Kleos 20 aprile 2013 web2

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VENTIAPRILE2013

"Culicchia, Culicchia...Perché ci hai abbandonato?" di Antonino Bencivinni

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a campagna delle alleanze per eleggere a giugno il nuovo sindaco si fa sempre più politicamente spregiudicata, con i dovuti distinguo, fra quelli che ormai sono i quattro candidati sindaco: la preside Giulia Adamo, candidata sempre più del Pd e sempre meno del centrosinistra dato che, a poco a poco, i diversi partiti di centrosinistra si sono allontanati per via della questione delle primarie. Tutti - dal Partito della Rifondazione Comunista, al Partito Socialista, al Megafono, all'Udc e perfino anche un nutrito gruppo di culicchiani rimasti politicamente orfani dopo la rinunzia a candidarsi da parte dell'attuale sindaco Giovanni Cuttone - ripetiamo, tutti questi richiedevano le elezioni primarie da affrontare con il Pd. Ma nulla è successo. Il coordinatore del Pd Enzo Nastasi ribadisce che le elezioni primarie non si sono potute fare perché nessuno dei possibili partner (e in particolare l'Udc e il Megafono che a livello regionale collaborano con il Pd e con il Governatore Rosario Crocetta), hanno mai indicato reali candidati alle primarie. Gli altri sostengono che il Pd solo astrattamente si è dichiarato disponibile. La sostanza è che almeno fino al momento in cui scriviamo (mercoledì 17), il Pd sembra che correrà da solo, a meno che, con una mossa al cardiopalma, non deciderà un'alleanza all'ultimo minuto nientemeno che con una buona fetta di culicchiani disposti a sostenere Giulia Flavio. Il problema poi in questo caso sarebbe come eventualmente convincere gli elettori a capire un'alleanza con il gruppo politico facente capo al(l'ex?) nemico di sempre. Sull'altro candidato, l'ing. prof. Dino Mangiaracina è difficile dire la propria perché ancora - prescindendo dal voto di opinione che nei piccoli paesi e per le elezioni del sindaco è in genere poco consistente - non è sicuro chi e quanti lo sosterranno: Intanto sarà certamente appoggiato da una associazione culturale "Liberamente" da poco costituitasi, oseremmo dire, ad hoc; poi forse da Rifonda-

zione Comunista rimasta delusa dall'impossibilità di fare primarie col Pd; poi forse da alcuni dissidenti del Pd che non gradiscono la candidatura di Giulia Flavio; poi forse dagli stessi culicchiani rimasti orfani politicamente di Cuttone (ma dove devono andare questi culicchiani, con Giulia Flavio o con Dino Mangiaracina?). In questo caso, quanti voti i culicchiani porteranno a Mangiaracina e quanti gliene faranno perdere? Un altro candidato su cui non si possono fare previsioni certe è quello dei grillini, Giovanni Inglese, che andrà avanti da solo, come da indicazioni del Movimento 5 stelle. Un exploit di voti tali da farlo vincere, sembra da escludere (a prescindere dalle sue qualità personali nel cui merito ovviamente non entriamo né per lui né per gli altri candidati) anche perché pure a Partanna dopo le performances per il governo nazionale, il Movimento è in calo di immagine e, comunque, anche alle nazionali non ha ottenuto a Partanna, pur nella grande affermazione elettorale, un numero tale di voti da consentire l'elezione di un candidato sindaco senza alleati. Last but not least, si colloca il candidato Nicola Catania, ex vicesindaco di Cuttone, culicchiano per tantissimi anni. Ed ora? Intanto si è di buon'ora candidato a ricoprire la poltrona di primo cittadino e sembra che i culicchiani che non sono con lui, questo non lo abbiano gradito affatto ed anzi avrebbero voluto, così si dice, fare una grande coalizione che comprendesse gli elettori di Giulia Flavio e di Dino Mangiaracina per bloccare Nicola Catania che si presenta con lo slogan del cambiamento guidato da "esperienza e competenza", qualità che sono necessarie per governare anche una piccola città come Partanna. Catania si è assicurato il sostegno di tutti i papaveri locali e provinciali del centrodestra con la consegna, però, di non dirlo. Le liste che lo sosterranno saranno, infatti,

Il prossimo numero sarà in edicola il 18 maggio 2013 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

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tutte rigorosamente "civiche". Ma Catania "rischia" di far convergere su di sé i voti di quanti lo ritengono candidato vincente. Peraltro, essendosi preparato alla campagna elettorale molto tempo prima dei suoi avversari che per ragioni diverse solo da poco stanno uscendo allo scoperto, Catania ha potuto fare incontri con imprenditori, lavoratori, impiegati, insegnanti, ecc. ed ha pensato a far conoscere per tempo i suoi programmi: Il più recente colpo grosso è l'acquisizione del sostegno, senza simbolo, di una buona fetta dell'Udc che ha abbandonato otto mesi di trattative col Pd sulla vicenda delle primarie. Proprio perché appare forte, i culicchiani rimasti vicini a Culicchia farebbero, come si è accennato, carte false per sconfiggerlo e si alleerebbero perfino col Pd trascinandosi, se potessero, anche Mangiaracina, incuranti della grande confusione che si verrebbe a determinare nell'elettorato. Noi siamo convinti che ancora potrebbero esserci colpi di scena, visto che non è tuttora chiaro come andrà la partita delle alleanze. Qualcuno ha addirittura prospettato - ma ormai sembra solo un loro pio desiderio - di coinvolgere un grosso nome in grado di coagulare attorno a sé tanti consensi, come ad esempio - ma è solo un esempio - un Corradino Mineo in grado di guidare la città e di lasciarla al tempo stesso, per i suoi impegni romani, spesso in mano al suo staff che potrebbe essere formato dagli attuali candidati sindaco o da alcuni di essi per le incombenze locali. Ma è chiaro che al punto in cui siamo, è un'utopia. Sembra, comunque, per tornare a quello che sta succedendo, che, data la loro spregiudicatezza politica, potrebbero essere ancora i culicchiani (non andati con Catania e rimasti ancora culicchiani tout court) a determinare il successo di questo o quel candidato sindaco. Come dire: c'è ancora molto di Culicchia nei candidati (e pure da qui la copertina). L'unico politicamente più lontano è il grillino Giovanni Inglese, ma abita nella stessa strada dell'on. Culicchia!

Sommario del n. 4 SCUOLA: Vigilanza sugli alunni e responsabilità del personale scuol p.

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CASTELVETRANO - La pagina del "Ferrigno"

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CASTELVETRANO - La pagina del "Cipolla"

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PARTANNA - L'Istituto Magistrale di Partanna dal 1935 al 1940

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PARTANNA - Partanna nel Distretto turistico

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RICETTE, GIOCHI E PASSATEMPI

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PIANTE MEDICINALI - Papaya fermentata - Le Farmacie di turno

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RIBERA - Boliviana vince concorso fotografico di Intercultura

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Questo mese andiamo a...Sambuca

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Scuola

VENTIAPRILE2013

La vigilanza sugli alunni e le responsabilità del personale della scuola

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l tema, sempre attuale, della vigilanza degli alunni e delle correlate responsabilità del personale della scuola, presenta ancora “zone d’ombra” e rappresenta per i docenti motivo di costante preoccupazione, perché il rischio di essere coinvolti in azioni legali e procedimenti giudiziari impegnativi è elevato. Oggi, infatti, si ricorre spesso alla magistratura, anche per infortuni banali. Le sentenze sono sempre a favore del minore danneggiato, la cui tutela prevale quasi sempre sulle ragioni del docente. “I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza” ( art. 2048 2° c. del Codice Civile). Si tratta di una “responsabilità aggravata”, basata su una “colpa presunta”, ossia sulla presunzione di “culpa in vigilando” (negligente adempimento dell’obbligo di sorveglianza sugli alunni), per la quale l’accusato deve dimostrare di non aver potuto impedire il fatto, che l’evento non fosse prevedibile o superabile con la normale diligenza in relazione al caso concreto, ma anche che fossero state adottate tutte le misure idonee ad evitare il pericolo che aveva determinato l’evento dannoso. Sul piano della responsabilità civile, l’art. 61 della L. 321/1980 ne mitiga la gravità, escludendo l’azione civile diretta nei confronti del personale della scuola, a cui subentra l’amministrazione pubblica, come soggetto passivo dell’azione risarcitoria. In caso di soccombenza dell’amministrazione scatta, comunque, l’azione di rivalsa, sul piano patrimoniale, nei confronti del dipendente, ma solo in caso di dolo o colpa grave che, secondo la giurisprudenza della Corte dei Conti, sussiste quando viene accertata una “ una particolare spregiudicatezza, una massima imprudenza e una inammissibile negligenza”. Sul piano penale, invece, la responsabilità è personale; una fattispecie di reato riguarda le lesioni colpose (art. 590 c.p) che ha tra gli elementi costitutivi il principio, per cui “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo” (art.40 c.p.). L’obbligo della vigilanza sull’alunno insorge al momento dell’ingresso nei locali o nelle pertinenze della scuola e termina all’uscita, a conclusione dell’orario giornaliero. Il minore affidato ad un istituto scolastico deve essere ininterrottamente vigilato e tutelato da eventuali pericoli per la sua incolumità, dal momento iniziale del suo affidamento e fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di persone da essi incaricate. L’art. 29 del CCNL 2006/09 prevede che “per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima l’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi”. Il regolamento interno dell’istituto scolasti-

co deve dettare i criteri e le modalità per assicurare “la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima”. Nella vigilanza è coinvolto anche il collaboratore scolastico, il cui profilo contrattuale prevede il compito di “accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario dell’attività didattica e durante la ricreazione”. Gli aspetti critici nella questione della vigilanza non sono, di certo, pochi. Il momento più problematico è sicuramente quello dell’esodo dall’edificio, in cui avviene la riconsegna “effettiva o potenziale” degli allievi ai rispettivi genitori. Normalmente gli allievi vengono accompagnati al portone o cancello della sede scolastica, dove vengono prelevati dal genitore o dall’adulto da questi incaricato. Le “liberatorie” dei genitori, che autorizzano il rientro a casa del figlio da solo o accompagnato da minorenne, secondo l’Avvocatura dello Stato di Bologna (nota n. 518 del 2001), non hanno alcuna legittimità; anzi siffatte autorizzazioni potrebbero costituire, in sede giudiziaria, prova della consapevolezza da parte del personale scolastico di un deficit di sorveglianza, con implicita ammissione di responsabilità. Il concetto di riaffidamento “potenziale” del minore implica la formalizzazione e l’informazione sulle modalità di esodo degli alunni che, appena fuori dalle pertinenze della scuola, transiterebbero nella sfera della responsabilità dei genitori. Questa impostazione è stata però disattesa da una sentenza del 2010 della Cassazione che ha riconosciuto la responsabilità penale del personale della scuola nel decesso di un preadolescente investito da un automezzo comunale in spazio pubblico esterno, dopo l’uscita dall’istituto. In particolare, il dirigente scolastico avrebbe dovuto adottare, di concerto con i responsabili comunali, tutte le possibili misure organizzative per consentire agli allievi l’uso del pullman in condizioni di sicurezza. Non deve, allora, essere sottovalutato il momento dell’uscita degli allievi che, in relazione alla loro età e alle condizioni ambientali esterne (presenza di spazi protetti, dimensione delle strade, traffico), va regolamentato con puntuali indicazioni al personale, ai genitori e agli stessi allievi. Anche la fine dell’ora di lezione, con il conseguente avvicendamento degli insegnanti, rappresenta un momento critico: poiché ogni docente dovrebbe lasciare l’aula soltanto all’arrivo del collega, si possono verificare situazioni paralizzanti con due o più insegnanti che si attendono reciprocamente. Di certo la soluzione non può essere quella di scambiarsi le classi nel corridoio “a metà strada”. Un’altra situazione problematica insorge allorché l’alunno chiede di andare in bagno: il docente o lo accompagna e lascia incu-

Kleos ora è anche

stodita l’intera classe o lo manda da solo. In entrambi i casi, comunque, si determina un’omissione di vigilanza che potrebbe essere sanzionata nell’eventualità di incidenti. Del resto non si può chiedere la collaborazione di altri docenti in quanto non si hanno più compresenze nell’attività d’aula e neanche ai collaboratori scolastici che, data la contrazione degli organici, sono sempre meno, non riuscendo, talvolta, neanche, a custodire tutti i settori e i piani degli edifici. Allora, al rigore preteso dai pronunciamenti giurisprudenziali, per i quali almeno fino ai 14 anni gli allievi non dovrebbero rimanere mai incustoditi, si contrappongono insuperabili ostacoli strutturali e organizzativi, pur con tutti i possibili accorgimenti e la massima cautela che si possono adottare. Sicuramente, non si può paradossalmente interrompere l’attività didattica e recarsi con tutta la classe nei servizi igienici ogni qualvolta qualcuno ne abbia necessità. Ci si chiede, quindi, alla luce dei diversi orientamenti giurisprudenziali, quale debba essere la condotta che il personale insegnante dovrebbe prudentemente tenere, al fine di evitare un’eventuale responsabilità a suo carico. Un insegnante accorto ha il dovere di valutare le circostanze concrete (età degli alunni, grado di maturazione effettivo degli stessi, capacità di autocontrollo ed affidabilità, presenza o meno di alunni con disabilità e di alunni caratteriali, caratteristiche ambientali ecc. .) e se ritiene che la situazione non sia del tutto priva di rischi, non deve allontanarsi per recarsi in un’altra classe, anche in caso di ritardo prolungato dell’insegnante a cui dovrebbe passare "in consegna " gli alunni. Dinanzi all’alternativa del garantire il diritto allo studio e tutelare l’incolumità personale dei minori, non può che soccombere il primo. Nel caso in cui il docente avesse cessato il suo orario di servizio e, quindi, contrattualmente non obbligato a trattenersi nell’istituto scolastico, la vigilanza sull’incolumità del minore dovrebbe prolungarsi per il tempo necessario a rendere nota la situazione all’amministrazione scolastica, per permetterle di provvedere ad organizzare l’affidamento dei minori ad altri docenti o ai collaboratori scolastici. Per quanto riguarda l’intervallo, si ritiene comportamento prudente, soprattutto sotto la soglia dei quattordici anni, non allontanarsi mai dalla classe " affidata " o dal luogo assegnato per l’effettuazione della vigilanza sugli alunni. Ci si affida, alla fine, alla professionalità e al buon senso, accettando di correre quei rischi che comunque nemmeno un sistema di controllo poliziesco può eliminare, e confidando nelle tutele della polizza assicurativa. Vita Biundo Dirigente Scolastico Istituto Superiore ”F. Ballatore” Mazara del Vallo

quotidiano on line.

