Kleos 21 maggio 2016web

Page 1


VENTUNOMAGGIO2016

L'Unione (del territorio del Belice) fa...il patrimonio dell'umanità di Antonino Bencivinni

N

umerosi sono i vantaggi di un sito che viene dichiarato patrimonio dell'Umanità, e questo lo sanno bene un gruppo di intellettuali soprattutto di Castelvetrano che hanno tentato in ogni modo di fare ottenere a Selinunte l'importante riconoscimento dell'Unesco. Tale riconoscimento però non viene normalmente assegnato ad un singolo sito ma ad un intero territorio che deve far sistema. Ragion per cui, nel caso specifico, per parlare di patrimonio dell'Umanità, si deve fare riferimento non solo a Selinunte ma ad un intero territorio, il territorio del Belice che comprende Selinunte, ma anche Campobello, Partanna, Gibellina con tutte le loro eccellenze culturali. E' sostanzialmente questo messaggio forte e chiaro che è venuto a ribadire il Commissario dell'Unesco Raymond Bondin nel corso del Convegno che si è svolto al Baglio Florio di Selinunte il 15 e 16 aprile scorsi con “continuazione” al Castello di Partanna. Dunque le bellezze archeologiche e culturali di un intero territorio, quello belicino, diventerebbero oggetto di un percorso storico-culturale riconosciuto come patrimonio dell’umanità: il percorso comprenderebbe - lo ribadiamo - non solo Selinunte, ma anche le Cave di Cusa e i siti culturali di Partanna e Gibellina e insomma quelli di un intero territorio con tutte le sue ricchezze che sono anche enogastronomiche. Pensare unitariamente e unire le forze è la formula vincente se si vuole che il territorio del Belice, e non la sola Selinunte (che non a caso nonostante gli sforzi fatti da

alcuni non ha raggiunto l'obiettivo), diventi patrimonio dell'Unesco. Il commissario dell'Unesco Bondin ha evidenziato la sua idea pregnante di “territorio della Valle del Belice” e di valorizzazione non solo di Selinunte e delle sue evidenti bellezze ma di un intero territorio che le sta attorno con le sue straordinarie eccellenze culturali. “Selinunte – ha detto Bondin rivolto al numeroso pubblico – è ritenuto da tanti di voi il posto più bello del mondo e lo è, ma non solo; l’Unesco riconosce che è meglio parlare del territorio insieme”. Abbiamo chiesto al sindaco di Partanna, Nicolò Catania di intervenire a proposito. “Non posso che ribadire – ci ha detto – quanto ho da sempre sostenuto come l’esigenza di costituire a sistema un intero territorio perché possa svilupparsi unitariamente con vantaggio di tutti. Il biglietto unico Selinunte, Cave di Cusa e Partanna introdotto a livello sperimentale vuole evidenziare, infatti, che questo è un unico territorio e un’unica comunità che vuole crescere e progredire insieme. L’ho ribadito in privato al Commissario dell’Unesco Bondin ma anche in sede pubblica nell’incontro di sabato 16 aprile al Castello di Partanna davanti ad un folto e qualificato pubblico, sottolineando l’inutilità di assurdi campanilismi. Non possiamo che essere nella stessa lunghezza d’onda del Commissario Bondin”. Questi, a sua volta, nel suo intervento

partannese, ha abbastanza esplicitamente sottolineato che l’Unesco “non crea patrimonio, ma valorizza patrimonio e valorizza il patrimonio che si presenta all’Unesco. La cosa più importante è abbattere le rivalità che non portano a niente. L’Unesco riconosce che è meglio parlare delle cose insieme e di tutto un territorio e per me deve uscire la nomination del territorio della Valle del Belice che non significa abbassare l’importanza di Selinunte, tutt’altro”. Ora i tempi dovrebbero essere già maturi per una richiesta realistica e più consona ai criteri che è opportuno rispettare per raggiungere l'obiettivo di un territorio belicino patrimonio dell'Unesco. E' venuto dunque il momento di operare con l'idea di essere tutti per uno e uno per tutti anche se non ci si può illudere che la cosa sia molto semplice. I particolarismi in zona sono purtroppo ancora molto presenti.

Le farmacie di turno dal 21 maggio al 5 giugno 2016 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

21 maggio

Dia

Barbiera e Conf.

Giardina

Pace

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

22 maggio

Dia

Barbiera e Conf.

Ingrassia

Pace

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

28 maggio

Ciulla R.

Dallo

Ingrassia

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

29 maggio

Ciulla R.

Dallo

Gagliano

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

2 giugno

Ciulla N.

Dallo

Gagliano

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lombardo

4 giugno

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Gagliano

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

5 giugno

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Papa

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

Il prossimo numero sarà in edicola l'11 giugno 2016 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

2

Sommario del n. 5 LE FARMACIE DI TURNO dal 21 maggio al 5 giugno 2016

p.

2

CASTELVETRANO - I 100 anni di Rosa Martino e Rosa Calcagno

p.

4

LETTERE AL DIRETTORE

p.

6

PARTANNA - Parla Beninati del gruppo consiliare Democratici per Partanna

p.

7

STORIA LOCALE - Partanna e la Famiglia Graffeo/Grifeo nella Storiografia

p.

8

LA CRITICA - Partanna tra pubblico e privato

p.

10

RIBERA - La Francia per il turismo ha scelto la provincia di Agrigento

p.

11

RICETTE, GIOCHI E PASSATEMPI

p.

12

TRADIZIONI - INumerose sono le tradizioni da conservare

p.

15


Castelvetrano

VENTUNOMAGGIO2016

Importante accordo di collaborazione commerciale firmato a Roma tra il Governo algerino e alcune aziende agroalimentari del Belice. Curaba in prima linea per la commercializzazione delle olive da mensa

U

n importante accordo di collaborazione commerciale e tecnica è stato firmato a Roma, nei giorni scorsi, tra il Governo algerino ed alcune aziende agroalimentari del Belice. Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto, nel corso della riunione presso

la residenza del neo Ambasciatore d'Algeria a Roma, alla presenza del Ministro dell'Agricoltura e della Pesca, Sid Ahmed Ferroukhi. L'ambasciatore ed il ministro, oltre ai più alti rappresentanti delle Agenzie delle Nazioni Unite (Fao e Ifad) ed al consigliere diploma-

C.da Airone 91022 - Castelvetrano Trapani - Italia Tel: 0924.901811- 907664 Fax: 0924.905010 gruppo.curabasrl@libero.it

tico del Ministro Maurizio Martina hanno voluto invitare i partners economici più importanti per l'Algeria nel settore agroittico e alimentare come Federcarni (Confindustria), rappresentata da Luigi Cremonini, il Distretto della Pesca, rappresentato da Giovanni Tum-

biolo e l'azienda Curaba di Castelvetrano, rappresentata dal suo presidente Giuseppe Curaba che di recente ad Algeri ha firmato un importante protocollo con l'Ente di stato algerino finalizzato a valorizzare la commercializzazione e la produzione delle olive da mensa. L'accordo prevede scambi con l'Algeria, di tipo commerciale e tecnologico. Il Ministro Ferrouki sarà presente dal 5 al 9 ottobre in Sicilia, in occasione della 5^ edizione dell'evento internazionale Blue Sea Land. l'Ambasciatore ed il ministro Ferrouki, con al seguito operatori economici algerini, visiteranno a Castelvetrano gli impianti dell'azienda Curaba per dare seguito alle attività produttive strategiche, in parte già avviate. Filippo Siragusa

3


Castelvetrano VENTUNOMAGGIO2016 Vincenzo Agate è Vicepresidente Nazionale dell'Unione Italiana Fotoamatori

L

'anatomopatologo castelvetranese Vincenzo Agate, durante i lavori del 27° Congresso dell'U.I.F. (Unione Italiana Fotoamatori), svoltisi a Jesi (AN) dal 21 al 25 aprile, è stato eletto Consigliere Nazionale. Il nuovo Consiglio Direttivo lo ha poi nominato Vice Presidente Nazionale. L'U.I.F. nasce nel 1988, pubblica un Gazzettino Fotografico a cadenza bimestrale che si occupa della vita associativa e di cultura fotografica ospitando articoli di tecnica fotografica, correnti artistiche e sugli sviluppi tecnologici del settore, Annuari fotografici, contenenti le opere dei singoli soci e Monografie monotematiche.

