M¥SS KETA: una maschera da scoprire
@carmelo_fazzina/ Instagram
Lavinia Crivellari
Matr. 821347
Forme e linguaggi della moda

Anno accademico 2019/2020
Comunicazione e culture dei media
Introduzione
In questo elaborato mi propongo di analizzare i tratti caratteristici di M¥SS KETA, cantante nata nel 2013 da un progetto del collettivo Motel Forlanini. In realtà, definirla cantante è riduttivo: è un personaggio dalle mille sfaccettature, che racchiudono aspetti che vanno dal trash al femminismo, passando per l’edonismo satirico. Questa varietà di modi di essere è caratteristica del quartiere da cui proviene, Porta Venezia. È la zona in cui batte il cuore della creatività milanese, un melting pot culturale che è anche oggetto di una sua celebre canzone, nonché manifesto del suo personaggio, LE
RAGAZZE DI PORTA VENEZIA.
Il suo stile di vita è il CAPSLOCK, non solo per gli album e le canzoni scritte in maiuscolo, ma soprattutto per le sue abitudini e i suoi abiti all’insegna dell’estro e dell’esagerazione: “Ogni giorno va vissuto come se fosse Capodanno a Courmayeur” (M¥SS KETA 2018: 85).
Se da un lato M¥SS KETA è mutevole, dall’altra ci sono elementi sempreverdi del suo personaggio, come il comunicare un prototipo di donna libera ed emancipata e la sua maschera, caratterizzata da occhiali da sole con lenti scure e da un velo che le copre naso e bocca. Questi suoi tratti hanno destato particolare curiosità, in primo luogo perché nel panorama musicale italiano e femminile mancava qualcuno che mescolasse le carte in tavola; in secondo luogo perché, come in tutte le maschere, l’essere umano è attratto da ciò che si nasconde dietro di essa.
Capitolo 1- La maschera
1.1 La maschera a livello concettuale
BURQUA DI GUCCI è la canzone decisiva per M¥SS KETA perché si tratta del primo videoclip in cui compare interamente il personaggio vestito di occhiali da sole e velo. In un saggio di Leone si fa riferimento all’uso delle mascherine dovuto al coronavirus: l’autore sottolinea come sia difficile abituarsi a questa visuale in quanto “copre l’interfaccia principale dell’interazione sociale” (Leone 2020: 1) e “nasconde la parte del volto che si associa al linguaggio verbale e al sorriso” (ibidem), costringendo le persone a comunicare con gli occhi. Queste considerazioni si possono applicare al caso Keta che, con l’aggiunta degli occhiali da sole, rende il suo volto e le sue espressioni ancora più impenetrabili
Questo involucro non è però una mera copertura come nel caso di altri cantanti, ad esempio Sia e Liberato: infatti, si carica di significato rappresentando una volontà narrativa che si declina nel “vesto dunque sono” , nel “vesto dunque divento” e nel “vesto dunque rappresento” Indossando il “burqua di Gucci” e nascondendo la sua identità, supera l’accostamento per cui a un individuo corrisponde un certo pensiero, rendendo così il suo messaggio universale e in linea con il personaggio, nato appunto da un collettivo.
In questo caso, nel videoclip si pone l’accento sul rapporto fra donne e società: in una cornice grafica simile al TG5, vengono mostrate in modo frenetico immagini appartenenti alla cultura trash e brevi video di soubrette occidentali in abiti succinti, il tutto contrapposto a scritte in arabo che rimandano ad Al Jazeera. La congiunzione di questi due mondi porta a una riflessione più ampia sulla condizione di inferiorità della donna in Occidente e Oriente.
Dunque, questa situazione di anonimato le permette di “parlare di cose scomode”1, facendo suo il detto di Oscar Wilde “datemi una maschera e vi dirò la verità” 2 Non mancano i riferimenti ai giullari di corte, gli unici che potevano criticare e far presenti realtà scomode, e alle maschere del teatrogreco,chegliattoriindossavanopercaratterizzareipersonaggi3 Arenderleinteressantièanche la loro costruzione poiché strutturate in modo tale da amplificare le voci, che è ciò che concettualmente fa M¥SS KETA quando indossa lasuadivisa: entra nel personaggio e si fa portavoce dei valori contemporanei4
Infine, siamo sicuri che con questa canzone e il suo outfit M¥SS KETA non abbia influenzato Alessandro Michele a produrre davvero il burqua nel 2018?
1.2 La maschera a livello estetico
Il travestimento di M¥SS KETA può essere ricondotto al “nuovo e sempre uguale”. Infatti, la maschera è sempre composta dalla combo velo-occhiale, accessori che però ama cambiare e personalizzare.
Partendodallamascherina,iltessutovariaasecondadelleoccasioni edelleesigenze.Peresempio, durante i concerti è fondamentale l’impiego di materiali traspiranti, in modo tale che la voce fluisca senza ostacoli. In questo settore rientrano le creazioni paillettate e metallizzate, alcune volte anche con la bocca scoperta, di William Merante con Giovanni Riggio, utilizzate per il PAPRIKA tour, e i pizzi di Rosamosario. Il brand di lingerie haute couture ha curato anche numerosi total look di M¥SS
1 Piperata, Valerio 15 maggio 2018 Incontro con M¥SS KETA «Lampoon» https://tinyurl.com/vwyd8bu
2 ibidem
3 Bignardi, Daria. 30 ottobre 2019. L’Assedio. https://tinyurl.com/wytfxhx.
KETA, per esempio nel videoclip di IRREVERSIBILE e in alcune apparizioni televisive. Con i ricami e le sete preziose, i capi e i veli non passano certamente inosservati.
https://www.instagram.com/myss.keta/?hl=it
Osservando i servizi fotografici, le maschere sono più eccentriche e bizzarre. Colpiscono le creazioni Yezael di Angelo Cruciani indossatedaM¥SS KETA per«TheEyes Fashion»,soprattutto laversione antigas ricoperta di materiali luccicanti Per lo stilista, alla base delle sue collezioni c’è sempre un messaggio da comunicare; a tal riguardo è interessante la sua concezione di maschera, in linea con il pensiero di M¥SS KETA:


