La Piazza di Adria - 2012giu n80

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di Adria

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 80

Servizi La protesta dei cittadini per le bollette dell’acqua pag.

Dipendenze Gioco d’azzardo, la politica cerca soluzioni

Amministrazione Bilancio: “Pesano i tagli ministeriali”

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EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

IL POLESINE SI SCOPRE ZONA SISMICA

Il territorio prova a tornare alla normalità dopo la serie di scosse di terremoto che dal 20 di maggio ai primi giorni di giugno hanno tenuto tutti con il fiato sospeso. Questo terremoto, infatti, anche se verrà archiviato come “dell’Emilia” ha toccato in profondità anche il Polesine. pag. 14

SANITÀ, ULSS DI ADRIA E ROVIGO SALVE

L’autonomia operativa delle Ulss di Adria e di Rovigo è salva. Così ha deciso il consiglio regionale che ha accolto l’emendamento presentato dai consiglieri polesani Mauro Mainardi del Pdl e Graziano Azzalin del Pd. In questo modo il nuovo piano socio-sanitario del Veneto garantirà la piena “specificità” del Polesine. pag. 16

di Nicola Stievano

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Ente Parco, opportunità o palla al piede?

Dopo quindici anni, non è stato deciso molto. Ora il piano sembra prossimo all’approvazione

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l parco del Delta del Po. Freno allo sviluppo o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che animano numerosi dibattiti ed accesi confronti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del piano ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire definitivo. Un’eventualità che a non tutti piace, dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”. Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turi-

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parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso). Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e definitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, una risorsa sulla quale, invece, che la fondazione Cariparo ha deciso di investire la proposta di candidare il Delta del Po tra i beni patrimonio dell’umanità. Insomma oltre alle reciproche accuse nulla sembra destinato a succedere, quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi? pagg. 4-5

smo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella primavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi propone l’istituzione del parco interregionale (in verità previsto dalla stessa legge istitutiva del

continua a pag. 3

L’Intervento

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto*

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a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. BELLO

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n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria.

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EDITORIALE

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Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

L’Ulss 19

SICUREZZA STRADALE PER SEICENTO STUDENTI L’Azienda Ulss 19 ha realizzato anche in quest’anno scolastico, tramite il Dipartimento per le dipendenze, il progetto di prevenzione ai problemi alcolcorrelati rivolto alle classi quarte degli istituiti superiori di Adria, Porto Viro e Porto Tolle: “Alcol, vecchie, nuove droghe e guida”. Attraverso un intervento rivolto al gruppo classe di tre ore sono state fornite informazioni sui rischi collegati al consumo di alcol, soprattutto quando si guida, grazie anche all’ausilio di un filmato che illustrava pure la normativa vigente. Sono state compiute, inoltre, alcune esercitazioni che consistevano nell’eseguire percorsi a piedi indossando occhiali speciali che simulano l’alterazione della vista e dei riflessi secondo le diverse quantità di alcol ingerito Anioc

Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

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Nel corso dell’assemblea ordinaria dell’anno sociale 2012 del mandamento di Adria dell’ associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche, la professoressa commendator Annalena Mottaran è stata nominata, da parte del conte Monzani, presidente onorario polesano, mentre la presidenza effettiva è stata affidata al cavalier Luciano Garbin, già vice presidente della stessa. Alla presenza del tesoriere cavalier Antonio Boni e dei revisori dei conti commendator Nereo Tescaroli, cavalier Arcangelo Tesser e cavalier ufficiale Pietro Sponton, è stato approvato il conto consultivo 2011. All’unanimità è stato poi eletto alla carica di vice presidente della associazione il cavalier Francesco Spinello. Durante l’assemblea, nella programmata attività del sodalizio, si è posto in evidenza che diversi cavalieri polesani non sono iscritti all’associazione. Si è quindi auspicato una loro prossima e pronta adesione per acquisire nuove forze nel territorio al servizio della associazione e per meglio assolvere gli impegni futuri. Felicitazioni

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Insegnanti in esubero impiegati nel sostegno pag.

Calcio, il bilancio della stagione pag.

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CULTURA Concerti: il tour estivo di Prhome

A112, CHE PASSIONE!

Regione REGIONE

Il Delta riserva internazionale della biosfera pag.

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Avviata la riorganizzazione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

Anche per quest’anno la Pro loco di Adria parteciperà all’animazione estiva del centro cittadino. Come di tradizione infatti ai primi di agosto partirà la rassegna di appuntamenti “Estate insieme alla Pro loco ad Adria”. Il cartellone, nel monto in cui questo giornale è andato in stampa non era ancora definitivo, ma il calendario sì prevedendo iniziative dal’1 al 29 agosto. Come sempre non si tratterà solo di spettacoli teatrali ma anche di divertimento, musica e opportunità d’acquisto visto che i negozi rimarranno aperti.

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Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe pag. 29 38

CULTURA

Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato pag. 40

Nella seconda metà degli ‘60 la Fiat si trovava a dover affrontare la preoccupante penetrazione nel mercato italiano della Mini che, dopo aggirato l’ostacolo dei dazi doganali con la costruzione della vettura presso gli stabilimenti della Innocenti, riscuoteva un notevole successo di vendite tra i giovani e, soprattutto, tra l’utenza femminile. In quel settore di mercato Fiat disponeva dell’obsoleto modello 850, non in grado di rivaleggiare per immagine e concezione tecnica con la rivoluzionaria utilitaria anglo-italiana; pertanto Dante Giacosa decise di proporre, attraverso la controllata Autobianchi, una vettura di piccole dimensioni, dall’aspetto elegante e dotata della moderna trazione anteriore. Era la A112, diventata presto uno dei simboli di quegli anni. L’8 luglio all’Autodromo di Adria si terrà un raduno di appassionati che dopo un’escursione nelle Valli del Delta e una visita al museo di Ca’ Vendramin, rientreranno all’impianto per destreggiarsi con le curve del nastro d’asfalto.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

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REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese TERRITORIO Il parco del Delta del Po pare destinato a dividere gli animi. Per alcuni è un’opportunità fondamentale, tanto da meritare l’attenzione dell’Unesco, per altri un laccio che non permette lo sviluppo del territorio. E ancora: ci sono convinti sostenitori dell’inter-regionalizzazione dell’ente e assoluti detrattori. Intanto il Piano sembra essere prossimo all’approvazione

Parco, opportunità

di Francesca De Luca

“Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e definitive”

Carnacina: “Porto Tolle non vuole chiamarsi fuori da niente, ma bisogna passare ai fatti”

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l parco del Delta del Po. Freno allo sviluppo o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che animano numerosi dibattiti ed accesi confronti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del piano ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire definitivo. Un’eventualità che a non tutti piace dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”. Nel gennaio 2011 è stato posto fine al commissariamento del parco; a seguire l’elezione del presidente Geremia Gennari, tutt’ora in carica. L’approvazione del piano è attesa dal 1997, ovvero da quando il parco è stato costituito con apposita legge regionale. Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turismo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella primavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale

PIANO DEL PARCO

Dietro a tanta sollecitudine la Corte dei Conti

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ngelo Motta, militante della Federazione della sinistra portotollese, ribadisce la posizione del partito in merito al Parco. Consigliere dell’Ente come delegato della Presidentessa Tìziana Virgili, Motta è noto per essere accanito oppositore della riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, “dannosa per il territorio in tutti i suoi aspetti: la riconversione danneggerebbe la salute dei cittadini ed anche le attività economiche prevalenti nel nostro territorio, ovvero pesca ed agricoltura”. Al contrario, secondo Motta, “Il parco offre moltissime possibilità di sviluppo”. “Guardiamo all’Emilia Romagna: perché lì il parco funziona e crea posti di lavoro? Da noi invece non ci si vuole decidere e la politica del compromesso ha bloccato ogni possibilità di sviluppo. Ora gli stessi figli di questa politica accusano il Parco di frenare uno sviluppo che loro stessi non hanno voluto creare”. “Per fortuna” continua Motta “la Corte dei Conti ha iniziato ad indagare sui soldi spesi per il piano ambientale del Parco che manca da 15 anni e il ministro dell’ambiente ha minacciato di tagliare i fondi qualora questo non venisse approvato in tempi brevi”. F.D.L.

di Polesine camerini (comitato che ha promosso una grande manifestazione nazionale ad Adria), negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi propone l’istituzione del parco interregionale (in verità previsto dalla stessa legge istitutiva del parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso). Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e definitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, una risorsa sulla quale, invece, la fondazione Cariparo ha deciso di investire avanzando la proposta di candidare il Delta del Po tra i i beni Patrimonio dell’umanità. Per il comitato il cui portavoce è il referente di Federcaccia, Carnacina: “Gli insediamenti produttivi delle vongole, dietro agli scanni, non devono avere ulteriori vincoli e burocrazia”. È poi critico nei confronti dell’ente parco sull’isola di Batteria: “Da quindici anni è in uno stato di abbandono, o la Regione intende fare programmi seri di intervento o si continua a parlare. Porto Tolle non vuole chiamarsi fuori da niente, ma bisogna passare ai fatti”. Per Legambiente, l’idea del comitato “Antiparco” “non

è originale. Già nei primi anni ’90 se ne formò uno che non ebbe altro compito che paventare pericoli e tragedie che puntualmente non si sono mai avverate. Le funzioni dei comuni non sono state espropriate, si è continuato a costruire, le attività economiche non sono state bloccate dal Parco ma dalla successione di crisi economiche con origini ben diverse”. Per Motta (consigliere dell’ente parco) “troppe menzogne sono state dette in questi 15 anni sul Parco del Delta e ci troviamo qui, nel 2012 con un Ente Parco che macina soldi dal 1997, con comuni che ricevono grossi contributi tramite l’Ente e tramite l’Europa, ma con le stesse bugie che vengono palesate in continuazione. A pochi metri da noi il Parco Emilia Romagna naviga in buone acque, crea occupazione, distribuisce permessi di caccia, fornisce marchio al pescato e all’agricoltura”. Accuse incrociate, proposte inascoltate, bisogni ignorati, e intanto ancora si aspetta. Quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi?


Argomento del mese 5 Legambiente Rovigo

tà o palla al piede? La proposta del Comitato “no parco” a porto Tolle

Un referendum per decidere se rimanere nell’Ente di Francesca De Luca

C

’è Motta che, in linea con la posizione della Provincia, da lui rappresentata all’interno dell’ente, vede nel parco la possibilità di riscatto per un territorio dalle enormi potenzialità ignorate. Ma c’è anche chi, al contrario, ritiene che il parco sia “un freno allo sviluppo”, un ente che anziché creare occupazione impone vincoli che andrebbero a discapito degli abitanti. Di questo avviso sono la segretaria provinciale della Cisl, Valeria Cittadin, che in diverse occasioni ha definito il Parco un “legaccio” (specialmente in riferimento alla vicenda della riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini), ma ancor di più lo sono i cittadini che hanno formato una sorta di comitato “no parco” il cui portavoce, Lorenzo Carnacina, è anche vicepresidente di Federcaccia. Questi, in occasione del convegno anti-parco organizzato nell’aprile scorso (dal titolo: “Attuazione norme tecniche: minacce al nostro futuro”), ha proposto un referendum, per chiedere alla cittadinanza portotollese di decidere: se vuole o meno rimanere dentro il parco? Conseguentemente Emilio Oriboni, direttore generale del Consorzio Polesine, ha a sua volta proposto di ritirare i consiglieri locali all’interno del Parco, sino al supposto referendum. Una posizione, quella di Oriboni, che ha fatto discutere ed ha scatenato la pronta reazione dell’amministrazione comunale che nella figura del sindaco, Silvano Finotti, e dell’assessore Roberto Pizzoli, ha subito precisato che Porto Tolle non abbandonerà l’ente. Secondo l’amministrazione, infatti, la via a seguire è quella del dialogo costruttivo all’interno dello stesso, unico luogo nel quale sia possibile far valere le proprie rivendicazioni e discutere del futuro del territorio. Ciò che mette d’accordo tanto l’amministrazione che il nuovo comitato è la richiesta di poter decidere quali aree includere nel Parco e quali invece, non sottoporre a specifici vincoli.

Nessuna costruzione è mai stata bloccata

Sotto tutela solo parte degli argini e delle lagune S

ul parco le divisioni, le idee, i punti di vista, sono molteplici e differenti. Ci sono i politici, i cacciatori, i pescatori, gli agricoltori, ognuno con la propria visione. E c’è Legambiente, che conosce l’argomento in modo approfondito e non fa mancare le sue considerazioni in merito. Giorgia Businaro, direttrice di Legambiente Rovigo, definisce innanzitutto le aree che rientrano nel parco, per sfatare alcune dichiarazione di chi, il parco, proprio non lo vuole. “L’opposizione al Parco nasce come “cacciatori contro ambientalisti”, con la LR 36/97, che ha istituito il parco, è stata approvata anche una cartografia temporanea del parco, definibile “a macchia di leopardo” (frutto di una lunga contrattazione politica e non tecnica) e deve essere chiaro che nessun centro abitato è incluso nel parco, pertanto le attività edilizie non possono essere bloccate dal parco; le aree agricole sono pochissime, marginali lembi abbandonati, pertanto nessuna attività agricola è bloccata dal parco; le aree periurbane, industriali, di sviluppo, sono fuori dal parco. Insomma nel parco non abita nessuno e nessuna attività edilizia è mai stata bloccata dall’Ente parco. Allora qual’è l’area del parco? “Golene, rami del fiume, alcune lagune, il 50% delle superficie delle valli e dagli scanni, fatta salva una fascia di 30 metri”. Ovvero le aree che interessano ai cacciatori. I cacciatori dunque sono la catego- Investendo in ria che più detesta l’Ente Parco, e non efficienza energetica, solo. Ma ci si domanda davvero come il occupazione oltre parco può divenire un’opportunità per il 10 volte superiore territorio e quali siano le proposte che si a quello della centrale dovrebbero avanzare per rendere questo più attrattivo? Per Businaro “Oggi vince chi fa sistema, chi è in grado di stare sul mercato ed offrire una rete di servizi capillari. Il turista, la famiglia che arriva, cerca da casa i servizi offerti da un sistema territorio perché cerca in poco tempo di fare molto. Il parco deve promuovere le offerte diversificate delle spiagge (da Rosolina a Scanno Boa), degli alloggi, dei locali, e le offerte sportive (bici in parco, cavallo, pesca sportiva, giri in barca, barche a vela, giri in canoa, tour sugli argini), dovrebbe veicolare e coordinare le offerte serali, le sagre, concerti, animazioni estive (che peraltro finanzia). Lo scorso anno a Rovigo Legambiente mostrò calcoli che dimostravano che con un decimo dell’investimento previsto per il carbone si sarebbe potuto investire in efficienza energetica nei settori dell’edilizia residenziale e commerciale, ricavando un impatto occupazionale oltre 10 volte superiore a quello della centrale a carbone. “Tale scelta” spiega la direttrice, “avrebbe messo/potrebbe mettere in moto le piccole e medie aziende del Polesine che lavorano in edilizia, nel manifatturiero, potrebbe attivare una filiera produttiva di materiali innovativi per la riqualificazione energetica degli edifici usando risorse agricole oggi trascurate (la cannuccia di palude) o abbandonate (la canapa)”. Quanto fosse praticabile tale ipotesi lo dimostra lo studio della Camera di commercio di Rovigo sulle rinnovabili presentato lo scorso anno e lo studio sull’edilizia sostenibile del sindacato degli edili Cgil, la Fillea, semF.D.L. pre dello scorso anno.


