"Gazzetta della Bassa" febbraio 2014 Anno VI n. 53

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Febbraio 2014 Anno VI - n. 53

Tra Mantova, Reggio Emilia, Modena e Rovigo

speciale

LA CLESSIDRA EDITRICE COMPIE 10 ANNI!

Nella ricorrenza del decennale, vi raccontiamo la nostra storia MIRANDOLA (MO) Isola del Vagabondo Onlus PEGOGNAGA (MN) Energie da fonti rinnovabili Unipeg

la bassa a sabbioneta E se Shakespeare avesse ambientato a Sabbioneta "Sogno di una notte di mezza estate"?

LA BASSA SHOPPING La nostra pagina Facebook dedicata a promozioni e offerte

«Gazzetta della Bassa» Mensile gratuito di informazione, cultura, storia e tradizioni locali

Segue a pag. 43 ►

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In copertina immagine del centro di Sabbioneta (MN)

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04 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

GAZZETTA DELLA BASSA

PrimoPiano

Editoriale Febbraio 2014 | anno VI - n 53

22

BATTLE OF THE BANDS

24

SUZZARESE SCRIVE TRE LIBRI SUL FIUME PO

31

un successo per la casa del clown

37

gerardo e lino: le bombe non sono mai intelligenti!

42

VERDI PASSIONI

43

DONQ

POGGIO RUSCO. Musica

SUZZARA. Persone. Di Attilio Pignata POVIGLIO. Attualità

REGGIOLO. Storia locale. Di Roberto Rinaldi EVENTI. Modena

DANZA. Di Elena Mazzoni

Per la vostra pubblicità Per i tutti i comuni*: Sig. Marco Barbieri tel. 328 0050604 *

Per i comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Reggio Emilia, Correggio e Campegine: Sig. Alberto Predieri tel. 348 3134825 IL PROGETTO Gazzetta della Bassa, o meglio la Bassa. È una testata diffusa gratuitamente nel territorio d’incontro di tre province: Reggio Emilia, Mantova e Modena.

Di cosa trattiamo? Di usanze e tradizioni del nostro territorio, di enogastronomia, dialetto, storia locale e ancora volontariato, solidarietà...

Da ultimo, ma con un occhio di riguardo, la Bassa guarda all’Arte e alla creatività del territorio, ai tanti artisti più o meno noti, e cerca di dar loro la visibilità e l’attenzione che meritano. In appendice è presente una parte di carattere più generale dedicata all’attualità e alle opinioni. La Bassa è un giornale plurale, non legato a partiti, organizzazioni religiose o altro.

Dove siamo? Ci trovate nei luoghi di incontro: bar, locali, attività commerciali. La Bassa è distribuita nei seguenti comuni: Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Novellara, Guastalla, Gualtieri, Luzzara, Guastalla, Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Pomponesco, Viadana, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana, Borgoforte, Virgilio, Mantova città, Campitello di Marcaria, Castellucchio, Sabbioneta, San Benedetto Po, Quistello, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Borgofranco Po, Carbonara Po, Sermide, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Bergantino, Poggio Rusco, San Giacomo Segnate, Moglia, Novi di Modena, Rovereto S/S, Concordia e Mirandola.

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SAREMO A SABBIONETA

L

a novità che vi segnaliamo in questa brevissima nota, che fa le veci di un editoriale, è la presenza di un nuovo comune al quale dedicheremo uno spazio da questo numero in poi: Sabbioneta, noto comune del mantovano, ricco di storia ed arte e dichiarato nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Continua il nostro impegno sul fronte dei servizi utili forniti al lettore. Da questo numero troverete una pagina dedicata ai servizi per la casa, una sorta di rubrica sempre aggiornata nella quale potrete trovare l'elettricista, l'idraulico e così via più comodo per voi.■

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Editore: Editrice La Clessidra Sede: via XXV aprile 33, 42046 Reggiolo (RE) Tel. 0522 210183 - redazione@clessidraeditrice.it Direttore responsabile: Davide Donadio Grafica: Paola Torelli Stampa: Tipografia E. Lui Reggiolo (RE) Pubblicità: BMG Immagine, commerciale Sig. Marco Barbieri, tel. 328 0050604 - info@bmgimmagine.it Alberto Predieri, tel. 348 3134825 prediericomunicazione@gmail.com Gazzetta della Bassa Registrazione n. 1243 del 25/01/2011, Tribunale di Reggio Emilia

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05

brevi dal territorio BORETTO

CASTELNOVO SOTTO

CONSEGNATO IL RICAVATO DI CASTELSPORT

S

un conTributo per il cineclub zambelli

U

n contributo per aiutare il Cineclub di Boretto nella prosecuzione della sua attività. Entro la fine del 2014 tutte le sale cinematografiche dovranno essere attrezzate con la nuova tecnologia di proiezione digitale.

Per le piccole sale tale conversione potrebbe significare la cessazione dell’attività.

Per il passaggio al digitale infatti sono necessari tra i 60 e i 70mila euro a sala.

Anche il Cineclub “Claudio Zambelli” di Boretto, associazione senza scopo di lucro, rischia di non poter proseguire la propria attività. Ben lontano dalle cifre necessarie per passare al digitale, il Cineclub già da dicembre è stato costretto a smettere l’utilizzo delle pellicole. Finchè sarà

possibile, le proiezioni verranno effettuate in Blu-Ray. «La nostra è un’attività» spiega il Presidente del Cineclub Giancarlo Zambelli «rivolta a chi delle opere cinematografiche, oltre all’intrattenimento, privilegia il valore artistico, di sperimentazione sul linguaggio cinematografico, oppure di impegno sociale. Per questo chiediamo a coloro che hanno a cuore le sorti dei piccoli cinema, e che credono in questo modo di fare cinema, di aiutarci a sopravvivere».

A tale scopo è aperta una raccolta fondi sul conto IT 88 S 08623 66170 000430149517 Banco Emiliano filiale di Boretto.

Per info: www.cineclubclaudiozambelli.org. ■

i è svolta il 18 gennaio la cerimonia di consegna del ricavato dell’edizione 2013 di Castelsport agli istituti comprensivi dei Comuni che hanno partecipato all’evento (Castelnovo Sotto, Bagnolo, Cadelbosco Sopra e Campegine).

A presiedere la consegna alcuni degli organizzatori dell’evento e

lo sportivo castelnovese per eccellenza, ossia l'olimpionico Stefano Baldini.

Numerosi i rappresentanti dei vari paesi presenti in sala, che hanno ricevuto le somme da destinare ai vari istituti comprensivi (per un totale di 4.716 euro), distribuite in percentuale in base al numero di partecipanti. ■

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07

AZIENDE E PERSONE

lE clESSIDRA eDITRICe DIECI ANNI DI PASSIONE!

I

Nella ricorrenza del decennale, vi raccontiamo in breve la nostra storia

l lavoro. La volatilità del tempo è un suggestivo luogo comune letterario. Ma l’idea dei giorni e poi degli anni che inesorabilmente se ne vanno permea anche la nostra vita quotidiana. Questa visione nostalgica viene mitigata, e forse persino capovolta, se consideriamo che il tempo è anche la necessaria dimensione attraverso la quale si realizzano le proprie idee di vita e le proprie ambizioni.

Sono così trascorsi dieci anni dalla nascita della nostra casa editrice, ed è questo il pretesto con il quale vi parleremo in estrema sintesi della nostra storia.

La nascita “ufficiale” de La Clessidra Editrice data all’inizio del 2006. Fu in quell’anno, infatti, che La Clessidra assunse la forma di azienda.

In realtà le attività, portate avanti in forma associazionistica, erano partite fin dal 2004, precisamente dal febbraio di quell’anno di dieci anni fa. Occorre, quindi, fare un passo indietro.

Il progetto editoriale attorno a cui si riunì il primo gruppo di persone fu la testata “L’Eretico. Idee arte pensiero”. Questa testata, inizialmente diffusa nel territorio del comune di Reggiolo (RE), in pochi anni si estese ad alcune province dell’Emilia Romagna e nella provincia di Mantova.

Testata singolare, “L’Eretico”, caratterizzata anche dalle provocanti copertine artistiche del fotografo Daniele Manfredini; sfogliandone le pagine era possibile leggervi storie di vita dal sapore locale che, con azzardati accostamenti, venivano raccontate accanto a grandi temi della nostra contemporaneità, fino a scivolare verso questioni di carattere letterario, filosofico, sociale; temi trattati via via in modo sempre più maturo, anche attraverso interviste e contributi di personalità di rilevanza nazionale.

Intorno alla metà del 2010 la pubblicazione cessò: la piccola nicchia di mercato occupata da “L’Eretico” e l’impossibilità di estenderne ulteriormente la diffusione rese la pubbli-

cazione economicamente svantaggiosa. Fu tuttavia quell’esperienza che consentì la formazione di un bagaglio di conoscenze che da lì a poco avrebbbe favorito la nascita di altre avventure editoriali.

Oggi. Attualmente La Clessidra Editrice pubblica varie testate settoriali e locali, cura le pubblicazioni di associazioni ed enti pubblici (il che implica anche il riconoscimento della professionalità del nostro operato), offre diversi servizi legati al mondo dell’editoria e della comunicazione, oltre che del web 2.0.

In anni caratterizzati da una difficile congiuntura economica, La Clessidra ha mantenuto un trend in crescita, tendenza che sembra confermarsi anche per la parte inziale dell’anno in corso.

Per fornire qualche numero, il pacchetto dell’area pubblicitaria supera attualmente il numero di 800 clienti, alcuni di rilevanza oltre l’ambito locale. Il numero di dicembre 2013 della testata che avete in mano (“La Bassa”) si componeva di 280 inserzionisti, a certificare un prodotto che funziona sul piano della promozione nella vendita di prodotti e servizi.

La stessa testata locale appena citata, inoltre, riscuote analogo gradimento sui social network, avvicinandosi a circa 5.400 “mi piace”.

In altro ambito, il nostro editore organizza seminari e convegni nel campo della divulgazione culturale in collaborazione con la Libera Università di Neuroscienze di Reggio Emilia, partner editoriale per la pubblicazione di “Neuroscienze Anemos. Trimestrale di neuroscienze, scienze cognitive, psicologia clinica e filosofia della mente”.

L’editoria diviene mestiere quando si comprende che “fare cultura” ed occuparsi di comunicazione sono attività che implicano ingenti quantità di tempo, risorse umane ed economiche. Da qui l’inevitabile passaggio da una gestione associazionistica ad una gestione necessariamente più imprenditoriale che, almeno in termini di visione, ci piace

pensare ancora vicina ad una concezione “utopica” che continui a disegnare la componente progettuale del nostro operare.

Le persone. Quello che segue sarà inevitabilmente un elenco sintetico di persone che in vari modi e con tempi differenti hanno concorso alla realizzazione del nostro lavoro.

Dietro la figura astratta di “editore”, vi sono Davide Donadio e Tommy Manfredini, fondatori e attuali proprietari de La Clessidra Editrice. Amici fin da giovane età, Donadio e Manfredini hanno seguito un analogo percorso di formazione in ambito umanistico attraverso il quale hanno maturato l’idea di occuparsi di cultura e comunicazione.

Come è noto, però, un’impresa è costituita da più persone che concorrono al suo funzionamento economico e organizzativo.

Ricordiamo la partecipazione di Carolina Jimenez, cofondatrice della casa editrice e nel 2006 compartecipe alla trasformazione in società de La Clessidra. Carolina Jimenez si occupò a lungo dell’informazione legata all’ambiente e al benessere, finché non scelse altri percorsi lavorativi. Oggi è insegnante presso le scuole medie.

Va da sé che in questa ottica di autocelebrazione che qui con la vostra indulgenza vi proponiamo, sarà opportuno ricordare le persone

In questa pagina: a sinstra Paola Torelli, collaboratrice della casa editrice dal 2008 e dal 2010 redattrice.

A fianco Adriano Amati (dx), scrittore e giornalista di Mantova in una delle “sessioni mantovane” con Davide Donadio.

08 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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che ancora oggi a vario titolo collaborano con noi.

Innanzi tutto Paola Torelli, paziente redattrice tuttofare che da qualche anno lavora ogni giorno tra le mura della nostra redazione.

Il settore commerciale-pubblicitario è in gran parte curato, fin dal 2010, dalla BMG, agenzia condotta da Marco Barbieri e dai suoi collaboratori: Manuela Bussolotti, Lorena Petratti, Romina Mazzucchelli e Lorenzo Neri. Marco cura inoltre una rubrica dedicata al lotto, visto da un punto di vista matematico e ludico, sulle pagine de “La Bassa”.

Nel medesimo settore pubblicitario, dal 2012 collabora Alberto Predieri, figura dinamica che ha apportato anche vivacità di idee in redazione (tipici i suoi interminabili e ipercomplessi monologhi, se ci si consente una nota di colore).

