Veneto parquet è un’azienda con una grande passione ed esperienza nella lavorazione del legno
Ci occupiamo della produzione, vendita e posa in opera di pavimenti per interno ed esterno, scale in legno, laminati e di accessori di rifinitura
Il nostro desiderio è che il legno sia presente ovunque negli ambienti dove viviamo.
Infatti esso è per eccellenza il miglior materiale nell’edilizia per durezza, stabilità ed isolamento.
Per non parlare della sensazione di calore e di benessere che nessun altro materiale è in grado di darti.
Per questo vi consigliamo il miglior prodotto per rendere funzionale, confortevole ma soprattutto unico il vostro ambiente.
Le fasi di posa in opera devono seguire criteri ben precisi che interessano il supporto sul quale la pavimentazione andrà ad appoggiarsi, la scelta del pavimento, degli adesivi, delle vernici o degli altri prodotti di finitura.
La scelta dei materiali non deve essere dunque affidata al caso e tantomeno al solo fattore economico.
Per la posa in opera disponiamo anche di personale qualificato, preparato e con esperienza.
Tutti i nostri pavimenti e le scale sono realizzate in maniera conforme alle normative europee e il legname utilizzato è proveniente da zone nelle quali la riforestazione è garantita.
Veneto Parquet s.r.l.
pavimento spina ungherese
pavimento grigio spc rivestimento nero spc
pavimento in rovere spc
pavimento in rovere spc
scala spc
pavimento in rovere
pavimento laminato
pavimento in rovere spc
INDICE • ANNO 32 - Nr° 704 del 23 Giugno 2025
•Pagina 8
Numeri Utili Informazioni e contatti
•Pagine 12-14-16
Comune Informa Notizie dal Territorio
•Pagina 22-23
Libri di Casa Nostra a cura di Aureliano Tosin
•Pagine 24-25
Il Cinefilo a cura di Paolo Banfi
•Pagina 28-29
OperaEstate il Festival
•Da pagina 30
Speciale Sport per veri appassionati
•Da pagina 38 a 44
Memo appuntamenti ed eventi
•Da pagina 45
Salute e Benessere
•Pagine 54-56
Farmacie di Turno
•Da Pagina 84
Annunci Offerte e Domande di Lavoro
•Pagina 85-87-89
TEST i Sensi che ti guidano
Pagina 98
Oroscopo a cura di Bruno Coletta
EDITORIALE NR° 704
UN TEMPO SENZA ESITO PER SAPERE CHI SIAMO DAVVERO
C’è un tempo che nessuno ci insegna ad abitare: non produce, non conclude, non risolve. È il “tempo dell’attesa” e dovremmo cominciare a chiamarlo per nome.
Siamo abituati a premiare le reazioni immediate, che ci vogliono rapidi, certi, decisi. Ma la verità è che le cose davvero importanti - quelle che ci cambiano la traiettoria interiore - arrivano quasi sempre dopo.
L’attesa non è tempo perso. È tempo preparato.
È un tratto di strada che non sai di aver percorso finché non ti volti. È un silenzio che serve per riconoscere una voce. È una stanza dentro di noi dove le decisioni maturano prima di avere un nome. Dove si prende fiato.
Aspettiamo continuamente: in fila, in auto, al telefono, in treno... E mentre ci concentriamo sull’arrivo, ci dimentichiamo che anche l’attesa è parte del viaggio. Anzi: è spesso lì che si trova la chiave.
L’attesa è fertile. Anche se non si vede.
È l’intervallo tra il seme e il fiore.
Allora oggi, contro ogni logica di efficienza, vi invitiamo a fare una cosa inaudita: non accelerate. State. Respirate.
la Redazione
Numeri Utili
Informazioni dal Territorio
AZIENDA ULSS 7 PEDEMONTANA k protocollo.aulss7@pecveneto.it
OSPEDALE SAN BASSIANO
Via dei Lotti, 40 - Bassano del Grappa VI m 0424888111
OSPEDALE SANTORSO
SP66, 42 - Santorso VI m 0445571111
OSPEDALE DI ASIAGO
Via Martiri di Granezza, 42 - Asiago VI m 0424604111
CENTRO SOCIO SANITARIO PROSPERO ALPINO
Via Panica, 17 - Marostica VI m 0424885600
AZIENDA ULSS 2 MARCA TREVIGIANA k protocollo.aulss2@pecveneto.it
OSPEDALE CASTELFRANCO VENETO
Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to TV m 04237321
DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI ASOLO
Via Forestuzzo, 41 - Asolo TV
m 0423526502
AZIENDA ULSS 6 EUGANEA k protocollo.aulss6@pecveneto.it
OSPEDALE DI CITTADELLA
Via Pilastroni, 1 - Cittadella PD m 0499424111
ALCOLISTI ANONIMI
BASSANO DEL GRAPPA
m 3667495066
k venetosincerita.i.p@gmail.com
SERT - L’Unità Operativa Complessa Servizio Dipendenze offre assistenza agli utenti con disturbi da uso di sostanze stupefacenti, da alcol e tabacco, gioco d’azzardo e dipendenze comportamentali mediante interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento.
BASSANO DEL GRAPPA
Centro Socio Sanitario Mons. E. Negrin, Via Cereria 14/B, palazzina C m 0424885407
k sertbassano@aulss7.veneto.it ASIAGO
Via Monte Sisemol 2
m 0424604657
k sert.asiago@aulss7.veneto.it
TELEFONO AMICO ITALIA
CENTRO DI BASSANO D. G. m 0223272327
k bassano@telefonoamico.it
E telefonoamicobassanodelgrappa
SI PARTE! Prepara la valigia
18 luglio 2025 LAGO DI LEDRO e CASCATE DEL VARONE € 70
19 luglio 2025 STENICO E BOSCO ARTE
€ 80
24 luglio 2025 ARENA DI VERONA - NABUCCO da € 80
25 luglio 2025 CASCATE DI RACINES
08 agosto 2025 CANYON RIO SASS
€ 80
€ 70
09 agosto 2025 NOTTE DI SAN LORENZO A CHIOGGIA € 80
09 agosto 2025 VELDEN con MINICROCIERA SUL LAGO € 100
10 agosto 2025 BERNINA EXPRESS
€ 95
15 agosto 2025 LAGO DI LEDRO e CASCATE DEL VARONE € 70
12/19 agosto 2025 LONDRA E CORNOVAGLIA da € 2160
21 agosto 2025 CASCATE DI RACINES € 80
22 agosto 2025 CANYON RIO SASS
23 agosto 2025 CASCATE DI RACINES
28 agosto 2025 STENICO E BOSCO ARTE
29/31 agosto 2025 LAGHI DI PLITVICE
€ 70
€ 80
€ 80
€ 550
30 agosto 2025 BERNINA EXPRESS € 95
30 agosto 2025 VELDEN con MINICROCIERA SUL LAGO € 100
06/13 settembre 2025 COLORI DELL’ANDALUSIA da € 2150
06/07 settembre 2025 BERNINA EXPRESS E LIVIGNO
€ 380
10/14 settembre 2025 WEEKEND A ISTANBUL da € 1490
19/22 settembre 2025 ROMA – PALAZZI E GIARDINI
25/28 settembre 2025 COSTIERA AMALFITANA
27/28 settembre 2025 TORINO – VENARIA E MUSEO EGIZIO
18/19 ottobre 2025 FOLIAGE SUL BERNINA E LIVIGNO
26 ottobre 2025 RIMINI con PRANZO DI PESCE
€ 680
€ 750
€ 290
€ 380
€ 120
L'EST DEGLI STATI UNITI
dal 30 agosto al 7 settembre 2025 da € 3575 TOUR SICILIA
dal 4 all'11 ottobre 2025 da € 1650
WEST COAST AMERICANA
dall'8 al 21 ottobre 2025 da € 4850 E continuanolenostre
GIORNATE A SOTTOMARINA da € 30
Il lunedì e giovedì fino a settembre
Con partenza da Marostica alle ore 7:30 e ritorno da Sottomarina alle ore 18:00
Corso della Ceramica, 6 36063 Marostica (VI) T. +39 0424 471040 info@bassoviaggi.it www.bassoviaggi.it
Comune Informa
Notizie dal Territorio
BASSANO DEL GRAPPA (VI)
MESSA iN SicuREzzA
DEL pONTE FERRAciNA:
MODiFichE ALLA
viAbiLiTà iN cENTRO
STORicO A pARTiRE DA LuNEDì 23 GiuGNO 2025
Hanno preso il via lunedì 23 giugno 2025, con fine prevista per il 1° ottobre, i lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del ponte denominato “Ferracina” lungo via Schiavonetti Per l’occasione, fino alla conclusione dell’intervento, sono previste le seguenti modifiche alla circolazione in centro storico:
- divieto di transito in via Schiavonetti nel tratto compreso tra i civici 1 e 8, interessato dal cantiere, eccetto i veicoli utilizzati per i lavori appaltati sul ponte Ferracina;
- divieto di transito in via Gamba, dall’intersezione con via Matteotti, e in via Ferracina, eccetto aventi titolo (residenti, esercenti di attività commerciali, mezzi di cantiere, mezzi di carico-scarico merci di altezza inferiore a 2,30 metri, utilizzatori di unità immobiliari lungo via Gamba, via Bricito, via e vicolo Menarola, via Ferracina, via Schiavonetti, piazzotto Montevecchio e via Pusterla);
- per i veicoli autorizzati al transito in via
Appunti:
Gamba, obbligo di svolta a destra in via Pusterla e direzione obbligatoria da sud a nord fino all’intersezione con salita Margnan;
- divieto di transito in salita Margnan tra i civici 2 e 12, eccetto i veicoli utilizzati dai residenti, dagli esercenti di attività commerciali e dagli utilizzatori di unità immobiliari lungo la stessa salita Margnan tra i civici 2 e 12 e lungo il tratto nord di via Pusterla dall’intersezione con salita Margnan;
- senso unico alternato di marcia regolato con semaforo in via Ferracina;
- divieto di sosta 0/24 con rimozione nello stallo carico-scarico di via Ferracina all’intersezione con via Schiavonetti;
- deroga al divieto di transito sul lato nord di piazza Libertà, per le sole operazioni di carico scarico merci con mezzi di altezza superiore ai 2,30 metri da effettuarsi nei pressi del lato nord-ovest, ad esclusione dei giorni di mercato e festivi con istituzione del divieto di sosta inoperosa superiore ai 15 minuti;
- divieto di transito in via Portici Lunghi, eccetto mezzi di cantiere, residenti, esercenti di attività commerciali e utilizzatori di unità immobiliari lungo le vie Portici Lunghi e Porto di Brenta;
- divieto di sosta eccetto residenti autorizzati sul lato est di via Campo Marzio, nel tratto compreso tra via Bellavitis e la galleria Verci;
- senso unico alternato di marcia regolato manualmente in via Campo Marzio e in via Mure del Bastion, dall’intersezione con via Verci verso ovest, per i soli mezzi specificatamente autorizzati, nei giorni e negli orari del mercato cittadino; Il transito veicolare dei mezzi di soccorso, dei vigili del fuoco e di polizia in servizio di emergenza è in ogni caso permesso ad
eccezione del tratto compreso tra i civici 1 e 8 di via Schiavonetti, interessato dal cantiere di manutenzione del ponte.
Sarà installata una segnaletica apposita di preavviso di divieto di transito in piazzale Giardino, all’intersezione con viale dei Martiri (ingresso Porta delle Grazie), in viale dei Martiri all’intersezione con piazza Zaine e con via Bonamigo, in via Bonamigo all’intersezione con piazza Terraglio, in salita Margnan all’intersezione con via Sant’Anna, in via Santa Caterina all’intersezione con via Sant’Anna, in via Brigata Basilicata all’intersezione con via Santa Caterina, in piazza Libertà all’intersezione con via Matteotti e in via Verci.
Fonte: www.comune.bassano.vi.it
MAROSTICA (VI) chiuSuRA STRADA uRGENTE
Via San Luca – Tratto compreso tra l’ex ristorante/albergo e la Chiesa di San Luca
A causa dell’apertura di una voragine di notevoli dimensioni al centro della carreggiata, a seguito delle verifiche tecniche effettuate questa mattina, è stato disposto il DIVIETO TOTALE accesso:
-A tutti i veicoli motore e non e ai pedoni
-A partire dalle ore 14:00 di mercoledì 18 giugno 2025
-Fino a nuova comunicazione di revoca
Le indagini hanno evidenziato una faglia profonda, con una spaccatura di circa 4 metri per 1,5 metri e una profondità di almeno 3 metri, rappresentando un grave pericolo per la pubblica incolumità.
Gli interventi di messa in sicurezza sono attualmente in corso.
Un ringraziamento al personale comunale alla ditta in appalto e al personale di Etra per aver fornito un’autocisterna, utilizzata
Comune Informa
Notizie dal Territorio
per individuare la direzione di percolazione delle acque nel fenomeno carsico, dato che il braccio meccanico non era sufficiente per operare in sicurezza a causa della profondità e verticalità della voragine. La riapertura del tratto interdetto sarà disposta solo dopo le verifiche del geologo e il completo ripristino della sede stradale.
Fonte: www.comune.marostica.vi.it
ROSÀ (VI)
5 pER MiLLEDichiARAziONE DEi
REDDiTi 2025
La legge anche quest’anno riconosce la possibilità per i cittadini di Rosà di destinare il 5xmille del loro reddito alle Attività Sociali del Comune.
Nel 2024 il Comune di Rosà ha introitato € 18.763,79 grazie al 5xmille che i cittadini di Rosà hanno deciso di destinare al Comune. Per questo vorremmo chiederLe di affidare, anche per il 2025, il 5xmille del Suo reddito al Comune di Rosà.
Lei potrà chiederci: “perché al Comune di Rosà ?” - Le rispondiamo con più di un motivo:
•non Le costa niente. Se Lei non firma il 5xmille rimane indiviso nelle casse dello Stato;
•la scelta del 5xmille per il Comune di Rosà non esclude la Sua possibilità di scelta di destinare l’8 per mille. Le due firme sono
Appunti:
indipendenti l’una dall’altra;
•tutti prima o poi potremmo avere la necessità di usufruire delle varie attività sociali del Comune;
•grazie alla sua firma potremmo potenziare un servizio. Senza il Suo aiuto potremmo non disporre dei mezzi necessari per attuarlo.
La ringraziamo a nome di tutte quelle persone che attraverso la sua firma potranno usufruire di quei piccoli ma indispensabili interventi che i Servizi Sociali organizzano per chi ne ha bisogno.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Servizi Sociali 0424.584110
Fonte: www.comune.rosa.vi.it
ROMANO D’EZZELINO (VI) bONuS
RiquALiFicAziONE
2025
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 42 del 20/03/2025 è stato approvato il bando “Bonus riqualificazione” per l’anno 2025, progetto che ha il fine di incentivare la riduzione del consumo di energia, ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorare la sicurezza dei propri immobili. Si tratta di un contributo a fondo perduto destinato a chi dovrà sostituire serramenti, infissi, caldaie, sistemi di allarme, mettere a norma l’impianto elettrico o termico, installare tende da sole e zanzariere, smaltire dell’amianto dalle abitazioni o sostituire le tettoie in cemento amianto dai capannoni (solo per aziende), piantumare siepi ed alberi, rifare ed arretrare cancelli e recinzioni, abbattere le barriere architettoniche, rifare le canne fumarie, installare le batte-
rie di accumulo per sistemi fotovoltaici.
La modalità di presentazione delle domande dovrà essere esclusivamente telematica utilizzando la pagina web predisposta dal Comune di Romano d’Ezzelino.
Le domande di contributo dovranno essere relative a lavori eseguiti nel periodo compreso tra il 01.01.2025 ed il 31.07.2025. Sono ammesse al contributo le domande presentate dal 1 aprile 2025 al 8 agosto 2025 con le seguenti distinzioni:
Le domande relative a lavori eseguiti dal 01.01.2025 fino al 31.03.2025 dovranno tassativamente essere presentate entro il giorno 30 maggio 2025;
Le domande relative a lavori eseguiti dal 01.04.2025 fino al 31.07.2025 dovranno tassativamente essere presentate entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori di ogni singolo intervento e, in ogni caso, pena l’esclusione dal contributo, tassativamente entro il giorno 08.08.2025.
Si valuteranno e finanzieranno le richieste pervenute in ordine cronologico di arrivo della domanda o di integrazione della stessa.
Per le modalità di accesso al contributo si invita a leggere il bando.
I contributi massimi erogabili sono i seguenti:
•Per le famiglie: di € 3.000,00 se l’impresa esecutrice dei lavori verrà scelta nel territorio comunale, di € 2.500,00 se l’impresa ha sede legale fuori dal comune di Romano d’Ezzelino, con le modalità specificate nel bando;
•Per le aziende (solo sostituzione tettoie in cemento amianto dei capannoni): di €6.000,00 se l’impresa esecutrice dei lavori verrà scelta nel territorio comunale, di € 5.000,00 se l’impresa ha sede legale fuori dal comune di Romano d’Ezzelino, con le modalità specificate nel bando.
COMUNICAZIONI AI BENEFICIARI
I richiedenti possono prendere conoscenza dell’assegnazione o del diniego del contributo alla propria domanda tramite il CODICE IDENTIFICATIVO DOMANDA ricevuto con la mail di conferma in sede di
esigenze e la formula migliore di acquisto tra le varie disponibili.
PROMO SUMMER DISCOUNT
La mia visione ed il mio obiettivo come azienda è di far percepire a tutti i clienti che l’acquisto di un’auto non è solo una transazione, ma un momento speciale Voglio creare un ambiente dove le persone si sentano supportate nella scelta dell’auto giusta per loro, con attenzione al dettaglio e al servizio personalizzato
Comune Informa
Notizie dal Territorio
presentazione.
Potranno ricevere, all’indirizzo e-mail dichiarato nel modulo di domanda, comunicazioni concernenti integrazioni alla domanda stessa.
Per informazioni ulteriori sarà possibile rivolgersi al Servizio Ecologia telefonando al numero 0424 818690
Il Servizio Ecologia riceve solo previo appuntamento programmato o scrivendo al seguente indirizzo mail ecologia@comune.romano.vi.it
Fonte: www.comune.romano.vi.it
CITTADELLA (PD) FORNiTuRA GRATuiTA
LibRi Di TESTO ScuOLE
pRiMARiE – cEDOLA
DiGiTALE
In attuazione dell’art. 36 della Legge Regionale 27 giugno 2016, n. 18, il Comune di Cittadella gestirà la fornitura dei libri di testo per la Scuola Primaria, per il prossimo anno scolastico, mediante il sistema della cedola libraria.