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VENTIAPRILE2013

Castelvetrano - La pagina del "Ferrigno"

Al "Ferrigno"…trasversalità dell’educazione

L’EDUCAZIONE MUSICALE La musica è uno strumento universale di comunicazione e, a detta di Platone, è anche una legge morale, dà anima all’universo. Suscita grandi emozioni, è la colonna sonora della vita di giovani e meno giovani. La musica piace, diverte, dà una marcia in più . Ascoltando musica o suonando uno strumento, evadiamo dai problemi quotidiani e ci facciamo trasportare dalle onde delle note. Nel nostro Istituto l’offerta formativa, ricca e sfaccettata, contribuisce alla crescita della persona nella sua interezza, anche attraverso il laboratorio musicale di recente attivazione. Fornito di strumenti all’avanguardia, permette di sviluppare la nostra creatività musicale. Gaspare Parrino IVAP

L'EDUCAZIONE ARTISTICA Emozionante e formativa l’esperienza vissuta al Museo della Fondazione Orestiadi di Gibellina, nata in seguito al terremoto del 1968 e al cui sviluppo hanno contribuito molti artisti e intellettuali. Presso il Baglio Di Stefano abbiamo visitato il Museo del Granaio, che espone una ricca collezione di opere d’arte di eccezionale interesse artistico e culturale. L’attenzione e la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, ci ha permesso di allargare il nostro orizzonte e fatto capire il rapporto che lega scuola, istruzione e cultura.

Giorgia Signorello – Erika Pedone IV T

La Donazione degli organi Seminario organizzato dall’Istituto GB Ferrigno, dall’Associazione ASTraFE , dal Comune, dal Lions, dall’AIDO. Venerdì 21 Aprile nell’Aula Magna del nostro Istituto si è tenuto il seminario sulla donazione degli organi con la partecipazione degli alunni delle V classi; per l’occasione l’Aula Informatica uno è stata intitolata a Francesca Caime, studentessa e appassionata di Informatica, scomparsa all’età di ventisei anni, i cui organi sono stati donati dalla famiglia in onore della sua volontà. Dagli insigni relatori sono stati affrontati tutti gli aspetti sulla donazione degli organi: giuridico, medico, etico, sociale e religioso. Commovente l’intervento di Giuseppe Cammarata, che ha coordinato i lavori per il trapianto degli organi di Francesca. Grande emozione in platea, momenti di silenzio assoluto e di fragorosi applausi per Francesca, che sarà ricordata come simbolo della generosità, e per i genitori presenti in aula, che sono riusciti in un momento di grande dolore, a dare la vita a chi era legato ad essa dal filo della speranza. Grande plauso e apprezzamento per il Dirigente Pietro Ciulla e per tutte le Istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione di questa giornata.

Da sin. il dott. Salvatore Camiolo, resp. ASTraFe, il dott. Giovanni Scianna, coord. ISMETT, il sig. Giuseppe Cammarata resp. AIDO, S. E. Domenico Mogavero, Vescovo Diocesi Mazara del Vallo, il D. S. prof. Pietro Ciulla, l’Avv. Felice Errante, sindaco di Castelvetrano, l’Avv. Giuseppe Parrinello, Presidente del Lions, e Andrea Farina, Direttore D. S. ASP9 TP.

L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE Impariamo a mantenere il nostro cuore giovane! Troppi sono i fattori di rischio: alimentazione scorretta, fumo, alcool, obesità, vita sedentaria. Con un linguaggio semplice e chiaro, adeguato alla nostra età, il cardiologo Giovanni Siena ci ha fatto comprendere il valore della prevenzione, ci ha fatto riflettere sull’importanza di uno stile di vita corretto e insegnato delle regole, poche ma basilari, affinché nel futuro il nostro cuore “non pianga”. La visita cardiologica e l’elettrocardiogramma hanno completato la nostra educazione e formazione. La scuola diventa così anche il centro promotore della salute dei suoi alunni. Alessia Miceli II B - AFM

“Il Fantomatico sogno dei fratelli Smith”

Il Ferrigno valorizza ancora l’importanza delle arti creative nel curriculum dei suoi alunni e lo dimostra con un Musical, inedito, curato dagli studenti, che hanno messo in evidenza le proprie capacità artistiche rivestendo i ruoli di regista, coreografi, ballerini, musicisti, cantanti, costumisti, tecnici. Lo scopo dello spettacolo è lanciare un messaggio a tutti i giovani perché possano continuare a lottare per il proprio avvenire e sognare, “sognare per vivere”. Il ricavato è devoluto in beneficienza all’Associazione Paidos, che da anni si occupa degli scolari diversamente abili. “Il Fantomatico sogno dei fratelli Smith” racconta la storia di tre fratelli orfani che lavorano in un’orchestra di provincia. Una sera, in un camerino del piccolo teatro, si ritrovano a parlare della vita, dei sogni, della voglia di cambiare. Lo spettacolo, perfetto mix tra comicità e dramma, ilarità e sensibilità, rappresentato a scuola il 26 ed il 28 marzo per i ragazzi del Ferrigno, sarà presentato il 30 aprile, alle ore 21,00, al Teatro Selinus di Castelvetrano. Venite a scoprire questo sogno! Andres E. Gonzalez P.

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VENTIAPRILE2013 Castelvetrano Continuiamo con la ricostruzione di un periodo (che va dagli anni Sessanta agli anni Novanta) della vita sociale, politica e amministrativa di Castelve-

trano così come emerge dal racconto di un protagonista degli eventi di quegli anni, il preside Antonio Ferri, detto Totò, che, con la responsabilità piena di quanto dice, offre informazioni e testimonianza diretta di quel periodo della storia della Città (9° Periodo). Le foto, che portano il numero originario delle numerose catalogate dal preside Ferri, sono pubblicate assieme alle altre qui citate, nel sito del giornale (www.giornalekleos.it). pagina veramente triste della vita politica della Nazione e quindi anche di Castelvetrano. Il decreto di finanziamento dell’AssessoNONO PERIODO rato Regionale alla Presidenza, Assessore Enzo Leone, per 9 miliardi e 600 milioni di lire decreCresce sempre in questo periodo l’esigenza di dotare Selinunte di un porto n. 251014/91 del 24/04/91, depositato alla ticciolo turistico e, soprattutto, di spostare il depuratore a "monte". Per chi Corte dei Conti di Palermo per la firma, “naucome me ha vissuto la borgata rifraga” per l’incalzare di tangentopoli e non solo. corderà che da sempre e fino agli Di quel “bel sogno” restano solo i ricordi ed il '50 nel mare antistante lo “Scaro” plastico esposto, primavera '91, nei locali della Foto 112. Plastico del porticciolo turistico di Selinunte esisteva la cosiddetta “rocca di lu ex Banca Sicula in Piazza Vitt.Emanuele. Le Foto cantuni”. In quegli anni, un nostro 111,112,113 e 114 confermano, ove ce ne fosse stato bisogno, la veridicità di concittadino titolare della Concesquanto prima affermato dando il giusto riconoscimento ad Enzo Leone. Così sionaria Fiat, il signor Di Gregorio, nel 1991 è pure miseramente naufragata la sistemazione del muraglione ed volendo incrementare la vendita di il trasferimento del depuratore di Marinella di Selinunte a monte. Il relativo piccole imbarcazioni da diporto, si progetto, finanziato e approvato dagli organi adoperò per creare i pennelli di tecnici superiori, sempre per merito di Enzo Lelevante e di ponente (frangiflutti). Foto 108 frangiflutti molo levante anni '50 one, doveva, espletate tutte le formalità, andaInsediatasi la Giunta Lo Sciuto, con re in gara, per un importo di 5 miliardi e mezzo l’amico e collega Assessore Elio Cadelle vecchie lire, quando improvvisamente la varretta, incominciai a lavorare per migliorare l’esistente. Attraverso mesi di nuova Amministrazione, Sindaco Vito Li Causi, lavoro (autorizzazioni e permessi) viene approvato il progetto per realizzare decide di variare la destinazione del finanzial’attuale riparo. Si rafforza il molo di levante, si crea un altro pennello lascianmento a favore della rete fognaria di Selinunte, do una apertura per l’entrata delle barche a levante. Si delimita l’attuale il secondo in pochi anni. L’anno 1986 può esseriparo e si allunga di 50 metri il molo di ponente. Il progetto autorizzato Foto 120. Partecipazione di cittadini ed Autorità re ricordato per un altro avvenimento a favore del tempo libero: a) torneo di bocce patrocinato all'inaugurazione del Museo in via Garibaldi dal Genio Civile Marittimo di Trapani dal Comune su richiesta prevede negli anni successivi il prodel Consigliere Comunale Ins. Enzo Armato Foto lungamento a chiudere dei due moli 115 e 116. L’ anno 1987 segna una tappa veramenestremi fino ad una distanza di 250 te significativa per avere: a)Inaugurato il Museo 11 m. dalla spiaggia, prolungamenti aprile 1987; b) organizzato nel mese di maggio il che avrebbero annullato le forze delConvegno su Selinunte ”prospettive per un rilancio le correnti di impluvio e di displuvio turistico culturale e fruizione dei beni archeologici limitando, così, il danno continuo aspettando l’Efebo”; c)per avere patrocinato il radel deposito di sabbia ed alghe con duno artistico 7/13 giugno organizzato dall’ARCI di Foto 109 frangiflutti molo ponente anni '50 considerevole risparmio economico C.Vetrano e la Pro Loco locale “Srad’Arte 87’ il piace- Foto 126(2). Convegno su Selinunte e il fetore estivo. Le somme allora necessare di stare insieme”. Aspettando l’Efebo, l’11 aprile del 1987 è inaugurato il rie, circa 160 milioni, per il primo intervento sono state rese disponibili dalla Museo in via Garibaldi. Il Giornale di Sicilia all’evento dedicò un'intera pagilegge 501 per investimenti. Negli anni successivi si sarebbe dovuto continuana del quotidiano Foto 117. Alcune foto, anche se poco chiare, confermano re in questa direzione, ma per quello che la partecipazione di tanti cittadini ed Autorità Foto 118, 119,120,121,122,123 mi è dato vedere, ad eccezione del raffra i vigili un caro amico Giovanni Inzerillo. Il Convegno su Selinunte ripaforzamento dell’esistente, di una gru mai gò le attese dell’Amministrazione. La partecipazione di cittadini e Autorità usata, di un “buco” a ponente e dell’amè veramente ragguardevole. Partecipano il Prefetto di Trapani dell’epoca pliamento e sistemazione delle piazze, Dott. Piraneo, il dott. Vaccaro per la Sovrintendenza di Trapani, il giornalista nessun altro intervento è stato attivato Dott . Pepi, gli on.li Alagna, Cristaldi e Vizzini, il Senatore Bellafiore, i Presidi per migliorare l’esistente Foto 108 franRuggeri e Messina, l’Assessore Infranca. Alcune foto, purtroppo di qualità giflutti molo levante anni '50 - Foto 109 scadente, per ricordare meglio quel momento Foto124,125(2),126(2),127(2). frangiflutti molo ponente anni '50 - Foto Il prossimo periodo sarà dedicato ad un evento di grandissimo spessore ar110 situazione attuale. Il capitolo della tistico culturale “Strad’Arte 87’ “. mancata realizzazione del porticciolo tuFoto 110 situazione attuale ristico risalente agli anni '90 coincide con una

I ricordi di Totò Ferri

PARVA FAVILLA

È nato prima …l’eletto o l’elettore? Nel bailamme politico nazionale non fanno certo storia (e nemmeno cronaca, per la verità!) le piccole diatribe politiche di casa nostra, infarcite di ripicche e risentimenti di quarantottesca memoria. Tanto piccole da non meritare una pur minima attenzione, se non fosse per le ricadute antropologico-culturali ad esse connesse. Non c’è dubbio, infatti, che tali diatribe finiscono col coinvolgere il rapporto tra elettori ed eletti che sta alla base della democrazia. Sembra un assurdo, eppure anche in questo campo ci si trova di fronte al classico dilemma “è nato prima l’uovo o la gallina?”. Prendiamo, ad esempio, il problema delle candidature alle elezioni municipali e sottoponiamolo al dilemma se sia nato prima il candidato impresentabile o l’elettore pronto a votarlo. Per tentare di trovare una risposta, immaginiamo di porre agli amici una domanda: “Che tipo di rappresentante vorreste?”. Non è azzardato supporre che il 99% degli intervistati propenderebbe per il rappresentante “disinteressato, probo, saggio, illuminato”. Chiedetevi allora perché nella pratica questo non avviene! Mi si dirà: è colpa dei partiti che non ne propongono di tal fatta. Ma, mi chiedo, i partiti sono autolesionisti o non piuttosto realisti? I dirigenti di un partito o di una lista (più o meno) civica, prima di decidere sui “prodotti” da offrire all’elettorato, sviluppano una vera e propria analisi di marketing, dove per “marketing” s’intende “l’offerta di un prodotto che il mercato richiede”. Se il prodotto offerto è “impresentabile” è dovuto al fatto che il mercato richiede prodotti di tal genere. E qui siamo al punto dolens: come mai da un lato si sogna il meglio e dall’altro si sceglie il peggio? La risposta, a mio modo di vedere, va trovata a partire da una ulteriore domanda: quanta percentuale di voto è libero (voto d’opinione) e quanto è bloccato (voto di scambio)? Tengo a precisare che per “voto di scambio” non intendo tanto (o soltanto) un voto dato in cambio di soldi, ma un voto dato in cambio di “favoricchi”, di pacche sulla spalla o anche di semplici ammiccamenti forieri di favori futuri. Più il voto è libero e più probabilità esistono di avere rappresentanti “presentabili”. Ma chi farà il primo passo, i partiti o gli elettori?

