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ROMA TRE

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Luca Ossino - 27.IX.2010 Sessione Autunnale - Relatore: Prof. Giovanni Formica

L’ARCHITETTURA TRA RAPPRESENTAZIONE E INDETERMINAZIONE

RAPPRESENTAZIONE

INDETERMINAZIONE

RESTAURO GEOMETRIA DESCRITTIVA

Prog. URBANISTICA

Prog. PARCHI&SP Prog. ARCHITETTONICA MECCANICA STRUTTURALE TECNICA DELLE COSTRUZIONI Linee guida

GeometriaDescrittiva

Restauro

Urbanistica2

IDEA

Premessa "Il problema da considerare è semplicemente il seguente: è possibile prevedere con esattezza almeno in teoria il comportamento futuro di un certo sistema fisico, conoscendone con tutta esattezza la natura e lo stato in un dato istante? [...] possiamo dire senz'altro: con due sole risposte: si e no." da«L’immagine del mondo» di Erwin Schroedinger

RAPPRESENTARE

PROGETTO TERRITORIO CONTESTO

COSTRUITO

SPAZIO Prog.Parchi&SP

Prog.Arch.&Urbana

Meccanica strutturale

TdC

tg

tb

fa≡fb

Rappresentazione

fg

orizzonte

Tf≡Fd’≡Fe’1≡Fe’≡O0 e’

d’

Td’

e’1

Te’ f’ fondamentale

Te’1

Tf

Disegno

Modello / Plastico

Architettura Virtuale A tutte le rappresentazioni sfugge qualcosa, sia che si tratti di modelli che di elaborati grafici. Esiste sempre un rapporto tra rappresentazione e indeterminazione ed è costante. Sperare che riducendo la scala diminuisca l'elemento indeterministico è illusorio. Le scale grafiche, viste come elemento di sintesi, sono strumenti dell'utilitas perchè il reale può essere schematizzato, non colto.

LineeGuida

Tesoro di Atreo - Micene

Pantheon - Roma

Minerva Medica - Roma

Hagia Sophia - Istanbul

S.Maria del Fiore - Firenze

S.Ivo alla Sapienza - Roma

Galleria V.Emanuele II - Milano

Palasport Busto Arsizio - Varese

Cupola del Bundestag - Berlino

Osservazione

Reale

Cono di indeterminazione

Feedback

Indeterminazione

Rappresentazione

Feedback o retroazione è la capacità dei sistemi dinamici di tenere conto dei risultati del sistema per modificare le caratteristiche del sistema stesso.

Il principio di indeterminazione di Heisenberg , "qualunque coppia di grandezze osservabili, che non siano nella relazione di essere compatibili, non si potranno misurare simultaneamente, se non a prezzo di indeterminazioni l'una tanto più grande quant'è più piccola l'altra", è fondante di ogni approccio investigativo che si pone come rappresentazione. La visione delle cose rimane irrisolta tra particolare e generale. Negli elaborati proposti viene documentato e chiarito quanto asserito.

LineeGuida

fb

Fondamenti di Geometria descrittiva

fa

tb

ta

A

O* Tf∞ Ff∞

d*

e* tg Te’≡Td’

f*

Fd’≡Fd’1

d’

e’

f’

orizzonte

fg

Me

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Fe’1≡Fe’

Md e’1

d’1

fondamentale Te’1≡Td’1

A1

Prospettiva accidentale a quadro verticale

docente.

Prof. M.Canciani

descrizione.

GEOMETRIA

Nella geometria descrittiva l'approccio è di massima astrazione mentale, l'oggetto rappresentato è stilizzato atemporalmente e il disegno propone un'idea immobile: si focalizza l'attenzione sul puro spazio. Il suo codice iconico non considera i connotati metaspaziali intrinseci all'oggetto di studio.

ta d* e* fa ≡ orizzonte

Fe≡Ff≡O0

e’1

d’1 Td

Te

ta

f’1 d’1

Nella geometria descrittiva l'oggetto si piega alla forma, alla sua stilizzazione e il reale viene assorbito nella concettualizzazione dell'ideale.

fondamentale Tf

Tf∞ Ff∞

f’ Td’≡Te’

e’ d’

Me

Oo

d’1

GEOMETRIA

e’1 Td’1≡ Te’1

30

172

4

25

4

218

229

25

3

34

136

5

256

156

Laboratorio di restauro

192

28

4

7

02

637

site.

Artena, Rm edificio.

Palazzetto del governatore docente. descrizione.

