Kitesoul Magazine #8 Italian Edition

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EVENTI

F-One International Dealers Meeting 2016

ITW Aaron Hadlow

TEST

Woo Hang Time - Big Air Test


WHERE THERE’S A WAVE THERE’S A WAY THE NEW NEO

T

R U

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K

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B O A

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N

G


WAVE /F R E ERIDE

RE LAT E D P R O D U C TS

P R O S U R F

WAM

W HI P C SC

PROGRESSION Q

S I Z E S 4 / 5 / 6 / 7 / 8 / 9 / 10 / 11 / 12

Quality commitment in every detail. WWW.NORTHKITEBOARDING.COM


Another big step ahead for our most successful kite in the range. RELIGION is synonymous of WAVE in the international kite language, and since its first introduction this kite has changed in every version together with the evolution of this discipline. Actually we can say that this kite has greatly contributed to improve the level of many stoked riders thanks to its phenomenal performance characteristic. A bullet proof construction, mixing the body construction between 40% heavy duty Dacron fabrics and 60% lightweight canopy. A unique mix used only in the Religion kites still today, creating a superior crash resistance and a huge lifetime extender. The new MK6 has been redesigned in sizes 8 and smaller based on the huge positive feedback received on the MK5 larger sizes, 12-10.5 and 9. These new design is based on more swept-back wingtips, creating a more stable kite that floats better both in total lack of wind or on the opposite, under extreme strong gusts. This new design, allows also a bigger range of use, both on the hi and low end of the kite, extending the possibility of use practically to any day anywhere. More power, better lift during jumps and an enormous, progressive de-power that will stop the kite power exactely when you need it. Simply a throttle in your hands, gearing up your rides when you need power and completely release it when you use your created speed on the wave. Neutral, powerful and silly fast when willing to get out of troubles on wave sections that close out or when you totally need that extra bost to move to the next section. A perfect kite both in onshore and totally offshore conditions, tested in literally anywhere you could take it.

pink/cyan

SIZES: 4 / 5 / 6 / 7 / 8 / 9 / 10.5 / 12

POP 5’4” Freestyle Supershortboard

ALSO AVAILABLE IN 5’2”

yellow/orange

ALSO AVAILABLE IN 5’2”

Cyan/Red

POP LTD 5’4” Freestyle/wave Supershortboard

MINIMAXI-K 5’4” Minisimmons


WW AV AE VE

MK6

rider: colin heckroodt - Ph: svetlana romantsova

RELIGION RELIGION ” The best just got better! ”

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BALENA-K 5’7” Speciality oversize

ASSOPIGLIATUTTO-K 5’8” Hybrid Small waves Quad

CHIATTA-K 5’8” Small waves Thuster

HUEVO-K 5’5” Surf / Freestyle Thruster

C.O.T.A.N. 5’6” Speciality PRO Shortboard

BARRACUDA-K 5’10” Strapped-in-special Thruster

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ALSO AVAILABLE IN 5’7”

ALSO AVAILABLE IN 5’5” - 5’9”

ALSO AVAILABLE IN 5’5” - 5’9”

collection collection

SALEROSA-K 5’10” PRO Quad

MAQUINA-K 5’11” PRO Thruster




Direttore Responsabile Roberta Pala roberta.pala@kitesoul.com Redattore tecnico wave Mitu Monteiro Redattore tecnico freestyle Alberto Rondina Tecnica Renato Casati Photo & Video Maurizio Cinti Grafica Giuseppe Esposito

OTTOBRE 2015 - NOVEMBRE 2015 BIMESTRALE

Testi Keahi de Aboitiz, Francesca Bagnoli, Michele Balestrini, Alex Caizerques, Nicola Carrus, Renato Casati, Alberto Rondina, Jana Schader, Reo Stevens, Francesco Turchetti, Gabi Steindl, Federico Sugoni Immagini Warek Arnaud, James Boulding, Toby Bromwich, Alex Caizerques, Lorenzo e Renato Casati, Quincy Dein, Simone Dondero, Roberto Guarnati, Daniel Kajavala, Lance Koudele, Andre Magarao, Renza Marinelli, Valentina Mellano, Marco Orrù, Borys Radchenko, Axel Reese, Svetlana Romantsova, Alberto Rondina, Jana Schader, Reo Stevens, Antonietta Vacoli, Jason Wolcott Cover: Rider Mitu Monteiro Photo Rou Chater Editore e pubblicità VISU Media Via Cavour, 20 24030 Ambivere (BG)

FEDERICO SUGONI Editore

ROBERTA PALA Direttore responsabile

Manager d’Azienda ed Imprenditore, si appassiona al surf da giovanissimo, ma scopre l’amore per il Kitesurf da grande durante un viaggio alle Hawaii. Il kite è la sua più grande passione dopo sua figlia. Nel 2014 fonda Kitesoul Magazine.

Fotografo sportivo dal 1997. Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15 anni responsabile delle principali testate di kitesurf. Spirito libero, ha mollato tutto per una vita a contatto della Natura e dello sport. Vive a Capo Mannu, in Sardegna, l’onda più bella del Mediterraneo…

GIUSEPPE ESPOSITO Direttore creativo

MAURIZIO CINTI Videomaker

Kiter sin da piccolo, rider per RRD Italia, laureato in Design della Comunciazione al Politecnico di Milano. Con questo incarico ha potuto finalmente unire le sue due passioni: il kite ed il design.

Appassionato di cinema e fotografia. Skater, Snowboarder e Wakeboarder, appena ha conosciuto il kitesurf, tutto il resto è diventato un ricordo, inizia con il freestyle,ma ora ama le onde grandi e potenti. La ricerca dello swell perfetto è la sua passione.

Amministratore Unico Federico Sugoni fs@kitesoul.com Registrazione Tribunale di Bergamo n°10/2014 del 15/04/2014.

Copyright Kitesoul Magazine La VISU Media è titolare esclusiva della testata Kitesoul Magazine e di tutti i diritti di pubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzo da parte di terzi di testi, fotografie e disegni, anche parziale, è vietato. L’Editore si dichiara pienamente disponibile a valutare - e se del caso regolare le eventuali spettanze di terzi per la pubblicazione di immagini di cui non sia stato eventualmente possibile reperire la fonte. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali, ex art. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media, con sede legale in Ambivere (BG), via Cavour, 20. La stessa La informa che i Suoi dati, eventualmente da Lei trasmessi alla VISU Media, verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo ora enunciato anche per attività connesse all’azienda. La lettura della presente informativa deve intendersi quale presa visione dell’Informativa ex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi dati personali alla VISU Media varrà quale consenso espresso al trattamento dei dati personali secondo quanto sopra specificato. L’invio di materiale (testi, fotografie, disegni, etc.) alla VISU Media deve intendersi quale espressa autorizzazione alla loro libera utilizzazione da parte di VISU Media per qualsiasi fine e a titolo gratuito, e comunque, a titolo di esempio, alla pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e non, su qualsiasi pubblicazione (anche non della VISU Media), in qualsiasi canale di vendita e Paese del mondo.


KITESOUL MAGAZINE Feel The Flow

RENATO “DR. KITE” CASATI Direttore tecnico

MITU MONTEIRO Redattore tecnico wave

ALBERTO RONDINA Redattore tecnico freestyle

Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice ed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di Como e Sardegna, ma sverna fra le onde Capoverdiane.

Capoverdiano di Sal, Rider Ufficiale F-One, Manera. Campione Mondiale wave KPWT nel 2008 e tre volte Vice Campione Mondiale. Inizia giovanissimo con il Surf e con il Windsurf, dopo poco scopre il Kitesurf e diventa amore puro.

È il miglior esponente del Kite Italiano nel mondo delle competizioni, Rider Ufficiale per Cabrinha Kites, Neil Pryde e GoPro. Quattro volte Campione Italiano, Campione Europeo 2010 e terzo classificato nel Campionato Mondiale PKRA 2012.

ELENA FOICO Traduttore professionista Traduttore professionista e Kiteboarder dal 2001. Nel 2004 ha deciso di lasciare la sua carriera in Gran Bretagna per insegnare kitesurf a tempo pieno. Nel corso degli anni ha tradotto diversi manuali di kitesurf, sussidi didattici e articoli. Nata in montagna, ma appassionata del mare, ha trovato lo strumento perfetto per divertirsi un po’ovunque!


EDITORIALE Rider Reo Stevens | Foto Jason Wolcott/LEWHS

30giorni, 10 voli, oltre 40.000km, oltre 200.000

il nostro immaginario si posa immediatamente

passi, tanto kitesurf .

su mete esotiche e radicali come Mauritius, ed è

Ci sono periodi dell’anno molto intensi per noi di

proprio da lì che siamo appena rientrati, entusia-

Kitesoul Magazine, ma nessuno come i 30 giorni

sti, dall’F-one International Dealers Meeting.

tra Agosto e Settembre, volete sapere cosa ab-

Il padrone di casa Raphael Salles e il suo team, ci

biamo fatto? Ok partiamo dalla fine:

hanno accolto con grande calore facendoci senti-

Kitesurf per noi veri appassionati vuol dire inevi-

re parte della famiglia F-one. Durante queste fan-

tabilmente viaggio, e quando parliamo di viaggi

tastiche giornate abbiamo scoperto ogni segreto


dell’intera gamma F-one 2016 ed abbiamo avuto

11.4 secondi in aria (e 15,4m in altezza), proprio

la possibilità di provare a fondo tutti prodotti in

mentre testava queste ali.

ogni misura e condizione, incluse mute e trapezi

Questo periodo è anche caratterizzato dall’arrivo

Manera, rimanendone positivamente colpiti. One

dei nuovi prodotti e delle fiere internazionali, per

Eye, invece, ci ha forse un po’ tradito, non essen-

questo siamo andati a prendere un primo con-

do nei suoi giorni migliori ma, come dimostra la

tatto con le novità del mercato a S.Peter Ording

cover, Mitu Monteiro ha dato spettacolo in ogni

ed abbiamo volato fino in Florida per il Surf Expo

caso mostrando tutta la sua classe…

2015, dove la nostra Jessica Winkler, insieme al

Ad Agosto, sul lago di Garda, è stato Aaron Ha-

nostro editore, ha intervistato atleti e le persone

dlow a dare spettacolo per il pubblico italiano du-

del settore facendosi raccontare tutte le novità

rante il suo tour nel Nord del paese. Il nostro edi-

per 2016, novità che potete ora scoprire in una

tore lo ha incontrato per un’intervista esclusiva in

serie di video sul nostro canale Youtube.

cui il campione britannico e 5 volte campione del

In questo numero faremo viaggiare anche voi alla

mondo, si è mostrato in tutta la sua forza e tena-

scoperta di due spot molto particolari, l’onda bra-

cia, confermando ancora una volta di possedere

siliana di Pipa con Axel Reese e il lago di Silvapla-

quel fuoco competitivo che da sempre brucia in

na insieme a Alberto Rondina e Jana Schader. Due

lui… a dimostrarlo la sua vittoria pochi giorni dopo

spot diametralmente opposti, il caldo Brasile e le

l’intervista alla tappa VKWC a S. Peter Ording in

montagne svizzere, molto diversi ma ugualmente

Germania, dove ovviamente eravamo presenti

affascinanti per gli scenari mozzafiato e le con-

anche noi.

dizioni perfette che possono offrire, waveriding

Sempre ad Agosto siamo stati in Sardegna (Ita-

da sogno per il primo e freestyle “montano” per

lia) per la nostra prima comparativa big air, unica

il secondo.

nel panorama mondiale, con ben 12 vele messe

Per i lettori che vogliono progredire nel freesty-

alla frusta dal nostro Responsabile Tecnico Rena-

le strapless e nel ride unhooked con il twintip,

to Casati e con il supporto di WOO Sports, che ci

arrivano in questo numero i consigli di Keahi de

ha permesso di ricavare dati affidabili e reali che

Aboitiz e Alberto Rondina, mentre l’atleta stori-

potrete scoprire in questo numero.

ca North Gabi Steindl, ci offrirà qualche preziosa

Un grande articolo dedicato alle vele da hang

nozione base, indispensabile per ogni buon rider.

time, quelle che ti fanno schizzare in alto e volare

L’ultima novità di questo numero è legata alla

per un tempo che sembra infinito e che ti fanno

nostra applicazione iOs, arrivata da poco, con la

urlare di gioia, che soddisferà la curiosità di tutti

quale, se non lo state già facendo, potrete legge-

gli appassionati che stanno ritrovando interesse

re gratuitamente su iPhone e (ancora meglio) su

per questa specialità che fin dall’inizio è stata in-

iPad tutti i numeri di Kitesoul Magazine, andate

dissolubilmente legata al nostro sport.

quindi sull’Apple App Store e scaricate Kitesoul

A imprimere a fuoco il marchio di qualità del test

Magazine!

ha pensato il nostro Renato che, a 44 anni, si è inserito al 2° posto nel ranking mondiale WOO con

Roberta Pala | Federico Sugoni


SOMMARIO

Portfolio

Eventi:

F-One International Dealer Meeting 2016, Mauritius

Itw:

Aaron Hadlow

Spot guide: Pipa - Brasile

Stapless Moves: Indy Glide

Trip:

Madagascar Seguendo le orme di Addikt

Spot:

Silvaplana - surrealismo svizzero

Test:

Woo Air Time - Big Air Test


Test:

(Super) Sonic! The (R) Evolution, un'ala da recordo- Wooo

Consigli:

Passaggio del kite tra due kiters

Freestyle Tecnica base: Come sganciare Pop

Focus Prodotti: Ozone

Eventi:

RRD Dealers Meeting Eurpa 2016, Talamone

Eventi:

Kite Event Show 2015 Porto Botte, Sardegna

Itw:

Simone Borgi -snowkite

Camp:

Alberto Rondina Kite Camp

Eventi:

One Hour 2015




16 PORTFOLIO

Brandon Scheid AWSI Rider of the year

LIQUID FORCE AWSI BRAND OF THE YEAR BRANDON SCHEID AWSI RIDER OF THE YEAR

RIDER: Brandon Scheid AWSI Rider of the year FOTO: Photo Lance Koudele/ Courtesy Liquid Force



18 PORTFOLIO

Collleen Carroll

RIDER: Colleen Carroll FOTO: Lance Koudele


AWSI FEMALE KITEBOARDER OF THE YEAR


20 PORTFOLIO

Abel Lago

RIDER: Abel Lago FOTO: Svetlana Romantsova/Courtesy RRD



22 PORTFOLIO

Sam Medysky

RIDER: Sam Medysky FOTO: Andre Magarao



24 PORTFOLIO

Greta Menardo

RIDER: Greta Menardo FOTO: Daniel Kajavala/Courtesy Switch Kiteboarding



26 PORTFOLIO

Jesse Richman

RIDER: Jesse Richman FOTO: Quincy Dein



28 NOVITÀ

Sun Sports Distribution

Calendario Nazionale 2015 CKI/FIV

Martin Doesel (Evivasports) in-

Wave

sieme ai suoi collaboratori, an-

Tognazzi Marine Village ASD – Torvaianica – 6/31 Ottobre

nuncia che sarà creata a breve

ASD Chia Wind Club in collaborazione con Eolo Wind Club

una società che si occuperà

(Oristano) – 13 Novembre – 14 Dicembre – Assoluto Wave

della

distribuzione

esclusiva

dei marchi HB surf kite (tavole

Formula Kite

kite totalmente strapless) Core,

Tognazzi Marine Village ASD – Torvaianica – 10 – 11 Ottobre

Nobile Boards e Brunotti boards/wetsuits, presso i negozi

Slalom

specializzati. La società, nata

Circolo Velico Scirocco 30 – 31 Ottobre – 1 Novembre

dall’esperienza di Martin e dei

(+ Longdistance)

suoi soci, si chiamerà Sun Sports Distribution.



I N

V A C A N Z A

C O N

IN VACANZA CON NOI Vento, onde e sessioni di Kite infinite sono la nostra passione, e questo è quello che vogliamo condividere con voi con il progetto KiteWorldWide. Venite con noi negli Spot più belli e con la maggior affidabilità di vento sulla terra, a conoscere nuove persone, scoprire nuovi paesi e culture lontane, a rilassarvi in spiaggia e a godere del vento, delle onde, e di sessioni di Kite infinite. I NOSTRI SPOT, LONTANI MA RAGGIUNGIBILI Le isole più isolate. Le spiagge più bianche. I luoghi più belli del mondo, solo nella stagione

una casa costruita sui coralli a

RELAX LONTANO DAGLI SPOT

del vento. Ci occuperemo noi di

Zanzibar o il nostro loft a Cape

AFFOLLATI

farvi arrivare rilassati a destina-

Town, con noi alloggerete nelle

Collaboriamo sempre con strut-

zione. Voli aerei con pochi scali

strutture tipiche dei diversi pa-

ture di piccole dimensioni e tutti

e tempi brevi di trasferimen-

esi, ma sempre con standard

i nostri spot, anche quelli nelle

to. Grazie al Team di KiteWorl-

europei garantiti.

destinazioni più conosciute e

dWide, comincerete la vostra

frequentate, garantiscono tanto

vacanza senza alcuno stress,

GUIDATI DAL VENTO

spazio in acqua per tutti, senza

con tutte le informazioni e ser-

Continuiamo a viaggiare in tutto

il pericolo di arrivare in luoghi

vizi per una vacanza Kite senza

il Mondo, per cercare nuovi Spot

sovra affollati.

compromessi.

dove organizzare vacanze Kite senza compromessi. In qualun-

LA COMUNITA’ DI KITEWORL-

BUON CIBO E UN BUON RIPOSO

que mese dell’anno abbiamo

DWIDE

Il Kite fa venire fame! Non im-

una o più destinazioni, dove vi

In ogni destinazione, spot o

porta se sceglierete i Makuti

aspettano condizioni perfette

struttura proverete un bellis-

con tetti di paglia in Kenya o

per far Kite a tutti i livelli!

simo Community felling. Sarà


K I T E W O R L D W I D E come partecipare a un viaggio

ti i nostri corsi per Beginner e

trezzatura per il resto della vo-

di gruppo ma senza necessità

Intermedi, includono sempre il

stra vacanza per allenarvi, per

di date di viaggio fisse o gruppi

noleggio dell’attrezzatura per il

migliorare e migliorare ancora.

sovra dimensionati.

resto della vacanza. Presso ogni centro avrete sempre personale

IL NOSTRO TEAM

IMPARARE IL KITESURF

esperto e altri Kiters con i quali

A KiteWorldWide non siamo solo

Il numero degli appassionati di

chiacchierare e approfondire le

colleghi ma siamo appassionati

Kite in tutto il Mondo è in co-

vostre curiosità ed esigenze.

di Kite! Abbiamo viaggiato personalmente in tutti i nostri spot

stante aumento. Questo perché poche attività offrono una così

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e lavoriamo sempre con Team e

interessante combinazione fra

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sport, natura, viaggi e espres-

pre parte di un evento speciale,

il necessario affinché quando

sione individuale. Fra le nostre

conoscendo kiters di ogni livel-

arriverete in vacanza possiate

destinazioni, troverete gli spot

lo, e dopo il vostro corso, avrete

vivere una vacanza Kite senza

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sati ad una esperienza di lavo-

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sa per il resto della vacanza. Per

ro con noi o semplicemente ad

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ma settimana. Quando volete e

nazioni potrete prenotare corsi,

quanto volete. Questo fino a che

noleggiare o provare l’attrezza-

non avrete raggiunto l’obiettivo

tura di ultima generazione. Tut-

del corso. E potrete usare l’at-


32

MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

2016

F-ONE INTERNATIONAL DEALERS MEETING LE MORNE, MAURITIUS

Sono passati otto anni dall’ultimo meeting al quale ho partecipato, sono partita con l’emozione che ti accompagna all’inizio di una nuova esperienza…


Testo Roberta Pala | Foto Mitu Monteiro e Roberta Pala


34

È

MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

stata la mia prima volta a un meeting F-One, ho ricevuto l’invito da Luca Marcis, l’impor-

tatore italiano del marchio, pronta a conoscere e testare la Bandit, giunta alla sua nona edizione, e i surfini “targati” Mitu Monteiro. Ho scoperto anche una linea di tavole da freestyle davvero ampia, i nuovi foilboard e la super performante Diablo, il foil di F-One, che accompagnerà il campione del mondo Formula Kite, Maxime Nocher, all’ultima gara della Foil Cup, per giocarsi il titolo mondiale 2015 Foil. Per non dimenticare la vasta linea di S.U.P. e gli accessori Manera, mute, trapezi e sacche. Scendo all’alba dal mio aereo a Port Louis, il mio tassista aspetta con il cartello con scritto sopra F-One. Mentre percorriamo i chilometri che ci separano da “Le Morne”, mi guardo attorno, villette in stile coloniale, alternate a villaggi semplici, ragazzine con la divisa bianca e bordeaux che vanno a scuola, e vegetazione tropicale avvolgente. L’arrivo al Riu, l’Hotel che ospita il meeting, è nelle prime ore del mattino, alla reception incontro



