La Gazzetta del Gangale

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Calabria, la storia millenaria di un territorio intriso dell’amore spontaneo per il forestiero, fondamentale valore sacro dell’ospitalità nella cultura greca. “La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca. La spiaggia è intatta. I colori della campagna sono greci. Rocce gialle o rosse, verde chiaro di fichindiani e agavi, rosa di leandri e gerani, a fasci dappertutto, nei campi e lungo la ferrata, e colline spelacchiate brunooliva”, così recitava Cesare Pavese nella lettera alla sorella nel dicembre del 1935. Territori che oggi sono lo specchio di stragi senza precedenti, di vite mangiate da un mare che li brama con le sue acque cristalline quasi a punirli per l’incauta voglia di sopravvivere scappando dalla propria terra! Territori braccati dalla guerra, dalla disperazione dalla brama di potere. Il rispetto verso l’altro non esiste, non esiste dignità, non esiste libertà. Le migrazioni sono vecchie come l’umanità e dovremmo quindi considerarle un fenomeno ordinario. Nel 1596 la regina Elisabetta I d'Inghilterra emise un editto che proibiva “blackamoors brought into this realme, of which kinde of people there are allready to manie”, ovvero proibiva che persone di colorefosserointrodottenelregno,perché“cen’eranogià troppe”. Queste parole suonano familiari, vero? Ma alle tragedie non ci si abitua mai. E guai se così fosse.

In una produzione teatrale mai rappresentata e scritta a più mani, Sir Thomas More, William Shakespeare ammonisce chi non accetta i migranti perché prima o poi qualcun altro, con le stesse motivazioni, “Would shark on you, and men like ravenous fishes / Would feed on one another.”, “diventerà per te uno squalo, e uomini come pesci famelici / si avventeranno uno sull’altro”.

Una tragedia che si poteva evitare

A pochi metri dalla riva di Cutro, senza più il mare che ti domina, con la speranza di calmare i bambini, forse vedendo luci di conforto in lontananza, si spegne la speranza di salvezza. Tutto annientato dalla forza della natura, dall’acqua fredda che ti toglie il respiro, dalle urla di tua figlia e dalla realizzazione che nessuno verrà a salvarti. Questa la tragedia che abbiamo appreso attoniti il 26 febbraio, un giorno qualunque per molti ma la fine di una vita per tanti altri. Questa, una tragedia annunciata tra le tante, narrata dai nostri ragazzi del terzo liceo classico, che con i loro reportage (inserto di questo numero) hanno fatto urlare i loro cuori trafitti dall’ingiustizia che si consuma nei nostri mari ponendosi una domanda: cosa avrei fatto io se avessi avuto un ruolo in questo mondo di adulti?

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2023
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Marzo
GAZZETTA DEL GANGALE Numero
La Redazione Cutro. Nuova strage di migranti, la storia si ripete
Il mare è la dimora di tutto ciò che abbiamo perduto, di quello che nonabbiamoavuto,dei desideri infranti, dei dolori, delle lacrime cheabbiamoversato.Il mare a volte è speranza altre volte diventadisperazione!

Marzo 2023

GAZZETTA DEL GANGALE

Referente del progetto:

Prof.ssa Antonietta Lucente

Direttrice:

Ida Stancato - IV Turistico

Redazione:

Sharon Biafora - IV Turistico

Valentina Celibato - IV Turistico

Antonio Cerminara - IV Turistico

Rosy Dell’Aquila - IV Turistico

Daniela Marigliano - IV Turistico

Alessia Pia Morrone - IV Turistico

Francesca Palmieri - IV Turistico

Ida Stancato - IV Turistico

Arianna Strancia - IV Turistico

Fatima Maria Pia Trovato - IV Turistico

Diego Arcuri – IV Geometra

Carmine Joseph Scilanga – IV Classico

Illustrazioni a cura di:

Carmine J. Scilanga e Arianna Strancia - IV AC e IV AT

Impaginazione a cura di Diego Arcuri IV Geometra

Contatti social

@: iis_gangale

Cronaca

• LastragediCutro , la Redazione

• LostrettodiMessina , di Diego Arcuri.

Cultura e società

• MaurizioCostanzo , di Rosy Dell’Aquila e Fatima Trovato

• La Massoneria , di Sharon Biafora e Antonio Cerminara.

Viaggi Luoghi e culture

• LaSpagna, di Ida Stancato e Sharon Biafora.

Numero 2

Economia–McDonald’seStraordinari,diSharonBiafora eAlessiaPiaMorrone.

Cultura e società

• IllatooscurodiTiktok , di Daniela Marigliano.

• Werther: l’influenza di ciò che visioniamo, di Antonio Cerminara

• I social di oggi: Only-Fans e BeReal , di Ida Stancato e Valentina Celibato.

Interviste impossibili

• MiaMartini:unavocelimpidaimmersa nell’oscurità, di Alessia Morrone

Spettacolo

• Levocifemminilidelmomento , diSharonBiafora eAntonioCerminara

• Il grande serale di Amici, diSharonBiafora

• Mare fuori,A.Cerminara,V.Celibato,A.Strancia .

Cinema

• Arancia meccanica, diCarmineJ.Scilanga.

Insider

• 8 marzo, laRedazione .

• La donna caleidoscopica, Prof.ssaSerafina RitaAnania

Sport

• Lo sport in Calabria, diSharonBiafora.

Moda

• Marchi e Loghi, diIdaStancato.

Ricette della tradizione

• Le cuzzupe, di Rosy Dell’Aquila e Fatima Trovato.

• La cuagliaccia, diRosyDell’AquilaeFatima Trovato.

Lo statuto degli studenti – i diritti, di Alessia Pia Morrone.

#100giorni – 100 giorni all’esame di Maturità, la Redazione.

Giochi – Sudoku, diIdaStancato.

di Diego Arcuri

#StrettodiMessina

Dopo il sì giunto dal governo si torna a parlare di Ponte sullo Stretto.

In quanto tempo si attraversa oggi lo Stretto di Messina?

E quanto tempo servirebbe se si avesse una nuova infrastruttura? Partiamo col dire che dobbiamo fare una differenza tra le 4 soluzioni progettuali discusse di cui riportiamo anche gli sviluppi planimetrici totali

• Ponte a singola campata: 21,8 km;

• Ponte a più campate: 17,8 km;

• Tunnel sub-alveo (sottoterra): 23,4 km;

• Tunnel in alveo (ponte di Archimede): 18,8 km.

Da questi numeri, si ha subito una importante informazione: sebbene la soluzione progettuale del ponte ad unica campata preveda una luce libera del ponte di circa 3,3 km, l'intero progetto stradale comprende la bellezza di quasi 22 km, ovvero più di 5 volte l'effettiva campata del ponte. Come mai questa grossa differenza? Di fatto, si deve tener conto che la nuova infrastruttura stradale deve interfacciarsi con le infrastrutture viarie esistenti; non possiamo pensare di inserire una nuova infrastruttura e collegarla alla prima strada che incontriamo sul percorso. Attualmente il tempo medio stimato è di circa 40-60 minuti, che rappresenta un tempo elevatissimo. Per fare un paragone, spostarsi via mare da Reggio Calabria a Messina equivale, su terraferma, a spostarsi da Napoli a Roma.

Ora facciamo qualche esempio per quantificare meglio le differenze tra le varie tipologie di trasporto.

Spostamenti ferroviari.

Se si considera la tratta ferroviaria Messina-Reggio Calabria si possono ottenere stime di viaggio di circa 3029-35-24 minuti tra le 4 soluzioni progettuali. Sostanzialmente, un tempo di percorrenza medio di circa 30minuti.Confrontandoquestotempomedioconquanto sarebbe necessario oggigiorno, per esempio in traghetto, si osserva una riduzione del tempo di viaggio del 50%, cioè il tempo di viaggio si dimezza.

Spostamenti stradali.

La stima dei tempi di percorrenza della rete stradale di nuova implementazione, per la stessa tratta e considerando i km di percorrenza espressi precedentemente prevede un tempo di viaggio di 25-2326-18 minuti, con un tempo medio di percorrenza poco al di sopra dei 20 minuti.

Per il trasporto via mare, non si hanno considerevoli variazioni del tempo di percorrenza rispetto a quanto già detto.Unavariazione,sebbenemodesta,sihacomunque, perché nella tratta stradale vengono meno molte voci afferenti ai cosiddetti tempi morti, come ad esempio il pagamento del casello. Ancora una volta, il trasporto mediante un collegamento stabile, di qualsivoglia entità tra le quattro proposte, comporta un notevole abbattimento della durata del viaggio, fino a circa il 70% in alcuni casi.