L'U.I.F. garantisce la qualità artistica delle Mostre, Personali e Collettive, e dei Concorsi che patrocina; valorizza le opere dei soci sulle proprie pubblicazioni a livello nazionale. L'U.I.F. ha visto, negli anni, aumentare il numero dei tesserati, creando un'associazione di fotoamatori che si sentono uniti dalla loro passione e da un sentimento che l'Unione promuove e sostiene: l'Amicizia.

I 100 anni della castelvetranese Rosa Martino e della partannese Rosa Calcagno

I

l Sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha festeggiato il compleanno da centenaria della signora Rosa Martino che è nata il 12 maggio del 1916. La signora Martino è stata sposata con Giuseppe Di Simone, che è venuto a mancare una quindicina d’anni fa e dal quale la signora ha avuto 3 figlie, 9 nipoti, e moltissimi pronipoti. La longevità è di casa nella famiglia: il fratello Mario è recentemente scomparso alla veneranda età di 104 anni ed altre due sorelle ultra novantenni sono

ancora in vita. Nel territorio belicino ormai il traguardo dei cento anni non è più una meta irraggiungibile. Anche la partannese Rosa Calcagno, nata a Campobello il 18 maggio 1916, ha festeggiato nei giorni scorsi un secolo di vita attorniata dai suoi cari, presente il vicesindaco di Partanna Antonino Zinnanti. La sig. ra Calcagno ha avuto due figli (Salvatore Calcagno e Pietro Russo), 5 nipoti e 6 pronipoti.

Concorso “Miss Modella” 2016 Premio Piemonte per Renzo Leone

S

ono aperte le iscrizioni al Concorso Internazionale di Bellezza “Miss Modella” 2016, 23^ edizione – Produzione Nuova Moda Castelvetrano, patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Castelvetrano. La Produzione Nuova Moda, che ha per Presidente il rag.Mauro Ferri, conta su un nuovo Consiglio, formato dall’Imprenditore Giuseppe Catalanotto, Vicepresidente, e dal prof. Salvatore Ginevra, Segretario.Miss Modella beneficerà di un servizio fotografico gratuito c/o l’Agenzia New Faces Milano. Per le iscrizioni, le interessate possono contattare i numeri 320 1805092 – 3939147039 – 348 3238386. Nella foto, Ylenia Romano, Miss Modella 2015.

R

enzo Leone, 19 anni, studente al 5° anno presso il liceo scientifico di Partanna ha ricevuto il Primo Premio assoluto per la sezione Narrativa Breve Identità e Territorio per l’opera “Calzoncini Corti” a Torino il 14/05/2016 nella XXIII Edizione del Premio Piemonte Letteratura 2016.

Riconoscimenti Le Tre Foglie del Gambero Rosso per l’olio di Anna Maria Napoli. Premio internazionale del vino rosso “All’aria” di Franco Gambina

PARTANNA – Prestigioso riconoscimento per Anna Maria Napoli che ha ottenuto l’assegnazione alla sua azienda (per il suo olio “Baronessa”) delle Tre Foglie nella guida Oli d’Italia 2016 del Gambero Rosso. L’olio della tenuta di Anna Maria Napoli (di 10 ettari e 2000 piante), che è stato selezionato su 731 oli recensiti da Gambero Rosso in collaborazione con l’Unaprol nella Guida Oli d’Italia

4

2016, è stato annoverato tra 72 oli italiani di cui solo 12 siciliani. “Con gioia – ha sottolineato la titolare della tenuta che è anche presidente della sezione cittadina della Fidapa – comunichiamo il raggiungimento di questo traguardo prestigioso che colloca il nostro olio tra i migliori extravergine d’Italia. La stagione è stata particolarmente favoreviole anche per i vini di Partanna: è stato, infatti,

premiato anche Il rosso “All’Aria” dell’Azienda agricola Casale del frate di Partanna di cui è titolare Franco Gambina che ha vinto la medaglia d’oro alla 23esima edizione del concorso mondiale di vini di Bruxelles. 374 le medaglie dei vini italiani su 1324 campioni di vini della Penisola di cui 195 siciliani. Complessivamente l’Italia si è piazzata al terzo posto (con appunto 374 medaglie) dopo la Francia (571) e

la Spagna (517). Dopo l’Italia, si è classificato quarto il Portogallo(357) e poi via via gli altri Paesi partecipanti. Nell’edizione di quest’anno sono stati 8750 i campioni di vino provenienti da 52 Paesi produttori; 320 sono stati gli esperti internazionali che li hanno valutati. “E’ un grande onore – ha detto, dopo il risultato, Franco Gambina – ricevere un premio in un concorso mondiale”.



VENTUNOMAGGIO2016 Lettere al direttore

Come è noto, Kleos ha una rubrica "Lettere al direttore" in cui i lettori possono esporre un problema che ritengono sia utile far conoscere. Noi non possiamo entrare nel merito di quanto i lettori, nel rispetto di norme e opportunità, scrivono, ragion per cui ora pubblichiamo volentieri, affinché sia offerto, della realtà del plesso Collodi, un quadro più esaustivo ai lettori, la lettera della preside della scuola, oggetto delle critiche di chi ci ha scritto nel numero scorso e che ha voluto mantenere l'anonimato; anonimato che Kleos ovviamente non può non tutelare. Apprezziamo il contenuto della lettera della preside che "difende" i suoi operatori scolastici e la sua scuola che ci dice essere ben organizzata con strumenti volti alla realizzazione di un buon rapporto scuola famiglia, ma, senza volere entrare più di tanto nel merito, apprezziamo di più la considerazione finale della preside stessa ("Non sto qui a negare qualsivoglia criticità") che riteniamo più produttiva rispetto alle critiche iniziali rivolte in fondo in fondo ad un genitore che ha manifestato un disagio sia pure nell'anonimato e attraverso quei media - espressione però della libertà di informazione e di stampa - che tutti dovremmo difendere e tutelare, e fra i primi l'istituzione scuola e gli operatori scolastici, preferibilmente non associandoli alla piazza.

"Che fine ha fatto il patto di corresponsabilità educativa sottoscritto da scuola e famiglia?"

A

Risposta della preside Vita Biundo alla lettera pubblicata sul giornale kleos n.4 2016 - Scuola dell’infanzia Plesso Collodi

vrei voluto non rispondere alla lettera “firmata – non firmata” comparsa sul n.4 del giornale Kleos, ritenendola non degna di risposta, perché proveniente da un genitore, sicuramente, estraneo alla nostra Comunità Educante. Una Comunità in cui ogni componente, ognuno nel proprio ruolo, con pari dignità, in un legame e in un dialogo continui e preziosi, con suggerimenti, con proposte, con critiche costruttive, contribuisce a far star bene i bambini e i ragazzi e a migliorare la qualità dei servizi della nostra Istituzione. Porto a conoscenza del genitore in questione che, nella scuola, esistono, e da molto tempo, i luoghi e i tempi deputati all’incontro, all’ascolto, alla collaborazione, alla progettazione condivisa fra scuola e famiglia: consigli di intersezione, consiglio di istituto, colloqui individuali con gli insegnanti con il responsabile di Plesso e con il Dirigente, nonché incontri periodici scuola-famiglia. Luoghi in cui la famiglia si propone come interlocutore principale e diretto, come protagonista ed attore di scelte

fondamentali e, quindi, come partner con il quale stringere alleanze. La piazza e i media sono sicuramente mezzi più accattivanti e potenti, assicurando pubblicità e clamore. Hanno catturato l’emittente della lettera inducendolo a critiche forti, denigratorie e lesive, soprattutto, della dignità delle docenti della scuola dell’infanzia del Collodi e di via Messina. Ed è questo il motivo della mia risposta: sostenere queste docenti e non tanto ricordare (perché a conoscenza di tutti) che i suddetti Plessi dell’ Infanzia vivono una situazione emergenziale, per lavori di ristrutturazione: una situazione che vede n. 6 sezioni in locali che ne potrebbero contenere non più di 3, e che sono privi di sala di accoglienza e di locale mensa. Mi dispiace che non si riesca a riconoscere alle docenti, pur nell’inadeguatezza dei locali e delle strutture attuali e provvisorie, il loro lavoro quotidiano svolto, con responsabilità, con entusiasmo, con professionalità, con amore e con grande disponibilità a soddisfare i bisogni dei piccoli e dei genitori (forse esagerando a soddi-

sfare le richieste di questi ultimi). Avremmo potuto fronteggiare il disagio causato dalle ristrutturazioni con la riduzione del tempo scuola, ma si è fatta la scelta di non privare i bambini del loro diritto di educazione e di istruzione e di andare incontro alle esigenze dei molti genitori che lavorano. Non sto qui a negare qualsivoglia criticità, che possa esserci all’interno della nostra Istituzione, che in un rapporto di stretta collaborazione con le famiglie può essere meglio rimossa. Invito, però, a praticare quel Patto di Corresponsabilità educativa sottoscritto da scuola e famiglia, all’inizio dell’anno scolastico: non ulteriore atto burocratico, bensì impegno reale di una responsabilità condivisa, per il raggiungimento di un obiettivo comune, la crescita personale, umana, culturale e sociale di tutti i nostri bambini, fanciulli e ragazzi. Ci si chiede,quindi, che fine esso abbia fatto.