36

MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

"I l Ba ndit, a l suo no no anno di vi ta, è il de lta sha p e per eccel l enza, F-One è l’ unico ma rch i o che no n ha mai fatto un a ltro sha p e da quando ha i ni zi ato co n i l de lta"


subito Julie, la responsabile dei contatti con i media, ci abbracciamo forte, sono quei rapporti nati via email che si rivelano così naturalmente belli quando ci si incontra nella vita reale. Julie è una delle anime F-One, per un meeting che, oltre la presentazione della linea 2016 e dei test in acqua, ci ha dato modo di tornare a casa con tante nuove conoscenze che, di sicuro, porteranno a belle amicizie future. Julie è la persona che “coccola” i media, un’energica water woman che non si è risparmiata uscite alle 6:00 del mattino su Little Reef, per surfare le onde con la linea S.U.P. di F-One. Il prato davanti alle stanze è un arcobaleno di vele e tavole, l’”albero delle barre”, e una distesa di S.U.P. Mitu Monteiro mi presenta il patron F-One, Raphael Salles, che ho visto e fotografato tante volte a Sal, nei suoi test a Ponta Preta. Poi tutto il team di designer e tester, persone che non si fermano un secondo di provare e studiare nuovi accorgimenti, molto attenti ai pareri del consumatore finale. Micka Fernandez mi viene incontro, mi abbraccia e saluta, saranno almeno dieci anni che non ci vediamo, e ne sono passati 15 dalla prima volta che ci siamo incontrati. Il resto del gruppo italiano arriva nel primo pomeriggio, le condizioni oggi non sono male per le 9 mq, è tardi per One Eye e oggi i pass sono chiusi, troppo rischioso senza barche di soccorso, ma Little Reef e Manawa offrono a Luca, Fritz, Alessandro e Daniele, il resto del team italiano, una prima session wave fino al tramonto… io e Francesco, con pass chiusi e senza barca di soccorso, restiamo a terra volentieri, stringendo tra le mani il nuovo trapezio Manera e la morbidissima muta. Il vero e proprio meeting ha inizio il giorno se-


38

MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

guente, Raphael presenta la linea S.U.P. e tutto il team, raccontando lo sviluppo del marchio in questi anni. La forza di F-One sta proprio nell’avere tester e designer che sono anche eccellenti riders, il che permette di disegnare e dare feedback su molti modelli differenti della linea. Inoltre, le fabbriche, sono sempre le stesse, da 5-6 anni per ciò che riguarda i S.U.P. e da ben 15 per il kitesurfing. Le tavole hanno i nomi delle onde che il team ha surfato in questi 15 anni, una linea completa, dal gonfiabile alla performante linea da wave. Tutti i S.U.P. sono realizzati a mano, solo per un modello esiste uno stampo, tutte le tavole hanno la stessa larghezza, 27 o 24, cambia solo la lunghezza. Pompa che passa da simple shot a double, una vasta linea di pagaie, con diverse percentuali di carbonio. Finalmente è il momento anche per me di entrare in acqua, voglio provare la Mitu Pro Model, quest’anno in 4 misure, 5’4”, 5’6”, 5’8” e 5’10”. Difficile migliorare una tavola che lo scorso anno si è venduta tantissimo, si è lavorato sulle misure grandi, dando un concavo dietro, per farle carvare meglio, e lavorando sul rocker, nelle misure piccole, per curve più strette e miglior sopportazione del chop, è un thruster. Il surfino di Mitu è adatto a molti stili diversi, dal principiante al wave riding puro, al freestyle strapless. Sulla linea di surfini Signature si è invece lavorato sul rocker, è un quad, è stata resa più planante dello scorso anno, è una tavola che ti trasmette sensazione di controllo, soprattutto nel bottom sulle grandi onde. Abituata al vento forte, non me la cavo troppo bene se devo usare vele “grandi”, Bandit 10 mq e provo la 5’6” e la 5’10” Mitu Pro Model, mi avvicino timidamente a Little Reef, sono regular, provo ad

affrontare l’ondina back side… fortuna che sono lontana da riva e posso prendere qualche bella facciata, senza farmi notare troppo... La giornata due di meeting nella sala riunioni, prevede la presentazione della linea foil, un progetto lungo, tra designer della tavola, ricerca della fabbrica giusta e l’obiettivo importante di creare una tavola adatta a tutti. Importante è stato comprendere i problemi legati all’uso da parte di un principiante, soprattutto riguardo alla stabilità. La tendenza foil sta ormai prendendo piede, non è difficile incontrare, sulla spiaggia, praticanti, spesso neofiti, di questa nuova disciplina. Molti altri sport stanno avvicinando il loro interesse al mondo foil, non è raro che molti chiamino in ditta, interessati a sviluppare il progetto foil su windsurf, kayak, S.U.P… Il Foilboard di F-One ha


un sistema di connessione davvero semplice, la tavola sulla quale si adatta il foil è prodotta in tre larghezze diverse, grande importanza, nello sviluppo dei materiali, è stato il supporto di Maxime Nocher, campione del Mondo di Formula Kite e attualmente secondo in classifica Foil Cup, a una tappa dalla conclusione, e di Romain Castel, giovane rider Race e campione Long Distance Youth. Il mondo foil di F-One ha introdotto, finalmente, un’ala foil, il Diablo, l’ala che ha scalato immedia-

tempo davvero breve, una vela da podio, stabile,

tamente le classifiche mondiali, con molteplici

facile, e immediata all’uso anche da parte di un

primi posti, tra le mani di Maxime Nocher. Era im-

neofita (molti, al meeting, hanno provato un foil

portante, per F-One, creare un’ala che il campio-

per la prima volta, ndr). Un successo rapido e al

ne Monegasco potesse utilizzare per le compe-

tempo stesso solido.

tizioni internazionali. Il designer Robert Graham,

Per i test in acqua, oggi il vento non è molto con-

assieme a Gin Paragliding, kiters ed ex campio-

sistente, ci sono due giorni di previsioni incerte,

ni del mondo di parapendio, hanno creato, in un

con onda in calo e recuperi di kiters in baia al ca-


40

MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

lar del vento…

un software sofisticato che prima realizza il 3D,

Per il terzo giorno Julien Salles, figlio del boss

per poi trasportare i files bidimensionali, per il ta-

Raphael, presenta la spettacolare linea di acces-

glio, il che garantisce una perfetta vestibilità del

sori Manera, trapezi, sacche, e dall’anno scorso le

prodotto finale. I materiali utilizzati sono al top,

mute del brand francese. Le mute sono l’aspetto

Tripl3X Neoprene Magma e X10D, grande accento

più innovativo della produzione, prodotti di super

sulla flessibilità della muta, importantissima. La

qualità, nei quali è applicata tantissima tecnolo-

nostra muta deve essere calda, elastica e confor-

gia. La fabbrica è solo a pochi minuti dalla sede

tevole. I pannelli sono incollati tra loro e poi cuciti

di Montpellier, il che fa sì che il prodotto sia te-

con una cucitura “Blind-Stitch”, che non intacca

stato nella stessa giornata in cui esce dalla fab-

il neoprene, tutto rivestito, internamente, da una

brica, importantissimo per il feedback immediato

banda incollata all’interno, per garantire il 100%

e le modifiche da apportare. La progettazione è

d’impermeabilizzazione.

incentrata molto sul kitesurf, le mute sono stu-

Dopo le mute, è il momento dei trapezi, l’EXO, re-

diate per la nostra mobilità e per tenerci al caldo

alizzato in collaborazione con un laboratorio di

in maniera ottimale. L’innovazione più importante

scienze del movimento, è stato migliorato a livel-

è la realizzazione, tutti partono da pannelli piatti

lo strutturale, con accento sul confort e la durata.

e poi realizzano il 3D, Manera fa il contrario, con

Il team lavora sul look, confort, e sulla durata del


"I l s u r f i n o di M itu è a datto a m o l t i stili div e rsi, da l pri nci p i a nte a l wa v e r id i n g p uro, a l fre e sty le s t r ap l e s s"

" La pro gettazi o ne è i ncentrata mo l to sul ki tesurf, l e mute so no studi ate per l a no stra mo bi l i tà e per tenerci al cal do i n mani era o tti mal e"


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MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

prodotto. Tecnologia Ergonomic Prefit, per adattarsi ai movimenti del corpo in estrema libertà. La struttura esagonale del prodotto, l’Energy Dispersion Frame, è composta da diversi gradi di rigidità ed è la parte che riceve le forze esercitate sul trapezio, la sua forma e struttura fanno sì che si ripartisca la pressione su una zona più larga e in maniera costante. Personalmente il feeling con il trapezio è stato immediato, ho trovato che si adattasse immediatamente al mio corpo e la sensazione davvero di non averlo quasi, è stata preziosa, soprattutto in quelle condizioni in cui, con vela grande, si sollecita continuamente la zona lombare. Anche il nuovo sistema sulla chiusura del trapezio, che non fa sollevare il gancio, è davvero funzionale. Il momento della presentazione del Bandit arriva la domenica, proprio il giorno in cui il vento si fa finalmente consistente, consentendoci di uscire con le 5-6 mq, dentro al reef il chop si fa davvero fastidioso, One Eye non è grossissimo, sul metro e mezzo, ma Raphael, Mitu, Micka non si perdono nemmeno un istante ed escono a surfare e testare i nuovi materiali. Stavamo aspettando onda più grossa per affittare una barca e andare a One Eye, per questa volta, purtroppo, niente foto dal reef.

" Il Fo i l bo ard di F-One h a un si stema di co nnession e davvero sempl i ce, l a tavol a sul l a qual e si adatta i l foi l è pro do tta i n tre l arghe z z e di verse"


" Le tavo l e ha n n o i no mi del l e o nde che i l t eam ha surfato i n questi 1 5 ann i "

Il Bandit, al suo nono anno di vita, è il delta shape per eccellenza, F-One è l’unico marchio che non ha mai fatto un altro shape da quando ha introdotto il delta. La scelta di continuare sempre con il Bandit sta nell’apportare ogni anno sempre nuove migliorie, piuttosto che partire da un prodotto nuovo, diverso, al 100%. Le vele piccole sono quelle più testate nel wave riding, le medie quelle che si orientano al freestyle e la 12 mq al freeride. La stabilità è la caratteristica che il cliente chiede di più, e tutte le energie del team sono concentrare sul risultato. La barra è semplice e funzionale, nuova carrucola sulle front, un efficiente sistema di sgancio di sicurezza, per il prossimo anno, su suggerimento dei consumatori, sarà realizzato un chicken loop più grande, per consentire ai freestyler un riaggancio rapido dopo le manovre unhooked e sicuramente saranno modificati i due supporti galleggianti sulle back. Il vento è davvero forte oggi, Mitu Pro Model 5’6” e Bandit 6 mq per me. La vela ha un bel controllo della velocità, non mi ha mai “strappato”, bel feeling di barra e manovrabilità. Questa volta, Little Reef è davvero troppo Little… passo un’oretta a combattere con il chop della baia. Dopo aver sfiorato la collisione con un windsurfista che ha


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MEETING F-One International Dealer Meeting 2016 - Le Morne, Mauritius

strambato senza guardare, decido che sia il se-

di Mitu in freestyle strapless, il freestyle stiloso di

gnale di rientro in spiaggia. Resto sulla spiaggia

Micka e ammirare le manovre potenti di Antoine

a guardare il freestyler Antoine Fermon, spararsi

a pochi metri da riva.

kiteloops stellari con una sovrainvelatura da pa-

La fine della settimana arriva veloce, è il momen-

nico con la 9 mq Bandit!

to di ripartire, Raphael, Micka, Julien e gli altri del

L’ultimo giorno del meeting è il lunedì, dedicato

team F-One, restano un ultimo giorno per im-

alla presentazione di tutta la linea di tavole, am-

pacchettare tutto. Ci facciamo riconoscere per il

pia la linea di twin tip, con la Trax HRD, in carbo-

“rapimento” di due animatrici in shorts, “les ita-

nio e Lite Tech, disponibile anche nella versione

liens, les italiens”, echeggia nella hall dell’hotel…

da ragazze, con colorazione diversa. La Acid HRD,

Raphael guarda Fritz, e dice “sei tu allora che hai

in serie carbon e con la tavola Pro New School,

nascosto i trapezi l’altro giorno”… tra le risate e

la Acid Lite Tech, la Next Generation per i giova-

l’ultima goliardia del gruppo italiano, immancabi-

nissimi e la versione Girly per le ragazze. Ho ap-

le selfie di gruppo in taxi e si rivola a casa. Un’e-

prezzato moltissimo che la versione femminile

sperienza incredibile, non solo per gli scenari di

vari solo per la colorazione e non nella misura. Spesso si tende a fare una tavola con dimensioni più ridotte per le ragazze, le generose 133 x 42 o 132 x 40, come la Acid HRD Girly, sono finalmente tavole adatte a tutte le riders, cambiando solo la colorazione, rispetto al modello maschile. Marie Switala, la biondissima e bellissima rider freestyle F-One, le ha mostrate in tutto il loro splendore e potenzialità. La gamma vede ancora la Spicy, per il wakestyle, la Next per il freeride, anche nella versione LW per vento leggero, e la Unik, per il freeride. Innovativo il sistema di pads, con le fasce delle straps che si possono adattare a tutte le dimensioni di piede, sia come larghezza, sia come lunghezza. In acqua oggi si usano le misure grandi, io ho la Bandit 12 mq, altri riders la 14 mq. Non patisco per niente la vela, né sulle braccia né sulla schiena, questo, per me che sono “viziata” dalle condizioni di casa e non possiedo vela oltre la 9 mq, è un pregio impagabile. Una session tranquilla di freeride nella baia, per poi dedicarmi allo spettacolo


Mauritius e per i materiali avuti a disposizione tutta la settimana, ma anche per aver potuto conoscere piÚ da vicino un’azienda che, nel mercato da tanti anni, riesce a mantenere un mood attorno a sÊ davvero familiare, con un team affiatato e super organizzato e, si sa, se il team sta bene, lavora bene, e il prodotto ne riceve tutti i benefit!

" l Di abl o, l ’al a che ha scal ato i mmedi atamente l e cl assi fi che mo ndi al i "


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ITALIAN TEAM

ALESSANDRO FRITZ FRANCESCO LUCA


DANIELE

2016

F-ONE INTERNATIONAL DEALERS MEETING LE MORNE, MAURITIUS

Grazie a F-One per l’invito. A Raphael, Julien, Julie, Micka, Maxime, Maria, Fabien, Mitu, Antoine, Romain e tutti gli altri membri del team per l’accoglienza e la collaborazione. E un enorme grazie a Luca Marcis, distributore italiano F-One e ai miei compagni di viaggio Fritz, Daniele, Alessandro e Francesco. A presto!


e Antonietta Vacoli/Courtesy Easykite

ITW Federico Sugoni | Foto Toby Bromwich, Borys Radchenko

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ITW



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ITW Aaron Hadlow

KS_Questo non è il tuo primo viaggio in Italia, hai visitato diversi spot con diverse condizioni, ce ne puoi parlare? AH_Sono già stato in Italia un paio di volte ma non ero mai stato sul Garda. Per quanto mi riguarda qui, è qualcosa di completamente diverso rispetto a qualsiasi altro posto che io abbia mai visto, perché siamo su un lago nel mezzo dell’Europa, circondato da splendide montagne e perché è possibile avere un vento ottimale, in pratica ogni giorno. È abbastanza surreale uscire qui con queste imponenti montagne come sfondo, è uno scenario così pazzesco che è fantastico stare in acqua. È qualcosa di diverso perché di solito sono in spiaggia, con la sabbia, il sale e il cielo azzurro alle mie spalle. Qui trovi acqua fresca e devi lanciare il kite in posti assurdi come una barca oppure in un tunnel sotto la strada che corre attorno al lago perché non c’è spazio libero sufficiente vicino all’acqua. Amo davvero l’acqua fredda e il feeling super rinfrescante che ti da. Quindi, tutto sommato, venire sul Lago di Garda per me è stato veramente molto divertente. KS. Ha passato molto tempo lontano dalle competizioni, ma sei rientrato in grande stile, cosa puoi dirci del tuo periodo lontano dal PKRA? AH_Nel 2010 ho scelto di restare fuori dalle gare per qualche anno e in quel momento per me era giusto un modo per prendermi una pausa. Il tour non stava andando così bene come pensavo dovesse andare, quindi ho deciso che fosse giunto per me il momento di prendere una pausa per rivedere con maggiore tranquillità il mio approccio a questo sport e cosa fare in futuro. Durante i miei due anni lontano dalle competizioni, continuavo a sperare che le gare potessero migliorare, magari con un maggior numero di tappe, con un criterio di assegnazione dei punteggi diverso, e con un nuovo format. Tutto questo è finalmente arrivato nel 2012, ed è in quel momento che ho deciso di rientrare nel tour per competere ancora. Ad ogni modo, quando sono tornato a spingere forte in allenamento per rientrare in forma, mi sono infortunato al ginocchio e


IL LIVELLO È INCREDIBILE, PER QUESTO, ESSERE IN CIMA A COMBATTERE PER VINCERE IL TOUR, È COSÌ ELETTRIZZANTE.


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ITW Aaron Hadlow

È ABBASTANZA SURREALE USCIRE QUI CON QUESTE IMPONENTI MONTAGNE COME SFONDO, È UNO SCENARIO COSÌ PAZZESCO CHE È FANTASTICO STARE IN ACQUA.


così ho sostanzialmente perso anche la stagione del 2012, finendo per rimanere fuori dal circuito per tre anni. In questo lungo periodo, ho semplicemente spostato la mia attenzione in altre direzioni, sui video, sul freeriding, su tutto ciò che è relativo al wakestyle, uscendo in condizioni di ogni genere e lavorando insieme al brand, imparando cosa voglia dire creare e sviluppare un nuovo prodotto, che è qualcosa di veramente interessante. In questo periodo, però, sentivo che stavo perdendo il mio spirito competitivo e la voglia di gareggiare e migliorare il mio livello, una cosa che mi era sempre appartenuta fin da piccolo. Così nel 2013, anche se la mia condizione non era tornata al 100% a causa del mio infortunio al ginocchio, decisi di rientrare alla tappa di Leucate e di provarci buttandomi nuovamente nella mischia. Durante l’evento sono riuscito a qualificarmi per le fasi finali chiudendo al terzo posto, questo mi ha ridato l’entusiasmo necessario a rientrare definitivamente alle competizioni. Oltre a questo, il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi mi sembrava funzionare abbastanza bene e anche questo è il motivo per cui ho deciso di tornare. Lo scorso anno è stata la mia prima stagione completa e sono riuscito a chiudere al terzo posto mentre quest’anno mi trovo attualmente al secondo posto e questo significa che sto gradualmente tornando ai massimi livelli. La differenza rispetto al passato è che la competizione si è fatta più serrata e il livello generale è ora veramente molto alto. A ogni tappa ci sono 6 o 8 nuovi ragazzi che arrivano a queste gare, al di fuori dei 24 che partecipano regolarmente al tour, ed almeno 8 di questi possono potenzialmente vincere ognuna delle tappe. Il livello è incredibile, per questo, essere in cima a combattere per vincere il tour, è così elettrizzante.


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ITW Aaron Hadlow

KS_È cambiato qualcosa nel tuo corpo e nella tua preparazione dopo tutti questi anni al top? AH_Da quando ho iniziato a gareggiare fino a ora, sono cambiate ovviamente molte cose, sia nel mio corpo, sia nel modo in cui faccio kite, e di sicuro lo sport si è sviluppato. Nel passato gareggiavo e basta, mi divertivo molto con i miei amici, c’era un’atmosfera totalmente differente. Non mi allenavo fuori dall’acqua, prendevo e uscivo pieno di entusiasmo, ad allenarmi più forte possibile senza preoccuparmi più di tanto del mio corpo, ma questo può andar bene finché sei giovane. Facevo kite fin tanto che ne avevo voglia, non sentivo nessun dolore, non mai avuto problemi seri, o quando ne avevo, tornavo subito a posto. Negli anni del mio massimo successo, mi bastava semplicemente fare quello che dovevo fare, spingendo al massimo! Le cose sono cambiate realmente, per me, quando mi sono infortunato al ginocchio e sono rimasto fuori per un anno. Non potevo fare kite e questo mi dava una grandissima motivazione a ricominciare, mi rendevo conto di tutto quello che stavo perdendo e questo mi stimolava a rientrare nelle competizioni, mi rendeva più focalizzato verso i miei obiettivi per poter tornare al top. Così ho imparato molto sul mio corpo da quest’esperienza, ho capito che non si trattava più soltanto di entrare in acqua, potevo infortunarmi e in modo serio. Ho anche imparato ad allenarmi fuori dall’acqua, ad alimentarmi meglio, a non sovraccaricarmi, finendo per spingere il mio corpo ad un limite che può generare problemi. Ho imparato veramente molto sull’allenamento in palestra e ovviamente sono invecchiato, sento di più le fitte di dolore. Hai più problemi, ma alla fine credo sia normale per chiunque, sebbene io abbia solo 26 anni, è uno sport molto intenso ed il tuo corpo comincia ad invecchiare. Oggi devo limitare il mio tempo speso in acqua e devo aumentare quello dedicato all’allenamento a secco. Di sicuro questo è l’unico modo che ho di sentirmi bene e di poter andare avanti. Poi guardo i nuovi ragazzini come Liam Whaley, che ha 18 anni e vince le gare, e vedo molto di me in lui perché ha 8 anni meno di me e pensa solo a spingere forte. Ora che sono più vecchio, sono un po’ geloso di quello che un tempo potevo fare.


