Kleos 14 febbraio 2015 web

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QUATTORDICIFEBBRAIO2015

Belice Ambiente, mi...che fame! di Antonino Bencivinni

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ulla gestione di Belice Ambiente c’è stato molto da dire (è stato detto che “si è dimostrato uno dei più grandi carrozzoni politico-clientelari della storia della Sicilia”), ma mai si era arrivato ad un discorso esplicito e devastante come quello fatto recentemente da Sonia Alfano attuale commissario straordinario regionale dell’Ato Belice. “Una gestione criminale, scientificamente studiata”, ha detto Sonia Alfano riferendosi a quella della Belice Ambiente, nella riunione del 5 febbraio con i sindaci dei paesi dell’Ato Belice. E ancora “Non accetto che chi si è mangiata la società, oggi venga a darmi lezioni di moralità”. Anche i sindaci e in particolare il sindaco di Partanna Nicola Catania non hanno avuto peli sulla lingua: “C’era già pronto – ha detto Catania – un colpaccio da 7 milioni di euro in danno ai cittadini”, riferendosi all’ottobre 2013 sul ruolo dei privati nel caso in cui si fosse chiusa la discarica di Campobello di Mazara. A Sonia Alfano ha fatto eco il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, che il 9 febbraio ha evidenziato: “Relativamente alla vicenda Ato Belice per la quale il Commissario nominato dalla Regione, Sonia Alfano, si è lanciata in dichiarazioni di una certa gravità, offensive e calunniose nei confronti dei commissari precedenti nominati dalla stessa Regione, vale la pena di far notare come la Alfano è a nostro avviso andata ben oltre il mandato conferitole, immaginando di aver ricevuto un potere divino sulla gestione dell’Ato Belice Ambiente, violando la natura del decreto di nomina e suscitando seri dubbi circa le reali intenzioni della Stessa. Non c’è alcun dubbio – ha continuato Cristaldi - che se la Alfano vede azioni illecite, illegittime o addirittura criminali è obbligata a rendere pubblici i fatti che l’ hanno portata a tali esternazioni, mentre non è sufficiente che dichiari genericamente di essersi rivolta alla Corte dei Conti o alla Procura della Repubblica”. E’ poi dell'11 febbraio il comunicato di Nicolò Maria Lisma che è stato prima per alcuni anni amministratore e poi liquidatore (ancora in carica) della Belice Ambiente, società che dopo Lisma per un certo tempo non è riuscita a trovare un commissario straordinario che la gestisse: si sono succedute le nomine di Leonardo Coniglio, Franco Regina, Pasquale Calamia, Silvia Coscienza fino ad arrivare a Sonia Alfano nominata commissario

straordinario della Belice Ambiente il 14 ottobre 2014. Dopo le esternazioni di Sonia Alfano del 5 febbraio scorso (alcune citate sopra), arrivano l'11 febbraio, come dicevamo, le dichiarazioni di Nicolò Maria Lisma: “In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, a più riprese, e riferite al Commissario Straordinario dei Comuni soci dell’ATO TP2 , Sonia Alfano, – si legge nel comunicato di Lisma – ritengo opportuno – benché abbia già conferito mandato ai miei legali di procedere al fine di ottenere l’integrale risarcimento dei danni da chiunque cagionati, anche in concorso, alla mia persona, al mio onore e alla mia dignità morale e professionale dai fatti, dagli episodi e dalle circostanze non veritiere e distorte esternate – precisare quanto segue: il 30.9.2013 è cessata, per legge, la gestione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti sino a quel momento di competenza del Liquidatore (ndr. che era lo stesso Lisma). A partire dall’1.10.2013, la gestione è stata affidata, in via esclusiva, a dei Commissari Straordinari, nominati dalla Regione. Questi, agendo in nome e per conto dei Comuni soci dell’ATO TP2, gestiscono, in via esclusiva, dalla predetta data dell’1.10.2013, anche le discariche e il Polo tecnologico di Castelvetrano. Per cui l’Alfano avrebbe dovuto muovere i suoi rilievi ai vari Commissari Straordinari avvicendatisi a partire dall’1.10.2013 e non certo a me. - ha continuato Lisma - Io non sono stato coinvolto nell’attività di gestione, né sono stato chiamato a condividere le scelte operative e gestionali poste in essere dai Commissari Straordinari (vedi, ad esempio, chiusura discarica, mancata iscrizione all’albo gestori, concessione in comodato gratuito degli automezzi, etc.)….I debiti della società sono stati generati nel corso delle amministrazioni precedenti all’assunzione dell’incarico da parte mia. La signora Sonia Alfano avrebbe dovuto documentarsi prima di lanciarsi nelle sue asserzioni diffamatorie”. Intanto è notizia fresca che il Tribunale Civile di Marsala ha deciso con sentenza n. 39/19 gennaio 2015, che i compensi dell’avv. Francesco Truglio (che era alla guida della Belice Ambiente prima di Lisma) erano legittimi; di conseguenza è stata rigettata la richiesta di restituzione di 56.859,52 euro avanzata dalla Belice Ambiente in liquidazione (allora guidata da Lisma)nei confronti dell’avv. Francesco

Il prossimo numero sarà in edicola il 14 marzo 2015 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

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Truglio per i suoi incarichi ricoperti dal 2007 al 2010, prima da presidente del Cda e poi da amministratore unico della Belice Ambiente. Francesco Truglio, si legge nell’atto di citazione del 30 luglio 2012, “dal mese di maggio 2007 sino al mese di maggio 2010 aveva ricoperto la carica, prima, di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Belice Ambiente e, successivamente a partire dal 22.11.2007, di Amministratore Unico percependo quali compensi per le cariche ricoperte la complessiva somma di 271.397,00 euro, di cui 92.630,00 per l’anno 2007, 90.000 euro per l’anno 2008, 61.000,33 euro per l’anno 2009 e 27.766,67 per i primi mesi del 2010”. La Belice Ambiente chiedeva nell’atto di citazione di “ritenere e dichiarare che il compenso percepito dall’avv. Francesco Truglio nella qualità di Amministratore Unico della Belice Ambiente deve essere ricondotto nel limite massimo consentito di 46.247,52 annui”. Il tribunale però a gennaio di quest'anno ha dato ragione a Truglio. Non potevamo non dedicare la copertina alla Belice Ambiente e al "rispetto" dei soldi della gente da essa dimostrato negli anni.

La più piccola lettrice di Kleos ammira la copertina del numero scorso

Sommario del n. 2 CASTELVETRANO - L'angolo del rimatore

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CASTELVETRANO - La pagina del "Ferrigno"

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STORIA LOCALE - Il Principato di Partanna con Guglielmo Graffeo

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PARVA FAVILLA - Sogni e misteri sui lampioni di Piazza Matrice

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GIOCHI E PASSATEMPI

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L'ARTISTA DEL MESE - MARK RONSON feat BRUNO MARS – Uptown Mars

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ECONOMIA - La nullità della cartella esattoriale

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FARMACIE DI TURNO - dal 14 febbraio all'8 marzo 2015

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SPORT - Kick Boxing il Team Phoenix occupa il podio in diverse categorie

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PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2007-2013 Nota Ministeriale Prot. n. A00DGEFID/16 del 07/01/2013 C1 – FSE 2014 1104 – Migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani “English! What else?” 80 ore 4 settimane – REGNO UNITO Per valorizzare le eccellenze Per acquisire certificazione linguistica Per interagire con nuove realtà Per conoscere e sapere fare 15 alunni delle 3e e 4e classi studieranno e conosceranno il Regno Unito dalla seconda decade del mese di giugno alla seconda decade del mese di luglio 2015 Importo complessivo finanziato € 82.517,86

Il Dirigente Scolastico Prof. Pietro Ciulla


Castelvetrano

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Continua l'opera di "recupero" dei ricordi del preside Antonio Ferri, relativi a momenti particolari della vita di Castelvetrano. Le foto si trovano anche nel sito www.giornalekleos.it .