6 Adria - in Municipio Servizi Prosegue la protesta dei cittadini

POLITICA

Bollette con cifre da capogiro

l Pd cittadino

PROPOSTA PER I “PARCHEGGI ROSA”

Non è dato sapere se questi importi spaventosi siano da attribuire ad un aumento di tariffe, ad un recupero di anni precedenti, alla rottura delle tubazioni o a cos’altro di Roberta Giacomella

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amiglie sull’orlo della disperazione ad Adria per le cifre da capogiro delle bollette dell’acqua. Importi insopportabili da affrontare in una sola rata, sia per il particolare momento di crisi economica, sia per la mazzata dell’Imu e dell’addizionale Irpef. Molti cittadini si sono presentati allo sportello con la bolletta in mano riportante cifre di migliaia di euro nella voce “importo da pagare”, e non è dato sapere se questi importi spaventosi siano da attribuire ad un aumento di tariffe, ad un 2007 a circa 800 cittadini adriesi per i servizi recupero di anni precedenti, alla rottura delle di depurazione e fognatura. Un caso che aveva tubazioni o a cos’altro. Tant’è che Stefania fatto muovere anche il Codacons di Rovigo e il Difensore civico reTescaroli del Nuovo polo gionale. Però i problemi ha chiesto l’urgente e stra- La società sono rimasti, anzi si sono ordinaria convocazione del si fa forte accentuati. La società in Consiglio comunale alla della convenzione questione si fa forte del presenza di dirigenti e fun- che vincola per zionari di Acque Potabili trent’anni il Comune fatto che il mercato in cui opera è bloccato da una per trovare in tempi brevi una soluzione condivisa. Le prime “bollette convenzione che vincola per trent’anni il Comupazze” hanno iniziato ad arrivare nel giugno ne alla gestione del servizio idrico da parte di

Le prime “bollette pazze” hanno iniziato ad arrivare nel giugno 2007

Acque Potabili fino al 2020. Palazzo Tassoni fa sapere sono già oartiti i primi contatti con la società per trovare una soluzione rispettosa delle diverse esigenze. Intanto anche Federconsumatori è al lavoro per studiare nel dettaglio la convenzione e il regolamento sottoscritti a suo tempo tra amministrazione comunale e società, per trovare qualche spiraglio che possa consentire agli utenti una scappatoia per metter finalmente fine alle cause di questo costo anomalo dell’acqua.

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stituzione di “parcheggi rosa” per donne in stato di gravidanza o con prole neonatale. E’ la proposta presentata al sindaco dal consigliere del partito Democratico adriese Matteo Stoppa che suggerisce all’Amministrazione Comunale un ulteriore strumento per perseguire il miglioramento della qualità della vita delle famiglie partendo dall’utilizzo dei mezzi di trasporto privato in ambito urbano. Il Pd adriese si fa quindi portavoce dell’esigenza di creare appositi stalli di sosta in alcuni specifici luoghi dell’abitato in prossimità di strutture o luoghi di servizio pubblici e privati quali, ospedale, municipio e uffici pubblici, farmacie e aree commerciali del centro, che sono spesso saturi e costringono le mamme a prolungate ricerche di parcheggio. Gli stalli potranno essere indicati con apposita segnaletica orizzontale/verticale e la sosta sarà autorizzata alle donne in stato di gravidanza accertato o mamme di bimbi minori di anni 1, residenti nel comune, in possesso di un Contrassegno Temporaneo da rilasciare, a seguito di apposita domanda, dal corpo di Polizia Municipale. Il contrassegno, che riporterà al massimo le targhe di due autovetture, dovrà essere esposto e la sosta potrà essere autorizzata per 2 o più ore. Considerato che il vigente Codice della Strada tra le categorie a cui è possibile riservare zone di parcheggio riservato non contempla tale gruppo di automobilisti, per il rispetto dell’uso di queste aree di sosta “rosa” ci si potrà affidare esclusivamente alla sensibilità dei cittadini non potendo elevare contravvenzioni nei confronti di eventuali trasgressori. Ro.Gi.

PATTO DEI SINDACI PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

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ecentemente a Palazzo Celio di Rovigo l’assessorato provinciale all’ambiente ha organizzato un nuovo appuntamento per promuovere il patto dei sindaci e con esso la sostenibilità energetica ed ambientale. “L’obiettivo del patto – ha affermato l’assessore Giuliana Gulmanelli - è proprio aiutare i governi locali ad assumere un ruolo decisivo nel processo di attuazione delle politiche in materia di energia sostenibile, collegate alla riduzione delle emissioni clima alteranti”. Julik Zanellato, direttore di Sodea, ha sottolineato che oltre al risparmio energetico, le opportunità e i risultati delle azioni dei firmatari possono essere molteplici: dalla creazione di posti di lavoro stabili e qualificati non subordinati alla delocalizzazione, parallelamente ad una accresciuta competitività economica e ad una maggiore indipendenza energetica, fino ad un ambiente e a una qualità di vita più sani. La Provincia di Rovigo ha un ruolo di struttura di supporto della Commissione Europea per il patto dei sindaci, sulla base dell’accordo di partenariato sottoscritto nel 2010 ma è necessaria una forte cooperazione anche tra i diversi partiti politici. Franco Vecchiati, presidente di Sodea, ha sottolineato infine l’ importanza dell’ impegno per la sensibilizzazione dei comuni sui concetti e sul valore del patto, nell’assistenza scientifica ed amministrativa soprattutto da parte di manager ad obiettivo che collaborando con tali strutture aiutino ad individuare le risorse finanziarie necessarie alla redazione dei piani di azione previsti per l’adesione. Il percorso del patto è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di politica

Giuliana Gulmanelli

Tra i Comuni che hanno già dato la loro adesione c’è anche Adria energetica sostenibile e cioè la riduzione del 20% dei consumi di energia, l’incremento del 20% delle fonti rinnovabili e la riduzione del 20% delle emissioni CO2 al 2020. Mobilità pulita, riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici rappresentano i principali settori sui quali concentrare gli interventi delle amministrazioni, anche attraverso progetti finanziabili dall’Unione Europea. Ad oggi hanno aderito al patto dei sindaci 9 comuni: Adria, Bergantino, Castelguglielmo, Castelnovo Bariano, Costa di Rovigo, Lendinara, Melara, Occhiobello e Taglio di Po. El.Gr.


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8 Adria - in Municipio L’Intervento

In Consiglio Idv-Sel, Pd e Nuovo Polo incalzano l’assessore ai lavori pubblici

Via Respighi, la minoranza chiede chiarezza

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico di Francesca Zaccariotto*

di Martina Celegato

C

Tescaroli: “Non c’è niente di personale e di pregiudiziale verso l’assessore noi abbiamo assunto un atteggiamento di vigile fermezza verso l’arroganza e la protervia dimostrate nella vicenda”

ontinua a tenere banco ad Adria la querelle tra l’assessore Federico Simoni e la minoranza consiliare. L’assessore come già più volte segnalato dai portavoce Idv-Sel, Pd e Nuovo Polo per Adria sarebbe reo di aver mentito a riguardo del suo stato di famiglia al momento dell’acquisto da parte dei suoi familiari ad un prezzo stracciato del terreno pubblico di Via Respighi, attraverso un’asta comunale. Con una comunicazione congiunta le forze di minoranza hanno commentato tutta la questione descrivendone i fatti nei dettagli. “Pur essendosi recato personalmente solo alla fine dello scorso anno presso l’ufficio anagrafe del Comune per sottoscrivere la richiesta di cambio di residenza, Simoni, nel consiglio comunale dal 1° marzo di quest’anno, non ha esitato a sostenere che non era più nello stato di famiglia dei genitori quando gli stessi hanno partecipato all’asta ed acquistato il terreno di via Respighi a trattativa privata. Puerile è il suo tentativo di invocare ingenuità e non conoscenza della legge, è un atteggiamento che non gli fa onore visto il ruolo che attualmente ricopre”. “Goffo il suo modo di reagire palesemente non credibile e fuori luogo, condito di invettive, di vittimismo e di denigrazioni. Non c’è niente di personale e di pregiudiziale verso l’assessore Simoni; noi abbiamo assunto un atteggiamento di vigile fermezza verso l’arroganza e la protervia dimostrate nella vicenda - continua l’agguerrita nota divulgata da Nella foto il consigliere del Nuovo Polo, Stefania Tescaroli, il capogruppo Stefania Tescaroli a nome di tutti i gruppi consiliari dell’Idv, Rosa Barzan e Caterina Zanetti del Pd di minoranza che sottolinea l’importanza del ruolo istituzionale ma soprattutto la no. Tutto il centrodestra sa bene A cadenza regolare, direi quasi pianificata, appaiono coerenza - noi svolgiamo un Non saranno le sue che sulla questione “Respighi” sulla stampa attacchi diretti al sottoscritto, dettati, ruolo istituzionale e politico; non provocazioni non c’è accanimento dell’oppo- a questo punto non rimane altro motivo, da odio o ci fermeranno certamente le inti- a farci decidere sizione ma una richiesta ormai astio personale che qualche pseudo-esponente politico midazioni di querele così come quando rivolgerci generalizzata e forte che sale di minoranza ha nei miei confronti, piuttosto che da non saranno le sue provocazioni alla Magistratura dall’opinione pubblica che recla- reali motivi di fondo.” A difesa di Simoni è intervenuto a farci decidere quando rivolgerci ma chiarezza, trasparenza ed anche il Sindaco Massimo Barbujani che ha ribadito alla Magistratura. Sappiamo che c’è un procedimento atti conseguenti”. Non sembra proprio rifiutare l’idea come sia necessario evitare strumentalizzazioni su in corso, noi ribadiamo la nostra fiducia nell’attività dell’accanimento personale l’assessore in persona che fatti di dominio pubblico e sottolineando che tutti gli effettuata dall’organo inquirente sicuri che anche su rispondendo alle accuse della minoranza ribadisce la atti sono stati regolarmente registrati e liberamente questo versante si saprà distinguere il sacro dal profa- sua posizione con una nota di amarezza. “Ci risiamo. consultabili.

SE CI SONO DELLE IRREGOLARITÀ VADANO IN PROCURA le opposizioni non hanno fatto”. A riguardo della sua apparente menzogna che ad oggi è il capo fondamentale d’accusa l’Assessore Simoni afferma convinto “Ma quale sarebbe la mia menzogna? Dichiarare che mi sono sposato il 1 ottobre, e che già da parecchi mesi convivevo nella nuova abitazione, in cui risiedo a tutt´oggi, per cui a fare data da allora avevo “de facto” un nuovo nucleo famigliare? Tra parentesi, sono cose che nulla c’entrano e non hanno nessuna valenza rispetto a quello che continuamente le opposizioni dichiarano, per cui a questo punto non capisco di che cosa si stia parlando. Se la minoranza è così

povera di argomentazioni da attaccarsi su queste cose e se è così meschina da puntare sul personale di un amministratore, forse allora non sbaglio poi tanto nel pensare che c’è dell’astio personale. Non ci sono lati oscuri da spiegare ai cittadini, ci sono le registrazioni ed i verbali del consiglio comunale, ed è per questo che non risponderò più a queste accuse. Ho commesso un errore ma non ho dichiarato il falso, loro invece vogliono confondere le idee ai cittadini. Per questo, non ritornerò più sulla faccenda fino a che non mi si dirà per iscritto di che cosa sono o potrei essere accusato”. Ma.Ce. Federico Simoni

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*Presidente della Provincia di Venezia

La risposta di Simoni

ibadisco ancora una volta: se qualcuno ha motivi di ritenere che ci siano delle irregolarità o illegittimità nella vicenda di “via Respighi”, vada in Procura della Repubblica, prima che sui giornali. Se nonostante i pesanti attacchi questo passo non viene compiuto è evidente che l´interesse reale è solo quello di screditarmi agli occhi della gente e di apparire sulla stampa, piuttosto che una reale e sincera volontà di ottenere giustizia e conoscere la verità. La mia famiglia si è già rivolta alla giustizia a propria tutela presentando denunce-querela ed esposti, che stanno avendo il loro corso, cosa che

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“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

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Adria - in Municipio 9 Intervista L’assessore FedericoSimoni sullo stato economico dell’ente

Bilancio, i servizi sono salvi

L’amministrazione deve fare i conti con il forte indebitamento e con i tagli ai trasferimenti statali di Melania Ruggini

Q

uali sono state le maggiori difficoltà riscontrate nella stesura del bilancio previsionale? “Purtroppo ci troviamo ingessati, poiché nel passato sono stati contratti troppi mutui. Oggi stiamo pagando le scelte “dei nostri padri”. Il Comune di Adria ad esempio non può contrarre mutui per un indebitamento di 177%, per cui da 2 anni non ne stiamo contraendo. Le alienazioni di beni sono atti necessari e obbligati, come sta proponendo anche lo Stato, con la recente proposta di vendita dei propri immobili”. Cosa manca al bilancio previsionale di quest’anno rispetto agli anni scorsi? “Con la manovra Tremonti i trasferimenti statali sono enormemente diminuiti: dal 2010 al 2011 ci siamo ritrovati con un milione di euro in meno. Nel 2011 rispetto al 2010 il taglio della manovra ha comportato

Focus

“A

una diminuzione complessiva di 640.000 euro, mentre per 2012 si è arrivati a una diminuzione di 1 milione circa di euro. Inoltre ci hanno tolto altri 47.000 euro in rapporto al trasferimento dei fabbricati categoria D, rurali. Altro taglio sui trasferimenti statali viene applicato a quei Comuni in cui si sono svolte elezioni, nel periodo ridotto di 5 anni: l’ammanco dell’anno scorso si attesta a 134.00 euro, quest’anno 110.000 euro. Sottratta per la prima volta l’addizionale per il consumo di energia elettrica, pari a 240.000 euro in meno. Tolti i trasferimenti statali per la copertura delle spese del tribunale, così come il contributo per i nidi, il trasferimento che andava a compensare le spese del segretario comunale e quello per le spese del distacco sindacale. Nel complesso si stima una diminuzione dell’8-9% sui trasferimenti statali”.