Citiamo per completezza, ancora nel settore commerciale, Caterina Lojek che si è unita alla squadra da qualche mese e sta seguendo ad oggi un percorso di formazione nel suo ambito di competenza che potrebbe portarla ad un inserimento più stabile presso La Clessidra.

L’attività editoriale a tutti i livelli si appoggia in modo significativo su coloro che vengono definiti “collaboratori esterni”. Queste figure rivestono per la nostra realtà il ruolo di importanti interlocutori; il confronto con loro ha assunto nel tempo una rilevanza che trascende la sola dimensione lavorativa.

Maddalena Letari, docente di lingua inglese, autrice di libri, articoli e rubriche sui vizi e le contraddizioni del presente. Raffaele Giglietti, già dirigente d’azienda, ironico e attento osservatore del mondo contemporaneo, in particolare in ambito sociale ed economico, nella sua pungente rubrica sulle stesse pagine di questa testata. Adriano Amati, giornalista e scrittore mantovano, autore di articoli e libri letterari per i nostri tipi. Roberto Rinaldi, architetto e insegnante di storia dell’arte prestato al giornalismo locale con lo scopo di valorizzare lo spirito dei nostri paesi.

E poi ancora, Marco Ruini, attivo divulgatore scientifico, neurologo e neurochirurgo che dirige insieme a Davide Donadio la nostra testata trimestrale di neuroscienze, “Neuroscienze

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Anemos”.

In questa pagina. In alto a sinistra Tommy Manfredini e Carolina Jimenez.

Per quanto riguarda A destra Davide Donadio e Tommy Manfredini nell’estate del 2004.

Al centro, a sinistra editori e stampatori riuniti: Davide Donadio e nello specifico la colTommy Manfredini (La Clessidra), Enrico Lui (E.Lui Tipografia) col suo laborazione su “La collaboratore Mirco Sacchetti.

Bassa”, ricordiamo Sotto, da sinistra Alberto Predieri, Maddalena Letari e Tommy Manfredini Vittorio Negrelli, durante la presentazione di un evento organizzato da L'Eretico Eventi. animatore della vita Sotto, da sinistra Marco Barbieri della BMG e collaboratori, a destra culturale della Bassa Caterina Lojek. mantovana e già autore di un volume di stosvolte e si svolgono in stretta collaborazione ria locale per La Clessidra. Attilio Pignata, informatore del settore con Enrico Lui, tipografo ed editore che oggi socio-sanitario, sempre attento a valorizzare le porta avanti un’antica tradizione iniziata molstorie e le persone del nostro territorio, Luigi ti anni fa con Erminio Lui, padre di Enrico e Mausoli, vignettista e disegnatore eclettico che ancora oggi vigile osservatore delle attività di ha pubblicato spesso i suoi lavori per La Cles- E.Lui Editore e E.Lui tipografia. sidra. Inoltre, per quanto riguarda le rubriche Non sono qui state citate per soli motivi di spaSabrina Baracchi, sommelier professionista, zio le tante decine di persone che negli anni e Wilson Blasi, presidente dell'Associazione trascorsi hanno contribuito alla realizzazione concreta delle nostre idee. Anche a tutti loro va Cuochi di Reggio Emilia.

Molte delle attività del nostro editore si sono il nostro sentito ringraziamento.■

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LE PERSONE E "LA BASSA"

Qualcuno di troppo Il musical dà appuntamento a Marmirolo: sabato 15 febbraio la Compagnia dell’Arca presenta lo spettacolo ispirato a "Sister Act" e "A qualcuno piace caldo"

S In alto, Giada del Cafè Matisse di Reggiolo (RE).

Sotto, la statua di Peppone a Brescello (RE).

abato 15 febbraio alle ore 20.45, al teatro di Marmirolo, per la rassegna di prosa, la Compagnia dell’Arca sarà in scena con "Qualcuno di troppo", un’irriverente commedia musicale accompagnata da canzoni eseguite dal vivo, ispirata a due capolavori: “Sister Act “e “A qualcuno piace caldo”. Dal palco di un locale notturno, due uomini, travestendosi da showgirl, si trovano coinvolti in una faccenda di malaffare. Costretti a lasciare il lavoro e a fuggire, si ritrovano in un austero convento travestiti da suore ispettrici. Ma il fermento è dietro l’angolo.

Mentre, per la rassegna Famiglie a teatro, segnaliamo per il mese di febbraio uno spettacolo divertente e colorato, "Tutto in una mela" (23 febbraio - ore 16.30).

12 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

La stagione 2013/2014 del Teatro Comunale di Marmirolo è promossa dal Comune di Marmirolo - Istituzioni servizi alle persone - Fondazione Aida, in collaborazione con la Provincia di Mantova e la Regione Lombardia.■ Per info: Teatro di Marmirolo, Piazza Roma 6 Tel. 0376.466476 E-mail: info@teatromarmirolo.it www.teatromarmirolo.it

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Festival della cucina mantovana Al via la II edizione della rassegna

P

rende il via da febbraio la nuova edizione del Festival della cucina mantovana, un'occasione per tramandare e conservare la storia della cucina semplice e genuina della nostra terra. La manifestazione si svolgerà al Palabam dove sarà a disposizione anche un'area comfort in cui trascorrere momenti di relax insieme a tutta la famiglia con gonfiabili per i più piccoli, bancarelle, musica e spettacoli.

Festa del risotto Sabato 8 febbraio, cena dalle 19.00.

Domenica 9 febbraio, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa del tortello amaro Sabato 15 febbraio, cena dalle 19.00.

Domenica 16 febbraio, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa macarun con stracot Sabato 22 febbraio, cena dalle 19.00.

Domenica 23 febbraio, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa del risotto con saltarei Sabato 1 marzo, cena dalle 19.00.

Domenica 2 marzo, pranzo dalle

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ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa dli fujadi Sabato 15 marzo, dalle ore 19.00.

Domenica 16 marzo, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa dla bigolada Sabato 22 marzo, cena dalle 19.00.

Domenica 23 marzo, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa dei tortelli di zucca Sabato 29 marzo, cena dalle ore 19.00 - Domenica 30 marzo, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Festa del capunsel Sabato 5 aprile, cena dalle ore 19.00.

Domenica 6 aprile, pranzo dalle ore 11.30 e cena dalle 19.00.

Ingresso libero e parcheggio gratuito: Area polivalente del Palabam via Melchiorre Gioia, 3 Mantova. ■ Per info: tel. 0376 220055 www.mantova.com

BILL VIOLA A PALAZZO TE

È

aperta fino al 20 febbraio la mostra dell'artista newyorkese Bill Viola a Palazzo Te. La mostra unisce la magnificenza dell'affresco della Sala dei Giganti alla sperimentazione tecnologica ed estetica dell'artista americano. L'opera "The Raft" è un video intenso, che porta lo spettatore a riflettere sull'allegoria dell'umanità che cerca di risollevarsi dalle avversità.

Nell'ala napoleonica sono invece esposti gli schizzi preparatori di Bill Viola, insieme a scene tratte dal backstage e un testo esplicativo della relazione tra l'opera e la Caduta dei Giganti. L'iniziativa è ideata e promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica del Comune di Mantova.

Orari: lunedì 13-18, da martedì a domenica 9-18.

Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 (over 65, soci Touring Club, soci Fai, possessori Cartarte, gruppi di almeno 20 persone). Ridotto Speciale 2,50 (ragazzi dai 12 ai 18 anni, studenti universitari). Palazzo Te + Palazzo San Sebastiano: intero 9 euro, ridotto 6 euro, ridotto speciale 3 euro. La biglietteria è a Palazzo Te e chiude alle 17.30. ■

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Pagine dedicate a CAMPITELLO - Marcaria (MN)

EVENTI

GLOBALMENTE Sono aperte le iscrizioni per la III edizione

S

i svolgerà l'1 e il 2 giugno a Campitello la III edizione di Globalmente, la manifestazione promossa dall'Associazione Commercianti di Campitello.

Sono già aperte le iscrizioni al mercatino degli hobbisti, artigiani e creativi. Inoltre, si cercano

artisti di strada. Chi è interessato può contattare i numeri 328 4517102 (Monica) e 0376 926112.

(Stefania).■ Immagine tratta dalla pagina Facebook dell'Associazione Commercianti di Campitello e riferita all'edizione 2012.

ATTUALITà

BANDO OCCUPAZIONE 2013

L

a Camera di Commercio di Mantova concede contributi a fondo perduto, per un totale di 250.000€ alle piccole e medie imprese mantovane che intendano

14 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

assumere giovani fino a 29 anni o disoccupati da oltre 12 mesi. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo 2014.

Per info: www.promoimpresaonline.it.■

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TEATRO

RASSEGNA DI TEATRO DIALETTALE Al via da febbraio la VI edizione della rassegna

I

l Circolo A.N.S.P.I. di Marcaria con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Marcaria presenta la VI edizione della rassegna di teatro dialettale presso la sala polivalente in via Crispi 22.

Questo il calendario degli spettacoli con inizio alle ore 21,00: Sabato 22 febbraio la compagnia "I Sensa speransa" di Gozzolina (MN) presenta "Se so Stofa de Eser Bela", quattro atti di Maria Filippini.

re (CR) e del suo spettacolo "Sal e Pevar" due atti di Alfredo Pitteri.

Sabato 1 marzo la compagnia "Dal Fil fer" di Spineda e Cividale (MN) porta in scena "La Cà Cò l'Era" atto unico in due tempi di Augusto Morselli.

Sabato 29 marzo la compagnia "TeatroMania" di Buscoldo (MN) porta in scena "Sanflis di Luin" tre atti di Learco Beccari.

Sabato 8 marzo il sipario si alza sulla compagnia "Al Filòs" di Porto Mantovano e sullo spettacolo "Na Man dal Paradis" tre atti di Antonella Zucchini.

Sabato 5 aprile rappresentazione fuori concorso della compagnia "As Fà par Dì" di Marcaria (MN) che presenta "L'Usèl dal Marescial" tre atti di Loredana Cont (con prenotazione posti).

Sabato 15 marzo la compagnia "Gli Amici di San Biagio" di San Biagio (MN) presenta "Che Not... Siura Cesira" due atti di Maurizio Motti.

Infine, sabato 12 aprile conclusione della VI rassegna teatro dialettale con premiazione delle commedie. Animerà la serata il cantastorie di Calvatone (CR) Felice Fanfarone con Gian alla fisarmonica.■

Sabato 22 marzo è la volta della compagnia "AVIS Teatro" di Casalmaggio-

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Pagina dedicata a SABBIONETA (MN) CULTURA

SHAKESPEARE A SABBIONETA? E se "Sogno di una notte di mezza estate" fosse stata ambientata a Sabbioneta?

È

andato in onda, sui canali televisivi tedeschi ed inglesi, il documentario “The naked Shakespeare”, del regista tedesco Claus Bredenbrock; il film ricostruisce l’opera del grande drammaturgo inglese grazie ad interviste a studiosi europei e attraverso un viaggio che, partendo dai luoghi in cui visse, porta a conoscere le località in cui sono ambientate le sue opere. Nel documentario grande spazio viene dato alle città italiane: Firenze, Venezia, Padova, Verona e Sabbioneta sono descritte partendo dai luoghi collegati alle opere del “Pardo”. Bredenbrock, noto in Europa come autore di programmi radio e tv soprattutto a carattere documentaristico, con la sua ultima opera contribuisce a rafforzare le ipotesi sul collegamento fra Shakespeare e Sabbioneta, già proposto da diversi studiosi. Il regista, durante la sua permanenza a Sabbioneta per registrare il documentario accompagnato dalla guida Gisella Rossi e da Alberto

Sarzi Madidini della Pro loco, ha seguito le tracce indicate dal libro “Shakespeare guide to Italy” di Richard Roe, scrittore americano secondo cui la commedia “Sogno di una notte di mezza estate” sarebbe ambientata nella “Piccola Atene”.

Roe ritiene che il duca protagonista della vicenda sia Vespasiano Gonzaga, che il tempio di cui si fa cenno sia la chiesa dell’Incoronata e che la porta della città sia Porta Vittoria. È inoltre noto che James Madge, studioso inglese, sostiene che Shakespeare abbia letto, e utilizzato per le sue opere, la “Civil Conversazione”, libro che Stefano Guazzo scrisse basandosi sulla figura di Vespasiano e che la ricercatrice veronese Casari ha ipotizzato analogie tra le vicende di Diana de Cardona, prima moglie di Vespasiano, e quelle narrate in Romeo e Giulietta e tra la storia raccontata nella “Bisbetica domata” e il matrimonio di Rodomonte Gonzaga con Isabella Colonna. Le molteplici tracce che collegano Sabbioneta

a

Shakespeare creano le premesse per consentire alla nostra Città di entrare a far parte degli itinerari shakespeariani che si stanno costituendo in Europa ed in Italia; itinerari che sarebbero in grado di dare ulteriore sviluppo al turismo verso la Città Patrimonio dell’Umanità. ■ (Da comunicato stampa)

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GAZZETTA DELLA BASSA

Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Pagina dedicata a QUISTELLO (MN)

SPORT

25° caminada ad li zamboni

Il 2 marzo appuntamento con la manifestazione podistica

R

itorna l'appuntamento con la tradizionale Caminada ad li Zamboni a Zambone di Quistello, organizzata da G.P. Arci Sport Nuvolato in collaborazione con il Comune di Quistello. La manifestazione podistica non competitiva a passo libero, aperta a tutti, è giunta quest'anno alla sua 25° edizione e si svolgerà domenica 2 marzo. Sono previsti tre percorsi da 4, 7 e 15 km.