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Castelvetrano - La pagina del "Cipolla"

LA VOCE DEL "CIPOLLA"

Prove tecniche di Valutazione: il Progetto Caf

Il Liceo Scientifico-Linguistico "M. Cipolla" si appresta ad avviare un percorso di analisi sistematica, periodica ed esauriente delle attività e dei risultati attraverso uno strumento di misurazione che è il CAF Education al fine di individuare elementi di forza e di debolezza come punto di partenza per il "miglioramento" dei processi di erogazione del servizio, Questi gli step che, partecipando ad un piano di formazione promosso da MIUR e dal Formez, nell'ambito del progetto PON FSE azione di Miglioramento delle performance delle Istituzioni Scolastiche 2007/2013 H-1-FSE-2011-1, l'Istituto sta attuando coinvolgendo l'utenza: studenti, famiglie, operatori della scuola (amministrativi e docenti) al fine di elaborare un'autodiagnosi critica dei processi attivati

dalla nostra Istituzione ed intervenire efficacemente rispondendo fattivamente ai reali bisogni formativi del territorio: - step 1: formazione del gruppo di autovalutazione (GAV) e pianificazione del processo di autovalutazione e di comunicazione; - step 2: condurre l'autovalutazione attraverso un processo di autodiagnosi d'istituto, di identificazione dei principali portatori di interesse e l'individuazione dei servizi / prodotti erogati e ricevuti; raccolta delle evidenze dei fattori abilitanti e dei fattori di performance percepiti ed effettivamente erogati, nella loro aggregazione, analisi ed elaborazione; - step 3: redazione di un report di autovalutazione che tenga in considerazione ciascun

sottocriterio del modello caf ed individui punti di forza e aree da migliorare; - step 4: elaborazione del piano di miglioramento e implementazione di azioni correttive per una pianificazione e una programmazione efficace ed efficiente. Nuovi scenari si aprono per le scuole. Responsabilità e autonomia divengono un binomio inscindibile per garantire qualità dei processi formativi, successo e condivisione del progetto di formazione ed istruzione. Partecipazione e collaborazione diventano momenti imprescindibili della costruzione della vision d'Istituto. Sempre più convinti che il futuro siano i nostri giovani, stiamo lavorando per loro.

prof. Pina Mandina

"Gli stessi colori cambiano nei piatti"

I viaggi d’istruzione sono un “topos” degli istituti scolastici e come mete, nella maggior parte dei casi, prevedono città d'arte e grandi centri urbani. Il Comenius, invece, ha come obiettivo principale quello di determinare uno scambio interculturale tra ragazzi che appartengono a nazionalità differenti. Non è semplicemente un viaggio: è una vera e propria esperienza di vita! È diffusa la convinzione secondo la quale coloro che vivono nei Paesi nordici abbiano un carattere molto distaccato tale da non far trasparire alcuna forma di sentimento di affetto. Effettivamente dei ragazzi provenienti dalla Lituania hanno affermato di “non essere in grado di ridere” semplicemente perché non fa parte della loro indole esternare i sentimenti. Questo loro comportamento potrebbe sembrarci anomalo, ma è perfettamente normale. E quando attraverso piccoli gesti ti mostrano il loro affetto, andando contro il loro normale stile di vita, ti accorgi di come, in realtà, sei riuscito a penetrare nel più profondo lato del loro animo. L'amicizia che può instaurarsi in tempi così brevi non consiste nel confidarsi segreti o intimità varie, ma nel riconoscere nell'altro un modello di un nuovo tipo di cultura da apprendere. Imitarsi nel vestire, nel trucco è un semplice modo per generare una commistione di culture e modi di fare diversi. Penso di avere lasciato un segno tangibile nella ragazza che ho ospitato con la quale siamo diventate amiche sulla base di una relazione che è nata e si è rafforzata grazie al ruolo di guida che lei mi ha naturalmente e spontaneamente affidato – e che io ho accettato molto volentieri - per facilitarle l’inserimento in una nuova società molto diversa da quella a cui era abituata. Sono stata per lei un tramite, un modello: anche il solo chiedermi di truccarla, suggerirle come vestire sono segni con i quali mi ha chiesto di trasmetterle le mie abitudini e quelle dei miei compaesani.. emozioni, pure emozioni nel regalare un semplice sorriso. E poi il pianto di addio. Un addio non sofferto, non un distacco definitivo,

ma un proseguire la cultura dell'altro nel proprio territorio. Il contatto con altre civiltà può risultare traumatico, c'è chi si ambienta presto, chi dopo un paio di giorni comprende che deve imparare ad abituarsi, chi si presenta con un totale rifiuto. Ebbene il consiglio è quello di sondare il terreno, lanciare dei segnali di apertura sebbene piccoli, ma cercare comunque di farsi avanti. L'iniziativa deve venire da noi stessi, non devono essere gli altri a spronarci, lanciarsi all'avventura essere “daredevil”, sperimentare e provare a trattare una nuova lingua, non importa se non avete chissà quale pronuncia o un vasto vocabolario, si deve provare e usare i gesti se necessario per farsi capire e farsi anche qualche risate. Se sono chiusi e non vi danno alcun segnale tangibile, non arrendetevi perché state riuscendo nel vostro intento. È solo questione di tempo, sarete in grado di conquistarli e non aspettate di essere conquistati. Imparerete le tradizioni di un popolo segnato da un passato e da una storia che non ha nulla in comune con la vostra però avrete arricchito il vostro bagaglio. Tutte le esperienze aiutano a crescere anche se si rivelano negative. E allo stesso tempo avrete fatto arricchire gli altri. Quando si parla di altre culture, di altri modi di vivere, la prima cosa a cui si pensa è il cibo. Noi italiani riteniamo la nostra cucina una delle migliori al mondo e tendiamo a non apprezzare ciò a cui non siamo abituati e ci meravigliamo di come loro possano fare a mangiare certe cose, ma loro potrebbero fare lo stesso ragionamento: è solo questione di abitudine. L'argomento cibo è uno dei più affascinanti: assaggiare, gustare e provare nuovi sapori è secondo me una possibilità meravigliosa. Mi sono stupita nel vedere che gli arancini non sono stati molto apprezzati. Ciò che per noi è buono, non deve esserlo pure per gli altri.. gli stessi colori cambiano nei piatti. Angela Dattolo, VB

Una preziosa opportunità per gli alunni del Liceo

Anche quest’anno i liceali delle quinte classi si dovranno misurare con i test a numero chiuso o programmato per l’ingresso alle università. La Preside, prof.ssa Maria Rosa Ampolilla, venendo incontro alle esigenze di molti studenti, ha, dunque, deciso di attivare, già dal mese di novembre, per il secondo anno consecutivo, dei corsi che mirino al raggiungimento di un’adeguata preparazione per affrontare con serenità e un buon livello di competenze questa terribile prova, che è diventata una delle più grandi preoccupazioni dei maturandi. Le iscrizioni alle lezioni sono state aperte a tutti gli alunni delle classi quinte; esse sono state differenziate in cinque moduli: biologia, chimica, fisica, matematica e logica. Ognuno, a sua volta, è stato diviso in due corsi ciascuno, affidati rispettivamente alla capacità didattica e alla competenza dei seguenti professori: Anna Maria Sammartano, Francesca Lentini, Francesco Spinelli, Virginia Sciarrotta e Alberto Zichichi. Quest’ultimo, l’unico esterno al liceo, invitato dalla dirigente, ha accettato con entusiasmo l’incarico. Le lezioni risultano molto interessanti, oltre che utili ai corsisti che, durante le stesse, imparano a confrontarsi e operare con un linguaggio tutt’altro che quotidiano, ma sempre sulla base di un rigoroso ragionamento logico- matematico. Daniele Vivona V I

I docenti a scuola d'inglese Due corsi di 30 ore ciascuno di lingua inglese di livello A2 -B1 sono stati attivati in Istituto i primi di aprile con cadenza bisettimanale per consentire ai docenti il conseguimento della certificazione Cambridge. Alle lezioni, tenute dalle insegnanti di madre-lingua Rosanna Giacalone e Giacoma Bulgarello, rispettivamente per i due livelli, partecipa un buon numero di corsisti, desiderosi di apprendere e pienamente consapevoli dell’importanza della conoscenza della lingua straniera applicata alla didattica odierna, come richiesto, anche, dal modulo CLIL (content and language integrated learning) che prevede l’insegnamento di una disciplina curriculare in lingua inglese secondo i nuovi ordinamenti ministeriali, al quale la scuola ha aderito, per il momento in via sperimentale, coinvolgendo le classi terze. prof. M. Pia Parrino

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La critica

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Acqua acqua, fuochino fuochino… di Vito Piazza

Laudato si’, mi signore, per sor’acqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Alzi la mano chi non ha un contenitore d’acqua in casa. La chiamano acqua corrente, ma si tratta di acqua stagnante. Ogni tanto corre (ma dove?) ma per poco, il tempo di depositarsi e - non sempre - di riempire le provviste. Tutto ciò è talmente noto e pacifico che i partannesi credono che sia “normale”. L’anormalità consiste quan- do non “arriva” l’acqua. E allora si alza la protesta, si fa per dire. I partannesi sono incapaci di fare rivoluzioni e l’eternità di Re Enzo non è mai stata messa in discussione. Mi correggo: è stata sempre oggetto di discussione, ma in favore, alla fine, del discusso che contando sulla propria simpatia e genialità ha saputo governare un paese quando e come gli è parso. Che c’è di meglio di un prestigiatore capace di far credere alla magia e senza che metta in pubblico la benché minima ombra dei trucchi? Basta distogliere lo sguardo sulla partner seminuda o sulla farfallina di Belen e il gioco è fatto. E oplà! Ecco l’acqua corrente. Ma corre solo ogni tre giorni! E che vuoi la luna? Qui abbiamo altri problemi.

Kleos ora è anche

Si tratta di educare un’intera popolazione a capire che l’acqua non è importante, tanto è un bene di tutti, a te che importa? Un posto alla Regione o - il massimo - un posto alle belle arti dove la fatica di fischiare perché un turista tedesco si sta portando via “lu fusu di la vecchia” fa rimanere esausti. O un posto in Comune. Che ti importa dell’acqua CORRENTE? I filosofi presocratici siculi discettavano sugli elementi PRIMI che danno la vita. Fuoco, aria, terra… ma in ogni composizione non mancava mai l’acqua. Ora, sulla scena delle prossime elezioni, sempre le solite facce che faranno le solite cose. Un suggerimento pio e cristiano: il nuovo papa si chiama Francesco. Presumo che anche per lui l’acqua CORRENTE sia importante come il suo omonimo. Ma prima deve far capire ai partannesi che un popolo civile ha l’acqua tutti i giorni. Che è utile, humile pretiosa e casta. Ma la CASTA non se ne preoccupa. E come i ragazzi della scuola di Barbiana potrà dire che l’acqua stagnante sarà sempre meglio della merda. Del resto i partannesi sono realisti e si adattano a tutto. Governarli non è difficile. E’ inutile.

quotidiano on line.