Vita Biundo Dirigente Scolastico I.C. S. “R. Levi Montalcini” Partanna

Da noi chi protesta seriamente contro la sofisticazione dell'olio extravergine? Gentile Direttore, zione (non nel mio territorio appunto!!!!) mostrata in altre occaCredo che le comunità belicine (Partanna compresa), soffrano (a corrente alternata ed a seconda delle eventualità) di una sorta di Sindrome di Nimby (Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile"), teoria sociologica spesso applicata allo studio del “rifiuto” di costruire impianti ad alto impatto ambientale nel proprio territorio per non perdere quella fiducia sociale rilevante, di cui i decisori, o pseudo tali, si nutrono. Facendo un piccolo sforzo di “natura dialettico-transitiva” si potrebbe applicare la teoria, di cui sopra, alle eventuali reazioni a comportamenti, non proprio ortodossi, compiuti da terzi che danneggiano, non poco, le economie della Valle del Belice, fatta, per lo più, di reddito agrario. Detto ciò, mi dispiace constatare che, dopo i fatti di cronaca diffusi a mezzo stampa, anche nazionali, inerenti la sofisticazione di olio extravergine da parte di una società non meglio identificata della provincia di Trapani, non sono sorte le barricate e l’indigna-

sioni da più parti (per ultima, l’importazione, senza dazi, di olio tunisino che, personalmente, ritengo di più lieve entità). Non ho visto alcuna formale mozione condivisa da parte di tutti gli schieramenti politici locali, movimenti inclusi; non ho visto nessuna “Giovanna D’Arco” indignarsi pubblicamente a mezzo stampa; non ho visto alcun rappresentante sindacale farsi intervistare per vomitare lo sdegno; non ho sentito alcuna dichiarazione di intenti affinché si intensifichino i controlli a tutti e, non ho sentito, nessun plauso alle forze preposte ai controlli. Ho ascoltato solo il silenzio!! Ma si sa che la democrazia digitale, propositiva (e non elettiva), ha la virtù di far valere le opinioni di tutti, anche degli ultimi, ma ha anche il grosso difetto che tra le opinioni si annidino tante ebetaggini. Spero di non averlo fatto io! Cordialità. Giuseppe Musacchia

La Biblioteca intitolata a Ciccio Saladino

L

a biblioteca comunale di Partanna allocata nei locali dell'ex Monastero delle Benedettine, a partire dal 9 maggio è intitolata allo storico cittadino Francesco Saladino.L'intitolazione con la scopertu-

6

ra della lapide, presenti le autorità cittadine e i parenti dello storico, è stata preceduta da un incontro di presentazione di Saladino nel quale sono intervenuti il sindaco Nicolò Catania, l'esperto del sindaco il dott. Domenico De Gennaro, il cultore di storia locale preside Antonino Passalacqua e la figlia dello storico Caterina Saladino. Numeroso il pubblico presente nonostante la temperatura poco invitante. Cittadini comuni, persone di cultura, assessori e consiglieri comunali con il presidente del Consiglio Massimo Cangemi, non hanno mancato di

assicurare la loro presenza in un momento di commemorazione come questo. Alla fine ha ricordato lo storico in una brevissima nota il fratello. Successivamente si è passati alla scopertura della lapide. La mattina si era anche provveduto ad intitolare la biblioteca per bambini a "Baldo Aiello", alla presenza di alunni dell'Istituto Comprensivo di Partanna.


VENTUNOMAGGIO2016

Partanna

Parla il consigliere Beninati del gruppo Democratici per Partanna

D

opo la costituzione in consiglio comunale del gruppo Democratici per Partanna che fa riferimento all'on. Paolo Ruggirello (deputato che fa parte del gruppo del Pd alla Regione Sicilia), qualche problema è sorto in quanto ancora non è chiaro il rapporto tra il nuovo gruppo che sostiene il sindaco di Partanna Nicolò Catania e il gruppo "storico" del Pd che è invece schierato frontalmente all'opposizione. Nella speranza di un chiarimento,d abbiamo posto alcune domande al consigliere del nuovo gruppo Raffaele Beninati. Qui di seguito le sue risposte alle nostre domande. La costituzione in consiglio comunale del gruppo Democratici per Partanna ha fatto pensare ad un allargamento della rappresentanza del PD. Fino a che punto questo è vero? Il mio gruppo consiliare è una realtà a sé rispetto al Pd a 360°, fa parte di una rete provinciale di associazioni politico-culturali con regolare statuto fondativo, che mira alla realizzazione di diverse manifestazioni socio-culturali e anche alla promozione e crescita del sentimento della sana politica fra i giovani. Come giustifica quanto mi sta dicendo se si considera che il vostro deputato di riferimento fa parte del gruppo regionale del Pd? Questo gruppo con i suoi componenti fa rifermento prima alla persona dell on. Paolo Ruggirello e poi al politico: entrambi (persona e politico)

sono di grande spessore, a prescindere dalle scelte politiche particolari. Ritiene che il sindaco Catania si sia spostato più a sinistra? E' una domanda che andrebbe rivolta al sindaco. I fatti dicono che ad oggi è a pieno titolo rispettoso del suo impegno poltico con un progetto civico, che fino ad oggi ha raggiunto buoni risultati. Poi da buon amministratore qual è, è normale che sia ambito dall'Ncd e, perché no?, anche dal Pd. Come concilia le sue posizioni originariamente di convinto centrodestra con quelle attuali di chiaro centrosinistra? La mia posizione è di piena coerenza principalmente con la mia coscienza, sia da convinto alfaniano nel Pdl che poi nell'Ncd, una convinzione non di convenienza occasionale come purtroppo si vede oggi in area popolare. Non accetto quindi critiche di coerenza da chi non ha i requisiti per poter parlare: per la giusta definizione di coerenza oserei dire che ho avuto una bella lezione dal prof. della politica partannese, il mio collega in consiglio Salvatore Bevinetto, che con la sua esperienza nel Mir di Samori che l'ha visto candidato alle politiche nel centrodestra, poi alle comunali ultime come sostenitore di Mangiaracina anche se in passato ne era stato avversario; è la persona più adatta a sottolineare il "viva la coerenza".