Importanza dei ricordi Sono convinto che i nostri ricordi belli o brutti, non devono essere cancellati. Questa convinzione sta alla base dell'esigenza di restituire, sopra tutto, agli alunni che hanno frequentato il “G.B.Ferrigno”, anni 92/1993 - 2005/2006, una serie di ricordi fotografici. Le foto mi sono state donate da un carissimo amico scomparso Franco Stella. Chi dovesse riconoscersi dovrà annotare il numero della foto e recarsi al Centro Contabile Calia in via Manzoni,46/48 tl. 092445788 e farne richiesta. Le foto saranno consegnate gratuitamente. In caso di foto di gruppo potrà essere richiesta la stampa formato 10 x 15 al costo di 0,20 cad. (Antonio Ferri)

L'angolo del rimatore l carnevale è alle porte e

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la Città si prepara a vivere in allegria una tradizione che ha sempre coinvolto piccoli e grandi. Il Circolo della Gioventù apre il salone a tanti, ma tanti bambini, mentre le vie del Centro Urbano sono attraversate dal carro che ospita “lu Nannu e la Nanna”, carnevale 2014. L’ “abbaniata di li lassiti di lu Nannu”, è stata accolta dai Castelvetranesi con interesse e gradimento fino agli anni settanta: un carnevale che impazzava per le vie del Paese, con la sfilata dei carri, con musiche, canti e balli in maschera.Negli anni successivi vari tentativi, ammirevoli, per ridare smalto all’ abbanniata, non hanno prodotto l’effetto sperato. Arriviamo agli anni '80, 1985 per la precisione, quando entra in gioco il prof. Rosario Di Bella, Sarino per gli amici, che, rimatore a tempo perso, così amava definirsi, accettò di verseggiare l’“abbanniata” per aiutare due suoi cari amici, Giovanni Santangelo e Alfredo Finotti, i quali, per incarico, a titolo gratuito, erano stati invitati dall’Amministrazione d’allora, assessore allo Spettacolo e ai BB.CC, Preside prof. Antonio Ferri, ad organizzare il Carnevale, anno 1985. A Sarino Di Bella, vero Maestro di vita, l’Unitre Castelvetrano Selinunte, dopo la nomina a Socio Onorario, dopo la presentazione del suo “lu testamentu di lu Nannu”, farsa carnevalesca in versi, in due parti, preceduta da un prologo, vuole ricordarlo con alcuni versi della sua “abbanniata”: Totò Ferri

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Lu Nannu

Sta beni: a Ciccio, omu di principiu, lu gabinettu di lu municipio ci lassu; e, senzacchiù na sula uscita, vogghiu chi ci sta ‘nchiusu pi la vita.

Il Notaio - A questo punto mi sento in dovere di esprimere un modesto mio parere. A una riunione, poco tempo fa, un signor che dà lustro alla città avea un problema, anzi una grande rogna, e ne voleva uscir senza vergogna. Quel dì si discutea se tributare, su proposta di gente d’alto affare, “honoris causa” la cittadinanza a un forestier di grande rinomanza. E poiché lui per primo già nicchiava e qualche altro battaglia preannunciava, con mossa astuta, senza esitazioni avanza altre diciotto petizioni, certo che si porrà una sospensiva sulla proposta ch’egli mal gradiva. - “O passan tutte o non se ne fa niente!”. - “Tutte?! Ma non si può, perché è indecente inflazionare l’onorificenza”!. Anche alla più modesta intelligenza questo è chiaro: la cosa – si capisce -. messa così, in ridicolo finisce. Perciò la decisiòn fu rinviata, e la proposta infine fu bocciata. Senza clamòr, senza dare in eccessi, quègli riusci a pigliar tutti per fessi! Ergo, per uòm d’ingegno sì robusto un lascito mi pare più che giusto. Nel caro ricordo della Castelvetrano del lontano passato e dei miei verdi anni, ma anche di quella di questo nostro tempo, anch’essa da rammemorare e da tramandare, dedico questo lavoro ai miei concittadini, come testimonianza della mia gratitudine per l’affetto che mi hanno sempre tributato Rosario Di Bella


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Castelvetrano - La pagina del "Ferrigno"

Sicurezza tra cultura e rispetto degli obblighi

Nella realizzazione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro, il nostro Istituto, con la collaborazione della NICHIDA servizi s.r.l., ha realizzato due giornate formative per gli alunni delle classi seconde e terze, sul tema “Sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro e rispetto degli obblighi”, con l’intervento di due esperti del settore. Hanno relazionato gli ingg. Leo-

nardo Varvaro e Antonino Bianco. Il datore di lavoro, deve organizzare un servizio di prevenzione e protezione per i dipendenti e gli utenti. Tale servizio è regolato da precise leggi. Le misure di sicurezza,costituiscono nei luoghi di lavoro la conditio sine qua non per l’incoluminità ed il benessere di tutti i soggetti. E’ compito della scuola programmare e

dare una formazione adeguata e preparare la propria utenza sulla sicurezza della persona e dei luoghi di lavoro. I relatori hanno reso efficace e propositiva la tematica attraverso la conoscenza non solo teorica ma anche pratica e di azione di tutte le misure di precauzione e tutela dei luoghi di lavoro.

Si è concluso l’Open Day

Il G.B. Ferrigno, il 7 febbraio alle ore 16,00, ha aperto le porte al territorio e alle famiglie, allo scopo di far conoscere la propria Offerta Formativa. Il corpo insegnante e alcuni alunni, sono stati i ciceroni nella visita dell’Istituto nel fornire informazioni e chiarire dubbi e interrogativi. La scuola ringrazia i numerosi visitatori intervenuti e soprattutto coloro che ne hanno apprezzato l’azione e la programmazione formativa.