HO ANCHE IMPARATO AD ALLENARMI FUORI DALL’ACQUA, AD ALIMENTARMI MEGLIO, A NON SOVRACCARICARMI


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ITW Aaron Hadlow


KS_Il ritorno del Big Air e la tua vittoria alla Red Bull King of the Air, qual è la tua opinione sul futuro di questo sport? AH_Fin dal principio il kite è sempre stato più orientato verso il freestyle, era tutto legato ai salti e ai trick che potevi fare, ma con il passare del tempo era sempre più evidente che lo sport si stava dividendo in molte discipline diverse, una cosa molto positiva che coinvolge molte più persone! In passato, quando ero giovane e avevo provato a uscire con la tavola da surf, il mio livello era da subito molto alto rispetto agli altri, probabilmente perché non tutti andavano nella giusta direzione. Oggi mi basta guardare cosa riescono a fare questi ragazzi tra le onde, magari facendo freestyle strapless, per rendermi conto che il livello è troppo alto, anche per me, è diventato impossibile cimentarsi in questa disciplina ed essere allo stesso livello di questi atleti. E questo vale anche per il race e per il wave riding, per quanto riguarda il big air è un po’ diverso perché è qualcosa che viene comunque dal passato, è sempre stato il cuore di questo sport, andare grosso e saltare alto. È veramente interessante che ci siano ora così tante discipline e che stiano crescendo ancora e ancora a un livello altissimo. Credo che sia un bene che il Tour mondiale stia provando a mettere insieme più discipline, ma credo che alla fine sia il Freestyle la componente più importante, quella che attira i più giovani e che li spinge verso lo sport e ad imparare gli ultimi tricks. Poi ci sono gare singole come la Red Bull King of the Air, che è come l’X-game per altri sport, per le quali viene concentrato un grande sforzo collettivo in un singolo evento invece di frammentarlo in più gare minori. È così che si riesce a generare un interesse pazzesco da parte di tutti, pubblico, media e sponsors, perché gli atleti sono concentrati su una sola cosa e devono solo pensare a dare spettacolo.


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ITW Aaron Hadlow

È la stessa cosa per il Triple S, certo il wakestyle è poco più di una nicchia nel nostro sport, con i rails e tutto il resto, ma anche in questo caso è un’occasione in cui il livello dello sport viene alzato di molto. Mi sono preparato per andare a questo evento e per poter fare bene in tutte le discipline presenti e finalmente quest’anno, forse per la prima volta, ho potuto constatare un notevole incremento del livello complessivo, è veramente fantastico per me confrontarmi con questi ragazzi concentrati esclusivamente su rails e kickers, che spingono lo sport ad un livello sempre più alto, e riuscire a migliorarmi e a divertirmi veramente. Per quanto mi riguarda, sono interessato principalmente al Freestyle, al Big Air e al Wakestyle… queste sono le cose che amo. È qualcosa di molto tecnico e collegato al modo in cui gestisci il kite a fai i tuoi tricks, per me è il massimo. Però ho grande rispetto per i ragazzi che cavalcano le grandi onde e anche quelli che fanno freestyle strapless, super tecnico! Ad ogni modo ora sono totalmente focalizzato sul campionato del mondo, ed è molto difficile per me cimentarmi in atre discipline. KS_Dopo molti anni sempre con lo stesso brand hai deciso di passare a North Kiteboarding. Com’è stato questo passaggio e quale è il tuo coinvolgimento nello sviluppo dei prodotti North e ION? AH_Ho investito molto tempo con Flexifoil nella creazione del mio prodotto prima di passare a North. Ho influenzato molto le scelte legate al design, alla grafica e al resto. Il mio kite e la mia tavola erano esattamente ciò che desideravo ed è stato un periodo in Flaxifoil in cui ho imparato molto, scoprendo come funziona un’azienda, come deve essere gestito il business, ed essere lì, fin dall’inizio è stato veramente fantastico. Sfortunatamente, più il tempo passava, e più mi rendevo conto che era giusto il momento di cambiare. Il passaggio a North è stato veramente molto più facile di quanto mi aspettassi, ho incontrato Ralph, che si occupa del design, e ho lavorato da subito sul prodotto perché per me avere la migliore attrezzatura possibile è la cosa più importante per migliorare e riuscire a fare ciò che voglio fare. Le cose sono andate così, tutti i ragazzi sono venuti in Sud Africa, con il loro approccio



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ITW Aaron Hadlow


aperto, e c’è stato subito un buon feeling con tutti e soprattutto una visione chiara. Ovviamente, essere in North, ti mette nelle migliori condizioni possibili perché è uno dei brand più importanti, ed ho la possibilità di concentrarmi totalmente nello sviluppo del Vegas e della tavola, riversando tutta la mia esperienza legata al freestyle e al wakestyle, fornendo tutte le indicazioni per migliorare il prodotto. Loro ascoltano ogni piccolo suggerimento, apprezzano veramente i miei feedback, in questo modo il passaggio è dolce e i cambiamenti veloci. Quando lavoravo per l’altro brand, dovevo controllare tutto ed occuparmi ad esempio del marketing e di altre cose. Con North tutto è ben pianificato da loro, tutto è perfetto, non devo dedicare tempo ad altre cose. Posso focalizzarmi totalmente sull’allenamento, loro si occupano del marketing che mi riguarda e io posso occuparmi dello sviluppo dei prodotti, è una macchina ben oliata che funziona alla grande. Apprezzo veramente l’efficienza tedesca, ci sei dentro, gli dici qualcosa e le cose accadono veramente e cambiano. Credo sia per questo che North, in questo momento, è così forte sul mercato.

ORA SONO TOTALMENTE FOCALIZZATO SUL CAMPIONATO DEL MONDO ED È MOLTO DIFFICILE PER ME CIMENTARMI IN ATRE DISCIPLINE.


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ITW Aaron Hadlow

KS_Il nostro magazine si chiama Kitesoul, perché crediamo fermamente che questo sport sia legato in modo indissolubile con la nostra anima. Cosa provi quando sei fuori nell’oceano, durante una gara o soltanto per una uscita in freeride? AH_Questa è una domanda molto particolare perché molto personale, nel mio caso non si tratta di provare sensazioni profonde a contatto con la natura, qualcosa di trascendentale persi nell'Oceano. Per me, ogni uscita è una nuova sfida, amo concentrarmi e focalizzare tutte la mia attenzione sulle manovre, cercando di chiuderle in modo perfetto e di crearne di nuove e più impegnative. È la sfida con me stesso, alla ricerca del perfetto gesto atletico che mi esalta e mi motiva, sono una persona competitiva e per questo vedo il kite come uno strumento per esprimere le mie capacità, soprattutto durante le competizioni. Potrà sembrare poco poetico, ma questa è l’essenza del kite, per me.

È LA SFIDA CON ME STESSO, ALLA RICERCA DEL PERFETTO GESTO ATLETICO CHE MI ESALTA E MI MOTIVA


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SPOTGUIDE Pipa - Brasile

PIPA BRASILE testo e foto Axel Reese/Remedia.de/Liquid Eye

Pipa, un piccolo villaggio a 85 km a Sud di Natal, è un luogo speciale per molti guerrieri delle onde... È lo spot preferito dal Kauli Seadi, tre volte campione del mondo di windurf PWA. Eppure, è un luogo ancora fuori dai sentieri battuti per la maggior parte dei surfisti, windsurfisti e kiter. Ben noto ai locali, Kauli spiega: "Pipa è una perla da scoprire. E lavora sempre!". Con l'aiuto di Kauli e di altri esperti locali, abbiamo deciso di avventurarci fuori dalla regione ben nota del Ceara, per scoprire i molti spot nascosti che Pipa ha da offrire ai wave riders. Alla fine del nostro viaggio, abbiamo messo insieme una completa spot guide per il kitesurf.



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SPOTGUIDE Pipa - Brasile

Potenti e grandi swell, colpiscono Pipa, con più direzioni di vento. Qui il tuo twin tip rimarrà nella sacca. Il surf è molto popolare tra la gente del posto, quindi ricordati di rispolverare bene tutte le regole, prima di entrare in acqua e avere qualche “parola” post session. L’atmosfera è comunque rilassata, e i locals sono felici di poter condividere le meraviglie del loro spot. È probabile che vediate ben pochi kiters, se non qualcuno il fine settimana, e non vi aspettate di vedere molti stranieri. In un’avventura kite come questa, dovete essere certi al 100% della vostra attrezzatura, noi siamo partiti con le nostre vele Core, ed eravamo più che tranquilli… Le condizioni che si vedono dalla spiaggia, possono essere una sfida, lo shore break è potente, ed è richiesta una certa esperienza. L’intrattenimento post session è eccellente e anche migliore di Jericoacoara o Cumbuco, con molti bar sulla spiaggia, attività turistiche e locali notturni. Chris Bösch: "Pipa, con le sue numerose baie dove fare kite, il paesaggio tropicale e le splendide scogliere, è il mio posto preferito nel caldo Nord Est del Brasile. Non solo per il kitesurf, ma anche per il SUP e surf. Lo swell da Sud è quello migliore, ma anche quelli da Nord offrono belle session. Le pousadas, scuole, alberghi, ristoranti, negozi di surf, di souvenirs, di kite e surf, affacciano tutti sulla grande spiaggia di sabbia bianca. La sera c’è tantissima vita notturna, musica dal vivo, bar e discoteche affollate. È un luogo perfetto anche per i non kiters e per le famiglie, si può nuotare con i delfini, fare barca a vela, kayak, escursioni, equitazione, pesca, parapendio, arrampicata, sandboarding, e godere delle splendide spiagge. " Brian Wennersten: "Pipa è un villaggio terrazza



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SPOTGUIDE Pipa - Brasile


to di stucco bianco, con i tetti dalle tegole color rosso, e stradine in ciottolato. La maggior parte degli spot, a Pipa, sono un oceano punteggiato di piccoli surfisti che cavalcano le onde. Le strade sono affollate, strette e chiedono solo di essere esplorate. Alcune non sono altro che passerelle fino alla scogliera, e scompaiono dietro un angolo. Il vento si interrompe solo nella zona del porto naturale, dove le scogliere proteggono le barche dal moto ondoso, e ne rendono uno spot fantastico. Il bello di Pipa è proprio la cultura surf, la gente del posto sa che cosa vogliamo, e anche noi capiamo quello che cercano loro. Ăˆ uno spirito surfistico, che trascende la barriera linguistica.â€?


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SPOTGUIDE Pipa - Brasile

Kite spot da Sud a Nord: Praia do Amor (spiaggia dell'amore) Chris Bösch: "Un perfetto spot per surf e kitesurf, con un bel beach break e vento, cross onshore da dritta. Le potenti onde di questo spot ne fanno la sede prescelta per molte gare. La spiaggia è ricoperta di palme e costeggiata di bar, si raggiunge seguendo le scale lungo la ripida scogliera o, con la bassa marea, da Praia do centro.” Brian Wennersten: "La vista da Praia do Amor è mozzafiato, perdendosi sulle scogliere che corrono lungo la costa in questa zona. Devi solo stare lì e guardare per un minuto, scommetto che potrebbe essere il paradiso del parapendio. Siamo riusciti a fare una bella session qui. L’unico modo per arrivarci, è lungo una ripida scalinata scavata nella roccia, un po’ pesante da percorrere con l’attrezzatura, ma ne vale la pena, le spiagge sono incontaminate...” Praia do Centro Chris Bösch: "Questa spiaggia è una perfetta cartolina, è proprio nel centro della città, è enorme, ma non adatta per il kite, perché il vento è piuttosto off shore. Comunque, è l’ideale per le famiglie che, con il deflusso della marea, possono portare i bambini a giocare nelle piscine che si formano. È un bel surf spot.“

PIPA


Praia do Madeiro Chris Bösch: "Qui troverete un altro bello spot per surf e SUP, bar sulla spiaggia, e anche delfini, se siete abbastanza fortunati. La spiaggia si trova sulla strada principale, ha un ampio parcheggio custodito. L’accesso è anche qui da una serie di scale. La spiaggia è riparata dal vento, non kiteabile, ma un eccellente break per surf e SUP.“ Praia de Cacimbinha Chris Bösch: "Una spiaggia di kite degna di nota, con vento side on shore da dritta. La lunga spiaggia, con le alte scogliere, è lo spot preferito per gli appassionati di parapendio. Il miglior punto di accesso è dal Privilege Pipa Hotel. Abbiamo davvero apprezzato molto le cinque notti trascorse in questo favoloso hotel di lusso di fronte all’oceano.” Praia do Giz Chris Bösch: "Abbiamo terminato il nostro viaggio, in uno spot meraviglioso, con imponenti scogliere, vento side shore da dritta, e un beach break duro. È meglio controllare, con la bassa marea, gli ostacoli e gli scogli, prima di uscire.” Altri spot sono Praia das Minas e Lajinha, solo per esperti! Tibau do Sul L’unico spot flat attorno a Pipa! È sede di una scuola di kite e surf. Siamo stati entusiasti di incontrare altri kiters qui. Il delta del fiume è largo due chilometri, ed è servito da un traghetto. L’acqua è piatta e i delfini giocano con le persone! Brian Wennersten: "Tibau do Sul è stata una delle più grandi aree di acqua piatta che abbiamo trovato. La grande foce del fiume ha una forte corrente e maree mutevoli. La corrente non è allineata correttamente per aiutare il kiter, ma lo porta a fare spesso incontri interessanti con i delfini. La prima pinna dorsale che ho visto, mi ha portato subito alla mente le scene del film “Lo Squalo”. Appena mi sono accorto che era un delfino,


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SPOTGUIDE Pipa - Brasile

ho potuto fare kite assieme a loro, con il sorriso stampato sul volto.” A causa della corrente, non riuscivo a chiudere le manovre. Poi ho notato che c’era una roccia corallina, che spuntava fuori dall’acqua come un molo. Ho improvvisato e ho provato una transizione in aria, per toccare la roccia con la tavola. In un primo momento sono stato attento, perché le rocce erano taglienti, e la corrente mi portava indietro. Poi ho capito, ed è stata una grande session, con i back roll, in transizione, mentre toccavo la tavola sulle rocce. Sono rimasto impressionato dalla mia tavola Carved Tantrum, che si è comportata benissimo, mentre toccava le rocce affilate come rasoi.”

Buono a sapersi:

vacanza, o entrambi…

Vento:

Ubicazione e vento:

h t t p : // w w w.w i n d g u r u . c z /d e / i n d e x . p h p? -

Pipa si trova a sud 580 km di Fortaleza, nello sta-

sc=209214

to di Rio Grande del Norte. Si può guidare dal popolare Cumbuco a Pipa in circa otto ore. Aria e

Sistemazione:

temperatura dell'acqua 31 C° media e 28 °C, che

Pipa Privilege Hotel, http://www.pipaprivilege.

è simile alla più famosa regione del Ceara.

com.br

Secondo la gente del posto, la stagione ventosa,

Non possiamo che elogiare questo incredibile ho-

inizia e finisce un po' prima rispetto alla regione

tel situato in un posto wave superbo, con i suoi

del Ceara e avrà circa 25kts nel 90% dei giorni. La

alloggi di lusso, la vista mare e una piscina a sfio-

stagione si conclude sempre con venti più inaffi-

ro. Perfetto per la vostra luna di miele, una kite

dabili per cui si consiglia di portare un aquilone 14 mq nel mese di Novembre. Il periodo delle piogge


è intorno a Febbraio, con venti ancora più deboli. Come arrivare: Voli di collegamento via Lisbona per Natal dall’Europa, con TAP Portugal, http://www.flytap.com. Arrivati a Natal, un breve tragitto di un’ora di bus, o navetta o auto, e si arriva a Pipa. Links:


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STRAPLESS MOVES Indy Glide

INDY GL Testo Keahi de Aboitiz | Foto James Boulding


LIDE

DI Kehai De Aboitiz

L’Indy Glide è una delle mie manovre preferite, una di quelle per cui ti senti bene, dopo averla chiusa alla perfezione. Mi fa tornare indietro, ai tempi del twin tip… Ho sempre amato la sensazione di scorrevolezza dell’Indy Glide, e ho voluto poter provare la stessa cosa su una tavola da surf. Anche se non è necessario, se si ha nel proprio retaggio un po’ di freestyle, la manovra sarà più facile da eseguire. È di aiuto anche avere un po’ di confidenza nel freestyle strapless su una tavola da surf. Anche se sembra una manovra semplice, può essere difficile, soprattutto quando si cerca di fare qualche modifica. Si potrebbe considerare di provarla con le straps o sul twin tip, per capire di più della sensazione che trasmette. Più forte è il vento, per questa manovra, meglio è. In questo modo, la tavola resta ben attaccata ai piedi, e tanto più si riesce a mantenere la carena al vento. Basta stare attenti che il vento non sia troppo forte da farvi volare via la tavola da sotto i piedi.


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STRAPLESS MOVES Indy Glide

INDY GLIDE BY KE 1. Cercare il giusto stacco.

della barra, con il dito indice e

steriore dalla barra. Guardate

Per questa manovra, bisogna

il dito medio ai lati del depower.

sopra la spalla, indietro, e ver-

avere uno stacco bello soli-

Ciò contribuirà a ridurre al mi-

so l’acqua, mentre si spinge la

do. Anche se si può fare tran-

nimo gli spostamenti dell’aqui-

barra. Così sarà avviata la rota-

quillamente in acqua piatta, è

lone, quando si staccherà la

zione, e avrete il maggior con-

meglio un po’ di chop per uno

mano. Poiché la mia mano da-

trollo possibile in volo. Piegate

stacco deciso, o anche una pic-

vanti rimane sulla barra, pos-

le ginocchia, e provate a portare

cola onda. Più grande è il kicker,

so governare un po’ il kite, te-

la gamba posteriore, a spinge-

più facile sarà ottenere l’altezza

nendolo tra le 10.00 e le 12.00,

re la poppa della tavola verso

che vi permetterà di ottimizzare

avendo la possibilità di caricare

il vento, mentre voi vi piegate

al meglio il tempo in aria. In una

un po’, per guadagnare più al-

per afferrare il rail. A me piace

situazione ideale, potete pro-

tezza. Bello stacco deciso, con

modificare la rotazione, il più

vare a staccare su una piccola

pressione sul piede posteriore,

possibile, ma per cominciare, vi

onda, proprio poco prima del

mentre si tira la barra, per otte-

consiglio di provare su un asse il

suo punto di rottura.

nere il più possibile di altezza.

più possibile orizzontale, per le prime volte.

2. Stacco.

3. AvvIare la rotazione.

Avvicinarsi alla rampa prescelta

Non appena si stacca la mano

4. Grab.

con l’aquilone a ore 10.00. Met-

dalla barra, portate il peso in

Anche se è possibile, grabbare

tere la mano davanti al centro

avanti e togliete la mano po-

la tavola in molte posizioni di-


AHI DE ABOITIZ verse, trovo che l’Indy Glide sia

rientarsi per l’atterraggio. A me

Possibili pericoli:

uno dei grab più eleganti. Cer-

piace tenere il grab fino a circa

Anche se è una manovra rela-

cate di afferrare il bordo appe-

metà strada, finché la tavola

tivamente sicura, è necessario

na dietro il piede anteriore, e

non sia rivolta nella direzione

essere consapevoli dei pericoli.

spingete la gamba dietro all’in-

dell’atterraggio.

Come sempre in ogni manovra strapless, può essere abbastan-

fuori, all’apice del salto. Quando s’inizia, meglio provare il più

6. Atterraggio.

za facile che la tavola voli via

possibile piegando il ginocchio

Con le ginocchia sempre pie-

sottovento, cadendo a testa in

anteriore e spostando la gamba

gate, lasciate andare la presa,

giù. Cercate di essere sempre

dietro verso il cielo. Assicura-

mentre avvistate la posizione

consapevoli che le pinne posso-

tevi che la parte inferiore del-

per l’atterraggio e, lentamente,

no facilmente tagliare!

la tavola sia costantemente al

stendete le gambe indietro per

vento e tenete il gran per tutto

atterrare. Cercate di mantene-

il tempo in cui vi sentirete a vo-

re un atteggiamento piuttosto

stro agio.

ampio, e concentratevi su come mantenere la carena della tavo-

5. Direzionare la tavola.

la al vento, fino alla fine. Come

Al culmine del salto, iniziate

si atterra, piegate le ginocchia

lentamente tirando la barra,

per assorbire l’impatto, e rico-

per fermare la rotazione e ri-o-

minciate la navigazione.


22 78 TRIP TRIP Madagascar -- seguendo di Addikt Madagascar seguendoleleorme orme di Addikt

Madagascar seguendo le orme di Addikt

testo e & foto foto Alex Alex Caizergues Caizergues


Ho sempre voluto viaggiare in Madagascar. Da quando ho visto Addikt, il famoso film di F-ONE, al quale non ho potuto partecipare, a causa di una coppa del mondo di speed a Fuerteventura, nel 2009...


