Kleos 15 novembre 2014

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QUINDICINOVEMBRE2014

"La soluzione della spazzatura è...nell'Aro a tre!" di Antonino Bencivinni

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erché l’Aro a tre comuni? Quali saranno i meccanismi di raccolta? sono alcune delle domande cui ha risposto il sindaco di Partanna Nicola Catania in una conferenza stampa con gli operatori locali della comunicazione. Il sindaco li ha voluti incontrare per dare alcuni chiarimenti sull’Aro (Area di Raccolta Ottimale) per la gestione dei rifiuti nei paesi di Partanna, Santa Ninfa e Vita, comuni che si sono associati per la gestione dei loro rifiuti che sarà effettuata dai comuni stessi “senza spese aggiuntive”, ha ribadito Catania. Perché L’Aro a tre e non l’Aro in proprio? E’ stato chiesto al sindaco Catania. “Abbiamo fatto una serie di valutazioni. L’Aro solo partannese avrebbe fatto lievitare le spese: avremmo dovuto per legge creare una società di scopo e avremmo dovuto poter disporre di mezzi e attrezzi che si sarebbero dovuti comprare con enormi costi da sostenere da parte dei cittadini". Come mai non avete fatto un Aro con tutti i comuni dell’Unione del Belice? "L’Unione dei Comuni aveva l’occasione buona per dare ampia prova di sé. Purtroppo Salaparuta e Poggioreale hanno fatto scelte diverse e il Comune di Gibellina ha avuto vicissitudini politiche che l’hanno portato fuori. L’Aro, già costituito tra Partanna, Santa Ninfa e Vita che hanno territori comunali omogenei, non andrà a costituire nessuna nuova società privata alla, per intenderci, Belice Ambiente, ma la gestione dei rifiuti sarà appannaggio di un Ufficio comunale Aro in cui opereranno i tecnici dei tre comuni senza spese aggiuntive per i comuni stessi. Sarà effettuata una gara di appalto con la quale sarà assegnata ad una ditta privata la gestione del servizio utilizzando il personale avente diritto della vecchia gestione". Quali sono i prossimi passi? "La Regione dovrà approvare il piano di intervento che è stato già definito e che dovrà poi essere approvato dai consigli comunali". Quali sono i meccanismi di raccolta previsti dal piano di intervento? "Sono previsti due meccanismi di raccolta alternativi tra loro, tenendo conto che il 65% di raccolta differenziata (oggi al 23-24 per cento circa) è l’obiettivo da raggiungere entro il 31 dicembre del 2015. Una raccolta differenziata porta a porta effettuata a monte con i meccanismi attuali. Oppure si potrà ricorrere ad un meccani-

smo di raccolta porta a porta con un solo contenitore di lattine, plastica, vetro, carta e cartone con lo smistamento del materiale fatto a valle in automatico e una raccolta di rifiuti indifferenziati e di organico, sempre con il sistema del porta a porta. In più si prevedono isole ecologiche (anche con incentivi per la differenziata) che andranno a completare il quadro. In ogni caso è possibile apportare cambiamenti per migliorare il sistema". Data l'asserita disponibilità ad apportare cambiamenti per migliorare il sistema, ci permettiamo di fare alcune osservazioni partendo dall'idea che sembra diffusa in un certo numero di amministratori del territorio (e cioè non solo a Partanna) che i cittadini siano in una certa misura (esageriamo volutamente per dare più forza al discorso) "gentaglia" da educare alle regole che gli amministratori impongono (regole che in genere considerano oro colato) con la conseguenza che i cittadini rischiano di andare incontro a severe multe se non si adeguano, e ci sono stati tanti casi (e il riferimento è generale) in cui il mancato adeguarsi dei cittadini sia stato "scoperto" perfino con il controllo della spazzatura contenuta nei sacchetti!. Non neghiamo che ci possa essere una sparuta minoranza di cittadini che amano a tutti i costi la dissacrazione e la violazione delle regole; però un buon amministratore si deve mettere intanto dal punto di vista della maggioranza dei cittadini che, anche se seri e rispettosi delle leggi (in più occasioni a causa delle regole assurde che certi amministratori della spazzatura nel recente passato hanno imposto di seguire) si sono trovati nella difficoltà e in taluni casi nella pressoché impossibilità di seguire quelle regole. Ecco perché suggeriamo di modificare radicalmente alcune di quelle regole: proprio per consentire a tutti di rispettarle e di lasciare solo ad una minoranza sparuta di veri vandali la loro violazione che (siamo ottimisti) dovrebbe essere destinata a scomparire se tutti si ritrovano ad osservare regole razionali ed osservabili. Facciamo alcuni esempi: con il sistema della raccolta dei rifiuti porta a porta, si impegna molto personale - che potrebbe fare altro ai fini dell'efficienza del servizio - con risultati a volte assurdi: cani che sbrandellano sacchetti e spazzatura buttata qua e là prima che sia raccolta. Dato che gli operatori ecologici sono impegnati nella raccolta porta a porta e non sono infiniti di numero, questa è stata nel passato effettuata una volta ogni quindici giorni per

Il prossimo numero sarà in edicola il 20 dicembre 2014 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

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esempio per la plastica e i cartoni, col rischio che, saltata quella volta (per un motivo qualsiasi), le persone sono state costrette a tenersi in casa il cartone o la plastica per un mese, come è capitato a Partanna qualche volta ai tempi di Belice Ambiente. Per la raccolta dell'organico, nella migliore delle ipotesi sono previsti tre giorni alla settimana, facciamo lunedì, mercoledì e venerdì. Ebbene se in piena estate a 40 gradi all'ombra, avendo ospiti, si decide di cucinare pesce il venerdì a mezzogiorno o il venerdì sera, questo dovrà rimanere in casa fino a lunedì. Assurdo! Per la raccolta rsu finora sono stati programmati due giorni, martedì e sabato, noi esageriamo nel nostro esempio e con ottimismo aggiungiamo anche giovedì come giorno di raccolta. Ma se abbiamo bambini e questi (bontà loro) pensano di fare la cosiddetta cacca il sabato e poi anche la domenica e (ahinoi) pure il lunedì, quella cacca (anche a 40 gradi all'ombra) la dovremmo tenere in casa da sabato a martedì. Lo stesso (ma presumibilmente con maggiore consistenza) avverrà se i pannolini sono invece pannoloni per adulti. Se un cittadino, col naso a pezzi, viola la regola e butta la spazzatura in giorni diversi dai previsti, gli controlliamo il sacchetto e lo multiamo? O invece piuttosto facciamo il processo a quegli amministratori che non hanno saputo trovare una soluzione razionale a problemi così banali? Questi brevi esempi servono per far capire agli amministratori che, essendo i cittadini ormai educati (almeno come idea) alla raccolta differenziata dei rifiuti, sarebbe opportuno (e doveroso) metterli in condizione di rispettare la raccolta differenziata senza che siano costretti a violare le regole. Una delle proposte possibili sarebbe quella di collocare nei diversi quartieri della città contenitori di spazzatura differenziata dove buttare i rifiuti differenziati. In questa maniera si eviterebbero aberrazioni come quelle sopra descritte, si ridurrebbe la richiesta di personale per la raccolta porta a porta (personale che a questo punto potrebbe essere utilizzato per migliorare in altro modo il servizio) e ci sarebbe un maggiore consenso dei cittadini ed una minore esigenza di repressione. Su questa proposta, Kleos lancia un sondaggio sul sito www.giornalekleos.it e sollecita i cittadini a pronunciarsi per il sì o per il no, in modo da dare all'amministrazione, affinché intervenga, elementi per capire come la pensano i cittadini sulle modalità di raccolta dei rifiuti.

Sommario del n. 10 CASTELVETRANO - Esempio di generosità da parte di alcuni ristoratori

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CASTELVETRANO - La pagina del "Ferrigno"

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ECONOMIA - Usura e Banche - Aziende e privati nella stretta creditizia

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STORIA LOCALE - La biblioteca comunale un’istituzione di 140 anni…portati bene2 p. 10 TASSE LOCALI - L'addizionale irpef nei comuni del Belice

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TOPONOMASTICA - “ZAHATEDDU” Agli albori della storia di Partanna

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CALAMONACI - VI rassegna teatrale di Calamonaci

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GIOCHI E PASSATEMPI

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ORARI DELLE FARMACIE

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Scuola di formazione politica del Pd

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abato 8 e domenica 9 a Marinella di Selinunte, presso l’hotel Admeto si è svolto il primo evento formativo di “Wikidem” alla presenza dell’on. Andrea De Maria (Resp. formazione nazionale del Pd) e con la partecipazione di diversi iscritti, simpatizzanti ed amministratori del pd. Durante la due giorni si sono alternati diversi relatori con i quali sono stati affrontati temi rilevanti di politica locale e nazionale. L’occasione è servita anche per promuovere un forum tra gli amministratori del Pd che hanno avuto l’opportunità di confrontare le proprie esperienze amministrative e di rappresentare le esigenze dei territori al Capogruppo all’Ars on. Baldo Gucciardi che ha partecipato all’incontro. Particolarmente rilevante la presenza del prof. Rodriguez che ha affrontato il tema della comunicazione, così come il contributo dell’arch. Maurizio Carta che ha illustrato il progetto di “Senseactive City” e di Andrea Cacciato che ha raccontato l’esperienza della “Farm Cultural Park” di Favara. La scuola di formazione politica che si è conclusa nel tardo pomeriggio dopo un dibattito sui beni confiscati ai quali ha partecipato anche la sen. Pamela Orrù e Lucio Guarino “Direttore Consorzio sviluppo e legalità”, ha già in programma altri eventi formativi da sviluppare nel territorio nei prossimi mesi.

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Castelvetrano

Esempio di generosità da parte di alcuni ristoratori

l titolare del ristorante Onomea, Giovanni Bertolino, offrirà tutti i giorni, gratuitamente, un pasto caldo alle persone bisognose fino alla fine dell'anno in considerazione della grave situazione che vede ogni giorno sempre più famiglie in difficoltà. “Non ci sono parole per esprimere la gratitudine mia, e della comunità tutta per la grande generosità dimostrata dal signor Bertolino che ha dimostrato con l’odierno atto, e con le altre iniziative che ha già in cantiere per regalare un momento di serenità a chi sta attraversando un periodo poco fortunato, di avere un cuore nobile – ha affermato il sindaco di Castelvetrano Felice Errante - in un momento di drammatica crisi c’è bisogno della disponibilità di tutti per aiutare chi si trova in difficoltà. Auspico che altri ristoratori, seppur comprendiamo come la crisi colpisca particolarmente anche loro, possano dare un piccolo sostegno per migliorare la qualità della vita di chi si trova in difficoltà”. L'auspicio del sindaco ha trovato seguito; infatti qualche settimana dopo, Il titolare del ristorante Egoiste,

Giuseppe Di Maio, a partire dal mese di novembre e fino alla festa dell’Epifania ha deciso di offrire tutti i giorni, gratuitamente, un pasto caldo alle persone bisognose. “Oggi come non mai moltissime famiglie della nostra comunità si trovano in situazioni di svantaggio sociale ed economico – ha detto Di Maio – e mi sembra giusto e doveroso utilizzare le proprie risorse per stare concretamente al fianco delle persone in difficoltà per regalare loro qualche momento di serenità”. “Il virus della collaborazione e della generosità sta cominciando ad attecchire e speriamo che siano davvero in tanti ad essere colpiti da questa epidemia – ha affermato il sindaco di Castelvetrano Felice Errante – una comunità che dimostra attenzione e rispetto per il prossimo mi riempie di orgoglio e mi fa pensare che si sia imboccata la via giusta per raggiungere un ulteriore livello di crescita”. Di fronte a questi atti di solidarietà, il mondo di facebook ha reagito apprezzandoli, ma non sono mancati affermazioni del tipo: "A gratis? Se lo fanno, chiuderanno molto presto".