Non più odio

Due date tristi e dolorose nella storia dell’uomo moderno: il 27 gennaio e il 10 febbraio. Il Giorno della Memoria celebrata il 27 gennaio, è una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto, il dramma dei deportati nei lager, le vittime della dittatura, lo sterminio di un popolo; il Giorno del Ricordo, celebrata il 10 febbraio, per non dimenticare le vittime italiane delle foibe. L’istituzione di queste due giornate, ci ha portato a riflettere sui crimini dell’umanità compiuti in un passato a noi vicino. Sono state giornate che noi studenti della classe 4° A dei Servizi Commerciali, abbiamo dedicato alla riflessione, sono state occasione per parlare di unità, di perdono, di riconciliazione affinchè mai più possano ripetersi avvenimenti simili, di dignità e valore della persona. Alunni della 4° A Servizi commerciali

62° Giornata mondiale dei malati di lebbra Giovedì 22 gennaio, gli alunni delle classi 4° e 5° hanno partecipato all’incontro con la responsabile del programma socio sanitario promosso e sostenuto da AIFO, sul tema “ Vivere è aiutare a vivere”, suor Leela, della Congregazione Religiosa “Figlie della Chiesa”. La religiosa ha presentato il progetto Mandya, in atto nello Stato del Karnataka (India del sud), con specifici obiettivi: garantire la prevenzione e la riabilitazione, promuovere l’integrazione sociale delle persone che sono state colpite dalla lebbra. L’incontro interessantissimo, ha contribuito ancor più, a sensibilizzare noi giovani sulla problematica dei malati di lebbra, problema purtroppo ancora esistente in alcune parti del Mondo, soprattutto in quei paesi toccati dalla povertà. La 62°ma Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra ci ha dato l’opportunità di riflettere e conoscere attraverso la testimonianza di suor Leela, la drammaticità di alcune catastrofi sanitarie presenti nella nostra storia contemporanea. Alunni della 4° A Servizi commerciali

NEWS “La voce… dei ragazzi” ll sito di riflessione, interazione dei nostri alunni. 5


Storia locale QUATTORDICIFEBBRAIO2015 Il Principato di Partanna con Guglielmo Graffeo di Nino Passalacqua (di Antonio Varvaro Bruno: “Appunti per il 2° Volume di ‘Partanna nella storia, ecc.” riveduti e ordinati a cura di Nino Passalacqua) Introduzione (Dando alle stampe nel 1956 il 1° volume di “Partanna nella storia, nell’arte, nella fede, nel folclore”, il prof. Antonio Varvaro Bruno annunciava, tramite il prefatore, ing. Benedetto Mangiapane, l’imminente pubblicazione del 2° volume riferito al periodo storico compreso tra il 1627 ed il 1818, contrassegnato dal Principato. Purtroppo, l’ambizioso progetto non andò a buon fine e il prezioso patrimonio pazientemente raccolto restò sotto forma di appunti, più o meno organici, da cui talvolta l’autore ha tratto materiale per la redazione di pregevoli monografie. Crediamo di fare opera gradita portando alla luce il frutto degli studi dello storico partannese per antonomasia, previa sua revisione e riorganizzazione). Alla vigilia del Principato Due avvenimenti notevoli chiudono il primo periodo della storia di Partanna, prima che questa venga elevata al grado di Principato: la peste e l’inaugurazione della nuova Matrice (la terza in ordine di tempo). L’elevazione della “terra baronale” a “città principesca” (1627-1628) ne apre il secondo. Brevi cenni su ciò chiusero il primo volume; con altri particolari ora li riallacciamo all’inizio di questo volume secondo. La peste Si sa che la peste causò morti e lutti. Dovunque, altrove, fin nella vicina Castelvetrano, s’ebbero morti. (G.B. Ferrigno: “La peste in Castelvetrano nel 1624-1626”, Trani, 1905); Partanna, a differenza di quanto era avvenuto nel 1575, ne fu risparmiata. Fu per l’aria più pura o per l’igiene più curata? Peste e igiene richiamano un provvedimento che, ventilato fin dal 1596, venne attuato nel 1612 quando i Giurati Silvestre Palazzotto, Not. Giacomo Arena, Nicolantonio Cicirello e Ferdinando Grilletti, per lettera del Barone Guglielmo Graffeo (data in Palermo il 28 Ottobre 1611), curarono a portar l’acqua in Partanna “dal fonte vecchio a quello nuovo”, forse dalla vicina contrada Cialona ad una fontanella di Piazza Matrice e al Castello. L’opera venne eseguita dal “capomastro” Bernardo Corso e dagli operai Vincenzo e Bartolo Caracci, usando “catusi, lapidi, calce, olio, cottuni, cannavazzo e spago”. (Vol. I ms “Provenienza terre di Partanna” - Arch. Grifeo, Palermo). La nuova Matrice “Addì 20 Gennaio, VIII indiz. 1625, si fece l’entrata nella chiesa nuova, essendovi Arciprete Dr. Blasi Pisciotta, Vescovo Mons. M. La Cava, Barone Don Guglielmo Graffeo-Ventimiglia”. (Vol. 6°, Battesimi – Arch. Parr. Matrice Partanna, pag. 343). Il Tempio era ancora incompleto all’esterno (privo delle due loggette laterali) e disadorno all’interno, senza le pregiate opere d’arte che più tardi ne faranno un gioiello raro. Tuttavia il vago prospetto, l’euritmica mole, l’elegante struttura slanciata e sontuosa erano una realtà. La fabbrica rustica era durata mezzo secolo, dal 1575 al 1625. E ne occorrerà ancora altrettanto prima della definitiva consacrazione che avverrà nel 1675. L’investitura del Principato Il re di Spagna, Filippo IV, emanò il decreto del nuovo PRINCIPATO di PARTANNA il 10 Agosto 1627 dalla Regia Corte di Madrid. Dopo la trafi-

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la delle Regie Curie Civili di Messina e Palermo e della Curia Vescovile di Mazara, fu eseguito il 28 Maggio 1628. (Arch. di Stato – Palermo. R. Conservatoria. Vol. 314, Reg. 221). Nella primavera del 1628 così Partanna entrava nella storia insignita del titolo più nobile: il PRINCIPATO. Aveva già fatto passi di progresso nel mezzo millennio precedente: villaggio, Casale, Terra Baronale; or Partanna - Stemma salta al massimo grado araldico. La nuova dignità si conferiva a D. Guglielmo Graffeo-Ventimiglia, 18° nella serie dei Baroni, 1° fra i nove Principi nostri fino al 1818. I Graffeo, che allora ingentilivano il lor cognome greco in Grifeo, già tenevano vari titoli di nobiltà a lor decoro: la parentela con i Ventimiglia; Duchi di Cimino (onde l’aumentato patrimonio avito, ridotto per vendite nel ‘500 e ‘600); le sostenute cariche in Palermo di Pretori, Maestri di Campo, Vicari Generali; l’ascrizione per antica nobiltà (discendendo da antichi Imperatori greci e in Sicilia da eroici guerrieri) fra le primarie famiglie del Regno. Tutto a loro conferiva risaltante, degna onorabilità. Partanna città principesca Dal nuovo status Partanna conseguiva pure il titolo di “CITTA’ PRINCIPESCA dei NOBILI GRAFFEO”. Ancor non si trova il documento autorizzante tale titolo, ma atti notarili, lettere, carte dei Giurati locali e d’altrove, ricevute, libri di Battesimi, Sponsali e Morti, tutti i documenti d’Autorità civile, giudiziaria, ecclesiale d’allora recano il nome “CIVITAS PARTANNAE” con l’antico stemma dei Baroni (il GRIFO, animale chimerico dal corpo di leone e becco ed ali d’aquila: il re dei quadrupedi e la regina dei volatili) adorno di CORONA PRINCIPESCA, distinta e più ricca di quelle dei gradi inferiori, col motto “NOLI ME TANGERE” (“non mi toccare”). Il più antico documento, fin’ora rinvenuto, in cui Partanna vien denominata “Città” è l’atto del Not. Giovanni Adriolo del 27 Luglio 1630. In un precedente atto del 6 Maggio 1630, ove i soci “Baiuli Pietro Pizzitula e Vito Mancuso ingabellano per 3 once tutti li giochi soliti farsi nella fiera di S. Vito, franca di 3 giorni”, lo stesso Adriolo la dice “Terra”; e pur l’atto suo del 18 Febbraio 1630, quando il Tesoriere Not. Giuseppe Margiotta “riceve once 2,20 pei muri rifatti dell’epoca del contagio (1624-1625)”, la dice “Terra”. Da ciò è facile evincersi che l’appellativo di “Città” a Partanna venne dato fra il Maggio e il Giugno del 1630. Santa Maria di Gesù Degni di nota in questo periodo sono due avvenimenti, ambedue legati alla chiesa di S. Maria di Gesù che sorse dove oggi la via Vernagalli sbocca nella via Selinunte e di cui avanza un picciol resto. La chiesa ebbe cinque altari con altrettante tele: Maria SS. della Visitazione al centro; ai lati l’Annunziata, S. Maria d’Odigitria, detta dal volgo d’Itria, (cioè della Via), S. Bartolomeo e le Anime Purganti. (Visita di Mons. M. La Cava del 1614 – Arch. Vesc. di Mazara, pag. 165). Ci fu prima la tela di S. Margherita, passata poi al Purgatorio. Al nostro secolo, per errore, fu creduta Matrice prima dell’attuale. Durò circa mezzo millennio; nel 1837 era ancora officiata. (Foglio in Archiv. della Matrice: “Elenco delle chiese al 7 Aprile 1837"). Le fu attigua la chiesa, pure antica, di S. Leonardo con festa il 6 Novembre fino al ‘600. E