PARVA FAVILLA A Partanna sulle toppe della "Matrice" cane non morde cane? Un mese fa da queste pagine è stato lanciato un non del tutto velato appello agli “esperti” in estetica perché facessero sentire la propria voce a proposito delle toppe bianche appiccicate alla parete nord della Matrice che all’autore della rubrica apparivano e continuano ad apparire come un’arbitraria innovazione. Con la modestia che in questi casi è d’obbligo, mi proponevo semplicemente di “gettare un sasso nello stagno”. Ma il silenzio è stato…assordante. Forse il sasso era troppo piccolo ed insignificante. E sì, perché non mi pare che a Partanna manchino gli “esperti” in estetica; che anzi, ad osservare il formicolio suscitato dalla Settimana della Cultura, si può dire che di intenditori d’arte ce ne siano a iosa. Penso ai tanti architetti, ai non pochi docenti d’Arte, allo staff dell’Assessorato alla Cultura, ai Consulenti Parrocchiali, alle associazioni culturali, in particolare a quel PAM di cui, se non vado errato, è Presidente un dirigente della Soprintendenza. Come mai, allora, nessuna voce si è levata per criticare o difendere la scelta tesa ad apportare una “modifica” al più pregevole monumento storico-artistico partannese? Non voglio assolutamente pensare che si tratti dell’atavica supina acquiescenza a ciò che viene imposto dall’alto; di complesso di inferiorità nei confronti di chi, alla stregua del Marchese del Grillo, può dire “io sono io e voi non siete un … nulla”. Né tanto meno voglio pensare che si tratti di un silenzio autoimposto dal senso di “rispetto” nei confronti di un collega, del tipo “cane non morde cane”. E allora, se non si tratta di supina acquiescenza o di complesso di inferiorità, né di silenzio-rispetto, non resta che concludere che, con buona pace del prof. Bencivinni, la gente acculturata non legge Kleos. E in definitiva, non commetterebbe poi un gran peccato sol che notasse le storture coi propri occhi. Qui non si vuole affermare una primazia nella difesa dei beni culturali. Si vuole soltanto sottolineare una tragica verità: a nulla vale parlottare nei crocicchi o nel chiuso di un salotto. E’ necessario far sentire la propria voce nella stanza dei bottoni!

7


Storia locale

VENTUNOMAGGIO2016

Partanna e la Famiglia Graffeo/Grifeo di Nino Passalacqua Introduzione Nel bene e nel male, per circa 7 secoli, dal 1139 al 1812, il nome e la storia di Partanna sono legati a quelli della Casa Graffeo/ Grifeo. I primi storici a dare conto di tale legame sembrano essere Michele Riccio, con la sua “Historia degl'Imperatori Greci” scritta nel 1496, e Giacomo Sardo, con le “Historie da' Normanni d'Italia fin al Rè Siculo ed Aragonese Alfonzo”, stampata in Venezia nel 1522. Ne dà notizia Filadelfo Mugnos, riproponendo e integrando gli studi dei due storici, dapprima, nel 1645, in forma sintetica, ne “I Raguagli historici del Vespro Siciliano”, e più tardi, nel 1655, più estesamente, nel “Teatro genologico delle famiglie nobili, titolate, feudatarie e antiche del fedelissimo Regno di Sicilia, viventi ed estinte”. In tali opere, lo storico leontino traccia, con dovizia di particolari, l’albero genealogico della famiglia Graffeo/ Grifeo. Per la verità, sulla attendibilità del Mugnos nutrono parecchi dubbi Vincenzo

8

Auria, il Mongitore, lo Scinà, il Narbone e lo stesso nostro sac. Mendolia che, nella sua “Storia di Partanna” ammette che “il Mugnos dice qualche buggia”. E tuttavia, “Ragguagli” e “Teatro” risultano importanti fonti storiche. Sulla scorta del Riccio e del Sardo, il Mugnos sostiene “esser l’illustre famiglia Graffeo over Grifeo, la più antica di chiara nobiltà del Regno di Sicilia. Intendendo con universal consenso haver havuto ella degl'Imperadori Greci chiarissima origine”. E a suffragare tale tesi pone, con non poche discrepanze cronologiche, come capostipite di tale famiglia Leone Foca, pronipote di Barda Foca, fratello di Teodora, andata sposa all’imperatore bizantino Teofilo. Da quel Barda Foca viene generato Niceforo I e da questi Barda Foca II, che genera a sua volta Niceforo II e Leone. Il nuovo cognome della famiglia Ed è Leone che, a detta del Mugnos, dà una nuova direttrice alla storia della sua famiglia assumendo il cognome di un capitano barbaro da lui sconfitto.“Leone, fratello di Nicefo-

ro, chiarissimo Capitano dell'Imperator Greco Costantino, fu come il fratello illustre Capitano, perciochè, andando contra i Bulgari, che, sotto la guida di Grifeo lor Capitano, eran passati a predar la Tracia l’anno 964 del Signore, dopo alcune battaglie, col suo valore vinse ed uccise il Capitan Bulgaro Grifeo. Perlochè hebbe dal Greco Imperatore in preggio l'isola di Candia ed alcun'altri Castelli, laonde in segno di ció tolse nel suo scudo in campo d'oro un Grifo nero passante sovra una lista e di sotto tre bande azzurre con una branca erta a guisa di combattente; e perciô fu cognominato dal Grifo Grifeo. Questi, poi, passando col fratèllo Niceforo all'acquisto di Sicilia oppressa da’ Saraceni, fu ucciso combattendo valorosamente fra Leontini e Siragusa nel 970. Due cose lasciano perplessi: il balletto dei cognomi Graffeo/Grifeo e la scelta di Leone di mutuare il proprio cognome da un barbaro. Al primo quesito sembra rispondere Francesco Emanuele Gaetani che, ne “Della Sicilia Nobile- Appendice” del 1775, annota che i Signori di Partanna “lo


Storia locale

VENTUNOMAGGIO2016

nella Storiografia (5) stesso cognome chiarissimo di Graffeo oggi con maggior vigore di prima sostengono e portano avanti gloriosamente, commutato sibbene in Grifeo”. Come a dire che la prima versione è “Graffeo”, sostituito successivamente con “Grifeo”. Quanto al cambio del cognome Foca, il nostro sac. Mendolia nella sua “Storia” si chiede se sia accettabile “Che il Riccio ed il Sardo vogliano farci ignottire che Leone, imparentato con la famiglia degl’Imperadori Romano-Greci, habia voluto lasciare il cognome di Foca per appropriarsi un cognome d’un infame rubello Bulgaro”. I primi Graffeo A Leone succedono tre generazioni prima che la famiglia Graffeo entri in contatto con Partanna. “Al predetto [Leone] successe Auripione Grifeo, che per vendicar la morte del padre passó con carico di Capitano, insieme con Giorgio Maniace, in Sicilia, dove fece memorabile strage di quei Barbari, cacciandoli da tutto il Val di Noto. Indi se ne passò in Italia dove, invaghitosi del valor de' Normanni e

desideroso di militare con essi loro, si casò con Agnesa Ardoino, e n'acquistò Giovanni, Leone e Guglielmo. Ma, essendo stato chiamato dalla madre in Candia, si portó la moglie e due figliuoli. Lasciô co' Normanni Giovanni casato con Valdella, figlia d'Unfredo, Normanno. Giovanni poscia passó in Sicilia col Conte Ruggiero suo zio e militó contra i Saraceni; l’effigie de’ quali unitamente si veggono scolpite in rilievo di marmo sovra la porta maggiore della Chiesa Cattedrale di Mazzara, ambedue a cavallo, il Conte con un Saraceno sotto i piedi e Giovanni Grifeo col scudo imbracciato con l'insegna dell'arme della sua famiglia. A Giovanni seguì Ugone, che intervenne con altri Baroni nella coronazione del Re Ruggiero seguita nel 1129”. I Baroni secondo Mugnos …“Al predetto Ugone successe Giovánni II il quale fu insignito o (come anticamente s'osservava) ebbe concessa la Terra di Partanna per privilegio dato in Palermo nel mese d’Aprile negl’anni del mondo 6647, che secondo il computo che s’usava nel tempo del sudetto Re viene del Signore 1137; però regolandosi co’ moderni gl'anni di Christo S.N. quei del Mondo sono 5094. Giovanni procreó à Nicolô, Ulla e Maria”. E’ appena il caso di osservare che il Varvaro Bruno sostiene che tale data va modificata in 1139, risultato ottenuto dalla differenza tra la data del privilegio (6647 dalla creazione del mondo) e gli anni del mondo prima di G.C. (5508 e non 5094), nonché dalla corrispondenza con l’indizione 2^. “[A Giovanni II succede il figlio Nicolò], Almirante sotto lo reggimento del Re Guglielmo il malo circa il 1170. A questi succede nella Baronia il figlio Giovanni [III] Graffeo che con Gilla Palici sua moglie procreó Goffredo, Ruggiero ed Ulla. Goffredo s’impiegò con l’arte militare a’ servigi dell'ímperator Federico II, perlochè ottenne la cónfirma della Baronía di Partanna, per privilegio imperiale dato nella città di Foggia a’ primo di luglio 1243; egli con sua moglíe Catelina Leontini procreò Orlando e Giorgio. Il predetto Orlando seguì nella Baronia di Partanna circa il 1285. Egli procreò Goffredo secondo in questo nome, il quale con Olivetta Perollo sua moglie procreò Giovanni [IV] che si casò con Ximenez d'Arenos nobile Catalana, habitatrice della città di Sacca, che gli generó Benvenuto. Benvenuto servì al Rè Pietro IV d Aragona nelle guerre di Catalogna e di Sardegna, da chi conseguì il Viscontado di Galtin. Di Benvenuto ne nacque Honofrio, che parimente seguì nella Baronia procreando Benvenuto II che fiorì nel 1424 e fu padre d’Honofrio II. [Honofrio II] successe nella Baronia nel 1453 e si casò con Maria di Caro, figlia del Baron di Montechiaro, che gli generó Honofrio III. [Honofrio III] hebbe per moglie Costanza d'Amato, figlia di Giovanni d'Amato e di Francesca Perollo, che gli generó Baldassare. [Baldassare] casossi con Leonora Paternó con la quale procreò Mario e Goffredo. [Mario] hebbe per moglie Leonora Vernagalli, da chiarissima famiglia Pisana, con la quale procreó Francesca. [Francesca] si casò con Goffredo Graffeo sцо zio, figlio II del sudetto Baldassare, che gli generò Mario II, che fiori nel 1583. [Mario II] соn donna Antonia Ventímiglia, figlia di Guglielmo, Signor di Ciminna e di Sperlingha, acquistò Goffredo.[Goffredo] hebbe per moglie donna Francesca Gravina, figlia del Marchese di Francofonte, con la quale procreó Guglielmo, primo