Non è più necessario presentare la cedola cartacea.
Le famiglie devono seguire i seguenti passaggi:
•Recarsi alla libreria/cartolibreria individuata dal genitore/tutore;
•Esibire il codice fiscale dell’alunno;
•Il libraio, attraverso il codice fiscale, accederà al sistema delle cedole digitali e fornirà i libri di testo.
Requisiti aggiuntivi:
Delega
Se non è il genitore/tutore a recarsi presso la libreria, il delegato dovrà esibire una delega firmata e sottoscritta dal genitore/ tutore, insieme a una copia del suo documento d’identità.
Documento d’identità
Il genitore/tutore o il delegato dovranno
Appunti:
esibire un documento di identità. AVVISO PER GLI ESERCENTI
In allegato, l’avviso per gli esercenti che vogliono aderire alla gestione delle cedole librarie con tutte le informazioni per l’adesione online.
Per informazioni e richieste chiarimenti: -Contattare telefonicamente l’Ufficio Economato: 049.9413431/432/433 oppure
-Recarsi presso lo sportello n. 3 Ufficio Economato nei seguenti giorni e orari:
- lunedì 9:00 / 12:30 - 16:00 / 18:00
- mercoledì 10:00 / 12:30 - 16:00 / 18:00
- venerdì 10:00 / 13:15
Fonte: www.comune.cittadella.pd.it
ASIAGO (VI) cONOSci TuTTE
LE pOTENziALiTà
DEL NuOvO SiTO Di ASiAGO?
Ti sei accorto che il sito è cambiato? Ebbene sì, la normativa in essere prevede che tutti i siti degli enti pubblici locali siano uniformati a livello nazionale per offrirti un’esperienza d’uso di qualità e un sito facile ed accessibile a chiunque.
Informazioni chiare e servizi online semplici ed accessibili ti consentono di conoscere e sfruttare al meglio le iniziative e i servizi del tuo Comune. È per questo che il nuovo sito è stato studiato e realizzato per organizzare in modo efficiente le informazioni.
Cosa trovi in Amministrazione? Informazioni sull’organizzazione del Comune e le attività svolte. Ad esempio: i documenti utili, gli uffici comunali, informazioni sugli organi di governo e di cosa si occupano.
Cosa trovi in Novità
Tutti gli avvisi, i comunicati e le notizie pubblicati dal Comune.
Cosa trovi in Servizi?
La possibilità di prenotare un appuntamento con gli uffici, segnalare un disservizio nel territorio oppure richiedere online ulteriori servizi digitali messi a disposizione dal tuo Comune, senza doverti recare allo sportello: basta avere a disposizione lo SPID oppure la CIE.
Cosa trovi in Vivere il Comune?
Tutti i luoghi d’interesse per scoprire e vivere il territorio comunale, le associazioni attive e le loro iniziative.
Cosa trovi in Tutti gli argomenti? I contenuti, le informazioni e i documenti del sito vengono organizzati e categorizzati in base all’argomento che trattano.
Cosa trovi nella pagina Il Digitale per te? Video-pillole su temi legati al mondo del digitale e della Pubblica Amministrazione per farti conoscere più da vicino il mondo della PA e farti scoprire degli strumenti utili per interagire con essa. Hai dubbi sull’AppIO? Non sai come usare la CIE o effettuare pagamenti con pagoPA? Qui troverai l’aiuto che ti serve.
Hai notato che a fondo pagina ti viene chiesta una valutazione con le stelline? A cosa serve?
Ti consente di esprimere un giudizio sul livello di gradimento della pagina, quale aspetto hai preferito oppure dove hai incontrato difficoltà. Questa tua piccola azione aiuta il tuo Comune a migliorarsi.
Cosa sono le card colorate denominate “siti tematici” in homepage?
Sono i collegamenti veloci ai siti maggiormente utilizzati, quali ad esempio: pagoPA per effettuare pagamenti online, SUE per consultare pratiche edilizie, SUAP per imprese e professionisti, ANPR per richiedere certificati anagrafici online.
Adesso hai tutti gli strumenti necessari per poter navigare all’interno del sito con pochi e semplici click
Fonte: www.comune.asiago.vi.it
VIAGGI DI GRUPPO GUIDATI GUIDED GROUP TRAVEL
VIAGGI DI GRUPPO GUIDATI GUIDED GROUP TRAVEL
APRILE con PASQUA
VACANZE e SOGGIORNI MARE
Capodanno in TURCHIA: Cappadocia e Istanbul 8 gg.
> 16-18.04 (3 gg) Cuore della TOSCANA: Montepulciano, Siena, Volterra, S.Gimignano da € 359
Preventivi personalizzati su Richiesta
> 15-18.04 (4 gg) La TUSCIA e le Terme di Saturnia da € 530
> 16-18.04 (3 gg) Cuore della TOSCANA: Montepulciano, Siena, Volterra, S.Gimignano da € 359
Flash di Lusso! ISCHIA
> 14-17.04 (4 gg) (in aereo) Isola di SANTORINI da € 490 + aereo
> 15-18.04 (4 gg) La TUSCIA e le Terme di Saturnia da € 530
G. Hotel delle Terme Re Ferdinando 4L
> 14-17.04 (4 gg) (in aereo) Isola di SANTORINI da € 490 + aereo
> 14-18.04 (5 gg) CAMPANIA: COSTIERA AMALFITANA, ISOLA DI CAPRI, NAPOLI E CASERTA da € 644
Treno diretto da Padova, dal 16 al 20 luglio
> 14-18.04 (5 gg) CAMPANIA: COSTIERA AMALFITANA, ISOLA DI CAPRI, NAPOLI E CASERTA da € 644
5 gg: 4 notti mezza pensione, Ischia Transfer
Prezzo a persona € 528
> 14-18.04 (5 gg) PUGLIA E I SASSI DI MATERA: ALBEROBELLO, BARI E CASTEL DEL MONTE da € 574
> 16-23.04 (8 gg) (minimo 2 Persone) ISTANBUL e CAPPADOCIA (in aereo) da € 670 + tasse
> 14-18.04 (5 gg) PUGLIA E I SASSI DI MATERA: ALBEROBELLO, BARI E CASTEL DEL MONTE da € 574
Flash! Capodanno: BALI
> 16-23.04 (8 gg) (minimo 2 Persone) ISTANBUL e CAPPADOCIA (in aereo) da € 670 + tasse
Best Western Kuta Villa 3
dal 29.12 al 06.01.26, volo da Milano, 7 notti
> 22-25.04 (4 gg) L’ISOLA di PROCIDA Capitale della Cultura 2022 e NAPOLI da € 569
B/B, trasferimenti, bagagli stiva, Pol. All Incl.
> 23-25.04 (3 gg) I Tesori delle MARCHE da € 384
> 22-25.04 (4 gg) L’ISOLA di PROCIDA Capitale della Cultura 2022 e NAPOLI da € 569
Prezzo a persona € 1.597
> 23-25.04 (3 gg) I Tesori delle MARCHE da € 384
> 23-25.04 (3 gg) VIENNA E IL CASTELLO DI SCHÖNBRUNN da € 429
> 23-25.04 (3 gg) VIENNA E IL CASTELLO DI SCHÖNBRUNN da € 429
> 24-25.04 (2 gg) Lago d’ISEO con i Borghi più belli d’Italia: Lovere, Bienno, M.te Isola da € 199
> 24-25.04 (2 gg) Lago di BLED e LUBIANA da € 199
> 24-25.04 (2 gg) Lago d’ISEO con i Borghi più belli d’Italia: Lovere, Bienno, M.te Isola da € 199
> 24-25.04 (2 gg) Lago di BLED e LUBIANA da € 199
> 30.04-01.05 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
> 30.04-01.05 (2 gg) CASTELLI DI LUDWIG E INNSBRUCK da € 209
> 30.04-01.05 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
MAGGIO
> 28-29.05 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
> 28-29.05 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
> 28-29.05 (2 gg) TORINO con Reggia di Venaria e Museo Egizio da € 189
> 29.05 (1 gg) GENOVA: l’Acquario da € 74
> 28-29.05 (2 gg) TORINO con Reggia di Venaria e Museo Egizio da € 189
Divertimento 5 a CRETA
> 29.05 (1 gg) GENOVA: l’Acquario da € 74
> 29.05-02.06 (5 gg) CAMPANIA: COSTIERA AMALFITANA, ISOLA DI CAPRI, NAPOLI E CASERTA da € 644
Hotel St. Constantin 5
5 gg. dal 13 al 17 ottobre da Bergamo Volo + 4 notti mezza pensione + trasferimenti
> 29.05-02.06 (5 gg) CAMPANIA: COSTIERA AMALFITANA, ISOLA DI CAPRI, NAPOLI E CASERTA da € 644
> 29.05-05.06 (8 gg) (minimo 2 Persone) ISTANBUL e CAPPADOCIA (in aereo) da € 670 + tasse
> 29.05-05.06 (8 gg) (minimo 2 Persone) ISTANBUL e CAPPADOCIA (in aereo) da € 670 + tasse
GIUGNO
GIUGNO
Prezzo a persona € 385
Flash! Capodanno a MIAMI
> 01-02.06 (2 gg) FIRENZE e la Galleria degli Uffizi da € 199
Hotel Sherry Frontenac Oceanfront 3
> 01-02.06 (2 gg) FIRENZE e la Galleria degli Uffizi da € 199
> 02 - 04.06 (3 gg) CINQUE TERRE con GENOVA e PORTOFINO da € 375
> 02-05.06 (2 gg) GARGANO e le ISOLE TREMTI da € 540
Dal 28.12 al 07.01.26 da Milano, 10 notti B/B trasferimenti in loco – Polizze complete
> 02 - 04.06 (3 gg) CINQUE TERRE con GENOVA e PORTOFINO da € 375
Prezzo a persona € 1.278
> 08-12.06 (5 gg) TOUR DELLA CORSICA da € 773
> 08-12.06 (5 gg) TOUR DELLA CORSICA da € 773
> 02-05.06 (2 gg) GARGANO e le ISOLE TREMTI da € 540
> 11-12.06 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
VIAGGI GUIDATI in PULLMAN
> 11-12.06 (2 gg) BERNINA EXPRESS CON ST.MORITZ, LIVIGNO E GLORENZA da € 219
> 11-18.06 (8 gg) SOGGIORNO MARE NEL GARGANO CON ESCURSIONE ALLE ISOLE TREMITI da € 795
> 11-18.06 (8 gg) SOGGIORNO MARE NEL GARGANO CON ESCURSIONE ALLE ISOLE TREMITI da € 795
29.06 – 03.07 5 PROVENZA e la CAMARGUE: Lavanda in Fiore da € 674
> 30.04-01.05 (2 gg) CASTELLI DI LUDWIG E INNSBRUCK da € 209 MAGGIO
> 16-19.06 (4 gg) LAGO DI COSTANZA con ISOLA DI MAINAU, CASCATE DEL RENO E S.GALLO da € 545
12 – 13.07 2 Lago di BLED e LUBIANA da € 239
> 14-15.05 (2 gg) Lago d’ORTA e Lago MAGGIORE con Isole Borromee da € 215
> 16-19.06 (4 gg) LAGO DI COSTANZA con ISOLA DI MAINAU, CASCATE DEL RENO E S.GALLO da € 545
> 24-26.06 (3 gg) VIENNA e il CASTELLO di SCHÖNBRUNN da € 429
> 24-26.06 (3 gg) VIENNA e il CASTELLO di SCHÖNBRUNN da € 429
12 – 13.07 2 BERNINA Express da € 249
> 24.06 - 01.07 (8 gg) (minimo 2 Persone) Tour PORTOGALLO con SANTIAGO de C. da € 815 (in aereo)
19 – 20.05 2 SALISBURGO e Lago KONIGSSEE a BERCHTESGADEN da € 245
> 14-15.05 (2 gg) Lago d’ORTA e Lago MAGGIORE con Isole Borromee da € 215
> 24.06 - 01.07 (8 gg) (minimo 2 Persone) Tour PORTOGALLO con SANTIAGO de C. da € 815 (in aereo)
> 25-26.06 (2 gg) Lago d’ISEO con i Borghi più belli d’Italia: Lovere, Bienno, M.te Isola da € 199
03 – 08.08 6 Tour PUGLIA con MATERA da € 865
> 21-22.05 (2 gg) SIENA e San GIMIGNANO Cuore della Toscana da € 199
> 21.05 (1 gg) VENEZIA di notte in Battello con cena di pesce da € 99
> 21-22.05 (2 gg) SIENA e San GIMIGNANO Cuore della Toscana da € 199
> 21-22.05 (2 gg) Lago di BLED e LUBIANA da € 199
> 21.05 (1 gg) VENEZIA di notte in Battello con cena di pesce da € 99
> 21-22.05 (2 gg) Lago di BLED e LUBIANA da € 199
> 25-26.06 (2 gg) Lago d’ISEO con i Borghi più belli d’Italia: Lovere, Bienno, M.te Isola da € 199
05 – 09.08 5 PRAGA e la BOEMIA da € 669
> 25.06 - 02.07 (8 gg) (minimo 2 Persone) our ANDALUSIA: Granada, Siviglia, Cordoba da € 769 (in aereo)
> 25.06 (1 gg) GENOVA: l’Acquario da € 74
> 25.06 - 02.07 (8 gg) (minimo 2 Persone) our ANDALUSIA: Granada, Siviglia, Cordoba da € 769 (in aereo)
> 25.06 (1 gg) GENOVA: l’Acquario da € 74
07 – 09.08 3 MONACO e i CASTELLI BAVARESI con Lago CHIEMSEE da € 429
10 – 17.08 8 Tour NORMANDIA e BRETAGNA da € 1.290
12 – 16.08 5 ROMA con Musei Vaticani, Castelli Romani e Tivoli da € 669
12 – 17.08 6 POLONIA: CRACOVIA, WIELICZKA, AUSCHWITZ, BRATISLAVA da € 778
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In collaborazione con la Libreria LaBassanese Bassano del Grappa
PRIMI BACI
di Cristina Obber (2009-2025, AFE, 128 pagine, 12,50 euro)
Ritorna in libreria un libro davvero coccolo, che alcune coppie di sposi ha usato come…bomboniera. Un libro che parte da una semplice domanda (Ricorda il suo primo bacio?) rivolta a un certo numero di uomini e donne nati intorno ai primi decenni del Novecento. E partendo dalle loro risposte è nato questo piccolo, delicato libro: un leggero e delizioso affresco di amore, di relazioni affettive e di vita quotidiana nell’Italia della prima metà del secolo scorso. In un mondo nel quale la libertà personale aveva limiti che oggi ci sembrano assurdi, nel quale si era obbligati anche oltre i 40 anni a rendere conto di qualsiasi cosa ai genitori, il primo bacio era la ribellione, l’affermazione di sé stessi nell’afferrare ciò che era proibito, un vero e proprio passaggio dall’infanzia all’età adulta con l’affrancamento, per quanto segreto e limitato, dal potere della famiglia. E così, nel leggere queste pagine che spesso ci fanno sorridere e spesso ci commuovono, non possiamo impedirci di chiederci che significato avesse l’amore, e se si potesse chiamare amore il fidanzamento combinato dopo due o tre incontri con la supervisione della mamma. E dove per molti l’amore e la famiglia hanno rappresentato soprattutto sopportazione, sacrifici e rassegnazione. E strappare queste piccole storie all’oblio e dare loro valore fissandole sulle pagine è stato, da parte di Cristina Obber, un atto doveroso, eseguito con grande rispetto e considerazione. Un atto d’amore.
L’UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI
di Mario Zangrando (2025, Astoria, 228 pagine, 18,00 euro)
Un originalissimo, sorprendente e poetico romanzo, il primo dell’autore trevigiano, che è un bellissimo canto all’amore, alla vita e alla morte. Protagonista è Renato, un “esperto di funerali” (e come non pensare allo straordinario protagoni-
sta del film “Still Life”) cerimonie che lui frequenta quotidianamente scrivendo nelle sue agendine, l’ora il luogo e qualche segno particolare del defunto: poche parole ben scelte, amici e parenti versano un’ultima lacrima e la sua missione è compiuta. Nella vita di Renato, un tempo, c’erano una famiglia, il lavoro da messo comunale, le vacanze al mare, tanto amore – e qualche battibecco – per Lidia, sua moglie, e tante speranze – e qualche preoccupazione – per il figlio Luca. Ma quella vita ormai non c’è più e lui ha deciso di riempire il vuoto con le lacrime degli altri, di stare vicino alla morte come se fosse un’amica, forse per capirla, forse per ingannarla. Eppure il destino ha ancora in serbo molte sorprese per lui a cominciare dalla misteriosa donna che, vestita di nero e pure lei con un’agendina in mano, sembra seguirlo di funerale in funerale. Il tutto in un libro di rara delicatezza dove, in un crescendo di emozioni, si ride e si piange; un profondo ragionamento sul trascorrere del tempo e l’ineluttabilità... della vita.
PROMETTIMI CHE
NON MORIREMO
di Mara Carollo (2025, Rizzoli, 624 pagine, 18, 00 euro)
Un riuscitissimo esordio, un libro avvincente e profondo, con l’autrice che intreccia con maestria la storia personale di Caterina, una donna straordinaria, con le vicende storiche che hanno segnato il Novecento col libro che è un viaggio emozionante attraverso le tappe fondamentali della vita di Caterina, dalla sua infanzia in una contrada veneta isolata fino alla maturità e alla vecchiaia. Caterina, detta Nina, è una protagonista forte e complessa, capace di sfidare le convenzioni e di cercare un riscatto personale in un mondo in continuo cambiamento. La sua storia si intreccia con quella di Mario, il suo compagno d’infanzia e amo-
re di una vita, in un legame che resiste alle difficoltà e alle trasformazioni del tempo. Con una prosa ricca e avvolgente l’autrice riesce a evocare immagini vivide e suggestive, trasportando il lettore in un viaggio emotivo che esplora il desiderio, la memoria e le scelte che definiscono un’esistenza col libro che non è solo un romanzo, ma un ritratto autentico e universale della condizione umana, che invita il lettore a riflettere sulle sfide e le contraddizioni del secolo scorso.
