per veicoli di servizio rappresenta il core business di Sirena S.p.A. da oltre 40 anni. L’esperienza accumulata nel settore automotive ha permesso di sviluppare una completa gamma di prodotti progettati per conferire la massima sicurezza di segnalazione e prestazioni eccellenti anche in condizioni proibitive, in piena conformità ai Regolamenti UN/ECE e CISPR. Le soluzioni Sirena, disponibili con tecnologia a LED o alogena e diverse basi per installazione su ogni tipo di

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veicolo, sono suddivise in 3 macrocategorie applicative: · Serviline, segnalazione di colore ambra per macchine operative e mezzi pesanti · Agriline, segnalazione per macchine agricole · Forkline, segnalazione ottica ed acustica per i carrelli elevatori Le soluzioni sviluppate ad hoc per ogni tipo di veicolo includono: - Luci LED o alogene conformi al Regolamento UN/ECE N. 65 e alle Norme relative la compatibilità elettromagnetica

- Fari di ricerca e da lavoro specificamente progettati per la sicurezza operativa in ambienti poco illuminati - Barre luminose low profile o componibili, ottimizzate per le specifiche esigenze professionali - Segnalatori lineari con tecnologia a LED incorporata - Segnalatori acustici per mezzi operativi in ambienti particolarmente rumorosi o su strada - Segnalatori di emergenza temporanea completano il vasto assortimento Perché scegliere dispositivi di segnalazione Sirena? Massima affidabilità e performance ottiche elevate. Versatilità e modularità delle soluzioni. Attenzione alle esigenze del cliente. Più di 40 anni di esperienza nel mondo della segnalazione automotive. Per l’allestimento del vostro mezzo, affidatevi agli esperti del settore, affidatevi a Sirena! #morethanbrightideas

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PORTATTREZZI

Valtra Serie N vince anche iF Design Award 2022 La quinta generazione di Valtra serie N ha vinto l'iF Design Award 2022 per il miglior design di prodotto con i più elevati punteggi assegnati dalla giuria. Questo ultimo premio per il design dimostra la superiorità della Serie N nella sua classe e continua l'enorme successo di Valtra nelle competizioni di design. Il punteggio minimo per ricevere l'iF Design Award quest'anno era fissato a 270 punti: la serie N di Valtra ha raggiunto il punteggio finale di 405 punti. Il trattore è stato valutato in base a cinque criteri: idea del prodotto, forma, funzione, differenziazione e impatto, e tutti hanno impressionato chiaramente la giuria. Il recente iF Design Award non è solo un premio tra gli altri. E' un tributo al modo in cui Valtra ascolta i propri clienti e integra il feedback nel design dei trattori. "E' davvero un onore ricevere il premio con punteggi così alti. Ottenere i migliori punteggi in aree come la funzionalità, che è veramente apprezzata anche dai nostri clienti, dimostra che la nostra missione di fornire la miglior esperienza di trattore al mondo sta dando i suoi frutti", afferma Kimmo Wihinen, Department Lead, Industrial Design & User Experience. L'iF Design Award è uno dei premi di design più prestigiosi al mondo. Organizzato in Germania dal 1953, il sigillo iF significa buon design, per i consumatori e la comunità del design. Un numero record di 10.776 prodotti e progetti è stato registrato per iF Design Award 2022. Tutti i contributi sono stati presi in considerazione, discussi e valutati da 75 rinomati esperti di design internazionali. La vittoria dell'iF Design segna la seconda celebrazione della Serie N Valtra in poche settimane: il trattore è stato anche premiato con il Red Dot design award a marzo. Questo dimostra che nessuna sfida è troppo grande e nessun compito è troppo piccolo per la Serie N. I clienti possono provare la pluripremiata Serie N nello Showroom di Valtra sul web.

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PORTATTREZZI

Un Caron CT 80 M per il Comune di Canale GIORGIA MARCHELLI

Già da parecchi mesi il Comune di Canale sta utilizzando un nuovo mezzo per la gestione del proprio territorio collinare in provincia di Cuneo: in sostituzione di una macchina ormai datata e non più affidabile ha scelto un Caron CT 80 M omologato come macchina operatrice. Ormai nel passato la piccola munici-

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palità piemontese aveva posseduto e sfruttato un transporter dell'italianissima casa costruttrice vicentina di Pianezze con grande soddisfazione, optando ora per il modello più consono alle proprie necessità di portattrezzi da usare tutto l'anno per i più svariati lavori di manutenzione comunale. La fornitura è stata prontamente conse-

gnata dal locale rivenditore Sacco S.r.l. di San Martino Alfieri (AT). Unitamente al nuovo Caron è arrivata una lama da neve Bucher modello LS 26 per il servizio invernale di sgombero, e il portattrezzi ha utilizzato durante i mesi freddi uno spargisale già di proprietà del comune. Fondamentale per l'uso durante tutto l'anno è il cassone ribaltabile trilaterale per lo spostamento di materiali di ogni genere. Il Caron CT 80 M sfrutta un motore VM R754ISE5, Common-Rail Turbo Intercooler a 4 cilindri da 2.970 cc raffreddato ad acqua, 55 kW (75 CV), Fase V. Il peso complessivo del mezzo è fino a 8.500 kg La cabina è chiusa, completa di porte ed impianto di riscaldamento, omologata come sistema di protezione antiribaltamento, montata su silentblocks ad olio, internamente rivestita; con sistema di ribaltamento e con finestra posteriore apribile. In cabina si trova un display a colori 7" touchscreen con tutte le informazioni necessarie al corretto funzionamento e manutenzione del veicolo. Il passo è di 2.800 mm su telaio universale con ganci rapidi. Il nuovo Caron è con cassone su controtelaio scarrabili, ribaltabile trilaterale con comando idraulico (3.160x1.900x400 mm) e griglia di protezione, completo di serie di piedi di appoggio. La trazione è a 4 ruote motrici con riduttori epicicloidali finali e disinnesto elettroidraulico della trazione anteriore. E' completo di bloccaggi elettroidraulici del differenziale anteriore e posteriore. Lo sterzo è idraulico con piantone regolabile in altezza ed inclinazione, con idroguida load sensing. I freni di servizio sono idraulici a doppio circuito agenti sulle 4 ruote, con masse flottanti autoregistranti Ø 315 mm con servofreno.

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Il freno di stazionamento è a molla, agente sulle ruote posteriori con comando modulatore idraulico. E' dotato di una presa di forza centrale con frizione idraulica indipendente, con uscita sopra al cambio, unificata 1"3/8 a 2 velocità 540/1.000 giri/min con comando elettroidraulico. E' completo della variante idraulica C2, con distributore a 4 elementi con comando tramite joystick e innesti frontali e dietro la cabina, completa di piastra anteriore portattrezzi. La verniciatura ha uno speciale trattamento anticorrosione. Il modello 80 della serie CT M ha sospensioni meccaniche a molla indipendenti a triangoli sovrapposti sulle 4 ruote. Il sistema utilizza due molle elicoidali: una molla, più lunga e morbida, è studiata per viaggi a vuoto o con poco peso; l'altra, più corta e rigida, inizia a lavorare all'aumentare del carico. L'azione sinergica delle due molle permette di ridurre il rollio e lavorare anche in pendenza in condizioni di massima sicurezza e di comfort. Il sistema a triangoli sovrapposti mantiene costantemente ogni singola ruota perpendicolare al terreno, in ogni condizione. In questo modo, lo pneumatico lavora sempre correttamente e con la massima efficienza, riducendo notevolmente l'usura e migliorando stabilità, trazione, maneggevolezza e comfort di guida. Lavori Pubblici n. 115 maggio - giugno 2022

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VERDE

Hymach propone maxi testate da 150 e 200 centimetri

Tredici metri di sbraccio, due metri di sfalcio. Per ottimizzare i tempi Hymach propone le maxi testate da 150 e 200 centimetri di taglio utile. Il braccio della macchina Extreme 1300 può manutentare scarpate fino a 12 metri. La notevole larghezza di taglio delle maxi testate in scarpate di tale profondità permette di risparmiare da 3 a 4 passate, che si traduce in velocizzare il lavoro, diminuire con-

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sumi e inquinamento. Come tutte le testate trinciatrici professionali Hymach, possono essere fornite di diversi rotori con differenti sistemi di taglio, tutti intercambiabili tra loro, secondo la tipologia di vegetazione da tagliare e la conformazione del suolo. Tra questi il rotore ELI28 vede la disposizione dei coltelli in conformazione elicoidale per permettere la costante copertura della fascia in manutenzione, mentre il LIN50 ha la possibilità di installare il sistema di taglio a doppio coltello mobile su anello, particolarmente adatto allo sfalcio in presenza di un suolo prevalentemente sassoso. Lo chassis della testata è conformato in modo da lasciare uno spazio uniforme attorno al rotore così da agevolare lo scarico del materiale tagliato ed evitare ingorghi di materiale a tutto beneficio della qualità di sfalcio e dei tempi di produzione. Le caratteristiche di resistenza del materiale utilizzato per la costruzione garantiscono la robustezza e durata nel tempo della testata trincia erba, mentre gli organi di rotazione, punti focali per ottenere ottime prestazioni, realizzati per resistere alle sollecitazioni sopportate durante il lavoro, assicurano elevate prestazioni di sfalcio.

Un rinforzo interno assorbicolpi allunga la vita della testata: una volta usurato, è possibile sostituirlo mantenendo inalterato lo chassis originale. L'avanzamento della testata è supportato da rullo posteriore la cui altezza può essere regolata in più posizioni secondo necessità. La trasmissione del moto è indiretta con cinghia laterale in modo da preservare il motore, posizionato in zona protetta, da urti e vibrazioni.

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Contro il lancio fortuito di materiale durante lo sfalcio è dotata frontalmente e posteriormente di banda in gomma flessibile e resistente. Completa la gamma delle maxi trinciatrici la testata decespugliatrice convogliatrice TNR 200 dedicata a tutte le situazioni di sfalcio erba che richiedono che il falciato si posizioni in maniera precisa sul terreno dove si sta lavorando, una necessità richiesta da chi va ad operare lo sfalcio sugli argini e che ha bisogno che il materiale falciato non ricada in acqua per limitare il prolificare di alghe nei corsi d’acqua ed evitare l'intasamento dei passaggi dell'acqua. L'erba tagliata infatti, come tutti i composti organici, a contatto con l'acqua tende rapidamente a marcire creando il fenomeno di eutrofizzazione caratterizzato dalla produzione

eccessiva di azoto che contribuisce ad alimentare la prolificazione incontrollata di alghe e piante acquatiche e nel contempo crea problemi alla fauna ittica e alla qualità dell'acqua. Inoltre durante i piovaschi l'acqua che s'innalza repentinamente trasporta l'erba tagliata verso le chiuse ostruendo griglie, tombini e i passaggi in genere. Il sistema è costituito da uno speciale nastro trasportatore che gira ad una velocità ideale per recuperare la vegetazione tagliata e convogliarla

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verso l'alto e disporla lontano dal corso d'acqua.

