La Giornata Tipo Guida Nba 2016/2017

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S T E G G U N R DE NVE di Raffaele Ferraro Finalmente la vedremo. Sì perché la scorsa stagione è andata in naftalina ben presto a causa dei tanti infortuni (Chandler, Gallinari, Nurkic) dando la possibilità di sperimentare tanto, facendo fare esperienza alla linea verde della squadra tra cui i vari Jokic, Harris, Barton e Mudiay, cambiando spessissimo quintetti e minutaggi dei singoli. Quest’anno i veterani sono integri fisicamente (toccati Gallo) e la bellissima linea giovane del team è stata in parte rinforzata dal draft che ha regalato tre discrete “pesche”: Juancho Hernangomez e Malik Beasley che dovranno sgomitare per trovare minuti, e Jamal Murray che invece godrà sicuramente di maggior fiducia da parte del coach. Il canadese è stato il secondo freshman più prolifico della storia della Ncaa al tiro da tre (113 triple segnate, 9 in meno del recordman Steph Curry…), in campo è un giocatore molto versatile potendo giocare sia da play che da guardia. Coach Malone avrà finalmente la possibilità di amalgamare una squadra al completo che potrà far giocare in vari modi avendo talento ben distribuito in tutti i ruoli. L’idea è che le difficoltà per Malone non mancheranno dovendo decidere se Faried è ancora un giocatore su cui puntare, e soprattutto è da verificare la tenuta fisica dei “veterani”.

IL COACH “Abbiamo una squadra giovane, ma comunque odio perdere. Sono un competitivo e alleno ogni partita per vincerla. Ci aspetta una lunga stagione e quindi prendo un bel respiro profondo. Se a ottobre saremo ancora più giovani, io sono pronto”. Parlava così in estate coach Malone quando gli si chiedeva cosa si sarebbe aspettato dalla prossima stagione. Malone ha avuto il merito di mettere ordine al caos tattico ereditato da Show, e di aver finora lavorato molto bene con i giovani. È un coach apprezzato in tutta la lega, anche e soprattutto per il legame che è in grado di instaurare con i suoi giocatori. “Se sei un 19enne di Toronto, o un 20enne di Madrid, o un 21enne della Bosnia, per me, non fa differenza. Il mio obiettivo è conoscerti per capire qual è la tua mentalità e come posso lavorare singolarmente su di te per farti esprimere al meglio dentro e fuori dal campo”. Il primo anno di rodaggio è servito a seminare, il secondo sarà quello in cui vedremo la squadra che ha in mente Malone. Nella speranza che non gli vada come a Sacramento…


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