Kleos 16 maggio 2015web

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SEDICIMAGGIO2015

La vuole finire?...La battaglia per il Magistrale l'ho fatta io!!! di Antonino Bencivinni

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l vecchio glorioso Magistrale "Dante Alighieri" di Partanna (data di nascita 1936) che ha finito di vivere una vita autonoma sostanzialmente già nel febbraio del 2013 a causa della vecchia logica impersonale dei numeri che imperava allora e che vedeva (in quell'anno) il Magistrale di Partanna con solo 576 alunni iscritti rispetto ai 583 del Liceo "D'Aguirre" che è stato quindi per questo suo "consistente vantaggio di ben 7 alunni", meritevole di diventare scuola "reggente" e "accorpante", e tutto questo, nella sostanziale pressoché assoluta indifferenza dei partannesi più coscienti, cioè di quelli che più contavano (presidi, sindaci, assessori, esponenti di associazioni significative, ecc.); dicevamo, il vecchio glorioso Magistrale "Dante Alighieri" deve oggi subire di essere disturbato nella sua tomba anche da defunto: infatti, dopo alcuni anni passati nel torpore più assoluto (a parte uno scatto di orgoglio del sindaco di Partanna Nicola Catania nei primi mesi del 2014 - non a caso gli dedicammo perfino una copertina di Kleos nel marzo del 2014), oggi si risvegliano (Ahinoi, temiamo che ormai sia troppo tardi!) in tanti che propongono soluzioni "nuove" (rispetto a quelle del 2013) in grado (nelle intenzioni dei proponenti) di far tornare a risplendere il Magistrale ed il suo nome. Nella sostanza si propone di creare un grande istituto partannese onnicomprensivo: comprenderebbe, cioè, dalla scuola elementare e media agli istituti superiori e avrebbe quindi i numeri per restare solo e autonomo. E che fine farebbe in que-

sta ipotesi il Liceo "D'Aguirre" di Salemi, oggi scuola principale e così potente negli anni scorsi da riuscire ad accorpare il Magistrale di Partanna, pur essendo una scuola così piccola al punto da avere i numeri perché aveva precedentemente già accorpato l'Istituto professionale di S. Ninfa? Che fine farebbe il "D'Aguirre" non si sa e forse neppure interessa. In ogni caso nella copertina odierna di Kleos e in questo editoriale non è, per noi, importante discutere dei destini futuri (purtroppo crediamo definitivamente decisi ormai da tempo) dell'ex Magistrale di Partanna (con tranquillità e buona pace, quindi, del "D'Aguirre" di Salemi), quanto della diatriba stucchevole tra il consigliere comunale del Pd di Partanna Vita Biundo (donna di scuola e preside dell'Istituto comprensivo "Capuana" di Partanna) e il sindaco della stessa Partanna Nicola Catania, che si contendono la palma della bravura di chi si è occupato di più, per primo e meglio della questione del Magistrale di Partanna: cioè di una battaglia che è stata ignominiosamente perduta già negli anni scorsi! Non si può fare politica in modo così misero! (Ci si consenta questo sfogo): se veramente si crede nella possibilità che il Magistrale di Partanna possa tornare ai suoi vecchi fasti, alla sua vecchia autonomia e al suo vecchio nome (e su questo purtroppo non si può non nutrire molto scetticismo), altro che polemizzare sulla primogenitura della battaglia!, occorrerebbe unire le intelligenze (e non solo

quelle di Partanna) per ottenere veramente il risultato. Ma questo risultato oggi lo si vuole davvero o interessa solo fare "sputazza" politica utile solo a fini elettorali? Se lo si vuole davvero, occorrerebbero (in considerazione del difficilissimo obiettivo da raggiungere) non polemiche interne al paese, ma un massimo di unità come in fondo hanno saputo fare a suo tempo vincendo, anche se una guerra tra poveri - quelli di Salemi che allora contavano. Per approfondimenti sulla questione accorpamenti andatevi a leggere l'editoriale del numero di marzo 2014 di Kleos in www.giornalekleos.it.

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Il prossimo numero sarà in edicola il 13 giugno 2015 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

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Sommario del n. 5 CASTELVETRANO - Consegnati al Comune altri 4 beni confiscati

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CULTURA POPOLARE - Comu jucavanu li picciotti

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PARTANNA - Il Meeting Club al servizio della cittadinanza partannese da decenni p.

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PARVA FAVILLA - Anche Partanna avrà le sue belle … “rovine”?

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LA LEX - Il divorzio breve è legge. Cosa cambia rispetto a 40 anni fa?

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GIOCHI E PASSATEMPI

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L'ARTISTA DEL MESE - JASON DERULO – Want to want me

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ECONOMIA - Lo Stato fuori dalla legge per una legge dello Stato……

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SPORT - Kick Boxing

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Castelvetrano Il Corteo Storico di Santa Rita sarà preceduto da un Corteo junior SEDICIMAGGIO2015

Da quest’anno, parteciperanno al Corteo storico di Santa Rita giunto alla sua 13^ edizione anche 20 giovanissimi figuranti che costituiranno il corteo junior. Questo, composto da bambini da 1 a 12 anni, farà da apripista agli storici figuranti che si esibiranno domenica 17 maggio a partire dalle 17.30 dalla scalinata di Santa Rita, nei pressi della stazione ferroviaria. “Il mio pensiero - ha evidenziato il vicepresidente dell'associazione CastelvetranoShopping, Giuseppe Cardinale - va a questo evento grandioso ed immagino un Centro Storico pronto ad accoglierlo in modo degno. Questo vorrebbe dire apertura delle attività commerciali, pronte ad ospitare chi sfilerà e tutte quelle persone che vorranno godere di un simile spettacolo. L’esperienza è maestra. Arriverà gente da tanti luoghi, con camper, autobus e quant’altro...e ritengo giusto, doveroso ed opportuno accogliere calorosamente chi dimostra di volere bene a Castelvetrano scegliendola; il senco di ospitalità che ci contraddistingue deve portare noi, “ospiti” del centro storico di Castelvetrano, a fare gli onori di casa, esprimendo la migliore accoglienza possibile. Il mio appello va, dunque, a chi esercita in un luogo, quale è il centro storico, che non può e non deve “assentarsi”. Ma deve venire un forte segnale, da tutti……cittadini, commercianti, titolari di bar, pizzerie, panino-

teche. L’impegno richiede poche ore di una domenica qualsiasi che, con la comune partecipazione, può diventare una domenica speciale!”.

Consegnati al Comune altri 4 beni confiscati Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha preso parte alla cerimonia di consegna di 4 beni confiscati, che si è svolta il 7 maggio presso la Torre Xiare di Lido Valderice, alla presenza del Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati, il Prefetto Umberto Postiglione, del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco e del Presidente della Sezione Misure Prevenzione del Tribunale di Trapani, Piero Grillo. I beni assegnati alla Civica Amministrazione sono un terreno parzialmente coltivato a vigneto in contrada Montagna, confiscato a Liborio Pirrone, e tre immobili confiscati a Giuseppe Grigoli, una casa in via Guglielmo Marconi, alcuni magazzini in via Mariano Santangelo, angolo via Montanara ed una casa in via Marco Polo a Marinella di Selinunte. Contestualmente è stato confermato l‘affidamento degli stabilimenti ex Fiat, di via Virgilio Titone, che beneficerà di un cofinanziamento per la ristrutturazione dell’immobile che sarà destinato ad ospitare il nuovo comando della Polizia Municipale.

Successo del pane nero all'Expo L’assessore alle Politiche Agricole, con delega al coordinamento delle manifestazioni legate all’Expo 2015, Paolo Calcara, l'8 maggio ha partecipato alle iniziative promosse dall’Associazione Nazionale Città del Pane, di cui Castelvetrano è comune socio. La manifestazione si è svolta all’interno della Cascina Triulza, dove erano presenti i pani tipici delle varie regioni italiane. Il Pane Nero di Castelvetrano è stato gradito dai visitatori che hanno degustato sia il Pane nero che i cannoli siciliani.

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Castelvetrano

SEDICIMAGGIO2015

Continua l'opera di "recupero" dei ricordi del preside Antonio Ferri, relativi a momenti particolari della vita di Castelvetrano. Le foto si trovano anche nel sito www.giornalekleos.it .

