CONSERVATIVA
L’incollaggio delle ceramiche allo smalto Ceramic’s bonding to enamel Per un risultato efficace e duraturo, il condizionamento della superficie della ceramica da incollare allo smalto è importantissimo ed è diverso da un tipo di ceramica all’altro. Viene presentato uno studio in vitro che ha valutato mediante test di trazione l’adesione allo smalto bovino di disilicato di litio, zirconia e composito polimerizzato in laboratorio, con l’obiettivo di dare un’indicazione pratica su quali siano i protocolli più efficaci per ottenere un’adesione valida. n Giorgio Tessore n Enrica Tessore n Pietro Costamagna liberi professionisti, Torino u Corrispondenza drtessore@tin.it z PAROLE CHIAVE
incollaggio delle ceramiche, incollaggio zirconia, mordenzatura disilicato di litio, sabbiatura zirconia, zirconia e MDP, zirconia cubica
z KEY WORDS
ceramic’s bonding, zirconia bonding, lithium disilicate etching, zirconia sandblasting, zirconia and MDP, cubical zirconia
L’
odontoiatria restaurativa moderna, anche nelle tecniche indirette, utilizza sempre di più le procedure adesive; la possibilità di incollare le ceramiche è di grandissimo aiuto, in quanto permette di utilizzare il miglior materiale per estetica e longevità pur essendo molto conservativi nella preparazione dentale come nel caso di: faccette, corone parziali, onlay, top veneer, Maryland bridges e corone sottili. Le ceramiche rispettano molto bene il concetto biomimetico dei restauri, in quanto hanno un modulo elastico molto simile allo smalto e, una volta incollate in modo efficace, ripristinano ad integrum la resistenza meccanica di un elemento preparato, risultando nel contempo esteticamente indistinguibili dallo smalto. Un incollaggio efficace serve da rinforzo sia per l’elemento dentale da restaurare sia per la ceramica creando un tutt’uno molto compatto e resistente (Figura 1). Le ceramiche più utilizzate attualmente sono la ceramica feldspatica, il disilicato di litio e la zirconia; ognuna di queste ha caratteristiche diverse e, di conseguenza, indicazioni differenti.
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ildentistamoderno
giugno 2017
La ceramica feldspatica ha ottime caratteristiche estetiche, ma basse qualità meccaniche, necessita di una efficace adesione per essere utilizzata come mono materiale per faccette di aspetto estetico ottimale; viene utilizzata meno di frequente per onlay o top veneer, e comunemente come materiale di rivestimento su core di zirconia o di disilicato di litio, oltre che per le tradizionali metallo ceramiche. Il disilicato di litio è una vetroceramica rinforzata con cristalli di disilicato di litio. Ha una resistenza meccanica alla flessione molto superiore alla feldspatica (circa 400 MPa contro 90) e il suo aspetto di superficie, qualora necessario, può essere caratterizzato mediante pittura superficiale con supercolori o con apposizione di uno strato di superficie di feldspatica secondo la tecnica “cut back”. La zirconia ha fatto molti progressi dalla sua apparizione nel mercato dentale; presenta ottime caratteristiche meccaniche 1100 MPa di resistenza al carico in flessione ed è largamente utilizzata come core anche in ponti estesi con rivestimento in ceramica feldspatica. In tempi recenti l’evoluzione tecnologica ha portato sul mercato nuove zirconia cubiche con le quali possiamo creare manufatti monolitici, che non necessitano di rivestimento, in quanto la zirconia cubica non è opaca come quella tetragonale, ma ha buone caratteristiche di traslucenza, oltre che di resistenza. Le zirconia cubiche hanno una resistenza al carico in flessione compresa fra 550 e 750 MPa contro i 1100 della zirconia tetragonale, ma ben superiore alle ceramiche vetrose; questo le rende adatte a eseguire corone di spessori molto sottili di circa 1 mm nei settori posteriori e di 0,8 mm negli anteriori, rendendole inoltre molto idonee nelle preparazioni verticali, in virtù delle caratteristiche meccaniche a livello del margine cervicale sottile 1. Il trattamento della superficie interna della ceramica ha un ruolo fondamentale nell’ottenere un efficace legame adesivo e, a seconda del tipo di ceramica, è necessario scegliere il trattamento più idoneo. L’adesione alla ceramica può essere ottenuta in due modi che possono essere sinergici (Figura 2): • micromeccanica, rendendo porosa la superficie con sabbiatura e acidi; • chimica, mediante l’applicazione di promotori di adesione silani e primer.