Agenda di Lavarone - Aprile 2015

COMUNE DI Periodico del Comune di Lavarone - Direttore responsabile FABIO MARZARI - Editore: LAVARONE nella persona del SINDACO MAURO LANZINI - Proprietario MAURO LANZINI Mattarello (Tn) Redazione a cura di FABIO MARZARI • Impaginazione e stampa: Grafiche Futura NE/TN - Taxe Percue 70% – Postale o Abbonament in Spedizione – SpA Italiane Poste 21/09/2012 del 15 n.

Aut. Trib. di Trento le semestra 2015 ANNO 24 - NUMERO 1 - APRILE

O V O U N IL O I C I F I R BIR E N O R A DI LAV AGENDA DI LAVARONE | 1

SOMMARIO

AGENDA DI LAVARONE Periodico del Comune di Lavarone Direttore responsabile FABIO MARZARI - Editore: COMUNE DI LAVARONE nella persona del SINDACO MAURO LANZINI - Proprietario MAURO LANZINI

NUMERI UTILI .............................................................................................. pag.

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INTERVISTA AL SINDACO .............................................................................. pag.

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INTERVISTA AL VICESINDACO ........................................................................ pag.

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PERSONAGGI GLI STUDENTI DI LAVARONE NON TEMONO CONFRONTI ...................... pag.

ANNA CANEPPELE.................................................................................. pag.

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ECONOMIA PARKADIA - IL DOCUMENTO TERRITORIALE DI COMUNITÀ DICE "SI" .......... pag.

FAMIGLIA COOPERATIVA DI LAVARONE... NUOVA VITA PER LA SEDE............ pag.

IL NUOVO BIRRIFICIO .................................................................................... pag.

LORENZO REALIZZA IL SUO SOGNO .............................................................. pag.

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ATTI AMMINISTRATIVI LA GIUNTA DELIBERA ............................................................................ pag. 16 IL CONSIGLIO DELIBERA... .................................................................... pag. 19 EVENTI SENTER DELE SORGENTI ........................................................................ pag. 21 LA 4^ EDIZIONE DE LA ZENA PORETA QUEST'ANNO È STATA DEDICATA AL "PAESE DI OZ".................................................... pag. 23 COME ERAVAMO ........................................................................................ pag. 25 BIBLIOTECA... MA NON SOLO ...................................................................... pag. 26

Cura grafica e stampa GRAFICHE FUTURA - Mattarello (Tn) Tel. 0461 946026 Aut. Trib. di Trento n. 15 del 22/09/12

Anno 25 - NUMERO 1 - APRILE 2015 semestrale - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/TN

2 | AGENDA DI LAVARONE

ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ CIVILE FILODRAMMATICA SAN FLORIANO ........................................................ pag.

GRUPPO GAG ........................................................................................ pag.

FONDO DI SOLIDARIETÀ ........................................................................ pag.

ALTIPIANI CIMBRI 1914: IL CORTOMETRAGGIO...................................... pag.

A MAGGIO I DIECI GIORNI DEL CENTENARIO ........................................ pag.

50 ANNI: IL CORO STELLA ALPINA, 100 ANNI: LA GRANDE GUERRA...... pag.

100 KM DEI FORTI E 1000GROBBE BIKE CHALLENGE ............................ pag.

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N umeri

utili

SERVIZI COMUNALI E SERVIZI PUBBLICI MUNICIPIO: Gionghi 107 - Tel. 0464.783179 - fax 0464.783665 - protocollo@comune.lavarone.tn.it Orario uffici comunali: lunedì - venerdì ore 8.00 - 12.00; giovedì 14.00 - 17.00; Udienze del sindaco: lunedì fino alle 11.00 - mercoledì - venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.30 o su appuntamento; Udienze del Vice Sindaco: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 o su appuntamento; Assessori: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 o su appuntamento; BIBLIOTECA: Gionghi 67 - Tel. 0464.783832 - fax. 0464.783059 - email: lavarone@biblio.infotn.it Orario estivo: lunedì - sabato 10.00 - 12.00; 15.00 - 19.00; - martedì anche dalle 20.00 alle 22.00 Orario invernale: martedì - sabato 15.00 - 18.30; mercoledì e sabato anche 10.30 - 12.00 CANTIERE: Via Trieste 37 - Tel. 0464.783111 - PAT - SERVIZIO STRADE: Carbonare - Tel. 0464.765225 CROCE ROSSA: 118 - Gionghi 73/B - Tel. e Fax 0464.784084 - mail: lavarone@critrentino.it CARABINIERI: Gionghi 98 - Tel. 0464.783168 SOCCORSO ALPINO: 118 (emergenze) - portatile Tel. 348.8079243 - altipiani@soccorsoalpinotrentino.it FORESTALE: martedì 8.00 - 9.00 - tel. 0464.783249 - Zanocco Damiano 349 1959892 VIGILI DEL FUOCO: 115 - via Trieste - Tel. 0464.780071 - mail: lavarone@distrettovvftrento.it CASA ANZIANI: Gionghi 94 - Tel. 0464.784113 SPAZZACAMINO: fraz. Virti 15 - Tel. 0464.783576 - 349.3617193 TRENTA SPA: Tel. 800-990078 - ENEL GAS: 800-900860

SERVIZI ALLA SALUTE AMBULATORIO:

GIONGHI Tel. 0464.783495 LUSERNA Tel. 0464.789635 NOSELLARI Tel. 0464.787048 CARBONARE Tel. 0464.765118 FARMACIA: GIONGHI 99 tel. 0464.783117 SERVIZIO MEDICO RISERVATO AI TURISTI: dott. Piergiuseppe Faccioli: Tel.0464.783495 Cel. 340.5958671 dott. Mariano Zendri: 338.4324261 SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA NOTTURNA: Folgaria: Tel. 0464.721645

SERVIZI RELIGIOSI PRIMAVERA 2015 FERIALE: Lavarone Chiesa ore 18.00 - il giovedì • Lavarone Cappella ore 18.00 - il martedì PREFESTIVO: Carbonare ore 18.00 FESTIVO: Lavarone Chiesa ore 10.45 Lavarone Cappella ore 11.00

SERVIZI POSTALI UFFICIO POSTALE: Gionghi - tel. 0464.781400

SERVIZI BANCARI UNICREDIT BANCA CARITRO: Gionghi 11 - Tel. 0464.082008 - fax 0464.081619 CASSA RURALE: Gionghi 73 - Tel. 0464.783025 - fax 0464.783955

SERVIZI TURISTICI AZIENDA PER IL TURISMO FOLGARIA LAVARONE LUSERNA: Gionghi 107 - Tel. 0464.724144 - fax 0464.783118 lavarone@alpecimbra.it TURISMO LAVARONE SRL: Gionghi 107 - Tel. /Fax 0464.783335 - info@lavaroneski.it Giunto alla fine del mio mandato, voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito in questi anni alla ripresa delle pubblicazioni della nostra Agenda: il personale comunale, le associazioni e tutte le persone che hanno portato il loro lavoro e fatto sentire la loro voce nelle pagine del giornale. In particolare desidero ringraziare Fabio Marzari, direttore responsabile della rivista, che fin dall'inizio ha offerto la sua preziosa collaborazione in tutte le fasi del lavoro, dalla guida e coordinamento della redazione alla scrittura degli articoli e delle interviste fino alle fasi finali di impaginazione, verifica e correzione.

Con i migliori auguri di buon lavoro alla nuova redazione, Il Sindaco Mauro Lanzini AGENDA DI LAVARONE | 3

E ditoriale

INTERVISTA DEL SINDACO DI FABIO MARZARI

S

iamo a pochi giorni della scadenza del mandato amministrativo di “Mauro Lanzini”, è d’obbligo quindi lasciare il dovuto spazio al Sindaco per consentirgli di valutare l’esperienza appena trascorsa, sia come informazione ai cittadini, sia perché il passato può informare l’immediato futuro. Questa Agenda pertanto sarà occupata per un bel pezzo dalle riflessioni di Lanzini. Lo coinvolgiamo con apposita intervista che collochiamo nel giornale al posto dell’intervento diretto che solitamente scrive il Sindaco.

Domanda: siamo in fase di bilanci, in base al vostro programma di legislatura cosa siete riusciti a fare e cosa è rimasto da realizzare?

Risposta: posso sicuramente affermare che in questi cinque anni di Amministrazione sono molte le iniziative, i progetti e gli interventi che sono stati realizzati. Qualcuno dei programmi previsti, per tantissimi motivi, è rimasto nel cassetto condizionato dalle tante vicende che si sono succedute. In particolar modo la crisi che ha segnato il mondo intero ha pesato anche su di noi. Impossibile rimanerne immuni, anzi siamo rimasti anche spiazzati e questa situazione ci ha imposto di cambiare il modo di operare e soprattutto di investire.

Domanda: però non mi sembrano cinque anni di immobilismo, quali sono i settori che più hanno coinvolto l’azione amministrativa?

Risposta: così a botta calda penso con convinzione allo sforzo prodotto nella “cura del territorio”. Diciamolo pure anche perché è stato più facile reperire finanziamenti e soprattutto in modo veloce, ma non solo, anche 4 | AGENDA DI LAVARONE

perché il territorio è la ricchezza più importante per un Comune turistico.

La Lavarone Trekking, la Fontana Vecia Orcantal, il sentiero respiro degli alberi, il recupero di Malga Laghetto, l’ampliamento del pascolo Millegrobbe, la sistemazione della 100 km dei Forti e sentieri collegati, realizzazioni possibili anche con il coinvolgimento della squadra compartecipata della PAT e dei capovilla frazionali, sono biglietti da visita che qualificano Lavarone.

Domanda: si parla della necessità di collegare ogni ambito comunale con le eccellenze del territorio, in buona sostanza la mobilità.

Risposta: Va detto che il settore è coordinato dalla Comunità di Valle.

Noi abbiamo partecipato a numerosi incontri e un piano definito è stato avviato alla PAT. Ma la mancanza di risorse ha ridotto drasticamente le scelte politiche. Dopo Fiemme e Val di Ledro dovevamo venire noi, ma stiamo ancora aspettando.

Domanda: il cittadino comune spesso giudica la sua Amministrazione dalle opere pubbliche, come siamo messi al riguardo?

Risposta: Non siamo a secco, e spesso il cittadino si dimentica del panorama delle opere pubbliche. Ora cerco di rinfrescare la memoria. Il plesso scolastico ad esempio è stato completato ed arricchito con la realizzazione dell’asilo nido, da noi voluto con grande determinazione e che inizialmente non era previsto. Come pure il palazzetto dello sport. Pure gli arredi e gli esterni sono stati eseguiti da questa amministrazione. Il Centro storico dei Gionghi io lo considero una preziosità architettonica e culturale. Il Centro Fondo Millegrobbe è stato concluso ed inaugu-

rato. “opera coraggiosa è stata definita da Olivi, sia da parte della PAT che dal Comune”. Mi piace ricordare l’area camper al Prà Grando: si sentiva la mancanza. Inoltre non voglio dimenticare alcuni piccoli interventi che hanno un loro valore importante: si tratta delle sistemazioni al Lago, al parco Palù, alla realizzazione di bacheche per i rifiuti, le fognature al Belvedere, l’acquedotto Oseli-Villanova, lo smaltimento tegole di amianto della Valmorta, l’ultimazione del P.A. della zona artigianale, la strada Gala ed infine il parziale rifacimento del tetto dell’ex municipio.

Domanda: ci sarà pure un’azione di progettazione da ascrivere alla Sua Amministrazione.

Risposta: Certo e rispondo con orgoglio, chi verrà dopo di noi troverà un bel paniere di riflessioni e non solo, anche progettazioni concluse e pronte per essere finanziate e quindi realizzate. Il progetto Lavarone un Parco ad esempio, ma anche il censimento delle peculiarità dei 4 centri maggiori: Chiesa, Bertoldi, Gionghi e Cappella. Per Chiesa esiste approvato il Piano Attuativo della splendida Piazza Italia della quale si parla da sempre, senza intervenire. E’ stato altresì approvato il progetto per la riqualificazione del centro storico di via Roma a Chiesa. Ora serve trovare i finanziamenti e partire. Parliamo pure anche del Polo culturale presso le ex Scuole elementari di Cappella.

E che dire del progetto del Centro sportivo del Moar e della fognatura Magrè-Gasperi-Cappella, ma anche del parcheggio dei Gasperi. Per garantire snellezza al progetto della valorizzazione del Lago abbiamo preferito procedere con un piano guida che prevede 4 comparti 1 pubblico e 3 privati in grado di procedere in

E ditoriale modo autonomo. Infine 1.350.000 provenienti dal Fondo Unico territoriale serviranno per sistemare la rete idrica. Ma un grande orgoglio, per me, è aver recuperato 420.000 euro per i lavori di miglioramento del Forte Belvedere che inizieranno fra poco.

