Kiteoul Magazine #7 Edizione Italiana

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EVENTI Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2015 ITW Pete Cabrinha

CAMP

Keros For All Il primo camp al mondo per handiriders


DAR E T O DIVERS IFY THE NEW DI C E

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FR E E STY L E/WAV E

RE LAT E D P R O D U C TS

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S I Z E S 4 / 5 / 6 / 7 / 8 / 9 / 10 / 11 / 12 / 13

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The 2015

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Sizes: 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 14 Il Pivot si distingue come un kite all-around freeride/wave molto facile e utilizzabile per un ampio range di stili e riders. La sua struttura e l’abilità di girare sul proprio asse di rotazione consente di eseguire facili e veloci manovre, di avere un utilizzo intuitivo e sviluppo della potenza prevedibile. Ha un aspect ratio medio per ottima potenza low-end, e sensazione “sheet-in and go”, facile nei salti e con ottime prestazioni nel risalire il vento. Grazie alla sua abilità di effettuare manovre precise sul suo asse con minimo incremento della potenza nelle manovre, il Pivot è anche perfetto per Kiteloops controllabili. Oltre ad essere un fantastico Kite Freeride, le sue caratteristiche lo rendono anche un ottimo Kite Wave. Il design leggero consente di avere una potenza sotto controllo, manovre in sicurezza in un’ampia varietà di condizioni di vento e mare. Le briglie ABS aiutano inoltre a diminuire il tiro sul trapezio per un facile utilizzo strapless. Barra Control Systm raccomandata: FUSION CONTROL SYSTEM






Direttore Responsabile Roberta Pala roberta.pala@kitesoul.com Redattore tecnico wave Mitu Monteiro Redattore tecnico freestyle Alberto Rondina Tecnica Renato Casati Photo & Video Maurizio Cinti Grafica Giuseppe Esposito

AGOSTO 2015 - SETTEMBRE 2015 BIMESTRALE

Testi Philipp Becker, Renato Casati, Alex Caizerques, Colleen Carroll, Airton Cozzolino, Stefano Gentili, Stefano Gigli, Jaime Herraiz, Nicolas Lanquetin, Matchu Lopes Almeida, Makis Kalaras, Ian MacKinnon, Christophe Martin, Sam Medysky, Mitu Monteiro, Alberto Rondina, Sean Rose, Michael Stevens, Reo Stevens, Christopher Stewart, Matt Thola, Annabel van Westerop Immagini Billy Ackerman, Toby Bromwich, Owen Buggy, Alex Caizerques, Oscar Carrascosa, Giuseppe Esposito, Craig Kolesky/Red Bull Media House, Quincy Dein, Nicolas Economou, Evi Fragolia, Mark Harpur, Daniel Kajavala, Bas Koole, Lance Koudele, Rick Jensen, Nicola Meotti, Clark Merritt, photofiore. com, Axel Reese/Reemedia, Svetlana Romantsova, Nate Scheu, Jarno Schurgers,/Red Bull Media House, Reinout Smit, Ydwer van der Heide / Red Bull Media House Cover: Rider: Sam Medysky Photo: Toby Bromwich

FEDERICO SUGONI Editore

ROBERTA PALA Direttore responsabile

Manager d’Azienda ed Imprenditore, si appassiona al surf da giovanissimo, ma scopre l’amore per il Kitesurf da grande durante un viaggio alle Hawaii. Il kite è la sua più grande passione dopo sua figlia. Nel 2014 fonda Kitesoul Magazine.

Fotografo sportivo dal 1997. Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15 anni responsabile delle principali testate di kitesurf. Spirito libero, ha mollato tutto per una vita a contatto della Natura e dello sport. Vive a Capo Mannu, in Sardegna, l’onda più bella del Mediterraneo…

GIUSEPPE ESPOSITO Direttore creativo

MAURIZIO CINTI Videomaker

Kiter sin da piccolo, rider per RRD Italia, laureato in Design della Comunciazione al Politecnico di Milano. Con questo incarico ha potuto finalmente unire le sue due passioni: il kite ed il design.

Appassionato di cinema e fotografia. Skater, Snowboarder e Wakeboarder, appena ha conosciuto il kitesurf, tutto il resto è diventato un ricordo, inizia con il freestyle,ma ora ama le onde grandi e potenti. La ricerca dello swell perfetto è la sua passione.

Editore e pubblicità VISU Media Via Cavour, 20 24030 Ambivere (BG) Amministratore Unico Federico Sugoni fs@kitesoul.com Registrazione Tribunale di Bergamo n°10/2014 del 15/04/2014.

Copyright Kitesoul Magazine La VISU Media è titolare esclusiva della testata Kitesoul Magazine e di tutti i diritti di pubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzo da parte di terzi di testi, fotografie e disegni, anche parziale, è vietato. L’Editore si dichiara pienamente disponibile a valutare - e se del caso regolare le eventuali spettanze di terzi per la pubblicazione di immagini di cui non sia stato eventualmente possibile reperire la fonte. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali, ex art. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media, con sede legale in Ambivere (BG), via Cavour, 20. La stessa La informa che i Suoi dati, eventualmente da Lei trasmessi alla VISU Media, verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo ora enunciato anche per attività connesse all’azienda. La lettura della presente informativa deve intendersi quale presa visione dell’Informativa ex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi dati personali alla VISU Media varrà quale consenso espresso al trattamento dei dati personali secondo quanto sopra specificato. L’invio di


KITESOUL MAGAZINE Feel The Flow

RENATO “DR. KITE” CASATI Direttore tecnico

MITU MONTEIRO Redattore tecnico wave

ALBERTO RONDINA Redattore tecnico freestyle

Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice ed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di Como e Sardegna, ma sverna fra le onde Capoverdiane.

Capoverdiano di Sal, Rider Ufficiale F-One, Manera. Campione Mondiale wave KPWT nel 2008 e tre volte Vice Campione Mondiale. Inizia giovanissimo con il Surf e con il Windsurf, dopo poco scopre il Kitesurf e diventa amore puro.

È il miglior esponente del Kite Italiano nel mondo delle competizioni, Rider Ufficiale per Cabrinha Kites, Neil Pryde e GoPro. Quattro volte Campione Italiano, Campione Europeo 2010 e terzo classificato nel Campionato Mondiale PKRA 2012.

ELENA FOICO Traduttore professionista Traduttore professionista e Kiteboarder dal 2001. Nel 2004 ha deciso di lasciare la sua carriera in Gran Bretagna per insegnare kitesurf a tempo pieno. Nel corso degli anni ha tradotto diversi manuali di kitesurf, sussidi didattici e articoli. Nata in montagna, ma appassionata del mare, ha trovato lo strumento perfetto per divertirsi un po’ovunque!