Marzo 2023 ULTIMISSIME Numero 2 Pagina 3

Di Rosy Dell’Aquila e Fatima Trovato MAURIZIO COSTANZO

Vita

Maurizio Costanzo è nato a Roma il 28 agosto 1938. È stato un giornalista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e sceneggiatore. Il pubblico l’ha amato molto per il suo programma serale, “Maurizio Costanzo Show”, che ha sempre avuto un sacco di ascolti. Maurizio ha iniziato la sua carriera come giornalista a soli 18 anni: è stato cronista del quotidiano romano “Paese Sera”. Successivamente ha collaborato con il Corriere Mercantile, TV Sorrisi e Canzoni dove ha avuto l’onore di intervistare il grande Totò. Nel 1960 è diventato caporedattore della redazione romana di “Grazie”. Nel 1963 ha avuto il suo esordio come autore radiofonico per “Canzoni e Nuvole”. Tre anni dopo assieme a Ghigo De Chiara, ha creato una delle canzoni più belle del panorama italiano “Se telefonando “, portata al successo da Mina. Nel corso della sua carriera, Costanzo è stato anche autore di diverse opere teatrali e perfino film. Negli anni Settanta partecipa come conduttore in numerosi spettacoli: “Bontà loro”, “Acquario”, “Grand’Italia”, “Fascination”. Molti show hanno portato il giornalista al successo e poi alla realizzazione del suo celebre “Maurizio Costanzo Show”, in onda sulle reti Mediaset dal 1982. Un “salotto mediatico” che ha visto negli anni la partecipazione di svariati personaggi di spettacolo ma è stata anche sede di dibattito pubblico con politici e commentatori come ospiti. Nel 1978 è diventato direttore de “La Domenica del Corriere”. Gli anni Duemila si aprono con la fondazione – assieme ad Alessandro Benetton – della società “Maurizio Costanzo Comunicazione”.

Nel 2010 Costanzo ha lavorato anche per la Rai, conducendo “Bontà”, “Italia Mia” e “Maurizio Costanzo Talk” e altri programmi. Il numero di collaborazioni è incredibilmente alto e per la sua meravigliosa carriera, Maurizio ha ricevuto il “Premio Margutta” nel 2015.

Politica, mafia e l’attentato

Il nome di Maurizio Costanzo è apparso tra i nomi coinvolti nello scandalo del ritrovamento della lista degli aderenti alla loggia massonica P2. Una partecipazione inizialmente smentita, poi ammessa anche di fronte alla Corte d’Assise. Oltre che per la carriera giornalistica, Maurizio Costanzo si è distinto anche nella lotta contro la mafia. È stato amico di Giovanni Falcone e copresentatore assieme a Michele Santoro della maratona contro la mafia.

Probabilmente a causa del suo “no” deciso dalla mafia, Maurizio Costanzo è stato vittima di un attentato il 14 maggio 1993 in via Ruggero Fauro e sembra che il suo nome sia stato tra le vittime della “missione romana” organizzata dal 24 febbraio al 5 marzo del 1992 da un gruppo di seguaci di Totò Riina; gruppo che vedeva tra i suoi maggiori esponenti Matteo Messina Denaro e Francesco Geraci. Con la morte di Maurizio Costanzo, si è chiusa un’era del giornalismo e della televisione italiana. Oltre che per il modo di parlare del conduttore 84enne, l’Italia ricorderà la grande mente e la capacità di non tirarsi indietro neanche di fronte a interviste “scomode” o difficili.

Pagina 4 Marzo 2023 CULTURA E SOCIETÁ Numero 2

Ciò che c’è da sapere

Durante il Medioevo, la massoneria fu la comparsa di logge organizzate di massoni operativi; oggi in maniera molto simile assume lo stesso significato. La massoneria è un'associazione su base iniziatica, esoterica e di fratellanza, diffusa in molti Stati del mondo, precisamente in Inghilterra.

La prassi per unirsi alla Loggia richiede che i cristiani ignorino l’esclusività di Gesù Cristo come Signore e Salvatore.

Secondo laMassoneria,una personaverrà salvata eandrà in Paradiso come risultato delle sue buone opere e del miglioramento personale, e inoltre, tutti gli esseri umani hanno sin dalla nascita una natura peccaminosa, sono totalmente depravati e necessitano di un Salvatore dal peccato.

Il giuramento e le sue dottrine

Quando un cristiano pronuncia il giuramento necessario per entrare a far parte della Massoneria, giura dottrine che Dio ha dichiarato essere false e peccaminose, vediamone sei:

1. Che la salvezza può essere ottenuta per mezzo delle buone opere dell’uomo.

2. Che Gesù èsolo uno dei molti profetivenerati allo stesso livello.

3. Che rimarranno in silenzio nella Loggia e non parleranno di Cristo.

4. Che si stanno avvicinando alla Loggia nella loro oscurità spirituale e ignoranza, quando la Bibbia dice che i cristiani si trovano già nella luce, che sono figli di Dio e che in loro risiede la Luce del Mondo, Gesù Cristo.

5. Richiedendo che i cristiani facciano il giuramento

massonico, la Massoneria li porta alla blasfemia e a nominare il nome del Signore invano.

6. Adottando gli obblighi della massoneria, il cristiano sta dando il suo assenso al consentire l’inquinamento della sua mente, del suo spirito e del suo corpo da parte di coloro che servono falsi dei e credono in false dottrine.

Come potete vedere, la massoneria contraddice il chiaro insegnamento della Scrittura e comporta numerosi problemi.

La Massoneria richiede anche che le persone facciano parte di attività condannate dalla Bibbia.

Di conseguenza, un cristiano non dovrebbe essere membro di alcuna società segreta od organizzazione che abbia alcuna connessione con la Massoneria.

La loggia ci tocca da vicino Questa organizzazione è diffusa anche in Italia. Nel 1981 fece scalpore il caso della Loggia P2. Questa associazione era nascosta, misteriosa e deviata e risultarono molti iscritti,tracuiverticipoliticiepersonaggiimportanticome Silvio Berlusconi e Maurizio Costanzo. L’inchiesta accertò che la P2 svolgeva attività eversive e pericolose per la democrazia e da quel momento venne varata una legge per disporre lo scioglimento di tale loggia e fu colta l’occasione per stabilire i criteri delle associazioni segrete, nell’articolo 18 della Costituzione. La Massoneria è anche molto vicina a noi, in Calabria. Amerigo Minnicelli è stato espulso dalla Massoneria nel 2012 perché ha denunciato le infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle logge calabresi e lui racconta una sua esperienza personale dove si concentra sull’aumento degli iscritti che agevolano i legami con la mafia perscambi di voti e favorie poi della grande somma di denaro che possiede la loggia di cui lui era stato membro.

di Sharon Biafora e Antonio Cerminara
Marzo 2023 LA MASSONERIA Numero 2 Pagina 5

In Spagna esistono più di 15.600 monumenti, aree archeologiche, parchi, siti e complessi storici dichiarati Beni di Interesse Culturale(BIC). Si tratta di un patrimonio prezioso, che si distingue per la sua ricchezza e diversità e che conserva numerosi esempi rappresentativi delle diverse culture, civiltà ed epoche storiche sviluppatesi nel territorio spagnolo. I musei spagnoli custodiscono alcune delle collezioni più importanti del mondo, con pezzi e capolavori eccezionali. In un paese come la Spagna, la programmazione degli eventi è esempio di grande ricchezza culturale. Si svolgono importanti festival di musica, cinema, teatro, letteratura, danza e arti sceniche diognitipo egenere.Nell'agendadelleprincipalicittànon possono mancare nemmeno le grandi mostre, gli spettacoli musicali e gli eventi culturali speciali. Senza dimenticare le numerose feste, fiere e celebrazioni popolari che hanno luogo su tutto il territorio spagnolo. Alcune hanno acquisito fama internazionale, come Las Fallas o la Pasqua, e altre sono state riconosciute dall’UNESCO con il titolo di Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Cosa vedere in Spagna? La Spagna è al secondo posto nella classifica delle destinazioni mondiali. Oltre ai posti molto famosi di questo paese possiamo trovare anche posti meno conosciuti ma comunque molto affascinanti questo perché la Spagna nel corso del tempoèstatainmano didiversipopoli: arabi,musulmani, latini-europei. Molti monumenti di questo bellissimo paese sono considerati Patrimonio dell’Unesco, altri vengono comunque considerati di massima importanza, vediamone alcuni:

Madrid

Madrid è la capitale ed è la più gettonata in assoluto. Assolutamente da vedere sono: il Museo del Prado, il maestosoPalazzoRealediMadridelo straordinarioParco del Retiro.