TAGLI ED EFFICIENZA LA VIA OBBLIGATA DEI COMUNI

bbiamo fatto i salti mortali per mantenere i servizi tali e quali – spiega l’assessore Federico Simoni - eppure ci siamo riusciti, lavorando in particolare sulla razionalizzazione delle spese, sugli sprechi, sul monitoraggio delle entrate e delle uscite, riducendo ad esempio il parco auto, usando con

Ci saranno nel bilancio dei tagli sui servizi? “Nessun taglio: inalterati tutti i servizi, per cui i nostri sportelli saranno tutti aperti. Non solo: li abbiamo pure aumentati. Dal 2000 al 2010 ad esempio il contributo per le scuole paritarie era di 50-60.000 euro; nel 2012 le scuole materne paritarie avranno un contributo di 80.000 euro circa, 20.000 euro in più rispetto agli ultimi 10-12 anni. L’obiettivo è stato aumentare gli stanziamenti per il sociale per ovvi motivi, viste le necessità; perciò è stata incrementata la manutenzione straordinaria degli immobili ad uso abitativo popolare in risposta all’emergenza abitativa. Una parte delle entrate pari a 400.000 euro sono inoltre da destinarsi per le spese in conto capitale: nuovi loculi per il cimitero e manutenzione sociale”. Come risponderete alla proposta di alcuni consi-

mezzi convenzionati non acquistati, vendendo le auto vecchie, lavorando sul risparmio dei consumi comunali, come gas ed energia elettrica, coibentando la sede comunale. Un lavoro “certosino” e soddisfacente. “Siamo stati dentro al patto di stabilità, non siamo andati in scopertura di cassa e stiamo riducendo l’indebitamento, tramite la destinazione di risorse e il pagamento di minori interessi passivi. Stiamo inoltre cercando strumenti alternativi all’indebitamento, come sistemi di project financing, leasing immobiliare e permute”. Al vaglio inoltre convenzioni con

glieri di azzerare l’Imu? “Tutti vorremmo azzerare l’Imu, tuttavia nessun Comune l’ha fatto, perchè altrimenti il bilancio non starebbe in piedi, a meno che non si tagliassero tutti i servizi comunali e si mantenesse in piedi solo il Comune e gli stipendi del personale. Questa la nostra soluzione: un’aliquota del 5‰ sulla prima casa, del 10,60‰ sulla seconda casa, del 9,60‰ per i terreni agricoli e dell’1‰ per fabbricati rurali strumentali, optando per un’aliquota più bassa sulla prima casa, in modo che chi non ha lavoro non si trovi svantaggiato anche sulla tassazione della prima casa. Reputiamo questa proposta socialmente più equa. L’addizionale Irpef sarà dello 0,8‰, al pari degli altri comuni. Inoltre, per gli ospiti della casa di riposo, la casa di appartenenza è stata assimilata all’abitazione principale del 5‰”.

alcune amministrazioni per incentivare l’uso comune di uffici, come l’ufficio statistica elettorale, l’anagrafe e i servizi demografici, tramite alcuni percorsi di accordo politico con realtà limitrofe, tra cui Pettorazza e Loreo. Si starebbe inoltre valutando la possibilità di una convenzione con il Comune di Rovigo per la programmazione del personale amministrativo dell’ufficio legale. “Infatti non si può più ragionare sui Comuni piccoli, come lo Stato ha intenzione di fare con l’eventualità di far saltare i Comuni sotto 5 e i 10.000 abitanti”- spiega l’assessore al Bilancio.

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10 Adria - Vita in città Problematiche sociali In Consiglio approderà il problema della dipendenza

Gioco d’azzardo, la politica cerca soluzioni di Melania Ruggini

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olitica e gioco d’azzardo si incontrano in consiglio comunale per sviluppare il sano confronto: la proposta arriva da Patrizia Osti. Da alcuni mesi, infatti, l’assessore alle Politiche Sociali sta seguendo da vicino questa problematica, grazie al lavoro condotto dall’Ulss 19 sul territorio, fino ad avanzare il proposito di discuterne a breve come uno degli ordini del giorno del dibattito politico. Lo scopo è avvicinare l’intero Consiglio comunale e i cittadini a questa crescente patologia degenerativa, che assume riscontri molto inquietanti, se si pensa che dalla fine degli anni novanta ad oggi si è assistito ad un incremento del gioco d’azzardo dovuto al suo facile accesso e al basso costo delle giocate. “Il gioco fa parte di quelle tradizioni legate alla storia dell’umanità- commenta l’assessore Patrizia Osti - A partire dal gioco dei cavalli, alle corse delle bighe, arrivando ai giorni nostri, l’uomo ha sempre coltivato il lato ludico. Da questo punto di vista, la mia posizione è super partes; sarà capitato a chiunque di tentare la sorte almeno una volta nella vita. Quando tuttavia il gioco degenera nell’ossessione e diventa patologia, allora arriva il momento di correre ai ripari e di sensibilizzare la popolazione anche dal punto di vista politico e sociale”. “Probabilmente – continua l’assessore - in uno dei prossimi consigli comunali sarà portata all’attenzione dell’ordine del giorno questa patologia, legata marginalmente anche alla crisi e al conseguente bisogno di tentare di vincere. In tal modo si potrà discutere e confrontarsi, per capire le strate-

Il basso costo delle giocate ha fatto aumentare il numero di chi scommette gie per combattere questa malattia, tramite iniziative sociali”. La politica, a partire dal territorio locale, può avere, dunque, un importante risvolto sociale, specie quando si toccano argomenti di profonda attinenza sociale, dato che il giocatore patologico diventa un malato sociale, avendo perso il controllo della situazione e le connesse conseguenze, trascinandosi problemi sul lavoro, in famiglia, con gli amici e nella gestione delle proprie finanze. Tale patologia è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come rilevante problema di salute pubblica; i comportamenti conseguenti al gioco d’azzardo incidono fortemente sul piano psicologico – relazionale e sociale. Come dimostrano numerose ricerche, vi è una prevalenza significativa del gioco problematico nei giovani i quali, rispetto agli adulti, amano maggiormente il rischio e hanno, quindi, maggiori probabilità di esse-

I giovani, amano maggiormente il rischio e hanno, quindi, maggiori probabilità di coinvolgersi in attività illecite per procurarsi il denaro re coinvolti in attività illecite per procurarsi il denaro, sviluppando una dipendenza. Possono essere fattori di rischio per lo sviluppo del gioco problematico la ridotta capacità di autocontrollo, la trasgressione delle regole sociali, la maggiore facilità a sviluppare dipendenza, la tendenza a cercare sensazioni di evasione, oltre alla mancanza di valutazione in merito alle conseguenze delle proprie azioni.

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NEWS Ulss 19

NEL 2011 SEGUITI 40 GIOCATORI PATOLOGICI

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e ricerche internazionali stimano dall’1 al 3% la popolazione vittima del gioco patologico: in Italia sono circa 700.000 persone di età compresa tra i 40-50 anni di cui 85% maschi e 15% femmine. Anche in Polesine le Ulss stanno correndo ai ripari: da alcuni anni, ad esempio, l’Ulss 19, tramite il Dipartimento per le dipendenze e grazie all’impegno di ACAT Basso Polesine, sta offrendo alle persone con dipendenza un trattamento basato sui gruppi di auto-mutuo aiuto. Composti da una decina di persone, i gruppi hanno cadenza settimanale e prevedono la presenza dei familiari e operatori esperti. Persone e famiglie sono inserite nel gruppo dopo essere state sottoposte per due mesi a un intervento psicoeducazionale. Servizio per le dipendenze e ACAT Basso Polesine hanno inoltre realizzato incontri di informazione e di sensibilizzazione con associazioni di volontariato locale. Nella città etrusca sono stati recentemente organizzati due incontri preparatori di approfondimento sul tema, il primo il 15 maggio scorso e il secondo il 22 maggio. Entrambi gli incontri hanno visto il diretto coinvolgimento del pubblico, diviso in gruppi di lavoro, e hanno registrato una buona affluenza, segno che il tema trova una forte presa nella popolazione. Andrea Finessi, direttore del dipartimento Ulss 19 per le dipendenze, spiega che nel 2011 sono state seguite una quarantina di persone. Dopo un primo incontro, i malati intraprendono un percorso psico-educazionale, in gruppi di automutuo aiuto. Me.Ru.


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14 Adria - vita in città Terremoto Il Polesine si scopre zona sismica

Dopo la paura si pensa alla ricostruzione

Crollati gli edifici di culto ma anche case a capannoni. Due milioni e mezzo di euro per ripartire

di Fortunato Marinata

I

l territorio prova a tornare alla normalità dopo la serie di scosse di terremoto che dal 20 di maggio ai primi giorni di giugno hanno tenuto tutti con il fiato sospeso. Questo terremoto, infatti, anche se verrà archiviato come “dell’Emilia” ha toccato in profondità anche il Polesine, tanto che il consiglio dei ministri non ha tergiversato un attimo nell’estendere anche alla provincia di Rovigo lo “stato di emergenza”. I comuni più colpiti, ovviamente sono stati quelli sul confine: Ficarolo, Castelnuovo Bariano, Salara, Castelmassa, con diversi abitazioni danneggiate, capannoni atterrati, aziende ferme e un morto sul lavoro: Paolo Siclari, rimasto ucciso in un crollo nell’azienda in cui lavorava a Castelmassa. Ma una lista dei danni l’hanno stilata anche ad Adria, con crepe al teatro Sandro Pertini e alla stessa sede municipale, e in quasi tutti i paesie le cittadine con un pa-

trimonio architettonico storico un po’ trascu- in una piana alluvionale dove gli strati superrato. La prima casa sismica venne inventata ficiali del sottosuolo sono prevalente costituiti più o meno da queste parti, a Ferrara dopo da sabbie e argille portate dai fiumi ma ciò il terremoto del 1570, da Pirro Ligorio ma non significa sia completamente scevro da rimase un modello mai copiato e del resto qualsiasi pericolo. Per le case, infatti, le fonchi immaginava che damenta che poggiano il Polesine fosse una Le case con sulla sabbia potrebbero terra soggetta a som- le fondamenta essere la causa dei tanti movimenti tellurici? nella sabbia, danni riportati anche A memoria d’uomo le forse, la causa nel Polesine. In passaminacce sono sempre dei tanti crolli to del resto non è mai stata data la giusta imarrivate dall’acqua, mai dalla profondità della terra che qui, tra portanza alle caratteristiche del sottosuolo. l’altro, è sabbia. “Le scosse registrate – ha Per questo abbiamo suggerito alla Regione spiegato Roberto Cavazzana vicepresidente Veneto di inserire nel Pat (Piano di assetto dell’Ordine regionale dei Geologi – rientrano del territorio) come obbligatori gli studi di nei parametri indicati nelle mappe sismiche. micro zonizzazione sismica. Ciò permetterà Il Polesine è un’area a bassa intensità telluri- di individuare quali dovrebbero essere le ca, è classificato in fascia quattro solo alcuni caratteristiche degli edifici comune per comucomuni sono in fascia tre. Il Polesine si trova ne”. E sarà sempre la Regione del Veneto

Il crollo di un campanile in Emilia Romagna ad occuparsi della ricostruzione, rispetto a L’Aquila, infatti, non sono stati nominati super-commissari con super-poteri. A luglio il compito della Protezione civile sarà finito e toccherà al presidente Luca Zaia gestire i due miliardi e mezzo di euro (la cifra è ancora traballante) stanziati dal Governo. Ai sindaci dei Comuni, invece, il compito di vigilare sulla ricostruzione soprattutto dei capannoni e trovare le risorse per l’adeguamento agli standard di sicurezza, visto che non saranno finanziate direttamente dallo Stato. Per questo i sindaci polesani hanno chiesto agevolazioni di natura fiscale come: la possibilità di derogare rispetto agli obblighi imposti dal patto di stabilità, piuttosto che trattenere in-

teramente i proventi dell’Imu o la possibilità di scaricare una parte degli oneri sostenuti per la messa a norma e la manutenzione degli edifici. “Chi si trova con l’abitazione inagibile – ha spiegato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, in occasione della sua visita in Polesine - è già prevista la sospensione dall’imposta fino a settembre, tranne che per le case di Rovigo”. Un intervento tempestivo invece è stato auspicato dal vicario del vescovo di Rovigo, monsignor Claudio Gatti, visto che la natura dei danni è soprattutto a carico degli edifici religiosi e fortunatamente il numero dei senza tetto è stato molto contenuto. L’incubo del L’Aquila volerà anche sulla testa dei polesani?

SISMA ADRIA DANNI MA ANCHE SOLIDARIETÀ

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l sisma dello scorso 20 maggio unito alla scossa sentita il 29 in due momenti e a quelle di assestamento che ormai accompagnano le giornate dei cittadini adriesi hanno sicuramente attirato l’attenzione su una problematica relativa al rispetto delle normative antisismiche ma anche promosso una spontanea generosità verso le popolazioni maggiormente colpite in terra emiliana. Un piano strategico congiunto tra volontariato e Protezione civile è stato subito elaborato a livello provinciale e, se il rischio terremoto non è assolutamente scemato, si riflette sui maggiori rischi del Polesine che fanno riferimento a problematiche idrauliche, che creerebbero un’emergenza dentro all’emergenza e che vanno quindi scongiurati. L’assessore Federico Simoni negli scorsi giorni è stato impegnato in numerosi sopralluoghi relativi agli edifici pubblici della città etrusca che hanno portato ad elaborare una scheda dettagliata di ognuno di essi creando così un quadro completo della situazione, sicuramente utile in caso di altre emergenze. Le forti scosse hanno colpito sopratutto gli edifici più antichi della città che però rivestono un ruolo fondamentale per la cittadinanza a partire da Palazzo Tassoni, sede del municipio, che presenta varie crepe e fessurazioni apparse in tutta la superficie in seguito alle scosse del 29 maggio. E’ da sottolineare che alcune fessure esistevano già prima del sisma ma la situazione si è aggravata nella zona della soffitta con nuove aperture sub diagonali nelle pareti di spina e con la rotazione delle pareti perimetrali spinte dalle falde del tetto. L’edificio per la sua importanza storica artistica è sottoposto a vincolo della Soprintendenza per

i Beni architettonici di Verona e i lavori di ripristino ammonteranno all’incirca a 450 mila euro. Il secondo edificio che ha subito strutturalmente le scosse del terremoto è il Teatro Comunale, anch’esso sottostante al vincolo della Soprintendenza, i cui danni si sono concentrati nella zona del palco, con lesioni alle colonne portanti, e nella zona sovrastante al paco, dove aveva sede la scuola di danza, dove sono notevolmente peggiorate le condizioni di alcune fessure preesistenti che spingono verso il distacco dal resto dell’edifico. Le fessure, già monitorate in precedenza, continueranno ad essere oggetto di attente osservazioni per preservare l’integr. struttura. Anche la zona dei camerini, che sovrasta i giardini pubblici Zen ha subito lesioni che si sono estese anche all’esterno danneggiando la muratura e la cornice di gronda. Per ripristinare in maniera totale l’edificio il budget ammonterebbe a 600 mila euro. L’ultimo edificio che ha subito danni rilevanti è stato l’Auditorium Pertini, ubicato presso la casa di riposo, nel quale si sono rilevate lesioni al paramento murario e alla pavimentazione sia interna che esterna nella zona perimetrale. Non essendo sottoposto ad alcun vincolo vista la sua recente costruzione (1994) per la sua riparazione e messa a norma sarebbero necessari 450 mila euro. Danni non da poco ma comunque contenuti se si pensa alla poca distanza che separa dall’Emilia e la zona del sisma che ha coinvolto anche una parte di Polesine. A queste cifre vanno poi a sommarsi i danni riscontrati dai privati e certificati dai rilevatori che ammontano a 250 mila euro per edifici e abitazioni e 20 mila per quanto riguarda il settore agricolo. Ma.Ce.


