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Rugby femminile
from L'ALTRAMETA
by L'altrameta
Rugby femminile: l ’ anno che verrà
di Maria Cristina Tonna
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Il 18 marzo 2018 resterà una data da ricordare: perché segna l’uscita del primo numero dell’Altrameta e per la memorabile vittoria della nazionale italiana nella partita Italia-Scozia del Torneo Sei Nazioni di rugby femminile, disputata a Padova allo Stadio Plebiscito, un evento di cui Antenore Energia è stato main sponsor. Abbiamo chiesto a Maria Cristina Tonna, coordinatrice del settore femminile della Federazione Italiana Rugby, di raccontarci come è andato il Torneo 2018 e che cosa ci aspetta per il 2019, in attesa dell’incontro Italia-Francia che si svolgerà a Padova il 6 marzo.
Maria Cristina ha accolto la nostra richiesta, scrivendo un pezzo che parla sia ai profani che agli esperti e appassionati della palla ovale: un po’ di storia del Torneo Sei Nazioni negli anni passati e qualche previsione per il futuro da parte di una persona che per il movimento del rugby femminile in Italia è un punto di riferimento.
Ci siamo rivolti a lei anche perché è famosa per la sua generosità e per la sua innata capacità di far comprendere e amare il rugby a chiunque. Nella sua pagina Facebook si possono leggere giornalmente contenuti che trasmettono tutta l’energia che mette nel suo lavoro, senza limiti di orario né di spazio (ogni giorno viaggia tra la sede della Federazione Rugby di Roma e i campi di rugby del Frascati per allenare) e senza smettere di essere una mamma single che cresce i suoi fgli con grande attenzione e con la promessa di fare di tutto perché la società del futuro sia una società dove l’uguaglianza e il rispetto dei sessi sia reale e concreto... non solo nel rugby.
Ormai il Sei Nazioni Femminile è un grande evento, seguito da milioni di persone nel mondo, e questo dà a tutte le partecipanti una grande spinta ad essere sempre al top. Quest’anno tre location di valore in altrettante splendide città italiane, Lecce, Parma e appunto Padova. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un Torneo elettrizzante.
Sembra ieri, ma sono passate ben dodici edizioni dall’esordio della Nazionale Femminile nel Sei Nazioni e questa che si appresta a vivere sarà la tredicesima, in barba agli scaramantici. L’ultimo ricambio generazionale della squadra è storia recente, con un nutrito gruppo di azzurre a dare l’addio subito dopo il Mondiale 2017 in Irlanda. Proprio il Torneo del 2017 è stato uno dei più negativi degli ultimi anni, con ben cinque sconftte in altrettante gare, e soprattutto con la competizione iridata alle porte, portata a termine con ben altri risultati. Subito dopo la WRWC credo che molti si fossero immaginati un momento di arresto, almeno nei risultati, e invece ancora una volta la Nazionale Femminile e posso dire l’intero movimento che la supporta, hanno stupito tutti. Già da novembre, nel test match contro la Francia a Biella, la squadra aveva fatto vedere un bel gioco, mettendo in diffcoltà una delle squadre più forti del mondo. Il Sei Nazioni 2018, iniziato con un rodaggio diffcile, ha nel fnale rilanciato l’Italia Femminile verso il livello che le compete, con due perentorie vittorie contro Scozia e Galles.
Cosa ci aspetta nel 2019? Sicuramente una competizione che salirà di tono da parte di tutte e cinque le altre contendenti, essendo questo uno dei due anni in cui si può fare ranking in vista della qualifcazione per la WC 2021. In un Torneo così vibrante e con squadre sempre più competitive, vedremo un’Italia che sta continuando ad innestare nuovi giovani talenti, come ormai consuetudine, che cercherà di esprimere il suo gioco rapido e veloce piuttosto che subire quello avversario, per conseguire quella continuità di gioco e risultati che è l’obiettivo dell’alto livello.
Abbiamo dalla nostra parte le tre gare casalinghe, nell’ordine con Galles, Irlanda e Francia e inoltre, soprattutto negli ultimi anni, il calore dei tanti spettatori che vengono a sostenere la squadra. n
Italia - Francia 1993 «Nessuna di noi allora immaginava che avrebbe fatto la Storia del rugby al femminile in Italia - nemmeno io... soprattutto quando a quindici anni indossai per la prima volta la maglia azzurra nel 1985. Il rugby è una grande scuola. Alle ragazze insegna ad essere delle guerriere (gentili) nella giungla della vita.»

Alessandra « La mia meta è nel mirino»
di Silvia Scarabello foto Alessandra Lazzarotto
Una foto che ha fatto il giro del mondo: guardandola si ha la sensazione di percepire il fango addosso, il freddo e insieme l’esaltazione di chi ha appena vinto una partita memorabile. È l’immagine simbolo della vittoria della Nazionale Italiana di Rugby femminile contro la Scozia, nell’incontro disputato a Padova il 18 marzo 2018, allo Stadio Plebiscito e l’autrice è Alessandra Lazzarotto.
Una cascata di lunghi riccioli biondi che solca il (bordo) campo per cogliere le inquadrature migliori e un viso che penseresti imbronciato - ma lei giura di essere semplicemente concentrata. Se piove sfoggia i suoi stivali con la bandiera inglese e il suo piumino rosso che con il cappuccio la fa sembrare la sorella maggiore della protagonista della favola (quella che al lupo avrebbe detto: spostati che mi impalli l’inquadratura).
Classe 1983, padovana, una laurea in Storia e un master allo Ied, Alessandra approccia il mondo

della fotografa professionale come assistente per una matrimonialista, ma capisce che la fotografa sportiva sarebbe diventata la sua grande passione quando nel 2010 diventa fotografa uffciale della Pallavolo Padova, grazie ad una foto inviata, senza prendersi troppo sul serio, al responsabile stampa della società, ma che evidentemente colpisce nel segno.
In un percorso che inizia nel 2012 come allieva di Piero Rinaldi (uno dei maggiori fotograf di Rugby in Italia) Alessandra scatta, come inviata del Gazzettino, vari reportage per le squadre cittadine ed è in queste prime occasioni che nasce una grande passione che la spinge ad impegnare tutto il suo tempo libero per seguire e fotografare in tutto il Veneto tantissime partite.
Riesce poi a farsi accreditare come fotografa per il Sei Nazioni a Cardiff e a Edimburgo e per diverse fnali di Campionato Italiano di Eccellenza. Le sue immagini le fruttano anche la collaborazione
con molti siti importanti. Ciò non le impedisce di venire ingaggiata dal 2016 anche come fotografa uffciale al seguito della Nazionale Italiana di Tiro a Volo.
Nel 2017 accetta la proposta di essere la fotografa uffciale del Valsugana Rugby asd. E così, anche per la stagione 2018-2019, i suoi weekend si divideranno tra la Kioene Arena ed i campi di Altichiero per poter rimanere fedele al primo amore

ma al contempo gettarsi a capoftto nella sfda di ritrarre con il suo personalissimo stile la prossima stagione. Una fatica sostenuta grazie anche a quel senso di appartenenza che ha ritrovato nel Rugby quanto nel Volley.
Il sogno nel cassetto? Un Mondiale di Rugby e le Olimpiadi. Vorremmo augurarle in bocca al lupo anche se abbiamo capito che lei non ha paura di niente, nemmeno del lupo. n