Tra l’altro i suddetti importi, con provvedimento di carattere generale contenuto nella Legge finanziaria della Pat, sono stati decurtati dell’8%.

Domanda: l’Ente sovracomunale vi ha aiutato nel vostro sforzo di razionalizzazione degli interventi, anche di collegamento con i comuni limitrofi?

Risposta: Voglio essere sincero, mi aspettavo di più. Il piano territoriale è il documento principe che coordina e propone gli interventi, parlo di quelli qualificanti, quelli che possono imprimere velocità e qualità, come ottundere qualunque velleità di sviluppo. E’ uno strumento urbanistico e programma per il futuro. Ancora in prima visione noi avevamo avanzato dubbi e perplessità, predisponendo un documento che è stato consegnato in una seduta dell’Assemblea della Comunità dal vice sindaco. Stiamo ancora aspettando con ansia perché là dentro dovrebbe trovare posto il collegamento Lago-Piazza, Parkadia, l’eventuale collegamento fra Comuni e addirittura con il fondovalle, ad esempio con la Valsugana.

Domanda: ha parlato di urbanistica, gioia e dolori di ogni Sindaco, a che punto siamo?

Risposta: Abbiamo elaborato una variante sostanziosa al PRG che ha interessato tutto il territorio. Inizialmente si doveva intervenire solamente sui centri storici e con l’acquisizione di un’area da adibire a edificabilità per residenti. Purtroppo la carenza di risorse non ci ha permesso questo.

Comunque due lotti in località Stengheli hanno trovato posto nella variante, l’altro è previsto a Chiesa.

Naturalmente abbiamo intensificato i controlli previsti dalla legge Gilmozzi,

inoltre abbiamo aumentato la superficie minima degli appartamenti da 50 a 70 mq.

Domanda: quali sono le previsioni per i tre edifici dismessi?

Risposta: gli edifici dismessi come detto sono tre. Le ex Scuole Medie che avevamo destinato in parte a sede della Comunità, che recentemente la PAT ha stralciato. Le ex scuole elementari di Cappella che dovrebbero accogliere il polo culturale ed infine l’ex asilo per il quale sono state esperite quattro gare di vendita che se sono andate deserte e pertanto, in questo momento, stiamo percorrendo la procedura per la trattativa privata.

Domanda: come va con i settori economici con particolare riguardo al turismo, motore importante dell’economia e quindi della tenuta civile dell’altopiano?

Risposta: Mi sento di invitare gli operatori a credere all’ente predisposto a pensare al turismo e cioè l’APT. E’ un ente loro e se non ci credono, il Comune ben poco può fare.

Come pure mi sento di ringraziare la Pro Loco, ormai punto di riferimento irrinunciabile anche per il Comune.

Per le attività ricettive le cose non sono migliorate molto se si esclude il coraggio di qualche sparuto albergatore. Il Comune comunque è stato a fianco sia per gli aspetti urbanistici, sia per l’iter provinciale. Vi sono poi alcuni interventi da considerare strategici per lo sviluppo del settore a Lavarone: si tratta di malga Laghetto per il quale la Provincia ha autorizzato la realizzazione di 45.000 mc. Naturalmente il primo passo consiste nella presentazione di un progetto preliminare che descriva la vera qualificazione dell’area. Procedono infine gli atti necessari alla realizzazione del birrificio con annesso albergo a 5 stelle nel sito della Colonia Bresciana che per la verità sta incontrando delle difficoltà con gli organi superiori.

Un discorso a parte meritano gli impianti di risalita che, nonostante la crisi endemica e continuativa, non possono essere dimenticati, considerata la dimensione economica che rivestono per il Comune. Insomma l’oro bianco è motore di economia generalizzata.

Domanda: e gli altri settori dell’economia sono stati tenuti nella dovuta considerazione dall’Amministrazione Lanzini?

Risposta: Sono orgoglioso degli artigiani che con la creazione del consorzio hanno vinto la loro scommessa.

L’agricoltura vede l’impegno costante e crescente anche dei giovani. Lavarone è una mosca bianca nella montagna trentina. Dobbiamo impegnarci di più sulla valorizzazione del Vezzena.

Domanda: il tema istituzionale è di grande attualità sull’altopiano, sia per il nuovo Ente Comunità Cimbra, sia perché si fa strada anche nella popolazione il discorso di associazione dei servizi da parte dei Comuni. Cosa ne pensa?

Risposta: Rispondo con un’analisi complessiva che va dalla Comunità di Valle alle varie sfaccettature del Comune. Con le elezioni per l’insediamento della Assemblea e quindi della Giunta della Comunità c’è stato un fiorire di incontri con la popolazione e riunioni ad hoc. Purtroppo tutto questo attivismo si è dimostrato sterile e senza conseguenze apprezzabili. Io ritengo per colpa della PAT che dalla riforma del 2006 non ha saputo evolversi assieme ai tempi che cambiavano e non si è dimostrata in grado di dare gli imput necessari per far funzionare al meglio le Comunità. La nostra Comunità è nata ex novo quindi senza la possibilità di transitare dal vecchio ente e cioè il Comprensorio, professionalità ed organico. Tutto ciò ha fatto si che è passato tempo prima di potersi avvalere di un organico efficiente e in linea con le necessità dell’Ente. Va AGENDA DI LAVARONE | 5

E ditoriale sottolineato che i Comuni di Folgaria e Luserna, in parte, hanno un po’ snobbato la Comunità. Probabilmente il fatto che la sede è sopra i nostri uffici comunali ci ha reso più partecipi, anche in termini di aiuti concreti.

Tutto ciò mentre le Comunità di Valle sono sempre più il punto di riferimento della Provincia. Per quel che riguarda l’organizzazione interna del nostro Comune devo rilevare che in questi cinque anni abbiamo dovuto sopportare un ricambio per trasferimento presso altri enti molto sostenuto. In particolare l’Ufficio Tecnico ha visto passare senza fermarsi sei persone con inevitabile conseguenza sulla efficienza organizzativa. Ciò comporta che a breve, come peraltro previsto dalla vigente normativa, dovremmo necessariamente associarsi con Folgaria e Luserna per non pregiudicare i servizi ai cittadini. Qui dobbiamo registrare qualche resistenza e ritardo incomprensibile, a mio parere dettato dal fatto che non si vuole perdere la propria egemonia.

Dai due colleghi del territorio, fra l’altro, non si vuole sentir parlare di Comune unico. Folgaria perché di dimensioni oltre i 3000 abitanti e Luserna in quanto isola linguistica che da quanto affermato da qualche politico della PAT, deve rimanere tale per la salvaguardia dell’Autonomia.

Domanda: faccia una fotografia dell’attività amministrativa rivolta direttamente ai punti nevralgici della società.

Risposta: Voglio affermare con orgoglio che abbiamo analizzato e concluso parecchie questioni rimaste insolute per tanto tempo. Due su tutte le convenzioni con la Turismo Lavarone e la Fondazione Belvedere, seguite dalla regolarizzazione degli usi civici, comprese le piste da sci. Con la nostra società di sistema, la Turismo Lavarone, abbiamo approvato tutte le concessioni dei parcheggi, così come definito gli atti per Millegrobbe di Sopra e Malga Laghetto. Ricordo con piacere perché le ritengo di fon6 | AGENDA DI LAVARONE

damentale importanza per l’altopiano la presa di posizione sulla Valdastico, la mozione sugli impianti dei Fiorentini e la mozione sulla legge che norma la realizzazione di un’opera d’arte ogni qualvolta vengono costruiti degli edifici pubblici, che recentemente è stata modificata con una diminuzione degli importi previsti e che ora sono sicuramente più abbordabili (forse la nostra mozione è servita a dare una spallata). Non voglio dimenticare il nostro impegno a favore della Famiglia Cooperativa che da anni stava cercando una soluzione e nella ricerca di accorgimenti idonei per il corretto funzionamento della centrale biomassa che con il prossimo autunno dovrebbero essere risolte.

Domanda: Nel programma elettorale avevate affermato che gli anziani “sono la nostra memoria”, cosa avete affrontato su questo importante tema?

Risposta: come è risaputo il nostro programma presumeva di trasferire la biblioteca presso le ex Scuole Elementari, nel previsto “Polo della Cultura” e nel piano dell’attuale stessa biblioteca realizzare un Centro Diurno, ma per tanti ed evidenti motivi dovute alla mancanza di risorse non siamo riusciti a portare avanti questa iniziativa. Aggiungo che l’attuale Casa Anziani è stata predisposta per persone autosufficienti ma questo requisito, in effetti, viene valutato solamente all’inizio, con il primo ingresso. E’ evidente che con il passare del tempo, gli ospiti della struttura abbisognano sempre più di assistenza e cure di terze persone e pertanto non si può più parlare di autosufficienza. Della questione ne avevamo parlato con l’allora Ass. ora Presidente Rossi, con l’attuale Ass. Borgonovo Re e con il Presidente della Casa Laner Palmerini che nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ha dato la più ampia disponibilità per approfondire questo importante tema. Anzi è stata anche individuata una soluzione che, poiché non è possibile

realizzare nuove infrastrutture per anziani, consisterebbe nel realizzare sul nostro territorio una “succursale” della Casa Laner stessa che sicuramente potrebbe risolvere i numerosi inconvenienti che attualmente si riscontrano. In merito poi al “servizio pasti per gli anziani” sottolineo che questa competenza, in base alla legge istituzionale, è stata trasferita in capo alla Comunità e che purtroppo gli Amministratori comunali poco possono fare se non intraprendere delle azioni costanti per sollecitare la Comunità stessa affinché garantisca un servizio più qualificato e dei pasti migliori.

Domanda: come va con il volontariato?

Risposta: il volontariato è una delle componenti più importanti della nostra Comunità; un valore aggiunto, mi viene da dire che se non ci fosse si dovrebbe inventarlo. Penso spesso al ruolo fondamentale che ricopre l’Ussa nello sport, soprattutto sotto l’aspetto dell’aggregazione degli altipiani cimbri, ma anche al valore di tutte le associazioni culturali che impreziosiscono sia la nostra vita quotidiana e sia l’offerta turistica della nostra località. Naturalmente una menzione particolare meritano le associazioni di volontariato che operano nell’emergenza e cioè Croce Rossa, Vigile del Fuoco e Soccorso Alpino che svolgono un’attività importantissima, per la verità molte volte non riconosciuta a dovere.

Domanda: Signor Sindaco cosa vede nel futuro della Comunità lavaronese?

Risposta: la nostra lista si chiamava “Lavarone Unita” perché il nostro obiettivo iniziale era quello di eliminare le tante contrapposizioni paesane, ma devo dire che non ci siamo riusciti.

I rapporti fra i vari ambiti, secondo il mio punto di vista, sono peggiorati.

Il campanilismo e la visione localista stanno prevalendo in tutti i territori del Comune. In ciò non ci aiuta l’at-

E ditoriale teggiamento della Provincia. La decisione di fare riferimento all’assessore di territorio anziché a quello di competenza non mi ha aiutato. Io ho consegnato progetti e proposte ancora nel 2010 come Malga Laghetto, ma si è dovuto aspettare l’era Daldoss per vedere un inizio di sblocco della situazione. Comunque sia, credo che il nostro territorio abbia delle potenzialità notevoli e che il futuro possa veramente riservarci grandi soddisfazioni. Ma per raggiungere risultati apprezzabili è necessario fare “grup-

po” e non pensare solamente al proprio orticello o alle epoche trascorse.

Il tempo passa velocemente e se non vogliamo perdere l’ultimo treno è necessario cambiare velocemente il nostro modo di affrontare le varie tematiche. I dati e le statistiche insegnano: le località che hanno saputo superare i loro conflitti interni e aprirsi a nuove opportunità hanno fatto un salto di qualità incredibile. E a questo proposito voglio fare i miei più sinceri auguri ai futuri amministratori affinché riescano nel compito di dare vita ad

un paese unito e compatto, requisito imprescindibile per superare qualsiasi ostacolo e difficoltà.

Colgo l’occasione di questa Agenda, ultima per me in qualità di Sindaco, per salutare e ringraziare tutti coloro che in questi cinque anni hanno voluto collaborare e sostenere il sottoscritto. Certamente qualcuno da me è stato deluso, ma la mia coscienza è a posto perché il mio impegno è stato totale, onesto e sincero.