IL PENDIO DELLE NOCI
di Gianni Oliva (2025, Mondadori, 272 pagine, 19,00 euro)
Inserito nella sestina finale del Premio Bancarella 2025 un libro di amore e guerra, di montagna e neve, di uomini piccoli e grandi rimescolati nella storia. Siamo nel 1918, in un aprile senza primavera, la neve ricopre ancora il Monte Grappa e l’ultima linea difesa italiana dopo Caporetto, dove gli alpini del Battaglione Susa allestito il loro campo Tra loro c’è il sergente
Julien, un uomo senza legami e segnato dalla guerra, anche quella in Marocco quando era nella Legione Straniera, che sopravvive tra ricordi lontani, l’amore e la speranza, trovando un’umanità nascosta in ragazzi che a malapena sanno imbracciare un fucile e che vengono da luoghi dove sperano di ritornare. Con l’autore, uno dei più famosi divulgatori storici italiani che in questo suo esordio narrativo, innesta mirabilmente nel racconto degli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale una vicenda privata dolorosamente intensa raccontando anche la guerra di trincea in modo toccante e mai banale. Con i capitoli pari che raccontano la storia di lui giovane, e non mancano le sorprese, mentre quelli dispari si narra di lui adulto e di ragazzi e uomini che nella vita “normale” non si sarebbero mai incontrati e che al fronte imparano a fidarsi l’uno dell’altro e a superare la paura di morire perché “l’unica cosa che conta in guerra è tornare a casa con le proprie gambe, tutto intero”.
SAREBBE BELLISSIMO
di Paola Antonia Tasca (2025, Mondadori, 288 pagine, 19,50 euro)
Un altro felicissimo esordio Un libro che racconta una “piccola storia” che scorre dentro una grande storia. Tutto prende il via il 16 marzo 1978 in una mattina come le altre per i Massironi una delle famiglie che abitano nella “Piccola Russia”, un quartiere operaio di Bassano del Grappa. Olga è in cucina a scaldare il latte per la colazione e Pietro si prepara a un’altra delle sue giornate in falegnameria. I figli dormono ancora.
A poche centinaia di chilometri di distanza, però, in via Fani, le Brigate Rosse rapiscono il presidente della Dc Aldo Moro. Sono giorni di confusione e angoscia e le drammatiche notizie che aprono i telegiornali turbano l’equilibrio già precario della famiglia. Pietro, comunista della vecchia guardia, è assorbito dalla politica e deluso dal modo in cui il PCI gestisce il rapimento Moro. Passa la maggior parte del tempo fuori casa e non sa come occuparsi della tristezza di Olga, che sta sprofondando nella depressione. I figli Nora e Tonio se ne accorgono, e assistono impotenti alla crisi matrimoniale dei loro genitori. Per fortuna ci sono Angela e Caterina, le zie che ogni bambino vorrebbe avere. La prima si prende cura di tutta la famiglia e intanto sogna il grande amore. La seconda l’ha già trovato fra le braccia di Blanca, una ragazza spagnola per cui è disposta a sfidare il perbenismo della provincia. Insieme, i Massironi affrontano come meglio possono i grandi cambiamenti che li aspettano, alla ricerca di nuove identità e di forme di felicità diverse da quelle a lungo immaginate.
MARY DI VAL SALINA
di Folco Seriani (2024, BiDiGi, 364 pagine, 18,00 euro)
L’amore e la sorte, sempre legati fra loro, arrivano a risvegliare e a sconvolgere la vita di Mary, proprio quando la sentiva appiattirsi e chiudersi attorno senza lasciarle vie d’uscita e cominciava ad abbandonare le sue speranze. Quanto si può pilotare la propria vita ed il proprio destino? Si può vincere totalmente e realizzare tutto ciò che si desidera o certe cose sono già scritte nel nostro futuro? Lei lo dovrà sperimentare inevitabilmente; dovrà lottare contro tutto ciò che la costringe, ma non sa se troverà la felicità vincendo su tutti i fronti o accettando quello che le verrà offerto dalla vita. In un romanzo, appena ristampato, dove l’autore, che firma con uno pseudonimo, e che da sempre è un frequentatore appassionato dei monti, nonché escursionista e rocciatore di lungo corso, propone nella trama, tutta una serie di itinerari e percorsi tutti percorribili. Con il romanzo, cui ha fatto seguito “Il cancello del mondo accanto” sorta di fantasy montano, che così si propone come una specie di “guida turistica”
Il Cinefilo: Viaggio nel Cinema
a cura di Paolo Banfi
Esplorando il Mondo delle Emozioni, delle Storie e delle Magie del Cinema
SCOMODE VERITA
di Mike Leigh (2024)
Un film in due capitoli: teso e ansiogeno il primo, che fa emergere tutta la rabbia e l’aggressività della protagonista Pansy, lento e pensoso il secondo, dove il dolore si fa mutismo e paralisi. Mike Leigh mette in scena l’autentica umanità di una donna ferita e risentita, capace di molesto livore verso il suo prossimo ma anche bisognosa di riconoscimento: glielo dà Chantelle - affettuosamente vicina nonostante l’urticante comportamento della sorella maggiore - ricordando i suoi sacrifici e la onerosa dedizione ad una madre impegnativa. Della serie: l’ombra del passato si allunga sul presente e ipoteca il futuro quando il dolore non viene elaborato e rimane incistato nell’animo. Colpisce, nella seconda parte, l’eloquenza delle lacrime di Pansy, aiutata dall’empatia di Chantelle, e l’epilogo del film, che riesce ad evitare soluzioni ireniche per accostare il disperato immobilismo della protagonista a quello del marito. Guarda caso, in due piani differenti… Un film sincero e indulgente sulle ferite della vita e sulle storture delle dinamiche familiari: superata la prima parte, di fronte al suo pianto muto si prova perfino simpatia per la spigolosa protagonista (una grandissima Marianne Jean-Baptiste).
PATERNAL LEAVE
di Alissa Jung (2025)
Inopinatamente padre a vent’anni, Paolo abbandona la nave (compagna tedesca e figlia appena nata) e se ne va a fare surf in mare aperto, nel senso che è proprio maestro di surf e gestore di bar sulla spiaggia romagnola. Scelta non indolore, frutto di un’inadeguatezza percepita: ma 15 anni dopo il tema della paternità si ripresenta nelle vesti della figlia tedesca Leo (Juli Grabenhenrich, quanta bravura!), che vuole conoscere il padre biologico. Questa la storia di questo ottimo film con cui la regista mette il marito Luca Marinelli nei panni di Paolo, genitore riluttante di Leo ma (apparentemente) com -
petente con Emilia, la bimba avuta in un’altra relazione. Temendo che l’irruzione della figlia tedesca possa disturbare la sua nuova vita, le infligge pistolotti moralistici da improbabile educatore uniti a risposte imbarazzate ed evasive: una pena. Eppure. È il padre la persona che Leo insegue per chiudere il cerchio della propria ricerca di identità. E lei, la figlia adolescente: esattamente ciò che serve a Paolo per tentare un passo evolutivo che lo tiri fuori dal pantano delle sue omissioni. E’ un film sorprendente, da vedere. Come gli struggenti paesaggi della marina romagnola.
BLACK TEA
di Abderrahmane Sissako (2024)
Molto bello l’ultimo lavoro del regista mauritano che ci sussurra all’orecchio un messaggio di libertà: il diritto di essere se stessi al di là delle convenzioni, quello che spinge la giovane africana Aya a pronunciare il suo “no” sull’altare - liberando se stessa e il fidanzato infedele - e che la porta in Cina, dove lavora in un negozio che vende tè. Qui incontra la cura e l’eleganza del suo principale, Cai, impegnato ad iniziarla alla ritualità della bevanda con la lentezza e il rispetto che questa richiede, aprendole un mondo inedito e diverso dal clamore africano. Ma libertà è anche lasciarsi consapevolmente contaminare da altre culture, come quella cinese che pure è economicamente corsara proprio in Africa, e plasmare la propria identità senza smarrirne il confine e senza perderne la forza. Aya e Cai costruiscono un legame tenero, che però non è il centro della vicenda, costellata da altre voci, persone, gruppi, comunità etniche in un caleidoscopico gioco di richiami. È un canto corale che sa di rivendicazione della propria libera identità contro le convenzioni imbalsamate: non rivolta, ma consapevolezza capace di crescere e affermarsi silenziosa. L’andamento del film è decisamente lento, ma vale la pena di assaporarlo come un buon tè.
FUORI
di Mario Martone (2024)
Dopo avermi fatto amare Goliarda Sapienza dirigendo l’eccellente “L’arte della gioia”, Valeria Golino ora in questo film veste addirittura i panni della grande scrittrice. Un film molto originale, che si concentra sul momento in cui Goliarda - dopo
l’esperienza carceraria di Rebibbia - letteralmente vaga in una Roma assolata trovando solo nelle ex compagne di detenzione i segni di un’amicizia autentica. E così, tra i whisky con molto ghiaccio di Roberta (Matilda De Angelis) e la prorompente vitalità di Barbara (Elodie), l’artista appare disorientata ed estranea alla vita mondana, preferendo la bizzarra sfacciataggine delle due amiche ai salotti imbalsamati della Roma bene. Con loro, capaci di stare “fuori” quando sono dentro e viceversa, sembra trovare una forma di accettabile armonia e un’amplificazione del suo desiderio trattenuto di vita, che loro invece sanno esprimere in forma disinibita. Non mancano momenti di dolcezza infinita, come certi scambi tra Goliarda e Roberta e come il canto intonato fuori da Rebibbia cui si uniscono le donne recluse. E rimane l’immagine nitida e indimenticabile di una donna fragile ma ricca, affamata di vita ma ammiccante alla morte, insicura ma generativa: film da non perdere, con una menzione per la strepitosa interpretazione della De Angelis.
IL QUADRO RUBATO
di Pascal Bonitzer (2024)
Bravissimo il regista a prendere spunto da una storia realmente accaduta - il ritrovamento casuale de “I girasoli” di Schiele - per farne un elegante racconto cinematografico sul mondo delle case d’asta, sul (drogabile) mercato dell’arte, sulle ambizioni e sulle bugie, sui segreti familiari e sulla follia (dei sentimenti, verrebbe da dire con Lelouch): tutto questo in un piccolo gioiello che guarda alla fragilità con indulgenza e tenerezza, senza togliere ossigeno alla speranza di chiarezza e di riscatto. E così l’esperto d’arte André Masson, spregiudicato e cinico ricercatore di opere da vendere alle aste Scottie’s, si scontra con l’impenetrabile ma intrigante opacità della stagista Aurore, la quale sembra difendere arcignamente un segreto. Eppure il quadro di Schiele mobilita le loro energie, volgendo il potenziale conflitto in un’inedita complicità, cui si associa anche Bertina, ex moglie e autorevole collega di André. Interessante veder emergere i profili umani di queste figure, così come quello del giovane Martin proprietario dello Schiele perduto, quasi spaventato dal cambiamento che la scoperta può comportare: e il film stesso diventa un quadro in cui vero e falso, luci ed ombre si guardano ammiccanti, incarnati nei personaggi che - bisogna dirlo - godono di interpretazioni attoriali perfette. Da vedere!
TEATRIS
un “calendario di livello”
Nove anni di idee, spettacoli, impegno e passione. Questo è il... biglietto da visita di Teatris che, appunto, si appresta a vivere, con le emozioni di sempre, una nuova stagione di proposte.
E quelle in calendario a Marostica, realtà centrale di molte delle iniziative del sodalizio culturale, che comunque in questi anni si è fatto conoscere ed apprezzare in molte altre realtà del nostro territorio, sono davvero di ottimo livello.
Del resto quello di offrire sempre “prodotti” di alto profilo è una caratteristica consolidata di Teatris , basti pensare allo straordinario successo riscontrato nei mesi scorsi con la mostra digitale dedicata a Van Gogh , un progetto di Mario Guderzo e Maurizio Panici, e che ha richiamato, al Castello Superiore di Marostica, oltre 2500 persone. Un evento che sarà presto ripetuto puntando a far conoscere meglio l’opera e la vita di Jacopo da Ponte. Una operazione che sposa appieno la “filosofia” di Teatris che sin dal 2016, sostiene con energia il progetto di Teatro di Comunità (Ideato dal regista Maurizio Panici e che da quest’anno si avvale della preziosa collaborazione del Prof. Mario Guderzo per le mostre e le arti visive e da Lorenzo Parolin per la sezione letteratura) che rappresenta, come afferma il presidente Denis Dalla Palma , “un punto di riferimento prezioso per la valorizzazione del nostro territorio, unendo cultura, partecipazione e identità” con Teatris e il suo gruppo di lavoro che ha costruito nel tempo un percorso che affonda le sue radici nella
memoria storica locale trasformando e valorizzando spazi, idee e relazioni. Con Teatris che in questi anni attraverso attività teatrali e culturali legati spesso alla rigenerazione urbana ha saputo restituire luoghi alla collettività, rendendoli nuovamente vivibili e accessibili. E spesso i suoi spettacoli dal vivo, che vedono coinvolti attivamente cittadini, artisti e associazioni, sono diventati anche momenti di incontro e crescita condivisa col recupero della memoria storica del territorio che ha permesso di raccontare chi siamo e da dove veniamo, rafforzando il senso di appartenenza . Perché il Teatro di Comunità è molto più di una iniziativa culturale: è un’esperienza collettiva, una sorta di laboratorio di cittadinanza attiva che continua a generare valore per tutta la comunità.
Per tornare alle prossime proposte di Teatris, che ha in Maurizio Panici il suo direttore artistico, ad inaugurare la nuova locandina, che non a caso ha “I buoni frutti” come titolo, sarà la rassegna teatrale che proporrà quattro testi: •“Cantanti” di Mario Gelardi (testo vincitore del Festival Over) • “Educando Rita” di Willy Russel
• “La Maria Zanella” di Sergio Pierattini •“Due dozzine di Rose scarlatte” di Aldo De Benedetti.
Mentre a Dicembre ci sarà “Marostica città di Fiaba” che riproporrà uno spettacolo itinerante nelle botteghe storiche del centro; spettacolo ispirato al Canto di Natale di Charles Dickens. La prossima primavera invece, per il “Tra luce e ombra, un progetto di Teatro sul Sacro”, saranno portate in scena “Secondo Qoelet” di Luciano Violante, “In nome della madre” di Erri De Luca e “Humanae Genti”, una mostra-spettacolo di Luca Signorelli su testi della Divina Commedia. A Giugno del 2026 la splendida cornice della Scalinata dei Carmini sarà teatro di due spettacoli.
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OPERAESTATECINEMA
un’estate di proiezioni...
Ritorna puntuale, da oltre otto lustri, la programmazione cinematografica di OperaEstateFestival che quest’anno, oltre all’arena bassanese, propone cartelloni a Dueville, a Schio e a Gallio dove è in calendario la ventottesima edizione del “festival del cinema italiano-opere prime”.
Per tornare a quello che sarà proposto in riva al Brenta, l’arena ricavata ai Giardini Parolini proporrà 55 pellicole con la selezione che privilegia il cinema di qualità, e molti dei film sono stati recensiti su LaPiazza da Paolo Banfi, il nostro Cinefilo.
I film in calendario a Luglio inizieranno alle 21.30 mentre in Agosto le proiezioni inizieranno alle 21.
E anche quest’anno il CineFestival aderisce a “Cinema Revolution” il che significa che il biglietto per i film italiani ed europei costa 3,50 euro
Per gli altri film invece il biglietto intero costa 6 euro e 5 ridotto .
Con 40 euro invece si può acquistare la tessera valida per 10 ingressi
Da ricordare poi che nelle prime quattro serate di luglio nel Giardino di Villa Ca’ Erizzo è in calendario un mini-ciclo intitolato “Giovanni Segantini e la montagna” sorta di anticipazione della grande mostra che sarà ospitata, da fine ottobre al Museo Civico, e che sarà dedicata a quello che è considerato tra i massimi esponenti del Divisionismo nonchè impareggiabile cantore della montagna quale luogo fisico e simbolico.
Nella splendida cornice della villa lungo il Brenta saranno proiettati queste pellicole: “Giovanni Segantini–Magia della luce” di Christian Labhart; “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti; “Fiore mio” di Paolo Cognetti; “Alpenland” di Robert Schabus.
Questa invece la programmazione ai Giardini Parolini:
LUGLIO 2025
07.07: “Follemente” di Paolo Genovese; 09.07: “Il mio giardino persiano” di Maryam Moqadam e Behtash Sanaeeha; 10.07: “La stanza accanto” di Pedro Almodovar;
11.07: “Vermiglio” di Maura Delpero; 12.07: “Giurato numero 2” di Clint Eastwood;
13.07: “La vita da grandi” di Greta Scarano; 14.07: “Nonostante” di Valerio Mastandrea; 15.07: “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini; 16.07: “No Other Land” di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballai;
17.07: “Eterno visionario” di Michele Placido;
18.07: “Here” di Robert Zemeckis; 19.07: “Diamanti” di Ferzan Ozpetek; 20.07: “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann;
21.07: “Noi e loro” di Delphine Coulin e Muriel Coulin;
22.07: “Patermal leave” di Alissa Jung; 23.07: “Le deluge-Gli ultimi giorni di Maria Antonietta” di Gianluca Jodice; 24.07: “Amore a Mumbai” di Payal Kapadiya;
25.07: “La gazza ladra” di Robert Guediguian;
26.07: “Parthenope” di Paolo Sorrentino; 27.07: “Tre amiche” di Emmanuel Mouret; 28.07: “Generazione romantica” di Jia Zhangke;
29.07: “Fuori” di Mario Martone; 30.07: “Non dirmi che hai paura” di Yasemine Samdereli;
31.07: “La testimone-Shahed” di Nader Sayevar;
AGOSTO 2025
01.08: “Flow-un mondo da salvare” di Gints Zilbalodis; 02.08: “Emilia Perez” di Jacques Audiard; 03.08: “Maria” di Pablo Larrain; 04.08: “La trama fenicia” di Wes Anderson; 05.08: “Wishing on a star” di Peter Kerekes; 06.08: “Conclave” di Edward Berger; 07.08: “Io sono ancora qui” di Walter Salles; 08.08: “Il robot selvaggio” di Chris Sanders; 09.08: “Berlinguer-la grande ambizione” di Andrea Segre; 10.08: “Anora” di Sean Baker; 11.08: “Tofu in Japan-la ricetta segreta del signor Takano” di Matsuhiro Mihara; 12.08: “L’orchestra stonata” di Emmanuel Coucol;
13.08: “The complete unknown” di James Mangold; 14.08: “Sotto le foglie” di Francois Ozon; 15.08: “La città proibita” di Gabriele Mainetti;
16.08: “Grand Tour” di Miguel Gomes; 17.08: “The substance” di Coralie Fargeat;
18.08: “Le occasioni dell’amore” di Stéphane Brizè;
19.08: “L’innocenza” di Kore’eda Hirokazu; 20.08: “Finalement. Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte” di Claude Lelouch;
21.08: “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini; 22.08: “Il seme del fico sacro” di Mohammad Rasoulof;
23.08: “Lilo & Stich” di Dean Fleischer Camp;
24.08: “Il quadro rubato” di Pascal Bonitzer; 25.08: “La bambina segreta” di Ali Asgari; 26.08: “Il maestro che promise il mare” di Patricia Font;
27.08: “Napoli-New York” di Gabriele Salvatores;
28.08: “Scomode verità” di Mike Leigh; 29.08: “Reinas” di Klaudia Reynicke; 30.08: “L’’abbaglio” di Roberto Andò; 31.08: “Aragoste a Manhattan” di Alonso Ruizpalacios . www.operaestate.it
Fitness e social
come gli influencer hanno cambiato il modo di allenarsi
Allenamenti a corpo libero, challenge virali e consigli di wellness: la palestra si è trasferita sullo schermo e ha cambiato il nostro rapporto con il corpo. Dimentica la palestra tradizionale, gli specchi e gli attrezzi in acciaio. Oggi il fitness si fa anche — e sempre più spesso — su Instagram, TikTok e YouTube. Gli influencer del benessere dettano tempi, esercizi, mode e perfino stili di vita. Ma cosa succede quando l’allenamento diventa contenuto? E quali sono i pro e i contro di questo nuovo modo di fare fitness?
