Kleos 12 novembre 2016 x web

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DODICINOVEMBRE2016

"Eh, lasciatemelo dire, in 84 anni...quanto bene vi ho fatto!" di Antonino Bencivinni

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'on. Vincenzino Culicchia si è spento a Partanna il 17 ottobre 2016 all’età di 84 anni. Fino all'ultimo ha mantenuto smalto e grinta al punto che si stava organizzando per la battaglia a favore del Sì al referendum istituzionale di dicembre prossimo. L’onorevole, come lo chiamavano i cittadini di Partanna e non solo, ha fatto sentire costantemente la sua presenza nel territorio per oltre 50 anni: sindaco di Partanna pressoché ininterrottamente dal 1962 al 1992 e poi ancora dal 2003 al 2008, è stato per cinque legislature, a partire dal 1976, deputato all’Ars ricoprendo più volte anche la carica di assessore regionale. Deputato al Parlamento nazionale dal 1992, ha assunto cariche po-

litiche di rilievo come quella di segretario provinciale della Dc, dal 1965 al 1973. Una grande battuta di arresto nella sua vita politica si è registrata a metà degli anni Novanta quando, coinvolto in più processi, si è dimesso da ogni carica politica e istituzionale dedicandosi alle vicende giudiziarie che lo vedevano direttamente coinvolto. I processi, ripeteva lui soddisfatto dopo il loro esito, “si sono conclusi con due archiviazioni ed un’assoluzione”. Questi esiti giudiziari hanno favorito il suo ritorno in prima persona in politica: nel 1999 diviene segretario provinciale dell’Udeur e dopo l'adesione alla Margherita ne diventa presidente provinciale. Dal 2003 al 2008, è nuovamente sindaco di Partanna,

carica che poi "lascia" per altri cinque anni al suo fedele Cuttone mentre lui dal 2008 fino all’agosto del 2012 assume la carica di vicepresidente della provincia di Trapani. Il suo impegno politico è poi continuato in formazioni di centrosinistra come “Sicilia Futura” (federata col Pd) di cui l’on. Culicchia è stato il leader a livello provinciale. Ci è sembrato conseguente dedicargli la nostra copertina e chiedere a personalità del territorio con cui in vita è stato in contatto, di esprimere il loro pensiero sull'on. Culicchia che, molto amato, ma anche odiato, ha - piaccia o non piaccia - lasciato la sua profonda impronta nell'immagine della città di Partanna e di tutto il territorio.

Ricordo dell'on. Enzo Culicchia

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’Onorevole Enzo Culicchia qualche bugia l’ha detta. Ho avuto l’onore e la gioia di condividere un lungo percorso politico e personale con lui e ho visto i momenti in cui ha accampato qualche scusa inverosimile: è successo quando qualcuno gli chiedeva un appuntamento in coincidenza con una partita di calcio importante. Lo sport e i suoi principi lo hanno sempre guidato. Non solo lo sport, però: cattolico praticante, quando si andava fuori paese chiedeva subito quale fosse la chiesa più vicina e si informava sull’orario delle Messe. La puntualità era il suo forte, tanto da presentarsi agli appuntamenti sempre almeno un’ora prima. Mi diceva: “Ti ho insegnato tante cose in politica , ma non sono riuscito ad insegnarti la puntualità”. È più forte di me, agli appuntamenti una mezz’oretta me la tiro sempre. Diceva di avere due figli maschi: oltre a Nicola c’ero io, il suo figlio politico, a cui perdonava anche i ritardi agli appuntamenti. Negli ultimi tempi si era appassionato alla tecnologia, tanto che si era registrato su Facebook ed era arrivato in poco tempo ad avere un numero considerevole di amici. Ultimamente faceva parte dei gruppi “Sei di Partanna se...” e “Partanna ’mpinta a mala banna”. Partecipava attivamente a tutte le iniziative, tanto che al funerale la Rappresentante dei gruppi social Giusy Trinceri ha voluto commemorarlo. Per me ha rappresentato il faro che mi ha guidato durante tutto il mio percorso politico. Sono stato consigliere comunale per tre legislature, assessore per tre anni, vice sindaco per un anno ed infine Sindaco per cinque anni, il

tutto sempre in sinergia ed in perfetta collaborazione con l’Onorevole Culicchia, condividendone in pieno le scelte politiche, talvolta anche con confronti accesi e dialettica serrata. Alla fine si percorreva la stessa strada, ma con le idee più chiare. Colpiva di lui un altro aspetto: quanto fosse lungimirante e quanto il suo intuito fosse spiccato. Riusciva sempre a percepire cosa ci fosse dietro l’angolo del visibile, prima che gli altri riuscissero a farsi una semplice idea. In politica è stato sempre riformista, anche quando abbiamo militato nel Movimento per l’Autonomia. In quella circostanza ha preteso che il movimento di cui abbiamo fatto parte dichiarasse apertamente la propria tendenza riformista. L’ho sempre sostenuto anche quando una tempesta giudiziaria lo ha investito. Ho sempre creduto nella sua innocenza. E in quel caso mi aveva trasmesso un po’ del suo intuito, visto che la storia gli ha reso giustizia. Ha incassato due assoluzioni, in primo e in secondo grado. Tante sono le iniziative che si ascrivono alla sua attività di persona infaticabile. Oltre a guidare le rivendicazioni della popolazione del Belice, ha eliminato il precariato in Sicilia grazie alla Legge 37. Da assessore al Lavoro ha messo in campo una serie di cantieri di lavoro, attraverso i quali ha sistemato strade, chiese ed edifici pubblici. Per Partanna si è tanto speso, riuscendo a far arrivare una serie di finanziamenti ed intraprendendo diverse iniziative tese allo sviluppo socio economico del territorio. Tra le altre, la Cantina Saturnia, la Cooperativa Socio sanitaria del Belice ed infine la Cassa

