Lettera a comm riunite i e iv camera deputati

Roma, 3 novembre 2017

Alle

Commissioni riunite costituzionali,

I^ Affari

della Presidenza del

Consiglio e interni e IV^ Difesa Camera dei Deputati

Oggetto: Atto Governo n. 451 “Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”. Trasmissione Memoria.

Onorevoli deputati, aderendo al cortese invito a trasmettere una memoria scritta sull’Atto Governo n. 451, attualmente all’esame di codeste Commissioni riunite, rappresentiamo quanto segue.

L'urgente necessità di dare concrete risposte alle mutate esigenze di sicurezza reale che indiscutibilmente attende il Paese ci porta ad affermare convintamente che l'unica riforma in tale ambito, coerente con le necessità di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche e di razionalizzazione delle risorse, avrebbe dovuto disporre l'assorbimento dell'Arma dei carabinieri nella Polizia di Stato e la smilitarizzazione del Corpo della guardia di finanza e non, invece, come purtroppo è stato, la soppressione del Corpo forestale dello Stato (di seguito CfS), unica forza di polizia altamente specializzata nella tutela ambientale. Ciò, anche al fine di evitare le costose duplicazioni e ridondanze che caratterizzano la coesistenza di più forze di polizia a carattere generale. Riteniamo che il Parlamento sia ancora in tempo per porre adeguato rimedio al gravissimo errore fatto dal precedente Governo Renzi, prima che i danni divengano irreversibili e la sicurezza, nel suo complesso, sia solo apparente.

Partito per la tutela dei Diritti di Militari e forze di polizia (Pdm) Via Torre Argentina, 76 – 00186 Roma Tel. 0668979221 Fax. 0668210375 Cell. 3335350305 www.partitodirittimilitari.it – pdm@partitodirittimilitari.it

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La totale mancanza di confronto con le parti sociali che ha caratterizzato l'iter della riforma in esame ha dato vita ad un ampio contenzioso giurisdizionale e non può stupire il fatto che un giudice amministrativo (Tribunale amministrativo dell’Abruzzo - Sez. distaccata di Pescara, Ordinanza 16 agosto 2017, n. 235, alla quale, in questa sede, si fa integrale rinvio) abbia poi ritenuto di dover porre dinanzi alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, e dell'art. 8, comma 1, lett. a) della legge 7 agosto 2015, n. 124. Inoltre, appare opportuno ricordarlo, contestualmente al giudizio davanti alla Corte costituzionale, sulla questione riguardante la soppressione del CfS il Governo italiano è stato chiamato a fornire al Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS) del Consiglio d'Europa una replica al reclamo promosso dalle Organizzazioni sindacali UGL – CFS e SAPAF in data 30 dicembre 2016 (Complaint n. 143/2017) per violazione della Carta sociale europea.

Onorevoli deputati, Sono ancora vive nella nostra memoria le immagini e le drammatiche conseguenze delle abbondanti nevicate che nei primi mesi di quest'anno hanno reso irraggiungibili alcune zone dell'Italia centrale, già provate da altre e ben più devastanti calamità naturali o quelle dei violenti incendi che da mesi stanno distruggendo ampie aree dei nostri boschi e dei nostri parchi nazionali, con pesanti ricadute sulle condizioni ambientali ed economiche di vasti territori.

Eventi naturali, talvolta di origine dolosa, che hanno fatto immediatamente emergere le molteplici falle della riforma, c.d. Madia, che ha portato alla soppressione del CfS e in particolare dell'illogica ripartizione di quelle funzioni e di quei mezzi che fino al 31 dicembre 2016 il personale del Corpo esercitava e gestiva con grande professionalità e competenza. Dal primo gennaio di quest'anno assistiamo impotenti alle deprecabili sceneggiate messe in atto per giustificare il mancato uso dei mezzi con i colori e le insegne del CfS, all'improvvisazione di novelli esperti nella lotta agli incendi boschivi, alle denunce delle organizzazioni sindacali che hanno lamentato il mancato impiego del personale e dei mezzi del soppresso CfS. Onorevoli, abbiamo assistito con particolare preoccupazione alla deportazione nei ranghi dell'Arma dei carabinieri (ma anche nel Corpo della guardia di finanza) di migliaia di ex appartenenti al CfS. Donne e uomini di una forza di polizia ad ordinamento civile, dotati di una esperienza bicentenaria nell'affrontare con successo le più diverse calamità naturali oggi costretti, Partito per la tutela dei Diritti di Militari e forze di polizia (Pdm) Via Torre Argentina, 76 – 00186 Roma Tel. 0668979221 Fax. 0668210375 Cell. 3335350305 www.partitodirittimilitari.it – pdm@partitodirittimilitari.it

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nello status di militare, a doversi preoccuparsi di non avere le scarpe sporche per non incorrere in procedimenti disciplinari che incidono direttamente su tutti gli aspetti della loro vita lavorativa.

Per questi motivi il nostro giudizio è totalmente negativo sull’intero impianto normativo, a cominciare dalla legge di delega per finire con lo schema di decreto attualmente all'esame di codeste Commissioni. Auspichiamo una rapida inversione di rotta delle politiche di riforma della pubblica amministrazione perché queste, seppure mosse dall'apprezzabile fine di migliorare il Paese, sono state pensate, imposte e attuate con estrema arroganza fino al punto di privare il Parlamento di ogni sua prerogativa, relegandolo al mero compito di dover ratificare le decisioni del Governo, come in effetti è avvenuto con la soppressione del CfS. Restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Luca Marco Comellini

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