Vicenza City settembre 2019

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SETTEMBRE 2019

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VICENZA City | Rivista mensile | Periodical magazine Registrata presso la Cancelleria del Tribunale di Vicenza con il numero 04/2019 DIRETTORE RESPONSABILE | EDITOR IN CHIEF Simone Pavan | simonepavanitalia@gmail.com | Ordine dei Giornalisti di Venezia N° 124991

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.Vivi Vicenza

Sommario

12 | .Che meraviglia l’arte ...ma dove siamo? | Di Simone Pavan 14 | .Arte interrogativi | La critica dell’Arte | Di Salvatore Fazia 16 | .Cleto Munari | Intervista di Simone Pavan 28 | .Biennale Arte Venezia | Di Elisabetta Badiello 34 | .Cinzia Grandis | Di Giovanni Simoni 44 | .Accoglienza Sirio Life | Di Simone Pavan 50 | .Premio Dedalo Minosse | Di Elisabetta Badiello

.Cosa succede in Città 51 | .Eventi da non perdere .Teatro, musica, spettacolo, Musei, mostre, sport, tempo libero 52 | .Mappa della Città

.Rubriche 90 | .RUBRICA VICENTINI | Emozioni a Recoaro | Di Stefano Ferrio 64 | .RUBRICA VERDE | Flower Power | A cura di Nicoletta Simoni

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Che mera ...ma

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viglia l’Arte dove siamo? Sono trascorsi diciotto anni dal Novencento. Un secolo che per l’arte è stato carico di emozioni e rivoluzioni. Il Novecento è stato il tempo delle avanguardie, delle fucine artistiche, delle teorie e dei movimenti, ma anche quello dell’elettronica e dei media, della glocalizzazione e della globalizzazione. È necessario fare il punto della situazione, perchè non è assurdo dire che dall’impressionismo in poi le esperienze artistiche si siamo legate ad un progetto di storicizzazione, non deciso a tavolino ma certamente riconoscibile. L’arte ha cercato consensi e l’accettazione in tutti gli strati sociali, come per un senso di ricerca di affermazione storica. Ciò ha determinato l’avvio alla contaminazione dell’arte moderna e contemporanea, con elementi e sistemi che nascono dai mezzi di comunicazione. Dalla follia mistica di Van Gogh per giungere a quella subdola della novità a ogni costo; ma il problema è che molti artisti del novecento hanno creato stereotipi. Nel 1888 Vincent Van Gogh scrive al fratello Theo, già commerciante d’arte a Parigi: “...ma il pittore dell’avvenire deve essere un colorista come non ce n’è ancora stato uno. Manet ha preparato il terreno, ma tu sai bene che gli impressionisti hanno già adoperato colori più vivi di quelli di Manet. Questo pittore del futuro non posso immaginarmelo a vivere in piccoli ristoranti, a lavorare con tanti denti falsi, e a frequentare i bordelli degli zuavi come me. Ma credo di essere nel giusto quando dico che ciò avverrà tra una generazione, e che in quanto a noi bisogna far si che i nostri mezzi ci conducano in quella direzione, senza dubitare né deviare”. Sembrano parole profetiche quelle di Vincent, perchè in effetti poi, nel Novecento, si sono avvicendati almeno trenta movimenti tutti impegnati nella ricerca e nella sperimentazione. Ma oggi dove siamo? Forse in un periodo affine al nichilismo, in quanto alla sua propensione a negare ciò che è reale. Di fatto oggi non ci sono movimenti, ma l’arte va, e continua a stupirci e a meravigliarci,

How wonderful Art is, …but where are we? It’s been eighteen years since the end of the 20th century. It was a century full of emotions and revolutions for art. The 20th century was the time of avant-garde, artistic forges, theories and movements, but also of electronics and media, glocalization and globalization. It is necessary to take stock of the situation, because it is not absurd saying that from the impressionism on, artistic experiences connected to a project of historicization, not decided theoretically but certainly recognizable. Art sought consensus and acceptance in any classes, as for a sense of historical achievement’s search. This caused the beginning of modern and contemporary art contamination with elements and systems which generate from media. From Van Gogh’s mystical madness to the devious one of the novelty at all costs; but the problem is that many artists of the 20th century created stereotypes. In 1888 Vincent Van Gogh wrote to his brother Theo, art dealer in Paris: “…but the painter of the future is a colourist such as there hasn’t been before. Manet prepared the ground, but you’re well aware that the Impressionists have already used stronger colour than Manet’s.This painter of the future, I can’t imagine him living in small restaurants, working with several false teeth and going into Zouave brothels like me. But it seems to me that I’m in the right when I feel it will come in a later generation and that in our case we have to do what our means allow us in that direction, without having doubts and without flinching”. Vincent’s words seem to be prophetic, because actually in the 20th century there were at least thirty movements related to research and experimentation. But where are we today? Maybe in a period close to nihilism, because of the tendency to deny what is real. Actually nowadays there are no movements, but art goes on and keeps surprising us. Have a good reading, Simone Pavan

buona lettura, Simone Pavan 15


Arte interrogativi

.La Critica dell’Arte ...alla difficoltà dell’Arte, la difficoltà propria della critica...

La Critica dell’Arte Di Salvatore Fazia L’intervento di Paul Virilio - in piena sarabanda mediatica attorno agli eventi dell’arte attuale - spinge alla libera percezione, alla volontarietà dei singoli, alla iniziativa di base, e tuttavia egli stesso ne apprende la difficoltà. D’altra parte la continua rivoluzione concettuale dell’artisticità ne invoca in qualche maniera la partecipazione del pensiero della critica. Anche se sempre più spesso la critica aggiunge un’altra difficoltà - quella propria - a quella dell’arte. E però non c’è rimedio. Non ci sarebbe, e ormai non c’è evento artistico che non sia preceduto e sostenuto da un continuo flusso di interventi politecnici e multimediali mirati al coinvolgimento personalizzato e collettivo: l’intera rete mediatica audiovisiva, giornalismo di massa e quello settoriale continuano da tempo e per tempo a investire il pubblico generico in ogni programma, e non limitatamente al dato in sé, ma anche anticipandone ragioni, forme e contenuti. Questo stato di cose lo conoscevo, il bombardamento mediatico lo rifiutavo, lo pativo, se ne veniva a sapere tutto ampiamente e ogni volta, ma non ne era ancora stato avvistato il problema etico, di coscienza, né in termini di denuncia né in termini di un qualche malessere critico, l’attenzione al problema si era fermato allo stato di irritazione, lo scandalo era intellettuale, quindi isolato, ma non era ancora diventato etico e politico: impediva qualcosa, forse l’idea di utilità e di servizio che in qualche modo vi era connessa, un certo senso comune di giocosità che la sosteneva. L’arte, si pensava, doveva prodursi le condizioni della propria autonomia di attrazione e di intrattenimento,

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di attenzione conoscitiva e economica, allo scopo se ne doveva aprire e sviluppare un certo interesse di massa, motivato anche culturalmente tramite una adeguata campagna di informazione: il tema del piacere e dell’intrattenimento sarebbe stato implementato da un’opportuna offerta di guide e servizi. Piacevole l’idea di una atmosfera della festa nel contesto di un interesse per l’arte, se l’informazione in sé e poi le forme della comunicazione diventano anticipazioni visionarie, emozionali, circa l’immaginario dell’evento, e l’esperienza che se ne anticipava, gratificante dunque era saperne qualcosa prima, evitava la fatica individuale del pensarne qualcosa, l’organizzazione ci assisteva: pensava a noi. Insopportabile l’aspetto massificante: le grandi mostre - le stesse fiere - si moltiplicavano e moltiplicano sempre più le presenze artistiche in esposizione, e io non riuscivo ad accettare di doverne passare in rassegna ogni volta a centinaia, a migliaia di opere, non pensavo di… non ne tolleravo l’esposizione infinita tra fiere, biennali, grandi mostre, gallerie a decine, non sopportavo l’idea di dover prendere in considerazione ogni volta migliaia di opere d’arte - un troppo di opere-, il mercato ne reclamava l’informazione, la visione, ne organizzava la réclame e il tour di massa, il turismo ne fissava il calendario, il truismo verso l’arte insinuava che l’opera d’arte doveva essere sempre più nuova e più complessa, e dunque impegnativa sul piano della percezione, della concezione, e poi nei tempi e secondo l’originalità del caso.


Art criticism …to the difficulty of the art corresponds the difficulty of criticism… Paul Virilio’s comment - in a media commotion period about the events related to the present-day art- incites to the free perception, to the individual voluntariness, to basic initiatives and, however, himself understands the difficulties. Furthermore, the continuous conceptual revolution of the artness invokes somehow the participation of the criticism’s opinion. Although more and more often the criticism adds another difficulty- its own- to the art’s one. There is no remedy. There wouldn’t be, and by now there is no artistic event that is not preceded and supported by a continuous flow of polytechnic and multimedia comments aimed at the customized and collective involvement: the whole media audiovisual network, mass journalism and sectional journalism have been going on involving for a long time and in time the general public in all programmes, and not limited to the fact itself, but also anticipating reasons, forms and content . I was acquainted with this state of affairs, I rejected the media blitz, I suffered it, it was all widely known and every time, but it hadn’t been sighted the ethical problem and the matter of conscience yet, neither in term of denunciation nor in term of any critical malaise, the attention to this matter stopped at an irritation condition, the scandal was intellectual, consequently sporadic, but it hadn’t become ethical and political yet: it prevented something, maybe the idea of utility and service to which it was connected somehow, a certain common sense of playfulness that supported it. It was thought the art should create the conditions of its own autonomy in terms of attraction and entertainment, cognitive

and economic attention, in order to create and develop a certain mass interest, also culturally motivated through an appropriate information campaign: the pleasure and entertainment subject would have been implemented by an appropriate guides and services supply. Thinking about a party atmosphere in the context of the interest in art is pleasant, if information and the forms of communication become visionary and emotional anticipation about the imagination of the event, and if the advance experience, therefore knowing something about it in advance was gratifying, avoided the individual effort of thinking something about it, the organisation supported us: it thought about us. The standardization aspect was unbearable: great exhibitions -art fairs themselves- multiplied and the artistic presences on exhibition multiplied more and more, and I wasn’t able to accept I had to examine every time hundreds, millions of works, I didn’t expect to…I didn’t bear the infinite exhibition among art fairs, biennales, great exhibitions, galleries by tens, I didn’t bear I had to consider millions of works of art -too much works-, the public asked for information, the showing, it organized the advertising and the mass tour, the tourism laid down the timetable, the art tourism suggested that the art should be more and more new and complex, consequently difficult in term of perception and concept, and then according to the time and originality of the case.

Nell’immagine di fondo un’opera di Damien Hirst.

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Designer

.Cleto Munari Un designer in continua evoluzione, la sua creatività sembra non finire mai, perchè il suo lavoro è un pensiero e uno stile di vita. Inventiva, cultura, creatività, genio, studio di forme e cromie per un disegno semplice in ogni cosa. Intervista di Simone Pavan

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Intervista a Cleto Munari | Di Simone Pavan

Cleto Munari è originario di Gorizia e vive e lavora a Vicenza. Con Carlo Scarpa nel 1972, ha iniziato la sua carriera di ‘creatore’ per il mondo del design industriale. Fin da subito è stato accolto da grandi aziende internazionali che hanno ingegnerizzato e prodotto i suoi progetti. Costantemente alla ricerca di spunti e di idee nuove e originali, è aperto ad una instancabile attività di analisi e sperimentazione di forme e materia. Con molta probabilità, non esiste un settore in cui non si sia cimentato. Ha infatti disegnato gioielli, abiti, accessori, orologi, cappelli, sedute, mobili, ambienti e molto altro. Gli oggetti di Cleto Munari sono presenti nelle collezioni permanenti dei maggiori musei del mondo, fra i quali il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York. www.cletomunari.com

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Cleto Munari Inventiveness, culture, creativity, genius, forms and colours study for a simply draw. Interview by Simone Pavan

Cleto Munari is from Gorizia and he lives and works in Vicenza. In 1972 he began his career as designer, in the industrial design field, with Carlo Scarpa. He was immediately welcomed by international companies which engineered and produced his projects. He is always looking for new and original ideas, and he is open for analysis activities and forms and materials trial. He enaged in many fields. Actually, he designed jewels, clothing, watches, hats, seats, furniture and much more. Cleto Munari’s objects are in the permanent collections of the most important museum, such as Metropolitan Museum of Art and Museum of Modern Art in New York. www.cletomunari.com

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Intervista a Cleto Munari | Di Simone Pavan

Com’è iniziato il tuo percorso? All’inizio degli anni ’70 conosco Gio Ponti e poi Ettore Sottsass e Marco Zanuso. Con questi designer inizia una bella collaborazione basata su un rapporto di grande amicizia. Proprio loro mi motivano a intraprendere la mia strada nel mondo del design, a capire il mio stile. Nel 1972 Carlo Scarpa, già architetto e designer affermato, viene a vivere a Vicenza, nelle scuderie di Villa Valmarana ai Nani. Con Carlo è subito complicità, che in una continua tempesta di idee porta a progetti e realizzazioni di successo. Per i sei anni successivi lavoriamo ogni giorno assieme, senza orari, a volte fino alle due o tre del mattino. Il lavoro fa scorrere le ore velocemente e i progetti nascono da una grande introspezione, da lunghe conversazioni analitiche. Si parla di tutto, letteratura, cultura, donne e design, ma soprattutto di arte che in quel periodo è molto in fermento.

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How did your career star? At the beginning of the ‘70s I met Gio Ponti and then Ettore Sottsass and Marco Zanuso. We started a great partnership based on friendship. They encouraged me to move towards design’s world and to understand my own style. In 1972, Carlo Scarpa, already a famous architect and designer, came to live to Vicenza, in Villa Valmarana ai Nani stables. There was immediately a strong mutual understanding between me and him, so much that we carried out successful works. For the next six years we worked together every day, with no timetables, sometimes till 2 or 3 a.m. Working made hours passing quickly and projects born from a great introspection, long analytical conversations. We talked about everything, literature, culture, women and design, overall about art.


L’esplosione del design italiano degli anni ’70, …eri nel posto giusto al momento giusto? Quell’epoca è idilliaca per l’universo del design, perché tutto ciò che di meglio c’è al mondo viene progettato e prodotto in Italia. Tra i migliori e più creativi designer al mondo ci sono i fratelli Pier Giacomo e Achille Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, Gio Ponti, Vico Magistretti, Ettore Sottsass, Mario Bellini, Alessandro Mendini e molti altri. Questi danno prova della grande capacità, tutta squisitamente italiana, di creare, di trasformare, di trascodificare le forme e i materiali per inventare gli oggetti di uso quotidiano. E così, a cavallo degli anni ’70 e ’80, si disegna e ridisegna tutto, televisori, lavatrici, telefoni, macchine, mobili, città intere e molta architettura. Francesi, inglesi, giapponesi, americani, tutti venivano a ‘scopiazzare’ la moda e il design, tutto ruotava attorno ai Maestri italiani. Solo negli anni ’80, il Giappone si è distinto con designer che hanno portato un’ondata di novità, con maestri come Takada Kenzo, Tadao Ando, Toyo Ito, Arata Isozaki.