Il prossimo numero sarà in edicola il 17 dicembre 2016 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

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Rurale ed Artigiana del Belice. Con lui se ne va un pezzo importante della storia della nostra Regione. Mattarelliano convinto tanto da militare per lunghissimo tempo nella corrente morotea della Dc, di cui Mattarella faceva parte. Si è sempre riconosciuto in formazioni politiche che si mantenevano nell’alveo del centro sinistra: da ultimo nel Movimento federato al Pd “Sicilia Futura” di Totò Cardinale, per il quale nutriva sentimenti di sincera amicizia, ricoprendo la carica di Vice Presidente Regionale. In politica trovava sempre la giusta sintesi, la conciliazione equa tra le parti: non amava lo scontro. Tanto da arrivare al paradosso di aiutare più gli avversari che gli amici. Era incapace di provare rancore, o di cercare vendetta. La tolleranza era invece il suo forte. Da una persona così non potevi che prendere insegnamento. E gli insegnamenti sono tanti. Tra le espressioni che ricorderò sempre: “La politica non si fa né col sentimento né col risentimento, ma con la ragione”. O ancora: “In politica ci sono persone che hanno prestigio, altre che hanno voti, altre ancora che hanno voti e prestigio. Quelle sono le migliori”. Infine, un’altra battuta che faceva capire quanto fosse capace di trarre il meglio da ogni circostanza: “La stoffa è chissa e l’abito si deve tagliare da lì”. È stato appassionato, sempre. Da ultimo era un accanito sostenitore del SI a favore della riforma Renzi. Giovanni Cuttone Fedelissimo dell'on. Culicchia che lo considerava un secondo figlio

Sommario del n. 10 COMMEMORAZIONI - Ricordo dell'on. Enzo Culicchia

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COMMEMORAZIONI - "...abbiamo sempre dialogato"

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COMMEMORAZIONI - In morte e in vita di Enzo Culicchia

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CASTELVETRANO - Presentazione del romanzo "Il figlio invisibile"

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PARTANNA - Alcuni cittadini partannesi mandano a dire...

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RICETTE, GIOCHI E PASSATEMPI

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L'ARTISTA DEL MESE - PIKO TARO - PPAP (PEN-PINEAPPLE-APPLE-PEN)

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LE FARMACIE DI TURNO Le farmacie di turno dal 12 novembre all'11 dicembre 2016

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CALAMONACI - Il 26 novembre parte la rassegna teatrale all’VIII edizione

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DODICINOVEMBRE2016

Commemorazioni

"Ho coltivato nell'animo i tuoi insegnamenti anche se sono stato talora un tuo discepolo discolo"

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iarissimo Onorevole, ecco lo vedi? Non riesco a darti del Tu nemmeno adesso…così come mi hai sempre chiesto di fare!!! Ma questa volta ti accontento e mi impegno di più!!! Mai avrei immaginato di dovermi accingere a darti l’ultimo e contrito saluto così improvvisamente; vogliamo ricordarti in questo momento non con discorsi e parole artificiosi ma con il linguaggio del cuore, che è quello che Tu hai insegnato da sempre alla nostra comunità perché così ti sei sempre relazionato con tutti senza alcun distinguo; Sei stato e rimarrai sempre per tutti noi il nostro Onorevole, persona di elevato spessore umano e culturale, l’amico di tutti, il punto di riferimento per tutti, colui che ha guidato il nostro percorso storico in un

Copertina di Kleos 13 settembre 2008

periodo di evoluzione e crescita sociale ed economica, persona che ha saputo capire ed esprimere le esigenze del suo territorio; E’ per questo, Enzo, che mi sento di affermare e sottolineare a nome di tutta la comunità che noi Partannesi siamo i testi-