Importanza dei ricordi Sono convinto che i nostri ricordi belli o brutti, non devono essere cancellati. Questa convinzione sta alla base dell'esigenza di restituire, sopra tutto, agli alunni che hanno frequentato il “G.B.Ferrigno”, anni 92/1993 - 2005/2006, una serie di ricordi fotografici. Le foto mi sono state donate da un carissimo amico scomparso Franco Stella. Chi dovesse riconoscersi dovrà annotare il numero della foto e recarsi al Centro Contabile Calia in via Manzoni,46/48 tl. 092445788 e farne richiesta. Le foto saranno consegnate gratuitamente. In caso di foto di gruppo potrà essere richiesta la stampa formato 10 x 15 al costo di 0,20 cad. (Antonio Ferri)

L'angolo del rimatore

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l 9 ottobre ci ha lasciati a 93 anni per una vita migliore il “grande” prof. Rosario Di Bella, docente apprezzato del Liceo Classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano, in pensione da tanti anni, ma sempre attivo e presente negli eventi culturali della Città. Lo vogliamo ricordare come collaboratore del giornale Kleos per il quale curava, "L'angolo del

Rosario Di Bella

continua dal n. 4 di aprile 2015

XII Faccia d'angelo e gomiti d'acciaio, il ruvido interista dribbla, crossa, trascina al forcing tutti i suoi. Che guaio per Francescoli e soci! "Urca che mossa da manuale!". Superati un paio di difensor, scava a Zéoli la fossa facendo un assist d'oro per Totò, che priontissimo insacca. Ahè,ohò! XIII "Ma va...Francescoli!". "Incubo finito!". "Che exploit!"."Che intesa!"."E un altro me ne aspetto:

l'Aldo, ora che in cattedra è salito, si vuole regalare - ci scommetto un bel gol tutto suo; si è stabilito sotto porta...". "Sì, questo è il suo progetto... Comprensibile...". "Attenti, lo vedete?!". "Serena!...". "Stacco...testa...palla in rete!!".

rimatore", rubrica di sue poesie e traduzioni che firmava con Salario del Brio, nom de plume che si era dato, anagrammando il suo stesso nome e cognome. Nel rispetto della sua volontà, continueremo, come se fosse ancora con noi, a pubblicare nei prossimi numeri di Kleos, gli ultimi suoi scritti che ancora ci rimangono e che lui stesso ci ha amorevolmente consegnato.

XIV Gran festa sugli spalti. Noi intoniamo la marcia trionfale dell'Aida (e un altro liquorino ci scoliamo); e mentre alziamo le più liete grida, un tantino commossi ci auguriamo che agli Azzurri la sorte sempre arrida fino all'ultimo incontro, alla finale, fino alla quarta coppa del Mondiale. XV Ancora un quarto d'ora di tenzone, ma distesi oramai. Batti e ribatti: l'Uruguay non sa farsi una ragione della sconfitta, e si fa sotto, a tratti, cercando ad ogni costo l'occasione del gol della bandiera; ma son sfatti De Leon e compagni; e il viso ha tetro Tabarez, che ne ha preso due (di dietro). (continua) Castelvetrano, 25 giugno 1990

Salario del Brio

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Cultura popolare

Comu jucavanu li picciotti

d una certa età non si può parlare della propria infanzia, senza sentire una stretta al cuore, una rabbia mal repressa contro il tempo crudele, malvagio e traditore. Alla mente ritornano echi di cose smarrite: luoghi, visi, giochi, usi e costumi; un mondo del tutto diverso da quello attuale, scomparso per sempre nel nulla. Ai tempi della mia infanzia le strade erano poco trafficate e non asfaltate; il silenzio era rotto dal passaggio di qualche carro, dal rumore di bottega di qualche artigiano, dal canto delle casalinghe nei cortili, dal sonoro raglio d'asino, dal canto del gallo e dallo schiamazzo dei ragazzi nei loro numerosi passatempi a costo zero. I giochi erano sempre collettivi e vi partecipavano i ragazzi del rione con schiamazzi, bisticci, pianti e risate. Fortissimo era il senso di possesso del territorio; quando un ragazzo passava in un quartiere diverso dal suo, era schernito o picchiato dai ragazzi del posto. Per il mio carattere mite non ho mai partecipato a quelle spedizioni punitive, ma un paio di volte ne sono stato vittima riuscendo, per mia fortuna, a scappare in tempo. Ho assistito anche a delle vere battaglie con lanci di pietre e ad altri atti di vero teppismo, sempre per la difesa del territorio. Desidero far presente che eravamo nell'immediato dopoguerra con “picciuttuna” o “giuttuna” (giovinastri) sbandati, che non andavano a scuola, possibilmente orfani, senza una guida sicura, scalzi, magri, con i capelli incolti, con pochi vestiti addosso, logori e rattoppati. Essi portavano per cultura, ma anche per motivi economici, i pantaloni corti anche d'inverno fino anche a 18 anni, con le tasche gonfie di qualche "tortula e filazzata"; spesso, in senso dispregiativo, venivano chiamati “linnari”

Belice

(uova di pidocchi), erano figli della miseria e della violenza, nati e cresciuti nel terrore della guerra. Nonostante tutto, essi giocavano e “s’allianavanu” (si divertivano) a più non posso, specialmente nel tardo pomeriggio, quando avevano terminato i compiti di scuola o di lavorare "a lu mastru" (apprendista alla bottega d'artigiano). Fra i ragazzi c’era sempre qualcuno “sconza iocu” (che godeva nel rovinare il gioco degli altri), qualche altro “’ngangarusu” (grande, ma con azione bambinesca) o, “attaccaturilla” (attaccabrighe), “pizzipiturru” (presuntuoso e arrogante), “’nguirriusu” (creatore di scompigli) o “vicariotu” (degno della Vicaria, carcere di Palermo); i ragazzi “cchiù fissa, carmuci e mammulini” (meno vivaci, che cercavano ancora la mamma) o “piscia e trema”, erano sempre “cucchìati” (presi in giro) dai ragazzi “sperti” o “figghi di buttana” (per come si diceva in maniera scherzosa a quelli più svegli), per questo i bisticci avvenivano di continuo, con bernoccoli sulla testa, qualche “mercu” (segno, taglio) sulla pelle, “nasu scattatu” (epistassi), pianti e minacce. Quando bisticciavano senza picchiarsi, facendo il segno della croce con la mano destra su quella sinistra, dicevano: - “Sciarra e peri torti e dumani t’agghiorna la morti”- In altre occasioni dicevano: - “Ti ringraziu e ti schifiu, quannu mori ti vegnu a viu”- Quindi aggiungevano: - “Finiu e finau di fari paci”. Tante volte due ragazzi dopo avere bisticciato formavano due gruppi, portando ognuno con sé i propri seguaci; quindi incominciavano a picchiarsi in maniera collettiva. Dopo avere chiarito i loro dissidi in questo modo, tutto finiva lì e ricominciavano a giocare. Vito Marino

Giornata contro il razzismo

POGGIOREALE – Il 21 marzo, in occasione della giorna-

ta mondiale contro il razzismo, grazie all’impegno del prof. Salvatore di Salvo e dell’Assessore Rosalinda Fazzino, si è svolta – presso l’aula consiliare del Comune di Poggioreale – la manifestazione “Accendi la mente, spegni i pregiudizi”, organizzata dal plesso di Poggioreale dell’Istituto Comprensivo “L. Capuana” di Santa Ninfa e patrocinata dal comune di Poggioreale. La manifestazione, alla quale hanno partecipato le autorità civili e militari locali e un gruppo di giovani immigrati, ospiti della comunità per minori “Coccinella”, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’attentato terroristico avvenuto a Tunisi, nel quale hanno perso la vita 4 connazionali, insieme ad altri numerosi turisti. I lavori sono stati aperti e coordinati dal dott. Mario Pace, che ha lasciato la parola al Presidente del Consiglio di Poggioreale, G. Cangelosi. Successivamente sono intervenuti il Dirigente Scolastico Benedetto Biundo, che ha ribadito l’importanza e la necessità di lottare contro il razzismo, soprattutto in questo peculiare e critico momento storico e i

sindaci dei comuni di Poggioreale, Salaparuta e Santa Ninfa. Di grande impatto emotivo è stata la testimonianza di padre Onesimus Kamau Kariba, originario del Kenia, parroco per 6 anni e oggi cittadino onorario di Poggioreale. Questi ha invitato i docenti a riflettere sul fatto che molto spesso, anche se inconsapevolmente, attraverso l’insegnamento delle loro discipline trasmettono ai loro alunni un punto di vista storico–geografico etnocentrico. La manifestazione è stata allietata dalla lettura di brani e poesie e dall’esecuzione di canti e musiche da parte degli alunni dei tre plessi dell’Istituto Comprensivo (Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa) che hanno espresso il loro dissenso verso qualsiasi forma di razzismo e hanno invitato alla riflessione tutti i presenti. Al termine dei lavori, sono stati premiati i migliori elaborati prodotti dagli alunni dell’Istituto Comprensivo, che si sono aggiudicati delle fotocamere digitali, offerte dal Comune di Poggioreale. La commissione giudicatrice, presieduta dall’Assessore Fazzino e formata dai professori Marguccio, Francesca Tritico e Giacoma Montalto, dopo

aver valutato i lavori realizzati dagli allievi, ha selezionato i 4 migliori elaborati: Per il plesso di Poggioreale: a) Cartellone n.3 della classe V della Scuola Primaria. b) Nei miei panni di Cangelosi A., Incandela F. A. ,Loria A., Pensabene G. e Saladino S. della classe II A della Scuola Secondaria di I Grado. Per il plesso di Salaparuta: Cartelloni della classe III A della scuola Secondaria di primo grado. Per il plesso di Santa Ninfa: “Abbraccio” degli alunni della classe III C della scuola Secondaria di primo grado. prof.ssa Siglinda Anatra

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SEDICIMAGGIO2015 Partanna L’A. S. D. Meeting Club al servizio della cittadinanza partannese da decenni