22 TRIP 80 TRIP Madagascar -- seguendo orme di Addikt Madagascar seguendolele orme di Addikt

ȯ

L’arrivo è pura magia... la laguna è così blu che è obbligatorio indossare occhiali da sole

Due luoghi molto diversi, uno al Nord, Babaomby nel Mare di Smeraldo e un altro al Sud, Anakao. Abbiamo iniziato il viaggio da Babaomby, aiutati da Nicolas, proprietario di Babaomby Island Lodge, che ci è venuto a prendere all’aeroporto di Diego Suarez. Il posto si trova alla fine di una penisola. Per accedere al lodge, l’unico modo è la barca, una tradizionale barca a vela/pesca che ci ha permesso di portare senza problemi tutte le attrezzature e bagagli. L’arrivo è pura magia… la laguna è così blu che è obbligatorio indossare occhiali da sole ;-) e, dopo aver scaricato la barca, già si sentiva la pace di questa “quasi” isola. Il comfort è semplice, ma c’è tutto il necessario all’interno del camp con tende, molto fresco, e con letti di fronte alla laguna. Perché è anche un lodge “eco”, l’elettricità proviene da pannelli solari, la cucina utilizza fuoco di legna per cucinare, e l’acqua viene salvata, per quanto possibile. Tutto questo aiuta a prendere quel “ritmo vita dell’isola”. Il team è tutto composto di gente del posto. Dal punto di vista delle condizioni, c’è vento ogni giorno, più o meno intorno ai 30 nodi o più, quindi non c’è bisogno di sottolineare nulla a tale proposito! Di solito parte la mattina, con 9-10 nodi, fino a raggiungere il suo massimo nel pomeriggio, secondo le maree. Potete trovare anche alcune onde di fronte all’isola di Suarez, perfetto spot


per ottenere qualche buona session strapless! Uno spot perfetto, con acqua piatta, chiamato la “Swimming Pool”, che è incredibile quando la marea è bassa, con sabbia bianca, acqua cristallina, e a soli 10 minuti di lasco dal Lodge. Non dimenticate mai la GoPro, perché ci vogliono 30 minuti per bolinare controvento ;-). E non dimenticate un buon paio di scarpe da ginnastica per andare all’ “Internet Cafè”, che è a 10 minuti di camminata, per avere un po’ di 3G lassù e una vista incredibile, perfetto per inviare alcune e-mail o effettuare alcune chiamate! Dopo una settimana passata a Babaomby, era il momento di vedere il sud dell’isola. Un volo da Diego Suarez a Antananarivo, una notte e un giorno nella capitale, e un altro volo da “Tana” a Tulear, e abbiamo finalmente raggiunto il porto


22 82 TRIP TRIP Madagascar - seguendo di Addikt Madagascar seguendoleleorme orme di Addikt


ȯ

Da quando avevo visto Addikt 1 nel 2009, stavo sognando Flame Bowls, la famosa sinistra.

di Tulear. Lì c’era un motoscafo ad aspettarci, e

grande... Avrete sicuramente bisogno di una barca

dopo un’ora a tutta velocità in laguna, siamo arri-

per garantire la sicurezza, in primo luogo perché è

vati a Anakao. Anakao è un villaggio di pescatori,

molto lontana dalla terraferma (non meno di 7 km)

con persone molto cordiali e un sacco di posti a

e in secondo luogo, se si rompe qualcosa, la pros-

prezzi accessibili.

sima costa è quella del Mozambico...

L’Anakao Ocean Lodge è di proprietà di Valter,

Un piccolo promemoria da dove origina il nome di

un kiter italiano che ha costruito con il suo papà

“Flame Bowl” che ti fa capire quanto quest’onda

questo resort incontaminato, un lavoro straordi-

possa essere pericolosa... è stato un surfista au-

nario in un luogo così remoto...

straliano a scoprirla, durante un viaggio nel sud del

Il resort è contenuto in dimensioni, senza grandi

Madagascar. In un giorno di tre metri, dopo un bel

costruzioni, semplicemente bello e perfettamen-

wipeout, ha semplicemente distrutto le… “bowls”…

te integrato nella natura, le capanne sono molto

sulla scogliera… e ha fatto di quest’onda una leg-

accoglienti, di lusso, molto comode, ma sempre

genda…

molto naturali con il tetto di fieno, niente aria

Un’altra onda è Jelly Baby. Non abbiamo avuto la

condizionata o la TV. Posto perfetto per ripren-

possibilità di vederla lavorare ma è un po’ di livel-

dersi da un lungo viaggio, ricaricare le batterie,

lo più intermedio, poiché la barriera corallina è più

e aspettare le onde... perché quello era il motivo

profonda, l’onda più liscia, e rompe più vicino alla

principale per cui abbiamo scelto questa destina-

riva.

zione.

Se siete più amanti del freestyle, un ottimo spot

Da quando avevo visto Addikt 1 nel 2009, stavo

è l’isola di Nosy Sanatra. A soli 20 minuti di bolina

sognando Flame Bowls, la famosa sinistra. La si-

con la barca a vela tradizionale, troverete uno de-

nistra che è stato surfata da Raphael Salles e Mitu

gli angoli freestyle più perfetti che abbia mai visto,

Monteiro... Quando parlavo con loro di quest’on-

proprio lì, per voi ed i vostri amici, e un paio di muc-

da, mi dicevano che era una delle loro preferite al

che che vengono a l’isola quando la marea è bassa

mondo! L’onda rompe su una scogliera tagliente,

;-). Acqua piatta e trasparente, vento off shore e

funziona meglio con l’alta marea e il vento soffia

costante, un banco di sabbia a 500 metri che brilla

spesso nel pomeriggio, side-off, che la rende dav-

con la bassa marea e che lo rende uno degli spot

vero perfetta, e tuba non appena è abbastanza

migliori che io abbia mai kiteato in tutta la mia vita!


22 TRIP 84 TRIP Madagascar -- seguendo orme di Addikt Madagascar seguendolele orme di Addikt

Viaggiare in Madagascar è un po’ una sfida, non

una boardbag speciale piena di materiale scola-

dovete aver paura di attendere troppo in un ae-

stico, abbigliamento per bambini, e alcuni farmaci

roporto, o di svegliarvi molto presto per prende-

di base per aiutare le persone di lì (il 60% della

re un volo, ma quando si arriva, la gente sorri-

popolazione è analfabeta e il 75% vive sotto il li-

de sempre, c’è ovunque la volontà dei locals, di

vello della povertà, ndr).

rendere il vostro soggiorno perfetto. Poi l’acqua,

Divertirsi è stupendo, ma se siamo in grado di

il vento, le onde, tutto ciò che farà nascere, in voi,

aiutare (e forse sarà così anche per il tuo prossi-

solo una necessità... tornare l’anno seguente!

mo viaggio), è ancora meglio!

Noi ci torneremo ad Anakao, questa volta con



22 86 TRIP TRIP Madagascar -- seguendo di Addikt Madagascar seguendoleleorme orme di Addikt

ȯ

Viaggiare in Madagascar è un po’ una sfida


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88

SPOT Silvaplana - Surrealismo Svizzero

Silvaplana

SUR RE A L ISM O SV I Z Z ERO

Quando si è alla guida verso Sil-

attesa del vento...

mente funziona meglio quando

vaplana, si deve andare oltre le

Questo è il momento migliore

è caldo durante il giorno e fred-

montagne e i passi, ed è difficile

per fare un po’ di riscaldamen-

do di notte. Quindi, anche se

mettere a fuoco la strada, sen-

to con il SUP, così si può sco-

avrete di certo bisogno di una

za essere distratti dallo stupore

prire tutto il lago, anche le parti

muta, al massimo la 5/4, non

che suscita il paesaggio.

dove non si può fare kite. Si ha

dovreste sentire molto freddo,

I piccoli fiumi e l'erba verde as-

la chance di andare a vedere la

poiché il vento, in fondo, arriva

somigliano a quelli che si rac-

parte meridionale, dove parte il

solo quando il tempo è bello e

contano nelle fiabe, e non è faci-

Passo del Maloja, o andare ver-

soleggiato.

le sbarazzarsi della sensazione

so Nord, dove si passa sotto un

La

di essere in viaggio in mezzo a

ponte, accanto a un piccolo ca-

Sud-Ovest. Quando capita di

una specie di Disneyland o un

stello nel bosco.

avere questa condizione, che in

parco avventura. E poi si arriva

L’importante è essere consape-

Svizzera, in estate (da Giugno a

allo spot, il lago di Silvaplana.

voli che il vento sale improvvi-

Agosto), è abbastanza frequen-

Circondato da imponenti mon-

samente, tra le 11:00 e le 13:00,

te, potete aggiungere circa 10

tagne, che sono lì, maestose, a

e che non è il caso di stare a

nodi alla previsione di windfin-

sorvegliare il loro tesoro. Il lago

combattere contro la Natura. Il

der e windguru. Inoltre, c’è an-

si trova lì, calmo e turchese, in

vento è una termica, che ovvia-

che una bella webcam, po

miglior

condizione

è

il


testo Jana Schader | foto Alberto Rondina e Jana Schader


90

SPOT Silvaplana - Surrealismo Svizzero

sizionata proprio dove si gon-

fare kite in tutta solitudine, pro-

scuola sullo spot. Potete anche

fiano le vele per cui, quando si

prio di fronte a un’enorme ca-

andare sottovento, dove l’ac-

vedono molte persone gonfiare

scata.

qua è più piatta, per una bella

le ali, è meglio affrettarsi perché

Assicuratevi di avere con voi

session di freestyle. Non è una

può davvero esserci tantissima

una vela abbastanza grande,

buona idea andare sopravento,

gente in una giornata ventosa.

tenete a mente che Silvaplana è

è il regno dei windsurfisti, e c’è

Nel week end, è facile ci siano

a 1851 metri sul livello del mare,

una specie di confine rigoroso

più di 100 aquiloni in acqua, ma

per cui il vento è molto più “sot-

che deve essere rispettato, per

tranquilli, c’è spazio per tutti. Il

tile” rispetto al mare e, quindi,

la convivenza dei due sport.

parcheggio per i vostri aquiloni,

ha meno potenza. Con una 12 o

Non ci sono molti altri spot al

però, ricordatevi che costa 15

una 14 mq, dovreste comunque

mondo in cui il kitesurf sia così

Franchi Svizzeri. Se volete usci-

essere in grado di avere una

ben organizzato, e probabil-

re in solitudine, potete andare

bella session. In ogni caso, po-

mente questa è la ragione per

anche dalla sponda opposta, e

tete anche affittare un’ala alla

cui ci sono pochissimi inciden-


ti. È possibile controllare i pan-

lando degli spot e dei paesi di

Oltre al campeggio, c’è tutto ciò

nelli che indicano dove entrare

provenienza, dove fare kitesurf

che potete desiderare, ed è an-

in acqua, dove uscire, e dove ci

in Europa.

che l’opzione più economica.

sono le aree per l’insegnamen-

Silvaplana è piuttosto centrale,

La Svizzera, lo sappiamo, non è

to. È quasi divertente vedere

raggiungibile per tutti in qualche

certo il paese più conveniente,

tutte le vele allineate in modo

ora. L’unico modo per arrivarci è

ma se si vive intelligentemente

ordinato, in attesa di entrare in

in auto, l’aeroporto più vicino è

e ci si adatta con spirito surfi-

acqua. La precisione svizzera

Zurigo o Milano. Si può anche

stico, ad esempio cucinando il

funziona benissimo! Inoltre non

noleggiare un’auto, per godersi

cibo sulla brace, senza anda-

c’è molto localismo, gli svizzeri

la Natura a Silvaplana, o un par-

re in ristoranti costosi, è sicu-

sono molto amichevoli, anche

ty o un week end di shopping in

ramente più economico. Nella

se ci sono molti stranieri nello

queste metropoli europee.

cittadina si trova tutto, c’è un

spot, tedeschi, italiani, francesi,

La maggior parte delle persone

panificio con deliziose torte e

inglesi, belgi e molti altri. È bello

che arriva a Silvaplana, rima-

pane, un piccolo supermercato

sedersi con tutte queste perso-

ne nel grande campeggio tra la

con frutta e verdura, non trop-

ne, tra una session e l’altra, par-

zona windsurf e la zona kitesurf.

po costosi. Se si cerca il famoso


92

SPOT Silvaplana - Surrealismo Svizzero


svizzero e altri prodotti lattei, si potrebbe pagare un po’ di più, ma la qualità, sicuramente, vale la spesa. Se si cerca più shopping o un po’ di vita, St Moritz è a soli dieci minuti. La cittadina, nota per essere una famosa stazione sciistica per ricchi e famosi, è bella anche in estate. Dall’altro lato, Maloja, mostra come sia la vita in una piccola cittadina del Sud del lago, immersa nella profondità delle montagne svizzere. Quindi, se volete trascorrere una vacanza nella Natura, con famiglia o amici, e non volete volare in qualche luogo lontano, dovreste provare Silvaplana e lasciare che le meraviglie svizzere vi affascino con la loro magia…


94

TEST Woo Hang Time Big Air Test

WOO HANG TIM Testo e foto Renato Casati

L'USCITA SUL MERCATO DEL WOO CI HA DATO UNO SPUNTO PER EFFETTUARE UN TEST COMPARATIVO, MAI EFFETTUATO PRIMA DA NESSUN ALTRA RIVISTA DI SETTORE, PER GUIDARE IL LETTORE ALLA SCELTA DI UN'ALA ADATTA AL BIG AIR. ABBIAMO QUINDI CONTATTO TUTTI I PRODUTTORI DI KITE E LI ABBIAMO INVITATI A INVIARCI UNO O PIÙ KITE CHE SECONDO LORO AVREBBERO POTUTO PERFORMARE AL MEGLIO IN QUESTA RINATA SPECIALITÀ. LI ABBIAMO QUINDI TESTATI E COMPARATI ED ECCOVI I RISULTATI.

CARATTERISTICHE DEL TEST COMPARATIVO DATA TEST: 1-15 Agosto LOCATION: Nord Sardegna RIDERS: RENATO CASATI, Livello evoluto, TESTER 1. Peso Kg. 85

NANI BELLINI, Livello medio, TESTER 2 . Peso Kg. 70 MISURA KITE: 13-14 Mt. VENTO: da 11 a 22 nodi


ME BIG AIR TEST Si è deciso di far effettuare la

più consono al progetto del co-

PROTOCOLLO del TEST:

prova a due rider di livello di-

struttore.

L'addetto responsabile del test

verso, proprio per verificare le

Test 1 con una media vento di

in spiaggia (Loretta Muretti),

differenze di salto e di gestione

11-13 nodi e raffiche massime di

azzera

delle vari ali con due livelli dif-

15-16

in postazione fissa di misura-

ferenti. Le differenze sarebbero

Test 2 con una media vento di

zione a due metri di altezza. Il

state maggiori avendo anche

14-16 nodi e raffiche massime di

1° rider entra in acqua ed ese-

una parità di peso perchè 15 kg

17-19

gue un MINIMO di sei salti pieni,

di differenza possono significa-

Test 3 con una media vento di

cercando di saltare quando la

re, molto empiricamente, circa 1

17-19 nodi e raffiche massime di

condizione di vento è ottimale,

mt di misura di kite di differen-

21-22

quindi quando sente l'ala bella

za.

Non sono stati effettuati test

piena e carica. Appena termina-

I test sono stati effettuati in tre

con venti di intensità superiore

to la prova, l'anemometro viene

condizioni di valori di vento di-

ai circa 22 nodi di raffica mas-

bloccato e annotata la media di

versi, in modo tale da permet-

sima registrata, e quindi non è

vento ottenuta durante la heat

tere a tutte le ali, che hanno

scontato che i rapporti si man-

e il valore di raffica massima. Il

valori di Low End differenti, di

tengano tali con ali di misure più

2° rider riceve immediatamente

emergere nel valore di vento

piccole e/o con venti più forti.

l'ala dal 1° rider in uscita. L'ane-

l'anemometro,

posto


96

TEST Woo Hang Time Big Air Test

MEDIA JUMP HIGHT OTTENUTA SOMMANDO I RIULTATI DEI TRE TEST PER CIASCUN KITE

viene di nuovo azzerato e fatto

medio superano i due nodi di

condizioni di vento. Per scelta

ripartire ed il 2° rider effettua

differenza la prova è ripetuta.

NON sono stati effettuati kitelo-

la medesima routine dei sei sal-

Quando poi il Woo scarica i

op durante i salti, al fine di non

ti. In questo modo, l'efficenza

dati sul cellulare, di ogni singo-

modificare i valori di salto "puro"

dell'ala è misurata dal Woo da

la sessione sono annotati i tre

del kite, ovvero senza estende-

due rider di diverso livello, in

migliori salti. Poi è effettuata la

re la durata del salto ricorrendo

condizioni di vento il più simili

media della sessione, e alla fine

al kiteloop.

possibili e nell'intervallo di tem-

una media generale di tutte e

La tavola usata durante i test è

po più corto. Se i valori di vento

tre le sessioni in tutte e tre le

stata la stessa, in tutte le con-


RIDER 2 RIDER 1

dizioni di vento, e per entrambi

dicono, che FLYSURFER SONIC è

tamente con linee più lunghe si

i rider. Si è usato la RRD BLISS

stato il migliore in assoluto con

ottengono valori più elevati per

38x142 (FOTO A), che grazie ai

differenze considerevoli rispet-

l'aumento della finestra di volo.

numerosi channels presenti ga-

to a tutti gli altri competitors, in

- Entrambi i Rider NON avevano

rantisce un'ottima "presa" della

modo particolare sull'Airtime.

MAI usato un kite a cassoni in

tavola nell'acqua anche in con-

Da notare al riguardo che:

anni precedenti di kite e quin-

dizioni di sovrainvelatura.

- Il Sonic è stato il kite con le li-

di sorprende ancor più che en-

CONSIDERAZIONI E COMMENTI:

nee più corte di tutti (21 mt con-

trambe le misure testate sul So-

I dati oggettivi misurati dal Woo

tro i 23-25 dei gonfiabili). Soli-

nic Flysurfer abbiano ottenuto


98

TEST Woo Hang Time Big Air Test

valori superiori ai gonfiabili.

ali a cassoni, i cosiddetti foil,

non sembrano avere rivali nei

- Le differenze di salto, sia in

che non piacciono a tutti ed

gonfiabili, accettando i pro e i

Jump che in Airtime, fra il Rider 1

hanno un uso e una gestione

contro di questo tipo di ali.

e il Rider 2, sono minori proprio

leggermente diversa dai pump.

Se volete saltare comunque

sui Flysurfer Sonic. Il che sta-

Per valutare appieno i pro e i

molto bene, ma avere in più la

rebbe a significare che anche i

contro di questo tipo di ali, siete

flessibilità che danno i gonfiabili

meno esperti possono da subi-

invitati a leggere la recensione

(più rapidità, più struttura du-

to ottenere valori ragguardevoli

speciale del Sonic nella pagine

rante le raffiche e kiteloop de-

di salto con questi tipi di ali. In

seguenti.

centi), Naish Draft, North Rebel, Cabrinha Velocity, RRD Obses-

modo particolare i Riders han notato che rispetto ai gonfiabi-

Alla fine la scelta dell'ala ideale

sion, JN Mr. Fantastic fanno al

li, i foil hanno bisogno di molto

dipende da QUELLO che volete

vostro caso.

meno pop in fase di caricamen-

farci...

Se invece volete stralooppare

to e quindi semplificano il mo-

Se il vostro obiettivo è Hang

durante lo stesso salto, effet-

mento dell'azione di caricamen-

Time puro e Big Jumps SENZA

tuando anche diversi kiteloop,

to, straorzata e jump.

kiteloop durante la fase di volo,

ed aumentando quindi il tem-

Stiamo parlando comunque di

sicuramente i Flysurfer Sonic

po di volo base misurato dal


MEDIA DEGLI AIR TIME OTTENUTA SOMMANDO I RIULTATI DEI TRE TEST PER CIASCUN KITE test, ali come North Rebel, RRD Obsession Pro, JN Wild Thing, F-One Bandit, HQ Ignition sono scelte più che azzeccate... questi kite hanno valori inferiori agli altri sulla carta sui salti semplici, ma in virtù della maggiore rapidità e dell'uso più wakestyle oriented, permettono infatti di prolungare i valori di Airtime, aggiungendo kiteloop durante il salto, in maniera molto più rapida ed efficace rispetto ad ali più lente e non ottimizzate per questo scopo. Alla fine ciò che conta è divertirsi e trovare l'ala giusta , che si adatti alla vostra idea di kite. Con questa panoramica siamo certi che ora avrete le idee un pò più chiare su cosa acquistare per volare sempre più in alto e nel modo che sognavate ;-)

"Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice e atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni. È attualmente al 2° posto nelle classifiche mondiali di Airtime".