moni dell’importanza del luminare ruolo politico e sociale che Tu hai svolto in un periodo che ha segnato la storia economicoculturale e sociale della nostra cittadina e del nostro territorio belicino. Partanna e i comuni del Belice potranno mai dimenticare la tua battaglia per la ricostruzione delle città, per farle riemergere al loro antico splendore? Come non ricordare l’azione lungimirante e strategica che Tu hai svolto subito dopo il sisma in aiuto del nostro territorio? Potremo mai dimenticare Enzo Culicchia pietra miliare per la politica della nostra comunità? Mi sento di rispondere “certamente no”. E cosa dire di Enzo Culicchia Uomo Politico? Sei stato un abile guerriero nel campo politico: “Sindaco della città di Partanna per oltre trent’anni, Deputato alla Regione Siciliana per cinque legislature, Assessore Regionale per cinque anni, Deputato Nazionale alla Camera nella XI Legislatura”. E durante questa tua esperienza e crescita politica hai sempre tenuto presente il bene della tua Partanna che non hai mai dimenticato e hai portato sempre su tutti i piani di lotta per la conquista dei diritti del tuo territorio. E la cosa, caro Enzo, che ci accarezza nel tuo ricordo, è potere affermare che in questo percorso Tu hai sempre tenuto presenti i tuoi valori di vita: l’onestà, l’impegno per la collettività, l’attaccamento al lavoro, l’amore per la famiglia e il senso religioso. Ricordiamo calorosamente il tuo incommensurabile amore per i nipoti Vincenzo, Floriana e Federica, ragioni della tua vita, così come lo sono sempre stati i tuoi adorati figli Enza e Nicola, la nuora Giusy e il genero Ferdinando, e la tua amatissima moglie Lina. Ricordo ancora l’eco della tua voce quando la chiamavi per nome. Ed è questo tuo incommensurabile affetto, son certo, che ti ha permesso di superare con grande dignità, religioso silenzio e fiducioso delle Istituzioni, le difficoltà e le asperità che la vita ti ha riservato. Enzo, è con commozione che porto qua in condivisione con tutti i presenti, i colleghi sindaci e le autorità presenti, i miei ricordi di giovane partannese quando ho

iniziato a seguirti pieno di sogni e speranze. Ho molto imparato, seguendoti, come d’altronde tanti altri giovani della nostra comunità, che hanno creduto in Te, e che si sono dedicati all’impegno politico nel nostro paese. Tanti gli insegnamenti, gli aforismi ripetuti ad oltranza perché rimanessero ben saldi nei nostri ricordi come insegnamenti di vita: ricordi? “La politica non si fa con il sentimento, né con il risentimento ma con la ragione“. “Prima del rapporto politico è necessario instaurare un rapporto umano e di rispetto”. Come non ricordarlo, caro Giovanni… Ti confesso, Enzo, pubblicamente, di avere coltivato nell’animo questi tuoi insegnamenti e di averli declinati, grazie a te, in questo mio percorso politico che mi ha visto, talora, anche un tuo discepolo discolo e a volte anche in contrapposizione. Voglio rivolgermi alle giovani generazioni affinché possano attingere a questa grande figura di Cittadino Partannese come esempio da tenere presente nel loro cammino formativo, che tengano a mente quelli che furono gli ideali che hanno inspirato la vita dell’Onorevole Culicchia. Oggi qui insieme a tutti i presenti, caro Enzo, parenti, amici e tutti coloro i quali ti hanno voluto bene e stimato come Persona, mi sento di dire che Tu hai rappresentato e continuerai a rappresentare parte della nostra storia di Partannesi perché con il tuo impegno e l’attitudine al sociale profusi, hai contribuito a scrivere la storia di questa città e non solo. Dovunque noi guardiamo non possiamo non ricordare la tua presenza e il tuo operato. Concludo questo mio saluto ricordandoti con grande affetto portando tutti nel nostro cuore il tuo ricordo per sempre sia come Primo Cittadino che come nostro Concittadino Benemerito e voglio infine salutarti così come anche tu hai sempre fatto in queste circostanze: il mio non è un addio ma un arrivederci.

Nicolò Catania

sindaco di Partanna Discorso funebre in Chiesa nel corso del funerale dell'on. Enzo Culicchia

Bellafiore: "lui democristiano io comunista, abbiamo sempre dialogato"

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a scomparsa di una persona provoca sempre dolore e commozione. Se poi con la persona scomparsa hai condotto significative battaglie, per oltre cinquant'anni, la commozione è ancora più elevata. Mi riferisco alla morte dell’onorevole Culicchia con il quale, pur avendo diversa collocazione politica, lui democristiano io comunista, abbiamo sempre dialogato trovando comunità di intenti soprattutto in favore dei cittadini del Belice. Ricordo che tra la fine degli anni cinquanta e gli inizii degli anni sessanta si sono costituiti comitati cittadini in molti

comuni della Valle del Belice per iniziativa soprattutto di Danilo Dolci. Questi confluivano in un comitato intercomunale di cui facevano parte sindaci, dirigenti sindacali, persone della cosiddetta società civile e uomini di cultura. Io e Culicchia facevamo parte attiva di questo comitato che aveva il compito di portare avanti programmi e proposte per la rinascita della valle, da sottoporre poi all’attenzione dei nostri governanti. E ciò anche prima dell'evento sismico del 1968. Dopo il terremoto insieme abbiamo preso una serie di iniziative a livello sociale, politico ed istituzionale per rispondere

adeguatamente al mandato che i nostri elettori ci avevano conferito. Siamo stati per circa trent'anni Lui sindaco di Partanna ed io di Santa Ninfa, deputati regionali e parlamentari nazionali, Lui Deputato io Senatore. Ma per me Enzo Culicchia non è stato soltanto il compagno di tante battaglie, ma è stato anche un caro amico, un uomo ricco di tanta umanità e comprensione. Con la sua scomparsa la Valle del Belice e la provincia di Trapani hanno di fatto perduto una delle figure più rappresentative. Sen. Vito Bellafiore per tanti anni anche sindaco di S. Ninfa