Prof. C.Feiffer RESTAURO

285

316

La rapprensentazione nel restauro indaga la complessità del manufatto storico, nella necessità di rendere lo spazio architettonico in cammino nel tempo: è un insieme di segni 319 codificato che vuole definire in maniera univoca un sistema spaziale sincronico. L'oggetto, rimodellato dalla storia, fra volontà e casualità, presenta una grafica complessa che ne moltiplica l'indeterminazione: è la legge dell'utilitas che, scavalcando le maglie del filosofico, ha come fine l'operare.

ANALISI DEI MATERIALI DELLA FACCIATA muratura calcare bianco crema TS1

TS1

T

TS1

TS1

TS1

TS1

T

T

T

M - muratura mista: calcare, tufo e malta grigio marrone con calce, sabbbia e pozzolana

M

T

F1

S2

T

IS2

T

IS2

T

T

I3

T

T

V

I3

T

S1

F2 L

T I3

V I1

I1

I4

V F2

I1 F2

F2

V

V

F2 I5

I1

T

T

IS2

I3

I1

I3

T

F1

IS2

T S2

elementi tufacei T - tufo giallo litoide, provenienza Velletri/Genzano Ts1 - scialbatura di calce su tufo, tracce deboli

TS1

TS1

T

tufo giallo litoide di provenienza locale

V

T

I1 T

F3

intonaco

M T

I1 - finitura con malta di calce grassa; inerti di fiume gr. media, ricchissimi di ilmenite, diffusa friabile; colore grigio chiaro puntinato di nero sp. mm4

T

T

S2

S2

I5

I4

I4

I4 I1

I1 T

I1

V

V

T

V

T

V

L

T

V

F3

T

V

V

V

V

V

V

F3

F3

T

F3 MT

T

T

E

I1

I6

I5

T

I6

M

I5

I2

I2

I6

T

T

I2

I5

M

elementi ferrosi

M

I5

F3

T

L M I2

V I2

F2 T

L

I2

I1

V

T

V

V

T

F3 I1

I4

I3

T

I4 - finitura con malta cementizia e sabbia; colore grigio chiaro; gr. fine

I5

F2

I3

T

F3

I5

F2

I3

T

F3

E T

I3 - finitura con malta di calce; inerti di fiume; colore grigio

I6 - arriccio con malta di calce grassa; inerti di fiume; gr. media; friabile;colore grigio scuro S2 - scialbatura di calce su intonaco, tracce forti; colore bianco F1 - grate, fregi, anelli, risalenti alla fabbrica

T F3

I1

I5

T

I2 - finitura con malta di calce magra; inerti di fiume gr. media, ricchissimi di ilmenite, uniformemente diffusa; friabile; colore grigio scuro puntinato di nero sp. mm4

I5 - rinzaffo con malta grassa di calce; inerti di fiume e pozzolana; gr. grossa; friabile; colore grigio scuro

T

I4 T

T

I1 T

F2 - chiavi di catena, ringhiere, di epoca successiva F3 - ganci, perni, supporti, apposti in tempi diversi e non pi첫 utilizzati

T I4

I4

I4

T I4

I2 T

I2

F4 - grate istallate alla fine del XX secolo

I3

I2

F1

T

I4

T

T

I4

T

elementi lignei

T

T

I4

I4

I4

T

T

F4

I4 I6

T

T

I2

T

T

I2

I4

T

T

T T

I4

T

L - infissi in legno

T

T

elementi vetrati V - ante a vetri

cablaggio elettrico

T

T

T

T F4

T

F1

T F1

T

I4

T

T

T

E - Cavi elettrici

T

T

T

I4

T

I2 T

T

0

1 I3

Progetto di restauro della facciata del Palazzo del Governatore in Artena (RM)

T

T

I4

2

3

4

5m

Progettazione urbana Tavola sull’ Uso del Suolo - situazione ante-operam

site.

Roma, Tor Sapienza area.

72000mq docente.

Prof. G.Caudo riflessioni. lab URBANA

L'urbanistica lavora su aggregati polifunzionali dove l'iconico è impregnato di elementi simbolici (stilizzazione) in cui si cerca di funzionalizzare, su livelli semantici interconnessi, aree antropizzate.

Architettura dei parchi e degli spazi pubblici site. area. docente.

Strada Ponti di accesso al parco Pista ciclabile esterna al parco Pista ciclabile interna al parco Percorso principale Percorsi secondari Tratturi

Strada

Zona parcheggio

Zona ristorazione

Biomassa Area ristoro

Bar/ Ristorante

Accesso ciclopedonale

Strada

Percorso ciclopedonale Ponte

Accesso al parco

Zona Bufalotta, Rm 160.000mq Prof. F.R.Ghio descrizione.