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RACCOLTA RIFIUTI

Fase di test finale prima dell'inizio della produzione in serie per eEconic

Il lancio della fase di test finale di eEconic Mercedes-Benz prima dell'inizio della produzione in serie è partito con effetto immediato grazie al suo utilizzo da parte di FES Frankfurter Entsorgungs - und Service GmbH, che lo ha inserito attivamente nel lavoro quotidiano per la raccolta dei rifiuti urbani a Francoforte sul Meno. Il veicolo è stato ufficialmente consegnato a Dirk Remmert, Technical Managing Director di FES, dal Dr Ralf Forcher, Head of Mercedes-

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Benz Special Trucks, durante una conferenza stampa presso la sede centrale di FES a Francoforte Bornheim. eEconic completamente elettrico a batteria è stato poi presentato in anteprima il 30 maggio a IFAT, la fiera leader mondiale per la gestione dell'acqua, delle acque reflue, dei rifiuti e delle materie prime, a Monaco. L'inizio della produzione in serie nello stabilimento Mercedes-Benz di Wörth è previsto per l'estate di quest'anno.

Il Dr. Ralf Forcher, Head of Mercedes-Benz Special Trucks ha dichiarato: "Dopo aver completato con successo la serie di test interni, stiamo ora iniziando la fase di test finale con prove pratiche presso i clienti prima dell'imminente inizio della produzione in serie. Siamo lieti che FES si affidi al nostro eEconic e lo stia testando intensamente nelle applicazioni municipali". Rosemarie Heilig, Capo Dipartimento di Francoforte e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di FES, ha sottolineato: "Non possiamo più ignorare i cambiamenti climatici, il rumore e l'inquinamento da polveri sottili. Come città, dobbiamo essere un modello e fare affidamento anche su veicoli a basse emissioni per i nostri veicoli commerciali urbani. FES, come partner della città, sta passando a uno smaltimento dei rifiuti rispettoso dell'ambiente. Ciò rende Francoforte una delle prime città in Germania a muoversi costantemente verso la mobilità elettrica e la riduzione delle emissioni nocive dei suoi veicoli commerciali." Dirk Remmert, amministratore delegato di FES, ha confermato: "In qualità di azienda di smaltimento dei rifiuti urbani, contribuiamo al bene comune della nostra città e al suo sviluppo sostenibile. Riteniamo che eEconic sia una componente importante della nostra strategia, in particolare per le

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applicazioni dei veicoli per la raccolta dei rifiuti, perché può svolgere i suoi compiti in modo silenzioso e localmente a emissioni zero". eEconic risulta ottimale per un uso municipale sostenibile che vuole ridurre a zero le emissioni, oltre a compiere un lavoro silenzioso, con un peso lordo consentito di 27 tonnellate. Come nel caso di eActros, il cuore tecnologico di eEconic è l'unità motrice: un assale elettrico con due motori elettrici integrati e una trasmissione a due velocità. Le batterie del modello di serie eEconic sono composte da tre pacchi batteria, ciascuno con una capacità installata di 112 kWh e una capacità utile di circa 97 kWh. Entrambi i motori raffreddati a liquido generano una potenza continua di 330 kW e una potenza di picco di 400 kW. eEconic si caratterizza per uno stile di guida silenzioso e per una esperienza di guida piacevole e tranquilla. eEconic si distingue per le sue minori emissioni acustiche, soprattutto nelle operazioni urbane nelle prime ore del mattino. Inoltre, quando si guida con prudenza, l'energia elettrica può essere utilizzata attraverso il recupero, un grande vantaggio, soprattutto nelle operazioni di raccolta differenziata dei rifiuti. Al termine dei percorsi giornalieri, le batterie del camion elettrico possono essere ricaricate fino a 160 kW presso i depositi dell’azienda. Inoltre, l'architettura del veicolo di eEconic beneficia della strategia globale della piattaforma di Daimler Trucks: la trasmissione del camion a pianale ribassato si basa sul Mercedes-Benz eActros, che è in produzione in serie nello stabilimento di Wörth da ottobre 2021. Caratteristiche comprovate dell'Econic convenzionale si trovano anche nell'eEconic. Ad esempio, il parabrezza panoramico basso della cabina DirectVision con la sua posizione del

sedile ribassata offre al conducente un contatto visivo diretto con gli altri utenti della strada e consente un'ottima panoramica del traffico stradale. Inoltre, il parabrezza rivestito e riscaldato Thermocontrol impedisce al parabrezza l'appannamento dovuto alle intemperie, aumentando la visibilità della zona di traffico. Il parabrezza riduce anche il riscaldamento dell'abitacolo causato dalla luce solare. Un altro vantaggio ergonomico è il pavimento della cabina uniforme, che facilita l'attraversamento della cabina; particolarmente ageolato se il guidatore vuole uscire dalla porta a soffietto sul lato passeggero anteriore dove non c'è traffico. Il moderno e intuitivo Multimedia Cockpit è anche un aggiornamento significativo rispetto all'Econic convenzionale. Inoltre, eEconic è equipaggiato di serie con l'assistente alla svolta S1R e l'assistente alla frenata di emergenza Active Brake Assist di quinta generazione.

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eEconic di FES è dotato di un caricatore posteriore completamente elettrico di Faun. Il Faun Variopress ha una capacità volumetrica di 22 metri cubi. Variopress offre un altissimo livello di funzionalità, può essere utilizzato universalmente e rappresenta una soluzione innovativa per lo smaltimento di vari materiali riutilizzabili e di scarto. Daimler Truck si è posta l'obiettivo di offrire entro il 2039 in Europa, Giappone e Nord America solo nuovi veicoli a emissioni zero durante il funzionamento ("da serbatoio a ruota"). Entrambi i modelli elettrici a batteria, Mercedes-Benz eCitaro e MercedesBenz eActros, sono usciti dalla linea di produzione in serie rispettivamente dal 2018 e dal 2021. Quest'anno seguiranno MercedesBenz eEconic, Fuso eCanter e Freightliner eCascadia, e altri veicoli a emissioni zero sono già in fase di progettazione. L'obiettivo finale è un trasporto su strada a emissioni zero entro il 2050.

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PORTATTREZZI

Da MI&P per Appennino Pistoiese solo il Better GHERARDO MARCHELLI

Nello scorso mese di maggio MI&P ha eseguito la consegna di un veicolo polivalente BM Tractors all'Unione Comuni Appennino Pistoiese. L'esigenza dell'ente era di disporre di un mezzo da utilizzare sia nelle attività forestali che in viabilità, in funzione di servizi consociati da svolgere sul territorio di competenza. Dopo un'attenta analisi che ha portato alla stesura di un capitolato tecnico di gara molto particolareggiato si è dato seguito alla gara d'appalto e la conseguente aggiudicazione a MI&P S.r.l., azienda con sede in provincia di Bologna specializzata nelle forniture di veicoli ed attrezzature per la manuten-

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zione, con una forte inclinazione verso i veicoli polivalenti, idonei cioè a svariati utilizzi nell'arco dell'anno. Il trattore speciale BM130 ha soddisfatto appieno le esigenze del cliente grazie alle speciali caratteristiche costruttive: infatti il mezzo è ideale per l'utilizzo in grandi pendenze ma anche su strada, sfruttando appieno le predisposizioni originali per aggancio di numerose applicazioni con semplicità e rapidità. Molte sono le caratteristiche distintive di questo straordinario prodotto realizzato sull'Appennino Modenese. Di seguito riteniamo importante sottolineare le principali.

- Ruote isodiametriche (cioè della stessa dimensione) su entrambi gli assali; possibilità̀ di sterzare con un solo asse, con entrambi in maniera concentrica (per ridurre al massimo il raggio di manovra) o a granchio per spostarsi, ad esempio, lateralmente quando si transita sul ciglio della strada o se occorre uscire da una situazione complicata evitando numerose manovre. - Guida reversibile in pochi secondi con sistema a ralla che permette la rotazione di 180° del volante; pedaliera e comandi idraulici, per ottimizzare al massimo le applicazioni di attrezzature sui due lati del mezzo, migliorando visibilità e capacità di gestione da parte di un unico operatore. - Prese di forza meccaniche, sempre presenti nella parte posteriore del mezzo e come opzione anche nella anteriore: l'attrezzatura potrà ricevere direttamente tutta la potenza del motore, mentre tramite l'impianto idraulico si andranno a gestire le movimentazioni delle attrezzature e l'alimentazione di utenze meno impegnative a livello di portate. - Trasmissione idrostatica per l'avanzamento e gruppo di riduzione meccanico: grazie a questo particolare sistema l'operatore individuerà̀ sempre la migliore modalità di avanzamento sia per quanto riguarda la

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velocità da ottenere e mantenere, sia per la tipologia di spinta più idonea alle lavorazioni da svolgere, in funzione ad esempio se il lavoro è con una attrezzatura a spinta (lama o vomere sgombraneve), rotativa (turbofresa o spazzolatrice a rullo) o ancora, come è in questo caso, per applicazione di attrezzature per manutenzione del verde (bracci falcianti, dischi per pulizia in banchina anche in presenza di guard rail...). - Cabina estremamente confortevole e con ampie superfici vetrate, per donare la massima visibilità in ogni condizione di lavoro. Il veicolo fornito a UCAP comprende anche la protezione forestale integrale della cabina e della parte inferiore del trattore: in funzione delle attività boschive svolte dal personale dell'ente infatti, risultava indispensabile per garantire l’operatività in sicurezza e proteggere operatore e veicolo dalle inevitabili collisioni che si avranno durante il lavoro. Come dicevamo la poliedricità del mezzo è enorme: innumerevoli le attività che possono essere svolte con questo veicolo, abbinando attrezzature di vario genere per attività forestali, agricole o per manutenzione stradale, ambito in cui il mezzo dà un

rendimento elevatissimo. La prima dotazione definita dai tecnici incaricati, in particolare dal dott. Benesperi e dal sig. Nesti dell'area Forestazione di UCAP sono concentrati nella cura del verde e del bosco. La trincia forestale W Forrest di Orsi Group permette di intervenire per la trinciatura di vegetazione incolta, arbusti e piante con diametro fino a 180 mm; le mazze rotanti con sistema a scomparsa nel corpo del rullo, permettono un perfetto sminuzzamento del legname trattato. L'alta qualità dei materiali utilizzati e la robustezza generale della carpente-