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Commemorazioni

DODICINOVEMBRE2016

In morte e in vita di Enzo Culicchia PARTANNA – Sì, è proprio vero: non esistono cattivi maestri, ma solo cattivi allievi. E da questo voglio partire a proposito dell’uomo Culicchia che da mezzo secolo era diventato inscindibile dall’”onorevole”. E non serve prendere posizione tra coloro che ne parlano bene o male e coloro che ricorderanno solo il politico, colui che nell’immaginario collettivo era il “santo” a cui rivolgersi perché perorasse la causa di ciascun partannese. Di sicuro “miracoli” ne ha fatti, ma avviare un processo di beatificazione sarebbe troppo, come sarebbe improprio e ingiusto avviarne uno di demonizzazione. Quei pochi che hanno letto ciò che ho scritto su di lui in vita sanno che lo chiamavo - anche da queste pagine - il ”re.” Con evidente sarcarsmo, ma anche con malcelato rispetto. Sanno che gli ho sempre rimproverato che ha insegnato ai partannesi l’assistenzialismo, il non fare, il raccomandare le raccomandazioni: in poche parole credo che l’onorevole abbia contribuito - politicamente ma soprattutto culturalmente - a fare una Partanna piena di “assistiti”, piena di valori non proprio condivisibili e che portavano meriti e favori a chi forse non avrebbe meritato, ai furbi del quartierino, a poveri e ricchi senza una precisa scelta di classe se non quella di chi non aveva idee, forse molti neppure dignità: il seguire là dove ti porta il posto, l’annullamento del merito, la valorizzazione delle “conoscenze”, a tutto scapito della conoscenza, dello studio (Partanna è il paese in cui l’odio per la lettura arriva anche a non far leggere i cartelli stradali), l’arroganza del potere, un certo nepotismo, l’impiegomania e tanto altro ancora non ultimo il peccato per me più grave: l’omissione. L’onorevole molte, troppe cose ha lasciato che “accadessero”: l’arroganza di impiegati che tenevano il loro posto non come servizio ma come potere, la distruzione delle bellezze dei nostri cortili, la lunga agonia di una città che lasciava partire i suoi figli verso l’ignoto, il proliferare di appalti e cemento e altro ancora. Non fu opera sua: e tutti i partannesi onesti sanno nomi e cognomi. Ma lui non è intervenuto: ha lasciato che, appunto, il male “capitasse”: "li guai cu l’havi si li chiangi”. Lo so: dei morti bisogna sempre parlare bene, ma ciò non significa mentire proprio perché la nera signora non lo permette. Odio (politicamente) Brunetta: ma il figlio di Dario Fo, Jacopo, ha detto che è stato uno dei pochissimi che sia stato sincero. E guai agli agiografi! A coloro che osanneranno Culicchia ora che è morto. E guai a chi volesse giudicare l’uomo e non il politico. La verità storica viene sempre a galla. La morte è una cosa seria. E l’uomo Culicchia - che ho conosciuto da sempre ma che solo negli ultimissimi anni ho frequentato - ha sempre avuto quelle doti speciali e umane che lo fanno rivalutare agli occhi di chi non è obnubilato da una appartenenza o da un odio ideologico che si è proiettato su di lui facendolo uomo discusso e forse discutibile. Come tutti noi del resto, anche se il suo continuo dire “sì”, sono sicuro che provenisse dal cuore. Ma Enzo Culicchia - lui, l’uomo - aveva delle doti sue che lo fecero sempre un “signore” malgrado circondato da “amici” (i falsi amici molti dei quali una volta ottenuto il posto gli hanno voltato le spalle) che hanno creato un uomo da esecrare. I suoi “allievi” appunto. O gran parte di loro come quelli che imponevano la loro autorità epistemica da un albero di pino che bollava senza processo i buoni e i cattivi. Sì, molti di coloro che da lui sono stati beneficiati. I cosiddetti “culicchiani” di ferro. Coloro che erano saliti