Ogni giorno su www.giornalekleos.it trovate notizie fresche per voi 8


L’I.S.S.I.T.P. “G.B. Ferrigno” di Castelvetrano in collaborazione con ITALIA LAVORO, nell’ambito del Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione - FIxO Scuola & Università

organizza percorsi di orientamento e intermediazione al lavoro per 150 alunni ed ex alunni

Italia Lavoro, d'intesa con la Regione Sicilia e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le Politiche attive e passive del lavoro, nell’ambito del programma nazionale FixO “S&U” (scuola e università) Linea 2, ha bandito per la regione Sicilia un progetto rivolte alle scuole delle varie provincie. L’I.S.S.I.T.P. “G.B. Ferrigno” è stato ammesso a partecipare al Progetto FIxO S&U– Linea 2 come unica scuola della provincia di Trapani. Il progetto prevede la qualificazione dei servizi di orientamento e placement e promozione di misure e dispositivi di politica nel sistema scolastico, mirando a ridurre i tempi di transizione dalla scuola alla vita professionale dei giovani diplomandi e diplomati. Le riforme del mercato del lavoro e nello specifico, l’art. 29 della Legge 111/11 (Liberalizzazione del collocamento e dei servizi) introducono, infatti, un nuovo ruolo della scuola, non solo deputata allo sviluppo socio-educativo, ma anche facilitatore nella transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro. Il sistema scolastico è dunque sollecitato a svolgere la funzione di intermediario tra domanda e offerta di lavoro. Oggetto dell’intervento è, pertanto, l’organizzazione e l’implementazione di una struttura all’interno della Scuola, in grado di erogare servizi di orientamento e intermediazione e dispositivi e misure di politiche attive del lavoro. Sono destinatari dell’azione i diplomandi annualità 2012/2013 (studenti di quarto e quinto anno) e diplomati (nell’anno scolastico 2011-2012). L’azione è rivolta anche ai soggetti svantaggiati per i quali potranno essere predisposte attività e percorsi coerenti con i bisogni manifestati, ma anche con il tipo di svantaggio espresso o di disabilità posseduta. Per tali attività è prevista la collaborazione con le famiglie e con le (eventuali) figure professionali e/o le strutture che hanno già in carico gli utenti. Con il servizio di placement si intende: - favorire l’incontro tra diplomati/diplomandi e il mondo del lavoro attraverso l’attività di intermediazione, gestendo e attivando i rapporti con le aziende del territorio per favorire la transizione scuola-lavoro; - governare le relazioni all’interno della rete territoriale per attivare i servizi più idonei a raggiungere gli obiettivi di placement; - sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento. Il Dirigente Scolastico (prof. Pietro Ciulla)


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Storia locale

L’istituto Magistrale “DanteAlighieri” di Nino Passalacqua

Introduzione Gli Istituti Magistrali nascono a seguito della Riforma Gentile (R.D. 1054 del 1923), in sostituzione delle Scuole Normali, col fine di assicurare ai futuri insegnanti elementari una migliore offerta formativa. Il piano di studi, dominato dalle materie umanistiche, è distinto in due corsi: il corso inferiore, quadriennale, a cui si accede dopo la scuola elementare, previo esame di ammissione, ed il corso superiore, triennale, a cui si accede dal precedente. La situazione scolastica in Provincia Fino al 1935, la mappa dell’istruzione secondaria in provincia di Trapani registra la presenza di una serie di Ginnasi statali (Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, Alcamo) e privati (Salemi, Partanna), alcuni Istituti Tecnici (Marsala, Trapani) ed un solo Istituto Magistrale (il “Rosina Salvo” di Trapani). Una scuola secondaria a Partanna Il desiderio di assicurare stabilmente a Partanna una scuola secondaria era stato sempre vivo nei partannesi. Di questo desiderio si erano fatti interpreti i vari amministratori succedutisi negli ultimi cento anni i s t i t u e n d o, quando possibile, ginnasi privati. L’ultimo in ordine di tempo era stato fondato nel 1922 ed era ancora in vita nel 1935, quando, con felice intuizione e tempismo, il Podestà Partanna: La prima sede del Magistrale, in via Garibaldi n. 55 d e l l ’e p o c a , il sig. Nunzio Patera, con atto n. 16 del 26/1/1935, delibera di “fare voti all’On. le Ministero dell’Educazione Nazionale perché voglia esaudire il più ardente desiderio di questa popolazione istituendo in Partanna un Regio Istituto Magistrale”. La delibera viene “vistata da S.E. il Prefetto in data 28 stesso mese col n. 2200”, e inoltrata immediatamente al Ministero dell’Educazione Nazionale tramite il Provveditore agli Studi per la Sicilia. Sia il Prefetto che il Provveditore fanno proprie le ragioni esposte dal Podestà e ne caldeggiano presso il competente Ministero l’accoglimento. La richiesta del Comune La richiesta del Comune di Partanna, ben circostanziata sul piano delle motivazioni e su quello della ubicazione, risulta

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ben chiara anche sul piano degli impegni. Riguardo alla motivazione, viene fatto presente che “circa cento giovani” partannesi sono “avviati alle scuole secondarie, presso gli Istituti e Ginnasi di Castelvetrano e Mazara del Vallo” con grave dispendio delle famiglie, o “presso scuole private” con conseguente “insufficiente preparazione”. Quanto alla scelta del luogo viene fatto rilevare che Partanna si trova “al centro della popolatissima zona interna della provincia” e limitrofa alla provincia di Agrigento. A Partanna, infatti, “fanno capo tutti i Comuni del Mandamento (Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale) comodamente allacciati da diverse coppie di treni al giorno”, per cui gli alunni di quei Comuni potrebbero frequentare seguitando a risiedere presso le proprie famiglie. Ma l’Istituto potrebbe essere frequentato anche dai giovani “dei vicini Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, pure comodamente allacciati con Partanna, nonché quelli dei Comuni di Montevago, Santa Margherita, Menfi e Sambuca”. Quanto ai problemi logistici, infine, il Comune si dichiara “disposto ad addossarsi tutte le spese relative alla fornitura dei locali, arredamento, illuminazione, riscaldamento, bidelli, ecc., nonché tutte le altre spese sia ordinarie che straordinarie”. Ad abundantiam, viene poi ricordato che “nel Comune esiste una ricca biblioteca, della quale potrà proficuamente usufruire la popolazione scolastica” e che l’Amministrazione è disposta a “sostenerne la spesa per aggiornarla in conformità delle richieste delle Superiori Autorità”. La disponibilità a soddisfare ogni richiesta dell’amministrazione scolastica dimostra il desiderio grande di ottenere quanto richiesto, tanto da far considerare tali spese un “lievissimo sacrificio, di gran lunga compensato dai benefici che verrebbero a risentire tutte le famiglie”. L’istituzione del Magistrale La sospirata notizia perviene al Comune in datal 22/8/1935: con note n. 7441 e 7450 il Regio Provveditore agli Studi per la Sicilia dà comunicazione del favorevole ”intendimento del Ministero”, previa “dichiarazione impegnativa con la quale il Comune si assume tutti gli obblighi prescritti dagli artt. 97, 100 e 103 del R. Decreto 6/5/1923, n. 1954”. Spetta al nuovo Podestà, ins. Giuseppe Iemmola, farsi carico degli impegni relativi alla organizzazione logistica. E lo fa con un entusiasmo tale da apparire talvolta retorico. Con la delibera n. 109 del 23/8/1935, il Podestà, oltre ad “impegnare il Comune per le spese necessarie previste dal R. Decr. 6/5/1923, n. 1054”, manifesta la “riconoscenza di Partanna all’on. Ministero dell’Educazione Nazionale” e tributa “vivi ringraziamenti a S.E. i Prefetto di TP e all’Ill.mo Sig. R. Provvedi-

tore agli Studi di PA per avere validamente sostenute le buone ragioni di questa Amministrazione”. Si diffonde, poi, a sottolineare che la notizia, “ha avuto un’eco di viva soddisfazione nella cittadinanza che vede realizzata un’aspirazione che mette tante modeste famiglie in condizione di dare ai propri figli un avvenire nobile qual è quello di diventare educatori del popolo”. Una considerazione che può valere anche per i cittadini dei Comuni viciniori. Ma ciò che lo conforta nell’affrontare la spesa è la convinzione che essa si risolverà sicuramente in un vantaggio per il Comune “solo che si pensi che centinaia di studenti dimoreranno in Partanna per non meno di nove mesi all’anno” e che la vita del paese risentirà di “una nuova aureola di civiltà”. E cita a tal proposito una celebre frase di Giovanni Bovio: “Aprite una scuola e chiuderete un carcere”. A seguito degli impegni assunti dal Comune, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 18/9/1935, decreta la creazione dell’Istituto Magistrale di Partanna con decorrenza immediata. Locali scolastici Il primo provvedimento messo in atto dal Podestà è quello relativo ai locali scolastici. Il Comune chiede ed ottiene dal R. Provveditore agli Studi per la Sicilia, l’utilizzazione, “in linea del tutto provvisoria”, del nuovo edificio scolastico sorto sull’area dell’ex Convento di S. Francesco, costruito per le scuole elementari. L’operazione è agevolata dalla disponibilità della Direttrice Didattica, d.ssa Angela Marchese. Ma il Comune deve impegnarsi a dotare di locali propri la nuova scuola o a fornire alle scuole elementari altri locali idonei. Il 28/10/1935, pertanto, si procede all’inaugurazione dell’Istituto Magistrale, oltre che dell’edificio scolastico. E’ presente alla cerimonia addirittura lo stesso Provveditore agli Studi di Palermo, comm. Pisanò, cui viene offerta “ospitalità” dal sig. Fabrizio Adragna, proprietario del Castello. Durante i pasti dei commensali vengono offerti da parte del Comune dolci locali e una “cassata”, confezionata dai fratelli Garofalo di Castelvetrano per il “prezzo di £ 78”. Nella primavera del 1936, per ottemperare all’impegno assunto con il R. Provveditore, il podestà dell’epoca, sig. Pietro Lentini, avvia la pratica per la redazione di un progetto di un nuovo edificio scolastico. Il 4 aprile la Commissione tecnico-sanitaria provinciale individua nello spazio compreso tra la via Prete Battaglia, la piazza Umberto I e la campagna posta a nord ovest, il luogo adatto per la costruzione di un nuovo edificio scolastico e il 9 aprile il Podestà delibera di affidare l’incarico della redazione del progetto all’ing. Giuseppe Cascio. Ma tutto finisce lì.


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Storia locale

di Partanna dal 1935 al 1940 Palestra Una favorevole congiuntura, intanto, mette in condizione il Comune di assicurare al Magistrale una palestra per l’educazione fisica. Nell’estate del 1935 il Comitato provinciale dell’Opera Nazionale Balilla avanza al Comune la richiesta di utilizzare “lo spiazzale aggregato all’edificio scolastico S. Benedetto, sito in questa via Palermo”, come palestra per i propri tesserati. Come contropartita l’O.N.B. si impegna a sistemare e ad attrezzare adeguatamente l’impianto sportivo. Il Podestà Iemmola coglie la palla al balzo: accoglie la richiesta dell’O.N.B. e le concede lo spiazzale con l’intesa che esso possa servire anche per lo svolgimento dell’educazione fisica da parte degli studenti del Magistrale. Personale ausiliario Il 3 novembre arriva intanto il Preside, prof. Attilio Manfrino, incaricato di avviare le operazioni necessarie all’apertura del nuovo anno scolastico. Questi fissa al 19/11/1935 il termine per la presentazione delle domande di iscrizioni alle varie

classi e prende i necessari contatti con il Podestà per le incombenze di competenza comunale. Si tratta di provvedere all’assunzione del personale ausiliario e alla fornitura di suppellettili, di materiale di cancelleria, di materiale di pulizia. Il tutto rapportato al numero degli alunni, le cui domande di iscrizione arrivano a circa 300 (alla fine, però, ne saranno accolte solo 226). D’accordo con il Preside, pertanto, il Podestà delibera l’assunzione di n. 4 bidelli, due maschi e due femmine, col salario di £ 2.000 annue, oltre ad un addetto al funzionamento della pompa di sollevamento dell’acqua dalla cisterna, col compenso forfettario di £ 40 al mese. Arredamento Un po’ più elaborata risulta l’operazione per la fornitura di banchi, di cattedre e di attaccapanni. Già nel mese di ottobre, prima ancora che si insedi il Preside, il Commissario Prefettizio si reca a Castelvetrano presso la ditta Lucentini, titolare di un brevetto di banco; ma il prezzo risulta esagerato e la modalità di pagamento anticipato inaccettabile. Si rivolge

Commemorato il prof. Filippo Battaglia

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el corso di una cerimonia tenutasi presso l’Istituto Magistrale “Dante Alighieri” di Partanna, è stato commemorato, il prof. Filippo Battaglia, cultore di storia della letteratura italiana, saggista e conferenziere, per decenni apprezzato docente presso il Liceo Classico di Castelvetrano. L’occasione è stata propiziata dall’ormai tradizionale iscrizione nell’Albo d’Oro dell’Istituto del nome di un ex alunno che ha dato lustro al “Dante Alighieri” mediante la sua attività pubblica. La scelta, quest’anno è caduta appunto sul prof. Battaglia. Alla cerimonia, voluta dal Preside, prof. Vito Zarzana, erano presenti due dei figlioli del prof. Battaglia, Peppino ed Enrico, accompagnati dalle rispettive consorti e dai figli. A metterne in risalto la figura, “quasi stagliata in un’atmosfera di aristocratica solitudine dei forti”, è stato il Preside Nino Passalacqua, che si è soffermato ad esaminare l’attività “pubblica” del prof. Battaglia quale appassionato docente, letterato e politico sui generis. In particolare, ha ricordato il riconoscimento dell’Ordine al Merito tributatogli dal Liceo Classico di Castelvetrano, in cui il Battaglia ha insegnato Lettere per oltre 40 anni, le sue opere e i suoi scritti minori di natura letteraria, nonché la sua attività politica quale “teorico e ‘coscienza critica’ della D.C. locale” e quale Consigliere Comunale col ruolo di capogruppo. Ad arricchire la commemorazione sono valse l’intervento del Sindaco, Giovanni Cuttone e le testimonianze da parte di ex alunni del prof. Battaglia (la dott.ssa Angela Cangemi, il Preside Totò Ferri, il prof. Mendolia) e da parte di un ex collega, il prof. Di Bella, altro storico pilastro del Liceo di Castelvetrano. Da sx. Peppino Battaglia e Nino Passalacqua

allora ad artigiani partannesi, in ciò incoraggiato anche dal Segretario Politico del Fascio che caldeggia il ricorso alla manodopera locale per lenire la disoccupazione. I falegnami locali garantiscono di essere in grado di fornire i banchi “ad un prezzo inferiore, di migliore qualità e con pagamento a bilancio 1936 approvato”. Fa pertanto approntare da falegnami locali dei modelli di banco biposto, di banco da disegno, di cattedra e di attaccapanni, li sottopone al giudizio del Preside e, ottenuto il suo gradimento, ripartisce la commissione fra i vari artigiani. Sono ventitré i falegnami che si dichiarano disposti ad accettare le commissioni. Vengono così realizzati nel breve volgere di alcune settimane n. 131 banchi biposto, n. 29 banchi da disegno, n. 12 cattedre e n. 12 attaccapanni. Per la fornitura di materiale vario e di cancelleria si ricorre, quando è possibile, alle mercerie, alle botteghe artigianali e alle tipografie locali (la Tipografia Alessi, la Tipografia-cartoleria Nicolò Gargano); per i prodotti tecnologici e per i sussidi didattici, alla Olivetti o alle Case Editrici Spaggiari, Paravia e Vallardi.

