Il cancro e la sessualità femminile

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team interdisciplinare composto da oncologi e specialisti in medicina della riproduzione già prima dell’avvio di un trattamento anticancro. Trova ulteriori informazioni a partire da pagina 30. Chemioterapia In determinate circostanze una chemioterapia può compromettere la funzione delle ovaie, a seconda dei medicamenti usati, del loro dosaggio e dell’età della paziente. Radioterapia Le ovaie sono molto sensibili alle radiazioni. Già piccole dosi possono comprometterne irreparabilmente la funzionalità. L’irradiazione della vagina spesso provoca aderenze della parete dell’organo (le cosiddette «sinechie») e restringimenti. Terapia antiormonale La crescita di alcuni tumori, in particolare dei tumori del seno, dell’utero e delle ovaie, è favorita dagli estrogeni. La produzione o l’effetto di tali ormoni possono essere bloccati con medicamenti, arrestando di conseguenza lo sviluppo del tumore. Perciò contro i tumori ormonodipendenti il trattamento può essere integrato da terapie antiormonali per inibirne la crescita.

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Tuttavia il rovescio della medaglia di una terapia antiormonale è la comparsa di disturbi simili a quelli della menopausa (vedi p. 14), che in parte possono essere più intensi rispetto a quelli del graduale climaterio «naturale». La terapia antiormonale non va confusa con la terapia ormonale, nella quale al contrario vengono somministrati ormoni per alleviare i disturbi causati dalla loro mancanza nell’organismo (vedi p. 15). Per ulteriori informazioni sulle terapie antiormonali La invitiamo a leggere l’opuscolo della Lega contro il cancro «Terapie medicamentose dei tumori» (vedi p. 66). Chieda ragguagli al suo medico sulle opportunità e sui rischi di queste forme di terapia e sulle possibili conseguenze.


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