Riconoscimento ai partecipanti: per la quota intera, 2,5€, 1 kg di riso vialone nano della Società Agricola Corte Facchina Piccola; per la quota ridotta, 1€, ristoro e servizi. Per i non tessarati è prevista una maggiorazione di 0,50€ per tesseramento giornaliero comprensivo di assicurazione infortuni.

Riconoscimento ai gruppi: oggettistica varia. Inoltre, verranno sorteggiati due premi: una damigiana di vino offerta dalla Cantina Soc. Coop. di Quistello (ai gruppi con minimo 10 partecipanti); un salame di 130 cm offerto dalla Az. Agr. Angonese Stefano (ai gruppi con minimo 15 partecipanti).

Il ritrovo è fissato per le ore 8 presso Corte Benaglia con partenza alle 8,30.

Sono previsti due punti ristoro sui percorsi e un ristoro finale. Durante la manifestazione sarà offerto a tutti i partecipanti risotto alla pilota. ■ Per info e iscrizioni: Angonese Stefano: tel. 342 5065888 - 339 5838609 E-mail: i.maialet@gmail.com

Spazio concesso gratuitamente dalla «Gazzetta della Bassa» per dare sostegno e comunicazione alle attività e agli eventi del paese.

18 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

GAZZETTA DELLA BASSA

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ervizi per la vostra casa. La nostra casa è un luogo importante per ognuno di noi.

In questo spazio vi forniremo ogni mese indirizzi utili per repererire professionisti seri nel vostro comune o nei territori limitrofi. Avete problemi all'impianto elettrico o all'impianto idraulico? Qui potrete consultare i numeri di validi elettricisti e idraulici. Volete, più semplicemente, abbellire la vostra casa con complementi d'arredo o cambiare la cucina? Nel corso dei mesi arricchiremo sempre più la proposta in vari settori dedicati alla nostra casa.

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Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Arcuri & Borghi

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Pagine dedicate a SAN BENEDETTO PO (MN)

QUINGENTOLE

Memorial Giulio Bertoli

Appuntamento con il IV raduno auto e moto d'epoca domenica 2 aprile

I

l Gruppo Amici di Giulio del Circolo ARCI di Quingentole in collaborazione e con il patrocinio dei Comuni di San Benedetto Po e Quingentole presenta la IV edizione del Memorial Giulio Bertoli - Quingentole. Il raduno di auto e moto d’epoca si svolgerà domenica 27 aprile alle ore 8,00 in Piazza Italia a Quingentole (il raduno si svolgerà con qualsiasi tempo).

Quote di iscrizione per i partecipanti: 20€ pilota con gadget, colazione, ristoro e pranzo a Corte Breda - 15€ accompagnatori con colazione, ristoro e pranzo a Corte Breda - 10€ pilota con gadget, colazione e ristoro (escluso pranzo).

20 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

Questo il programma della giornata: - Ore 8.00: raduno in Piazza Italia. Iscrizioni e Colazioni al Circolo ARCI e bar del paese.

- Ore 10.30: partenza per S. Benedetto Po: ristoro e visita al Museo del Polirone.

- Ore 13.00: ritorno a Quingentole per vie interne e sommità argine Po. - Ore 13.30: pranzo a Corte Breda, premiazione equipaggi, auto e moto con lotteria finale.

Il percorso, andata e ritorno, è di 30 km.■ Per info: Remo Bertoli cell. 389 3436775 Roberto Martini cell. 335 8081202 e-mail: martiniroberto68@yahoo.it

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AMARCORD

Ritorna da febbraio il mercatino dell'antiquariato a San Benedetto Po

D

opo il grande successo delle scorse edizioni, ritorna da domenica 2 febbraio nella splendida piazza Teofilo Folengo e nelle principali vie del paese il mercatino delle cose antiche.

L’Associazione “Amici di Vasco Devincenzi” ripropone l’appuntamento riservato agli appassionati di antiquariato e modernariato, collezionismo, oggettistica di pregio, quadri e riuso.

Nel centro storico di San Benedetto Po, “uno dei borghi più belli d’Italia”, sulla piazza antistante l’abbazia giuliesca del '500, l’esposizione di oggettistica si snoda fino ai chiostri adiacenti con mobili antichi, stampe d’epoca e ceramiche.

Vi partecipano quasi 200 espositori che presentano una grande varietà di categorie merceologiche attinenti, compresi abiti e oggetti vintage.

Questo appuntamento è una buona occasione per visitare il complesso monastico e l’annesso Museo della civiltà contadina, recentemente ri-

strutturato e riallestito.

Tali manifestazioni valorizzano il nostro territorio con l’obiettivo di sensibilizzare il valore sociale delle attività commerciali del centro urbano; inoltre coinvolgono la popolazione a “vivere” il proprio paese, che è stato anche recentemente insignito del titolo di “Gioiello d'italia”, e a conservare l’identità locale.

L’Associazione ricorda che le manifestazioni si ripeteranno la prima domenica di ogni mese per tutto l'anno e ringrazia, fin da ora, tutti gli espositori e i partecipanti.■ Maria Rosa Macchiella

Spazio concesso gratuitamente dalla «Gazzetta della Bassa» per dare sostegno e comunicazione alle attività e agli eventi del paese.

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Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Spazio concesso gratuitamente dalla «Gazzetta della Bassa» all’Associazione Commercianti per dare comunicazione delle attività del paese.

L’Associazione Commercianti è indipendente dalle attività imprenditoriali della testata.

Pagine dedicate a POGGIO RUSCO (MN)

MUSICA

BATTLE OF THE BANDS Sono aperte le iscrizioni al concorso musicale riservato alle bands

I

l TOP (Team Ostigliese Progetti) in collaborazione con i Comuni di Poggio Rusco, Villa Poma, Quistello, Ostiglia, la Fondazione Scuola di Musica Oltrepò Mantovano e la Filarmonica Intercomunale Quistello-Poggio Rusco, organizza "Battle of the bands", un evento musicale rivolto a tutte le bands.

Il concorso è riservato a bands che si esibiranno eseguendo propri brani originali e/o cover. I gruppi che intendono partecipare dovranno inviare all’indirizzo di posta elettronica info@battleofthebands.

LaboratorioÊOrafo it il seguente materiale: braio 14 Feb - n. 1 foto del n gruppo; a S o n i - breve biot Valen grafia della band; compilaNUOVA SEDE zione della via Matteotti, 109 Poggio Rusco (MN) tel. 0386 73 41 18 modulistitesorid.arte2010@libero.it ca richiesta (moduli scaSEGUICI SU FACEBOOK

Tesori d'arte

Gioielleria

22 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

ricabili dal sito www.battleofthebands.it); - età dei componenti della band compresa tra i 16 e i 35 anni; - i contenuti del testo non devono essere offensivi verso terzi.

"Battle of the bands" si svolgerà in 4 fasi: preselezioni, eliminatorie, semifinali e finali. Le iscrizioni a "Battle of the bands" sono aperte fino al 28 febbraio 2014. Tutti i gruppi che passeranno le preselezioni saranno pubblicati su Facebook nella pagina ufficiale di Battle of the Bands. Da quel momento si apriranno le votazioni online sul sito dell’evento che contribuiranno alla classifica generale. I gruppi che hanno passato la preselezione per poter essere ammessi alle eliminatorie dovranno versare 50,00 €. Le serate saranno attrezzate e seguite a livello strumentale da professionisti e service professionale. Le band saranno valutate da: docenti di musica ed esperti del settore; dal pubblico tramite voto personale durante le serate; dal voto online.

Le preselezioni si terranno nei teatri del territorio. Ogni gruppo avrà a disposizione 20 minuti per esibirsi. Passeranno alla fase successiva le migliori 24 bands selezionate tramite le votazioni di una giuria composta da esperti musicisti e componenti

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dell’organizzazione.

Le eliminatorie si svolgeranno in locali (pub, birrerie, bar, circoli…) del territorio. In ogni tappa si scontreranno 3 bands. Ogni gruppo avrà a disposizione 30 minuti per esibirsi. La band prima classificata di ogni tappa passerà alle semifinali. Durante le eliminatorie è aperto il voto online sul sito. La band, che tra quelle non qualificate otterrà più voti online, accederà alla fase delle semifinali.

Le semifinali si svolgeranno all’interno di manifestazioni pubbliche dei comuni di Villa Poma, Ostiglia e Quistello. Ogni gruppo avrà a disposizione 30 minuti per esibirsi. In ogni serata si scontreranno 3 bands. La band prima classificata di ogni serata passerà alla finale. Durante le semifinali è aperto un nuovo voto online

sul sito. La band, che tra quelle non qualificate otterrà più voti online, accederà alla finale.

La finale si svolgerà all’interno della tradizionale sagra di Poggio Rusco nel mese di giugno 2014. Ogni gruppo avrà a disposizione 30 minuti per esibirsi. Durante le serata si scontreranno le 4 bands che hanno superato le fasi precedenti. La band prima classificata vincerà la Battle of the Bands.

I premi sono così ripartiti: primo classificato 500€ - secondo classificato 300€ - terzo classificato 200€. Il primo classificato potrà esibirsi durante una delle serate di Poggio NightLife 2014.■ Per info: www.battleofthebands.it

TEATRO

STASIR ANDEM A RIDAR

RASSEGNA COMMEDIE DIALETTALI

P

rende il via a febbraio presso il Teatro Auditorium di Poggio Rusco la 2° rassegna di commedie dialettali "Stasir andem a ridar".

Primo appuntemento sabato 15 febbraio alle ore 21 con "Che not siura Cesira" della compagnia Gli amici di San Biagio. Sabato 1 marzo alle ore 21 andrà invece in scena la compagnia Ambuleio di Governolo con lo spettacolo "Gildo Pera-

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gallo Ingegnere".

Sabato 15 marzo alle ore 21,00 appuntamento con "Sanflis di Luin" della compagnia Teatromania di Buscoldo. Infine, venerdì 28 marzo alle ore 21,00 andrà in scena "Pan e Salam" della compagnia Al Batel di Carbonara Po. Costo: biglietto posto unico 10,00€ - abbonamento ingresso ai 4 spettacoli 30€. ■

Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Pagine dedicate a SUZZARA (MN) PERSONE

SUZZARESE SCRIVE TRE LIBRI SUL FIUME PO L’autore Carlo Parmigiani: “Serve una cultura del recupero e del rispetto”

N

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24 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

on è mai successo che un suzzarese dimostrasse di amare così tanto il nostro grande fiume, fotografandolo e pubblicando quasi 500 foto scattate in ogni stagione dell’anno. Si tratta di Carlo Parmigiani, storico-ricercatore insegnante in pensione che trascorre tante ore a fianco del fiume passeggiando con in mano la macchina fotografica.

Dopo il Po la sua passione è passare ore all’archivio di Mantova dove studia e analizza mappe e documenti del lontano passato che riguardano in particolare le corti, i palazzi, i castelli, le ville, la cartografia e l’idrografia del nostro territorio, dal medioevo ad oggi. Ma andiamo con lui a Po. Amare il fiume Po significa immergersi nel suo mondo e scoprire una natura ricca e maestra di vita. Dopo aver dedicato il primo libro intitolato “Po, il fluire

del fiume” (123 foto) a suo suocero Giovanni Montecchi che “questo fiume ha immensamente amato”, Carlo nel secondo libro intitolato “Po selvaggio” (181 foto) ringrazia il Signore “per avermi permesso di ammirare il tuo creato”. Il terzo libro si intitola “Po Vero” il fiume visto dal fiume (164 foto). Tre libri, dal 2010 al 2013, stampati presso Editoriale Sometti di Mantova, 468 foto che incantano per la forza delle immagini. Foto che attirano, stupiscono, che parlano e trasmettono i rumori dell’acqua, del vento, i silenzi, il respiro lento, la furia minacciosa, insomma l’anima del Po. Trasportare queste emozioni in un libro attraverso le foto non è cosa facile, ma Parmigiani ci è riuscito.