S. Maria indi n’assorbì le rendite. Dal “Rollo I delle scritture dei confrati di S. Maria di Gesù”(In Arch. Foran. della chiesa di S. Giuseppe – Partanna) si sa che dal 1589 ospitò la “Compagnia delle Anime del Purgatorio”, fondata dai Padri Cappuccini, prima ch’erigessero qui il loro Convento (15981605). L’Oratorio funzionò sino al tardo ‘700, quando la Compagnia del Purgatorio ne uscì per entrare nella vicina chiesa del Ss. Crocifisso, rifatta e ampliata. Da ciò l’ex seconda Matrice del SS. Salvatore, intitolata allora al SS. Crocifisso (e prima ancora, dal 1590 al 1624, a S.Vito, dopo estinto il convento agostiniano detto poi di S. Lucia), subì dal nome della Confraternita il nome di Purgatorio (Vedi “Rollo della Confraternita del Purgatorio” in Arch. Foran. Chiesa di S. Giuseppe, Partanna). Erano sorti dissidi tra le due Compagnie sulla manutenzione della chiesa e sale annesse, dovendo gravare essa per un terzo su quella del Purgatorio e per due terzi su quella di S. Maria. Il Vescovo tentò comporre la questione, ma invano. Forse anche per questo la chiesa di S. Maria immiserì sempre più sino a sparire. Artisti forestieri a Partanna Eran 150 i confrati di S. Maria di Gesù il 17 Aprile 1634, quando i Rettori Baldassare Cappadoro, Paolo La Lumia, Vincenzo De Vita, Gregorio D’Atria e Sebastiano Mendolia s’impegnarono, con atto in Not. Giacomo Arena, per decorare di stucchi la cappella maggiore della loro chiesa, a pagare once 120 (£ 1530) a M.ro Pietro Rosso il Bolognese. Mons. G. Di Marzo (in “I Gagini e la scultura in Sicilia nei secc. XV e XVI”, pagg. 523 e 722) riferisce che Gaspare D’Ariano, descrivendo l’arco trionfale di Palermo per l’entrata del Vicerè Enrico Gusman, Conte d’Olivares (1592), dice che vi costruì le quattro statue nei pilastri del primo ordine delle due facciate Pietro Rosso Bolognese, a cui nel lavorar di stucco è credenza non potere alcuno, né qui né altrove, anteporsi. L’artista dimorò a Partanna almeno dieci mesi: quattro a pigione in casa di M.ro Giuseppe Birillo, sei in casa di D. Giovanni Sala col letto in affitto da Agata La Rocca. Alla fine dei lavori, con altro atto del detto Notaro, i confrati pagano al Rosso “per spese d’alabastro, arena, calce, filo, ferro, chiodi e pannelli d’oro once 151”. Parte per mani del sac. Pietro Lumia, parte pervenute dalla “chiusa” (podere) della chiesa. Da tale spesa si deduce che detti stucchi furono rilevanti. Dal 17 Aprile 1635 poi un altro noto stuccatore, Antonino Ferraro da Giuliana, applicò agli stucchi sei pannelli d’oro, per 18 once. Questi era già stato a Partanna nel 1585 per collaudare la statua di S. Vito, scolpita dal chiusano Marco Lo Cascio (“Lexicon topograph.” – voce “Partanna”). L’Oratorio di s. Filippo Neri Afferma V.M. Amico che nel 1637 il nostro Sac. Giuseppe Russo nella chiesa di S. Maria di Gesù fondò l’Oratorio per i Sacerdoti, intitolato a S. Filippo Neri. Il Rollo VI della chiesa cita l’atto del Not. Giuseppe Vitale 14 Febbraio 1638 con cui cinque preti della Congregazione dell’Oratorio dei Riformati dell’Ordine Secolare di S. Pietro (Vito Polizzi, poi rettore del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo dal 1642 al 1644, Pietro Lumia, Girolamo Marrone, Vincenzo Pisciotta e Cataldo Lo Rallo), un Diacono (Giuseppe Marsala) e un Chierico (Baldassare Cappadoro), s’accordano coi Rettori della Confraternita di S. Maria per essere accolti nell’Oratorio. Pagano 14 once l’uno annue più 4 once all’entrata. E’ concesso loro l’uso della chiesa nelle funzioni sacramentali e d’accendere due lampade giorno e notte a Gesù Eucaristia. Noi sappiamo che all’inizio fu fiorente e che vivacchiò ancora per i secoli XVII e XVIII.