ai più alti gradi delle ASL, della Regione, degli uffici comunali, della Sovrintendenza, dell’ISEF e di tanto altro ancora, creando un patto di ferro in cui lo stesso “onorevole” rimase imprigionato. Credo per “candore”. Lui, uomo dal grosso ingegno politico, cadde nella tela di ragno della passività e della arroganza che altri ragni malevoli avevano tessuto e continuano a tessere. Credo fosse un uomo buono, Enzo, con una cattiva fama che non gli avversari gli avevano creato, ma i cosiddetti “amici”: che il candore del compianto Enzo non seppe riconoscere. Lo ripeto: era intelligente e preparato Culicchia: e il fatto di aver “governato” nel bene e nel male Partanna lo si deve alla sua abilità e in gran parte alla “pochezza” dei suoi avversari. Pochezza culturale innanzitutto, ma anche pochezza (o povertà?) politica di quanti lo volevano osteggiare senza valere un’unghia di quanto valeva “l’onorevole”. Ed è oltremodo sgradevole constatare come molti suoi “amici” lo abbiano abbandonato quando non servì più e cadde in disgrazia. Dopo averlo spremuto come un limone. Ora io piango l’uomo che si era rivolto al suo nemico - il sottoscritto - perché ne scrivesse la biografia dopo la sentenza che lo assolveva da accuse campate nell’immaginario di una splendida e coraggiosa ragazzina che aveva bisogno di antropomorfizzare il male in una persona importante e popolare. Chiesi una sera a Milano a Leoluca Orlando (ero con i miei amici giornalisti del “Corriere della sera” e dell’Unità per cui scrivevo anch’io) se riteneva che Culicchia fosse mafioso. Leoluca mi rispose un no deciso. Chiesi al professore (io lo chiamavo così) una volta di Rita Atria. Mi rispose senza livore con il suo solito candore: “siamo entrambi vittime della mafia. Ma lei ha pagato di più”.Mi ritrovo costretto a riferire un episodio personale: quando fu assolto c’era una lotta da parte delle destre contro la Magistratura. Enzo voleva (ed esistono diversi testimoni che credo fossero amici “veri”) che scrivessi la sua vicenda. Dissi che sapeva bene cosa pensassi di lui e di ciò che politicamente “ero” e che quindi non avrei potuto scrivere su di lui senza toccare il “politico”. Mi disse che preferiva fossi io a farlo proprio perché avversario, ma avversario leale e che aveva tifato per Mani pulite piuttosto che uno dei “suoi”. Ora Enzo riposa in pace e non so se sia contento del fatto che tutti coloro che gli sono succeduti non hanno mai avuto la sua intelligenza, le sue capacità, il suo carisma. Non è un giudizio morale, ma “culturale”: i suoi successori non hanno avuto né la sua personalità, né il suo carisma e signorilità, né la sua preparazione e umiltà da “uomo del popolo” costretto in una tela di ragno filata da ruspanti, da baciapile ingrati, da sepolcri imbiancati. Riposa in pace? Lo vorrei tanto. Mi viene in mente Cesare Pavese che lasciò scritto:…“e per favore, niente pettegolezzi”. Ciao Enzo, sei stato un grande. Per me un amico dato che tale potevi essere. E non ho mai fatto parte degli “amici degli amici”. Il resto? Lo lasciamo ai cattivi allievi.….Che non mancheranno di rivolgermi delle critiche convinti come sono che generalizzo e che loro, loro, onesti e per nulla clientelari (cu ci voli cridiri ci cridi) furono sicuramente migliori. Il potere. Hanno fatto di più? E allora stiano zitti. Quando suona la campana non andare a chiedere per chi suona. Essa suona per te (J. Donne). Vito Piazza Ispettore ministeriale partannese e docente universitario

L'opera di don Milani tra politica e cultura Armando Editore Roma 2016 euro 14 Dopo il successo della prima edizione del libro di Antonino Bencivinni su don Milani, l'editore Armando ha voluto pubblicare una seconda edizione del volume che consta d un'ampia introduzione al pensiero ed all'opera del Priore di Barbiana in cui si esaminano la posizione politica da lui maturata nell’arco dei vent’anni di sacerdozio, le diverse accezioni con cui usa il termine “cultura”, pregi e limiti della sua esperienza educativa. Il volume si avvale di una ricca antologia degli

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scritti linguistici di don Milani e contiene, oltre ad una nutrita bibliografia, anche un’appendice in cui si danno brevi informazioni su quanti, tra i più noti, ebbero contatti con il Priore di Barbiana. Impreziosiscono l'opera la prefazione di Giorgio Pecorini e la postfazione di Tullio De Mauro. Il libro, appena uscito, si può reperire nelle migliori librerie d'Italia, oltre che on line.



Castelvetrano

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Presentazione del romanzo "Il figlio invisibile"

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iorno 5 novembre, presso il Liceo delle Scienze Umane di Castelvetrano, Lia Cappello Grimaldi ha presentato il suo romanzo "Il figlio invisibile ". Di origine siciliana (è nata a Palermo e ha sposato un santaninfese), la scrittrice si è trasferita a Milano dove ha insegnato per circa vent'anni, dedicandosi poi alla professione di psicoterapeuta. Nel romanzo confluisce tutta l'esperienza di una docente che per tanti anni ha vissuto al fianco di giovani adolescenti e insieme quella maturata dagli incontri di analisi condotti con chi da relazioni distoniche all'interno della famiglia ha subito pesanti condizionamenti. La vicenda narrata è infatti quella di un figlio, oggetto di troppe attenzioni "sbagliate". I genitori, intenti a farsi la guerra, dimenticano i sentimenti, le emozioni e perfino i talenti

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del figlio che restano inesplorati e inespressi. Il bambino prima, il ragazzo poi vive nella sua condizione di invisibilità con grande disagio e dolore, ma conservando in sé una "lucina" di speranza che servirà per il proprio riscatto. Il romanzo è stato presentato ancora ad Area 14 il 6 novembre ad un pubblico numeroso e attento che non ha esitato a porre quesiti all'autrice sullo scottante tema della relazione genitori-figli. La complessa tematica è stata abilmente riassunta con la lettura di alcune pagine effettuata dalle professoresse del Liceo delle Scienze Umane Ina Venezia e Maria Antonietta Garofalo, che si sono cortesemente prestate a condividere con i presenti un pomeriggio di cultura e proficua riflessione.