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’A. S. D. Meeting Club, che è al servizio della cittadinanza partannese da decenni e, precisamente, dal 1985, attraverso la pratica della pallavolo femminile ha contribuito e offerto occasioni di formazione sportiva e civica a migliaia di ragazze. Nella sua lunga storia, l’Associazione può annoverare numerosi risultati sportivi e la militanza anche in campionati regionali. Negli ultimi anni, però, ha sofferto un periodo di declino sia nei risultati che nella frequenza nei corsi attivati per l’occasione. Da un paio di anni due appassionati di questo sport “si sono rimboccati le maniche” e sfruttando le proprie capacità professionali e con serietà e tenacia sono riusciti a risollevare le sorti della Società sino a raggiungere più di 150 iscritti nel 2014. Anche nei campi di gioco i risultati sono stati migliori; l’anno scorso. infatti, le ragazze della prima squadra militante nel Campionato di 1^ Divisione, con apprezzabile impegno e sacrificio, sono riuscite a raggiungere i play off e giocare la finale. Quest’anno la squadra sta dominando il campionato trovandosi 1^ in classifica a punteggio pieno e matematicamente giocherà i play off per la promozione al Campionato Regionale di serie D. L’obiettivo principale di chi si occupa della gestione e dell’organizzazione delle attività è quello di creare un clima

gradevole alle persone che frequentano l’Associazione. Il team è formato da “appassionati” di indiscussa serietà e competenza e, da quest’anno, sta dando un importante contributo allo sviluppo del progetto societario, un veterano di “indiscussa esperienza” del movimento Pallavolistico di Partanna. L’associazione, oltre al Campionato di 1^ Divisione sta partecipando a tutti i Campionati Giovanili organizzati dalla FIPAV di Trapani “ Minivolley – SuperMinivolley – U. /12 – U./ 13 – U./ 14 – U./ 16 – U. /18” ed anche se l’im-

pegno è stato notevole, gli addetti ai lavori sono soddisfatti e consapevoli di avere offerto degli importanti momenti di crescita ed esperienze sportive alle ragazze che frequentano le attività. Inoltre particolare successo hanno ottenuto negli ultimi due anni, i Corsi di “Avviamento allo Sport”, miranti allo sviluppo delle capacità psicomotorie di base rivolti alle bambine dai 5 ai 7 anni. La foto scattata in occasione del “1^ Torneo dell’Amicizia” disputatosi nel periodo Pasquale è testimonianza di tutto il lavoro svolto sino ad oggi.

4^Corriavis -- Family Run

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’AVIS Comunale “Ciccio La Rocca” di Partanna, in collaborazione con l’Associazione Sportiva dilettantistica “Nati Stanchi runners” e col patrocinio del Comune di Partanna, organizza per Domenica 24 maggio una gara podistica non competitiva, denominata 4^Corriavis -- Family Run. Corsa a passo libero alla quale possono partecipare tutti, bambini, ragazzi, adulti, famiglie. Le iscrizioni possono essere fatte presso le scuole o presso la sede dell'Avis, in via E. Setti Carraro, (Lun-Mar-Gio 16.30-18.30) e comunque entro le ore 9:30, prima della partenza. I genitori dei partecipanti che non hanno compiuto 18 anni sottoscriveranno una liberatoria che sarà loro consegnata all’atto dell’iscrizione. Per ulteriori informazioni rivolgersi ai numeri 393.3887500 - 338.4739711 - 340.2757057 .

La quota di partecipazione alla gara è di €. 2,50. Sarà garantito un pacco gara ai primi 1000 iscritti. Il ritrovo è previsto per le ore 9:00, in Piazza Falcone e Borsellino. La partenza della gara è fissata per le ore 10:00 Si partirà da Piazza Falcone e Borsellino (partenza) - Corso Vitt. Emanuele - Piazza Umberto I - Via Vespri - Piazza Castello - Corso Vitt. Emanuele - Via Crispi - Via Sicilia Via A. Sanfilippo - Via B. Alfano - Via Palermo - Via S. Pertini - Santuario Madonna della Libera - Via Palermo - Via Della Libera - Via Trieste - Via Regina Elena - Piazza Falcone e Borsellino (arrivo). Saranno premiati tutti i partecipan-

Amianto: la scadenza dell’autonotifica è stata prorogata al 1° giugno Il sindaco di Partanna, Nicola Catania, ha emanato un’ordinanza con la quale ha disposto la proroga della scadenza per la presentazione dell’autonotifica con la quale, in attuazione del Piano Nazionale Amianto 2013, i cittadini, proprietari di siti o manufatti con presenza di amianto, avrebbero dovuto “darne comunicazione all’Arpa territorialmente competente” per il tramite del Comune. I moduli di autonotifica, che dovevano essere consegnati entro il 12 maggio 2015, potranno ora essere consegnati entro il 1° giugno. Sono previste sanzioni salate per eventuali violazioni degli obblighi di autonotifica (vanno da un minimo di 2582,28 euro ad un massimo di 5164,57). “Viste le difficoltà del momento e allo scopo di agevolare i cittadini nell’adempimento delle procedure necessarie per la compilazione dell’autonotifica di cui alla Legge Regionale che la prevede – ha ribadito il primo cittadino – ho ritenuto opportuno stabilire una proroga della scadenza dei termini di presentazione della stessa”.

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ti con una medaglia. In fase d'iscrizione, non appena si ritireranno liberatorie e quote verranno consegnate t-shirt e tagliandi, questi ultimi serviranno la mattina della manifestazione a prelevare il pacco gara.


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PARVA FAVILLA

Anche Partanna avrà le sue belle … “rovine”? Credo che non ci sia partannese, acculturato o no, che non abbia sognato, almeno una volta, di vedere associato il nome di Partanna a quello di Selinunte. E non soltanto per avere una spiaggia tutta sua; quanto per nobilitare il proprio territorio con quel Parco Archeologico (altrimenti detto “Rovine”) che tanta gola fa ai turisti di tutto il mondo. E forse, pur di avere un sito armoniosamente cosparso di colonne, capitelli e cornicioni, si accontenterebbe anche … del sagrato di una chiesa. Quel sogno sembrò trasformarsi in realtà il 25 gennaio del 1968. Ma qualcuno caparbiamente volle “ricomporre” ciò che le scosse sismiche avevano “scomposto” … ed il sogno svanì. Ciò che non poté il terremoto, però, oggi sembra poterlo l’insipienza politica e la noncuranza burocratica. Che c'entra, direte voi, la politica e la burocrazia? Sentite questa. Nel 2011 la Regione Siciliana stanziò euro 700.000 circa per lavori di restauro conservativo della Matrice. La bella notizia venne data in pompa magna dal Vicesindaco (allora si usava così: le notizie belle le dava il vicesindaco, quelle brutte venivano riservate al sindaco!), anche se il Comune non aveva alcun merito essendo soltanto un “passa-carte”. I lavori vennero appaltati nel 2013, iniziati nel 2014, … e sospesi nel 2015 per mancanza di fondi. Ora, io mi chiedo: ma c’erano davvero quei soldi? E se c’erano, dove sono andati a finire? Sono forse finiti in qualche “ingranaggio” che aspetta di essere oleato e nessuno trova l’olio adatto? Che si navighi nel buio lo dimostra un comunicato (in pessimo politichese) con cui il Sindaco riferisce di un incontro tenuto all’Assess. Region. alla Presidenza il 7 maggio u.s. In esso si legge che “sono stati affrontati e chiariti gli aspetti tecno-burocratici al fine di individuare un percorso idoneo che porti all’emissione del finanziamento”. Ma il “percorso idoneo” è stato individuato? O ci si è fermati a “chiarire gli aspetti tecno-burocratici”? A meno che il linguaggio criptico non serva a spargere la solita “aria fritta” … per nascondere l’intento di realizzare il sogno archeologico del partannese.

Una lirica inedita di Antonio Varvaro Bruno IN MEMORIA DI VINCENZINO CARACCI NASTASI E tu vivrai nel canto e in Paradiso, Vincenzino Caracci, amico mio, giacché ti volle Iddio da noi diviso. Ti volle il cielo a sé nell’anno rio ultimo disastroso travolgente dell’immane conflitto, onde soffrìo l’intera umanità con noi vivente: il due marzo cadesti in Brescia altera, colto da morte insolita e repente. Un béllico proiettile di nera caligine avvolgea le tue pupille e ti schiuse l’avello innanzi sera. Si, come non pochi altri a mille a mille eran caduti e caddero anche appresso per borghi e per città, per campi e ville, tu pure soccombesti: ed eri presso di tua carriera a conseguir la meta, a cui t’avviavi con sicuro incesso. La gioventù fiorente colta e lieta t’era mallevadrice all’alta impresa, ma fu divelta in pieno. E a me, poeta che avrei sperato dire dell’ascesa tua promettente splendida trionfale, tocca accennar dolente con sorpresa nell’elegiaca nenia più ferale la sorte de’ trent’anni tuoi stroncati, poi che il Dovere…ti riuscì fatale. Dell’Accademia avevi frequentati gli anni iniziali con profitto e amore ed anelavi i giorni pregustati quando, ultimato il corso, con fervore di Maestro e di Apostolo saresti giunto a compire il dover tuo maggiore. Ed ecco invece riescono funesti zelo dovere studio disciplina e i giorni di speranza si fan mesti…