Questo avevo garantito allora e posso confermarlo anche ora.

INTERVISTA AL VICESINDACO ALESSANDRO MARCHESI Un’analisi di fine mandato con pochissimi sassolini da togliersi di dosso. Alessandro Marchesi non ama la polemica e lascia il Comune dopo un solo mandato per motivi strettamente personali. Da più pari è stata richiesta la sua candidatura, ma il vice Sindaco è stato irremovibile.

E’ tempo di bilanci cosa ci vuole dire della sua esperienza amministrativa?

“Se devo fare un bilancio di questi 5 anni devo affermare di ritenermi moderatamente soddisfatto. Una stagione intensa, in cui ho dato il massimo. La politica macina il tempo a disposizione e naturalmente si deve togliere alla famiglia, agli affetti e al lavoro”.

Che cosa rimpiange come amministratore pubblico?

“Vi è un rammarico che forse non tutti percepiscono, si tratta di non aver potuto terminare parte di ciò che di buono questa Amministrazione ha iniziato. Per questo mi auguro che chiunque succeda saprà cogliere quelle opportunità semi-

nate, iniziate ma non concluse. Ad esempio io sono un accanito sostenitore dell’unità dell’altopiano, poco importa la forma, la stessa comunità di valle può essere utile, non superflua come ritengono tanti miei colleghi, questa via da noi è stata intrapresa ma su questa sponda siamo veramente in ritardo. Si badi bene che mentre l’economia fatica , i cittadini sono in difficoltà e le risorse languono, noi non siamo ancora riusciti nemmeno a unificare la polizia municipale.”

Ci saranno pure delle colpe.

“Equamente divise fra la parte politica e alcune espressioni della burocrazia. In questo campo mi sento di invitare a maggiore coraggio, a spingere sull’acceleratore. In alcuni frangenti ho avuto la sensazione di trovarmi in mezzo al guado , su una riva Folgaria, sull’altra Luserna, impegnati a difendere i loro interessi, e noi di Lavarone in mezzo nell’intento di convincere a unirsi su questa o quella riva, nell’intento di preparare per le generazioni future una Comunità forte, coesa e orgogliosamente unità. Non mi rimane che augurare ad altri il successo

DI FABIO MARZARI

nell’impresa.”

Vuol concludere con alcune note liete e positive?

“Certamente devo ringraziare con il cuore chi mi ha aiutato con convinzione nei miei progetti, come il dott. Mirko Baldo e Gabriele Bertacchini, al mio fianco nella Lavarone Treekking e il Respiro degli Alberi.

Naturalmente ringrazio il Sindaco, un vero galantuomo, e i colleghi consiglieri e assessori. Anche alla struttura va il mio ringraziamento sentito. In definitiva è stata una bella esperienza dalla quale ho ricevuto molto e alla quale credo di aver lasciato qualche cosa, se non altro il mio impegno. Un invito a chi si candida dopo di me, siate aperti al dialogo e ascoltate sempre i cittadini, vi aiuteranno a non sbagliare. Io non posso ricandidarmi per motivi strettamente personali, per nessun altro motivo. A chi me lo ha chiesto di persona lo ho spiegato, molti lo hanno capito , e li ringrazio, altri hanno insistito ugualmente per una mia ricandidatura e ringrazio anche loro”.

AGENDA DI LAVARONE | 7

P ersonaggi

: O I UC L E A C ES C N A R F 110 CON LA LODE

GLI STUDENTI DI LAVARONE NON TEMONO CONFRONTI Soddisfazione prima di tutto per loro stessi, poi per le famiglie e quindi per l’intera comunità di Lavarone.

Non capita spesso che un comune

di 1000 abitanti riesca ad annoverare due tesi da 110 e lode nello stesso mese e in corsi di laurea certamente non fra i più facili.

FRANCESCA VANZO Laureatasi in medicina e chirurgia presso l’Università di Verona, ottenendo la massima votazione, discutendo la tesi “Impatto dei parametri seminali sull’esito dell’inseminazione intrauterina: studio retrospettivo”. Si selezionano le coppie che avrebbero i requisiti per accedere a questa tecnica di inseminazione assistita, esplica la neo dottoressa. Come si può capire la specializzazione si avvierà verso la ginecologia, con altri 5 anni davanti che Francesca intende affrontare con la solita grinta e costanza “ogni giorno si deve studiare un po’” dice soddisfatta. Noi pensiamo che certi risultati si ottengono si con la costanza, ma anche con qualche cosa in più.

Non essere troppo modesta Francesca, perché ti meriti tutti i complimenti e la stima che la comunità dove sei cresciuta, vuole farti godere attraverso questa Agenda.

LUCIO STEFAN Solo per necessità grafica e modi cavallereschi in seconda posizione, ma anche lui ha ottenuto la votazione massima , in questo caso in Fisica, discutendo la tesi presso l’Università di Trento.

Particolare che sottolinea ancora di più l’impegno del dottore di Chiesa, la tesi è in lingua inglese ed è stata sviluppata presso i laboratori della Fondazione Bruno Kessler a Povo, con la supervisione del prof. Mher Ghulinyan.

Tema del lavoro: “Ultra-high quality factor strip-loaded resonators”. L’ottimizzazione di una particolare geometria di dispositivi microscopici che confinano al loro interno luce per tempi relativamente lunghi. Un fatto può essere significativo per altri giovani che intendono affrontare discipline che sembrano lontane dalle loro inclinazioni. Lucio Stefan era convinto di non essere portato alla matematica e quindi si iscrisse al Liceo classico dove eccelleva in greco e latino. Un’ insegnante laureata in fisica gli fece comprendere il piacere per la matematica e quindi scelse fisica.

E UN GRANDE AUGURIO PER SPLENDID CARRIERE AI DUE NEO DOTTORI RONE DA TUTTA LA COMUNITA’ DI LAVA 8 | AGENDA DI LAVARONE

P ersonaggi

ANNA CANEPPELE Poco prima di Natale abbiamo accompagnato per l'ultimo viaggio la nostra compaesana Anna.

Anna Caneppele Longhi dei Gasperi aveva festeggiato con parenti ed amici l'11 febbraio 2014 il suo centesimo compleanno. Lucida e attiva fino alla fine, in questi ultimi anni trascorreva volentieri l’inverno a turno con le sue tre figlie ed era circondata quotidianamente da nipoti e pronipoti, bisnonna infatti di ben quattro bimbi.

Amava profondamente la sua famiglia e partecipava con entusiasmo alla vita e alle vicende lavorative e affettive di ciascuno dei suoi nipoti.

Quando con i primi caldi tornava a Lavarone si riscopriva tuttavia una donna felice di essere tornata nella

sua casa. Le piaceva cucinare e dedicarsi al ricamo. Era una donna dal carattere molto forte che ha affrontato sempre le situazioni con positività ed energia. Amava incontrare la gente ed era sempre pronta a dire una buona parola ed un incoraggiamento. Ci mancherà il suo affetto e la sua figura materna che rimarrà impressa nei nostri ricordi più cari.

AGENDA DI LAVARONE | 9

E conomia

PARKADIA - IL DOCUMENTO TERRITORIALE DI COMUNITÀ DICE "SI" Offerta di Comunità - Sintesi delle Azioni j) Integrazione dell’offerta turistica sul versante ludico/formativo legata ai temi delle cultura contadina e naturalità attraverso: la tutela ed il ripristino ove possibile dei paesaggi agrari integri, la creazione di fattorie didattiche, la localizzazione di poli ad alta attrattività legati ai temi della naturalità dell’ambiente Montano parco faunistico.

C

on questo comma di pag.

31 del Documento Preliminare al Piano Territoriale di Comunità, per il futuro del Parco florofaunistico della montagna italiana Parkadia si è fissato un altro fondamentale e solido pilastro.

Il risultato è espressione di una Comunità che si è trovata a confronto ai tavoli di lavoro ben coordinati dalla Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, composti dai rappresentanti delle categorie e dai capofila dei vari progetti in parte raccolti con l'iniziativa “Fuori la tua Idea” e in parte aventi radici più lontane come Parkadia.

Qual è il passaggio fondamentale? Laddove si definiscono testualmente "poli di alta attrattività legati ai temi della naturalità dell'ambiente Montano parco faunistico" è evidente che non si sta parlando di iniziative, peraltro già attive sul territorio, come le fattorie didattiche piuttosto che le attività delle guide forestali o le iniziative culturali legati al patrimonio, ma si dà voce ad un'esplicita e convinta dichiarazione d'amore rivolta al mondo natura con tutti gli 10 | AGENDA DI LAVARONE

S.O.S a cui rispondere, ma anche con le grandissime potenzialità occupazionali, culturali e turistiche che da esso possono arrivare. Si aprono le porte a progetti straordinari come Parkadia che avranno una struttura privata, forte, motivata dal business di un mercato, quello dei parchi naturali e divertimento, mai in flessione negli ultimi 15 anni, che potranno cambiare le sorti del nostro territorio ed integrare l'offerta invernale in perfetta sinergia.

E conomia

FAMIGLIA COOPERATIVA DI LAVARONE NUOVA VITA PER LA SEDE

È

dicembre. Finisce un anno e per tutti è tempo di bilanci. Le aziende debbono tirare le somme della propria attività e valutare quanto bene hanno operato o quanto meglio dovranno fare. Ma tutti noi, guardando l’anno che si chiude, stimiamo cosa pensiamo valga la pena di conservare di questo tempo vissuto.

A luglio è nata a Lavarone Cappella la nuova sede della Famiglia Cooperativa, che, dunque, è piccina d’età. Il suo bilancio d’azienda sarà, per questi pochi mesi di attività, ancora la pagella di un bimbo. Ma non è presto per dare, comunque, un giudizio sulla sua qualità.

Nel dare vita a questa nuova sede, abbiamo cercato di plasmarla secondo l’interesse preminente di chi ne deve beneficiare. Praticamente tutti noi: gli abitanti del nostro paese sono poco più di mille, i nostri soci poco meno di 900. Siamo tutti coinvolti.

L’Agenda raggiunge ogni famiglia del nostro paese. Approfitto di questa opportunità per chiedere la vostra opinione sulla nostra nuova creatura comune.

Saremmo lieti di ricevere le vostre opinioni e le vostre osservazioni su quanto la nuova sede risponda ai vostri bisogni di consumatori, ai vostri interessi di soci e quanto la comunità tutta abbia ricevuto da questa nuova sistemazione.

Come sapete, abbiamo studiato la disposizione interna del negozio con attenzione cercando di creare uno spazio che sembrasse un mercato e permettesse di offrire

anche occasioni di incontro. Ci siamo riusciti?

Ogni bambino che nasce oggi vivrà in un mondo informatizzato, perciò abbiamo cercato di dotare la nuova sede di alcune innovazioni tecnologiche. Mi riferisco soprattutto alle etichette elettroniche, che oltre a consentire una migliore gestione delle risorse, hanno lo scopo di garantire a chi compra la chiarezza del prezzo e della scadenza della merce. Sono risultate di vostro gradimento oppure vi hanno creato qualche inconveniente o qualche diffidenza?

La lavanderia, novità assoluta per il nostro paese e per tutte le famiglie cooperative, è un’iniziativa che ha risolto qualche vostra difficoltà nel lavaggio, ad esempio, di capi di grandi dimensioni? La possibilità di utilizzare l’asciugatrice ha mitigato in parte i disagi provocati dall’estate eccezionalmente umida e piovosa?

Il parcheggio seminterrato offre l’opportunità di accedere con facilità, non solo alla lavanderia, ma anche al negozio. I più di 40 posti macchina, garantiti nei parcheggi che circondano la cooperativa, hanno contribuito a decongestionare la viabilità di Cappella.

Cosa ne pensate?

Insomma, fateci conoscere quello che avete trovato appropriato e cosa cambiereste.

Come fare? Ac-

cedendo al sito www.famcooplavarone.it oppure inviando una mail a info@famcooplavarone.it oppure alla vecchia maniera, utilizzando carta e penna e consegnando al punto vendita la vostra riflessione.

Abbiamo la fortuna di vivere in una comunità ancora a misura d’uomo e abbiamo, dunque, l’opportunità di poter esprimere la nostra opinione con la certezza di essere presi in considerazione.

Sono benvenute le critiche, che ci aiuteranno a correggere gli errori commessi o comunque venire incontro più precisamente alle esigenze.

Partecipare è cooperare e questa è una delle principali finalità che ci proponiamo.

L’assemblea che verrà sarà la sede in cui si riepilogheranno e aggiorneranno tutte le vostre, meglio nostre, opinioni, visto che siamo quasi tutti coinvolti.