La Preside Filomena Bianco tra i 5 coordinatori nazionali UCIIM di un Progetto di ricerca sulla formazione in servizio dei docenti

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d affiancare il gruppo di ricerca nazionale sulla formazione in servizio dei docenti, costituito dagli esperti Maurizio Tiriticco, Giacomo Cerini, Italo Bassotto e Giacomo Timpanaro, sotto il coordinamento del Presidente Nazionale dell’UCIIM Rosalba Candela, sarà il Dirigente Scolastico partannese Filomena Bianco, che da cinque anni dirige l’Istituto Comprensivo Statale di Bisacquino (PA). “ Si tratta – sottolinea la Preside F. Bianco - di un Progetto di ricerca sulle pratiche di formazione messe in atto dagli Istituti Scolastici autonomi, finalizzato alla raccolta e all’analisi di una serie di dati e indicatori in grado di offrire spunti di lettura e momenti di riflessione sull’esistente, nella prospettiva della rivisitazione complessiva dell’azione formativa con particolare riguardo all’effettiva adeguatezza e incidenza della formazione in servizio dei docenti sulle innovazioni metodologico/ didattiche già avviate o da avviare”. “Lavorare al fianco di esperti di politiche formative di livello nazionale, continua la Preside appena rientrata dal primo seminario formativo promosso dall’UCIIM e tenutosi a Napoli il 13 e 14 aprile scorsi, rappresenta per un Dirigente Scolastico un’esperienza preziosa e strategica nell’ambito di un’attività progettuale di ricerca, perché offre indubbie garanzie di arricchimento dello stato attuale delle conoscenze scientifiche sull’argomento, mediante il perseguimento di traguardi e risultati affidabili, in grado di misurare ciò che effettivamente interessa e non elementi di contesto spesso poco circostanziati che scarsamente attengono alla sfera di influenza di ciascuna scuola e, nella fattispecie, di ciascun docente. Le attività progettuali riguardanti la definizione del campione, la strutturazione di strumenti e protocolli di lavoro, nonché la raccolta, la tabulazione e la pubblicazione del report finale della ricerca nazionale, si concluderanno entro il prossimo anno scolastico 2013/2014.

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Partanna

Partanna nel Distretto Turistico

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l comune di Partanna fa parte del Distretto Turistico “Selinunte, il Belice e Sciacca Terme” di cui il sindaco della cittadina termale Fabrizio Di Paola nei giorni scorsi è stato eletto presidente. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci che si è tenuta al Centro Castellucci di Sciacca, sede del Distretto. La città di Partanna era rappresentata dall’assessore Rosalia Maria Chiara Teri. Durante la riunione si è provveduto al rinnovo di tutte le cariche del consiglio direttivo. Oltre al sindaco di Sciacca, neo presidente, ne fanno parte : il sindaco di Santa Margherita di Belice Francesco Valenti (nominato vicepresidente); l’ingegnere Giovanni Borsellino, in rappresentanza dell’agenzia di sviluppo Propiter (nominato vicepresiden-

te)il sindaco di Castelvetrano Felice Errante; il sindaco di Menfi Michele Botta; il sindaco di Ribera Carmelo Pace; l’assessore del comune di Partanna Rosalia Maria Chiara Teri; il sindaco di Sambuca Martino Maggio, in rappresentanza del Patto Territoriale Terre Sicane; l’imprenditrice Angela Giacalone. Sono 17 comuni i Comuni che ne fanno parte, appartenenti alle province di Agrigento e di Trapani: Caltabellotta, Calamonaci, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Sciacca, Siculiana e Vita. Al fine di partecipare al bando regionale dei progetti di sviluppo dei distretti turistici, l’assemblea dei soci ha indicato il comu-

Sessant'anni di vita insieme

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ARTANNA – 12 aprile 1953-12 aprile 2013 sono le date che scandiscono i 60 anni di matrimonio dei coniugi Caterina Madonna (anni 81 compiuti il 9 Aprile) e Domenico Di Stefano (di anni 86 compiuti il 6 febbraio scorso), genitori di 4 figli e nonni di 6 nipoti. Il matrimonio di 60

ne di Sciacca quale ente beneficiario per la gestione del finanziamento di 1 milione e 34 mila euro. “Si apre una fase di progettualità molto importante – ha detto il sindaco Fabrizio Di Paola - per la programmazione degli interventi di promozione turistica di un territorio vasto, ricco di storia, di cultura, di arte, di artigianato, di tradizioni, di bellezze paesaggistiche, di prodotti enogastronomici che vanno opportunamente valorizzati”. Nel corso della riunione, l’assembla dei soci ha, inoltre, concordato di proporre una manifestazione di interesse per ampliare la base dei soggetti privati aderenti al distretto Turistico “Selinunte, il Belice e Sciacca Terme”. Enzo Minio

anni fa fu celebrato dal parroco Piazza con l’aiuto del diacono don Gaetano Aiello che, oggi dopo 60 anni, ha rinnovato e benedetto l’unione dei coniugi Di Stefano nella piccola chiesa di San Benedetto. Figli e nipoti in serata con un brindisi hanno festeggiato l’evento.

"Avis di Partanna" primo posto in assoluto per incremento soci

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a sezione dell’Avis di Partanna, alla 37^ Assemblea Provinciale di Trapani svoltasi nei giorni scorsi a Valderice, ha avuto riconosciuto il 1° posto assoluto per incremento percentuale dei soci. Questo traguardo si aggiunge a quelli già conseguiti negli anni scorsi: nel 2012 l’associazione si è distinta, infatti, per aver raccolto 547 sacche di sangue che hanno rappresentato un incremento notevole rispetto all’anno precedente. I soci effettivi sono stati 301, soci donatori, uniti da un ideale comune di solidarietà. Il sangue, infatti, salva la vita ed è una “linfa”che pas-

sa da una persona ad un’altra spesso assicurandogli la possibilità di continuare a vivere. Nella foto da sinistra i componenti il direttivo, Salvatore Leone, Antonino Mangialomini, Antonino Battaglia, Saverio Spina, Nicola La Rocca, Pietro Piazza, Giovanni Casciotta, Maurizio Napoli, Brigida Giardina, Michela Salvo.

Giochi Matematici: alle semifinali provinciali 1° posto alla scuola "Aosta"

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rande soddisfazione per i risultati conseguiti dagli alunni della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” alle semifinali del Campionato internazionale di Giochi matematici organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Domiziano Caracci della classe IC ha infatti conquistato il primo posto nella classifica provinciale; ammessi in finale anche Vincenzo Atria della IIA e Vincenzo Stassi della IIE. I tre alunni parteciperanno alla finale nazionale di Milano sabato 11 maggio 2013. L’Istituto partecipa per il 5° anno consecutivo a tali giochi (ed ha conseguito sempre risultati apprezzabili), perchè crede nel valore del confronto con alunni di altre istituzioni scolastiche. Grazie alle risorse finanziarie dei Progetti PON anche quest’anno si è potuto organizzare un corso di preparazione: ”In gara per l’eccellenza” finalizzato alla partecipazione a tali gare matematiche curato dall’esperta esterna professoressa Serafina Binaggia, affiancata

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dal tutor professore Nicola Atria. L’Istituto ha la precisa convinzione che le competizioni, oltre a gratificare gli alunni, alimentino la passione per lo studio e si augura a questo punto che i tre alunni di Partanna riescano ad accedere alla finalissima internazionale di Parigi, dando una nuova brillante prova del possesso dei requisiti di preparazione, logica, fantasia e tanta intuizione nella soluzione dei giochi matematici. Alunni vincitori semifinali provinciali giochi matematici Vito Aiello


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Lettere al direttore

La Fiera del Bestiame, un evento importante per Partanna

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econda domenica di Aprile, una giornata uggiosa, quasi fuori dalla logica primaverile ma il clima, almeno quello, non lo decide l’uomo. Mi sono svegliata e vedendo che fuori pioveva mi sentivo triste, però pensando che era la seconda domenica del mese mi sono rallegrata: era il giorno della fiera del bestiame e per me, studentessa di medicina veterinaria ormai alla fine del percorso universitario e prossima alla laurea, per la specificità che presentava, era un evento che attendevo. Come per me, era una giornata attesa da centinaia, se non migliaia di Persone, che venendo da molti paesi della provincia di Trapani ma anche dei centri vicini dalle province di Agrigento e Palermo, recandosi alla fiera del bestiame di Partanna avrebbero vissuto un momento di festa. La celebrazione di questo “rito” mensile, infatti, era occasione di incontro, di socializzazione, di festa vera, ma anche momento per affari, acquisti unici di animali e corredi necessari alla loro cura e gestione; era anche occasione per acquistare attrezzi e utensili necessari sia in zootecnia che in agricoltura. Per questo motivo, quella giornata uggiosa, nel mio pensiero immaginario, si era trasformata, come se un raggio di sole avesse oltrepassato le nubi per arrivare fin sulla terra ad allietare gli uomini. Mi stavo disponendo a uscire con il mio papà, come ho sempre

fatto fin da piccola, per andare a questa unica e rituale “festa”. Invece, quel giorno, papà mi comunicava che da qualche mese, per presunte violenze sugli animali evidenziate da un gruppo di animalisti e per la paura di qualche amministratore, Sindaco in testa, la fiera non avrebbe più avuto luogo. Vi lascio immaginare il mio sconforto e la delusione che, come me, credo avranno provato anche tanti ragazzi, donne ed uomini che aspettavano con ansia questo giorno per vivere uno straordinario momento di festa. Non è mia intenzione entrare nel merito delle circostanze particolari che hanno portato gli animalisti a fare certe considerazioni o gli amministratori a prendere quelle decisioni, ma ritengo che sia gli uni che gli altri abbiano agito senza pensare alle gravi conseguenze che hanno determinato con le loro iniziative e le decisioni adottate. Hanno distrutto un mondo in cui il lavoro dell’uomo, sia artigianale che del commercio, rappresentava un “utile” per tante famiglie e, in questi tempi di crisi, disincentivare tali iniziative sembra quasi un delitto. Hanno impedito l’attuazione di “scambi” dei prodotti della terra, di acquisto di animali, ma hanno soprattutto impedito lo scambio di intenti e un’ottima occasione di socializzazione tra la gente. Sento quasi che la gestione di un fenomeno di interesse sociale elevato sia stata tradita da incapacità e paura, con la

conseguente riflessione che forse sarebbe meglio che certi politici, braccia tolte alla terra, decidessero di dedicarsi ad altro anziché ad amministrare la Cosa Pubblica. Ma questi incapaci, hanno deluso, credo, non solo il mio ma anche il pensiero di tanti ragazzi, giovani ed adulti che nel loro immaginario vedevano nella fiera del bestiame, la seconda domenica di ogni mese, un’occasione e un modo diverso di socializzare e vivere la loro terra, mondo ancora legato all’agricoltura e alla pastorizia, che oggi sarà certamente più povera. Trovare le ragioni che hanno portato al venir meno di un’occasione così importante è necessario e va fatto; avere la capacità e la forza per legittimare le scelte è un dovere che ogni amministratore deve assolutamente attuare e difendere; ritornare a far rivivere questo evento non è solo giusto, ma doveroso nei confronti dei Partannesi (e non solo). In un periodo in cui si ricorre a saggi ed esperti per qualsiasi decisione, sembra superficiale prendere decisioni così drastiche senza avere un supporto scientifico che legittimi la chiusura di una festa così importante per tante persone. Concetta Farina Studentessa di Medicina Veterinaria presso l’Università di Perugia

"E se fosse la sorella o la moglie di quei vigili?" Egregio Direttore, salve, sono Daoud Jeannette Docente di lingua araba presso l'officina medievale ed interprete giurato presso il tribunale di Marsala collaboro con l'officina medievale , impegnata nel sociale come mediatrice culturale Non so se ha avuto modo di leggere il giornale la Sicilia del mercoledi 12 \ 03 \ 2013 dove ho dovuto denunciare un fatto a sfondo razzista dopo aver atteso per oltre 2 mesi una risposta del sindaco ad oggi mai arrivata. Nell'articolo c'è il primo episodio, dopo l'umiliazione subita e senza nessun motivo, mi sono avviata nel corso Vittorio Emanuele per sbrigare alcuni documenti dall'ingegnere Di Stefano, mi ero parcheggiata nelle strisce bianche ho spento la macchina ed all'improvviso trovo i due vigili di nuovo davanti uno ha tenuto lo sportello bloccandomi l'uscita, l'altro mi ha detto dammi di nuovo i documenti, ho detto guardi li aveti appena presi, giurando di non aver visto quel cartello (ndr. il divieto di sosta) e mi dispiace, tenga il libretto io non ho gli occhiali non lo posso leggere, mi ha detto tu lo devi leggere per non prolungare vi chiedo cosa significa: 1 se fosse al mio paese mi avrebbero presa a legnate?