Non solo emozioni ma anche denunce per una cultura diversa, per cam-

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biare rotta. L’uomo sbaglia quando inquina e modifica la natura. A pag. 116 dell’ultimo libro scrive: “non è possibile tacere sulla pesante indifferenza esercitata dall’uomo sulle trasformazioni. Nuove specie ittiche (siluri) e animali (nutrie) sono stati introdotti in modo non meditato. Come al posto di aironi, anatre si stanno imponendo gabbiani, gazze o cormorani. Poi largamente falcidiate dai trattamenti chimici le coloratissime farfalle e libellule. Serve un mutamento mentale".

La sensibilità del Prof. Parmigiani e le denunce al nostro modello di vita non sono nuove fin da quando ha cominciato nel 1990 a scrivere libri e, essendo laureato in architettura con alle spalle

una carriera di insegnante all’Istituto Tecnico per Geometri di Mantova, a fare ricerche anche sulle corti rurali del territorio mantovano medievale.

Nel suo primo libro “Le mura degli avi, vita e morte del castello di Suzzara” (Sometti, 1990), accusa amministratori e cittadini invitandoli a cambiare rotta per evitare quel continuo distruggere e demolire corti e palazzi per lasciare posto al cemento. Manca una cultura del recupero e della conservazione, scrive spesso l’autore, manca la sensibilità non solo verso il tessuto urbano ma anche verso la natura “maestra di vita”. I suoi libri fanno veramente riflettere. ■ Attilio Pignata

MOSTRE

LE MOLTE FACCE DI SUZZARA

In mostra ritratti dell'artista Luigi Mausoli

S

i svolge in questi giorni fino al 9 febbraio la mostra "Le molte facce di Suzzara. La foto ferma il momento, il ritratto lo esalta, il tempo non si ferma" presso Piazzalunga Cultura. In esposizione i

ritratti di Luigi Mausoli eseguiti a biro prendendo come riferimento i personaggi raffigurati nelle foto dell'archivio del fotografo Bruno Melli. ■

RETTIFICA in riferimento ai due articoli pubblicati su queste pagine nel numero di Gennaio 2014.

Il sottotitolo dell'articolo "Suzzara... Storie di casa" non si riferiva all'articolo in questione dedicato al libro scritto da Gilberto Zacchè.

Il titolo "Un libro di ricordi" non si riferiva, invece, all'articolo dedicato alla Dott.ssa Morselli.

Ci scusiamo pertanto per questi refusi con le persone citate negli articoli e con i nostri lettori. ■

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Pagina dedicata a PEGOGNAGA (MN) TEATRO

spettacoli al teatro tenda anselmi "La nave fantasma", uno spettacolo per non dimenticare, e "Il malato immaginario", un classico senza tempo, danno appuntamento al pubblico

L

’8 febbraio (ore 20.45) Bebo Storti e Renato Sarti in "La nave fantasma" rievocheranno un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1996.

Il 25 dicembre 1996 una delle più grandi tragedie che il nostro paese abbia mai conosciuto: 283 migranti provenienti da India, Pakistan e Sri Lanka muoiono mentre tentano di raggiungere il nostro paese nel tratto di mare tra la Sicilia e Malta.

A seguire, un appuntamento con un classico senza tempo: "Il malato immaginario", di J. B. Moliere, sarà

26 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

portato in scena dal Teatro Dehon di Bologna il 22 febbraio (ore 20.45).

Di centrale importanza la figura di Argante “malato immaginario”, una delle maggiori opere di Molière, con la traduzione di Cesare Garboli.

La stagione teatrale è realizzata dal Comune di Pegognaga e Fondazione Aida con la collaborazione di Regione Lombardia, Provincia di Mantova e Pro-Loco Flexum di Pegognaga.

Il Teatro Tenda Anselmi è realizzato grazie ai contributi di ACCDA (Associazione Cooperative Consumatori

Distretto Adriatico) e COOP NordEst; Comune di Milano; Fondazione Comunità Mantovana; Comune di Saronno; Sezione PD di Costa Volpino e alla collaborazione del Comitato Ernestina Bovi.■ Per prenotazioni e informazioni: Ufficio Teatro Tenda Anselmi piazza Giacomo Matteotti, 1 Pegognaga E-mail: info@teatrotendaanselmi.it

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Pagine dedicate a PEGOGNAGA (MN) attualità

energia da fonti rinnovabili Presentato il sistema integrato per la produzione di energia da fonti rinnovabili di Unipeg

P

resso lo stabilimento Unipeg di Pegognaga è stato presentato il sistema integrato per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la sostenibilità ambientale.

Il presidente Fabrizio Guidetti ha presentato i numeri del gruppo leader in Italia nella produzione e lavorazione di carni bovine: 848 soci, 6 stabilimenti produttivi, 1500 dipendenti e collaboratori, 10 piattaforme distributive e un fatturato nel 2012 di 550 milioni di euro.

“Scegliere tra le priorità lo sviluppo sostenibile - ha detto Guidetti - significa tutelare il consumatore, creare innovazione, fare un’economia sana, realizzare prodotti di qualità e valorizzare il lavoro dei soci”. Leonardo Benatti, responsabile attività ambientali Unipeg, ha descritto il percorso di sostenibilità ambientale che ha permesso a Unipeg di raggiungere l’autonomia energetica e di ridurre le emissioni climalteranti del 93% sul vettore energia elettrica e

del 75% sul vettore energia termica con un risparmio annuo di 3000 tonnellate di anidride carbonica pari a quanto producono gli impianti di riscaldamento di 860 famiglie. Questi importanti risultati sono stati ottenuti col progetto “Green Energy Farm”, illustrato con grafici e tabelle da Alfredo Gallerani presidente Unitea. Il polo energetico Unitea dello stabilimento di via Chiaviche di rilevanza europea consta di un impianto di biogas e di una centrale di cogenerazione ad olio animale del costo complessivo di 16 milioni di euro che utilizzano sottoprodotti di macellazione. I due impianti producono 37 megawatt di energia e coprono l’intero fabbisogno elettrico annuo dei due stabilimenti Unipeg per 26 megawatt, generando un surplus di energia del 43% che viene immessa nella rete nazionale. Nel suo intervento Carla Cincarelli, prefetto di Mantova, ha sottolineato

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28 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

GAZZETTA DELLA BASSA

l’importanza della realtà associativa di Unipeg che si è arricchita dell’applicazione del concetto di filiera e di sistema integrato, più che mai importante nell’attuale momento di crisi economica e di difficoltà di mercato. Il sindaco Dimitri Melli ha ricordato la collaborazione fra Comune e Unipeg che ha portato

all’accordo per la Bretellina finalizzata a diminuire il traffico pesante nel centro urbano e l’ipotesi di utilizzare per il comparto civile di Pegognaga l’energia elettrica prodotta in loco. Al termine del convegno i partecipanti hanno effettuato una visita guidata agli impianti. ■ Vittorio Negrelli

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Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Pagina dedicata a GONZAGA (MN) attualità

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI È entrato nel vivo il progetto che vede coinvolti gli studenti

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“scuola” da sindaco e assessori per imparare come funziona la macchina comunale. È entrato nel vivo il progetto “Consiglio comunale dei ragazzi”, che vede coinvolti, in un ciclo di lezioni sui generis, gli studenti delle classi quinta elementare e prima e seconda della secondaria di primo grado.

vice-sindaco Corrado Losi e dall’assessore alla cultura e istruzione Martina Falceri. Davanti ad un platea molto attenta e stimolante, gli amministratori hanno spiegato come funziona l’ente comunale, quali sono i compiti del primo cittadino e degli assessori, quali quelli dei consiglieri e come funzionano gli uffici.

Realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, il progetto è iniziato con una serie di incontri in aula condotti dal sindaco Claudio Terzi, dal

Il percorso proseguirà nel mese di febbraio con gli interventi integrativi da parte degli insegnanti di educazione civica e di un esperto in temi di cittadi-

nanza attiva e di diritti dell’infanzia. Al termine della prima fase del progetto, prevista per fine marzo, è programmata l’elezione del “consiglio comunale ragazzi”. Per gli studenti il consiglio comunale dei ragazzi rappresenterà un luogo di riflessione e confronto su progetti e idee da realizzare sul territorio gonzaghese: le istanze scaturite saranno successivamente portate all’attenzione del consiglio comunale, perché se ne faccia concretamente carico.■ (dal sito internet del comune di Gonzaga)

TEMPO LIBERO

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CORSI IN CORSO

alendario dei corsi proposti dall'Associazione Officina dell'Immaginazione e dal Comune di Gonzaga per febbraio:

Tecnica d’affresco (docente: Alessandra Morselli) dal 24 febbraio alle ore 21.00 presso Centro Aggregazione Giovanile. Costo: 130 euro.

Fotografia avanzato (docente: Fabrizio Demasi) dal 10 febbraio alle ore 21.00 presso Atelier Fotoeventi. Costo: 150 euro.

Pittura ad olio (docente: Sergio Bartolacelli) dal 25 febbraio alle ore 20.30 presso il Centro Aggregazione Giovanile. Costo: 160 euro o 110 per chi ha già il materiale.

Sartoria avanzato (docente: Maura Aldrovandi) dal 20 febbraio alle 20.30 presso Centro Aggregazione Giovanile. Costo: 50 euro.

Cake design (docente: Federica Cipolla) dal 21 febbraio alle 20.00 presso Centro Aggregazione Giovanile. Costo: 180 euro.

Piera

Scrittura narrativa (docente: Chiara Prezzavento) dal 25 febbraio alle ore 20.30 presso la Biblioteca Comunale. Costo: 110 euro.

Per info: www.officinadellimmaginazione.it oppure Informagiovani tel. 0376 1950031.■

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Pagina dedicata a POVIGLIO (RE)

attualità

Un SUCCESSO PER LA CASA DEL CLOWN Venti i gruppi di scolaresche che hanno visitato la struttura nei primi tre mesi di apertura

È

un bilancio più che positivo quello relativo all'affluenza alla Casa del Clown, lo spazio museale ideato dal Prof. Agide Cervi con il sostegno dell'Amministrazione Comunale, inaugurato a ottobre 2013.

Nei primi tre mesi di attività, infatti, sono stati ben venti i gruppi di scolaresche che l'hanno visitata tra classi delle Scuole Materne e Primaria. La Casa del Clown è ospitata ai piani terra e seminterrato del Centro Culturale di via Parma: al suo interno, oltre a un'area espositiva, sono stati creati anche una zona laboratorio dove i piccoli frequentatori possono interagire con gli animatori e imparare a costruire un pagliaccio, e uno spazio per la realizzazione di spettacoli.

Un'ulteriore conferma del successo dell'iniziativa di Cervi, inoltre, è stata anche la partecipazione dello stesso alla trasmissione "I fatti vostri" di Raidue, a fine dicembre: un'occasione importante per far conoscere a livello nazionale l'esperienza povigliese e promuovere la straordinaria collezione privata di clown dal naso rosso del Professore, oltre cinquemila pezzi messi insieme dal collezionista nel corso degli anni che la rendono una delle raccolte di questo genere più importanti in Italia.

Collegata a queste esperienze vi è infine la grande partecipazione registrata al corso per animatori esperti in clown, magia e giocoleria organizzato dal CFP (Centro formazione professionale) Bassa Reggiana proprio in collaborazione con la "Casa del clown".

GAZZETTA DELLA BASSA

«Non possiamo che essere molto soddisfatti del successo a oggi ottenuto dalla Casa del Clown, che premia gli sforzi e l'impegno di Agide Cervi, cui va un ringraziamento particolare da parte di tutta l'Amministrazione Comunale.» è il commento del sindaco Giammaria Manghi «Grazie alla Casa del Clown non soltanto è stato valorizzato il talento di un povigliese, il Prof. Agide Cervi, ma siamo anche riusciti a offrire un ulteriore spazio di formazione culturale ai più piccoli. L'obiettivo per il futuro è di promuovere ulteriormente quest'attività per farla conoscere in tutta la provincia e anche al di fuori». ■

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Febbraio 2014 | anno VI - n 53

31

Pagine dedicate a MIRANDOLA (MO) e altri comuni della BASSA MODENESE

INIZIATIVE

I PRIMI 10 ANNI DELL’ISOLA DEL VAGABONDO ONLUS Per l'occasione è stato pubblicato il libro “Racconti dall'Isola del Vagabondo - Voci e ricordi dei nostri amici a quattro zampe”

L

’associazione “Isola del Vagabondo Onlus” nasce il 17/04/2003 per volere di Deanna Venturelli (presidente in carica dal 2003 al 2011) e di Tiziana Caleffi (attuale presidente) con l’obiettivo di costituire un’associazione animalista che portasse avanti il lungo lavoro iniziato molto tempo prima di salvaguardia del benessere animale.