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16 Adria - Vita in città Sanità Il Consiglio regionale ha accolto l’emendamento Mainardi-Azzalin

Le Ulss di Adria e di Rovigo sono salve

Il Polesine potrà contare su un trattamento differenziato al pari dei territori montani e lagunari

DIOCESI 7 nuovi diaconi

LA COMUNITÀ RELIGIOSA RODIGINA SI RINFORZA

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di Roberta Giacomella

L

’autonomia operativa delle Ulss di Adria e di Rovigo è salva. Così ha deciso il consiglio regionale che ha accolto l’emendamento presentato dai consiglieri polesani Mauro Mainardi del Pdl e Graziano Azzalin del Pd. In questo modo il nuovo piano socio-sanitario del Veneto garantirà la piena “specificità” del Polesine che potrà contare su un trattamento differenziato al pari dei territori montani e lagunari. L’emendamento, infatti, è andato a modificare l’articolo 1 comma 3 della nuova norma aggiungendo dopo le parole “del territorio montano e lagunare” l’espressione “e del Polesine”. “Non è stata una partita facile, sottolinea l’esponente del Pdl. Non tutti i consiglieri regionali si rendono conto delle peculiarità della nostra terra. Il Polesine ha una situazione sociale e demografica più simile a quel- L’ospedale di Adria, il consigliere regionale del Pdl Mauro Mainardi e quello del Pd Graziano Azzalin la bellunese o della laguna veneta che a quella degli ga come: “Non si tratti di emendamenti ‘di bandiera’ o approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, imhinterland padovano e veronese”. di pura difesa territoriale ma ba- pegnato in una raccolta firme per difendere l’indipen“Il Polesine non poteva risati sul normale buonsenso che, denza dell’Ulss 19 e della qualità riconosciuta dei suoi schiare di diventare un territorio Anche il contributo chi si accinge a varare le linee servizi socio sanitari, dell’ospedale per acuti di Adria, e di serie B. Per evitarlo, continua del Comitato il consigliere, abbiamo messo da per la Salute programmatiche del futuro della del presidio ospedaliero di Porto Viro. sanità della propria Regione, non L’opera del comitato si è dunque aggiunta in modo parte i singoli colori di partito e del Delta è stato può non avere”. indipendente alle istituzioni che ad oggi hanno voluto abbiamo fatto prevalere la logica determinante Da non dimenticare il contri- confermare e difendere la bontà e l’importanza dei territoriale”. Infatti l’emendamento approvato nasce da un ac- buto cittadino del Comitato per la Salute del Delta, servizi dati al territorio. corpamento con quello di Azzalin che a sua volta spie- nato circa un mese fa per far fronte alla imminente

na grande festa ha accolto i 7 nuovi diaconi della Diocesi di Adria e Rovigo ordinati lo scorso 19 maggio dal vescovo Lucio Soravito de Franceschi. Personalità diverse, realizzate nel mondo del lavoro e della famiglia che hanno scelto un ruolo particolare e speciale, per predicare il vangelo e trasmettere la fede tra i giovani e tra la comunità in maniera semplice e alla pari. I sette nuovi diaconi sono tre giovani facenti parte dei frati minori Cappuccini, fra Davide Campesan, fra Giovanni Fontolan e fra Luigi Carlea, tre diaconi permanenti della Diocesi ossia Marco Maran, Benedetto Pavarin e Settimio Rigolin, e un alunno del seminario vescovile di Rovigo, Alberto Rimbano. Entusiasta e pieno di energia è stato il discorso del vescovo dopo l’ordinazione che ha sottolineato l’importanza del ruolo del diacono come predicatore e servo di Dio ma anche come simbolo del Vangelo tra la gente e con la gente anche in maniera laica come i tre diaconi permanenti della Diocesi che oltre ad una carriera professionale d’eccezione contano anche una famiglia e dei figli. “Il diacono è un dono grande per tutti; la sua presenza fa rivivere l’esperienza dell’amore del Signore Gesù per l’intera umanità in difficoltà spirituale e materiale, bisognosa di verità, di amore, di giustizia e di pace. Il primo compito del diacono è quello di annunciare, o meglio proclamare il Vangelo”. Un grande periodo per la diocesi rodigina visto che anche le fila dei sacerdoti sono andate a rinforzarsi di giovani leve grazie all’ordinazione presbiterale di Don Luca Borgna lo scorso 9 giugno presso la cattedrale di Rovigo. Il prete novello ha poi potuto celebrare l’importante eucarestia del Corpus Domini del Me.Ru. 10 giugno a Lendinara.

NEWS Caritas diocesana

Congedo

CONCLUSO IL PERCORSO DI RIFLESSIONE

DON BERNARDO TRASFERITO A ROVIGO

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i è concluso lo scorso 4 giugno l’intenso percorso di riflessione svolto dalla Caritas Diocesana in collaborazione con il Servizio Pastorale Giovanile che ha coinvolto le scuole del territorio. Tre i temi sviscerati con i ragazzi, tre argomenti attuali e contemporanei che non hanno mancato di coinvolgere e far nascere nuovi punti di vista e idee. Dal “Confine” e quindi la diversità, passando per “Come il filo del Ragno” ossia la comunicazione e i suoi strumenti arrivando a “Il Bello di...” sul valore della bellezza e la sua reale importanza nella vita di tutti i giorni, le discussioni e i laboratori hanno portato i loro frutti fra i ragazzi. L’obiettivo finale infatti era quello della realizzazione di un elaborato da far partecipare al concorso che poteva essere di svariato tipo, dalla composizione musicale allo spettacolo teatrale, ma che fosse frutto della creatività e della riflessione sulla tematica. Non solo incontri e parole quindi, ma tangibile impegno. Proprio nella giornata del 4 giugno presso l’Istituto De Amicis a Rovigo questi lavori, frutto di intensi laboratori e composti come minimo da tre incontri con operatori Caritas, sono stati presentati e in base all’elaborato sono state decretate due classi vincitrici: la 4°A geometri dell’istituto J.F.Kennedy di Monselice (tema scelto “il bello di...”) che ha presentato una scena teatrale con testo tratto da “Città invisibili” di Italo Calvino e la 4° cp dell’istituto “De Amicis” che ha proposto una canzone hip hop da loro scritta e cantata. Ma.Ce.

on Bern a r d o Conforto trasferito nelle parrocchie di Fienil del Turco e Santa Apollinare, ha salutato quella di San Vigilio dicendo: “Lascio mezzo cuore”. L’opera determinante del suo mandato, lungo ben 23 anni, è certamente la Scuola Materna S.Teresa del bambin Gesù, che lui ha sempre definito “la sua croce e delizia insieme”. Molti infatti sono sempre stati i sacrifici affrontati al fine di sostenerla, per dare vita ad una realtà scolastica in cui insegnanti e genitori potessero accettare liberamente di partecipare alla costruzione di un’opera capace di educare insegnando. Non sono mancati gli sforzi anche dal punto di vista economico in relazione ai recenti tagli operati a livello comunale e regionale alle scuole paritarie parrocchiali. “Navighiamo sottocosta e con la nebbia, col pericolo di incagliarci - ripeteva Don Bernardo sempre memori che l’educazione è dare il senso della vita: non è una parola, è un’esperienza”. Il congedo di don Bernardo è stato sottolineato dalle parole di Donatella Casellato. “Il nostro Don è un prete fuori dal comune per la sua originalità. Sostituire un prete come lui non sarà facile. Gli siamo profondamente legati. La sua amicizia è sempre stata conforto e compagnia per tutti, anche nei momenti di difficoltà personali”. El.Gr.

Treni storici

E’ PASSATA LA VAPORIERA

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a notizia non era stata diffusa, solo un passa parola, ma erano in molti, soprattutto bambini, ad attendere il passaggio del treno storico in transito nella stazione ferroviaria di Adria. Il convoglio, con cinque carrozze “cento porte” Il treno a vapore in transito degli anni ‘40, trainato da nella stazione di Adria una magnifica vaporiera del 1920, era partito da Verona con direzione Chioggia, visita alla città lagunare e ritorno. Una bella gita, con la vecchia locomotiva a vapore, che ha raccolto naturalmente l’adesione di grandi e piccoli, riempendo ogni posto possibile. Ciò è stato organizzato dall’associazione Veneta Treni Storici, sorta nel 1999 nel capoluogo scaligero, grazie a ferrovieri in pensione, appassionati di questo mondo. Il sodalizio senza scopo di lucro, è nato con il desiderio e la volontà di promuovere la cultura ferroviaria attraverso il restauro e la manutenzione di rotabili storici da impiegare per treni speciali e d’agenzia. Così, con tanto sacrificio e non senza difficoltà, vaporiere, locomotori elettrici e carrozze dal sapore tutto retrò, ma dall’indiscusso fascino, sono tornate a percorrere i binari del triveneto. Per tale obiettivo l’associazione ha stipulato un’apposita convenzione con la direzione passeggeri regionale di Trenitalia. Tutte le attività vengono svolte gratuitamente dai soci in stretta collaborazione con le maestranze di Trenitalia. Il loro simbolo è il fanale a petrolio, in uso un tempo sulle locomotive a vapore ed i macchinisti vengono simpaticamente chiamati “musi neri”, come i ferrovieri che viaggiavano a vapore e che al termine del servizio avevano il volto ricoperto di fuliggine. Ro.Ma.


GABETTI, riferimento per Adria e il Polesine E’ stata inaugurata sabato 16 giugno la nuova sede dell’agenzia immobiliare Gabetti ad Adria, in via Chieppara 59 che ha visto la partecipazione di numerosi amici, collaboratori e addetti ai lavori accorsi alla festa per i successi dei due titolari che negli anni sono divenuti il riferimento della zona adriese nell’ambito del mercato immobiliare e che hanno saputo cavalcare l’onda della crisi in maniera creativa puntando alla qualità e raggiungendo grandi soddisfazioni. Una sede unica nel suo genere, che mescola linee moderne con elementi accoglienti e classici, ma anche funzionale, collocata in un punto strategico della città legata da un filo diretto con le origini aziendali visto che è collocata proprio dall’altro lato della strada rispetto agli uffici dove è nata e cresciuta l’agenzia. Una sede più ampia e articolata adatta accogliere tutte le esigenze dell’agenzia e di chi al suo interno lavora. Locali curati fin nei minimi dettagli e a loro modo suggestivi grazie a piccoli particolari rustici incastonati nelle linee contemporanee dell’arredamento e dei complementi. Un’inaugurazione discreta e raffinata che ha fatto sentire a casa loro gli ospiti mantenendo un’appeal professionale e riservata, con un allestimento curato e studiato per rendere ancora più esclusiva ogni stanza. Nei colori del bianco e del rosso, richiamando i cromatismi storici di Gabetti, l’agenzia si compone di ampi spazi messi a disposizione in maniera ordinata con piccoli dettagli, come il caminetto nell’ufficio dirigenziale o la scala che emerge dalla parete in un altro degli uffici, che ricordano le abitazioni tipiche della zona richiamando quindi un radicamento capillare nel territorio e una condivisione delle origini. Claudio Guarnieri ed Edoardo Negri, due soci, due cognati e un unico punto di riferimento per il mercato immobiliare di Adria e dell’intera provincia di Rovigo, includendo anche Chioggia e Sottomarina. Come titolari dell’agenzia Gabetti di Adria Claudio ed Edoardo hanno cominciato la loro avventura cinque anni e mezzo fa’, sfidando coraggiosamente il mercato immobiliare che si avvicinava inevitabilmente ad un momento di crisi, che si protrae ancora

oggi. Un azzardo per il periodo ma un grande successo per il territorio se si considera che macinando successi i titolari della Gabetti si sono affermati come prima e unica agenzia immobiliare in franchising della città di Adria ma anche come riferimento, facendo parte del brand Gabetti che vanta la più lunga storia come operatore del mercato di questo genere in Italia avendo festeggiato 60 anni lo scorso 2010. “Come soci abbiamo iniziato nel 2007” afferma Edoardo “e come titolari siamo felici e soddisfatti dei risultati raggiunti nel tempo, nonostante il periodo e nonostante la nostra nascita abbia coinciso con uno dei momenti più difficili per il mercato. Lo sviluppo e la crescita li abbiamo riscontrati fin da subito e ad oggi contiamo due agenzie, Adria e Chioggia, e una di prossima apertura nel cuore di Rovigo. Come franchising il nostro territorio operativo è sempre stato ben definito ma si è sviluppato nel tempo. Siamo partiti dal comune di Adria e le sue

frazioni fino ad arrivare alle porte di Rovigo. Abbiamo poi nel corso degli anni incluso anche Chioggia, Sottomarina e le cittadine limitrofe e da luglio saremo presenti anche a Rovigo città. Anche la squadra si è arricchita nel tempo: siamo partiti noi due come soci e ora contiamo altri sette collaboratori, dislocati nelle varie filiali e con diverse mansioni, da agenti ad amministrativi. Fare parte di una rete di franchising così affermata in Italia ci rende possibile lavorare anche con gente al di fuori della provincia che si fida perché il nostro marchio prestigioso e affidabile ci rende sicuri ed efficienti.” Una storia fatta di successi ma anche una garanzia nel territorio che continua a crescere grazie al team, giovane, dinamico ma soprattutto molto affiatato, che accompagna e arricchisce ancora di più il lavoro di Claudio ed Edoardo. Nella filiale della città etrusca oltre ai due soci operano Barbara Bean e Paolo Pozzato, nella sede di Chioggia lavorano

invece Dario Vallese, Elena Nordio e Valentina Tiozzo. Nella sede di Rovigo andranno invece ad insediarsi AlesAles sandra Zampaolo e Vaninca Confratti. L’inaugurazione della nuova sede centrale oltre che a un momento di festa e ritrovo ha rappresentato quindi anche un momento per guardarsi alle spalle e vedere il lavoro, il buon lavoro, fatto fin’ora, portato avanti con impegno e passione che come sempre premiano con successi e riconoscimenti. Tra le parole e i complimenti più diffusi e sentiti durante l’inaugurazione non sono mancati i ripetuti “Siete un punto di riferimento per la città di Adria” parole che sicuramente hanno ripagato per i grandi sforzi e che probabilmente rendono l’idea di come la fiducia e la continuità del business siano valori fondamentali e insostituibili. Un grosso in bocca al lupo va a tut tutta la squadra Gabetti di Adria, che gli anni a venire siano come e più di quelli passati!