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PARVA FAVILLA

Sogni e misteri sui lampioni di Piazza Matrice

Come qualcuno ricorderà, nel numero di Kleos dello scorso gennaio, nel contesto di una dissertazione sulla “sindrome del contadino e del generale”, di cui sarebbe affetta la nostra amministrazione civica, abbiamo accennato allo sradicamento dei lampioni di piazza Matrice. Non l’avessimo mai fatto! Mal ce ne colse, infatti, sotto forma di un diluvio di lettere e telefonate di protesta da sommergere la redazione. Le più riferibili accusavano l’estensore della nota (noi, naturalmente) di incompetenza, di cattivo gusto, di insensibilità, di mancanza di fantasia. Ci si accusava, insomma, di non saper cogliere la “poesia della penombra”, di essere insensibili di fronte al “fascino del chiaroscuro”, di non saper apprezzare l’offerta di opportunità di sprofondare lo sguardo nella “magnificenza di un cielo stellato”, di gustare il “chiarore lunare in una notte di mezza estate” e altre delizie del genere. Quasi tutte finivano col concludere che, anzi, l’esperimento effettuato per la piazza Matrice sarebbe da estendere a tutte le altre piazze del centro storico. A fronte di tanta entusiastica “poesia”, non possiamo non confessare la nostra mancanza di senso estetico e la nostra incapacità di cogliere, tra l’altro, l’intendimento recondito della civica amministrazione. Ci stracciamo le vesti e ci cospargiamo il capo di cenere! Siamo davvero gretti cultori del “pratico”, dei poveracci che si lasciano guidare dalla “pancia” (o dagli occhi) piuttosto che dal “cuore”. Ma oggi finalmente un barlume si schiude alla nostra vista e ci spinge a gridare: spegniamo la città! Hai idea del volume di fascino e di poesia che si otterrebbe?: dieci, cento, mille volte più della piazza Matrice. E…che pacchia per le casse comunali! Oltre al risparmio sulla bolletta, non sarebbe più necessario acquistare nuove lampade per sostituire quelle già esaurite da tempo, e, addirittura, si potrebbe anche ricavare un buon gruzzolo vendendo i lampioni artistici già esistenti. A proposito, dove sono quelli di piazza Matrice? Non saranno già stati venduti? Se così fosse, alla vergogna si aggiungerebbe la recriminazione per essere stati anticipati in questa brillante idea!

L’Avis di Partanna fa “disegnare” la solidarietà

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er riuscire a delineare in modo esaustivo il complesso fenomeno del volontariato nel nostro Paese, è opportuno in primo luogo superare le ancestrali concezioni che, fino ad alcuni decenni addietro, collegavano gli interventi volontari ad arcaiche forme di pietismo o di occasionale assistenzialismo. Al contrario, nell’attuale contesto storico, in una società caratterizzata sempre più da una evidente divaricazione tra classi abbienti ed altre in cui la povertà e l’emarginazione ne determinano i tratti salienti, il fenomeno del volontariato è il dato distintivo della crescita di una sensibilità individuale e collettiva verso coloro che manifestano urgente bisogno di aiuto sia morale che materiale. Se è illusorio ritenere che i gruppi di volontari operino esclusivamente solo in quegli spazi vuoti lasciati dallo Stato, l’azione dell’Avis è la dimostrazione di un'efficace organizzazione che si pone in una posizione di costante e attiva collaborazione con le istituzioni pubbliche, con l’assunzione di ruoli che La Costituzione riserva ai corpi intermedi e alle associazioni di cittadini. In tale contesto domenica 8 febbraio si è svolta l’annuale Assemblea Plenaria dei soci Avis di Partanna, durante la quale sono stati consegnati benemerenze e distintivi ai donatori partannesi, importante sit-in cittadino presso le suggestive scuderie del Castello Grifeo, onde riflettere sulla dimensione collegata alla sensibilità e solidarietà verso chi ha

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necessità di interventi che, al di là delle tradizionali forme assistenzialistiche, rappresentano connotazioni di elevata professionalità, tali da consentire il fattivo miglioramento delle condizioni del vivere sociale. Quest’anno la locale sezione Avis, intestata all’indimenticato Ciccio La Rocca, ha indetto il concorso “Disegna” La Solidarietà, riservato ai discenti delle scuole dell’obbligo, mirante a sensibilizzare i giovanissimi e diffondere capillarmente la cultura della donazione del sangue. L’iniziativa ha fatto registrare un lusinghiero successo partecipativo, vista la produzione di duecento elaborati grafici, che un’attenta giuria ha passato in rassegna, decretando gli alunni Manuel Caronna (IV E) per la scuola primaria e Giuseppe Bianco (I D) per la secondaria, vincitori della prima edizione per l’originalità creativa e l’incisività dei loro lavori. Sono stati assegnati, inoltre, encomi alla classe III A del plesso Collodi, a Giada Milazzo (classe III E) plesso S. Lucia, a Simona Arsena (III E) e Francesco Macaluso (III D) della sc. secondaria per la cura e validità delle opere realizzate. La manifestazione si è svolta in un clima disteso, presenti rappresentanze dell’Avis provinciale, del mondo della scuola e dell’Amministrazione Comunale. Il momento più toccante ha coinciso con l’emozionante testimonianza di Lisa Morsello, una giovane partannese residente al Nord, che ha raccontato serenamente la sua odissea personale dopo aver avuto diagno-

sticata una grave forma leucemica. In conclusione hanno ricevuto vivo apprezzamento gli interventi di Maurizio Napoli e Giovanni Casciotta del Consiglio Direttivo Comunale, che hanno tracciato le odierne linee portanti dell’Associazione e la precipua funzione del volontariato nell’attuale società consumistica e tecnologica. Se “donare fa bene al cuore” come recitava un vecchio slogan dell’Avis, il prezioso lavoro di volontariato della solerte équipe partannese, guidata da anni in modo encomiabile dal presidente prof. Ninni Battaglia, è l’aspetto più nobile per il nostro territorio e non ha parametri con altre istituzioni, in quanto giorno dopo giorno diffonde l’incommensurabile e generoso gesto di fede e d’amore della vita.

Antonino Pellicane

Sicily di Vito Piazza Edizioni Mursia

’ una mattina dal colore incerto sulla montagna che sovrasta Nakona, la più siciliana delle città siciliane…” Il linguaggio di Sicily di Vito Piazza edizioni Mursia, si presenta nietzschianamente dionisiaco contrapposto a quello apollineo del giorno pieno di sole. Ciò che colpisce subito del libro di Piazza non sono tanto i contenuti, quanto lo stile. Siamo abituati a leggerlo sempre in “chiaro” e se un pregio hanno avuto i libri di Vito Piazza, è stato sempre quello della chiarezza. Gli studiosi non solo locali o nazionali e oltre (il suo Maria Montessori è stato tradotto in Brasile) riconoscono al nostro scrittore - a Partanna conosciuto solo come “l’ispettore”- non solo le sue qualità di ricercatore universitario (II cattedra di Psicologia clinica all’Università statale di Milano) e le innovazioni apportate nel mondo dell’handicap, ma quel suo procedere stilistico quasi da maestro elementare. Sicily dimostra con il suo linguaggio quanto sia difficile essere semplici. E a ben pensarci, i contenuti di questo libro richiedevano e richiedono un linguaggio onirico, quasi dettato in punta di piedi con quella discrezione che sempre impone la memoria. La trama è semplice, il finale è da giallo. Che acquista senso solo dopo la lettura dell’intero romanzo sospeso tra tristezza e comicità. Sembra che ci sia una ce-