E’ nell’interesse comune che questa giovane struttura, grazie alle cure che le riserveremo, cresca sana e robusta e arrivi a festeggiare, come la sua genitrice, più di cento anni di vita.

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E conomia

IL NUOVO BIRRIFICIO

S

ono Andrea Giacca. Nel 2011 ho acquistato casa a Lavarone e dal 2013 vi risiedo. Fin da ragazzino venivo a Lavarone con mio padre, speravo un domani di potermici stabilire.

Vivendo in questo magnifico paese, ho notato le tante persone deluse dal fatto che stiamo soffrendo la crisi economica in modo pesante rispetto ad altre stazioni turistiche trentine e allora mi sono detto: perché non tentare di progettare un qualcosa di utile al paese?

Conoscendo il mercato birra il primo pensiero è stato il Birrificio al quale ho dato il nome ZIMBAR BRÄU.

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All’inizio pensavo di proporlo al posto dell’Albergo Antico, ma la mancanza di spazio rendeva irrealizzabile il progetto, così su consiglio del mio socio Michael Schieder abbiamo cercato un posto alternativo. Il progetto è diventato molto grande rispetto all’idea iniziale perché fatti i dovuti calcoli e Business Plan ci siamo resi conto che questa era la strada per far si che l’investimento avesse una sua credibilità e resa finanziaria e un’attività produttiva/commerciale funzionante.

Il posto scelto per fare il Birrificio con Birreria Ristorante e Hotel è nella proprietà delle ex Colonie Bresciane.

Il tutto nasce dal fatto che Lavarone sta soffrendo la mancanza di strutture commerciali e non, che portino movimento turistico in tutto il paese. Siamo convinti che il progetto ZIMBAR BRÄU darà una nuova ERA TURISTICA e posti di lavoro non solo per Lavarone, ma per tutto l’Altipiano.

Siamo in ritardo rispetto ai tempi che ci eravamo prefissati a causa di intoppi burocratici, ma grazie all’aiuto del Signor Mauro Lanzini, Sindaco di Lavarone, conoscitore della Struttura Provinciale, abbiamo potuto avere vari incontri con le diverse Commissioni; lui stesso ci assiste nei colloqui con i Dirigenti.

E conomia Siamo fiduciosi nel poter dire che a breve partiranno i lavori di scavo e taglio piante. Così potremo dimostrare che non era un “BUFALA”, ma anzi l’avverarsi di una nuova realtà commerciale.

La nostra intenzione è di proporre le nostre birre al mercato estero, in modo da far conoscere il nostro magnifico paese ad un nuovo turismo.

Siamo ulteriormente convinti che realizzando questo Birrificio in paese arriveranno altri investitori che creeranno nuovi posti di lavoro.

Ringrazio tutti coloro che “tifano” affinché il progetto diventi realtà, ma anche chi non ci crede, poiché in questi due anni mi hanno dato forza per proseguire in questa avventura.

Mi auguro di vedere più unione e meno invidie in paese, Lavarone è una!

Auguro alle persone che hanno progetti per Lavarone di andare avanti, crederci e alla prossima Giunta comunale di sostenere questi progetti.  Andrea Giacca

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LORENZO REALIZZA IL SUO SOGNO

L

avarone ormai è terra di giovani agricoltori. L’agricoltura di montagna incontra ovunque mille difficoltà per i più svariati motivi. Ma quassù la tradizione non è mai morta e giova a mantenere viva la cultura del proprio campo e della propria stalla. In buona sostanza si abbraccia con convinzione il motto che “la terra è come la mamma, non tradisce mai”. Che sia per questo o per altri fattori, sta di fatto che è nata l’ultima stalla, realizzata da un giovane coadiuvato dalla fidanzata ancora più giovane. 28 anni il primo, 23 la seconda. Lorenzo Bertoldi e la sua dolce metà Caneppele Marianna. Passione e competenza visto che Lorenzo

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poteva tranquillamente seguire altre vie considerato che ha conseguito una laurea presso la Università di Padova proprio inerente la riproduzione degli animali. Ma concluso l’iter degli studi è saltato in groppa al sogno che coltiva e insegue fin da bambino quando frequentava la stalla di zio Mario a Piccoli dove aveva sede l’Azienda di famiglia che affonda le radici ancora al nonno “Berto”, popolare contadino dell’epoca e, forse unico a possedere una malga privata, appunto “Malga Pozze”. Ora il sogno si avvera con la costruzione della modernissima e supertecnologica stalla dislocata all’inizio della strada che porta al Forte Belvedere. Quante ore passi in

azienda? La risposta e pronta:” dalle sei alle nove di sera, bisogna mungere e governare le mucche tutti i giorni come ben puoi capire.

E poi tutto quello che si deve fare fuori dalla stalla”. Da qui parte solo latte per la produzione del Vezzena, quindi niente insilati, ma solo granaglia e fieno della montagna lavaronese. A proposito la stalla è dotata di un essicatoio ultra moderno che predispone l’erba per essere poi sminuzzata e mescolata ai vari tipi di grano .

“E’ meglio mescolarla, dice Lorenzo, altrimenti le vacche mangiano solo ciò che preferiscono”.

L’inaugurazione è stata una manifestazione che rimarrà nella storia degli eventi lavaronesi. Ovvia

E conomia

benedizione ad opera di don Carotta, amico di famiglia, la presentazione è stata fatta dallo zio “Mario Mato”, anche lui noto contadino con la passione ben radicata, ha provato vari rami dell’agricoltura, dalla stalla alle patate fino all’allevamento di cavalli rari come il “Norico”. Ora pero si sta godendo la pensione assieme all’amata compagna Fernanda. Ma gli occhi sono due lucciconi quando parla dell’iniziativa del nipote nella quale scorge ciò che avrebbe voluto realizzare lui e per le cause più svariate non è riuscito. Lucciconi ma anche felicità nel vede continuare la tradizione dall’amato nipote. Il groppo in gola si fa ancora più stretto quando parla della mamma di Lorenzo, la Dirigente Scolastica prof. Franca Cavasin che aveva in mente di arricchire l’azienda con un mini agritur al servizio dei visitatori del Forte, ma che una morte improvvisa ha strappato all’affetto di Lorenzo e del Papà Bruno, pochi mesi fa.

Momento di grande commozione superato dallo zio Mario con grande forza di volontà. Quindi taglio del nastro che inaugura l’attività di una stalla di ben una novantina di capi fra lattifere e rimonta, dimensioni ragguardevoli per la montagna. Investimento di oltre un milione di euro cofinanziati dall’Europa e dalla PAT, “ma anche con mutuo presso la Cassa Rurale”

si affretta a dire Lorenzo. Poi si passa ai festeggiamenti per i quali il giovane titolare vuole ringraziare tutti ma in particolare gli amici della Pro Loco che sono riusciti a distribuire ben 380 pasti succulenti.

Ora i migliori auguri affinché il Vezzena sappia collocarsi proficuamente sul mercato per il futuro di Lorenzo , degli altri contadini e per il futuro di un settore che arricchisce in modo particolare l’altopiano di Lavarone.

 Fabio Marzari

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LA GIUNTA DELIBERA...

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IL CONSIGLIO DELIBERA...

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n un bel pomeriggio della scorsa primavera, con alcuni bertoldini, eravamo seduti sulla fontana del Tomaso a rammentare i tanti episodi di quando eravamo bambini, quando il nostro impegno principale consisteva nel dover andare tutta l’estate a “tendar le vache”. Ricordavamo con malinconia di come, per passare la nostra giornata, escogitavamo giochi e marachelle, ma anche della nostra conoscenza di boschi e pascoli di tutta la zona. In quelle lunghe giornate cercavamo di scoprire gli alberi più belli per poi arrampicarsi, rintracciavamo i nascondigli migliori, ma anche le numerose “fontanele” che erano i

luoghi preferiti per la maggior parte dei nostri giochi e necessarie per l’abbeveraggio delle mucche.

Infatti, nei boschi a ridosso delle frazioni di Bertoldi e Stengheli, ci sono diverse sorgenti ed è per questo, che tra un ricordo e l’altro, abbiamo pensato di realizzare una bella passeggiata che le colleghi tutte: ed ecco “el senter dele sorgenti”.

Ci siamo pertanto ritrovati tutti assieme per programmare i sopralluoghi necessari e tracciare un percorso idoneo. La nostra intenzione era di realizzare una passeggiata adatta a tutti, grandi e piccini, facile e non troppo lunga. Una volta definito il tracciato, abbiamo predisposto una

mappa di massima e quindi armati di carriole, badili, motoseghe, rastrelli e picconi, abbiamo dato inizio ai lavori, partendo dalla fontana del Tomaso.

Prima di tutto è stato necessario pulire il sentiero da arbusti, sterpaglie e sassi, recuperare alcuni muretti di sostegno, lavori che ci hanno impegnato per molti pomeriggi; successivamente abbiamo provveduto alla sistemazione delle sorgenti. Ovviamente il percorso doveva essere indicato e pertanto, dopo aver ideato un logo identificativo e predisposto della segnaletica appropriata all’ambiente, abbiamo segnalato il sentiero in modo da permettere a chiunque di percorrerlo tranquillamente e agevolmente, senza nessun timore di smarrirsi.

Abbiamo quindi ricollocato nella sua sede originale, proprio all’inizio del sentiero, la “fontana vecia”, intervento che si è rivelato complesso e impegnativo.

La fontana sembra risalire a circa 300/350 anni fa quando il maso Bertoldi era costituito dal solo gruppo di case dei “portegheti” e l’unica sorgente di acqua era situata proprio dove è posta la suddetta fontana. All’epoca nei pressi sorgeva anche un forno, dove si cucinava il pane per tutti gli abitanti della frazione, consuetudine che è andata avanti per molti anni. La particella dove era stato realizzato questo forno era ed è, non a caso, ancora di proprietà di tutte le case storiche dei Bertoldi, definita al catasto, “edificio importante in centro storico e di grande pregio”.

All’inizio degli anni ottanta sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione dell’acquedotto e di conseguenza si è reso necessario spostare la “fontana vecia” che purtroppo in detta occasione è stata rotta. Con un escavatore abbiamo così dovuto ripristinare AGENDA DI LAVARONE | 21

E venti la sede originaria e ricostruire il muro di sostegno. Grazie a questi interventi è stato possibile riposizionare la fontana nella sua antica sede, anche se ora risulta ridotta di un quarto rispetto all’originale. Il merito di questo importante lavoro, realizzato con grande maestria e bravura, va sicuramente al capovilla Onorio.

Per rendere ancora più attraente e completa la passeggiata, abbiamo pensato di realizzare dei cartelli raffiguranti alcune piante officinali che sono una ricchezza poco conosciuta del nostro territorio. Ci siamo pertanto dotati di computer e libri di piante medicinali necessari per approfondire questa importante materia; successivamente è stata ideata la cartellonistica e posta su dei tronchi di abete e larice lungo il percorso.

Abbiamo costruito e installato una bacheca, con la piantina del sentiero, subito dopo la fontana del Tomaso.

Andrea Osele ha inoltre contribuito a rendere ancora più bella la nostra passeggiata con

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una scultura originale e affascinante che è stata ricavata da un gruppo di tronchi rinsecchiti di abete, dove ha raffigurato un lupo, un’aquila, un gufo, un picchio e un maestoso cervo.

Infine abbiamo realizzato delle locandine con mappa e foto del percorso che sono state distribuite negli esercizi pubblici del paese.

Il 2 agosto si è finalmente tenuta l’inaugurazione ufficiale del “senter dele sorgenti”!

Alla presenza di numerose persone, il sindaco e il capovilla

hanno proceduto al taglio del nastro e poi, al seguito delle guardie forestali, che con competenza ed esperienza hanno illustrato il percorso, tutti i presenti si sono avventurati alla scoperta del sentiero. Nel contempo un boscaiolo professionista munito di motosega, ha incominciato a lavorare un grande tronco di abete.

Al rientro dal giro tutti si sono dimostrati entusiasti! Il percorso era piaciuto!

Il tronco di abete era diventato magicamente un grosso orso e sui tavoli da festa campestre, predisposti per l’occasione, “pult, tonco de pontesel e capusi”, tanti buonissimi dolci e …….“en bon bicer de vin”, tutto offerto dai bertoldini. Naturalmente musica e allegria che sono andate avanti fino al tramonto.

