I Giochi dei castelli di carta

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Dovetti stare a sentire i suoi rimproveri, sembrava sinceramente preoccupato per me, poi cambiò discorso e cominciò a parlare di se stesso (quello era il vero senso della telefonata), ascoltai per un po’, ma non ce la facevo a sentire, tanto meno a rispondere, mi scusai e chiusi la conversazione. Era come se il corpo e la mente fossero in me due entità differenti. Quella notte dormii profondamente, così come le notti successive. Dopo un mese di cura del sonno, sembravo più positiva e in grado di poter affrontare quel matrimonio che ormai non si poteva più rimandare. Ma la serenità durò poco, e la mia ancora meno! Da mesi tenevo sotto controllo un nodulo che si era venuto a formare ad uno dei seni, una mattina decisi di andare a fare il consueto controllo. Ero tranquilla, non era il primo che facevo, ma, purtroppo, quella volta dall’ecografia si evinse un raddoppiamento del diametro del fibroadenoma. Il medico cercò di rasserenarmi: “Non si deve preoccupare, fino a tre centimetri possiamo stare tranquilli, il suo è di un centimetro e mezzo.” “Dottore, non sono una stupida, la crescita non può, in soli tre mesi, essere così veloce, quindi c’è qualcosa che non va.” “Sì. Lei ha ragione, in genere si ha una crescita lenta di questi tipi di noduli. Ma i contorni sono regolari, è ancora piccolo. Non mi preoccuperei molto, certo lo teniamo sotto controllo più marcato.” Per quanto fosse bravo, io non ero convinta che tutto andas-

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