Principe di Partanna”. … e secondo Emanuele Gaetani Di diverso avviso è Francesco M. EmaStemma dei Graffeo o Grifeo nuele Gaetani, il quale, nell’opera “Della Sicilia Nobile”, parte II, stampata in Palermo nel 1754, avanza l’ipotesi che “questa Terra fusse stata concessa dal Conte Ruggiero alla Famiglia Graffea , allorché, fatto l’acquisto di Trapani, soggiogò quegli dodici Castelli vicini alla detta Città, investendone altrettanti Baroni. Provato questo perchè veggiamo i Graffei comparire Baroni tra principali ne’ tempi quando segui la coronazione del Rè Ruggieri, figlio del Conte”. L’Emanuele, però, provoca non poca confusione cronologica, aggravata dalla conclusione secondo cui, seguendo la tesi di P. Ansalone, “primo acquistatore di questo Stato fu Orlando Graffeo, Milite e Giudice di Messina nel 1303”. Vien da chiedersi, infatti, come fa Orlando ad essere il primo Barone se i Graffeo risultano Baroni già al tempo della coronazione del Re Ruggiero. Ad aumentare la confusione, poi, lo stesso Emanuele Gaetani vent’un anni dopo, nel 1775, nell’”Appendice” alla stessa “Sicilia Nobile”, asserisce, forse fuorviato dalla presunta iscrizione della lapide dei Paternò, contestata e chiarita dal Varvaro Bruno, che “Già fin dall’anno 1190, nelle mani di Giorgio Graffeo si ritrova la presente suddetta Baronia”. Con evidenti discrepanze riguardo a tempi e personaggi. I principi Sul numero e sull’ordine dei Principi, invece, non si registra discordanza alcuna tra il Mugnos e l’Emanuele Gaetani. Primo Principe, giusta “concessione di privilegio del Re Filippo IV del 10 Agosto 1627, esecutivo a 20 Maggio 1628”, risulta [Don Guglielmo] “c'hebbe per moglie donna Leonora di Bologna, la quale gli generò Mario. [Quel Mario III], promosso nel carico di Pretore della Città di Palermo, che con puoca fortuna lo godé mercè lo suscitamento di alcuni popolari tumulti, e che ha procreato con la Principessa donna Maria Ventimiglia, figlia del Marchese di Geraci, don Domenico, Duca dj Ciminna, il quale s’è casato con donna Elisabetta Marino, figlia del Duca di Gualtieri, con la dote delle Terre di Tripi e Gualtieri. A questi, però, l’Emanuele Gaetani aggiunge i Principi succedutisi dalla data di pubblicazione dell’opera del Mugnos fino alla pubblicazione della propria opera. E così veniamo a conoscenza di “Benedetto che, legandosi in isposo con Giovanna Filingeri, figlia di Vincenzo, Conte di S. Marco, fe l'acquisto del figlio Girolamo; [di Girolamo], più volte Diputato del Regno, Capitano di Palermo nel 1711 e Pretore nel 1732, casato con Laura la Grua figlia di Vincenzo, Principe di Carini, da’quali nacque Benedetto Maria; [di Benedetto II], investito a 10 Gennajo 1750, che con Pellegra Statella, figlia di Antonio, Marchese di Spaccafurno, ha procreato Girolamo; [di] Girolamo II che ha sposata Dorotea del Bosco, figlia di Giuseppe, Principe di Belvedere”. A questi va aggiunto, infine, don Benedetto III, ultimo Principe “regnante” di Partanna. Sposato a Lucia Migliaccio, muore nel 1814. (continua)

9


H

VENTUNOMAGGIO2016 La Critica Partanna tra pubblico e privato

o sempre creduto nel progresso, perciò faccio l’insegnante. Un insegnante che non crede nel domani non può fare scuola: perché nella scuola è implicita l’idea del progresso: si entra in A e si esce in B con qualcosa di più e di meglio di quando si è entrati. Altrimenti la scuola sarebbe peggio di un’azienda di scarpe e di borsette se in questa entrassero pellami e cuoio e uscissero pellami e cuoio. E così per la scuola: se entra un allievo che non conosce le 4 operazioni deve uscire con questa competenza: deve creare il successo scolastico. Altrimenti la scuola sarebbe inefficace per definizione. Perché questa premessa? Per capirci. Direbbe Pirandello: un fatto è come un sacco, vuoto non si regge. Più di 40 anni fa mi trovavo a “scendere” dalla via Vespri, unica strada possibile per uscire fuori città per chi si parte da S. Nicola. All’altezza della discesa (anche se qui si chiama salita -“acchianata”-) del Palazzo, una ruspa con un manovratore e 127 spettatori (tra cui cinque o sei pagati per il lavoro che faceva uno solo) che ostruiva tutta la strada. Tentativo di tornare indietro. Non si può. E’ senso unico. Mi costringono a commettere un'infrazione. Ritorno. Ma all’altezza della Chiesa del S. Patre (sì, S. Francesco di Paola!) altra ostruzione. Altra infrazione: risalgo da un senso unico venendo investito da improperi da parte di chi “scende” dalla via Cavour. Mi metto in salvo forte della debolezza della mia cinquecento. Rinuncio ad andare a Castelvetrano. Chiedo ad un amico: "Ma ci sono in corso lavori pubblici?" - "No. E’ uno che si deve fare la casa". - "E il Comune non ha messo nessun segnale?" - "E perché doveva farlo? Quello ha tutto il diritto di costruire la propria casa". Capisco che continuare il discorso "ragionando" non avrebbe portato a nulla, anzi avrei potuto beccarmi la qualifica di “milanese”. Rifletto: Verga aveva ragione. La “roba” intesa come proprietà privata è più apprezzata del bene pubblico. Le cose cambieranno, i sindaci cambieranno, anche i partannesi finalmente sapranno che la “mia libertà finisce quando comincia la libertà dell’altro”. Anno 2016. 16 aprile. Devo andare ad Agrigento per un convegno in cui ci saranno le più alte personalità dell’isola: il dott. Ni-