E’ stato sicuramente un lavoraccio, abbiamo dedicato molto del nostro tempo libero, ma la buona armonia che da sempre contraddistingue il volontariato, ci ha gratificati delle tante ore impegnate. Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato, tant’è che già stiamo pensando a nuovi progetti per il prossimo futuro.  En Sciap De Bertoldini

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LA 4^ EDIZIONE DE LA ZENA PORETA QUEST'ANNO È STATA DEDICATA AL "PAESE DI OZ"

I

l 29 dicembre 2014 si è rinnovato l'appuntamento con la Zena Poreta. Anche quest'anno l'Associazione Culturale Le Fontanelle di Lavarone si è coerentemente attivata con lo stesso spirito degli anni scorsi: regalare ai gentili ospiti una serata diversa dalle solite, raccogliere qualche fondo per sostenere la propria attività e soprattutto fare un gesto di solidarietà. Quest'anno si è scelto di offrire una parte del ricavato al Paese di Oz di Trento.

Il Centro Abilitativo per l’Età evolutiva “Il Paese di Oz” nasce a Trento nel 1981 come articolazione dell’ANFFAS, su sollecitazione di un gruppo di genitori di bambini con Sindrome di Down. Nel 1990 il confronto tra l’équipe multidisciplinare, la Direzione e la Presidenza dell’Associazione conduce alla scelta di aprire le porte anche a bambini con altri tipi di disabilità. Attualmente gli utenti del Centro sono circa 150, per metà affetti da Sindrome di Down, per metà da altre patologie (in prevalenza: malattie cromosomiche e genetiche, paralisi cerebrali infantili).

Non si tratta quindi di disturbi specifici (a carico di singole funzioni) né transitori, bensì di difficoltà croniche che coinvolgono contemporaneamente più funzioni (motoria, linguistica, percettiva e, nella quasi totalità dei casi, cognitiva), il mondo emotivo e la vita di relazione. L’obiettivo del Paese di Oz è quello di svi-

luppare al meglio le possibilità dell’individuo e creare nell’ambiente le condizioni più favorevoli, affinché, pur in presenza di limiti anche molto invalidanti, l’esistenza sia dignitosa e soddisfacente. L’attività del Centro si articola in percorsi di tipo riabilitativo e di tipo educativo, che a volte si succedono l’uno al termine dell’altro, a volte coesistono.

Il progetto di ogni singolo bambino, che, integrando aspetti abilitativi ed educativi può definirsi “progetto di vita”, prevede quindi da un lato interventi che coinvolgono direttamente il bambino e la sua famiglia (valutazioni diagnostiche, terapie, colloqui, ecc.), dall’altro un’intensa attività di confronto e raccordo tra gli operatori all’interno del Centro, e tra questi e le strutture sanitarie, la scuola, il servizio sociale e altre Agenzie che a vario titolo entrano in contatto col bambino.

L'offerta è stata consegnata nelle mani del Presidente di Anffas Trentino Onlus, Luciano Enderle accompagnato dalla dott.sa Luisa Calliari del Paese di Oz. Con le belle parore di Enderle e della dott.sa Calliari che ha saputo spiegare cosa rappresenti Anffas ed in particolare il Paese di Oz per la nostra comunità trentina si è toccato il punto più alto della serata con un forte applauso di sincera solidarietà e amicizia; per un attimo ci siamo sentiti

tutti un'unica grande famiglia.

Il format de "La Zena Poreta" è stato lo stesso degli anni scorsi con qualche piccola novità. Vale senza dubbio la pena spendere due righe per apprezzare la deliziosa e coivolgente esibizione di un quartetto di veri artisti che hanno allietato la serata con lo spettacolo musicale "TRA ANIMA E CIELO - melodie d'infinito e d'amore tra schegge di cielo e terra": Lorenza Anderle pianoforte e arrangiamenti, Roberta Carlini voce, Roberta Gottardi clarinetto e Francesco Conci violoncello.

A far gli onori di casa come sempre sono state le ragazze del Coro Le Fontanelle ed i tanti amici speciali dell'Associazione rappresentati dal presidente Massimiliano Giongo. Anche gli amici della Corale Cimbra hanno dato una mano questa volta; l'ennesima occasione per confermare la grande apertura dell'Associazione "Le Fontanelle".

Un grazie di cuore ai numerosi amici, oltre 350 persone, che hanno sostenuto anche questa edizione. Come cita il leitmotiv della manifestazione, anche questa volta "è stato bello rivivere l'atmosfera di quando si cenava al lume di candela non per moda ma per necessità".

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COME ERAVAMO...

Articolo comparso sul giornale l'Adige l'undici novembre del 1950 Ricerca archivistica di Valter Mattarelli per la biblioteca di Lavarone AGENDA DI LAVARONE | 25

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ma non solo

PER PALAZZI APERTI 2015 SI VA IN GITA NEL BOSCO

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ra il 15 e il 23 maggio ritorna la settimana culturale di Palazzi aperti promossa dal Servizio Cultura, turismo e politiche giovanili del Comune di Trento, quest'anno giunta alla 12° edizione.

La manifestazione intende valorizzare il territorio trentino offrendo occasione ai cittadini e ai turisti di scoprire gioielli artistici, architettonici e naturalistici poco conosciuti oppure solitamente non aperti al pubblico; per questo si avvale della partecipazione di decine di Comuni del Trentino, che tornano ad aprire le porte di alcuni dei loro angoli nascosti.

Il Comune di Lavarone partecipa quest'anno a Palazzi aperti con il percorso di arte e natura Il respiro degli alberi, percorso tematico a carattere permanente di arte contemporanea nel bosco. L'appuntamento è per domenica 17 maggio alle ore 10.00, con ritrovo al parcheggio della frazione Lanzino. Da qui si partirà per una piacevole passeggiata nel bosco per scoprire i segreti del Respiro degli alberi.

Durante la visita guidata, condotta da Gabriele Bertacchini, si potranno conoscere i retroscena che hanno portato alla realizzazione delle opere degli artisti Leonardo Nava, Giampaolo Osele, Alessandro Pavone, Marco Nones, Paolo Vivian, Aldo Pallaro, Gianangelo Longhini e ci si potrà soffermare a osservare le diverse essenze arboree e gli scorci suggestivi presenti lungo il sentiero.

Passo dopo passo infatti sarà possibile scoprire il territorio da posizioni

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privilegiate, osservare la Vigolana, le Dolomiti di Brenta, la Val di Centa, la Valsugana e il lago di Caldonazzo.

La visita guidata è gratuita ma per

motivi organizzativi è richiesta la prenotazione presso: Biblioteca comunale "S. Freud" - tel. 0464 783832 oppure lavarone@biblio.infotn.it.

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ma non solo

OTTO MESI DI SERVIZIO CIVILE: otto mesi di formazione

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ono lieta di poter usufruire di nuovo di questo spazio, nel quale tenterò di descrivervi in breve quella che è stata la mia esperienza di Servizio Civile Nazionale presso la Biblioteca S. Freud.

Otto mesi non sono forse tanti.

Ma sono stati otto mesi davvero importanti, un’esperienza di continua formazione e crescita.

Il mio SCN è cominciato il 5 febbraio 2014 e si è purtroppo interrotto, per una decisione personale, prima della sua effettiva conclusione. Ma sono davvero soddisfatta di quello che ho potuto fare. L’SCN mi ha dato davvero tanto, ed è stata una esperienza formativa incredibilmente importante per la mia persona.

Esperienza bellissima, che mi ha permesso di prendere coscienza di alcune realtà nuove e di sviluppare abilità e competenze ancora acerbe in me.

Insieme alla mia collega Cecilia abbiamo intrapreso diverse attività.

Grazie ad un primo periodo di formazione, durato alcuni mesi, abbiamo avuto la possibilità di conoscere più da vicino la realtà della biblioteca e quindi renderci conto di ciò che avremmo potuto offrirle nel ruolo di volontarie.

Piccole responsabilità, ma importanti: la gestione del locale, ideare bibliografie, lavoro di ricerca e non ultimo l'assistenza (ci auguriamo il più funzionale possibile) per gli utenti della biblioteca.

Tessere, prestiti, rinnovi, restituzioni, allestimento sale, preparazione locandine, ideazione di nuove proposte sono solo alcune delle attività

che ci hanno coinvolto quest’anno.

Sicuramente, però, ciò per cui ci siamo contraddistinte in questo SCN, sono state le proposte per i bambini dai 3 ai 10 anni.

Otto laboratori artistici per bambini, ai quali si sono aggiunte mamme e nonne e a volte, anche papà.

I titoli più svariati e i prodotti più divertenti sono stati un buon modo di coinvolgere i più piccoli: “Fantastiche Maschere”; “Tanti Auguri Papà”; “Felice Pasqua”; “Tanti Auguri Mamma”; “Dipingere con Mani e Piedi”; “L’Eroe Peluches”; “L’Eroe Peluches II: il Ritorno”; “Quando un Sasso prende Vita”.

Con le nostre proposte abbiamo cercato di lasciare libera l’immaginazione e a partire da uno spunto comune, realizzare creazioni uniche e personalizzate, all’insegna del divertimento e della scoperta.

Quasi una ventina di Letture ad Alta voce, proposte alle Scuole dell’Infanzia di Lavarone e Nosellari, all’Asilo Nido di Lavarone e in Biblioteca. Letture per i piccoli e i piccolissimi, ma che non hanno mancato di divertire e commuovere anche gli adulti: “Un pic-nic di Storie”; “Un sacco di Libri”; “Un libro fra le zampe. Storie di animali”; “Do you read English?”; “La Fiaba dell’Alpe Cimbra”; “C’è un Mostro nel mio Libro!”; “In viaggio con un Libro!”. Tutti albi illustrati meravigliosi, scelti per lo più dalle bibliografie di Nati per Leggere, progetto di promozione della lettura ad alta voce, che a livello nazionale seleziona periodicamente i libri per bambini migliori dell’editoria italiana ed estera.

Abbiamo agito all’interno di un progetto che in parte è stato pensato a priori dalla nostra Olp Morena Bertoldi e in parte abbiamo contribuito a realizzare, dal titolo “Biblioteca dei Ragazzi, Biblioteca del Futuro”. Tale progetto ha mirato soprattutto all’avvicinamento dei giovani alla biblioteca attraverso tutta una serie di accorgimenti diretti e indiretti e di servizi anche a loro misura.

Questo per me ha significato il Servizio Civile Nazionale: una grandissima esperienza formativa accompagnata al rendersi utile per una realtà importante e meritevole di tutto il supporto possibile.  Valentina Corradi

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ma non solo

KAMISHIBAI

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enerdì 21 novembre ho tenuto un laboratorio di Kamishibai per i ragazzi della prima media della scuola di Lavarone. Il Kamishibai ("dramma di carta”) è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo, dove i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare delle storie dotate di insegnamenti morali ad un pubblico principalmente analfabeta.

La tecnica del kamishibai è rimasta nelle tradizioni del Giappone per secoli, ma ha conosciuto un momento di splendore negli anni fra il 1920 ed il 1950. Il Gaito kamishibaiya, o narratore, si spostava da un villaggio all'altro in bicicletta e usava battere due pezzi di legno collegati da un cavo per annunciare il proprio arrivo nei villaggi. Una volta che si era formato un pubblico, il Gaito kamishibaiya iniziava a raccontare le proprie storie servendosi di un set di tavolette di legno sulle quali erano disegnati i vari passaggi della storia che avrebbe raccontato.

L'usanza del kamishibai è stata quasi del tutto soppiantata dall'arrivo della televisione negli anni cinquanta, benché sia stata recentemente rilanciata nelle biblioteche e nelle scuole elementari giapponesi, ed è proprio per questo motivo che ho deciso di proporre questa attività alla bibliotecaria di Lavarone, che la ha accolta con entusiasmo.

Il laboratorio ha coinvolto i ragazzi per una durata complessiva di quattro ore. Dopo una mia breve introduzione e la lettura di una storia con il supporto del kamishibai ho diviso i partecipanti in gruppi. Ogni gruppo ha realizzato con il mio

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aiuto una storia che, alla fine, è stata letta con il Kamishibai. I ragazzi hanno partecipato con gioia ed entusiasmo al laboratorio, ed hanno dimostrato una grandissima creatività e fantasia nell’inventare le storie e nel disegnarle, utilizzando elementi di vario genere (carta, cartoncino, stoffa).

Sono molto soddisfatta e felice dei risultati ottenuti e spero di poter lavorare ancora con i ragazzi della

scuola media inferiore di Lavarone, anche con altre iniziative.