RIDER 1

Renato Casati “Dr Kite”

RIDER 2

Have fun


100 TEST Woo Hang Time Big Air Test

JUMP HIGHT E AIR TIME PER SINGOLO KITE

WOO HANG TIM JUMP HIGHT

RIDER 1

RIDER 2


RRD OBSESSION MKVII 13,5

ME BIG AIR TEST AIR TIME

RIDER 1

RIDER 2


102

TEST Woo Hang Time Big Air Test

JUMP HIGHT E AIR TIME PER SINGOLO KITE JN MR. FANTASTIC 14

WOO HANG TIM JUMP HIGHT

RIDER 1

RIDER 2


RRD

HQ

OBSESSION PRO 13,5

IGNITION 14

ME BIG AIR TEST AIR TIME

RIDER 1

RIDER 2


104 TEST Woo, è arrivato finalmente!

WOO

È ARRIVATO FINALMENTE! Testo: Renato Casati | Foto: Courtesy Woo Sports

Dopo anni in cui si passavano

Tecnicamente parlando, il di-

in stand-by. Con la successiva

le giornate in spiaggia a litiga-

spositivo incorpora un sensore

pressione del tasto, la luce di-

re su chi avesse davvero saltato

di movimento a 9 assi con ac-

venta rossa, e il dispositivo en-

più in alto e su chi fosse rimasto

celerometro ed è totalmente

tra in fase di registrazione. Ogni

in aria per il maggior numero

waterproof e resistente ad urti,

pressione successiva ripropone

di secondi, dopo gare di Hang

corrosione, sabbia. Incorpora

queste due situazioni, per cam-

Time misurate a mano con cro-

una batteria a lunga durata (8

bio di session.

nometri incerti legati all'abilità

ore circa), ricaricabile con Usb

A fine sessione si sincroniz-

del giudice…

Docking dedicata, molto pratica

za via Bluetooth col cellulare

Da oggi non ci sono più scuse!

e semplice all'uso, ricaricabile

e scaricano i dati dell'uscita,

La tecnologia entra nel mondo

anche in auto, con adattatore

dandone i report grafici. Si può

del Big Air, e smorza sul nasce-

standard usb.

interfacciare con iPhone, iPad,

re qualunque polemica. I dati

Si applica la base del Woo sul-

iPod touch con sistema opera-

sono, finalmente, OGGETTIVI!

la tavola, dopo accurata pulizia

tivo iOS 7 o superiore ed anche

Il WOO è un piccolo dispositivo,

della zona di applicazione, tra-

Android. Non sono al momento

molto pratico e maneggevole,

mite adesivo 3M, al centro della

presenti sviluppi futuri per Pc o

che misura ogni session di kite

tavola da kite, e poi s’inserisce e

Mac.

effettuata, riportando i seguenti

rimuove dalla slitta il dispositivo

La cosa davvero carina è che si

dati:

in base alle necessità.

può condividere da subito i dati

L'utilizzo è molto semplice e in-

della session, aggiungendoli a

-Altezza di ogni salto (Height)

tuitivo.

quelli già presenti nella Com-

-Durata in secondi di ogni salto

Prima di iniziare la session va

munity, divisi per singoli spot

(Airtime)

acceso, tramite pressione pro-

(se già presenti) o aggiungen-

-Numero di salti effettuati nella

lungata sull'unico tasto del box,

doli se mancanti. Potrete quin-

sessione

la luce verde lampeggia a te-

di essere voi i primi ad eccellere

-Nome dello spot

stimoniare l'avvenuta messa

nel vostro home spot, ed aspet-


tare di essere superati! Oppure, arrivando in uno spot già recensito, entrare da subito a far parte della classifica di quello spot! Si può anche condividere da subito la session sui vari social. Il dispositivo è in vendita al prezzo suggerito di Euro 199,99. Si possono acquistare anche le basi (mount o slitte) separatamente al costo di Euro 19,99 cadauna, la qual cosa è sicuramente molto utile, quando si

mento è davvero semplice da

le volte che prendete la tavola

utilizza lo stesso dispositivo su

comprendere. L'adesivo della

dalla maniglia per il trasporto o

differenti tavole.

slitta è molto potente e tiene

per manovre no foot, dà fasti-

L'Upgrade del filmware del box è

perfettamente.

dio.

aggiornabile via Windows o Mac

La solidità del dispositivo, in-

Il WOO NON galleggia, quindi se

sul sito del produttore http://

vece, non sembra eccezionale,

lo perdete, affonda. Bisogna in-

woosports.com/

quindi consiglio di trattarlo co-

serirlo con attenzione nelle gui-

munque con cura senza sbat-

de della slitta e verificare prima

IMPRESSIONI D'USO

terlo troppo a destra e a manca.

di alzare il kite che sia corretta-

Abbiamo testato il Woo per 15

Considerare

attentamente,

mente inserito, e che tenga alle

giorni.

DOVE piazzare il dispositivo

sollecitazioni. Se le guide della

Il dispositivo è molto pratico

sulla tavola. Sotto la maniglia è

slitta si crepano o si rompono

e maneggevole, e il funziona-

il posto peggiore perché, tutte

parzialmente, va cambiata la


106

TEST Woo, è arrivato finalmente!

slitta. È consigliato acquistare più di una slitta, sia perché potreste aver più tavole sulle quali applicarlo, sia per eventuali sostituzioni future di slitte. La APP è molto semplice, intuitiva e ben organizzata. I dati si scaricano rapidissimamente e i report sono semplici da capire . Vediamoli nel dettaglio: ACTIVITY (Foto 1) Il primo menù mostra i risultati della giornata in corso (e dei giorni precedenti scorrendo verso il basso) di tutta la Community. Quindi, chiunque pubblica i propri risultati, questi sono mostrati in ordine cronologico e divisi per sessioni. Cliccando sopra la singola session, si apre il dettaglio della heat con il numero dei salti, la durata della session, il tempo totale di Airtime, l'altezza totale di tutti i salti ecc. (Foto 2) È possibile, tramite la scheda Following, visualizzare solo i risultati degli amici o degli atleti ai quali vi siete “linkati”.


MY WOO

SETTINGS

Nel secondo menu, il cellulare

Dal menù settings, potrete de-

richiama la connessione al pro-

finire i dettagli del vostro ac-

prio Woo, per scaricarne i dati.

count, scegliere l'unità di mi-

Se non è attiva la connessione

sura, decidere se ricevere le

Bluetooth, è richiamata e richie-

notifiche dei vostri Following in

sta dall'app stessa.

modalità push, ed effettuare il

Una volta collegato, sono scari-

logout dall'applicazione.

cate le nuove eventuali sessio-

Da oggi in poi non avete più

ni, e mostrati tutti i risultati.

scuse!

E poi possibile pubblicare sulla

Smettela di dire agli amici, che

Community le heat visualizzate,

tanto poi non vi credono, che

tutte o solo alcune.

oggi siete saliti a 10 metri di al-

È anche possibile pubblicare e

tezza... compratevi un Woo e di-

linkare le session nei vari social.

mostrateglielo! E cercate di abbattere, giorno

LEADERBOARD

dopo giorno, i vostri record pre-

Da questa schermata si accede

cedenti... fino a raggiungere i

all'archivo “storico” delle per-

migliori!

formance, registrate nel tempo.

Il segreto del Woo in fondo sta

Sono quindi mostrati i valo-

anche in questo...TUTTI posso-

ri di sempre di Height (Altezza)

no confrontarsi, da subito, con

(FOTO 3) o di Airtime (Tempo di

i campioni veri, ma anche, sem-

volo) (FOTO 4), rigorosamente in

plicemente, con i propri amici o

ordine di performance. Potreste

con sé stessi!

quindi ritrovarvi davanti a gente del calibro di Haaron Hadlow o Alex Caizergues, giusto per fare un paio di nomi o, semplicemente, confrontarvi con i vostri amici. Anche da questa schermata, cliccando sulla singola sessione, si ottiene il dettaglio della stessa (Foto 5).


108

AIRTIME (Super) Sonic! The (R) EVOLUTION, un' ala da record - Wooo!

(SUPER) SONIC! THE (R) EVOLUTION UN'ALA DA RECORD --- WOOO! testo Renato Casati | foto Courtesy Flysurfer

Lo ammetto... non mi erano mai

simo e strettissimo. Fà un certo

La partenza avviene in power

piaciuti troppo i cassonati... an-

effetto vedere un profilo alare di

zone tirando le linee centrali.

che quelli che avevo provato

queste proporzioni.

Non ci sono abituato coi gon-

negli anni scorsi non mi aveva-

Aldo mi dice che bolineremo

fiabili, e penso che mi schian-

no mai fatto pensare seriamen-

sopravento senza problemi fino

terò, invece, con grande sor-

te a un possibile uso per farci

all'isolotto di Isola Rossa. Penso

presa, scopro che l'ala si gonfia

kitesurf.

che mi stia prendendo in giro,

man mano che viene tirata su,

Mi sono quindi apprestato a

entriamo in acqua, e in pochi

e che quindi il tiro in partenza è

testare questo Sonic con una

bordi arriviamo lassù... Quasi

abbastanza progressivo e per-

certa "diffidenza" di partenza,

non ci credo. Ci spariamo il la-

fettamente gestibile anche in

dovuta al background degli anni

sco a velocità supersonica e ri-

piena power zone. Aldo mi spie-

passati.

entriamo alla base.

ga che si può partire anche da

Aldo Storelli, distributore italia-

Esco dall'acqua stranito e un pò

bordo finestra, tipo gonfiabili, e

no Flysurfer.it, arriva in spiaggia

confuso, ho fatto angoli di bo-

mi mostra la semplicità di effet-

a Badesi in una calda mattina di

lina che coi gonfiabili non avrei

tuazione, molto simile al mondo

Luglio. Sulle sacche c'è scritto

forse mai fatto con venti ben

pump.

Sonic FR (Full Race).

più sostenuti, ma sicuramente

Entro in acqua e capisco da su-

Ci sono 7-9 nodi, monta l'11 per

giammai con venti così deboli.

bito che saltano e galleggiano

lui, che pesa circa 75 kg e il 15

Sento subito che c'è una diffe-

in modo differente dai pump,

per me che ne peso circa 85.

renza non indifferente fra i due

oltre che avere angoli di bolina

Non fa a tempo a srotolarli che

mondi.

strabilianti. La differenza prati-

sono già in aria, con il gonfiabile

Nei giorni seguenti effettuiamo

ca è che, per effettuare un salt,o

io sarei stato ancora lì piegato a

diversi test, in condizioni di ven-

non devo più bolinare 40 secon-

dare le prime pompate...

to differenti, e approfondisco

di nella fase di rientro, ma solo

Solo a vederlo volare in cielo già

l'uso di queste ali con condizioni

10 secondi. Quindi nella stessa

mi piace, è un coltello, lunghis-

differenti.

session, faccio molti più sal-


ti che con i gonfiabili, oltre che

ne in un nanosecondo, sempli-

tazioni ai no foot e ai dead man,

più alti e con airtime maggio-

cemente tiro le linee centrali e

non ci sono abiutato a chiuderle

re. Voglio saperne del progetto

l'ala si alza in finestra velocis-

quasi sempre correttamente, e

Sonic fin dalle origini e scopro

simamente. Col tempo scoprirò

soprattutto con molto anticipo!

che l'ala è nata originariamen-

invece che, se l'ala cade male

Con i gonfiabili arrivo sempre

te per fare gare di race, e quasi

può anche essere molto pro-

molto tirato in chiusura, qui mi

per caso poi, usandola, è venuto

blematico, o impossibile, farla

avanza sempre del tempo e mi

fuori che in realtà si presta otti-

ripartire.

ritrovo a fine manovra ancora a

mamente anche per Hang Time

Continuo con i salti, e capisco

qualche metro di altezza invece

e Big Air.

che devo dare maggiore im-

che a pelo d'acqua .

Durante uno dei primi salti l'ala

pulso alla barra e anticipando i

Sono in acqua con la 11, ma sal-

cade, perchè i tempi di risposta

tempi di richiamo. In 10 salti ci

to meglio e bolino molto di più

della barra alle mie pressioni

prendo perfettamente la mano,

di chi mi sta vicino con le 14

"standard" di anni di gonfiabili,

e con i tempi corretti, comincio

pump...

sono troppo corti di quelli che

a capire l'ala al meglio anche

Sento un minor affaticamento

richiede il Sonic.

saltando. Alterno senza proble-

fisico globale, sarà per via del

La ripartenza dall'acqua avvie-

mi quadruple e quintuple (!) ro-

tiro che viene percepito con un


110

AIRTIME (Super) Sonic! The (R) EVOLUTION, un' ala da record - Wooo!

angolo più alto e che dà la sen-

vo a rimetterla giù a bordo fine-

sazione di avere le gambe più

stra con una velocità maggiore

scariche in andatura. La session

e in effetti l'ala scende senza

si prolunga oltre i miei usuali fi-

problemi. Scoprirò, poi, che l'a-

siologici limiti ed esco strema-

la può essere tranquillamente

to al tramonto, ma soddisfatto

fatta collassare anche in pieno

come un bambino che ha appe-

centro finestra, controllando il

na scartato il nuovo regalo...

backstall, semplicemente tiran-

Il giorno dopo provo a fare

do le due palline poste sulle li-

qualche kiteloop e downloop, li

nee.

chiudo senza problemi, ma ci si

Faccio i test programmati di

mette veramente troppo tem-

Hang Time

po e danno troppa potenza in

del Woo che confermano le mie

uscita. Praticamente si posso-

sensazioni precedenti.

no fare in andatura e in transi-

Provo ad effettuare una prova

zione, ma non durante i salti e,

di Hang Time "tosto", con forte

calcolando che la traiettoria da

sovrainvlatura, ed ottengo, non

coprire durante la rotazione è

senza l'aiuto di qualche raffica

davvero molto lunga, a causa

strana, il 2° posto nella classi-

della forma dell'ala, si rischa se-

fica mondiale del Woo sull'Airti-

riamente le prime volte di cra-

me (11,4 sec) e mi ritrovo, incre-

share il kite in acqua o di andare

dulo, davanti a gente del calibro

molto violentemente sottoven-

di Hadlow (9,5 sec) e di tanti al-

to per la forte trazione in uscita

tri ai quali sinceramente potrei

dal kiteloop.

fare solo il caddy durante le loro

Quando arrivo in spiaggia provo

gare, ho anche 44 anni, mi vien

a metterla giù come faccio coi

da ridere pensandoci. Ma il bello

gonfiabili, lo faccio troppo lenta-

del Woo in fondo è proprio que-

mente, bloccando la discesa per

sto. Potersi sentire tutti cam-

troppo tempo e l'ala si apre a

pioni per un giorno, contro i pro,

bandiera (senza tirare). Aldo mi

gli amici, o sé stessi.

spiega che queste ali non devo-

Durante queste prove, perce-

no stare ferme troppo tempo a

pisco che il range di utilizzo di

bordo finestra o rischiano il col-

queste ali è decisamente supe-

lasso. Faccio ripartire l'ala, pro-

riore ai gonfiabili. Vado quindi

e vedo i risultati


sul sito Flysurfer.com e ne ottengo conferma guardando le schede tecniche dei Sonic. Il 9 metri ha un range di utilizzo, per un rider medio di 75 kg, da 13 a 42 nodi! La 11 da 9 a 32. La 15 da 7 a 25 e la 18 da 6 a 20. Nonostante questo range molto ampio, tuttavia, la sensazione di gestione della raffica violenta non è sempre buona e immediata come quella dei pump, soprattutto alle velocità basse, e nelle transizioni. In piena velocità, invece, l'uso del depower risulta davvero efficiente e convincente anche sotto raffica. Nei giorni seguenti, quattro amici di diversi livelli tecnici, provano queste ali, escono dall'acqua tutti con il sorrisone e tre su quattro chiedono il nominativo del distributore, questa è la conferma che queste ali hanno davvero qualcosa che attrae, a tutti i livelli tecnici. E con questi range di utilizzo alcuni mi confidano che compreranno e gireranno solo con un'ala di una sola misura in futuro e che si vendono subito i gonfiabili che hanno ora... Negli anni scorsi, nessun Foil che avevo testato mi aveva dato queste stesse sensazioni,


112

AIRTIME (Super) Sonic! The (R) EVOLUTION, un' ala da record - Wooo!

quindi queste differenze e pre-

SVANTAGGI del Sonic rispetto a

essere più macchinoso a causa

rogative sono state riscontrate

un gonfiabile

dei fili e dello spazio richiesto

sul Sonic, e non sono applicabili

- Maggior lentezza nelle inver-

sottovento.

giocoforza a tutto il modo foil.

sioni e kiteloop troppo lenti e

È proprio quest’ala che sembra

potenti

CONCLUSIONI:

avere una marcia in più. È un

- Sensazione di ala poco "strut-

Il Sonic è un'ala dalle caratteri-

ala che avvicina il mondo pump

turata" e gestione della raffica

stiche sorprendenti, e per molti

a quello foil in pochi secondi e

leggermente

aspetti è strabiliante per chi ha

con pochissimi aggiustamenti

che con i gonfiabili.

più

difficoltosa

sempre usato solo i gonfiabili.

di tiro nei propri comportamenti

Non è sicuramente e assoluta-

in acqua.

mente adatta a chi ci vuol fare VANTAGGI / SVANTAGGI

wave serio e power-style con

RICAPITOLANDO :

RIPARTENZA DALL'ACQUA

kiteloop.

VANTAGGI del Sonic rispetto a

Vantaggio perchè anche con

Mentre per tutti gli altri utiliz-

un gonfiabile

pochissimo vento si riesce a

zi (Freestyle basico, Freeride,

- Miglior angolo di bolina e ve-

farla ridecollare subito e in tem-

Race, Big Air senza kiteloop)

locità (non è un segreto che le

pi decisamente più veloci dei

è un'ala che dovrebbe essere

gare di race le vincano i foil)

gonfiabili.

quantomeno provata... "senti-

- Maggior airtime ed altezza di

Svantaggio perchè se l'ala cade

rete" davvero qualcosa di "di-

salto

male o il tempo di permanenza

verso" da quanto avete fin ora

- Sensazione di "scarico" delle

in acqua si allunga ad alcuni mi-

provato coi pump... poi starà a

gambe in andatura, con minor

nuti c'è il rischio concreto che

voi decidere se piace o meno ;-)

sforzo globale

non riparta più e si debba tor-

- Quando l'ala perde portanza,

nare a nuoto.

si apre a bandiera fluttuando nell'aria e non tira come i gon-

PARTENZA DALLA SPIAGGIA

fiabili rientrando in modo ano-

Vantaggio perchè partendo in

malo in power zone

finestra piena, non si ha biso-

- Range di utilizzo molto alto

gno di nessuno che la tenga per

- Miglior efficienza

partire ed è decisamente più

con poco

vento (bolina e salti)

semplice dell'autodecollo coi

- Possibilità di uso su terreni

gonfiabili.

duri (snowkite, buggy, prati etc),

Svantaggio perchè lo spazio ri-

senza timori di rotture in caso di

chiesto e la preparazione e ge-

cadute violente del kite

stione della pre partenza può

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114

CONSIGLI Passaggio del kite tra due kiters

Passaggio del kite tra due riders 1 Ci sono diversi modi di consegnare un aquilone che è già in aria, passandolo da un rider all'altro. In genere, si distingue tra consegnare il kite a terra, in acque poco profonde e a nuoto. Di gran lunga, il metodo più sicuro in assoluto per lo scambio di un aquilone, è a terra. Le variazioni sono opzioni su come consegnarlo da un rider all’altro, in acque poco profonde, stando in piedi. Tuttavia queste istruzioni possono essere adottate per fare lo scambio anche a nuoto, in acque più profonde.

1. Preparazione Pilota

Ricevitore

Il pilota, depowerizza l’aquilo-

Togliere il finger dal chicken

ne (Foto 1 + 1A + 1B). Assicurarsi

loop, collegare il proprio leash,

che l’aquilone si sieda tranquillo

e staccare quello dell’altro rider.

sulla superficie dell’acqua o sia

(Foto 2A + 2B)

parcheggiato a bordo finestra, o in aria (nel passaggio in volo), in posizione neutra a ore 12:00.

2A 3B

Una volta che si è sicuri della posizione del kite, si può dare il via libera all’altro rider, per iniziare la procedura di scambio.

6


1A

1B

2B

3A

4

5 Testo Gabi Steindl www.kitegabi.com | Foto Axel Reese / reemedia.de / Liquid Eye


116

CONSIGLI Passaggio del kite tra due kiters

2. Consegna Pilota

Ricevitore

Ancora mantiene il control-

Afferrare la parte superiore del

lo dell’aquilone. State attenti,

chicken loop (dove si trova, nella

completamente concentrati, e

maggior parte dei casi, il quick

prestate la massima attenzione

release), saldamente dall’ester-

mentre passate il kite.

no. Sganciare il chicken loop dal

1

gancio del trapezio del pilota e agganciarlo al proprio. (Foto 3A + 3B)

3. Controllo Pilota

Ricevitore = nuovo pilota

Appena il ricevitore ha termi-

Controllare e verificare la cor-

nato lo scambio ed è pronto a

retta connessione tra il chicken

prendere il controllo della vela,

loop e il vostro gancio del tra-

il pilota, deve togliere le proprie

pezio.

mani dalla barra. Utilizzare co-

Posizionare il finger di conse-

mandi verbali chiari e doppio

guenza (Foto 4). Ora depoten-

controllo, per confermare tutti i

ziare il kite, lentamente solle-

passaggi con l’altro rider.

varlo in aria, in modo sicuro e

2B

poi andare divertirsi! (Foto 5 + 6).

IMPORTANTE: Molti anni di esperienza nell'insegnamento supportano il metodo di cui sopra come il più sicuro per il kite-swapping tra i riders"in aria" (cioè al contrario di atterraggio e rilancio rispettivamente). Una chiara ripartizione dei ruoli, azioni e misure, garantirà uno scambio e la consegna sicura. Il pilota controlla il kite mentre il ricevitore s’impegna nello scambio.

NOTARE CHE: Sempre solo pilota ha le mani sulla barra alla volta, non entrambi!

4


1A

2A

3A

3B Vi auguro un sicuro e felice volo! Gabi Steindl www.kitegabi.com

5 CONSIGLIO: Parlare con l'altro durante il passaggio di consegne, dare ordini chiari ed espliciti e riconfermare con l'altro il completamento di tutti i passaggi. In piÚ: tenere il nuovo rider dalla parte posteriore del trapezio, fino al nuovo decollo, è una buona cosa da farsi.


COME SGANCIARE Testo Alberto Rondina | Foto Roberta Pala

Iniziare a sganciare è come entrare in un nuovo mondo, si vede il kiteboarding da una prospettiva del tutto nuova da quel momento in poi! Tornando indietro a dodici anni fa, facevamo manovre agganciati, poi i primi ragazzi hanno cominciato a sganciare, era il 2002/2003, tutti erano affascinati, doveva essere bello andare sganciati, sentendo tutta la potenza del kite sulle braccia… ma come si fa? In quel momento, rimanevamo sopraffatti, eravamo abituati alla vecchia scuola, grandi salti, board off, ecc… Gli aquiloni erano anche molto diversi da quelli di adesso, che hanno più depower, si rilanciano in modo più semplice e gestiscono meglio le raffiche. Questo è il motivo per cui, ora è più semplice sganciare.

