Kleos 23 gennaioweb

Page 1


VENTITRÉGENNAIO2016

Ora sì che a Partanna le feste...saranno sempre migliori! di Antonino Bencivinni

L

’assessore municipale di Partanna Francesca Accardo ha rassegnato l'11 gennaio le sue "inderogabili dimissioni" che sono arrivate dopo due anni e mezzo circa di mandato assessoriale. Per due anni, come gli altri assessori, Accardo ha rinunciato alla sua indennità di carica. Nel testo della comunicazione la dott.ssa Francesca Accardo che è preside dell’Istituto Superiore “D’Aguirre – Dante Alighieri” di Salemi-Partanna ha avuto parole di apprezzamento per tutti (presidente del consiglio, consiglieri di maggioranza e di opposizione, assessori ed impiegati comunali), tranne che per il sindaco Nicola Catania al quale ha augurato però che "possa realizzare grandi cose per la comunità partannese". Come era nelle previsioni di tutti, è stato Angelo Bulgarello, esperto del sindaco dal 2013, a diventare il nuovo assessore della giunta di Nicola Catania in sostituzione della dimissionaria Francesca Accardo.

A Bulgarello sono state assegnate le deleghe appartenute ad Accardo: Famiglia e Politiche sociali, Pubblica Istruzione, Pari opportunità e politiche di genere, Beni Culturali e Ambientali, Patrimonio artistico storico e monumentale, Sport e politiche giovanili, Turismo e Spettacolo. E' soprattutto quest'ultima delega che, probabilmente agli occhi dello stesso sindaco, ha fatto vedere in Bulgarello (che ha una personale esperienza politica e amministrativa ed un rapporto di amicizia consolidata col sindaco: è stato consigliere comunale del Comune di Partanna dal 1994 al 1998, assessore dal 2003 al 2012 nelle giunte Culicchia e Cuttone, dal 2013 fino ad oggi è stato esperto del sindaco a titolo gratuito) l'elemento in grado di contribuire a conferire lo sprint necessario alla giunta in questa direzione: una sorta di superman capace di impedire un calo

di tono come quello natalizio in cui non si sapeva nemmeno se c'erano le luci del Natale, tanto erano mini (vedi foto), ma soprattutto in grado di programmare, col sindaco, feste estive più significative delle precedenti che pure erano già di qualità. La posta in gioco sarebbe il grande risultato di consenso sempre maggiore, nel settore peraltro di riconosciuta competenza e di consolidato consenso, in un momento che sarà elettoralmente significativo: due anni dalla fine del mandato comunale ed un anno (forse) da elezioni politiche anticipate.

Il gruppo musicale “Società per Azioni” dona due panchine alla città

MARINELLA DI SELINUNTE - “A nome dell’intera comunità castelvetranese voglio ringraziare i componenti della SPA, Franco Messina, Marcello Romeo, Bruno Musiari, Mario Giammarinaro e Vincenzo Lo Porto per la sensibilità che hanno ancora una volta dimostrato – ha detto Errante -. La grande famiglia della Spa non è nuova ad iniziative benefiche in favore di chi è più sfortunato, ma l’odierno gesto denota il grande amore che questo gruppo ha per la propria città. Le azioni concrete come questa sono il segnale di come la nostra comunità sia cresciuta e voglia porsi all’attenzione per quella che è, una comunità di gente laboriosa che ha

a cuore la crescita e l’abbellimento del territorio”. Queste sono le parole dette dal Sindaco di Castelvetrano Felice Errante che ha preso parte alla cerimonia di consegna delle due panchine che la storica band della Società Per Azioni ha voluto donare alla città e che sono state collocate presso il piazzale Efebo di Marinella di Selinunte. La scorsa estate, in occasione dell’esibizione all’interno del Parco Archeologico di Selinunte, il Centro artistico e culturale SpA Società per Azioni Music aveva raccolto dei fondi che sono stati utilizzati per

Il prossimo numero sarà in edicola il 13 febbraio 2016 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

2

abbellire un angolo della borgata. Cosi sono stati acquistati un vaso e due panchine in legno che il mese scorso sono stati collocati in uno degli angoli più belli della borgata marinara.

Sommario del n. 1 PARTANNA - I collaboratori di Kleos festeggiano gli 8 anni di attività

p.

3

CASTELVETRANO - Una futura olimpionica di Castelvetrano

p.

4

PSICOLOGIA - L’amaxofobia: la Paura di Guidare

p.

5

SALUTE - La dieta del futuro

p.

6

PARTANNA - Intervista alla presidente della Fidapa

p.

6

PARVA FAVILLA - A quando il rimborso della Tasi non utilizzata?

p.

10

SALEMI - La Notte Bianca del Liceo Classico di Salemi

p.

11

RICETTE, GIOCHI E PASSATEMPI

p.

12

LE FARMACIE DI TURNO dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016

p.

14


VENTITRÉGENNAIO2016

I collaboratori di Kleos si sono riuniti per festeggiare gli 8 anni di attività del giornale

A

nche nel 2015 i collaboratori di Kleos si sono riuniti alle "Baccanti" di Partanna per fare il punto della situazione del giornale e per festteggiare gli 8 anni di attività ininterrotta di Kleos che con costanza certosina è stato presente ogni mese

alla scadenza fissata nelle edicole di Calatafimi-Segesta, Salemi, Gibellina, Santa Ninfa, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Castelvetrano, Campobello e Mazara del Vallo. Kleos è stato presente anche, per la provincia di Agrigento, a Ribera e a Menfi. Tra i collaboratori

molti erano assenti giustificati: da Piazza a Pellicane, da Lucio Bencivinni a La Rocca, da Magro a Bondì, a Di Maria. Il giornale si sta preparando alle sfide dei 9 e 10 anni di attività che ci auguriamo di vincere con la stessa determinazione manifestata nel passato.

Kleos è anche quotidiano on line Consultatelo su www.giornalekleos.it

Se volete essere informati in tempo reale cliccate "mi piace" nella pagina www.facebook.com/KleosGiornale 3


Castelvetrano

I

VENTITRÉGENNAIO2016

Una futura olimpionica di Castelvetrano

’I Presidente del Circolo della Gioventù, prof. Vito Roma, e dell’Unitre Università delle Tre Età Castelvetrano Selinunte, preside Antonio Ferri mercoledì 23 dicembre, nel salone del Circolo della Gioventù, alla presenza di tanti Soci ed altrettanti amici e conoscenti, hanno festeggiato l’arrivo del Natale. Sono intervenuti il Sindaco, Felice Errante e l’assessore ai BB.CC e allo Sport, Salvatore Stuppia. Ha impreziosito, a sorpresa, la serata la straordinaria campionessa di scherma, Loreta Gulotta. Dopo il saluto di benvenuto diretto a tutti i partecipanti del prof. Vito Roma che ha tenuto a sottolineare le tante iniziative culturali realizzate con l’Unitre, il Preside Ferri traccia un breve curriculum di Loreta Gulotta. Loreta è nata a Salemi ma è da sempre vissuta con la sua famiglia a Castelvetrano. Ha frequentato il

“G.B. Ferrigno” negli anni 1998 - 2002 laureandosi poi in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Da giovanissima ha praticato lo sport Scherma e Sciabola per diventare un'autentica promessa della scherma nazionale. Milita nella Società Fiamme Gialle e ad oggi i successi non si contano più: Campionati italiani assoluti:- argento individuale Varese 2008 - oro a squadre Acireale 2014 oro a squadre Torino 2015 - Universiadi:- argento a squadre Kazan 2013 – Campionati europei U20: bronzo a squadre Poznam 2007 - Campionati Europei U 23 bronzo in-