2 con quale diritto i vigili senza un blocco si sono piombati sulla macchina blocccandomi l'uscita? 3 a quale pro si sono intervenuti i due vigili dopo che sono stata multata e il loro collega gli disse: la signora è stata multata, sta andando via? (ndr. e seguono altri interrogativi fra cui l'ultimo è questo) 7 come mai mentre ero dal sindaco alle ore 17 della stessa giornata c'erano 2 macchine ferme dove sono stata multata di mattina, lo stesso autobus lo hanno fatto passare senza spostare le auto? è giusto dopo oltre 29 anni e 10 mesi dei miei 49 mi devo sentire straniera? il Sindaco è tenuto a rispondere ai cittadini, non puo' ignorare una facenda cosi grave, a Partanna ho condiviso dolore e gioie con i miei vicini, ho fatto il caseggiato, ho battezzato, pago le tasse, faccio la spesa, partecipo agli eventi un paese civile non puo' permettere a due vigili di umiliare i cittadini Grazie Cordialmente Jeannette Daoud Glorioso

Ci siamo rivolti al comandante della polizia urbana di Partanna, Maggiore Salvatore Ficili che ci ha risposto così con una concisione inimitabile, ma forse necessaria data la delicatezza della vicenda: "Sono in corso le indagini relative al caso in questione. Una volta concluse, decideremo il da farsi".

Kleos ora è anche

quotidiano on line.

Ogni giorno su www.giornalekleos.it trovate notizie fresche per voi 13


VENTIAPRILE2013

Le nostre ricette a cura di Giovanna Bondì

Musica

SPAGHETTI CON ACCIUGHE E MOLLICA

Ingredienti per 4 persone: 320 gr di spaghetti, 100 gr di pangrattato, 50 gr di acciughe sott’olio, 2 spicchi d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 dl di olio d’oliva, sale, pepe.

L

essate gli spaghetti in acqua bollente salata. Tostate il pangrattato con un filo d’olio. Fate imbiondire l’aglio in una padella con l’olio e un trito di prezzemolo; eliminate l’aglio, spezzettate le acciughe e scioglietele nel condimento fino ad ottenere un composto omogeneo. Se necessario ammorbidite la salsa con qualche cucchiaio del liquido di cottura della pasta, cospargete con il pepe e spegnete la fiamma. Condite la pasta con la salsa preparata e cospargete con il pangrattato

Le 10 canzoni più programmate dal 14 marzo al 17 aprile 2013

SuperPlaylist Chart a cura di Ina Venezia

LO SFINCIONE

Ingredienti: 500 g di farina di grano duro, 20 g di lievito di birra, 2 scatole di pomodoro a pezzettoni, 150 g di caciocavallo tagliato a fettine sottili, 100 g di pecorino grattugiato, 4-5 cucchiai di pangrattato; 6 acciughe, 2 cipolle, origano, il succo di mezzo limone, mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio, olio di oliva, un cucchiaio di zucchero, sale, pepe.

I

mpastate la farina con acqua tiepida in cui avrete sciolto il lievito, aggiungete metà del pecorino, il succo del limone, qualche cucchiaio di olio di oliva, sale. Lasciate riposare l’impasto per un paio di ore coperto da un plaid di lana. Soffriggete, fin quando non sarà morbida, la cipolla affettata sottilmente. Aggiungete il pomodoro, dopo averlo schiacciato con una forchetta, sale, pepe e un cucchiaio di zucchero. Lasciate cuocere per circa 15 minuti. Trascorse le due ore di lievitazione riprendete l’impasto, lavoratelo ancora un po’ e rimettetelo a lievitare ancora 1 ora e mezzo, 2 ore. Trascorso questo periodo, stendete la pasta in una teglia unta d’olio, sistemate sulla pasta metà del caciocavallo e metà delle acciughe, cospargete anche metà del pomodoro. Lasciate lievitare nella teglia ancora mezz’ora. Preriscaldate il forno a 200°. Nell’attesa imbiondite in una padella il pangrattato, dopo averlo bagnato con pochissima acqua, con un filo di olio. Infornate la teglia, ritiratela a metà cottura, aggiungete sullo sfincione il resto delle acciughe, il caciocavallo, il pomodoro, il pecorino, l’origano, il pangrattato. Pressate il tutto con un cucchiaio e rimettete in forno, portando a cottura Soluzione del cruciverba di p. 15 del n. 3 (marzo 2013) di Kleos

a cura di Gianfranco Pastore 01 EMMA MARRONE - Amami 02 MARCO MENGONI - L'essenziale 03 MACKLEMORE - Thrift Shop 04 PINK - Just Give Me A Reason 05 GUE PEQUENO - Business 06 MAX GAZZE' - Sotto casa 07 BASTILLE - Pompeii 08 WILL.I.AM feat BRITNEY SPEARS Scream & Shout 09 LIKKE LI - I follow rivers 10 JUTTY RANX - I see you

Discovery Dance Parade a cura di Salvo Li Vigni 01 HARDWELL - Apollo 02 LIKKE LI - I follow riders 03 JOE BERTE' - The queen of the nigth 04 WILL I AM - feat BRITNEY SPEARS Scream and Shout 05 DAVID GUETTA - Play hard 06 CALVIN HARRYS - Drinking From The Bottle 07 CALPRIT - Fiesta 08 OLA - I'm in love 09 KURD MAVERIK - Hell Yeah 10 FLY PROJECT - Back in my life Le classifiche complete sono su www.radiomvm.it

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VENTIAPRILE2013

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Rappresentazione di un’opera teatrale – 6. Comune della Valle del Belice - 9. Tipo di tamburo indiano - 14. Gas nobile - 15. Prova motoristica su percorso lungo e accidentato - 17. Osso della gamba - 18. Strumento musicale - 19. Lega metallica di aspetto simile all’argento - 21. Poema epico di Omero - 23. Arnese di acciaio per lavorare i metalli - 24. Fiume italiano - 25. Appellativo dato nell’America latina agli stranieri bianchi - 26. Capacità di esercitare una forte influenza su altre persone - 27. Cantautore italiano - 28. Tipo di scuola secondaria di secondo grado - 29. Recupero progressivo di uno svantaggio - 30. Personaggio che gode di grande popolarità - 31. Identità di suono tra due o più parole dalla vocale accentata in poi - 32. Antica città della Sicilia occidentale - 33. Pancetta di maiale affumicata - 34. Musicista giapponese di nome Yoko moglie di John Lennon - 35. Molto sporco - 36. Fiume dell’Europa centrale - 37. Vicenza - 38. Elemento chimico di simbolo Ru - 39. Spugnose - 40. Insensata, assurda - 41. Mammifero marino - 43. Tipo di cottura - 45. Viene usato per sollevare un autoveicolo per sostituire una ruota - 46. Grosso ruminante che vive in branchi nelle regioni nordiche - 48. Altrimenti in latino - 49. Prodotto da pasticceria - 50. Crostaceo simile a un grosso gambero. VERTICALI: 1. Autore di un reato - 2. Lettera dell’alfabeto cirillico - 3. Lo sport della bicicletta - 4. Pronome personale - 5. Privo di umidità - 6. Né tua, né sua - 7. Iniziali dell’attrice teatrale Duse - 8. Abitante di Bologna - 9. Nome molto popolare in Grecia - 10. Arma con cui si lanciano frecce - 11. Galleggiante usato per segnalazione - 12. Logaritmo Naturale - 13. Strumento che produce il suono con la vibrazione di una colonna d’aria - 16. Espressione latina di saluto - 17. Pianta tipica dei paesi caldi - 18. Retribuzione con cui si compensa l’esecuzione di un lavoro - 19. Organismo che per la respirazione ha bisogno di ossigeno - 20. Impasto ricavato dalla macerazione di stracci impiegato nella fabbricazione della carta - 21. Costituivano il popolo dei Sanniti - 22. Cetaceo simile a un grosso delfino - 23. Indumento di tessuto generalmente leggero che copre il busto - 24. Nella mitologia romana era il simbolo della dea Giunone - 25. Randagia, vagabonda - 26. Cappello alto e rigido da cerimonia - 27. Fu presidente del Consiglio del Regno d’Italia dopo Cavour - 29. Nell’ippica è il fantino - 30. Cubetto recante su ciascuna delle facce da uno a sei punti - 32. Città dell’Inghilterra - 33. Vento di nord-est che soffia sul mare Adriatico - 35. Per i Celti era considerata la Grande Madre - 36. Fortezza costruita in posizione dominante - 38. Ciascuna delle parti in cui viene divisa una somma da pagare dilazionata nel tempo - 39. Avverbio - 40. Gruppo etnico cinese - 41. Preposizione semplice - 42. Comunità Economica Europea - 44. Reali senza vocali - 45. Catania - 46. Iniziali del direttore d’orchestra Toscanini - 47. Iniziali del conduttore televisivo Conti.

L'artista del mese EMMA MARRONE

di Salvo Li Vigni

E

MMA MARRONE torna alla ribalta della scena musicale italiana con il nuovo singolo “Amami”. La vincitrice del talent show Amici è impegnata, in questi giorni, nella promozione del suo nuovo album intitolato “Schiena”. La canzone ha avuto nel giro di pochi giorni un successo clamoroso, tante le visualizzazioni su Youtube e i commenti dai fan lasciati sui social della giovane cantante. La canzone “Amami” è balzata al primo posto sulla classifica di iTunes già da quando era in preordine, superando “L'essenziale” di Marco Mengoni. Emma Marrone ha raccontato che l’idea di una nuova canzone le è venuta durante una notte insonne e agitata, trascorsa a girarsi e a rigirarsi nel letto: la maniera migliore per superare l’impasse è stata quella di accendere la luce del comodino, prendere in mano la chitarra e cominciare a buttar giù dei versi. Così è nata “Amami”, una canzone che per stessa ammissione di Emma rappresenta per lei l’inizio di un nuovo progetto, di una nuova avventura, addirittura di un mondo tutto nuovo.

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Poesia

VENTIAPRILE2013

La connotazione - Poesia e dintorni a cura di Tino Traina

N

ella comunicazione ordinaria e in quella colta non è raro che parole diverse vengano utilizzate per dire la stessa cosa o per esprimere lo stesso concetto. È quanto avviene con l’uso dei sinònimi, la cui interscambiabilità è connessa ad una certa identità di significato (gatto-micio; pantaloni-calzoni; insegnante-docente; vigliacco-codardo; netturbino-spazzino; ecc..) o con l’uso di parole straniere ( cane-chien-dog). È invece eccezionale che la stessa parola possa essere utilizzata per dire cose diverse, fatta eccezione ovviamente per gli omònimi che siano anche omògrafi ed omòfoni come lira, miglio, amo, ora, tasso,diritto, capitale, interesse, ecc. Tale eccezionalità riguarda però la comunicazione ordinaria, quella colta e quella letteraria ma non poetica, che si avvalgono di un linguaggio denotativo, cioè descrittivo-referenziale; ma non riguarda il linguaggio poetico per il quale l’uso della stessa parola per dire cose diverse è una regola. La parola, cioè il segno dal punto di vista linguistico, è il risultato di lunghissimi processi di significazione che hanno origine dai suoni vocali che i nostri antenati emettevano in comunità per comunicare tra di loro. Suoni a cui via via sono stati abbinati dei significati sempre più precisi e successivamente delle forme (disegni, simboli, lettere) quando sono stati tradotti in scrittura. Forse alcuni di quei suoni primordiali ed informi sono ancora presenti nei nostri linguaggi dei nostri primi mesi di vita o nelle nostre agonie terminali o nel grande dolore dell’anima quando non troviamo le parole per esprimerlo. Si comprende come tale abbinamento nella parola della componente fisica suono (il significante) alla componente concettuale contenuto (il significato), sia arbitrario e quindi convenzionale. Infatti quel fiore che noi abbiamo chiamato “rosa” non profumerebbe di meno se lo chiamassimo “acqua”, né quest’ultima bagnerebbe di meno se la chiamassimo “rosa”; basta rimettersi d’accordo sulle nuove denominazioni e rielevarle a norma rispettata da tutti.