EDITORIALE È

un’estate calda, caldissima, in cui gli even-

stile park che quest’anno è ritornata alla sua for-

ti del panorama mondiale si susseguono

ma iniziale su strutture. Il nostro amico Sam Me-

senza sosta, creando, non solo materiale

dysky, che trovate sulla cover, ha scritto per noi

per i media, ma soprattutto un interesse crescen-

un fantastico reportage esclusivo direttamente

te verso il mondo kiteboarding!

dal cuore della gara… più inside di così…

Questo picco d’interesse arriva grazie ad alcune

Gizzeria, in Italia, ha ospitato due eventi straor-

gare straordinarie, quelle che lasciano lo spetta-

dinari, il Mondiale Formula Kite: una gara epica

tore medio a bocca spalancata per tutto il tempo,

con scontri durissimi e nervi tesi… e la tappa della

davanti alle manovre quasi impossibili che gli at-

Foil Gold Cup, nuova linfa vitale del kiteboarding,

leti effettuano ad altezze siderali.

il nostro futuro tra tecnologia, lame che scivolano

Abbiamo dato un grande spazio a questi eventi

silenziose e velocità stratosferiche…

che hanno fatto la storia del kiteboarding o che

Per me, un evento su tutti è stato speciale.

la faranno in futuro. Tra questi ultimi inseriamo di

Quest’anno ho preso parte al primo Camp per

diritto il Tarifa Strapless Kitesurfing Pro, una vera

handiriders mai organizzato al mondo. Il Keros

festa dei tricks strapless, che si è svolta in quella

For All, sull’isola di Limnos in Grecia, ha accolto

che continua a essere scelta come residenza per

undici partecipanti, sette dei quali disabili. Abbia-

la maggior parte degli atleti del freestyle. Un suc-

mo imparato tanto, gli uni dagli altri, cercando di

cesso di una portata enorme, forse anche al di

comprendere come poter applicare la didattica

là delle aspettative degli organizzatori, un evento

alle diverse patologie, divertendoci al massimo

che, sicuramente, ha già impresso il suo marchio

tra kite, snorkeling, catamarano, kayak e SUP.

a fuoco tra le gare migliori mai organizzate, un

Mentre vi godete questo fantastico numero, ma-

appuntamento di quelli da segnare subito sul vo-

gari sul vostro tablet usando la nostra nuova App,

stro calendario 2016!

noi non ci fermiamo e siamo al lavoro per voi, in-

Il Red Bull Megaloop Challenge, che si è svolto

sieme agli amici di WOOsports, sulla straordinaria

nella tempesta olandese, ha visto la vittoria di un

comparativa big air che vede, per la prima volta,

giovanissimo Lasse Walker, di appena vent’anni,

oltre venti kites al confronto!

che ci ha rivelato quale mix di tecnica e follia ser-

Perché tutti abbiamo bisogno di identificarci in

va per portare a casa la vittoria nelle dure condi-

un obiettivo, ma non dobbiamo dimenticare mai

zioni del mare del Nord.

l’aspetto più importante…la gioia che abbiamo

Il Triple-S, giunto al traguardo dei dieci anni, resta

dentro, quando la nostra anima si lega al kitebo-

la manifestazione mondiale più seguita e atte-

arding…

sa dal popolo dei wakestyler, di sicuro una gara molto tecnica, per riders esperti e amanti dello

Roberta Pala | Federico Sugoni


Rider & foto: Reo Stevens


SOMMARIO

Portfolio

Eventi & Itw:

Red Bull Megaloop Chanllenge Lasse Walker

Eventi:

Handikite:

10 ANNI! Venyu Triple S Invitational

Keros For All Limnos Gracia Il primo camp al mondo per handiriders

Eventi:

Trips & Photoshoot:

Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

Eventi:

Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Pro 2015

Venezuela

R&D:

Behind the test "Go fly a kite Charly Brown"


Camp:

Clinic con Mitu Monteiro Baja Califonia

Itw:

Pete Cabrinha

Strapless moves:

Consigli:

Come sistemare “pronta al collegamento� una barra a 4 cavi

Itw:

Ariel Corniel a Maui

Freestyle moves:

Strambata e Virata

Indy grab Back to Blind Indy grab Kgb

Strapless:

Tecnica:

Strapless Flat 3

Trips:

Saba Rock - BVI

Air Style




18 PORTFOLIO

Abel Lago

RIDER:Abel Lago FOTO: Svetlana Romantsova



20 PORTFOLIO

Craig Cunningham

RIDER: Caig Cunningham FOTO: Rick Jensen



22 PORTFOLIO

Marc Jacobs

RIDER: Marc Jacobs FOTO: Daniel Kajavala



24 PORTFOLIO

Noè Font

RIDER: Noè Font FOTO: Reinout Smit



26 PORTFOLIO

Niccolò Porcella

RIDER: Niccolò Porcella FOTO: Quincy Dein



28 NOVITÀ

Eventi VKWC 2015 Fuerteventura, Spagna: 02. – 08.08.2015 St. Peter-Ording, Germania: 21. – 30.08.2015 TBC Brasile Kitesurf World Championships 2015 *Programmata per Settembre, Brazil, 1 to 30 set TBC Argentina Kitesurf World Championships 2015 *Programmata per Ottobre, Argentina, 1 to 31 ott, TBC Hainan Kitesurf World Championships 2015 *Programmata per Novembre, Cina, 1 to 30 nov TBC Città del Capo Kitesurf World Championships 2015, *Programmata per Dicembre, Sud Africa, 1 to 31 dic



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ne saranno organizzati i diversi

Kite e Tavole, utilizzo di Surf e

sì che tutti possano trovare le

corsi e programmi di insegna-

SUP, così come indimenticabili

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vostri denti, il nostro obiettivo

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è di farvi raggiungere lo step

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partecipare sia con la propria

nostre offerte: Storage attrez-

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Live Chat. Vi salutiamo con una News dalle nostre destinazioni: in Sri Lanka abbiamo trovato la statistica di vento e le condizioni forse più impressionanti di sempre… era dal primo viaggio in Brasile di quasi 10 anni fa che non restavamo così impressionati... vento no stop 24h al giorno per il 95% dei giorni da inizio Giugno a oggi… semplicemente, impressionante! Buon Vento a tutti, ci si vede in acqua!


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EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

VENYU TRIPLE S INVITATIONAL Organizzato da REAL Watersports, il Triple-S Invitational è nato 10

10 ANNI !

anni fa ed è cresciuto fino a diventare uno dei più grandi eventi kiteboarding nel mondo. È uno dei pochi eventi concentrato sullo stile di riding da park. Il nostro sport è così diverso e i park, con rail e kickers, sono solo uno dei tanti aspetti del kiteboarding. Il REAL Slider Park di Cape Hatteras, North Carolina, USA, è sempre stata l’epicentro del wake style e del park riding. Fin dall’inizio REAL ha lavorato per la realizzazione e promozione in tutto il mondo kiteboarding. Nei primi anni del 2000, ha dato via a un evento non ufficiale, che in seguito si è trasformato nel Triple-S Invitational, nel 2006. Triple-S sta per “Surf, Slicks e Sliders”, in sostanza tutti gli aspetti migliori che si possono trovare a Cape Hatteras, e tutto ciò che questo luogo ha da offrire agli appassionati di kitesurf. L’evento è iniziato tra pochi amici che si riunivano a Hatteras e si divertivano in acqua. La manifestazione è poi cresciuta in modo esponenziale, a mano a mano che REAL Watersports e il kiteboarding, si sono evoluti. Il Venyu Triple-S Invitational è ormai diventato l’apice del wake style e attira l’attenzione a livello mondiale.