dividuale - Campionati mondiali U 20 - Campionati del Mondo Militari - Campionati Europei Assoluti - Campionati del Mondo Assoluti - Finalista all’ultima gara di coppa del mondo assoluta Orleans 2015. "Sarà sicuramente protagonista alle prossime Olimpiadi - ha asserito il preside Ferri che ha continuato, "E come non ricordare, in questa circostanza, Peppe Gentile, primatista mondiale di salto triplo anche se per 40 minuti, ma sempre medaglia di bronzo “Olimpiadi del Messico anni '80" che ci onora d’essere socio della ns. Associazione che è nato sì a Roma ma da genitori castelvetranesi, pronipote del celebre Giovanni Gentile, già Responsabile dei Giochi della Gioventù anni '80/'90 che ha frequentato il ns. Liceo anni '60 e non potendo partecipare allo scambio d’auguri, mi ha affidato un messaggio diretto a Loreta che sarà consegnato, alla fine della serata, all’interessata". Loreta Gulotta manifesta a tutti i presenti la gioia inaspettata che il suo ex preside le ha riservata e si dice commossa dell’accoglienza. Il Sindaco Felice Errante dopo aver evidenziato lo spessore atletico e l’importanza dei tanti successi nazionali ed internazionali conseguiti da Loreta Gulotta, raccoglie la piacevole provocazione del preside Ferri che in precedenza aveva riferito il bel gesto di un selinuntino, episodio fra l’altro riferitogli proprio dal Sindaco Errante, il quale avendo trovato una borsa sul molo di ponente dello scaro di Marinella l’aveva recapitata alla legittima proprietaria, "gesto questo - ha evidenziato Ferri - che assieme al valore sportivo, umano di Loreta e di tantissimi altri giovani farebbero ben sperare per il futuro della nostra Comunità".Grazie alla generosità dei titolari della Azienda Lanzoni Mandina e dell’Arcobaleno Fiori vengono consegnati alla dott. ssa Loreta Gulotta, al sindaco Felice Errante, al presidente del Consiglio Comunale Enzo Cafiso per il tramite del dott. Davide Brillo e al prof. Vito Roma delle statuette raffiguranti l’Efebo Selinuntino ed un mazzo di fiori. Prima della chiusura della sera-

ta con il Coro dell’Unitre Castelvetrano Selinunte diretto dal M° Antonello Camporeale e del brindisi augurale per l’imminenza del Natale, il preside Ferri dopo aver ringraziato tutti i presenti, tutti i Soci dell’Unitre ed in particolare le cerimoniere prof.sse Nunziatina Agosta e Francesca Mandina, il segretario, dott. Davide Brillo, annuncia a tutti i presenti che il Direttivo, ad unanimità di voti ha deliberato di nominare Loreta Gulotta Socia Onoraria dell’Unitre Castelvetrano Selinunte.Un lungo applauso, fra lo stupore ed il compiacimento dell’interessata, accoglie la nomina. Il Preside Ferri consegna alla sua ex alunna l’Attestato di Socia Onoraria assieme al volumetto dei suoi “Ricordi” che Loreta troverà molto vicini avendo vissuto un periodo scolastico di quel racconto.

"La Forza della Fragilità"

I

l dr. Vincenzo Agate, Dirigente Medico presso l’U.O.C. di Anatomia Patologica dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, e la dott. ssa Eliana Gucciardo, Dirigente Psicologo dello stesso nosocomio, a proposito dell’iniziativa (a favore delle Famiglie e dei Pazienti delle UU. OO. di Oncologia e di Oncoematologia dell’Ospedale di Castelvetrano) che ha visto come protagonista la ballerina Simona Atzori, ci hanno inviato questo contributo che pubblichiamo qui di seguito. “L’ evento, di grande interesse artistico e sociale, nasce dalla sensibilità e dalla passione di un infermiere dell’ospedale di Castelvetrano, Vito Barruzza, che ha chiesto alla ballerina Simona Atzori, nel mese di maggio di quest’anno, di prendere parte ad una manifestazione in favore delle Famiglie e dei Pazienti delle UU. OO. di Oncologia e di Oncoematologia del Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. A tale manifestazione, supportata dai Clienti del FBO Mediolanum di Campobello di Mazara e del suo responsabile Francesco Ciravolo, si è aggiunta la collaborazione della azienda farmaceutica MC Stone – Italia. La manifestazione si è svolta il 23 novembre rappresentando un importante scenario di incontro tra la cittadinanza e quelle persone che, con grande dignità, forza e determinazione, affrontano una malattia grave. La serata è stata caratterizzata dalla presenza di alcuni pazienti, che hanno desiderato donare la propria testimonianza, come esempio di forza e capacità di adattamento in situazioni di reale fragilità. Il reparto di Oncologia Medica e Oncoemtalogia del P.O. di Castelvetrano, rappresenta esempio di umanizzazione delle cure e di centralità del paziente

4

come persona: “Prendiamoci cura delle persone tenendo conto della malattia”. Grazie a coloro i quali hanno desiderato la realizzazione dello spettacolo, ispirati dal principio del “donarsi”. I responsabili delle UU. OO. (dott. Liborio Di Cristina e dott. Vincenzo Leone) e gli operatori del reparto di Oncologia medica e Oncoematologia di Castelvetrano, che si interfacciano quotidianamente con la realtà della sofferenza del paziente e dei loro familiari, mostrano abnegazione, senso del dovere e dell’accoglienza, ma soprattutto appartenenza alla squadra lavorativa, i dirigenti medici (dott.sse Angela Accardo, Carla Marino, Nicolina Pizzardi, Liboria Maria Grazia Travagliato) e il personale infermieristico si donano costantemente ai pazienti anche in situazioni di precarietà lavorativa e strutturale. Gratuita ed inaspettata è stata la presenza di Pietro Adragna, fisarmonicista tre volte campione del mondo, che ha voluto regalare il dono della musica ed il suo virtuosismo ai presenti. E’ stata omaggiata ai presenti una monografia curata dalla Mc Stone Italia (di cui Francesco Di Pietra è Amministratore), utile strumento nell’alimentazione del paziente oncologico. Sensibilizzare il prossimo sul tema della

sofferenza è dovere di chi lavora per una civiltà in grado di realizzare un mondo migliore”. Vincenzo Agate e Eliana Gucciardo


VENTITRÉGENNAIO2016

L

Psicologia

L’amaxofobia: la Paura di Guidare

’aumento del numero di persone che si muovono abitualmente in auto ha portato la guida tra le attività che tante persone svolgono quotidianamente. Conseguentemente guidare è diventato, al contempo, un’attività maggiormente impegnativa rispetto al passato dal momento che le strade sono diventate sempre più affollate. Spesso, stare al volante si è trasformato in un fattore di stress in grado di sostenere disturbi d’ansia diventando una situazione temuta che, per un crescente numero di persone, è in grado di generare una vera e propria fobia conosciuta come “amaxofobia”. Tale termine deriva dal termine greco antico “amaxos” che significa “carro” e designa il comportamento di rifiuto a condurre qualsiasi mezzo di trasporto. Nella mente dell’automobilista vanno a confluire una serie di fattori quali Paure nella paura. La paura di guidare rappresenta una fobia ben definita, ovvero una paura esagerata e irrazionale nei confronti di una determinata situazione, quella di guida, che da altri non è percepita come un reale pericolo né come una situazione di estremo fastidio o sofferenza. Il timore di guidare si può manifestare a diversi livelli, spesso distinti solo dal punto di vista teorico, dal momento che le diverse espressioni dell’amaxofobia spesso coesistono. Nello specifico: • a livello emotivo è possibile che si manifesti la cosiddetta “ansia anticipatoria” con preoccupazione solo all’idea di dover guidare; • a livello del pensiero possono presentarsi “fantasie negative” prima di salire in auto o all’idea di mettere in moto e guidare; • a livello fisiologico si possono avvertire diverse reazioni di disagio psichico e di agitazione emotiva costituite da senso di confusione, tensione nei muscoli, nodo alla gola, sudorazione, tachicardia, aumento del ritmo respiratorio, ecc… fino all’attivazione di un vero e proprio attacco di panico con paura di svenire o di morire; • a livello comportamentale si possono manifestare reazioni di evitamento con la messa in atto di strategie alternative per evitare il problema (es. uso di mezzi pubblici o andare a piedi).