Granada

Partendo dalla capitale Madrid, in circa 3h e 22min, in treno,si può arrivare in questa bellissima città. Granada si trova nella parte orientale dell’Andalusia. Qui si trova un palazzo favoloso di nome Alhambra, i suoi giardini sono considerati patrimonio dell’Unesco.

La Playa del Silencio

Da Madrid alla Playa del Silencio ci vogliono circa 8h, in treno. Questa spiaggia molto bella si trova nelle Asturie. La tranquillità di questo posto ne ha determinato il nome: la Spiaggia del Silenzio.

Santiago de Compostela

Il treno partendo da Madrid ci mette 3h e 30min per arrivare in questo magnifico posto. Famosissimo il pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Questa meravigliosa cattedrale èun punto di arrivo deipellegrini. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali dichiarando i percorsi "Itinerario di devozione Europeo".

Il parco nazionale di Ordesa e del Monte-Perdido.

L’uso della macchina è fondamentale per arrivare in questa destinazione, non essendoci treni disponibili, l’arrivo, sempre partendo da Madrid, è previsto 5h dopo. Questo parco nazionale con le sue gigantesche scogliere ocra è uno dei posti più belli da visitare in Spagna, inoltre troviamo delle splendide cascate. Barcellona

Da Madrid a Barcellona, in treno, il percorso è di 3h circa. Barcellona ha un fascino incredibile. I luoghi da non perdere sono: Parco Güell, Sagrada Familia, Casa Battló, Camp Nou, Aquario di Barcellona, Pedrera, Museo Picasso.

Di Ida Stancato e Sharon Biafora
Marzo 2023 VIAGGI: luoghi e culture Numero 2 Pagina 6

La catena di fast food più famosa al mondo propone posti di lavoro. Le posizioni sono rivolte a tutti, in particolar modo agli studenti che entrano a far parte del mondo del lavoro; infatti, il 32% dei dipendenti del McDonald’s è composto da studenti che usufruiscono della flessibilità oraria per conciliare studio e lavoro facendo affidamento su contratti stabili e borse di studio. È un’occasione per tutti i giovani per fare un’ascesa professionale tempestiva. Infatti, in soli tre anni con il dovuto impegno è possibile ricoprire ruoli leadership. Questa catena statunitense ha assunto ben 27.000 dipendenti in Italia di cui il 55% ha meno di 29 anni e il 62% sono donne che ricoprono per la maggioranza anche ruoli di manager negli store.

Questa multinazionale crede nell’inclusione senza distinzione di alcun tipo.

McDonald’s investe sulla crescita del proprio personale offrendo corsi di aggiornamento e potenziamento di soft skills. A tutto ciò si aggiunge il progetto Archways to Opportunity, un programma per aiutare i dipendenti nel conseguimento di un titolo di studio, inoltre possono chiedere agevolazioni per pagare le tasse universitarie.

I ruoli in questa catena sono diversi: i Crew addetti alla ristorazione, i Guest Experience Leader che seguono i clienti per tutto il soggiorno e poi troviamo figure maggiori come manager e direttori che organizzano e coordinano il lavoro.

McDonald’s green verso il futuro

Nel 2025 i giochi per i bambini dell’Happy meal saranno riprogettati con materiali sostenibili. La svolta green di questa catena sarà nei menù rivolti verso i più piccoli. Grazie a questa innovazione ci sarà probabilmente ogni anno una riduzione del 90% dell’utilizzo di plastica rispetto al 2018. Questo progetto era già partito nel 2020 con l’introduzione di confezioni dei giochi e dei libri in carta.

Questo piano ha già permesso di risparmiare 80 tonnellate di plastica all’anno.

Questa multinazionale ha già ottenuto risultati considerevoli, tra cui la riduzione dell’8,5% nelle emissioni dei suoi punti di vendita e il calo di circa il 6% delle diffusioni della catena di approvvigionamento. Riuscirà questa grande realtà come McDonald’s a migliorare ancora di più le proprie potenzialità?

Pagina 7 Marzo 2023 ECONOMIA Numero 2
Di Sharon Biafora e Alessia Pia Morrone McDonald’s offre lavoro in tutta Italia, occasione imperdibile per gli studenti.

Il problema consiste nella regolazione dei tempi di lavoro. Si rischia di intaccare in modo significativo le esigenze di vita. È urgente considerare l’organizzazione e articolazione del tempo di lavoro, ma anche la quantità e la sua suddivisione. “Un lavoratore dipendente su sei fa straordinari non retribuiti nella maggior parte dei casi per carichi di lavoro esagerati o carenza di personale, o per guadagnare di più. C’è poi una percentuale di lavoratori che dichiara di non potersi rifiutare. Un altro dato allarmante consiste nella metà degli occupati che svolge la propria attività in orari antisociali. In particolare, il 18,6 % lavora sia di notte sia nei festivi mentre il 9,1% lavora anche il sabato. Gli uomini solitamente svolgono il lavoro notturno e nei festivi, per le donne invece può capitare anche di lavorare il sabato. Per alcuni rami economici, comelasanità,illavoronotturnooneifestiviènecessario, però questa modalità di sfruttamento sembra divulgarsi anche in altri campi che non necessitano tutte queste ore di lavoro. Troviamo comunque anche circostanze peggiori, alcuni lavoratori sperimentano sia un orario ridotto sia la presenza di orari antisociali. Si tratta di almeno 900mila dipendenti che svolgono la propria attività in maniera irregolare ritrovandosi a disporre

anche di un part time involontario. Il mondo del lavoro è sempre più digitale, veloce e in costante miglioramento,

eppure, ancora oggi persistono problemi irrisolti. La persistenza di usi e abitudini del passato predominano sulle soluzioni equilibrate, sia sulle turnazioni sia sugli orari che non consentano un bilanciamento tra vita e lavoro e non si riesce ad ottenere un “lavoro dignitoso”. La concomitanza di nuove tecnologie dovrebbe generare livelli di produttività più elevati che non rendano essenziali tempi di lavoro “disumani”. D’altronde, una certa rigidità si registra anche sui permessi: il 21,3 % degli occupati affermano di non poter prendere permessi per motivi personali. Gli uomini hanno una maggiore garanzia sui permessi mentre per le donne non vale lo stesso. Troviamo infine una quota di sottoccupati, ovvero di occupati che vorrebbero lavorare di più rispetto alle ore chesvolgono.Lasottoccupazioneèmoltopiùpresentetra le donne anche per la maggiore applicazione della componente femminile nel lavoro part time. Tutti questi dati dimostrano che nonostante i vari progressi fatti dall’uomo ancora oggi persistono problemi a livello

lavorativo, si spera che nel corso del tempo l’essere umano possa arrivare a raggiungere un risultato degno per tutti gli sforzi che vengono fatti dai lavoratori.

Marzo 2023 ECONOMIA Numero 2 Pagina 8

Il lato oscuro di Tiktok

La storia di questo fenomeno dei social inizia nel 2017, quando la Bytedance nel settembre 2016 ha acquistato Musical.ly per 800 milioni di dollari. Si tratta di un’applicazione molto popolare tra i giovani che permette attraverso il playback di creare simpatici video a tema musicale. L’applicazione col tempo ha conquistato un pubblico sempre più ampio in tutto il mondo, specie tra coloro che sono identificati come ‘generazione Z’, ovvero i nati tra il 1997 e il 2010.

A fine 2018, l'app di TikTok è stata scaricata quasi 80 milioni di volte e ha realizzato circa 3,5 milioni di dollari da acquisti in-app, ovvero quelli legati a filtri o effetti che normalmente non sono compresi nel kit iniziale ma hanno un costo a sé. Chi decide di aprire un proprio profilo su TikTok, può caricare video e presentazioni aggiungendo filtri, adesivi, transizioni, gif, schermi divisi e altri effetti grafici per personalizzare al massimo il proprio ‘prodotto’ e inoltre si può usufruire di un’ampia libreria musicale per completare la performance. Come succede con altri social più conosciuti come Instagram, anche gli utenti di TikTok possono seguire gli account che preferiscono e dare loro sostegno con like, commenti o condivisioni sui video che apprezzano di più. Video, hashtag, suoni ed effetti possono essere aggiunti alla sezione dei ‘preferiti’. Esiste anche la moneta virtuale di TikTok, che permette agli utenti di acquistare filtri o donare somme di denaro ai propri creatori preferiti. I profili degli utenti più influenti si contraddistinguono con una spunta arancione affianco al nome e, raggiunto un certo numero di follower e visualizzazioni, è possibile accumulare dei fondi.