Allenatori digitali a portata di click
Una volta si seguivano solo i personal trainer in palestra. Oggi si può scegliere tra centinaia di influencer del fitness, ognuno con il suo stile: c’è chi punta sull’allenamento funzionale, chi su circuiti HIIT, chi sul pilates casalingo o lo yoga dinamico. Alcuni propongono workout gratuiti quotidiani, altri vendono programmi completi con abbonamenti mensili.
La forza di questi nuovi “coach virtuali” è la continuità visiva: mostrano risultati, routine, trasformazioni. Rendono il percorso motivante, accessibile e — soprattutto — personalizzabile.
Il ruolo della community
I social hanno trasformato l’allenamento in un’esperienza sociale e condivisa. Le challenge, come i 30 giorni di plank o squat, motivano le persone a non mollare. I commenti e i feedback diretti generano un senso di appartenenza che spesso manca nella palestra fisica. Si crea così una community globale, dove l’allenamento diventa stile di vita, dialogo e identità.
Il rovescio della medaglia
Ma non è tutto rose e fiori. Non tutti gli influencer sono formati o certificati, e
seguire consigli errati può portare a infortuni o a una visione distorta del benessere. Inoltre, la pressione estetica — spesso mascherata da “self-love” — può generare ansia da prestazione o insoddisfazione. Serve dunque spirito critico, e magari anche il consiglio di un esperto vero, per distinguere tra ispirazione positiva e narrazioni fuorvianti.
Il fitness digitale ha democratizzato l’allenamento, rendendolo più accessibile e motivante. Gli influencer hanno cambiato il modo in cui ci muoviamo, mangiamo e perfino pensiamo al nostro corpo. Ma come in ogni rivoluzione, anche quella del fitness social va affrontata con consapevolezza, equilibrio… e magari qualche squat fatto bene.
E-sports
lo sport del futuro è virtuale?
Miliardi di spettatori, professionisti sotto contratto, tornei internazionali e sponsor globali: gli sport elettronici hanno smesso di essere un passatempo. Ma sono davvero sport? E cosa raccontano del nostro tempo?
Stadi pieni, montepremi milionari, fan in delirio e atleti che si allenano ogni giorno con regimi da veri professionisti. Non stiamo parlando di calcio o Formula 1, ma di esports, ovvero sport elettronici. Un fenomeno inarrestabile che coinvolge oltre 500 milioni di persone nel mondo, con numeri in crescita costante e una struttura sempre più vicina a quella dello sport tradizionale. Ma cosa sono davvero gli esports? Possono essere considerati sport a tutti gli effetti? E cosa li rende così potenti dal punto di vista culturale, sociale ed economico?
1. Che cosa sono gli esports
Gli esports (electronic sports) sono competizioni di videogiochi organizzate a livello amatoriale o professionale
I generi sono vari: sparatutto tattici come Counter-Strike o Valorant, giochi di strategia come StarCraft, MOBA come League of Legends o Dota 2, fino a titoli sportivi come FIFA, NBA2K e Rocket League.
Non si tratta di semplici partite tra amici: le competizioni professionali sono trasmesse in diretta streaming su piattaforme come Twitch e YouTube, seguite da milioni di spettatori e sponsorizzate da brand come Red Bull, BMW, Adidas e Intel.
Alcuni tornei internazionali, come The International (Dota 2) o League of Legends World Championship, offrono montepremi da oltre 40 milioni di dollari.
2. Atleti digitali, ma reali Chi pensa che il giocatore professionista sia solo un “nerd con un joypad in mano” è fuori strada. I pro player si allenano anche 8-10 ore al giorno, con sessioni intense di pratica, analisi delle partite, studio degli avversari, coaching individuale e lavoro di squadra. Non mancano preparatori atletici, psicologi e nutrizionisti: la pressione men-
tale, la coordinazione mano-occhio, la velocità di reazione e la gestione dello stress sono tutte componenti fondamentali. Molti team vivono in gaming house, veri e propri ritiri dove si conduce una vita da professionisti, con ritmi regolari, pause strutturate e piani di crescita fisica e mentale. L’età media degli atleti è bassa, ma l’approccio è sempre più professionale.
3. Il pubblico degli esports
Il pubblico degli esports è giovane, con una forte predominanza della fascia 1535 anni, ma in continua espansione. Gli spettatori non si limitano a guardare, ma interagiscono in tempo reale, partecipano alle community, seguono i propri beniamini anche nella vita quotidiana tramite i social.
Questo coinvolgimento ha attirato l’interesse di media tradizionali e investitori. Leghe professionali come la Overwatch League o la LCS (League of Legends Championship Series) hanno attirato club sportivi veri e propri, come Paris Saint-Germain, Schalke 04 o Besiktas, che hanno fondato le proprie divisioni esportive.
4. Sport o intrattenimento?
La grande domanda è: gli esports sono davvero sport?
Secondo il Comitato Olimpico Internazionale, gli esports possono essere considerati “attività con caratteristiche sportive”,
ma non sono ancora riconosciuti come sport olimpico ufficiale. Tuttavia, sono già stati inclusi nei Giochi Asiatici e sono candidati a entrare nei Giochi Olimpici del futuro.
La questione è culturale. Se si definisce lo sport come una pratica agonistica, organizzata, regolamentata e capace di sviluppare abilità mentali e fisiche, allora gli esports soddisfano tutti questi criteri. Il fatto che l’attività fisica sia limitata non è sufficiente a escluderli: basti pensare al tiro con l’arco, al curling o agli scacchi, già discipline riconosciute.
5. Economia e impatto culturale
Il giro d’affari degli esports ha superato i 2 miliardi di dollari annui. Le fonti di guadagno comprendono sponsorizzazioni, diritti media, biglietti per gli eventi, merchandising e donazioni della fanbase.
Ma il vero impatto degli esports è culturale. I videogiochi sono diventati un linguag-
gio condiviso, un’esperienza generazionale. Gli esports hanno modificato il modo in cui i giovani si relazionano allo sport: più partecipativo, più digitale, più fluido. Le carriere tradizionali sono state affiancate da ruoli come streamer, caster, analyst, content creator.
6. Esports e educazione
In alcune scuole superiori e università, soprattutto in Corea del Sud, Stati Uniti e Paesi Bassi, gli esports sono già parte dei programmi accademici. Si studiano tecniche di gioco, ma anche management, marketing, psicologia dello sport e comunicazione digitale. È un settore che richiede competenze trasversali e forma figure professionali sempre più richieste.
Gli esports non sono il futuro: sono già il presente. In un mondo sempre più connesso e digitale, rappresentano l’evoluzione di uno dei bisogni più antichi dell’uomo: competere, eccellere, essere parte di qualcosa di più grande.
IL CENTRO ASSISTENZA RUOTE
Wheelsbike
dispone di tutti i particolari per questo tipo di manutenzione
Sul podio con Loro: L’orgoglio di una Ruota Artigianale
“E’ proprio vero quando dicono che se ti piace il lavoro che fai, le soddisfazioni arrivano sempre.
Quando vedo un atleta gareggiare e magari salire sul podio con le ruote fatte in questa piccola ditta artigianale provo grandi emozioni perché nel mio piccolo è come se mi sentissi lì con lui.
Ma non è solo la ruota, è lo sforzo, la passione e la precisione, ma soprattutto il coraggio di uscire dagli schemi per aiutare questi campioni a dare il meglio di sé.
Per ogni atleta c’è una storia di coraggio e di forza, e siamo gli unici in Italia a produrre ruote per handbike
Questo premio lo condivido con tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, la mia famiglia e con tutti gli atleti che ogni giorno ci ricordano quanto è importante non arrendersi mai.”
Preparazione atletica
come si costruisce un campione
Vedere un atleta vincere, superare i propri limiti o infrangere un record è uno spettacolo che emoziona. Ma dietro ogni prestazione eccezionale non c’è solo il talento: c’è un sistema complesso fatto di lavoro quotidiano, scienza applicata e una preparazione atletica meticolosa. Costruire un campione richiede tempo, metodo e la capacità di curare ogni dettaglio, dal corpo alla mente.
Oltre il talento: serve metodo
Molti atleti iniziano da giovanissimi, spinti da passione e attitudine naturale. Ma il talento, da solo, non basta. La preparazione atletica è ciò che consente a un potenziale di diventare prestazione, e a un sogno di diventare carriera. Si tratta di un percorso progressivo che coinvolge aspetti fisici, tecnici, tattici e psicologici.
Allenamento mirato: non si improvvisa nulla
Ogni sport ha esigenze diverse, ma il principio è comune: l’allenamento deve essere specifico e graduale. La forza, la resistenza, la velocità e la coordinazione vengono sviluppate in cicli, spesso divisi in fasi (preparazione generale, specifica e di mantenimento). Personal trainer, preparatori atletici e fisioterapisti lavorano a stretto contatto per costruire un programma su misura.
Il ruolo dell’alimentazione
L’alimentazione è un vero e proprio “carburante” per l’atleta.
Non si tratta solo di calorie, ma di nutrienti, orari e combinazioni strategiche. Dietologi e nutrizionisti sportivi elaborano piani alimentari che variano in base alla fase di allenamento o gara, tenendo conto anche di esigenze personali e possibili intolleranze.
Recupero e rigenerazione: le ore invisibili Dormire, idratarsi, fare stretching e usare tecniche di recupero (come massaggi, crioterapia o tecarterapia) è fondamentale quanto allenarsi. La qualità del recupero incide direttamente sulla possibilità di migliorare e riduce drasticamente il rischio di infortuni. Anche il riposo attivo – come camminate leggere o yoga – può fare la differenza.
Allenare anche la mente
La preparazione mentale è sempre più riconosciuta come componente chiave. Psicologi sportivi aiutano gli atleti a gestire la pressione, visualizzare i movimenti, mantenere la concentrazione e superare momenti di crisi. La resilienza, la motivazione e la capacità di adattarsi sono tratti distintivi dei veri campioni.
Il supporto di un team
Nessun atleta è davvero solo. Intorno a lui (o lei) c’è spesso un team multidisciplinare: allenatori, medici, nutrizionisti, mental coach.
Coordinare questi ruoli richiede anche doti organizzative e capacità di ascolto. Il campione non è solo chi vince, ma chi sa lavorare con chi lo accompagna.
Costruire un campione è come scolpire una statua: servono pazienza, tecnica, visione.
Dietro ogni medaglia c’è un processo lungo e complesso, fatto di impegno quotidiano e cura dei dettagli.
È lì, nella fatica lontano dai riflettori, che nasce la vera eccellenza sportiva.
Memo Eventi
Gli Appuntamenti da non perdere
La prima domenica del mese
VISITA GUIDATA ALL’ORATORIO DEI CARMINI
Marostica (VI)
Il recupero esemplare di un complesso storico del Seicento veneto.
- nelle prime domeniche del mese, coincidenti col mercatino dell’antiquariato in Piazza degli Scacchi, tranne nel mese di agosto.
- apertura estemporanea su prenotazione, individuale o di gruppo: 0424 72219 - 0424 72187 - 0424 73048 // 0424 72127 (Associazione Pro Marostica).
In periodi particolarmente favorevoli al movimento turistico in Città (Partita a Scacchi, festività e ricorrenze), previa informazione al pubblico “in situ”.
Venerdì, sabato e domenica
VISITE GUIDATE
E LABORATORI PER BAMBINI
Romano d’Ezzelino (VI), c/o Villa Stecchini
La Villa, costruita nel 1600, è oggi aperta al pubblico: si potranno visitare i saloni nobili e le stanze con arredi originali e dipinti della scuola di Jacopo da Ponte. Visite guidate: Venerdì alle 18:30 | 13€ con degustazione vini e prodotti eccellenza locale. Sabato e domenica alle 16:00 | 10€. Prenotazione obbligatoria. Laboratori: Tutti i weekend alle ore 15:00 | Caccia al tesoro di Ezzelino. Prenotazione direttamente all’ingresso. k info@villastecchini.com m 389.6584219
Fino all’8 Luglio 2025
NATA DALLE MANI
Bassano del Grappa (VI), Spazio Corona Le sculture più celebri, come non le avete mai viste. Ingresso gratuito. Orari: dal venerdì al martedì: 10.00-13.00/16.00-19.00 k vidalearianna@gmail.com
Fino al 31 Agosto 2025
SPIRITO E CORPO. FEDE E ALIMENTAZIONE IN GUERRA
Bassano d. G. (VI), c/o Museo Hemingway
La mostra, attraverso le proprie collezioni, affronterà e approfondirà alcuni dei temi trattati nella mostra, offrendo ai visitatori l’occasione unica di conoscere luoghi e istituzioni che conservano un repertorio di reperti e documenti legati alla Grande Guerra. Biglietto: biglietto d’ingresso (9,00 € intero e 7,00 € ridotto) k museohemingway@fondazioneluca.it m 0424.529035
Fino a Ottobre 2025
ALLA SCOPERTA DI BASSANO DEL GRAPPA. STORIA, ARTE E NATURA
Bassano del Grappa (VI), c/o Centro storico
A partire dal 31 maggio e fino ad ottobre 2025 prende avvio “Alla scoperta di Bassano del Grappa. Storia, arte e natura” una visita guidata a cielo aperto che attraversa i luoghi più significativi di Bassano del Grappa come le Piazze della città, il belvedere di Palazzo Sturm, l’iconico Ponte di Palladio, il Camminamento e il Castello degli Ezzelini.
Attraverso il percorso didattico, adatto a tutti, sarà possibile conoscere la storia di Bassano del Grappa e le curiosità che si celano dietro a scorci, monumenti e opere d’arte “en plein air”.
L’attività, della durata di 120 minuti, è rivolta ad adulti e bambini sopra i sei anni di età, al costo complessivo di 10€ a persona, per un minimo di 14 persone e un massimo di 30 persone, è acquistabile esclusivamente online al sito www.bassanoedintorni. it entro 48 ore dal giorno dell’attività. Scaduto il termine delle 48h e qualora sia raggiunto il numero minimo, sarà possibile acquistare il biglietto cartaceo esclusivamente presso lo I.A.T. di Bassano del Grappa, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il tour guidato parte dallo I.A.T. di Bassano del Grappa in Piazza Garibaldi 34 e si svolgerà in lingua italiana. Sempre presso lo sportello I.A.T sarà possibile avere maggiori informazioni sull’attività e le modalità di acquisto online.
Info: m 0424.519917 u iat.bassano@comune.bassano.vi.it
Memo Eventi
Gli Appuntamenti da non perdere
Fino al 7 Settembre 2025
POMPEO PIANEZZOLA 1925-2012
Bassano del Grappa (VI), Museo Civico
Il Museo Civico di Bassano del Grappa ospiterà la retrospettiva di uno dei più importanti artisti veneti del secondo Novecento: Pompeo Pianezzola.
La mostra Pompeo Pianezzola (1925-2012) ricostruirà la carriera di questo protagonista indiscusso dell’arte ceramica e artista a tutto tondo: grafico, designer e straordinario esponente nei contesti delle neoavanguardie. Attraverso 120 opere esposte, la mostra si snoderà in dodici sezioni tematiche per raccontare l’intera parabola creativa dell’artista, dai dipinti giovanili alle prime ceramiche, dai celebri scudi in maiolica alle opere moltiplicate, dai libri d’artista all’omaggio a Canova. Un percorso espositivo, arricchito dall’allestimento di Asa Studio Albanese di Vicenza e accompagnato da un prezioso catalogo edito da Antiga Edizioni, che intende documentare tutte le tappe che hanno portato un giovane talento di Nove a misurarsi con i maggiori artisti della sua epoca - da Burri a Fontana, da Melotti a Valentini – e a interpretare le aspirazioni e le tensioni della cultura italiana a partire dagli anni del miracolo economico fino alle soglie del nuovo secolo, in costante tensione con le correnti artistiche dell’epoca.
La mostra è a cura di Nico Stringa. Promossa e organizzata da: Comune e Musei Civici di Bassano del Grappa con il supporto di: Costenaro Assicurazioni
Info: k biglietteriamusei@comune.bassano.vi.it
Da Giugno ad Ottobre 2025
ECOMUSEO DELA PAGLIA NELLA TRADIZIONE CONTADINA
Marostica (VI), c/o Ecomuseo della Paglia
Disponibilità di apertura su richiesta per gruppi e scolaresche Ingresso e visita al museo gratuiti, laboratori e servizi extra a pagamento.
Orari apertura prestabiliti: domeniche da Giugno ad Ottobre ore: 16.00 - 19.00
Associazione Terra e Vita: Via Sisemol 1 (4,67 km) Crosara di Marostica
Info: m 0424.702213 - k ecomuseopaglia@libero.it
Tutto il mese di Giugno
TOUR DISCOVER CITTADELLA
Cittadella (PD), c/o Luoghi Vari
Dal martedì al venerdì, per tutto il mese di giugno, tour alla scoperta dei 3 monumenti principali del centro storico: Palazzo Pretorio, Teatro Sociale, Museo del Duomo. Orari di partenza del Tour: 11 - 12:30 - 14 - 15:30 dall’Ufficio Turistico IAT in Porte Bassanesi
Costo € 10 a persona per 4 ingressi
Il costo include:
- il biglietto d’ingresso ai 3 monumenti
- l’operatore culturale che vi accompagna
- l’ingresso alle Mura, da svolgersi autonomamente o prima o dopo il tour
Senza prenotazione, 4 partenze garantite al giorno
Presentarsi in IAT 10 minuti prima dell’inizio del tour scelto
Info: k cittadella@historiatravel.it
Fino al 27 Ottobre 2025
SOGNO E MAGIA.L’UNIVERSO DEL FANTASTICO NELLE INCISIONI DELLA COLLEZIONE REMONDI
Bassano del Grappa (VI), Museo Civico
I Musei Civici di Bassano del Grappa presentano al pubblico una selezione di opere appartenenti alla collezione Remondini, tra i più ricchi patrimoni grafici del Veneto, che esplora creature e leggende del mondo fantastico attraverso gli sguardi di alcuni dei più noti ed influenti maestri dell’arte incisoria italiana ed europea.