Dietro la stessa generica paura di mettersi al volante si possono individuare numerose situazioni specifiche che suscitano un differente livello di attivazione fobica in persone diverse. Nell’amaxofobia vengono frequentemente circoscritte delle situazioni precise e simboliche in cui si teme maggiormente di guidare, ad esempio spesso si teme di • guidare da soli (senza nessuno accanto); • guidare in posti desolati (senza nessuno intorno); • guidare in autostrada o scorrimenti veloci; • guidare in posti bui o gallerie; • attraversare ponti o guidare lungo strutture instabili; • guidare nel traffico o rimanere bloccati in esso; • allontanarsi da casa. Qualche volta non vengono individuate delle situazioni specifiche che mettono in allarme, bensì eventi che si teme che si verifichino mentre si è alla guida, ad esempio, si ha paura di • sentirsi male; • perdersi e trovarsi disorientati; • guidare male (es. non saper posteggiare o passare tra due macchine strette); • perdere il controllo dell’auto e farsi male o far male a qualcuno; • trovarsi di fronte a condizioni metereologiche molto difficili (es. frane, tempeste, ecc.); • essere colti da un raptus suicida o omicida; • trovarsi in altre condizioni temute (es. posti chiusi per i claustrofobici, posti aperti per gli agorafobici). Come superare tale fobia? Con dei percorsi terapeutici adatti spesso dietro la medesima paura di mettersi alla guida, che accomuna più persone, esistono meccanismi psicologici estremamente diversi, spesso tra loro interconnessi e presenti simultaneamente. I pensieri e le emozioni, più o meno consapevoli, attraverso i quali le persone innescano tale paura possono riguardare diversi vissuti intrapsichici richiamati dall’atto di guidare. Questi ultimi costituiscono le principali componenti psicodinamiche da cui origina il problema dell’amaxofo-

bia e sulle quali un percorso terapeutico mirato può concentrarsi. La prima delle principali dinamiche psichiche connesse alla guida è il vissuto del potere di allontanarsi, poiché condurre un veicolo consente di rivivere la “libertà di andare”, una possibilità che risponde all’arcaico “impulso di movimento” ma che spesso viene vissuta in modo ambivalente, ossia tanto quanto qualcosa di desiderato che quanto qualcosa di temuto. L’amaxofobia appare conseguentemente spesso intimamente legata al desiderio, bloccato o non del tutto risolto, di crescita e di affermazione di sé stessi, frustrato da esperienze iperprotettive che possono ridurre la possibilità di sviluppare un sufficiente senso di padronanza e controllo delle situazioni circostanti (Bowlby J., 1989). In numerosi casi, un secondo aspetto che si nasconde dietro l’amaxofobia è l’eccessiva concezione negativa dell’altro alla guida (o semplicemente per strada). In altri casi la fobia del guidare sembra rafforzarsi attraverso un terzo ingrediente psicologico: l’insicurezza e la bassa stima nelle proprie capacità di gestire la maggior parte delle situazioni ordinarie o straordinarie connesse alla guida (es. posti di blocco, posteggi, eventuali incidenti o liti, ecc.). La diagnosi di amaxofobia rientra nei i casi di “fobie specifiche” e viene riscontrata più spesso nelle donne. Al fine di affrontare e superare la paura di guidare occorre, come primo passo, effettuare una valutazione delle manifestazioni individuali del problema, raccogliendo i sintomi specifici e valutandone l’intensità, unitamente all’approfondimento della conoscenza delle caratteristiche di personalità e delle risorse della persona che vive la paura. Costruire una graduatoria delle situazioni temute alla guida, facendo una differenza rispetto all’intensità, consente di raccogliere dati che, insieme ad un esperto di metodi cognitivo-comportamentali, possono essere utili per avviare processi guidati di desensibilizzazione graduale. Marilena Pipitone

5


VENTITRÉGENNAIO2016 Salute

La dieta del futuro

C

ari lettori, le feste sono finite e con loro sono andate via anche le grandi abbuffate cui avevo anche accennato un mese fa. Scommetto che gli scenari che erano stati annunciati si sono prontamente rivelati. Quanto meno lo si sono rivelati per me, e nel vedere la qualità e quantità di cibo assunti dall’uno o dall’altro commensale, oltre che nel conversare con i parenti sull’argomento, mi sono venuti in mente molti interrogativi che vorrei condividere con voi. Tra i commensali ho incontrato chi, vistosamente in sovrappeso, mi diceva di stare molto attento a cosa e quanto mangia, di assumere il minimo indispensabile ed in modo sano, evitando il “cibo spazzatura” e tuttavia di non riuscire minimamente a perdere peso anzi per lo più notava un lento incremento di massa grassa col passare del tempo. D’altra parte invece mi è capitato di osservare gente molto magra mangiare l’impossibile tra cui fritture, carboidrati, quantità sconsiderate di carne e di dolci senza nemmeno pensare al proprio peso anzi, come se nulla fosse, sedersi la sera a cena come se avesse digiunato da giorni e quindi iniziare daccapo a mangiare, senza ritenersi estremamente soddisfatto alla fine del banchetto. Allora mi chiedo: sei forse un atleta? O la tua professione ti permette di muoverti molto durante la maggior parte della giornata, magari fai sport amatoriale, o per caso hai un appezzamento di terreno dove ti impegni durante il tempo libero? Niente di tutto ciò! Rimango allibito nel sentirmi rispondere che la sua vita è abbastanza sedentaria. Il classico caso in cui parte la domanda: “ma dove lo metti tutto questo cibo?”. La rispo-

sta a questi enigmi natalizi sta nella genetica, o genomica, come preferite. Parlando di diete, un aspetto su cui non ci si sofferma molto è il fatto che la maggior parte di esse sono spesso efficaci nel breve-medio termine, ma che a lungo andare (tranne sporadici casi) tutto torna come prima se non peggio: come mai? Tutti i pazienti hanno scarsa forza d’animo o saranno poco motivati? Tutti tranne sporadici casi? Direi proprio di no. Piuttosto l’organismo è programmato, al livello del DNA, ad essere più o meno propenso ad assumere calorie, e dunque ad assimilarle attraverso massa grassa. Sono la quantità e qualità di enzimi digestivi, gli ormoni sia anabolizzanti che catabolizzanti, in ultimo la capacità di metabolizzare il cibo, di assimilarlo, di eliminarlo, i fattori che determinano l’accumulo di massa grassa. È tutto già scritto nei nostri geni, nel nostro DNA, è quella la mappa che determina il nostro essere, il nostro modo di vivere e di mangiare, la persona che siamo, la propensione anche a contrarre determinate malattie (se non tutte). La quantità di cibo che mangiamo non è altro che un fattore marginale nel determinare il nostro peso finale, ecco perché la persona grassa che mangia poco molto spesso non riesce a perdere peso, ovvero il magro che mangia moltissimo sembra che non sia mai soddisfatto delle sue grandi abbuffate ed incredibilmente la bilancia per lui non sembra avere grossi discostamenti nel corso della sua vita. Un rapporto dell’ Università del Texas basato sulle ultime scoperte che legano il genoma al controllo degli impulsi a mangiare e alla capacità di accumulare massa grassa afferma che entro cinque anni potrebbe-

ro arrivare diete veramente “su misura”, perché basate sul Dna di ciascuno di noi. Inoltre l’autrice del rapporto afferma che in un futuro non molto lontano i dietologi inizieranno ad usare come parametri non più i soliti peso/altezza/età/giro-vita, bensì una combinazione di dati genetici e comportamentali e di altro tipo per sviluppare piani di management del peso individualizzati. Inoltre uno studio israeliano ha dimostrato recentemente che uno stesso pasto viene metabolizzato in maniera diversa da individuo ad individuo, altri studi hanno associato particolari variazioni nel DNA ad una maggiore o minore propensione a mangiare in modo sregolato, e anche la flora intestinale (la stessa che noi di solito “regoliamo” con "l’Enterogermina® ) è stata identificata come uno dei fattori che giocano un ruolo determinante nel mantenimento del peso. In futuro, nello specifico entro cinque anni, basterà un campione di saliva (dal quale ottenere il dna, fino ad ora utilizzato in Italia soltanto per indagini su efferati crimini) per dare la possibilità al medico dietologo di avere a disposizione una grande quantità di dati per elaborare un profilo esatto del paziente e con l’aggiunta di sensori indossabili che registrano l’attività fisica, i livelli di stress ed altri dati ambientali, si potrà elaborare un algoritmo che permetterà di dare raccomandazioni specifiche per l’ottenimento, stabile e definitivo, del pesoforma desiderato. Sta per concludersi l’era delle odiate tabelle con i calcoli delle calorie e forse anche il Natale, come le altre feste, avranno un “gusto” diverso. Fabrizio Barone

Partanna

L

Intervista alla presidente della Fidapa

a prof. Anna Maria Napoli è presidente della sezione di Partanna della Fidapa dall’ottobre del 2015. Alla prof.ssa Napoli, docente di Lettere in pensione, sposata con due figlie, abbiamo rivolto alcune domande. Quali sono le ragioni che l’hanno indotta ad accettare un incarico che comporta una certa responsabilità? L’elezione a Presidente della sezione FIDAPA di Partanna corona un percorso di iniziative, sostenute da passione ed impegno. Essere Presidente per me significa partecipare a pieno titolo e in una dimensione di rilievo, alla costruzione di un Mondo migliore. È motivo d’orgoglio. É assunzione di responsabilità, che la Vita vera, vissuta da “persona” richiede e pretende. È occasione irripetibile per gestire “un grande potere di servizio”, non fine a se stesso ma utile al cambiamento.