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raccia la figura di Vincenzo Caracci, un giovane Ahi! Spesso ciò che desiando opina Aspirante Ufficiale di Fiquaggiù la nostra umanità mortale nanza che ebbe i natali a Partansconvolge e svia la volontà Divina. na il 5 marzo 1915; dopo aver frequentato con profitto l’AcIl perché non sappiamo; né pur vale cademia Militare venne inviato compenetrar lo studio espressamente a Brescia durante l’ultimo anno ad indagare il perché di quanto un male del secondo conflitto mondiale. Cadde miseramente nella città sembra ai nostri occhi, che purtroppo niente lombarda, la leonessa d’Italia, sanno scoprire in ciò: l’Eterna Scienza il due marzo del 1945, colpito scrutata mai sarà da umana mente! da un proiettile vagante che gli fu fatale, mettendo fine inelutAi fini della Somma Sapienza tabilmente ai suoi lusinghieri nell’aldilà s’inizia il viver giusto sogni giovanili e alle eccelse se in terra è breve e fugge l’esistenza. speranze in un radioso futuro. Ligio al dovere militare, fu l’enFelicità si accatta a frusto a frusto nesima vittima di quella guerra quaggiù, ma resta sempre una chimera, disastrosa che tanti lutti arrecò fin che non torna in fango il corpo adusto. all’intera umanità a causa dello smisurato tributo di sangue verAltra è la Vita nell’Eterna Sfera sato da ogni nazione coinvolta. tra i concerti degli Angeli e dei Santi, In memoria dell’amico scomDove mai altro il trapassato spera parso, immane vittima della follia della guerra, lo storico locale in quanto gode in Dio, che appaga quanti Antonio Varvaro Bruno ricorda il desidéri ebber l’anima ed il cuore suo sacrificio, elevando al cielo nella terrena vita che fu avanti. una toccante nenia elegiaca formata da sofferte terzine, che riA te tal sorte riserbò il Signore, percorrono la sua giovane vita, o Vincenzino: la tua fede in Dio, stroncata all’età dei trent’anni. il creder tuo profondo con fervore, Un santino ci ricorda che Vincenzo Caracci, anima eletta per l’animo tuo soave buono e pio, virtù preclari, condusse vita m’induce tutto a concepir tal sorte esemplare, stroncata da una a te toccata ed è l’augurio mio: crudele e immatura morte, che lasciò nell’inconsolabile dolore schiuse abbia il Paradiso a te le porte! la famiglia lontana, i cognati e la moglie adorata. Alcuni anni fa è stata collocata nella pare te del comune di Partanna una lapide, dono elargito alla cittadinanza dal dott. Francesco La Rocca, che lo annovera insieme agli altri illustri concittadini partannesi caduti durante l’ultima guerra nell’adempimento del loro dovere.

Partanna, 03-09 -1945 di Antonio Varvaro Bruno

Antonino Pellicane

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SEDICIMAGGIO2015 Recensione … immaginando un dialogo … (di Margherita Li Vigni)

di Nino Passalacqua

Sabato 28 marzo u.s. nelle Scuderie del Castello Grifeo ha avuto luogo un evento non consueto: la presentazione di un libro di argomento religioso, “… Immaginando un dialogo …” di Margherita Li Vigni. Già nel titolo, l’autrice sembra avvertire il lettore che non di un “resoconto” su presunte rivelazioni divine si tratta, ma di un “dialogo immaginario” i cui protagonisti sono, da un lato, l’autrice stessa e, dall’altro, Dio e la Madonna. La Li Vigni parte dal presupposto che “Dio per primo chiama l’uomo” (CCC 2567) e si dispone ad un colloquio intimo con chi sappia ascoltarlo. Forte di questa premessa, l’A. “eleva la sua anima a Dio” ponendosi in ascolto della Sua parola. Ella si rivolge a Dio e lo fa parlare in sé. Un modo, questo, che esprime il significato dell’opera. In che consiste, dunque, questo “dialogo immaginario”? Esso non è certamente, né voleva esserlo, un trattato di vita spirituale nel senso in cui è comunemente intesa questa espressione. Così come non è un racconto autobiografico, né un soliloquio tra l’autrice e il proprio pensiero. Fin dalle prime pagine, Margherita non si limita ad immaginare ciò che Dio le dice; lo ascolta e lo segue in quanto lo sente parlare realisticamente nella sua vita. Ella sulla scena non è mai sola; su quella scena si avverte la presenza di due personaggi, il Trascendente e l’anima. Margherita “dialoga” con Dio e vive il suo dramma tutto interiore. Il “dialogo” risulta, pertanto, una lunga, intensa preghiera. Una preghiera vissuta e “pregata” prima di essere scritta; una preghiera che scaturisce dall’amore che erompe da un cuore incandescente. Né il “dialogo-preghiera” è un pretesto, un artificio letterario. Esso procede, infatti, come un’analisi a due voci d’una vicenda interiore: una sorta di esame di coscienza scaturito da un’anima in pena, un’invocazione d’aiuto raccolta da un Essere pronto a consolare e perdonare. In esso ritroviamo, è vero, una certa trama autobiografica; ma si tratta, in fondo, di un’autobiografia del tutto interiore, come esposizione di problemi che l’A. sente come rigorosamente suoi e che cerca di risolvere nella sua vita e nel suo pensiero. In tal senso, ella parla “con” Dio delle proprie angosce, delle proprie aspirazioni; ma parla soprattutto “di” Dio nella consapevolezza che Dio è il Creatore del mondo e il Salvatore dell’umanità. Più che un’autobiografia, pertanto, “Immaginando un dialogo” è una “biografia” di Dio. Non di un Dio astratto, lontano, ma di un Dio presente in lei. L’A. ci parla indubbiamente di sé; ma lo fa solo per parlarci di Dio. Nel “dialogo”, quindi, ritroviamo la storia di un’anima che per mille tortuosi ed aspri sentieri anela a Dio, “sempre inquieta finché non l’abbia trovato”; ma ritroviamo soprattutto la storia di Dio

dispiegata nella vita di un’anima mediante la Sua voce di conforto, di stimolo, di incoraggiamento. Ed è sotto questa spinta che l’anima via via si apre a sentimenti di pentimento, di ringraziamento, di gratitudine, d’amore, di benedizione, di lode, che ispirano la sua preghiera quotidiana. Uno dei temi dominanti del “dialogo”, infatti, è la confessione dei peccati, cui sono legati il ringraziamento e la gratitudine per il perdono. Non a caso il “dialogo” si apre con un prologo in cui l’A. espone a Dio la propria umanità, con tutte le sue miserie. “Pongo nelle tue mani, Signore, la mia meschinità”. E’ questo il filo conduttore dell’opera che è un continuo e angosciato riconoscimento da parte di Margherita delle proprie colpe. Dal fondo di questo senso di miseria spirituale nasce sincero e forte un grido di aiuto rivolto a Dio. “Oh dolce Gesù, volgi verso di me il tuo sguardo”. E Dio interviene facendole sentire la propria disponibilità al perdono. Ma la constatazione dell’abisso esistente tra la propria miseria e l’infinita misericordia di Dio provoca dapprima in Margherita una crisi profonda: ella sente Dio in sé come intima voce che la scuote e la rassicura e nel contempo è angosciata per la propria inadeguatezza e imperfezione. La sua anima oscilla tra l’estasi e l’angoscia del suo amore per Dio. “Nella mia mente, Signore, un groviglio di incertezze, mentre nodi di dolore mi attanagliano il cuore”. Ma il dolore è propedeutico alla gioia della rinascita che la porta infine a rendere grazie a Dio che l’ha perdonata. Alla confessione di dolore, succede, quindi, il ringraziamento e il senso della gratitudine. A questi sentimenti non poteva non associarsi la confessione di lode, giacché riconoscersi peccatore e ringraziare Dio della Sua Misericordia è già lodarlo. La miseria umana e la grandezza divina si manifestano, così, nel “dialogo” come temi reciproci. Il riconoscimento dei peccati, l’inno di ringraziamento per il perdono ricevuto e la professione di amore verso Dio, si intrecciano reciprocamente esplodendo in un cantico di benedizione e di adorazione al Signore, un cantico di lode alla Sua grandezza e alla Sua Misericordia: “Quanto è grande, Signore, la mia miseria! Ma ancora più grande è la tua misericordia”. Ad ogni piè sospinto, Margherita sembra dire: voglio renderti grazie e lodarti, Signore, perché hai perdonato tante opere mie malvagie e perché ti degni di riconoscermi ancora come figlia Tua. Ed è forse partendo da questa riflessione sulla propria limitatezza che, ad un certo momento, Margherita sente il bisogno di ricorrere ad una “Mediatrice” intessendo un dialogo con la Madre di Dio. A Lei rivolge la preghiera di intercessione presso suo Figlio nei propri confronti. A Lei chiede