Il Sindaco saluta l’ing. Taddeo che è andato in pensione

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'ormai ex responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, il 64enne ing. Giuseppe Taddeo, dal 1 novembre è andato in quiescenza. Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha voluto formulargli un pubblico ringraziamento “per la meritoria opera svolta presso la nostra Amministrazione. La civica amministrazione perde un serio professionista che ha fatto della competenza e dell’integrità morale caratteristiche imprescindibili. La cifra della sua grande onestà e dell’impegno che ha dedicato al lavoro, lo hanno reso protagonista di una serie di opere importanti che hanno dato lustro alla nostra città, una per tutte la lottizzazione e l’insediamento dei nuovi uffici comunali in un terreno confiscato alla mafia

– ha continuato Errante - A riprova della grande passione che ha sempre animato la sua opera, ha accettato il mio invito a continuare la sua collaborazione, a titolo gratuito, con l’amministrazione e di questo pubblicamente lo ringrazio”. Dopo la laurea in ingegneria civile, e l’abilitazione all’esercizio professionale, l'ing. Taddeo è stato a suo tempo assunto come dirigente sez. progettazione, pronto intervento ed espropriazioni al Comune di Trapani ed in seguito come Ingegnere Capo Ufficio Tecnico presso il Comune di Partanna. Assunto dal comune di Castelvetrano il 1 giugno 2003 ha svolto per circa 11 anni il ruolo di responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune fino al 31 ottobre 2014 totalizzando 43 anni, sei mesi e 28 giorni di servizio.

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Continua l'opera di "recupero" dei ricordi del preside Antonio Ferri, relativi a momenti particolari della vita di Castelvetrano. Le foto si trovano anche nel sito www.giornalekleos.it .

Castelvetrano

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Importanza dei ricordi

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ono convinto che i nostri ricordi belli o brutti, non devono essere cancellati. Questa convinzione sta alla base dell'esigenza di restituire, sopra tutto, agli alunni che hanno frequentato il “G.B.Ferrigno”, anni 92/1993 - 2005/2006, una serie di ricordi fotografici. Le foto mi sono state donate da un carissimo amico scomparso Franco Stella. Chi dovesse riconoscersi dovrà annotare il numero della foto e recarsi al Centro Contabile Calia in via Manzoni,46/48 tl. 092445788 e farne richiesta. Le foto saranno consegnate gratuitamente. In caso di foto di gruppo potrà essere richiesta la stampa formato 10 x 15 al costo di 0,20 cad. (Antonio Ferri)

L'angolo del rimatore

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per il quale curava, "L'angolo del rimatore", l 9 ottobre ci ha lasciati a 93 rubrica di sue poesie e traduzioni che firmaanni per una vita migliore va con Salario del Brio, nom de plume che si il “grande” prof. Rosario Di era dato, anagrammando il suo stesso nome Bella, docente apprezzato del e cognome. Nel rispetto della sua volontà, Liceo Classico “G. Pantaleo” di continueremo, come se fosse ancora con tutti Castelvetrano, in pensione da noi, a pubblicare nei prossimi numeri di Kletanti anni, ma sempre attivo e os, gli ultimi suoi scritti che ancora ci rimanpresente negli eventi culturali gono e che lui stesso ci ha amorevolmente della Città. Lo vogliamo ricordare come collaboratore del giornale Kleos consegnato. Ponimi dove in infecondi campi Rosario Di Bella pianta non v'è ch'aura estiva ristori, TRADUZIONE in una plaga avvolta dalle nebbie, (Hor., Car., I, 22, vv. 17 sgg.) dal gelo oppressa; Pone me pigris ubi nulla campis arbor aestiva recreatur aura, ponimi là dov'uomo non risiede quod latus mundi nebulae malusque perché il carro del sol troppo è viciJuppiter urget; no:

io Làlage amerò che dolce ride pone sub curru nimium propinqui e dolce parla. solis, in terra domibus negata: Castelvetrano, 29 gennaio 1999 dulce ridentem Làlagen amabo, trad. di Salario del Brio dulce loquentem. Il "Pantaleo-Gentile" premiato al 1° concorso Regionale per formazioni cameristiche Il Liceo Musicale “Regina Margherita” di Palermo ha organizzato il 1° concorso Regionale per formazioni cameristiche, allo scopo di promuovere la cultura musicale tra i giovani, i metodi e le tecniche della didattica speciale musicale e favorire l’affermazione artistica di nuovi talenti. Il concorso si è svolto il 5 e 6 giugno presso l’Auditorium dell’Istituto, mentre l’esibizione finale dei concorrenti e la premiazione dei vincitori si sono tenute il 7 giugno presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo, alla presenza del Direttore del Conservatorio, M° Daniele Ficola, e di altri operatori. Il Liceo “Pantaleo - Gentile”, che ha partecipato all’iniziativa con propri alunni, la cui preparazione è stata curata dal prof. Antonello Camporeale, è riuscito a classificarsi e a riportare il Premio Speciale con il Duo di fisarmonica e pianoforte composto da Mario Cervellione e Dario Vallone, che hanno presentato il brano Tango, composto dallo stesso Cervellione, e il brano Campanella, scritto dal Maestro Adragna. Nella foto da sinistra prof. Antonello Camporeale, prof.ssa Vita Grazia Santangelo, Mario Cervellione, la preside Pia Blandano e Dario Vallone.

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QUINDICINOVEMBRE2014 Salute Possibile produrre emoglobina dalla barbabietola da zucchero?

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he il sangue sia un bene preziosissimo ormai lo sanno tutti…Le campagne mediatiche promosse settimanalmente dall’AVIS e da altre associazioni di volontariato non sono mai abbastanza perché negli ospedali la richiesta di sangue per trasfusioni cresce ogni giorno di più, e purtroppo si tratta di un bene insostituibile e non può essere prodotto industrialmente, almeno fino ad oggi….Ma andiamo per ordine. Qual è il fattore che ci indica che il paziente ha bisogno di una trasfusione? Beh! oltre evidentemente alle copiose perdite di sangue dovute ad emorragie, traumi, ferite profonde, esiste un valore del sangue che ci indica chiaramente quando il nostro organismo ha bisogno di nuovo sangue perché quello che ha non è in grado di svolgere uno dei suoi compiti fondamentali, e cioè il trasporto di ossigeno dai polmoni ai vari organi: si tratta dell’emoglobina. La concentrazione di emoglobina nel sangue è un parametro chiave in medicina trasfusionale, se troppo bassa per il paziente (e cioè inferiore a 8), si rende indispensabile una trasfusione. Dunque non solo chi subisce gravi traumi può aver bisogno di sangue trasfuso, ma anche chi fa chemioterapia, dunque i malati di tumore, oppure chi ha delle gravi anemie, ossia delle deficienze nella produzione autologa di questa preziosissima proteina del sangue. La notizia di qualche giorno fa è che un gruppo di scienziati svedesi che effettua delle approfondite ricerche sulla barbabietola da zucchero, afferma che sia possibile isolare da essa una proteina molto, molto simile all’emoglobina, in grado di diffondere in maniera efficiente ossigeno in tutto l’organismo umano, una volta trovato il modo per produrla ed iniettarla evitando il rigetto del nostro organismo. Gli esperti hanno scoperto che nella pianta commercialmente usata normalmente come fonte di zucchero naturale, sia presente una sorta di “versione vegetale” dell’emoglobina umana, molto simile ad essa da un punto di vista strutturale. Se tale proteina vegetale si dimostrasse in grado di trasportare ossigeno e di essere al tempo stesso “accettata“ dall’organismo, e non

vista come corpo estraneo, essa potrebbe essere utilizzata con efficacia in sostituzione delle trasfusioni, portando pertanto ad una svolta nella medicina moderna, e risolvendo tantissimi problemi in medicina trasfusionale. Il sangue in tal modo non sarebbe più un bene insostituibile, bensì diventerebbe facilmente riproducibile in laboratorio, utilizzando l’”emoglobina vegetale” insieme ovviamente ad altri accorgimenti biochimici. AdnKronos Salute, in un articolo ricco di speranze, afferma che adesso il sangue artificiale è più vicino, grazie a una proteina 'dolce'. La versione 'verde' dell'emoglobina. Adesso bisogna lavorare per riuscire a creare una versione “adattabile” al nostro organismo di tale proteina… I primi risultati potrebbero arrivare fra tre anni. Il lavoro degli scienziati dell'Università di Lund si basa su un precedente studio pubblicato su 'Plant & Cell Physiology', secondo cui l'emoglobina ha un ruolo importante nello sviluppo della pianta. Nelida Leiva dell'ateneo svedese, che ha condotto lo studio, ha detto che l'emoglobina della pianta ha il 50-60% di somiglianza con quella del sangue umano, ma è più 'robusta'. Secondo la studiosa, il suo lavoro apre alla possibilità concreta di adattare la versione 'verde' all'uso nell'uomo. A rafforzare i concetti prima espressi ci pensa Leif Bulow dell'Università di Lund che ha lavorato allo studio e su BBC online sottolinea che "c'è un enorme carenza di sangue. Dobbiamo trovare delle alternative". Quanto all'emoglobina della pianta, il prossimo passo è quello di sviluppare la proteina verde per vedere se viene accettata dalle cavie, e poi dai tessuti umani. Dunque tra cavie animali ed esseri umani, la sperimentazione ha bisogno adesso di minimo tre anni per portare avanti questo meraviglioso progetto, che permetterebbe di migliorare la qualità della vita, di salvare molte vite e di migliorare l’utilizzo delle nostre risorse, che si fanno sempre più misere di fronte all’enorme richiesta che via via negli anni stiamo imparando a conoscere. Fabrizio Barone

Economia

Usura e Banche - Aziende e privati nella morsa della stretta creditizia ma non solo…