testo Sam Medysky | foto Toby Bromwich, Lance Koudele


B R A N D ON SCHE I D


EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

BILLY PARKER

34


Un setup epico Ci vogliono un paio di elementi chiave per tirare fuori un evento come il Venyu Triple S: ubicazione, l'organizzazione e le persone. La Outer Banks (Cape Hatteras) è fondamentalmente un banco di sabbia nel bel mezzo dell'oceano. Si tratta di una piccola penisola di sabbia al largo della costa del Nord Carolina, che si estende per 200 miglia. Hatteras ha vento quasi tutti i giorni e può lavorare abbastanza bene con tutte le direzioni. Essendo un’isola collegata da ponti, è facile da raggiungere e ha condizioni di kiteboarding ideali. Sul lato oceanico, si formano onde di classe mondiale, e dall’altro lato, spot di acqua piatta, sorprendenti. Le piccole isole d’erba fanno sì che ci sia protezione dal vento sull’acqua, in modo da lasciarla perfettamente liscia. Il kiteboarding a Hatteras, non sarebbe lo stesso senza REAL Watersports. REAL è stata fondata nel 2001 da Matt Nuzzo e Trip Forman. È partita con due spot, uno nel villaggio di “Waves” e l’altro a Buxton. Dopo alcuni anni, i soci hanno deciso di concentrare i loro


EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

MA N U E LA JU N GO

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E R I K R E I N E STA sforzi su un solo spot, e hanno scelto “Waves”, che si trova un po’ più a Nord dell’isola e ha uno dei migliori spot di acqua piatta. Il REAL slick, con l’extra piatto, si trova dietro REAL Watersports ed è l’ideale per un park. Quella che era iniziata come una festa tra amici, è diventato un evento mondiale con montepremi di 40.000 dollari. REAL è anche la più grande scuola di kite del mondo e un’impresa con tutti i confort, due piani, enorme, negozio e sale per le lezioni, bar e ristorante. Sono risorse di questo tipo che lo rendono il posto migliore per realizzare un evento di questa portata. Nel corso degli anni, sono stati investiti migliaia di dollari nel park, che di sicuro è il miglior park kite di tutto il mondo. L’evento non sarebbe nulla senza le persone coinvolte, a terra c’è tutto lo staffa REAL a prendersi cura della logistica e dell’organizzazione come


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EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

"QUELLA CHE ERA INIZIATA COME UNA FESTA TRA AMICI, È DIVENTATO UN EVENTO MONDIALE CON MONTEPREMI DI 40.000 DOLLARI"


care, ex riders, i veterani e le leggende e i pionieri dell’evento come Jason Sleazak, André Phillip, Joby Cook e Davey Blair. Il resto dei rider, viene da tutto il mondo, per mostrare il proprio stile sulle migliori strutture di sempre. La celebrazione del decimo anno Quest’anno, l’evento è stato più grande che mai. Era il decimo anniversario e si è deciso di riportare la competizione alle sue radici e avere solo un evento di Sliders, con un montepremi di 40.000 dollari, suddiviso tra i primi cinque uomini e tre donne, la cifra più ricca mai vista. Come ogni anno, l’evento ha avuto luogo la prima settimana di Giugno, invitati 35 uomini e 12 donne, con una wild card maschile e una femminile. C’è stato anche l’evento di qualificazione, "il Triple-S Open", che ha consentito a un rider di guadagnare un posto nell'evento. Per ottenere la wild card, era

SA M LI GHT

Brian Wheeler. Ci sono i fratelli Worral per giudi-


40 EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

necessario presentare un video. I riders hanno messo assieme il loro meglio del riding sul park, presentando un video di due minuti, al vaglio della giuria. Quest’anno è stato Oliver Pan a ottenere la wild card per gli uomini, e Manuela Jungo per le donne. C’era ancora un posto per l’evento, ma per ottenerlo, i riders hanno dovuto sudare molto di più. L’Open Triple-S è una gara di qualificazione, con giudizi, a pochi giorni dall’evento del Triple-S. Da queste qualifiche, solo un uomo e una donna possono accedere al main event. Quest’anno ci sono stati riders provenienti da tutto il mondo, alcuni davvero da lontanissimo come l’Australia e la Spagna. Purtroppo, Madre Natura, non ha collaborato per i primi due giorni. I riders hanno avuto poi l’opportunità di confrontarsi su tre rails e due Kickers. È stata una finale serrata quella tra lo spagnolo Noè Font, il campione del mondo juniores 2014 e l’americano Brandon Bowe, che ha realizzato alcuni 5’s dal ki-


SA M ME DYSKY "È STATA UNA LUNGA SETTIMANA DI RIDING NEL PARK, CON ALCUNI BUONI AMICI, E IL MIGLIORE WAKE STYLE E PARK RIDING"


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EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational


SE N SI GR AV E S

COLLE E N CA R R OL

cker. Solo alla festa di apertura abbiamo scoperto i nomi dei riders che si erano qualificati al main event, Brandon Bowe per gli uomini, e l’australiana Katie Potter per le donne. Dopo la serata di apertura e la proclamazione del vincitore dell’Open, la gara poteva avere inizio. Il Main Event È stata una lunga settimana di riding nel park, con alcuni buoni amici, e il migliore wake style e park riding. Normalmente è possibile contare sul vento a Hatteras, di solito è come un orologio, ma quest’anno c’è stato qualche problema con un’alta pressione che ha dato vento leggero su tutta l’isola fino all’ultimo giorno. Era venerdì e il vento da Nord ha reso possibile dare vita all’evento, anche se con vele da 12 a 15 mq. I riders sono stati divisi in due manches, e il park in tre sezioni. La prima sezione con il North roof top rail e il KOA kicker. La seconda sezione prevedeva il Best Super Kicker e il Liquid Force Reverse Rainbow Rail. Ultimo ma non ultimo il leggendario John Wayne Cancer Fundation A-frame Rail. Christophe Tack ha subito iniziato con un heel front 7, Sam Light con un grabbed back 540 e Aaron Hadlow e Brandon Scheid con Moby Dick puliti. La seconda sezione, con il Best Kicker, era


44 EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

nella posizione ottimale per gli spettatori. Anche in questo caso si sono viste alcune belle manovre con Rich Sabo che ha atterrato il suo primo heelside frontside 720, Sam ha chiuso un back side toeside 720 e molti altri tricks. Io ho chiuso un tootsie roll (toeside frontroll, backside 180). Ultimo ma non meno importante, il John Wayne A-Frame, uno degli ostacoli più difficili per la sua dimensione e lunghezza. Con il vento che ruotava, si è cercato di posizionarlo al meglio ma non è stato facile, e alcune volte era un po’ sopravento. Molti riders non sono riusciti ad arrivare fino in fondo e sono usciti presto. Altri hanno usato questo come un vantaggio, usando una porzione come rail e poi realizzato alcuni pass come se fosse un kicker, mentre ne uscivano. Sam Light,