la grazia di avere mostrata “la via verso Gesù”. A Lei si unisce per “magnificare e invocare il Signore”. E conclude:“Oh Madre buona!. Conducici all’unione con Dio, nostra meta”. Come logica conseguenza dell’amore per quel Dio che si è immolato per l’uomo sulla Croce, infine, Margherita ha voluto concludere il suo itinerario spirituale seguendo il Cristo lungo la Via della Sua passione. La “Via Crucis” che ne scaturisce, secondo lo schema classico che, partendo dal brano del vangelo, passa attraverso la meditazione e la riflessione-preghiera, risulta soffusa da intensa spiritualità ed è particolarmente apprezzabile per la semplicità del linguaggio, l’attualità dei contenuti e la vicinanza alla vita di ogni giorno. C’è da chiedersi se l’A. si sia proposto uno scopo preciso. Una cosa è certa: il “dialogo”, rispecchiando l’anima angosciata di Margherita, è senz’altro espressione viva e concreta della sua spiritualità. Non c’è da dubitare, pertanto, del fatto che i motivi interiori che poterono suggerirlo affondino le radici nel bisogno della “conversione” e nel desiderio ardente di lodare e benedire Dio. Ma è pur vero che la confessione e la lode a Dio non hanno bisogno di parole esteriori. Se, dunque, l’A. ricorre alla parola scritta, non è per Dio, ma per gli uomini. Nell’accingersi a redigere il “Dialogo immaginario”, Margherita certamente pensava agli eventuali lettori sperava che essi potessero cogliere qualche frutto dal suo scritto. Il “dialogo”, pertanto, riveste di parole una preghiera essenzialmente intima solo per offrirla a quanti vogliano cogliere l’occasione per “incontrarsi con Lui”. Una noticina ritengo meriti anche lo “stile” dell’opera, per quel che riguarda i mezzi espressivi e i riferimenti bibliografici. Il linguaggio utilizzato dalla Li Vigni, contrassegnato da semplicità e naturalezza ma carico di pathos, rivela una profonda interiorizzazione dei testi sacri e di una vasta letteratura religiosa, da cui ella, oltre a trarre il fulcro del suo pensiero, mutua, per così dire, espressioni, immagini, movenze. Non mi riferisco qui tanto alle citazioni tratte dalla Bibbia, dal Magistero ecclesiastico e dai Padri della Chiesa, che pur ci sono e sempre puntuali, quanto a quelle reminiscenze dottrinali, a quelle espressioni ed immagini evangeliche, a quelle risonanze del linguaggio biblico, caratteristiche del mondo genuino della tradizione cristiana, che ci fanno sentire familiare il “dialogo” in ogni sua parte. Un mondo, quello della tradizione cristiana, che l’A. riesce a personalizzare e ad attualizzare. Per cui, scorrendo le pagine di “ Immaginando un dialogo”, vien quasi da dire, parafrasando il poeta: “c’é qualcosa di nuovo in questo scritto, anzi d’antico”.

Le farmacie di turno dal 16 maggio al 7 giugno 2015 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

16 maggio

Ciulla N.

Dallo

Ingrassia

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Grimaudo

17 maggio

Ciulla N.

Dallo

Gagliano

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lenzi

23 maggio

Rotolo

Barbiera e Conf.

Gagliano

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

24 maggio

Rotolo

Barbiera e Conf.

Papa

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Licari

30 maggio

Galante

Dallo

Papa

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

31 maggio

Galante

Dallo

Rizzuto

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lombardo

6 giugno

Dia

Barbiera e Conf.

Rizzuto

Tummarello

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

7 giugno

Dia

Barbiera e Conf.

Spinelli

Tummarello

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Misuraca

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SEDICIMAGGIO2015

La Lex

Il divorzio breve è legge. Cosa cambia rispetto a 40 anni fa?

Ebbene sì, se ne parlava da tanto tempo e finalmente, alcuni esclameranno, dopo 10 anni di dibattiti, di proposte, di frenate, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il Disegno di Legge che introduce in Italia il c.d. “DIVORZIO BREVE”. Il sì definitivo è arrivato lo scorso 22 aprile, con 398 voti favorevoli, 28 contrari e 6 astenuti. La riforma, considerata per una grandissima quantità di italiani, un traguardo attesissimo, persegue l’obiettivo di semplificare e velocizzare le procedure per sciogliere in maniera definitiva e totale il vincolo matrimoniale, eliminando, dunque, gli estenuanti iter procedimentali e consentendo ai neo separati di ottenere, in tempi brevi, un provvedimento che dia loro la possibilità concreta di ricostruirsi una vita. A 40 anni dal referendum del 1974, una vera e propria svolta per l’Italia e per gli italiani. In particolare, basteranno soltanto 6 mesi, in luogo dei precedenti 3 anni, per chiudere definitivamente il rapporto coniugale per chi deciderà di separarsi consensualmente ed 1 anno, per i più “litigiosi”, i quali dovranno intraprendere il percorso giudiziale, rivolgendosi al Giudice per la regolarizzazione dei loro rapporti ed interessi. Tali previsioni non mutano per le unioni con figli minori. I termini appena menzionati si riferiscono al tempo che deve intercorrere fra la separazione, la quale inizia a decorrere dalla comparsa dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale, e la richiesta per ottenere il divorzio. Andando nello specifico, le novità apportate dalla riforma investono non soltanto gli aspetti prettamente personali, ma anche quelli che riguardano la sfera patrimoniale. Ed invero, il nuovo testo di Legge prevede che la comunione dei beni potrà essere sciolta nello stesso momento in cui si sottoscrive la separazione. A differenza del passato, infatti, ove lo scioglimento della comunione dei beni si realizzava soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza, ossia quando quest’ultima diventava definitiva e, quindi, esecutiva, con la nuova legge la comunione si scioglie nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati. La nuova legge, inoltre, e questo costituisce un aspetto parti-

colarmente importante, disciplina la difficile e, molte volte, assai controversa fase transitoria, prevedendo che la stessa sia applicata anche ai procedimenti in corso, consentendo, in tal modo, a coloro i quali hanno già avviato la procedura di separazione, di usufruire della nuova disciplina, accelerando di gran lunga i tempi del divorzio. Diverse critiche provengono, ovviamente dal fronte opposto il quale, al fine di giustificare la propria contrarietà nei confronti della nuova legge, afferma che la stessa non salvaguardia le unioni in cui sono presenti i figli, i quali vanno sempre tutelati a fronte di qualsiasi altra esigenza. Vivo e deciso, inoltre, e c’era da aspettarselo, lo scontro con il mondo cattolico, che considerano la nuova legge sul divorzio breve come un vero e proprio attacco alla famiglia, intesa come vincolo indissolubile. A tal riguardo, il settimanale “Famiglia Cristiana”, palesemente contro l’approvazione del nuovo testo di legge, ritiene che il termine di tre anni, precedentemente previsto per potere ottenere il divorzio, era necessario per consentire ai coniugi di riflettere sulla propria decisione, soprattutto in presenza di figli, sostenendo di avere prova del fatto che tante coppie, durante il lungo periodo di separazione, tornano sui propri passi, facendo risorgere il rapporto coniugale. In realtà, le statistiche ci dicono che nella prassi accade esattamente il contrario e, cioè, solo l’1 per cento delle coppie separate decide di tornare a vivere insieme. Al di là delle critiche, comunque, non si può certamente negare che l’approvazione della nuova legge costituisca un importante traguardo raggiunto dalla gran parte degli altri Paesi già da molto tempo. L’Italia si sa, è un Paese dai tempi lunghi, dalle mille contraddizioni, dalle promesse mai mantenute. Stavolta, però, la promessa è stata mantenuta ed è arrivato l’OK! Solo sei mesi per sciogliere il vincolo coniugale…dunque…un anno al massimo…il divorzio breve è legge! Avv. Francesca Lorena Marrone

upim

Via Nicolò Tortorici - PARTANNA (TP) Reparti: Uomo, Donna, Accessori, Bambino, Casa, Intimo Donna Orari: lun-sab 8:00 - 20:30; domenica 9:00 - 13:00; 16,30 - 20:00 L'upim si trova all'interno del 9


SEDICIMAGGIO2015

Le nostre ricette

a cura di Ina Venezia

Musica

TORTA SALATA RUSTICA Ingredienti: 2 fogli di pasta sfoglia formato rotondo, 800 g di ricotta, 150 g di salame a dadini, 100 g di formaggio tipo fontina a dadini, 100 g di formaggio tipo olandese a dadini, 100 g di formaggio tipo galbanino a dadini, 2 oppure 3 uova, un pizzico di sale, pepe.

M

escolate la ricotta con tutti gli ingredienti. Stendete su una teglia ricoperta di carta forno un rotolo di pasta sfoglia, lasciando alto il bordo. Versate il ripieno e livellate. Piegate il bordo della pasta sul ripieno. Preparate delle strisce di pasta sfoglia con il secondo rotolo. Disponete sul ripieno. Infornate a 200 gradi per circa 30 minuti. Si consiglia di posizionare la teglia nella parte bassa del forno. Soluzione del cruciverba di p. 11 del n. 4 (aprile 2015) di Kleos

Le 10 canzoni più programmate dal 16 aprile al 13 maggio 2015

Discovery Parade a cura di Salvo Li Vigni e Pinob 01 THE KOLORS - Everytime 02 OMI - Cheerleader 03 KIGO - Firestone 04 WIZ KHALIFA – See you again 05 JESS GLYNNE – Hold my hand 06 MADONNA - Ghosttown 07 ALVARO SOLER – El mismo sol 08 MAJOR LAZER – Lean on

Film - Le nostre recensioni

09 JASON DERULO – Want to want me

La famiglia Bélier La famiglia Bélier di Eric Lartigau, con Louane Emera, Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Roxane Duran; Francia 2014; colore, durata 100’; commedia.