6

Quali sono le iniziative più significative programmate per i prossimi mesi? La disponibilità ed il saldo proposito di realizzare un valido “servizio” si concretizzano con una rete incredibile di scambi che da nord a sud, scavalcano i confini del nostro Paese, per guardare al Mondo intero. Il senso di responsabilità è l’anima che spinge ad ideare, progettare, sensibilizzare, creare opinione pubblica ed agire. Il rispetto del ruolo e delle finalità si carica di energie e risorse umane; si rinnova quotidianamente nei modi, nei contenuti, nei diversi ambiti, coinvolgendo socie e cittadinanza. La Leadership che si crea diviene di per sé forza di Bene e di Pace. Le iniziative intraprese hanno già valorizzato la “persona”, la bellezza della vita, l’ambiente naturale, il patrimonio archeologico, artistico, culturale che abbiamo. Le iniziative futu-

re esprimeranno inevitabilmente un modo di pensare, di sentire, di agire, rispecchiante le migliori idealità Fidapa. I punti fondamentali della programmazione che si tradurrà in azioni concrete sono i seguenti: incentivare la comunicazione; raggiungere il massimo della condivisione; dare voce alle donne nel corso dell’anno sociale, oltre le date consuete del 25 e dell’8 marzo; mettere in luce i talenti; puntare sulla leadership e sull’azione; promuovere il turismo culturale ed enogastronomico e lo sviluppo economico; mettere in scena la contemporaneità; fare prevenzione attraverso convegni. Quali sono le novità introdotte o che intende introdurre rispetto alle precedenti gestioni della Fidapa cittadina? Come già ho anticipato nella cerimonia di apertura del biennio 2015-2017, ogni giorno mi muoverò insieme alle donne del-

la Fidapa, perché sorga un’Alba nuova, perché un Mondo nuovo cominci a balenare all’orizzonte, mentre noi ci rinnoviamo, senza perdere di vista ciò che è stato e che potrà ancora essere.


VENTITRÉGENNAIO2016

Lingua

Forse non tutti sanno che... E'

Errato

Corretto

Quì si vendono olive

Qui si vendono olive

Su qui e qua, infatti, l'accento non ci va. Questa frase aiuta a ricordare come si scrivono in lingua italiana gli

avverbi di luogo qui e qua (appunto senza accento). L'errore di accentare qui e qua è molto diffuso forse perché si fa confusione col modo in cui si scrivono gli avverbi di luogo loro "fratellini", lì e là, nei quali invece l'accento ci va (ma solo, si badi bene, se sono avverbi di luogo: significano cioè "in quel luogo"). a cura di Antonino Bencivinni

Castelvetrano - Insegne con quì accentato.

Partanna - Locandine pubblicitarie e informative con quì accentato.

upim

Via Nicolò Tortorici - PARTANNA (TP) Reparti: Uomo, Donna, Accessori, Bambino, Casa, Intimo Donna Orari: lun-sab 8:00 - 20:30; domenica 9:00 - 13:00; 16,30 - 20:00 L'upim si trova all'interno del 7


VENTITRÉGENNAIO2016 Storia locale Pubblichiamo la terza parte di Partanna nella storiografia. Le altre si trovano rispettivamente nei nn. 9 (ottobre) e 10 (novembre) del 2015.

Partanna nella storiografia (3)

di Nino Passalacqua Introduzione Per la storiografia su Partanna, il secolo XVIII si apre con una relazione sulla fondazione del Convento, con chiesa annessa, degli Agostiniani Scalzi. E’ del 1700, infatti, un corposo volume redatto dal P. Giovanni Bartolomeo da S. Claudia, intitolato “Lustri storiali de’ Scalzi Agostiniani Eremiti della Congregazione d’Italia e Germania”, stampato in Milano da “Francesco e Fratelli Vigoni”, in cui viene ripercorsa la cronistoria della fondazione dei conventi di tale ordine religioso. Nel libro in questione, a pag. 368, relativamente al “lustro undecimo”, viene narrata la “fondazione del Convento di S. Nicola in Partanna, Borgo grande della Sicilia Palermitana”. Notizie su Partanna Opportunamente, la “cronaca” sul Convento di S. Nicola vie-

8

ne introdotta con una sintetica descrizione del “Borgo grande”, chiaramente ispirata dalla “Sicilia Sacra” del Pirri, di cui ripete l’errore sulla intitolazione della Chiesa Madre.“Nella vasta Diocesi di Mazara si contiene l’antico Borgo chiamato Partanna, abbondante di vino e agrumi, sopra sito montuoso, il quale ha 1172 fuochi e 4992 abitanti, come ha scritto l’Abbate Pirro nella sua 'Sicilia Sacra'. L’anno 1626 fu nobilitato del titolo di Principato e dato alla nobilissima e antica Famiglia Graffei, uno dei quali era stato Imperiale Vicario della Sicilia, chiamato Maniace. La Chiesa Maggiore, sotto titolo di S. Maria della Catena, si regge da un Arciprete. Vi hanno Convento i PP. Minori Conventuali di S. Francesco, i Carmelitani, i Cappuccini, essendovi anche quelli dell’Ordine di S. Filippo Neri. Finalmente quella Partanna tiene il Monte della Pietà, con pubblico spedale per poveri ammalati”.


VENTITRÉGENNAIO2016 Preliminari per la fondazione del Convento Più precise e originali risultano invece le notizie relative alla fondazione del Convento, se non altro perché prodotte da documenti di prima mano. In primis il cronista riconosce che tale fondazione era stata voluta dai Principi Graffeo: “Il nostro Monastero è stato fondato dalla divozione del Principe Padrone, Don Mario Graffeo (ch’era anche Duca di Ciminna, Signore di Sperlinga e Visconte di Galtellin) accompagnato da quella della Principessa sua moglie, della famiglia parimenti nobilissima Ventimiglia”. E subito dopo ne cita la data e la motivazione. “L’anno 1645, mossi questi Feudatarij dalla gloriosa morte che haveva patito il nostro F. Alipio in Tripoli per la Confessione della Santa Fede di Cristo, proposero la fondazione al P. Urbano di S. Andrea, Provinciale di Sicilia, il quale gli avvertì si sarebbe incontrata difficoltà nel conseguimento de’ consensi de’ gl’altri Regolari ed essere necessari assegnamenti per il sostentamento di dodici Religiosi. Ad ogni modo, per dimostrare il nostro aggradimento, mandò in Mazara il P. Matteo di Giesù Maria, suo Commissario a procurare il beneplacido del Vescovo, ch’era il Cardinale Giovanni Domenico Spinola, Genovese”. Viene resa priva di fondamento in tal modo la tesi del Mendolia che, nel suo manoscritto intitolato “Notizie antiche sulla città di Partanna”, fa risalire tale fondazione ad un voto fatto nel 1647 da Mario III Graffeo, a quel tempo Pretore di Palermo, per essere scampato a morte in