E WA N JASPA N


46 EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

il mito, l’uomo, la leggenda, ha chiuso un gap backside 360 e un gap backside 450 sul piatto dell’A-Frame. Senza dubbio, il punteggio più alto in questa frazione. L’evento è durato una settimana e, dopo aver aspettato il vento per sette giorni, tutti erano ormai pronti a rilassarsi e festeggiare, e così è stato per la notte conclusiva dell’evento, il giorno del

CH RIS BOBRYK

mio 25esimo compleanno, non potevo essere più

"SAM LIGHT, IL MIT UN GAP BACK


SA M LI GHT

TO, L’UOMO, LA LEGGENDA, HA CHIUSO K 3 E UN GAP BACK 450 SUL PIATTO DELL’ A-FRAME"

entusiasta di avere vicino gli amici di tutto il mondo. Ci siamo diretti al REAL, per la cerimonia di chiusura e il party. Anche se non abbiamo avuto molto vento durante la settimana, eravamo felici per aver portato a casa i risultati. Ancora una volta, i dominatori sono stati l’inglese Sam Light, che ha vinto per il terzo anno consecutivo, e l’americana Colleen Carrol, che è la vincitrice per la quarta volta consecutiva, più di ogni altro rider, nella storia dei dieci anni del Triple-S. Ogni anno l’evento del Triple-S è più grande e migliore, non posso dirvi cosa sarà il prossimo anno, ma so per certo che tutti i riders, me compreso, sono sempre impazienti di tornare su quel banco di sabbia in mezzo al mare, per un po’ di action al REAL Watersports, nel miglior kite park di tutto il mondo!


48 EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

CONGRATULAZIONI A SAM LIGHT E A COLLEEN CARROL PER LE DON


T PER GLI UOMINI NNE!


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EVENTI 10 anni! Venyu Triple S Invitational

"OGNI ANNO L’EVENTO DEL TRIPLE-S È PIÙ GRANDE E MIGLIORE, NON POSSO DIRVI COSA SARÀ IL PROSSIMO ANNO, MA SO PER CERTO CHE TUTTI I RIDERS, ME COMPRESO, SONO SEMPRE IMPAZIENTI DI TORNARE"


CHR I STOPHE TACK

RISULTATI DEL VENYU TRIPLE-S INVITATIONAL 2015: Uomini 1 - ($12,000) – Sam Light UK 2 - ($7,500) – Billy Parker USA 3 - ($5,000) – Brandon Scheid USA 4 - ($3,000) – James Boulding UK 5 - ($2,000) – Christophe Tack BEL Donne 1 - ($4,000) – Colleen Carrolll USA 2 - ($2,500) – Sensi Graves USA 3 - ($1,000) – Victoria Soloveykina RUS Masters 1 - ($1,000) – Andre Phillip ATG 2 - Jason Slezak USA 3 - Davey Blair USA Rookie dell’anno ($1,000) – Christophe Tack BEL Best Session ($1,000) – Billy Parker USA Slickstyle Attitude (Prize Pack) – Artem Garashchenko RUS Best Wipeout (Prize Pack) – Craig Cunningham CAN


52 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

Testo Ian MacKinnon | Foto Giuseppe Esposito


Nove giorni "mondiali"

all’HANG

LOOSE BEACH

di Gizzeria

Se fosse possibile riassumere due prove mondiali, nello spazio di nove giorni, con il coinvolgimento di quasi 100 riders in lotta per la supremazia su 96 gare della KiteFoil Gold Cup e il mondiale Race 2015, con una sola parola, quella sarebbe “dramma”, o meglio, alta drammaticità.


54 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

In acqua c'era un ritmo mai visto, con due gare dell’International Kiteboarding Association (IKA), la Formula Kiteboarding World Championships e la gara "open" di kite hydrofoil class, dove il talento giovanile ha spinto i confini di questo sport. Gioco, grovigli ed emozioni a ebollizione, con manches finite al photofinish. Al di fuori dell’acqua, l’Hang Loose Beach, incorniciato dalle splendide colline calabresi del sud Italia. Ci sono stati capricci, crolli, e le inevitabili proteste, che hanno tenuto a lungo impegnata la giuria nelle serate, a volte con sentenze che hanno cambiato il volto della gara. Quando tutto era ormai stato detto e fatto, un rider ha alzato la testa e le spalle sopra tutti. Maxime Nocher, rider del Principato di Monaco, è stato imbattibile in hydrofoil e ha portato a casa la vittoria assoluta alla KiteFoil Gold Cup, seguito dal duo francese con Alex Mazella, di 17 anni, e Julien Kerneur, che hanno occupato la seconda e la terza posizione del podio. Diversa la sorte del Campionato del Mondo Formula Kite, con pochi riders stretti in una manciata di punti, a contendersi il titolo mondiale. Nocher ha vinto



132 EVENTI 56 Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

la sua sfida con Olly Bridge, il talento inglese di 17 anni, e contro il polacco Blazei Ozog, portandosi a casa anche il titolo mondiale di Formula Kite. Per la flotta femminile, la mamma di Olly, Steph Bridge, ha avuto la meglio, nella gara Foil, sulla specialista francese Alexia Fancelli, e sulla giovane russa Elena Kalinina. Nel Mondiale Formula Kite, la Bridge non ha potuto bissare il successo come Nocher e, un giorno prima del suo 18esimo compleanno, Elena Kalinina, ha strappato la corona dale mani della Bridge, con delle manche fenomenali, attorno al bastone creato al largo dell’Hang Loose Beach, nei cinque giorni di gara. Per Kalinina, che si appresta a iniziare l’università, vincere contro la sua sfidante storica, è stato importante, sia per il titolo, sia per sé stessa. “Sono contenta che sia finita, perchè sono davvero stanca”, ha detto mentre usciva dall’acqua dopo l’ultima regata. “è stato molto interessante, per me, gareggiare contro Steph, perchè è una gran rider, sia come tattica, sia come conduzione della vela. Siamo sempre state vicine, e ciò mi ha spinto a dare sempre il massimo, siamo rivali, ma non abbiamo mai avuto proteste, abbiamo solo regatato in modo competitivo e duro in acqua”. L'acqua e le condizioni, hanno giocato la loro parte nei drammi… quasi con certezza, la regolare brezza cross onshore termica, compariva in tarda mattinata. I venti, accelerati da un effetto Venturi sono sempre stati dai 15 ai 17 nodi per metà pomeriggio, peculiarità di questo tratto di costa, che lo rende un paradiso per kiter, con cielo azzurro e acqua calda. Un campo gara praticamente perfetto per i rider. I primi a gareggiare, in queste giornate di gare, sono stati i ragazzi