nere leggera, ma sotto avvampa un fuoco mai sopito. E il Piazza stesso si offre come metafora della povertà e dell’emigrazione. Chi, a Partanna, non è stato emigrato? Chi non ha avuto dei sogni dettati dal bisogno di essere se stesso? Vito Piazza non si limita al ricordo. Si assume la responsabilità di ciò che dice, condanna quelle autorità del passato rappresentate dai dolcevitosi partannesi ricchi o figli di papà che sempre - gli rode questo ricordo - non solo hanno irriso chi era “diverso” ed era costretto a “vantarsi” da solo perché nessun altro lo avrebbe fatto, ma hanno impedito il cambiamento, l’evoluzione di una civiltà - la nostra che ha continuato a seguire il mito del posto di lavoro, che ha decretato quello che lui chiama "annoiu" e una vita piatta e uniforme per Nakona, splendida metafora di Partanna. Ci sono tutti: i distruttori di cortili e quelli del “piede di Pino”, ci sono i raccomandati e i raccomandanti. Si tratta di un “je accuse” non contro i singoli, ma contro una subcultura che, per l'autore, ha impedito a Nakona-Partanna di crescere. E’ anche un libro di formazione: "ogni giovane - ci dice Piazza - dovrebbe leggerlo: poiché chi non conosce gli errori della storia partannese, è destinato a ripeterli". Solo a un lettore superficiale potrà apparire un libro che parla male di Partanna. A leggerlo bene,

il libro esprime - in modo sotterraneo, quasi sottovoce un amore immenso per Partanna. Ma anche i “vecchi” dovrebbero leggerlo: e non tanto per fare un “mea culpa” che Piazza non vuole perché non si reputa al di sopra delle parti, ma per riflettere sul futuro. Nel libro c’è “Mommu lu addu”, Rocco il folle, Nato Favilla, impiccato nudo ad un albero, Rita Atria, ‘Zulu e Nardina e tanti altri. Tutto e tutti trattati con amore, ma senza fare sconti a nessuno. Adesso lo scrittore è cambiato e vuole - da maestro elementare e non da ispettore - trasmettere una lezione: non è importante essere un uomo di successo (Il suo libro "La Valigia sotto il letto”,1988, è stato classificato tra i 77 romanzi migliori dell’anno). E’ importante essere un uomo di valore. E la prima lezione, la vuole fare soprattutto a se stesso. (a.b.)

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Le nostre ricette a cura di Ina Venezia

Musica

BON BON DI MARZAPANE Ingredienti: 300 g di farina di mandorle, 300 g di zucchero a velo, 20 gr di pasta di pistacchio, 50 g di acqua, 200 g di cioccolato fondente, una nocina di burro, un paio di cucchiai di latte, ghiaccia reale per decorare. mpastate la farina di mandorle con lo zucchero a velo e l'acqua. Aggiungete la pasta di pistacchio poco alla volta, fino a quando l'impasto non sará del colore verde desiderato. Formare delle palline. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, aggiungendovi qualche cucchiaio di latte e una nocina di burro. Immergetevi le palline aiutandovi con due cucchiaini. Sistemate le palline nei pirottini di carta. Decorate con la ghiaccia reale o, se preferite, con codette di cioccolato. Mettete in frigo per qualche ora prima di servire. I bon bon si possono consumare anche dopo diversi giorni.

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Si effettuano rilascio e rinnovo immediato di patenti di tutte le categorie:

Soluzione del cruciverba di p.13 del n. 1 (gennaio 2015) di Kleos

Le 10 canzoni più programmate dal 20 gennaio all'11 febbraio 2015

Discovery Dance Parade a cura di Salvo Li Vigni e Pinob 1. ED SHEERAN – Thinking out loud 2. JOVANOTTI – Sabato 3. MARK RONSON feat BRUNO MARS

-AM, ex patentino -A1(motociclo, 16anni) -A2 -A -B -C -D -E

– Uptown funk 4. MADONNA – Living for love 5. JAMES BAY – Hold back the river 6. OLLY MURS feat. DEMI LOVATO – Up

Film - Le nostre recensioni

7. SIA – Elastic heart

La teoria del tutto La teoria del tutto di James Marsh, con Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney; Gran Bretagna, 2014; colore, durata 123’; biografico.

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l 15 gennaio arriva nelle sale italiane La teoria del tutto, biografia cinematografica di Stephen Hawking, colui che è stato definito “il più grande scienziato dopo Einstein”. Affetto dalla malattia del motoneurone (meglio nota come SLA) il ventunenne Stephen (interpretato da Eddie Redmayne), dottorando dell’Università di Cambridge, Inghilterra, nel 1963 ha davanti a sé soltanto due anni di vita. Questo non scoraggia la sua amata Jane (Felicity Jones) che lo sposa, standogli accanto, a dispetto di ogni previsione medica, per più di cinquant’anni. Attenti però, non aspettatevi un biopic approfondito su studi, scoperte e divulgazioni scientifiche del professor Hawking, questa è la storia di Stephen e Jane, di come l’amore, insieme all’universo, costituisca uno dei misteri più affascinanti da esplorare. Tratto dal libro di memorie di Jane Hawking, Verso l’infinito, il film intreccia drammaticità e dolcezza, senza mai sfociare in un eccessivo sentimentalismo, mantenendosi sobrio, talvolta ironico come lo sguardo del suo protagonista. I consensi arrivano unanimi da ogni parte del mondo, persino il professor Hawking in persona, sulla sua pagina ufficiale di facebook, loda la pellicola non nascondendo l’emozione: «was an intense emotional experience for me». Inoltre, in piena stagione Oscar, il film riceve ben cinque nomination, fra cui “miglior film”, “miglior attore protagonista” ad Eddie Redmayne e “migliore attrice protagonista” a Felicity Jones. Da vedere, assolutamente. La locandina del film Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

Never been in love 9. SHEPPARD – Let me down easy 10. NOEL GALLAGHER – In the heat of the moment

Dj Club Chart a cura Alemix dj 1. CALVIN HARRIS – Outside 2. AVICII – The night 3. DAVID GUETTA – Dangerous 4. PITBULL – Celebrate 5. HARDWELL – Young again

a cura del dr. Francesco La Rocca

Mancia picca, si vo campari; parla picca e inzirtirai; spenni picca e arricchirai. Mangia poco, se vuoi vivere; parla poco e indovinerai; spendi poco e arricchirai. Il proverbio sottolinea, secondo i canoni di una saggezza popolare che considera la ricchezza un approdo positivo, che nella vita quotidiana occorre mangiare poco, parlare poco e spendere poco.

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8. COBRA STARSHIP feat ICONA POP –

6. ARONCHUPA – I’m an albatroz 7. MODONNA – Living for love 8. MARTIN SOLVEIG & GTA – Inoxicated 9. JOVANOTTI – Sabato (remix) 10. TIMMY TRUMPET – Freacks