cola Diomede, prefetto di Agrigento, Il generale comandante della Guardia di Finanza della Sicilia Gibilaro, S. E. Francesco Montenegro cardinale ecc. ecc. Un convegno sulla Legalità. Ancora uno visto che a Partanna il Sindaco ne ha già fatti 27 o 28 (ho un vuoto di memoria?). Scendo dalla via Palermo. All’altezza dell’Ospedale stessa ruspa (ma più grande, le madri delle ruspe sono sempre incinte). Uno che manovra, l’altro che lo guida, 328 spettatori (c’è la disoccupazione e lo spettacolo è gratis). STOP. Ritorno o indietro: ma c’è il senso unico della via Caprera, imbocco la via Cavour: altro ostacolo, salgo su per la via XX settembre…niente. Sono in un cul de sac. Mi trovo segregato tra ruspe e TIR. I vigili? A tentare di far multe in via Vittorio Emanuele a qualche povero cristo che non ha messo il disco orario. Passano i minuti. Arriverò in ritardo. Ma non posso muovermi. Decido di andare dai carabinieri per denunciare il Sindaco per sequestro di persona. "Ma no, che c’entra lui? Nicola è un bravo ragazzo". Che vada a fottersi l’educazione alla legalità. Tutti quei signori in fondo stavano lavorando per migliorare la propria casa, la propria “robba”. E gli altri? Perché esistono? Registro il fallimento delle istituzioni. La scuola non educa alla legalità, la comunità civile ha ben altro da fare (c’è un esercito di piccole ruspe che stanno riempiendo i buchi delle strade - Partanna città dei fossati o dei fossi?, ci sono coloro che si occupano dei cani dando sicurezza alla città…Ma se il sonno della ragione genera mostri, Partanna ne è invasa. Come 40 anni fa. Non bisogna chiedersi Cosa è il tempo. Ma chi è il tempo. I sindaci? Tutti insegnanti senza progresso. Ma se tutto il poco personale è impegnato a preparare le feste estive? Ho capito. Il mio è un problema privato. Le feste è il pubblico.

Vito Piazza

Salute

La crioconservazione, un figlio anche dopo un tumore Fino a qualche decennio fa la diagnosi di un tumore significava la fine di ogni speranza. Adesso non solo le percentuali di guarigione aumentano di anno in anno e l’aspettativa di vita sta drasticamente aumentando, ma è possibile anche programmare un futuro, una famiglia. Infatti i trattamenti antitumorali che pregiudicano la capacità riproduttiva non sono più un ostacolo insormontabile per procreare: le tecniche di crioconservazione dei gameti oggi permettono di pianificare una gravidanza dopo l’esperienza del cancro, e di conseguenza dopo aver subito dei trattamenti citotossici che è risaputo che causino infertilità, sia nell’uomo che nella donna. Questo messaggio di speranza per migliaia di uomini e donne che sopravvivono al tumore, sempre più numerosi grazie ai progressi nella diagnosi e nella terapia, arriva dal Focus Oncofertilità, realizzato in collaborazione tra il Ministero della Salute e l’Università La Sapienza di Roma, e rappresenta una leva psicologica straordinaria per affrontare con fiducia il percorso di cura nella prospettiva di progetti importanti, come quello di una famiglia. Sottolineerei che la progettualità del 'dopo malattia' è motivo di vita e recupero di energie anche durante la malattia, per cui questo progetto non è solo importante di per sé, ma anche ragionando sulle motivazioni del paziente oncologico, che potrebbero influire anche nel decorso stesso della malattia. Nella paziente donna di giovane età inoltre, evitare una menopausa precoce con le conseguenze negative e i problemi psico-fisici che questa condizione può comportare nel breve e nel lungo termine, significa quasi guarire una seconda volta. Ma vediamo in cosa consiste questa procedura: nell’uomo la crioconservazione del seme rappresenta una tecnica che permette di conservare i gameti maschili per un tempo indefinito a -196°C, dopo che il paziente è stato sottoposto ad uno screening infettivologico approfondito; per quanto riguarda le giovani donne, gli ovociti o il tessuto ovarico saranno prelevati e portati alle medesime temperature con le stesse tempistiche. Sono trascorsi 30 anni da quando venne descritta la prima nascita da ovociti crioconservati mediante la tecnica del congelamento lento: si sono riscontrati ottimi risultati in termini di sopravvivenza allo scongelamento, fertilizzazione e gravidanza, ma i tassi di successo variano della

10

qualità degli ovociti e del numero di embrioni trasferiti. Fino a oggi non sono state riscontrate differenze significative nei bambini nati da ovociti freschi e da ovociti congelati con tecniche di fecondazione in vitro in termini di variazione del numero dei cromosomi, difetti di nascita o deficit dello sviluppo. Ma quando attuare la crioconservazione? L’unico spazio utile è rappresentato dal piccolo periodo che intercorre tra il momento in cui il paziente riceve la diagnosi di tumore e l’inizio della terapia. I centri di crioconservazione dovrebbero essere vicini all’utenza in modo che la procedura non ritardi l’inizio delle terapie, e devono essere rispettate rigide norme di sicurezza per evitare scambi di gameti o possibili inquinamenti da virus o batteri. Attualmente il Lazio è la Regione più all’avanguardia in Italia per criocongelare sia gli spermatozoi che gli ovociti grazie all’accreditamento della banca degli ovociti dell’Istituto Regina Elena di Roma e con la storica banca del seme del Policlinico Umberto I, la prima in Italia, attiva fin dagli anni '80. Ovviamente spetta al medico oncologo prospettare ai pazienti la possibilità di percorsi specifici di crioconservazione dei gameti prima di iniziare le terapie. Tre Società Scientifiche, la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), la Società Italiana di Oncologia Medica (AIOM), e la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), sono al lavoro per elaborare un documento di consenso sulla crioconservazione da proporre alle Istituzioni ed ai pazienti e garantire che questi percorsi siano sicuri e accessibili e abbiano come fulcro banche del seme gestite da una rete di Centri di Oncofertilità in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze dei pazienti. L’elemento fondamentale per avviare il percorso rimane però il counseling e l’informazione al paziente da parte del medico: uno dei punti sui quali sono impegnate le Società Scientifiche riguarda proprio l’importanza di trattare il tema della fertilità nei colloqui che accompagnano la diagnosi, che al giorno d’oggi non rappresenta più una sentenza di morte ma un punto di partenza su cui riflettere e programmare bene il proprio futuro. Futuro che, è proprio il caso di ricordarlo, appare sempre più fertile. Fabrizio Barone


VENTUNOMAGGIO2016

Agrigento

La Francia per il turismo ha scelto la provincia di Agrigento

da quelli che si affacciano sulla costa mediterranea a quelli RIBERA - La Francia per il turi- dell’interno montano. Vengono smo ha scelto la Sicilia e in par- dalla regione della Picardie, a ticolare la provincia di Agrigen- nord est di Parigi, dal dipartito. Da diverse regioni d’oltr’Alpe mento della Somme, dall’area arrivano già corpose comitive geografica attorno ad Amiens. di turisti e visitatori che hanno Sono guidati dal sindaco della scelto la terra agrigentina per il cittadina di Vaux en Amienois, clima, la cultura, la storia, i beni Daniel Leleu, che è il precursore monumentali e anche per l’ac- dei viaggi dei francesi verso la provincia agrigentina. Il primo cittadino viene ormai da quattro anni a Eraclea Minoa, non solo d’estate, ma in diversi periodi dell’anno. Ha portato prima la famiglia, i vicini casa, Delegazione francese nella Valle dei templi Agrigento. gli assessori e coglienza. Per la settimana fina- i consiglieri comunali della sua le del mese di maggio è attesa cittadina. Ora che il soggiorno una comitiva di turisti, circa 100 in terra siciliana è stato molto persone, tra cui vi sono ben 18 gradito, è scoppiata in Fransindaci, imprenditori, diretto- cia l’ “Agrigentomania” tanto ri di banca, agenti di viaggio e che nell’aprile scorso un primo alcuni pensionati. Arriveranno gruppo di visitatori, una cina Ribera dove alloggeranno, ma quantina, ha visitato la Valle dei percorreranno in lungo e largo Templi, Eraclea Minoa, Scala dei diversi paesi della provincia, Turchi, Ribera, Burgio e Sciacca e si è fermato a Porto Empedo-