 Elisa Bort

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ma non solo

AMBIENTE E SALUTE Conoscenze e pratiche del benessere in territorio trentino tra tradizione e scienza Progetto per reti territoriali della cultura con il sostegno della Fondazione Caritro

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ncontri, conferenze, dibattiti, rassegne cinematografiche, spettacoli, corsi e laboratori per adulti e bambini e ancora passeggiate, visite guidate, escursioni e mostre.

Sono solo alcune delle molte attività previste nell’ambito del complesso e articolato progetto pluriennale “Ambiente e salute: conoscenze e pratiche del benessere fra tradizione e scienza”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, all’interno del quale la Biblioteca della Fondazione Museo storico del Trentino svolge il ruolo di capofila. Il progetto nato all'interno del bando per reti territoriali della cultura coinvolge molteplici realtà culturali della provincia quali la biblioteca di Lavarone, le biblioteche di Ala, Arco, Brentonico, Folgaria, Luserna, Levico Terme, Pergine Valsugana, della SAT di Trento, della Fondazione Edmund Mach, l’Associazione Centro studi Gradiva, l'Associazione Francesco Gelmi di Caporiacco, il Gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Trento, l'Ordine dei Medici Chirurghi di Trento, l'Ordine dei Farmacisti di Trento, l'Ordine dei Veterinari di Trento, il Servizio Sostegno occupazione PAT, la Libreria Centro studi Erikson, l'Istituto scolastico Pergine 1 e l'Istituto scolastico Pergine 2.

Il progetto ha tratto ispirazione da due semplici constatazioni: la prima relativa alla continuità e sistematicità dell’indagine naturalistica condotta

fino ad oggi sull’attuale territorio trentino e documentata già dal XVI secolo; la seconda relativa alla progressiva formazione, nel corso dell’Ottocento, di una sensibilità igienico-sanitaria attenta, secondo gli indirizzi della nascente cultura borghese, al perseguimento del benessere personale come valore primario, valore oggi quanto mai diffuso e condiviso.

Nel corso del tempo l’attività di ricerca e l'osservazione ha permesso in Trentino l’individuazione di risorse naturali, quali acque minerali, rocce, erbe, condizioni climatico-ambientali che hanno suggerito pratiche salutistiche e rafforzato la vocazione e lo sfruttamento a fini turistici di determinate aree del territorio trentino (montagna, laghi, acque termali ecc.).

Attraverso una varietà di eventi (esposizioni, conferenze, laboratori, proiezioni, visite guidate e iniziative di studio) il progetto cercherà così da un lato di favorire la conoscenza,

ma dall'altro di promuovere una diversa sensibilità e attenzione nei confronti dell’ambiente naturale e delle ricchezze in esso racchiuse, come garanzia non solo del benessere individuale, ma anche di quello dell’intera comunità di riferimento.

Ogni territorio infatti svilupperà un aspetto in particolare legato alle sue tradizioni e alla propria storia.

Pertanto nel caso di Lavarone le iniziative riguarderanno in particolare due filoni: da un lato quello della psicoanalisi, ispirato alla frequentazione dell'Altopiano da parte di Freud nonché al legame di altri due noti psicoanalisti – Elvio Fachinelli e Cesare Musatti – con, rispettivamente, Luserna e Folgaria, dall'altro quello dell'importanza dell'ambiente naturale (acqua, erbe spontanee e medicamentose, alberi e piante da frutto ecc.) per la nostra salute.  Morena Bertoldi AGENDA DI LAVARONE | 29

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ma non solo

Divulgare le scienze ai ragazzi.

IL PROGETTO APERTA-MENTE

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n progetto che si concentra sulla divulgazione scientifica per ragazzi intesa in senso ampio, riguardante le scienze pure e applicate così come le discipline cosiddette umanistiche, quali la storia, la geografia, la storia dell’arte ecc. e sui modi in cui i vari fenomeni sono raccontati, rappresentati e comunicati ai bambini e ai ragazzi nei libri loro dedicati: enciclopedie, opere di consultazione, biografie, manuali, albi illustrati, libri interattivi.

Parliamo di “Aperta-Mente”, il progetto per reti territoriali della cultura finanziato dalla Fondazione Caritro, ideato e organizzato dalla Biblioteca “Sigmund Freud” di Lavarone (in qualità di capofila) in collaborazione con la Biblioteca “Elvio Fachinelli” di Luserna-Lusérn, il Comune di Folgaria e la Biblioteca Comunale di Pergine Valsugana, alle quali si sono aggiunte altre realtà pubbliche e private: Apt Alpe Cimbra, KulturInstitut Lusérn, Muse, Mart, Fondazione Museo Storico del Trentino, Iprase solo per citarne alcuni.

Si parte dal presupposto che qualsiasi tema può essere divulgato e che divulgare non significa volgarizzare, semplificare o riassumere, bensì anzi rielaborare, sollecitando l’emisfero destro e quello sinistro, l’emozionale e il razionale, il verbale e l’iconico.

Attraverso le esperienze, la riflessione e i libri, i ragazzi apprendono conoscenze e acquisiscono la capacità di osservare il mondo con uno sguardo curioso, schietto e pronto a mettere tutto in discussione. Non si tratta tanto di plasmare lo scienziato di domani, quanto piuttosto di fornire le basi cognitive e culturali a quelli che saranno i futuri cittadini. Avvicinarsi alla scienza e alla conoscenza non si riduce a incamerare dati e nozioni. Sviluppare uno spirito scientifico significa coltivare il proprio senso critico ed esercitare il ragionamento logico. Significa stimolare una capacità di osservazione che permetta di guardare oltre la superficie e l’apparenza delle cose, significa suscitare domande, creare analogie, allargare il punto di vista. In questo modo il bambino è spinto a porsi di fronte alla complessità della realtà fisica e naturale con un atteggiamento di osserva-

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zione e sperimentazione, come un esploratore di fronte a un mondo sconosciuto. E la scoperta di questo mondo può essere realmente affascinante, tanto da diventare l’impulso principale a conoscere e apprendere. Sono doti, queste, necessarie ad alimentare la facoltà di discernimento dell’individuo e, in particolare, del cittadino. Attraverso la costruzione di una mentalità scientifica si diventa maggiormente consapevoli e in generale più equipaggiati ad affrontare delle scelte, personali o collettive che siano. E in questo senso il periodo che va dall’infanzia all’adolescenza è una fase cruciale nel processo di formazione di questi fondamenti logici e culturali.

Il progetto ha scelto di rivolgersi ai ragazzi e a coloro che di ragazzi si occupano e si svilupperà in due ambienti e periodi diversi: quello scolastico inserendosi nell'ambito delle normali attività didattiche e quello turistico-estivo collocandosi all'interno delle manifestazioni per residenti e ospiti.

Laboratori di alimentazione, archeologia, metodologia storica, giornalismo, meteorologia, orticoltura sono i percorsi fin qui portati nelle classi. In particolare le attività dedicate alle scuole hanno avuto inizio nella seconda parte dell’a.s. 2014/15 e proseguiranno per tutto il prossimo anno scolastico, tanto negli istituti degli Altipiani Cimbri quanto in quelli di Pergine Valsugana. Durante l’estate del 2015, Aperta-Mente proporrà un ricco calendario di iniziative quale ideale collegamento tra quanto incontrato e sperimentato dai ragazzi durante la prima parte del progetto e quanto si scoprirà successivamente in classe durante l’anno scolastico 2015/16 e nell’estate del 2016 con il grande evento conclusivo, un Festival internazionale centrato sul tema del rapporto tra divulgazione scientifica e innovazione nel campo della letteratura per ragazzi non fiction, che avrà luogo sugli Altipiani Cimbri. Si tratterà di un festival della durata di 4 giorni, dedicato a bambini e ragazzi, nel corso del quale sono previsti incontri, laboratori, una mostra, spettacoli di teatro-scienza, proiezioni cinematografiche, un gioco-installazione urbano, un convegno internazionale. Il Festival rientrerà nel calendario delle manifestazioni rivolte ai turisti da Apt

B iblioteca...

ma non solo

Alpe Cimbra. L’immagine del Festival sarà realizzata appositamente da un ospite straniero, l’illustratore portoghese Bernardo Carvalho, autore del manifesto del Trento Filmfestival 2015. Nel corso del Festival verrà realizzato il tangram “C’è posto per tutti” dall’artista Massimo Caccia, che sarà pretesto per una serie di giochi e laboratori. Il tangram rimarrà alla comunità di Lavarone come esempio di arte pubblica e ad attestazione del progetto.

Nell'ambito del variegato programma del progetto costituiranno due importanti momenti di approfondimento per gli adulti e gli addetti ai lavori (docenti, bibliotecari, operatori di settore negli ambiti della didattica, delle scienze, dell’editoria specializzata) il Corso di aggiornamento di Pergine previsto per settembre 2015 e il Convegno internazionale di Lavarone del luglio 2016.  Morena Bertoldi

PARTNER E COLLABORATORI DEL PROGETTO La rete delle biblioteche proponenti riveste in tale cornice un ruolo centrale, in termini progettuali e organizzativi. La Biblioteca Sigmund Freud di Lavarone nel suo ruolo di biblioteca capofila, e le biblioteche di Folgaria, Luserna-Lusérn e Pergine vengono coadiuvate nello sviluppo del progetto dalle seguenti realtà: • Altipiani Cimbri: Scuola dell’Infanzia di Lavarone “La casa dell’arcobaleno”, Scuola dell’Infanzia “Dr. Boschetti”, Scuola dell’Infanzia di Nosellari, Scuola dell’Infanzia di Luserna-Lusérn, Asilo nido Khlummane Lustege Tritt, Kulturinstitut Lusérn, Istituto comprensivo Folgaria Lavarone Luserna, Azienda per il turismo Alpe Cimbra • Pergine Valsugana: Istituto comprensivo Pergine 1, Istituto comprensivo “Freinet”, Istituto di Istruzione “Marie Curie”, Azienda Speciale Servizi Infanzia e Famiglia del Comune di Pergine Valsugana, Centro giovani #Kairos • Trento e Rovereto: Area Educazione del Mart, Laboratorio di Formazione Storica della Fondazione Museo storico del Trentino, Sezione Didattica del MUSE, Iprase, Associazione Italiana Biblioteche Sezione del Trentino Alto Adige, Università degli Studi di Trento • Gli ospiti e i contributi scientifici Parteciperanno alla realizzazione di “Aperta-Mente. La divulgazione per ragazzi tra scienza e conoscenza” esperti, editori, autori, illustratori, studiosi, scienziati. Tra questi: Sezione didattica del MuSe, Mart Area Educazione, Laboratorio di metodologia storica della Fondazione Museo Storico del Trentino, Sezione didattica della Fondazione Museo Civico di Rovereto, Rivista di divulgazione scientifica per bambini della scuola primaria in italiano e in inglese Planck, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia e il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Padova, Archeidos - Parco e Museo Archeologico dell’Altopiano dei Sette comuni, Hamelin Associazione Culturale, Topipittori editore, Corraini, Planeta Tangerina, Giulia Mirandola, Giovanna Zoboli, Roberto Innocenti, Joëlle Jolivet, Alicia Baladan, Milimbo, Massimo Caccia, Emanuela Bussolati, Marta Jorio, Arianna Vairo, Stefania Tonello, Marina Marcolin, Claudia Polizzi, La Cucina di Calycanthus, Elisabetta Bertoldi, biologa nutrizionista; Emanuela Macrì, responsabile macroarea cultura de La voce del Trentino giornale on line; Nadia Nicoletti, autrice del libro L’insalata era nell’orto; Luca Mercalli, noto metereologo e climatologo, Associazione Astrofili Folgaria, Ambios, associazione che si occupa di divulgazione e comunicazione ambientale.

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ma non solo

SETTEMBRE 2015 CORSO DI AGGIORNAMENTO

LUGLIO 2016 CONVEGNO INTERNAZIONALE IL PERCHÉ DELLE COSE. Narrare le scienze e le conoscenze attraverso la letteratura non fiction

Si svolgerà a Pergine un corso di aggiornamento di 10 ore durante la prima settimana di settembre 2015. Il corso si rivolgerà a docenti di scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola media, bibliotecari, studenti universitari.