Dopo aver partecipato e vinto il bando, l’associazione ad oggi gestisce con successo il canile intercomunale di Mirandola vantando una presenza capillare su tutto il territorio di competenza degli 8 comuni dell’area nord (Mirandola, Concordia, San Possidonio, San Prospero,

32 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

San Felice sul Panaro, Camposanto, Medolla e Cavezzo) anche grazie all’aiuto dei volontari attivi che, da poco più di una decina nei primi anni di vita dell’associazione, sono aumentati fino a contare più di 40 tesserati.

L’obiettivo comune è quello di fare in modo che gli animali presenti sul territorio vengano sempre gestiti al meglio facendo rispettare le attuali normative vigenti in materia di benessere animale anche con l’ausilio di guardie eco-zoofile, educatrici cinofile e assistenza legale.

L’Isola del Vagabondo grazie all’operatrice (presente tutte le mattine dal lunedì al sabato) e ai

GAZZETTA DELLA BASSA

volontari (presenti al sabato pomeriggio e alla domenica mattina) si occupa giornalmente di circa 90 cani presenti all’interno della struttura.

L’associazione si occupa inoltre di circa 27 colonie feline per un totale di quasi 200 gatti che vengono sfamati e accuditi ogni giorno dai volontari in quanto il canile intercomunale di Mirandola non ha al suo interno uno spazio attrezzato per ospitarli e non esiste nel territorio dei comuni dell’area nord una struttura adibita a gattile.

Può vantare, inoltre, un elevato numero di adozioni sia di cuccioli che di cani adulti che dopo varie disavventure trovano il lieto fine nel calore di una casa circondati dall’amore che si meritano.

Per festeggiare questi primi 10 anni di attività, l’associazione “Isola del Vagabondo” presenta il libro “Racconti dall'Isola del Vagabondo - Voci e ricordi dei nostri amici a quattro zampe” che nasce dalla convinzione che gli animali abbiamo bisogno di una voce per narrare le storie di ogni giorno e che offre a tutti, ma soprattutto ai bambini, la possibilità di scoprire cosa succede in un rifugio: la vita di tutti i giorni per i cani, il lavoro dei volontari, le vittorie e le sconfitte.

Per una volta in questo libro gli animali trovano una voce per raccontarsi e raccontare dei volontari, di

quello che fanno per loro e di ciò che loro provano e desiderano affinchè impariamo ad ascoltarli e capirli.

Il libro è in vendita presso la cartoleria Il Cartolaio in via Fermi 2 a Mirandola al costo di € 11.

Naturalmente il ricavato della vendita del libro verrà interamente devoluto al canile intercomunale di Mirandola tramite l’associazione “Isola del Vagabondo Onlus”.

Un ringraziamento particolare al Servizio Veterinario ASL del Distretto di Mirandola per il continuo supporto che fornisce all'associazione e alle persone che fino ad ora hanno creduto nel lavoro dei volontari e a quelle che vorranno farlo in futuro.

Associazione “Isola del Vagabondo Onlus“ - Canile intercomunale di Mirandola Via Bruino 31/33 - 41037 Mirandola (MO) - tel. 0535/27140 ■

Spazio concesso gratuitamente dalla redazione della «Gazzetta della Bassa» per dare comunicazione delle attività e degli eventi del paese.

GAZZETTA DELLA BASSA

Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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Pagina dedicata a BASSA MANTOVANA ORIENTALE e POLESINE OCCIDENTALE SERMIDE

cinema e cultura

Rassegna "Giovedì d'essai" presso il Cinema Capitol Multisala e prossimo incontro del Gruppo di lettura

G

iovedì d'essai. Continua la prima edizione della rassegna "Giovedì di qualità 2014" dedicata al cinema d'essai presso il

Cinema Capitol Multisala (via Roma 18, Sermide).

Sono in programma due proiezioni il giovedì alle ore 21,15 e il venerdì alle ore 15,15.

Questi i prossimi film: 13/14 febbraio "Zoran - Il mio nipote scemo."

- 20/21 febbraio "Giovani ribelli" - 27/28 febbraio "Il paradiso degli orchi" (in lingua originale con sottotitoli in italiano) - 6/7 marzo "Il passato" - 13/14 marzo "Venere in

pelliccia".

Per info: tel. 0386 960375.

Gruppo di lettura. È fissato per mercoledì 19 febbraio alle ore 20,45 presso la Saletta Civica il prossimo incontro del Gruppo di Lettura. Il libro proposto è "La porta" di Magda Szabò.

Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca Comunale di Sermide: tel. 0386 960269 - e-mail: biblioteca@ comune.sermide.mn.it ■

Pagina dedicata a LUZZARA (RE) attualità

chiesa di villarotta

Iniziati i lavori che restituiranno l’agibilità alla Chiesa

S

ono partiti a fine gennaio i lavori di recupero della Chiesa di Villarotta. Il progetto della Curia, che prevede un intervento del costo di circa 90mila euro, sarà finanziato interamente con fondi del piano Chiese della Regione Emilia Romagna.

Il sisma del maggio 2012 aveva causato il distaccamento della facciata dal resto dell’edificio, che fu subito messo in sicurezza. Il restauro che inizia ora consentirà di rendere di nuovo agibile l’edificio, così da restituire alla frazione di Villarotta il suo luogo di culto. ■

34 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

GAZZETTA DELLA BASSA

Pagina dedicata a GUASTALLA (RE) e VIADANA (MN)

VIADANA

PROPOSTE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Ciclo di incontri in occasione del 50° anniversario di fondazione dell'Avis di Viadana

I

n occasione del 50° anniversario dell'Avis sezione di Viadana, l'Avis in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Viadana organizza un ciclo di incontri sul tema "Proposte per una corretta alimentazione" a cura della Dott.ssa Valeria Soresini, biologa nutrizionista.

Prossimo incontro giovedì 20 febbra-

io sul tema "Conosciamo gli alimenti": viaggio tra le molecole del nostro cibo quotidiano. Incontro successivo giovedì 20 marzo in cui si parlerà di "Impariamo a fare la spesa": tra le corsie del supermercato, cosa scegliere sullo scaffale?

Gli incontri avranno inizio alle ore 21,00 presso la Sala Alfredo Saviola del MuVi di Viadana.■

GUASTALLA

TEATRO DIALETTALE

I prossimi appuntamenti al Teatro Tenda Paladucale

Q

uesti i prossimi appuntamenti della stagione dialettale 2014 promossi dall'Associazione AVO di Guastalla al Teatro Tenda Paladucale (Piazzale Monsignor Bagnoli).

Venerdì 28 febbraio alle ore 20.30 la Compagnia “As fa par dir” di Marcaria (MN) presenta “Robi da mat” tre atti comico brillanti di Lino Predari con la regia di Claudio Beduschi.

Venerdì 7 marzo alle ore 20.30 la Compagnia “La chiocciola” di Reg-

gio Emilia andrà in scena con “Prognosi riservata” due atti comicissimi con Andrea Zanni.

Sabato 22 marzo alle ore 20.30 la Compagnia “Il Buffone di Corte” di Cavola di Toano presenta “Grata, grata ma tam ma freg” due atti comico brillanti di Claudio Martelli con Silvia Razzoli, regia di Fausto Iacheri.

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GAZZETTA DELLA BASSA

Febbraio 2014 | anno VI - n 53

35

Pagine dedicate al centro storico di REGGIOLO (RE)

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attualità

I PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO 5 STELLE SUI LUOGHI COLPITI DAL SISMA Una delegazione ha visitato il centro storico di Reggiolo

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S

abato 14 dicembre 2013, nel primo pomeriggio, una delegazione di parlamentari a 5 Stelle ha visitato il centro storico di Reggiolo e ha incontrato i cittadini per conoscere la situazione del paese, gravemente danneggiato dal sisma del 2012.

I deputati Maria Edera Spadoni, Massimo De Rosa, Patrizia Terzoni e Donatella Agostinelli sono stati accolti dall’Assessore Roberto Angeli, invitato dal gruppo Amici del Movimento 5 Stelle Reggiolo, e da diversi cittadini reggiolesi.

I deputati hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni dell’Assessore sullo stato attuale del paese che conta ancora circa 900 edifici inagibili di cui la metà classificati “E” ossia danneggiati in modo grave.

Partendo dalla Rocca medioevale, hanno attraversato via Matteotti chiacchierando con i cittadini e ascoltando i problemi che venivano raccontati.

I deputati hanno invitato i cittadini a scrivere

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36 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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direttamente a loro per riferire eventuali problemi sul territorio, mettendosi a completa disposizione per riportare le richieste in Parlamento.

Infine, i parlamentari sono stati ringraziati dai reggiolesi presenti all’evento con un piccolo buffet e si sono congedati dal paese con calorose strette di mano e abbracci proseguendo la visita negli altri paesi colpiti dal sisma.■ Elena Mazzoni

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Gerardo e Rino:

le bombe non sono mai intelligenti!

Una storia triste di Reggiolo, all’inizio degli anni Sessanta

T

ra le storie più appassionate che Franco Bonilauri ci ha regalato con i suoi libri ce n’è una che mi ha colpito particolarmente: “Le bombe intelligenti”; nel corso del racconto, poi, dice che le “bombe intelligenti” sono quelle che tornano indietro, cioè che colpiscono chi le ha lanciate. Nella realtà la storia, purtroppo, è molto diversa: le bombe non sono mai intelligenti, e non tornano indietro ma rimangono lì, semisepolte tra le zolle di un campo arato, o in qualche piantata di vite, pronte a stuzzicare la curiosità di qualche ragazzino che le raccoglie furtivamente e, proprio come nel racconto di Bonilauri, cerca di aprirle per vedere cosa c’è dentro. Quel maledetto giorno del 2 agosto 1961, due ragazzini delle case dell’Aurelia, Gerardo Guaiumi e Rino Bortesi, erano riusciti ad evadere la “gabanèla”, il sonnellino del “dopo-mangiato” che, d’estate, normalmente veniva imposto ai figli dalle mamme. Era stato trovato in campagna e poi nascosto gelosamen-

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GAZZETTA DELLA BASSA

te nel fienile, quel subdolo portatore di morte che, invece, ai ragazzi doveva essere sembrato un tesoro prezioso; sicuramente non luccicava, ma aveva una forma curiosa, strana, tale da infiammare facilmente la fantasia e la voglia di scoprire cosa c’è dentro. Così, dopo pochi colpi di sasso, l’oggetto misterioso, scuotendo la terra tutt’attorno, lacerò l’aria e spense il sole, col suo terrificante grido di morte. Parenti e amici andati in soccorso raccontano che Gerardo morì subito per le terribili lacerazioni e mutilazioni; Rino, invece, qualche ora dopo, dissanguato dalle orribili emorragie causate dallo scoppio.

“An voi mia murì, an voi mia murì” gridava disperato, rivolto alla mamma più disperata di lui, e invece, poco dopo, anche Rino andò a restituire l’anima a Dio. Anche da noi, “a la cûrt dal Fnilass”, si cercava di mettere in atto le strategie più incredibili per evadere la inaccettabile “gabanèla” (palese sopruso dei genitori che ledeva il nostro diritto di ◄ Macelleria Fusari F.lli s.n.c.

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corte era isolata dalla campagna con una robusta e alta rete metallica, le nostre fughe rimanevano quindi molto limitate all’interno del cortile. Provavamo invidia per i nostri amici che abitando in aperta campagna avevano tutta la libertà di spaziare a loro piacimento, ma quella volta, quel terribile 2 agosto del ’61, ogni nostro pensiero era rivolto a Gerardo e Rino, vittime, forse, proprio di quella “libertà” senza barriere e senza imposizioni che noi cercavamo. Quell’episodio, in pochi minuti, è rimbombato, con tutSopra: a sinistra Gerardo Guaiumi, a destra Rino Bortesi to il suo fragore, in ogni cantone del paese.

Noi, “i Ragàss dal Fnilàss”, eravamo tutti lì, elementare, il discorso della nostra maestra che, nel cortile, a giocare come sempre “cun i figürin trattenendo a stento la sua commozione, ricoro i quarcin”; qualcuno, nel pomeriggio, era tor- dava il nostro compagno e ci ammoniva a non nato dal paese portando la incredibile notizia. raccogliere oggetti strani trovati in campagna.