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ertamente molti lettori hanno avuto la possibilità di leggere notizie di cronaca sul reato di usura finanziaria o bancaria. Ma vediamo di capire meglio di cosa si tratta e come è possibile che ciò accada. Il reato di usura è disciplinato dall’articolo 644 del codice Penale e così recita: “chiunque…si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari, è punito con la reclusione da due a dieci anni ….ect..”. Il comma secondo dello stesso articolo 644 del codice penale stabilisce che il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari viene stabilito dalla legge. La legge che definisce i parametri per il calcolo del cosiddetto “tasso soglia usura” è la n. 108/96. Chi commette questo reato è punito con la reclusione da due a dieci anni e con la multa da euro 5.000 a euro 30.000. E se a commettere il reato è una banca o un intermediario finanziario? Le pene saranno inasprite da un terzo alla metà. Quando gli interessi possono essere considerati sempre usurari? Gli interessi sono sempre usurari quando chi li pretende superi il limite imposto dalla legge (106/96). Il tasso limite è rappresentato dal Tasso Soglia. Il Tasso soglia viene calcolato partendo dal TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) rilevato e pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e Finanze – MEF con la collaborazione della Banca d’Italia, per ognuna delle categorie di operazioni creditizie in esso elencate. Il codice civile nell’attuale formulazione prevede una disciplina decisamente severa

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e all’art. 1815 (Del mutuo) prevede la nullità della clausola se sono stati pattuiti interessi usurari e la trasformazione del prestito da oneroso a gratuito. Se, a seguito di una attenta analisi degli interessi addebitati, viene appurato che gli stessi superano i limiti di legge, la condizione pattuita è addirittura nulla e non verranno applicati gli interessi e quelli eventualmente pagati dovranno essere restituiti. Oltre a ciò è importante sapere che il codice civile, all’art. 1284, stabilisce perentoriamente la forma scritta per gli interessi che superano il tasso legale. Allo stato attuale il tasso legale è pari all’1%. Quindi, se si sottoscrive un contratto di finanziamento che ha un tasso di interesse più alto del tasso legale (1%) deve necessariamente essere scritto nelle condizioni pattuite. E’ bene però sapere che ove il debitore paghi interessi superiori al tasso legale in assenza di formulazione scritta non è prevista la loro restituzione in quanto si dà per assodato che ha adempiuto all’accordo (obbligazione naturale) tranne per quegli interessi che hanno assunto l’accezione di usurari. Gli interessi usurari pagati sono ripetibili. Con detto termine si indica la possibilità di essere “rimborsati” delle somme pagate. Il debitore ha diritto alla restituzione di quanto già pagato ingiustamente, fatto salvo anche il risarcimento del danno o il pagamento dell’interesse sulle somme versate. Molti lettori immagineranno che difficilmente una banca avrà applicato interessi usurari. Ci dispiace deludere quanti la pensano in questo modo. Dalla verifica che abbiamo potuto effettuare per parecchi clienti

abbiamo potuto appurare che la casistica di rapporti bancari irregolari è molto diffusa. L’art. 1 comma 1, L. 108/96 così recita: “… per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”. Quindi è opportuno sensibilizzare i lettori di questa nostra rivista al fine di valutare bene le risultanze numeriche degli addebiti finanziari operate dalle loro banche e finanziarie. Tutti gli strumenti finanziari sono verificabili. Accertata quindi l’irregolarità del rapporto, basta notificare un atto giudiziario di “Accertamento Negativo” con il quale si chiede al tribunale di verificare la correttezza dei tassi applicati dalla banca. L’atto giudiziario dovrà essere supportato da una perizia di parte che dimostri l’irregolarità del comportamento da parte della banca. Una volta incardinato il processo, la banca sarà inibita dal compiere qualsiasi azione contro il proprio cliente e dovrà necessariamente, obtorto collo, attendere l’esito finale del procedimento giudiziario. La sentenza farà giustizia e, ove le condizioni applicate saranno state irregolari, la banca sarà condannata a restituire tutte le somme illegittimamente incassate. Possiamo essere testimoni di numerose sentenze di condanna alla restituzione di somme importanti oltre al risarcimento del danno procurato. E per dirla con San Basilio Magno: «Tu trai denaro dalle lacrime, tu strozzi chi è rimasto nudo e percuoti chi ha fame». Gaspare Magro - Victor Di Maria dottori Commercialisti


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Castelvetrano - La pagina del "Ferrigno"

Le nuove mode di internet: new drugs e le droghe dello stupro

L'8 novembre nell'Aula Magna è stato organizzato dal nostro Istituto in collaborazione con l’Avis e l’Avo un Convegno sulle nuove mode in internet. Ha aperto i lavori il Dirigente Scolastico, prof. Pietro Ciulla. L’incontro è stato diretto dal professore universitario Fabio Venturella della facoltà di Farmacia, coadiuvato dalle studentesse Causi Gegima, Finazzo Francesca e Buttricè Simona e dalla psicoterapeuta Anna Zinerco. Le tematiche affrontate sono state le “New Drugs”(nuove droghe) e le droghe dello stupro vendute su internet. Ancora una volta internet mostra i suoi effetti negativi. Facile la reperibilità di tali sostanze e accattivante la pubblicità che le presenta: “Miglioramen-

to delle prestazioni sessuali, abbattimento di ogni tipo di stanchezza per essere in splendida forma tutta la notte…”. L’uso della droga dello stupro sta diventando di moda, si diffonde a macchia d’olio. Essa è “somministrata” alle ragazze, che ne sono all’oscuro e, dopo la violenza subita, non ricordano più nulla. La droga viene subito metabolizzata dall’organismo e non lascia traccia nel sangue e nelle urine. Spesso gli abusi sono filmati e poi usati per ricattare la vittima che magari all’apparenza sembra consenziente. Attenzione quindi nelle discoteche: diffidare di chiunque voglia offrire una bibita, specialmente quando non la si conosce e comunque se si tratta di una bevanda non sigillata. La chiusura

Cineforum a scuola

Tra le varie attività affrontate a scuola, nel primo scorcio di quest’anno scolastico, daI biennio dell'Istituto Professionale e Commerciale G. B. Ferrigno, sicuramente una delle più interessanti é il cineforum, che ha trattato alcune tematiche delicate, interessanti e quanto mai attuali, quali la scuola, il rapporto con i docenti, con i compagni e la didattica. Guidati e motivati dai docenti di Lettere, le classi hanno riflettuto a lungo sulle motivazioni per cui avrebbero dovuto rivolgere tanto interesse alla fiction cinematografica e hanno compreso che il fascino e la suggestione suscitati dai film avrebbero favorito la riflessione sulle tematiche via via sviluppate. Gli allievi hanno assistito

Recensione: Il rosso e il blu Inizia l'anno scolastico in un liceo romano diretto da una giovane e bella preside. All'anziano professore di storia dell'arte, Fiorito,che ha perduto l'entusiasmo per il proprio lavoro e non crede più nella scuola di oggi, si contrappone il giovane supplente di lettere, il professor Prezioso, carico di energie e grandi propositi. Alla fine il professore Fiorito ritroverà un pizzico di entusiasmo dopo aver incontrato una ex alunna, che gli è profondamente riconoscente per il suo carisma didattico e personale e il professore Prezioso riuscirà a trovare quello slancio efficace che gli permetterà di stimolare i ragazzi alla curiosità culturale. Il rosso e il blu è un film che presenta due mondi: il corpo docente, umiliato dalla mancanza di rispetto sociale e professionale e quello degli studenti che presenta un atteggiamento passivo nei confronti della cultura e mancanza di interesse per qualsiasi cosa perché attratto dai falsi miti del mondo di oggi. Classe III A professionale

"Vuoi unire la tua vita alla mia?"

Genny Crescente, alunna della IV A SIA, vincitrice del 2°posto del 27° concorso indetto dal Movimento per la Vita per l’anno scolastico 2013/14. Il premio: una settimana, dal 27 luglio al 3 agosto a Santa Caterina, un villaggio turistico a Scopea, dove si è tenuto il seminario “Vittoria Quarenghi 2014”. Giovani di tutta Italia hanno affrontato tematiche attuali e coinvolgenti: il matrimonio, la famiglia e l’amore. Una settimana formativa, di crescita culturale e sociale, un’opportunità per la nascita di nuove amicizie. Giorno undici ottobre 2014, a Città del Mare, Genny è stata premiata con una medaglia conferita dall’eurodeputato Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita.

di siti, il sequestro di questa sostanza fino ad oggi non ha posto un freno alla sua diffusione. Il mondo di internet è pieno di pericoli, dobbiamo essere noi giovani a valutare l’uso di questa grande risorsa. Valeria Scilipoti -Veronica Miceli (5^ A S.I.A.)

in Biblioteca alla proiezione dei film "Attimo fuggente" di Peter Weir, Il rosso e il blu, di Giuseppe Piccioni, Pensieri pericolosi, di John N. Smith, e, successivamente, hanno lavorato nella propria aula in diversi modi, in gruppo o singolarmente, analizzando e commentando i testi cinematografici. Tale attività non verrà abbandonata e tratterà anche lo studio del territorio, con film come Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e Il giorno della civetta di Damiano Damiani, e l'indirizzo scelto dagli allievi, con Tutti pazzi per Rose, di Régis Roinsard ed altri che si riterranno utili. Tutte le classi hanno partecipato con entusiasmo all'attività proposta, contribuendo così al successo del percorso formativo. Classe II B Professionale

Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Nell’ambito delle iniziative organizzate per l’Alternanza scuola-lavoro, giovedì 16 Ottobre, noi alunni delle classi terze e quarte dell’indirizzo Professionale, abbiamo partecipato alla conferenza/dibattito dal titolo “Nutrire il mondo preservando il pianeta”. L’incontro con le scolaresche è stato organizzato dalla nostra scuola con il LIONS Club di Castelvetrano. Dopo l’apertura dei lavori da parte del nostro Dirigente Scolastico Prof. Pietro Ciulla, ha preso la parola il Dott. Tommaso La Croce, Presidente del LIONS Club. Sono intervenuti Il dott. Francesco La Croce, esperto del settore agroalimentare. “Nutrire il mondo e preservare il pianeta è possibile grazie all’agricoltura familiare. C’è un ritorno a coltivare l’orto familiare, al fine di una sana alimentazione.”, ha sottolineato il Dott. La Croce. Il Dott. Antonino Cappello, ha parlato dell’olivicoltura e della dieta mediterranea. L’Avv. Diego Maggio, Presidente dell’Associazione “Paladini dei vini di Sicilia”, ha parlato della coltivazione della vite, della produzione e della commercializzazione del vino. Infine ha preso la parola l’Imprenditore dell’Azienda Stramondo S.r.l. Vincenzo Lo Castro, ha relazionato sui prodotti presenti nel nostro territorio e della loro trasformazione; ha rivolto, alla fine, un invito a noi giovani: diventare imprenditori e sfruttare le ricchezze del nostro bellissimo e ricchissimo territorio. Classe III A Professionale