U

n film che vi farà bene!» promette la locandina e ha ragione. L'adorabile famiglia francese Bélier arriva finalmente nei cinema italiani dopo essere stata acclamata in patria da ben 7 milioni di spettatori. Paula Bélier è una sedicenne goffa e insicura, l’unica di casa a non essere sordomuta e che, pertanto, ha il compito di assistere genitori e fratello nella gestione della loro vita quotidiana. Paula è la loro voce, il loro unico tramite con il mondo, fin quando non scopre di saper cantare. Incoraggiata dall’eccentrico professore di musica della scuola, la ragazza si prepara per un concorso indetto da Radio France, attraverso il quale avrebbe la possibilità di studiare canto a Parigi e sperare in un futuro tutto suo, lontano dalle responsabilità familiari. Accompagnato dalle musiche di Michel Sardou, illustre cantautore francese, il film propone tematiche attuali con un'ironia elegante e mai fuori luogo. Un sordomuto può darsi alla politica? Perché no? La diversità non è un handicap, così come la musica non si ascolta soltanto con le orecchie e, per un La locandina del film adolescente, può essere la compagna di viaggio ideale verso l’età adulta. Una perla di film, ancora poco visto nel nostro Paese ma che merita davvero di essere valorizzato. Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

you

Italia Chart a cura della redazione di RCV Radio Network

1. EROS RAMAZZOTTI – Alla fine del mondo 2. FRANCESCA MICHIELIN - L’amore esiste 3. BIANCA ATZEI & ALEX BRITTI – Ciao amore ciao 4. JOVANOTTI – Gli immortali 5. CESARE CREMONINI – Buon viaggio 6. FEDEZ – L’amore eternit

a cura del dr. Francesco La Rocca

A lu 'nfilici e a lu disgraziatu ci chiovi 'nculu puru assittatu. Al povero cristo e al disgraziato piove nel sedere anche se sta seduto. Il proverbio ribadisce che piove sempre sul bagnato: il povero disgraziato è destinato ad essere sempre più povero e più disgraziato (ovverossia, in altra versione, "lu cani muzzica sempri lu sfardatu").

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10 HAYDEN JAMES – Something about

7. NEGRAMARO – Sei tu la mia città 8. MALIKA AYANE – Senza fare sul serio 9. NEGRITA – Il Gioco 10. MARCO MENGONI – Esseri umani


SEDICIMAGGIO2015

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Luce di debole intensità - 9. Luogo chiuso destinato a un uso specifico - 14. Formaggio di latte vaccino - 15. È detto anche squalo elefante - 18. Iniziali dello scrittore Siciliano - 19. Costellazione dell’emisfero boreale - 20. Riunire, raggruppare - 21. British Summer Time - 22. Cagliari - 23. Archivio in cui si conservano fotografie - 24. Abitudini consolidate - 25. Sostanza organica presente in alcuni vegetali che l’organismo trasforma in vitamina A - 27. Converte i segnali digitali di un computer in segnali atti a essere trasmessi su una linea telefonica e viceversa - 28. Azienda italiana produttrice di automobili sportive - 29. Viene usato per appendere un quadro alla parete 32. Antico popolo anatolico - 33. Con l’Alto Adige forma una regione italiana autonoma a statuto speciale - 34. Scuole secondarie di secondo grado 36. Sassi smussati e levigati dall’acqua - 38. Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro - 39. Bagnati, inumiditi - 41. Farmacopea Ufficiale 42. Technology Transfer Office - 43. Ceduta, venduta - 44. Pianta erbacea il cui bulbo diviso in spicchi viene usato come condimento - 46. Iniziali del direttore d’orchestra Muti - 47. Occupanti, conquistatori - 48. Lamine cornee di cui è munita la bocca della balena - 49. Energia prodotta dal vento - 50. Comune in provincia di Varese noto per gli amaretti. VERTICALI: 1. Frutto tondeggiante e polposo - 2. Il più vasto dei continenti della Terra - 3. Divinità della mitologia scandinava - 4. Recitò ne “Il Gattopardo” di Visconti - 5. Il nome del poeta Foscolo - 6. Modena - 7. Pezzi del gioco degli scacchi - 8. Parti di superficie delimitata - 9. Strumento musicale a corde dell’antica Grecia - 10. Uno in inglese - 11. Simbolo chimico del cobalto - 12. Veloci, svelte - 13. Disciplina che studia i criteri di valutazione di beni immobili - 15. In un triangolo rettangolo sono i due lati adiacenti all’angolo retto - 16. Indumenti in tessuto resistente - 17. Attrezzo per il gioco del tennis - 20. Impone ai veicoli di girare intorno a un’isola spartitraffico - 21. Contenitori in metallo o plastica - 23. Presso gli antichi romani erano le piazze principali delle città - 24. Insetto le cui larve scavano nel legno lunghe gallerie - 25. Goletta in legno di origine turca - 26. Nei campi di calcio vengono collocati dietro le porte per trattenere il pallone - 27. Spostamento di un corpo nello spazio - 29. Abitanti di Zagabria - 30. Il dio del sole nella mitologia inca - 31. Ali esterne dei coleotteri - 33. Lanciare, scagliare - 35. Lingua di terra tra due mari che unisce due porzioni di terre emerse - 36. Cellula della retina - 37. Pelle di animale conciata e resa adatta alla lavorazione - 39. Società siderurgica italiana - 40. Restituzione, riconsegna - 41. Imbarcazione a vela - 43. Associazione Nazionale Carabinieri - 44. Fiume della Svizzera - 45. Local Operating Network - 47. Indice Insulinico - 48. Nota musicale.

L'artista del mese JASON DERULO – Want to want me

di Salvo Li Vigni

C

ari lettori Kleossiani, il successo di Jason Derulo è inarrestabile. Con oltre 45 milioni di singoli venduti in tutto il mondo, è tra gli artisti di maggiore successo degli ultimi anni. Talk Dirty, la sua ultima hit planetaria, ha oltrepassato i 200 milioni di stream e i 6.000.000 di download. In Italia è stato certificato DOPPIO DISCO DI PLATINO e ha creato un vero e proprio genere musicale, a cui molti altri artisti popdance si sono rifatti. Su SPOTIFY (piattaforma per l’ascolto musicale in streaming), rimane alto nelle classifiche e non accenna a mollare, tra colossi come Snoop Dogg, Wiz Khalifa e Muse: con oltre 140 milioni di stream Jason è uno degli artisti più ascoltati dalla creazione della piattaforma. La stessa cosa succede su SHAZAM (applicazione per il riconoscimento istantaneo dei brani musicali), dove addirittura Jason è nella TOP5 degli artisti più shazammati di tutti i tempi. Il suo ultimo brano, Want To Want Me, probabilmente è dedicato alla fine della storia d'amore con la cantante Jordin Sparks ed è il primo singolo estratto dal suo quarto album Everything Is 4.

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SEDICIMAGGIO2015 Economia Lo Stato fuori dalla legge per una legge dello Stato Nullità assoluta degli atti dell’Agenzia delle Entrate sottoscritti da impiegati non muniti dei relativi poteri

L

a recente pronuncia della Corte Costituzionale (n. 37 del 25 febbraio 2015) ha affermato che sono illegittimi i ripetuti conferimenti di incarichi dirigenziali ai funzionari senza che questi incarichi fossero preceduti da regolari concorsi come previsto dalla Costituzione e dalle varie leggi ordinarie. La Suprema Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle seguenti norme: a) dell’art. 8, comma 24, del D.L. n. 16 del 02/03/2012 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e di potenziamento delle procedure di accertamento), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 44 del 26/04/ 2012; b) dell’art. 1, comma 14, del D.L. n. 150 del 30/12/2013 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 15 del27/02/2014; c) dell’art. 1, comma 8, del D.L. n. 192 del 31/12/2014 (Proroghe di termini previsti da disposizioni legislative). Tutte le succitate norme sono state dichiarate incostituzionali per violazione degli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione. Checché ne dica e ne possa pensare l’attuale direttrice dell’Agenzia delle Entrate, la Suprema Corte ha sempre avuto una costante giurisprudenza sul tema. Ricordiamo, per non passare da millantatori, quanto da essa stabilito: “nessun dubbio può nutrirsi in ordine al fatto che il conferimento di incarichi dirigenziali nell’ambito di un’amministrazione pubblica debba avvenire previo esperimento di un pubblico concorso, e che il concorso sia necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio. Anche il passaggio ad una fascia funzionale superiore comporta “l’accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate ed è soggetto, pertanto, quale figura di reclutamento, alla regola del pubblico concorso” (sentenze della Corte Costituzionale n. 194 del 2002, n. 217 del 2012, n. 7 del 2011, n. 150 del 2010 e n. 293 del 2009). E’ bene ricordare che la principale norma dichiarata incostituzionale è l’art. 8, comma 24, cit. (le altre, invece, sono proroghe), la quale testualmente disponeva: “Fermi i limiti assunzionali a legislazione vigente, in relazione all’esigenza urgente e inderogabile di assicurare la funzionalità operativa delle proprie strutture, volte a garantire una efficace attuazione delle misure di contrasto all’evasione di cui alle disposizioni del presente articolo, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia del territorio sono autorizzate ad espletare procedure concorsuali da completare entro il 31 dicembre 2013 per la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti, secondo le modalità di cui all’articolo 1, comma 530, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e all’articolo 2, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005 n. 248. Nelle more dell’espletamento di dette procedure l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia del territorio, salvi gli incarichi già affidati, potranno attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso. Gli incarichi sono attribuiti con apposita procedura selettiva applicando l’articolo 19, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 . Ai funzionari cui è