PARCHI&SP

Parco giochi bambini

La progettazione sul paesaggio considera il fattore tempo sia sincronicamente (riferito alla stagionalitĂ d i f i o r i t u ra d e l l e e s s e n ze a r b o r e e ) s i a diacronicamente (riferito alla crescita nel tempo degli alberi), con il doppio limite di rappresentazione e prevedibilitĂ .

so la re

Legenda Colza

te rm ic a

Mais Soia Girasole Nassella tenuissima Percorso ciclopedonale

id

ric

o

eo lic o

Percorso secondario

Albero solare

Girandola pg

Produzione energetica

e po ner te gia nz ia le

bi om as sa

+

Scala 1:1000

eo lic o

bi oc om bu st ib ile

ARTEMIDE SOLAR TREE

Simbiosi tra design pionieristico e tecnologia ecocompatibile PLAYPUMP WATER SYSTEMS

ALL+ PANCA LOCO

Percorso Riferimenti energetici

Panca in alluminio, materiale riciclabile

=

LAMPADA EOLICA

so la re

Lampada da arredo urbano a sistema eolico

COLZA

te bi rmi om ca as sa

La colza (Brassica napus o Brassica)

GIRASOLE

ic o

Eo lic o

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e po ner te gia nz ia le

bi oc om bu st ib ile

c

Il girasole (Helianthus annuus)

MAIS

id r Eo lic o

Parco giochi per bambini

Il mais (Zea mays)

SOIA

La soia, o soja (Glycine max)

Progettazione architettonica e urbana

Vista aerea dell’area urbana oggetto d’intervento

Render interno, sistema di collegamento verticale

site.

Roma, Via Giulia area.

600mq+parco adiacente docente.

Prof. F.Leoni descrizione.

PROG 3

Render interno, affaccio sui piani sfalzati

Dove apparentemente l'imponderabile sembra escluso è nella progettazione del costruibile che, per la sua stessa natura è evento interamente controllato dall'uomo. Ma anche in questo campo si presentano fattori di indeterminazione sia nell'elaborazione del progetto, sia nell'esecuzione che nei materiali di posa in opera.

L’area presenta una preesistenza architettonica su cui riflettere e cercare di mettere in risalto in fase progettuale.

Siamo vicini a Lungotevere Sangallo a due passi da Palazzo Farnese immersi nel centro storico romano.

Vicolo della Morettta

Via Giu lia

UBICAZIONE E CARATTERISTICHE URBANE

fase A

Vista d’insieme (Est-Ovest) IDEA PROGETTUALE Dal contesto urbano nasce l’idea progettuale di creare un fronte regolare urbano chiuso verso l’esterno, e una apertura verso l’interno del lotto, creando intimità tra luogo e visitatore.

fase B

Scorcio prospettico da Via del Pellegrino SINTESI DI PROGETTO La necessità di aprire diversi ingressi in prossimità del centro dell’edificio ha creato una zona open space, su cui si affacciano tutti i piani sfalsati espositivi, ben illuminati da una grande vetrata e dal taglio della copertura. fase C Vista interna del complesso espositivo

Meccanica Strutturale

Schema di calcolo

Sforzo normale

«Come ogni modello, anche quello strutturale è la proiezione della realtà attraverso un velo che lascia filtrare solo gli aspetti più importanti oscurando i dettagli. Quanto debba essere fitto l'ordito del velo, e cioè la "dimensione" del dettaglio che si vuole conservare, è scelta demandata alla sensibilità del progettista. Certo è che ogni modello può essere solo un'approssimazione della realtà fisica».

Momento flettente

Momento torcente

«La modellazione dei vincoli è sempre una conseguenza di ipotesi sul comportamento del modello, di non sempre facili deduzione dalla realtà [...] Le strutture "vivono" deformandosi e muovendosi sotto l'azione dei carichi e comprenderne il comportamento vuol dire innanzitutto intuirne gli spostamenti prima che gli sforzi: non è un caso che spostamenti e deformazioni siano grandezze fisiche misurabili (e visibili) mentre le forze sono astrazioni meccaniche che nessuno vede o misura direttamente». R.Masiani

MECCANICA

Scienza delle costruzioni

Penultimo ordine

Secondo ordine

Secondo ordine - Pianta

Il metodo di calcolo che è quello agli elementi finiti e consiste nel discretizzare una struttura continua in una serie di elementi lineari; quanto più la discretizzazione della struttura è raffinata, tanto più i risultati si avvicinano agli stati deformativo-tensionali reali. La realizzare delle modellazioni quanto più prossime alla realtà, bisogna conoscere il programma di calcolo utilizzato e quindi la metodologia per fornire i dati, ed occorre analizzare al meglio il funzionamento delle strutture stesse, i vincoli tra le stesse e le caratteristiche dei materiali.

TECNICA