Convegno sulla vista

Aula Magna, 9 ottobre 2014, conferenza organizzata dal nostro Istituto, sensibile alle problematiche sociali, con la collaborazione del Lions club, nella giornata mondiale della prevenzione delle malattie dell’occhio. Al convegno hanno partecipato tutti gli alunni delle quinte classi. Presenti il Dott. Catalano, Presidente dell'Unione Italiana Ciechi; il Dott. La Croce, Presidente del Lions Club e il Dott. Scimemi dell'Ospedale Civico di Palermo. Obiettivo dell'evento: la culturizzazione dei giovani, perchè la prevenzione possa diventare una cultura da trasmettere ai giovani in quanto può assicurare un benessere. L'occhio è un organo molto importante poiché consente di far affluire al cervello l'80% delle informazioni, ed è per questo che occorre fare dei controlli periodici, chiamati screening, proprio per evitare che le malattie all'occhio portino a danni irreversibili. Noi alunni ci siamo resi conto di una grande verità: prevenire è meglio che curare! Veronica Miceli

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Storia locale QUINDICINOVEMBRE2014 La biblioteca comunale un’istituzione di 140 anni…portati bene (2) di Nino Passalacqua Da Biblioteca Comunale a…Biblioteca Magistrale Il riordino del patrimonio librario effettuato dal prof. Girolamo Palermo Patera nel 1905 e la nomina di un “distributore di libri” del 1907, tuttavia, non valgono ad assicurare alla “Dante Alighieri” l’auspicata funzionalità. Pesa sulla sua attività la mancanza di un adeguato locale. L’ubicazione della Biblioteca nella Sala della Giunta, infatti, fa sì che, “solo eccezionalmente il pubblico vi si reca a chiedere volumi per consultarli e studiarli”. Nel marzo del 1915, pertanto, al Sindaco dell’epoca, avv. Pietro Molinari, non pare vero di poter dirottare parte del patrimonio librario (“una certa quantità di libri letterari e storici”) verso la Biblioteca Magistrale che in quei giorni vede la luce presso la scuola elementare. Ancora una volta, dunque, la Biblioteca cambia sede e organizzazione, con la motivazione ufficiale “di dare agio agli insegnanti e agli alunni di istruirsi” e con quella recondita di rendere più agevole l’accesso agli utenti. Una curiosità … inappagabile In occasione del più volte richiamato riordino della Biblioteca, il prof. Girolamo Palermo Patera aveva registrato l’esistenza di una certa “quantità di libri assolutamente inutili”. E tuttavia, pur non essendo giudicati idonei ad essere catalogati e destinati alla consultazione, quei libri non vengono distrutti. A distanza di quindici anni, nel settembre del 1920, il sindaco dell’epoca, il sig. Vito Bruscia, chiede al Consiglio di essere autorizzato a venderli a trattativa privata “al migliore offerente”. Purtroppo, non ci è pervenuta notizia sull’esito di una tale anomala gara. Sarebbe oltremodo interessante venire a conoscenza degli eventuali offerenti e delle motivazioni che li avrebbero spinti ad acquistare un patrimonio privo di alcun apparente valore materiale. E’ significativo il fatto, comunque, che un Consiglio Comunale si soffermi a trattare un ordine del giorno che fa riferimento alla “dismissione di libri inutili” con la serietà di chi ha in gran conto il valore del libro e della cultura in genere. Ancora alla Gancia Intanto, nel 1922 (sindaco il sig. Vito Bruscia) ancora una volta la Biblioteca Comunale cambia pelle. L’occasione viene data dalla iniziativa messa in atto dal “Corpo Insegnante con a capo il prof. Giuseppe Ciulla” di istituire una Università Popolare con annessa Biblioteca. A tale scopo, da parte dell’ins. Ciulla viene fatta richiesta al Comune di ottenere in uso “il locale dell’ex chiesa della Gancia nonché i libri che una volta formavano la Biblioteca Comunale”, facendo intravvedere “immensi vantaggi per la cittadinanza”. L’Amministrazione dell’Università ottiene quanto richiesto a condizione di assumersi l’onere di tutte le spese necessarie per il riadattamento dei locali, il trasporto dei libri, nonché la redazione degli inventari di tutto il patrimonio. Il contenuto del “contratto”, per la verità, resta confuso o manchevole rispetto alle modalità di gestione della Biblioteca e alla sua costituzione, anche se l’accenno ai “vantaggi per la cittadinanza” fa intravvedere una certa apertura al pubblico e l’espressione “i libri che una volta formavano la Biblioteca” fa pensare ad una ricomposizione dell’originario patrimonio librario. In tal modo, comunque, la Biblioteca Comunale, anche se non più direttamente gestita dal Comune, torna alla Gancia dove si fermerà poi per circa 60 anni. “Fascistizzazione” della Biblioteca Con l’avvento del Fascismo anche la Biblioteca Comunale viene coinvolta in quel processo di inculturazione teso a fascistizzare la vita pubbli-

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ca e privata dei cittadini. Il primo intervento in tal senso viene effettuato nel maggio del 1926, quando, su “invito” del Sottoprefetto (nota n. 145 del 19/4/1926), il Sindaco, dr. Giuseppe Cuttone, propone al Consiglio Comunale l’abbonamento a ‘La Biblioteca Fascista’, rassegna mensile del Movimento Culturale Fascista ideata dallo stesso Duce per divulgare le pubblicazioni italiane ed estere schierate “pro e contro il Fascismo”. E’ sintomatica l’espressione con cui si chiude il verbale: “Il Consiglio, senza discussione, delibera ad unanimità di voti”, dove quel “senza discussione” non sembra posto a caso. E da quel giorno è tutto un

Partanna - L’ingresso degli attuali locali della Biblioteca

susseguirsi di acquisti di opere e abbonamenti a riviste legate direttamente o indirettamente al pensiero del nuovo regime. E così, sempre su sollecitazione del Sottoprefetto, e sempre “senza discussione”, vengono via via acquistati la ‘Storia Parlamentare Politica e Diplomatica d’Italia’, “per il suo significato altamente nazionale”; tutte le opere (40 volumi in carta velina a mano di Fabriano) di Gabriele D’Annunzio, “ad onorare il Poeta e Soldato compagno del Duce”; ‘Dal Nido Savoiardo al Trono d’Italia’, “in omaggio all’oggetto che tratta”, e altre opere ancora. Rientra per fortuna tra questi acquisti anche l’Enciclopedia Treccani, grazie certamente al fatto di essere posta “sotto l’alto patronato di S.M. il Re” e di aver ricevuto un “ambitissimo plauso” dallo stesso Capo del Governo. Nuova crisi della Biblioteca La Biblioteca, intanto, naviga in acque turbolente tanto da far dire, nel giugno del 1931, al Commissario Prefettizio, dr. Antonino Cuttone, che “in questo Comune manca una Biblioteca alla quale i cittadini possano attingere notizie e conoscenze per una maggiore diffusione della cultura”. Si ha motivo di credere che l’Università Popolare a quella data abbia già dato forfait, tanto che nel novembre del 1932, tra le spese varie affrontate direttamente dal Comune, si registrano un pagamento di £ 105 a Liotta Paolo “per avere fornito n. 330 tegole ed altro materiale di terracotta per la Biblioteca” e altri due per complessive £ 192,20 al muratore Morone Gioacchino “per n. 12 giornate di lavoro alla Biblioteca dal 3 al 15/X/32”. Segno che è venuto meno l’impegno diretto da parte dell’Università nei confronti della Biblioteca, la cui attività conseguentemente langue. Nomina di un… semibibliotecario Nel 1937, una fortuita coincidenza, simile a quella verificatasi nel 1907, pone le basi per una riorganizzazione della Biblioteca Comunale. In quell’anno viene bandito il concorso per un posto di Custode Cimiteriale a cui è associato il ruolo di Aiuto-applicato di Segreteria. Espletato il concorso, su quel posto, nel settembre del 1938, viene nominato Libero Leone. Per una serie di circostanze favorevoli alla Biblioteca, il Leone per svolgere le sue funzioni, vuoi per la precarietà degli ambienti del Cimitero (il vecchio e squallido Convento dei Cappuccini), vuoi per l’esiguità degli impegni connessi al ruolo di Custode

Cimiteriale, viene allogato nel salone della Gancia, per cui, pressoché automaticamente, finisce con lo svolgere anche il ruolo di bibliotecario. Non è certamente la soluzione ideale, ma essa consente alla Biblioteca di svolgere una qualche funzione, per la verità, più di prestito che di consultazione in loco delle opere. Finalmente un Bibliotecario e una Biblioteca La situazione di promiscuità di ruoli per l’addetto alla Biblioteca dura fino agli anni ’60, quando, in occasione della revisione della pianta organica degli impiegati comunali, viene finalmente prevista la figura del Bibliotecario. A questa accede, dopo un breve periodo di transizione, Francesco Saladino, noto e compianto cultore di storia patria, che imprime alla “Dante Alighieri” un notevole slancio, soprattutto dopo i noti eventi sismici del ’68 che danno origine alla Zona di Trasferimento in c.da Camarro. Qui viene costruito, infatti, un immenso Centro Sociale, nel cui complesso, oltre al teatro e ad una miriade di locali, fa bella mostra di sè l’immenso corpo centrale destinato ad accogliere un’Area Culturale. Ed è qui che alla fine del 1982 gli Amministratori dell’epoca trasferiscono la Biblioteca, provvedendo ad una sua radicale ristrutturazione. Nei vasti e luminosi ambienti trovano, infatti, posto una nuova e razionale scaffalatura metallica, uno schedario moderno, un’ampia sala di lettura e una sala multimediale fornita di apparecchiature elettroniche d’avanguardia (un video registratore con schermo gigante, centinaia di videocassette di vario genere, un apparecchio stereo con cuffia, centinaia di cassette di musica varia). L’ultima sede Un destino avverso, però, sembra perseguitare la nostra Biblioteca. Nel giro di pochi anni, infatti, l’edificio del Centro Sociale va in malora. Mai collaudate, le strutture costruite con tecniche “sofisticatissime” giorno dopo giorno vanno sempre più degradandosi. Fino a quando, sul finire degli anni ‘90, l’inarrestabile infiltrazione d’acqua piovana, la “volatilità” degli infissi esterni, la precarietà degli impianti idrici ed elettrici e, non ultimi, i continui trafugamenti immobiliari, convincono l’Amministrazione dell’epoca a trasferire la Biblioteca in un’ala dell’ex Monastero delle Benedettine, dove tutt’ora si trova ubicata, gestita più che dignitosamente da un personale precario, che si fa apprezzare per la competenza, per la dedizione e per l’amore verso la cultura. Patrimonio librario In atto il patrimonio librario ammonta a 16.957 volumi. Di esso, una parte notevole è costituita dal “Fondo Cappuccini” e dal “Fondo Molinari”: il primo proveniente dagli ex Conventi dei PP. Cappuccini, dei PP. Francescani e dei PP. Agostiniani; il secondo proveniente dalla biblioteca privata dell’avv. Pietro Molinari, donata al Comune dal figlio Gabriele negli anni ’80. Non indifferente è, inoltre, la parte di opere proveniente da donazioni effettuate da eredi di autori partannesi (di Calogero Colicchi, di Franco Caracci e di Domenico Bruno). Degno di nota, infine, il “Fondo Librario Specialistico in Materia di Agricoltura” affidato alla Biblioteca di Partanna dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana. Scorrendo il Registro delle entrate, però, ciò che impressiona favorevolmente è il gran numero di opere provenienti da “donazioni” da parte di singoli cittadini. Ne abbiamo individuate circa un migliaio proveniente da ben 25 “donatori”, ma forse sono ancora di più. Non meno sorprendente è, tuttavia, il numero degli avventori per consultazione in loco o per richiesta di prestito: decine al giorno e di tutte le età e condizioni sociali.