TikTok ha un lato oscuro, una parte preoccupante che può portare alla morte. Si parla di gare, la challenge, che diventano virale e fanno perdere la testa come quella sperimentata da una bambina di dieci anni, dopo il gioco atroce in cui ha tentato di sfidare la morte con una cintura stretta al collo, non ce l’ha fatta ed ha perso la vita. Il suo cellulare ha ripreso quella prova estrema e il video è finito su TikTok, dove da mesi spopolava tra i giovanissimi il "Blackout challenge", gioco dello svenimento che consiste nel soffocarsiperpoco tempoperprovareilproprio coraggio, ma anche la sensazione di euforia da asfissia.

Werther: l’influenza di ciò che visioniamo.

Se oggi i social influenzano così tanto le azioni dei giovani da portarle all’estremo e al suicidio, nel passato esistevano altri mezzi che influenzavano le azioni delle persone in modo altrettanto cruento.

È il caso del romanzo “I dolori del giovane Werther”. Questo romanzo del 1774 racconta la storia di un giovane ragazzo, Werther appunto, che incontra una ragazza ad un ballo che però era già stata promessa in sposa ad un altro ragazzo, Albert.

Werther si innamora perdutamente ma per una sorta di “rassegnazione iniziale” e per tener contenta la madre decide di prendere servizio presso un ambasciatore.

Passato l’inverno Werther decide di ritornare a casa, ma apprendere la notizia che i due si sono sposati non fa che far aumentare il suo dolore ancora di più.

Uscito di senno decide di andare dalla ragazza e tenta di baciarla, chiaramente lo respinge e dopo aver avuto l’ennesima conferma che tra loro non ci potrà mai essere niente si suicidò con la pistola di Albert.

Molte persone dopo aver letto il romanzo, si fecero influenzare dai gesti folli che compì Werther stesso e a sua volta molti lettori si suicidarono.

Questofenomenopreseilnomedi“EffettoWerther”,che nonostante i molti anni passati è un fenomeno che si verifica ancora oggi.

Uno di questi casi si accadde nel 1962, dopo che Marilyn Monroe fu trovata morta dalla domestica, la notizia si diffuse molto, e in pochissimo tempo questo scalpore mediatico fece sì che 303 giovani si tolsero la vita dopo aver letto la notizia del suo decesso.

Indipendentemente dai social oppure no e dal periodo storico,la tematicadel suicidio sisente da sempre, isocial non fanno altro che incrementare il numero di vittime, per questo bisogna stare attenti a ciò che guardiamo e lasciamo guardare agli altri sugli smartphone e non solo.

Pagina 9 Marzo 2023 CULTURA E SOCIETÁ Numero 2

Only-Fans e BeReal

La pandemia da Covid-19 ci ha messi un po' tutti di fronte a situazioni di borderline: dall'isolamento alla gestione di rapporti interpersonali con barriere fisiche nuove, come distanza e mascherina, passando per le difficoltà economiche di chi ha perso il lavoro e di chi, cercando, nonhatrovatomoltealternativeprofessionali.Lepersone colpite dalla crisi economica, sono tante, soprattutto giovani che hanno visto in OnlyFans una risorsa per fare soldi.

Un milione di dollari in sole sei ore: questa è la cifra astronomica che la rapper Bhad Bhabie sostiene di aver guadagnato dopo aver aperto il suo account OnlyFans, social network che semprepiù persone annoverano come "'Instagram del porno". Ma cos'è OnlyFans? È una piattaforma in cui i "creator" pubblicano messaggi, foto, video e più in generale contenuti esclusivi per i fans in cambio del pagamento di un abbonamento. Il settore che funziona di più è proprio quello dei contenuti legati al sesso: video espliciti, foto di nudo scattate in base alle richieste degli utenti. Perché comprare qualcosa che esiste già gratuitamente sul web, come ad esempio il porno? Onlyfans crea un contatto più forte tra gli utenti e i loro creatori di contenuti preferiti che invece su altri social network non c'era, quindi il contenuto viene sentito, vissuto come se fosse unico nel suo genere, creato esattamente e precisamente per il singolo fan abbonato. In più la pandemia ci ha privato di molti contatti umani, che abbiamo prontamente sostituito con quelli virtuali: OnlyFans ha risposto, in qualche modo, anche al bisogno di interazioni intime. Non basta pubblicare un video hot per portare a casa cifre da capogiro: tolto l'esempio delle celebrità, una persona qualsiasi può arrivare a guadagnare mensilmente intorno ai 1.000 euro, ma solo se dedica molto tempo ai propri fan; deveinfatti mantenerevivo l'interessee ildialogo con la propria community.

BeReal èun app francesecreata da AlexisBarreyate Kévin Perau nel 2020 ed è in cima alle classifiche dell'App Store superando perfino TikTok e Instagram. Ha fatto della sua autenticità il suo cavallo di battaglia e ora spopola tra i ragazzi superando di gran lunga i social più gettonati, che sono il pane quotidiano irrinunciabile, dei giovani utenti della cosiddetta Generazione Z. Ma come funzione BeReal? Gli utenti ricevono una notifica una volta al giorno, in un orario casuale, con scritto "E’ l’ora del BeReal"; si apre la fotocamera che rimane attiva per due minuti, in cui è possibile pubblicare una foto di ciò che si sta facendo. L'intento è catturare all’istante una foto senza filtri della vita quotidiana dell’utente. Sull'app non è disponibile una funzione "mi piace", gli utenti possono reagire ai post con dei RealMoji, cioè dei selfie in cui si riproduce l'espressione di un emoji. L'app non dispone di filtri o pulsanti di modifica, non consente la pubblicazione di video, non mostra il numero di follower e non contiene annunci. Per incitare gli utenti a pubblicare, l’app impone un limite di secondi senza il quale non si possono visualizzare i BeReal condivisi dagli altri utenti finché non vengono condivisi i propri. Ci sono scatti provenienti da ogni momento del giorno, dalle foto più tipiche di fronte a un computer o ad un ristorante, a quelle più insolite e bizzarre. Facebook e Instagram sono due piattaforme molto simili perché da tanti anni riportano la stessa tipologia di contenuti e proprio per questo, secondo i dati riportati dal Financial Times, il tempo medio di uso giornaliero di questi social è sceso notevolmente, poiché la nostra generazione è attratta dalle novità e dalle tendenze del momento; si suppone che in futuro anche questo social verrà considerato scontato e probabilmente sarà abbandonato dagli utenti attivi attuali, dato che come i social precedenti non riporta niente di nuovo, ed il suo successo si può definire quindi temporaneo a differenza di Tiktok.

Pagina 10 Marzo 2023 I “SOCIAL” DI OGGI Numero 2

Anche in questo numero immaginiamo di avere la possibilità di stare vicino ad un grande personaggio, questa volta una donna che con la sua voce ha saputo incantare, con i suoi test ha narrato la verità ma il cui destino l’ha portata ad un tragico epilogo.

Pensi che se fossi nata nella nostra generazione la tua storia sarebbe finita diversamente?

“Sinceramente penso che se fossi nata in questa generazione la mia fine non sarebbe stata diversa; ovviamente è solo un’ipotesi nessuno potrà mai dirmelo. Vedo una società ancor più ipocrita della mia, avvolta in un alone di finta unità, accettazione e abolizione di ogni pregiudizio e diversità. Penso che la gente sia strana, cambia idea improvvisamente, segue molto più le mode le tendenze e l‘ideologia corrente scordandosi di avere una propria mente che non serve solo d’abbellimento. Vedo che i valori veri stanno decadendo, nonostante ciò, non voglio far di tutta l’erba un fascio e spero che in questo mondo sia rimasta un po' di umanità.”

Le tue canzoni uniscono varie generazioni, sono coccole e consolazione per l’anima. Se dovessi scegliere di essere ricordata per una sola delle tue canzoni quale sarebbe e perché?

“Sono molto felice che nonostante il tempo, possiate ancora ritrovarvi nei miei testi. Non c’è una canzone per la quale vorrei essere ricordata in particolar modo, ogni canzone racconta differenti stati d’animo e ognuna a suo modo parla di me.”

Più volte nelle varie interviste hai parlato affettuosamente del tuo rapporto con Loredana cosa le diresti se l’avessi davanti a te?

“Avrei tantissime cose da dire alla mia cara Loredana, comincerei con: mi manchi moltissimo, non pensare più a ciò che è stato, non prenderti nessuna colpa. E poi concluderei dicendole: mi dispiace di non averti potuto

accompagnare in questa folle vita; ricordati che sei forte, qualsiasi cosa tu decida di fare, anche da lontano, sono e sarò sempre accanto a te, ti voglio bene.”

Oggi la gente ti direbbe che mettere fine alla propria vita solo per un’etichetta è un’esagerazione, uno sbaglio. Cosa ti ha portato a questa fatale decisione? Perché hai smesso di lottare?