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ria garantiscono ottimi risultati e lunghe durate. Sul lato opposto del trattore è stata prevista una trincia sarmenti serie Comfort sempre di Orsi Group: in questo caso l'utilizzo previsto è per la trinciatura di erba, sarmenti e ramaglia fino a 5 - 6 cm di diametro. Lo spostamento laterale idraulico permette di operare anche lateralmente al trattore rimanendo con le ruote in posizione di sicurezza. L'equilibratura elettronica eseguita su tutti i rotori Orsi garantisce l'annullamento delle vibrazioni. L'operatore potrà decidere se sfruttare meno la

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potenza della macchina e quindi i relativi consumi, oppure aumentare lo sminuzzamento del materiale mantenendolo ulteriormente all'interno del carter. Rimanendo nella gestione del verde e del forestale, altra attrezzatura molto efficace ed interessante è il cippatore modello Tirex di Peruzzo S.r.l.: di robusta costruzione con disco da 30 mm di spessore e diametro di 620 mm è molto compatto; grazie al sistema di alimentazione rami no stress, la produzione di cippato viene automaticamente regolata in funzione dello sforzo da affrontare, mantenendo regolare la dimensione del cippato risultante e ottimizzando la produzione oraria che può arrivare fino a 10/15 metri cubi l'ora. Questo attrezzo è utilizzabile sia per la gestione delle piante a lato strada che devono essere potate per evitare che ingombrino la sede stradale (soprattutto nel periodo invernale quando vengono appesantiti dalla neve), sia in ambito forestale, per gestire e ridurre la ramaglia generata dal taglio di piante e arbusti; chiaramente il cippato può essere utilizzato anche per alimentazione di sistemi integrati di riscaldamento a biomassa. Per utilizzi più stradali, il trattore è stato dotato anche di un professionale braccio falciante della tedesca Fiedler serie FFA500: sbraccio fino a 5 metri, testata da 1,25 metri di lavoro, possibilità di tagliare sia sul lato destro che sinistro della carreggiata; la movimentazione è derivata da un distributore elettroidraulico proporzionale con comando a joystick sempli30

ce ed intuitivo per l’operatore; tramite un display si può definire la sospensione del peso, evitando bruschi contraccolpi quando nella banchina sono presenti irregolarità, massi o altri oggetti; grazie al traslatore laterale idraulico poi, il gruppo falciante può spostarsi longitudinalmente permettendo di ottenere la posizione ideale di lavoro o superare ostacoli laterali quali ad esempio cartellonistica, alberi... senza dover con il veicolo ingombrare la carreggiata opposta e senza dover fare complicate manovre con le articolazioni idrauliche. L'utensile terminale poi può essere sostituito con rapidità e senza attrezzatura particolare per svolgere numerose attività oltre al taglio erba: pota-

ture di rami, pulizia delle scoline, rimozione erbe infestanti, lavaggio di segnaletiche sono solo alcuni esempi Tutto quanto sopra con una visibilità unica per l'operatore che avrà l'attrezzo sempre davanti a sé, migliorando oltre al comfort e la redditività operativa, anche la sicurezza. Nel corso degli anni il cliente potrà completare ed implementare l'abbinamento di attrezzature: sgombraneve a spinta e rotativi, spargisale, rulli spazzanti, pala caricatrice sono solo alcuni esempi degli ulteriori accessori abbinabili a questo straordinario veicolo, recentemente presentato con le nuove motorizzazioni e potenze oltre i 170 CV che migliorano ulteriormente le prestazioni in qualunque ambito di utilizzo.

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ANTINCENDIO

Mercedes-Benz Special Trucks ha esposto un Unimog U 5023 antincendio al RETTmobil

Mercedes-Benz Special Trucks ha esposto un Unimog U 5023 con carrozzeria Rosenbauer TLF 3000 alla fiera per il soccorso e la mobilità RETTmobil 2022 che si è svolta dall'11 al 13 maggio 2022 a Fulda, in Germania. Unimog U 5023 è la versione per il fuoristrada estremo, dotato di un motore OM934 quattro cilindri ad alta coppia Euro VI con una cilindrata di 5.132 cc, una potenza di 170 kW (231 CV) e, opzionalmente, cambio manuale automatizzato con una coppia di 900 Nm. Sono disponibili otto marce avanti e sei retromarce, con l'opzione di un gruppo di ridotte per l'uso fuoristrada a velocità comprese tra 2,5 e 35 km/h. La massa lorda massima consentita di U 5023 è di 14,5 t. Ha un passo di 3.850 mm. Gli assali a portale, il basso baricentro del veicolo, inclinazione, angoli di rampa e inclinazione estremamente favorevoli, ed una pendenza superabile fino a 45° gradi rendono U 5023 particolarmente adatto all'uso fuoristrada. La profondità di guado con attrezzature speciali è di 1.200 mm. L'assistenza alla guida in situazioni estreme con trazione integrale attiva-

ta è garantita da bloccaggi differenziali innestabili. Un sistema di controllo della pressione consente all'operatore di aumentare o diminuire la pressione degli pneumatici su entrambi gli assi indipendentemente l'uno dall'altro, dall'abitacolo durante la guida. Unimog U 5023 con equipaggiamento per Vigili del Fuoco Rosenbauer TLF 3000 risulta un veicolo speciale, perfettamente studiato per combattere gli incendi boschivi. A causa del cambiamento climatico, il numero di incendi boschivi è in aumento in tutto il mondo e contemporaneamente ci sono sempre più inondazioni. Questo sta cambiando il lavoro quotidiano dei Vigili del Fuoco. Unimog U 5023 TLF 3000 per combattere incendi e garantire l'approvvigionamento idrico nella lotta agli incendi, prevalentemente in ambienti fuoristrada, è stato progettato secondo la norma sui veicoli antincendio DIN 14530. Con una lunghezza di circa 7.500 mm e una larghezza di 2.500 mm, il TLF 3000 risulta di dimensioni compatte, con un'altezza di 3.300 mm. La scocca Rosenbauer, ricavata dal collaudato profilo modulare in alluminio MT,

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dispone su ogni lato di un vano apparecchiature. Il contenitore dell'acqua di spegnimento in PP con un volume di 3.500 litri è stato integrato direttamente nella struttura della carrozzeria come modulo singolo. Posteriormente è installata una pompa centrifuga antincendio tipo FPN°10-2.000 con portata nominale di 2.000 litri/min ad una pressione nominale di mandata di 10 bar, alimentata dal motore del veicolo. La pompa è azionata tramite un pannello di controllo digitale con display a colori da 10 pollici. Può essere azionato al tocco o, come ci si aspetterebbe, con pulsanti adatti al funzionamento con i guanti. La torretta paraurti supporta fino a 1.500 l/min di acqua estinguente. Ciò lo rende particolarmente efficace nella lotta agli incendi grazie alla sua elevata mobilità. Per proteggere il veicolo e gli occupanti durante l'evacuazione necessaria da una zona pericolosa, il TLF 3000 è dotato di bocchette per l'acqua sul sottoscocca e sopra la cabina, nonché di un serbatoio da 300 l. Una guaina di protezione termica estesa sulle linee di alimentazione alla trasmissione e la protezione dei cavi formano uno scudo termico durante la lotta agli incendi. E' stato inoltre installato permanentemente un sistema di dosaggio della schiuma ad iniezione diretta, che viene fornito da un serbatoio di schiuma da 150 l. L'illuminazione a LED, integrata nella parte laterale delle modanature del tetto, garantisce un ambiente luminoso del veicolo durante l'uso notturno, che riesce a coprire un raggio di circa 25 metri. Nella parte anteriore e posteriore sono installati ulteriori fari a LED ad alta intensità. Anche il sistema di segnalazione visiva di emergenza di Hänsch utilizza la tecnologia LED. Il sistema di sirene con quattro clacson segnala la sua presenza quando necessario. Durante la retromarcia, una telecamera per la retromarcia fornisce supporto ai conducenti. 31


IGIENE URBANA

Strada dei Parchi S.p.A. ha scelto Schmidt per la pulizia delle sue strade

Strada dei Parchi S.p.A., nata nel 2003 come joint venture tra il Gruppo Autostrade per l’Italia e il Gruppo Toto, dal 2011, con l'uscita della società del Gruppo Atlantia, è interamente controllata dalla Holding del Gruppo Toto: ha in concessione la costruzione e l'esercizio dell'autostrada A24 (Roma - Teramo) e della A25 (Torano - Pescara) e i servizi a loro connessi, subentrando alla precedente "gestione per conto Anas". Nel cuore d'Italia, le autostrade A24 e

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A25 uniscono il versante tirrenico a quello adriatico. Immerse in un paesaggio distintivo e indimenticabile, la A24 e la A25 offrono un rapido e comodo collegamento tra l'Auto strada del Sole A1 Milano - Napoli e l'Autostrada Adriatica A14 Bologna Bari - Taranto, ma anche la possibilità di un viaggio alla scoperta di un territorio straordinario, quello tra la regione Lazio e l'Abruzzo, che inte ressa sei parchi naturali e il massiccio del Gran Sasso.