Italian design flourishing in 70’s…were you in the right place at the right time? It was an idyllic period for design’s world, because all the best in the world was projected and produced in Italy. Among the best and most creative designers there were Pier Giacomo and Achille Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, Gio Ponti, Vico Magistretti, Ettore Sottsass, Mario Bellini, Alessandro Mendini and many others. They are the proof of Italian ability to create, transform and transcode forms and materials to make daily objects. Between ‘70s and ‘80s many things were created, televisions, washing machines, telephones, furniture, whole cities and architecture. French, English, Japanese, American people came to copy fashion and design, everything went around Italian masters. Only in ‘80s Japan stand out with great designer, such as Takada Kenzo, Tadao Ando, Toyo Ito, Arata Isozaki.

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Intervista a Cleto Munari | Di Simone Pavan

Il cosiddetto ‘consumismo’ è stato positivo o penalizzante per il design del dopoguerra? L’alchimia degli anni ’70 si è realizzata a seguito della distruzione generale delle guerre mondiali, che ha generato la necessità di ricostruire e produrre tutto ma non solo, era infatti sorta anche la necessità di ripensare il mondo, ripensare il vivere e il quotidiano in una spasmodica corsa alla produzione di tutto ciò che fa sentire realizzati e ricchi, bisognava ridare qualità alla vita. È nato il consumismo, tutto e di più, tanta plastica, tanta produzione in esubero in un vortice di economia drogata. Oggi, per fortuna, il mondo è molto cambiato, si produce con rispetto per l’ambiente, con materiali riciclabili e con energie rinnovabili. Solo alcuni giovani designer si distinguono, ma moltissimi altri non conoscono il percorso progettuale e quindi non creano nulla. Ciò non ostante l’epoca ’70 – ’80 ha generato veri geni che sono riusciti a creare oggetti straordinari, prodotti, comperati e apprezzati ancora oggi, un esempio tra tutti, la lampada Arco disegnata da Achille Castiglioni e proposta ancora oggi da Floss.

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Was the so called “consumerism” positive or negative for design in the postwar period? Alchemy of ‘70s developed as a result of World Wars general destruction, which created the need to rebuild and produce everything, but this is not all, it was necessary to reconsider the world, reconsider the living and the daily through a race to produce what made people feel self realized and rich, it was necessary to give quality to life. Consumerism was born, more plastic, more production in excess in an addicted economy. Fortunately, nowadays world is changing, we produce environment friendly, with recyclable materials and renewable energies. Only few young designers stand, but many others don’t know the “design process” therefore they don’t create anything. In ‘70s-‘80s great designers were born, who were able to create extraordinary objects and products which are really appreciated even now, for example Achille Castiglioni’s lamp produced by Floss.


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Intervista a Cleto Munari | Di Simone Pavan

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Ti definisci un ‘evergreen’? Non ostante le apparenze, sono sempre molto giovane! Continuo a creare oggetti originali, in linea con il mio stile di sempre, perché fare design significa avere una filosofia come modo di essere. Nel mio caso il ‘diktat’ è trovare sempre gli equilibri nei rapporti tra materiali, cromie, utilità e funzioni degli oggetti. Semplice da dirsi, complicato da farsi. Ad esempio le Murrine sono allo studio da sempre per me, ancora dagli anni in cui, assieme a Carlo Scarpa, studiavamo le geometrie, le cromie e le rifrazioni di luce. Ancora oggi perfeziono quello che è uno stilema antico. Infatti il disegno del modulo delle mie murrine, è formato da un occhio’centrale con quattro ‘ciglia’ appuntite che alla vista ridisegnano un quadrato; è la mia interpretazione personale della ‘quadratura del cerchio’.

Do you describe yourself as an “evergreen”? Despite the look, I’m always young! I keep creating original objects, consistent with my own style, because making design means having a philosophy as state of being. In my case, the “diktat” is to find a balance between materials, colours, utility and function of objects. Easy to say, more difficult to do. For example, the “Murrine” is a perpetual study to me, since together with Carlo Scarpa we studied geometries, colours, light refractions. Still now I perfect what is an ancient stilema. My murrine’s module is characterised by a central eye with four sharp eyelashes which draw a square; this is personal interpretation of “circle squaring”.

Su cosa stai lavorando ora? In questo ultimo periodo mi sto divertendo molto nel creare una collezione di imbottiti, divani e poltrone. Una parte della collezione si chiama ASIM, nome ricavato da asimmetria, infatti queste sedute, a differenza dei consueti disegni simmetrici, si presentano con forme disomogenee e irregolari. Queste produzioni sono difficili da realizzare e per questo collaboro quasi quotidianamente con Bruno Turato, capace di ingegnerizzare i miei disegni (www.duevi.it). Altro disegno è il SASSI, sedute realizzate con porzioni imbottite a forma di sasso irregolare come i ciotoloni di fiume. E ancora, il SOFET anagramma di ‘sofà a fette’, sedute realizzate con vere fette di imbottiti affiancate tra loro e unite con barre metalliche.

What are you working on now? In the last period I’m creating a padded collection, armchairs and sofas. A part of the collection is called ASIM, it comes from asymmetry, actually they have uneven and irregular forms. These projects are difficult to realize and for this reason I daily work with Bruno Turato, who is able to produce my draws. Another part of the collection is called SASSI, padded seats with an irregular stone shape like river’s pebbles. Moreover, SOFET, anagram of sliced sofa, that is seats with padded slices put together with metal bars.

Come si generano i tuoi progetti? La creatività non esaurisce mai anzi, più si crea e più vengono idee nuove. Infatti spesso mi capita di disegnare oggetti fuori programma, che rimangono nel cassetto finché non trovo il tempo per realizzarli. È il caso di una collezione di otto occhiali, di cui vi propongo in anteprima qualche scheda, che conferiscono a chi li indossa un aspetto fuori dall’ordinario.

How do you create your projects? Creativity never ends, the more you create, the more new ideas come. Actually, I often draw unplanned objects, which stay in drawer till I have time to realise them. It is the case of eight glasses, I give you a preview about, which give to the wearer an extraordinary look.

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Vicenza

.Biennale Arte Venezia 2019

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Nutrire il cervello Redazionale e immagini di Elisabetta Badiello

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Biennale Arte Venezia 2019 | Redazionale e immagini di Elisabetta Badiello

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Biennale Arte Venezia 2019 | Redazionale e immagini di Elisabetta Badiello

Non siete esperti d’arte e avete sempre rifuggito i musei? Non siete collezionisti se non per quella raccolta di vecchi Topolino o Tex Willer che fa capolino dalla libreria? Di fronte a un’opera d’arte la prima frase che vi viene in mente è “Lo potevo fare anch’io” rubando il titolo a un best seller del critico Francesco Bonami? Se vi identificate in questo profilo allora vi suggeriamo di far visita alla Biennale Arte di Venezia, aperta fino al 24 novembre prossimo. Che decidiate di andare all’Arsenale o ai Giardini, sicuramente vi sentirete a vostro agio, protagonisti della vostra visita. Muniti di mappa, disponibile in biglietteria o all’ingresso, potrete partire alla scoperta di ciò che artisti, provenienti da tutto il mondo, hanno da dire e da raccontare. E lo fanno con gli strumenti più diversi! Sempre meno pittura, poca scultura, tante installazioni e video. Il mezzo artistico si è evoluto verso forme più narrative dove non sempre è la prima impressione quella che conta. Quando si entra nello spazio della Biennale Arte non si sa che cosa si trovi e quasi tutto può diventare una scoperta rivelandosi piacevole o disgustosa, lasciando indifferenti o perplessi. 34

L’Arsenale, il più vasto centro produttivo d’epoca preindustriale, costituito da un enorme complesso di cantieri dove si costruivano le flotte della Serenissima, è un’esperienza unica. In queste ampie metrature dove lo sguardo spazia da soffitto a terra anche le opere trovano una collocazione che non ha eguali. Non ci sono pareti, stanze o nicchie come in un museo o in una galleria. Una visita vale la pena, anche soltanto per poter percorrere questa fabbrica antesignana che non è visitabile diversamente. Sebbene in modo diverso anche i Giardini esprimono questa unicità. Qui i paesi che per primi parteciparono al progetto Biennale a inizi ‘900, conservano tutt’ora il loro edificio, diverso l’uno dall’altro, dove in occasione dell’evento esprimono il tema della manifestazione. Fidatevi di voi! Andate a esplorare, percorrete questi spazi, lasciatevi trasportare dalle sensazioni e dalle emozioni che il linguaggio dell’arte riesce a dare, anche se il vostro gusto estetico si è fermato al Rinascimento e non riuscite a concepire un capolavoro al di là della Gioconda.


Non è necessario che arriviate preparati e documentati. Potete fare una visita anche solo camminando tra le opere, alcune interattive, che sapranno darvi nuove chiavi di lettura della realtà. Gli artisti sono spesso come i rabdomanti, percepiscono la vena d’acqua nel sottosuolo prima che questa venga alla luce. Raramente raccontano a parole, spesso usano linguaggi fatti di sensazioni, stimolano connessioni con ciò che già sappiamo, rafforzano legami e ne creano di inediti. Ci forniscono una lettura del mondo, dandoci degli strumenti per ampliare la nostra intelligenza e la capacità di leggere ciò che ci circonda così come ciò che è dentro di noi. Addentratevi anche nei luoghi che non conoscete, anzi soprattutto in quelli. Potrete scoprire di voi degli aspetti insoliti. Vi accorgerete che c’è una fruizione veloce, immediata, ma ci sono poi altri livelli, dove prevale il pensiero lento che produce una riflessione profonda. “May you live in interesting place” è il tema scelto dal curatore Ralph Rugoff per la 58^ Esposizione Internazionale d’Arte: il mondo è un posto molto più interessante, prestateci attenzione. Articolata nel Padiglione centrale dei Giardini e all’Arsenale la

mostra coinvolge 79 artisti da tutto il mondo. Si sviluppa poi con 89 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia dove i diversi paesi interpretano il tema scelto dal curatore. Quattro sono quelli presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan mentre la Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. All’esposizione si affiancano 21 eventi collaterali ammessi dal Curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. In un’intervista rilasciata al magazine Venews, relativamente a che cosa direbbe per convincere un visitatore riluttante a venire alla mostra, il curatore Ralph Rugoff afferma “direi che la Biennale è l’occasione per incontrare persone che provengono da tutto il mondo e che guardano alle cose in modo diverso da come siamo stati abituati. Che è uno stimolo per il cervello, per gli occhi, e che se tutto va bene uscirà dalla Biennale guardando il mondo con occhi diversi. L’arte ha il potere di trasportarci in un altrove che può cambiare il nostro intimo più profondo”. 35


Biennale Arte Venezia 2019 | Redazionale e immagini di Elisabetta Badiello

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Artista

.Cinzia Grandis

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Il volatile che riappare è lo stesso che è apparso a Nietzsche nel 1881 a Recoaro. Redazionale e immagini di Giovanni Simoni

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Artista Cinzia Grandis | Redazionale e immagini di Giovanni Simoni

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La Critica di Salvatore Fazia

Cinzia Grandis

Cinzia ha un forte desiderio artistico. Queste figure sono cifrate, il codice è segreto. A Recoaro l’aria delle rocce e l’acqua di sorgente nascondono suggestioni del genere. Questa fantasia è più scientifica che estetica, più patafisica che metafisica. Queste trasfigurazioni hanno i loro luoghi sicuri. Non c’è nulla di surreale in questa pittura, tutto questo accade, è già accaduto. Cinzia è assolutamente un’artista perché non ha mezzi termini. Non è visionaria, è la più vicina alla vita. Frequenta le buone compagnie dei sensi, le loro manifestazioni più cordiali e festose, suggestive e serene. Il volatile che riappare è lo stesso che è apparso a Nietzsche nel 1881 a Recoaro. Cinzia ha orecchio per la pittura, è una segreta auscultazione locale che la consente. Meritatamente abita a Recoaro. Fa bene a parlare con gli dei. È il rosa e l’azzurro delle rocce che intonano queste pitture. Si tratta di cose simboliche, ma dentro c’è verità. Questi uccelli rappresentano l’anima, perché l’anima è un volatile. Cinzia ha l’anima, non tutti hanno l’anima.

“Partire dal nulla, da una tela bianca e vuota, e proiettare una immagine costruita nella mia mente... è un’azione magica di cui mi stupisco ogni volta. Creare situazioni strane, personaggi irreali, costruire quello che nella realtà non si vede, ma forse solo in certi sogni con i quali si sfugge alla quotidianità del sempre uguale per entrare nel fascino della immaginazione e del gioco. Una ricerca nelle immagini infinite che la mente dà senza limiti e schemi reali. L’unico sforzo, l’impatto con la realtà, è il pennello, i colori sì che sono un limite...ma è anche una meravigliosa possibilità di creazione... e la pittura allora è insostituibile, è unica nella sua possibilità di proiezione di te stesso.” www.cinziagrandis.it

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Artista Cinzia Grandis | Redazionale e immagini di Giovanni Simoni

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Conoscere il tuo DNA e il tuo stress ossidativo permette di contrastare con efficacia il trascorrere del tempo. Una volta conosciute le caratteristiche genetiche si può intraprendere un’azione mirata e personalizzata che unisce Nutraceutica, Cosmeceutica e Alimentazione.

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I PRATI DI CREAZZO Il progetto è giunto al terzo stadio con la commercializzazione degli appartamenti limitrofi al Parco dei Tigli. La qualità costruttiva è già stata apprezzata dagli acquirenti delle fasi precedenti con un capitolato in evoluzione tecnologica in linea con i tempi e con le normative sul risparmio energetico. Pur confidando di impianti di riscaldamento e di condizionamento di nuova generazione i costi di gestione rilevati sono provatamente bassi. Tecnologia d’eccellenza e risparmio energetico, in una zona molto tranquilla, ma comoda ai servizi. Sono queste le peculiarità degli appartamenti che sono in attesa di essere completate con un’attività edilizia di 90 giorni per dare personalizzazione a pavimenti, rivestimenti, servizi sanitari e tinteggiature. Le residenze dello stralcio 3 de I PRATI DI CREAZZO si affaccia sul Parco dei Tigli con numerosi appartamenti. Sono disponibili appartamenti in duplex con travi a vista o piani terra con giardino esclusivo. È nato un angolo di paradiso urbano, dove la natura e il verde abbracceranno il concetto di “abitare sostenibile”.