58 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria


dei foil, 48 riders, provenienti da 18 nazioni. C’era qualche sfumatura di delusione, alla prima partenza, nel non vedere in gara alcuni dei leader a livello mondiale, Nico Parlier è rimasto in Francia, con un taglio sul piede con punti di sutura. Alcuni rider statunitensi, come Joey Pasquali e i due Heineken, Johnny ed Erika, hanno dato forfait perché la gara italiana era troppo vicina alla tappa statunitense a San Francisco. Con la possibilità di uno scarto su quattro eventi, avrebbero potuto saltare l’Italia senza incorrere in penalità. In ogni caso, pensare che la gara avrebbe mancato di potenza, era fuori luogo. I riders sono stati divisi in 24 flotta blu e flotta gialla, per i primi due giorni di gare, per decidere i finalisti alle flotte gold e silver dei due giorni finali. Le regate sono state intense, con i riders che raggiungevano velocità da capogiro, con angoli di taglio incredibili sopravento, con i loro foil kites e le tavole hydrofoil, in una classe dove l’innovazione è apprezzata. Dalla gara di apertura a La Ventana, in Messico, in Marzo, i principali produttori, si sono messi subito al lavoro per modificare gli hydrofoils esistenti e i kite foil, per ottenere il massimo delle performances, in quella che è diventata una vera e propria “corsa agli armamenti”. Taaroa ha presentato la Sword2 con Nocher e Mazella, con nuove ali anteriori sperimentali, sviluppate negli ultimi due mesi, ricavate da un materiale simile al G-10, piuttosto che in fibra di carbonio classica. Nocher ha usato la sua Sword2 con una F-One Diablo Foil e Mazella con il suo Elf Joker, con effetti devastanti nel


60 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

dominio di entrambi. “Tutti i riders sono entusiasti del nuovo set-up”, ha dichiarato un soddisfatto Martin Turdil, manager di Taaroa, le ali sono molto piatte e con High-aspect. Sono esclusivamente per gara. Queste forme sono differenti dalla filosofia delle altre brands. Il profilo aiuta molto quando si commettono errori, e questo è ottimo sia upwind sia downwind. Dopo aver disegnato la Sword2, l’arrivo delle ali foil, ha cambiato tutto, ci siamo dovuti adattare alle ali, ma questo è ciò che fa grande il mondo hydrofoil. Con il foil vediamo che c’è qualcosa di molto interessante e stiamo spingendo in questa direzione”. Levitaz è il nuovo bambino che è entrato nelle gare, per distruggere i vecchi dominatori Taaroa e Spotz2. La nuova venuta, si è messa subito in evidenza in Italia, con i due riders Benni Boelli e Peter Mueller, entrambi con Flysurfer Sonic FR Foil Kites, piazzandosi quarto e sesto, dopo ottime prestazioni in testa alla gara. L’hydrofoil con la sua lunga fusoliera per la stabilità e il minuscolo winglet posteriore, ha stupito anche gli stessi produttori austriaci, con le prestazioni dimostrate in gara. Il rider Adrian Geislinger, la sua azienda ha lanciato Levitaz solo nel mese di Aprile, ha visto un salto incredibile delle performances, rispetto a quelle in Messico, dopo il passaggio a Levitaz Aspect Bionic hydrofoil e al kite Flysurfer Sonic FR. “In Messico non ho potuto fare altro che stare nel mezzo della flotta”, dice il rider austriaco. “Ma con questo nuovo set-up e il Flysurfer Sonic FR, sono riuscito a fare dei secondi e terzi posti, ho anche vinto una regata, ed è stata la prima volta per me”. Tuttavia, il ritmo e la maestria tecnica di Nocher, gli hanno fatto inanellare una serie di vittorie e bei piazzamenti nelle dieci gare delle regate finali, che gli hanno assicurato il primo posto in Italia e il primato in classifica della KiteFoil Gold Cup, prima della gara di San Francisco. Per Nocher, la vittoria della KiteFoil Gold Cup, è stato solo un lavoro a metà dell’opera. Il monegasco era in attesa di far vedere la sua autorità anche nel contest di Formula Kite, con 73 riders, tra cui 11 donne. Sulla sua strada un solo nome: Olly Bridge. Un anno prima, ai mondiali di Formula Kite in Turchia, Bridge si era visto scivolare via il titolo dalle mani quando non era riuscito



62 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria


a gareggiare in finale, mentre era in lizza per l’oro, a causa di una confusione di vele, che divideva con la madre. Bridge è venuto in Italia, per mettere a riposo quel fantasma… Dopo i primi giorni di qualifica, sembrava ben posizionato nella finale, alle spalle dello spagnolo Florian Trittel, ma davanti a Nocher. Ozog, Gruber, lo spagnolo Hernandez e il bulgaro Bachev, erano tutti a caccia di piazzamenti importanti. Le gare “fast and furious” della gara gold e silver degli uomini, nel giorno tre e quattro, hanno visto una riorganizzazione delle posizioni, in particolare dopo alcune cruciali decisioni nella stanza della giuria. Una brezza sui 13-15 nodi, ha costretto i riders a uscire con le loro 18 mq, ma ha anche incoraggiato qualcuno a partire mure a sinistra, partenza più rischiosa, per sfruttare il vantaggio del lift sul lato destro del percorso, vicino alla spiaggia. Inevitabilmente, ci sono stati alcuni grovigli, uno dei quali è costato la squalifica a Nocher, che lo ha spinto al nono posto assoluto dopo tre giorni di gara. Una protesta finita bene lo ha però riportato in evidenza e assicurato la pole position nella medal race del giorno finale numero cinque. Bridge seguiva Nocher per pochi punti, ma il suo anno è stato caratterizzato da molti alti e bassi. Il penultimo giorno, nel day 4, ha messo in cantiere tre performances splendide su quattro, portandolo ad essere il rider più veloce della competizione. In altre occa


64 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria


"Maxime Nocher, rider del Principato di Monaco, è stato imbattibile"

sioni, però, piccoli errori gli stavano costando punti preziosi, e non è stato più in grado di contenere la sua frustrazione. A un certo punto, ha pensato bene di disfarsi della sua attrezzatura, lasciando la barra e la sicurezza non appena ha raggiunto la spiaggia, e lasciando la sua 18 mq, volare via. La medal race della finale, nella flotta platinum maschile, vedeva Bridge sempre veloce, su un percorso corto, di solo otto minuti, che gli ha permesso di confezionare tre prime posizioni. Una terza gara disastrosa su quattro ha cambiato tutto. Bridge si è attorcigliato con Ozog, costando al giovane britannico, la squalifica. Senza scarti a disposizione, ha invano fatto protesta contro ozog. Lasciando la stanza della giuria, dopo la decisione contro di lui, ha urlato a sua mamma “un’altra volta”! Era davvero inconsolabile, metre giaceva a faccia in giù nella sabbia in riva al mare, rimuginando sui suoi errori. La decisione è stata sufficiente, per Nocher, per portarsi a casa la seconda vittoria consecutiva!