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Tasse locali

L'addizionale irpef nei comuni del Belice

ro di nuovo in crisi “giornalistica”, ma come sempre il direttore mi ha preso per i capelli e mi ha trasmesso le dovute “consegne”. Stavolta i pianti di un uomo non hanno intenerito nessuno, anzi. Credo che ormai si sia creato quel sottile misterioso rapporto che lega Bruce al suo fedele maggiordomo. Dalla corrispondenza di amorosi sensi giornalistici e da un dibattito tutto interno è nata una ricerca giornalistica che mi auguro faccia discutere. Nei meandri della rete abbiamo scoperto un’indagine compiuta dall’Ufficio Studi della CGIA, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre che denuncia che le Addizionali Comunali Irpef costano ai contribuenti molto più di TARI e TASI messe assieme. L’addizionale comunale IRPEF è una imposta istituita nel 1998 e successivamente modificata tra il 1999 e il 2007. L’aliquota viene stabilita da ogni Comune fino a un limite massimo dello 0,8%. L’Irpef è pagata da tutti i contribuenti, fatta eccezione per quelli che sono già soggetti alle imposte sui redditi delle persone giuridiche, a quelli che possiedono solo redditi esenti Irpef (o redditi soggetti a tassazione separata) e contribuenti che possiedono un reddito imponibile Irpef inferiore alle soglie minime contemplate. Per l’Addizionale comunale IRPEF, nel 2009 e nel 2010 vigeva il “blocco” delle aliquote. Solo nel 2011 e poi definitivamente nel 2012 è stata ridata la possibilità ai Sindaci di aumentare le aliquote sino ad un valore massimo dello 0,8%. Analizzando quelle applicate nei 108 Comuni capoluogo di provincia, si nota che sono 60 i Sindaci che hanno elevato l’aliquota al livello massimo dello 0,8%, anche se in molti hanno riconosciuto delle soglie di esenzione ed in tantissimi hanno applicato un'aliquota per scaglioni progressivi; solo Trento e Gorizia non applicano l’addizionale comunale Irpef; una dozzina di Comuni hanno aumentato le aliquote nell’ultimo anno, mentre sono solo un paio quelli che hanno ridotto il prelievo. Ma, considerato che né Batman né il direttore vivono a Mestre, ma hanno una residenza locale, vediamo cosa è successo nella Valle del Belice. Il Comune di Gibellina prevede attualmente un’aliquota unica dello 0,50; e dal 2001 ad oggi non ha modificato tale sistema di tassazio-

ne. Il Comune di Santa Ninfa e quello di Partanna, a decorrere dall’anno d’imposta 2013 applicano un’aliquota unica pari allo 0,80; rispetto al 2012 i rispettivi consigli comunali hanno approvato un aumento passando dallo 0,50 al massimo consentito dalla legge. Anche il Comune di Poggioreale ha modificato parzialmente il sistema di tassazione, mentre prima del 2011 prevedeva l’aliquota unica dello 0,60, nel 2012 è passato ad una progressività per scaglioni prevedendo l’aliquota dello 0,6 applicabile a scaglione di reddito da euro 0 ad euro 15.000; l’aliquota dello 0,7 applicabile a scaglione di reddito da euro 15.001 ad euro 28.000; l’aliquota massima dello 0,8 applicabile a scaglione di reddito da euro 28.001 in poi. Successivamente, Poggioreale ha voluto applicare un sistema veramente progressivo per scaglioni; ed infatti attualmente prevede l’aliquota dello 0,80 per i redditi superiori ad € 75.000,00 annui; l’aliquota dello 0,75 per la fascia di reddito compresa tra € 55.000,00 e € 75.000,00; l’aliquota dello 0,70 per la fascia di reddito compresa tra € 28.000,00 e € 55.000,00; l’aliquota dello 0,65 per la fascia di reddito compresa tra € 15.000,00 e € 28.000,00; l’aliquota dello 0,60 per la fascia di reddito compresa tra € 0,00 e € 15.000,00. Il Comune di Salaparuta mentre fino al 2011 prevedeva l’aliquota unica dello 0,50, attualmente applica un aliquota dello 0,70, ma esenta i contribuenti con reddito sino a Euro 9.000,00. E’ chiaro ed evidente che i cittadini di Partanna e Santa Ninfa sono i più tartassati come tassazione IRPEF comunale, ma vi è di più. Un uomo single docente precario con un reddito annuo di € 8.000,00, se risiede a Salaparuta non paga nulla; se risiede a Poggioreale paga € 48,00; se risiede a Gibellina paga € 40,00; se risiede a Santa Ninfa o a Partanna paga € 64,00. Un pensionato con la pensione contributiva annua di € 9.500,00 se risiede a Salaparuta paga € 67,00; se risiede a Poggioreale paga € 57,00; se risiede a Gibellina paga € 48,00; se risiede a Santa Ninfa o a Partanna paga € 76,00. Dai dati raccolti in rete,

diffusi dall’Istat, il Comune di Gibellina è il terzo comune con l'età media più alta (45,2) nella Provincia di Trapani con un reddito medio nel 2011 di 7.686 pro-capite, ed ancora non ha approvato il bilancio di previsione del 2014. Il comune di Partanna che ha un’aliquota al massimo consentito dalla legge è quello con un reddito medio nel 2011 di 7.897 € pro-capite, ovvero i partannesi sono i più ricchi tra gli abitanti dei comuni dell’Unione, e si contraddistinguono per essere il terzo comune della provincia con la più alta percentuale di coniugati. Il comune di Santa Ninfa che si contrassegna anch’esso per avere l’aliquota unica al massimo consentito dalla legge, ha anche il triste primato di essere il comune con il più basso Tasso di Natalità (6,3) nella Provincia di Trapani e con un reddito medio pro capite pari ad € 6.546,00. Il comune di Poggioreale è il comune più piccolo per numero di abitanti (1.505) nella Provincia di Trapani con un reddito medio nel 2011 di 6.502 € pro-capite. Il comune di Salaparuta è il terzo comune con reddito medio pro capite più basso pari ad € 6.274,00. Unite tutti questi dati e avrete un quadro che ai miei occhi appare chiaro. Forse si sta meglio dove credono di stare peggio? Batman ritiene che mentre come contribuenti ci siamo concentrati sulla TARI e sulla Tasi perché per rispettare le scadenze abbiamo fatto e faremo lunghe file in banca e in posta, mettendo mani in tasca, e pagando senza toccare con mano i benefici che dovrebbero essere garantiti con il nuovo sistema di tassazione locale; come cittadini avremmo dovuto osservare bene e meglio proprio l’addizionale comunale IRPEF che mensilmente ci “toglie” risorse alla fonte, decurtando stipendio e pensione, e riducendo i nostri consumi a vantaggio della tassazione locale. Ed ancora non è finita, se questi sono i dati del 2013, cosa succederà quando potremmo finalmente leggere “integralmente” i dati MEF ed Istat riferiti al 2014? Batman

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ToponomasticaQUINDICINOVEMBRE2014