ALBERTO RONDINA

FREESTYLE TECNICA BASE Come sganciare

FREESTYLE TECNICA BASE

118


Prima di andare in acqua, è necessario verifica-

Ok, siamo in acqua, abbiamo una buona velocità,

re che l’aquilone sia trimmato bene, con questo

l'aquilone a 45° o un pochino più alto, abbiamo

voglio dire che, se avete l'aquilone alle ore 12:00

bisogno di rilasciare la pressione del kite dal chi-

sulla spiaggia, e tirate la barra fino in fondo (come

cken loop, in modo da mettere la tavola piatta e

accade quando si è sganciati) il kite deve rimane-

seguire il kite solo per un attimo, il tempo suffi-

re nello stesso posto. Se va in back stall, vuol dire

ciente per tirare la barra verso il basso e lasciare

che le linee centrali sono troppo lunghe. Quindi o

che il chicken loop esca dal gancio.

si accorciano le front, o si allungano le back.

Fatto! Non è stato difficile, vero? Ok, ora la parte più difficile è agganciarsi di nuovo. Quindi, proce-

È possibile collegare il leash alla linea di sicurez-

dimento simile, tavola piatta, seguire l'aquilone,

za, così ci si sente più al sicuro all'inizio. Succes-

tirare la barra verso il basso e agganciare di nuo-

sivamente è possibile collegare in modalità "sui-

vo.

cide", come qualcuno dice. Quindi, in pratica, con il gancio del leash dovete prendere sia la linea di

Da non fare:

sicurezza, ma anche il chicken loop.

Cercare di sganciare completamente controven-

Dove tenete le vostre mani?

to. Non riuscirete a sganciare.

Sempre al centro della barra, proprio accanto al depower. Facciamolo sempre presente, ed è ve-

Andare molto contro vento quando si è sganciati.

ramente importante, ricordarlo bene ogni volta.

L'aquilone tirerà troppo.

In questo modo, il kite non si muove troppo e possiamo concentrarci sul nostro movimento del corpo e sullo sgancio, senza preoccuparsi troppo dell’aquilone. L'ideale è avere l'aquilone sempre nella stessa posizione, a 45° o leggermente più in alto.


Testo Alberto Rondina | Foto Roberta Pala

Il pop è la famosa parola che si sente ripetere sempre in spiaggia, o si legge nella descrizione di qualsiasi tavola sul mercato. Il pop è un mix di movimenti, che fanno sì che la vostra tavola esca fuori dall’acqua, senza muovere il kite.

ALBERTO RONDINA

POP

FREESTYLE TECNICA BASE

120 FREESTYLE TECNICA BASE Pop


Potrei parlarne per giorni, ma alla fine gli elemen-

Iniziate a provare prima agganciati, in modo da

ti chiave del pop sono:

potervi concentrare completamente sulla tavola,

- Portare il nose della tavola contro il vento.

e sul movimento delle gambe.

- Mantenere la gamba anteriore semi-diritta.

Quando riuscirete a fare tutto a occhi chiusi, allo-

- Mantenere la gamba posteriore piegata e solo

ra potrete provare da sganciati!

allungarla quando la tavola è venuta fuori dall'ac-

Tenere l’aquilone più alto dei 45° all’inizio, ren-

qua.

derà le cose più facili per voi, e anche gli eventuali

- Spingere con la gamba dietro per andare più in

crash, saranno un po’ più morbidi.

alto possibile.

Ricordate di tenere sempre le mani al centro della

In questo movimento, la tavola si flette un po’,

barra, questo è un elemeno chiave da ricordare,

ecco perché, avendo una tavola con più pop, vuol

se non volete avere il kite che si muove in tutta la

dire che torna velocemente alla forma originale,

finestra del vento!

oppure vi schizza fuori più velocemente dall’acqua.

Benvenuti nel mondo dell’unhooked! Ciao, Alby


122

FOCUS PRODOTTI Ozone

FOCUS PRODOTTI OZONE tra acqua e neve La linea di kite Ozone, possiamo dire sia di certo quella più ampia presente sul mercato, passando da prodotti per il mare, per tutte le specialità, compresi i performanti foil per le competizioni, ai prodotti land e ai kite neve, leader indiscussi del mondo snowkite. In questo focus di prodotti per la nuova stagione, presentiamo tre prodotti acqua, e tre neve, due modi diversi di vedere lo sport, con Autunno e Inverno ormai vicini, il top per le mareggiate delle nostre coste, e per le prime nevicate in montagna… Vogliamo precisare che questo è un focus sulla gamma, in attesa di testare a breve tutti i prodotti acqua, nelle condizioni dell’Autunno sardo…

testo Roberta Pala | foto Courtesy Ozone


Ozone è da sempre un nome leader nella costruzione di parapendio, che ha creato un gruppo solido di designer e rider appassionati, attorno a un mondo kite a 360°. Passione per la Natura e lo sport, sono gli elementi conduttori del team Ozone. Il team di ricerca e sviluppo è ormai affiatato, la fabbrica in Vietnam, la stessa da ormai dieci anni, ogni aquilone, sia esso da scuola, sia da alte prestazioni, è studiato per le esigenze del rider specifico. A partire dal 2015, i prodotti non sono più nominati su base annua, ma con la sigla V di versione davanti al numero che identifica il modello di kite. A questo proposito, Ozone, dopo aver presentato il Catalyst, presenta proprio quest’ Ottobre, il Catalyst V1, ciò non vuol dire che ci saranno due versioni del Catalyst, ma che la vela torna al “punto di partenza”, una entry level a tutto tondo, divertente, che fa progredire a un livello successivo. Il Catalyst V1 ha un nuovo design, adatto per l’Entry Level e il divertimento, facile e soprattutto semplice da rilanciare e a un prezzo ottimo. Per gli appassionati del Catalyst 2015, nessun problema, tra poco sarà lanciata un’altra vela in casa Ozone, dedicata a rider intermedi/avanzati, avrà solo un altro nome, con prestazioni simili al Catalyst 2015.

CATALYST V1 Entry level/Intermediate Disponibile nelle misure 4 – 6 – 8 – 10 – 12 – 14 mq Divertente, intuitiva, grande range e depower

ed efficace, per aprire il kite a bandiera e inter-

progressivo, facile al rilancio, queste le caratteri-

rompere all’istante l’erogazione della potenza

stiche salienti del Catalyst V1. La vela è stata pro-

della vela.

gettata per il rider entry level che desideri progre-

Materiale Teijin D2 per il canopy, Teijin Dacron per

dire velocemente, curando alcune caratteristiche

LE e struts. Peso contenuto. Quattro colorazioni,

indispensabili per un rider alle prime armi, prima

tre misure di barra, 45 cm per la 4 e 6 mq, 50 cm

tra tutte la facilità al rilancio dall’acqua. Una vela

per la 8 e 10 mq, 55 cm per la 12 e 14 mq.

facile, prevedibile, con semplici briglie senza car-

Adatto a riders beginners e intermedi, soprattut-

rucole, per maggior libertà e flessibilità in acqua.

to in prestazioni di freeride. Sconsigliata al racer.

Usando la barra o le pratiche sfere di rilancio sulle back, il kite torna subito in posizione di decollo. Sistema di rilascio sul chicken loop, comprovato


124

FOCUS PRODOTTI Ozone

REO V3 Freeride/Wave Disponibile nelle misure 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 – 12 mq Credo di non aver ancora sentito nessuno che

Il materiale è il comprovato Teijin D2 per il canopy,

non abbia la stessa opinione sul REO, una vela

assieme al Teijin Dacron per LE e struts. Il desi-

da wave riding pressoché perfetta. Una vela che

gn è semplice senza tanti fronzoli, per avere una

permette al rider di pensare solo a surfare, con

vela che non abbia un peso eccessivo. Tre colora-

ottimo galleggiamento e manovrabilità, anche in

zioni, tre lunghezze di barra, da 38 cm per la 4 e 5

condizioni non facili, con venti on shore ad esem-

mq, da 45 cm per la 6 – 7 e 8 mq, da 50 cm per la

pio. Una vela facile, con un feeling diretto veloce

9 – 10 e 12 mq. Grande valvola per inflate/deflate.

e potenza costante, ottimo drift. Anche depowe-

Una vela destinata a una fascia di fruitori con un

rizzato molto, mantiene controllo e tiro, risultan-

riding avanzato, intermedio, concentrato soprat-

do sempre reattivo, caratteristica indispensabile

tutto nel wave riding, con ottime prestazioni an-

in tutte le sezioni d’onda. La barra possiede un

che nel freeride. Non indirizzata al freestyler o al

efficace soft grip che permette di proteggere la

racer, così come a un rider beginner che non ne

tavola negli urti eventuali con la barra. Le rego-

riuscirebbe ad apprezzare le caratteristiche pret-

lazioni possono essere personalizzate, sia come

tamente wave.

pressione sulla barra, sia come velocità di rotazione, agendo sull’attacco delle back ai tips. Il depower è ampio, il sistema di rilancio efficace, quattro cavi senza carrucole.


CHRONO V2

Allround Foil water – land – snow Disponibile nelle misure 7 – 9 – 11 – 13 – 15 e 18 mq Per la versione V2 del Chrono, Ozone ha lavorato

cuparsi del collasso dell’ala.

per ottenere un kite che avesse sì le prestazio-

Design a doppia superficie, AR medio alto, per

ni della prima versione, ma che, al tempo stesso,

maggiore stabilità e prestazioni e 46 celle, per

fosse più facile da utilizzare per i rider che cer-

mantenere un profilo pulito e maggior efficienza

cassero le performances in tutti i terreni utilizzati

di volo. Nuove valvole lungo la superficie superio-

e in tutte le condizioni. Si è lavorato sulla stabi-

re e inferiore della LE, più stabile e più solido, con

lità e sulla semplicità del gonfiaggio delle celle.

un gonfiaggio più facile e sicuro, con il kite che si

Le briglie, per via dell’utilizzo anche su terreni

gonfia dal cento fino alle estremità. Bordo rinfor-

duri, sono state rese più spesse perché protet-

zato con stecche flessibili di plastica, per mante-

te da una guaina in Dyneema, che le rende più

nere la forma del profilo, durante i cambiamenti

resistenti nel tempo e al contatto col terreno. Ri-

dell’angolo di attacco e nei flussi d’aria turbolenti.

cordiamoci che è un foil, è una vela tecnica, che

Tre colorazioni, quattro lunghezze di barra, 38 cm

richiede conoscenze specifiche sul volo e gestio-

per la 7 mq, 45 cm per la 9 mq, 50 cm per la 11 e

ne di queste ali, per cui sicuramente è indirizzata

13 mq, 55 cm per la 15 e 18 mq.

a rider esperti, con buona capacità di conoscenza

L’ala è indicata a rider esperti, prevalentemente

e controllo dei foil. In vento leggero, in acqua, le

con indirizzo freeride, race, con ottime perfor-

misure grandi del Chrono sono perfette, facili da

mances anche in freestyle per salti alti e lunghi.

far saltare, stabili durante il volo, una caratteristi-

Sconsigliata assolutamente a un rider principian-

ca sempre più apprezzata dai riders che si stanno

te e a chi, anche intermedio, non abbia le cono-

riavvicinando all’hang time, con salti ampi e ma-

scenze tecniche sui foil e la loro gestione/condu-

novre old school ad altezze stellari. Le misure pic-

zione.

cole, con venti più intensi, danno il massimo delle prestazioni in velocità in race. Con un foilboard, poi, le prestazioni diventano impagabili, potendo navigare già con una lieve brezza. Ottime anche le prestazioni sulla neve, più potenza sulla barra e migliorate le prestazioni in vento leggero, vela più stabile e potente, che genera una gran quantità di vento apparente. Stabile anche nel landboard, consentendo le manovre freestyle senza preoc-


126

FOCUS PRODOTTI Ozone

FRENZY V10 Land/Snowkite

Disponibile nelle misure 5 – 7 – 9 – 11 e 14 mq Che dire di una vela ormai storica nel mondo snowkite, IL power foil kite per eccellenza, un tutto fare, con alte prestazioni. Il Frenzy V10 copre di sicuro molti degli utilizzi dello snowkite, dal Freeride al Freestyle e BackCountry. Rispetto al modello 2015, ha subito solo alcune migliorie nel sistema di sicurezza, peraltro tutto nuovo, introdotto solo lo scorso anno, il Re Ride Release System (*) una vera innovazione per lo sport, consentendo un rilascio dell’ala in posizione di riposo, in tutta sicurezza, un riarmo e ridecollo facili e un packing semplificato. Il depower è ampio, barra morbida con bel feeling sulla vela e curva stretta in rotazione, perfetto per i loop dell’ala, una vela con bel pop potente per il freestyle, perfetta anche per le manovre sganciati. Più stabile rispetto al modello scorso, perfetto nel backcountry, nei passaggi di arrampicata. Dal punto di vista strutturale, la LE ha rinforzi con stecche flessibili di plastica leggera per mantenere il profilo al variare degli angoli di incidenza e con turbolenze. Così la vela risulta più stabile e con prestazioni migliori. Il carico è distribuito uniformemente lungo tutta la lunghezza della vela, rendendo il profilo al tempo stesso solido e efficace in tutte le condizioni. Sistema a celle aperte sia per miglior sgonfiaggio e gonfiaggio, sia per riporla nello zaino.

rizzo più specifico per i riders intermedi, e per tut-

Tre colorazioni, tre misure di barra, 45 cm per la 5

te le specialità dello snowkite, freeride, freestyle

e 7 mq, 50 cm per la 9 e 11 mq, 55 cm per la 14 mq.

e backcountry.

Disponibile la personalizzazione del colore.

Disponibile anche una versione ultralight, più

La vela è adatta a tutti i tipi di riders, con un indi-

adatta al freeride e backcountry e a rider esperti.


SUMMIT V3

Snowkite backcountry/freeride Disponibile nelle misure 8 – 10 – 12 e 15 mq. Il Summit V3 è un kite altamente performante,

Il Summit V3 è prodotto anche nella versione Ul-

diventato un kite molto versatile, rispetto alla

tralight, per ridurre peso vela e ingombro dell’im-

scorsa stagione, ha subito, come il Frenzy, solo

ballaggio. La vela ha un range migliore già con

un ulteriore miglioramento del nuovo sistema di

vento leggero, gira veloce e sopporta bene le raf-

sicurezza Re-Ride Release System. È una vela

fiche. Perfetta per il backcountry per il suo peso

dedicata ai riders esperti, che vogliano esplorare

ridotto. è una vela più delicata, ha bisogno di un

frontiere sconosciute, spingendo avanti i propri li-

rider esperto che la sappia gestire bene in aria e

miti. Gran depower nella gestione dei venti forti e

ai contatti col terreno.

ottima produzione di energia per l’avanzamento

Tre colorazioni, tre misure di barra, 45 cm per la 8

in venti leggeri, con generazione di bel vento ap-

mq, 50 cm per la 10 mq, 55 cm per la 12 e 15 mq.

parente. La progettazione si è soprattutto incen-

Possibile la personalizzazione di colore, per una

trata sul backcountry, aumentandone la stabilità

versione “speciale” tutta per voi.

e migliorandone la tensione per una maggior ef-

La vela è adatta a riders esperti, con maggior

ficienza.

propensione al freeride e al backcountry, anche se ha ottime prestazioni anche nel freestyle.


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FOCUS PRODOTTI Ozone

ACCESS V6

Snowkite Freeride/Backcountry Disponibile nelle misure 4 – 6 – 8 – 10 e 12 mq L’Access V6 è la vela creata da Ozone per i begin-

beginners, non vuol dire non sia apprezzata an-

ners, una vela facile all’uso, ideale per apprende-

che dai riders intermedi ed esperti, che cerchino

re la nuova disciplina ed evolvere al passo suc-

stabilità, in condizioni, soprattutto, di venti turbo-

cessivo. Stesso design del modello 2015, anche in

lenti. È anche uno dei kite scelti nelle spedizioni

questo caso, come nel Frenzy e nel Summit, sono

dove serva materiale sicuro e affidabile al 100%

stati apportati miglioramenti sul Re-Ride Release

ed è spesso scelto dai team riders internazionali,

System. L’obiettivo è quello di permettere un fee-

nelle misure piccole.

ling immediato ai nuovi adepti dello snowkite, per

Disponibile in cinque colori diversi, tre misure di

questo la vela è molto stabile, con ampio range e

barra, la 45 cm per la 4 e 6 mq, la 50 cm per la 8

tiro costante. È la vela utilizzata nell’insegnamen-

e 10 mq, la 55 cm per la 12 mq. Anche in questo

to delle basi dello snowkite, più stabile anche con

caso è prevista la personalizzazione del colore.

angoli di attacco bassi, in virtù del suo profilo ap-

Adatta e disegnata per i principianti, ma apprez-

positamente creato. Basso AR per una maggior

zata dai riders esperti e intermedi, che cerchino

stabilità e bella erogazione di potenza costante.

una vela molto stabile e affidabile, soprattutto in

Arco progressivo che rende il kite solido in aria,

condizioni di vento forte.

con veloce velocità di rotazione e feeling diretto sulla barra. Anche se è una vela disegnata per i



130

FOCUS PRODOTTI Ozone

(*) INTERNAL RE-RIDE RELEASE SYSTEM Il sistema Re-Ride è il risultato di un’intensa atti-

tà della sua uscita dal megatron CL fino a rag-

vità di ricerca e sviluppo con l'obiettivo di creare il

giungere l'anellino incalzato sulla linea stessa.

sistema più sicuro sul mercato. L'obiettivo era di

L'aquilone stallerà a terra senza nessun tiro resi-

avere un sistema di re-ride per cui, una volta at-

duo. Fissando l'anellino sul terminale della barra

tivato, il kite potesse essere facilmente rilanciato

o su un moschettone agganciato al trapezio, non

senza dover districare o deselezionare tutte le li-

si necessita di ulteriore gestione della vela a ter-

nee. Il nuovo sistema di stallo dell'aquilone con

ra. Questo sistema rende l'atterraggio e l'imbal-

una linea interna, permette allo stesso di depo-

laggio del kite, sicuro e pratico, anche in vento

tenziarsi immediatamente senza grovigli e atter-

forte.

rare, pronto a essere rilanciato senza difficoltà. Un altro grande vantaggio del Re-Ride System è l'opzione di sicura quando è a terra. Sulla linea è presente un Loop (anellino incalzato protetto) a circa 2m dal pilota. Per atterrare il Kite, senza azionare la sicura, tirare la 5th linea in prossimi-

OZONE tra acqua Per Info: www.ozoneitalia.com

e neve



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MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

Testo Federico Sugoni |Foto Courtesy RRD, Federico Sugoni


RRD

European dealers Meeting Talamone Talamone è uno degli spot più frequentati e conosciuti d’Italia, per il fondale poco profondo, adatto ai neofiti, per l’acqua piatta, amata dagli appassionati di race, e per lo scenario in cui è immerso. È in questo piacevole angolo della splendida Toscana che Roberto Ricci ci ha invitato per partecipare al Dealers Meeting Europeo, che radunava imprenditori da Spagna, Francia e ovviamente Italia, per farci scoprire tutte le novità del 2016.


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MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

Forse alcuni di voi non sanno che RRD è stato il terzo Brand, dopo Wipika (ormai scomparso) e Naish, ad acquisire il brevetto alla base del concetto di ala gonfiabile dai fratelli Legaignoux e a produrre e commercializzare i primissimi kite nel lontano 1999, si tratta quindi di una delle delle due aziende al mondo a produrre kite dal primo giorno, ancora in vita dopo 16 anni. L’azienda, che oltre a produrre kite è un punto di riferimento a livello mondiale anche nel windsurf e nel SUP, ha ben 21 anni di storia, e Roberto ha ricordato, divertendo il pubblico, quando per la prima volta arrivò all’ISPO di Monaco con un catalogo costituito da una sola pagina fronte e retro con sole quattro tavole windsurf custom, era l’inizio di una storia di successo tutta italiana nata in un garage, esattamente al pari di altre aziende come ad esempio Apple e Tecnogym. La gamma kite 2016 è costituita dagli stessi sette prodotti del 2015 che nella maggior parte dei casi hanno avuto diversi affinamenti e che in un solo caso sono arrivati a stravolgere il concept iniziale. L’innovazione più particolare, concettualmente semplice e unica nel panorama mondiale, introdotta nella gamma 2016 RRD, è un’anima elastica all’interno delle prelinee delle backlines, che provvede ad accorciarne la lunghezza quando si riduce la tensione delle linee, ad esempio lasciando completamente la barra, stabilizzando istantaneamente l’assetto del kite e prevenendone la caduta, come normalmente avviene per tutti i kite se si abbandona ad esempio la barra per calzare i bindings o per prendere la tavola.



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MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

Religion MK6 Il Religion è il modello più iconico per RRD, è stata la prima ala prettamente concepita per il wave riding ed è divenuta immediatamente il riferimento per questo segmento, non a caso è l’arma scelta da molti riders in Sudafrica. Una costruzione molto robusta costituita per il 40% da Dacron a elevata resistenza, e per il 60% da tessuto estremamente leggero, rende il Religion particolarmente resistente e pronto per per affrontare anche i maltrattamenti che le grandi onde possono infliggere ai kite. L’affinamento del profilo dell’ala e del brigliaggio per il Religion, si traduce ora in un miglioramento generale delle prestazioni ma soprattutto lo rende leggermente meno veloce rispetto al passato e gli conferisce una pressione sulla barra leggermente incrementata in grado di garantire un maggior feeling generale e di restituire l’esatta posizione dell’ala anche quando si è concentrati sulla surfata e non la si sta guardando.