66 EVENTI Nove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria

RISULTATI FINALI Formula Kite World Championships – donne: 1. Helena Kalinina 2. Steph Bridge 3. Anastasia Akopova Formula Kite World Championships – uomini: 1. Maxime Nocher 2. Olly Bridge 3. Florian Gruber Kitefoil Gold Cup 2015 in Gizzeria, Italy – donne: 1. Steph Bridge 2. Alexia Fancelli 3. Elena Kalinina Kitefoil Gold Cup 2015 in Gizzeria, Italy – Uomini: 1. Maxime Nocher 2. Alex Mazella 3. Julien Kerneur



68 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

Airton Cozzolino vince il

TARIFA STRAPLESS KIT

Testo Philipp Becker, Stefano Gentili e Courtesy Tarifa Strapless Kitesurfing Pro | Itw Roberta Pala | Foto Tob


TESURFING PRO 2015!

by Bromwich, Oscar Carrascosa


70 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015


Tarifa, Spagna, la Mecca degli sport acquatici, località che sforna rider di classe mondiale a dozzine! Ormai casa di atleti del calibro di Jaime Herraiz, Angela Peral, Gisela Pulido, Liam Whaley, Alex Pastor e ora Aaron Hadlow. Le sue condizioni variegate e solide, offrono tutto ciò che un rider, di qualsiasi disciplina, possa sognare. Valdevaqueros è stata scelta come la spiaggia sede per questa competizione. La folla è stata attratta per vedere il miglior riding strapless del mondo. L’atmosfera era pulsante in ogni istante, le manches sono state caratterizzate da un incredibile spettacolo, culminato tra lo scontro della finalissima tra Airton Cozzolino e Keahi de Aboitz, due veri fuoriclasse della disciplina! Dopo la vittoria, Airton ha continuato con le performances strabilianti, sia nel Best Trick, sia nel Big Air, dimostrando di essersi guadagnato con gran merito, il titolo di Re di questa competizione! Anche Matchu Lopes Almeida, si è messo in luce con abilità ed eleganza, guadagnandosi il terzo posto, davanti a un formidabile Paulino Pereira. La cosa interessante di questo evento, è stata la fusione di ciò che erano, prima, due discipline distinte, il freestyle, con grandi manovre aeree e tricks in acqua piatta, e il wave riding strapless, con tubi profondi e cut back aggressivi… Il Tarifa Strapless Kitesurfing Pro ha messo in evidenza come il wave riding abbia preso ispirazione dal freestyle tradizionale, grazie soprattutto alla creatività di tutto il “sangue giovane” che circola in questo stile. Una stimolante aria fresca per la promozione dello sport! Alcuni degli eroi del wakestyle di oggi non si sono voluti perdere lo spettaco


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EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

lo, Aaron Hadlow, Alex Pastor, e l’attuale numero uno del VKWC Liam Whaley, erano in prima fila ad ammirare le manovre strapless dei campioni in gara. Un evento storico, riders provenienti da tutto il mondo, Australia, Francia, Hawaii, Portogallo, Capo Verde, Carolina del Nord e Italia, solo per citarne alcuni. Tutti riuniti per portare la loro visione del kiteboarding strapless e nuovi modi di fare kite, e prendendo ispirazione l’uno dall’altro. Eventi come questi sono ciò che fanno bene al kiteboarding, progressione, visione, creatività, motivazione, questo va molto oltre al fatto di vincere o meno. Congratulazioni a riders e agli organizzatori, questo evento è stato pieno di passione, una vera pietra miliare per lo sport che tanto amiamo…



74 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015


Philipp Becker (North Kiteboarding) L’idea di un evento Strapless è venuta dopo aver

provviso di fermavano e realizzavano una cosa

notato la nuova direzione nello sport, che si stava

“hey, questo kitesurfing è davvero cool!” Manovre

sviluppando negli ultimi anni, e non avendo una

basse, alte, lente, veloci, super tecniche e massic-

piattaforma adeguata per mostrare questo incre-

ci megaloops, tutta la ricchezza del nostro sport,

dibile sport per il mondo, e per dare ai riders, l’op-

combinati in un unico concetto di gara. Alla fine

portunità di mostrare al mondo cosa fosse pos-

tutti erano esausti ma felici. Spero che un concet-

sibile fare con un aquilone e una tavola da surf.

to del genere, diventi magari un circuito a punti,

L’idea mi ha attratto immediatamente! Poiché,

un piccolo tour in 3-4 spot emozionanti, come ad

ultimamente, il mondo kiteboarding è un po’ “or-

esempio Città del Capo. Di sicuro, questo evento

fano” di eventi di wave riding puro, quando Jaime

è stato spettacolare, e questo modo di vedere il

mi ha parlato di questa idea, ero super eccitato

kitesurf, sono sicuro avvicinerà molte persone a

fin dalle prime battute! Poi, vedere il gara atleti

questo fantastico sport.

provenienti da ogni parte del Mondo, dalle vicine Italia e Spagna, passando per Capo Verde e altri luoghi lontani come le Hawaii, era semplicemente incredibile! Arrivando a Tarifa, infine, la gara e i riders, hanno superato le mie aspettative. Tutti erano al top, bellissima la sfida tra i nostri due riders Airton e Matchu, con la folla in delirio. La cosa davvero bella da vedere, è stato l’atteggiamento di organizzatori, riders, pubblico, tifosi, tutti che interagivano tra loro, godendo dell’evento dall’inizio alla fine, come una grande famiglia. I risultati ci sono stati, ovviamente, ma lo spettacolo era davvero proprio di ogni singolo rider! C’erano persone in spiaggia, facendo jogging, famiglie, persone a spasso con i cani, tutti all’im-


76

EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

Jaime Herraiz KS_Come è nata l'idea del Tarifa Strapless Kitesurfing Pro? JH_L’idea era nella mia testa da un po’ di tempo, vedevo che la nostra disciplina era in crescita e stata avendo un bell’impatto sul nostro sport, ma ci sentivamo un po’ sottorappresentati. KS_Quali criteri avete seguito nello scegliere gli atleti? JH_Abbiamo scelto i primi 8, in base alla loro fama e al marchio che rappresentavano. Poi abbiamo nominato il resto dei 24 riders, seguendo le indicazioni dei loro riders preferiti. L’obiettivo era quello di tirar fuori tutto il potenziale di questa disciplina, mettendo su uno spettacolo che potesse aprire nuove opportunità. È stata una “chimica magica”, Airton, Keahi e gli altri riders, sono stati subito estremamente disponibili, e ci hanno aiutato molto con gli altri riders e per gestire bene la logistica.


KS_La gara e i criteri di valutazione. JH_L’obiettivo era di mostrare al mondo le potenzialità della disciplina, e avere il più grande spettacolo di kitesurfing strapless in un posto come Tarifa. Così abbiamo fatto come al tempo del vecchio PKRA, ci siamo seduti a un tavolo, davanti a due birre con i riders, e abbiamo definito i criteri di giudizio con loro. KS_Direi che avete fatto centro. Una folla sulla spiaggia ogni giorno di gara, quale pensi sia stata la ragione di questo successo? JH_Credo che le altre discipline del kiteboarding, abbiano sviluppato atleti incredibili, che stanno spingendo il loro sport a un livello elevatissimo, ma che purtroppo abbiano anche fatto un passo lontano da ciò che vuole vedere la maggior parte del pubblico. Il rider del fine settimana, è veramente lontano da quelle manovre che vediamo sulle riviste o qui a Tarifa, non è parte della loro motivazione quella di provare quelle manovre impossibili. La semplicità dello strapless, il fattore di non essere collegato a una tavola, in più il fatto di poter “navigare”, rende la disciplina estremamente eccitante per quel tipo di rider, e ne è la prova la quantità di persone che è venuta a guardare l’evento, che non vedevano l’ora di poter guardare una competizione del genere. KS_Perché hai scelto Tarifa? JH_Per mostrare il vero potenziale di questa disciplina, avevamo bisogno delle giuste condizioni di vento/onda. Tarifa è probabilmente l’epicentro del nostro sport, in questo periodo dell’anno, e consentiva anche di avere la folla che abbiamo effettivamente avuto come pubblico.