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viale Italia 217 Creazzo

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Benessere

.Accoglien Sirio Life Il benessere oggi è fatto di vita nella natura, cibo sano, attività fisica, cura del corpo e della mente... In una parola ‘accoglienza’ Intervista a Giancarlo Tebaldi Di Simone Pavan

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Intervista a Giancarlo Tebaldi | Di Simone Pavan

Gli anziani oggi sono gli ultra novantenni. Infatti da un recente studio della World Health Organization, che ha analizzato l’età media nei vari paesi del mondo, è emerso che nell’ultimo secolo la vita si è notevolmente allungata. In particolar modo negli Stati Uniti, in Europa e in Australia, è stata registrata un’età media fino a 82,5 anni, mentre in zone più depresse del pianeta l’età media è ancora sotto i 50 anni. La sorpresa è che in alcuni paesi l’età media va oltre gli 82,5 anni di vita; si tratta di Italia, Svizzera, Spagna, Giappone e Australia. Sembra però, da una analisi più attenta, che l’aspettativa di vita non sia necessariamente correlata all’economia del luogo. Infatti, ad esempio, in America del nord troviamo molte zone dove i dati sono comparabili a molti paesi africani; lascio al lettore le logiche riflessioni. Nel nostro paese quindi si vive bene, e quelli che solo cinquant’anni fa erano considerati anziani, oggi sono ‘giovanotti in pensione’. Vediamo sempre di più, con grande gioia, signori e signore in età pensionabile che si tengono in forma con una sana alimentazione e con lo sport, viaggiano e si godono la vita. Ecco dunque la necessità di soddisfare le esigenze e le richieste di questo nuovo utente, per le strutture alberghiere ma in genere per tutte le infrastrutture. Si parla soprattutto di accoglienza, un nuovo modo di fare ‘accoglienza’. Nel vicentino sono già molte le attività ricettive che si stanno adeguando e strutturando per dare risposte a questa realtà. Noi di Vicenza City, abbiamo visitato Sirio Life e abbiamo intervistato il suo creatore Giancarlo Tebaldi.

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Sirio Life Accommodation Nowadays elderly people are 90 years old. Actually, according to a World Health Organization’s study, which analysed the average age in different countries, life expectancy has increased considerably. In particular in USA, Europe and Australia, an average age of 82,5 years old has been registered, while in the most depressed areas of the world the average age is under 50 years old. What strikes more is that in some countries the average age is over 82,5 years old: Italy, Switzerland, Spain, Japan and Australia. However, from a more careful analysis it seems that life expectancy is not necessarily related to the local economy. For example, in North America there are areas which data are similar to many African countries; I leave it to the reader the logical thinking. In our country life is good and people who were considered as elders fifty years ago are now considered as “retired young men and women”. We see more and more people in retirement age who keep in fit by an healthy diet and sport, they travel and enjoy life. Hence the need for hotels and other facilities to satisfy these new customers’ demands. We are talking above all about accommodation, a new “accommodation”. Many facilities in the area of Vicenza are adapting to give answer to this new reality. Vicenza City visited Sirio Life and interviewed the founder Giancarlo Tebaldi.


Giancarlo, come le è venuta l’idea di Sirio Life? In realtà all’inizio pensavo solo di realizzare una struttura alberghiera per gli amanti della natura. Successivamente si sono incrociati vari fattori che hanno contribuito alla realizzazione di un vero luogo di benessere per tutti, ma maggiormente indicato per quelli che lei chiama ‘giovanotti in pensione’. Tutto è stato pensato in relazione al benessere della persona, dagli ‘spazi del sonno’ agli spazi dedicati alla ‘sana alimentazione’. Qui i nostri ospiti possono soggiornare anche per mesi, come in una propria casa ma con tutte le comodità e le attrezzature che non si potrebbero avere in una casa.

Giancarlo, where did you get the idea to create Sirio Life? At the beginning I thought to realise just an hotel for nature lovers. Then I considered many factors, which contributed to the creation of a real wellness place for all people, but above all for people you call “retired young men and women”. All has been thought for personal wellness, from “sleep areas” to “healthy diet areas”. Here people can stay for months like their own home but with all comforts and facilities people don’t have at home.

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Intervista a Giancarlo Tebaldi | Di Simone Pavan

In cosa consiste l’offerta Sirio Life e cos’è che fa veramente la differenza rispetto a un hotel? La parola chiave è ‘accoglienza’ e attorno a questa abbiamo creato ambienti confortevoli con spazi living, sale pranzo interne ma anche uno spazio esterno, aree benessere con una spa attrezzata di palestra, bagno turco, sauna finlandese, piscina idromassaggio, massaggi e trattamenti benessere. Vorrei però far notare che in tutti gli ambienti di Sirio Life, abbiamo prestato particolare attenzione nell’organizzare attività per il benessere della persona tra cui trattamenti di vascolarizzazione e altri trattamenti fisioterapici, percorsi salute, yoga, ma anche preparazione di cibi secondo indicazioni mediche e molto altro, inclusi incontri formativi su sana alimentazione e attività fisica. Tutte queste attività le stiamo studiando da molti anni, in collaborazione e confronto con altre strutture di Bressanone e di Merano. Altra particolarità è l’organizzazione per gli ospiti di gite nelle vicine città d’arte.

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Which are the services Sirio Life offers and which are the differences between Sirio Life and a general hotel? The key word is “accommodation” and all we created is related to it, comfortable areas with living spaces, indoor dining rooms and outdoor spaces, wellness areas with a spa, gym, steam room, Finnish sauna, hydromassage pool, massages and wellness treatments. I’d like to underline that in all Sirio Life’s areas we paid attention to wellness activities’ organisation, such as vascularisation and physiotherapeutic treatments, health programs, yoga, food cooking according to medical indications and much more, also training session on healthy food and sport. We have been studying all these activities for many years in partnership with many facilities in Bressanone and Merano. We also organise trips to near cities of art.


Benessere e natura, quali attività proponete? La location immersa nel verde collinare di Selva di Trissino, è già di per sé un luogo di benessere. Abbiamo tracciato e realizzato percorsi passeggiata e percorsi vita con attrezzatura disseminata in una nostra area privata di circa dieci ettari. Ovviamente, l’ambiente circostante è particolarmente adatto a escursioni in bicicletta, mentre per gli amanti dei cavalli c’è a tre chilometri, l’unica scuola italiana di tracking a cavallo con escursioni di varia lunghezza. Ma per restare in tema di ‘benessere’, stiamo ultimando un’area verde per attività di training autogeno e yoga, con piante particolari e aiole appezzate di menta sulle quali passeggiare a piedi nudi con la rugiada del mattino… poesia.

Wellness and nature, which activities do you offer? The structure is surrounded by Selva di Trissino greenery and this is in itself a wellness place. We realised walking and life routes in our 10 hectares private area. The surrounding is perfect for cycling tours and 3 kilometres far there is the unique Italian horse tracking school for horses lovers. At the moment we are completing a green area for autogenic training and yoga, with particular plants and mint flowerbed, on which people can walk barefoot with morning dew…this is poetry!

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Eventi

.Premio Dedalo Minosse Vicenza terra d’architetti, ma non solo Di Elisabetta Badiello

Ecco consolidarsi un riconoscimento anche per chi l’architettura la commissiona, disponibile a investire nel progetto risorse economiche e personali nella convinzione che l’architettura sia un bene comune e migliorare il mondo in cui viviamo sia oltre che possibile, anche una responsabilità sociale. Parliamo del Premio Internazionale Dedalo Minosse che, giunto all’undicesima edizione, assegna al Committente un ruolo fondamentale nel determinare la qualità dell’intervento. Fondato nel 1997 con cadenza biennale, promosso da ALA - Assoarchitetti e dalla Regione del Veneto, il Premio promuove la qualità dell’architettura riconoscendo quelle figure che determinano il successo di un’opera quali l’architetto e il committente, oltre a imprese e pubbliche amministrazioni. Dalla sua fondazione il premio ha potuto contare su più di 8.000 iscrizioni, 60 paesi partecipanti e 200 eventi organizzati in 50 paesi! Numeri che rendono l’importanza di un riconoscimento che gli organizzatori, malgrado le offerte di farlo migrare all’estero, hanno fortemente voluto tenere nella città che lo ha visto nascere. Aperto a committenti pubblici e privati di tutto il mondo, nell’edizione di quest’anno sono stati circa 300 i progetti presentati tra cui, dopo una prima selezione, il 14 giugno scorso si è espressa la Giuria

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Internazionale, assegnando i premi che saranno attribuiti nella serata evento del 21 settembre prossimo al Teatro Olimpico. Un palcoscenico sul quale, in occasione del premio, si sono succeduti negli anni architetti del calibro di Gae Aulenti, Mario Botta, Kisho Kurokawa, Kengo Kuma, Richard Meier e Goncalo Byrne. In concomitanza con la premiazione, e fino al 6 ottobre, i 40 migliori progetti del concorso saranno esposti in Basilica Palladiana. Durante il periodo della mostra, all’interno del salone, sarà allestito uno spazio per il dibattito e il confronto sui temi della città, del paesaggio, dell’ambiente, dell’architettura, del restauro, del riuso del patrimonio storico e del design. Un grande Forum della Committenza, nel “Foro” antico di Vicenza, nel corso del quale per due settimane, architetti e committenti, costruttori, giornalisti, esperti dei vari settori si confronteranno con seminari, conferenze e workshop interdisciplinari aperti al pubblico. Nell’iniziativa sono coinvolti, oltre al Comune di Vicenza e alla Regione Veneto anche la Biblioteca Civica Bertoliana, la Sezione Edili di Confindustria Vicenza, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Vicenza, Confprofessioni, il Laboratorio di Progettazione, Analisi e Valutazione dell’esistente dello IUAV di Venezia, le Scuole della città e altre istituzioni e realtà cittadine, nazionali e internazionali. Un’occasione, quella del Premio, per proiettare Vicenza in un contesto


Immagini del premio per edizione 2018/2019

internazionale di massimo livello, come testimonia la valenza dei nomi che si avvicendano nella Giuria Internazionale. Dall’argentino David Basulto, fondatore della grande piattaforma web Archdaily, all’imprenditore Paolo Caoduro. Cesare Maria Casati, direttore de l’ARCA International, lo storico dell’architettura Richard Haslam, Francine Houben, del noto studio Mecanoo di Delft, il giapponese Katsufumi Kubota, Veronica Marzotto, committente e imprenditrice, l’artista Michelangelo Pistoletto, Dan Pitera, preside d’architettura all’Università Detroit Mercy; Marco Sammicheli, responsabile delle relazioni internazionali della Triennale di Milano, oltre a Philippe Prost, l’architetto che con la Regione Hauts de France, vinse la X Edizione e che oggi è popolare in Francia, per i suoi interventi televisivi quale Architetto del Patrimonio e Urbanista, sul grande tema del restauro di Notre Dame, devastata dall’incendio lo scorso 15 aprile 2019. I premi assegnati sono: il Premio Internazionale Dedalo Minosse, a un committente che abbia incaricato un architetto libero professionista di un qualsiasi Paese; il Premio Internazionale Dedalo Minosse OCCAM - Under 40, ad un committente che abbia incaricato un giovane architetto libero professionista di un qualsiasi Paese; il Premio ALA Assoarchitetti Fondazione Inarcassa, a un committente di qualsiasi Paese, che abbia incaricato un architetto italiano libero professionista

e infine il Premio ALA - Assoarchitetti - Under 40, a un committente di qualsiasi Paese, che abbia incaricato un giovane architetto italiano libero professionista. Ma saranno anche conferiti dalla Giuria altri riconoscimenti speciali, messi a disposizione da Patrocinatori e Sostenitori. Si tratta di premi dedicati a temi che sono particolarmente attuali in ambito architettonico come la sostenibilità sociale ed economica dell’opera, l’applicazione del Design for All, la valorizzazione e conservazione del paesaggio e del patrimonio architettonico, l’uso di tecnologie e materiali innovativi e riciclabili, finalizzati alla conservazione dell’ambiente costruito e naturale, la valorizzazione delle tradizioni e dei linguaggi locali, l’approccio progettuale multidisciplinare e l’integrazione tra arte, architettura e design. E dopo l’evento vicentino, la mostra partirà verso Stati Uniti, Parigi e il Giappone. Rinnovando le fortune di Pigafetta, che salpò per circumnavigare il mondo, il Premio Dedalo Minosse porterà invece la voce di Vicenza, affermando il suo ruolo di piccola città dal respiro globale, affacciata sul panorama internazionale della qualità costruita e dell’innovazione •

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www.dallacostaimpianti.com


.Cosa succede in CittĂ Dalla redazione una panoramica su mostre, cultura, arte, shopping, sport, spettacoli, musica, eventi da non perdere...

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Basilica Palladiana Teatro Olimpico Teatro Comunale Museo civico di Palazzo Chiericati Museo Naturalistico Archeologico Museo del Risorgimento e della Resistenza - villa Guiccioli Museo Diocesano Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari Palladio Museum a Palazzo Barbaran da Porto Chiesa di Santa Corona Cattedrale di santa Maria Annunciata - Duomo Torrione di Porta Castello Ufficio IAT (Informazione accoglienza turistica) Municipio Vicenza Camera di Commercio Questura Vicenza Carabinieri - Comando Provinciale Fiera Vicenza - Italia Exhibition Group Parcheggi Bus Turistici BiciPark Vicenza Z.T.L Zona Traffico Limitato


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Parcheggio Matteotti 46 posti

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Parcheggio Canove 200 posti

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Cosa succede in Città | dalla redazione di Vicenza City |

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

.Io vivo sano alimentazione e DNA | Padova

.Museo Tibaldo Trissino

Dal 13 settembre 2019 al 15 marzo 2020 MUSME, via San Francesco 91, Padova Il Museo di Storia della Medicina di Padova ospita la mostra-laboratorio Io Vivo Sano, alimentazione e DNA, un progetto ideato da Fondazione Umberto Veronesi. Attraverso un percorso interattivo, giochi, quiz, video e indovinelli sarà possibile esplorare la relazione tra il cibo e il nostro patrimonio genetico per capire come il cibo interagisce con le cellule e il DNA, determinando la nostra salute. Il percorso si articola in 3 momenti: il primo dedicato ai pilastri della sana alimentazione, al metabolismo, al fabbisogno alimentare, ai macro e micronutrienti; il secondo incentrato sul cibo e sul DNA, sulla nutrigenomica e sulla nutrigenetica; il terzo dedicato ai cibi utili e dannosi per il nostro organismo, alla nutraceutica, alle calorie, all’attività fisica, al bilancio energetico. Come spiegare le difficili parole della scienza ai ragazzi? In modo puntuale ma semplice, con esempi che gliele faranno ricordare per tutta la vita e che magari apriranno loro nuovi interessi. Le molecole dei cibi modificano la superficie del DNA come un post-it su cui scrivere un appunto.