Dal primo maggio 2022 Strada dei Parchi si è dotata di una spazzatrice aspirante SK660 montata su telaio Iveco EuroCargo 160E25 RSW. Grazie alla versatilità e alle personalizzazioni possibili sulla gamma Iveco è stato effettuato l'allestimento sulla versione con passo di soli 3.350 mm in grado di assicurare manovrabilità e facilità di utilizzo tipiche di telai con tonnellaggi minori. Incredibile e molto apprezzata dagli operatori, risulta essere la silenziosità in cabina; tale aspetto è il risultato dell'ottimo isolamento acustico Iveco, ed alla presenza di un serbatoio dell'acqua tra cabina e allestimento, prerogativa SK660, che consente di isolare acusticamente la spazzatrice dalla cabina di guida. SK660 è quanto di più moderno ed affidabile presente sul mercato. La potenza necessaria al funzionamento viene fornita dal parsimonioso ed affidabile motore Deutz assicurando la totale indipendenza dell'allestimento dal telaio. In merito alla cabina, dimenticati gli enormi quadri comandi e le valvole per la regolazione per l'acqua; ora tutto quanto necessario è racchiuso all'interno del nuovo quadro comando ES. Nel moderno ed affidabile display a colori da 7" con combinazione di tasti e touch screen vengono visualizzate in modo chiaro ed inequivocabile i comandi e le

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informazioni relative la spazzatrice. L'intero impianto della spazzatrice è gestito in Can Bus, tecnologia che consente di visualizzare sul display tutti i dati relativi ad ore e km spazzati totali e parziali oltre che ad una completa diagnostica del mezzo. La potenza di aspirazione è garantita dalla generosa soffiante realizzata in Hardox 400 che assicura una portata d'aria di ben 18.000 m3/h. L'azionamento della turbina avviene idraulicamente mediante un motore idraulico direttamente calettato sul motore della girante, limitando in tal modo rumorosità, vibrazioni e manutenzioni. Prerogativa della spazzatrice SK660 risulta inoltre essere la possibilità di indirizzare l'aria di scarico della turbina verso l’alto o verso il lato posteriore del veicolo. Tale vantaggio consente all'operatore, durante lo spazzamento in ambito urbano, di indirizzare il flusso dell'aria verso l'alto, evitando di investire pedoni ed automobili con fastidiosi refoli d'aria; di contro, durante lo spazzamento di viali alberati, è possibile indirizzare lo scarico dell’aria verso il lato posteriore del veicolo, evitando di causare la caduta delle foglie presenti sugli alberi. I gruppi spazzanti sono ampiamente

sovradimensionati al fine di resistere agli innumerevoli urti cui verranno sottoposti nella vita della spazzatrice; rispetto ai tradizionali gruppi spazzanti montati sulle spazzatrici della concorrenza, SK660 è dotata di un'ulteriore spazzola a rullo posta immediatamente dopo la bocca di aspirazione; tale spazzola consente una migliore qualità di spazzamento consentendo all'operatore di aumentare

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la velocità di spazzamento e di ridurre la rumorosità, forzando l'eventuale materiale non aspirato direttamente all'interno della bocca di aspirazione. Numerose sono le possibilità di personalizzare la propria SK 660 con diversi optional, tra i quali la comoda proboscide completa di sollevamento e abbassamento idraulico, l’impianto di lavaggio ad alta pressione, agevolatori e telecamere.

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PORTATTREZZI

Nuova Durso - JAC 4WD al Comune di Monesiglio. Tecnica, estetica... e tanta passione!

Il Comune di Monesiglio, amena località situata nelle colline del cuneese, è da poco entrato in possesso della "sua" Durso - JAC HFC 1035/65 OP, nella versione a 4 ruote motrici, configurata con gru retrocabina, impianto idraulico per la viabilità invernale, piastra lama neve anterio-

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re, impianto di illuminazione supplementare... e chi più ne ha più ne metta! Nella fase iniziale di definizione del progetto, portata avanti dal Sales Area Manager dell'azienda campana, sceso in campo a supporto dello storico concessionario Bussi, di Cos -

sano Belbo (CN), varie sono state le richieste del comune. I tecnici, gli amministratori ed il sindaco stesso, si dimostravano molto competenti in materia e con le idee estremamente chiare; in queste situazioni diventa relativamente semplice definire tecnicamente la macchina adatta alle esigenze dell'ente. La scelta è caduta subito sul modello JAC HFC 1035/65 in versione 4x4; macchina frutto della storica collaborazione di Durso S.r.l. con il colosso orientale. Comfort ed impatto estetico della macchina sono state le prime caratteristiche che hanno diretto alla scelta gli amministratori; a valle di queste prima fase di "infatuazione", però è seguita un'analisi tecnica molto spinta, che ha portato a svariate richieste, sia di natura funzionale che di natura "estetica"... tutte soddisfatte, naturalmente. Con queste premesse, la richiesta viene indirizzata su un veicolo a trazione integrale, equipaggiato con una piastra lama neve anteriore conforme alle specifiche DIN, un impianto idraulico a circuiti sdoppiati, capace di gestire, autonomamente e contemporaneamente le utenze anteriori e posteriori (ad esempio lama da neve

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e spargisale) senza che i movimenti dell'una vengano influenzati dall'altra ed una gru retrocabina in grado di sollevare fino a 950 kg. Il tutto perfettamente completato da un allestimento con cassone ribaltabile trilaterale e dietro cabina abbattibile, che consente di limitare gli ingombri presenti tra gru e cassone per utilizzare la gru al pieno delle sue potenzialità. L' HFC 1035/65 OP, nella sua versione macchina operatrice semovente, ha la possibilità di arrivare a 6.500 kg di peso totale a terra e di trainare un rimorchio da 6.000 kg (qualora dotata di frenatura idraulica automatica, optional disponibile su richiesta). Le svariate possibilità di allestimento, nonché la disponibilità di varie versioni, stanno facendo sì che un sempre maggior numero di clienti diriga la sua scelta su questo modello, preferendolo addirittura alla gamma di veicoli specifici progettati e prodotti dall'azienda campana. Se il fuoristrada impegnativo non è il tuo pane quotidiano, se il servizio di sgombero è limitato a poche settimane l'anno, se prediligi il comfort su strada alle prestazioni estreme, allora la scelta giusta è sicuramente questa. Il comfort di marcia e l'interno cabina di questa macchina sono, infatti, di altissimo livello; va però specificato che, anche dal punto di vista della driveline (motore - cambio - riduttore) e degli impianti idraulici specifici, nulla ha la Durso - JAC da invidiare alle sue colleghe nate con vocazione di portattrezzi. Tornando al Comune di Monesiglio, la scelta è caduta sulla macchina in versione ruota singola, più adatta alla marcia sulle strade innevate o sui percorsi impervi; per completare la definizione di un veicolo di questo tipo, che può fungere da autocarro, da spazzaneve o da veicolo per la risoluzione di emergenze in aree difficilmente raggiungibili è però necessario attrezzarlo prevedendo le varie condizioni operative: per questo il sistema di illuminazione supplementare ed i fari da lavoro a led, scelti e configurati con meticolosità, arricchiscono la dotazione di un veicolo che tornerà utile in tutte le situazioni nelle quali un comune situato in collina può trovarsi; nulla è stato lasciato al caso, l'attenzione si è addirittura posta su specchi retrovisori supplementari e griglie di protezione delle parti più esposte dell'impianto di illuminazione: solo grazie ad un attento studio iniziale si può fare in modo da non farsi

trovare impreparati nelle situazioni di necessità. Per completare un veicolo del genere, non si poteva non dare spazio ai dettagli, come i parafanghi ed il cassetto portattrezzi in acciaio inox fiorettato. Palpabile l'entusiasmo dell'amministrazione all'atto della consegna: è sempre una grande soddisfazione

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vedere materializzarsi i propri sogni, meglio ancora se il tutto è realizzato da un’azienda italiana, fatta di uomini prima che di macchine, di soddisfazione prima che di risultati; un'azienda che produce, sviluppa e crea, innanzitutto per passione, quello cha fa Durso S.r.l. da ormai un quarantennio, a fianco dei suoi clienti.

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AUTOTELAI

3 anteprime di Mercedes-Benz Trucks Italia a Transpotec 2022: eActros elettrico, Actros L e Fuso Canter Euro VI Step E

Dal 12 al 15 maggio presso la Fiera di Milano, Mercedes-Benz Trucks Italia è stata protagonista a Transpotec Logitec, il più importante appuntamento italiano dedicato al settore trasporti e logistica. Ad accogliere i visitatori dell'area espositiva di 1500 m2 del padiglione 18, i veicoli industriali MercedesBenz Trucks e Fuso Canter, che rappresentano lo stato dell'arte riguardo l'evoluzione delle soluzioni di trasporto convenzionali, sempre all'insegna della massima sicurezza e tecnologia, e quelle più innovative e sostenibili, improntate invece sulla mobilità elettrica ad impatto zero. In questa occasione, sono state svelate al pubblico ben 3 anteprime nazionali: il nuovo eActros, il primo truck 100% elettrico prodotto in serie dalla Stella, il nuovo Actros L, il migliore di sempre, che ridefinisce il segmento premium dei truck Mercedes-Benz, ideale per chi chiede il massimo del comfort, della sicurezza e dell'efficienza, ed il Nuovo Fuso Canter Euro VI Step E, un light truck ancora più moderno in termini di design, confortevole, sicuro ed efficiente. E' stato inoltre messo a disposizione un nuovo Actros L per test drive dedicati. L'intero stand Mercedes-Benz Trucks 36

Italia è stato personalizzato dal leit motiv dell'e-mobility e della tecnologia in cui i 3 prodotti presentati al pubblico in anteprima nazionale sono stati i veri protagonisti. Inoltre, in questa occasione, continuando sulla strada di un sempre maggior orientamento al cliente Truck, è stata presentata ufficialmente la Daimler Truck Financial Services Italia, la nuova finanziaria che ha iniziato l'attività lo scorso 1° aprile 2022 con l'obiettivo di offrire soluzioni finanziarie flessibili, complete e personalizzabili, oltre a servizi all'avanguardia in grado di soddisfare al meglio le richieste della clientela. NUOVO eACTROS Charged & Ready Un truck 100% elettrico per una nuova era. Con il nuovo eActros, il primo truck a trazione elettrica della Stella costruito in serie, Mercedes-Benz Trucks inaugura una nuova era e sottolinea concretamente il suo impegno per un trasporto merci su strada a zero emissioni di CO2. Autonomia elevata L'eActros è dotato a seconda delle versioni di tre o quattro pacchi di batterie, ciascuno con una capacità energetica di circa 105 kWh. La com-

binazione con 4 pacchi batterie di 420 kWh permette di raggiungere un'autonomia fino a 400 chilometri. Il cuore tecnologico del truck elettrico è l'innovativo eAxle: un assale posteriore elettrico con due motori elettrici integrati ed un cambio a due velocità. Entrambi i motori raffreddati a liquido generano una potenza continua di 330 kW ed una potenza di picco pari a 400 kW. Inoltre, con uno stile di guida particolarmente previdente è possibile recuperare energia elettrica. L'energia ottenuta durante la frenata viene nuovamente immessa nelle batterie di eActros e resa disponibile per l'uso da parte del sistema di trazione. Performance eccezionali I due motori elettrici integrati assicurano un'efficienza incredibile ed un'erogazione costante di potenza con un'elevata coppia di avviamento. La coppia immediatamente erogata dai motori elettrici, in abbinamento a un cambio a due velocità, assicura un'accelerazione potente, un comfort di guida straordinario ed una dinamica di marcia che consente una guida più rilassata e senza stress rispetto ad un normale truck alimentato a gasolio. Inoltre, il baricentro ribassato risulta vantaggioso anche in curva. Nell'esercizio a pieno carico, i conducenti possono godere di una piacevole riduzione della rumorosità di 10 dB all'interno della cabina, pari all'incirca alla metà del livello di rumore percepibile. Grazie alla rumorosità contenuta, il veicolo può essere utilizzato anche per le consegne notturne. Diversamente dai truck Diesel, anche le vibrazioni risultano significativamente ridotte. eActros può essere caricato con una potenza fino a 160 kW: una volta collegati a una normale stazione di ricarica da 400 A CC, i tre pacchi di batterie richiedono poco più di un'ora per essere ricaricati dal 20 all'80%.