A partire dal XVI secolo, ed in particolare nel mondo nordico che si oppone al misurato classicismo mediterraneo, un interesse per il magico, l’onirico e il fantastico si diffonde capillarmente attraverso l’Europa grazie alla stampa, sollecitando gli artisti a esplorare il bizzarro e l’irregolare, dando vita a creature misteriose e fantastiche che abitano il mondo dell’immaginazione e delle credenze popolari.
La mostra “Sogno e magia. L’universo del fantastico nelle incisioni della Collezione Remondini”, a cura di Riccardo Toffanin e visitabile al piano nobile del Museo Civico di Bassano del Grappa, permetterà al visitatore di immergersi in un mondo abitato da streghe, folletti, alchimisti e creature marine: figure emblematiche delle tradizioni popolari che abitano il limite tra sacro e profano, tra soprannaturale e quotidiano, tra magia e razionalità.
La selezione di opere spazia lungo tre secoli di grande arte incisoria attraverso alcuni dei suoi più grandi maestri, da Martin Schongauer ad Albrecht Dürer, da Agostino Veneziano a Giorgio Ghisi, da Jacques Callot a Giambattista Tiepolo, esortando il pubblico a scoprire un mondo in cui il confine tra visibile e invisibile si assottiglia. Un’arte che non solo riproduce la realtà ma la trasforma, distorcendola e amplificandola attraverso la lente dell’immaginazione, per raccontare quali mostri si generino dal sonno della ragione.
L’esposizione si propone dunque non solo come un momento di riscoperta di alcuni capolavori delle collezioni del Museo Civico di Bassano del Grappa, solitamente non esposti al pubblico, ma soprattutto come un’opportunità per immergersi nell’oscura bellezza di un’arte che ha saputo guardare oltre il visibile,esplorando le radici di inquietudini e fascinazioni che ancora oggi popolano il nostro immaginario.
Info: k biglietteriamusei@comune.bassano.vi.it
Fino al 13 Giugno 2025
L’ALTRA MAROSTICA
Marostica (VI), SELSS Spazio Espositivo La Stazione
I luoghi fuori dalla cinta murata di Marostica interpretati dai Soci di Marostica Fotografia 1979
Mostra visitabile durante gli orari di apertura de La Stazione Infopoint.
Info: k info@lastazionexperience.it - 371 4240125
Memo Eventi
Gli Appuntamenti da non perdere
Giovedì 3 Luglio 2025
PANORAMI DAL MONTE RASTA: ESCURSIONE LETTERARIA
Meta: Monte Rasta
Escursione guidata con letture tratte da Mario Rigoni Stern in compagnia di Asiago Guide. Evento organizzato e co-finanziato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Roana e la pro loco di Camporovere. “Erano belle le sere estive con la luna sopra i tetti. Mi pareva di sentire le stelle e invece erano i grilli sui prati. Allora le voci del paese e della natura intorno, gli odori, i rumori, le nuvole e le luci avevano chiaro riferimento con la vita e seguivano le stagioni dei nostri giuochi e del lavoro degli uomini.” Mario Rigoni Stern - Stagioni Un’esperienza immersiva tra i paesaggi mozzafiato di Camporovere, dove la bellezza dei grandi scenari si unisce alla poesia delle piccole cose. Passo dopo passo, riscopriamo il benessere che la natura ci dona. Camminando lungo sentieri ricchi di storia, entriamo in un mondo rurale in cui uomo e ambiente convivono in armonia da secoli. Un equilibrio dinamico, fatto di gesti semplici e legami autentici.
Attraverso le parole di Mario Rigoni Stern, l’Uomo nato tra le due guerre, riviviamo le tradizioni, le passioni e gli episodi di vita quotidiana della gente di montagna.
Un viaggio letterario e sensoriale alla scoperta di saperi antichi, da custodire e tramandare.
La prenotazione è obbligatoria.
•DIFFICOLTÀ: assegnamo una difficoltà 3 su una scala da 1 (facilissimo) a 5 (impegnativo) Il percorso è ad anello e non presenta particolari difficoltà tecniche. Il percorso si sviluppa tra strade sterrate, sentieri di montagna e qualche breve tratto di strada asfalta poco trafficata. Il dislivello in salita è inferiore ai 300 m, non sono presenti tratti esposti.
•DA PORTARE CON SÉ: scarponi da montagna, vestiario a strati adatto al clima montano (caldamente consigliati pantaloni lunghi), giacca impermeabile, zaino con acqua per tutta la durata dell’escursione, un piccolo snack come la frutta secca, crema solare, occhiali da sole, cappellino.
•COSTO: 10€ per l’escursione guidata a persona. Gratis per i ragazzi sotto i 15 anni. INDICARE SU NOTE ETÀ DEI MINORI DI 15 ANNI.
•RITROVO: ore 17.30 al parcheggio del Bar al campetto - Via XIX Maggio, 32, 36010 Camporovere VI https://maps.app. goo.gl/uwmPomB1Gg2U5v9c6
Spostamento in auto, con mezzo proprio, di circa 6 minuti necessario.
Escursione naturalistica sull’evoluzione dei boschi tra passato, presente e futuro con Asiago Guide.
Evento organizzato e co-finanziato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Roana e la pro loco di Camporovere.
Camporovere è un paese di montagna attorniato dai meravigliosi e biodiversi boschi della Valdassa, da piantagioni di abeti e faggi successive alla Prima Guerra Mondiale, oggi intervallate da radure di Vaia e dalla naturale rinnovazione forestale.
Camminare nel sottobosco tra i mirtilli ed i cuscinetti di muschio, toccare le cortecce degli alberi, osservare il portamento e le chiome, godere delle melodie degli uccelli silvani…
Stare nel bosco è fonte di benessere. Vieni a sperimentarlo in prima persona e scopri la storia e l’evoluzione del bosco dell’Altopiano dei Sette Comuni!
La prenotazione è obbligatoria.
•DIFFICOLTÀ: assegnamo difficoltà 2 su una scala da 1 (facilissimo) a 5 (impegnativo)
Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche, è adatto a tutti e si sviluppa tra strade sterrate e sentieri di montagna e qualche breve tratto di strada asfaltata poco trafficata. Il dislivello in salita è inferiore ai 230 m, non sono presenti tratti esposti.
•DA PORTARE CON SÉ: scarponi da montagna, vestiario a strati adatto al clima montano (caldamente consigliati pantaloni lunghi), giacca impermeabile, zaino con acqua per tutta la durata dell’escursione, un piccolo snack come la frutta secca, crema solare, occhiali da sole, cappellino.
•COSTO: 10€ per l’escursione guidata a persona. Gratis per i ragazzi sotto i 15 anni. INDICARE SU NOTE ETÀ DEI MINORI DI 15 ANNI.
•RITROVO: ore 9.30 al parcheggio del Bar al campetto - Via XIX Maggio, 32, 36010 Camporovere VI https://maps.app.goo. gl/uwmPomB1Gg2U5v9c6 Spostamento in auto, con mezzo proprio, di circa 6 minuti necessario.
•PER INFO: 3471836825 (WhatsApp, chiamate), info@asiagoguide.com, www.asiagoguide.com Seguici sui social! Instagram e Facebook per rimanere sempre aggiornato sui nostri eventi!
Per prenotare clicca qui. https://asiagoguide.com/escursioni-asiago/r09-tra-i-boschi-di-camporovere/
La cura per qualsiasi cosa è l’acqua salata: il sudore, le lacrime o il mare
KAREN BLIXEN
RITROVARE L’EQUILIBRIO:
UN VIAGGIO VERSO IL BENESSERE
Mai come oggi si parla di benessere. E mai come oggi, forse, è diventato così difficile comprenderlo davvero. Viviamo in una società iperconnessa, dove la velocità è la regola e il tempo per noi stessi sembra sempre sfuggirci di mano.
chiarezza. Perché salute e benessere non sono concetti vaghi né mode passeggere, ma dimensioni concrete della nostra vita quotidiana.
Eppure, proprio in questo contesto, cresce il bisogno di rallentare, respirare, ascoltare il proprio corpo, la propria mente, e ritrovare un senso più profondo di equilibrio.
E allora ecco un’esigenza semplice ma potente: fare
Significa alimentarsi in modo consapevole, dormire bene, muoversi di più – ma anche riconoscere lo stress, imparare a gestirlo, coltivare relazioni sane e prendersi cura del proprio benessere emotivo.
Significa, in una parola, vivere meglio.
In queste pagine troverete spunti e consigli pratici
per riportare al centro voi stessi.
Non esiste una formula universale: ciascuno ha il suo percorso. Ma esistono strumenti, conoscenze e ispirazioni che possono accompagnarci lungo la strada.
Abbiamo scelto di affrontare il tema, perché stare bene non deve essere complicato, ma deve essere possibile. E soprattutto, deve partire da un gesto piccolo, quotidiano, ma decisivo: quello di prendersi sul serio, con amore.
Il gonfiore del piede è un fastidioso problema che può dipendere da diverse cause; oltre a problemi di tipo traumatico (incidenti, infortuni ecc.), alla base del gonfiore dei piedi possono esserci condizioni a carattere patologico (malattie reumatiche, problemi vascolari, problemi metabolici ecc.). Spesso il problema si presenta in quelle persone che, a causa della loro professione, devono restare a lungo in posizione eretta senza avere la possibilità di muoversi abbastanza (è per esempio il caso di barbieri, parrucchiere, commessi, cuochi, infermieri ecc.) ma anche nelle persone che, al contrario, sono costrette alla posizione seduta (impiegati, studenti ecc.). Il gonfiore può presentarsi anche in chi normalmente non presenta questo problema ma si trova a viaggiare per molte ore, ad es in aereo o in autobus, senza aver indossato le calze elastiche da viaggio.
Fra i vari responsabili del gonfiore ai piedi sono senz’altro da annoverare le calzature inappropriate; indossare scarpe strette, con bordi che costringono o con tacchi esageratamente alti aumenta notevolmente la probabilità di soffrire del disturbo in questione. Non da meno le famose havaianas, troppo basse e con assenza di un adeguato sostegno della volta del piede. Altro importante fattore di gonfiore ai piedi è l’insufficienza venosa cronica, una condizione patologica caratterizzata da un insufficiente ritorno venoso all’organo cardiaco. In chi soffre di insufficienza venosa cronica, il sangue scorre in modo inefficace e, alla lunga, complice anche il caldo, le pareti venose finiscono per sfiancarsi con conseguenti stasi venosa, aumento della pressione e passaggio di liquido dalle vene nelle zone tra muscolo e cute. Fra le condizioni che possono generare il problema, poi, c’è senz’altro da ricordare la gravidanza; di norma il gonfiore alle estremità inferiori nelle donne gravide, che scompare poco tempo dopo il parto, è legato a un incremento della pressione del sangue e a un’aumentata ritenzione idrica, entrambi fattori che favoriscono l’insorgere del gonfiore ai piedi.
Prevenzione:
Se non si ha la certezza del motivo del gonfiore ai piedi è sicuramente opportuno consultare il proprio medico curante al fine di inquadrare correttamente il problema.
Ovviamente è necessario mettere in atto anche tutte quelle strategie che possono consentirci di minimizzare il problema :
• Indossare calzature comode a pianta larga con tacchi non troppo alti, max 5 cm, possibilmente in materiale ipoallergenico.
CALDO E PIEDI GONFI: PREVENZIONE E RIMEDI
• Per gli operatori socio-sanitari, parrucchieri, cuochi ecc, utilizzare zoccoli professionali con una buona areazione ed un appoggio plantare corretto in modo da stimolare la pompa plantare.
• Cercare di muoversi di più durante l’esercizio di quelle professioni che costringono a lungo nella stessa posizione (eretta o seduta che sia).
• Utilizzare calze elastiche adeguate, specialmente con il caldo.
• Durante la permanenza in casa indossare ciabatte con plantare ortopedico flebodinamico per favorire il drenaggio dei liquidi stagnanti.
Rimedi:
Quando il problema si presenta si può correre ai ripari con semplici accorgimenti.
• Sollevare le gambe: stendersi per 20/30 minuti con le gambe sollevate avendo cura di adagiare le gambe su un piano inclinato in modo che tra tallone e cuore si crei una differenza in altezza di circa15/20 cm.
• Pediluvio: immergere i piedi in un recipiente ricolmo d’acqua molto calda e, dopo cinque minuti, immergeteli in un altro recipiente pieno d’acqua fredda per 2 minuti. Ripetete l’operazione tre, quattro volte, terminando con l’acqua calda. Una raccomandazione, fare il pediluvio lontano dai pasti per non interferire con la digestione.
• Massaggi: con una lozione rinfrescante, massaggiate i piedi del basso verso l’alto, esercitando una leggera pressione con le mani.
• Esercizi: per favorire la circolazione ed eliminare l’acqua in eccesso, fate ruotare una pallina da tennis sotto la pianta dei piedi nudi.
• Indossare al mattino, prima di scendere dal letto, una calza a compressione graduata. Un esperto nel settore (sanitarie-ortopedie) saprà consigliarvi il prodotto più adatto.
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LUGLIO: BELLEZZA IN LIBERTÀ
a cura di Alessandra Valerio Titolare del Centro Hedonè
Luglio è un atto di coraggio.
È il mese in cui la pelle si scopre, ma anche il carattere.
È il tempo in cui decidi se seguire le aspettative… o riscrivere le tue regole. Dopo la rinascita, arriva la rivoluzione.
E questa rivoluzione ha un nome preciso: libertà.
Libertà di non dover “apparire perfetta”, ma di volerti bene come progetto a lungo termine.
Libertà di sceglierti, ogni giorno, senza sentirti in colpa.
Libertà di non dover spiegare a nessuno perché stai investendo su di te.
Luglio non è il mese delle corse all’ultimo minuto.
È il mese del passo deciso.
Noi, a Hedoné, abbiamo deciso di riscrivere le regole dell’estate. Niente “corpo da copertina in 7 giorni”.
Qui si parla di potenziamento femminile, di strategie intelligenti, di risultati concreti e sostenibili.
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1. Scegli il silenzio come trattamento antistress.
Un minuto al giorno senza stimoli: niente musica, niente notifiche. Solo respiro e ascolto.
La pelle ti ringrazierà. Anche il sistema nervoso.
2. Mangia qualcosa che ti fa felice, senza sensi di colpa.
Il benessere inizia da un metabolismo sereno, non da uno sotto assedio.
Il vero detox? Liberarsi dalla paura del cibo.
3. Fai un trattamento solo per te, senza raccontarlo a nessuno.
Il risultato sarà più intimo, più profondo. Non tutto va condiviso. Alcuni riti sono sacri.
4. Allenati con ironia. Ballare male in cucina vale quanto un’ora di cyclette. Il movimento è anche gioia, non solo performance.
E la tonicità ama chi ride mentre si muove.
5. Ritagliati uno spazio settimanale in cui nessuno può disturbarti.
Lo chiamiamo “Beauty Meeting”. È una mezz’ora dove ti prendi cura del tuo viso, delle tue gambe, dei tuoi pensieri.
È una dichiarazione di indipendenza.
Questo è Luglio per noi:
non la vetrina dei corpi perfetti, ma la palestra delle scelte intelligenti. Non la rincorsa, ma la strategia. Ecco perché i nostri programmi non si fermano mai:
•Perché ogni donna ha il diritto di sentirsi libera, bella e supportata, in ogni stagione.
•Perché la bellezza, quella vera, ha bisogno di alleati, non di giudici.
•Perché luglio è il tuo mese per dire: “Io valgo, io scelgo, io trasformo.”
Hai già deciso qual è il tuo gesto di libertà?
Un trattamento, una consulenza, un nuovo obiettivo… oppure semplicemente il coraggio di iniziare.
Siamo qui, pronte a camminare al tuo fianco.
Hedoné - Più di un centro estetico: il tuo alleato per una vita in equilibrio.
Consigli Ribelli per una Bellezza Libera
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GIUGNO 2025
CALENDARIO LUNARIO 2025
LUGLIO 2025
AGOSTO 2025
SETTEMBRE 2025
CALENDARIO LUNARIO 2025
OTTOBRE 2025
DICEMBRE 2025
NOVEMBRE 2025
“Nel buio
della Luna nuova, i sogni mettono radici.”
Estate nel bosco
escursioni micologiche tra natura, conoscenza e rispetto
Da giugno a ottobre il Gruppo Micologico Bassano “Tono Greselin”, propone, per i nostri soci, una nuova stagione di escursioni nei boschi, pensate per chi ama la natura e vuole imparare a riconoscere i funghi direttamente nel loro ambiente naturale.
Non si tratta solo di raccogliere, ma soprattutto di osservare, ascoltare e rispettare il delicato equilibrio che regola la vita nel sottobosco.
Le uscite micologiche si svolgeranno in diverse località montane e collinari.
Ogni escursione sarà guidata da esperti del Gruppo e si concluderà con un momento di approfondimento: un tavolo di riconoscimento, dove il nostro Micologo illustrerà le specie raccolte, spiegandone caratteristiche, commestibilità, habitat e curiosità.
Un’occasione preziosa per imparare a distinguere le specie commestibili da quelle velenose, ma anche per sviluppare consapevolezza e rispetto verso l’ambiente.
La sicurezza è un aspetto fondamentale.
Tutti i partecipanti saranno invitati a seguire tre semplici ma importanti regole:
•vestirsi in modo adeguato con scarponcini e pantaloni lunghi,
•portare acqua
•usare un bastone da trekking per muoversi con maggiore stabilità.
La raccolta dei funghi avverrà nel rispetto delle normative locali e in quantità limitate, per tutelare l’ecosistema.
È importante ricordare che i funghi svolgono un ruolo essenziale nella salute del bosco: non sono solo prelibatezze culinarie, ma attori fondamentali nei processi di decomposizione e nutrimento del terreno.
Durante le escursioni si porrà attenzione anche all’etica della raccolta:
•non danneggiare il sottobosco
•rispettare gli abitanti del bosco
•non abbandonare rifiuti
Le nostre escursioni sono un’opportunità per avvicinarsi alla Micologia in modo pratico e diretto, per respirare aria buona, per conoscere meglio il nostro territorio.