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Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Creatura della mitologia scandinava - 5. Dispersione di minutissime particelle in un gas - 10. Scultore e architetto dell’antica Grecia - 15. Strumento musicale a fiato caratteristico della Sardegna - 17. Persona incaricata di recare messaggi - 18. Quattro nel sistema di numerazione romano - 19. Nome di alcuni re della Giudea - 20. Portello sulla fiancata della nave per la fuoruscita del cannone - 22. Rugiada che diventa ghiaccio nelle notti fredde - 23. Relativo al bere - 24. Siena - 25. Principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano - 26. Insieme di elementi coordinati tra loro - 27. Club Alpino Siciliano - 28. Espressione linguistica dotata di senso compiuto - 29. Levigare, limare - 30. Addetto agli ascensori negli alberghi - 31. Rappresentazione grafica che identifica un prodotto o un’azienda - 32. Minuzia, sciocchezza - 33. Ridicolo - 34. Agenzia Mondiale Antidoping - 35. Noiose, fastidiose - 36. Ciò che è connesso con la religione - 37. Como - 38. Verso in cui l’ultimo accento tonico cade sulla quinta sillaba - 39. Alterno e periodico abbassamento e innalzamento del livello del mare - 41. Antica regione dell’Italia centrale - 42. Tipo di deserto caratterizzato da materiale sabbioso e ghiaioso - 43. Iniziali del direttore d’orchestra Toscanini - 44. Imperatore romano - 46. Comune in provincia di Trapani - 48. Nell’antica Grecia era un grande scrittore di favole - 49. Condizione di supremazia - 50. Imprevedibilità della sorte. VERTICALI: 1. Gas nobile incolore e inodore - 2. Lega Anti Vivisezione - 3. Farmacopea Ufficiale - 4. Pesante, gravoso - 5. Personaggio della mitologia greca - 6. Nome femminile - 7. Real Academia Espanola - 8. Simbolo chimico dell’osmio - 9. Attutire, attenuare - 10. Impeto d’ira - 11. Fiume dell’Asia - 12. Bovino ibrido che nasce dall’incrocio tra un toro ed una femmina di yak - 13. Indice Insulinico - 14. Tempo della coniugazione di varie lingue indoeuropee tra cui il greco - 16. È sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana - 17. Regole di comportamento - 20. Fissato in alto a distanza dal suolo - 21. Donna appartenente alla popolazione sudafricana di origine olandese - 22. Città del Portogallo - 23. Città della Toscana - 24. Poetessa dell’antica Grecia - 25. Elemento chimico di simbolo Cr - 26. Ironico, mordace - 27. Segno che indica un numero da zero a nove - 28. Bottiglietta per profumi o per medicine - 29. Rileva la posizione e la velocità di un oggetto a distanza - 30. Città della Svizzera - 32. Sottile, delicato - 33. Elemento chimico di simbolo Ba - 35. Nel gioco del lotto è la combinazione di tre numeri estratti sulla stessa ruota - 36. Artigiano addetto alla confezione di abiti - 38. Ordine di fermarsi - 39. I dodici periodi in cui si suddivide l’anno - 40. Gabbia per l’allevamento dei polli - 41. Con Leandro è protagonista di una narrazione della mitologia greca - 42. Sole in inglese - 43. Nel tennis è il punto realizzato direttamente su battuta - 45. Lettera dell’alfabeto cirillico - 46. Common Interface - 47. Iniziali del Presidente statunitense Lincoln.

L'artista del mese MARK RONSON feat BRUNO MARS – Uptown Mars

di Salvo Li Vigni

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ari lettori Kleossiani, questa settimana vi porto all’attenzione “Uptown funk”, brano musicale registrato dal musicista britannico Mark Ronson in accoppiata con Bruno Mars. Girato ad Hollywood, il video musicale è ambientato interamente negli anni ’70 ed ha come protagonisti gli stessi artisti accompagnati dalle loro band che ballano in diversi luoghi. Il 27 dicembre l'intero cast e staff di The Big Bang Theory (sitcom statunitense), ha inscenato un flash mob ballando sul set Uptown Funk. Altri flash mob della canzone sono stati fatti a Los Angeles e a Houston. La prima esibizione dal vivo della canzone è avvenuta il 23 novembre 2014 su The Voice (popolare reality), ma la più famosa esibizione dal vivo della canzone è stata fatta nel 'The Ellen DeGeneres Show (famoso talk show statunitense), dove Bruno Mars e Mark Ronson hanno fatto una coreografia che coinvolgeva il pubblico sia nel ballo che nel coro. Inoltre The Ellen DeGeneres Show ha pubblicato un

video dove Mars e un suo giovanissimo fan di 6 anni cantano la canzone insieme.

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Economia

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La nullità della cartella esattoriale…quod voluit dixit, quod non dixit noluit

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uando al campanello di casa bussa il postino è certo che fra le consegne del giorno troveremo qualcosa da pagare. Bollette varie, utenze, cartelle esattoriali. Queste ultime, in particolare, sono il vero terrore di tutti. Graficamente ideate per essere minacciose già nella forma e colori, ci portano in dotazione iscrizioni a ruolo di debiti di varia natura nei confronti dello Stato, degli Enti previdenziali e assistenziali, del Comune e così via. Ma non sempre la “cartella” è regolare. Per questo intendiamo offrire un contributo professionale per fare un po' d’ordine nella gestione di questo “pericoloso” atto. La Cartella esattoriale è uno strumento attraverso il quale la pubblica amministrazione italiana attiva un procedimento di riscossione coatta di credito vantato nei confronti del contribuente. Lo Stato creditore esercita la propria autorità per riscuotere quanto ad esso “spettante” in virtù di imposizioni a carico dei contribuenti. Tutto ciò, ovviamente, è legittimo. Ma può capitare, e diciamo pure non di rado, che l’atto rechi importi non dovuti (cartelle pazze) oppure non sia stato notificato (portato a conoscenza del debitore) regolarmente. La notifica nell'ordinamento civile italiano è un istituto giuridico attraverso il quale si porta a conoscenza di un soggetto un determinato documento o atto processuale. La disciplina relativa alla notifica trova una collocazione organica nel codice di procedura civile. Non costituisce un obbligo giuridico del soggetto che la compie, ma è al contrario un onere che gli è imposto per poter azionare la propria pretesa. Essa dovrà avvenire secondo precise regole. Cerchiamo di comprendere cosa accade in caso di temporanea irreperibilità del contribuente.

In questo caso la notifica degli atti tributari deve essere eseguita secondo la sequenza procedimentale descritta dall’articolo 140 del Codice di Procedura Civile. L’omissione degli adempimenti previsti dalla norma pregiudica la notificazione, rendendola nulla; come nulla deve ritenersi la notifica effettuata secondo la procedura dell’articolo 140 del richiamato Codice di Procedura Civile quando nella relata non compaia “l’indicazione delle ragioni specifiche per le quali il messo notificatore ha eseguito questa procedura” con la descrizione, in particolare, delle infruttuose ricerche del destinatario nei luoghi in cui sarebbe dovuta avvenire la notifica. La “Relata” è la certificazione dell'avvenuta notifica di un atto che l’agente notificante deve redigere in calce all'originale e alla copia. Devono essere riportate la data di consegna, le generalità della persona che consegna l'atto, le generalità della persona a cui viene consegnata la copia, la sua qualità (familiare convivente, portiere ect) e il luogo della consegna. Se la notifica non va a buon fine, si devono indicare i motivi dell’omessa consegna, le attività di ricerca compiute dall’ufficiale giudiziario e le notizie raccolte sulla reperibilità del destinatario. Nel caso in cui non sarà possibile eseguire la consegna dell’atto per irreperibilità o per incapacità o rifiuto delle persone indicate nell’articolo 139 Cpc, ai sensi dell’articolo 140 dello stesso codice, il messo notificatore: 1. deposita la copia nella casa comunale dove la notificazione deve eseguirsi; 2. affigge avviso del deposito in busta chiusa e sigillata: • alla porta dell’abitazione • o dell’ufficio • o dell’azienda del destinatario; 3. dà notizia del deposito mediante l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento.