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Parte integrante di un ecosistema aziendale eActros non è solo un veicolo ma fa parte della soluzione integrata eActros, che, oltre a comprendere il truck con i tradizionali servizi, offre anche il nuovo servizio eConsulting. Un'offerta che permette di compiere un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo di un trasporto a zero emissioni. A supporto delle aziende di trasporto in ogni fase del loro percorso verso la mobilità elettrica, Mercedes-Benz Trucks ha inserito eActros in un ecosistema che comprende anche consulenza e servizi, nonché una gamma di soluzioni digitali volte ad incrementare lo sfruttamento delle capacità del veicolo ed a ottimizzare il costo totale di proprietà. Per esempio, utilizzando i percorsi di guida esistenti per un cliente, è possibile stabilire un profilo di utilizzo altamente realistico e significativo per i truck elettrici. Il cosiddetto eConsulting non comprende solo l'elettrificazione dell'azienda ma, se il cliente lo desidera, include anche la pianificazione, la richiesta e l’implementazione di tutto ciò che riguarda l’infrastruttura di ricarica ed il collegamento alla rete elettrica. Ed è esattamente a tale scopo che Mercedes-Benz Trucks ha stabilito anche una partnership strategica con Siemens Smart Infrastructure. Con un portfolio integrato che comprende tutta la filiera della mobilità elettrica, dalle colonnine di ricarica alla connessione alla rete di distribuzione, Siemens metterà a disposizione dei clienti servizi di consulenza ad hoc e le soluzioni tecnologiche più innovative, fra tutte la stazione di ricarica HPC (High Power Charging) Sicharge D, flessibile e modulare, predisposta per affrontare le sfide future grazie al sistema di gestione dinamica della potenza e a soddisfare le crescenti richieste di ricarica ultra fast. Grazie all'ampio display incorporato, Sicharge D consente di gestire in

modo più semplice e intuitivo le diverse fasi di ricarica e, al contempo, abilita l'inserimento di ulteriori contenuti personalizzati quali per esempio servizi e offerte commerciali, trasformando così la colonnina di ricarica in vero e proprio totem informativo. Soluzioni digitali intelligenti Grazie alla plancia multimediale interattiva fornita di serie con eActros, il conducente rimane costantemente aggiornato sul livello di carica delle batterie e sull'autonomia residua, così come sul consumo energetico attuale e medio. Inoltre, i gestori di flotte possono utilizzare le soluzioni digitali del portale Fleetboard per controllare la flotta con la massima efficienza, per esempio con il Charge Management System sviluppato individualmente per creare profili di ricarica, ed un registro contenente informazioni dettagliate su tempi di guida, periodi di fermo e pause per la ricarica. Senza dimenticare lo strumento di mappatura che mostra la posizione attuale del veicolo in tempo reale, oltre ad indicare se è in movimento, parcheggiato o in carica, e perfino il livello di carica della batteria. eActros è disponibile anche con Mercedes-Benz Complete, un contratto di assistenza che comprende il Pacchetto Zero Problemi. E' inoltre incluso un supporto clienti di livello elevato attraverso Mercedes-Benz Uptime, che si avvale della telediagnosi completamente automatica per monitorare lo stato di diversi sistemi del veicolo in tempo reale. L'integrazione dei requisiti di riparazione e manutenzione consente di ridurre il numero di visite in officina non pianificate. Sicurezza elevata per il conducente e gli altri utenti della strada A bordo di eActros sono presenti numerose funzionalità e sistemi per assicurare un elevato livello di sicurezza sulla strada. Per esempio, spe-

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ciali elementi antiurto profilati in alluminio proteggono le batterie in caso di urto laterale, mentre i sensori integrati sono in grado di rilevarne lo scenario. Nell'eventualità, la batteria ad alta tensione viene automaticamente isolata dal resto del veicolo. Inoltre, il conducente ha la possibilità di disattivare in qualsiasi momento l'alta tensione nella cabina. Per una migliore percezione acustica del veicolo da parte degli utenti della strada, come pedoni e ciclisti, eActros è dotato di serie dell'Acoustic Vehicle Alerting System esterno (AVAS - sistema di avviso acustico del veicolo esterno). Il sistema di assistenza alla svolta, di serie su eActros, garantisce inoltre una maggiore sicurezza nelle svolte a destra. Un altro sistema incluso nella dotazione di serie è il sistema di frenata di emergenza Active Brake Assist di quinta generazione con riconoscimento dei pedoni, che contribuisce a ridurre il rischio di collisione in direzione longitudinale su strade urbane, extraurbane o autostrade. Grazie a tutti questi sistemi di assistenza, Mercedes-Benz Trucks desidera offrire al conducente il massimo supporto possibile, entro i limiti di ciascun sistema. Tuttavia, come stabilito per legge, il conducente è totalmente responsabile della guida sicura del veicolo in ogni momento. NUOVO ACTROS L The upgreat Il miglior Actros di sempre che ridefinisce il segmento premium dei Truck Mercedes-Benz, ideale per chi chiede il massimo del comfort, della sicurezza e dell’efficienza. Che si tratti di economicità, sicurezza o comfort, dal 1996, il MercedesBenz Actros si è affermato come punto di riferimento nel settore dei truck per il trasporto a lungo raggio e per il servizio di distribuzione pesante. In questo senso, la più recente generazione di Actros impone 37


costantemente nuovi standard dal 2018, con numerose innovazioni sul versante della digitalizzazione, del comfort e della sicurezza. Novità quali, ad esempio, le MirrorCam, funzioni di guida parzialmente automatizzate e sistemi di sicurezza ulteriormente migliorati consentono ad Actros di soddisfare in modo eccellente le esigenze sempre crescenti nel trasporto merci su strada, fornendo al conducente un supporto duraturo ed affidabile nello svolgimento delle sue mansioni. Dopo i due nuovi modelli lanciati da Mercedes-Benz Trucks nel 2021, ovvero l'Actros F, una versione ottimizzata ai fini della massima funzionalità, e l’edizione limitata Actros Edition 2, ora segue Actros L, il nuovo punto di riferimento della Casa della Stella in termini di efficienza, comfort e sicurezza riguardo l'evoluzione delle soluzioni di trasporto convenzionali. Spazio eccellente ed equipaggiamenti di alta qualità per un comfort ancora maggiore A cominciare dalla cabina di guida che, disponibile nelle varianti Stream Space, BigSpace e GigaSpace, presenta una larghezza di 2,50 metri ed offre un ambiente generosamente dimensionato. L'assenza del tunnel motore nella cabina di guida consente di ottenere un pavimento piatto e, conseguentemente, un ambiente estremamente confortevole. L'isolamento acustico migliorato nella cabina non lascia penetrare i rumori indesiderati e favorisce così il relax, soprattutto durante i periodi di riposo. Contribuisce all'esperienza di guida rilassante, tra l'altro, la posizione di seduta più bassa di 40 millimetri, che consente allo stesso tempo una confortevole visuale sulla strada. In questo contesto, i fari a LED, disponibili su richiesta, rappresentano un grande valore aggiunto per la sicurezza, soprattutto in condizioni d’oscurità, poiché oltre a presentare un nuovo design, illuminano in modo eccellente la carreggiata grazie alla loro intensità luminosa superiore rispetto a quella dei fari allo xeno. A 38

ciò si aggiunge un aspetto economico: i fari a LED consumano meno energia e hanno una durata maggiore rispetto alle lampade a incandescenza tradizionali. Il comfort del conducente è ulteriormente migliorato da dettagli di equipaggiamento quali l'elegante rivestimento dei sedili, il nuovo rivestimento interno delle porte, un comodo materasso che include un topper dello spessore di 45 millimetri e la piacevole sensazione tattile offerta dalla parete posteriore della cabina, nella zona del letto. La sensazione di benessere può essere ulteriormente migliorata con i numerosi accessori della Interior Line di Mercedes-Benz Trucks. Eccellente dotazione di sicurezza Anche con Actros L, Mercedes-Benz Trucks si pone l'obiettivo di contribuire ad una circolazione stradale priva di incidenti, grazie ai moderni sistemi di assistenza destinati alla sicurezza attiva, come il sistema antisbandamento, il sistema di mantenimento della distanza, la frenatura di emergenza e l'assistenza alla svolta. A richiesta per Actros L è disponibile, ad esempio, il sistema di assistenza alla svolta di seconda generazione, che in determinate circostanze può salvare la vita. Il sistema denominato Active Sideguard Assist si evolve, infatti, oltre ad allertare il conducente della presenza di ciclisti o pedoni in movimento sul lato passeggero, può anche effettuare una frenata automatizzata fino al completo arresto del veicolo (in caso di velocità di svolta non superiore ai 20 km/h), se il conducente non reagisce ai segnali di avvertimento. Un'ulteriore opzione di equipaggiamento per Actros L è l'Active Drive Assist di seconda generazione (ADA 2). In determinate condizioni, il sistema supporta attivamente il conducente nella guida longitudinale e trasversale del veicolo e può mantenere automaticamente la distanza, accelerare e sterzare, a condizione che siano soddisfatti i requisiti di sistema necessari, come un raggio di curva sufficiente o linee di demarcazione

della carreggiata chiaramente visibili. Inoltre, la funzione parziale Emergency Stop Assist, inclusa nell'ADA 2, è in grado di avviare un arresto di emergenza se il conducente non controlla più il volante nonostante gli avvertimenti ottici ed acustici attivati dal sistema. Una volta che il truck si è fermato, il sistema inserisce automaticamente il freno di stazionamento elettronico. Inoltre, le porte vengono sbloccate in modo da consentire a paramedici o ad altri soccorritori di raggiungere direttamente il conducente in caso di emergenza medica. Actros L inoltre dispone di serie anche di Active Brake Assist (ABA 5) della quinta generazione con riconoscimento dei pedoni. Si tratta di un sistema che può aiutare ad evitare incidenti causati, ad esempio, da distrazione del conducente, distanza insufficiente o velocità inappropriata, nei quali il truck tampona un veicolo che precede o è fermo sulla carreggiata oppure rischia di urtare frontalmente contro un pedone. L'ABA 5 opera con una combinazione di radar e telecamere. Se il sistema rileva il pericolo di un incidente che coinvolge un veicolo che precede, un ostacolo fisso o una persona che attraversa improvvisamente la strada, il conducente riceve in prima battuta un avvertimento ottico ed acustico. Se il conducente non reagisce adeguatamente, in una seconda fase il sistema può avviare una frenata parziale. Se, ciò nonostante, è imminente una collisione, l'ABA 5 può eseguire una frenata di emergenza automatica, fino a una velocità del veicolo di 50 km/h. Infine, quando il veicolo è fermo, viene inserito automaticamente il freno di stazionamento elettronico. Più efficienza grazie ad una connettività pensata su misura In sinergia con i sistemi di assistenza alla guida, impressiona anche il funzionamento del controllo intelligente del tempomat e del cambio, denominato Predictive Powertrain Control (PPC - in italiano: controllo proattivo della catena cinematica). In determinate circostanze il sistema può prendere in considerazione la topografia, l'andamento della strada e la segnaletica stradale. In tal modo possono essere evitate inutili frenate, accelerazioni e cambi di marcia. A differenza dei veicoli senza PPC, grazie a questo sistema, l'Actros di ultima generazione consuma gasolio fino al 3% in meno sulle superstrade ed in