Partanna

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Alcuni cittadini partannesi mandano a dire...

ueste segnalazioni arrivano al giornale ad opera di cittadini che si rivelano particolarmente attenti ai diversi disservizi che desiderano mettere in evidenza. Le passiamo, per la sua parte, all'amministrazione comunale così come ci sono pervenute. Come si evince dalle foto qui a lato, nelle campagne viene posizionato di tutto. Il fenomeno è più notato perché in zone particolarmente visibili ed esposte al pubblico. Il Campanile di San Francesco posto in pieno centro urbano ha l'orologio che dà la stessa ora da molti anni. Chissà se un giorno potrà funzionare come un tempo!

Gli orologi sembra che non abbiano fortuna a Partanna; non funziona, infatti, neanche questo che si trova in zona piazza Falcone e Borsellino e non ha il valore dell'antichità posseduto dall'orologio del Campanile di S. Francesco).

Servizio fotografico Miss Modella 2016

CASTELVETRANO – Lunedì, 7 novembre 2016, Viktorie Zeliskova, Miss Modella 2016, accompagnata da Mauro Ferri, Patron del Concorso Internazionale di Bellezza Miss Modella ha beneficiato del servizio fotografico gratuito presso le Agenzie New Faces di Franco Battaglia Milano che ha offerto a Viktorie Zeliskova l'opportunità di un immediato lavoro nel

mondo della Moda e della Pubblicità come modella/fotomodella presso l'agenzia the one models Milano. Nella foto da sx Mauro Ferri, Viktorie Zeliskova e Franco Battaglia.

Il "Sessantotto"

CASTELVETRANO – Il libro “Sessantotto. La storia dei complessi musicali castelvetranesi dagli anni sessanta agli anni novanta”.di Luigi Simanella che è la rielaborazione di una parte del precedente suo lavoro storico-letterario, “Il Viaggio. Storia della musica a Castelvetrano”, si trova nelle librerie di Castelvetrano e di Partanna.

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Le nostre ricette

a cura di Ina Venezia

Musica

TAGLIERINI AL RAGÙ BIANCO Ingredienti per 4 persone: 300 g di taglierini all'uovo, 300 g di carne tritata di suino (oppure mista, suino e vitello), 1 piccolo porro, 1 bicchiere di vino, 2 bicchieri di latte, sale, pepe, olio extravergine di oliva.

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ffettate sottilmente il porro (se è troppo grande usatene solo una parte) e rosolatelo in una padella con l'olio finché non sarà morbido. Unite la carne tritata separandola bene con un cucchiaio di legno, salate e pepate. Sfumate con il vino e aggiungete il latte. Lasciate cucinare a fuoco moderato per circa mezz'ora. Se il ragù tende ad asciugare potete aggiungere ancora un po' di latte. Deve risultare morbido. Lessate i taglierini in acqua salata, versateli nella padella del ragù, saltate velocemente e servite. Soluzione del cruciverba di p. 13 del n. 9 (ottobre 2016) di Kleos

Le 10 canzoni più programmate dal 13 ottobre al 9 novembre 2016

Discovery Parade a cura di Salvo Li Vigni 1. THE CHAINSMOKER – Closer 2. ROBBIE WILLIAMS – Party like a Russian 3. COLDPLAY – A head full of dreams 4. ONE REPUBLIC – Kids 5. RAG’N’BONE MAN – Human 6. BRUNO MARS – 24K Magic

Film - Le nostre recensioni

In guerra per amore In guerra per amore di Pif, con Pif, Miriam Leone, Andrea Di Stefano, Sergio Vespertino, Maurizio Bologna, Mauro Marchetti e Vincent Riotta; Italia, 2016; colore, durata 100’; commedia.