78 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

Ha anche buona parte della nostra “cultura kite” fin dall’inizio, ed è stato davvero importante per noi riders, godere della città e potersi mescolare con la folla. Abbiamo avuto feste ogni sera, e abbiamo deciso di iniziare sempre le gare il giorno seguente non prima delle 14:00, così da far godere a tutti della vita notturna di Tarifa.

KS_L’atleta più impressionante e la manovra più spettacolare che hai visto durante la gara? JH_Sarebbe difficile poterne dire solo alcuni, di certo Airton, questa volta, era su un altro livello, ma anche lui è sceso a Tarifa qualche settimana prima, e ci ha aiutato nella realizzazione dell’evento, quasi ogni giorno. Era sicuramente a fuoco per vincere! Keahi, che era reduce da un infortunio, Matchu, Paulino Pereira, Matt, Evan, tutti hanno messo su uno spettacolo grandioso, ed è difficile restringere il campo, il livello era già al top, e questo evento credo li abbia motivati a spingere al massimo nei prossimi mesi. La manovra sicuramente che mi ha colpito di più, è stata il Flat3 di Airton il primo giorno, anche se anche Evan ne ha fatto uno bello nel contest di best trick. KS_L’interesse degli sponsor? JH_Enorme! Guardando i numeri sul rapporto tra investimenti/esposizione mediatica. Gli sponsor tradizionali ci hanno detto che era il loro miglior evento di sempre. Abbiamo assicurato i fondi per i prossimi tre anni! KS_Dopo questo successo, quali sono i piani per il prossimo anno? JH_Di rifarlo, ancora più grande e migliore! Stiamo cercando di far inserire questo evento sull’agenda di tutti, per il 2016, quindi assicuratevi di essere a Tarifa il prossimo anno!



80 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

Stefano Gentili La mattina del 19 Giugno inizia con una telefonata

Gara:

di Pino Mencarelli, che mi dice “Sei dentro, cerca

Il tabellone era composto da 8 pro riders, 8 friends

un volo su Malaga, partenza il 30 Giugno, rien-

invitati dai pro riders e 8 wildcards, assegnate

tro il 6 Luglio”… credo di averci messo 15 minuti

dall'organizzazione divisi in batterie da tre, il pri-

buoni per realizzare cosa avessero sentito le mie

mo avanzava diretto al round 3, secondo e terzo

orecchie, stavo per andare a Tarifa a gareggiare

passavano per il round 2 per una seconda elimi-

contro i migliori riders del pianeta, quelli che ve-

natoria, visto il livello dei partecipanti sapevo sa-

devo nei video, quelli che influenzano il mio sti-

rebbero stati ca… voli amari in ogni caso, ma am-

le, Keahi, Airton, Matchu, Bear, Mitu, Jan Marcos,

metto di essere stato particolarmente fortunato

quella banda di fenomeni che sta rivoluzionando

nel sorteggio :) prima heat con Reider Decker (Ai-

la scena del kite strapless. Dopo due ore Pino era

rush) e il Maui resident Patri McLaughlin (North),

in shaping room col planer in mano, a preparare

sono entrato in acqua pensando di dover far gara

un custom fatto apposta per l'evento.

su Reider, visto il livello di Patri… e sbagliavo...

Sono atterrato a Malaga e il puntuale servizio

Decker è una macchina da guerra, ha una varietà

Transfer era lì ad attendermi, l'organizzazione

di tricks e una percentuale devastante, Patri ha

dell'evento è stata di un livello esagerato, era-

girato forte, ma sebbene abbia messo dentro un

vamo ospiti di un albergo meraviglioso davanti a

double front e front spin è passato come secondo

Valdevaqueros, pranzi, cene, pass per gli eventi,

di heat… io ho fatto una heat super pulita, front,

birra Sol a fiumi, consumazioni serali, tutto of-

front judo, back, back judo, air reverse, shove it,

ferto dall'organizzazione che ci ha trattato come

ma non sufficienti per il secondo posto. Del primo

fossimo rockstar! La logistica è stata di primissi-

turno passano tutti i nomi eccellenti: Evan Net-

mo livello, area riservata per gonfiare i kites, box

sch che approfitta dell'assenza di Patrick Reb-

rimessaggio climatizzato per preservare la paraf-

stock, Keahi, Mitu, Airton, Matchu, Paulino, Reider

fina delle tavole, creme solari e bevande free in

e Matt Elsasser.

spiaggia. Per me era il primo evento… ma tutti i

Nel secondo turno, sono contro Ismail Adarzane,

pro riders dicevano di non aver mai trovato un

il vento viene da Levante, forte e rafficato, scelgo

livello organizzativo così alto. Il contest è inizia-

di manovrare più al largo, ma comunque dentro

to con la presentazione ufficiale in grande stile al

il campo di regata, per sfruttare qualche chop e

Wet Café, alla presenza delle autorità locali, giu-

vento pulito. Ismail, giocando di esperienza, rima-

dici ed organizzatori. Protagonisti della presenta-

ne più vicino al campo visivo dei giudici, metto

zione sono stati Airton, Keahi e Mitu, lì ho subito

dentro tutto quello che ho, sbagliando solo due

capito quanto genuini e rilassati fossero i parteci-

tricks. Uscito dall'acqua, i ragazzi mi dicono che

panti. facendo amicizia con tutti.

secondo loro passo io... ma passa Ismail, che è



82 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

stato bravo a farsi vedere, e la mia inesperienza, purtroppo, mi fa uscire dal tabellone freestyle, il dispiacere è colmato dalla soddisfazione di aver gareggiato in un contesto del genere! Le heat vanno avanti e il livello sale, ognuno dei riders ha qualcosa di unico nel repertorio,partendo da quelli un po' meno noti fino ad arrivare ai top. Gli shift di Niccolo Porcella, la fluidità di Matchu e Mitu, fino ad arrivare a Boelen, Elsasser e Ropner... tutti e dico tutti hanno qualcosa di personale e spettacolare in repertorio. Avanzano Patri, Jan Marcos, Luis Brito, il local Gustavo Arrojo, uscito vincitore dalla scontro fratricida con l'altro local Rafa Madueno, Ismail, Niccolò, Ralph Boelen e Bear Karry, che si andranno a scontrare con i winners del primo turno. Al round 4 accedono Netsch, Keahi, Paulino, Matt Elsasser, Matchu, Reider, Mitu e Airton. Sabato 4 Luglio,vanno in scena il round 4 e le finali, l'atmosfera è bollente, un pubblico del genere per un evento di kite in Italia ce lo sogniamo, Tarifa, in Luglio, è panico, oggi sembra che ci sia un concerto in spiaggia, centinaia di persone a godersi lo show più figo che madre natura possa offrire, si vedono cose ad altezze impensabili anche per un kiter di ottimo livello straps dotato, Airton mette subito le cose in chiaro, dimostrando una supremazia totale, megaloop, rotazioni ignoranti e varietà assoluta lo fanno spiccare, le performance degli altri non sono da meno. Passano Matchu, Airton, Paulino e Keahi. Le semifinali sono cosi assortite Keahi De Aboitiz (Cabrinha) contro la rivelazione dell'evento Paulino Pereira (Ozone) e scontro fratricida tra Airton e Matchu (North). Passano Airton e Keahi che se la vedranno in finale, Paulino e Matchu invece si