di Enzo Minio

cle e a Sciacca per gustare il pesce, a Ribera per a s s a g gi a re le arance e a Burgio per vedere le ceramiche e le campane di bronzo. La nuova onFrancesi a San Biagio Platani. data di francesi arriverà (Vaux en Amienois). “I francesi la settimana prossima. I sinda- hanno scelto la Sicilia perché è ci transalpini, che visiteranno il luogo più tranquillo di tutto il l’Agrigentino, sono Jean-Clau- Mediterraneo – ci spiega il sinde (Villers-Bocage), Francine daco Daniel Leleu che è venuto Briault (Querrieu), Jean-Marie ben otto volte in provincia – Ricard (Louvrechy), Pierre Van- con la Tunisia, l’Egitto, la Turchia de Putte (Puzeaux), Emile e il Marocco a forte rischio per Trouart (Arry), Gerard Richez gli attentati, l’area geografica (Offoy), Jean-Pierre Darmigny più sicura è la terra agrigenti(Wiencourt-L’Equipe), Noel Tor- na dove siamo stati accolti con deux (Vregny), Janine Decoene calore dall’amministrazione (Bussus-Bussuel), Alain Lesieur comunale e dalla Pro Loco di (La Warde-Maugee), Claude Cattolica Eraclea e anche dal Devillers (Woignarue), Yvonne Gronnier (Tincourt-Boucly), comune di San Biagio Platani. Clara Van Den Broucke (Ham), Torneremo ancora durante la Dorette Onder De Linden (Le stagione estiva con gruppi Mazis), Bernard Schiettequatte sempre più numerosi, gra(Englebelmer), Andrè Thirard zie alla disponibilità degli (Tertry), Eric Croise (Saint Vast agrigentini”. en Chaussee), Daniel Leleu

11


VENTUNOMAGGIO2016

Le nostre ricette

a cura di Ina Venezia

BRICIOLE ALLE MELE

Musica

Ingredienti Per le briciole: 400 g di farina 00, 40 g di granella di nocciole, 180 g di zucchero di canna, 120 g di burro, 1 bustina di vanillina, 1 cucchiaino colmo di lievito per dolci, 2 uova piccole, 1 pizzico di sale. Per il ripieno: 4 mele, 2 cucchiai di zucchero di canna, 20 g di burro, 3 cucchiai di marmellata di albicocche, 30 g di uvetta mezza tazzina di rum, 1 pizzico di cannella.

S

bucciate le mele e tagliatele a pezzettini piccoli, unitevi la cannella, il burro, lo zucchero e fatele cucinare a fuoco moderato per dieci minuti. Nel frattempo in una ciotola preparate la marmellata, il rum e l'uvetta. Versatevi sopra le mele e lasciate raffreddare. Impastate gli ingredienti delle briciole con il burro un po' ammorbidito, avendo cura di aggiungere solo alla fine le uova e il lievito. L'insieme non avrà l'aspetto di un impasto ma dovrà appunto sbriciolarsi senza compattare. Versate metà delle briciole in una teglia imburrata e infarinata premendo leggermente con le mani. Mettete al centro le mele e coprite con il resto delle briciole. Esercitate una leggere pressione per sistemare le briciole. Infornate a 180 gradi (meglio se in forno ventilato) per 35 minuti. Soluzione del cruciverba di p. 13 del n. 4 (aprile 2016) di Kleos

Le 10 canzoni più programmate dal 7 aprile al 18 maggio 2016

Discovery Parade a cura di Salvo Li Vigni e Pinob 1. ALVARO SOLER - Sofia 2 ENRIQUE IGLESIAS – Duele el co razòn 3 JAIN - Come 4 SIA feat. SEAN PAUL – Cheap trillis 5 MAJOR LAZER – Light it up -remix

Film - Le nostre recensioni

6 DNCE – Cake by the ocean

Perfetti sconosciuti

7 TWENTY ONR PILOTS – Stressed out

Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Kasia Smutniak, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Valerio Mastrandrea, Anna Foglietta e Giuseppe Battiston; Italia, 2016; colore, durata 97’; commedia.

L

’Accademia del Cinema Italiano il mese scorso ha assegnato il David di Donatello come miglior film a Perfetti sconosciuti, ultima fatica di Paolo Genovese nonché quadro fedele della società contemporanea, sempre più affollata da maschere virtuali. La forza del film risiede nella semplicità di trama e ambientazione: Eva (Kasia Smutniak) e Rocco (Marco Giallini) organizzano a casa loro una cena con il solito gruppetto di amici quando Eva propone un gioco, ossìa di leggere tutti i messaggi in arrivo sul cellulare di ognuno e di rispondere alle chiamate in vivavoce. L’obiettivo sarebbe quello di dimostrare l’assenza di segreti o doppie vite che un mezzo come lo smartphone, dal quale per giunta non ci si separa mai, potrebbe coprire. Un passatempo facile e innocente, motivo di qualche risata in compagnia se solo la verità non si celasse oltre lo schermo di un cellulare. Così, inaspettatamente, per circa un’ora e mezzo di film la realtà dei protagonisti esplode fra gli spazi ristretti di un appartamento romano, testando la solidità dei rapporti d’amore e d’amicizia. Una sceneggiatura ben costruita, mai monotona o scontata nonostante provi a scandagliare i normali problemi della quotidianità, filtrati adesso in chiave digitale. «PosLa locandina del film sibile che nessuno abbia fatto un film sulle relazioni governate dai telefonini? Su quello che affidiamo al mezzo: messaggi, foto, segreti?» si chiede Genovese durante un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, mostrandosi anche fiducioso circa un possibile interesse internazionale per il film, vista l’universalità del tema trattato. Non tarda, infatti, ad arrivare il primo riconoscimento come migliore sceneggiatura da parte del prestigioso Tribeca Film Festival di New York che conferma il successo di Perfetti sconosciuti anche fuori dell’Italia.

Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

a cura del dr. Francesco La Rocca

Li dinari fannu veniri la vista all'orvu. I soldi fanno venire la vista al cieco. La cronaca italiana d'ogni giorno è piena di episodi che illustrano il significato del proverbio.

12

8 THE STRUMBELLAS - Spirits 9 THE KOLORS – Me minus you 10 DUA LIPA – Be the one

Italia Chart a cura della redazione di RCV Radio Network

1. LORENZO FRAGOLA – Luce che entra 2. MODA’ – Passione maledetta 3. MARCO MENGONI – Solo due satelliti 4. J AX feat. FEDEZ – Vorrei ma non posto 5. NEGRAMARO – Tutto accade qui 6. ZUCCHERO – Partigiano Reggiano 7. ANNALISA – Se avessi un cuore 8. EMMA – Il paradiso non esiste 9. LAURA PAUSINI - Innamorata 10. MAX PEZZALI – Due anime


VENTUNOMAGGIO2016

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. È sede delle corde vocali - 7. Raggiunse il massimo splendore durante il regno di Pirro - 11. Tessuto liscio e lucente su una delle facce - 15. Inattivo, inoperoso - 16. Striscia di tessuto di grandi dimensioni indossata dai sacerdoti durante le funzioni sacre - 17. Persona fornita di intelligenza straordinaria - 18. Mantello che gli antichi romani portavano sopra la tunica - 19. Nome del pianeta Venere quando al tramonto del Sole diventa visibile - 21. Pellicola radiografica - 22. Compatto, non diviso - 23. Costellazione dello zodiaco - 24. Panno ottenuto mediante pressatura di fibre di lana usato per la produzione di capi di abbigliamento - 25. Piace in francese - 26. Fu capitale della Repubblica Federale Tedesca - 27. Pelo delle palpebre - 29. New Musical Express - 30. Branca della medicina che studia il cuore - 32. Cagliari - 33. Pronome personale - 34. Linea descritta nello spazio da un corpo in movimento - 35. Black America Web - 36. Nella mitologia greca era figlio di Atamante e di Ino - 37. Gruppo di tre persone che svolgono insieme un’attività - 38. Frutto commestibile - 39. Comune della Valtellina - 40. Tutto in francese - 41. Macchine usate per eseguire la tessitura - 42. Pianta erbacea dal cui fusto si ricava una fibra tessile - 43. Moderato, semplice - 45. Estremo lembo di terreno bagnato dalle acque del mare - 46. Proposizioni accettate come vere in assoluto - 47. Non ha alcun desiderio di sforzarsi - 48. Danza di origine francese - 50. Sostanza liquida e untuosa 51. Imbarcazioni leggere - 52. Farciti, imbottiti. VERTICALI: 1. Ha per capitale Vilnius - 2. Autore di cui non si conosce il nome - 3. Sistema politico - 4. Irritate, infuriate - 5. Iniziali dello scrittore Tommaseo - 6. Sistema di radionavigazione britannico usato durante la seconda guerra mondiale - 7. Materiale da copertura in cemento e amianto - 8. Cavità minima presente in molti materiali - 9. Mitico fondatore della città di Troia - 10. Ravenna - 11. Riluttante, refrattaria - 12. Caverna, grotta - 13. Isola greca delle Cicladi - 14. Object Oriented Analysis - 16. Nella metrica classica era formato dalla successione di due sillabe lunghe - 17. Antica regione geografica dell’Europa Centro-Occidentale - 20. Risalente al passato - 21. Supporto per sostenere una partitura musicale - 24. Ornati, eleganti - 26. Film scritto e diretto da Giuseppe Tornatore - 27. Quello di sodio è il sale da cucina - 28. Abitanti di Honolulu - 30. Contrazioni involontarie dei muscoli - 31. Decimo mese dell’anno - 32. Rimorchio attrezzato ad abitazione - 34. Città dell’Abruzzo - 35. Fiume della Sicilia - 36. Comune in provincia di Messina - 38. Elementi principali - 39. Romanzo di Stefano Benni - 40. Stato dell’Africa Occidentale - 42. Centro Diffusione Origami - 43. Siti di Interesse Nazionale - 44. Osservatorio sulle Crisi di Impresa - 47. Palermo - 49. Ascoli Piceno.