E per tornare a casa con un bagaglio più ricco: non solo di funghi (quando le condizioni lo permettono), ma soprattutto di conoscenza, rispetto e meraviglia.
Per informazioni rivolgersi al Gruppo Micologico o consultare il sito ufficiale:
www.amicideifunghibassano.it
Ricordati che imparare a conoscere i funghi non solo ti protegge, ma ti avvicina ad un meraviglioso mondo.
VIENI A TROVARCI ANCHE IN SEDE, IL LUNEDÌ DALLE
17.00 ALLE 18.30 E IL VENERDÌ DALLE 20.30 ALLE 21.30
AMB Gruppo Micologico Bassano Tono Greselin” APS via del Mercato 7 BASSANO DEL GRAPPA m 389 185 4883 k info@amicideifunghibassano.it www.amicideifunghibassano.it
Il tempo lento dei piccoli paesi
Viaggio dove il tempo non ha fretta di passare
C’è un’Italia che non corre. Non buca le giornate a colpi di agende piene e notifiche continue. Un’Italia fatta di piccoli paesi appoggiati come parentesi fra colline, montagne e coste dimenticate.
Paesi dove, al bar, il caffè non è da asporto. Dove il silenzio non è un’assenza, ma una compagnia discreta.
Sono luoghi che spesso ci immaginiamo svuotati, malinconici, come fotogrammi sbiaditi del passato. Ma basta fermarsi — davvero fermarsi — per capire che il tempo qui non si è fermato. Ha solo preso un’altra forma. Una forma lenta.
Il ritmo dell’essenziale
In un minuscolo borgo marchigiano di 35 abitanti, il campanile segna ancora le ore a rintocchi. Non lo sente solo chi è in piazza: lo sente chi impasta il pane, chi annaffia le piante, chi guarda fuori dalla finestra senza fretta. «Non c’è bisogno dell’orologio qui», dice Maria, 82 anni, ex sarta. «Le giornate si capiscono da sole».
Il tempo lento non è tempo vuoto. È tempo che si espande. Dove altrove si comprimerebbe fra mail e traffico, qui si apre in gesti pieni: potare le viti, salutare tre volte lo stesso vicino, stare seduti sul muretto fino al tramonto, senza uno scopo preciso.
Una lezione inaspettata
In questi paesi — spesso in via di spopolamento — è facile sentir parlare di “decrescita forzata”. Ma molti giovani ci stanno tornando, o arrivano per restare, attratti non solo dalla bellezza, ma da un bisogno più profondo: ritrovare una misura umana del vivere.
Matteo e Silvia, entrambi ex designer a Milano, oggi abitano in una casa ristrutturata nel cuore della Lunigiana. Producono miele e tengono corsi di falegnameria. «Qui il tempo ha un corpo»,
raccontano. «Senti quando è sabato, anche se non c’è traffico. Capisci quando è primavera, anche senza notifiche meteo».
Una lentezza che (forse) ci serve I piccoli paesi non sono isole fuori dal mondo. Alcuni hanno la fibra ottica, altri ancora no. Ma il punto non è tecnologico: è esistenziale. È un altro modo di stare nel tempo. Di non consumarlo, ma abitarlo.
In un mondo che promette tutto subito, questi luoghi ci offrono qualcosa di rarissimo: il diritto a prendersela con calma.
Non come privilegio, ma come cultura.
Rallentare non è regredire
La lentezza non è nostalgia. È consapevolezza. Nei piccoli paesi italiani, questa consapevolezza è ancora visibile, udibile, perfino respirabile. Non serve viverci per sempre. Ma visitarli con attenzione — restare anche solo qualche giorno senza premura — può insegnarci molto su cosa significa davvero “vivere bene”.
Magari, ogni tanto, possiamo lasciare che il tempo non ci rincorra. E che sia, per una volta, lui ad aspettare noi.
Micro-impermanenze
Le piccole abitudini che stiamo perdendo
Non sono rivoluzioni. Non fanno notizia. Non gridano. Le micro-impermanenze sono quei minuscoli gesti quotidiani che stanno scomparendo in silenzio.
Come scrivere un numero di telefono a memoria. Salutare con un biglietto sul frigorifero. Chiedere un’informazione per strada. Azioni quasi invisibili, ma che, una ad una, stanno lasciando il nostro modo di vivere. E con loro, un pezzo della nostra umanità.
Scomparsa #1: Il citofono che squilla (e qualcuno risponde)
Una volta, il citofono era una soglia viva. Lo squillo improvviso interrompeva tutto: una serie TV, la cena, il sonno. C’era un tempo di attesa, un “Chi è?” detto con una voce che tentava di nascondere irritazione o sorpresa. Ora, con i messaggi vocali, i pacchi lasciati davanti alla porta e le videochiamate in arrivo sullo smartwatch, il citofono è diventato un oggetto decorativo.
Scomparsa #2: Ricordare le cose (senza un’app)
Ricordavi il compleanno della nonna. La strada per arrivare alla cartoleria. Il numero del tuo migliore amico. La memoria era un muscolo invisibile, sempre in esercizio. Oggi deleghiamo tutto: agli assistenti vocali, ai promemoria digitali, al cloud. Non è un male in sé, ma c’è un prezzo: stiamo perdendo il gusto di sapere qualcosa “a memoria”, non per utilità, ma per affetto.
Scomparsa #3: Aspettare con pazienza C’era un tempo in cui, se mandavi una lettera o facevi una chiamata e non ricevevi risposta, dovevi solo… aspettare. Oggi, se il messaggio non ha la doppia spunta blu entro cinque minuti, nasce l’ansia. Abbiamo disimparato a tollerare l’assenza. E con essa, abbiamo perso il tempo sospeso dell’attesa, quel momento fertile in cui l’immaginazione — non la notifica — aveva il controllo.
Scomparsa #4: Il contatto casuale
In fila alla posta, all’edicola, alla fermata dell’autobus: luoghi dove due sconosciuti potevano scambiare due parole, anche solo per lamentarsi del caldo. Oggi, con lo smartphone in mano, ogni attesa è “coperta”. Siamo presenti fisicamente, ma altrove con la mente. Le micro-interazioni quotidiane si assottigliano, fino a scomparire. E non sappiamo quanto ci mancheranno finché non saranno del tutto sparite.
Perché queste piccole perdite contano
Le micro-impermanenze non sono solo abitudini. Sono strati sottili di cultura. Trame leggere che tengono insieme il nostro modo di stare al mondo, di relazionarci, di ricordare. Nessuno le ha cancellate con un decreto. Sono evaporate
lentamente, come vapore dalla tazzina di caffè lasciata sul davanzale.
Ogni generazione perde qualcosa. È fisiologico. Ma la velocità con cui oggi dimentichiamo ci rende più fragili. Meno attrezzati a dare significato a ciò che resta.
Un invito: rallentare, notare, custodire Non si tratta di tornare indietro. Ma di riconoscere il valore di ciò che sta scomparendo, e decidere consapevolmente se vale la pena lasciarlo andare. Magari, una sera, scrivere un pensiero a mano. O imparare a memoria il numero di una persona importante. Solo per il gusto di farlo.
A volte, per non perdere tutto, basta salvare una piccola cosa.
FISCALE
Storie di cose smarrite
Oggetti perduti e le vite che si sono portati via
Una sciarpa appoggiata sul sedile del treno. Un guanto singolo abbandonato sul marciapiede. Un diario dimenticato in una pensione sul lago.
Ogni giorno, centinaia di oggetti si staccano dai loro proprietari, silenziosamente. Vanno a disperdersi nel mondo, portandosi dietro pezzi di storie che nessuno racconterà più.
Questo articolo non parla solo di cose perse. Parla di quello che significano. Di quella strana forma di malinconia che ci prende quando ci accorgiamo di aver lasciato andare qualcosa — o qualcuno — per sempre.
Una lettera in una tasca di cappotto Nel magazzino oggetti smarriti della stazione centrale di Milano, conservata in una scatola etichettata “articoli cartacei”, c’è una lettera scritta a mano, non spedita. Poche righe in corsivo incerto: “Sei arrivata tardi, ma non troppo. Ho aspettato, anche quando non sembrava.” Nessun indirizzo, nessun nome.
Forse è caduta da una tasca. Forse doveva essere consegnata. Forse no. Cosa perdiamo, quando perdiamo qualcosa che non abbiamo mai detto?
La vita dentro un portachiavi
A Venezia, un gondoliere ha trovato un portachiavi in pelle, con una piccola foto incastonata: una bambina con i capelli biondi e una cartella sulle spalle. Sul retro, una data: 18.06.2007. Niente chiavi, solo la cornice. Oggetto inutile? Forse. O forse era l’unica cosa che restava a qualcuno per ricordare un giorno felice.
Il museo invisibile delle cose perdute Ovunque, nelle città, esiste un museo invisibile: quello delle cose smarrite. È fatto di oggetti che nessuno viene a reclamare. Ombrelli tristi, pupazzi dimenticati in alberghi, orologi fermi, occhiali
da sole lasciati su una spiaggia. A guardarli bene, sembrano banali. Ma provate a immaginarli al contrario: che mondo raccontano, quando erano ancora dove dovevano essere?
Perdere come atto umano
Smarrire qualcosa è un gesto profondamente umano. A volte lo facciamo per distrazione. Altre, per un bisogno più profondo: perdere per alleggerirsi. Ma ogni oggetto che perdiamo — e che ci manca davvero — è un piccolo lutto. Non solo materiale. È la perdita di una possibilità, di un gesto quotidiano, di una connessione.
C’è chi conserva la ricevuta del taxi dove
ha dimenticato un libro importante. Chi tiene il biglietto della metro dove ha lasciato un amore estivo. Non per sperare di ritrovarli, ma per ricordare che le cose perse dicono chi siamo stati, almeno per un attimo.
Smarrire è un modo di ricordare Forse non recupereremo mai quei guanti, quel portachiavi, quella lettera. Ma nel momento in cui ci accorgiamo di averli persi — e sentiamo il vuoto che lasciano — torniamo per un istante in contatto con ciò che contavano davvero.
E così, anche le cose perdute trovano un posto. Non in tasca, non in valigia, ma dentro di noi.
I progetti non finiti
Le idee che non abbiamo avuto il coraggio di completare
Hai presente quella cartella chiamata “NUOVO PROGETTO (definitivo) FINAL_v3” sul desktop? O quel taccuino con un titolo in bella calligrafia… e due pagine scritte?
Forse è arrivato il momento di ammetterlo: tutti abbiamo un nostro cimitero personale di progetti non finiti.
Romanzi lasciati al terzo capitolo. Startup nate solo in PowerPoint. Podcast registrati con entusiasmo e mai montati. Idee di mostre, brand, traslochi, film, giardini, amori — tutti partiti con la promessa del “questa volta ci credo”, e poi lentamente svaniti nel nulla.
Ma perché succede? E soprattutto: perché ci sentiamo così in colpa per qualcosa che in fondo… non è mai esistito davvero?
Un pantheon silenzioso
Ci piace pensarci come esseri “realizzatori”: iniziamo, sviluppiamo, completiamo. Ma la verità è che la maggior parte delle idee non arriva mai a destinazione. E questo non perché non siano valide. Ma perché la realtà è più testarda della nostra ispirazione. Manca il tempo. Il focus. Il coraggio. La fiducia. O semplicemente l’energia.
In questo pantheon silenzioso ci sono: •una app per ordinare libri fuori catalogo, abbandonata per mancanza di sviluppatori
•un documentario su tuo zio emigrato in Argentina, di cui esistono solo tre interviste in una cartella •un brand di magliette eco-friendly che non ha mai trovato il font giusto
Eppure, ognuno di questi “fallimenti incompiuti” ha avuto, per un attimo, una vita vera nella tua mente.
Incompiuto non significa inutile C’è una bellezza nascosta nell’incompiutezza. Un’energia non sfruttata che resta aperta, potenziale. I progetti non
finiti non sono sempre sinonimo di pigrizia. A volte sono il segno di un’epoca della nostra vita che stava cercando di cambiare forma.
“Non ho finito quella graphic novel”, dice Marco, 36 anni, illustratore. “Ma è grazie a quella che ho scoperto di voler insegnare, non disegnare”. L’incompiutezza, allora, può essere un atto creativo a sé: uno schizzo che ti fa capire chi sei, anche se non diventa mai un quadro.
Il bisogno di completare (o di lasciar andare)
Viviamo in una cultura che celebra il risultato. Il lancio. Il prodotto finito. Ma forse abbiamo bisogno di un altro modo per guardare i nostri progetti abbandonati: non come fallimenti, ma come testimonianze di un tentativo.
Proviamo a fare pace con loro. A non vergognarcene. Anzi, a celebrarne la vita breve e intensa. Potremmo persino renderli pubblici, trasformarli in una mostra,
un libro, una newsletter. Un’epigrafe per ciascuno:
“Qui giace un romanzo sulla paura, interrotto perché era troppo sincero.”
Forse non dobbiamo cancellare quei file, bruciare quei quaderni, rimuovere quelle bacheche. Forse dobbiamo ogni tanto andarci, in quel piccolo cimitero delle cose che non sono mai successe. Portare un fiore. E anche un po’ di gratitudine.
Perché in fondo, ogni idea non finita è la prova che ci abbiamo provato. Che abbiamo sognato, immaginato, iniziato.
E questo — in un mondo che tende a premiare solo il traguardo — è già qualcosa di profondamente umano.
E così, anche le cose perdute trovano un posto. Non in tasca, non in valigia, ma dentro di noi.
I vocali che non inviamo mai
Quelle parole che registriamo… ma poi cancelliamo
Ci sei tu, lo schermo, la chat aperta. Premi il tasto, cominci a parlare. Dici una frase, ne dici un’altra, poi ti inceppi. Ti correggi. Ridi, ti esce un silenzio. E invece di inviare, scorri verso sinistra e cancelli.
Non succede solo una volta. Succede spesso. Più di quanto vogliamo ammettere. C’è un piccolo cimitero digitale, personale, e invisibile: quello dei messaggi vocali mai inviati.
Non detto non significa non esistito
In quel gesto — parlare e poi cancellare — c’è qualcosa di profondamente umano. Vogliamo comunicare, ma ci tratteniamo. Temiamo di dire troppo. O troppo poco. Di sembrare deboli. Confusi. Troppo veri. I vocali non inviati sono pieni di esitazioni, parole ripetute, risatine nervose, silenzi che nessuna trascrizione restituirà mai.
Eppure, anche se non li ascolterà nessuno, quelle parole le abbiamo dette. Le abbiamo pensate, pesate, sentite. Sono esistite.
Le tre categorie dei vocali invisibili
I messaggi vocali non inviati non sono tutti uguali. Alcuni provano a spiegare. Altri a chiedere scusa. Altri ancora a capire qualcosa che non riusciamo a mettere a fuoco nemmeno per noi stessi.
•Il vocale sfogo
(Registrato dopo una discussione. Troppo acceso. Troppo sincero. Lo cancelli perché, a riascoltarlo, ti spaventa la tua stessa voce.)
•Il vocale carezza
(Una voce dolce che voleva solo dire: “Ti penso”. Lo elimini perché “non voglio sembrare debole”, perché “se non risponde poi ci sto male”.)
•Il vocale domande
(“Tu ci pensi mai?” “Cosa siamo diventati?” Lo cancelli perché, in fondo, non vuoi davvero sapere la risposta.)
Cosa resta, quando non resta nulla A differenza delle lettere non spedite, i messaggi vocali non inviati non hanno nemmeno un corpo fisico. Non restano in un cassetto. Non si possono ritrovare per caso anni dopo. Non diventano prove. Sono parole evaporate, come vapore sul vetro: ci sono state, ma non lasciano traccia.
O forse sì.
Perché anche se non le ascolta nessuno, tu le hai ascoltate. Hai ascoltato te stesso, per un attimo. A volte è questo il vero senso: non comunicare all’altro, ma farsi spazio dentro.
Una forma nuova di scrittura privata I messaggi vocali non inviati stanno diventando una nuova forma di diario. Intimo, effimero, parlato. Come le lettere del passato, ma più fragili. Più vicine. E più urgenti.
Forse un giorno qualcuno farà un museo
delle voci non consegnate. O una playlist di respiri che precedevano una dichiarazione. Ma nel frattempo, ogni volta che cancelli un vocale, hai comunque fatto un atto di presenza emotiva.
Hai provato a dire. Hai tentato di metterti in contatto. E questo, anche se nessuno lo saprà mai, vale.
Frasi iniziali di vocali non inviati (ispirate da storie vere)
– “Scusa se ti disturbo, ma…”
– “Lo so che non dovrei, ma devo dirtelo…”
– “Mi sono svegliato pensando a quella cosa di ieri…”
– “T’ho sognata stanotte. Non ti dico cosa…”
– “Avevo iniziato a scrivere ma non mi venivano le parole, allora…”
Inventario delle emozioni ordinarie
Piccole tempeste, quieti improvvise e sentimenti che non hanno nome
Ci sono emozioni che non meritano il titolo. Che non finiscono nelle canzoni, nei post su Instagram, nei libri di auto-aiuto. Non sono “grandi emozioni”. Non sono travolgenti, né rare. Non ti cambiano la vita. Ma la abitano.
Sono le emozioni ordinarie. Quelle che passano come nuvole lente in una giornata di fine stagione. Che non hanno picchi, ma restano. Che ci accompagnano tutti i giorni, senza farsi notare — ma facendo tutto il lavoro sporco dell’esistere.
E se provassimo a nominarle?
I. Il sollievo inutile
Succede quando corri per non perdere un autobus, e appena arrivi… ti accorgi che hai sbagliato linea. O quando ti dici: “Non ha risposto al messaggio, sarà successo qualcosa”, e poi vedi che ha messo una storia. Quel misto di “meno male” e “che stupido/a sono stato a preoccuparmi”.
È un sollievo che non consola. Ti calma per un attimo, ma ti lascia un piccolo vuoto in mano.
II. L’imbarazzo dell’ultima parola
Non quando sbagli, ma quando non hai più niente da dire e resti comunque nella chat. O in un saluto che si allunga. O in un ascensore troppo silenzioso. O in un “ciao” mandato di nuovo per chiudere una conversazione già chiusa. È quell’imbarazzo microscopico che ti fa arrossire dentro, anche se nessuno se ne accorge.
III. La tenerezza fuori contesto Capita in fila al supermercato, mentre vedi un’anziana che sistema con precisione tutte le monete. O un pa-
dre distratto che compra solo Kinder e crackers. O una coppia silenziosa che si prende per mano in modo goffo, come fosse la prima volta.