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opo il successo de La mafia uccide solo d’estate Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ritorna al cinema con un secondo film, In guerra per amore. Nella New York del 1943 Arturo Giammaresi (Pif), squattrinato trentacinquenne siciliano, si innamora della giovane Flora (Miriam Leone), già promessa in sposa dallo zio al figlio di un noto esponente della malavita siculo-americana. L’unica soluzione per Arturo è quella di chiedere la mano di Flora direttamente al padre di lei, il quale si trova a Crisafullo, in Sicilia, dove imperversa la seconda guerra mondiale. Non avendo i soldi necessari per il viaggio Arturo decide di arruolarsi nell’esercito americano pronto a sbarcare sulle coste siciliane grazie all’insospettabile aiuto di Lucky Luciano & co. Il film riconferma la presenza di tematiche care a Pif nonché il personale modo di esprimerle sul grande schermo, contribuendo quindi a definire lo stile del regista palermitano. Eventi realmente accaduti si intrecciano a storie fittizie in una narrazione che, senza mezzi termini, intende denunciare gravi mali sociali in chiave tragicomica. La Storia insegna che nel 1943 l’esercito americano approda in Sicilia per liberare l’Europa dalla dittatura, un ingresso facilitato anche La locandina del film dall’impreparazione delle milizie fasciste. Una simile spiegazione, però, non convince Pif che stimolato da ulteriori dubbi trova nuove risposte in grado di reinterpretare lo sbarco degli alleati. La progonista indiscussa del film è comunque la Sicilia, per la quale Pif dimostra un amore smisurato cercando attraverso il cinema di risalire all’origine dei problemi che da sempre la affliggono. Pif continua a rivelarsi un artista poliedrico, capace di divertire e commuovere, provocare e suscitare serie riflessioni mentre con la macchina da presa immortala la bellezza del paesaggio isolano (il mare di Scala dei Turchi, le Saline di Trapani, il centro di Erice) ambito da tutti ma mai da nessuno ben governato. Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

8. CHARLIE PUT & SELENA GOMEZ – We don’t talk anymore 9. STING – I can’t stop thinking about you 10. MAROON 5 – Don’t wanna know

Italia Chart a cura della redazione di RCV Radio Network

1. VASCO ROSSI – Un mondo migliore 2. MARCO MENGONI – Sai che 3. NEK - Unici 4. ZUCCHERO – Voci 5. ERMAL META – Gravita con me 6. LITFIBA – Impossibile 7. MINA & CELENTANO – Amami amami

a cura del dr. Francesco La Rocca

Ammatula ti pettini e t'allisci, lu cuntu chi t'a fattu un t'arrinesci.

E' inutile che ti pettini e ti fai bella, il progetto che hai in testa (accasarti) non ti riesce. Il proverbio fa riferimento alla situazione frequente di certe zitellone che nonostante l'imbellettatura non sarebbero state mai oggetto di attenzione a causa della loro bruttezza.

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7. DRAKE Feat. RIHANNA – To good

8. GIORGIA – Oro nero 9. SAMUEL – La risposta 10. ALESSANDRA AMOROSO – Sul ciglio senza far rumore


DODICINOVEMBRE2016

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Locale popolare in cui si balla – 6. Funzione di un giocatore all’interno di una squadra - 9. Dispositivo elettronico che emette un fascio di luce - 14. Stato federato degli Stati Uniti d’America - 15. Stato asiatico situato nella penisola arabica - 17. Assalta le navi per rubarne le merci - 18. Combinazione di tre carte del medesimo valore - 19. Lega di ferro e carbonio - 21. Una costellazione dello Zodiaco - 23. Cellula nervosa - 24. Iniziali del cantautore Cremonini - 25. Letto pieghevole in rete metallica o tela robusta - 26. Munita di quanto occorre - 27. Il nome dell’attore Gullotta - 28. Vettura della Lancia degli anni Quaranta - 29. Farfalla diurna - 30. Barca a vela monoposto - 31. Serie di programmi necessari per l’avvio del computer - 32. Per gli antichi Romani lo era il marmo di Carrara - 33. Regione dell’Asia centrale - 34. Bavero senza pari - 35. Roccia effusiva di origine vulcanica - 36. Morbido, soffice - 37. Unità Organizzativa - 38. Piccole ruote - 39. Fiume della Sicilia sud-occidentale - 40. Costruzione atta a coprire spazi aperti - 41. Edificio costruito per essere utilizzato come abitazione - 43. Suddivisione interna di un edificio effettuata tramite colonne o pilastri - 45. Titolo onorifico con cui ci si rivolge ai sovrani - 46. Formula di saluto amichevole - 48. Comune situato nell’Alto Monferrato - 49. Istruito, dotto - 50. Famiglia di strumenti a fiato. VERTICALI: 1. Bovino domestico - 2. Asti - 3. Grosso e robusto cane da caccia - 4. Iniziali dell’astronomo Halley - 5. La più grande arteria del corpo umano - 6. Era un titolo aristocratico etiope - 7. Articolo indeterminativo - 8. Incompleto, carente - 9. Pianta rampicante a fusto sottile - 10. Componimenti poetici in versi brevi per musica - 11. Catalogo stellare - 12. L’extraterrestre più famoso - 13. Componimento letterario in prosa di ampiezza contenuta - 16. Né tue, né sue - 17. Zolle erbose - 18. Fiaccola ricavata da un ramo di pianta resinosa - 19. Si dice di sostanza introdotta nel cemento per renderlo più leggero ed elastico - 20. Pelo della criniera - 21. Luogo in cui termina una gara di corsa - 22. Forma spagnola del nome italiano Agnese - 23. Protuberanza ossea nel polso - 24. Residuo della combustione di legna o carbone - 25. Scimmia africana - 26. Quello di coda occupa l’ultimo posto in una graduatoria - 27. Vento che spira da sud-ovest - 29. Luogo dove vengono esposte al pubblico opere d’arte - 30. Sottili, delicati - 32. Sottile lamina metallica usata per la fabbricazione di barattoli e scatole - 33. Supporto per eseguire un dipinto a olio o a tempera - 35. Colpo violento dato con le mani - 36. Nella mitologia greca era un leggendario re di Atene - 38. Lettura in inglese - 39. Locale pubblico dove si possono consumare bevande e cibi leggeri - 40. Tele Video Agrigento - 41. È il massimo organismo sportivo mondiale - 42. Dopo - 44. Iniziali del cantautore Venditti - 45. Iniziali della scrittrice Tamaro - 46. Catania - 47. Ancona.