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autostrada, e fino al 5% in meno sui tratti interurbani. Si inserisce nel tema dell’efficiente consumo di carburante anche il nuovo assistente allo stile di guida Eco Support, che assiste il conducente nell'adozione dello stile di guida più economico possibile. Le attività e le funzioni dei sistemi di assistenza quali ABA 5, ADA 2 o PPC vengono visualizzate sulla plancia multimediale, dotazione di serie, che offre modalità d’utilizzo facili ed intuitive grazie ai suoi due display a colori che rappresentano il cuore della Human Machine Interface (HMI). Su Actros L ciò include come equipaggiamento su richiesta, tra l'altro, l'indicazione del peso totale del veicolo trainante e del rimorchio, nonché il carico sull'asse anteriore, anche sulle motrici per semirimorchio dotate di sospensioni pneumatiche parziali. In tal modo è possibile tenere sotto controllo in ogni momento il peso per evitare il sovraccarico del veicolo. Nuova catena cinematica su motore OM471 di terza generazione Un ulteriore traguardo sarà raggiunto dal mese di ottobre, in particolare nell'area dell'efficienza. Verrà implementata la nuova catena cinematica su motore OM471 di terza generazione, che, assieme al nuovo cambio Powershift Advanced, consentirà di ottenere un riscontro positivo sui consumi di carburante per una riduzione degli stessi fino a circa il 4% lasciando invariato il consumo di AdBlue. Con il nuovo cambio sarà percepibile anche una più fluida dinamica di marcia che accrescerà ulteriormente il comfort. Karin Rådström, membro del Consiglio di Amministrazione di Daimler Truck Holding AG, responsabile delle regioni Europa e America Latina, e del marchio Mercedes-Benz Truck: "Con la terza generazione dell’OM 471, ci siamo costantemente concentrati sulle

esigenze dei nostri clienti. Il nostro obiettivo era ridurre il costo totale di proprietà (TCO) e il consumo di carburante. I nostri clienti ne trarranno vantaggio, così come l’ambiente." NUOVO FUSO CANTER Euro VI Step E Il light truck ancora più moderno per il design, più confortevole, sicuro ed efficiente di sempre. Grazie al diametro di sterzata più piccolo della sua classe, all'elevato carico utile ed alla versatilità, Fuso Canter è stato per decenni un bestseller internazionale tra i truck leggeri. Come il suo predecessore, il nuovo Fuso Canter è disponibile in cinque classi di peso (da 3,5 t a 8,55 t), con sei passi (da 2.500 mm a 4.750 mm), tre potenti motori (da 130 a 175 CV) e tre varianti di cabina: standard (1,7 m di larghezza), comfort (2,0 m) e cabina doppia (2,0 m). La novità è che oggi Fuso offre il Canter 3,5 t con cabina S in tutti i mercati con guida a destra e ha migliorato le possibilità di allestimento grazie ad un nuovo passo di 3.400 mm per i modelli 3S. Con un sistema di scarico compatto di nuova progettazione, inoltre, il nuovo Fuso Canter soddisfa la norma sui gas di scarico Euro VI Step E. Design moderno Il nuovo Canter si distingue per un frontale ridisegnato che combina elementi di design tradizionali ed un moderno linguaggio delle forme, coniugando così estetica e la funzionalità di un robusto truck leggero. L'aggiornamento degli esterni della cabina si basa sul design identitario denominato Black Belt tipico di Fuso, che attraversa come un leitmotiv l'outfit degli altri veicoli del Marchio. Le sottili linee della cabina integrano moderni fari a LED (disponibili a richiesta) e rappresentano, dopo dieci anni, un aggiornamento sia tecnologico che concettuale.

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Maggior sicurezza Oggi il nuovo Canter può essere ordinato anche con il sistema di sicurezza Sideguard Assist®. Operando con sensori radar, il sistema di assistenza alla svolta avvisa se vengono rilevati oggetti in movimento od ostacoli fermi sul lato passeggero del truck. Il sistema supporta il guidatore, avvisandolo non appena riconosce il pericolo di una collisione quando il veicolo si accinge a sterzare verso il lato passeggero o vengono attivati i rispettivi indicatori di direzione. Oltre ai sistemi di sicurezza già noti dal modello precedente Advanced Emergency Braking System (AEBS), Electronic Stability Program (ESP®) e Lane Departure Warning System (LDWS), oggi il Canter si presenta più sicuro che mai grazie al nuovo Sideguard Assist. Maggiore sicurezza viene offerta inoltre dai fari a LED (a richiesta) con profondità d’illuminazione maggiore del 30%, da una nuova funzione Autolight e da una protezione antincastro posteriore rinforzata, che minimizza gli effetti dell’impatto in caso di incidente. Maggiore comfort Negli scorsi decenni, Fuso ha continuamente migliorato il suo truck leggero, per consentirgli di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Grazie all'isolamento acustico migliorato, il nuovo Canter convince per un livello di rumorosità interna incredibilmente basso. Inoltre l'abitacolo non è solo spazioso, ma offre una buona visibilità su tutti i lati, permettendo così al guidatore di effettuare agilmente le manovre in città. L'altezza di accesso molto contenuta ed il comodo passaggio da un lato all'altro della cabina sono altrettanti contributi al lavoro ergonomico dei guidatori, soprattutse il truck è impiegato nel servizio di distribuzione. 39


STRADE

Manutenzione autostradale straordinaria con supermodificante a base di grafene: l'esperienza della Brescia - Padova RAFFAELE BOLOGNINI Tecnico di laboratorio - Iterchimica S.p.A. Introduzione In questo articolo vengono riportati i dettagli dell'esperienza fatta sull'Autostrada A31 dove, per l'esecuzione di operazioni di manutenzione straordinaria, sono state impiegate miscele additivate con un supermodificante a base di grafene (denominato Gipave®) negli strati di base e binder, mentre lo strato di usura è stato realizzato con una miscela di conglomerato drenante con bitume modificato. Il supermodificante Gipave®, oltre al grafene, è composto da polimeri derivanti dalla lavorazione delle plastiche riciclate altrimenti destinate all'inceneritore e, grazie alla sua specifica formulazione, è in grado di incrementare notevolmente le prestazioni di una sovrastruttura stradale rispetto ai metodi tradizionali. L'utilizzo di tale tecnologia ha quindi consentito sia di rispondere alle esigenze tecniche di prestazione sia di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di ecosostenibilità delle opere infrastrutturali. A questo proposito, negli ultimi anni, molta strada è stata fatta per l'utilizzo dei compound polimerici derivanti dal riciclaggio delle plastiche ed il loro utilizzo come materiale stradale. Occorre però

tenere in considerazione il fatto che esistono tantissime tipologie diverse di plastica e nel tempo è diventato sempre più chiaro come non tutte le plastiche siano adatte per l'impiego nelle miscele di asfalto. Oltre a ciò, si è osservato come alcuni tipi di plastiche siano addirittura deleterie al raggiungimento degli obiettivi di prestazione mentre altre tipologie, se opportunamente selezionate e trattate, possono migliorare notevolmente la resistenza alla formazione di ammaloramenti come fessurazioni ed ormaie [1]. Autostrada Brescia - Padova Il tratto autostradale sottoposto ad interventi di manutenzione straordinaria che è oggetto di questo articolo appartiene all’Autostrada A31, che a sua volta fa parte della rete autostradale in concessione alla Società "Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A.". Nello specifico caso, ogni carreggiata è composta da: • corsia di emergenza (larghezza 3,00 m); • prima corsia riservata alla marcia normale (larghezza 3,50 m); • seconda e terza corsia riservata al sorpasso (larghezza 3,75 m).