Non è pietà. Non è empatia. È una forma gentile di riconoscimento: li vedi, e per un secondo senti il mondo come qualcosa di fragile — e bellissimo.
IV. La fatica senza scopo
Non quella di chi lavora sodo. Ma quella che provi quando non sai bene per cosa ti stai stancando.
Quando ti svegli e già sei stanco. Quando fai tutto, ma niente ha un senso chiaro. Quando sei in mezzo a qualcosa che doveva essere importante, ma ha perso la forma.
È una fatica grigia, ma costante. Non ti abbatte, ma ti rallenta. È una stanchezza dell’anima, non del corpo.
V. La felicità impercettibile
Un raggio di sole che entra storto dalla finestra. Il caffè giusto, al momento giusto. Il rumore del vento in una via vuota. Una notifica senza importanza. Un messaggio con solo un emoji, ma che ti fa sorridere.
Sono attimi che non nomineresti mai come “felicità”. Ma se li metti in fila, somigliano moltissimo alla pace.
VI. L’assenza che non fa rumore
Non è dolore, né nostalgia. È più come un’eco leggera di qualcuno che c’era. Una persona che non senti da tempo. Un’abitudine che hai lasciato. Una parte di te che non ti manca, ma che a volte riaffiora. Come una vecchia canzone che non ami più, ma che ti fa qualcosa. È l’assenza discreta, silenziosa, educata. Non ti chiede niente, ma non se ne va.
VII. Il pudore delle emozioni piccole
Questa è l’emozione più invisibile di tutte: la vergogna di sentirsi qualcosa di “troppo poco importante”. Come quando ti arrabbi per un ritardo e poi ti scusi. O quando ti senti triste senza motivo e ti giustifichi. O quando provi gioia per una sciocchezza e ti freni, per non sembrare ridicolo.
È un pudore che abbiamo imparato presto: quello di non disturbare col nostro sentire minimo.
PERCHÉ TENERNE TRACCIA
Nel caos del presente, abbiamo imparato a celebrare solo ciò che esplode: l’ansia,
la rabbia, l’entusiasmo, il dolore. Ma le emozioni ordinarie sono il tessuto con cui sono fatte le nostre giornate. Sono l’acqua in cui nuotiamo.
Nominarle non serve solo a riconoscerle. Serve a fare pace con loro. A sentirci legittimati nel vivere anche quando non succede niente di eclatante. A non aver bisogno di una storia da raccontare ogni giorno.
Perché la verità è che esistere è spesso una faccenda quieta. E fragile. E piena.
Glossario delle emozioni ordinarie (nuovi nomi, inventati e teneramente imprecisi)
•Sbiadità: la sensazione di essere trasparenti in mezzo agli altri
•Anticipo dolce: la gioia di sapere che qualcosa di bello arriverà, ma non ora
•Rammendo emotivo: quando ti sistemi da solo dopo una giornata strana
•Tempo vuoto affettuoso: quei dieci minuti in cui non succede nulla… e va bene così.
•NOLEGGIO BIANCHERIA con servizio di lavaggio, ritiro/consegna settimanale/quindicinale/mensile (lenzuola, federe, copripiumini, spugne, tovaglie, tovaglioli) per piccole e medie strutture
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La vita nei luoghi dove si aspetta
Esistenze sospese
C’è una geografia invisibile nelle nostre vite: quella dei luoghi dove non succede ancora niente.
Ambienti senza centro, con corpi fermi e pensieri in movimento. Nessuno ci va per restare.
Tutti ci vanno per andare altrove. Ma intanto sono lì.
Stazioni. Ambulatori. Anticamere. Fermate. Sali d’aspetto. Terminal. Parcheggi. Corridoi. Ascensori. Piccoli teatri della sospensione, dove il tempo si allunga senza espandersi.
Il tempo che si allenta Nei luoghi d’attesa il tempo non si misura in minuti ma in gesti ripetuti. Guardare il telefono. Rileggere un cartello. Spostare il peso da una gamba all’altra. Sospirare. Appoggiarsi. Stropicciarsi le mani. L’attesa non è mai davvero vuota, ma piena di microazioni che nascondono ansia, noia, immaginazione.
In sala d’attesa da un medico, ogni persona è nel proprio romanzo interiore. C’è chi tiene una cartella con troppa forza, chi fissa la TV muta, chi sfoglia una rivista del 2017 come fosse nuova. Nessuno parla, ma tutti dicono qualcosa col corpo. L’aria è piena di possibilità taciute.
All’aeroporto, invece, l’attesa è internazionale. Voli in ritardo, famiglie con zaini troppo pieni, addii trattenuti, ritorni sgonfi. I volti sono neutri. Ma dietro ogni trolley c’è una storia che ha cambiato itinerario all’ultimo momento.
Alla fermata del tram, l’attesa è collettiva. Eppure solitaria. Un piccolo esercizio urbano di pazienza condivisa. Siamo tutti lì per lo stesso motivo, ma ognuno con il suo silenzio. Si guarda la strada come se guardandola più forte, il mezzo arrivasse prima.
Lo spazio del possibile
L’attesa è un luogo mentale, prima ancora che fisico. È uno spazio sospeso tra ciò
che è successo e ciò che sta per succedere. E proprio lì, in quell’intervallo, si apre un tempo diverso. Lento. Vulnerabile. Creativo.
Quante decisioni prendiamo mentre aspettiamo qualcosa? Quanti messaggi scritti e cancellati? Quante domande che non avremmo fatto mai, e invece, in quei minuti vuoti, trovano voce? L’attesa, quando non la subiamo, può diventare uno spazio
di consapevolezza. O almeno di resa.
C’è chi prega nelle sale d’aspetto. Chi si addormenta. Chi scrive. Chi scorre album di foto passate. Chi si allontana un attimo “per una boccata d’aria” e trova, lì fuori, la risposta che non sapeva di cercare.
Attese che cambiano significato Non tutte le attese sono uguali. Segue >>>
psicologia > equilibrio e successo
>>> Segue
Alcune sono nervose, altre dolci. Ci sono attese piene di speranza — come quella di un colloquio o di un parto. E altre piene di sospetto, come quelle davanti a una porta chiusa troppo a lungo.
A volte, più che aspettare un evento, aspettiamo una reazione. Un’emozione che si sistemi. Un ricordo che smetta di fare male. Un corpo che guarisca. Un’altra persona che ci dia un segnale. E i luoghi in cui ciò accade si caricano di tutto questo non detto.
In una clinica, l’attesa può diventare una forma di preghiera. In una scuola, è un ponte tra chi sei e chi diventerai. Nei tribunali, è il tempo sospeso della giustizia che non arriva mai nel modo in cui l’avevamo immaginata.
Nei funerali, invece, l’attesa si trasforma in accettazione diluita. Si aspetta il momento in cui il dolore diventa un’abitudine. E in quel tempo che sembra non passare mai, succede il contrario: passa tutto.
Architetture della sospensione
Anche gli spazi stessi sembrano progettati per evitare il radicamento. Sedie scomode. Luci fredde. Odore di disinfettante. Colori neutri. Musica di sottofondo appena udibile. Tutto sembra dire: “Non restare troppo, qui non è casa”.
Eppure proprio in questi spazi si consumano alcune delle nostre esperienze più intime. Il nervosismo prima di sapere qualcosa che può cambiare la vita. L’inquietudine di una scelta che non dipende da noi. La fragilità di aspettare una persona che forse non verrà.
Aspettare è umano
Viviamo in un’epoca che non tollera l’attesa. Tutto dev’essere immediato, reattivo, disponibile. Eppure continuiamo ad aspettare. Nei rapporti. Nelle risposte. Nelle transizioni.
Aspettare non è solo sopportare il tempo: è stare dentro il tempo senza dominarlo. È una forma di accettazione, ma anche di desiderio. È un modo di dare valore a ciò
che deve ancora arrivare.
E in un mondo che corre, aspettare è quasi un atto di resistenza. Una forma minima, ma potentissima, di presenza.
Un elogio dell’intervallo
Nei luoghi dove si aspetta, non succede nulla. Eppure succede tutto. Non c’è azione, ma c’è movimento. Non c’è finale, ma c’è trama. Sono luoghi pieni di storie in bozza, di tensioni invisibili, di umanità raccolta.
Forse dovremmo pensarli come i veri centri nervosi della vita quotidiana. Non dove viviamo, ma dove ci mettiamo in ascolto. Dove tutto sembra in pausa, ma in realtà
stiamo cambiando forma.
Non è mai solo un tempo da riempire. È un tempo che ci riempie.
PICCOLO ATLANTE DEI LUOGHI D’ATTESA
– La sala operatoria prima dell’intervento di un parente
– La segreteria universitaria prima dell’ultimo esame
– La panchina davanti a un portone, in attesa di una risposta
– Il trattenersi in macchina cinque minuti prima di entrare a casa
– Il bancone del bar prima che l’altro arrivi
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Test: Conoscenza e Consapevolezza
Test a risposta, pensato per stimolare la riflessione personale
1. QUANDO MI SENTO SOPRAFFATTO DALLE EMOZIONI...
A. Le ascolto e cerco di capirle
B. Le reprimo per non perdere il controllo
C. Le sfogo impulsivamente
D. Le ignoro, spero che passino
2. DI FRONTE A UN CONFLITTO CON QUALCUNO...
A. Cerco il dialogo e la comprensione reciproca
B. Mi chiudo e porto rancore
C. Mi sento subito in colpa, anche se non ho torto
D. Evito il confronto a ogni costo
3. QUANDO QUALCUNO MI FA UN COMPLIMENTO...
A. Lo accolgo con gratitudine
B. Lo metto in dubbio
C. Mi sento imbarazzato e lo sminuisco
D. Non ci faccio caso
4. SE HO UN MOMENTO DI SOLITUDINE...
A. Lo uso per riflettere o rigenerarmi
B. Mi sento inquieto
C. Cerco subito distrazioni
D. Mi deprimo
5. LA MIA MENTE TENDE A...
A. Osservare i pensieri con distacco
B. Girare in tondo sui problemi
C. Cercare risposte nel passato
D. Evitare certe riflessioni
6. QUANDO SBAGLIO...
A. Ammetto l’errore e cerco di migliorare
B. Mi giudico severamente
C. Trovo scuse
D. Mi dimentico il prima possibile
7. LA MIA AUTOSTIMA DIPENDE PRINCIPALMENTE DA...
A. Il mio giudizio su me stesso
B. L’approvazione altrui
C. I miei risultati
D. L’idea che gli altri hanno di me
Leggi i risultati a pagina 98
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PSICOLOGO/A DEL LAVORO LAUREANDO/A
Cerchiamo psicologo/a laureando o da poco laureato/a
per inserimento nella propria sede di Castelfranco Veneto al ruolo di OPERATORE DEL MERCATO DEL LAVORO per l’erogazione di servizi di orientamento, accompagnamento al lavoro e tutoring in progetti di politiche attive finanziati, in particolare “Next Generation WE” e Progetto “GOL”. Previsa formazione e accompagnamento al ruolo.
Richiediamo: ottime capacità relazionali e comunicative; predisposizione a lavorare in team. Domicilio/residenza nelle vicinanze di CASTELFRANCO VENETO (TV).
CANDIDATURE: k info@infolingue.com m 348 703 9048
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•Impiegata amministrativa. Siamo alla ricerca di un’impiegata amministrativa esperta per supportare le nostre attività quotidiane e contribuire alla crescita dell’azienda.
La candidata ideale sarà responsabile della gestione delle attività amministrative quotidiane, garantendo efficienza e precisione nelle operazioni contabili e burocratiche. Sarà inserita in un ambiente di lavoro stimolante e collaborativo, con l’opportunità di crescere professionalmente.
Responsabilità:
-Gestione della contabilità generale e delle registrazioni finanziarie
-Preparazione di documenti fiscali e amministrativi
-Gestione delle comunicazioni con fornitori e clienti
-Supervisione delle operazioni di fatturazione e pagamenti
-Supporto nella preparazione di report finanziari e budget aziendali
-Organizzazione e archiviazione di documenti
-Coordinamento delle attività di segreteria e gestione delle agende
-Collaborazione con il team per ottimizzare i processi amministrativi
Requisiti:
•Esperienza pregressa di almeno 3 anni in un ruolo simile
•Diploma di maturità o laurea in discipline economiche/amministrative
•Ottima conoscenza dei principali software di contabilità e del pacchetto Microsoft Office
•Capacità di gestire più compiti contemporaneamente e di rispettare le scadenze
•Eccellenti doti organizzative e attenzione ai dettagli
•Buone capacità comunicative e relazionali
•Attitudine proattiva e problem-solving Se pensi di avere le caratteristiche giuste per entrare a far parte del nostro team, invia il tuo CV a ricerchenuovopersonale@ gmail.com
•Azienda agricola cerca operaio zona Rosà e limitrofi. Si richiede: uso tratto-
re/carrello elevatore; flessibilità negli orari; età massima 55 anni. Tel. 3334061550
•Cercasi commessa/o per mercati ambulanti mercerie e filati
Residente nelle zone di : Grantorto, San Pietro in Gu’, Carmignano di Brenta, Fontaniva, Cittadella, Tombolo, Galliera Veneta, San Giorgio in Bosco e zone limitrofe. Non è richiesta alcuna esperienza. Email: fai. laneworld@gmail.com - tel. 3391770285
•Web agency seleziona sviluppatore web / Full Stack Developer per inserimento a tempo indeterminato nel proprio organico o in alternativa collaborazione a p. iva. In base alle competenze e all’esperienza del candidato l’inserimento nell’organico potrà avvenire tramite stage iniziale, contratto di apprendistato o assunzione diretta. Requisito fondamentale è la ricerca di un’opportunità lavorativa a lungo termine che consenta di crescere professionalmente insieme all’azienda. L’attività lavorativa sarà svolta in presenza presso la nostra sede di Rosà. Requisiti minimi richiesti:
· Passione per lo sviluppo software e interesse al continuo aggiornamento sulle nuove tecnologie e linguaggi
· Conoscenza di HTML, CSS, JavaScript, Node.js, Vue.js ultime versioni
· Capacità di individuare gli strumenti e le tecnologie più adatti a ogni progetto, implementando correttamente il tutto per creare un prodotto funzionale nel più breve tempo possibile
· Propensione a imparare velocemente nuovi linguaggi
· Predisposizione al problem solving Saranno valutate positivamente Esperienze e competenze nei seguenti ambiti:
· Conoscenza di C#, programmazione orientata agli oggetti, API REST, Docker e SQL
· Ruby, React.js
· Uso di GIT
· Principi di base del sistema operativo Linux
· Basi di Asp.net Core, Asp.net e VB.NET Cv a: curriculum@webcloud.it
psicologia della trasformazione > test
8. DAVANTI A UNA SCELTA DIFFICILE...
A. Mi ascolto e rifletto profondamente
B. Chiedo agli altri cosa fare
C. Agisco d’istinto
D. Rimando finché posso
9. QUANDO SENTO RABBIA...
A. Mi chiedo cosa la sta causando
B. Cerco di controllarla
C. La esprimo anche se ferisce
D. La nascondo, anche a me stesso
10. IL MIO PASSATO...
A. È una fonte di lezioni
B. Mi tormenta ancora
C. Lo evito nei pensieri
D. È confuso e poco chiaro
11. IL MIO MODO DI RELAZIONARMI...
A. Riflette chi sono
B. Si adatta a chi ho davanti
C. Cambia spesso
D. È pieno di contraddizioni
12. SO RICONOSCERE QUANDO HO BISOGNO DI AIUTO...
A. Sì, e lo chiedo
B. Sì, ma fatico a chiederlo
C. Solo quando sono al limite
D. No, non voglio sentirmi debole
13. QUANDO MI SENTO FELICE...
A. Lo riconosco e lo coltivo
B. Mi chiedo quanto durerà
C. Mi sembra irreale
D. Non ci faccio caso
14. MI CONOSCO ABBASTANZA DA SAPERE...
A. Cosa mi fa bene e cosa no
B. Solo cosa mi fa male
C. Cosa voglio evitare
D. Poco: cambio spesso
15. MI CAPITA DI MENTIRE A ME STESSO...
A. Raramente, cerco la verità
B. Sì, ma me ne accorgo dopo
C. Sì, per non soffrire
D. Spesso, è più facile
Domande
•Autista patente B, 40ennale esperienza con furgoni e autista personale, disponibile anche con auto propria, anche per spostamenti per/da tutta Europa. Tel. 3389943623
•Cerco lavoro: pluriennale esperienze in meccanica, idraulica, impianti di refrigerazione industriale e civile, tecnico impianti di spillatura bevande, logistica. Tel. 3389943623
•45enne, affidabile e rispettosa, offre la propria disponibilità 2/3 mattine alla settimana per lavori di vario genere (come pulizie, compagnia anziani, confezionamento, babysitter, assemblaggio materiali o simili). Automunita. Cell 324/5897640
•Sono una rossanese di 40 anni, libera da impegni familiari. Ho lavorato nel settore grafico editoriale e in quello orafo ma valuto proposte possibilmente in settori diversi dal mio come per esempio lavori a banco, assemblaggio o altre tipologie, da poter imparare anche se senza esperienza. Ricerco un lavoro a turno/i diurni. Mi ritengo una persona seria, affidabile e precisa. Per info 3332749498 anche sms Whatsapp.