“ZAHATEDDU”Agli albori della storia di Partanna

Crocevia di genti e popoli fra i più eterogenei, culla di straordinarie cul- Zacatello” e, come prima ricordato, ture, la Sicilia è terra di antica e nobile stirpe, enorme e tormentata, ha con- il definitivo via Zagato. Il termine tribuito al progresso della civiltà, dando luminosi esempi di amore per la ricorda l’antico dazio di cibarie polibertà e di autentico culto per l’umanità. Nel suo longevo contatto con i sto nella confluenza tra le porte dominatori, quella che lasciò nell’isola un segno profondo e duraturo, fu la Fontana e Mulè, forse via maggioconquista degli arabi nell’827, popolo insediato sulla sponda africana del re del borgo sotto i Normanni o gli mare Mediterraneo. Dopo il definitivo contatto con il mondo islamico l’isola Aragonesi, quando esso poggiava godrà di un lungo periodo di prosperità culturale ed economica, grazie alle a ridosso del colle. Nel fluire ininingenti disponibilità di risorse produttive, tecnologiche e ideologiche. A Par- terrotto della vita di una comunità tanna il primitivo villaggio contadino, in prossimità dell’abitata pianura del- approdano, come relitti su un’isola, la Fontana, nella sua progressiva espansione atti e gesti, costumi e mimiche, ogterritoriale aveva seguito una spinta direzio- getti e simboli, riti oggi perduti e, nale verso oriente, dove erano le pendici della talvolta, riattualizzati. Nell’orizzonte collina. Secondo il prof. Benedetto Patera le delle variegate esperienze la nostra origini del nostro sito urbano sono anteriori al terra riscatta la precarietà del vivere X secolo e possono riallacciarsi a quel proces- quotidiano, rinsalda i vincoli sociali, Partanna - Via Zagato so di rivalutazione delle campagne e di ripo- ricostruisce periodicamente la sicupolamento delle plaghe interne dell’isola, che rezza esistenziale dei suoi membri. hanno caratterizzato la vita della Sicilia duran- A ragione della sua storia, Partanna conserva sapientemente i retaggi delte la dominazione araba. Anche se è certo che le antiche vestigia con occhio vigile al futuro, memore tra l’altro dell’antico il nucleo di contadini musulmani non fu il più percorso di paese altrettanto sobrio, eppure altrettanto magniloquente. antico stanziamento umano nel territorio, il Antonino Pellicane loro apporto nelle nostre contrade fu significativo e di indubbio valore perché fece rinverdire le campagne, sfruttando soprattutto l’abbondanza idriPartanna - Zahateddu ca che caratterizzava tutta la zona e che ha consentito l’introduzione di pregiate colture come il cotone, la seta e l’arancio. La città, quando Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013 Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” da piccolo casale cominciò a svilupparsi fu, perAzione: C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nelle lingue straniere) tanto, nell’ambito della pianura dove sorgevano le chiese di Santa Lucia e San Biagio fuori le mura; C-1-FSE-2014-562 infatti svariate testimonianze indicano la presenSoggiorni linguistici a Londra a.s. 2014/2015 za di antichi insediamenti a ridosso della Fontana, “INDEPENDENT USER” e “VANTAGE” ma che oggi non si rintracciano più perché sostituiti dalle colture. La zona da cui iniziò la spinta direzionale espansiva del borgo fu il quartiere noto CORSO DI INGLESE A LONDRA PER GLI al popolo col nome di “Nzalateddu”, digressione e STUDENTI MERITEVOLI DEL LICEO CLASSICO trasposizione linguistica dell’arabo “Zahateddu”, posto o occidente. L’analisi della pianta topogra“PANPALEO” E DEL LICEO DELLE SCIENZE fica dell’urbano di Partanna, fatta per la Rettifica UMANE “GENTILE” del Catasto Fondiario nel 1846, fa evidenziare che il sito è divulgato come “strada dello Zacatello”, a A partire dal prossimo dieci e undici cui si sostituì negli anni l’attuale denominazione novembre, due gruppi da quindici studenti di via Zagato che, tracciata in direzione Nord-Sud, ciascuno dei licei “Pantaleo” e “Gentile” di doveva essere allora la strada principale, mentre Castelvetrano parteciperanno ad un soggiorno molto probabilmente due viottoli la collegavano di studio a Londra per il miglioramento delle con la contrada Fontana, per sopperire ai bisogni conoscenze della lingua inglese e l’acquisizione di approvvigionamento idrico. Sono rilevanti gli delle certificazioni europee, livelli B1 e B2. I influssi del mondo arabo nello sviluppo delle nocorsi dureranno sessanta ore su tre settimane stre arti (pittura, ceramica) o in architettura, tanto di permanenza. che il sistema di ideazione dei cortili rispecchiava l’evoluzione dell’“aziqqa”, il vicolo cieco della città islamica di cui in parte si conserva il carattere L’iniziativa è rivolta agli studenti dell’ultimo e originario di “microcomunità.” Il cultore di storia penultimo anno che, in ciascuna classe, si sono distinti patria, prof. Antonio Varvaro Bruno in una sua inper i risultati scolastici ottenuti. teressante ricerca storica si sofferma sui numerosi arabismi di cui è infarcito il nostro vernacolo con Si premia perciò il merito scolastico e si fornisce a nomi comuni di cose e dei verbi da essi derivati ciascuno di essi la possibilità di migliorare la (sciroccu, zimmili, funnacu, gabella, bummulu, conoscenza della lingua inglese, strumento sempre più quadara), oltre ai toponimi di alcune località (Marimportante per il pieno inserimento nella moderna sala da Marsa Allah: porto del dio; Alcamo da Alsocietà globalizzata. Qama: terra fertile; Sciacca da Aqqah: fenditura; Caltagirone da Qal’ At Ganum: rocca), dei cognomi di alcune famiglie locali: Favara (consolazione I soggiorni studio sono finanziati dalla Comunità di Dio); Mulè (padrone); Saladino (prosperità della Europea, FSE – PON, azione C1. religione); Zappalà (potenza in Dio), delle aree rurali: Camarro (terra coltivata con vigneti); Raffi (terL’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli reno irriguo e ricco di sorgive); Magaggiari (luogo alunni che si apprestano a partire e dalle rispettive pietroso); Binasina-Binaia (terra della nostra genfamiglie. Grande soddisfazione è stata espressa dal te); Cassaro (luogo fortificato, castello); Zangara Dirigente Scolastico, dott.ssa Gaetana Maria Barresi, la (terra fiorente, ricca di vegetazione.) Per ultimaquale sottolinea la valenza educativa dell’attività e re, uno sguardo all’antico “Zahateddu”, divenuto l’opportunità di premiare l’impegno degli alunni nella seconda metà dell’Ottocento “Strada dello

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meritevoli.


Partanna La castelvetranese Gaia Bono prima alle gare regionali di sciabola QUINDICINOVEMBRE2014

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n data 25 ottobre presso il Pala Carelli di Caltanissetta si è svolta la Prima Gara Regionale di Sciabola, Fioretto e Spada valevole per il Titolo Regionale 2014/2015. L’atleta Gaia Bono di Castelvetrano, seguita e guidata dal Maestro Federale Giuseppe Pugliese, è riuscita ancora una volta a salire sul gradino più alto del podio nella categoria Ragazze/Allieve, primeggiando sia sulle atlete della categoria Ragazze cui lei fa parte, che sulla categoria Allieve. All’indomani della vittoria Gaia è subito ritornata ad allenarsi per preparare la prima gara nazionale a Zevio ( Verona) prevista per il 16 novembre,

nei nuovi locali messi a disposizione dalla Chiesa Santa Lucia di Castelvetrano dove

vengono tenute lezioni per tutti coloro che già praticano scherma e per coloro che vogliono intraprendere questo sport.

Soluzione del cruciverba di p.17 del n. 9 (ottobre 2014) di Kleos

PARVA FAVILLA

Anche Partanna a rischio … esondazione/inondazione? Venerdì 7 novembre le scuole a Partanna sono rimaste chiuse. Si è saputo poi che il motivo era da ricercarsi in un “allarme rosso” diffuso dalla Protezione Civile per una probabile “bomba d’acqua” prevista per quella giornata. Per la verità, le previsioni per Partanna parlavano di circa 6 mm di pioggia (pure a Roma le scuole erano state chiuse, ma per una previsione di 12 cm di pioggia). Per fortuna, come per la Città Eterna, anche per Partanna alla fine tutto si è risolto in una bolla di sapone. Ma, tant’è! Forse, l’occasione era buona per affacciarsi agli onori della cronaca, anche se per un primato di certo non invidiabile. A meno che la decisione drastica adottata dagli Amministratori Comunali non sia scaturita da una “cattiva coscienza”. La cattiva coscienza di chi dovrebbe tenere in ordine le vie di deflusso delle acque piovane e, forse, non si sentiva perfettamente in regola. Siamo proprio certi, infatti, che le caditoie delle fogne urbane siano perfettamente sgombre? La realtà è che ad ogni pioggerella l’acqua, piuttosto che inabissarsi fra le sbarre delle grate delle caditoie, esonda creando fantasiosi zampilli e trasformando le strade in veri e propri fiumi. Ora, siamo proprio certi di poter guardare al fenomeno “inondazione” con malcelato compiacimento fidando sul favorevole andamento orografico del territorio? O non si deve, piuttosto, tremare al pensiero che almeno un terzo della popolazione da alcuni decenni risiede nella zona pianeggiante del nuovo centro? E se la pioggia che cade lungo le pendici occidentali della Montagna e ad ovest dello spartiacque costituito dal crinale lungo il quale si sviluppa il Corso Maggiore non riesce a defluire lungo i cunicoli della fognatura che fine farà? E allora, oltre che ricorrere a facili espedienti, quale la chiusura delle scuole, non sarebbe, piuttosto, il caso di provvedere nell’immediato alla pulitura dei tombini? E a lungo termine, non sarebbe il caso di provvedere alla salvaguardia delle pendici, di ripristinare le caditoie trasversali improvvidamente cementate, di potenziarle là dove esistono e di crearne di nuove nei punti strategici?

APERTURA

DOMENICA 23 NOVEMBRE

Cell. 329-3615066

Tel. 0924-200305 13


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Provincia di Agrigento VI rassegna teatrale di Calamonaci di Enzo Minio

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’ già pronto il cartellone della VI edizione della rassegna di teatro dialettale siciliano “Città di Calamonaci – Premio Giovanni Raffiti – che prenderà il via il prossimo 8 dicembre e che si concluderà il 7 marzo dell’anno prossimo. Il direttore artistico Enzo Raffiti, ha anticipato che il programma degli spettacoli prevede la messa in scena di ben 9 opere teatrali, tra cui faranno spicco una compagnia teatrale nazionale, diverse associazioni regionali e tre gruppi locali, quest’ultimi con decenni di esperienza teatrale. Tra i nomi delle compagnie partecipanti vi sono quelli dell’Accademia dei Guitti di Caltanissetta e della compagnia “Antidoto” di Gela che nell’ultima edizione hanno fatto incetta di premi. La rappresentazione delle opere si svolgerà, come di consueto, al teatro Aldo Nicolaj del centro sociale, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e della Pro Loco di Calamonaci. Si tratta di tre spettacoli in scena a dicembre, di altrettanti

a gennaio, di due a febbraio e dell’ultimo a marzo, con l’aggiunta della serata finale per le premiazioni e i riconoscimenti da assegnare a tutte le compagnie. Gli appuntamenti del cartellone sono ormai definitivi e li pubblichiamo in anteprima. A dicembre, l’8, lunedì, nella festa dell’Immacolata, a fare il loro debutto a Calamonaci saranno Toti e Totino che reciteranno per conto del Teatro Stabile Nisseno ne “Il ratto delle Sabine". Il 20, sabato, arriverà l’associazione teatrale “La svolta” di Licata che porterà in scena l’esilerante commedia di Calogero Maurici di Burgio dal titolo “Ora ca a mamma muriu, cu su teni u papà”. A cavallo delle festività natalizie, il 27, sabato, la compagnia del Teatro Stabile Insieme di San Cataldo presenterà “E si capitassi a tia”. L’associazione nissena ha vinto il premio nel marzo scorso del migliore attore caratterista. Il 6 gennaio del 2015, un martedì, arriva per la prima volta a Calamonaci una compagnia nazionale. Un gruppo di attori romani e napoletani della produzione Diaghilev di Roma rappresenterà Antonio Grosso in “Venerdì 17”. E’ il turno il 17 gennaio di un’associazione, già nota al pubblico agrigentino, per essere stata vincitrice nella scorsa edizione del premio come migliore attore protagonista. Si tratta della compagnia teatrale “Antitodo” di Gela che metterà in scena la commedia “La fortuna con la F maiuscola”. Il 31 gennaio, sabato, ancora un lieto ritorno, quello degli attori dell’Accademia dei Guitti di Caltanissetta che presenta Giorgio Villa in “L’eredità dello zio canonico”. Calamonaci- L'associazione Teatro Amicizia Allavam

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Calamonaci - Gli attori di Calamonaci in scena

Villa è stato più volte premiato a Calamonaci negli anni scorsi. Le due compagnie, impegnate al “Nicolaj” a febbraio, sono il 6 febbraio, venerdì, la Compagnia dell’Isola di Sciacca che presenterà l’opera “Cose che capitano” e il 21 febbraio, sabato, gli attori dell’associazione Teatro e Amicizia Allavam di Ribera reciteranno “U misi a lu friscu”. La compagnia nel 2014 ha ottenuto il premio del giornale quotidiano La Sicilia. L’ultimo appuntamento è quello di marzo, il 7, sabato, quando la locale associazione culturale, teatrale “Calamonacinscena” chiuderà la rassegna con la commedia “Ha da passà ‘a nuttata”. La giovane compagnia di Calamonaci si è resa protagonista in estate di un “tour de force” che ha visto gli attori impegnati nella recita di “U sapiti com’è” in ben nove piazze siciliane. “Abbiamo lavorato per l’organizzazione della rassegna – ci dice il direttore artistico Enzo Raffiti di Calamonaci – affrontando diverse difficoltà, soprattutto quelle finanziarie. Dobbiamo ringraziare l’amministrazione civica, la Pro Loco, gli sponsor e soprattutto saremo grati a quanti, numerosi come negli anni scorsi, vorranno venire a gustare le pieces del teatro dialettale siciliano”.