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18 Adria - Vita in città Educazione ambientale Un concorso rivolto alle prime 3 classi delle scuole primarie di tutto il territorio

Bancadria premia i bambini “eco” Ben 1600 sono state le piccole opere d’arte pervenute alla commissione. Ha vinto Carlotta Forza dell’Istituto comprensivo Anna Frank con il disegno intitolato “Capitan Spaventasmog”

40 anni dopo i Genesis Il grande rock nella città etrusca

di Martina Celegato

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’attenzione all’ambiente e alla natura che ci circonda è stata oggetto di un concorso indetto da Bancadria e rivolto alle prime 3 classi delle scuole primarie di tutto il territorio di competenza della Banca che hanno sfidato i bambini nella ricerca di un vero e proprio “eroe green” da disegnare. Ben 1600 sono state le piccole opere d’arte pervenute alla commissione istituita, sintomo non solo della tipologia di concorso coinvolgente ma anche dell’attualità dell’argomento, sentito e vissuto fin da piccoli. Gli alunni coinvolti facevano riferimento a tutto il territorio polesano circostante Adria ossia Adria stessa, Chioggia, Porto Viro, Porto Tolle, Ariano Polesine, Cavarzere, Mesola, Goro, Loreo e Taglio di Po. La premiazione si è svolta lo scorso 9 giugno presso l’Audi- Oltre ai premi, 9 menzioni d’onore sono state distribuite per gratificare tutti i bambini che si sono distinti per originalità e impegno torium Saccenti di via Aldo Moro ad Adria e ha visto trionfare Carlotta Forza dell’I- pervenuti e la qualità degli stessi, sono stati classe prima presso la scuola Scuola “Vitstituto Comprensivo Anna Frank di Adria 2 assegnate anche 9 menzioni d’onore che torino da Feltre” di Adria 1, Mattia Rizzi con il disegno intitolato “Capitan Spaven- sono andate a premiare tutti i bambini per iscritto alla classe seconda della Scuola “G. tasmog”. Altre due piccole artiste si sono originalità e impegno. Si sono aggiudicati Marconi” di Ariano Polesine, Elena Marzola classificate al secondo questi premi Giacomo alunna di classe terza presso la Scuola “D. e terzo posto: Veronica I bambini Biolcati della classe Alighieri” di Cavarzere, Giovanni De Bei delBellan della classe pri- si sono seconda della Scuola la classe prima e Chiara Nordio della classe ma A Scuola primaria cimentati “S.G. Bosco” di Bottri- terza della Scuola “Don Lorenzo Milani” di Porto Tolle e Valentina nella ricerca ghe facente parte dell’ Chioggia 4, Mattia Panarella della classe Bellemo classe secon- di un “eroe green” Istituto comprensivo seconda B della Scuola “A. Frank” Adria 2 da A Scuola “Principe Adria1, Eros La Co- ed Asia Colla che ha frequentato la classe Amedeo di Savoia” Chioggia1. Oltre ai tre gnata alunno della classe prima della “A. terza presso la Scuola “G. Marchetti” di premi principali, vista la mole dei disegni Moro” di Porto Viro, Iris Colombarini della Adria 1.

NEWS

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Gruppi scout

UNITI IN MEMORIA DI DANIELE RUBIERO

er ricordare la recente scomparsa di Daniele Rubiero, storico capo-scout adriese, tutti i membri dell’associazione, i familiari e le guide della città etrusca si sono dati appuntamento all’Ostello Amolara per condividere un momento di convivialità e ricordo. Tutti gli scout dei gruppi Adria 1, Adria 2 e Adria 3 accompagnati dalle loro fami-

glie hanno assistito alla proiezione di filmati storici inediti che narrano le avventure di intere generazioni di scout del distretto adriese. E’ seguito un momento di confronto per parlare e discutere delle varie iniziative svolte, quelle ancora da realizzare e ricordare le proprie iniziative con la divisa. Quella degli scout e dell’associazionismo in

questa direzione è una realtà molto viva ad Adria che riesce ancora ad attrarre giovani e giovanissimi e coinvolgerli in attività che rispettano la natura e mirano alla creazione di un gruppo affiatato e ricco di iniziative. Un vero e proprio faro all’interno della comunità che nel complesso ad Adria conta ben 3 gruppi. Ma.Ce.

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l teatro di Adria ha una nobile storia culturale ma forse pochi sanno che ha ospitato anche un gruppo pietra miliare del rock come i Genesis. Proprio loro hanno infatti realizzato un concerto presso il Teatro Comunale il 6 aprile 1972, come hanno confermato gli studi di Roberto Paganin, Presidente dell’adriese Fan Club dei Genesis oltre che storico del rock, durante la loro prima tournee europea che ha toccato l’Italia. Questi studi sono stati realizzati all’interno del progetto Genesis Day, approvato e sostenuto dall’attuale amministrazione, che proprio nel quarantennale dell’importante e storico avvenimento mira a celebrarlo e a ricordarlo con la comunità di appassionati e tutta la cittadinanza. Il 10 agosto, all’interno della consueta rassegna “I venerdì d’estate” promossa dall’Associazione dei commercianti della città etrusca AdriaShopping,

celebri interpreti e musicisti internazionali si alterneranno sul palco per dare lustro a questa importante ricorrenza. Ospite d’onore sarà Steve Hackett chitarrista dei Genesis. La grande festa avrà inizio alle 18.30 presso la Sala Cordella con la presentazione del libro “Le liriche dei Genesis in immagini”, composto con gli scatti di Maurizio e Angéla Vicedomini a cui seguirà “I Genesis in 10 libri” con Mario Giammetti, celebre biografo e appassionato della band che parlerà per l’appunto dei sui 10 volumi pubblicati. Alle 19.30 Stave Hackett in persona narrerà con suoi ricordi del concerto e dell’intera tournee europea del 1972. La serata si concluderà l’esibizione dal vivo sulla galleggiante del Teatro dei Duke, tribute band padovana, preceduti da Ludovico Paganin che eseguirà un brano dedicato alla band. Ma.ce.



20 Adria - Vita in città

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Decoro scolastico Una colletta tra i genitori per comprare qualche piantina

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L’edificio scolastico della scuola primaria Anna Frank

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convinti a loro volta che l’immagine di un plesso scolastico Ed effettivamente la risposta c’è stata, tra i genitori sono dipenda anche dal decoro, dall’ordine e dalla pulizia che stati raccolti 210 euro ma ciò non ha evitato il nascere lo circonda. Immediatamente, quindi, è stata inoltrata una di qualche polemica tra coloro che, invece, ritenevano che Viaall’Amministrazione comunale per la richiesta di intervento l’intervento spettasse esclusivamente all’Amministrazione. G Uno Dal canto suo l’assessore Simoni ha dichiarato di non aver Mercatone ma sistemazione di fioriere eergiardini. Non ottenendo, però, alnia cuna risposta da palazzo Tassoni, l’invito ad un intervento è mai ricevuto la comunicazione, trattandosi di ordinaria amstato rivolto ai genitori stessi . “Non avendo avuto riscontro ministrazione, mentre all’ufficio Tecnico di Palazzo Tassoni positivo dall’Amministrazione – è quanto è stato testual- ne erano informati, da qui il giallo: in quanto la colpa per le mente scritto sul libretto degli alunni – noi rappresentanti polemiche è ricaduta su una nostra giornalista e madre di di classe vi proponiamo una colletta libera per ciascun uno degli alunni della scuola, che invece sul caso era interbambino e di donare l’importo raccolto alle maestre come venuta semplicemente per raccogliere informazioni e scriregalo di fine anno per la sistemazione dell’ingresso”. vere un articolo per la testa che state leggendo. Quindi non Via E

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i è concluso con un incontro tra l’assessore Federico Simoni e le insegnanti della scuola primaria Anna Frank di Adria, un piccolo “giallo” innescato da una comunicazione che i genitori degli alunni hanno trovato sul libretto dei propri figli. L’avviso in realtà riportava una lodevole iniziativa, nata durante un consiglio d’interclasse, per rispondere all’esigenza di porre rimedio ad un inestetismo che riguarda lo spazio prospiciente l’edificio scolastico. Durante il consiglio, infatti, le insegnanti hanno fatto notare come la zona antistante l’ingresso sia particolarmente spoglia e afflitta da un certo degrado. Prontamente i rappresentanti di classe si sono fatti portatori dell’esigenza,

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di Fortunato Marinata

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L’ingresso dell’edificio è afflittoOUTLET da un certo degrado. I rappresentanti VILLAGE di classe hanno chiesto l’intervento del Comune. Ne è nato un giallo è possibile attribuirle alcuna colpa, anzi ha diligentemente svolto il suo dovere chiedendo un’intervista all’assessore. Ma per tornare alla conclusione della vicenda va detto che la situazione è stata risolta in un incontro tra l’assessore e le maestre della scuola nel quale è stato concordato che i grandi vasi all’ingresso dell’edificio verranno svuotati dal pattume che si è accumulato nel tempo e riempiti nuovamente di terra, in modo da fornire appropriata dimora alle piantine comperate con i soldi della colletta dei genitori. L’intervento però è stato rinviato a settembre, quando la scuola riaprirà i battenti per un nuovo anno scolastico.

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FERRARI CLUB QUATTORDICI BOLIDI ROSSI ALLA CORTE FELISATI DI CA’anche EMO il sabato Aperti

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uattordici splendide Ferrari testa rossa hanno invaso il delta del Po per l’annuale gita dei soci organizzata dal Ferrari club di Abano Terme. Grazie all’interessamento di un loro socio adriese, i bolidi del cavallino rampante percorrono ogni anno le strade polesane con i partecipanti che giungono da ogni provincia veneta. Quest’anno l’aperitivo è stato organizzato nella cornice di corte Felisati a Cà Emo, con la cortese disponibilità della società agricola che porta il medesimo nome. Per l’occasione ospitare i soci del Ferrari club con le loro stupende autovetture, alcune di esse anche d’epoca, è stato

allestito un maxi tavolo con l’esposizione e l’assaggio di ottimi salumi con pane fresco e biscottato, stuzzicherie di sfoglia fatte in casa ed il classico prosciutto e melone. Tra gli espositori anche l’aglio, l’oro bianco dell’azienda agricola “Anzolo” di Delfina Felisati di Fasana. Non poteva mancare l’accompagnamento dei vini, offerti dall’azienda agricola “La Mainarda” di Bellombra, altra eccellenza locale, per dare il saluto agli ospiti che si sono poi rimessi in viaggio per giungere in un noto ristorante del portotollese per la classica conviviale, rigorosaRo.Ma. mente a base di pesce.

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Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odontoiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, possiamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Dentalcoop a Occhiobello Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di affidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Locale di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, immersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Il nostro Benvenuto

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e massima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biologico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhiobello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odontoiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odontoiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le informazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista. Dott. Marco Calzavara Direttore sanitario - Unità locale di Occhiobello


Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

Implantologia a carico immediato In passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale intervento è indicato per quelle persone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

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Sbiancamento denti totale Sempre più persone decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute. Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria. Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili. L’utilizzo di prodotti per ottenere uno sbiancamento dentale risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossalico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbammide. Lo sbiancamento dei denti eseguito dal professionista è in grado di raggiungere livelli davvero soddisfacenti senza arrecare alcun

danno ai denti. Si stima che siano finora stati effettuati all’incirca 30 milioni di sbiancamenti professionali in tutta sicurezza. Il grande beneficio dello sbiancamento dentale è quello di restituire ai denti il loro bianco naturale, eliminando le eventuali macchie che si sono formate. La dentina e lo smalto dentale, infatti, assorbono e scambiano sostanze con la saliva. Attraverso questi processi il fluoro contenuto nei dentifrici riesce a penetrare all'interno del dente, remineralizzandone lo smalto e proteggendolo dalla carie. La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello garantisce tutto ciò tramite C AME NT O N A la professionalità dei suoi medici e collaboratori ad un costo decisamente contenuto.

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COS’É Il termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostanze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo scopo di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

La struttura di Occhiobello, prima tra le strutture Dentalcoop ad effettuare tale prestazione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la competenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicuro per il paziente. Prima del trattamento chirurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inoltre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare rilevanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.

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UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASIVE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SODDISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECENNIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

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Bottrighe 25 OCCHIOBELLO

Il caso La chiusura del plesso fa discutere. Il comitato mette pressione al Sindaco

Scuola media, nessuna speranza dalla Regione Periodico di informazione pubblicitaria - n° 01 - anno 2012

Bergo: “L’incontro una sceneggiata studiata da Mainardi per evitare che la responsabilità ricadesse su Barbujani” di Roberto Marangoni

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ontinua il braccio di ferro tra il comitato nato per la salvaguardia delle scuole di Bottrighe e l’amministrazione comunale. “E’ stato un nulla di fatto l’incontro regionale con l’assessore Elena Donazzan - esordisce Alberto Bergo referente del comitato - l’esito era già scontato, era solo una “perfetta sceneggiata” studiata dal consigliere regionale adriese Mauro Mainardi (Pdl) per fa si che al sindaco Barbujani non fosse scaricata la responsabilità. A chi afferma che il comitato pro scuole è strumentalizzato dalla politica, rispondiamo Bottrighe, l’edificio che ospita la scuola media che è nato da semplici cittadini, genitori di alunni ed è stato fatto appello a tutte le forze politiche, al per i prossimi anni”. Ma per Bergo, esponente politica - insieme all’allora sindaco Spinello, pur di quale hanno aderito esponenti di centro, destra e pure della lista civica “Cambia con noi il territorio”, mantenere i plessi di Cà Emo e Fasana, avevamo “Quella lista ha contribuito in promosso incontri e stretto convenzioni come il sinistra. Le quasi 1300 firme maniera determinante alla trasporto gratuito. Eravamo passati alle pluriclassi, raccolte sono frutto di semplici Tra elezione di Barbujani ed è coinvolgendo cittadini e parroci. Anni fa poi i nucittadini e non di strumenta- i firmatari pronta a togliergli la fiducia meri erano decisamente inferiori rispetto a quelli di lizzati dalla politica. Abbiamo 1300 persone sul territorio se non manterrà Bottrighe, soprattutto andavano in calo costante”. scritto anche al presidente del- ma nessuna la Repubblica, ma se il sindaco strumentalizzazione gli impegni presi nei confronti Intanto, aule del plesso di Bottrighe, attualmente del nostro paese”. “Quando vuote al primo piano, a seguito di convenzione, ci tiene a Bottrighe - sottolinea Bergo - lo dimostri, con gli atti, solo lui può far si ero assessore - sottolinea Stefania Tescaroli, ca- sono state assegnate sino al 30 settembre ad una che la scuola venga mantenuta e possa avere un pogruppo del Nuovo Polo all’opposizione, che re- scuola di musica di Taglio di Po, che funziona tutti futuro vista la popolazione scolastica in aumento plica a chi l’accusa di muoversi secondo la vecchia i giorni.