occasione dei “moti del pane”. Così come viene svuotato di veridicità il richiamo del Varvaro Bruno, relativamente al nome del Procuratore del P. Provinciale, ad un certo “P. Teleo di S. Francesco” (vedi “Partanna Agostiniana”, Tip. Gargano, 1932, pag. 12), che deve intendersi corretto, quindi, in “P. Matteo di Giesù e Maria”. Il Decreto di fondazione Le procedure per l’istruzione della pratica risultano relativamente brevi, il che va a decoro del Cardinale Vescovo, il quale non si limita ad ascoltare i “concorrenti”, ma sente anche il popolo, decidendo poi in favore degli agostiniani. “Avanti il suo Vicario Generale fece citare i Superiori degli altri Conventi di Partanna acciò dessero il loro consenso e negandolo dicessero per quale ragione. Risposero tutti che non dovevano né potevano acconsentire poiché per la introduzione di nuovi mendicanti avrebbero patito notabile pregiudizio non potendo gli abitanti di Partanna mantenere altro Convento più di quelli che vi erano. Il Cardinale Vescovo fece esaminare molte persone di Partanna sopra questa difficoltà le quali concordi dissero che Partanna come assai popolata poteva sostenere anche un nostro Convento con le sue limosine. Dopo sette mesi, finalmente il Cardinale Vescovo decretò: “Quod concedatur licentia Patri Matheo à Jesu Maria, Procuratori costruendi, fundandi et erigendi locum, seu Conventum F. Discalceatorum Reformatorum Ordinis S. Augustini Italia in Principatu Partanna, iuxsta decreta crc Bullas Summorum Pontificum crc Die 16 Iulij 1646”. Gli atti Al decreto seguono, come di consueto, la stesura e la registrazione degli atti relativi al passaggio di proprietà del terreno dal Principe Grifeo all’Ordine degli Agostiniani. “Il P. Matteo, atteso che il Deffinitorio annuale delli 23 Aprile 1646 haveva concesso si facesse tale fondazione, ricevè come Procuratore il possesso del luogo, donato dal detto Principe D. Mario, alli 22 di Luglio 1646 per pubblico strumento rogato dal Notaio di Partanna, Antonino Palazzotto, e questo possesso gli fu dato dal Segretario del medesimo Principe, suo Procuratore, come per mandato rogato dal detto Notaio sotto li 20 Luglio del suddetto anno 1646. Quello strumento fu ratificato dal Padre Urbano Provinciale sotto li 5 di Agosto 1646 con riserva di alcuni patti che poi si concordarono tra il Provinciale e lo Principe, come per altro strumento rogato dal Notaio di Palermo Giuseppe Oliveri addì 25 di Settembre 1646”. La costruzione del Convento A questo punto tutto è pronto per la costruzione del Convento, il cui inizio dei lavori si può fissare ragionevolmente nel 1647. Il cronista su questo versante, però, non sembra molto informato. Mancano notizie sull’andamento dei lavori (inizio e fine almeno) e soprattutto mancano informazioni circa le rendite su cui contare per affrontare le spese non indifferenti relative a materiale e manodopera. E tuttavia una qualche informazione si può desumere dalle notizie che lo stesso P. Giovanni Bartolomeo da S. Claudia dà in altra parte del suo volume (o.c., pag. 372, Lustro Dodecimo) relativamente alla “Fondazione del Convento di Santa Maria di Gesù in Mussomeli della Sicilia”, in cui viene ricordato che “L’anno 1649, essendosi ammalato nel nostro Convento di Partanna il P. Gennaro di S. Croce, primo Visitatore Generale (capitatovi col secondo, ch’era il P. Gio. Crisostomo di Giesù Maria per adempiere le loro cariche), il Conte di Camerata, molto affezionato alla nostra Riforma, venne per cortesia a visitare l’infermo P. Gennaro e il suo compagno”. Si stenta però a credere che in soli due anni (dal 1647 al 1649) il Convento possa essere già bello e pronto per ospitare un Visitatore Generale. A meno che non si voglia ipotizzare che per “convento” si intenda un locale provvisorio da cui seguire i lavori di costruzione del Convento vero e proprio. E in tal caso, anche la presenza di un Visitatore Generale sarebbe giustificabile. La costruzione della chiesa D’altro canto, se così non fosse non si capirebbe il motivo del rinvio al 1658 dell’inizio dei lavori di costruzione della chiesa. E’ ragionevolmente ipotizzabile, invece, che il Convento venga ultimato intorno a quella data. Dalla cronaca del P. Giovanni Bartolomeo, infatti, riguardo ai lavori, l’unica notizia certa è quella riferita alla posa della prima pietra della Chiesa. “L’anno 1658, addì 11 di Maggio fu solennemente gettata la prima pietra alli fondamenti della nuova Chiesa sotto titolo di S. Nicola da Tolentino, fuori le mura del Borgo, in poca distanza. Dopo, questo Convento fu dichiarato Casa di Priorato”. Da cui si ricavano almeno altre tre considerazioni. La prima riguarda il limite estremo raggiunto dall’abitato nella sua progressiva espansione verso settentrione che, se “in poca distanza”, si può ragionevolmente fissare presso a poco all’altezza del Convento di S. Francesco. La seconda è relativa alla parola “mura”, che conferma l’esistenza nella prima metà del ‘600 di una vera e propria struttura muraria di cinta della città. La terza, infine, riguarda l’organizzazione amministrativa della Comunità agostiniana, che si costituirà organicamente sotto il governo di un “Priore” solo dopo la costruzione della Chiesa. Continua

9


VENTITRÉGENNAIO2016 Partanna “La Repubblica” premia gli alunni del “Capuana”

PARTANNA - I ragazzi delle classi II B e III B dell’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” di Partanna hanno ricevuto un presti-

giosissimo riconoscimento da parte della testata giornalistica “La Repubblica” per la partecipazione al progetto nazionale “Repubblica@scuola”. Gli alunni facenti parte della redazione giornalistica, guidati dal capo-redattore prof. Vito Aiello, hanno nel corso dell’anno prodotto innumerevoli articoli su varie tematiche, suggerite, di volta in volta, dalla redazione romana e

hanno primeggiato in tutte le categorie del Campionato Nazionale. Le scuole che partecipavano al progetto erano 267 e i ragazzi del ”Capuana” si sono classificati al primo posto nella categoria “Scuole che scrivono di più”, al secondo posto nella categoria “Professori più attivi” e al primo posto nella categoria “Studenti che scrivono di più” con l’alunno Gianfranco Rametta. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla determinazione e alla tenacia che ha contraddistinto tutti i ragazzi che, giornalmente, hanno redatto articoli nelle varie sezioni del concorso: “Studente reporter”, “Dalla scuola”, “Didascalie”, “Disegni”, “Foto”, “Di' la tua”. Questa esperienza si è rivelata un’attività didattica ricca di potenzialità formative ed è stata una preziosa occasione per potenziare le competenze comunicative degli alunni e, nel contempo, favorire la collaborazione per il conseguimento di un obiettivo comune. Scrivere per una platea più ampia, facendo ricorso a differenti tipologie testuali ha incrementato notevolmente la

motivazione ad esprimersi e a sperimentare forme di scrittura diverse di quelle solitamente praticate tra le mura scolastiche. Descrizioni, relazioni, indagini, resoconti di attività scolastiche, invenzione di storie, attività di scrittura creativa, tutto quello che è prodotto dai ragazzi e che, solitamente, resta “nascosto” nei loro quaderni ha avuto la possibilità di valicare le anguste mura delle aule e raggiungere la vasta platea del popolo della rete. Tutto il materiale prodotto è visionabile collegandosi al sito dell’I.C. Capuana di Partanna. (Nelle foto: la redazione giornalistica e un momento della premiazione a Roma presso la sede del giornale).

PARVA FAVILLA

A quando il rimborso della Tasi non utilizzata?

“E involve tutte cose l’obblìo nella sua notte”, sentenzia Foscolo nei Sepolcri. Oltre alle spiacevoli, purtroppo, anche quelle che dovrebbero sostanziare la nostra vita quotidiana. Benedetto l’oblio, dunque, agli occhi dei mestatori di ogni genere che, grazie a questa funzione della memoria che attenua o cancella i ricordi, possono impunemente esercitarsi nell’arte della mistificazione. Per cui, politici d’alto e basso rango possono promettere mari e monti, fare annunci di mirabilie, certi che il trascorrere del tempo ottenebra le tracce mnemoniche lasciando, però, la dolce sensazione del miraggio. Quanti ricordano, ad esempio, la Tabella relativa alla Tasi del 2015 acclusa al Programma dell’Amministrazione Comunale? In quell’occasione il Sindaco ebbe a scrivere che tale tabella“rappresenta il primo appuntamento in cui il cittadino potrà conoscere la destinazione delle tasse che andrà a pagare”. Come a dire che la Tasi veniva creata per far fronte a determinati Servizi Indivisibili e che ogni euro sborsato dal cittadino si intendeva vincolato alla realizzazione di una delle opere elencate nella Tabella. Ora, lasciando da parte la semantica (indivisibili, in che senso?), non sarebbe opportuno che il Sindaco relazionasse in una pubblica assemblea cittadina (per realizzare, fra l’altro, quella “democrazia partecipata che tanto sta a cuore all’amministrazione”) sullo “stato dell’arte” relativo agli interventi previsti nella Tabella? E, considerato che molti di tali interventi (penso, ad esempio, alla sistemazione delle piazze Falcone/Borsellino e Mercato (?); della Villa Lentini; degli impianti di illuminazione di San Carlo, Via Cavour, piazza Mascagni e scala della Villa; dell’Area Stretto; alla bonifica ambientale; all’ascensore del Municipio, ecc., ecc.) non sono stati realizzati, non sarebbe il caso di quantificare l’importo relativo e restituirlo ai cittadini? Niente opera, niente tassa! Se è vero, infatti, che la Tasi è legata in modo biunivoco agli interventi per servizi, la parte non utilizzata va rimborsata ai contribuenti. O no, signor Sindaco?

