Unavoltasognai...





di vedere la lontano una serratura, che quasi si stava sciogliendo ai miei occhi e ogni secondo che passava, come se ci fosse qualcuno dietro di me, venivo spinta verso la serratura di questa porta, incuriosita da ciò che potevo scorgere all'interno.
di essere tornata in Islanda e di rivedere un'aurora boreale talmente forte da riempire il cielo e inglobare tutto ciò che la circondava, come se anche il prato fosse diventato parte di quel cielo che danzava . E mi ricordo la sensazione, di pace e liberazione.
una ragazza, non so se fossi io o fosse qualcun'altra, riuscivo a vedere solo un viso senza espressione, un petto dilaniato da dei graffi e al collo un laccio che stringeva, ma che non provocava alcun movimento nel corpo inerme, quasi inanimato.
un fiore. Immobile, solitario, di colori bellissimi ma con uno stelo e un'interno fatto di mattoncini, solamente poggiati uno sull'altro, in precario talmenteequilibrio. precario da essere ad un secondo dallo sgretolamento di esso.
di trovarmi di fronte ad una libreria, in una biblioteca, e notare sempre di più qualcosa che appariva al posto di alcuni libri.
Pian piano le figure diventavano sempre più nitide e improvvisamente mi trovai 3 volti, nascosti tra i libri, a fissarmi.
un vetro rotto, semplicemnte un vetro enorme, in frantumi, sotto i miei piedi.
Unavoltasognai... di avere un volto diverso, ma essere sicura di essere io. Di svegliarmi e guardarmi allo specchio ma vedermi ricoperta di insetti, cimici e formiche.
di essere circondata da metri di fiori, tutti collegati l'uno all'altro tramite se stessi, come se stessero crescendo e nascendo ognuno dal centro di essi.
sin da quando sono piccola, sono le scale. Mi capita spesso di ricordare solo i frammenti di sogni dove sono presenti delle scale, di qualsiasi tipo. Nella maggior parte di queste situazioni la sensazione è sempre quella di non riuscire mai a salirle quelle scale.