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La cellula, grazie a questo meccanismo, sa quale gene leggere e cosa fare in un determinato momento: di questo si occupa la nutrigenomica. La nutrigenetica, invece, studia il modo in cui ognuno di noi, che ha un DNA diverso dagli altri, reagisce alle molecole presenti nei cibi. Ad esempio l’enzima lattasi digerisce il lattosio (lo zucchero del latte) permettendo che venga assorbito dal sangue. In una parte degli esseri umani, il gene per la lattasi è in una versione che si spegne dopo i primi anni di vita. Chi ha questa variazione genetica fa fatica a digerire il lattosio, che nell’intestino fermenta causando vari disturbi. Infine, la nutraceutica studia le molecole naturalmente presenti nei cibi che hanno un’azione benefica sul nostro organismo. Ad esempio il beta-carotene contenuto nella carota serve per la produzione di vitamina A che fa bene a pelle, occhi, ossa e sistema immunitario. Info: www.musme.it

Museo Tibaldo, la storia della comunicazione, della musica e altro ancora. Viale Stazione 44 – Trissino – Vicenza Nel museo la storia è voce, suono, musica, sibilo di frequenze, che arrivano da lontano. Nel museo la storia si osserva nelle immagini e negli strumenti di un’epoca che sembra così lontana, ma che ci fa capire come l’evoluzione dei tempi si basi sulla genialità dell’uomo. Il Museo Tibaldo è tutto questo. Un luogo affascinante dove riscoprire la magia della comunicazione. Visite su prenotazione info@museotibaldo.it


.Info Vicenza Capoluogo di Provincia Vicenza (VI) nella Regione Veneto Popolazione Residente: 112.198 (M 52.998, F 59.200) Densità per Kmq: 1.393,1 Superficie: 80,54 Kmq Vicenza, forse la più antica città del Veneto. La sua storia anteriore all’Impero Romano non è narrata ma vi sono prove certe della sua esistenza come ‘urbe’. Documenti antichi fanno pensare che sia stata fondata dagli Euganei. Successivamente fu occupata dai Galli che la tennero in loro dominio fino al 157 a.C., anno in cui fu annessa a Roma e chiamata ‘Vicetia’ o ‘Vincentia’. Durante l’Impero Romano prosperò durante il dominio di Adriano. Fu devastata poi dai Barbari, ma risorse coi Goti e fiorì sotto i Longobardi e i Franchi. Nel 1001 diventò Principato Vescovile, fu poi coinvolta in varie guerre alle città vicine dal XII al XIV secolo e si avvicendò di signoria in signoria, finché nel 1404 si consegnò a Venezia. Il Cinquecento fu il suo secolo d’oro. Il Patriziato ricco, che già nel periodo del Rinascimento aveva cominciato ad edificare bei palazzi, nel secolo XVI arricchì la città di magnifici monumenti architettonici dovuti, in gran parte, ad Andrea Palladio, uno fra i più grandi architetti del 500, ed ai suoi discepoli e successori. Dopo il periodo napoleonico, Vicenza passò all’Austria nel 1813; insorse nel 1848 e i vicentini opposero eroica resistenza a Monte Berico. Nel 1866 fu unita al Regno d’Italia. Città di retrovie durante la prima guerra mondiale, soffrì bombardamenti aerei: la bandiera del Comune, già fregiata di medaglia d’oro nel 1848, ricevette le croci di guerra italiana e francese.

www.comune.vicenza.it

Per informazioni: Ufficio Relazioni con il pubblico - Palazzo Trissino, corso Palladio 98/A, Tel. 0444221360, fax. 0444221361 Email: urp@comune.vicenza.it

Comando Provinciale Carabinieri Via Muggia 2, 36100 - Vicenza Centrale operativa: Tel. 0444-2031

Questura di Vicenza

Via giuseppe Mazzini 213, 36100 - Vicenza Centralino: Tel. 0444-337511

Comando Polizia Locale

Palazzo Negrisolo, contra’ Soccorso Soccorsetto 46, 36100 - Vicenza Centrale operativa: Tel. 0444-545311

Radiotaxi Vicenza http://www.taxivicenza.com Telefono: 0444-920.600

Ztl, zona a traffico limitato

Ztl è un’area che circonda il centro storico nella quale l’accesso e la circolazione sono limitate a particolari categorie di utenti e di veicoli. Per accedere in Ztl è necessarrio richiedere un permesso secondo le modalità indicate dall’ufficio preposto.

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YUJA WANG pianoforte | Miss “dita volanti” | 27 marzo 2020


.Teatro Comunale CittĂ di Vicenza Danza Prosa Concertistica Sinfonica Sogni del ‘900 Spettacolo

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DANZA

PROSA

7 dicembre ore 20.45 8 dicembre ore 18.00 – MINI DANZA BALLETTO DI ROMA - IO, DON CHISCIOTTE

12 e 13 novembre ore 20.45 ALE E FRANZ

31 gennaio ore 20.45 BATSHEVA DANCE COMPANY - VENEZUELA

13 dicembre ore 20.45 CIRCO E DINTORNI GRAN GALA DU CIRQUE

8 febbraio ore 20.45 9 febbraio ore 18.00 RECIRQUEL COMPANY BUDAPEST MY LAND

16 e 17 gennaio ore 20.45 NANCY BRILLY A CHE SERVONO GLI UOMINI?

25 febbraio ore 20.45 ALONZO KING LINES BALLET HÄNDEL + COMMON GROUND

28 e 29 gennaio ore 20.45 LEO GULLOTTA PENSACI, GIACOMINO

7 marzo ore 20.45 8 marzo ore 18.00 NUOVO BALLETTO DI TOSCANA CENERENTOLA

4 e 5 febbraio ore 20.45 LUIGI LO CASCIO, SERGIO RUBINI DRACULA

4 aprile ore 20.45 5 aprile ore 18.00 MALANDAIN BALLET BIARRITZ MARIEANTOINETTE 16 aprile ore 20.45 LES BALLETS JAZZ DE MONTRÉAL DANCE ME – omaggio a Leonard Cohen

14 febbraio ore 20.45 CLAUDIO CASADIO, ANDREA PAOLOTTI, BRENNO PLACIDO - LA CLASSE 29 febbraio ore 20.45 1 marzo ore 20.45 GIUSEPPE ZENO, RUBEN RIGILLO LA VOLPE E IL LEONE 18 e 19 marzo ore 20.45 NATALINO BALASSO ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI

DANZA AL RIDOTTO 21 febbraio ore 20.45 SILVIA GRIBAUDI - GRACES 14 marzo ore 20.45 NICOLA GALLI DE RERUM NATURA 28 marzo ore 20.45 FABULA SALTICA - BALLADES 23 aprile ore 20.45 FRANCESCA FOSCARINI/COSIMO LOPALCO PUNK. KILL ME PLEASE

PROSA AL RIDOTTO

Società del Quartetto di Vicenza 5 novembre ore 20.45 UN BACH DANZANTE - ENSEMBLE ZEFIRO orchestra ALFREDO BERNARDINI 24 novembre ore 20.45 PECCATO GIOVANILE - SPIRA MIRABILIS 2 dicembre ore 20.45 IL SUONO DELLA BELLA ADDORMENTATA ISABEL FAUST violino - ALEXANDER MELNIKOV pianoforte 16 dicembre ore 20.45 THE KING’S SINGERS 20 gennaio 2020 ore 20.45 OTTANTOTTO TASTI FILIPPO GAMBA pianoforte 27 gennaio ore 20.45 UN VIOLONCELLO PER LA MEMORIA GIOVANNI SOLLIMA violoncello 10 febbraio ore 20.45 L’OPERA DA TRE SOLDI E ALTRE STORIE 24 febbraio ore 20.45 I QUARTETTI DI LUDWIG – JERUSALEM 2 marzo ore 20.45 FRYDERYK & CLAUDE - RICHARD GOODE pianoforte

20 novembre ore 20.45 LUCIA MASCINO SMARRIMENTO

13 marzo ore 20.45 TRE AMICI E UN VINO - TRIO MONTROSE J. PARKER pianoforte - M. BEAVER violino C. GREENSMITH violoncello

21 gennaio ore 20.45 GLI IPOCRITI / TEATRO STABILE DI VERONA LE REGOLE PER VIVERE

27 marzo ore 20.45 MISS DITA VOLANTI - YUJA WANG pianoforte

11 febbraio ore 20.45 SIMONE CRISTICCHI - ESODO

6 aprile ore 20.45 ET UMBRA - DE LABYRINTHO ensemble WALTER TESTOLIN direttore SANDRO CAPPELLETTO voce narrante

12 marzo ore 20.45 LUCIA POLI - ANIMALESSE 26 marzo ore 20.45 MATTHIAS MARTELLI - MISTERO BUFFO

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CONCERTISTICA

6 maggio ore 20.45 VIVALDI: LE STAGIONI DELL’ANIMA IL POMO D’ORO orchestra F. GUGLIELMO direttore e violino solista V. GENAUX mezzosoprano


.Teatro Comunale Città di Vicenza Programma stagione 2019 | 2020 SINFONICA

SOGNI DEL NOVECENTO

11 novembre ore 20.45 STOCCOLMA ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO ANDREA MARCON direttore

22 novembre ore 20.45 – Sala Maggiore CORRADO AUGIAS L’ETERNO INCANTO DI VENERE – Da Prassitele a Modigliani

9 dicembre ore 20.45 LIEGI - ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO ALEXANDER LONQUICH direttore e pianoforte

23 gennaio ore 20.45 – Sala del Ridotto GABRIELLA BELLI Fondazione Musei Civici di Venezia KLIMT FRA VIENNA E VENEZIA

31 dicembre ore 22 (fuori abbonamento) GRAN CONCERTO DI SAN SILVESTRO ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO ALEXANDER LONQUICH direttore musiche di Stravinskij, Ravel, Milhaud, Kodály, Čajkovskij

20 febbraio ore 20.45 – Sala del Ridotto STEFANIA PORTINARI Università Ca’ Foscari Venezia LA MILLEDUESIMA NOTTE: ARTE E MODA NEGLI ANNI VENTI

Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza

13 gennaio ore 20.45 VIENNA - ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO ANTJE WEITHAAS direttore e violino

CONFERENZE-SPETTACOLO SULL’ ARTE

11 marzo ore 20.45 – Sala del Ridotto GUIDO BELTRAMINI TERRA ACQUA FERRO FUOCO: CARLO SCARPA ARCHITETTO SCIAMANO

3 febbraio ore 20.45 WIESBADEN ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO ALEXANDER LONQUICH direttore VINCENZO MALTEMPO pianoforte

31 marzo ore 20.45 – Sala del Ridotto MASSIMO DI CARLO AD OGNI COSTO: STORIE DI TRENT’ANNI DI MERCATO DELL’ARTE DEL NOVECENTO

25 marzo 2019 ore 20.45 SAN PIETROBURGO ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO

CIRCO

11 maggio ore 20.45 NEW YORK - ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO CARLO BOCCADORO direttore ALESSANDRO TAVERNA

9 febbraio ore 18.00 – Sala Maggiore RECIRQUEL COMPANY BUDAPEST - MY LAND

Musica delle Tradizioni 25 ottobre ore 21.00 – Sala del Ridotto HAMID AJBAR ARAB FLAMENCO

15 dicembre ore 18.00 – Sala Maggiore CIRCO E DINTORNI - GRAN GALA DU CIRQUE

15 marzo ore 18.00 – Sala del Ridotto MILO E OLIVIA - KLINKE 19 aprile ore 18.00 – Sala Maggiore CIRCO ZOÈ – NAUFRAGATA

FUORI ABBONAMENTO PROSA - 14 novembre ore 20.45 ALE E FRANZ ROMEO E GIULIETTA – NATI SOTTO CONTRARIA STELLA CONCERTO - 23 novembre ore 21.00 VINICIO CAPOSSELA BALLATE PER UOMINI E BESTIE MUSICAL - 26 e 27 novembre ore 20.45 GIANLUCA GUIDI AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CIRCO – 14 dicembre ore 20.45 GRAN GALA DU CIRQUE CONCERTO –20 dicembre ore 21.00 NICCOLÓ FABI CONCERTO GOSPEL - 22 dicembre ore 17.00 NATE BROWN&ONE VOICE BALLETTO PRIMO DELL’ANNO - 1 gennaio ore 17.00 RUSSIAN NATIONAL SHOW - GZHEL CABARET - 11 gennaio ore 20.45 TERESA MANNINO - SENTO LA TERRA GIRARE OPERETTA - 26 gennaio ore 16.00 COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO LA DANZA DELLE LIBELLULE CIRCO - 7 febbraio ore 20.45 RECIRQUEL COMPANY BUDAPEST MY LAND MUSICAL – 4 e 5 marzo ore 20.4 BARLEY ARTS WE WILL ROCK YOU – THE MUSICAL BY QUEEN AND BEN ELTON CABARET - 20 marzo ore 20.45 TEO TEOCOLI - TUTTO TEO

26 ottobre ore 21.00 – Sala Maggiore NATIONAL FOLKLORE ENSEMBLE PHILIP KOUTEV - Bulgaria

OPERETTA - 29 marzo ore 16.00 COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO IL PAESE DEI CAMPANELLI

27 ottobre ore 21.00 – Sala del Ridotto CAÍTLIN NIC GABHANN, CIARÁN Ó MAONAIGH & BIRKIN TREE

OPERA LIRICA - 24 aprile ore 20.00 COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO LA TRAVIATA

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Cosa succede in CittĂ | dalla redazione di Vicenza City |

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.Biennale di Scultura in Acqua e in Piazza Piazzola Sul Brenta Fino al 30 Novembre La Città di Piazzola sul Brenta si prepara ad accogliere la quarta edizione della Biennale di Scultura in Acqua e in Piazza. Il centro storico cittadino si trasformerà per alcuni mesi in un atelier d’arte, presentando opere di scultori non solo italiani ma anche internazionali. Un insolito percorso espositivo caratterizzerà questa mostra, attraverso la scoperta di luoghi, piazze, corsi d’ acqua che rimarrebbero nascosti e sconosciuti non solo ai numerosi visitatori che vengono a Piazzola ma anche agli stessi cittadini. Sarà per tutti un viaggio emozionante dove si incontreranno opere diverse sia per la tecnica ed il materiale utilizzato per la loro realizzazione che per le tematiche proposte, un vero e proprio trionfo della fantasia. Chi verrà a Piazzola in questi mesi potrà contemplare queste spettacolari installazioni, molte delle quali realizzate appositamente per questa grande occasione. Il progetto di quest’anno è stato curato dal Pino Pin, il Direttore artistico è Claudio Cerritelli e Critico della Rassegna è Carla Chiara Frigo • 67


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.Piazzola Sul Brenta Rassegna Biennale d’Arte 2019 Scultura in Acqua e in Piazza

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ACCORSI OSCAR 1 ALBERTI SERGIO 2 ANCESCHI VALERIO 44 BALENA VINCENZO 3 BASSANELLO IMELDA 46 BEDESCHI MANUELA 4-5-6 BERGOZZA ADRIANO 7 BONOLI ALESSANDRA 8 BRESCIANI NARCISO 9-31 BORGHI CLAUDIO 10-11 BUCCIARELLI VITO 12

BUTTARELLI BRUNIVO 13 CAPOZZA E FEDELI 14 CATANIA LUCILLA 15 CALLOUD LYDIE 16 CANDUSSIO GIULIO 17 CARROLI MIRTA 18 CUSCHERA SALVATORE 19 DAL SANTO ALFREDO 20 FERLA GIULIANO 21 FILLITZ STEFAN 22 LANARO ROBERTO 23

LANFREDINI ITALO 24 MARTINELLI DEMIS 25 NAVACCHIA LUCIANO 26 NITTI SOTRES DANIELE 41 PENNAZZI MONICA 27 PETRONE FRANCESCO 28 PIN GIUSEPPE 29 POMPEI PAOLO 30 RICCHI LUCIANO 47 SALUZZO MIRELLA 32 SASSI MARINELLA 33

SCARDUZIO ANTONIO 34 SCILARO DOMENICO 35 SODDU STEFANO 36 SPAGNULO VALDI 37-38 TATTAVITO PAOLO 39 TISI MARCELLA 40 WILD JULIAN 42 URBANI ANGELO 45 ZACCHETTI DARIA 43

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ANTEPRIMA SPOSA 2020

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.Distillerie aperte Il sapore autentico della tradizione vicentina.