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Cultura popolare

Lu firraru

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Lu firraru” era il maniscalco; chiamato così perché poneva i ferri sotto gli zoccoli degli equini. Quando i buoi si utilizzavano per lavorare nei campi, generalmente aggiogati all’aratro, era necessario mettere anche a loro i ferri agli zoccoli, per non farli consumare e per proteggerli dalle malformazioni del terreno. Siccome lo zoccolo del bue è più piccolo, si apponevano “li mezzi ferri”. In questo caso i buoi si definivano “voi a lavuri” (buoi adattati al lavoro). Siccome i cavalli, a differenza del mulo e dell’asino, sono degli animali che si “appagnanu” (imbizzarriscono) con molta facilità, mentre si applicavano i ferri agli zoccoli, il maniscalco doveva riconoscere gli stati d'animo di questi animali e comprenderne le intenzioni e, quindi, prevederne scatti improvvisi. Quando qualcuno di questi animali era irrequieto o tirava calci, il maniscalco, per farli stare fermi, doveva usare “lu turcituri” (strumento con spago, che stringe il muso provocando dolore). Il maniscalco forgiava i ferri a forma di U e, ancora incandescenti, li poneva, con lunghe tenaglie a becco d’anatra, sugli zoccoli per modellarli. Ricordo ancora l'odore acre dell'unghia bruciata, che esalava in quel momento. Quindi, fissava il ferro sullo zoccolo con chiodi di ferro dolce e, infine, cospargeva l’unghia di grasso, per renderle più morbide. Oggi esistono ferri fatti di gomma, plastica, cuoio o di un laminato composto di queste sostanze, inchiodato o incollato allo zoccolo. Alcuni ferri specializzati sono fatti di magnesio, titanio o rame. Siccome lo zoccolo protetto dal ferro continua a crescere senza consumarsi, ogni 40 giorni circa è necessario pareggiarlo, cioè accorciarlo manualmente; se ciò non avvenisse gli equini si troverebbero con gli zoccoli troppo lunghi che

Musica

causerebbero problemi alla deambulazione stessa. I ferri di cavallo che io vedevo mettere, quando ero ragazzo, erano sempre dotati di ramponi, una specie di tacco sporgente in basso all'estremità posteriore, per fornire una maggiore presa sul terreno. “Lu firraru”, inoltre, tosava cavalli e muli; gli asini restavano col pelo lungo. Allora lo strumento per tosare era manovrato da un ragazzo che girava una manovella, attraverso un filo di trasmissione interno ad un tubo flessibile. Egli, come molti artigiani di allora, lavorava all’aperto, lungo le strade o davanti al suo botteghino, una stanza piccola dove conservava l’attrezzatura. Generalmente andava a prestare la sua opera a domicilio. Fra i pochi attrezzi di lavoro che disponeva c’era il banco di lavoro e il cavalletto a tre piedi che serviva per poggiare lo zoccolo, per le ultime rifiniture con la raspa e la lima. L’applicazione dei ferri è antichissima, poiché ci sono stati alcuni rinvenimenti di epoca romana. Il maniscalco più bravo, oltre che essere un esperto nella ferratura degli animali da tiro, poteva eseguire, sfruttando la sua esperienza, interventi chirurgici di lieve entità, quali incisioni di pustole, cauterizzazione di piaghe, sapeva levare spine o altri oggetti appuntiti infilatisi casualmente negli zoccoli. Una volta ho visto "sagnare" (fare un salasso) ad una mula, e come emostatico usare mezza fava secca "spicchiata e munnata" (aperta in due e con la buccia tolta), pressata sul piccolo taglio. Anche il fabbro ferraio era chiamato “firraru”, perché lavorava il ferro, ma generalmente era chiamato “chiavitteri”, per la sua specialità nel costruire grosse chiavi e serrature che si usavano allora: “li toppi”.

Vito Marino

a cura di Salvo Li Vigni e Pinob 1. DAVID GUETTA – Dangerous 2. MEGHAN TRAINOIR – All about the bass 3. U2 – The miracle 4. THE AVENER – Fade out line 5. SIA – Chandelier 6. ANASTACIA – Lifeline 7. AVICII feat ROBBIE WILLIAMS – The days

9. ED SHEERAN – Don’t

Confusi e felici Confusi e felici di Massimiliano Bruno, con Claudio Bisio, Anna Foglietta, Marco Giallini, Massimiliano Bruno, Paola Minaccioni, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Rocco Papaleo; Italia, 2014; colore, durata 105’; commedia. ' risaputo, ormai, che il mondo è un posto nevrotico, così come sappiamo che la nevrosi ha invaso il cinema. Affrontare uno dei disagi maggiori della società del nostro tempo è indispensabile, ma si deve stare attenti a come rappresentarlo. Ci prova Massimiliano Bruno, dal 30 ottobre nelle sale italiane con Confusi e felici, un film da lui scritto, diretto e interpretato (nella parte del mammone Pasquale), in cui i ruoli della psicoanalisi si invertono: il medico è depresso e i pazienti, a modo loro, tentano di aiutarlo. Così conosciamo il serio e cinico dottor Marcello Bernazzani (Claudio Bisio) e una sfilza di personaggi grotteschi, dalla ninfomane alla coppia in crisi fino allo spacciatore stressato, sulle cui disavventure si basa il senso della storia per «farsi beffa delle avversità», come dichiarato dallo stesso Bruno. Un obiettivo apprezzabile attorno al quale, però, la trama gira senza mai centrarlo davvero, accompagnato da gag eccessive e spesso forzate, sembrando più interessato alla risata spicciola e goliardica che al problema della nevrosi in sé. Ne risulta una narrazione poco fluida, quasi zoppicante. Alla fine si esce dal cinema “confusi” – ma era necessario spendeLa locandina del film re 8 € per ‘sto film? – e “felici” un po’ meno. Elenia Teri

E

10. ENRIQUE IGLESIAS – Bailando

Dj Club Chart a cura Alemix dj 1. PITBULL – Fireball 2. DAVID GUETTA feat SAM MARTIN – Lo vers on the sun 3. DUKE DUMONT – Want look back 4. DAVID GUETTA – Dangerous 5. MEGHAN TRAINOR – All about that bass (red d3vils remix) 6. SAINT MOTEL – My type

a cura del dr. Francesco La Rocca

A ogni porcu ci veni lu so Sammartinu. Ad ogni maiale viene la sua fine.

Il proverbio sottolinea che chi si comporta male (e il maiale simboleggia la sporcizia sotto tutti gli aspetti) prima o poi sarà punito (verrà il momento in cui sarà macellato che è il periodo di San Martino - 11 novembre - per i maiali).

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Discovery Dance Parade

8. COLDPLAY – Ink

Film - Le nostre recensioni

Antichi Proverbi belicini

Le 10 canzoni più programmate dal 16 ottobre al 12 novembre 2014

7. SIA – Chanderlier (remix) 8. OLIVER HELDENS – Gecko 9. ZHU – Faded 10. MARTIN GARRIX – Virus


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Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Scudo dorsale di tartarughe e crostacei - 8. Pittore veneziano del Settecento - 14. Impegni gravosi - 15. Energia prodotta dal vento - 17. Nome del regista francese Besson - 18. Satellite naturale della Terra - 19. Tipo di pasta - 21. Carico che un animale da trasporto reca sulla groppa - 22. Elemento chimico di simbolo Au - 23. Variegato, multiforme - 24. Funzioni svolte al posto di un altro - 25. Rovigo - 26. Grosso pesce apprezzato per le carni pregiati e per le uova da cui si ricava il caviale - 27. Ingerire un liquido - 29. Residui di una lavorazione industriale - 30. Rallentatore - 31. Notizie senza fondamento - 33. Raggruppamento di squadre che partecipano a un torneo - 34. Sostanza liquida e untuosa - 35. Il più esteso oceano della Terra - 37. Pescara - 38. Segno grafico che rappresenta un suono della scala musicale - 39. Fascia di terra lungo il mare - 40. Società Italiana di Fisica - 41. Guancia - 42. Varietà di gesso - 43. Automobile per il trasporto pubblico di passeggeri - 44. Divinità della mitologia greca - 45. Rigoroso, intransigente - 46. Campione rappresentativo che resta immutato nel corso di sondaggi successivi - 47. Battuta spiritosa che viene fuori al momento opportuno 48. Fiore non ancora sbocciato. VERTICALI: 1. Stato degli Stati Uniti d’America - 2. Privo di coda - 3. Uno dei fiumi più lunghi d’Europa - 4. Antico altare - 5. Pisa - 6. Arcipelago situato nell’Oceano Atlantico - 7. Nel badminton si lancia con una racchetta - 8. Recipiente dove si mette l’uva per la fermentazione - 9. Imposta Comunale sugli Immobili - 10. Ente Autonomo - 11. L’epoca geologica più recente 12. Apparecchi che producono luce - 13. Uccello simile all’anatra - 15. Elemento chimico di simbolo He - 16. Discussione animata - 19. Principale costituente delle zanne di elefanti - 20. Uno dei Grandi Laghi dell’America settentrionale - 21. Tranquillo, calmo - 23. Narrazione, racconto - 24. Rapido, celere - 26. Selezione, cernita - 27. Unità di misura del petrolio greggio - 28. Appassionato di cinema - 29. Tipo particolare di motocicletta - 30. Ricostruito - 32. La città dei Sassi - 33. Rotazioni intorno al proprio asse - 35. Generatori di corrente elettrica continua - 36. Figura geometrica - 37. Ciascuno dei punti di cui si compone un’immagine digitale - 38. Unità di misura della velocità di una nave - 39. Asta che comanda movimenti meccanici - 40. Intero, intatto - 41. Corpo allo stato aeriforme - 42. Ciascuna delle partite in cui si divide un incontro di tennis o di pallavolo - 43. Tempo Atomico Internazionale - 45. Nota musicale - 46. Personal Computer.

L'artista del mese DAVID GUETTA - Dangerous di Salvo Li Vigni

C

ari lettori Kleossiani, questa settimana vi propongo “Dangerous”, il nuovo singolo di David Guetta, artista francese poliedrico che inizia la sua carriera negli anni '80 come dj in un club parigino, suonando prettamente musica commerciale. Dopo qualche anno riesce a pubblicare il suo primo singolo che riscuote un discreto successo nei club transalpini. Ma la svolta nella sua carriera avviene nel 2001, quando fonda insieme a Joachim Garraud, la “Gum Productions”, e nello stesso anno pubblica il suo primo singolo di grande successo, Just a Little More Love, con il cantante americano Chris Willis. Da lì in poi Guetta comincia a pubblicare singoli e album sempre più di successo, fino ad arrivare a girare il mondo con i suoi tour. Che altro dire su questo artista dj-produttore francese più di quanto si è detto? Possiamo ricordare alcuni dei suoi singoli di maggior successo come “Love is gone”, “When lover takes over”, in collaborazione con Kelly Rowland , “Sexy Bitch” con Akon, “One love”, “Gettin’ over you”, fino ad arrivare a quest’ultima hit “Dangerous”, disco di platino in Italia ed in cima alle classifiche di mezza Europa. Questa volta la collaborazione è con Sam Martin, emergente talento vocale. Dangerous però, segna, per il talentuoso artista francese, un distacco dalle ultime produzioni. Infatti la traccia ha un'infallibile melodia pop, con bpm non troppo elevati e un’intro classica caratterizzata da piano e archi, poi la potente voce di Sam Martin e un synth arpeggiato hanno fatto il resto.