Le ricchezze della creatività popolare a Partanna

A

ben cercare non è impossibile trovare nei paesi persone, in genere pensionati, che hanno il piacere di realizzare opere di "genio", che costituiscono l'espressione genuina della loro creatività a prescindere da inesistenti fini di lucro. Facciamo riferimento al già ricordato (Kleos n. 9 del 17 ottobre 2015) Salvatore Ditta, un anziano pensionato di Partanna che si dedica con amore ed entusiasmo alla realizzazione di oggetti del-

10

la cultura popolare, alcuni dei quali pubblichiamo qui a lato. Anche la sig.ra Giambona Avallone, nel suo tempo libero, si dedica a realizzare con maestria oggetti della nostra tradizione, le cui foto qui pubblichiamo.


Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione D.G. per gli Affari Internazionali - Ufficio IV Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali per lo sviluppo e la coesione sociale

MIUR

“CON L’EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO” I.I.S.S F.SCO D’AGUIRRE SALEMI-D.ALIGHIERI PARTANNA CON SEDE LEGALE A SALEMI IN VIA BAVIERA 1 SALEMI Azione di disseminazione Il Dirigente Scolastico Informa

Che i lavori di manutenzione straordinaria e di rifunzionalizzazione degli edifici dell’istituto Magistrale di Partanna, sito in via Trieste, finanziati dalla Comunità europea PON FESR 2007/2013 asse II “QUALITA’ DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI”-OBIETTIVO C : . Azione C1 FESR06 POR SICILIA 2010-980 CUP: F38G10001260007 . Azione C2 FESR06 POR SICILIA 2010-631 CUP: F38G10001280007 . Azione C3 FESR06 POR SICILIA 2010-815 CUP: F38G10001310007 . Azione C4 FESR06 POR SICILIA 2010-755 CUP: F38G10001330007 . Azione C5 FESR06 POR SICILIA 2010-662 CUP: F38G10001360007, sono stati ultimati. Precisamente sono state realizzate le seguenti opere: Realizzazione Impianto fotovoltaico potenza totale 36 kwp · Trasformazione dell'attuale caldaia a gasolio in metano · Manutenzione impianto UTA · Interventi di protezione e miglioramento energetico vetri · Opere in ferro di protezione · Sistemazione esterna con esecuzione di pavimentazione con asfalto stampato, realizzazione campo polivalente esterno. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Francesca Maria Accardo

La Notte Bianca del Liceo Classico di Salemi

I

l Liceo Classico F.sco D'Aguirre, che ho l'onore e il piacere di dirigere, ha aderito alla seconda edizione della "Notte nazionale del liceo classico" tenutasi il 15 Gennaio 2016 dalle ore 18,00 alle ore 24,00 . L'evento, che per la prima volta ha visto coinvolto il liceo classico di Salemi, ha registrato la partecipazione di più di 200 licei classici in tutto il territorio nazionale. Durante la serata si sono realizzati concerti, quadri viventi, performances, murales, rappresentazioni teatrali, letture di brani classici, conferenze, workshops, degustazioni a tema nella "Taberna vinaria". La manifestazione, che ha avuto un enorme successo di pubblico, ha voluto

dare risalto ad una scuola intesa come comunità in cui tutti, studenti, ex–studenti, docenti, personale scolastico, famiglie, amministratori, esperti e cittadini, a titolo gratuito, si sono offerti per collaborare alla buona riuscita dell'evento. Punto di forza del successo riscosso, la comune passione per il mondo classico e per i suoi valori, fondamento della civiltà europea e del vivere civile, attuale e futuro, in una società che li considera spesso superati e “cancellati” dalle tecnologie imperanti che, seppur valido strumento, non possono sostituire le basi classiche e l’humanitas della civiltà occidentale. Un ringraziamento doveroso va al Comune di Salemi e al Sindaco Domenico Venuti per il patrocinio dato alla manifestazione. Si ringraziano

per la collaborazione: Massimo Pastore, Roberta Accardi, Paolo Cammarata, Emiliya Mihaylova, Tiziana Ardagna, Nino Vetri, Andrea Scianna, Giampiero Liuzza e Maria Maltese, la Proloco di Salemi. Si ringrazia-

no altresì tutte le autorità presenti non solo di Salemi ma anche dei paesi limitrofi: il Sindaco Domenico Venuti, l'assessore alla Cultura Giuseppe Maiorana, l'assessore regionale Baldo Gucciardi, il Sindaco di Vita, Consiglieri e il Presidente del Consiglio del Comune di Santa Ninfa. Infine un particolare encomio va ai docenti del Liceo classico che hanno lavorato con impegno e grande professionalità per la buona riuscita dell’evento. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Francesca Maria Accardo


VENTITRÉGENNAIO2016

Le nostre ricette

Musica

a cura di Ina Venezia

INVOLTINI DI PESCE SPADA AFFUMICATO Ingredienti: 160 g di pesce spada affumicato, 150 g di mozzarella, 1 mazzetto di rucola, 2 arance, pepe rosa, olio extravergine di oliva.

S

premete mezza arancia, aggiungetevi dell'olio e sbattete il composto creando un'emulsione (potete usare un barattolo chiuso: è un metodo efficace!). Disponete su un piatto largo le fettine di pesce spada innaffiandole con l'olio all'arancia e lasciatele marinare per una mezz'oretta. Affettate sottilmente la mozzarella e distribuitela sulle fettine di pesce, aromatizzando con pepe rosa pestato. Avvolgete formando degli involtini. Ricavate dalle arance delle fette sottili lasciando la buccia e dividetele a metà. Disponete la rucola su un piatto da portata, sistemate le mezze fette di arancia a raggiera e sopra ogni mezza fetta adagiate un involtino. Irrorate ancora con poco olio all'arancia e decorate con qualche bacca di pepe rosa.

Le 10 canzoni più programmate dal 10 dicembre 2015 al 20 gennaio 2016

Discovery Parade a cura di Salvo Li Vigni e Pinob

Soluzione del cruciverba di p. 17 del n. 11 (dicembre 2015) di Kleos

1. MAITRE GIMS – Est-ce que tu m’aimes? 2. SAM HUNT – Take your time 3. COLDPLAY – Adventure of my lifetime 4. JACK GARRATT – Worry 5. SHAWN MENDES – Stitches 6. JESS GLYNNE – Take my home

Film - Le nostre recensioni

7. THE KOLORS – Ok

Quo vado?

8. THE WEEKND – In the night

Quo vado? di Gennaro Nunziante, con Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Maurizio Micheli, Ludovica Modugno, Ninni Bruschetta e Lino Banfi; Italia, 2016; colore, durata 86’; commedia.

I

l 2016 si apre con un nuovo strepitoso successo cinematografico targato Checco Zalone. Quo vado?, infatti, nelle sole prime due settimane di uscita incassa più di cinquanta milioni di euro. Il protagonista è il solito alterego dell’attore pugliese, Checco, un impiegato statale di 38 anni, inetto e mammone, che ricopre il posto fisso, presso l’ufficio caccia e pesca della provincia, grazie alle raccomandazioni del politico Nicola Binetto (Lino Banfi), non certo per meriti propri. Dopo quindici anni di lavoro, una riforma, dall’evidente sapore renziano, costringe Checco a lasciare il lavoro e ad entrare nel vortice della mobilità in cambio del mantenimento del proprio posto fisso. Il film ha tutta l’aria di essere una sorta di viaggio di formazione per i “giovani quarantenni” italiani, impantanati negli antichi sistemi della prima Repubblica e non ancora inseriti nella postmodernità. Una storia amata, in cui l’italiano medio si rispecchia e si sente capito, annuisce davanti al grande schermo, ride e si complimenta con Zalone. È così, dunque, che la faccia pulita del comico pugliese conquista il pubblico, soprattutto i colleghi, da Adriano Celentano a Gabriele Muccino e persino i politici come Dario Franceschini che lo elogia su La locandina del film twitter. Non mancano nemmeno le critiche, seppur in minoranza e sempre velate da un sostanziale apprezzamento del film, in particolare Carlo Verdone insinua pacatamente un dubbio: il successo di Zalone sarebbe dovuto anche all’alto numero (1200) di sale in cui il film è stato proiettato. Chissà… Intanto, bravo Checco!

Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

10 LOST FREQUENCIES – Reality

Italia Chart a cura della redazione di RCV Radio Network

1.

LAURA PAUSINI - Simili

2. GIOSADA – Il rimpianto di te 3. J-Ax feat BIANCA ATZEI – Intro 4. FRANCESCO SARCINA – Va pensiero 5. NEGRAMARO - Il posto dei santi 6. CHECCO ZALONE – La prima repubblica 7. LUCA CARBONI – Bologna è una regola

a cura del dr. Francesco La Rocca

Un putiri fari un'occhiu a 'na pupa! Non potere strizzare un occhio, a mo' d'intesa, nemmeno ad una ragazza leggera! Il proverbio ribadisce che ci sono momenti di negatività persistente in cui non si riesce, nonostante gli sforzi messi in campo e la rabbia che li accompagna, ad ottenere alcun risultato positivo .

12

9. JUSTIN BIEBER – What do you mean

8. GIUSY FERRERI - Volevo te 9. BRIGA – Anche tu TIZIANO FERRO - Il vento 10. FRANCESCO DE GREGORI – Mondo politico


VENTITRÉGENNAIO2016

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Branca della linguistica che studia i diversi modi in cui le parole si uniscono tra loro per formare una proposizione - 8. Folto gruppo di insetti volanti - 13. Salerno - 15. Detestare - 16. Resina fossile di origine vegetale - 18. Polpo che durante i mondiali di calcio del 2010 veniva utilizzato per predire i risultati di alcune partite - 20. Sostanza molto dolce prodotta dalle api - 21. Nelle abitazioni è l’impianto ricavato da un muro dove si tiene acceso il fuoco per riscaldare l’ambiente - 22. Attrezzo simile alla lima - 23. Figura araldica che simboleggia il lavoro e la mansuetudine - 24. Parte dello scafo che resta sotto il livello dell’acqua - 25. Sorgente - 26. Rivista di Meccanica Oggi - 27. Luogo leggendario in cui vi sarebbero immense quantità di oro - 29. Pezzo del gioco degli scacchi - 31. Ente Autonomo - 32. Fratello gemello di Giacobbe - 33. Antica popolazione semita presente in Mesopotamia - 35. Nel pugilato è la presa con le braccia dell’avversario per impedirgli di colpire - 38. Isola della Grecia nel mare Egeo - 39. Nota musicale - 40. È detto anche acido solforico fumante - 42. Vaso greco a forma di brocca - 45. Federazione Italiana Scherma - 46. Insieme dei congegni che costituiscono un apparato di riproduzione sonora - 47. Frutteto - 48. Nave che portò Giasone alla conquista del vello d’oro - 49. Annuncio radiotelevisivo che informa sui fenomeni atmosferici - 50. Quartiere abitato da minoranze emarginate - 51. Andamento complessivo di un fenomeno entro un certo periodo di tempo - 52. Personaggio molto famoso - 53. Tonalità di colori - 54. Sono usati per servire dolci o vivande - 55. Iniziali di Ionesco - 56. Si citano per confermare una regola o un’affermazione - 57. Abitante di Abidjan. VERTICALI: 1. Tipico cappello messicano - 2. Il linguaggio proprio e particolare di un popolo - 3. Scrittore e patriota italiano dell’Ottocento - 4. Racconto in inglese - 5. Antichi altari - 6. Simbolo chimico del selenio - 7. Figlio di Dedalo - 8. Aculeo della lisca del pesce - 9. Stato dell’America settentrionale - 10. Mitico fondatore della città di Troia - 11. Iniziali di Einstein - 12. Figura retorica che consiste nel riprendere con aggiunta di particolari una o più parole enunciate precedentemente - 13. Straordinario - 14. Prolungamento laterale di una struttura edilizia - 17. Osso lungo del braccio - 19. Corpi celesti - 21. Effimero, di poca durata - 22. Le due guide d’acciaio che costituiscono il binario - 24. Gruppo sociale che fa risalire la propria origine a un progenitore comune - 27. Egregio, illustre - 28. Organo della vista - 30. Racconto che, all’interno di un’opera più vasta, sviluppa una vicenda secondaria - 32. Evitare, schivare - 34. Segue due volte il Chattanooga di Glenn Miller - 35. Città autonoma spagnola situata nel Nord Africa - 36. Movimento culturale nato negli anni Settanta - 37. Fiume dell’India affluente del Gange - 39. Di piccole dimensioni - 41. Barbari che si impegnavano a fornire reclute all’esercito romano dopo avere ricevuto il permesso di insediarsi nel territorio imperiale - 43. Cantante italiana - 44. Nome dato alla Cina settentrionale da Marco Polo - 45. Utensile rotante per la lavorazione dei metalli e del legno - 48. Bruciati - 49. Microsoft Security Essentials - 50. Germi senza vocali - 51. Tribunale Amministrativo Regionale - 53. Caserta - 54. Versione Originale.

L'artista del mese

MAÎTRE GIMS – Est-ce que tu m’aimes

di Salvo Li Vigni

C

ari lettori Kleossiani, questo mese voglio parlarvi di Maître Gims, ovvero Gandhi Bilel Djuna all’anagrafe, rapper e cantante della Repubblica Democratica del Congo, militante però principalmente in Francia. Membro dei “Sexion d’Assaut”, gruppo rap francese, composto da otto rapper cresciuti a Parigi, Maitre Gims proviene da una famiglia di musicisti, il cui padre era leader dei “Papa Wemba”. Arriva in Francia da clandestino alla tenera età di 2 anni e si inserisce fin da ragazzo nel mondo della musica, facendosi influenzare da artisti del calibro di Snoop Dogg, Nate Dogg, Tupac Shakur. Il trentenne rapper congolese, padre di 4 figli, nonostante sia in Francia da parecchio tempo non ha ancora ottenuto la cittadinanza francese. La sua ultima fatica, “Est-ce que tu m’aimes?”, estratto da “Mon coer avait raison”, in Francia ha avuto un grande successo, vendendo più di 250 mila copie, oltre 65 milioni di streaming e 110 milioni di visualizzazioni su Vevo. Si tratta di un brano che mischia il ritmo dell'hip hop ai suoni della musica dance, con un ritornello pop; "Est-ce que tu m'aimes" è stata prodotta dallo stesso Maître Gims insieme a Renaun Rebillayd ed è uscita, come singolo, in Francia, nell'aprile

del 2015. Per il brano è stato realizzato anche un videoclip girato tra Parigi (con riprese dal Museo Guimet) e New York.

13


Storia locale

VENTITRÉGENNAIO2016

Quartieri, cinta daziaria e parrocchie a Castelvetrano

L

a Castelvetrano ottocentesca era divisa in quattro quartieri: Sant’Antonio, San Giovanni, San Nicola e San Giacomo. Ogni quartiere era dotato di una compagnia d’armi con un alfiere e un vessillo sotto il comando di un capitano. Ogni prima domenica del mese la compagnia era chiamata ad esercitarsi al tiro al bersaglio e alla prova pratica nella caccia eseguita nelle riserve boschive di Marinella e Dimina. Intanto, il paese si allargava e sorgevano nuovi quartieri esterni alle mura, che nel 1891 assunsero la denominazione di borgo Misericordia (via Mazzini - Quintino Sella), borgo S. Francesco di Paola (piazza Matteotti - viale Roma), borgo Monastero (via XX Settembre), borgo S. Bartolomeo (via Minghetti - via Partanna), borgo Itria (via Selinunte - piazza G. Cascino - via Marinella), borgo S. Francesco d'Assisi (via Marsala via Campobello - via Bresciana) ecc. Dopo l’unità d’Italia, il Comune di Castelvetrano, con provvedimento n.4 del 20 novembre 1866, istituì la “cinta daziaria”, che chiudeva l’aria cittadina. Tutte le mercanzie