6 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 18.00 XXIII edizione organizzata da Made in Vicenza, Azienda Speciale della Camera di Commercio, in collaborazione con Confartigianato Imprese Vicenza. Visite e degustazioni guidate in quattro storici impianti della provincia Ogni anno sono migliaia gli appassionati che la prima domenica di ottobre accolgono l’invito di Distillerie Aperte, per scoprire come nascono la grappa e gli altri distillati tipici della tradizione veneta. Quattro tra le più antiche e prestigiose distillerie vicentine apriranno eccezionalmente al pubblico: F.lli Brunello di Montegalda, Li.dia di Villaga, Poli di Schiavon e Schiavo di Costabissara. Sarà così possibile effettuare visite guidate nelle aziende, scoprendo i segreti di una tradizione antichissima (i primi documenti risalgono addirittura al XVI secolo) in un percorso tra alambicchi e caldaiette ricco di atmosfere suggestive. Non mancheranno inoltre le degustazioni guidate, con la possibilità di assaggiare gratuitamente i migliori distillati prodotti da ciascuna distilleria, anche in abbinamento con altri prodotti tipici del territorio. La grappa sarà proposta con formaggi, frutta, le celebri Ciliegie di Marostica IGP “sotto spirito”, gelati, biscotti e l’immancabile cioccolato. In questo modo gli abbinamenti proposti consentiranno di vivere un’esperienza gustativa fuori dall’ordinario, ma anche di comprendere ancora meglio le particolari note e componenti che caratterizzano la grappa, esaltate proprio dagli abbinamenti studiati per l’occasione. Naturalmente tutte le degustazioni sono riservate ai maggiorenni. Info: Made in Vicenza, tel. 0444 994750. www.distillerieaperte.it

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.Il simbolo della Città La città di Vicenza e tutta la sua provincia è rappresentata da un edificio simbolo che l’Unesco ha inserito nella lista dei ‘Beni Patrimonio dell’Umanità’ nel 1994. Si tratta della Basilica Palladiana, costituita da un cuore medievale, già palazzo della Ragione, contornato poi nella seconda metà del ‘500, del loggiato a serliane progettato dal giovane Andrea Palladio. La serliana è l’elemento architettonico di spicco che caratterizza il ‘progetto’. È un elemento composto da un arco a tutto sesto affiancato simmetricamente da due aperture

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sormontate da un architrave e fra l’arco e le due aperture sono collocate due colonne. Tra il 2007 al 2012 la Basilica è stata oggetto di un complesso ed articolato intervento di restauro architettonico, funzionale ed impiantistico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. È stata riaperta il 5 ottobre 2012 in concomitanza con l’inaugurazione della grande mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”. Il 9 maggio 2014 la Basilica Palladiana è

diventata Monumento Nazionale grazie al disegno di legge approvato in sede deliberante dalla commissione cultura del Senato il 27 marzo 2014. Il 5 maggio 2014 al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato a Vienna il “Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio culturale Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale. Orari: fino al 30 settembre 2019, da martedì a domenica dalle 10 alle 16 dall’1 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, da martedì a domenica dalle 10 alle 15 •


.Storia

.Nei sotterranei della Basilica

Immagine tratta dai Quattro Libri dell’Architettura di Palladio.

La parte centrale della Basilica venne eretta tra il 1449 e il 1460, sopra strutture preesistenti di epoca medievale. L’edificio fu costruito per ospitare le magistrature pubbliche cittadine e divenne Palazzo della Ragione. La progettazione dell’ampio salone superiore è attribuita a Domenico da Venezia che probabilmente, nell’ideazione della copertura, si è ispirato alla carena di una nave dell’epoca. Nel 1481 iniziarono i lavori progettati dal maestro Tommaso Formenton per cingere tre fronti del palazzo con un duplice loggiato. Tra il 1495 e il 1496 venne realizzato da Pietro Lombardo lo scalone d’accesso al loggiato superiore. Nel 1496 il crollo dell’angolo sud-ovest delle logge diede vita ad un intenso dibattito sulla ricostruzione che coinvolse i più importanti architetti del tempo: Jacopo Sansovino, Sebastiano Serlio, Michele Sanmicheli e Giulio Romano. Solo nel 1546 il Consiglio cittadino diede il proprio assenso alla proposta di Giovanni da Pedemuro e di Andrea Palladio. L’approvazione del progetto nel maggio del 1549 segnò la consacrazione artistica di Palladio. Il complesso medievale preesistente venne circondato da due ordini di logge sovrapposte. La realizzazione del primo ordine di arcate su piazza dei Signori si concluse nel 1561. Il secondo livello venne completato nel 1597 dopo la morte dell’architetto, mentre la costruzione del prospetto su piazza delle Erbe terminò nel 1614.

La Basilica Palladiana custodisce l’area Archeologica di Corte dei Bissari. L’area archeologica consente di immergersi nella realtà viva di un’epoca lontana ma fondamentale per la comprensione degli eventi che hanno preceduto la rinascenza palladiana. Sono state recuperate non solo le strutture antiche conservate, ma anche una selezione dei materiali archeologici rinvenuti nel corso dello scavo, esposti in alcune vetrine dedicate rispettivamente all’età protostorica (VII-II secolo a.C.), alla prima romanizzazione (II-I secolo a.C.) e all’età romana e tardo-romana (I-V secolo d.C.). Una vetrina, posizionata in corrispondenza della ricostruzione della sepoltura longobarda, ospita una preziosa crocetta aurea. Il sito si presenta, pertanto, come un vero palinsesto della storia di Vicenza dalla fondazione dei Veneti antichi all’età rinascimentale, rivelandosi di particolare interesse per la ricostruzione urbanistica di un settore residenziale dell’antica Vicetia, all’epoca

adiacente al Foro cittadino. L’area archeologica ha un’estensione di 150 metri quadrati ed è dotata di passerella da cui si possono vedere reperti con inserti a pavimento in vetro trasparente che permettono di apprezzare quanto rimane della strada romana. Il percorso è arricchito da un apparato didattico essenziale articolato in titoli, sottotitoli e didascalie, anche in lingua inglese. L’accesso all’area archeologica avviene dall’ingresso principale della Basilica palladiana, in piazza dei Signori. La visita si effettua esclusivamente su prenotazione con un minimo di 10 e un massimo di 25 persone. I gruppi di visitatori vengono accompagnati da operatori appositamente formati in ambito archeologico dell’associazione per la didattica museale Ardea. Orario visite: Fino al 30 settembre 2019: martedì e giovedì dalle 10 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 15

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.Collezione di giocattoli storici Cavalli-Rosazza Palazzo Chiericati | Vicenza

Oltre cinquemila giocattoli

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Fino al 31 dicembre Palazzo Chiericati, Sale Apogee, Vicenza Una raccolta unica nel suo genere: oltre 5mila giocattoli industriali d’epoca, databili dalla metà dell’800 al secondo Dopoguerra, tutti perfettamente conservati e funzionanti, raccolti a partire dagli anni ‘70 dai coniugi torinesi Giancarlo Cavalli e Anna Rosazza durante i loro viaggi. Soldatini, automi e diorami si alterneranno ai quadri nelle sale ipogee di Palazzo Chiericati in un allestimento di oltre 600 metri quadrati progettato dall’architetto Emilio Alberti con lo scenografo Mauro Zocchetta e supportato dal Gruppo Fermodellisti Vicentini “Francesco Sparzani”. La Collezione vanta alcune rarità assolute come uno dei tre esemplari rimasti al mondo di forte tedesco dipinto a mano della Marklin datato 1898 e finito all’asta cent’anni dopo, fu acquistato dai coniugi per 45 milioni di lire. Il valore dell’intera collezione oggi supera il milione di euro. Alla collezione è inoltre dedicato il IX volume dei Cataloghi scientifici del Museo Civico di Vicenza, che verrà presentato a ottobre. La pubblicazione di questi volumi di alto valore scientifico e culturale è sostenuta dalla Fondazione Roi che, nello spirito con la quale il Marchese Roi l’ha fondata, ne prosegue la pubblicazione arricchendo il patrimonio storico e culturale della città di Vicenza •


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.Museo del Gioiello | Vicenza La Basilica Palladiana contiene anche il primo Museo del Gioiello in Italia, uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello. Lo spazio museale permanente di 410 metri quadrati è un progetto di Italian Exhibition Group Spa realizzato in partnership con il Comune di Vicenza. Il Museo offre

un’originale esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello, valorizzando un oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura umana. www.museodelgioiello.it

.Ruudt Peters - Mostra BRON al Museo del Gioiello

Fino al 22 settembre Ruudt Peters, originario dei Paesi Bassi, è un artista visivo che predilige l’uso del gioiello come mezzo espressivo. La mostra BRON rappresenta l’opera di Peters che ruota attorno al mistero dell’esistenza umana. Tutto il suo lavoro è basato sulla ricerca mai pienamente soddisfatta, con un’indagine incessante tra culture, filosofie e religioni. Peters indaga, studia, esplora e interpreta creando gioielli e oggetti che per loro natura non sono una traduzione letterale di ciò che studia, ma bensì la trasfigurazione dei suoi pensieri, come immagini del tempo. La mostra BRON propone una panoramica delle ribelli creazioni di gioielleria di Peters dai primi anni Settanta fino all’ultimo periodo, connotato da lavori di maggiore profondità scaturiti dall’esplorazione di culture, usi e costumi diversi • 76


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.Visite interattive POP Teatro Olimpico | Vicenza Visite interattive POP - Palladio Olimpico Project L’iniziativa nasce dal desiderio del Comune di Vicenza di rendere memorabile e innovativa la visita al Teatro Olimpico attraverso un modello narrativo, ideato da Alessandro Baricco e dalla Scuola Holden, che mira alla valorizzazione di tutti gli spazi storici del Teatro. L’intero Olimpico verrà coinvolto nella narrazione diventando prologo ed epilogo dello spettacolo e i visitatori faranno un percorso, andando alla scoperta di storie, voci, video e immagini. Saranno visitabili virtualmente anche le scene e il palcoscenico solitamente off limits. Percorso: dalla sala dell’Odeo attraverso un piccolo sipario teatrale si entrerà nella sala dell’Antiodeo che ospiterà l’incontro virtuale con lo scrittore Alessandro Baricco, il quale racconterà - attraverso uno schermo - la storia e le meraviglie del più antico teatro coperto della cultura occidentale. Nella sala del Teatro, cuore della narrazione, a cui si accederà come nel passato dall’alto, il visitatore prima assisterà a uno spettacolo di suoni e luci, poi tramite un tablet visiterà virtualmente i luoghi nascosti del teatro, infine ammirerà nella sua naturalezza lo straordinario monumento. Orario visite interattive ore 10 e 15 (luglio e agosto ore 11 e ore 16) La visita interattiva (durata di 45 minuti) si può effettuare senza supplemento rispetto al costo del biglietto d’ingresso al Teatro recandosi esclusivamente allo Iat di piazza Matteotti. Il biglietto è singolo, non è prenotabile e sarà emesso fino ad esaurimento della capienza dei posti del Teatro Olimpico. Esclusivamente per i gruppi è obbligatoria la prenotazione attraverso il call center tel. 0444964380 o tramite email booking@comune.vicenza.it. Info: tel. 0444320854

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Wagyū è la mucca giapponese che riunisce sei razze. Tutte le Wagyū sono apprezzate per le loro speciali carni dall’intensa marezzatura, ovvero una importante venatura di grassi insaturi. Le mucche Wagyū allevate nella Prefettura di Hyogo (Japan), vengono denominate Kobe. Le carni di Kobe sono molto apprezzate ma anche molto più costose per via delle particolari attenzioni durante la crescita. Ma questo non significa che la altre carni Wagyū siano di minore qualità anzi, possiamo affermare che tutte le carni provenienti da razze Wagyū, sono di altissima qualità e portano sulle nostre tavole sapori veramente speciali.

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.Il Museo Civico a Palazzo Chiericati

In alto dipinto di Giambattista Tiepolo La Verità svelata dal Tempo Pinacoteca di Palazzo Chiericati

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Dal 1855 nel Museo Civico di Palazzo Chiericati sono conservate ed esposte più di 35 mila opere tra dipinti, sculture, grafica, giocattoli e arti applicate dal XIII al XX secolo. Al Museo civico sono in corso importanti lavori di restauro e riallestimento, pertanto non tutte le opere sono esposte. Il percorso comprende opere dal medioevo al barocco. Apre la grande sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città tra ’500 e ’600, sotto il dominio della Serenissima. Si prosegue al primo piano tra le opere di Paolo Veneziano, Battista da Vicenza,

Hans Memling e Bartolomeo Montagna. Si passa poi all’ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare tra le quali spiccano quelle di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio. Al piano nobile sono raccolte le opere dei grandi maestri della pittura veneta del ’500: Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli. Seguono i capolavori del XVII secolo di Luca Giordano, Maffei, Della Vecchia e Carpioni •


.Palazzo Chiericati | Vicenza L’edificio è stato progettato da Andrea Palladio su commissione di Girolamo Chiericati nel 1550. È stato fedelmente costruito secondo il progetto e completato verso al fine del 1600. Il Comune di Vicenza lo acquisì nel 1839 dalla nobile famiglia dei Chiericati, con l’intenzione di raccogliervi le civiche collezioni d’arte. Restaurato in quegli anni dagli architetti Berti e Miglioranza, fu inaugurato il 18 agosto del 1855. Al piano terra del palazzo palladiano si possono notare le cinquecentesche decorazioni ad affresco opera di Domenico Brusasorzi (Sala del Firmamento e Sala d’Ercole) e Battista Zelotti (Sala del Concilio degli Dei), impreziosite dagli stucchi bianchi e dorati di Bartolomeo Ridolfi e dai motivi a grottesche di Eliodoro Forbicini.

Al piano nobile si possono invece ammirare, nella parte cinquecentesca, gli affreschi di Domenico Brusasorzi (Sala delle Virtù Civili) e Battista del Moro (Sala della Colonna Traiana), mentre nella parte seicentesca spiccano i soffitti che ospitano, fra una profusione di stucchi bianchi e dorati, alcune tele di Cristoforo Menarola (Apoteosi della famiglia Chiericati e tondi con figure allegoriche) e Bartolomeo Cittadella (Apollo sul Parnaso con la lira e cinque Muse e altre quattro Muse agli angoli). Il piano interrato, riaperto nell’ottobre 2012 grazie ad un attento restauro, ha riportato alla luce le fondamenta delle antiche “casette Chiericati” risalenti al XIV e XV secolo, oltre agli ambienti un tempo dedicati alla servitù come le cucine e le cantine, dove ancora oggi si vedono il camino, il pozzo e la suggestiva scala delle botti •

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.I Venti di Pigafetta Palazzo Chiericati | Vicenza

Pigafetta ‘500 20 settembre ore 18.30 Palazzo Chiericati a Vicenza I venti di Pigafetta, un ciclo di incontri ideati per promuovere la conoscenza della figura e dell’opera dell’esploratore vicentino, organizzati dall’associazione culturale “Pigafetta 500“, con il patrocinio e la collaborazione del Comune. All’incontro parteciperanno il sindaco Francesco Rucco, il presidente dell’associazione Stefano Soprana e il velista vicentino Andrea Stella, vincitore del Premio Pigafetta 2008, che sarà in collegamento da Genova. «Il 20 settembre 2019 – si legge in una nota dell’associazione - ad un anno esatto da questo primo incontro – che sarà l’occasione per presentare ufficialmente alla Città l’associazione, i suoi obiettivi ed i programmi di attività per i prossimi anni – il mondo intero ricorderà il quinto centenario del primo viaggio intorno al mondo compiuto sotto il comando del portoghese Ferdinando Magellano e raccontato dal vicentino Antonio Pigafetta». L’Associazione Culturale “Pigafetta 500” nasce «con l’obiettivo di promuovere eventi ed iniziative che nei prossimi anni contribuiscano alla conoscenza e alla diffusione dell’opera di Pigafetta.