Addiction MK5 Addiction è l’arma da race di casa RRD, ogni scelta tenica per questo modello, è volta al raggiungimento delle massime prestazioni, per questo motivo il modello 2016 ha visto una riduzione del diametro degli struts, necessaria per assottigliare ulteriormente il profilo dell’ala, una scelta che imposto l’esclusione del sistema one pump, per poter garantire una corretta pressione di gonfiaggio in bladder così lunghi e sottili. Anche la leading edge è stata modificata attraverso l’introduzione di un numero maggiore di sezioni, in grado di ottenere un design più accurato ed efficiente. Tutto questo, unito a un nuovo brigliaggio, garantisce ora migliori prestazioni in bolina e un miglior feeling nell’utilizzo, per cui il rider può concentrarsi esclusivamente sulla tattica di gara. Obsession Pro MK2 L’Obsession Pro, dopo un solo anno di attività, è già riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale consentendo a Jerrie Van de Kop di salire sul terzo gradino del podio alla Red Bull King of the Air 2015. Si tratta di un’ala estremamente tecnica, dedicata al freestyle/wakestyle, C shape a 5 linee che per il 2015 non è stata modificata in modo sostanziale vista la bontà del progetto, gli unici affinamenti sono stati focalizzati sulla riduzione di peso che ha portato ad un risparmio di 300gr rispetto al modello dello scorso anno a parità di misura. Obsession MK8 È l’Obsession il kite RRD totalmente stravolto in questa nuova versione. La modifica più evidente


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MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

è il passaggio da 5 a 3 struts, che dona ora all’Obsession una maggiore leggerezza e duttilità, oltre a un profilo ancora più performante. Grazie a queste modifiche radicali, l’Obsession diviene ora un vero allround kite top di gamma, in grado di regalare prestazioni elevate nel freestyle, nel big air così come nel wave riding, tanto che Abel Lago ci ha confessato di essere rimasto particolarmente sorpreso nel confronto diretto con il Religion. Passion MK7 Passion è il kite all round RRD dal prezzo accessibile adatto al freeride e al big air, è la classica macchina pronti-via che regala ottime prestazioni globali e grande divertimento al rider medio, garantendo un buon comportamento nelle condizioni di vento leggero. Per questa nuova versione sono stati apportati dei leggeri affinamenti per alcune taglie che ne hanno incrementato le performances. Vision MK4 Il Vision è il kite tutto fare più economico della gamma RRD, rivolto ai neofiti e alle scuole, dalla struttura semplice e leggera a tre struts che lo rende particolarmente immediato. In questa nuova versione, il Vision guadagna tutte le caratteristiche tecniche del resto della gamma, come il sistema che previene il bloccaggio del brigliaggio intorno ai tips o i doppi rinforzi sulla leading edge, rendendole disponibili anche su un prodotto dedicato a chi sta iniziando.


L’unico kite in gamma a non essere stato modificato è l’Emotion, l’innovativo kite strutless, dedicato a chi ha bisogno di poter stivare in uno spazio ridotto le proprie ali, come ad esempio chi vuole viaggiare con un bagaglio minimo, in grado di garantire prestazioni eccezionali in condizioni di vento leggero. Per quanto riguarda gli accessori arrivano tre grandi novità che hanno in comune il colore arancione che diverrà un elemento caratteristico per RRD: la nuova barra, la sacca e la pompa. La Global Bar V7 ridefinisce il concetto di barra RRD partendo da un nuovo chicken loop quasi interamente in plastica. La costruzione della barra è essenziale e pulita, con una sezione ridotta che ne migliora il grip e lo rende adatto anche a chi ha le mani piccole come donne e bambini. Sulle front troviamo ora un classico e affidabile strozzascotte in acciaio inossidabile, mentre la lunghezza del depower è ora regolabile in modo estremamente semplicemente attraverso una


140 MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

stopball in gomma arancione. Come da tradizione RRD, la cima del depower è protetta da un tubo in gomma nero, che riduce sensibilmente sfregamenti e usura rispetto a una cima nuda. Sulla barra non è presente alcuna regolazione della larghezza, come avviene invece per la concorrenza, poiché è studiata per adattarsi a tutte le misure di kite in gamma, sono invece presenti due prolungamenti in gomma che seguono le backlines per una trentina di centimetri che incrementano la sicurezza prevenendo attorcigliamenti delle linee intorno alla barra. Assente anche la regolazione della lunghezza delle backlines poiché le linee RRD adottano una tecnologia che ne previene totalmente lo stiramento. La nuova sacca kite multiuso di RRD ci è sembrata particolarmente intelligente perché può essere usata rovesciata come bagaglio a mano, come copri sedile e come superficie sulla quale cambiarsi usciti dall’acqua e nella quale riporre muta e trapezio bagnati. La nuova pompa, in un arancione fluo molto visibile, oltre ad avere il manometro inserito direttamente nella maniglia, offre la possibilità di due modalità di gonfiaggio, la prima ad alta capacità che garantisce 4,6 lt di pompaggio complessivi e la seconda che funziona solo in compressione e che rende più facile il gonfiaggio a donne e bambini, oltre a consentire di raggiungere pressioni particolarmente elevate.


SURF Tutta la gamma delle tavole monodirezionali RRD, per una precisa scelta tecnica, è prodotta in Portogallo a mano, seguendo le indicazioni di Abel Lago che ne cura lo sviluppo, questo poiché gli shapers portoghesi sono ritenuti tra i migliori al mondo, insieme ai sudafricani e hawaiiani, e sicuramente i migliori in Europa. La linea POP è stata sviluppata per poter surfare strapless, con vento molto leggero in onde medio piccole, queste tavole con anima in bamboo sono molto leggere ed hanno un ottimo galleggiamento. Nel caso della POP LTD, dalla costruzione più sofisticata, la rigidità è maggiore ed è presente una copertura in fibra di carbonio a protezione di top e bottom.


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MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

La MINIMAXI-K riprende i concetti di forma e costruzione delle POP in una tavola più affilata e adatta al surf “vero” in onde di ogni dimensione con vento leggero tra i 10 e i 12 nodi, condizioni tipiche ad esempio della Galizia o della GB, la sua principale caratteristica è la facilità ed è anche adatta ai rider più pesanti. La Balena-K è una quad oversize dallo shape classico indicata per poter godere le onde ad una velocità minore rispetto a tavole più nervose, consente bottom morbidi e trick smooth per un piacere diverso rispetto a tavole più aggressive, ha una coda grande, rocker e concavo pronunciati. ASSOPIGLIATUTTO-K è concettualmente simile alla balena, ma con meno concavo e volume, ed è più reattiva e viva sotto ai piedi nel passaggio da rail a rail. CHIATTA-K è la tavola truster proride oversize, adatta per vento leggero, in questa nuova versione è stata leggermente assottigliata per migliorare la tenuta nei bottom turn a grande velocità. Huevo-K è la tavola preferita da Tony Cili, perfetta per le condizioni del mediterraneo, consente di surfare esattamente come si farebbe con una tavola da surf vera e propria, dimenticandosi completamente della vela. Barracuda è la tavola sviluppata da Ralf Bachuster tra le onde del Capo, è una tavola molto veloce con un profilo sottile, accelera in modo repentino ed è particolarmente adatta al ride strap in. La Salerosa-K e la Maquina-K sono due tavole pro molto simili, la differenza principale è che la prima è una quad e la seconda è una truster. Salerosa è adatta alle condizioni più difficili, con


onde irregolari, chop e schiuma, come quelle europee, mentre Maquina è più adatta alle condizioni oceaniche, con onde più regolari e glassy. La Maquina è realizzata in una versione lady, più piccola e morbida, adatta a un peso e una potenza minori, tipici delle ragazze. C.O.T.A.N. (cut of tail and nose) è la tavola con shape corto, più corta e larga rispetto alle tavole tradizionali, perfetta per condizioni di chop pronunciato e vento non particolarmente forte, può


144 MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

essere configurata come truster o quad, 5.4 e 5.6 le misure consigliate tra le quattro disponibili. TWINTIP Poison V3 è la tavola bidirezionale RRD top di gamma, è dedicata al freestyle più aggressivo ed ha tipici bordi dritti per ottenere maggior grip in bolina, è dotata di un ottimo flex, molto reattiva con grande pop. Nella versione LTD la Poison può contare su una costruzione in full carbon tree axial che la rende ancora più esplosiva e che consente di ottenere uno spessore di soli 8mm contro i 10 della Poison standard. Juice è la tavola per i pro rider freestyle/wakestyle come Jerrie Van de Kop, adatta per riding con i boots, è moto robusta, lunga, e con stance pronunciato per permettere un pop più facile grazie ai piedi più vicini alle estremità della tavola. La Bliss è una tavola molto morbida e confortevole, adatta al freeride anche in condizioni molto difficili, questo modello arriva anche in versione Bliss Kiss per le ragazze, con misure e rigidità specifiche. Placebo è l’entry level preferito dalle scuole, grafica accattivante e grande robustezza. Chiudono la gamma le tavole per il lightwind BS 45 e BS45 pro, particolarmente amate dai tedeschi e da chi frequenta i laghi, linea piatta per la prima e leggermente più curva, e adatta al freestyle e a un riding canonico, la seconda.


Arriva finalmente anche in casa RRD la Fifty Fifty, una split board estremamente facile e veloce da dividere attraverso un singola vite, che mantiene tutte le caratteristiche e il feeling del resto della gamma twintip RRD, grazie a una nervatura centrale in grado di evitare flessioni eccessive ed indesiderate tipiche di alcune split boards della concorrenza. Tutte le twintip RRD arrivano quest’anno con in dotazione i nuovi RAD PAD, si tratta di pad decisamente ben realizzati, regolabili in ogni parametro, in grado di garantire un grande confort.


146

MEETING RRD European dealers meeting, Talomone

Ultima nota per i trapezi RRD 2016, che per la prima volta arrivano in versioni specifiche per rider con un profilo della schiena arcuato o piatto. Lo Shift è il trapezio high hand dal profilo piatto dotato di grande sostegno, adatto a chi possiede un profilo dell’area lombare regolare o piatto (come ad esempio Roberto Ricci). The Thrive è invece dedicato a chi possiede un’area lombare dalla curvatura pronunciata e dalla vita sottile (come ad esempio Abel Lago). Possiamo dirvi in sintesi che abbiamo trovato la gamma RRD 2016 particolarmente ben riuscita e articolata, diverse idee e novità interessanti, e prodotti che hanno raggiunto un livello di affinamento notevole, siamo quindi curiosi di raccontare tutta la gamma kite e tavole nei nostri prossimi test approfonditi per farvi sapere nel dettaglio come vanno.



148 EVENTI Kite Event Show 2015

Testo Francesca Bagnoli e Roberta Pala |Foto Simone Dondero


Kite Event Show 2015 KITE SARDEGNA – PORTO BOTTE Gianmaria Coccoluto, Francesca Bagnoli e Francesco Contini sono i nuovi Campioni Italiani Freestyle 2015 CKI/FIV

Marco Orrù e tutto il team di Kite Sardegna, hanno portato a casa un grande successo quest’anno, la finalissima a chiamata, e caduta proprio nel week end, ha fatto sì che non solo gli atleti vi prendessero parte numerosi, certi di poter disputare la gara, ma anche che il pubblico di appassionati potesse partecipare e fare il tifo per i propri beniamini. Campione maschile e femminile, si riconfermano Gianmaria Coccoluto e Francesca Bagnoli. Il nuovo campione italiano juniores è Francesco Contini, quindicenne sardo del comune di Cabras, nell’oristanese, ben abituato al forte Maestrale della Costa Ovest. Di spessore la sua heat contro Gianmaria Coccoluto, il che fa ben sperare per un futuro di campioni da portare alle prossime tappe del circuito mondiale VKWC. Grandi heat per i fratelli Vicari, Francesca Bagnoli è sempre l’atleta più completa del freestyle femminile italiano, pronta ad affrontare i prossimi campionati internazionali. Gianmaria Coccoluto, solido e potente, si riconferma il Campione Italiano Freestyle 2015!


150 EVENTI Kite Event Show 2015


Francesca Bagnoli: Questa é stata la prima tappa a chiamata per il freestyle, é stato un gran successo! Due giorni interi di vento! Sabato abbiamo iniziato i tabelloni degli juniores, donne e uomini, riuscendo ad arrivare fino alle semifinali. Durante le mie heat ho dato il meglio di me, e sono riuscita a chiudere tre air pass, nonostante il vento fosse un po’ rafficato. Domenica abbiamo avuto raffiche di vento che sfioravano i 40 nodi ed é stato impegnativo per tutti. Gli juniores hanno dimostrato grande talento e soprattutto si sono distinti i fratelli Vicari e Francesco Contini. Sono stati fantastici! Vedere le loro heat é stata una grande emozione. Negli uomini, direi che Gianmaria Coccoluto ha fatto vedere di che cosa sia capace, ed ha eseguito grandi manovre, nonostante il vento soffiasse con grande intensità. Per quanto riguarda noi donne, abbiamo disputato la finale io e Giulia Piccioni. É stata molto brava, riuscendo a chiudere sbend to blind e back to blind. Io non ho fatto una grandissima heat, ma ho comunque chiuso un blind Judge e un 313 che


152 EVENTI Kite Event Show 2015

mi hanno permesso di ricon-

cinare il loro metodo di giudizio

fermarmi campionessa italiana

a quello del VKWC, facendoci

anche per il 2015.

preparare al meglio per le gare

Grande divertimento per la gara

internazionali e un grazie a tutti

Big Air, la prima mai organizzata

i rider. Grazie a tutti voi!

in Italia! É stato bellissimo vedere volare i ragazzi ad altezze assurde, tirare kiteloop enormi, e focalizzarsi in manovre old school… un vero spasso! Così si é conclusa in bellezza la 3a tappa del campionato italiano. Un applauso all'organizzazione, a tutto il Kite Sardegna ed anche ai giudici, che tappa dopo tappa cercano sempre di avvi-



154 EVENTI Kite Event Show 2015

Podio Freestyle Maschile 1 – Gianmaria Coccoluto – Campione Italiano Freestyle 2015 CKI/FIV 2 – Andrea Vicari 3 – Giacomo Barberi Podio Freestyle Femminile 1 – Francesca Bagnoli - Campionessa Italianana Freestyle 2015 CKI/FIV 2 – Giulia Piccioni 3 – Chiara Adobati Podio Freestyle Juniores 1 – Francesco Contini – Campione Italiano Freestyle Juniores 2015 CKI/FIV 2 – Cristiano Vicari 3 – Andrea Vicari


Have you ever kitesurfed 400km? “Our adventure took me to the essence of kitesurfing, using the wind to ride the coastline for hundreds of kilometers, turning the ocean into a giant and unlimited wave. I was ready to go down for 400 kilometers of ride through unspoiled fresh beaches. I can´t wait for the next trip, it was an unforgettable experience” Mitu Monteiro “ We offer you the full package. Your only focus is kitesurfing. Surfinsemfim is inspired by nature. We kindly adapt ourselves to its beauty and challenge, with respect and passion “

Adventure Levels & Requirements Experience: 3/5 years kitesurfing Maneuvers: front side / toe side Endurance: 3/5 hours / day Safety: on shore kitesurfing

SSF SPIRIT: Total Freedom No Limits Endless Surfing Downwind Expedition Brazilian Coastline Virgin Beaches Waves Perfect Wind Charming Hotels Safety

KITESURFER: MITU MONTEIRO SSF 2014

BRAZIL surfinsemfim Much more on our website:

surfinsemfim.com.br

CLASSIC Taiba - Rancho do Peixe / Preá Approx. 260km

DELTA Rancho do Peixe / Preá - Ilha dos Poldros Approx. 210km

IRON MAN Taiba - Atins Approx. 610km

Confirmed Professional Riders: Melissa Gil, Guilly Brandão, Mitu Monteiro, Reno Romeu, Milla Ferreira e Filippe “Frajolinha” Ferreira.


156 ITW Simone Borgi - Snowkite

ITW

Simone Borgi SNOWKITE

ITW Roberta Pala Foto Warek Arnaud e Valentina Mellano



158 ITW Simone Borgi - Snowkite

KS_Quando e come hai iniziato a praticare

attrezzatura sicura. Controllo spesso lo stato di

snowkite?

usura delle briglie dello speed system e delle li-

SB_Pratico kite surf dal 2002, l’anno seguente

nee e le sostituisco dopo 30 uscite. Al tradiziona-

mi sono recato al Col du Lautaret (uno dei tem-

le trapezio a fascia s’integra un imbrago da ar-

pli mondiali dello snowkite) in concomitanza del

rampicata con relativo moschettone, al quale si

Winter Tour, il campionato del mondo di snowkite

collega il chicken loop e poi ci si attacca al gancio

dell’epoca. Quel giorno ho visto Chasta fare cose

del trapezio, questo sistema è molto resistente…

incredibili con il suo kite in montagna, ho subito

Al riguardo vorrei lanciare un appello, chi si avvi-

capito che quello era lo sport che faceva per me,

cina a questo sport non deve cercare di imitare i

avevo già fatto alcuni sporadici tentativi, ma dalla

rider esperti in questa pratica di volo in quanto è

stagione seguente, mi sono dedicato più intensa-

il frutto di anni di esperienza e allenamento e può

mente e ho iniziato a frequentare il Colle, qui gra-

risultare molto pericoloso se le cose dovessero

vita gran parte della scena mondiale. Dopo qual-

andare male, i materiali sono resistenti, ma non

che stagione ho raggiunto un buon livello grazie

fatti per volare a quelle altezze, le persone devo-

anche alla possibilità di girare con molti campio-

no essere attratte dal lato freeride dello snowkite

ni Francesi, che sono poi diventati ottimi amici e

ovvero dalla possibilità di esplorare le montagne

compagni di avventure, loro sono stati un’ispira-

con la sola trazione dell’aquilone.

zione per me..

Per quanto riguarda la tavola collaboro con Pogo snowboard, un’azienda tedesca, sono molto fiero

KS_I tuoi materiali, la loro affidabilità, e i con-

di aver sviluppato con loro una delle poche tavole

trolli necessari in montagna…

custom sul mercato, appositamente studiata per

SB_Uso kite foil Ozone da sempre, il modello

lo snowkite, il modello si chiama Ikarus ed è un

Summit per venti medio-leggeri e il Frenzy per

grande twin tip, largo in centro, con una scian-

venti forti, un kite a cassoni, in montagna, è mol-

cratura poco pronunciata, perfetta per navigare

to più performante di un kite gonfiabile, vola con

su neve soffice e compatta, e c’è la possibilità di

poco vento e ti permette di muoverti in vento leg-

personalizzarla nelle dimensioni e di avere anche

gero con una forte trazione, è molto più pratico

una versione splitboard divisibile per le escursioni

in quanto, arrivati in cima alla montagna, si può

backcountry.

chiudere in pochi minuti e essere riposto nello zaino per godersi la discesa in neve fresca. Inoltre è più affidabile poiché il brigliaggio di un kite foil distribuisce meglio le forze in gioco e non ci si affida solo a quattro cavi. In montagna, quando si salta da pendio, si possono raggiungere facilmente altezze di 50-80 metri con hangtime oltre il minuto, quindi è fondamentale avere



160 ITW Simone Borgi - Snowkite

KS_L’evoluzione dei materiali dagli inizi ad adesso… SB_All’inizio i kite foil, erano vele lente con poche performance, dal 2007, con l’introduzione del Manta di Ozone, la tendenza cambiò e si diede inizio a una nuova era, ho vissuto l’evoluzione di questi kite fino ai giorni nostri, adesso abbiamo aquiloni super stabili veloci e performanti che ti permettono di risalire pendii fino a 45° già da 6 nodi di vento e di tenere molto vento grazie a un ottimo depower. Un’altra grande innovazione in termini di sicurezza è stata l’introduzione, dalla stagione 2015, del re-ride safety system, un innovativo sistema di sicurezza, il migliore sul mercato, che permette di chiudere il kite in totale sicurezza, senza tiro residuo anche in condizioni di forte sovrainvelatura, agisce con una linea interna che chiude il kite a fisarmonica. Ho fatto test in uscite di alpinismo e l'imballaggio in cima alla montagna è molto più piacevole, sicuro, facile e veloce. Prima dell’introduzione di questo sistema l’unico modo, adottato da pochi rider, per abbassare il kite, senza tiro residuo in cima a una vetta, era di abbassare il kite dall’altra parte della montagna, con tutti i rischi che questa pratica comporta. KS_Quale è il luogo che ti è rimasto nel cuore come esperienza speciale in snowkite SB_Sicuramente l’ascesa del vulcano Etna con il team Ozone nel marzo del 2012, eravamo in Sicilia per uno shooting foto-video, quella giornata era iniziata molto presto con la sveglia alle 4,30 del mattino per fare alcune riprese all’alba sullo spot di Etna Nord, i fotografi erano eccitati dalle condizioni spettacolari di luce che c’erano, diversi

scatti finirono su importanti riviste del settore. Dopo aver terminato il lavoro, abbiamo fatto colazione alla base degli impianti a 1800 mt di quota, poco dopo abbiamo riaperto i nostri kite, l’obbiettivo era raggiungere la vetta del vulcano a 3343 mt di altitudine, era due giorni che ci provavamo dal versante sud senza riuscirci, in quanto il fumo di alcuni crateri attivi, non ci permetteva di passare. Quel giorno il vento era teso per vele da 7-9 mq con Stefano, Wareck, Pascal e Marco proviamo subito ad attaccare la montagna da est ma il versante è troppo coperto e il vento non entra bene, dopo parecchi tentativi rinunciamo e decidiamo di provare l’ascesa dal versante di nord-est qui il vento è disteso ma completamente discendente si sale controvento a un buon ritmo, la neve è


dura e ventata, dopo diverse ore di salita di bolina conquistiamo la vetta di Bocca Nova 3344 mt s.l.m, chiudiamo i nostri kite e ci avviciniamo al cratere fumante. La terra sembra tremare, il vulcano è attivo e si fa sentire, ci abbracciamo ed esplodiamo un urlo di gioia, la vetta è stata conquistata per la prima volta dal versante nord, il panorama è mozzafiato, lunare, incredibile, da lassù possiamo ammirare la Calabria, le isole Eolie il mar Tirreno, davvero fantastico, il gps a fine giornata ha segnato oltre 100km di session! Il mattino seguente siamo stati svegliati da forti boati, usciamo tutti velocemente da casa, il cielo è completamente avvolto da una colonna di fumo, il vulcano si era svegliato ed era in atto un’eruzione, proprio il giorno prima il gigante ci aveva permesso di raggiungere la cima…