PROGRAMMA • Narrare le scienze attraverso nuovi modelli di picture books (Bernardo Carvalho, Portogallo) • Scoprire la natura e la geografia (Joëlle Jolivet, Francia; MUSE, Italia)

PROGRAMMA Leggere, guardare, fare, giocare: studiare le scienze con i picture books (relatrice Giulia Mirandola, esperta di let-

• Narrare la storia (Tuono Pettinato/Zosia Dzierzawska, Italia; Fondazione Museo storico del Trentino, Italia)

teratura per ragazzi) Dalla terra al cielo: studiare le piante e le stelle con le figure dei libri (relatore Paolo Canton, Topipittori Edizioni) A memoria: narrativa e fumetto per

• Patrimonio artistico e museo: quale può essere la posizione dell’editore (Giovanna Zoboli, Italia; Debbie Bibo, Italia; Carlo Tamanini, Area Educazione Mart, Italia)

studiare la storia (relatore Nicola Galli Laforest, esperto di letteratura per ragazzi - Hamelin Associazione Culturale) Le scienze da piccoli: la divulgazione

• Libri e nuove tecnologie di fronte alla narrazione delle scienze (Bao Publishing, Italia; Rivista Planck, Italia)

prima della scuola primaria (relatrice Maria Lunelli, esperta di letteratura per la prima infanzia - Biblioteca di Pergine) Patrimoni museali e libri: la posizione degli autori e degli editori (relatore Pietro Corraini - Edizioni Corraini) La scuola in montagna (relatrice Cristiana Bianchi – IPRASE)

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• Logica, matematica, lingue straniere, gioco: sconfinamenti (Milimbo, Spagna)

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“Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano nella vita.”

Eduardo De Filippo

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ueste parole di Eduardo De Filippo, che adotteremo come nostro motto per la prossima rassegna della primavera 2015, esprimono alla grande quello che gli attori sia dilettanti, come noi, che professionisti, devono sentire e trasmettere dal palcoscenico. La nostra speranza è quella in particolar modo di far divertire il pubblico, regalandogli due ore di leggerezza e spensieratezza.

Chiusa con un buon successo la 2a rassegna di “LAVARONE A TEATRO” abbiamo riproposto nel corso dell’estate la nostra ultima fatica “BENIAMINO” di Antonia Dalpiaz, con una serata nel mese di luglio e 2 recite nel mese di agosto e come al solito il pubblico, di paesani e affezionati turisti che frequentano il nostro altopiano, lo ha ben apprezzato in termini di presenze, risate e applausi.

Nel mese di maggio poi siamo stati coinvolti in un progetto della Comunità di Valle chiamato “VOLONTARIAMO” con il quale, come associazione di volontariato abbiamo presentato la nostra filodrammatica ad una classe delle Scuole Medie e spiegato i nostri intenti. Se dobbiamo esprimere un giudizio, siamo rimasti molto delusi, non che ci aspettassimo di reclutare nuovi adepti, ma almeno di stuzzicare la loro curiosità. Non abbiamo centrato lo scopo: disinteresse totale! Speriamo almeno che le altre associazioni siano riuscite ad attirare

l’attenzione di questi adolescenti, ma soprattutto auguriamo loro di trovare la strada del sano divertimento, l’interesse e la curiosità di partecipare alle svariate forme di volontariato che operano sugli altipiani.

Per nulla scoraggiati, con l’autunno abbiamo cominciato a lavorare ad un nuovo testo (si fa per dire!) da proporre, come di consueto, in occasione della “sagra” di San Floriano ed a chiusura della 3a edizione della rassegna “LAVARONE A TEATRO”; infatti abbiamo rispolverato un copione che la nostra filodrammatica ha già rappresentato nel lontano 1975, il testo è di Peppino De Fi-

lippo adattato al nostro dialetto da Silvio Castelli dal titolo “EL CAMP DEI FRATI”. La rassegna comprenderà 4 serate, una al mese a partire da febbraio 2015 con tre commedie ed una serata di cabaret.

Ci auguriamo che le nostre proposte saranno apprezzate e le nostre fatiche appagate dalla presenza e dal calore del pubblico che fino ad oggi non ci è mancato. In questa occasione vogliamo ringraziare gli sponsor che ci hanno sostenuto nelle passate edizioni e quelli che, speriamo, ci daranno il loro contributo anche per il futuro.

A costo di essere ripetitivi, non ci stancheremo mai di chiedere AIUTO: abbiamo bisogno di nuova linfa per mantenere viva la tradizione del teatro a Lavarone.

VI ASPETTIAMO! Noi ci siamo: Alberta, Alessandro, Daniela, Elisa, Eugenia, Fabio, Francesca, Giancarlo, Gianni, Guido, Ivan, Karin, Laura, Lilia, Marisa, Nicoletta, Omar, Paolo, Romano, Silvia, Sofia, Stefano.

CONTATTATECI!!!!! filosanfloriano@yahoo.it

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GRUPPO GAG

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l gruppo GAG (Gruppo Altipiani Giovani) è un gruppo interparrocchiale di volontariato. È composto principalmente da ragazzi di età compresa fra i 17 e i 25 anni ed è nato dopo l’esperienza di un campeggio estivo a Malga “Pra Vèc” (Brentonico) nell’estate 2010. Normalmente il gruppo si riunisce di sabato, ogni quindici giorni, all’oratorio di Lavarone Cappella e l’incontro prevede l’organizzazione delle attività in programma e una cena con serata da passare assieme. Gli appuntamenti possono essere anche più frequenti se vi sono particolari necessità.

Il gruppo è impegnato in due settori principali: da una parte animazione e servizio all’interno dell’Unità Pastorale “Regina della Pace”, dall’altra volontariato “concreto” sul territorio.

In particolare, durante il corso dell’anno, il nostro gruppo affianca alcune iniziative parrocchiali principalmente rivolte ai giovani, come la catechesi, proponendo ed organizzando momenti di gioco, canto e riflessione. Dall’anno scorso si è inoltre formato un coro per bambini al servizio delle parrocchie.

Ogni quindici giorni si organizza un incontro che prevede sia un momento di gioco e divertimento, sia le prove e l’insegnamento di canti nuovi per le messe. Una volta al mese il coro è impegnato a cantare in una messa festiva, alternandosi a rotazione fra le sei parrocchie dell’Unità Pastorale.

Come esperienza di vita comu-

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nitaria il gruppo organizza anche una “settimana di convivenza” in Ottobre o Novembre. Questa esperienza consiste nel vivere assieme per una settimana in un appartamento messo a disposizione dal Seminario Maggiore di Trento. È l’occasione per fermarsi a riflettere e condividere pensieri, ma anche per capire e sperimentare la vita quotidiana nel gruppo. Questa settimana non viene proposta infatti in un periodo di vacanze scolastiche, quindi ognuno è chiamato a svolgere le proprie attività (scuola, lavoro,…) in un contesto comunitario, cercando di vivere e sentire il gruppo come una famiglia.

Nell’ambito del volontariato “concreto” vi sono svariati lavori ed iniziative che costantemente accompagnano il nostro gruppo. Tipicamente le proposte di volontariato vengono organizzate in “campi lavoro”, ossia uno o più giorni in cui il gruppo si riunisce e, oltre all’attività di volontariato, ciascuno ha anche la possibilità di vivere un’esperienza comunitaria e creare o consolidare legami con gli amici del gruppo.

Cerchiamo di essere attenti sia

padre Fabio Garbari

alle realtà vicine che a quelle più lontane.

Costruzione delle corone dell’avvento, produzione di lucaniche, lavaggio automobili, vendita torte, imbiancature e sfalcio prati costituiscono alcune tra le attività principali del gruppo. Il ricavato viene poi devoluto a Daniela Salvaterra, infermiera missionaria a Encañada (Perù), o in Bolivia a padre Fabio Garbari. Il contatto con i missionari è personale grazie all’esperienza in missione fatta negli anni passati

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da alcuni ragazzi del gruppo.

Dall’anno scorso inoltre il gruppo è parte integrante del progetto “Fondo di solidarietà”, un progetto della Comunità di Valle Altipiani Cimbri atto a costituire un fondo monetario per far fronte a piccoli e momentanei problemi economici in cui possono incorrere le famiglie sul territorio locale. Alcune attività sono pertanto volte a contribuire a tale fondo, come ad esempio la vendita torte fatta a Luserna in Agosto e una lotteria che si terrà in Gennaio 2015. Da ormai qualche anno il gruppo partecipa anche ad iniziative nazionali come la “Colletta alimentare” (Banco Alimentare) e la vendita del riso “Abbiamo riso per una cosa seria” (ACCRI). Queste sono occasioni per sentirsi parte di un movimento più grande, per conoscere nuove persone e per dare uno sguardo più ampio verso altre realtà ed associazioni che operano attivamente nel volontariato. Tali attività danno anche la possibilità al gruppo di farsi conoscere sia dalla gente sia da altri ragazzi che po-

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Grest Estivo

trebbero avere il desiderio di contribuire attivamente ed inserirsi nel gruppo, come è già successo in passato.

Ci teniamo a sottolineare il fatto che la maggior parte delle attività che svolgiamo sono rese possibili ed attuabili grazie all’aiuto, alla generosità e alla disponibilità di molte persone del nostro territorio, che per prime si mettono in gioco per darci una mano.

Questa presentazione del gruppo non vuole assolutamente essere un elenco di attività ed eventi. Il modo più diretto per parlare di noi è dire ciò in cui siamo impe-

gnati, ma ciò che muove il gruppo è il desiderio di aiutare gli altri, di dedicare del tempo a bambini e ragazzi del nostro altipiano, di riuscire ancora a divertirsi con un semplice gioco, ma anche di fare un cammino insieme condividendo pensieri e riflessioni.

Siamo sempre disponibili ed aperti ad accettare chiunque volesse curiosare e provare a vedere più da vicino il nostro gruppo.

Crediamo infatti che l’esperienza diretta e concreta sia ancora il miglior modo per conoscersi, nonostante l’era digitalizzata e tecnologica in cui viviamo.

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ALTIPIANI CIMBRI 1914: IL CORTOMETRAGGIO

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uesta primavera sul nostro territorio è stato girato un cortometraggio in costume che in una quarantina di minuti racconta alcuni momenti della vita sugli Altipiani Cimbri, a ridosso dello scoppio della Prima guerra mondiale dal 28 luglio 1914, fino alla dichiarazione di guerra dell’Italia del 24 maggio del 1915, momento in cui la zona, essendo prima linea, fu interessata dai bombardamenti.

“Altipiani Cimbri 1914”, questo il titolo del prodotto che vede la regia di Federico Maraner, è un progetto finanziato del Piano Giovani di Zona della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e nato grazie al coinvolgimento di un gruppo di giovani degli altipiani e alcuni componenti delle filodrammatiche del territorio, quella di San Floriano e La Zinzola di Folgaria e altri volontari, tutti fondamentali nelle fasi di ideazione, recitazione e realizzazione.

Ripercorrendo fatti storici realmente accaduti sugli altipiani e indissolubilmente legati alla memoria locale, sono state narrate situazioni di vita reale, quotidiana, di famiglie povere condizionate dalle contrapposizioni tra filo italiani e filo austroungarici. Nel cortometraggio è descritta la vita di donne rimaste sole in questo territorio a lavorare, a crescere i figli e ad accudire gli anziani, mentre gli uomini abili sono partiti per il fronte, per esempio in Galizia.

Figli, mariti, padri combattono, ma non è detto che facciano ri-

torno: questa è la triste situazione con la quale devono tutti fare i conti.

In occasione del Centenario della Grande guerra sono previste moltissime iniziative, di vario genere; questa però, per sua natura, maggiormente ha permesso il coinvolgimento degli abitanti del territorio degli Altipiani Cimbri. Questo “sentirsi parte” del cortometraggio sicuramente ha stimolato anche nei giovani curiosità e interesse per quanto accaduto in passato, e ha permesso di riflettere e di ricordare questo capitolo della storia del nostro territorio. È stata proprio l'occasione per i partecipanti di conoscere e riappropriarsi di un tassello del passato: grazie a conferenze, contributi editoriali o escursioni, ma an-

che attraverso la recitazione è possibile mantenere viva la memoria.