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conferito l’incarico compete lo stesso trattamento economico dei dirigenti”. Alla luce di quanto sopra, sono decaduti dagli incarichi dirigenziali tutti coloro che erano stati nominati in base alle succitate norme dichiarate incostituzionali e, di conseguenza, secondo il nostro punto di vista, sono illegittimi tutti gli avvisi di accertamento che hanno firmato nel corso dei vari anni. Perché questa nostra interpretazione? Perché pensiamo che la “Legge” è “norma” imperante se non espressamente abrogata. Le caratteristiche fondamentali di una norma giuridica sono: a) generalità: in quanto la legge non è riferita a un singolo soggetto ma si riferisce a una pluralità di soggetti, ovvero a tutti coloro che si trovano nella situazione disciplinata; b) imperatività (o coazione): in quanto accanto a una norma che contiene un precetto, esiste una norma che prevede la sanzione; c) positività: in quanto la norma è predisposta da un'autorità (lo Stato); d) coattività: la norma giuridica è coattiva in quanto deve essere rispettata obbligatoriamente e la sua inosservanza viene punita applicando una sanzione al trasgressore; La norma non va confusa con la legge. Mentre la legge è un atto, la norma è la conseguenza di questo. Orbene, la nostra convinzione è che la legge, al riguardo, è (dovrebbe) chiara. L’articolo 42 del Dpr. n. 600/73 afferma: “gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d’Ufficio sono portati a conoscenza dei contribuenti mediante la notificazione di avvisi sottoscritti dal capo dell’ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato”. Anche la legge che regolamenta l’ordinamento del lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione è lapalissiana allorché il Decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, art. 4, comma 2, così dispone: “Ai dirigenti spetta l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati”. In tale contesto, poi, non possiamo dimenticare lo Statuto dell’Agenzia delle Entrate il quale, unitamente al “regolamento” disciplina ulteriormente la materia. Il primo attribuisce ai dirigenti dell’Agenzia il compito di controllare e coordinare l’attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia. Il secondo invece stabilisce che “Gli avvisi di accertamento sono emessi dalla direzione provinciale e sono sottoscritti dal rispettivo direttore o, per delega di questi, dal direttore dell’ufficio preposto all’attività accertatrice ovvero da altri dirigenti o funzionari, a seconda della rilevanza e complessità degli atti”. Appare, quindi, ovvio che se i dirigenti sono stati nominati in base a una o più leggi dichiarate incostituzionali, anche gli atti da questi prodotti in assenza di “potere”, quali gli avvisi di accertamento da questi firmati, sono da considerarsi totalmente illegittimi. In ultimo, ma non per questo di minor importanza, non possiamo dimenticare il richiamo alla legge 241/1990 sul procedimento amministrativo, la quale all’art.21 septies così recita: “è nullo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali, che è viziato da

difetto assoluto di attribuzione, che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge”. Siamo in presenza, quindi, di un caso di nullità assoluta, più comprensibilmente definito atto inesistente. E, così come ribadito nella sentenza della Cassazione n. 12104/2003, tale illegittimità può essere fatta valere in ogni stato e grado del giudizio, anche da chi abbia già promosso il ricorso o da chi sia decaduto dai termini per l’opposizione. Da parecchi anni l’Agenzia delle Entrate produce contorti quanto tortuosi ragionamenti per tentare di salvare i propri atti sostenendo, per esempio, che gli atti sarebbero legittimi perché essi sono prodotti da “Organo” statale e per cui esso è comunque valido al di là di chi lo ha sottoscritto. Ma tale tesi sembra veramente poco dimostrabile. Ricordiamo, per citare un ulteriore prova a carico, la sentenza della Cassazione n. 14195 del 27.10.2000, la quale ha proficuamente sentenziato: “Gli accertamenti (…) sono nulli tutte le volte che gli avvisi nei quali si concretizzano non risultino sottoscritti dal capo dell’ufficio emittente o da un impiegato della carriera direttiva (addetto a detto ufficio) validamente delegato dal reggente di questo. Inoltre, la validità della delega a tale sottoposto conferita può essere contestata e verificata in sede giurisdizionale, implicando l’indagine e l’accertamento sul tema un controllo non sull’organizzazione interna della P.A. ma sulla legittimità dell’esercizio della funzione amministrativa e degli atti integranti la relativa estrinsecazione”. E se quanto detto fin qui non bastasse, la suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 18515 del 10.06.2010 ha lapidariamente concluso: “Compete al titolare dell’ufficio, quale organo deputato a svolgerne le funzioni fondamentali, ovvero ad un impiegato della carriera direttiva da lui delegato nell’esercizio dei poteri organizzativi dell’ufficio, la funzione di sottoscrivere gli avvisi, con i quali sono portati a conoscenza dei contribuenti gli accertamenti, indipendentemente dal ruolo dirigenziale eventualmente ricoperto, la cui appartenenza esaurisce i propri effetti nell’ambito del rapporto di servizio con l’Amministrazione”. La ratio di questa ultima sentenza sta nella considerazione che se sono stati ritenuti inesistenti gli atti firmati da funzionari privi di delega dal Capo Ufficio o, anche se muniti di delega, senza che la stessa fosse stata prodotta in giudizio, a maggior ragione la stessa logica giuridica deve valere nelle ipotesi in cui l’atto sia stato sottoscritto da un soggetto senza alcun minimo requisito di legge che possa rappresentare/impegnare l’Ufficio. Conclusivamente, per le ragioni enunciate e per quanto la giurisprudenza ci consegna possiamo affermare: gli atti sottoscritti (o le deleghe concesse) da uno dei dirigenti “illegittimi” sono affetti da nullità assoluta e, per quanto afferente alla fattispecie, non è possibile applicare alcun rimedio perché: a. gli atti amministrativi impugnabili non sono “atti del processo”; b. sono stati emanati a danno e non a vantaggio dei contribuenti; c. mancano del requisito formale indispensabile per il raggiungimento dello scopo, a meno che l’atto si sia reso definitivo per mancata impugnazione o a seguito di sentenza passata in giudicato. Gaspare Magro - Victor Di Maria


Agrigento-provincia

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Premio Bontà e Vita della confraternita del Crocifisso all’Isola del Giglio di Enzo Minio RIBERA - All’Isola del Giglio, teatro della tragedia della nave da crociera Costa Concordia, il 13 gennaio 2012, è stato assegnato a Ribera, nella chiesa madre, dalla confraternita del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata il Premio della Vita “Luca Antonio Di Maria” e della Bontà “Alessandra Lupo” perché la popolazione dell’isola toscana e il vicesindaco Mario Pellegrini hanno compiuto atti di grande generosità, di accoglienza e solidarietà nei confronti dei 4 mila profughi che sono stati salvati anche con l’aiuto e la disponibilità dei gigliesi. La manifestazione, realizzata nel quadro dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso e giunta alla XIX edizione, si è svolta nella chiesa madre, con la messa officiata dall’arciprete Maniscalco e con la consegna dei premi, dei pregiati piatti, a Mario Pellegrini che è stato premiato nella duplice veste

di amministratore comunale e di volontario per avere contribuito a salvare, una volta salito sulla nave, circa 500 crocieristi che hanno trovato posto nelle scialuppe. Un esempio di altruismo e sprezzanza del pericolo che lo ha fatto diventare un eroe. Pellegrini è venuto a Ribera per ricevere il riconoscimento. In chiesa c’era pure Elio Vincenzi arrivato da Siracusa che ha portato la sua testimonianza avendo perso nel naufragio la moglie Maria Grazia Trecarichi il cui corpo è stato restituito da poco, dopo affannose ricerche nella stiva della nave. “Il grande e disinteressato gesto compiuto da tutta la popolazione dell’Isola del Giglio – ci dice il presidente della confraternita riberese ed ideatore del premio Franco Vassallo – non poteva passare inosservato. Un gesto di grande rilevanza sociale e umana compiuto da tutta la popolazione del Giglio che, con in testa il sindaco Sergio Ortelli sul molo, di notte, il 13 gennaio 2012, ha aperto case private, negozi, circoli e perfino chiese per assistere i

Ribera - Il premio della bontà e della vita all'Isola del Giglio.

profughi. Mario Pellegrini era salito a bordo della nave ed era riuscito a coordinare l’accesso alla scialuppe di salvataggio, contribuendo a salvare centinaia di vite”. A consegnare i premi saranno il sindaco di Ribera Pace, l’arciprete Maniscalco e il presidente della confraternita Vassallo.