“So che lavitaè sacrae credimi non avrei mai voluto finire così. Ero finita in un tunnel buio e per quanto m’impegnassinontrovavopiùlaluce.Hoprovatoalottare contro la gente ed i loro pregiudizi, mi sono ritirata per ben sei anni dalla mia passione, in modo da ritrovare un equilibrio interiore. Nessuno è riuscito a capirmi e d’un tratto mi sono ritrovata isolata ed evitata, le persone mi guardavanocondiffidenza,iprogramminonmiinvitavano più, la mia carriera stava precipitando ed io precipitavo con essa. Ammetto di non essere stata un buon esempio per chi mi ha seguita, mi sono arresa rinunciando a tutto ciò che avevo. A voi però auguro di trovare il coraggio e la forza che non ho avuto io.” Cosa diresti alla te bambina?

"Le direi di rincorrere la felicità, di cercarla nelle piccole cose, di non perdere mai il sorriso, le direi di lottare instancabilmente per ciò che crede e non arrendersi mai, di inseguire i propri sogni e di cantare sempre nonostante tutto e tutti .

Tu sei Mimí devi essere fiera di ciò che sei la vita sarà piena di alti e bassi ma spero che tu possa vedere ovunque la luce"

C'è qualche esperienza che non hai vissuto ma che avresti voluto vivere?

"Ci sono tantissime cose che avrei voluto fare ma soprattutto avrei voluto trovare l’amore vero a lieto fine, avere un rapporto migliore con la famiglia, realizzarmi come persona e come artista"

Mia Martini: una voce limpida immersa nell’oscurità
Marzo 2023 INTERVISTE IMPOSSIBILI Numero 2 Pagina 11

Di Sharon Biafora e Antonio Cerminara

Le voci femminili del momento

Nell’ ultimo decennio sono spopolate numerose cantanti nate sul momento che poi col passare del tempo sono emerse sempre di più fino ad entrare nelle nostre teste. Per conoscere le cantanti del momento possiamo consultare Spotify (un servizio musicale che offre lo streaming di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti).

Tra le artiste italiane più ascoltate, in questo arco di tempo, troviamo:

-Madame. Il suo vero nome è Francesca Calearo, nata il 16 gennaio del 2002, è una rapper e cantautrice italiana. Il suo brano più ascoltato è “Nuda”.

-Elisa. Il suo nome è Elisa Toffoli, nata a Trieste il 19 dicembre del 1977, è una cantautrice, musicista e produttrice discografica italiana. Il suo brano più ascoltato è “A Modo Tuo”.

-Alessandra Amoroso. Nata a Galatina il 12 agosto del 1986, è una cantante italiana. Il suo brano più ascoltato è “Comunque Andare”.

-Elodie. Il suo nome è Elodie Di Patrizi, nata a Roma il 3 maggio del 1990, è una cantante e attrice italiana. Il suo brano più ascoltato è “Margarita”.

-Baby K. Il suo vero nome è Claudia Judith Nahum, nata a Singapore il 5 febbraio del 1983, è una cantante e rapper italiana. Il suo brano più ascoltato è “Roma - Bangkok”.

-Ariete. Il suo vero nome è Arianna Del Giaccio, nata ad Anzio il 27 marzo del 2002, è una cantautrice e compositrice italiana. Il suo brano più ascoltato è “L’Ultima Notte”.

-Annalisa. Il suo nome è Annalisa Scarrone, nata a Savona il 5 agosto del 1985, è una cantautrice italiana. Il suo brano più ascoltato è “Movimento Lento”.

-Mara Sattei. Il suo vero nome è Sara Mattei, nata a Fiumicino il 28 aprile del 1995, è una cantante italiana. Il suo brano più ascoltato è “Altalene”.

-Elettra Lamborghini. Il suo nome è Elettra Miura Lamborghini, nata a Bologna il 17 maggio del 1994, è un personaggio televisivo, cantante e conduttrice italiana. Il suo brano più ascoltato è “Pem Pem”.

-Giusy Ferreri. Il suo vero nome Giuseppa Gaetana Ferreri, nata a Palermo il 18 aprile del 1979, è una cantante italiana. Il suo brano più ascoltato è “Volevo Te”.

Marzo 2023 MUSICA E SPETTACOLO Numero 2 Pagina 12

Di Sharon Biafora

Il grande serale di Amici, tutto ciò che c’è da sapere. Amici è un talent italiano che permette a dei ragazzi comuni (ballerini, cantanti) di fare carriera grazie alla visibilità, agli incontri con personaggi famosi e radio, creando molte opportunità. Questo programma è iniziato il 17 settembre 2001 e ancora oggi continua ad essere un passatempo per molti telespettatori. La conduttrice è Maria De Filippi famosissima in tutta Italia per aver presentato diversi programmi televisivi. Nel corso del tempo ci sono stati vari cambiamenti; oggi consiste nei day-time, nei pomeridiani e infine nel serale. Con il Serale si accede all’ultima fase del programma dove non tutti i partecipanti che sono entrati all’inizio dell’edizione ne faranno parte. Nell’ultima puntata del Serale viene nominato il vincitore o la vincitrice che alzerà la coppa e riceverà una somma di denaro.

Vincitore edizione 2022

Il vincitore dell’ultima edizione è stato Luigi Strangis che ha rappresentato la vittoria di tutta la Calabria essendo originario di Lamezia Terme. Proprio nella sua città, in occasione della finale, è stata organizzata una grande serata in piazza con un maxischermo. Un amore e una passione che sono stati ripagati con questa grande vittoria.

Ma cosa è cambiato dalla prima edizione ad oggi? Vediamo alcune edizioni…

PRIMA EDIZIONE

Nella prima edizione amici si chiamava “Saranno Famosi”. Per i primi mesi il conduttore è stato Daniele Bossari, poi venne sostituito da Maria De Filippi. Le categorie degli alunni erano: cantanti, ballerini, musicisti, conduttori televisivi e attori, oggi invece sono solo cantanti e ballerini.

SESTA EDIZIONE

Nella sesta edizione i ragazzi venivano divisi in due squadre: la Bianca e la Blu. La squadra vincente nominava un membro della squadra perdente candidandolo

all’eliminazione, che poteva essere salvato solo mediante la classifica di gradimento.

OTTAVA EDIZIONE, NONA E DECIMA

Nell’ottava edizione venne introdotta la categoria di cantautori e nella nona sparì la recitazione e apparve il canto lirico. Nella decima invece, per la prima volta ci furono due vincitori: uno per la categoria danza e uno per il canto.

DICIOTTESIMA E DICIANNOVESIMA EDIZIONE

Nella diciottesima e diciannovesima edizione ritornarono i direttori artistici e venne introdotto il libretto dei voti insieme al registro di classe, però vennero abolite le squadre in modo che ognuno potesse giocare per sé stesso.

VENTIDUESIMA EDIZIONE

Ed arriviamo ad oggi con la ventiduesima edizione, il daytime viene trasmesso solo ed esclusivamente su Canale 5. I professori di canto sono: Rudy Zerbi, Arisa e Lorella Cuccarini. I professori di ballo sono: Alessandra Celentano, Emanuel Lo e Raimondo Todaro. La novità è stata il banco del pubblico, in caso di eliminazione da parte di un professore il televoto poteva decidere di far rimanere l’allievo/a affidandolo a due professionisti del programma (questa opportunità ora non è più disponibile).

Siamo pronti per il serale di questa edizione?

Il serale della ventiduesima edizione è finalmente iniziato il 18 marzo. Nella prossima edizione del giornalino scolastico non perdetevi il seguito del serale di amici.

Marzo 2023 SPETTACOLO Numero 2 Pagina 13

Una serie che ha appassionato intere generazioni e tiene incollati tutti allo schermo con i cuori palpitanti per il modo in cui storie di ragazzi si intrecciano e si perdono.

I Parte. L’amata serie inizia con l’arresto di due

una donna e pur non avendo compiuto il fatto, viene arrestato in seguito alla morte improvvisa della donna. Filippo e Cardiotrap ebbero sin da subito un forte legame sia affettivo che musicale, infatti insieme compongono alcuni pezzi.

personaggi che si riveleranno cruciali per l’andamento della vicenda: stiamo parlando di Carmine Di Salvo e Filippo Ferrari.

I due ragazzi sebbene si trovino nello stesso ambiente, in realtà non hanno niente in comune.

Da una parte troviamo Carmine, appartenente a una famiglia camorrista dalla quale cerca di fuggire e non prenderne esempio e nonostante la sua voglia di riscatto, viene arrestato per aver ucciso un ragazzo che stava per violentare Nina (la sua fidanzata).