Descrizione dell’intervento sulla A31 nord e l’approccio ecosostenibile L’intervento sottoposto alle operazioni di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale si trova nella zona compresa tra Vicenza Nord e Longare (fig. 1). L’operazione ha previsto il rifacimento dell’intera sezione bituminosa. I tratti autostradali oggetto dell’intervento sono stati suddivisi in tre segmenti per entrambe le corsie: A. Carreggiata Nord: 400 m dal km 53+600 al km 54+000 B. Carreggiata Nord: 900 m dal km 61+100 al km 62+000 C. Carreggiata Sud: 7.500 m dal km 61+000 al km 53+500. I lavori hanno riguardato le corsie di emergenza, di marcia e di sorpasso. La sezione tipo della pavimentazione oggetto dell’intervento è composta da strati di vari spessori: usura drenante (4 cm), strato di collegamento Binder (6 cm) e strato di Base (10 cm). Prima di iniziare i lavori sono stati eseguiti studi di fattibilità e di ottimizzazione in laboratori certificati per poter individuare le migliori formulazioni delle varie miscele. L'obiettivo era quello di definire i componenti della miscela, le relative caratteristi-

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che fisico-meccaniche e i dosaggi necessari per la produzione di un conglomerato bituminoso in grado di soddisfare i requisiti di accettazione previsti dal Capitolato Speciale d'Appalto e costituire allo stesso tempo una soluzione ecosostenibile. Va considerato che le Norme tecniche del Capitolato erano state recentemente aggiornate introducendo prestazioni superiori a quelle tradizionali. A tali fini si è individuato come soluzione tecnica più appropriata l'impiego di un supermodificante a base di grafene (descritto in dettaglio in seguito). Inoltre, per il confezionamento delle miscele bituminose è stato previsto l'utilizzo di materiale proveniente dalla demolizione a freddo di vecchie pavimentazioni (RA fresato). Per gli strati di base e binder la percentuale massima di fresato è stata pari al 30% rispetto al peso della miscela degli aggregati. Supermodificante a base di grafene Il supermodificante a base di grafene Gipave® è il risultato di una ricerca (Progetto Ecopave) durata 6 anni, finanziata dal POR FESR 2014-2020 della Regione Lombardia. Nel progetto Ecopave sono stati coinvolti direttamente 50 specialisti, di cui il 40% di età inferiore ai 35 anni. La nascita del supermodificante Gipave® è stata la conseguenza diretta della necessità di fornire una soluzione all'inquinamento globale derivante dall'utilizzo della plastica. Per incentivare l'utilizzo di prodotti ecosostenibili, le amministrazioni governative hanno imposto politiche di contenimento e tassazione. La soluzione tecnica a tale problema è stata individuata nella selezione sistematica di specifiche tipologie di plastiche dure, che sia in grado di consentire l'utilizzo di plastiche idonee in campo stradale (anche il processo di selezione delle plastiche è stato brevettato). In particolare, sono state utilizzate le "plastiche dure" normalmente destinate al termovalorizzatore. Gipave® si presenta sotto forma di granuli di colore grigio-nero con un diametro medio di 1÷4 mm, come mostrato in fig. 2, ed è innovativo perché oltre alle plastiche selezionate è composto da: • base funzionale composta da additivi di diversa natura (la composizione

fisico-chimica è protetta da segreto industriale); • nano piastrine di grafene pure al 100%. In genere la quantità di utilizzo di Gipave® è del 4÷10% sul peso del legante bituminoso, a seconda del tipo di pavimentazione da realizzare e delle relative prestazioni da ottenere, ma è sempre auspicabile determinarne la percentuale ottimale tramite prove di laboratorio. Risultati di laboratorio ottenuti Le miscele impiegate per l'intervento di manutenzione sono state sottoposte a test prestazionali in fase di mix design e post-produzione. Per caratterizzare in modo esaustivo le miscele, quattro diversi laboratori sono stati coinvolti: uno per la fase di progettazione della miscela e tre per la fase di verifiche in post-produzione. I test nei differenti laboratori hanno evidenziato performance meccaniche elevate, rientrando nei limiti del capitolato Autostradale in oggetto ove i limiti di accettabilità sono più restrittivi rispetto alle normali tecnologie utilizzate nelle classiche pavimentazioni. Conclusioni L'esperienza riportata in questo articolo testimonia l'opportunità che hanno oggi sia i gestori sia i progettisti di sfruttare tecnologie innovative per la realizzazione di opere infrastrutturali stradali, siano esse di manutenzione o di nuova costruzione. In particolare, sono stati analizzati l'introduzione e l'impiego di un supermodificante a base di plastiche riciclate e grafene in grado di fornire incrementi significativi in termini prestazionali rispetto alle tecnologie tra-

dizionali. Oltre ai benefici meccanici, i vantaggi ambientali sono estremamente promettenti, infatti grazie all'impiego di tali additivi si contribuisce alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Sono due le componenti principali che consentono tale riduzione: da un lato il mancato incenerimento ed eliminazione delle plastiche, dall'altro, l'estensione della vita utile della strada che riduce la necessità di manutenzioni e le corrispondenti operazioni di produzione, trasporto e stesa che vengono invece ritardate nel tempo. Sull'autostrada A31 l'utilizzo del supermodificante ha riguardato gli strati di base e binder, sopra i quali è stato posto uno strato di usura drenante. I risultati delle prove di laboratorio hanno confermato il rispetto generale dei requisiti prestazionali inseriti nelle Norme tecniche di Capitolato. Inoltre, l'intervento ha reso possibile la realizzazione di un tratto autostradale ad elevate prestazioni, ecosostenibile e sicuro per gli utenti. Ringraziamenti Gli autori ringraziano Autostrada Brescia Padova S.p.A., Girardini S.p.A., Iterchimica S.p.A. e tutti i laboratori coinvolti nelle prove di prequalifica e post-produzione. Bibliografia [1] Capuano L., Magatti G., Perucca M., Dettori M., Mantecca P. (2020). Use of Recycled Plastics as a Second Raw Material in the Production of Road Pavements: an Example of Circular Economy Evaluated with LCA Methodology. Ecomondo.

1. Rete autostradale (A4 e A31) e zona dell’intervento 2. Granuli di supermodificante Gipave®

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INQUINAMENTO

Seads propone le Blue Barriers per la raccolta dei rifiuti galleggianti fluviali LAWRENCE MONTECRISTO DICESARE

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Mercoledì 11 maggio il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge "Dispo sizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare (Legge Salvamare)". Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il nostro Paese disporrà di uno strumento efficace e concreto, richiesto anche dall'Unione Europea, che consentirà ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, azione che prima costituiva il reato di trasporto illecito di rifiuti. La legge, inoltre, prevede l'installazione di sistemi di raccolta alla foce dei

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fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare e si occupa anche di educazione, campagne di pulizia, Posidonia oceanica e tanto altro. Questo apre nuovi scenari per molte amministrazioni pubbliche ed aziende del nostro paese. Di particolare importanza la richiesta di predisposizione di sistemi di raccolta di plastica nei fiumi, visto che proprio da questi arriva la maggior parte dei rifiuti che ogni giorno finiscono nei nostri mari. A questo fine, si affida al Ministero della Transizione Ecologica il mandato di creare un programma sperimentale triennale, finanziato con 6 milioni,

per il recupero nei fiumi di rifiuti galleggianti, compatibili con le esigenze idrauliche e di tutela degli ecosistemi. Nell'attesa della pubblicazione dei decreti attuativi dettagliati, è possibile iniziare a riflettere sulle diverse opportunità offerte da questa legge. Innanzitutto, l'introduzione di sistemi per la raccolta di rifiuti nei fiumi permetterà di ridurre drasticamente (fino all’80%) la quantità di rifiuti presenti nei nostri mari e sulle nostre spiagge, stimolando il turismo e aumentando la qualità della vita dei cittadini. Aumenteranno le percentuali di materiali riciclati e si potranno sviluppare numerose iniziative legate alla trasformazione dei rifiuti raccolti e all'economia circolare. Ma quali sono le tecnologie che meglio permettono di raccogliere rifiuti nei fiumi? Tra i vari sistemi attualmente sul mercato possiamo distinguere tra reti, barriere superficiali, barriere di bolle e infine barriere fluviali ottimizzate. 1. Progetto per la raccolta al 100% dei rifiuti galleggianti fluviali con Blue Barriers 2. 3. 4. Blue Barriers sul fiume Tevere 4. L'ideatore Fabio Dalmonte

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Reti: l'opzione più semplice, possono essere usate per piccoli corsi d'acqua senza passaggio di natanti o kayak, ma richiedono frequenti interventi per la raccolta dei rifiuti dal centro del fiume. Barriere superficiali: disegnate originariamente per la raccolta di rifiuti liquidi come per esempio perdite di petrolio, vengono utilizzate anche per la raccolta nei fiumi. Quando però la corrente è appena più sostenuta i rifiuti tendono a passare sotto le barriere superficiali limitandone sostanzialmente l'efficacia. Barriere di bolle: vengono create da tubi perforati posizionati sul fondo percorsi da aria ad alta pressione. Venivano usati originariamente per ossigenare corsi d'acqua o per impedire l'ingresso di pesci negli impianti di raffreddamento industriali. Richiedono però molta energia e anche i costi di manutenzione sono normalmente molto elevati visto che i tubi vengono frequentemente ricoperti da terra, sabbia e fango sul fondo. Barriere fluviali ottimizzate: sono barriere di ultima generazione disegnate appositamente per la raccolta di rifiuti in ambiente fluviale, ottimizzando percentuale di raccolta e costi di gestione. Nella categoria delle barriere fluviali ottimizzate tra le opzioni più avanzate ci sono le Blue Barriers disegnate dall'azienda Seads (Sea Defence Solutions). Le Blue Barriers sono state testate dal Laboratorio di Idrodinamica dell'Università di Firenze nei fiumi Tevere e Lamone, e sono coperte da brevetto. Si tratta di barriere di ultima generazione, ideate e brevettate da due ingegneri italiani, Fabio Dalmonte e Mauro Nardocci, capaci di fermare circa il 100% delle plastiche galleggianti presenti nei fiumi. Sono modulari e quindi applicabili a qualsiasi corso d'acqua e non hanno alcun impatto sulla fauna fluviale né sulla navigabilità del fiume.

Le barriere infatti sono state progettate per i fiumi, così da contrastare il fenomeno all'origine. Circa l'80% della plastica proviene proprio dai corsi fluviali. Nel 2018 hanno costituito la società Seads (Sea Defence Solutions, Soluzioni per la difesa dei mari), con l'obiettivo di collocare la loro opera in quanti più paesi possibili. L'intuizione è venuta a Fabio nel 2014, quando lavorando sul fiume Ciliwung (che attraversa il centro di Giacarta, in Indonesia) rimase stupito dall'enorme quantità di rifiuti trascinati dalla corrente. I fiumi più inquinanti si trovano nei paesi poveri, dove la raccolta dei rifiuti viene effettuata con metodi arretrati e, in caso di piogge o uragani, i rifiuti raggiungono anche i mari. Così, insieme all'amico Mauro Nardocci, ha messo in piedi un progetto per lo studio della qualità dei fiumi locali con l'intento di sviluppare soluzioni di miglioramento. La ricerca ha visto la collaborazione della University of Scotland e della University of Indonesia. "Serve un progetto che sia replicabile dal Gange al Nilo", ricorda Fabio Dalmonte parlando dell’invenzione. Così, al termine del lavoro i due hanno optato per la realizzazione di un sistema avanzato ma allo stesso tempo ecosostenibile. Le Blue Barriers sono barriere galleggianti di circa 90 cm. Possono essere installate in una o più sezioni. Nel caso di due sezioni le barriere possono essere posizionate a più di 400 m di distanza l'una dall'altra: la prima intercetta i rifiuti e li devia; la seconda, che si trova a ridosso della sponda opposta, li raccoglie per poi essere smistati. L'installazione dello scorso giugno nel Tevere ha dimostrato che individuando un punto strategico si può minimizzarne la lunghezza, in questo caso infatti sono bastati 15 m per raccogliere quasi tutti i rifiuti dove il fiume è largo 100 m. Inoltre, oltre ad