Un misto di sorpresa, stupore e terrore, ci aveva In seguito comparvero, in tutte le scuole, vari assaliti: “ma come? Com’è stata? Com’è possibile? manifesti illustrativi degli ordigni bellici che poDove l’hanno trovata? Perché a quell’ora non erano a tevano ancora trovarsi nelle nostre campagne. letto per la gabanèla?”. Ma tant’è, tutte domande Fortunatamente episodi di quel tipo non si sono senza senso e senza risposta. Rino Bortesi, mio più ripetuti, almeno nel nostro paese. Gerardo e compagno di classe di terza elementare, e Ge- Rino si sono portati in Paradiso la loro terribile rardo Guaiumi, compagno di classe di mio fra- e, oggi, inimmaginabile storia; di loro si è quasi tello in settima elementare (allora esisteva!), non persa la memoria, eppure in qualche modo sono c’erano più. Come Vittorio Manghi, nel racconto eroi, vittime inconsapevoli di quella stupidità di Bonilauri, sono rimasti vittime della propria umana che, con la guerra, ha lasciato tanti straingenua curiosità. Quando tornammo a scuola, scichi di morte. ■ Roberto Rinaldi il primo di ottobre, al posto di Rino Bortesi c’era un vuoto pesante come il piombo. Ascoltammo Nella pagina precedente in copertina di articolo: clasin un silenzio assoluto, e inusuale per una quarta se 3° elementare 1961.

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5 PROGETTI IN REGIONE PER LA RICOSTRUZIONE

Sintesi dal report dell'Assessore ai Lavori Pubblici e Attività Produttive Franco Albinelli

L

a Giunta ha visionato 3 progetti preliminari relativi ad altrettanti immobili lesionati e inagibili.

Edificio “ EX 32” destinato a scuola di musica, centro disabili e associazioni del volontariato, il costo previsto dell’opera completa si aggira su euro 4.000.000, di cui 2,6 finanziati dalla Regione ed il resto con donazioni.

Cimitero di Reggiolo per un costo previsto di euro 650.000 interamente finanziato dalla Regione.

Cimitero di Villanova per un costo complessivo di euro 150.000, di cui 130.000 dalla Regione e il resto finanziato dall’Amministrazione Comunale.

Al vaglio della struttura regionale ci sono altre 2 progettazioni, riferite alla Scuola Elementare: palestra Giorgi e mensa sco-

lastica. Per queste due strutture, i cui lavori di ripristino ammontano a circa 500.000 euro, attendiamo la risposta definitiva entro la prima quindicina di febbraio per poter bandire la gara d’appalto dei lavori.

Auditorium A. Moro. Gli imprevisti riscontrati, poco prima di Natale, non ci consentono al momento di riaprire l’importante struttura scolastica i cui lavori di ripristino hanno comportato una consistente spesa, 350.000 in parte finanziata dalla regione e in parte cofinanziata da donazione del Credito emiliano per 200.000 euro.

Scuole Materne/Nido-Reggiolo. Sono previsti diversi lavori di miglioramento della struttura scolastica per quanto riguarda i serramenti e il tetto.

Rocca. messa in sicurezza con finanziamento regionale di euro 550.000.

Centro Medico Sartoretti. Il centro accoglierà gli uffici dei servizi sociali comunali.

Via Matteotti. L’Amministrazione sta predisponendo la segnaletica sulla via e l’ordinanza attuativa. Il transito, a senso unico, confluirà dal semaforo su incrocio di Via Trieste per proseguire su via Matteotti e con uscita, sempre a senso unico, su via Piave. Non potrà essere aperto l’ultimo tratto della via in quanto sull’incrocio su P.za Martiri sono in corso lavori sui 4 palazzi che si affacciano sulla strada. Sono previsti stalli di parcheggio, consentito per 1 ora con disco orario. Si risponde così positivamente alle tante sollecitazioni delle piccole imprese operanti su Via Matteotti che attendono la riapertura al traffico nel cuore del Centro Storico di Reggiolo.■ Franco Albinelli

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Consigli per gli acquisti, sconti, offerte delle attività nella «Bassa» tra Mantova, Modena, Reggio Emilia, Rovigo

“Post” dalle Aziende della Bassa

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La BassaShopping è l’estensione 2.0 delle nostre testate cartacee e rientra nel progetto integrato tra pubblicità cartacea e web 2.0 che porterà internet nel mondo reale e viceversa.

Il progetto “Dal territorio al Web” è pensato per le piccole attività del nostro territorio e si compone di pagine social dei nostri inserzionisti tra loro collegate, della rivista cartacea “Gazzetta della Bassa” ampiamente diffusa sul nostro territorio, e di un portale sempre di impostazione social (in fase di ideazione). Ma non è tutto qui...

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Alcune delle attività che hanno aderito al progetto

O

ggi internet è un canale fondamentale per una comunicazione pubblicitaria aggiornata ed efficace: il web è un “luogo” frequentato da sempre più persone, e quindi da potenziali clienti. Ormai gran parte della popolazione attiva naviga regolarmente su internet. Ma come raggiungere quella parte di popolazione che frequenta poco il web?

Il pregio di questo progetto di comunicazione che porgiamo alla vostra attenzione è l’integrazione tra la comunicazione cartacea tradizionale e quella attraverso internet.

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EVENTI MODENA

Verdi Passioni

La mostra mercato dedicata a orto, giardino e campagna, torna ai padiglioni di Modena Fiere sabato 8 e domenica 9 marzo

L

a manifestazione, aperta al pubblico, raddoppia la superficie espositiva per assecondare i gusti e le esigenze degli appassionati del vivere verde. In mostra e in vendita ci sono tutti gli ingredienti che hanno decretato il successo della prima edizione - piante, fiori, bulbi e frutti antichi, strumenti e attrezzature per la cura e la manutenzione di orto e giardino - e nuove proposte per l’arredo e il decoro degli spazi verdi.

In occasione della seconda edizione, Verdi Passioni inaugura un nuovo settore espositivo volto a valorizzare l’agroalimentare di qualità. Un intero padiglione è riservato ai prodotti della terra, ai prodotti tipici, alle lavorazioni tradizionali e alle sperimentazioni recenti tutto made in Italy.

Denso di proposte è anche il programma di eventi. Alla manifestazione partecipano i Consorzi Fitosanitari di Modena, Piacenza, Parma e Reggio Emilia, titolari in fiera della Clinica del Verde: un’area riservata alla cura e ai trattamenti delle piante, aperta a tutti coloro che vogliono approfondire il tema e sottoporre casi concreti all’attenzione di tecnici esperti.

A disposizione del pubblico anche i professionisti del Gruppo Giardinieri Confartigianato di Modena e Reggio Emilia. Con le piante anche gli animali che abitano orti, giardini e balconi

sono protagonisti della seconda edizione di Verdi Passioni che dedica loro alcuni laboratori.

Spazio alla manualità e alla creatività con i corsi di giardinaggio e orticoltura, i laboratori di ikebana e l’iniziativa “L’orto nel cassetto” proposta da Creare Insieme. Un vecchio elemento da giardino, un mobile o un cassetto dimenticato possono essere trasformati in modo originale e diventare contenitori per l’orto in terrazzo.

La mostra è aperta dalle 9,30 alle 19 (www.verdipassioni.it). ■

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GAZZETTA DELLA BASSA

CULTURA DANZA

donq

Il nuovo spettacolo della compagnia di danza Aterballetto di Reggio Emilia

D

onQ è la nuova creazione artistica per la compagnia di danza Aterballetto di Reggio Emilia. Aterballetto è la principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e la prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche. La Compagnia, che gode di ampi riconoscimenti, è nata nel 1979 ed è formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili.

In questo progetto Aterballetto propone una singolare rivisitazione dell’eroe cervantiano dove il nostro Don Quixote s’immerge in un mondo onirico affollato di personaggi improbabili in un contesto di spaesamento

GAZZETTA DELLA BASSA

dove, però, riesce a difendere i valori dell’immaginazione e dell’amicizia, unici baluardi di un’epoca alla deriva.

In un’atmosfera dal sapore spagnolo, tra passato e presente, si inserisce la ricerca artistica di OOOPStudio, che allestisce, in collaborazione con il light-designer-scenografo Carlo Cerri e in una perfetta sinergia con la coreografia di Eugenio Scigliano, un’efficace video scenografia dinamica proiettata su vele di tessuto e realizzata in parte con riprese video e in parte in grafica 3D. Il progetto di OOOPStudio aggiunge significati alla rappresentazione grazie alla capacità di evocare sentimenti ma anche luoghi e simboli concreti.

I ballerini si muovono tra libri antichi

che bruciano, boschi affannosamente percorsi, mulini a vento e gru.

Il viaggio, la storia e l’attualità si mescolano. Don Quixote riluce di messaggi. L’eroe o meglio l’antieroe di ieri diviene quello di oggi. In controluce vediamo la proiezione dell’artista, di tutti gli artisti, le loro ombre proiettate sulla scena, le ombre di coloro che, armati della propria sensibilità e determinazione, portano nel mondo la missione di destare ancora meraviglia.

Lo spettacolo per ora è in programmazione in Germania, Austria e Svizzera e in Italia il 22 maggio alle ore 21 a Pisa presso il Teatro Verdi.

Per info: www.aterballetto.it www.ooopstudio.it ■ Elena Mazzoni

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SPORT DELLA BASSA

MOGLIA

COENERGIA CAIMANI RUGBY

B

ondanello: ricomincia nel 1° weekend di febbraio, dopo la sosta per le feste natalizie, l'attività rugbystica della società della bassa, i Caimani rugby e i Caimani junior, con ben 3 delle 4 partite da disputare sul campo amico di Bondanello.

La lunga sosta non ha comunque fermato il lavoro degli atleti del presidente Giulio Arletti che, pur non giocando gare ufficiali, hanno continuato ad allenarsi, nonostante le cattive, e in

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certi giorni pessime condizioni metereologiche.

La più impegnata in questo periodo è stata la under 18, allenata da Iannucci, che, essendo al secondo posto in classifica, ha avuto l'armonia, la mentalità e la voglia di lavorare per mantenere la posizione e tentare la scalata al primo posto nel girone di ritorno.

Buon lavoro anche per la senior, 5° in classifica alla fine del girone d'andata alla prima esperienza in serie B, e per le altre giovanili, la under

16 e la under 14 in costante crescita tecnica e qualitativa.

Anche per i caimanini del minirugby, l'attività non si è fermata, sebbene a causa della loro giovane età, si sono divertiti con il rugby ma in palestra a Moglia.

Non è difficile intuire dalle facce dei dirigenti, dello staff tecnico e dei giocatori, che questa stagione è per tanti versi più difficile e impegnativa, che mette a dura prova la passione per questo sport, il rugby, che richiede molta fatica, ma che non dà sempre le soddisfazioni di realizzare i progetti e i programmi.

Una delle cose che riempie d'orgoglio la dirigenza quest'anno è la under 18, che sotto la guida di Francesco Iannucci, sta crescendo mentalmente e tecnicamente, tant'è che per lo staff tecnico della senior alcuni possono già entrare a far parte del gruppo della serie

B, prova ne è che Santoni ha già esordito, alla giovane età di 17 anni, in serie B proprio nella gara casalinga con la capolista ASR Rugby Milano, meritandosi i tanti elogi della società e dei compagni di squadra.

Ancora una volta, dopo lo scorso anno, il progetto/ programma della società ed in particolare del presidente Arletti di puntare e di investire sui giovani, sulla loro formazione fisica e tecnica, è risultato centrato e sta dando buonissimi frutti, con alcuni under 18 già nel giro della senior e con alcuni under 16 che fanno parte della selezione del centro di formazione provinciale, che disputa il torneo regionale di loro competenza.

Il lavoro non ci spaventa, si sente dire spesso nell'ambiente caimano, l'importante è raggiungere gli obbiettivi e crescere sempre di più. ■

GAZZETTA DELLA BASSA

SPORT DELLA BASSA calcio, pallavolo e ciclismo

IL CALCIO DELLA BASSA

E NON SOLO di Sergio Ballarini

I

l mese di gennaio ha visto il ritorno in campo della maggior parte delle squadre, mancano quelle di terza categoria con l’appuntamento fissato al 2 febbraio, ovviamente campi di gioco permettendo. Hanno giocato Promozione, Prima e Seconda categoria e come sempre accade dopo la sosta non sono mancate le sorprese, in positivo ma anche in negativo.

Promozione. Il Reggiolo di mister Reggiani ha colto una preziosa vittoria contro l’Unione, tre punti pesanti che hanno permesso alla squadra di scalare qualche gradino, la zona calda al momento è stata allontanata ma non bisognerà farsi illusioni, la salvezza non è ancora stata raggiunta.

Mister Reggiani dovrà inoltre rivedere il reparto difensivo, si subiscono troppe reti, è tra le più perforate del girone e l’attacco non sempre brilla a dovere.

Prima Cat. Il Luzzara rimane sempre nelle zone nobili del girone, quattro punti nelle ultime due gare gli consentono di rimanere al terzo posto alle spalle di un Nonantola davvero tosto.

Viadana. Non è partita bene la formazione canarina, rimediando purtroppo due sconfitte dal Luzzara e dal Campagnola, le migliori del girone, forse non meritate sul piano del gioco e dell’impegno. Per fortuna la classifica non ha subito grandi

GAZZETTA DELLA BASSA

cambiamenti, questa formazione ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo salvezza.