Dall’altra invece c’è Filippo, il classico ragazzo del nord, benestante e con la famiglia apparentemente perfetta, arrestato, a sua volta, per aver fatto cadere per errore un suo amico da una piattaforma conseguentemente l’uso di stupefacenti in una serata tra amici.

I due giovani una volta entrati nell’ IPM (Istituto Penale per Minorenni) di Napoli, ancora disorientati dal trovarsi entrambi in un ambiente diverso, cercarono, anche se con molta difficoltà di aiutarsi a vicenda. Questo li aiuterà a sopravvivere. Durante il loro percorso incontreranno Cardiotrap, arrestato perché obbligato a rapinare

Oltre agli amici c’è anche chi vuole il “potere”: Ciro Ricci (il capo) proveniente anch’esso da una famiglia camorrista rivale a quella di Carmine, Edoardo Conte (la spalla destra di Ciro), Totò, Milos, Pino (che in seguito si allontanerà dalla “Gang” perché i suoi stessi “AMICI” gli uccidono il cane e allaccia il rapporto con Carmine e Filippo) e O’Pirucchio (che dopo diverse vicende vuole cambiare e uscire dalla Gang). Nelle stagioni successive entrerà in scena anche l’IPM femminile e nasceranno alcune storie d’amore sia tra detenuti, sia tra coloro che lavorano nell’ IPM.

I brani musicali: dallo schermo fino ai nostri cuori

All’interno della serie ci sono molti brani significativi che riescono a trasportarci attraverso le parole e la melodia. Tra questi possiamo trovare “O Mar For”, nonché la sigla della serie e “Sangue Nero” entrambe scritte e cantate da Matteo Polillo (Edoardo Conte) ma interpretate all’interno della serie da Cardiotrap e Filippo.

Nell’ultima stagione Cardiotrap e Filippo interpreteranno il brano “Origami all’alba” copiato poi da Crazy J e Valentina (produttrice musicale). Canzone scritta da Matteo Polillo che decise successivamente di produrre e pubblicare su Youtube e Spotify insieme alla versione con CLARA.

Marzo 2023 SERIE TV DEL MOMENTO Numero 2 Pagina 14
Di Antonio Cerminara, Valentina Celibato e Arianna Strancia Mare fuori sta spopolando in tutta Italia e non solo. Ma quali sono i dettagli legati alla serie e ai personaggi?

Marzo

2023

vediamo ragazzi, a volte anche minorenni, che compiono atti sconsiderati, mossi direttamente dall'intento di uccidere, probabilmente, per appagare il proprio istinto. Quello che mi chiedo è: serve davvero tutta questa violenza per ottenere quello che si vuole? Perché la soluzione dev'essere così immediata e crudelmente brutale?

Arancia meccanica è un film (ispirato all'omonimo libro) di Stanley Kubrick del 1971. Ormai sono passati più di 50 anni dalla pubblicazione del film

(dal libro ormai più di 60), eppure i problemi sottolineati nell'opera sono ancor attualissimi, soprattutto l'ultraviolenza, la stessa che vediamo ormai ogni anno soprattutto d'estate, la stessa che portano avanti le cosiddette "baby gang".

Ormai è un morbo che ci perseguita terrorizzando soprattutto i ragazzi: a molti rende quasi impossibile il semplice e solitamente scontato uscire di casa.

Trama

Alex (il protagonista del film) e i suoi amici rappresentano quelle che, secondo Kubrick, sarebbero state le generazioni future e fù straordinariamente accurato: con una forte critica voleva mostrare la sua visione distopica del futuro e come i giovani in questo non fanno altro che prendere quello che vogliono semplicemente con la forza, cercano di portare avanti le proprie conquiste in modo animalesco, come in una distopica giungla, ed esattamente come molti ragazzi al giorno d'oggi, alcuni come Alex hanno semplicemente il desiderio di esercitare violenza verso l'altro, per godere di una sorta di superiorità primordiale, come tra due predatori. Come nella realtà, si arriva ad un punto dove, molto spesso per sbaglio, si finisce per compiere un omicidio guidato da questa ultraviolenza. A quel punto non si torna più indietro.

La società dei ragazzi

Questi eventi capitano in continuazione nella realtà in cui viviamo, addirittura vediamo esempi peggiori,

Forse si tratta solo di istinti animaleschi, forse alcune persone non sono in grado di farne a meno, quasi come un impulso sessuale, forse non è altro che questo il fine. La società dei ragazzi pian piano sta diventando un mondo di giovani carnefici. Ma se è vero questo, continuano ad essere vere le realtà presentate nel film relative alle istituzioni, che non tendono a rispettare i bisogni dell'individuo ma ad annullarlo, non c'è rieducazione, solo annichilimento. C'è solo un bisogno di conformarsi nell'estremo "bene" e nell'estremo male. C'è chi esercita ultraviolenza che molto spesso si conforma al male e chi si conforma alla fino ad annullare i propri bisogni in quanto esseri umani.

Il libero arbitrio

Il libero arbitrio è ciò a cui ogni essere umano dovrebbe tenere eppure, secondo me, ciò è corretto fino ad un certo punto, avendo autocontrollo, cercando di fare sì che il nostro libero arbitrio si fermi quando danneggia quello del prossimo.

CINEMA
A mio parere Alex è un po' come un Pinocchio attualizzato, difatti, il Pinocchio di Collodi non era altro che un burattino. Un burattino che sceglie la strada sbagliata facendosi manipolare: Alex si fa manipolare prima dai suoi impulsi e poi dalla società venendo annullato il proprio libero arbitrio. Credo che proprio per questo ogni persona, ad un certo punto della sua formazione, debba guardare Arancia Meccanica per comprendere quale sia l'esempio sbagliato da seguire nel nostro mondo e per fare sì che il nostro presente non sia distopico come il futuro immaginato nel film. Pagina 15
Numero 2
Arancia Meccanica: l'ultraviolenza immaginata da Kubrick è ormai realtà?

La Redazione

#8MARZO

Una dieci mille: riflessi, immagini e voci di donne. Nella manifestazione sono state presenti le classi terze dell’Istituto Gangale per condividere idee, poesie, testi e pensieri inerenti questa giornata L’otto marzo non è un’occasione di festa ma di riflessione, un momento per entrare a contatto con il mondo delle donne, tutte diverse tra di loro ma importanti allo stesso modo. Le donne hanno percorso un lungo cammino, vissuto tante vicende ehannoavutogranditrasformazionieccoperchélanostra Dirigente ha voluto introdurre un suo pensiero su come la donna sia simile ai vari colori e ai diversi disegni che vediamo attraverso un caleidoscopio poiché ella è come una struttura in movimento e dalle mille sfaccettature. Le mille e una donna della storia hanno contrassegnato epoche e culture ed oggi anche la nostra. Durante la manifestazione si è tenuto un minuto di silenzio, per ricordare lo spiacevole incidente di Cutro e tutte le donne che purtroppo hanno perso la vita. Hanno esordito gli alunni dell’Agrario con un lavoro digitale sulle biografie delle donne più importanti del medioevo come Teodora, Ildegarda di Bingen, Matilde di Canossa e Christine de Pizan. “Ogni volta che una donna lotta per sé stessa lotta per tutte le altre” questo il pensiero emerso dall’osservazione delle grandi donne del passato storico che ci hanno preceduto. Si è proseguito con il lavoro dei ragazzi dell’AFM che si sono soffermati sul discorso pronunciato all’ONU nel 2013 da Malala Yousafzai, attraverso la lettura di passi tratti dal libro Io sonoMalala. Gli studenti del Geometra hanno presentato un breve filmato del film “La madre di Cecilia” tratto dai “Promessi Sposi” per parlare di una donna la cui dignità, compostezza ed eleganza suscita rispetto e considerazione nonostante non abbia titoli ne sia mai stata glorificata nella storia. Il Classico ha presentato un filmato narrato con le loro voci fuori campo, che hanno accompagnato immagini toccanti di donne sfruttate in guerra e nel lavoro, che parlano del proprio vissuto e chiedono diritti, libertà, accettazione nella società, protezione e comprensione. Gli studenti dell’Alberghiero hanno realizzato altresì un lavoro digitale sulla Regina Elisabetta. Di lei vengono citate alcune delle sue frasi più celebrie qui neriporteremo una molto significativa: “Oggi noi DONNE, abbiamo bisogno di un tipo speciale di coraggio. Non quello necessario in battaglia, ma quello che ci fa difendere tutto ciò che sappiamo che possa essere giusto, vero e onesto. Abbiamo bisogno di quel coraggiochepuòresistereallasottilecorruzionedeicinici, in modo da poter mostrare al mondo che non abbiamo paura del futuro”.