Sono trasparenti, io posso vedere te, ma tu non puoi vedere me; non voglio farmi vedere, ma resto connesso e comunico con il mondo, mi vesto per me stesso. L’esigenza di connessione che Internet ha soddisfatto va ribadito, ma nell’essere meno individuali e più sociali, attenti all’altro, all’incontro, stando bene con se stessi per stare bene con gli altri5
https://tinyurl.com/wwahqy8
Rimanendo in questo ambito, è degna di nota la mascherina tempestata di Swarovski ideata da Salvatore Vignola in collaborazione con Ilariusss, brand di cappelli eleganti e teatrali costruiti con la tecnica dei maestri italiani.



Per quanto riguarda gli occhiali da sole, anche qui non si tratta soltanto di un accessorio che copre gli occhi, ma ha la funzione di rimandare alle notti in bianco e agli after della M¥SS nel capoluogo lombardo; non a caso il titolo di una sua canzone è L’ANGELO DALL’OCCHIALE DA SERA
Gli occhiali sono comunque meno mutevoli del velo, sia a livello di montatura che di lente, il più delle volte ovale. Sui social non è facile trovare tag riferiti ai brand, Retrosuperfuture è però fra i pochi a comparire. Griffe nata soltanto nel 2007, è diventata presto di culto, occupandosi anche degli occhiali da sole indossati nel videoclip LE RAGAZZE DI PORTA VENEZIA- THE MANIFESTO che, come suggerisce il titolo, è proprio il Manifesto dei valori base di M¥SS KETA Un primo videoclip eragiàstatogiratonel2015quandoleragazzeeranoancoraallorostatoembrionale,cosìcome Wovo, il brand di lingerie e sex toys che allora le aveva vestite
In questa nuova versione, la montatura di Retrosuperfuture è stata personalizzata da Adriana Hot Couture che, curando anche gli outfit delle ragazze, ha contribuito a rendere speciale e unica nel suo genere ognuna di esse Inoltre, le stoffe colorate che si stagliano sull’architettura grigia di corso Buenos Aires a Milano creano un gioco di colori di forte impatto.
Elena Sanfilippo, la stylist di M¥SS KETA, ha spiegato di aver scelto questo brand in quanto andava a braccetto con il messaggio che si voleva lanciare: “Crediamo fermamente che ci sia ancora bisognodiestremizzare,colorareedeccedereperpotercomunicarei valoridilibertàpersonale e rispetto della diversità”
6 In comune hanno anche la stessa passione per la lingerie impreziosita e da indossare come capo outwear
7 .
6 Rossi, Guia. 19 novembre 2019. La moda 2020 prende le inspo più incredibili dai look del video de Le Ragazze di Porta Venezia di M¥SS KETA. «Cosmopolitan». https://tinyurl.com/wgjz65m. 7 ibidem