QUANDO IN PAESE C’ERANO: CINEMA, RISTORANTI E SALE DA BALLO

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uei luoghi di ritrovo, cari a tanti bottrighesi con i capelli bianchi, che in paese attiravano gente da tutte le parti, rimangono ormai nel libro dei ricordi. Bottrighe, offriva davvero svago e spensieratezza con suoi numerosi locali attirando gente da ogni dove. Il cinema- teatro “Italia” di via Vittorio Veneto, uno dei più moderni di allora, con addirittura l’aria condizionata, oltre agli spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, il lunedì si trasformava in sala da ballo con la presenza di note orchestre e famosissimi cantanti di quei tempi, poi il “Centrale” cinema teatro Rossati di piazza Libertà, regno di indimenticabili veglioni carnevaleschi, feste, operette, riviste e perfino la lirica con le indimenticabili rappresentazioni di Lucia di Lamermour ed il Barbiere di Sivglia. Senza dimenticare poi la famosa operetta satirica paesana “Butriganeide” e tante altre produzioni del duo artistico locale, il professor Vito Rossati e maestro Danilo Venturi. Questo teatro ebbe il suo massimo splendore all’epoca di Ernesto Rossati, appartenente alla famiglia che lo costruì. Fu addirittura il prima a portare in provincia l’automobile e la macchina per il cinema. Restano indimenticabili poi i veglioni della “Tuba”, con mastodontici cilindri e le veglie dei “Nasi”. La gestione di Ernesto Rossati viene

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tel. 0425 750481 0425 1662019 Un fax traguardo importante

NONNA LINDA HA COMPIUTO 100 ANNI

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ottrighe in festa per la sua centenaria. Il traguardo del secolo è stato infatti raggiunto dalla signora Linda Berretta che vive nel paese rivierasco dal 1952, dove acquistò, con notevoli sacrifici, una casa ed un terreno in via Marchiori. La nonnina di Bottrighe, prima di sei figli, è nata il 4 giugno 1912 a Bellombra, allora comune di Bottrighe. Risiede oggi in via del Risorgimento con la figlia Luciana ed il genero Antonio Munaretti. Gode di buona salute, si nutre di cose semplici, evita i grassi, però a pranzo non manca mai mezzo bicchiere di vino. Ha la fortuna di avere una mente ancora lucidissima, legge e guarda la televisione. Ha sempre fatto la casalinga, ma in gioventù lavorò molto in campagna per seguire canapa e barbabietole. Si sposò a soli 19 anni, nella chiesa arcipretale di San Giacomo in Bellombra, il momento più importante, che ricorda come il più bello della sua vita, con il compaesano Fulvio Anostini, di cui è vedova da trent’anni, dal 1982. Dalla loro unione sono nati ben sette figli: Adele, che oggi ha 83 anni, Aurora, che scomparse a soli dieci giorni dalla nascita, Olivo, Adriana, suor Angelica, religiosa in servizio a Pesaro che appartiene alle Piccole Serve del Sacro Cuore, Luciano e Luciana. Linda Berretta è attualmente nonna di 12 nipoti e 5 pronipoti. Nella chiesa di San Francesco in Bottrighe, attorniata da famigliari e parenti, è stata celebrata una santa messa in suo onore, poi i festeggiamenti sono proseguiti in un ristorante deltizio. Il giorno del suo compleanno anche il sindaco Barbujani le ha fatto visita con Ro.Ma. un omaggio floreale.

Nuova a Apertur

È EVI_DENTE che conviene Il cinema”Centrale” - teatro Rossati di Bottrighe in una foto degli anni ’50

ricordata anche per le feste carnevalesche che fecero un’epoca in tutta la zona. Ed ancora l’estivo “Arena Longhini” in via Maddalena con cinema all’aperto alla “drive-in” e serate danzanti sotto le stelle. Poi la sala del dopolavoro dello zuccherificio in via Dante Alighieri con le tradizionali veglie dello sport, degli zuccherieri e le serate con concerti musicali, rassegne corali e rappresentazioni teatrali, trasformato successivamente in sala da ballo “Joe Club”. Non dimentichiamo infine il mitico “Danubio Blu”, suggestivo ristorante sul Po con pista da ballo e spettacoli estivi con tanto di romatici momenti in barchetta al suono del violino. Un Amarcord d’altri tempi. Ro.Ma.

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26 Cultura Arte, territorio e natura Quarto raduno fotografico del Foto Club di Adria

Con il Delta nell’obbiettivo

Le idrovore, il tramonto alla Sacca degli Scardovari e l’alba nella sacca del Canarin sono stati i soggetti scelti per la due giorni Foto di Andrea Fantinati

di Mattia De Poli

I

l IV raduno fotografico, organizzato dal Foto Club di Adria e promosso dall’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, è stato dedicato al Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin con una suggestiva novità. Le riprese fotografiche all’interno delle sale museali sono state valorizzate da alcuni figuranti in costume d’epoca; questa innovazione rispetto al passato è riconducibile alla disponibilità di Lino Tosini, direttore della Fondazione Ca’ Vendramin. Sfruttando la luce degli imponenti finestroni, i finti operai sono stati fotografati vicino alle macchine idrovore o in officina facendo rivivere per un attimo questi maestosi luoghi. Una cinquantina i partecipanti del raduno, di cui la metà proveniente da fuori provincia (Bologna, Brescia, Trento), ai quali è stata regalata una borsa in cotone con il logo del Parco, una dettagliata cartina del Delta del Po, la recente pubblicazione “La Quercia di San Basilio”, un elegante pieghevole sul Delta “Più grande dell’immaginazione”, comprendente anche la zona di competenza del Parco Ferrarese. Il tramonto sulla Sacca degli Scardovari è stato scandito da un raro evento: il contestuale sorgere della luna con il tramonto del sole. Gli obiettivi del fotoclub hanno ruotato di 180° per cogliere i due fenomeni naturali. Ospite della serata Samuele Boldrin vincitore del concorso fotografico annesso al Raduno, con un soggiorno nel Delta per l’autore della miglior foto scattata durante ciascuna edizione del Raduno fotografico nel Delta. Alle ore 4,30 di domenica 6 Maggio il setting si è spostato nella Sacca del Canarin per immortalarne l’alba, tra fitti canneti Scano Boa, il cuore magico del Delta. La pioggia non ha risparmiato gli audaci fotografi che nonostante tutto hanno effettuato diversi scatti. Soddisfatto, il presidente Gianfranco Cordella per l’organizzazione efficace, nonostante il cattivo tempo, e ha ringraziato il vice Andrea Fantinati, Erika Moretto, segretaria del club, Sante Crepaldi, Germano Benizzi, Luca Chiavegato, Maicol Marzolla, Donata Previato, Marzia Benatelli, Luigi Zanini, Nicola Finottelli, soci che più di altri si sono impegnati per la riuscita della manifestazione. E per il futuro? “Ci sono tante idee - commenta Cordella - già per l’autunno prossimo sarà allestita la caccia fotografica, sempre in collaborazione con l’Ente Parco oltre all’edizione primaverile V del Raduno fotografico nel Delta”.

NEWS Gloria Nives Frigato

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A

nche quest’anno non poteva mancare “La natura in cornice: l’incanto dei fiori pressati”, la tradizionale mostra di fiori pressati di Gloria Nives Frigato. All’inaugurazione in sala Cordella erano presenti il sindaco Barbujani, la presidente della Pro loco Letizia Guerra, il professor Livio Crepaldi e un rappresentante di Fidas polesana, Melania Rizzo. Inserita nella manifestazione “Adria in fiore” organizzata dalla Pro loco, la mostra ha visto la collaborazione della Fidas, per sensibilizzare alla donazione del sangue. Tra l’altro anche Gloria Frigato è una donatrice di vecchia data e quest’anno ha raggiunto la sua quarantesima donazione. “La passione dei fiori c’è sempre stata - spiega Gloria - E’ da circa sette anni che ho appreso la tecnica della pressatura: in un mercatino ho trovato un libro di un’autrice francese che mi ha fornito tutte le indicazioni necessarie per iniziare, da come costruire una pressa, a quando e quali fiori si prestano alla pressatura, a come disporli nella pressa”. Lei i fiori li trova ovunque: nei prati, nei campi, nei giardini (in particolare quello della vicina Rina), sugli alberi, nell’orto coltivato dal marito, al mercato del sabato. Come fermare la bellezza dei fiori, conservandone i colori, se non per mezzo della pressatura? “Una volta raccolti, i fiori vanno stesi ordinatamente su carta velina – racconta Gloria- e ricoperti con fogli di velina e carta assorbente, di giornale e cartone. Si compongono così vari strati e si collocano nella pressa, chiusa con morsetti. Per i primi giorni la pressa sarà aperta quotidianamente per toglierne l’umidità, affinché i fiori non ammuffiscano o perdano i loro colori: più in fretta i fiori si seccheranno e più belli M.D.P. resteranno i loro colori”.


27

LO

SPORT in PRIMO PIANO Calcio Bilancio della stagione 2011-12

ASD CANOTTIERI LO SPORT PER IMPARARE

U

n tempo l’accesso al pontile sul Canalbianco, nei pressi del Ponte Bettola, era libero a tutti, ora c’è un portone e per accedere all’imbarcadero bisognerà chiedere le chiavi alla Asd Canottieri Adria. Questo è la situazione dopo che alcuni vandali hanno danneggiato la struttura, che serve per ormeggio e discesa in acqua di canoe e kayak, asportando le assi di legno e di alluminio della passerella. L’intervento dell’amministrazione è stato tempestivo nel ripristinare il pontile, usato dalla Asd per le attività di canottaggio rivolte ad adulti, bambini e atleti disabili, e per mettere in sicurezza la struttura da eventuali malintenzionati. La recinzione dell’area è parsa anche al presidente, Cristian Bagatin, la soluzione più pratica ed economica per evitare i continui sabotaggi di cui è stata vittima negli ultimi tempi l’associazione cittadina.

Salgono Adria e Papozze, conferma per Bottrighe, Loreo saluta la promozione

di Cristiano Aggio

D

opo un solo anno di Promozione l’Adriese calcio è tornata in Eccellenza. Un risultato importante e meritato conquistato ad inizio anno con una serie di risultati utili che hanno lanciato la squadra allenata da Giuseppe Pregnolato in alta classifica. La nuova presidenza della gestione Scantamburlo ha lavorato bene già l’estate scorsa, costruendo una formazione competitiva con acquisti importanti ed esperti come Fig e Dal Col, Sabatini e Cazzadore che in attacco hanno garantito gol e spettacolo e difensori smaliziati come Gianella e Florindo che hanno eretto un fortino davanti a Carretta, portiere due anni fa quando l’Adriese era in serie D. A mister Pregnolato, ex calciatore di serie B con il Ravenna, il compito di amalgamare il gruppo per poi gestirlo come una macchina bel oliata arrivata al traguardo dell’Eccellenza. Ora ad Adria si sta già lavorando per la prossima stagione. Tanti i nomi che si fanno, (Antonelli e Sabatini, lo scorso anno in Promozione con il Ceregnano¬Rovigo,

Pallanuoto

IL TORNEO “CITTÀ DI ADRIA” AL DELFIN ROVINJ

E

’ terminato con la vittoria dei croati del VK Delfin Rovinj l’ottava edizione del torneo internazionale di pallanuoto giovanile “Città di Adria”. Gli impianti di via Lampertheim hanno ospitato nei giorni 8 e 9 Giugno circa 80 ragazzi under 13, in un evento che si sta affermando sempre di più come un atteso appuntamento annuale per la pallanuoto al nord-est. Il torneo era organizzato in due gironi di tre squadre ciascuno: il girone Scirocco composto da Adria Nuoto, Nuotatori Ravennati e Rarinantes Bologna; ed il girone Tramontana con Le Piscine Vicenza, VK Delfin Rovinj e 2001 Team Padova. Venerdì 8 si sono disputate le partite dei gironi eliminatori, che hanno visto qualificarsi per le semifinali nel girone Scirocco al primo posto Adria e al secondo Ravenna, mentre nel girone Tramontana al primo posto Vicenza e al secondo Rovigno, delineando così il tabellone del giorno successivo. Nelle semifinali giocate nel mattino di sabato 9 il Delfin Rovinj si imposto per 15 a 3 sul giovane team dell’Adria Nuoto, mentre nella seconda semifinale Le Piscine Vicenza ha travolto con un eloquente 29 a 1 il Ravenna. Il pomeriggio si è aperto con l’amichevole tra le rappresentative regionali under 15 del Veneto e dell’Emilia Romagna, al termine di questo primo match si è disputata la finale per il 5° e 6° posto in cui la Rarinantes Bologna ha avuto la meglio sul 2001 Team Padova per 13 a 2. Nella finale per il 3° e 4° posto la squadra di casa dell’Adria Nuoto si è imposta sui pari età del Ravenna con il risultato di 10 a 6, centrando la medaglia di bronzo. Alle 19,00 sono scesi

in acqua il Delfin Rovinj e il Vicenza a contendersi la medaglia d’oro in una partita di livello superiore a tutte le altre, nella quale il Rovigno ribalta il risultato della giornata precedente riuscendo a sconfiggere la forte squadra vicentina per 18 a 10. Dalle premiazioni finali sono traspariti orgoglio e soddisfazione in casa Adria Nuoto, per il riuscito svolgimento di questa ottava edizione del torneo e per il ritorno al podio della squadra di casa dopo un paio d’anni. Per il secondo anno consecutivo Riccardo Carroccio delle Piscine Vicenza ha ricevuto il premio di miglior portiere del torneo, mentre come miglior giocatore è stato premiato il croato Filip Rubil del VK Delfin Rovinj. Domenica 10 gli instancabili under 13 dell’Adria Nuoto hanno disputato anche l’ultima giornata di campionato imponendosi per 14 a 3 sull’Aquaria Piove di Sacco, centrando un risultato sicuramente inaspettato ad inizio stagione: la qualificazione alla fina-four finale. Ecco la rosa di giocatori che ha preso parte al torneo “Città di Adria” sotto l’attenta guida dei tecnici Matteo Armari e Giacomo Stoppa: Vicentin Mirco (Portiere), Salmi Luca, Bovolenta Niccolò, Stocco Marco, Biga Nicola, Ghiraldello Filippo, Bovolenta Stefano, Carlin Nicola, Busoli Davide, Marzolla Samuele, Bertaglia Michele, Pavan Enrico, Quagliato Giulio, Camisotti Alessio, Camisotti Michele ed Aliprandi Maicol.

Un’azione dell’Adriese e nella foto piccola il mister Giuseppe Pregnolato in primis) con il diesse Luciano Vianello che vuole confermare i big e strutturare una stagione in Eccellenza che possa dare soddisfazioni. La bella favola del Papozze, neopromossa in Seconda Categoria, che si è classificata quinta in campionato e, ai play-off, ha superato prima i Blucerchiati e poi l’Arquà Polesine, formazioni più accreditate per il salto di categoria, è terminata all’ultimo ostacolo, non superato dalla squadra allenata da Alessandro Mantoan, contro i padovani del Castelbaldo. Complimenti lo

stesso. Il Bottrighe di mister Nasti, ha chiuso il campionato con 42 punti e il prossimo anno si ripresenterà ai nastri di partenza del torneo di Seconda categoria. Chi non ride proprio per niente è il Loreo, che ha perso la partita decisiva in casa contro il Vigodarzere, dopo esser stato in vantaggio per 2-1, retrocedendo in Prima Categoria. Un campionato iniziato con mister Silvano Tumiatti in panchina, sostituito poi da Ruggero Ricci: purtroppo l’epilogo per la squadra loredana non è stato felice.