Conclude il Turistico con la professoressa Novello che introduce la storia travagliata di Alda Merini, ostacolata negli studi dalla madre convinta che una donna di quell’epoca doveva avere solo il ruolo di mamma e di massaia ma che alla fine raggiunge il suo riscatto.

Segue la lettura recitata degli alunni di tre delle sue poesie: Sorridi Donna, A tutte le Donne, Inno alla Donna

Marzo 2023 INSIDER Numero 2 Pagina 16

La donna caleidoscopica

L'incontro di oggi vuole essere un momento di riflessione, un'occasione per tratteggiare il caleidoscopico mondo delle donne, un universo dalle mille sfaccettature, proprio comei numerosi frammenti divetro colorati dello strumento ottico, che, quasi per magia, formano una molteplicità di figure e strutture in continuo movimento. Attraverso un lungo cammino, soggette ad alterne vicende e incessanti trasformazioni, le mille e una donna della storia hanno contrassegnato epoche e culture. E in tal senso, la nostra riflessione nasce appunto dal bisogno di analizzare quelle svariate combinazioni di colori, di forme e di immagini, in altre parole, di considerare quanto le donne hanno realizzato, pensato, inventato e realizzato nel corso del tempo. Protagoniste di grandi cambiamenti, instancabili eroine, fortemente fragili, tenacemente attaccate a ideali, valori e sentimenti. Siamo solitiparlaredi donne che hanno cambiato lastoria e la cultura tradizionalista, ma questo è un viaggio parziale nell'universo femminile, esiste infatti una storia spesso taciuta, costellata di sconfitte, di divieti e di obblighi, irta di ostacoli, chiusa in spazi angusti difficili da aprire, trasmessa spesso con disattenzione, se non del tutto taciuta. È questa la vicenda delle donne “normali”, spesso anonime, che tutti i giorni fanno sì che uomini "importanti” possano calcare la scena di grandi spettacoli. Ci sono donne che portano il peso di immani fardelli, donne sopravvissute a tragedie disumane... donne che congrande resilienza continuano la loro strada compensando l'assenza di mariti in guerra. Eppure, nonostante difficoltà, disparità e pregiudizi incontrati sulla loro strada, le donne ci sono sempre state, ci sono e ci saranno sempre: nell'arte, nella politica, nella religione, nella cultura, nelle scienze, in ogni ambito lavorativo e professionale le donne hanno tenacemente voluto essere presenti. E questo, alla luce degli infiniti ostacoli, è già di per sé sorprendente. Come mi insegnate voi stesse, "c'è qualcosa di davvero speciale in una donna che riesce ad emergere in un mondo di uomini. Ci vuole grazia, forza, intelligenza, impavidità e coraggio per non accettare mai un no come risposta”.

allora, nessuna eroina di tradizione letteraria e sapore libresco,maunadonnavera,reale,fragilecomeilcristallo incrinato,ma, allo stesso tempo,forte ederoica per lasua granitica resilienza quotidiana. Donne uniche proprio come voi, mie instancabili prof, mie care alunne, mie solerti collaboratrici, donne dolcemente combattive, pronte a sfidare limiti con la forza di sorriso e con la determinazione di mille, e forse più, uomini. A voi tutte il mio pensiero, il mio affetto e la mia gratitudine.

Marzo 2023 INSIDER Numero 2 Pagina 17
La Vostra Dirigente Prof.ssa Serafina Rita Anania

Di

Lo Sport in Calabria

In Calabria esistono tantissime società sportive che fanno gioire i tanti tifosi, e danno grandi emozioni. Qui di seguito riportiamo alcune realtà dello sport calabrese

Pallavolo Parlando della Serie C maschile, troviamo la Volley Bisignano che sta dominando il campionato con il record assoluto di ben 19 vittorie su 20 gare svolte, ma non è l’unica. Salendo di categoria, in serie A2, troviamo la Tonno Callipo Volley di Maierato VV che non solo ha dominato il campionato nazionale, ma ha addirittura vinto da pochi giorni la quarta coppa Italia di serie A2. Attualmente sta lottando per salire nella massima serie Nazionale, la A1. Parlando della serie D femminile calabra, troviamo tante squadre di diversi gironi che stanno dominando i rispettivi campionati etra queste,c’è una squadra a noi molto vicina e si tratta della ASD Volley Cirò Marina, si trova al primo posto nel suo girone ed ha conquistato l’accesso alla Final Four di coppa Calabria di serie D femminile e dopo lavittoria con il Perla di Calabria di Rossano è automaticamente salita di categoria, conquistando la serie C

Ma che dire di altre discipline sportive eccellenti che onorano la Calabria anche a livello nazionale ed oltre? Scopriamo altri personaggi di talento che coronano il nostro orgoglio.

Cataldo Amodeo di Cirò Marina, appassionato di Kickbox, (sport da combattimento) è stato campione italiano pro di K-1 categoria 85 kg; ha vinto a Modena per KO al primo round, il 23 maggio 2021. Il 20 settembre 2022, Rocco Graziano nella gara tenuta in Polonia, è stato nominato campione del mondo del karate. Varie volte è stato criticato per la sua altezza e per le sue origini calabresi, (il padre è nato a Cariati) e lui molto legato alla sua amata

Calabria, risponde alle critiche così: “Come ogni calabrese mi sento buono come il pane ed ho rispetto per tutti anche per chi non conosco, ma allo stesso tempo quando voglio andare a prendermiqualcosa, da buon calabrese lo faccio”

Il 25 settembre 2022 per la prima volta nella storia della vela latina, Reggio è divenuta campione d’Italia con la barca Nonna Silvana, vittoria ottenuta a Capodimontesul lago di Bolsena con l’equipaggio composto da tre persone, ottenendo il primo posto nella categoria “gozzi”.

La scuola di ballo Asd Passione Danza di Catanzaro, nel 2022, con tre coppie diverse di ballerini per le danze latinoamericane, nelle diverse categorie, hanno vinto in totale le tre coppe Italia.

Giovanni Tocci, di Cosenza, ha vinto l’aprile 2022, il campionato italiano dei tuffi da 1 metro, tenutosi a Torino, non è stata comunque la prima volta ad ottenere il titolo “Campione d’Italia”, mentre ad agosto 2022, agli europei che si sono tenuti a Roma, ha conquistato il terzo posto con la medaglia di bronzo. Questi sono alcuni dei tanti orgogli della Calabria, che dimostrano quanto la nostra regione sia veramente all’avanguardia avendo in seno tanti campioni in variediscipline sportive etanti altri continuano a distinguersi con primati assoluti rappresentando quella palestra di vita che deve essere d’esempio a tanti giovani. In quest’epoca che viviamo, dove si opera e si studia solo in funzione di un futuro lavorativo e non sono ammesse distrazioni, lo sport può essere un’attività ristoratrice che permette di raggiungere la maturità nutrendo la vita, il pensiero e l’emotività

Marzo 2023 SPORT Numero 2 Pagina 18

di Ida Stancato MARCHI

E LOGHI

NEED TO KNOW

Nella moda il brand e tutto. Marchi come Louis Vuitton, Coco Chanel, hanno dei loghi riconoscibili e sono entrati a far parte della nostra vita. I grandi marchi devono il loro successo ad una grande bibita:laCoca-Cola.Questabevandaelasuacaratteristica scritta in corsivo sono un modello per tutti. All’inizio la Coca-Cola viene distribuita dalle farmacie in quanto si pensava avesse effetti curativi; da allora diventa un fenomeno globale. Lo stilista Jeremy Scott è noto per aver fornito a Britney Spears un brand ed una collaborazione con Adidas nel suo video Scream & Shout ma rende omaggio anche alla Coca-Cola realizzando delle felpe che ne riprendono il design.

Al logo della Coca-Cola si ispirano anche altri stilisti che fanno sfilare queste creazioni in passerella, così come faranno Dolce e Gabbana con una linea maschile interamente ispirata al famoso logo. Moschino, Versace e Karl Lagerfeld disegnano le bottiglie per il marchio. Anche Disney ci accompagna da molto tempo. Lady Gaga indosserà persino un vestito disegnato dallo stilista Jeremy Scott con il volto di Topolino confermando l’enorme potere di questo marchio. Molti gli abiti in passerella con il protagonista della Disney. Nel 2012 Marc Jacobs in occasione della settimana della moda a New York, nella sua collezione ispirata agli anni 60, nel via vai del bianco e nero degli abiti, spunta su una maglia corta Topolino.

A tutti piacciono le classifiche. Secondo la Top 10 dei marchi, Chanel è il più richiesto, seguono Prada e McQueen.