upim

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La forma di notificazione prevista dall’art. 140 c.p.c. è consentita soltanto quando non sia possibile la notificazione ai sensi degli artt. 138 e 139 c.p.c. e cioè: √ quando sia impossibile eseguire la consegna dell’atto a mani proprie del destinatario (art. 138 c.p.c.) nei luoghi nei quali la legge presume che egli possa essere reperito; √ quando nei suddetti luoghi manchino (nel senso che non esistano) o non si rinvengano (nel senso che non siano presenti) le persone che la norma processuale considera idonee a garantire la trasmissione dell’atto, a causa della relazione o del rapporto, di diritto o di fatto, esistente con il destinatario. Stando alla più recente giurisprudenza delle Commissioni tributarie e della Cassazione, la notificazione effettuata ai sensi dell’articolo 140 c.p.c. è affetta da nullità: √ se l’agente notificatore non ha provveduto a tutti gli adempimenti prescritti dalla norma; √ se la relata di notifica non dà conto del perché è stato impossibile eseguire la notificazione a mani proprie del destinatario o degli altri soggetti abilitati. Spesso la procedura indicata non viene rispettata e quindi sarà possibile esercitare il diritto di difesa incardinando il procedimento di opposizione. Per far ciò è opportuno farsi assistere da professionisti competenti e abilitati al fine di disattivare l’azione esecutiva dello Stato che da una parte pretende ma dall’altra, spesso, disattende precise regole che la norma indica e, come recita un sempre attuale brocardo latino, la legge: Quod voluit dixit, quod non dixit noluit. Gaspare Magro - Victor Di Maria dottori Commercialisti

Via Nicolò Tortorici - PARTANNA (TP) Reparti: Uomo, Donna, Accessori, Bambino, Casa, Intimo Donna Orari: lun-sab 8:00 - 20:30; domenica 9:00 - 13:00; 16,30 - 20:00 L'upim si trova all'interno del


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Sport Kick Boxing il Team Phoenix occupa il podio in diverse categorie

CARINI – Si è svolta a Carini, la gara di kick boxing a carattere regionale, Trofeo Winter Cup. Circa 300 atleti hanno preso parte alla manifestazione, riempiendo il locale palazzetto dello sport: i bambini e i ragazzi partecipanti hanno dato vita ad un’intensa giornata all’insegna del divertimento e della sana competizione sportiva, impegnati in combattimenti di semi e light contact, Kick Light. Numerose le vittorie riportate dagli atleti del Team Phoenix, che ancora una volta hanno dato prova di saper raggiungere un altissimo livello. Al primo posto nelle rispettive categorie di peso si sono classificati Ciaravolo Luigi, Galuffo Vito, Leonardi Giorgio, Montefusco Chiara, Chirco Manuel Ardagna Francesco (la sua prima esperienza nel Light contact), La Rosa Simone sia nel semi contact che nel

Kick Light; al secondo posto Palermo Luca, Biondo Nicola, Lorenzo Pietro e Musacchia Pietro; al terzo posto Saladino Sofia, Baudanza Nicola e Di Stefano Francecso; al quarto posto Randazzo Miriam, Messina Antonino, Milano Valerio e Cangemi Federico. Fieri i maestri del team Phoenix che hanno già iniziato la preparazione dei quindici ragazzi selezionati per le fasi del titolo italiano che si svolgeranno la prima ad Alcamo, la seconda a Messina e la terza a Catanzaro. Chi riuscirà a superare tutte le tre fasi accederà alla finale che si svolgerà a Napoli nel mese di maggio. L’auspicio rimane quello di vedere sempre più atleti far parte della Nazionale WTKA, e come riferimento i ragazzi del team juniores, vincendo il titolo italiano a Roma lo scorso Phoenix hanno il loro compagno La Rosa Simone anno. che quest’anno è entrato a far parte della nazionale Fabrizio Barone

Un nuovo percorso per valorizzare la Chiesa di San Domenico CASTELVETRANO - Il 7 febbraio veniva aperta al pubblico, dopo mezzo secolo di lavori rateali, la bellissima chiesa monumentale di San Domenico. In occasione dell’anniversario della riapertura, il Club Unesco di Castelvetrano, ha organizzato nella stessa chiesa, un convegno per presentare il nuovo allestimento museale, per una migliore fruizione e tutela del sacro edificio. Hanno relazionato il Vescovo di Mazara del Vallo, il Sindaco di Castelvetrano, il dott. Miceli Presidente del Club Unesco Castelvetrano, Francesca Paola Massara Direttore del Museo Diocesano di Mazara; la prof.ssa Gentile presidente del Kiwanis Club, don Luigi Biondo direttore del Museo Regionale “A. Pepoli” di Trapani, architetto Gaspare Bianco, resp. U.O. 18, Monitoraggio, la Sovrintendente ai BB.CC. di Trapani Paola Misuraca. Dalla conferenza è emerso che la chiesa di San Dome-

nico, dichiarata nel 1984 per la sua bellezza, dal nostro illustre concittadino Giuseppe Basile, “museo a se stesso”, nel corso di un anno di apertura è stata visitata da 10.000 turisti; inoltre, la stessa si è arricchita, per donazioni avute da parte dell’Unesco, Kiwanis Club, del Centro Polidiagnostico Multimedical e della Tipolitografia Rago di Castelvetrano, di suppellettili, come scivoli per disabili e depliant, necessari per fornire ai visitatori dei servizi indispensabili alla buona conoscenza delle opere. Nel mese di novembre 2014, per merito del nuovo parroco padre Undari, l’edificio, nato come luogo sacro, più che monumentale, è stato finalmente riaperto anche al culto. I relatori hanno fatto notare le deficienze, sulla manutenzione ordinaria dell’edificio, che richiedono piccole spese, che, se non effettuate possono causare grandi danni, conseguenti all’infiltrazione

dell’acqua piovana, molto visibili sulle pareti, già da tanti mesi. Inoltre, il monumento ha bisogno di una esperta guida turistica, di salvaguardare le pietre tombali che si stanno danneggiando e di altri interventi, come una guida elettronica da potersi inserire nei telefonini durante la visita della chiesa. L’architetto Angelo Curti Giardina ha messo in evidenza come la comunità abbia l’obbligo di salvaguardare anche le altre chiese chiuse, un altro ricchissimo patrimonio architettonico di cui Castelvetrano vanta, ma che fino ad oggi non è stato in grado di potere fruire. L’on. Corrao sosteneva che l’arte dà un ritorno economico al paese e Castelvetrano, rivalutando dette chiese, alcuni palazzi storici e i bellissimi cortili con l’arcata di origine islamica, in stato di abbandono, potrebbe sicuramente ricevere un beneficio. Vito Marino

Le farmacie di turno dal 14 febbraio all'8 marzo 2015 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

14 febbraio

Galante

Barbiera e Conf.

Cardella

Pace

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Grimaudo

15 febbraio

Galante

Barbiera e Conf.

Di Prima

Pace

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

21 febbraio

Dia

Dallo

Di Prima

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lenzi

22 febbraio

Dia

Dallo

Ferracane

Tummarello

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

28 febbraio

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Ferracane

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Licari

1 marzo

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Giardina

Parisi

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

7 marzo

Ciulla N.

Dallo

Giardina

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Lombardo

8 marzo

Ciulla N.

Dallo

Ingrassia

Pace

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Misuraca

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