16 28

VIAGGIO IN

PROVINCIA ROVIGO

Riordino degli enti locali Intesa con la Regione del Veneto

A Palazzo Celio la funzione Urbanistica Dato avvio ad un rapporto di collaborazione e di assistenza per la gestione e la coopianificazione dei piani di assetto del territorio, comunali e intercomunali di Fortunato Marinata

S

ul futuro della Provincia di Rovigo si continua a discutere. I fatti sono fermi alle norme previste dalla manovra economica del governo Monti che progressivamente andranno a svuotare gli enti intermedi di funzioni e competenze, decretandone l’abolizione di fatto, ma esiste anche un dialogo interno agli enti sull’opportunità che ciò non accada. Tanto più in una provincia come il Polesine dove i 50 comuni che la compongono sono rivolta ad un progressivo svuotamento delle di dimensioni medio-piccole e manca una città funzioni, a livello locale, invece, avvenga il metropolitana che possa assorbire il ruolo di contrario con il trasferimento di competenze coordinatrice, oggi svolto dalla Provincia. Inol- da Venezia a Rovigo ma la legge regionale tre, esiste la convinzione che funzioni come del 2004 – è stato spiegato - già riconosceva l’Ambiente o il Trasporto pubblico non possa- alle Province specifiche competenze sulla piano essere appioppate nificazione urbanistica. Competenze ora “efai municipi, perché per Bertolissi: fettivamente attribuite” la loro gestione è indi- “Non lasciate spensabile uno sguardo che un burocrate con l’approvazione del Piano territoriale di cointercomunale. Infatti, scelga e decida ordinamento provinciale è stato ragionando in per voi” questi termini che la (Ptcp) della Provincia di gestione delle competenze in materia urbani- Rovigo, dando avvio ad un rapporto di collabostica è passata dalla Regione alle Provincia di razione e di assistenza per la gestione di queRovigo, grazie all’intesa recentemente firmata ste deleghe, in particolare per quanto riguarda dalla presidente della Provincia di Rovigo, Ti- l’istruttoria dei piani comunali e le attività di ziana Virgili, e dal vicepresidente della giunta coopianificazione: redazione di piani di asregionale e assessore al Territorio Marino Zor- setto del territorio, comunali e intercomunali. zato. Può lasciare disorientati la constatazione Insomma almeno sul piano dell’Urbanistica, il che malgrado l’indicazione del Governo fosse ruolo di coordinamento della Provincia pare

Nelle foto palazzo Celio, l’ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova Mario Bertolissi, e la presidente Tiziana Virgili Stoccaggio rifiuti

IL CONFERIMENTO CONTINUERÀ ALLA TAGLIETTO ZERO

L essere insostituibile. Della stessa opinione si è detto anche Mario Bertolissi, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragionando di Costituzione” che si è tenuto recentemente a Palazzo Celio. “Contatto con la gente, con la programmazione del territorio, con i problemi, ma anche con la sua storia, la sua unicità, i suoi saperi – ha spiegato il docente friulano durante il suo intervento -. Non sono l’estensione o la popolazione presente a decretarne o meno la presenza delle Provincie. Si valuti invece – ha detto – quanto rendono, quanto costano e per far cosa. Non si può tagliare linearmente ed indiscriminatamente. In Veneto – ha concluso – siete sette province con specificità uniche. Non lasciate ad un burocrate, che andrà a pescare su vecchi testi, normative da applicare oggi, di scegliere e decidere per voi”.

a discarica di Taglietto uno non è ancora pronta e, per evitare l’emergenza rifiuti, è stato deciso che il conferimento continuerà ad essere alla Taglietto zero, derogando la data di esaurimento del sito di Villadose. A deciderlo è stata la Conferenza dei servizi (composta dai sindaci del territorio) in aperta opposizione con la Provincia. Della polemica ha continuato a far parte anche l’aspro confronto, nato in seguito alla fusione di Ecogest con Asm, che ha portato a divedersi in modo netto i sindaci di Centrodestra da quelli di Centrosinistra. La Provincia, invece, si è detta contraria alla sopraelevazione della discarica di Taglietto zero ritenendo più opportuno lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti nel sito di Sant’Urbano (nella Bassa Padovana) visto che l’assessore all’Ambiente, Giulina Gulmanelli, era riuscita ad ottenere dalla Regione la sospensione della sovrattassa. Dunque agli occhi degli esponenti di palazzo Celio un conferimento dei rifiuti fuori provincia era apparso più conveniente visto che la sopra-elevazione dell’impianto rodigino avrà comunque un costo. Lo scontro dunque è stato inevitabile visto che la conferenza ha percepito come un’ingerenza il parere della Provincia e ha avuto toni tanto accesi che da Palazzo è arrivata una nota di chiarimento. “Il ruolo della Provincia – viene spiegato nel comunicato che porta la firma congiunta della presidente, Tiziana Virgili, e dell’assessore Giulina Gulmanelli – è stato solo tecnico. La valutazione ha seguito un iter preciso, come previsto, sentendo il parere degli enti locali, dei tecnici e portando numeri e cifre sugli interventi che si andavano a fare, confrontandosi con la Regione, sull’opportunità di conferire in un posto anziché in un altro. Sulla scelta poi della Conferenza dei servizi di prendere decisioni diverse noi le rispettiamo. Ma non sono accettabili i giudizi sulle persone o gli attacchi personali. La Provincia ha fatto il suo dovere, tecnico, seguendo quanto stabilito dalle norme. Auspichiamo il ristabilirsi di un clima di correttezza”. Fo.Ma.

TERREMOTO PROVINCIA E BANCHE HANNO DECISO UNA POLITICA DI AIUTI

A

breve dovrebbe venire distribuita alle famiglie e alle imprese colpite dal terremoto un pubblicazione nella quale possono essere rintracciati i nomi delle banche e la tipologia delle agevolazioni che potranno essere accordate per il ripristino di case a capannoni. “Il terremoto ha lasciato i suoi segni in Polesine – ha spiegato la presidente della Provincia

Tiziana Virgili – l’importo dei danni è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Ora bisogna capire che cosa possiamo fare per queste persone”. In un incontro che si è recentemente tenuto a palazzo Celio, infatti, l’Amministrazione provinciale ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito con sportello in Polesine per una verifica delle linee di accesso

al finanziamento agevolato che possano consentire rapidi interventi sugli immobili danneggiati. Le ipotesi hanno riguardato la sospensione delle rate dei mutui, l’azzeramento delle commissioni, o l’istituzione di un fondo di 250 milioni da impiegare per la messa in sicurezza sia delle abitazioni, che dei capannoni, delle chiese e dei campanili. Fo.Ma.

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Spazi aperti 29 17 Ambiente Una candidatura internazionale per l’area umida polesana

Il Delta riserva internazionale della biosfera Non si tratta di un nuovo vincolo ambientale per il territorio ma di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco di Lino Segantin

L

’Unesco si interesserà al futuro del Delta del Po? La zione dell’importante progetto la Fondazione Cassa di risposta, affermativa e foriera di positive ricadute, è Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 100.000 euro. “Siamo onorati di aver avviato questa partnership con stata data in un’apposita conferenza tenutasi a Rovigo presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di l’Unesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione AnPadova e Rovigo, presenti il presidente della Fondazione tonio Finotti –. Si tratta di un’iniziativa che, grazie anche alla collaborazione degli enti locali, Antonio Finotti, Philippe Pypaert produrrà delle ricadute significative dell’Ufficio Unesco di Venezia, Ge- Vengono sul territorio. Un’area quella del Delremia Gennari, presidente del Parco riconosciute del Delta, e Tiziana Virgili, presidente peculiarità ambientali, ta che, attraverso questa candidatura paesaggistiche internazionale, ci auguriamo possa della Provincia. essere maggiormente conosciuta Il progetto, di durata biennale, e culturali ed apprezzata anche al di fuori dei servirà a sostenete la candidatura del Delta del Po ad ottenere la qualifica di “Riserva della confini regionali”. Philippe Pypaert, rappresentante dell’ufficio Unesco Biosfera”. Un riconoscimento, a livello internazionale, che l’Unesco attribuisce ad aree con peculiarità ambientali, con di Venezia, ha voluto chiarire che “l’instaurazione di una l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche e promuoverne Riserva della Biosfera del Programma Mab (Man And lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità. Non un’iniziativa vol- Biosphere) dell’Unesco non comporta alcun nuovo vincolo ta alla pura conservazione dunque – anche se ovviamente ambientale per il territorio. Le Riserve di Biosfera si configusi parte dal principio di salvaguardia dei dati ambientali – rano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità ma un progetto che punta a rinvigorire le potenzialità del a beneficio delle comunità locali”. Entusiasta del progetto il presidente dell’Ente Parco Delta, per uno sviluppo sostenibile, con la collaborazione degli enti locali e dei soggetti produttivi. Per la realizza- Geremia Gennari, che ha sottolineato il valore straor-

IL PROGRAMMA “L’UOMO E LA BIOSFERA” Promuove l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro

L’intervento di Philippe Pypaert, responsabile dell’Ufficio Unesco di Venezia. Alla sua destra il presidente del Parco Geremia Gennari, alla sinistra Antonio Finotti presidente della Fondazione e Tiziana Virgili presidente della Provincia

“L

’Uomo e la Biosfera” (Mab – Man and Biosphere) è un programma intergovernativo dell’Unesco, che ha come obiettivo principale, sin dal 1971, quello di promuovere l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro. Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riserve della Biosfera (ad oggi 580 siti in 114 paesi), comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Si tratta di aree, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Programma Mab dell’Unesco, dove l’accento è

posto su forme di gestione integrata, partecipata e decentralizzata dello sviluppo, a beneficio in particolare delle comunità locali. Le Riserve di Biosfera sono anche siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Ogni Riserva di Biosfera presenta una zonazione a tre livelli: Area Centrale (Core Area) destinata alla protezione in senso stretto dell’ambiente; Area Cuscinetto (Buffer Zone) dove sono previste attività compatibili con gli obiettivi di conservazione; Area di transizione (Transizion Zone) dove si promuovono attività di sviluppo socioeconomico, in un’ottica di gestione sostenibile delle risorse. Li.Se.

Alcune belle immagine del Delta del Po dinario dell’iniziativa, finalizzata ad ottenere per il Delta l’ambito riconoscimento Unesco. “L’intera area del Delta del Po – ha osservato – compirà un importantissimo salto di qualità, inserendosi di fatto nei circuiti internazionali delle aree deltizie di assoluto valore e pregio ambientale e naturalistico, con positive ricadute anche a livello occupazionale”. “L’ottenimento del riconoscimento Unesco di Riserva della Biosfera costituisce un obiettivo ambizioso e nel contempo prestigioso – ha dichiarato la presidente della Provincia Tiziana Virgili –. Viene riconosciuta a questo territorio, unico nell’ambito europeo, una straordinaria peculiarità ambientale, paesaggistica e culturale, valorizzandone le

potenzialità di visitazione turistica”.


30 Mondo scuola

Mondo scuola 19

Istruzione Possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito

Insegnati in esubero impiegati per le attività di sostegno Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165

di Mattia De Poli

L

e attività di sostegno a favore dell’integrazione degli studenti con disabilità sono il rimedio escogitato dal ministero dell’Istruzione per far fronte agli esuberi del personale docente titolare di un posto di ruolo. Nell’anno scolastico appena concluso nella provincia di Rovigo sono risultati in soprannumero alcuni docenti della scuola primaria, docenti di educazione musicale della scuola secondaria di primo grado ed altri della scuola secondaria di secondo grado arruolati in diversi classi di insegnamento, da filosofia e storia a discipline giuridiche ed

NEWS

L

economiche, da elettrotecnica ed applicazioni a laboratorio meccanico e tecnologico. In Italia il loro numero si aggira intorno agli 11 mila. La situazione non è nuova: per alcuni si protrae già da qualche anno, in parte a causa di un calo fisiologico degli studenti e in parte per effetto della riforma Gelmini. Per tutte queste persone e per quanti insegnano materie soggette a esuberi la scorsa primavera si è aperta la possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito, per l’insegnamento di sostegno. Lo scorso 8 giugno è scaduto il termine per presentare le do-

mande, che poi dovranno essere valutate anche in rapporto al numero dei posti attivati: si tratta infatti di corsi a numero programmato. Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165: 13 per la scuola d’infanzia, 50 per la primaria, 53 per la secondaria di primo grado e 49 per la secondaria di secondo grado, ripartiti per i diversi indirizzi dell’istruzione. La legge di stabilità 2012, promulgata il 12 novembre dello scorso anno, all’articolo 16 prevede che

nelle amministrazioni pubbliche in cui vi siano persone in soprannumero, si proceda a una loro ricollocazione. Dopo 90 giorni dalla comunicazione inoltrata alle rappresentanze sindacali, di fronte alla mancata ricollocazione è prevista una sorta di cassa integrazione all’80 per cento dello stipendio per un periodo massimo di 24 mesi. Se la situazione di esubero persiste, scatta il licenziamento. Basteranno i posti per gli insegnanti di sostegno come valvola di sfogo? Di certo sarà un’estate rovente per tutti i docenti in esubero.

Concorso De Poli

A 11 RAGAZZI CINQUE MILA EURO

a Regione del Veneto, proponendo nel 2010 alle scuole secondarie di secondo grado il concorso “I grandi veneti della letteratura italiana”, aveva indicato Flaminio De Poli come autore rappresentativo del Polesine. Allora undici studenti della classe I A del Liceo “Celio”, coadiuvati dalle insegnanti Anna Avezzù e Anna

Recca, hanno partecipato al progetto con un’analisi della raccolta di racconti “Hyperbolikon”, proposta sotto il titolo “Flaminio De Poli: un pensiero che va oltre”: “Tra le due forze che limitano l’orizzonte dell’uomo, il potere e la tradizione, l’autore sembra preferire la seconda. Ma ad essa non soggiace, usandola piuttosto come termine di

confronto per denunciare l’arroganza della prima e per costruirsi spazi “iperbolici” di libertà”. A Flaminio De Poli è stata intitolata in anni recenti l’aula di informatica della sede scolastica di via Badaloni e grazie a questa iniziativa i ragazzi si sono avvicinati alla complessa personalità di uno scrittore che è stato prima docente di italiano, latino

e greco e poi preside dello stesso “Celio”. Le procedure del concorso si sono concluse alla fine di questo anno scolastico e gli undici ragazzi della classe I A hanno ricevuto M.D.P. il primo premio, pari a 5 mila euro.