Melissa Muller Daka, siciliana degli Usa, alla ricerca degli antichi sapori nella sua terra di origine

CALTABELLOTTA - Melissa Muller Daka, 36 anni, laureata in giornalismo, chef di due famosi ristoranti a New York, originaria con la nonna Francesca di Sant’Anna di Caltabellotta, è tornata in Sicilia da una settimana alla ricerca di antiche e tradizionali ricette custodite nei paesi, nei borghi e nelle campagne agrigentine per completare un libro sulla vera cucina siciliana e per realizzare con il regista statunitense Mike Colameco un reportage di 30 minuti per la nota rete televisiva PBS sui prodotti tipici isolani. Il documentario sarà mandato in onda tra ottobre e dicembre di quest’anno. Nella prima settimana di maggio è stata ospite del comune di Caltabellotta (Sant’Anna è una frazione del centro montano) nella cui piazza è stata realizzata una ricca mostra di prodotti siciliani da degustare e da riprendere con le immagini. Il

6 maggio scorso il sindaco Paolo Segreto le ha conferito la cittadinanza onoraria al palazzo comunale con la donazione di una pergamena e di una targa ricordo. Nel pomeriggio la troupe si è trasferita a Cammarata dove è stata ospite del Feudo Montoni che si occupa di vitigni autoctoni e di prelibatezze culinarie. Poi il viaggio di ricerca proseguirà nell’isola a Piazza Armerina, Modica, Siracusa, Taormina, Isola di Salina e Palermo. Melissa Muller Daka, che era già venuta nello scorso febbraio per una settimana e che rimarrà in Sicilia per una ventina di giorni, ha in programma di scrivere un libro per la Rizzoli Usa su un percorso enogastronomico guidato in Sicilia a favore degli statunitensi che vogliono viaggiare e gustare i sapori autentici dell’Isola. Melissa passa tutte le estati a Sant’Anna di Caltabellotta dove è arrivata per la prima

volta nel 1980 (e.m.).

Ribera - La chef Melissa.

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Salute

Disfunzione erettile, una nuova "arma" terapeutica

L

a disfunzione erettile è ormai considerato un problema rilevante nella salute o meglio nel benessere della gente. Risulta chiaro come una buona vita sessuale abbia un'importanza fondamentale sia nella vita di coppia che in generale per assicurare un'esistenza serena e soddisfacente. Recenti stime calcolano che in Italia gli uomini che soffrono di disturbi erettivi sono circa tre milioni cioè il 10-15% di tutta la popolazione maschile. Per molto tempo si è pensato che i problemi sessuali maschili fossero dovuti quasi esclusivamente a cause di natura psicologica e fossero di non semplice soluzione. Anche allo stress era imputato una grossa fetta del problema, ma i recenti studi in campo neurofisiologico, emodinamico e farmacologico hanno dimostrato la presenza di una causa organica in circa il 50% dei casi valutati. Un disturbo all'erezione si ha quando, pur essendo presente un buon desiderio sessuale e la situazione relazionale giusta, non si ha un adeguato arrivo di sangue al pene, quindi non si ha una valida rigidità, una buona e duratura erezione. Molti uomini sono saltuariamente esposti a difficoltà dell'erezione e questa esperienza è vissuta psicologicamente in modo molto negativo. Evenienza piuttosto rara (circa il 5% dei casi), la causa del deficit erettivo è di origine ormonale, ossia si ha una mancata e comunque non sufficiente produzione di testosterone o un'eccesso di produzione dell'ormone inibitore, ossia la prolattina. Sono due i meccanismi

principali del sistema erettivo del pene: il primo è dovuto ad una stimolazione psichica (fantasie, stimoli erotici); il secondo è legato ad una stimolazione riflessa dei genitali; durante l'erezione la muscolatura si rilascia e le resistenze periferiche cadono causando un massiccio e rapido afflusso di sangue arterioso; che rimane intrappolato nei corpi cavernosi, dunque per quei pochi che ancora non lo sanno l'erezione è dovuta a dei meccanismi vascolari, sono i vasi sanguigni che dilatandosi permettono un maggiore afflusso di sangue: la persistenza di questo volume di sangue all'interno dei corpi cavernosi determina la qualità e la durata dell'erezione. Per tale motivo la ricerca farmaceutica si è orientata su dei farmaci che inducono vasodilatazione nei distretti opportuni per dare una soluzione a chi abbia tali problemi e che non presentano deficit ormonali. Sildenafil, tadalafil e vardenafil sono stati fino ad oggi delle ottime soluzioni farmacologiche ma che, ahimè, hanno portato con sé diverse situazioni antipatiche che nei giorni nostri sono diventati l'argomento maggiormente dibattuto tra andrologo e paziente. Una delle questioni che generano più phatos in una coppia è infatti il rapporto sessuale: chi è in grado di sapere con esattezza all'inizio di una serata se si arriverà al rapporto sessuale? A meno che non si tratti di una coppia sposata ed abitudinaria, il dilemma è di non facile soluzione! Per tale motivo si rischia di assumere il farmaco troppo in ritardo, oppure si rischia che l'effetto scom-

Sport i sono tenuti a Salemi presso la palestra dell'I.T.C. le finali

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regionali del campionato IAKSA. la manifestazione ha visto la partecipazione, insieme ad altre squadre, degli atleti del Team Phoenix allenati dai maestri Salvo Bonura e Pisano, i quali hanno inanellato una serie di risultati molto soddisfacenti in tutte le categorie in gara. Da segnalare in particolare la brillante affermazione di Luigi Ciaravolo e Chiara Montefusco che, oltre a conquistare il primo posto in gara, sono stati proclamati campioni regionali IAKSA 2015 per somma dei punti finali rispettivamente nella categoria -60kg 13/17 anni maschile e nella -60 kg 13/16 anni femminile. Ma molti sono stati i primi posti conquistati da questi bravi atleti che hanno primeggiato in tutte le categorie. Ricordiamo il primo posto di Antonino Gisone nella cat. 1.45 mt, Nicola Baudanza -70 kg, Emanuele Cappello -80 kg, Antonino Messina -1.55 mt. Nella posizione intermedia del podio troviamo Valentina Leone-1.55, Lorenzo Amico -70 kg, Gaspare Gioia -1.25, Nicola Biondo -50 kg. Sul terzo gradino del podio infine Luca Palermo -70 kg, Manuel Petralia -1.25, e Francesco Di Stefano -1.35. Buona prestazione anche per Martino Renda che si posiziona ai piedi del podio. Eccellenti dunque i risultati raggiunti da tutta la squadra

paia troppo in fretta. Chi assume questi farmaci conosce ormai a memoria la durata di azione delle tre singole molecole, sa benissimo che il tadalafil (la scatoletta gialla e verde) ha una super-durata di circa 16 ore, dunque si può andare sul sicuro, mentre il sildenafil (pillola blu..) ha una durata di circa sei ore, ma il problema fino ad ora è stato l'insorgenza d'azione: da assumere minimo un'ora prima per un buon effetto per tutte e tre le molecole! Troppo per chi non è in grado di sapere se la partner avrà voglia di fare l'amore....Ed ecco che ultimamente siamo riusciti a risolvere anche questo annoso problema! E' infatti da un paio di mesi uscita in commercio una molecola della Menarini, il "miracoloso" Avanafil, che promette una rapidissima insorgenza d'azione: circa 15 minuti! Era proprio quello che mancava nell'universo dei farmaci per la disfunzione erettile, l'ultima richiesta dei maschietti per un rapporto last minute....Il farmaco presenta un tempo per il raggiungimento della concentrazione plasmatica massima di 30-45 minuti, differente rispetto ai 30-120 minuti di sildenafil e vardenafil e i 120 minuti di tadalafil. Inoltre gli studi clinici eseguiti su avanafil hanno dimostrato che l’83% dei pazienti che hanno assunto dosaggi di 100 mg o 200 mg hanno avuto una risposta erettile utile per un rapporto penetrativo entro 15 minuti dall’assunzione della compressa. Problema risolto e tutti a casa....o sarebbe meglio dire, tutti a letto......!

Fabrizio Barone

Kick Boxing

che premiano l'impegno degli atleti che hanno saputo dare il massimo anche a dispetto di un arbitraggio a tratti impreciso e incerto che li ha penalizzati. Dichiara il maestro Salvo Bonura: "I miei allievi hanno dimostrato ad ogni incontro bravura e rispetto degli avversari, ci rammarica il fatto che arbitri poco esperti hanno privato alcuni di loro della gioia di un meritato primo posto". Gli atleti del Team di Kick Boxing Phoenix di Salemi e Partanna dei maestri Salvo Bonura e Pisano hanno preso parte anche ad una bella manifestazione agonistica presso il palazzetto "Ciro Genova" di Carini organizzata dall' Msp- CONI. In un palazzetto gremito in tutti gli ordini di posti per la partecipazione di tante squadre provenienti da tutta la Sicilia si sono disputati gli incontri che hanno premiato la bravura e la lealtà di questi giovani atleti con i primi posti di Gaspare Gioia -1.25, Marta Ardagna -1.45, Manuel Chirco -1.55, Luca Palermo +1.65. Al secondo gradino del podio troviamo Miriam Ardagna -1.45 e Nicola Baudanza +1.65. Terzo classificato Antonino Gisone-1.45. Buone prestazioni anche per Danilo Amico, Pietro Musacchia e Samuele Labbruzzo che si fermano appena fuori dal podio (f.b.).

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