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.Opere di Salvador Dalì nelle piazze di Vicenza Da settembre fino a gennaio 2020 Alcune importanti opere in bronzo dell’artista Salvador Dalì verranno esposte nelle piazze di Vicenza. La società Dalì Universe, che conserva la più grande collezione al mondo dell’artista spagnolo, ha concordato con il Comune di Vicenza e con Italian Exhibition Group, le operazioni di esposizione della opere che arriveranno in città direttamente da Matera, dove ora sono in esposizione per la celebrazione della Capitale della Cultura 2019. IEG, ovvero la società che gestisce Fiera di Vicenza e il progetto Vioff Fuori Fiera, ha comunicato che saranno esposte in centro storico alcune opere di Dalì, una delle quali alta 5 metri, sarà collocata in piazza dei Signori. Si tratta di un omaggio di Vicenza all’artista spagnolo, che nella sua autobiografia cita il Teatro Olimpico tra le meraviglie che ha conosciuto nella nostra città e definisce il Palladio e il Bramante “i due più perfetti realizzatori di compiutezze umane”. Salvador Dalì, nasce in Catalogna nella città di Figueras nel 1904. Artista, scultore e uomo surrealista. Tra le sue frasi più bizzarre: Il vero pittore deve essere capace di copiare una pera, anche nel mezzo della rapina e della rivolta. La sola cosa di cui il mondo non ne avrà mai a sufficienza è l’esagerazione. Il pittore non è colui che è ispirato ma colui che riesce a ispirare gli altri. Reputo la televisione, il cinema, la stampa il giornalismo i grandi mezzi moderni di avvilimento e rimbecillimento delle masse. È per questo che, aristocraticamente, adoro servirmene. Più imbecilli corrono dietro a Dalì e più sale il prezzo dei miei quadri. Il meno che si possa chiedere a una scultura è che stia ferma. Non aver paura della perfezione: non la raggiungerai mai. Non voglio essere che Salvador Dalí e nient’altro. Anche se man mano che mi avvicino, Salvador Dalì si allontana da me. Un editore mi aveva chiesto di fare un libro sulla tecnica nella pittura. L’ho scritto. Nel farlo ho imparato a dipingere. Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalí • 87


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.Cosmoluna - Cinema Odeon Vicenza Filmscreening & performative scenes 13 settembre ore 19.30 Un’occasione per vedere la performance interdisciplinare di Miro Craemer, presentata durante il weekend di inaugurazione della 58^ Biennale d’Arte di Venezia lo scorso maggio a Palazzo Bembo, in collaborazione con Betty Tezza Movement Academy, i cui artisti eseguiranno dal vivo la performance, e il sound artist Alexander Löwenstein di Vienna. Ispirato alla “Luna” e al “Cosmo”, nell’anno dell’anniversario del primo sbarco sulla luna 50 anni fa, COSMOSOLUNA crea movimenti ed elementi sonori che sono collegati alla storia, alla società, alla tecnologia e all’atmosfera del tempo prima e dopo l’atterraggio sulla Luna. La coreografia, creata da Betty Tezza, si focalizza sulla comprensione dell’energia cosmica e sull’interazione del corpo umano. Gli abiti degli artisti, disegnati da Miro Craemer, utilizzano materiali riciclati e stampe digitali in seta basate sui motivi dei dipinti di Gotlind Timmermanns. La composizione sonora di Alexander Löwenstein, che accompagna la performance, si compone di quattro parti esprimendo emozioni diverse dall’ammirazione all’attesa e alla confusione verso una situazione aperta di contemplazione e ripensamento. La premiere del film, della durata di 30 minuti, si apre con una performance degli artisti della Betty Tezza Movement Academy. Biglietto euro 5 Per informazioni: Betty Tezza Movement Academy Contrà Motton Pusterla 17, Vicenza

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.Albrecht Dürer | La collezione Remondini Palazzo Sturm a Bassano Del Grappa

La Malinconia | incisione a bulino | 240 x 188

Sacra famiglia | incisione a bulino | 155 x 122 San Sebastiano | incisione a bulino | 107 x 79

Fino al 30 settembre Palazzo Sturm, Bassano del Grappa Per celebrare la riapertura del restaurato Palazzo Sturm, sede del Museo dell’Incisione Remondini, un omaggio al genio di Albrecht Dürer. Un corpus di 214 incisioni che per ampiezza e qualità è considerato il più importante e completo al mondo: delle 260 incisioni realizzate da Dürer ben 214 sono a Bassano del Grappa! I Remondini furono attenti collezionisti

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d’arte. Nelle loro raccolte, oggi patrimonio dei Civici Musei, 123 xilografie e 91 calcografie. La collezione Remondini è accompagnata da un video di raffinata qualità artistica che rivive l’atelier di Albrecht Dürer e illustra la tecnica dell’incisione • Aperto tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle 10 alle 19 • Biglietto euro 7, ridotto euro 5 Per informazioni: Tel. +39 0424 519 940 / 901 info@museibassano.it - www.museibassano.it


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.Sabato sera alla Gypsotheca di Canova Possagno 7 Settembre Gypsotheca Canova - Possagno Una serata unica per visitare il Museo come non l’avete mai visto. Un momento magico per entrare in Gypsotheca accompagnati solamente dalla suggestiva luce delle lanterne. Il Museo apre eccezionalmente dalle 19.30 alle 23.00, durante la serata saranno organizzate visite guidate alla Gypsotheca e alla casa natale di Antonio Canova. Il visitatore potrà, prima o dopo la visita, gustarsi l’aperitivo in giardino sotto il grande pino marittimo o accomodarsi in Casa Marcioro, annesso rustico del Museo. Prenotazione obbligatoria: eventi@museocanova.it

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Fondazione Canova ogni mese organizza una suggestiva rievocazione storica, la visita guidata notturna all’ interno della Gypsotheca, durante la quale è possibile ammirare la grande collezione di sculture, proseguendo poi nella casa natale dello scultore alla scoperta dei capolavori pittorici del genio di Possagno. Una serata che vi riporterà indietro nel tempo, facendovi rivivere l’atmosfera che Canova respirava a fine Settecento nel suo studio romano, quando, dopo l’intensa giornata di lavoro, al lume di fiaccole e lanterne, l’instancabile artista modellava bozzetti e lucidava marmi.

Un silenzio incantevole regnava nel suo atelier svuotato di artisti e collezionisti, dove capolavori assoluti circondavano l’intenso lavoro del più grande artista neoclassico. Non si tratta però solo di una visita, l’esperienza viene infatti accompagnata e preceduta da una cena in Museo per gustare i piatti e prodotti tipici e stagionali delle terre di Canova.


.Stregati dalla Luna Valdagno

.Fiori e Colori Piazzola sul Brenta

19 settembre Valdagno in Villa Valle, ore 20,30 Stregati dalla Luna è l’evento speciale che la Biblioteca di Valdagno propone cogliendo così anche l’occasione di festeggiare il cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna (1969-2019). Da sempre siamo stati stregati dal fascino del satellite che, come sosteneva Shakespeare “Quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire gli uomini”. E davvero la luna continua ad essere fonte di ispirazione per chi, alzando gli occhi al cielo, subisce il suo potere. In questa serata speciale, l’attrice Margherita Stevanato ci farà vedere la luna come non la vedevamo da tempo, attraverso la lettura scenica di brani tratti da opere come le “Cosmicomiche” di Calvino, sulle note del piano di Caterina Marcuglia. Un viaggio tra le parole di quegli artisti che sono stati irrimediabilmente attratti dalla luna e hanno cercato, in quell’alone mutevole, lo specchio della vulnerabilità dei sentimenti umani. Niente è per sempre sembra dirci la luna, tutto muta, ma la bellezza del mondo è racchiusa anche in questo suo eterno cambiamento.

28-29 Settembre Manifestazione organizzata dagli Amici dei Fiori e Pro loco Piazzola sul Brenta

27 settembre Valdagno, Villa Valle, si svolgerà la terza edizione di Il Veneto legge. Si tratta di una maratona di lettura che vuole coinvolgere innanzitutto scuole, biblioteche, librerie, ma che si rivolge a tutti i cittadini che amano i libri e la lettura. Lo scopo è quello di promuovere la lettura leggendo per i bambini, per gli adulti, gli anziani e ai ragazzi, nelle scuole, in biblioteca, in libreria, a casa o in qualsiasi luogo sia possibile organizzare un momento di incontro.

Sabato 28 settembre alle ore 11.00 con visita e acquisti agli stand espositori. Nel pomeriggio dalle 15.30, incontro con Francesco De Broi che illustrerà l’uso officinale delle erbe selvatiche spontanee accompagnandovi nel parco di Villa Contarini alla ricerca delle essenze. Incontri con alcuni espositori per consigli su coltivazioni, potature e concimazioni delle varie essenze floreali. Chiusura della mostra alle 18.30.

Valdagno Play, ed è subito divertimento! Il gioco da tavolo unisce generazioni, apre alla possibilità di integrazione, stimola la fantasia, insegna a rispettare le regole, impegna nelle giornate noiose, diverte e offre spunti di conversazione. Lo sapevi che in biblioteca a Valdagno puoi trovare giochi da tavolo per tutte le età? Puoi giocarci in biblioteca, con i tuoi amici o con persone nuove, oppure li puoi prendere in prestito per 30 giorni, come un libro! La biblioteca sarà presente anche domenica 22 settembre dalle 14:00 alle 18:00 presso la Piazza del Comune di Valdagno, dove troverai tanti giochi da tavolo e di carte diversi, tutti da scoprire. Se non sai giocare, non preoccuparti! Giocatori esperti saranno a disposizione per spiegare le regole. L’evento è finanziato dalla Regione Veneto all’interno del Progetto “Le regole del gioco” e organizzato in collaborazione con I giochi di Simone, Comune di Valdagno, Progetto Giovani Valdagno e Biblioteca Civica “Villa Valle”.

Domenica 29 settembre, riapertura alle 8.30 con la possibilità di visitare ed acquistare tutte le varietà di piante esposte. Sarà presente la cooperativa “ALTRA CITTÀ” con il suo personale e alcuni detenuti delle carceri di Padova che confezioneranno fiori e composizioni in carta riciclata, la Fioreria Rizzo Renzo (Responsabile Provinciale Corsi Federfiori) con esibizione di arte floreale e alcuni espositori presenteranno varietà antiche e recuperate di semi orticoli e dei relativi prodotti coltivati. Francesco De Broi fornirà consigli su progettazione, esecuzione e uso di materiali per il corretto giardinaggio. Nel pomeriggio ripeterà il tour nel parco di Villa Contarini. Ci sarà un “En plain air” di pittura di acquerello organizzato. Sul sito internet www.propiazzola.it è disponibile l’elenco degli espositori presenti alla manifestazione.

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Cosa succede in Città | dalla redazione di Vicenza City |

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

.Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi Mostra in Basilica Palladiana | Vicenza Particolarmente suggestiva e ricca di emozioni è stata la presentazione della mostra e delle sue sezioni, lo scorso 9 luglio. Ha presentato Stefania Portinari, docente di Arte Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, studiosa dell’Arte del Novecento, esperta di collezionismo, moda e design. “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”, che sarà in Basilica Palladiana dal 6 dicembre 2019 al 13 aprile 2020, è una mostra promossa dal Comune di Vicenza, in collaborazione con il CISA Andrea Palladio, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica; la mostra propone un modello espositivo originale e inconsueto (non solo dipinti e disegni, ma sculture, oggettistica, abiti e gioielli d’epoca), per offrire uno sguardo nuovo sul pittore Ubaldo Oppi, un protagonista assoluto della vita culturale e mondana degli anni Venti, anche se il suo nome non è così conosciuto al grande pubblico, una mostra che giunge proprio 50 anni dopo la celebre esposizione realizzata da Licisco Magagnato, per il Comune di Vicenza a Palazzo Chiericati. Cresciuto a Vicenza ma formatosi fra Vienna, Parigi e Venezia, Ubaldo Oppi (Bologna 1889 - Vicenza 1942), viene scoperto a Milano da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti che promuovevano all’epoca un’arte nuova, all’insegna di una ‘classicità moderna’, che prenderà forma anche nel Realismo Magico di cui il pittore, uomo bellissimo e affascinante, diventerà l’esponente più rappresentativo. Ma non solo le opere di Ubaldo Oppi saranno esposte in mostra, ma anche quadri molto importanti di artisti entrati in contatto con lui (alcuni di questi non sono mai usciti dalle celebri sedi museali a cui appartengono), partecipi a pieno titolo di quell’ambiente artistico cosmopolita, ricco di fermenti e suggestioni, che nutre la poetica del pittore; è così il pubblico della 94

mostra in Basilica potrà ammirare opere di Klimt, Picasso, Modigliani, Sironi e Casorati, in una narrazione senza precedenti di un’epoca controversa, gli anni Venti, in cui molti cambiamenti contribuiscono a creare la modernità, attraverso un’evoluzione dei ruoli sociali, del gusto e dell’arte. Grandi protagoniste di questi cambiamenti sono le donne e proprio a loro, in particolare, è dedicata questa mostra. Nell’Europa degli anni Venti le donne cominciano a conquistare un ruolo autonomo: sempre più indipendenti, seduttive e moderne, i loro capelli si accorciano così come la lunghezza delle gonne, mentre la loro influenza nella società e nella cultura si fa sempre più intensa. Coco Chanel cambia la moda, Amelia Earhart attraversa in volo l’Atlantico, i balli di Josephine Baker incantano Parigi, questo lo spirito del tempo degli anni Venti. E in mostra saranno esposti anche splendidi abiti

e preziosi gioielli, per far rivivere al visitatore un’esperienza avvincente e totalizzante di quell’epoca. Nell’Italia appena uscita dalla Prima guerra mondiale sarà proprio il pittore Ubaldo Oppi, bolognese di nascita, vicentino d’adozione, ad offrire un ritratto inedito e magnetico di questa nuova figura di donna, così diversa dal modello anteguerra, ritraendola in immagini che escono dalla cronaca per rievocare un mito, quello di donne fatali e potenti come le amazzoni o di muse ritratte in una magica sospensione, eternate nei valori di un seducente classicismo. Immagini di grande fascino che sapranno conquistare i visitatori della mostra in un racconto inedito della modernità degli anni Venti, rappresentato dalle donne icone della pittura di Ubaldo Oppi. info@mostreinbasilica.it