Un grazie va a tutti coloro che hanno messo a disposizione il proprio impegno, la passione e il tempo, per aver permesso di concretizzare ciò che inizialmente era solo un’idea.  Stefania Schir

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A MAGGIO I DIECI GIORNI DEL CENTENARIO

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el corso del 2014, nonostante la scarsità delle risorse a disposizione, in tema di Centenario sono stati portati a compimento vari progetti. I Comuni hanno allestito una serie di mostre a tema, la Comunità, oltre a svolgere il ruolo di coordinamento assegnatole dalla Provincia, ha sostenuto finanziariamente le iniziative più impegnative e ha promosso, tra maggio e giugno, la formazione per gli operatori e la didattica per la scuola. Da parte sua, oltre che produrre i supporti editoriali e promozionali a tema, per la stagione estiva e le festività natalizie l’APT ha allestito un fitto calendario di eventi, alcuni di forte richiamo. Tali sono stati i Concerti per il Centenario, il concerto de I Suoni delle Dolomiti

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con la partecipazione (in diretta radiofonica europea) del musicista Paolo Fresu e del regista Ermanno Olmi, il Concerto per la pace dei Nomadi e le Animazioni al Forte di Luserna. Tutto ciò in uno scenario non propriamente favorevole, data l’immobilità istituzionale prodottasi tra l’autunno del 2013 e i primi mesi del 2014 causa il rinnovo del Consiglio provinciale e, soprattutto, la scarsezza delle risorse messe a disposizione dalla Provincia per via della crisi economica generale e il contenzioso sorto tra Trento e Roma. Si è dunque preferito concentrare le risorse disponibili nei progetti didattici, nel turismo scolastico (che ha veicolato oltre 400 studenti), nella preparazione dei vari percorsi tematici che vedranno la luce que-

st’anno, nelle mostre, nelle proposte culturali e negli eventi rivolti agli ospiti in vacanza.

Le prospettive finanziarie per il 2015 sono analoghe e in uno scenario di continua riduzione delle risorse difficilmente la Provincia elargirà di più. Le risorse dei Comuni sono ai minimi storici e in più, a primavera, ci sarà il rinnovo delle Amministrazioni comunali e della Comunità, passaggi che produrranno necessariamente una sosta operativa. E c’è da dire che il 2015 è l’anno più importante del Centenario, l’anno in cui ricordiamo la guerra sulla porta delle nostre case, il bombardamento, il dramma dell’esodo nei campi profughi, le battaglie. Comunque sia, con le risorse che avremo, che metteranno in campo soprattutto

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la Comunità e l’APT, non mancheremo all’appuntamento. Ad aprile ci sarà la proposta del viaggio della memoria a Braunau e a Mitterndorf, a maggio (15-17) parteciperemo alla Borsa del Turismo della Grande Guerra, proporremo a seguire (dal 22 al 31) i Dieci giorni del Centenario (dieci giorni di eventi e proposte commerciali, eventi rivolti anche ai residenti), presenteremo il progetto didattico attuato con i docenti dell’Istituto Comprensivo di Folgaria e Lavarone (un cortometraggio sulla Memoria tramandata), accoglieremo tra il Forte Belvedere, Base Tuono e il Centro documentazione Luserna circa 700 ragazzi veicolati dal progetto Turismo scolastico e proporremo una nuova proposta formativa rivolta agli operatori turistici.

Programmeremo infine le iniziative per l’estate, comprese due o tre Settimane del Centenario, inserite in calendario tra giugno e settembre, anche in funzione turistico-commerciale. A luglio (4/7), in attesa che maturino finalmente le condizioni per il recupero della Stazione di collegamento ottico del monte Rust, con il concorso del Comune di Lavarone inaugureremo il percorso tematico dell’Ospedale Maltese di Slaghenaufi.

Per l’occasione daremo alle stampe anche una nuova pubblicazione a tema, che sarà distribuita alle famiglie degli Altipiani. Inaugureremo poi il percorso della Forra del Lupo a Folgaria (12/7) e il secondo tratto del percorso Dalle Storie alla Storia a Luserna. Nel corso dell’estate ci saranno naturalmente le nuove mostre, i concerti, gli spettacoli teatrali, le commemorazioni, le visite ai luoghi di guerra, nei centri come nelle frazioni. Insomma ci sarà da lavorare.  Fernando Larcher AGENDA DI LAVARONE | 39

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50 ANNI: IL CORO STELLA ALPINA, 100 ANNI: LA GRANDE GUERRA

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na comunità intera insieme al Coro Stella Alpina a festeggiare un traguardo importante e insperato: 50 anni di vita, di canti, di prove, di concerti, di alti e bassi, di luci e ombre ma sempre e comunque anni indimenticabili.

Celebrare i cinquanta anni di attività che coincidono con il Centenario dello scoppio della Grande Guerra che gli Altipiani hanno vissuto sulla propria pelle. Questa coincidenza di date, una festosa e l’altra tragica, ci ha portato a voler incidere un doppio CD che ricordi anche solo marginalmente questi due eventi. Lo abbiamo allegato ad un piccolo libretto che sinteticamente racconta anche per immagini la storia del nostro Coro e ricorda la 1^ Guerra sugli Altipiani.

Un grazie sincero va a Daniela 40 | AGENDA DI LAVARONE

Stenghele che ci ha donato un quadro bellissimo, ora in bella vista nella nostra sede, e che è diventato la copertina del libretto.

Questo importante traguardo lo abbiamo voluto festeggiare con tutta la comunità di Lavarone ed i suoi ospiti che la frequentano durante i mesi estivi. Ecco allora la bellissima ed emozionante serata di luglio con la sala del Centro congressi strapiena ed il coro che si presenta sul palco insieme ai vecchi coristi e stecca volutamente la prima canzone “Viva la faccia nostra” come all’esordio di cinquanta anni fa, ma quella sera la stecca ci fu veramente e fece tremare le gambe a tutti i coristi.

Di quei coristi è rimasto solamente Aldo Corradi “Mec” che ci ha raccontato questo aneddoto e che abbiamo voluto premiare

con una targa.

Che la storia dello Stella Alpina sia legata a corda doppia con quella della comunità lo hanno ribadito durante il saluto iniziale sia il sindaco di Lavarone, sia il presidente della Comunità degli Altipiani Cimbri e come scrive nel libretto il nostro corista Stefano Giongo “…non è retorica affermare che il percorso del Coro Stella Alpina si fonde e spesso confonde con quello di un intero paese. Nel Coro Stella Alpina hanno trovato sintonia e sintesi non comuni alcune delle qualità che contraddistinguono la gente lavaronese quali amicizia, costanza e generosa disponibilità che non sono però così facilmente riconoscibili, per un così lungo tempo, fuori da questo contesto”.

In tutti i numerosi concerti durante la stagione estiva abbiamo

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voluto ricordare e festeggiare con il numeroso pubblico questa ricorrenza ed inoltre vogliamo ricordare alcune serate particolarmente significative: • Il “Concerto per il Centenario”, uno in luglio e uno in agosto in una suggestiva cornice notturna, presso il Forte Belvedere di Lavarone e il Forte Cherle di Folgaria nei quali insieme al Coro Martinella di Serrada e alla Banda musicale di Folgaria abbiamo proposto canti nati nelle trincee o comunque riguardanti la Grande Guerra.

• “Un Canto per la Vita”, serata di beneficenza a favore della LILT di Trento, giunto alla sua ottava edizione durante il quale, alternate ai nostri canti, l’amica Violetta ha recitato alcune poesie dialettali. In collaborazione con gli amici Volontari del Soccorso della CRI di Lavarone e delle amiche del coro che hanno preparato il rinfresco finale, le offerte raccolte durante la serata sono state interamente devolute alla LILT di Trento per l’acquisto di

un ecografo, progetto promosso dalla Federazione Cori del Trentino.

Abbiamo voluto concludere a fine estate i festeggiamenti del cinquantesimo con una festa/concerto insieme agli amici dei cori Martinella di Serrada, Le Fontanelle di Lavarone, la Corale Cimbra di Luserna e della Banda musicale di Folgaria. E’ stata la festa del Coro Stella Alpina ma soprattutto è stata la festa della Coralità degli Altipiani insieme alla Banda di Folgaria. Chissà, potrebbe essere un appuntamento da ripetere nei prossimi anni…

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sferte fuori regione, la prima a Noventa Padovana, la seconda a Cesenatico ed inoltre con l’autunno sono ricominciate le prove per la prossima stagione invernale; con grande piacere sono arrivate alcune voci nuove che speriamo rimangano, si integrino con noi e portino entusiasmo per poter proseguire ancora per molti anni con nuovi obiettivi.

Fra ottobre e novembre abbiamo effettuato anche due belle tra-

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100 KM DEI FORTI E 1000GROBBE BIKE CHALLENGE

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li Altipiani di Lavarone, Folgaria e Luserna anche nel 2014 si sono confermati vera e propria calamita per gli amanti della mountain bike, come dimostrato lo scorso giugno dalla 19esima 100 Km dei Forti e dal 1000Grobbe Bike Challenge.

Questi eventi hanno portato sugli sterrati dell’Alpe Cimbra centinaia di bikers da tutta la penisola e la 100 Km dei Forti ha fatto registrare la seconda miglior affluenza da quando è inserita nel circuito “Trentino MTB presented by Crankbrothers” con oltre 1000 iscritti.

Numeri confortanti per gli organizzatori dello Sci Club Millegrobbe che nel week end del 13-1415 giugno scorsi hanno allestito tre prove spettacolari - Lavarone Bike, Nosellari Bike e 100 Km dei Forti - ricche di atleti Elite al via.

Guardando la lista degli iscritti si può notare che il 72% dei con42 | AGENDA DI LAVARONE

correnti proviene da fuori regione (la maggior parte da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna); questo vuol dire che molti pernottano almeno una notte nelle nostre strutture portando sicuramente beneficio all’economia turistica dell’Altopiano.

Bilancio positivo dunque anche per questa edizione che, vista la data ormai consolidata, consente un'apertura anticipata della stagione estiva.

Il trittico si è aperto a Gionghi venerdì 13 giugno con la Lavarone Bike, dove si sono imposti il bresciano Daniele Mensi e la vicentina Anna Ferrari, al termine di 24 km corsi tutti d’un fiato sugli sterrati fra le frazioni di Lavarone, il Lago e la zona del Tablat.

Il giorno successivo, poi, è stata la volta della Nosellari Bike che proponeva un percorso più lungo e impegnativo, con 41,5 km e

1000 metri di dislivello da superare fra lo start da Nosellari e l’arrivo sempre a Gionghi. Nonostante l’altimetria più arcigna e la salita verso Passo Vezzena, Mensi e Ferrari si sono confermati i più forti anche al termine del 2°giorno del 1000Grobbe Bike Challenge, giungendo al traguardo in solitaria sia nella prova maschile che in quella femminile.

Domenica 15 giugno, infine, è stato il giorno della 100 Km dei Forti, seconda tappa del celebre circuito “Trentino MTB presented

by Crankbrothers” e prova regina del fine settimana “a tutta mtb” dell’Alpe Cimbra. Nell’anno in cui sono cominciate le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra la prova ha assunto un significato ancor più suggestivo, con i bikers che sono passati a pochi metri dalle fortezze scenario del primo conflitto mondiale come

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Forte Campo, Forte Belvedere, Forte Cherle, Forte Sommo Alto e Forte Dosso delle Somme prima della finish line, ancora una volta allestita in quel di Gionghi. La gara Marathon maschile, 92 km e 2700 metri di dislivello, non ha avuto storia con il bresciano Juri Ragnoli che si è imposto con ben 6’31’’ di vantaggio su Luca Ronchi, secondo, mentre Damiano Ferraro si è aggiudicato la terza piazza a 8’ da Ragnoli. La prova femminile è stata più incerta e ha visto duellare la veronese Lorena Zocca e la nonesa Lorenza Menapace, con la prima che è riuscita a spuntarla dopo diversi capovolgimenti di fronte ed il podio completato da Roberta Seneci.

Il menù proponeva anche la va-

riante Classic di 57 km, valida come terza prova del 1000Grobbe Bike Challenge: sul traguardo di Gionghi ha festeggiato ancora una volta Daniele Mensi, bravo a superare il trentino Ivan Degasperi e Walter Costa e aggiudicarsi così tutte e tre le prove del circuito degli Altipiani. Fra le donne, invece, una caduta ha impedito il tris ad Anna Ferrari che si è fatta superare dalla bergamasca Nicoletta Bresciani, ma ha potuto consolarsi con la vittoria nel challenge, grazie al secondo posto davanti alla Gastaldi.

La 19esima edizione della 100 Km dei Forti ed il 1000Grobbe Bike Challenge sono stati orchestrati dallo Sci Club Millegrobbe che ha potuto contare sul sup-

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porto di oltre 300 volontari in rappresentanza di diverse associazioni di volontariato degli Altipiani e degli enti istituzionali come i comuni dell’Alpe Cimbra, l’ApT Folgaria, Lavarone, Luserna, la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e “Trentino”.

Notevole è l'interesse con cui la stampa quotidiana e specializzata ha seguito la manifestazione e il rilievo data alla stessa dalla RAI e dalle tv private.

Questa 3 giorni in Mtb oltre ad essere una competizione inedita nel panorama delle gran fondo della specialità è soprattutto una manifestazione che vuole promuovere un ambiente naturale da favola dove la mountain bike diventa protagonista.

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PARTE DEL CITTADINO