Gonzaga. Non è cambiato nulla, ancora un pareggio rimontato, questa volta dal Castelverde, come all’andata... non mancano le attenuanti, squadra rimaneggiata ma serve una svolta decisa per poter guardare oltre. L’arrivo di Baietta darà esperienza e vigore al gioco offensivo, ma le continue reti subite nelle fasi finali delle gare incidono e non poco, serve più attenzione e forse il volto della classifica potrà cambiare.

Seconda.

Gran colpo esterno del Suzzara in casa dello Sporting Cerlongo, punti pesanti per restare nel giro dei Play-off, posizioni affollate che non consentono distrazioni, la strada intrapresa sembra quel-

N

la giusta e mister Canova ora attende le giuste conferme.

Dosolo. Non senza fatica, la formazione di Araldi ha fatto un altro passo in avanti verso quei Play-off tanto ambiti e che rimangono il vero obiettivo della stagione, vediamo anche qui le conferme nelle prossime gare.

Un girone di ritorno, quello di seconda cat., che si prospetta davvero interessante, aperto a tante soluzioni e cambiamenti, sette squadre nel giro di sei punti, sarà vera lotta e le gare diverranno tutte interessanti. ■

VOLLEY

on stanno attraversando un buon momento le squadre mantovane, in specie quelle Viadanesi. Il Viadana B maschile, è scivolato in basso dopo un inizio spumeggiante. Non sta facendo meglio la Pomi A1 femminile, quart’ultimo posto in classifica e ormai ad un passo dall’essere fuori dalla coppa.

Anche la Bottari di Pomponesco, C femminile, dopo un discreto inizio sta trovando parecchie difficoltà, 14 punti in 13 gare è pochino…

Note positive arrivano dalla C femminile, girone Emiliano, dove sono inserite S. Marco Pego e ATM Moglia. La prima si è portata al secondo posto, mentre il Moglia, dopo un inizio molto difficile, sta risalendo posizioni in classifica, percorrendo la strada giusta per la salvezza, visti i successi ottenuti in questa seconda fase del campionato.■

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DiVino Enogastronomia e tendenze di Sabrina Baracchi*

AUTOCTONI? AVANTI, PREGO L'Italia, ancora una volta, si dimostra un giacimento di preziosi tesori.

La crisi lascia strascichi cambiando le cose che a volte non tornano più, anche nel mondo del vino. In questi ultimi anni, i vitigni "indigeni" riappaiono dopo tanto tempo.

A

vrete notato l'ascesa del nostro vitigno autoctono, per eccellenza: il Lambrusco.

Ottimo esempio ne è l'aumento di varietà prodotte, di stili, di assemblaggi, custoditi in bottiglie sempre più belle, preziose e con confezioni ed etichette ricercate.

Assai distanti dal vino da poche Lire di un tempo, neanche troppo remoto, dal vino del contadino semplice, talvolta sgraziato, ma fonte di nutrimento per chi lavorava in campagna. All'osteria, nella prima metà del 900, gli ubriachi abbondavano, i bicchieri di vino venivano chiamati in tanti modi diversi: lucòt, polach, scàlfar, checu, bicer, marùch, cuch...

Oggi, nel terzo millennio, le confezioni sono tanto belle da competere esteticamente con i grandi Spumanti e del Lambrusco parlano con interesse diversi produttori francesi di vini!

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Il vino non è più assolvimento di un bisogno primario ma, come il cibo, affermazione del proprio stato di benessere ed anche la voglia di un nutrirsi di tradizione, del ricordo emozionale di un lontano passato.

Si spiega così la rinascita dei vini locali e semplici con rapporto qualitàprezzo adeguato.

Gli autoctoni escono da vent'anni di ombra, dovuta alla moda dettata dai grandi recensori di guide americani, che pilotavano i mercati mondiali verso i vini alloctoni, da uve internazionali, barricati, forti, muscolosi, alcolici, vanigliati, standardizzati, ma che non attraggono più come un tempo.

I vari Chardonnay, Sauvignon Blanc, Merlot, Cabernet Sauvignon convincono meno, l'orientamento del consumatore volge verso le etichette regionali, ottenute da vinificazione di cultivar locali, beverine ma non banali.

Ma questa nuova tendenza è una moda effimera o no?

Cerchiamo di comprendere!

- I prezzi, non proprio abbordabili, dei Super Tuscans, che hanno puntato d'anticipo negli anni '90 i vitigni internazionali, li stanno penalizzando.

Naturalmente i grandi blasonati resteranno sempre, come i tagli bordolesi.

Certo è che tra spendere 40-50 € per un buon Bordolese o Toscano e 20-25 € per un "indigeno" di pari qualità, la risposta pare ovvia. Possibilmente sotto la buona guida dell'esercente.

- La difficoltà che hanno i vitigni autoctoni "minori" legati a piccole zone, estremamente locali, è la poca visibilità e la difficoltà ad uscire dalla loro nicchia.

- L'atteggiamento verso l'autoctono è positivo e didattico, consente

GAZZETTA DELLA BASSA

intriganti abbinamenti cibo-vino ed apre nuovi orizzonti. I consumatori, curiosi, si vogliono approcciare ai vini del territorio, la loro prima selezione fa leva sul vitigno, poi secondo la disponibilità economica e, per finire, cominciano a scandagliare i territori e le etichette.

Molto graditi tra i "maggiori" autoctoni sono: Nebbiolo nelle varie tipologie, Barbaresco, Gattinara, delle Langhe e Roero, Timorasso, Valtellinesi, Sagrantino, Magliocco Calbrese, Montepulciano e Aglianico, ritorna il Barbera; tra i bianchi Ribolla Gialla, Friulano, Gewurztraminer, Falanghina, incredibile l'exploit del Prosecco.

Interessanti molti artigiani in grado di produrre poche migliaia di bottiglie da autoctoni, anche toscani, ma da "scovare" e difficili da riassortire.

- Il rosso risulta la tipologia maggiormente richiesta.

- Tra gli autoctoni il Nebbiolo sta ricevendo gloriosi successi.

- Il Piemonte, grazie alle storiche e stabili famiglie di produttori che non hanno venduto agli stranieri e hanno difeso la propria tipicità attraversando periodi difficili, ha la meglio su una Toscana rallentata. Il Triveneto, la Valtellina e il Friuli in evidenza, nuove realtà intriganti da tutt'Italia.

- I ristoranti hanno dovuto adeguare le loro carte alle richieste incalzanti dei clienti che esigono il vitigno non trapiantato a denominazione locale.

Traiamo le conclusioni:

Autoctoni: Witness to the Past and Protagonists of the Future ■

- I vitigni autoctoni non sono una moda effimera, ma una consolidata tendenza, destinata a rimanere oltre i periodi difficili. Un variegato ritorno al passato, al classico.

*Sommelier professionista, è inviata enogastronomica per Telereggio. Nel 2001 è stata valutata miglior somelier dell’Emilia Romagna.

SPAZIO POESIA

S

e tu mi guardi sono come una farfalla che vola sulle ali del tuo sguardo, se tu mi parli sono come un cane fedele che ascolta, se tu mi ami sono come un fiore che sboccia al primo sole, se tu mi respingi sono come una canoa tra le rapide di un fiume in piena, costretta a naufragare.

RISTORANTE

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Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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La cucina di Wilson di Wilson Blasi*

Carciofi I carciofi sono un vegetale molto utilizzato in cucina, sia come accompagnamento ai secondi piatti che come base per molti primi

Q

uesto mese parliamo di carciofi, un vegetale molto utilizzato in cucina come accompagnamento a carni e pesci, ma anche come base per primi piatti, zuppe o salse.

La varietà più pregiata, detta mammola o cimarolo, può essere consumata anche cruda tagliata sottilissima, può far parte di insalate composte oppure su un carpaccio di carne o su un pesce

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marinato.

La differenza che c'è tra carciofi e mammole è che le ultime non hanno spine, non hanno la barbetta interna e sono più tenere.

Quindi un consiglio che vi do è di utilizzare le mammole quando la ricetta richiede il carciofo intero, al contrario quando possiamo tagliarli del tipo “carciofi trifolati” o in tutte le preparazioni come risotti, lasagne, minestre, possia-

mo utilizzare i carciofi normali, perchè abbiamo la possibilità di togliere la barbetta interna.

Quando pulite i carciofi strofinatevi le mani con del limone, altrimenti resterebbero macchiate, e per tagliarli non usate coltelli con leghe molto ferrose in quanto si ossidano più facilmente, questo vale anche per tutti i vegetali che contengono tannino, come funghi, cardi, scorzanera, ecc.

GAZZETTA DELLA BASSA

Sebbene largamente utilizzato, le ricette come accompagnamento non sono molte.

Normalmente si preparano alla romana, trifolati o fritti in pastella. Una ricetta conosciuta ma poco utilizzata sono i carciofi alla “Giudea”, nonostante il nome, il piatto è tipico della cucina romana, precisamente del quartiere ebraico.

La ricetta è molto semplice,

ma vale la pena di provarla, poiché il risultato è sorprendente. ■

* Presidente Associazione Cuochi di Reggio Emilia. Consigliere Nazionale FIC (Federazione Nazionale Cuochi) e Team manager squadra SARC (Squadra Associazione Reggiana Cuochi)

Carciofi alla Giudea Ingredienti per 4 persone 4 carciofi mammole 1 limone sale, pepe vino bianco qb 1 lt olio d'oliva extravergine

P

ulire i carciofi, togliendo le foglie esterne più dure, lasciare tutto il gambo, tagliare la punta delle foglie e immergerlo in acqua e limone.

In una padella da fritto scaldare l'olio non troppo caldo a 150 gradi, perchè deve cuocere lentamente, immergetelo nell'olio e lasciatelo cuocere per 15 minuti, finchè non risulti morbido, scolatelo, conditelo con sale e pepe e spruzzate-

GAZZETTA DELLA BASSA

lo con vino bianco. A questo punto alzate la temperatura dell'olio, portatelo a 180°C e, tenendo il carciofo per il gambo, immergetelo di nuovo in modo che le foglie diventino croccanti, come le patatine chips, deve risultare morbido all'interno. ■

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IL LOTTO, QUESTO SCONOSCIUTO Metodi di gioco e curiosità sul popolare gioco del lotto

di Marco Barbieri

Metodo del Mese

lottostatistico febbraio 2014

PREVISIONE 2° A partire da Sabato 15 Febbraio prossimo e per una durata di 9/12 colpi a seguire, suggeriamo una proposta di gioco valida per la ruota di GENOVA: sono i numeri 26-41 un valido gioco per Ambata da sostenersi tutto il periodo citato. Un tentativo di abbinamento in ambo secco lo possiamo ottenere con l’affiancamento di questi elementi 05-08-10-24-86 e formare insieme ai capogiochi ambi secchi o lunghetta per la sola capogiochi ambi secchi o lunghetta per la sola ruota scelta, da osservare limitatamente al ruota scelta, da osservare limitatamente al PREVISIONE 1° A partire da Sabato 15 Febbraio prossimo e per periodo descritto. periodo descritto. una durata di 9/12 colpi a seguire, suggeriamo una proposta di gioco valida per la ruota di PREVISIONE 3° Spesso si hanno diverse ripetizioni nello A partire da Sabato 15 Febbraio prossimo e per stesso mese, a noi basta evidenziare la curva BARI: sono i numeri 04-26 un valido gioco per Ambata da sostenersi tutto una durata di 9/12 colpi a seguire, suggeriamo di frequenza positiva nel periodo proposto ed il periodo citato. Un tentativo di abbinamento una proposta di gioco valida per la ruota di attendere con fiducia il continuo sul prossimo in ambo secco lo possiamo ottenere con VENEZIA: sono i numeri 02-18 step di estrazioni. un valido gioco per Ambata da sostenersi tutto Dobbiamo altresi ricordare che il gioco del l’affiancamento di questi elementi 19-33-43-44-60-66 e formare insieme ai il periodo citato. Un tentativo di abbinamento Lotto è aleatorio, e nessuno può garantire il capogiochi ambi secchi o lunghetta per la sola in ambo secco lo possiamo ottenere con successo di un determinato evento, quindi è ruota scelta, da osservare limitatamente al l’affiancamento di questi elementi d’obbligo la giusta razionalità e un meritato 07-31-67-68-90 e formare insieme ai distacco critico. periodo descritto.

Abbiamo rilevato in periodi ben definiti, alcune situazioni che costantemente si ripetono nel tempo. Questo ci porta a conoscere, con apposite ricerche, elementi che con cadenze mirate tendono ad una ripetizione continua e speriamo con ottime basi per il proseguio...