L'artista del mese

ENRIQUE IGLESIAS - DUELE EL CORAZON

di Salvo Li Vigni

C

ari lettori kleossiani, il panorama musicale estivo si arricchisce di un’altra hit. Naturalmente non poteva mancare un artista del calibro di Enrique Iglesias ad infuocare le radioline sulle nostre già roventi spiagge. “Duele el corazon” si candida a scaldare i cuori di molti, perché dopo aver raggiunto la scorsa settimana (per la ventisettesima volta nella sua carriera) la posizione n.1 nella classifica Hot Latin Song di Billboard, conquista in Italia il disco d’oro. Nel nostro paese, il brano, prodotto da Carlos Paucar, è già in alta classifica nelle radio e su Shazam; è primo nelle classifiche “Italia, Prossime Hit” e “Musica Latina Usa”, quarto nella classifica “Spotify”, quinto della classifica “FIMI”, ed ha tutte le caratteristiche per diventare una hit mondiale. Ad oggi ENRIQUE IGLESIAS ha pubblicato 10 album e due Greatest Hits vendendo più di 100 milioni di copie in tutto il mondo, raggiungendo il disco di platino praticamen-

te ovunque. Se parliamo di numeri in soli tre giorni il video ha totalizzato 10 milioni di visualizzazioni e oltre 25 milioni di streaming su “Spotify”. Il singolo, che vede la partecipazione del re del reggaeton latino Wisin, dovrebbe far parte del nuovo album, del quale però al momento non si conoscono ancora né data di pubblicazione né titolo.

13


Daì, 32 anni compiuti, nove anni al Trapani, quali i momenti più belli... Vincere quattro campionati partendo dall’Eccellenza e arrivare alla serie B è stato senza dubbio la cosa più importante della mia vita. Quest’anno con Mister Serse Cosmi siamo andati oltre le aspettative. E’ stato costruito con l’ausilio del Direttore Daniele Faggiano un grande gruppo, unito e competitivo. Gli innesti di Gennaio con Petkovic, Nizzetto e De Cenco hanno fatto la differenza. I play off sono stati raggiunti, ci giochiamo persino il 3° posto della classifica generale, adesso bisogna crederci, la serie A può essere davvero alla nostra portata, abbiamo fatto un girone di ritorno incredibile con oltre 40 punti all’attivo....sognare non costa Nulla. Il momento più significativo ed emozionante.....certamente San Siro con la fascia di capitano contro l’Inter nella Tim Cup 2014….anche quello è stato un grande sogno. A Partanna hai costituito la Football Club “Belice Sport” con la Scuola Calcio Nino Daì. Si tratta di un progetto serio ed ambizioso, stiamo aspettando che il Comune di Partanna ci dia in concessione il centro sportivo “Peppino Impastato” per dare inizio ai lavori di miglioramento dell’impianto (manto sintetico ultima generazione). L’affiliazione con il Trapani Calcio, la collaborazione con la Folgore di Castelvetrano, la presenza di tanti collaboratori professionisti nel settore e la mia lunga esperienza calcistica con oltre 350 partite all’attivo completeranno l’importanza del progetto. Grazie Nino auguri da Kleos e buon lavoro.


VENTUNOMAGGIO2016

Numeri

ATTREZZATURE PER L'AGRICOLTURA

Cevema, via Cialona sn. - Partanna tel/ fax 0924921790 cell. 3276829139 e-mail: cevema@libero.it

AUTOSCUOLE

utili

Professionisti, titolari di negozi, bar, aziende, ecc. che volessero vedere inseriti su Kleos i dati della loro attività possono telefonare al 3398168521

CENTRI FITNESS

Un Broken Wod Center di Falcetta Giuseppe, piazza Parisi Asaro n.1 - Partanna. Tel 0924201973 cell. 3333798685. Pagina Facebook: unbroken wod center.

COMMERCIALISTI

Autoscuola Nastasi di Nastasi Michele, sede di Partanna via F.Turati n.28 cell. 3298995062

Dott. Gaspare Magro - Via Tagliata n. 75/C - Castelvetrano cell. 3929411602.

Tecnocarta di Ivano Zinnanti, via A.Gramsci n. 16 - Partanna - Tel. 0924 88880 - cell. 3285850432.

Enoteca Prelibatezze via Vitt. Emanuele n. 35 - Partanna tel. 092487000.

CARTOLIBRERIE

ENOTECHE E PRODOTTI LOCALI

FARMACIE Farmacia Ciulla Nicola - Via Garibaldi n.28 - Partanna tel. 0924 921300 Farmacia Rosalba Ciulla - Via Roma n.149 - Partanna tel. 0924 87363 Farmacia Rosanna Dia - Via V. Emanuele n. 75 - Partanna tel. 0924 49151. Farmacia Galante Antonino - Via La Masa n. 79 - Partanna tel. 0924 49430. Farmacia Rotolo - Via A. Gramsci n. 26 - Partanna tel. 0924 49297.

Tradizioni

Numerose sono le tradizioni da conservare

A

ncora a Partanna continuano a vivere tradizioni culturali cui i cittadini, soprattutto quelli di una certa età, rimangono ancora saldamente legati. E' la tradizione della "zabbina" da mangiare calda calda, seguita dal formaggio fresco e poi dalla ricotta. Il 25 aprile o il 1° maggio sono festività che invogliano a continuare esperienze fai da te legate a questa

tradizione. Enzo Ferro, 59 anni, che viene da tre generazioni legate all'attività della pastorizia, si diletta a fare il pastore per hobby nelle festività passate con gli amici (vedi foto) nelle quali è possibile ripetere le attività degli avi. D'altra parte non mancano soprattutto nei paesi persone, in genere pensionati, che esprimono la loro creatività con la realizzazione di manufatti tipici della cultura popolare. Facciamo riferimento ancora una volta a Salvatore Ditta, un anziano pensionato di Partanna che si dedica Partanna - Nelle prime due foto, Enzo Ferro mentre prepara la ricotta. con amore ed entusiasmo alla

realizzazione di oggetti della cultura popolare. Le foto di alcuni di questi sono state pubblicate in Kleos n. 9 del 17 ottobre 2015, in Kleos n. 1 del 23 gennaio 2014 e in Kleos n. 2 del 13 febbraio 2016. In questo numero pubblichiamo la foto di una gallina - realizzata da Ditta recentemente che, se toccata, per difendere le sue uova fa coccodè.

upim

Via Nicolò Tortorici - PARTANNA (TP) Reparti: Uomo, Donna, Accessori, Bambino, Casa, Intimo Donna Orari: lun-sab 8:00 - 20:30; domenica 9:00 - 13:00; 16,30 - 20:00 L'upim si trova all'interno del

15



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.