che entravano ed uscivano dalla città erano soggette al pagamente del dazio doganale. Mentre con provvedimento comunale del 14 maggio 1869, la città fu divisa in otto rioni daziari dove si poteva accedere attraverso le porte, “Porta Cappuccini, Porta S.Francesco d’Assisi (oggi Garibaldi), alla Porta Frazzetta (alla fine di Via Rosolino Pilo), alla Porta Cottone (alla fine di Via XXIV Maggio), al vecchio ospedale (ex convento e chiesa Itria e porta Itria )”, ma nello sviluppo urbano le costruzioni di singoli cittadini benestanti, con iniziative edilizie personalizzate, avevano causato profondi dissesti e modifiche della topografia dell'abitato originario. E poiché già i privati cittadini più facoltosi cominciavano a costruire in maniera indiscriminata anche sul litorale di Marinella, l'amministrazione comunale dal 1872 decise d'intervenire estendendo il Regolamento edilizio urbano a quella contrada marittima, onde eliminare gli abusivismi. La gente per non pagare il dazio preferiva abitare fuori della cinta daziaria. Così, nel 1898 si è calcolato che il 6% della popola-

zione castelvetranese (1549 abitanti) abitava nelle campagne, un fenomeno raro, nei comuni rurali siciliani. Per quanto riguarda le parrocchie, dalle origini e fino al 1627 Castelvetrano possedeva una sola parrocchia: quella della Chiesa Madre. In quella data la parrocchia fu divisa con la creazione della parrocchia di San Giovanni Battista. Soltanto nel 1941, constatatosi l’espandersi della città lato Nord, Castelvetrano ebbe la terza parrocchia: quella di San Francesco di Paola. Negli anni ’80 Castelvetrano ebbe altre quattro parrocchie. Quella della Salute, quella della SS. Annunziata, dei Cappuccini e di San Bartolomeo. Il 9/11/1992 si iniziò la costruzione dell’ultima chiesa parrocchiale di Castelvetrano dedicata a Santa Lucia. La chiesa, con 500 posti è estesa mq. 1423 e si trova ubicata in Via Campobello su un terreno concesso gratuitamente dal Comune di Castelvetrano, esteso mq. 7.174. Vito Marino

Triscina

Un sistema di video-sorveglianza per Triscina di Selinunte CASTELVETRANO - TRISCINA - La Giunta Municipale di Castelvetrano, guidata dal Sindaco Felice Errante, ha deliberato di approvare il progetto democrazia partecipata “Insieme per Triscina” che prevede la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per la borgata di Triscina di Selinunte. Nella ultima giunta fiume dell’anno ha, tra gli altri interventi, approvato il progetto che è stato presentato dall’associazione di volontariato Insieme per Triscina e si propone la realizzazione di un sistema di video-sorveglianza che possa essere allocato nei vari punti di accesso alla borgata alfine di aumentare il livello di sicurezza degli abitanti, a maggior ragione per tutti coloro che vi risiedono anche nei mesi invernali dove sono più frequenti gli episodi criminosi in danno delle abitazioni.

per la scelta delle azioni di interesse comune. “Un sistema di monitoraggio della borgata, tristemente nota per l’altissimo numero di furti nel periodo invernale, era ormai improcrastinabile – afferma Errante - a differenza di coloro che dietro una tastiera diventano i paladini del buon governo, noi siamo abituati a stare in mezzo alla gente per cercare di coglierne i bisogni ed offrire un miglioramento dell’offerta dei servizi. Con l’installazione di queste telecamere sicuramente eleveremo la percezione del livello di sicurezza per i centinaia di residenti della borgata di Triscina”.

La scelta di poter costantemente monitorare tutti i movimenti in entrata ed in uscita dalla borgata, sarà un prezioso deterrente per coloro che volessero mettere in atto azioni criminali. Le somme occorrenti alla realizzazione del parco saranno reperite dal bilancio comunale ai sensi dell’art.6 della Legge Regionale N°5 del 28/01/2014 che prevede l’obbligo di spendere il 2% delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza

Le farmacie di turno dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

23 gennaio

Galante

Barbiera e Conf.

Spinelli

Tummarello

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Calabrese

24 gennaio

Galante

Dallo

Spinelli

Tummarello

Aleci S.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Calabrese

30 gennaio

Dia

Dallo

Cardella

Parisi

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Caravaglios

31 gennaio

Dia

Barbiera e Conf.

Cardella

Parisi

Mangogna/Aleci V.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Caravaglios

6 febbraio

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Di Prima

Pace

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Giubilato

7 febbraio

Ciulla R.

Dallo

Di Prima

Pace

Rubino

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Giubilato

14


VENTITRÉGENNAIO2016

Numeri

ATTREZZATURE PER L'AGRICOLTURA

utili

Professionisti, titolari di negozi, bar, aziende, ecc. che volessero vedere inseriti su Kleos i dati della loro attività possono telefonare al 3398168521

CENTRI FITNESS

Cevema, via Cialona sn. - Partanna tel/ fax 0924921790 cell. 3276829139 e-mail: cevema@libero.it

Energy Center piazza Parisi Asaro n.1 - Partanna tel/fax. 0924922121 cell. 3343866202. mail: eziostep@iol.it. sito web: www.gymnetwork.it

Autoscuola Nastasi di Nastasi Michele, sede di Partanna via F.Turati n.28 cell. 3298995062

Dott. Gaspare Magro - Via Tagliata n. 75/C - Castelvetrano cell. 3929411602.

AUTOSCUOLE

CARTOLIBRERIE

Tecnocarta di Ivano Zinnanti, via A.Gramsci n. 16 Partanna - Tel. 0924 88880 - cell. 3285850432.

COMMERCIALISTI

ENOTECHE E PRODOTTI LOCALI

Enoteca Prelibatezze via Vitt. Emanuele n. 35 - Partanna tel. 092487000.

FARMACIE

Farmacia Ciulla Nicola - Via Garibaldi n.28 - Partanna tel. 0924 921300 Farmacia Rosalba Ciulla - Via Roma n.149 - Partanna tel. 0924 87363 Farmacia Rosanna Dia - Via V. Emanuele n. 75 - Partanna tel. 0924 49151. Farmacia Galante Antonino - Via La Masa n. 79 - Partanna tel. 0924 49430. Farmacia Rotolo - Via A. Gramsci n. 26 - Partanna tel. 0924 49297.

Agrigento-provincia

Il calendario di Orange Town per beneficenza di Enzo Minio e Matteo Aquilina nell’antica e riqualificata RIBERA - Nel 2015 il calendario è stato de- piazza di Santa Rosalia, delle giovanissime dicato come omaggio alle bellezze, alle top ballerine Carioca Dance di Ursula Cottone model e alle miss della cittadina. Quest’an- Fontanelle all’interno della bella villa comuno, invece, il secondo calendario ha per sog- nale, della squadra di basket maschile di Flagetti i gruppi giovanili che a Ribera fanno vio Faraci sulla gradinata della chiesa madre cultura, sport e spettacolo e che sono stati da riparare, dell’équipe di ballerine Caribe inseriti nelle belle foto, scattate dal riberese Dance di Giuseppe Puccio sulla scalinata di Aurelio Quartararo, negli angoli della città piazza Verdi, di alcuni giovanissimi calciatori e tra i beni monumentali che devono dare con il veterano Lillo Di Mora davanti allo stadio comunale Nino Novara e di un gruppo di decoro al paese. ragazzi L’iniziativa è stata con i portata avanti dalla fratelli locale associazione G i u “Orange Town” che, seppe guidata da Carmelo e FranRusso, si distingue cesco ormai da anni in apCipolla prezzabili iniziative davanti culturali e sociali. al porSi tratta di un calentone del dario a colori, a sei glorioso pagine, due mesi cineper pagina, che riteatro produce le fotograVella, fie del gruppo musioggi abcale Metral di Agata Ribera- Le ballerine di Ursula Cottone. bandonato.

Ribera- Gli atleti di Flavio Faraci

“Non è stato difficile riunione tanti giovani nei luoghi più disparati della cittadina – afferma il fotografo amatoriale Quartararo – grazie alla loro collaborazione, siamo riusciti a fare delle buone fotografie inserite nelle pagine del calendario”. Carmelo Russo, artefice con la sua associazione di mostre, iniziative, culturali, sportive e di spettacolo, ci dice: “Lo scopo è stato quello di valorizzare le eccellenze del paese e di evidenziare qualche problema irrisolto per dare decoro alla città. Con le offerte volontarie che ci vengono date per il calendario, continueremo a sistemare luoghi e piazze come abbiamo fatto in questi anni con piazza Santa Rosalia, già cumulo di immondizia”.

15



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.