Tornando al processo di significazione, a quel processo cioè che porta alla costituzione del segno-parola come unione arbitraria e convenzionale di un significante e di un significato, dobbiamo considerare e distinguere un processo di significazione primaria e un processo di significazione secondaria. Il processo di significazione primaria è quello che porta all’acquisizione del significato di base, cioè alla parola-segno che caratterizza il linguaggio denotativo della comunicazione ordinaria. Esso è un linguaggio descrittivo-referenziale poiché deve denotare, descrivere, riferire in modo da rendere possibile la comprensione di ciò che si vuole comunicare. Si comprende come, in questo tipo di linguaggio, il rapporto significante-significato debba essere necessariamente rigido e fisso, un significante-un significato per cui con “rosa” indicheremo solo e soltanto il corrispettivo fiore e con “acqua” solo e soltanto il corrispettivo liquido, così come si è convenzionalmente convenuto ed elevato a norma per tutti. In questo modo rendiamo possibile la comunicazione tra noi e la comprensione di ciò che comunichiamo. Il processo di significazione secondaria è quello che consente alla parola-segno di non limitarsi al rapporto significante-significato di base o primario, ma di potersi espandere dal punto di vista semantico. Si tratta del linguaggio connotativo, da cum notare che appunto vuol dire” con più significati”, che è quello utilizzato nella comunicazione letteraria, soprattutto poetica. Volendo riprendere i suddetti esempi in versione connotativa, dicendo” non c’è rosa senza spine” oppure “ pescare in acque torbide” abbiamo realizzato, grazie ad uno slittamento metaforico delle parole “rosa ed acqua”, un ampliamento del loro significato di base che ora vuole dire altro e di più rispetto al solo significato di fiore e di liquido. È infatti il Poeta che rende mobile, nella parola-segno, il rapporto significante-significato, restituendo al significante una propria autonomia che gli consentirà di assumere altri significati; si tratta di quella semantizzazione del significante che è la base di tutta la complessa serie di figure retoriche cui fa riferimento la letterarietà di un testo poetico. (t.t.).

Psicologia

La disabilità come sfida

C

ari lettori, una lettrice di Kleos Paola Gandolfo presidente dell’associazione spazio libero di Salemi, mi invita a trattare un tema particolare, la disabilità, un tema che la tocca da vicino come esperienza di vita. E che l’ha portata a raggiungere grandi risultati, nonché due lauree e che oggi mi chiede di parlarne affinché altri non si arrendano, ma lottino per raggiungere ciò a cui credono. La psicologia ha contribuito a proporre una visione ampia dell’handicap, comprensiva della sua connotazione biologica e sociale, che fornisce una immagine dell’individuo nella sua totalità, nell’interazione complessa tra le componenti integre e quelle deficitarie, nelle dinamiche psicologiche caratteristiche di alcune situazioni e di alcuni contesti (Zanobini, Usai, 1998). L’individuo portatore di handicap è innanzitutto una persona, che possiede, tra le innumerevoli componenti della sua personalità e del suo corpo, delle peculiarità, che possono avere conseguenze negative più o meno importanti, strettamente dipendenti dall’ambiente socio-economico-culturale e familiare in cui vive. Già, perché il grado di handicap di una persona non è legato solo dall’entità del danno fisico o mentale: esso è in gran parte un fenomeno sociale. Il confronto con il mondo della disabilità è possibile nella vita di ciascuno di noi, non bisogna perdere di vista il fatto che, ogni essere umano, porta con se un suo “mondo”, con all’interno vissuti personali, stile di vita, carattere, per questo motivo ognuno di noi è unico e speciale con conseguente diversità. In questo senso si può intendere la diversità come una risorsa, in termini di crescita e arricchimento personali. Solo attraverso la conoscenza e l’accettazione incondizionata dell’altro, esiste confronto e riflessione. Molti di noi considerano l’identità di una persona diversamente abile come un tesoro che non va scoperto, ma lasciato sepolto. Questa opinione include una quasi certezza: la vita di relazioni non potrà che recare danni a una persona diversamente abile. Si potrebbe anche dire che, la qualità delle relazioni, sia determinata dalla presenza della persona disabile a priori. La paura che il confronto possa creare tensioni porta a considerare idilliaca la condizione che colloca il disabile nel limbo dell’innocenza e dell’ignoranza. Nel corso degli anni, certo, dei passi in avanti sono stati fatti, a partire dalla trasformazione della parola handicap, che dava l’idea di menomazione, impedimento, in “diversamente abile” che, in un certo senso, potrebbe andare nella direzione di persona capace di dare e trasmettere qualcosa alla società e agli altri, anche se quel “diversamente” appare sempre una discriminante.

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Ma ciò sarebbe di poco conto se l’emancipazione del disabile verso una normale integrazione nella società avvenisse nel quotidiano, nei normali rapporti di relazione tra persone. Purtroppo, ancora, siamo lontani dall’imparare a vedere l’handicap come risorsa e non come sofferenza; solo ultimamente molte famiglie, davanti a una situazione difficile, si rimboccano le maniche e riescono a gioire dei passi fatti e dei traguardi raggiunti. L’obiettivo vincente sarebbe quello di riuscire a eliminare tutti quegli svantaggi che la struttura e l’organizzazione della società pone davanti alla disabilità, in maniera da passare dalla cultura dell’handicap a quella della normalità, ovverosia che afferma la diversità di ogni essere umano come condizione normale, quindi risorsa positiva, patrimonio di cultura, capacità, attitudini, vitalità. Dal principio di non discriminazione sancito dal trattato di Amsterdam (art. 13) può e deve derivare una politica attenta a valorizzare, nel concreto, la disabilità come risorsa umana, morale, sociale, economica, culturale. Alla giusta e doverosa tutela dei diritti (primo fra tutti il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione), si deve affiancare un concreto pacchetto di iniziative volte a garantire la libertà di vivere come tutti. Ritengo, che sia necessario orientare la nostra mente verso la visuale del mondo disabile come risorsa e dal porre le condizioni affinché vengano predisposte specifiche campagne di comunicazione, per promuovere una nuova immagine del mondo della disabilità; disabilità come risorsa, solidarietà, partecipazione, pari opportunità, non discriminazione. Le persone con disabilità possono diventare soggetti socialmente attivi e dobbiamo dar loro la possibilità di diventarlo. Il dovere di tutti noi è quello di farci carico della loro stessa volontà e di assumerla socialmente, politicamente, eliminando qualsiasi ostacolo psicologico, giuridico, fisico che tenda a isolarla, abbattendo il pregiudizio, la negligenza che nasconde, umilia ed oltraggia. E’ imprescindibile che si abbandoni l’idea dell’assistenzialismo e si guardi alle persone diversamente abili in maniera attiva, senza pietismo, ma come risorse positive della comunità. Non dovrebbe mai mancare il rispetto e l’attenzione verso chi, da una posizione differente e svantaggiata, ci dimostra di essere in grado di insegnarci volontà e forza vitale. Grazie Paola per aver colto l’invito, per esserti messa in gioco, esorto i lettori a scrivere se vogliono sapere di più sugli argomenti sarò pronta a rispondere alle vostre lettere.

Marilena Pipitone


VENTIAPRILE2013

Piante medicinali

Papaya fermentata: elisir di lunga vita o geniale trovata commerciale?

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ual è il segreto dell’eterna giovinezza? Una domanda un pò impegnativa, ma tanto affascinante che un prodotto che ne lasci anche lontanamente intravedere la risposta è un prodotto di grande successo! Se poi si dimostra promettente nel combattere o prevenire l’insorgenza di malattie più o meno gravi legate alla vecchiaia e ad altri gravi malattie come l’Alzheimer ed il Morbo di Parkinson, allora questo prodotto diventa un fenomeno. Questo mese tratteremo il fenomeno Papaya fermentata. Prima di iniziare però vorrei spendere due righe per ringraziare chi ha dimostrato interesse verso la salute ed il benessere, scrivendomi e destando curiosità attraverso domande e richieste di approfondimenti, e l’argomento di questo mese è frutto proprio della maggior parte delle vostre richieste…come ogni fenomeno che si rispetti però, sarà giusto sottolinearne anche i limiti, per non suscitare troppe facili illusioni. Il fenomeno Papaya fermentata ha origini relativamente vicine: il principale artefice della popolarità di tale composto è stato Luc Montagnier, virologo e biologo francese vincitore del premio Nobel per la Medicina del 2008. Il professore fece scalpore quando dichiarò che, con una terapia a base di papaya fermentata, curò con notevoli miglioramenti il Morbo di Parkinson di Papa Giovanni Paolo II. La comunità scientifica fu subito dubbiosa riguardo tali convinzioni, in effetti non si vedevano miglioramenti della malattia e tantomeno si avevano dei riscontri dei promettenti risultati su larga scala. Ma torniamo a noi, la prima cosa che ci si chiede è la differenza biologica tra la forma fresca e quella fermentata della papaya: la prima è ricca di sostanze biologicamente attive quali la chimo papaina e la papaina, entrambi aventi funzione proteolitica (enzimi in grado di facilitare la digestione delle proteine); altre sostanze contenute in questo frutto hanno proprietà antinfiammatorie, anti-edema (impedisce e contrasta l’accumulo di liquidi) e leggermente diuretica. Ciò ne fa un ottimo alleato nel trattamento anticellulite e contro la ritenzione idrica. Inoltre la forma fresca della papaya è ricca di sostanze antiossidanti (licopene e carotenoidi) che rallentano i processi di invecchiamento cellulare e contrastano i radicali liberi. La forma fermentata è il risultato di un processo che parte da un frutto non ancora maturo, sottoposto ad un processo di fermentazione naturale reso possibile da microorganismi come batteri e lieviti, della durata di qualche mese. Passato questo periodo, il composto rimanente viene ridotto in una

finissima polvere con caratteristiche quasi totalmente diverse, sia per composizione di principi attivi sia dal punto di vista nutrizionale. Gli enzimi digestivi, le vitamine e gli amminoacidi vengono annullati dal processo fermentativo, mentre rimangono gli zuccheri oligosaccaridi e le sostanze antiossidanti ed immunostimolanti. Per questa ragione la Papaya fermentata è utile in tutte quelle particolari situazioni in cui è risaputo si originano radicali liberi, ossia inquinamento ambientale, assunzione ripetuta di alcol, alimentazione squilibrata, nervosismo, affaticamento, fumo. In tali condizioni un anti-ossidante anti-radicalico è un alleato silenzioso e molto efficace. Inoltre a questi tipi di preparazione vengono attribuite, senza riscontri scientifici, capacità di combattere malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, osteoporosi, fino alla capacità di curare il cancro. Il mondo della ricerca è molto cauto nel confermare queste caratteristiche, attualmente gli studi clinici effettuati sull’uomo che supportino tale tesi sono esigui. Non si può quindi escludere l’azione benefica della papaya fermentata, ma in assenza di prove, come in questo caso, non si può neppure verificare. Tengo a sottolineare, in conclusione, che alcune proprietà rimangono indiscutibili: dona energia grazie ad un alto numero di carboidrati di facile assorbimento, sali minerali e vitamine del gruppo B che facilitano il metabolismo proprio degli zuccheri. Il frutto fresco è indicato per affrontare i periodi di stress e di superlavoro, rende la digestione più facile ed annulla il senso di pesantezza dopo un pasto abbondante. Migliorando la digestione nello stomaco, riduce i cibi solo parzialmente digeriti, aumentando in tal modo anche il transito intestinale. Risulta essere tra i migliori anti-age, riducendo lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, responsabili dell´invecchiamento, grazie al suo elevato contenuto di antiossidanti (circa 20 volte più potente della vitamina E). La sua azione immunostimolante è dovuta ad un’azione stimolante la produzione di macrofagi e di cellule NK (“Natural Killer”), che attivano una reazione citotossica e distruggono le cellule infette, rendendo il nostro sistema immunitario più reattivo. Il frutto, tonificante e ricostituente, è talmente ricco e concentrato da apportare all´organismo una percepibile carica energetica supplementare. Come ogni sostanza vegetale, è l’azione sinergica dei suoi molti componenti a determinarne le sue uniche proprietà. Fabrizio Barone

Le farmacie di turno dal 20 aprile al 12 maggio 2013 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

20 aprile

Galante

Barbiera e Conf.

Ingrassia

Pace

Mangogna/Aleci V.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Barracco

21 aprile

Galante

Dallo

Gagliano

Pace

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Calabrese

25 aprile

Dia

Barbiera e Conf.

Gagliano

Parisi

Mangogna/Aleci V.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Calabrese

27 aprile

Dia

Barbiera e Conf.

Gagliano

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Calabrese

28 aprile

Dia

Barbiera e Conf.

Papa

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Caravaglios

1 maggio

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Papa

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Caravaglios

4 maggio

Ciulla R.

Dallo

Papa

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Caravaglios

5 maggio

Ciulla R.