162 ITW Simone Borgi - Snowkite


KS_Fase liquida VS fase solida, kitesurfing e snowkite, cosa occupa la fetta maggiore della tua anima? SB_Negli ultimi 14 anni ho sempre rincorso gli elementi acqua e neve, quando finisce una stagione, ne inizia un'altra quindi le due fasi liquida e solida si incastrano e si alternano alla perfezione. La fase solida è sicuramente quella che prediligo perché vivo vicino alle Alpi tra Italia e Francia, che tanti considerano le Hawaii dello snowkite. Ogni anno, quando arriva Novembre e la stagione bianca inizia, sono eccitato, le condizioni sono perfette per 6-7 mesi l’anno, si può scegliere il miglior spot secondo la direzione del vento, con qualità di neve solitamente buona. La fase liquida, invec,e mi ha permesso di viaggiare molto alla ricerca del vento e delle migliori condizioni, dandomi la possibilità di vedere luoghi unici al mondo e di conoscere popoli e realtà differenti dalla mia. KS_Hai partecipato a molte competizioni, qual è il risultato di cui vai più fiero? SB_I migliori risultati alle competizioni li ho avuti nel 2009, quando rientravo da un brutto infortunio che mi ha tenuto parecchi mesi fuori dalla scena, ho lavorato molto per tornare a una condizione fisica al top, mi sono piazzato primo nel race al world snowkite master al Col du Lautaret e primo in freestyle al Cortina Snowkite Contest. Una competizione con una formula davvero interessante è il XC Contest di Kitetracker, dura un anno e può partecipare chiunque nel mondo, vince chi, con utilizzo di questa applicazione sul telefonino (una sorta di gps), fa più km e dislivello con il kite, durante la propria migliore session della stagione, nel 2014 mi sono piazzato secondo con 100 km e 10.384 metri di dislivello in salita (20.691 mt di dislivello tra salite e discese) in circa 8 ore, con la primavera e le giornate più lunghe posso sicuramente fare di più…


164 ITW Simone Borgi - Snowkite

KS_Lo snowkite può essere pericoloso, con la

avvicinamento a piedi, apriamo le vele e ci godia-

variabile “montagna” che deve essere conosciu-

mo una giornata incredibile con neve perfetta.

ta e rispettata, ti sei mai trovato in una condizio-

Verso le 16:00 decidiamo di rientrare alle auto,

ne “difficile”?

avremmo dovuto fare una discesa di 12 km su

SB_Come tutti gli sport, se portato all’estremo,

una pista di fondo battuta, il problema è stato

può essere pericoloso, la montagna va cono-

che la forte nevicata del giorno prima, non ave-

sciuta e rispettata, meteo e bollettino valanghe

va permesso di battere la strada, e la quantità

vanno controllati scrupolosamente prima di par-

di neve caduta insieme alla poca pendenza della

tire per una gita in freeride, per queste occasioni,

pista non permetteva ai nostri snowboard di sci-

oltre ai soliti dispositivi di sicurezza, uso anche

volare, risultato tre ore di camminata con la neve

uno zaino airbag con cui, in caso di valanga, puoi

alle ginocchia, siamo arrivati esausti all’auto alle

avere qualche chance in più…

19:00 con -20°C e completamente al buio…

Una situazione particolare è capitata a Novembre credo era il 2010, con Valentina avevamo orga-

KS_Che consigli daresti a chi voglia avvicinarsi

nizzato una gita freeride in un super spot delle

allo snowkite, sia in termini di sicurezza, sia in

Alpi, le condizioni erano al top, 60 cm di powder

termini di attrezzatura, ecc.

caduti la sera prima, sole e vento teso, partiamo

SB_Consiglierei di affidarsi a una scuola o di af-

di buonora dalla base dello spot e, dopo un breve

fiancarsi a una persona esperta, prendere un kite cassonato intermedio di 10mq e andare a esplorare le montagne in sicurezza… con gli sci tutto è più facile. E se si pratica già kitesurf consiglierei di non avere la presunzione di sapere tutto, lo snowkite non è il kitesurf, e sulla neve è un altro sport, ci va pratica e dedizione vedo troppa gente che arriva dall’acqua provare con attrezzatura non adatta e rinunciare subito perdendo la possibilità di imparare uno sport fantastico… KS_Freestyle in montagna, attrezzature, correnti, atterraggi… SB_Se vai in Norvegia, hanno terreni più piatti e tutti usano kite gonfiabili e passano il tempo a provare manovre unhooked come in acqua. In Francia, Italia o altri spot delle Alpi, la maggior parte usa kite cassonati. Si hanno terreni più ripidi quindi freestyle si fa su pendenza, sfruttando


la morfologia del terreno, si possono compiere grandi salti da pendio già a partire da pochi nodi di vento è la pendenza che crea il divertimento, il vento generalmente risale il pendio, si parte in discesa come per saltare sul piatto ma si trae beneficio dal pendio che crea l’altezza… a differenza di un salto in acqua o sul piatto dove si atterra sottovento, quando si salta da pendio si va verso la direzione del vento, in pratica si va controvento… Per gli atterraggi… quando c’è powder no problem, quando è duro, attenzione…


166 ITW Simone Borgi - Snowkite

KS_Un’impresa che vorresti assolutamente por-

World Snowkite Master Col du Lautaret, in Fran-

tare a termine, un sogno nel cassetto da realiz-

cia, all’inizio di Gennaio.

zare…

World snowkiting contest Roccaraso gps formula

SB_Sogni ne ho tanti, sicuramente di continuare

tra Gennaio e Febbraio.

a fare quello che faccio ancora per parecchi anni,

Snowkite Master, Passo del Bernina, in Svizzera

magari con mio figlio quando sarà più grande, mi

a Marzo.

piacerebbe, inoltre, andare a esplorare nuovi terreni come Nuova Zelanda, Argentina o Islanda e

KS_Kitesoul, il nome della rivista, ovvero anima

tornare sull’Etna con il powder…

e kiteboarding fusi nella nostra vita, quali sono le tue sensazioni in una session di freeride o di

KS_La tua vita al di fuori dell’elemento sportivo,

freestyle sulla neve?

la tua famiglia, i tuoi amici, condividono le stes-

SB_Lo snowkite, per me, è la massima espres-

se passioni?

sione di libertà e adrenalina. Quando, con pochi

Faccio una vita semplice, mi dedico alla famiglia,

amici, partiamo per delle lunghe session freeri-

mi piace viaggiare, uscire con gli amici a cena.

de, stiamo in montagna per 6-7 ore lontano da

Insieme a Valentina, abbiamo sempre condiviso

auto, gente, affollamento, godendo di condizioni

gli sport, in montagna ha un ottimo livello ed è

e terreni perfetti. Posso risalire ripidi pendii ver-

una delle poche donne che raggiunge certe cime

gini, chiudere il kite in cima e godermi la discesa

con il kite, inoltre mi sostiene e appoggia in tutto

in snowboard, posso fare freestyle sfruttando le

quello che faccio e la ringrazio per questo, a volte

colline, i cambi di pendenza, la morfologia della

non è facile stare al mio passo, sono sempre in

montagna, posso volare, il tutto durante la stessa

movimento… Nostro figlio Tommy, di quasi 4 anni,

session… Per fare 1000 metri di dislivello si im-

fa snowkite nello zaino di papà dall’età di 4 mesi

piegano 15-20 minuti, anche meno, a seconda

in Primavera, quando le temperature sono più

dell’intensità del vento, uno sciatore alpinista con

miti, naturalmente, si diverte un sacco, non vuo-

le pelli impiega 1 ora e mezza, fantastico, vero!?

le mai smettere… quando vorrà iniziare il suo kite

Consulto windguru tutte le mattine e tutte le

piccolo è li che lo aspetta, per ora sta imparando

sere prima di andare a dormire per programmare

a sciare…

e andare a prendere la mia dose di adrenalina…

La maggior parte dei miei amici condivide le mie

Durante queste session filmiamo le immagini dei

passioni e con loro programmiamo delle belle

nostri video che potete trovare sul mio canale vi-

giornate sia in montagna sia al mare.

deo vimeo questi 2 sono i più popolari, contengono un mix di immagini con condizioni perfette e

KS_2016 e calendario competizioni, quali sono

potrete ammirare quello che si può fare in mon-

gli appuntamenti da non perdere per lo snowki-

tagna con il kite… “Fly over the powder”

te? SB_Non sono ancora uscite le date ufficiali ma

https://vimeo.com/119802949 - “all in one”

credo che queste tre tappe siano confermate in

https://vimeo.com/76880410

tre top spot snowkite.


Ne approfitto per ringraziare Kitesoul per l’opportunità di questa intervista, Wareck Arnaud (ride up) per le foto, e Ozone Italia, Salice Occhiali, Pogo Snowboard.


168 CAMP Alberto Rondina Kite Camp


Ormai, andare a Porto Botte, presso Kite Sardegna, nella settimana di Ferragosto, è diventato un appuntamento costante. Alberto Rondina porta i nuovi materiali, realizziamo molte sequenze da utilizzare nelle uscite del magazine per coprire un intero anno, e rivedo la sua meravigliosa famiglia. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, la settimana è stata caratterizzata da un Camp Freestyle, dedicato ai più giovani. Rispetto alla scorsa edizione, l’età è stata un po’ alzata, per consentire, anche a chi non proprio under 18, di allenarsi e far prezioso tesoro di tutti i consigli di Alberto.

testo Roberta Pala, Michele Balestrini, Nicola Carrus foto Renza Marinelli, Alberto Rondina, Marco Orrù, Roberta Pala


170 CAMP Alberto Rondina Kite Camp

Arrivo il giorno prima dell’inizio

sicuro portato qualcosa di più

del camp, l’atmosfera e l’acco-

nel bagaglio di questi ragazzi,

glienza di Kite Sardegna, sono

Matthias Lancsar e Chiara Ado-

sempre qualcosa di speciale.

bati hanno vinto la One Hour,

Oltre alla presenza di tutta la li-

Matthias è il nuovo campio-

nea Cabrinha 2016 da testare, il

ne italiano assoluto juniores e

primo giorno del camp, scopro

Chiara la Campionessa, Chiara

subito le novità di quest’anno,

si è anche classificata in terza

Matteo Gamberini, kiter e fisio-

posizione nella finalissima del

terapista, seguirà i ragazzi (e

Campionato Italiano Freestyle

non solo loro :-D) per tutta la

CKI/FIV. E poi i fratelli Vicari, con

settimana, impartendo lezio-

Andrea secondo nel campiona-

ni di stretching, dando preziosi

to italiano maschile freestyle e

consigli sull’allenamento, e ri-

terzo nella categoria juniores,

solvendo i problemi che si do-

e Cristiano, secondo Juniores

vessero manifestare durante le

freestyle. Un altro campione,

sessions. Matteo è stato sem-

il sardo Francesco Contini, si è

pre in acqua, pronto a carpire

avvicinato quest’anno in modo

da Alby tutte le dritte possibi-

concreto alle gare, portandosi

li, per chiudere un perfetto low

subito a casa il titolo di Cam-

mobe…

pione Italiano Juniores Freestyle

I giovanissimi hanno dato spet-

CKI/FIV!

tacolo!

In acqua i fratelli Vicari non si

Dopo aver visto i risultati dei

sono risparmiati, belli vederli

recenti campionati italiani e

gareggiare incitandosi l’un l’al-

delle ultime gare, il camp ha di

tro. Matthias Lancsàr è sempre

Francesco Cont


stato il primo a entrare e l’ultimo a uscire, migliorato tantissimo dall’ultimo anno, oltre alle manovre, averlo nel gruppo è sempre una fonte inesauribile di risate e trovate goliardiche. Lui e Michele Balestrini, di sicuro sono stati i più carichi per trovare idee nuove su come divertirsi… Michele, con i suoi loop potenti, al limite della follia (in senso buono…;-) ), simpaticissimo fuori dall’acqua, e in acqua molto attento ai consigli di Alby, e con una gran voglia di migliorare e apprendere.

tini

Michele Balestrini


172 CAMP Alberto Rondina Kite Camp

Andrea Vicari Il più giovane del gruppo, Ales-

minciato a mettere in pratica

sio Pintus, di Oristano, 12 anni, il

tutti i suoi suggerimenti sulle

vivaio dello sport è pieno di gio-

loro pagine FB e Instagram.

vanissimi talenti. Sta crescendo

Altri due ragazzi sardi comple-

Alessio, l’abbiamo visto in ac-

tavano il gruppo maschile, Ni-

qua con le stesse misure dei ra-

cola Carrus e Francesco Contini.

gazzi più grandi, pronto anche

Nicola, reduce da un infortunio

lui a seguire i preziosi consigli di

alla schiena, i primi giorni è sta-

Alberto.

to un po’ in disparte a causa del

Poi Jacopo Lavezzi, anima web

dolore, ma non si è risparmiato

del gruppo e gran freestyler,

né nelle session di photosho-

che ha aiutato i ragazzi con uno

oting né nelle gare disputa-

speciale meeting sui social, im-

te. Francesco Contini, il nuovo

portantissima vetrina per i futu-

campione juniores freestyle, è

ri campioni. È stato bello vedere

stato un po’ una sorpresa per

come, già il giorno successivo, i

Alby che non lo conosceva an-

giovani freestyler avessero co-

cora bene, stile potente, ala


bassissima, elegante, in più sempre molto concentrato, una concreta speranza per il futuro del nostro sport. L’unica fanciulla del team, Chiara Adobati, capelli lunghissimi, bellissima, a tratti timida, piano piano ha preso confidenza con la macchina fotografica, con passaggi sempre più sicuri.

Matteo Gamberini

Anche Mattia Orrù, local di Porto Botte e istruttore presso Kite Sardegna, si è unito, per quello che ha potuto, al gruppo dei freestyler, per lui molte lezioni nei giorni di Ferragosto! Non ci sono state solo le ore in acqua… i ragazzi, tutti con la loro tenda nel prato dell’agriturismo Golfo Palmas, hanno seguito le lezioni di stretching, sono stati svegliati alle 5 del mattino per un photoshooting in S.U.P., hanno dato una mano nei lavori di

Alessio Pintus

campagna, aiutando a caricare le balle di fieno e dando da mangiare agli animali, hanno visualizzato ogni sera i video e le foto della giornata, ascoltando i commenti di Alberto e ponendosi l’obiettivo immediato per il giorno seguente. Hanno trascorso una settimana che, sono sicura, ricorderanno negli anni, preziosissima sia dal punto di vista sportivo, sia da quello della socializzazione e della preparazione alle competizioni mondiali. Visto che non possiamo tornare indietro… Alby a quando un camp over 45? ;-)

Chiara Adobati


174 CAMP Alberto Rondina Kite Camp

Matthias Lancastar

Jacopo Lavezzi Nicola Carrus

Michele Balestrini L'evento si é svolto a Porto

notte dopo cena e migliorare il

Il kite camp di Alby è stata una

Botte, uno degli spot più belli

giorno dopo. É stato un Camp

bellissima esperienza. Purtrop-

del sud Sardegna, adatto alla

meraviglioso! A me é servito

po non ho potuto dare il me-

disciplina freestyle per le sue

tanto sia per migliorare le pre-

glio di me, perché mi sono fatto

condizioni, acqua piatta e vento

stazioni sul kite sia nella socia-

male alla schiena tre settimane

costante. Grazie a queste con-

lizzazione e nell'allenamento

prima e ancora mi faceva molto

dizioni perfette e agli aiuti di Al-

fuori dall'acqua, abbiamo impa-

male. Avevo già partecipato al

berto, tutti noi partecipanti del

rato anche ad usare in manie-

camp dell'anno scorso, ma que-

camp abbiamo imparato nuovi

ra corretta i social come insta-

sto aveva qualcosa in più. È sta-

trick e subito dopo si provavano

gram, facebook ecc. grazie alle

to molto divertente stare con i

davanti alla gopro di Alby e fo-

spiegazioni di PJ. Ringrazio Kite-

ragazzi, fare kite con loro e non

tocamera di Roberta che hanno

Sardegna, il b&b di Marco Orrú e

solo... È stato tutto organizza-

immortalato momenti fantasti-

la famiglia Rondina gentilissima

to bene e spero si ripeta l'anno

ci. Grazie alle immagini ognuno

di tutto, sopratutto per i pranzi

prossimo. Io ci sarò sicuramen-

di noi poteva vedere gli sbagli la

e le cene abbondanti! Mich.

te! Nicola


Nicola Carrus

Cristiano Vicari

Luci Rondina


176 CAMP Alberto Rondina Kite Camp

"HANNO TRASCORSO UNA SETTIMANA CHE, SONO SICURA, RICORDERANNO NEGLI ANNI, PREZIOSISSIMA SIA DAL PUNTO DI VISTA SPORTIVO, SIA DA QUELLO DELLA SOCIALIZZAZIONE E DELLA PREPARAZIONE ALLE COMPETIZIONI MONDIALI"


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178 EVENTI One Hour Kiteboarding 2015

Testo Francesco Turchetti | Foto Roberto Guarnati/ONGARDA


ONE HOUR KITEBOARDING 2015 One Hour 2015, anche quest’anno si è ripetuto l’appuntamento Gardesano di una delle regate che si può ormai definire, una classica. La principale caratteristica della quinta edizione è stata la suddivisione di due categorie principali, gli Juniores e tutti gli altri. I primi hanno regatato il sabato, mentre i secondi la domenica. I ragazzi non hanno deluso, cosi come il vento, 18 riders tra uomini e donne, non si sono fatti pregare per darci dentro con la grinta e con tanta forza di volontà e la spavalderia tipica dei giovani. Che bello vederli tutti pronti per la regata dell’anno, tutti carichi, e cercando di superarsi a ogni virata, dopo ogni strambata. Che fatica, per l’uomo dagli occhi di ghiaccio, Matthias Lancsàr, 12 giri per lui, tenere dietro i bravissimi Nicolini e Poli. Non ha certo mai mollato il


180 EVENTI One Hour Kiteboarding 2015

biondo e fascinoso Dorotini, gran bella prestazione anche per Marabini, di certo non abituato alle acque dolci, prestazione di tutto rilievo per il più piccolo del gruppo, 9 anni, Zorzi, che ha effettuato 3 giri! Il biondo e talentuoso Lancsàr ha messo in campo tutta la sua tecnica, l’esperienza, e la prestanza fisica, la sua One Hour è stata di altissimo spessore, sarebbe stato bello poterlo veder regatare con Mascher! Purtroppo per i più grandi, la domenica non si è potuto regatare, c’è stato un assente, purtroppo essenziale, il vento! Già, strano ma vero, sul Garda non ha fatto vento, per tutta la giornata nuvoloso, qualche goccia sporadica e zero vento, tutti gli intervenuti hanno atteso invano di poter regatare. Due parole voglio spenderle per l’organizzatore, Alessandro Cappelletti e sua moglie! Due persone ospitali, gentili, disponibili, competenti e sempre pronti a trovare una soluzione, si sono messi in gioco anche per questa edizione e hanno giocato fino alla fine e hanno vinto! Simpaticissimo e divertente il “Toga party”, dove i ragazzi si sono scatenati ballando e mangiando fino a tardi! Il circolo Fraglia vela ha messo in campo il Boss Gerard, ormai il mago delle boe, un campo di re-


gata perfetto! Un plauso anche al nuovo pilota della Nave, competente e preciso, con ancoraggio perfetto e motore spento! I rider adulti non hanno gareggiato, ma i 20 nodi di Ora a disposizione degli Juniores hanno fatto sĂŹ che lo spettacolo sia andato in scena e dato linfa vitale per strappare ad Alessandro la promessa che il prossimo anno ci sarĂ ancora la One Hour! Grazie ai giudici, sempre competenti e disponibili. One Hour 2016, non ci resta che aspettare!


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non perdete il prossimo numero DICEMBRE - GENNAIO in uscita il 2 DICEMBRE 2015 Per informazioni o suggeriment i contattateci all’indirizzo info@kitesoul.com Per la pubblicità sul magazine o sul nostro sito adv@kitesoul.com


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