la Piazza 445

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A cura di Bonamigo Letizia

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Orto in condotta. U “Slow Food Bassano del Grappa” è la condotta che opera nel territorio bassanese e limitrofo. Siamo presenti da ormai cinque anni e abbiamo svolto molte attività in collaborazione con comuni, scuole e associazioni.

Per chi desiderasse ulteriori informazioni:

www.slowfoodbassanodelgrappa.it Info 339.7831291

no dei nostri più importanti progetti ha coinvolto 34 scuole del territorio, coinvolgendo sia bambini delle scuole materne, sia ragazzi delle scuole medie e superiori. Il progetto si chiama “orto in condotta” e consiste nel fare fisicamente un orto all’interno di ogni scuola e attraverso questo, lavorare con insegnanti, genitori, nonni e bambini sviluppando concetti di stagionalità, cultura e rispetto del territorio, riscoperta dei vecchi sapori e una sana consapevolezza su come e cosa si mangia. Il progetto si sviluppa nell’arco di tre anni: durante il primo si specifica l’educazione sensoriale e quindi l’utilizzo dei sensi; nel secondo anno si parla di educazione ambientale, biodiversità e rispetto del lavoro di contadini e produttori. Nel terzo anno infine, viene approfondita la conoscenza della storia e della gastronomia del territorio in modo da creare delle solide radici e una certa capacità di sviluppare un ragionamento che rispetti il concetto guida di Slow Food BUONO, PULITO E GIUSTO, dove “buono” è inteso come corretto e sano organoletticamente, “pulito” significa rispetto del territorio e il

possibile non uso di pesticidi ecc. e “giusto” significa la possibilità data al produttore di poter lavorare e vivere grazie al suo prodotto, onestamente e non ostacolato e sfruttato da tutti. I ragazzi acquisiscono così il rispetto della “madre terra”, dei prodotti e di tutti gli animali che ci vivono e inoltre sviluppano un sano concetto di aiuto e solidarietà aiutandosi l’un l’altro nei lavori dell’orto a seconda delle loro competenze e divertendosi. Tutto questo sfocia in un progetto internazionale denominato “1000 Orti in Africa” in cui attraverso delle raccolte fondi, sono stati adottati degli orti nei paesi africani che permettono di aiutare queste comunità a diventare autosufficienti, non dando loro del denaro, ma insegnando e trasmettendo le competenze che servono per coltivare, produrre e vendere i frutti del proprio lavoro. I ragazzi poi creano un contatto con queste comunità, così si inizia uno scambio interculturale di conoscenze e di sapori che arricchisce tutti e abitua alla tolleranza e alla comprensione dell’ “altro”. In questo momento abbiamo già adottato 18 orti in Africa e ne siamo molto orgogliosi.


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