Dallo

Rizzuto

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Giubilato

11 maggio

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Rizzuto

Tummarello

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Giubilato

12 maggio

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Spinelli

Tummarello

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Grimaudo

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VENTIAPRILE2013

Ribera

Studentessa della Bolivia vince concorso fotografico di Intercultura di Enzo Minio

S

i è conclusa il 12 aprile all’Itcg “Giovanni XXIII” (preside Antonella Teri), con la mostra fotografica “A spasso per la Sicilia”, la settimana del progetto di scambio di Intercultura al quale hanno partecipato 12 studentesse di mezzo mondo, ospiti a Ribera e a Sciacca. Con oltre un centinaio di foto esposte per la fruizione didattica su appositi pannelli a scuola, una ragazza della Bolivia, Daniela Arando, 16 anni, studentessa della scuola superiore cattolica privata “Santa Maria”, nella cittadina di Potosi, ha vinto per le migliori fotografie che, realizzate in settimana e in provincia di Agrigento e in Sicilia, riportano le immagini ambientali e monumentali della nostra Isola. La ragazza boliviana, ospite a Ribera di Erika Traina della 1^ C della sezione turistica dell’Itcg, ha vinto il premio simbolico di una targa di ceramica donata dal ceramista di Sciacca Mario Solarino. Le studentesse straniere Andrea Gini del Paraguay, Maria Gaviria Goez della Colombia, Cora Estefania della Bolivia, Lucia Gallo della Germania, Isaree Na-

owarungsee della Thailandia, Taylor Toborowski degli Usa, Tang Paricho Buddaharakasa della Thailandia, Daniela Arando della Bolivia, Aleesa Pretto del Canada, Anna Shonebeck della Germania e Quiara Studentesse straniere, riberesi e docenti con la vincitrice della Bolivia Avalos degli Usa, e alla mostra fotografica, giudicate per per un’intera setle immagini da una qualificata giuria timana, hanno svolto attività didatdi giornalisti locali. tica in classe, hanno socializzato con Responsabile del progetto didattico le compagne di scambio scolastico di di Intercultura a Ribera è stata la proRibera e di Sciacca (liceo “Fazello”), fessoressa Maria Concetta Camera che hanno fatto alcune escursioni in disi è avvalsa della collaborazione delle verse località siciliane, da Agrigento professoresse Carmela Scimè e Maria a Trapani, da Sciacca a Palermo, dove Imbornone e di diverse famiglie ribehanno ammirato i beni storici, artistiresi e saccensi che hanno ospitato le ci e monumentali, e hanno realizzato ragazze straniere. un interessante reportage fotografico, con cui hanno partecipato al concorso

Sport

5° Raduno Nazionale Quad

PARTANNA – Il “Quad Club Akkappottati“ di Partanna (TP) organizza per il 27 e 28 Aprile 2013, il 5° Raduno Nazionale Quad, denominato “La 1^ 24h della Valle del Belice”. Il percorso del raduno si snoderà per circa 160 km, principalmente per le strade sterrate ed interpoderali con attraversamento di guadi e fangaie ed interesserà i comuni di Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Salaparuta, Poggioreale, Santa Margherita Belice, Montevago, e le frazioni di Selinunte e Triscina, per concludersi presso l’Althea Palace Hotel di Castelvetrano nei pressi dell’ A29. Si tramonio archeologico, artistico e monumentale, di una zona a forte propensione turistica ed agricola come quella della Sicilia Occidentale e permetterà la degustazione dei prodotti tipici del luogo. Si prevede la partecipazione di circa 170/200 persone (con 150/160 quad e fuoristrada 4x4) provenienti da varie province della Sicilia.

Scuola calcio che passione!

I

l calcio è una delle grandi passioni dei giovani e dei meno giovani. Alla scuola calcio CDS Partanna sita al Camarro al Centro Sportivo “Peppino Impastato” lo sanno soprattutto i genitori di tutti i giovanissimi, che immancabilmente per tre volte la settimana sono impegnati negli allenamenti, corsa, tiri, palleggi, dribbling, possesso palla, e partitelle finali, dove i ragazzi sfogano nello sport quella sana voglia che hanno di primeggiare. Sport inteso come espressione che concorre alla formazione di una personalità armonica ed equilibrata, che pone le basi per un'apertura a valori quali la cultura e la partecipazione sociale e la ricerca di significati che vanno oltre gli aspetti materiali e quotidiani della vita. La scuola calcio è aperta il martedi, giovedi e il sabato dalle 15:00 alle 17.00. Nella foto dietro ragazzi i mister, Giampaolo Murgia, Diego Barone e Giovanni Casciotta.

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Kick Boxing: al Team Phoenix il podio in diverse categorie

Si è svolta a Salemi, lo scorso mese di marzo, la gara di kick boxing a carattere regionale, Trofeo Trinacria Open, organizzata dall’associazione sportiva Team Phoenix. Circa 300 atleti hanno preso parte alla manifestazione, riempiendo il locale palazzetto dello sport: i bambini e i ragazzi partecipanti hanno dato vita ad un’intensa giornata all’insegna del divertimento e della sana competizione sportiva, impegnati in combattimenti di semi e light contact, Kick Light ed MMA Light, ed infine nel Gran Champion maschile e femminile. Numerose le vittorie riportate dagli atleti del Team Phoenix, che ancora una volta hanno dato prova di saper raggiungere un altissimo livello. Al primo posto nelle rispettive categorie di peso si sono classificati: Ciaravolo Luigi, Palermo Luca, Galuffo Vito, Leonardi Giorgio, Di Carlo Flavio, Montefusco Chiara e La Rosa Simone nel Kick Light; al secondo posto: Ardagna Miriam, Flauto Giuseppe, Amico Lorenzo e Gucciardi Massimo; al terzo posto: Ardagna Marta, Musacchia Pietro, Gisone Antonino, Baudanza Nicola, Guzzo Vito, Leggio Vincenzo e Biondo Matteo, al quarto posto: Renda Vincenzo, Ardagna Francesco, Lorenzo Pietro, Aiello Rosario, Russo Pierto, Falcetta Paolo e Settimo Antonino. Da evidenziare anche i risultati ottenuti dai ragazzi al loro primo incontro: Ferrante Ivan, Petralia Isidoro, Milano Valerio, Gandolfo Gaetano, Puleo Nicola, Marchese Nicolò, Stabile Vincenzo, Barra Gabriele, Gatani Davide, Marchese Rosario e Stabile Marco. Fieri i maestri del team Phoenix che hanno già iniziato la preparazione dei dieci ragazzi selezionati per le finali del titolo italiano che si svolgerà a Rimini nel mese di maggio.


VENTIAPRILE2013

Numeri

ATTREZZATURE PER L'AGRICOLTURA

utili

Cevema, via Cialona sn. - Partanna tel/ fax 0924921790 cell. 3276829139 e-mail: cevema@libero.it

AUTOSCUOLE

Autoscuola Nastasi di Nastasi Michele, sede di Partanna via Benedetto Croce; sede di Castelvetrano via A. Depretis n.18 - cell. 3298995062

CARTOLIBRERIE

Il Matitone di Li Causi Caterina, via Trieste n. 28 - Partanna cell. 3289815571 e-mail ilmatitone@live.it

CENTRI FITNESS

Energy Center piazza Parisi Asaro n.1 - Partanna tel/fax. 0924922121 cell. 3343866202. mail: eziostep@iol.it. sito

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Masa n. 79 - Partanna tel. 0924 49430. Farmacia Rotolo - Via A. Gramsci n. 26 - Partanna tel. 0924 49297.

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Pizza e Sfizi "L'Arco", piazza Umberto I - Partanna, tel 0924 922111. Forno a legna rotativo. Pizza a pranzo mercoledì e venerdì.

web: www.gymnetwork.it

Agenzia di Consulenza automobilistica e Assicurazioni di Varvaro Vincenzo, via Crispi n. 61 - Partanna tel/ fax. 0924922160. Cell. 3890711283. Enoteca Prelibatezze via Vitt. Emanuele n. 35 - Partanna tel. 092487000.

FARMACIE

Farmacia Ciulla Nicola - Via Garibaldi n.28 - Partanna tel. 0924 921300 Farmacia Rosalba Ciulla - Via XX Settembre, 6 bis - Partanna tel. 0924 87363 Farmacia Rosanna Dia - Via V. Emanuele n. 75 - Partanna tel. 0924 49151. Farmacia Galante Antonino - Via La

PIZZERIE

STUDI DENTISTICI

Dott. Gaspare Serafino - odontoiatra - via XX Settembre, 3 - Partanna tel. 0924 49950. cell.3890711472- riceve per appuntamento

STUDI LEGALI

Avvocati Nastasi, via Palermo n. 88 - Partanna tel. 092487044, mail: gnastasi@tiscali.it.Sito www.avvocatinastasi.it. Si riceve dalle 17 alle 20 escluso il venerdì.

Paesi del Belice Questo mese andiamo a....Sambuca di Sicilia SAMBUCA - As-Sabuqah, Zabut, Rahal Zabuth, o, come piaceva a Leonardo Sciascia, Sambuca Zabut. Nomi che evocano gli Arabi che la fondarono intorno all'830, e che riecheggiano nei vicoli, nei cortili e nei suggestivi scorci che d'improvviso si offrono ai nostri occhi incredu-

Sambuca: Il Belvedere e sullo sfondo il Monte Adranone

li. Quando qui arriviamo, a Sambuca di Sicilia, e imbocchiamo il Corso Umberto I, subito ci rapisce la piccola chiesa sede dell'Istituzione Gianbecchina, dove sono esposte alcune opere dell'artista sambucese. Sono opere da noi osservate con la tirannia del tempo che altrove ci chiama, ma presto, per una complice intesa dei colori e delle forme, anche noi indugiamo e infine abbracciamo quelle figure di uomini e di donne fatte di terra siciliana, "una terra diversa dalle altre", scrisse Guttuso a proposito della pittura di Gianbecchina, "perché ha il colore di

Sambuca: Palazzo Panitteri e Chiesa di San Michele

uno smalto o di una lacca, piuttosto che quello della crosta terrestre (ocra o terra di Siena)". I

contadini, i muli, il paesaggio di questa terra sambucese, hanno qui davvero la forza e la tenerezza del creato e a malincuore alla fine distogliamo gli occhi dalla grande tela "Le dejeuner sur l'herbe", sperando di scoprire fuori altre meraviglie. E Sambuca non ci delude. Per le strade tutto ci riporta ai secoli passati, quando una borghesia certamente "illuminata" diede forma e bellezza alle idee correnti del tempo. Lungo il Corso, una salita dai larghi marciapiedi interrotti da una miriade di vicoli e cortili, i palazzi barocchi e ottocenteschi mostrano il loro piglio austero e i loro fregi ben conservati. Guardando a destra e a sinistra, sfilano così Palazzo Oddo, Palazzo Mangiaracina, Palazzo Campisi, Palazzo Beccadelli, Palazzo Ciaccio e ancora, oltre il Palazzo Municipale, Palazzo Navarro e Palazzo Panitteri. Sono il segno lasciato dai primi della classe, ci dicono tra il serio e il faceto, ma dobbiamo riconoscere che davvero i sambucesi eccellono in ogni campo. Qui visse quel Vincenzo Navarro, poeta e patriota, che nell'Ottocento animò la vita culturale del paese, dando origine, fra l'altro, al Teatro "L'Idea", gioiello con tre ordini di palchi, tuttora funzionante con stagioni ricche di Pirandello, De Filippo e Martoglio. Qui nacque Emanuele Navarro, autore del romanzo "La Nana", che fu un precursore del verismo. E poi ancora sambucesi furono Michele Merlo, potente boss mafioso e politico rispettato nella Chicago del primo quarto del secolo scorso, e Antonino Cuffaro, fondatore e recente presidente del Partito dei Comunisti Italiani. E Antonino Intelisano, il magistrato che scoprì il cosiddetto "armadio della vergogna", e Ignazio Milillo, il generale dei Carabinieri che arrestò Luciano Liggio. Una sfilza di nomi importanti che la nostra guida sgrana come un rosario di Wikipedia mentre ci accompagna verso il punto più alto del paese. E qui giunti, sulla terrazza del Belvedere dove un tempo sorgeva il castello dell'Emiro, una vertigine ci prende guardando lo strapiombo e lontano la catena dei monti Sicani, mentre l'occhio grecopunico del Monte Adranone scruta diffidente la rocca che fu saracena. Preferiamo perderci nel dedalo dei vicoli poco distanti, "li setti vaneddi", quelli denominati ancora esplicitamente saraceni: primo, secondo, e così via fino al settimo vicolo saraceno. Poi, a un passo, ecco

Sambuca: La Chiesa del Carmine

un altro gioiello: il seicentesco palazzo Panitteri, possente barocco restaurato, col suo magico cortile interno. Qui ci dicono di aspettare, di avere pazienza; ne approfittiamo per scattare alcune foto e così, attraverso l'obiettivo, fissiamo la poesia di un altro cortile, col suo tufo millenario, il muschio lungo le pareti e la scaletta esterna con i gradini un poco dissestati: tutto il vecchio e l'antico qui riluce nel presente di cui è cosciente e orgoglioso il popolo di Sambuca. Poi scopriamo il perché dell'attesa: arrivano e

Sambuca: l'Arpa alle porte del paese

ci offrono "li minni di li virgini" ed è l'altra dolce delizia di cui ci innamoriamo, mentre il sole ci lascia là dove un'arpa, emblema del paese, ci accolse con un celeste tempo di Adagio, perché Sambuca significa "piccola arpa" ed è musica che da questa terra di "smalto" sale al cielo per un breve intervallo e ritorna. Andrea Ancona

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