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Rubrica Vicentini

in collaborazione con Vicentini nel Mondo

.Emozioni a Recoaro La cittadina termale ha ospitato l’edizione 2019 di questa manifestazione itinerante, resa unica dalla partecipazione di chi partì per trovare lavoro in Paesi lontani Di Stefano Ferrio

Mario Pesavento e Luigi Casarin

Il bello della Festa Itinerante dell’Emigrante, che è uno degli eventi più amati nel calendario annuale dell’associazione Vicentini nel Mondo, dipende proprio dalla sua erraticità. Perché, cambiando ogni volta di sede, finisce per attrarre nel paese di turno testimoni e memorie ogni volta diversi, epperò tutti in grado di contribuire, con il proprio “pezzo di storia” alla composizione di quello straordinario mosaico che è l’epopea dell’emigrazione vicentina attraverso i secoli. Così è stato anche quest’anno a Recoaro, la cittadina termale scelta per ospitare la manifestazione, alla presenza di un pubblico numeroso e appassionato. Al termine della sfilata che ha aperto la festa, sulle note delle Banda di Muzzolon, affidata alle cure del direttore Fabrizio Pretto, due di questi emigranti hanno deposto la corona sotto il monumento ai Caduti. Uno è Luigi Casarin, partito dalla sua Poiana Maggiore nel 1965 per lavorare quarant’anni dalle parti di Ginevra, in Svizzera, dove ha iniziato come costruttore di botti per diventare commerciale di un’azienda alimentare. Al suo fianco Mario Pesavento, nato 75 anni fa a Valdastico, ed emigrato giovanissimo per trovare posto come lavorante dell’edilizia a Marsiglia e Parigi, “ma senza tralasciare la mia istruzione personale – racconta con orgoglio – curata frequentando cinque anni le scuole serali, esperienza che mi ha permesso di integrarmi in modo magnifico in un Paese come la Francia”. Sono voci che durante una manifestazione così particolare hanno la forza di evocarne altre, magari nascoste nelle fotografie dell’archivio 96

dei Vicentini nel Mondo, in bella vista nelle vetrine del centro di Recoaro grazie all’impegno del consigliere Maurizio Romagna. Di grande suggestione quella che, esposta al “Filo di Marta”, ritrae Amabile Peguri Santacaterina, emigrata nel 1927 in una Chicago sulle soglie della Grande Depressione del ‘29. Non risulta difficile comprendere il coinvolgimento suscitato dalla Festa Itinerante. In piazza affiora a ripetizione anche negli interventi dei rappresentanti delle istituzioni. “Solo ricordando assieme questo passato, possiamo trarre le energie giuste per guardare al futuro” chiarisce Ferruccio Zecchin, presidente di Vicentini nel Mondo. “La nostra attenzione è rivolta a comunicare questo insostituibile patrimonio culturale al mondo della scuola” rivela Manuela Lanzarin, assessore regionale agli interventi sociali. “Una festa del genere è occasione unica per rinsaldare relazioni fra emigranti e paesi di origine” dichiara Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale veneto. Come facendo eco a queste parole, sventolano i labari dei comuni presenti, a cui ha fatto gli onori di casa il sindaco di Recoaro, Davide Branco. Naturale che, con il trascorrere delle ore, una Festa così vera raccolga altre storie di emigranti, come Sebastiano Revrenna da Villaverla, imbarcatosi diciassettenne per l’Australia, nel 1964, o come il valdagnese Gabriele Pezzelato, che rievoca commosso il suo saluto alla mamma, lanciato dalla tolda del bastimento Saturnia, il giorno 4 marzo 1953.


Emigrants’ Festival, great feelings in Recoaro Itinerant event’s 2019 edition took place in the thermal town, made unique by the involvement of people who left to find a job in far countries. The great thing of Emigrants’ Intinerant Festival, one of the most beloved event in Vicentini nel Mondo yearly calendar, is its wandering condition. Actually, it takes in a different place every year and it always attracts different witnesses and memories, who contribute with their own “piece of history”. It is what happened in Recoaro too, the town which has been chosen to host the event, in the presence of a large and exciting public. At the end of the fashion show which opened the event, to the sound of Banda di Muzzolon, headed by Fabrizio Pretto, two emigrants put a ceremonial wreath under the war memorial. The first one is Luigi Casario, who left Poiana Maggiore in 1965 to work near Ginevra, in Switzerland, for forty years, where he began as a barrel builder and then became a sales man in a food company. At his side Mario Pesavento, who was born 75 years ago in Valdastico and emigrated when he was very young to find a job in construction in Marseille and Paris, “without forgetting my education - he proudly tells - I’ve been attending night school for five years, an experience which allowed me to integrate in a great country like France”.

These are voices which during an event like this have the power to evoke others, maybe hidden in Vicentini nel Mondo’s archive photos, in full view in Recoaro’s shop windows, thanks to the involvement of the Councilman Maurizio Romagna. One of the most suggestive photo is exhibited in “Filo di Marta”, it portrays Amabile Peguri Santacaterina, who emigrated in 1927 to Chicago, at the time on the threshold of the Great Depression of the year 1929. It is not difficult to understand the great participation in the Itinerant Event. “Only remembering together the past we can get the right power to look at the future” says Ferrucio Zecchin, president of Vicentini nel Mondo. “Our attention is given to the communication of this irreplaceable cultural heritage to schools” says Manuela Lanzarin, social works regional councillor. “An event like this is an opportunity to strengthen relationships between emigrants and home country” states Roberto Ciambetti, president of Venetian Regional Council. The labarums of present municipalities waved and the mayor of Recoaro, Davide Branco, did the honour. During the event many other emigrants’ histories came out, such as Sebastiano Revrenna from Villaverla, who emigrated in 1964 to Australia, or Gabriele Pezzelato from Valdagno, who remembered the greeting to his mother from the deck ship in Sarturnia, on 4th March 1953.

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Dove trovare Vicenza City 98

VICENZA 162 • Municipio di Vicenza - Palazzo Trissino c.so Palladio 98/a | Confartigianato - Via Enrico Fermi 134 | Informagiovani – Levà degli Angeli 7 | Museo Diocesano - Piazza Duomo 12 | Palazzo Montanari Gallerie d’Italia - Contra’ S.Corona, 25 | Palladio Museum - Palazzo Barbarano - Contra’ Porti 11 | Palazzo Chiericati Museo Civico – Piazza Matteotti 37 | Museo Naturalistico Archeologico – Contrà Santa Corona 24 | Confindustria Vicenza - Piazza Castello 3 | CNA - Via Giuseppe Zampieri 19 | Apindustria – Galleria Crispi 45 | Fondazione Coppola La Torre Corso Palladio 1 | Loretta’s Style – Corso Palladio 167 | Premiata Gelateria Brustolon – Contrà Pusterla 23 | Le Chiccherie – Via IV Novembre 33 | Il Pranzo è Servito – Via IV Novembre 67 | Da Renzo Tartine – Via Frasche Del Gambero 36 | Antico Caffè Scrigni – Piazza del Duomo 1 | Al Ritrovo Vino Cucina e Saor – Piazzetta del Duomo 4 | Massimo Gusto Ristorante – Viale Antonio Giuriolo 17 | Sofi Cafè Dolce e Salato – Viale D’Alviano Bartolomeo 87 | La Bottega del Tramezzino – Contrà San Bortolo 13 | Bolzani Pasticceria – Via XX Settembre 6 | Bolzani Pasticceria – Via IV Novembre 56 | Bolzani Pasticceria – Piazzale Giusti 16 | Bolzani Pasticceria – Corso Padova 146 | Cittadellese Ortopedia - Corso Padova 120 | Yankee’s Love – Contrà Paolo Lioy 7 | Albergo Acampora – Viale Della Pace 32 | Menegazzo Illuminazione – Corso Palladio 173 | Gran Caffè Ristorantino – Via Enrico Fermi 212 | Valentine’s Lingue Culture Arti Viaggi – Stradella della Racchetta 4 | William’s Bar Caffè – Largo Neri Pozza 1 | La GelARTeria – Piazza dei Signori 1 | Mi Fido Pet – Via G.B. Quadri 79 | Ottica Milan – Via Camisano 58 | CS Chemello Service – Via Biron di Sotto 29 | Caffitaly Shop – Contrà Pescaria 24 | Rumori Polpetteria – Corso SS. Felice e Fortunato 63 | Fisico Palestre – Via Quadri 79 | Caffè Bistronomia Pasticceria – Via Ettore Gallo 12 | Caffè Olimpico – Via Levà degli Angeli 5 | Number One Pizza – Borgo Berga 16 | Hosteria Al Gallo - Via Riviera Berica 72 | Borgo Berga Caffetteria – Piazza Ponte Landolfo 117 | Al Company Ristorante – Strada Padana verso Padova 52 | Dal Pugliese Cucina Tipica – Piazza Ponte Landolfo 11 | Pozzan GB Colori - Piazza Matteotti 14 | Antica Tabaccheria all’Olimpico, Via Levà degli Angeli 3 | Società del Quartetto di Vicenza - Vicolo Cieco Retrone, 24 | Teatro Astra - Contrà Barche 55 | Teatro Bixio - Via Nino Bixio 4 | Villa Bonin - Via del Commercio 49 | Bar Borsa – Piazza dei Signori | Bar Garibaldi – Piazza dei Signori | Fiaip - Via Zamenhof 817 | Spaccio Carni San Valentino – Via Fermi – Nogarazza | Donadello – Via Leoncavallo 38 | Salvadori – Galleria Porti 2 | Laura Balzelli Gioielli – Corso Fogazzaro 131 | Wengè - Viale della Scienza 9 | Habitat – Via dei Frassini 15 | Stabilia – Direzione Casa – Via Lago di Molveno 4 | Stabilia Nordimmobiliare Centrocasa – Via del Mercato nuovo 13 | Stabilia Zoso – Viale Trento 326 | Stabilia Trend – Via Prati 8 | Arthesi Cucine – Via Lanza 108 | Villa delle Rose - Str. Padana Verso Verona, 30 | Teatro Olimpico – Piazza Giacomo Matteotti 11 | Bruscato Tende – Via Fabiani 8 | Galleria Pashà – Corso Andrea Palladio 138 | Odeon Lingue – Corso Palladio 176 | Bar Minerva – Via Santa Corona 11 | Il Ceppo Gastronomia – Corso Palladio 196 | Julien Musicdrinkfood – Contrà Jacopo Cabianca 13 | Galla Caffè – Piazza del Castello 2/a | Righetti Ristorante – Piazza Duomo 3 | Petit Mompre – Via Antonio Pigafetta 16 | Cirkus Bar – Via E. Fermi 271 | Bar Trattoria Fioraso – Viale S. Agostino 325 | Ottica Padrin – Via Lanza 6 | Il Gelataio – Viale Crispi 57 | Bamburger – Contrà Cantarane 15 | Fiore di Loto – Viale Trieste 255 | Albergo San Raffaele - Viale X Giugno 10 | Berti Moto – Viale Riviera Berica 355 | Biosapori – Viale Del mercato Nuovo 46 | Biosapori – Via Quadri 85 | Millefoglie – Strada Marosticana 90 | Hotel De La Ville – Viale Verona 12 | Hotel Mary - Viale Camisano, 28 | La Tecnica - Via IV Novembre 73 | Hotel Victoria - Strada Padana Verso Pd 52 | Pasticceria Bar Dal Lago Stefano - Via Vaccari 54 | Morato Pane – Via Porta Padova 110 | Cartoleria Poli Giampaolo – Contrà San Francesco 25 | Pane Pizza – Corso Palladio 177 | Pasticceria Aliani – Corso Fogazzaro 163 | Caffè Degli Artisti – Corso Palladio 187 | Brendolan – Via Ca Balbi 218 | Albachiara – Contrà della Caimpenta 1 | Pasticceria Gambarato – Contrà Porta Padova 105 | Pizza da Ignazio – Corso Padova 138 | Heineken Jammin Club – Contrà Pedemura San Biagio 29 | Berealto – Contrà Pedemura San Biagio 55 | Nuovo Bar Astra – Contrà Barche 14 | Pasticceria Busato – Via Roma 34 | Pasticceria Fogazzaro – Corso Fogazzaro 85 | My Way – Via Zamenhof 823 | Bar Fuori Zona – Via Ca Balbi 34 | La Piccionaia – Stradella Piancoli 6 | Matteotti Bar Italiano – Piazza Matteotti 35 | Sasha – Via Calvi 18 | Harri’s Bar – Contrà S. Apostoli 30 | Hotel San Raffaele - Viale X Giugno 10 | Glam Boutique Hotel - Viale Giuriolo 10 | Hotel Aries - Via L. Da Vinci 28 | Hotel Cristina - Corso S. Felice 32 | Hotel VIEST - Strada Pelosa 241 | Hotel Tiepolo - Viale S. Lazzaro 110 | Da Porto Hotel – Via Del Sole | Hotel Campo Marzio - Viale Roma 21/27 | Hotel Doge - Via A. Lamarmora 20/22 | Hotel La Terrazza - Via A. Rossi 86 | Hotel Palladio - Via Oratorio dei Servi 25 | Hotel Castello - Piazza del Castello 24 | Palace Hotel La Conchiglia d’Oro – Via Bassano 7 | Antico Hotel Vicenza – Via dei Nodari | Julien - Contrà Jacopo Cabianca 13 | B&B Portico Rosso – Contrà San Rocco 28 | Caffetteria Ai Pioppi – Viale del Lavoro 8 | Sanitaria Lolato - Via Legione Gallieno 47 | Osteria il Cursore - Stradella Pozzetto 10 | I Run - Via Moneta 204 | Blue Point - Via Antonini 135 | Blue Point - Via Mentana 112 | Blue Point - Corso Padova 116 | Il Panificio di Cristofani – Via G.G. Trissino 96 | Bar Del Tempo – Via Quadri 99 | Osteria da Bisson – Viale Riviera Berica 124 | Geco – Contrà Pescherie Vecchie 25 | Caffetteria Lana Caniela e Tiziano – Viale Eretenio 1 | Bar ai 2 Calici – Via Pescherie Vecchie 12 | Kiss & Kiss Calzature – Via Vescovado 6 | Triumph Moto – Via Riviera Berica 355 | Focus Fit – Strada Marosticana 24 | Focus Med – Strada Marosticana 24 | Carollo Ristorante – Strada S. Antonio 146 | Piscine Comunali – Viale Arturo Ferrarin 41 | Pasticceria Al Gallo - Viale Riviera Berica 84 | Tabaccheria 102 - Via Tornieri 99 | Abbondanza Brunch - Via Cabianca 22 | Bar Sovilla Luca - Via Del Grande 4 | Picchio D’Oro Ristorante - Via G G Trissino 153 | Bar Quadrifoglio - Via G G Trissino 90 | La Quercia dell’Elfo Giocattoli - Contrà Delle MOrette 4 | Tennis Comunale – Via Monte Zebio 42 | Dental D - Via Ca Balbi 126 | Ristorante Da Remo – Strada Bertesina 313 | Bar Dolce Vita – Ca’ Balbi 236 | Pasticceria Venezia – Piazza delle Erbe Contrà Pescaria 4 | Toto Bistrot - Viale Venezia 4 | Piscina AcquaRea - Via Zamenhof 813 | Allenamente – Via Bartolomeo d’Alviano 89 | CUP Centro Unico di Prenotazione Ospedale – Contrà San Bortolo 14 | Chiosco Ospedale - Viale Ferdinando Rodolfi 37 | Villa Delle Rose Ristorante – Strada Padana Superiore verso Verona 30 | ARCUGNANO 7 • Trattoria Moreieta - Via Soghe 35 | Hotel Villa Michelangelo – Via Sacco 35 | A Tavola Con Alessandro - Contra Ponte San Paolo 18 | Bar Naccari – Via S. Agostino 23 | Il Ragno D’Oro – Viale S. Agostino 64 | Trattoria Zamboni - Via Santa Crose 73 | Officine Caffè – Viale S. Agostino 11 | BRENDOLA 5 • Trattoria al Fogolare – Via Revese 29 | Becast – Via Einaudi 5 | Fuori Casa Cucina pizza – Via Orna 2 | Ever ’70 Cucina Veneta – Via Orna 6 | Brend Olà Dolce e Salato – Piazzetta Risorgive 28 | LONIGO 6 • Teatro Comunale di Lonigo – Piazza G. Matteotti, 1 | Villa Pisani Bonetti - Via Risaie, 1/3 Bagnolo di Lonigo | Osteria del Guà - Via Risaie, 1/3 Bagnolo di Lonigo | Hotel Alle Acque – Via Acque 9 | Informagiovani - Via Fabio Filzi 21 | Francesco Ballico Pasticceria Gelateria – Viale Della Vittoria 4 | TORRI DI QUARTESOLO 10 • The Big - Via Savona 80 | Hotel Piramidi – Via Brescia 20 | Hotel Giada – Via Nazionale 8 | Old Wild West – Via Paolo Borsellino | Rooster House – Via Brescia 67 | Al Castello Ristorante – Via Camisana 306 | Ristorante Due Torri – Via Roma 39 | Ristorante Luigi e Valentina – Via Roma 136 | Me Gusta Ristobar – Via Roma 61 | Vecchia Fattoria Ristorante – Via Roma 286 | GRUMOLO DELLE ABBADESSE 4 • Daysi’s Gelateria - Via Roma 67 | Forma e Materia – Via Roma 29 | Non Solo Pane – Via Roma 28 | Madamadorè Ristorante – Via Nazionale 71 | GRISSIGNANO DI ZOCCO 4 • La Bottega Negrizzolo – Via Vittorio Veneto 36 | Magnolia Hotel Ristorante – Via Mazzini 1 | Ristorante Bar al Zocco – Via Largo Galileo Galilei 2 | Hotel Venice – Via Beggiato 56 | LONGARE 1 • Giornale & Caffè Energia – Via Ponte di Lumignano 2b | CAMISANO 8 • Bar Bianco Camisano – Via Roma 12 | Macelleria


