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Massimo Tolfo, il presidente e la sfida di una nuova frontiera

Massimo Tolfo, 64 anni, dallo scorso giugno è il nuovo presidente del Bassano Football Club, l’uomo designato dalla proprietà per varare il nuovo corso giallorosso, quello che nel medio periodo dovrà traghettate il Bfc in serie D. Lui traccia un primo consuntivo e anticipa progetti e mete.

Presidente Tolfo, quali i programmi di Bassano?

“I piani sono quelli di raggiungere la serie D in tempi ragionevolmente brevi. E quando dico brevi non intendo necessariamente quest’anno ma di sicuro il prossimo o in quello dopo ancora. Non esiste una scadenza precisa ma è evidente che prima si taglia il traguardo e meglio è anche per tutelare gli investimenti del socio di riferimento Fabio Campagnolo e di tutti gli altri soci”. L’orgoglio è un club sano e solido che offre garanzie nel tempo...

“Esattamente. E di questo dobbiamo dare atto in primis a Fabio Campagnolo di aver ricreato a strettissimo giro di posta la società nell’estate del 2018 dopo il passaggio della famiglia Rosso a Vicenza. E’ ripartito dalla Prima Categoria vincendo i campionati e approdando in Eccellenza dove sta lottando per salire in D. E, cosa più importante, ha saputo coinvolgere decine e decine di nuovi soci che si sono consorziati per dare vita a una realtà dalle spalle larghe. Questo Bassano è fedele espressione del tessuto connettivo economico e produttivo del territorio. C’è uno spiccato senso di appartenenza”. Club di indubbia forza che però non vuol dire automaticamente squadra in grado di sparecchiare la tavola e promozione assicurata...

“Proprio per niente. Ogni estate passa questo messaggio fuorviante del Bassano che siccome è forte e ambizioso, deve obbligatoriamente stravincere il campionato. Niente di più sbagliato. Noi miriamo ad essere competitivi e a giocarcela sino all’ultima giornata magari agguantando i playoff e provando a salire attraverso gli spareggi se non è possibile arrivare primi. Ma il Bassano grande favorito è una favola che fa comodo evidentemente a qualcuno ricordando i nostri recenti trascorsi professionistici.

La verità è che ci sono almeno due sodalizi che vantano budget più corposi del nostro e altrettanti che sono in linea coi nostri investimenti. Quindi se entreremo nei playoff avremo compiuto la nostra missione. Naturalmente faremo il possibile e l’impossibile per acciuffare la promozione diretta in questo ultimo mese di regular season anche se è molto complicato. Tuttavia da presidente posso garantire che le risorse sono gestite e amministrate con grande oculatezza nel rispetto degli sforzi dei soci e bandendo qualunque spesa fuori controllo. Il calcio deve essere sostenibile, non c’è più spazio per costi pazzi”.

Il campionato è livellato verso l’alto...

“Questo torneo di Eccellenza è indiscutibilmente il più difficile e severo degli ultimi anni: ci sono tre squadroni come Chievo, oggi Clivense, Plateola e Ambrosiana che sono già così di categoria superiore e tanti altri interlocutori d’altissima qualità come Altavil- la, Schio ed Eurocassola. E pure formazioni apparentemente medie come i veronesi del Montorio possono metterti all’angolo in ogni momento. Ogni domenica è una conquista”.

Traguardi non meno importanti sono legati al vivaio ricostruito e al rapporto rinsaldato con la città.

Il settore giovanile l’abbiamo fatto rinascere anch’esso ex novo ricominciando da zero e già adesso è di livello molto più che ragguardevole. Contiamo al più presto di poter disporre di un centro sportivo che lo ospiti senza dover emigrare da un campo all’altro di Bassano e su questo stiamo lavorando da tempo. Quanto al rapporto con la città, siamo molto felici del feeling che si è sviluppato col nostro pubblico. La ripartenza dai piani bassi non ha intaccato l’amore della nostra gente per i colori giallorossi. E di questo andiamo particolarmente fieri”.

Vincenzo Pittureri

Tra impegni e progetti, l’uomo designato dal club bassanese per designare il nuovo corso giallorosso traccia un primo consuntivo e anticipa alcuni obiettivi

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