Ho sempre amato il fuoco come elemento, quasi un ’ ossessione. E ho sempre amato i fiori per esserci cresciuta in mezzo. Odio il tempo che per me scorre diversamente rispetto al resto del mondo. O sono troppo lenta, o sono troppe veloce.
P A G I N
Questo è un progetto delicato.
Delicato può essere il petalo di un fiore, delicata può essere la spoletta di una bomba.
Nell' ultimo anno mi sono trovata a riflettere molto su che tipo di persona io sia, su quante versioni di me mi sia lasciata alle spalle negli anni, cambiando le mie pelli come i serpenti...un po' a causa degli avvenimenti che la vita fuori da me ha portato, un po' a causa dei cambiamenti avvenuti dentro di me in riflesso al resto e all'età.
E io continuo a chiedermi ... io chi sono?
E gli altri lo sanno chi sono?
Forse un po' si, abbiamo una sorta di nocciolo della nostra personalità al centro di noi che non cambia mai nonostante gli anni, ma il resto ... il resto cambia con le stagioni, con le persone che frequentiamo, con le nostre risate e i nostri pianti, e con le rotture di palle da combattere. E ogni tanto è giusto che ci si chieda: e io chi sono?
Ci sono giorni in cui ti rispondi, e giorni in cui non lo sai proprio.
Io sono Laura.
P A G I N A 0
“ N o l i t t l e b i r d, I w o ’n t h u r t y o u . “
Sono cresciuta in campagna, libera di rotolarmi sull’ erba, rimanere impigliata fra i rovi, raccogliendo fiori e imparando a conoscere la vita e la morte come ciclo naturale. Il mio pennello era un bastoncino di legno, la mia tela la terra, la mia musa la natura viva e morta.
P A G I N
Non sono mai stata un essere umano semplice. Come chi nasce con una creatività che non riesce a tenere alla corda, sin da piccola ho disegnato storie, consumato colori, incollato carta, costruito con sassi, rami, foglie. Creavo mondi, distruggevo universi, avevo sempre fame di immagini, di storie, di dettagli. Le mie storie sono un uccellino che canta alla tristezza, o una Bestia che urla per una gabbia fatta a forma di Bella. Il mondo è così ricco...la mia mente così piccola e insignificante. Ma le mie mani non sanno stare ferme.
P A G I N
“Si dice bosco laddove non c’è luce. Per intendere non c’è luce nelle radure boschive scelte per i sacrifici. “
Lucusanonlucendo. Quanta parte di ciò che siamo sacrifichiamo nell’ ombra del bosco del nostro petto, per mettere al sicuro chi è intorno a noi. uccidendo parti di noi che respirano, e urlano, e desiderano.
Whenitcomes toart, it’simportantnottohide the madness.
Creata nel Gennaio 2025 da laura cignacco
Atticus