2.1 Videoclip UNA DONNA CHE CONTA



Il videoclip di UNA DONNA CHE CONTA vede M¥SS KETA indossare occhiali con visore LCD su cui appaiono numeri e scritte, il tutto mentre racconta le sue avventure seduta su una chaise longue di Le Corbusier I suoi movimenti, ridotti al minimo e un po’ robotici, sono enfatizzati dalla tecnologia Bolt, sinora mai utilizzata nei video musicali italiani e che consiste in un braccio meccanico che registra i movimenti in modo rapido e molto preciso1
A scandire le follie della ragazza di Porta Venezia, vissute fra gli anni ’80 e i 2000, sono i cambi d’abito, in linea con il decennio di cui racconta le vicissitudini. Infatti, quando canta gli anni ’80 mostra l’opulenza di quel periodo indossando un tubino nero con scollatura finestrata e ricca di strass Con gli anni ’90 si continua con abiti voluminosi e fastosi, arricchiti da un “accessorio” che mai
1Armelli, Paolo. 5 giugno 2018. Una donna che conta di Myss
https://tinyurl.com/rovjs8l
avremmo potuto immaginare potesse cambiare così tanto le nostre vite: il telefono cellulare. Sono però gli anni 2000 a stupire di più con un wrap dress in paillettes nere e in fantasia muccata di Daizy Shely
2.2 I riferimenti alle pop star

Se da un lato M¥SS KETA sembra lanciare nuove mode e valorizzare i brand meno conosciuti, dall’altro è ben evidente il richiamo al vestiario, e non solo, di altre pop star.
Madonna è fra le sue preferite e non manca mai all’appello quando le chiedono a che personaggi si ispiri. La controprova è nel video di MONICA, in cui il reggiseno a proiettile rimanda a Jean Paul Gaultier e ai corsetti creati per la regina del pop.


I riferimenti a Madonna non si fermano qui: nella serata delle cover a Sanremo 2020, Elettra
Lamborghini ha scelto di duettare con M¥SS KETA sulle note di Non succederà più, brano che Claudia Mori ha cantato fuori gara nell’edizione del 1982 Il testo racconta di una donna che, seppur timidamente, cerca di ritagliarsi uno spazio per se stessa e di non sottomettersi al marito. Ecco che Elettra e M¥SS KETA tolgono alla canzone quel velo di pudore e ne colgono l’essenza anticonformista, sia intonandola come se fossero a un karaoke con le amiche, sia sfiorando un bacio sulla bocca
Per la generazione cui le cantanti si rivolgono, questo momento è stato un flashback immediato ai VMA 2003, anche per gli outfit dello stesso colore di Madonna e Britney Spears con Christina Aguilera In particolar modo, in quell’occasione le cantanti di Baby One More Time e Beautiful hanno dimostrato di non essere semplici principesse del pop, ma di saper sfidare i tabù legati alle donne e alla sessualità. Questo è anche ciò che molto probabilmente Elettra e M¥SS KETA hanno voluto comunicare rielaborando il successo di Claudia Mori.