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aver fermato una gran quantità di rifiuti di plastica e misti, in soli 3 giorni sono stati raccolti più di 9 kg di microplastiche. La particolarità di Blue Barriers è la loro efficacia nonostante la loro semplicità. Esse non costituiscono pericoli per i pesci o per la vegetazione acquatica e non intralciano la navigazione delle barche. Possono essere smontate in qualsiasi momento e, se si vuole, anche montate in un luogo diverso. Prima di partire con l’attività, Mauro Nardocci e Fabio Dalmonte hanno partecipato a un contest organizzato da Impact Hub di Milano, vincendo una cospicua somma di denaro utile a completare la registrazione del brevetto. Con l’apertura della società (che ha sede a Londra e svolge la propria attività tra la capitale inglese e l'Italia), Blue Barriers ha ricevuto grandi riconoscimenti. Anche il mondo accademico italiano ha osservato con grande attenzione l’invenzione a firma Seads, tanto che il Politecnico di Milano e l'Università di Firenze hanno avuto il piacere di collaborare con loro. In Italia Seads ha visto lo scorso anno un'installazione sul fiume Tevere e sta finalizzando accordi per due installazioni nel centro e sud Italia e una nel nord. Seads inoltre sta discutendo con diverse amministrazioni pubbliche nelle Filippine per testare un nuovo approccio che, oltre a raccogliere il 100% dei rifiuti galleggianti, permette anche di venderli come "Marine Litter" generando così dei ricavi che vanno a coprire i costi di gestione e smaltimento dei rifiuti. L'obiettivo è quello di offrire alle amministrazioni locali di tutto il mondo un modello totalmente circolare e replicabile per trasformare l'inquinamento dei nostri mari in opportunità di business, creando lavoro e benessere nelle comunità locali.

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IGIENE URBANA

La gamma full electric di Ladurner Equipment in prova ad Asia Napoli Fare di Napoli la prima smart city del Mediterraneo. Una sfida che passa anche per il consolidamento e il rilancio dell'azienda municipale di raccolta dei rifiuti, Asia. "Un percorso non immediato, da compiere a piccoli passi", spiega l'amministratore unico Domenico Ruggiero, per passare da un presente segnato dalle criticità in termini di mezzi, strutture e personale a un futuro fatto di energia verde autoprodotta, sistemi di raccolta innovativi, impianti all'avanguardia e nuova forza lavoro qualificata. Piccoli passi, come l'elettrificazione del parco veicoli circolante, necessaria a ridurre le emissioni del servizio, ma anche i costi, in repentino aumento per effetto del caro carburanti. Un percorso partito oggi, grazie alla sinergia con Ladurner Equipment, azienda di Bolzano specializzata nel ramo "waste collection", che ha fornito ad Asia tre veicoli full electric sui quali nei prossimi quindici giorni i tecnici della municipalizzata condurranno una serie di stress test per capire quanti e quali mezzi integrare in servizio. "Vogliamo verificare sul campo il funzionamento dei mezzi elettrici, misurandone con i nostri tecnici l’efficienza - spiega Ruggiero - successivamente passeremo alle scelte ingegneristiche necessarie a dotare l'azienda di un parco mezzi innovativo. L'obiettivo primario è quello di ridurre l'impatto ambientale del servizio. Ma guardiamo anche all'efficientamento economico della raccolta. Stiamo toccando con mano le conseguenze del caro carburanti sul prezzo di gas e gasolio. Puntare sull'elettrico ci darà modo di ridurre i costi del servizio e quindi la tariffa a carico dei cittadini". "Abbiamo un grande piano d’inter-

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vento per la completa elettrificazione della mobilità pubblica - dichiara il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel quale si inscrive anche l'acquisto dei nuovi mezzi per Asia, necessari a ridurre l'impatto ambientale della raccolta. Cosa particolarmente importante nel centro storico e nelle aree densamente popolate. Questo esperimento servirà a valutare l'operatività dei nuovi mezzi e quindi la loro efficacia rispetto alle azioni che Asia si prefigge di mettere in campo nell'ambito del piano industriale". Rendere sostenibile la gestione dei rifiuti in una grande città come Napoli non significa solo incrementare le percentuali di raccolta differenziata, ma anche ridurre l'impatto ambientale ed economico del servizio nel suo complesso. L'obiettivo di Asia è quello di puntare su mezzi a emissioni zero che nel prossimo futuro possano essere alimentati dall'energia verde generata in autoproduzione dalla stessa municipalizzata. "Asia punta a diventare produttore di energia - spiega Ruggiero - grazie al biogas che sarà generato dai futuri impianti di digestione anaerobica dei rifiuti ma anche con i pannelli fotovoltaici da installare nelle varie strutture dell'azienda. L'energia accumulata potrà essere utilizzata anche per alimentare i mezzi della flotta aziendale. L'obiettivo è arrivare a una raccolta dei rifiuti a impatto zero". I mezzi forniti da Ladurner verranno sottoposti per 15 giorni a stress test sui percorsi della raccolta ordinaria per lo svuotamento dei cestini gettacarte e dei contenitori per la raccolta differenziata porta a porta. "La sperimentazione interesserà soprattutto i vicoli del centro storico, ma anche la

zona del lungomare, con mezzi piccoli e agili che gireranno nelle strade oggi nuovamente invase dai turisti, senza impatti in termini di gas di scarico o di rumore. - spiega Gianfranco Iodice, direttore operativo di Asia - Aumentare la presenza di mezzi elettrici nel parco circolante diventerà a breve obbligo di legge per l'azienda, ma già adesso ridurre il peso delle nostre attività è un obbligo morale nei confronti dell'intera popolazione cittadina". "Verranno testati un mezzo piccolo a vasca da due metri cubi, versatile e agile, poi un mini compattatore da cinque metri cubi e una vasca da cinque metri cubi - aggiunge Andrea Silvestri, presidente del gruppo Ladurner Ambiente - mezzi che consentono movimenti agili per la raccolta differenziata e il porta a porta. Con vantaggi economici garantiti dall'utilizzo di energia verde autoprodotta, ma anche e soprattutto ambientali: zero emissioni e zero rumore". L'elettrificazione del parco mezzi si colloca nel più ampio piano di consolidamento e rilancio di Asia messo in campo dalla governance della municipalizzata napoletana e dal Comune di Napoli. "Napoli deve diventare la prima smart city del Mediterraneo - osserva Domenico Ruggiero - a partire dai servizi essenziali come la raccolta rifiuti. All'orizzonte c'è anche l'appuntamento con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo candidato il Comune di Napoli a progetti per circa 85 milioni, speriamo di essere tra i primi comuni italiani in termini di progetti approvati, e avviare così una seria ristrutturazione delle dotazioni tecniche e tecnologiche dell'azienda."

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PREFABBRICATI

Niederstätter, dall'Alto Adige alla Sicilia otto container artistici a Palermo per il ricordo della strage di Capaci

Niederstätter, azienda altoatesina operante nel mercato dei servizi, del noleggio e della vendita di macchinari per l'edilizia nel Nord Italia, ha sponsorizzato alla Fondazione Giovanni Falcone di Palermo il noleggio di otto container che sono andati a comporre due edifici temporanei posti dietro il palco che ha ospitato gli eventi principali e i saluti istituzionali del 23 maggio, giorno della commemorazione della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone e la sua scorta. Quello di quest'anno è stato il trentesimo anniversario, e dal 18 al 23 maggio diverse attività culturali hanno coinvolto numerosi artisti, cittadini e studenti provenienti da tutta Italia organizzate dalla Fondazione Falcone insieme al Ministero dell'Istruzione a Palermo. Il tema scelto per quest'anno è quello della memoria di tutti, delle vittime e dei sopravvissuti, dove eredità morali e culturali si sono intrecciate alle attività e all’impegno di chi è rimasto in vita in questi decenni molto complessi successivi alla strage. "Siamo orgogliosi di poter far parte di questo anniversario così importante. Tenere viva la memoria di chi ha pagato con la vita per combattere la mafia è un esercizio da compiere

ogni giorno. Sono rimasta molto colpita e felice quando ho ricevuto la telefonata di Maria Falcone per ringraziarmi della collaborazione. Siamo fieri di poter supportare iniziative simili", spiega Daniela Niederstätter, membro del Consiglio d'Ammini strazione dell'azienda. I container sono strutture modulari compatte e di alta qualità ideali per creare nuovi spazi attivi. Per l'occasione è stato inoltre deciso di rendere i container oggetti di una profonda trasformazione artistica: il progetto artistico della struttura modulare è stato realizzato da Manfred A. Mayr con il sostegno della curatrice Sabine Gamper. Mayr ha deciso di legare la cultura siciliana e altoatesina decorando i container con colori contrastanti e vivaci, con riferimenti ai carretti siciliani, i carri trainati da cavalli dipinti con motivi colorati che rappresentano la tradizione folcloristica della Sicilia, che egli contrappone alla tavolozza di colori dei costumi tradizionali altoatesini. Sul retro, invece, la Fondazione Falcone ha deciso di realizzare i due maxi volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ispirandosi alla famosa fotografia scattata nel 1992 che ritrae i due magistrati sorridenti

Lavori Pubblici n. 115 maggio - giugno 2022

uno a fianco all'altro. All'interno sono stati arredati con elementi di design esposti oggi al Museo del Design di Milano. "Dipingere rendendo delle vere opere d'arte queste strutture così grandi è sempre una sfida impegnativa - raccontano in coro l'artista Manfred Mayr e la curatrice Sabine Gamper. Sapevamo però che il motivo era più che nobile e siamo contenti della presenza anche di un pizzico di Alto Adige ad una commemorazione così importante e significativa per il Paese". I moduli sono andati a realizzare due edifici trasparenti con terrazza e facciate in vetro di quasi sei metri d'altezza e sono stati posti subito dietro il palco installato sulla spiaggia nell'area del Foro Italico di Palermo. Le strutture hanno ospitato una parte della stampa nazionale, studenti e scuole coinvolti in workshop e progetti didattici, e le istituzioni giunte in Sicilia per prendere parte alla manifestazione, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Durante le giornate di ricordo della strage, Palermo è stata inoltre invasa dall'arte: in diverse zone della città sono state installate opere artistiche al fine di generare in chi le osserva un'indagine sul temporaneo e sulla transitorietà dell'uomo e della memoria.

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