Magrin – Via Risorgimento 38 | A&O – Via Ca Balbi 99 | Ferracina – Via XX Settembre 69 | Ristorantino da Enzo – Via Risorgimento 50 | Bottega Pazza – Via XX Settembre 54 | Gelateria Gardellin – Via Vicenza 57 | Le Cupole Ristorante – Via Camisana 96 | QUINTO VICENTINO 3 • Antica Osteria Al Tiglio – Via Martiri della Libertà 5 | The Drunken Duck Birreria – Via Degli Eroi 77 | Ottica Pigozzo – Via Vittorio Veneto 11 | BOLZANO VICENTINO 5 • Body Up Fitness Club – Via Ca’ Del Luogo 6 | Break Bar Berton – Via Zuccola 24 | Baracchino Bar – Via Ponte 84 Lisiera | Locanda Greco Ristorante con Albergo – Via Roma 24 | Pasticceria Pedron – Via Roma 105 | SOVIZZO 2 • Gelateria Eden – Via Risorgimento 45 | Pasticceria il Girasole – Via Alfieri 62 | CREAZZO 11 • Hotel Golf Creazzo – Via Carpaneda 5 | Pasticceria Elisir - Via Fabio Filzi 38 | Welbing Center Hotel Golf – Via Carpaneda 5 | Stabilia Olmo – Viale Italia 217 | Wheelup – Via Piazzon 9 | AC Hotel – Via Carducci 1 | Monet Viaggi – Viale Italia 167 | Al Bottegon – Viale Italia 97 | Vision Ottica Tronca – Viale Italia 188 | Erboristeria Madre Natura – Viale Italia 196 | Ristorante De Gobbi – Via Olmo 52 | ALTAVILLA 11 • FRAV Audi – Via Olmo 51 | Porsche - Via Dei Laghi 70 | Hotel Valmarana Morosini – Via G. Marconi 97 | Hotel Tre Torri – Via Tavernelle 71 | Hotel Genziana – Via Mazzini 75 | Crichelon Ristorante – Via Napoleone Bonaparte 4 Valmarana | Pielle Tessuti Tendaggi – Via Leonardo Da Vinci 4 | Trattoria La Collinetta – Via Risorgimento 32 | Hotel Genziana Resort – Via Mazzini 75 | Trattoria Dalla Bianca – Via Tavernelle 89 | Bisson Volvo – Via Tavernelle 3 | MONTECCHIO MAGGIORE - ALTE CECCATO 8 • Medica Group – Via Leonardo da Vinci 41 | Mariages Sposi – Viale Trieste | Centro della Pelle – Viale Europa 47 | Hotel Castagna – Via Archimede 2 | Hotel San Marco – Via Battaglia 26 | Hotel Felix – Via Melaro 1 | Xin Sushi – Via Nogara 18 | Agriturismo Riva Ratta – Via Campestrini 52 | DUEVILLE 6 • Ercole – Via Trescalini 1 | Hotel Ai Pilastroni – Via Marosticana 2 | Tessile Bernardi – Via G. Mazzini 76 | Vero Gelataio Italiano – Via IV Novembre 20 | Total Erg – Via della Repubblica 22 | Trattoria 008 – Via Marosticana 2 | MONTICELLO CONTE OTTO 3 • Salone Ines Baù – Via San Fiorano 1 Vigardolo | Da Luca Macelleria – Via San Fiorano 28 Vigardolo | Da Elisa Bar – Via San Fiorano 48 Vigardolo | CAVAZZALE 4 • Piscina Comunale – Via Don Sturzo 4 | MONTEVIALE 1 • Lisca Nera Delle Eolie Ristorante – Via Ca’ Nova 23 | COSTABISSARA 8 • Fontana Arredamenti – Strada Statale Pasubio 17 | EF Superfici - Piazzetta Santo Stefano 11 | Volpato Gelateria Pasticceria – Viale Venezia 59 | Locanda Benetti – Via Roma 62 | Trattoria Lovise – Via Marconi 22 | Sotto Sopra Gelateria – Via Bellini 1 | Carollo Pasticceria – Via Gioberti 10 | Qubò – Via Meucci 44 | CALDOGNO 8 • Ottica Padrin – Piazza Europa 15 | Gelateria Golosi e Contenti - Piazza Europa 17 | Tonic Lounge Cafe - Piazza Europa 21 | Piscine di Caldogno – Via Torino 21 | Ristorante da Silvia e Dorino – Piazza Europa 12 | Zoo Veneto – Via Diviglio 24 | Bar Il Centro – Via Torino 6 | Joia Ristorante Caffè – Via Torino 17 | CAMISANO 1 • Piscina Comunale – Via Stadio 1 | ISOLA VICENTINA 7 • Hausbrandt - Ss Pasubio 48 | Palestra New Fitness – Via Europa 45 | Moda Café – Via Europa | L’Incontro Food and Drink – Via Pasubio 46 | Caffé Dolce Vita – Via Giarre 11 | Faggin Bar Trattoria – Via Marconi 37 | Rugiada Erboristeria – Via Marconi 3 | MALO 6 • Bacco & Tabacco – Via Leonardo Da Vinci 41 | New Dazzo Pizzeria & Food – Piazza G. Marconi 34 | Bravo Orologi & Vision Ottica – Via Porto 2 | Birreria da Canè – Via Borgo 38 | Vanità Boutique – Piazza Marconi 8 | Biblioteca Comunale – Via Cardinale de Lai 61 | ARZIGNANO 12 • Autovega – Via Bottego 20 | Pellizzari Armando – Via Del Lavoro 5 | Municipio – Piazza Libertà 12 | Damini Macelleria & Affini – Via Cadorna 56 | Osteria Alla Cedrara - Corso Giuseppe Garibaldi 20 | Ristorante I Maltraversi – Piazzale Vittoria 24 | Antica Trattoria Al Campanile – Viale Duca D’Aosta 32 | Elementary 1882 Ristorante – Via Alberti 13 | Bar Nazionale – Piazza Libertà 10 | La Bottega Del Caffè Dersut – Via Campo Marzio 32 | La Stua – Via Vicenza 40 | Tagarò – Via Dell’Industria 54 | SCHIO 16 • Municipio – Via Fratelli Pasini 33 | Biblioteca Comunale Renato Bortoli – Via Carducci 33 | Dalla Costa Impianti – Via Lungo Gogna 75 | Giardineria Drago – Via Maranese | Hotel Nuovo Miramonti – Via Marconi 3 | Hotel Noris – Viale dell’Industria 33 | Melabevo Food & Beer – Viale Trento e Trieste 47 | Rubik Caffè – Via Vicenza 57 | Caffè Roma – Via Carducci 24 | Lanacotta Bistrò – Via Guglielmo Marconi 1 | Bus Bar – Via F. Baratto 39 | Caffè Nazionale – Piazza Garibaldi | Scledum Bar – Piazza Garibaldi 12 | Bar Teatro Civico – Via Pietro Maraschin 15 | Bar Piazza Affari Caffè Cucina – Via Lago Di Garda 24 | Ospedale di Schio - Bar | THIENE 10 • Municipio – Piazza Arturo Ferrarin 1 | Biblioteca Civica – Via Francesco Corradini 89 | Ecostube – Via Pra’ Bordoni 77 (Zanè) | Osteria Moderna - Zanè | MVK Cucine – Via Monte Summano 13 (Zanè) | Hotel Ariane – Via Capuccini 9 | Ristorante al Portegheto dai Ciosoti – Via Monte Cengio 26 | Shelter Ristorante – Via Montello 21 | Basilico fresco Pizza e Cucina – Via Dante 9 | Leon D’Oro – Via Giuseppe Garibaldi 75 | BASSANO 14 • Municipio – Via Giacomo Matteotti 39 | Biblioteca Civica – Galleria Ragazzi del 99 | Biosapori – Via Alcide De Gasperi 19 | Hotel Bonotto Belvedere – Piazzale Giardino 14 | Hotel Bonotto Palladio – Via Gramsci 2 | Villa Ca sette - Via Cunizza da Romano, 4 | Naturalmix – Cavaso del Tomba | Museo Civico - Piazza Garibaldi 34 | Ristorante Il Gatto e la Volpe – Via C. Carducci 3 | Ristorante Trevisani – Vicolo J. Da Ponte 37 | Ristorante Birreria Ottone – Via Giacomo Matteotti 48 | Ristorante San Bassiano – Viale Dei Martiri 36 | Ristorante Bauto – Via Trozzetti 27 | Sotto La Torre – Via Vendramini 54 | MAROSTICA 3 • Hotel Due Mori – Corso Mazzini 73 | Hotel Europa – Via Pizzamano 19 | Hotel Santa Lucia – Via S. Luca 12 | ASIAGO 7 (Giugno, Luglio-Agosto, Dicembre) • Boutique Stella – Corso IV Novembre 31 | Hotel Europa Corso IV Novembre 65 | Sporting Hotel - Corso IV novembre 77 | Linta Park Hotel - Via Linta 6 | La Baitina - Via Kaberlaba 35 | Wunder Bar Piazzale degli Eroi 1 | Caffè Adler - Piazza Giovanni Carli 59 | TRISSINO 10 • Hotel Municipio – Via Roma 5 | Supermercato San Valentino – Via Lora 9/10 | Spaccio Carni San Valentino – Via Stazione 1 | Donà Salotti – Via Dell’Artigianato 62 | Sirio Materassi – Viale Stazione 42 | Habitat – Via del Lavoro 13 | Locanda Masieri – Via Masieri 16 | Enoteca Pasetti - Via Stazione 34 | Pizzeria Jolly – Via Stazione 13 | Sosta all’Ulivo – Via Stazione 12 | CORNEDO VICENTINO 12 • Municipio – Piazza Aldo Moro 33 | Biblioteca Comunale – Piazza Aldo Moro 16 | Cariolato Arredamenti - Via Monte Verlaldo 89 | Zordan Caminetti - Via Monte Cengio 44 | Supermercato San Valentino – Via Monte Cengio 13 | Idrofer – Via Monte Ortigara 68 | D&D service – Via Monte Verlaldo 105 | Trattoria Dalla Marcellina – Via Rio 46 | Hotel Due Platani - Via Campagnola, 16 | Hotel Vittoria - Via Monte Verbaldo, 91/93 | Sampdoria Vini – Via Monte Cimone 44 | Metrò – Via vittorio Alfieri 1 | BROGLIANO 4 • Ercego Pavimenti - Via Monte Verlaldo 58 | Ottica Manuela – Via Marconi 74 | Locanda Perinella – Via Bregonza | Gero’s Pub – Via Andrea Palladio 50 | CASTELGOMBERTO 7 • Trattoria al Cacciatore – Via Foscola 7 | Trattoria La Stella D’Oro – Via Villa 16 | Trattoria Leon D’Oro – Via Villa 25 | Gelateria Biplano - Via Chiuse 9 | Ottica Nik - Via Chiuse 24 | Estetica Betti’s – Via XXV Aprile 15 | Wild Turkey Pub – Via Casarette 72 | VALDAGNO 24 • Municipio – Piazza del Municipio | Biblioteca – Viale Regina Margherita | Ioghi-lb pubblicità – Via Sette Martiri 179 | Progetto Giovani Valdagno - Corso Italia, 63 | Bar Cheek to Cheek – Via Bellini | Bar Rivoli – Via Bellini | Bar Pasubio – Via Bellini | Bar Dante – Piazza Dante | Bar Garibaldi – Piazza del Comune | Bar Roma – Piazza Roma | Il Buongustaio – Piazza Goldoni 4 | Mosquito – Via Copernico 11 | Vinoteca Tasca – Corso Italia 29 | Rivetti – Zona Industriale 2 | Cinque Lanterne – Zona Industriale | Bar Veneto – Via Monte Ortigara 70 | Pasticceria Manfron – Via Monte Cimone 49 | Hotel Rosa Purpurea – Via Copernico 10 | Pasticceria Dall’Alba – Piazza Dante | Ospedale di Valdagno – Bar | Centro trasfusionale AVIS | Trattoria Titon – Via Madonnetta 4 | Trattoria al Nogareo – Nogareo | Trattoria Alla Campagna – Via Gasdotto 3 • 99


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