•40enne esperienza come segretaria/impiegata commerciale italia, inserimento ordini, preventivi, ddt, gestione del centralino offesi per lavoro full time zona Bassano e limitrofi. Mail a elle.b_2023@libero.it
•38enne con varie esperienze in ambiente magazzino: -preparazione ordini con picking
(collettame, bancali anche imballati); -ricevimento merce da fornitore; -acquisizione merce da DDT a gestionale informatico (un aspetto che mi piace particolarmente approfondire in nuove esperienze); -etichettatura e confezionamento; -preparazione resi; -ho avuto modo di vedere software come Metodo, Arca e Traxal; -uso di transpallet elettrico e patentino valido per carrello elevatore. Cerco per varie mansioni di magazzino, confezionamento, eventuali consegne ma non solo. Immediata disponilità, contatto personale al 328 2027296
•Ragazza solare e cerco lavoro nell’ambito del make-up, beauty e moda, disponibile tutti i giorni della settimana tranne il giovedì, mi piace la creatività e lavorare a stretto contatto con le persone, frequento un’accademia prestigiosa nel settore del make-up a VR il giovedì. Colceresa e dintorni. Tel. 3338645146
•Uomo italiano, automunito, cerca lavoro come Badante, Assistenza Anziani e Disabili, Assistenza Notturna, Pulizie Casa, Cucina, Cucina, Lavori Casa, giardino, imbianchino etc. Affidabile, paziente, disponibilità da subito. Zona Bassano e limitrofi. Telefonare al 3405918418
•Impiegata amministrativa 39enne valuta proposte parttime al mattino presso aziende in zona Cassola, Rosà, Bassan e Romano. Esperienza in azienda e studio commercialista, contabilità generale fino al bilancio ante imposte, iva, registrazione fatture, home banking. Tel. 3204919581
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•Impiegato tecnico nel ramo
Retail 56 anni e lavorati 34 su misuratori fiscali, bilance sistemando ups, alimentatori, monitor. Cerco un lavoro possibilmente a mansione tecnica anche in altri ambiti in zone limitrofe a Bassano Del Grappa. Automunito in possesso di patente B. Sono disponibile da subito. Contatti: 3343512710leicam6ttlmot@gmail.com
•Persona con esperienza in tagliacuci e lineare cerca lavoro. Disponibile per altri settori. Tel. 3493663711
•Cerco lavoro come apprendista onicotecnica a Bassano del Grappa/Cittadella o limitrofi. Ho seguito diversi corsi e maturato esperienza. Chiamate o scrivete al 3515939161
•37enne cerco lavoro come Back/Front office commerciale estero, segretaria e impiegata. Conoscenza Inglese, Tedesco e Francese. Esperienza nelle
mansioni e disponibile fin da subito (fatturazione attiva, prima nota, ecc…). Abito a Cittadella. Per info: 3491541825
•Amministrativa 38enne valuta proposte di lavoro part-time al mattino presso aziende in zona Cassola, Rosà, Bassano del Grappa e Romano d’Ezzelino. Esperienza presso azienda e studio commercialista, contabilità generale fino al bilancio ante imposte, iva, registrazione fatture, home banking. Tel. 3204919581
•Cerco lavoro come Receptionist, Front Office, addetta alla segreteria e Customer Service. Ho esperienza in tutti questi lavori e sono disponibile fin da subito. Conosco molto bene l’inglese, il tedesco e bene il francese. Ho 38 anni, sono in Naspi, automunita ed abito a Cittadella. Non sono disponibile a lavori stagionali che comportano trasferta. Tel. 3491541825
ACQUISTO
vecchie divise, elmetti, caschi coloniali e berretti militari fino al 1945.
PAGO BENE, SUBITO E
psicologia della trasformazione > test
16. QUANDO STO MALE...
A. Mi permetto di stare nel dolore
B. Mi distraggo
C. Mi chiudo in me stesso
D. Faccio finta di niente
17. LE EMOZIONI PER ME SONO...
A. Un linguaggio prezioso
B. Faticose da gestire
C. Incontrollabili
D. Inutili o secondarie
18. DI FRONTE AL SILENZIO INTERIORE...
A. Lo accolgo come spazio di ascolto
B. Mi inquieta
C. Lo riempio subito
D. Non lo conosco
19. QUANDO QUALCUNO MI FERISCE...
A. Cerco di capire e perdonare
B. Lo evito per sempre
C. Reagisco con freddezza
D. Lo ignoro e reprimo
20. LA MIA CAPACITÀ DI DIRE “NO”...
A. È solida e rispettosa
B. È ancora fragile
C. È quasi inesistente
D. Dipende da chi ho davanti
21. LA MIA AUTOCOMPRENSIONE SI BASA SU...
A. Osservazione e introspezione
B. Feedback esterni
C. Sensazioni fugaci
D. Idee confuse
22. SE MI SENTO VULNERABILE...
A. Lo accetto come parte di me
B. Lo nascondo
C. Lo combatto
D. Mi sento perso
23. SO QUALI SONO I MIEI VALORI PROFONDI?
A. Sì, li ho ben chiari
B. Ne ho un’idea vaga
C. Dipende dal contesto
D. Non ci ho mai riflettuto
QUESTIONE DI FREQUENZE
FM 95.2 Ferrara e provincia
FM 95.0 Padova, Rovigo, Treviso. Venezia, Vicenza
FM 100.8 Trento e provincia
FM 95.2 Udine, Gorizia
FM 95.6 Trieste
FM 95.1 Bassa Padovana, Basso Veronese, Verona, Basso Vicentino
FM 101.7/104.8/101.6 Borgo Valsugana, Levico, Caldonazzo, Valsugana
FM 106.6 Carnia. Tolmezzo
FM 95.3 Padova, Rovigo. Treviso. Venezia, Vicenza, Basso Veronese
Milano, Lodi, Pavia, Brescia, Monza
Milano, Lodi, Pavia, Monza, Modena, Reggio Emilia, Brescia, Bergamo, Torino, Cuneo, Firenze, Arezzo, Prato, Lucca, Siena, Perugia, Terni, Città Di Castello, Gubbio, Cagliari, Nuoro, Roma, Tivoli, Ostia, Città del Vaticano.
FM 94.6 Padova. Treviso. Belluno. Mestre. Venezia. Porto Talle, Adria
Milano, Lodi, Pavia, Monza, Modena, Reggio Emilia, Brescia, Bergamo, Torino, Cuneo, Firenze, Arezzo, Prato, Lucca, Siena, Perugia, Terni, Città di Castello, Gubbio, Cagliari, Nuoro, Roma, Tivoli, Ostia, Città del Vaticano, Caserta, Napoli, Gaeta, Salerno, Cava dei Tirreni, Torre del Greco.
Voce del verbo “procrastinare”
Comprenderla, Affrontarla e Superarla
Il fenomeno di rimandare compiti e responsabilità, è una sfida comune nel mondo del lavoro. Questo comportamento può avere un impatto significativo sulla produttività, sul benessere e sulla carriera.
Che cos’è la Procrastinazione?
La procrastinazione è l’atto di rinviare compiti o decisioni, spesso a favore di attività più piacevoli o meno impegnative. Sebbene possa sembrare una questione di cattiva gestione del tempo, è un comportamento complesso che può derivare da vari fattori psicologici, emotivi e ambientali. Le persone procrastinano per diverse ragioni: paura del fallimento, perfezionismo, mancanza di motivazione, sovraccarico di lavoro e distrazioni ambientali sono solo alcuni dei motivi che possono influenzare questo comportamento.
Le cause della Procrastinazione
1. Paura del Fallimento
Una delle cause principali della procrastinazione è la paura del fallimento. Quando siamo spaventati dall’idea di non riuscire a completare un compito con successo, possiamo scegliere di rimandarlo piuttosto che affrontare la possibilità di un risultato negativo. Questa paura può derivare da esperienze passate negative, insicurezze personali o pressioni esterne.
2. Perfezionismo
Il perfezionismo può essere un doppio spada: da un lato, può spingerti a eccellere; dall’altro, può portare alla procrastinazione. La preoccupazione di non raggiungere uno standard elevato può causare una paralisi nell’azione. La paura di non fare un lavoro perfetto può impedirti di iniziare o completare un compito, portandoti a rimandare indefinitamente.
3. Bassa Autodisciplina
La mancanza di autodisciplina è un’altra causa comune di procrastinazione. La difficoltà nel mantenere la concentrazione e la motivazione può rendere difficile iniziare e completare i compiti
in tempo. Le persone con bassa autodisciplina potrebbero avere difficoltà a stabilire e rispettare scadenze, preferendo rimandare il lavoro a causa della mancanza di forza di volontà.
4. Mancanza di Motivazione
Quando un compito sembra noioso o poco rilevante, è facile cadere nella tentazione di rimandarlo. La mancanza di interesse o di coinvolgimento emotivo può ridurre la spinta a completare il lavoro. Senza un senso chiaro di scopo o di importanza, il compito può sembrare meno urgente e quindi più facile da procrastinare.
5. Sovraccarico di Lavoro
Essere sommersi da un eccesso di compiti può portare a procrastinare. Quando
ci sono troppi compiti da gestire contemporaneamente, può essere difficile sapere da dove iniziare, portando a una paralisi decisionale. Questo sovraccarico può creare confusione e indecisione, spingendo a rimandare le attività.
6. Distrazioni Ambientali
Un ambiente di lavoro disorganizzato o pieno di distrazioni può contribuire alla procrastinazione. La presenza di interruzioni, come rumori, notifiche di e-mail o distrazioni sociali, può rendere difficile concentrarsi e completare i compiti in modo efficiente.
Strategie per combatterla
1. Stabilire Obiettivi Chiari e Specifici segue a pagina 80>>>
Definire obiettivi chiari e specifici è fondamentale per superare la procrastinazione. Un obiettivo ben definito fornisce una direzione e una motivazione. Spezzare i grandi progetti in compiti più piccoli e gestibili può rendere il lavoro meno opprimente. Ad esempio, invece di affrontare un progetto complesso come “preparare una presentazione”, suddividilo in attività come “ricercare il contenuto”, “creare le diapositive” e “praticare il discorso”.
2. Utilizzare la Tecnica del Pomodoro
La Tecnica del Pomodoro è una metodologia efficace per migliorare la produttività e combattere la procrastinazione. Lavora per 25 minuti, poi fai una pausa di 5 minuti. Questo ciclo aiuta a mantenere alta la concentrazione e a evitare il burnout. Dopo quattro cicli di lavoro, fai una pausa più lunga. Questo approccio non solo aiuta a gestire il tempo, ma anche a mantenere la motivazione e l’energia.
3. Creare un Ambiente di Lavoro Ottimale Ottimizzare il tuo ambiente di lavoro può ridurre significativamente le distrazioni e migliorare la concentrazione. Mantieni il tuo spazio di lavoro organizzato e libero da elementi che potrebbero distrarti. Utilizza strumenti come blocchi di siti web per evitare distrazioni online e considera di stabilire aree dedicate per specifiche attività o compiti.
4. Adottare la Tecnica delle Priorità
La gestione delle priorità è essenziale per
affrontare la procrastinazione. Identifica le attività più importanti e urgenti e concentrati su di esse. Utilizza la matrice di Eisenhower per classificare i compiti in base alla loro importanza e urgenza. Affronta prima le attività che sono sia urgenti che importanti, delega o rimanda quelle meno rilevanti.
5. Impostare Scadenze e Rispettarle
Stabilire scadenze chiare e realistiche per ciascun compito può aiutare a creare un senso di urgenza e responsabilità. Suddividi i progetti in scadenze intermedie e assicurati di rispettare ogni termine. L’impegno a rispettare le scadenze aiuta a mantenere la disciplina e a evitare il rinvio dei compiti.
6. Ricompensarsi per il Completamento dei Compiti
Premiare te stesso per aver completato un compito o raggiunto un obiettivo può rinforzare il comportamento positivo e migliorare la motivazione. Le ricompense possono variare da piccole gratificazioni personali a momenti di relax. Ad esempio, dopo aver completato un progetto importante, concediti una pausa o un’attività che ti piace.
7. Riconoscere e Affrontare le Emozioni
Le emozioni negative come ansia, stress e insoddisfazione possono contribuire alla procrastinazione. Riconoscere e affrontare queste emozioni è essenziale per superare il comportamento procrastinatorio.
Tecniche di rilassamento come la meditazione, il respiro profondo e il mindfulness possono aiutare a gestire lo stress e migliorare la concentrazione.
8. Richiedere Supporto e Feedback
Chiedere supporto ai colleghi o al supervisore può essere utile quando si affrontano compiti difficili. Il feedback esterno può fornire nuove prospettive e motivazione, aiutandoti a superare le barriere che contribuiscono alla procrastinazione. Non esitare a chiedere consigli o assistenza se hai difficoltà con un progetto o una scadenza.
La procrastinazione è una sfida comune che può influire negativamente sulla produttività e sul benessere. Comprendere le cause della procrastinazione e adottare strategie efficaci per affrontarla è essenziale per migliorare la propria efficienza lavorativa.
Attraverso la definizione di obiettivi chiari, l’uso di tecniche di gestione del tempo, la creazione di un ambiente di lavoro ottimale e la gestione delle emozioni, è possibile superare la procrastinazione e raggiungere risultati migliori. Investire nella gestione efficace del tempo e nella motivazione personale non solo migliorerà la tua performance lavorativa, ma contribuirà anche al tuo benessere generale. Inizia oggi a implementare queste strategie e scopri come puoi trasformare il tuo approccio al lavoro e ottenere risultati straordinari
Oroscopo
a cura di Bruno Coletta
ARIETE
Non è sempre vero che chi nasce uovo muore gallina. Certe persone hanno nel proprio D.N.A. delle caratteristiche uniche e irripetibili. Tu sei uno tra queste. Puoi anche iniziare un’attività partendo da “lucidare gli ottoni”, ma stai pure tranquillo perché tu arriverai sempre ai vertici. E’ solo questione di tempo.
GEMELLI
A volte la tua logica impressiona anche le menti più scaltre. Sei una persona, quando tranquilla sentimentalmente, davvero prodigiosa. Non c’è ostacolo che possa fermarti. Se, nell’impossibile ipotesi, non riesci a risolvere un problema, stai pure tranquillo, troverai sempre qualcuno ad aiutarti.
LEONE
Si sta preparando per te un periodo davvero importante. Sii paziente e umile perché nell’arco di poche settimane questo atteggiamento ti sarà utilissimo, perché dimostrerai, con grandi soddisfazioni, che per risollevarsi e ricominciare la lotta, c’è anche bisogno di queste forze. Tornerai ad essere il leader.
BILANCIA
Sei una delle persone più meravigliose del cosmo, bello, buono, altruista e generoso, ma quando t’innamori, perdi il lume della ragione. Sei come il dott. Jekyll e Mr. Hide, o ti illunimi o ti chiudi in te stesso. Non hai ancora capito che il vero amore è “dare, senza pretendere nulla in cambio”.
SAGITTARIO
Sei come un meraviglioso Universo perfettamente sincronizzato, ma quando ti gira la luna di traverso, sei capace di distruggere l’intero creato per una sciocca questione di principio o per la famigerata “mancanza di rispetto”. Cerca d’essere più tollerante, perché, nella vita, tutto passa e tutto se ne va.
ACQUARIO
Sarebbe tutto abbastanza buono se non fosse per i “soliti” problemi esistenziali e sentimentali, che ti condizionano la vita, sia tra le pareti domestiche che nell’ambiente lavorativo. Devi vivere con più equilibrio, rispettando sì, te stesso, ma anche gli altri. Devi tenere il buono e gettar via il cattivo.
TORO
Hai dei doni prodigiosi: sensibilità e perspicacia; ma se non riesci a utilizzarli tra le pareti di casa tua, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Non si può guarire in un secondo ciò che è stato contaminato in tanti anni. Ci vuole calma e pazienza, solo in questo modo si può evitare di buttare tutto al vento.
CANCRO
Non devi sempre nascondere la pigrizia con il buon senso. C’è un tempo per essere calmo, laborioso e magari a testa bassa, ma anche il tempo che bisogna alzasi in piedi e sbattere i pugni sul tavolo. Perché è vero che bisogna volersi bene e stimarsi ma occorre prima di tutto, farsi rispettare.
VERGINE
Si sta avvicinando il periodo che aspettavi da tanto tempo. Ricordati però che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non contare troppo sulle promesse che ti hanno fatto. Oggi gli uomini si sono dimenticati cosa significa onore e promessa. Conta solo su di te e quando puoi … mandali tutti al diavolo.
SCORPIONE
Dalla vita hai imparato molto ma devi migliorare alcune aree, quella dell’economizzazione e quella del rispetto degli altri. Hai un cervello artistico e meticoloso, parli bene, ti presenti bene e hai le idee abbastanza lungimiranti. Quello che ti frega, purtroppo, è che metti troppo carne sul fuoco.
CAPRICORNO
no due, uno due, eccoti stai arrivando. Petto in fuori e pancia in dentro e con ciglia aggrottate. Sembra che sia in procinto di scatenare la terza Guerra Mondiale. Ma che t’è successo? Che t’hanno fatto. Se esistesse il fucile disintegratore saresti l’unico rimasto sulla terra. Via, prendila con più filosofia.
PESCI
“Le strade dell’Inferno sono lastricate da buone intenzioni”. Le idee e l’atteggiamento sono buoni, ma se queste cose non sono supportate da azioni concrete rimangono sterili ed improduttive. E’ meglio fare poco ogni giorno, che programmare grandi cose, domani. Meglio pochi, maledetti e ... subito.
FRASE DEL CURATORE
Se conosci qualcuno che ti piace, non parlargli mai dei tuoi problemi. Ne ha molti più di te. Quando gli parli, devi solo fissarlo negli occhi. E’ una questione di “Chimica”.
Test: Profili
MAGGIORNAZA DI A:
ALTA CONSAPEVOLEZZA INTERIORE
Hai una relazione matura con te stesso: riesci a osservarti senza fuggire, a sentire ciò che provi senza giudicarlo subito, e a fare delle tue esperienze una fonte di crescita. Accetti le tue luci e le tue ombre, e questo ti rende più libero. Hai una bussola interna che guida le tue scelte e sei disposto a mettere in discussione le tue certezze quando serve.
MAGGIORNAZA DI B:
CONSAPEVOLEZZA FRAGILE, MA PRESENTE
Sei una persona che sente molto, ma spesso fa fatica a trasformare il sentire in comprensione. Hai intuito, sensibilità e riflessione, ma tendi a cadere nel giudizio verso te stesso, o nell’insicurezza. Coltivando più accettazione e meno paura del tuo dolore o dei tuoi limiti, potresti scoprire una forza sorprendente.
MAGGIORNAZA DI C:
CONSAPEVOLEZZA FRAGILE, MA PRESENTE Spesso agisci d’impulso o in automatico, e questo ti tiene lontano da un ascolto profondo di te stesso. Ti muovi per reazione più che per scelta, e le emozioni, i pensieri o le crisi non vengono osservati ma subiti o evitati. La tua consapevolezza c’è, ma è bloccata da un bisogno urgente di protezione, o dalla paura di affrontare certi vuoti interiori. In realtà, dietro questo caos c’è un potenziale inespresso. Con piccoli passi e momenti di silenzio, potresti iniziare a ritrovare il tuo centro, un punto stabile da cui osservarti senza fuggire.
MAGGIORNAZA DI D:
CONSAPEVOLEZZA EVITATA O DISSOCIATA
Tendi a evitare il confronto con te stesso. Che sia per difesa, abitudine o disorientamento, il risultato è che spesso non ti ascolti, o non ti riconosci davvero. Potresti vivere molto all’esterno nelle aspettative, ma dentro sentirti distaccato, confuso, o anestetizzato. Questo non è un difetto: è una strategia di sopravvivenza che in passato ti ha forse protetto.