KNOW YOUR DESINER

Lo stilista e regista cinematografico Tom Ford è riuscito a creare un marchio di grande successo. Da una carriera iniziata come architetto, capisce che la sua passione è la moda e dopo aver lavorato per Gucci, alle cui passerelle regala una ventata d’aria fresca e tanto sex appeal, nel 2004si separada Guccie lancia un impero cheporta ilsuo nome, prima con la linea uomo poi nel 2010 con quella donna.

Le star del mondo della musica e del cinema sfilano i capi dello stilista. Justin Timberlake quando lancia il suo singolo c’è un solo marchio che vuole indossare: Tom Ford. E se il diavolo veste Prada i cult della moda si lasciano guidare da un’altra grande icona, una donna che non sfila sulle passerelle ma ne determina stile e successo. Direttrice del giornale Vogue America, lei è Anna Wintour. Ma a chi altri potrebbero puntare i grandi marchi per aumentare ancora di più il loro successo se non l’icona della moda, imprenditrice, donna perspicace e di grande fama? Stiamo parlando di Madonna, che da più di trent’anni tocca le vette del successo musicale nel mondo. Lei è il volto delle campagne pubblicitarie di grandi marchi come Dolce e Gabbana.

Marzo 2023 MODA Numero 2 Pagina 19

di Rosy dell’Aquila e Fatima Trovato LE CUZZUPE

Dopo di che riprendiamo l’impasto delle cuzzupe e stacchiamo dei pezzetti per dare sfogo alla nostra fantasia. Per esempio, con le mani formiamo dei piccoli filoncini ed intrecciamone due tra loro, arrotoliamo e fissiamo le due estremità in modo da formare una coroncina. Spennelliamo la superficie con un tuorlo, aggiungiamo i confettini colorati ed al centro l’uovo sodo. Dopo aver realizzato le nostre forme, facciamo cuocere le cuzzupe in forno statico a 180° per circa 20 minuti (per tempi e temperature regolatevi in base alla tipologia dei vostri forni). Devono riposare qualche ora prima di essere consumate. Ed ecco pronte le nostre cuzzupe

VARIANTE CON IL NASPRO

Le cuzzupe possono essere decorate in modo ancora più gustoso glassandole con un particolare zucchero ricavato dall’emulsione di pochi ingredienti.

Questa volta ci siamo lasciati accattivare dal tipico dolce pasquale che profuma le nostre case e fa divertire grandi e piccininelrealizzare forme tradizionalicome leclassiche bambole (foto) ma anche moderne e sfiziose. Dunque, mettiamoci a lavoro.

INGREDIENTI:

300 g di Farina 00

120 g di Zucchero semolato

50 g di Strutto (o burro)

1Uovo (per l’impasto)

1 cucchiaino di Lievito in polvere per dolci

30 g di Latte

q.b. di Scorza di limone

q.b. di Confettini colorati

PROCEDIMENTO:

Iniziamo facendo bollire le uova che serviranno per la decorazione delle Cuzzupe e lasciamole raffreddare. Mettiamo in una ciotola la farina, facciamo un buco al centro ed uniamo: lo strutto, l’uovo, il latte, il lievito, la scorza grattugiata del limone, lo zucchero edimpastiamo tutti gli ingredienti fino a formare un panetto, lo avvolgiamo nella pellicola trasparente e facciamo riposare in frigorifero per 30 minuti

INGREDIENTI PER LA GLASSA:

2 Albumi

250g di zucchero

Succo di limone

PROCEDIMENTO:

Quando le cuzzupe sono in forno iniziamo a preparare la glassa. Con una frusta elettrica montiamo gli albumi e aggiungiamo un paio di cucchiai di zucchero per volta. Quando la glassa sarà bella lucida e ben soda, uniamo il succo di limone. Montiamo ancora per qualche minuto e poi decoriamo le cuzzupe, ormai pronte. La glassa si indurisce facilmente quindi va usata entro una quindicina di minuti.

Marzo 2023
Numero 2 Pagina 20
RICETTE DELLA TRADIZIONE

di Rosy dell’Aquila e Fatima Trovato LA

Mettiamo lo strutto e facciamo assorbire, stessa cosa per l'olio.

Infine uniamo il liquore all'anice.

Ottenuto un impasto liscio e ben incordato, mettiamo in una ciotola e facciamo lievitare fino al raddoppio (circa 6/7 ore).

Una volta lievitato, dividiamo l'impasto in 8 parti uguali e formiamo dei serpentelli che andiamo ad intrecciare a due a due, formando un nido; facciamo lievitare per almeno 2 ore.

Una volta che i nidi sono ben gonfi e lievitati, spennelliamo con un uovo sbattuto e latte.

Cuociamo in forno caldo a 180° per circa 10 minuti, poi a 150° per altri 15-20 minuti.

Un pane dolce, profumatissimo, morbido e delizioso, proprio come le antiche tradizioni.

La Cuagliaccia è un antico lievitato dolce albanese che si prepara in occasione della Pasqua. La sua caratteristica è soffice e gustosa, quindi vi consigliamo di provarla.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 kg di farina 0

300 g di acqua a temperatura ambiente

200 g di zucchero semolato

200 g di lievito madre (rinfrescato 2 volte) oppure 7-8 g di lievito di birra fresco sciolto nell'acqua prevista

50 g di strutto

50 g di olio extravergine di oliva

4 uova + 1 per spennellare

30 g di liquore all'anice

PROCEDIMENTO:

Impastiamomettendolafarinanellaciotola,spezzettiamo la pasta madre, ed uniamo l'acqua. Aggiungiamo lo zucchero e le uova, gradualmente, e continuiamo ad impastare.

CUAGLIACCIA
Marzo 2023 RICETTE DELLA TRADIZIONE Numero 2 Pagina 21

L’istruzione ha un valore fondamentale per la repubblica italiana tanto che ad essa sono rivolti gli articoli 33,34 della costituzione.

La scuola come ogni società è soggetta a diritti e doveri per vivere in un ambiente costruttivo ed armonioso. Lo statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, noto anche come lo statuto degli studenti, è un regolamento governativo che disciplina la vitastudentesca, provieneda unadiscussione fra il Ministero della pubblica istruzione e gli studenti delle varie consulte provinciali, divulgato con il decreto del presidente della repubblica 249 del 24 giugno 1998. Per rimanere al passo con i tempi nel 2007 venne modificato per disciplinare il fenomeno del bullismo scolastico.

Lo statuto è composto da sei articoli: vita della comunità scolastica, diritti, doveri, disciplina, impugnazioni, disposizioni finali.

Lo statuto degli studenti è un documento che tutti gli studenti dovrebbero leggere, per conoscere i propri diritti, che hanno l’identico peso dei propri doveri. Rispettiamo gli obblighi e le regole che l’ambiente scolastico impone, ma allo stesso tempo rivendichiamo i diritti che ci spettano in modo da creare una scuola più giusta coerente e responsabile, nella quale oltre ad istruirci sulle varie materie si dà valore alla crescita dell’alunno nella sua integrità, una scuola che dia più opportunità di fare nuove esperienze, una scuola che dia fiducia ai propri alunni e che l’incoraggi e stimoli a migliorare.

In questo numero ci soffermeremo su alcuni punti inerenti ai diritti e ai doveri che un discente dovrebbe avere.

Articolo 2 i diritti

Comma 1, 3, 4 e 8

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificatache rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazioneedefinizionedegliobiettivididattici

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

o servizio educativo-didattico di qualità;

o offerte formative aggiuntive

o iniziative concrete

o la salubrità e la sicurezza degli ambienti

o un’adeguata strumentazione tecnologica;

o servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

Marzo 2023 LO STATUTO DEGLI STUDENTI Numero 2 Pagina 22

Professori e alunni, un legame curioso, forse a volte un po' ingombrante ma tremendamente stimolante. Come ogni anno arriva il fatidico momento, il quinto anno e con esso le ansie per gli esami, lo studio e i giorni scorrono veloci come mai. Ma prima della fine dell’anno accademico, c’è una data che si aspetta con altrettanta ansia poiché è da essa che scatta il conto alla rovescia, sono i cento giorni all'esame di Maturità

Questa tradizione va avanti ormai da anni. Il pranzo dei 100 giorni è un’occasione per festeggiare insieme ai professori e alla Dirigente la fine di un lungo percorso scolastico insieme, è un momento di allegria, di forti emozioni.

Ecco come i ragazzi che hanno festeggiato quest'anno:

TURISTICO CLASSICO ALBERGHIERO AGRARIO RAGIONERIA SIA RAGIONERIA AFM E adesso non vi resta che studiare.....! La Redazione Marzo 2023 #100giorni Numero 2
Marzo 2023 Giochi Numero 2
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