In questa inserzione si propone un gioco a partire da Sabato 15 Febbraio, la proposta si articola in ben tre Ruote, vediamo:

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GAZZETTA DELLA BASSA

Luoghi non comuni Attualità e altro

di Maddalena Letari

La cultura che si mangia

"La cultura ha guadagnato soprattutto da quei libri con cui gli editori hanno perso". (Thomas Fuller, The Holy State and the Prophane State, 1642)

S

appiamo ormai da tempo che l’Italia è un Paese strano: xenofobo, ma solidale, con un fiorente commercio di armi ed una costituzione contro la guerra, con le tasche vuote, ma primo nell’uso di cellulari e hi-tech, con un numero di parlamentari quasi doppio rispetto a quello degli Stati Uniti e pratiche burocratiche farraginose e spesso incomprensibili. Non è un Paese per vecchi, ma neanche per giovani, costretti ad emigrare per trovare una minima possibilità di futuro.

L’Italia tracima di cause civili e penali non risolte dall’enorme esercito di avvocati, esonda dopo piogge un po’ più insistenti del normale e crolla sotto il peso di cementificazioni inopportune; è piena di ricchezze che non sa gestire, di cultura che nessuno vuole perché pare non porti denaro, siccome le logiche economiche, in una visione miope e gretta, non contemplano il cibo dello spirito, ma solo quello del corpo, soprattutto se comprato da Mc Donald.

Eppure il rapporto sull’industria culturale italiana 2013 elaborato da Unioncamere e Fondazione Symbola, indica letteralmente che la cultura “frutta al Paese il 5,4% della ricchezza prodotta, equivalente a quasi 75,5 miliardi di euro, e dà lavoro a quasi un milione e quattrocentomila persone, ovvero al 5,7% del totale degli occupati del Paese. Estendendo il calcolo dal sistema produttivo culturale privato anche a quello della pubblica amministrazione

e del no-profit, il valore aggiunto della cultura arriva a 80,8 miliardi, pari al 5,8% dell’economia nazionale.” Per la precisione le cifre indicate si riferiscono esclusivamente ad imprese ed organismi direttamente coinvolti nella “produzione” di cultura, ma il giro d’affari, considerando l’indotto, si allarga fino a raggiungere il 15% del PIL, con 4,5 milioni di addetti in totale In contrasto con le affermazioni (passate?) di alcuni nostri politici, sempre restii a finanziare scuola, ambiente e cultura, con una eredità fatta di monumenti, accademie, eventi, eccellenze gastronomiche, luoghi turistici ed artistici, l’Italia non meriterebbe amministratori che rischiano sempre, e da sempre, di dissiparne le ricchezze come disattenti, immeritevoli eredi. Si potrebbe obbiettare che il nostro Paese contiene troppi beni artistici e che, quindi, fisiologicamente non riesce proprio ad occuparsene, ma forse questo concetto nasconde una nostra incapacità genetica: siamo sempre troppo bravi a dire che cosa ci sarebbe da fare e sempre meno abili ad organizzarci e fare davvero.

Forse perché reduci da una storia patria fatta di protezionismo autarchico, sedotti dalla globalizzazione ormai imperante, non siamo più in grado di difendere la nostra originalità; nonostante le sigle DOP, DOC, DOGC, nessuna legge impedisce la replica forestiera, spesso maldestra, dei nostri prodotti

agroalimentari; anche la moda made in Italy è prodotta all’estero e se pensiamo che uno sgravio fiscale sull’acquisto dei libri, come promesso dall’attuale governo, possa contrastare le offerte superscontate di Amazon, stiamo difendendo la nostra economia culturale con uno stuzzicadenti e meno male che i monumenti non sono facilmente trasportabili altrimenti ce li saremmo già venduti.

La cultura è un grattacapo, specialmente se le ricerche sull’alfabetizzazione italiana danno esiti preoccupanti: soltanto il 20% della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili (leggere, scrivere e far di conto) necessari per orientarsi in una società contemporanea.

La problematica non è solo italiana, beninteso, ma nel nostro Paese assume una connotazione drammatica se, rispetto ad altri Paesi, basiamo le nostre conoscenze quasi esclusivamente su una tv generalista, seppur in declino.

Si legge sempre meno e ci si vergogna quasi a chiedere più cultura. L’homo videns, secondo la definizione di Sartori, è più sensibile alla propaganda e alla demagogia, rispetto al fruitore della parola scritta. Ci vorrebbero allora azioni culturali meno superficiali e miopi, perché se la cultura non fa ricchezza, l’ignoranza ci fa sicuramente più poveri.■

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L'osservatorio

di Raffaele Giglietti

La coerenza ha il torcicollo

Guardare al passato per valutare e decidere cosa fare è quanto ci insegnano scienza e sapienza. "Avanti, sempre andando / mai restare o ritornare / muovi i passi brancolando / solo indietro puoi guardare" (anonimo)

L

’uniformità ai convincimenti maturati, e al contesto che ci circonda, è ritenuta una qualità: la coerenza. Oscar Wilde: “La coerenza è la confessione di un fallimento ed è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione” e Prezzolini rincarava: “La coerenza è la virtù degli imbecilli”. Beato l’anziano che ha visto tutto, ha udito tutto, ha fatto tutto ma … non ricorda niente. Alla discontinuità si deve il successo di alcune forme di umorismo che non si fondano sul ridicolo o sulle disgrazie umane ma su battute e comportamenti inattesi. Woody Allen memorabile: “Dio è morto, Marx è morto … e anch’io oggi non mi sento molto bene!”

cose che non si sanno gestire, l’eresia fa paura e viene avversata tanto che, questo termine, viene adoperato per stigmatizzare un'opinione gravemente errata.

L’incoerenza si rivela flessibilità quando permette di cambiare i comportamenti di fronte ad eventi avversi o inattesi. La società sta diventando schizofrenica, da una parte insegna la coerenza come valore indispensabile all’affidabilità sociale, dall’altra si pretende flessibilità nelle relazioni lavorative e nelle attività politiche e amministrative. Cosa avrebbero potuto fare Bach, Jobs, Mandela o, meno degnamente, Marchionne se non avessero osato al di là delle consuetudini?

L’ortodossia è il rispetto dei principi e la corrispondenza alle tradizioni mentre l’eresia sperimenta percorsi diversi. Per alcuni credenti è duro essere ortodossi quando vedono che certe persone non vengono mai incenerite da un fulmine. L’eretico non è il contestatore o il rivoluzionario ma uno che sceglie, con forza, di non sottostare all’ipoteca del preesistente. È come il bambino che vede il re nudo e lo dice. Egli è colui che può cambiare il mondo! G. Gaber: “Il conformista è uno che … si adegua senza farci caso ... si muove senza consistenza ... se di notte sogna, vengon fuori i sogni di altri sognatori”. Come tutte le

Chiunque abbia una idea diversa dalla massa deve trovare il coraggio di sfidare la percezione comune. Sui giornali, le TV e, adesso, anche su internet siamo tutti condizionati dal “politicamente corretto”. È difficile criticare una persona, anche se palesemente inadeguata, solo perché essa è di colore o gay o ebrea o disabile o appartenente a qualunque altra minoranza che esibisce, con protervia, la propria diversità trasformandola in privilegio, spesso, protetto anche da norme legislative.

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In quasi tutti gli studi nulla funziona bene come il passato. La raccolta

delle serie storiche è il primo passo di ogni indagine statistica, si ipotizza che se un fenomeno va in una direzione, questa continuerà fin quando non interverrà l’evento che, in passato, ne ha determinato la devianza. Ma, poiché questo comportamento può essere disatteso, è stata inventata la probabilità, il cui complemento indica quante volte la statistica sbaglia.

Tutto cambia: il contesto economico, la composizione sociale, le modalità relazionali, le emotività individuali, ma, assurdamente, si pretende che i diritti acquisiti restino tali e quali. Ciò che era giusto, o solo possibile, quando essi sono maturati ora potrebbe essere non più accettabile materialmente o nel sentire comune. Questa è la causa prima delle crisi di sostenibilità come avviene al nostro sistema pensionistico; lo schema pay-as-you-go (a ripartizione) dovrebbe assicurare il pagamento degli assegni pensionistici ridistribuendo i contributi versati da chi lavora. Oggi in Italia il numero dei lavoratori è abbondantemente soverchiato dal numero dei pensionati. Quasi tutti hanno versato meno di quanto percepiscono e, addirittura, alcuni hanno pensioni scandalose. Ma i politici sono i primi a difendere i (loro) diritti acquisiti! ■

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discussione culturale e altre inutilità

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MANGIARE, CONOSCERE

onsiderate un'azione che compiamo tutti i giorni, che rientra tra quei bisogni che vengono definiti primari: mangiare.

La storia del cibo, come avviene sempre per i bisogni essenziali, si è caricata da sempre di intensi significati simbolici presso tutte le civiltà nel corso della storia. Ed anche oggi, in un'epoca di contraddizione, tra sovrabbondanza e penuria, il cibo è presente in ogni settore della vita sociale.

Invitando come di consueto il lettore a non prendere troppo sul serio quanto andrò dicendo qui di seguito, vorrei suggerire un'analogia. Mangiare e conoscere sono due lati di uno stesso desiderio.

Questo accostamento non va inteso in senso diretto. Cibarsi, dopo tutto, ha la sua finalità primaria nel sostenere l'organismo, fornirci energia, materiale per la rigenerazione dei tessuti e per il corretto funzionamento della nostra fisiologia.

Ma attraverso quel processo, spesso involontario e pasticcione, di simbolizzazione delle nostre azioni e del nostro vivere sociale, mangiare diviene ben altro.

Per vivere, e magari per vivere bene, cerchiamo per tutto il corso dell'esistenza di capire il mondo che ci sta intorno e farlo funzionare a nostro vantaggio, o almeno non a nostro danno. Questo percorso di “conoscenza” si potrebbe descrivere metaforicamente così: quello che sta fuori, per comprenderlo, lo portiamo dentro di noi, rielaborandolo e utilizzandolo a nostro uso e consumo. Ciò che sta fuori, allora, è come se venisse in un qualche modo mangiato, digerito e reso una parte di noi.

Così, nel divorare avidamente un pasto,

oppure gustandolo con lentezza a ricercatezza, compiamo un atto di alto significato simbolico e dalle valenze persino filosofiche. Insieme al tatto, il gusto è

un modo diretto per assaggiare il mondo perchè vi appoggiamo sopra una parte di noi, oppure ne asportiamo un pezzettino e li introduciamo dentro di noi. E tutto questo lo possiamo fare rimanendo all'interno delle nostre abitudini, della nostra cultura, dei nostri riferimenti, oppure cercando incessantemente nuovi gusti, nuove sensazioni in un percorso di ricerca che forse caratterizza gli spiriti inquieti.

E poi vi è il rapporto con l'altro. Se mangiare rientra anche nella sfera dei “piaceri” non possiamo che accostare il desiderio di cibo al desiderio erotico.

Freud identificava due pulsioni fondamentali che caratterizzerebbero il nostro dualismo psicologico e che sono passate sotto queste denominazioni di ascendenza classica nella psicoanalisi successiva: Eros e Thanatos (e qui intendo l'uso dei concetti freudiani in modo disinvolto e secondo quanto ne diceva Italo Svevo: "Grande uomo quel nostro Freud, ma più per i romanzieri che per gli amma-

di Davide Donadio

lati”). Eros rappresenterebbe la pulsione della vita, Thanatos una pulsione di morte e distruzione.

Non è un caso forse che la bocca e le mani siano l'altra parte fondamentale dell'erotismo. Nel rapporto amorosoerotico letto in senso gastronomico le due pulsioni, Eros e Thanatos, si confondono in un vortice di sensualità conoscitiva ed esplorativa, e non sono poi così contrapposte: ti “mangi” lui o lei per interiorizzarla, assimilandola la conosci e ne trai il tuo vantaggio egoistico, almeno nell'illusorio tratto di tempo in cui questo reciproco sacrificio si consuma.

E noi, a nostra volta, subiamo lo stesso supplizio contraddittorio di piacere e veniamo divorati e conosciuti.

Il consumo del cibo avviene spesso in contesti di forte ritualità, dal più informale pranzo con gli amici, al consumo durante culti religiosi di bevande ed alimenti. E se pare scontato sostenere che sia la cultura ad avere creato riti nell'interazione con gli altri, atti che secondo natura non avrebbero alcun senso, si pensi ai rituali di accoppiamento degli animali. L'assegnare simboli è forse una pratica costitutiva del vivere sociale e relazionale.

Continuando su questa strada di divertita provocazione, auspicherei di riuscire un giorno a coniugare perfettamente, in un unico intenso momento, senso del gusto e cibo, ricerca di conoscenza, piacere e carnalità. ♦

Il blog in rete contiene anche gli interventi di Adriano Amati, Raffaele Giglietti, Franco Insalaco, Maddalena Letari e Marco Ruini pubblicati su questa testata e su altri mezzi di informazione

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54 Febbraio 2014 | anno VI - n 53

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