L'artista del mese

PIKO TARO - PPAP (PEN-PINEAPPLE-APPLE-PEN)

di Salvo Li Vigni

C

ari lettori kleossiani, è l’ultimo tormentone del momento. Roba da non crederci. PPAP, ovvero Pen-Pineapple-Apple-Pen, una canzonetta su una penna, un ananas e una mela che, insieme, formano una Penna-Ananas-Mela. Piko Taro, il simpatico 53enne autore giapponese, sta tentando di insidiare il suo antagonista PSY, autore della celeberrima “Gangnam Style”, totalizzando quasi 650 milioni di visualizzazioni su Youtube e 450 milioni sugli altri portali, avanzando con una media di 3 milioni nuove visualizzazioni ogni giorno. Venerdì 4 novembre il brano è addirittura approdato ufficialmente su itunes, entrando direttamente tra le prime dieci posizioni. A spingere il brano ci si è messo anche Justin Bieber, che il 27 settembre ha pubblicato il video sul suo profilo Twitter. E’ l’ironia il pezzo forte di questo testo assolutamente privo di senso, cantato da un soggetto bizzarro, con un ritmo che resta in testa e non esce più e che molti condividono per riderci su; tutto questo ha reso la canzone virale.

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Agrigento

Calamonaci: Il 26 novembre parte la rassegna teatrale all’VIII edizione

di Enzo Minio CALAMONACI - È pronta, al teatro “Aldo Nicolaj” di Calamonaci, la XI edizione del festival nazionale del teatro “Salvo Randone” e l’VIII edizione della rassegna dedicata a “Giovanni Raffiti". Sarà curata dal direttore artistico Totò Nicosia, da decen-

ni protagonista del palcoscenico e artefice del Premio “Randone”. Dieci le compagnie, provenienti da tutta Italia. Ad aprire la stagione, saranno gli attori del “Piccolo” di Imola, che, il 26 novembre con il “Killer”, porteranno in scena, “Killer”, con la regia di Giorgio Barlotti. Il 10 dicembre, sarà la volta della compagnia “La nuova scena” di Siracusa, con “L’onorevole” di Leonardo Sciascia. Il 16 dicembre, sarà il turno dell’associazione culturale “Idea” di Alessandria della Rocca con l’opera di Massimo Pantano, dal titolo “Chi si fa pi maritari ‘nfigghiu”.Il 7 gennaio, sarà l’associazione “Medea” di San Cataldo, con un testo “L’onorata famiglia Belfiore” con la regia di Ivan Giumento. A Franca Viola si ispira l’opera che la compagnia “Onirika del sud” di Roma che porterà in scena il 20 gennaio “La donna che disse di no”.. Il 4 febbraio, la compagnia “TeatrOltre di Sciacca” proporrà “Cafè chantant”, un libero adattamento di Franco Bruno. “Il teatro delle nevi” di Acireale, salirà sulle tavole del teatro, il 4 marzo e presenterà “Attori e malfattori”. Il 18 marzo, l’associazione culturale “Calamonacinscena” presenterà “Ditegli sempre di si”. “Full monty – Prossimamente a nudo” è l’opera che la compagnia “Tiraca” di Verona proporrà il 25 marzo. La produzione del Teatro “Nicolaj” proporrà il 31 marzo “Taxi a due piazze” di Cooney. “Continuiamo con una tradizione di cultura e di spettacolo che intendiamo rinnovare e potenziare sempre di più – ci dice il sindaco Enzo Inga – rilanciamo anche l’immagine della cittadina dove il teatro è diventato un appuntamento ormai conosciuto ed apprezzato in tutta la Sicilia".

Le farmacie di turno dal 12 novembre all'11 dicembre 2016 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

12 novembre

Dia

Dallo

Di Prima

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Grimaudo

13 novembre

Dia

Dallo

Ferracane

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Grimaudo

19 novembre

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Ferracane

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

20 novembre

Ciulla R.

Barbiera e Conf.

Giardina

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lenzi

26 novembre

Ciulla N.

Dallo

Giardina

Pace

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

27 novembre

Ciulla N.

Dallo

Ingrassia

Pace

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Licari

3 dicembre

Rotolo

Barbiera e Conf.

Ingrassia

Tummarello

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

4 dicembre

Rotolo

Barbiera e Conf.

Gagliano

Tummarello

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Lombardo

8 dicembre

Galante

Barbiera e Conf.

Gagliano

Tummarello

Rubino

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Misuraca

10 dicembre

Galante

Dallo

Gagliano

Parisi

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Misuraca

11 dicembre

Galante

Dallo

Papa

Parisi

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Misuraca

11



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