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A Cavarzere Sabato d’Estate 2012 • Sabato 7 Luglio • Sabato 14 Luglio • Sabato 21 Luglio • Sabato 28 Luglio

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Sabato 4 Agosto 2012

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In collaborazione con:



Cultura provinciale 33 21 Paolo Grego Il rapper polesano ha presentato il nuovo album “Lo strappo”

Il libro di Marco Passarella

Prhome in tour durante l’estate

“L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”

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Originario di Polesella, classe 1974, è ormai un musicista affermato, principale testimonial italiano del latin rap di Mattia De Poli

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l nuovo cd di Prhome, “Lo strappo”, è stato presentato rallela al noto Festival della canzone italiana e dedicata all’inizio di giugno ed è già partito il nuovo tour 2012. agli artisti indipendenti. Può vantare diverse collaborazioni Dopo le tre date del mese scorso, tra luglio e agosto il internazionali, anche oltreoceano, non ultima quella con calendario prevede almeno altrettanti appuntamenti tra il Snoop Dog. Gli ultimi due cd di Prhome sono stati proPolesine e la provincia di Padova: il 13 luglio a Villadose, il dotti dalla True Life Records, la prima etichetta europea 3 agosto alla Festa democratica di Stanghella, il 5 agosto specializzata in latin rap e nata nel 2007 per iniziativa al pub 04 di Fenil del Turco, frazione di Rovigo. Ma c’è da dello stesso Paolo Grego, che ha prodotto album di altri scommettere che col passare dei giorni si aggiungeranno gruppi come “Casomista”, “Little Mexico” e “Ultimo Capitolo”. Ma “True Life” è anche altri concerti. Prhome, nome d’arqualcosa di più. Prhome spiega te di Paolo Grego, originario di “True Life” che non è il nome di una gang Polesella, classe 1974, è ormai è un progetto o l’icona di un marchio commerun rapper affermato, principale discografico, ciale, è un progetto discografico testimonial italiano del latin rap: diventato un vero che nel tempo è divenuto un “Lo strappo” contiene diciotto e proprio movimento vero e proprio movimento in cui tracce inedite ed è il quarto album ufficiale, dopo “Italianos intocables” (2006), “Malas len- il senso di appartenenza: “Ogni True Lifer porta la proguas” (2008) e “El castigo” (2010). In questi pochi pria esperienza e la propria conoscenza, arricchendola anni si è già preso diverse soddisfazioni. Nel 2010 Prho- costantemente e regalandole nuova linfa”. True Life è me ha vinto il premio della Giuria al concorso “Voci per la una filosofia di vita che si fonda sulla dignità e rifiuta le libertà. Una canzone per Amnesty” con la canzone “Black maschere: essere True Lifer significa sentire di fare parte Rain”. Lo scorso 14 febbraio ha presentato in anteprima di qualcosa di “concreto”, di “reale”, di “unico” in sé. alcuni brani della sua ultima fatica discografica esibendosi Questo è il messaggio che vuole trasmettere anche “Lo sul palco del Palafiori di Sanremo, in una kermesse pa- strappo”, un titolo che marca una presa di distanza, il

Paolo Grego e la copertina del suo album definitivo distacco di Prhome dall’hip hop nazionale, uno scenario desolatamente stereotipato: il nuovo album nasce invece da un progetto maturo, che racconta la vita di tutti i giorni, quella “vera” e catapulta l’ascoltatore in un mondo complesso, avvincente e realistico. Una parte significativa delle ultime canzoni sono in italiano e si tratta di una novità rispetto alla produzione artistica precedente, in cui il cantante si esprimeva più volentieri in spagnolo. E probabilmente il rapper polesano ha raggiunto davvero la maturità artistica, lo testimoniano i prestigiosi risultati conseguiti, ma essi sono il frutto di una gavetta iniziata già nel 1997, quando Paolo Grego ha iniziato a cantare con la formazione dei “Continuo rilasso”: risultati inseguiti con impegni e dedizione. Autentici.

a flessibilità favorisce la crescita e lo sviluppo economico. Dopo il rigore inizia la fase di sviluppo. L’autore e la copertina Questi sono alcuni del libro dei principi fondamentali che legittimano il governo tecnico presieduto da Mario Monti e che vengono ribaditi dai partiti che lo sostengono. Il libro “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, edito di recente da “Il saggiatore”, sostiene una tesi diversa: questo modo di procedere danneggia alcuni a vantaggio di altri. Marco Passarella, autore del volume insieme ad Emiliano Brancaccio, ritiene che per l’Italia e l’Europa esistano altre possibilità di uscita dalla crisi, che richiedono precise scelte politiche. Economista, originario di Adria e formato principalmente presso le università di Bologna e di Firenze, da quest’anno è ricercatore presso l’università inglese di Leeds. Presentando il libro a Rovigo, Passarella ha precisato che almeno negli ultimi venti anni la politica dell’austerità è stata praticata di solito dalle amministrazioni e dai governi di sinistra e che il rigore di bilancio è parte del bagaglio culturale della stessa sinistra. L’austerità, tuttavia, è di destra sia sul piano antropologico, perché è essenzialmente conservatrice, sia sul piano delle politiche economiche, perché comporta un peggioramento delle condizioni lavorative e sociali della massa. Oggi, ad esempio, la disoccupazione delle persone con un’età compresa fra 20 e 40 anni pone una pesante ipoteca sul futuro del paese. La crisi dipende da una perdita di valore del lavoro e non può essere curata secondo i principi dell’omeopatia: non è possibile utilizzare come rimedio le stesse cause che l’anno prodotta. E’ fondamentale che l’Unione europea abbia una politica comune non solo sul fronte monetario, oggi realizzata solo in modo M.D.P. parziale, ma anche sul fronte finanziario.

IN BREVE Rosolina mare

Flexus

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”

RICOSTRUITA LA VICENDA DEL “BRIGANTESCO DELITTO”

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na ricca estate di eventi è quella che si prospetta in Polesine. Infatti, sia per chi rimane a casa, sia per chi andrà al mare ci sono molti eventi a cui potrà partecipare. Rosolina mare ospita quest’anno il 15° festival della musica nazionale dal titolo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”. Dal 19 al 22 luglio, cantanti famosi ed emergenti, si alterneranno sul palco per dar voce ai diritti delle persone che abitano sul delta del Niger e che sono costrette a subire l’inquinamento che le compagnie petrolifere continuano a causare. Dopo l’anteprima che si terrà il 13 luglio a Villadose con la partecipazione di Prhome e Heza, lo spettacolo prenderà il via a Rosolina mare con Anima Caribe, Soci alla pari, Una e Carlotta il 19 luglio. La serata seguente ospiterà Citizen Kane, Roberto Scippa, Potugnol Connection e i Quintorigo come ospiti. Il 21 luglio, invece, canteranno Laika Vendetta, Novadeaf e Chopas & the Doctor con ospiti Gnu Quartet e Niccolò Fabi. Durante l’ultima serata, infine, verrà premiato il cantante emergente e il cantante big che meglio avrà saputo trattare e trasmettere i diritti umani. Ospiti della serata Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, vincitori della decima edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Non è un film”, che li vede duettare in un rap di denuncia contro la politica della paura, della divisione e della passività. Altra manifestazione che si svolge nella location rosolinese si intitola “Con le bande in piazza”. Il 5° festival provinciale delle Bande musicali del Polesine si conclude in Piazza Europa il 14 luglio alle 20.30 con il concerto di sei gruppi bandistici. Il 25 Agosto, invece, si svolge la finale di “Riso fa buon sangue”, dove una serie di cabarettisti emergenti si esibiranno per vincere le selezioni nazionali 2012. De.Fo.

n secolo fa’ il paese di Fiesso Umbertiano saliva alla ribalta per un episodio di cronaca nera: l’omicidio di Renata Masoli. Gino Piva, intervenendo sulle pagine del Corriere del Polesine, lo battezzò come un “brigantesco delitto”. Era il 21 luglio 1912, quando una figlia del tipografo e dirigente scolastico del paese, Emanuele Masoli, fu vittima di un tentativo di furto, architettato da Gino Andreasi e Cesare Zambello con la complicità di Maria Tosi, e per la resistenza opposta a questi ladri improvvisati fu drammaticamente uccisa. Marco Chinaglia, intervenendo nell’incontro conclusivo della rassegna promossa dall’associazione culturale “Flexus”, ha ricostruito i diversi aspetti di una vicenda al limite del rocambolesco, di un autentico “giallo storico”. Nelle vicende di una famiglia, strettamente legata alla vita e alla storia di Fiesso, si intrecciano ingenuità e menzogne, generosità e inganni, che sfociano in un fatto di sangue compiuto sullo sfondo delle lotte di classe. L’attenzione della stampa per i dettagli più crudi fu morbosa, fu avanzata l’ipotesi della pista anarchica internazionale e l’episodio fu letto anche in chiave politica. Fu posta una taglia sugli assassini e si susseguirono falsi avvistamenti. Dopo una fuga durata dieci giorni, Andreasi e Zambello vengono arrestati a Vienna il 31 luglio. Il processo che vide la difesa degli imputati affidata a noti avvocati, come Ugo Maneo e Umberto Merlin, si concluse con la sentenza di condanna pronunciata il 13 dicembre del 1913. M.D.P.

Delta Blues

TRE SETTIMANE DI CONCERTI

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’estate continua con un altro importante evento musicale: il Delta Blues. Tre settimane di concerti che vogliono diffondere la cultura blues nel mondo e, grazie alla sua formula itinerante, anche far conoscere il Polesine con le sue eccellenze. I concerti sono iniziati il 23 giugno a Rovigo e hanno poi fatto tappa a Occhiobello, Gaiba e Adria. Il 7 e l’8 luglio, invece, l’evento avrà luogo a Rosolina mare in Piazza Europa. Le serata saranno dedicate al tema “Rock around the blues”, ovvero l’incrocio di stili che ha originato il rock’n’roll degli anni 50. Il 7, saranno ospiti i The Good Fellas, i Mojo Old School Blues e i King D & The Royals of Rythm; mentre l’8, ci saranno gli Earth Angel, i Danny & The Wonderbrass e i dj Sandrino, Wanton, Lola Terry e Gin Lemon. Il 13 luglio, invece, sarà il Museo della bonifica di Cà Vendramin a Taglio di Po’ a ospitare il concerto di Steady Rollin’ Bob Margolin & Mike Sponza accompagnati da Ian Siegal. Il 14 luglio l’evento si sposterà sull’Isola dello Spettacolo a Porto Viro, con il concerto della Luca Giordano Band. Infine, per l’ultima giornata, grande crociera lungo il Delta del Po, con partenza a Cà Tiepolo a Porto Tolle. Ad accompagnare la navigazione, ci saranno Richard Ray Farrell e Marco Pandolfi. Un altro evento in musica (e non solo) è l’Agosto Arianese ad Ariano Polesine. Dal 28 luglio all’8 agosto, infatti, avranno luogo una serie di concerti, serate danzanti, cene e quant’altro. Ma ci sono anche manifestazioni teatrali come la rassegna Corte teatrale in castello ad Arquà Polesine il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio nel Cortile del Castello estense e nella sala delle barchesse alle ore 21; ed Estate insieme alla Pro loco ad Adria, dal’1 al 29 agosto, che oltre a spettacoli teatrali fa divertire con musica e negozi aperti. De.Fo.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano

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l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

Antonino Pipitone


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36 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura? La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro di Fortunato Marinata

L’opinione Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà

“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

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a ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del ConsiClodovaldo glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente Ruffato del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valutazione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefici previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”. Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà

“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

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Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

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’assessore veneto all’Agricoltura, settore primario. Franco Manzato, lo aveva promesso ‘’Ricordo che la Legge finanziaria - ha qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha proseguito nel suo intervento Manzato - predato avvio all’iter di smantellamento di Ve- vede espressamente che la Giunta presenti neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto un disegno di legge di riordino di questa a precisare si è trattato del primo atto, un azienda regionale che, attraverso intervenpronunciamento in consiglio non c’è anco- ti di razionalizzazione e di miglioramento ra stato a breve invece dovrebbe essere la dell’efficienza delle funzioni e dei servizi, Giunta a votare un disegno di legge con il consenta di conseguire significativi risparmi quale iniziare l’iter e nominare un commis- nelle spese di funzionamento. sario liquidatore che procederà con l’azzeSi tratta peraltro solo di una delle tappe ramento dei vertici dell’ente strumentale. del complessivo processo di rinnovamento “In questo momento – infatti ha preci- del sistema pubblico agricolo del Veneto, sato - c’e’ solo un primo testo che ho con- con il quale vogliamo alleggerire apparati, segnato ai colleghi asburocrazia e la relasessori per una analisi “Nessuno tiva spesa, liberando del suo contenuto. Per dei 170 risorse per gli investiogni approfondimento dipendenti menti finalizzati alla di contenuto voglio occupati perderà competitivita’ delle attendere la formale il posto di lavoro” aziende agricole. Quedecisione di Giunta’’. sto significa – ha agComunque sia le linee si azione con le quali giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti si interverrà su Veneto Agricoltura sono già strumentali regionali che operano in ambito definite: la gestione delle aree forestali, il agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto settore dello sviluppo economico e l’area Avepa e le strutture regionali periferiche, da della formazione torneranno in capo alla ultimo la costituzione dello Sportello Unico Regione, mentre per quanto riguarda le Agricolo che proseguirà con la riforma degli quote e le partecipazioni verranno liquidate Enti parco, secondo criteri di efficienza, di e l’intero patrimonio venduto. contenimento dei costi, di eliminazione di Secondo l’assessore non è soltanto il duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in ridimensionamento di un ente per ricavar- coerenza con quanto ha previsto per gli Enti ne una riduzione di spesa ma una vera e Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’. propria rivoluzione che toccherà da vicino il Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore conta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffici agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero. “E’ urgente liberare più risorse possibili”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle eccellenze che Veneto Agricoltura rappresentava nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”. Mentre per il futuro dell’ente strumentale Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più efficiente”.

pprezziamo l’assessore Manzato per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua proposta di riorganizzazione di Veneto Agricoltura, ma alcune questioni devono essere chiare fin da ora: l’operazione si dovrà con- Dario Bond e Davide Bendinelli ciliare con la salvaguardia dei posti di lavoro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profili - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”. Puppato e Azzalin, Partito Democratico

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

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ttenzione, la fretta è cattiva consigliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Lo precisano, in una nota, il capogruppo del Pd Laura Puppato e il vicepresidente della commissione Agricoltura Laura Puppato e Graziano Azzalin Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganizzazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’ente”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori intenzioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.



38 10 Intorno a noi I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano

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ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi” la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostrazione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contattare di persona la struttura scelta e verificare con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, proprio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non mancano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

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molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.

NEWS A Martellago

LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

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i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.



40 12 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò

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etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani? “Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

A matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

P

arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.

La giovane artista e alcune delle sue opere prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

lla Peggy Guggenheim di Venezia fino al 16 settembre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Seliger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La matrice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far riflettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mainardi. Al.Ch.

Appuntamenti

Terre del Canova e della Duse

S

tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.


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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene definito come auting. Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto. Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza. La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico. Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero. Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

L’ARCHITETTO

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

Alla fine è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei finanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fine fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifici bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fiscale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fine 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualificazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualificazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono sufficienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane. Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fiducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianificare l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it


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TORO

DAL 21/04 AL 20/05

F

A S C I N O

L’EROS

È L’ELEMENTO CHE VI INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRONTATE · S ALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AUDACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALIANDO CHIUNQUE · S ALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON ATTENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO GRANDI

OCCASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RIUSCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · S ALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ESERCIZI DI FITNESS

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO NON

ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENETEVI AI FATTI E SARETE SORPRESI DEI RISULTATI · S ALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEGGERA

Oroscopo PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO ARRIVA LA LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOGNARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · S ALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO PREFERITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · S ALUTE I PIÙ CORAGGIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ESTETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

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