https://tinyurl.com/rtmkdgv- https://tinyurl.com/rrtr2xe
Un altro evento che merita attenzione è la mostra “Marie Claire Unplugged” , che si è tenuta a Milano in via della Spiga in occasione della fashion week di febbraio Qui sono estate esposte le fotografie di dieci donne, fra cui anche M¥SS KETA, che si sono fatte spazio nel mondo della musica grazie ai loro testi rivoluzionari. Alla luce delle considerazioni sinora fatte, è curioso vedere come proprio su di lei sia ricaduto un total look Versace: è vero che la stampa jungle compie vent’anni ed è la chiave della maison nella collezione primavera/estate 2020, ma su M¥SS KETA vuol dire omaggiare contemporaneamente sia la moda italiana che la pop star Jennifer Lopez. D’altronde, per lei “VERSACE È RELIGIONE, DIFFONDERNE IL VERBO UNA MISSIONE”2 . 2 M¥SS KETA 12 marzo 2019. PAZZESKA https://youtu.be/kMcd_QwRLMk
Conclusioni

M¥SS KETA racconta la sua mutevolezza ed eccentricità non solo tramite le sue canzoni, ricche di richiami a numerosi mondi culturali, ma soprattutto attraverso i suoi outfit. Non è solo “una donna che conta”, ma anche una donna che ama sé stessa e la moda, soprattutto se valorizza le sue curve.


I suoi abiti e i suoi atteggiamenti hanno la capacità di riportare alla mente momenti iconici del passato; tuttavia, allo stesso tempo guarda al futuro indossando creazioni di nicchia di brand più piccoli. Infatti, bisogna sempre tenere a mente che il suo personaggio deriva da un collettivo e che il suo credo è l’inclusione a trecentosessanta gradi.
In conclusione, M¥SS KETA è una maschera in continua evoluzione, dunque sarà interessante osservarla nelle prossime apparizioni e avventure milanesi.
Bibliografia
Armelli, Paolo. 5 giugno 2018. Una donna che conta di Myss Keta, ecco il backstage in esclusiva «Wired». https://tinyurl.com/rovjs8l
Bara, Elena. 30 gennaio 2020. La mascherina viso Gucci di Billie Eilish è il trend 2020. «Vogue». https://tinyurl.com/wqf6qc9
Barone, Stephanie. 8 novembre 2015, h. 10.30. Cappelli Ilariusss, tra eleganza e teatralità: intervista alla designer Ilaria Soncini «UrbanPost». https://tinyurl.com/roh6f32
Bignardi, Daria 30 ottobre 2019 L’Assedio, https://tinyurl.com/wytfxhx
Bonazzi, Laila. marzo 2020. “UNPLUGGED” . «Marie Claire» 3: 203-226
Caccese, Sirian 31 maggio 2019 Storia della maschera: dal folklore alle passerelle «The Fashion Atlas». https://tinyurl.com/s7f69ch
Casiraghi, Claudia 18 aprile 2018. Myss Keta: «Sono trash, volgare e parlo di droga. E allora?» «Vanity Fair». https://tinyurl.com/yx5tusan
D’Uffizi, Eleonora. 22 febbraio 2018. Gucci: sfilata Autunno-Inverno 2018/19. «DireDonna». https://tinyurl.com/rthsv6k
Leone, Massimo. 6aprile2020. Non ti conosco, mascherina. https://tinyurl.com/udcbq6s. EC.Ultimo accesso 6/04/2020
Lovatelli Caetani, Francesca. 24 febbraio 2019. Mi connetto, ma prima sono; Yezael, di Angelo Cruciani. «TgCom24», https://tinyurl.com/vt8y6mt
M¥SS KETA 2018 UNA DONNA CHE CONTA Rizzoli Lizard: Milano
Manuzzi, Francesca. 31 maggio 2020 MFF 85: Rosamosario «Magazine For Fashion». https://tinyurl.com/reh4zkq
Pierri, Maria. Oltre la maschera «Luz». https://tinyurl.com/ujxth4r
Piperata, Valerio. 15 maggio 2018. Incontro con M¥SS KETA. «Lampoon», https://tinyurl.com/vwyd8bu
Rossi, Guia. 19 novembre 2019. La moda 2020 prende le inspo più incredibili dai look del video de Le Ragazze di Porta Venezia di M¥SS KETA. «Cosmopolitan». https://tinyurl.com/wgjz65m