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Lettere al direttore Messe nere anche a Castelvetrano - Che i genitori vigilino sui propri figli

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nequivocabile l’affermazione di Fra' Alfio a conclusione della Messa domenicale del nove novembre scorso. Dall’altare della Chiesa dei frati cappuccini di Castelvetrano è partito l’accorato invito rivolto ai genitori di vigilare attentamente sui figli, soprattutto adolescenti, che attratti dal gusto del mistero e dell’esoterismo si fanno circuire dagli adepti delle sette sataniche, operative anche a Castelvetrano. Il fenomeno delle sette dedite a magia, occultismo e satanismo è in tale diffusione in tutta Italia che già nel 1998 era stato elaborato un rapporto del Dipartimento di P.S. del Ministero degli Interni e nel 2006, presso il Dipartimento anti crimine della Polizia di Stato, è stata istituita la Squadra anti Sette (SAS) che coordina il lavoro delle Squadre mobili provinciali. I risvolti criminogeni delle sette, soprattutto quelle sataniche, sono allarmanti: si registrano minacce, violenza morale, lesioni, abusi sessuali, spaccio di droga, induzione al suicidio, profanazioni di cimiteri, furti, maltrattamenti di animali. Secondo don Aldo Bonaiuto, animatore generale del Servizio AntiSette dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che collabora con la SAS della Polizia di Stato, il satanismo si articola in tre livelli. Il livello più basso è quello del “satanismo acido giovanile”, costituito soprattutto da adepti giovani dediti spesso all’uso di stupefacenti e che praticano il vilipendio di cadaveri, i sacrifici di animali...”. Entrare in questo mondo è assolutamente deleterio. Gli adepti subiscono un vero e proprio lavaggio del cervello. Devono assistere alle Messe nere il cui rituale è il contrario delle messe cattoliche, rinunciare al nome di battesimo per assumere quello di un demone, rifiutare le vecchie amicizie e accettare solo quelle della cerchia satanica; devono diventare crudeli verso uomini e animali usati per i sacrifici a Satana durante le messe nere. Scenari medievali? Favole metropolitane? Sembra di no, stando alle affermazioni di eminenti esponenti del mondo religioso e laico. Che il diavolo esista recentemente l’ha ribadito a chiare lettere anche Papa Francesco, nell’omelia del 30 ottobre, "A questa generazione – a tante altre – hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui”. Anche il mondo scientifico parla dell’esistenza del diavolo la cui “frequentazione” produce come possibile conseguenza (una tra le tante!) la possessione diabolica chiamata, in termini scientifici, “sindrome diabolica”. A dichiararlo è lo psichiatra e psicoanalista Simone Morabito che specifica, documentandole con videocassette, le mani-

festazioni di tale sindrome: psicopatologiche (agitazione analoghe a quelle dei pazzi in fase acuta), paranormali (parlare lingue ancestrali, accusare i presenti di peccati commessi nel passato, prevedere cose naturali del futuro), antisacralità (avversione al sacro, terribili bestemmie). Il fenomeno delle possessioni è in continuo aumento e a dichiararlo è padre Amorth, il noto presbitero paolino che ha al suo attivo migliaia di esorcismi. Secondo padre Amorth, la colpa è da ascrivere alla vita sregolata fatta di sesso, droga, ricerca del potere, del denaro, del successo, del benessere ad ogni costo. L’esorcista fa riferimento ai giovani dicendo: “ormai si sono deliberatamente consegnati nelle mani di Satana. Alla Celebrazione Eucaristica prediligono le messe nere e le sedute dai maghi. Queste azioni distorte e occulte prima li fanno cadere in peccato mortale e poi li fanno andare incontro alla possessione diabolica, con conseguenze fisiche e psicologiche destinate a durare anni interi”. Da questo scenario inquietante, a quanto pare presente anche nella nostra “tranquilla” Castelvetrano, emerge la necessità di una responsabilità genitoriale attenta e vigilante che sappia cogliere dai comportamenti dei figli i segni di possibili coinvolgimenti in sette sataniche. Su questo esiste un decalogo significativo. I giovani interessati al satanismo hanno l’abitudine di procurarsi piccole ferite sulle braccia, con spille o lamette. Spesso si sdraiano sul letto, in silenzio, e cominciano a guardare il soffitto per ore. A volte si fanno tatuaggi con simboli satanici (croci rovesciate, il numero “666”, volti di demoni). L’abbigliamento è rivelatore: tendono a indossare ciondoli o medagliette con immagini e simboli satanici, insieme ad abiti neri. Molto diffuse le magliette di gruppi musicali di rock satanico e con immagini blasfeme. Bisogna fare caso alle letture (libri di occultismo e magia), alla musica (metallara e rock con inneggiamenti a Satana). Un indicatore possono essere le copertine dei CD e i poster che compaiono sui muri della cameretta (se hanno immagini blasfeme, sanguinarie o se raffigurano simboli satanici). Attenzionare anche il linguaggio (bestemmie) e il comportamento (iniziano a non sopportare qualunque cosa appartenga al mondo della religione cristiana - preghiere, Messe, immagini sacre). La presenza di uno o alcuni di questi segni deve portare i genitori a potenziare il dialogo con i figli per scoprire le possibili cause del disagio facendo sentire il calore della propria amorosa presenza. Rosaria Giardina

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Psicologia

Play Therapy, il Gioco nella relazione terapeutica con i bambini I giochi dei bambini non sono giochi e bisogna considerarli come le loro azioni più serie M. De Montaigne

La Play Therapy è un settore d'intervento terapeutico ed educativo che si fonda sul gioco per aiutare i clienti a limitare o risolvere le proprie difficoltà psicosociali e a ottenere una crescita e uno sviluppo ottimale. Il gioco concorre fattivamente allo sviluppo sociale, fisico e cognitivo, e in particolare contribuisce al benessere emotivo sia dei giovani che dei bambini. Gli approcci basati sul gioco forniscono i seguenti benefici: • Assicurano sicurezza e controllo. • Permettono la libera esplorazione di se stessi. • Promuovono padronanza e capacità nella risoluzione dei problemi. • Sostengono una moltitudine di processi di sviluppo. • Favoriscono il sollievo dallo stress. • Contribuiscono allo sviluppo dei processi di autoregolazione. • Consentono la costruzione di un attaccamento sicuro e delle relazioni. Il gioco qui inteso dovrà essere eseguito in un periodo determinato, dovrà essere un’attività volontaria, svolta all'interno di regole definite, accompagnata da senso di gioia e con la consapevolezza di vivere un'esperienza "al di là" della vita ordinaria. Lo sviluppo di ogni individuo ripete lo sviluppo della sua razza, nel gioco s'imparano le regole della vita, il gioco prepara il bambino alla vita. Diversi autori fanno riferimento al gioco; Freud, Piaget, Vygotskij, Bruner, Ellis, Winnicott, Bateson, individuandone le principali caratteristiche: – è utile per gestire e dominare eventi traumatici; – consolida conoscenze e abilità; – favorisce lo sviluppo del linguaggio; – promuove la creatività; – facilita un livello di stimolazione ottimale permettendo eccitazione e rilassamento; – incrementa la capacità di testare e verificare la realtà. I bambini che giocano molto con la fantasia hanno la possibilità di capire meglio la differenza tra realtà e fantasia. E' sulla base di queste osservazio-

ni che possiamo dire che la Play Therapy utilizza il gioco come agente terapeutico, un agente terapeutico che possiede i fattori capaci di produrre effetti positivi nei clienti. Quest’ultimo è stato definito da Vygotskij come "la zona di sviluppo prossimale del bambino", ove il bambino, riferendosi al suo comportamento quotidiano, manifesta un comportamento superiore alla media della sua età. Un’altra forma di Play Therapy è quella Familiare. In questa tipologia di interventi è l’intera famiglia ad essere coinvolta in giochi e attività ludiche. Una forma particolare di intervento Familiare è la Filial Therapy. In questa modalità estremamente efficace, i genitori divengono gli agenti principali nel trattamento dei propri figli, in quanto vengono formati dal Play Therapist ad attuare delle sessioni di gioco non direttivo (centrate sul bambino) con i propri figli. Ogni attività è comunque adattata al livello di sviluppo del bambino per cui con il crescere dell’età e l’ulteriore sviluppo del linguaggio e delle capacità cognitive si utilizzano modalità di Play Therapy adeguate, in cui il linguaggio assume progressivamente una proporzione maggiore rispetto al gioco. La Play Therapy accoglie tutti questi meccanismi di cambiamento come possibilità di processo terapeutico, utilizza i principi terapeuti del gioco sostenendo il proprio cliente a raggiungere i propri obiettivi. Utilizza strumenti adatti per i clienti come l'uso di tecniche basate sui racconti di storie per bambini, giornali, raccolte di foto, giochi da tavolo, gioco fisico interattivo, tecniche artistiche, danza, burattini, maschere, espressioni teatrali, vassoio della sabbia. Il play therapist deve essere un professionista della salute mentale formato in Play Therapy, deve saper apprezzare e trovare divertente essere in relazione con i bambini, conoscere gli interessi dei bambini e adolescenti, mantenere un'atmosfera giocosa, sicura, di accettazione e d'interesse. Deve essere in grado di individuare e pianificare attività basate sul gioco sostenendo il cliente al raggiungimento dei propri obiettivi. Marilena Pipitone

Le farmacie di turno dal 15 novembre al 14 dicembre 2014 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

15 novembre

Ciulla R.

Dallo

Gagliano

Parisi

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Grimaudo

16 novembre

Ciulla R.

Dallo

Papa

Parisi

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lenzi

22 novembre

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Papa

Pace

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

23 novembre

Ciulla N.

Barbiera e Conf.

Rizzuto

Pace

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Licari

29 novembre

Rotolo

Dallo

Rizzuto

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

30 novembre

Rotolo

Dallo

Spinelli

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lombardo

6 dicembre

Galante

Barbiera e Conf.

Spinelli

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

7 dicembre

Galante

Barbiera e Conf.

Cardella

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Misuraca

13 dicembre

Dia

Dallo

Cardella

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Misuraca

14 dicembre

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Di Prima

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Montalbano

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