giocheranno 3° e 4° posto. Matchu ha la meglio su Paulino, che ha dimostrato, comunque, di essere ad un livello molto competitivo, Airton e Keahi danno vita ad una battaglia epica, mandando in visibilio il pubblico con tricks al limite delle leggi fisiche.Vince Airton che si dimostra veramente superiore in questa disciplina, un fenomeno puro e un ragazzo d'oro, per me è stato un onore e un privilegio conoscerlo. Premiazione in spiaggia con centinaia di persone a festeggiare i protagonisti di un evento organizzato in maniera impeccabile, la sera mega party dove i riders hanno dato il meglio :) Domenica è stato il momento del big air e best trick tutti contro tutti, tutti i riders in acqua contemporanemente, si sono viste esplosioni allucinanti e tricks enormi, con urla di incitamento e sorrisi a ripetizione. Anche qui dominio di Airton che porta a casa un bel gruzzolo di montepremi. Il premio follia lo vince Jan Marco Riveras che sale a bordo del gommone assistenza e a pochi metri da riva si lancia in corsa dalla barca pilotata da un malato di mente e spara un megaloop atterrato perfettamente facendo esplodere la spiaggia di Valdevanqueros. Per me è stata un’esperienza indimenticabile, abito un posto, dove non fa molto vento e, per motivi di studio e possibilità, esco poco, e prettamente nel mio home spot. Gareggiare, vivere e conoscere riders di questo livello, per me rappresentava un sogno. Spero che questo sia solo il primo di una lunga serie di eventi dedicati a questa disciplina, abbiamo creato un gruppo con la volontà di continuare a gareggiare e confrontarci o girare video e shooting. Tra un mese mi riunirò con James Ropner, Paulino Pereira e


84 EVENTI Airton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015

Vasco Santos in Portogallo, per girare insieme e farci quattro risate come è successo a Tarifa. Ringrazio S+Surfboards che mi ha dato possibilità di partecipare al contest, RRD, Futures Fins, Bruno Muchada e tutta la crew di WET WATERSPORTS TARIFA per l'ospitalità e la gentilezza dimostrata, e i miei amici e compagni di uscite a Tarquinia, che mi spronano a migliorare sempre di più e tutti i riders, con cui ho avuto l'onore di condividere questo evento.


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Red Bull Megaloop Challenge


testo Courtesy Red Bull Media House | ITW Roberta Pala Foto Jarno Schurgers,/Red Bull Media House, Ydwer van der Heide / Craig Kolesky/Š Red Bull Media House, Reinout Smit e TheBank (Bas Koole)


88 EVENTI/ITW

Red Bull Megaloop Challenge

KITEBOARDERS FELICI PER LA TEMPESTA Gli avvisi di maltempo, di solito, non sono benvisti dalla maggior parte delle persone, vuol dire coprirsi bene e restare a casa, ma per alcuni atleti, è qualcosa che fa battere forte il cuore. Tra questi, i kiters che hanno battagliato, in mezzo alle dune di Zandvoort, in Olanda, in mezzo a venti di burrasca, in condizioni ideali per la Red Bull Megaloop Challenge 2015. Il favorito di casa, il vent’enne Lasse Walker, è stato incoronato il vincitore, dopo aver convinto all’unanimità i quattro giudici, della sua grandissima performance. Il giudice e ideatore Ruben Lenten, ha dichiarato: “I giudici sono stati unanimi nello stabilire che Lasse sia stato il migliore in acqua. Più alto, più orizzontale e radicale di tutti. Su tutti i criteri di giudizio, lui è stato il migliore”. Sono arrivati kiteboarders dalla Francia, dal Sud Africa, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, per prendere parte a questa manifestazione, in cui l’attesa della condizione meteo estrema, è basilare. Questo è proprio quello che i kiters, alla caccia di emozioni forti, devono avere, per poter dare il meglio nella loro performance. Raffiche fino a 90 km all’ora, hanno contribuito al grande spettacolo. I quattro finalisti sono stati Walker, Willem van der Meji, Kevin de Smidt e il rider tedesco Linus Erdman. De Smidt è arrivato secondo e Van der Meji terzo, un podio tutto olandese, con Lasse Walker al primo posto.



90 EVENTI/ITW

Red Bull Megaloop Challenge

LASSE

WALKER


KS_Raccontaci qualcosa di te...

KS_Come mai il kiteboarding? E perché i mega-

LW_Il mio nome è Lasse Walker, sono cresciuto

loops?

in un villaggio costiero chiamato Noordwijk. Da

LW_Credo sia stato determinante il fatto che gli

sempre, gli sport come il calcio non hanno mai

sport come il calcio non abbiano mai attratto

attratto abbastanza la mia attenzione, e cresce-

molto la mia attenzione e, come ho già detto, cre-

re nello stesso villaggio di Ruben Lenten e Kevin

scere nello stesso villaggio di Ruben Lenten, mi

Langeree è stato… illuminante... Haha

ha sicuramente avviato al kiteboarding, e dopo ho iniziato a ottenere il meglio delle mie perfor-

KS_Vincere la Red Bull Megaloop Challenge a 20

mances con i megaloops.

anni, quando hai sentito che avresti potuto vincere?

KS_Cosa conta di più per vincere una gara di

LW_Nel 2013 ero riuscito ad ottenere un 5° posto

megaloop? Essere molto tecnici? O un po’ pazzi?

alla Red Bull Megaloop Challenge. Non era stato

LW_Entrambi! Durante la manche si tratta, co-

un brutto risultato ma, ovviamente, volevo fare

munque, di riding intelligente. Devi dimostrare

di meglio. Ho lavorato davvero molto, soprattutto

quello che sai fare, per cui imposti un piano su

dopo il cambio di materiali, per ottenere, così, il

come realizzarlo.

feeling perfetto, sapevo di poter fare bene, avevo solo bisogno di tanto vento, e di tenere sotto con-

KS_Cosa pensi di eventi come il Red Bull Mega-

trollo i miei nervi.

loop Challenge e il KOTA, tanto diversi da altri eventi classici come, ad esempio, il VKWC?

KS_ Come è stata la gara? Condizioni, organiz-

LW_Red Bull è un marchio che è sempre all’avan-

zazione, spot?

guardia negli sport estremi, e ora stanno anche

LW_La Red Bull megaloop Challenge è un ottimo

spingendo in maniera decisa il kiteboarding, il che

evento per vedere quale rider abbia il massimo

è fantastico! Le persone che non fanno ancora

controllo in condizioni estreme, durante una clas-

kiteboarding, non capiscono i trucchi tecnici del

sica tempesta olandese. L’anno scorso è stato un

VKWC, ma sono veramente stupiti dai salti estre-

evento nazionale con 16 riders, ma da quest’an-

mi radicali, che vengono eseguiti durante il Red

no hanno invitato 16 riders, provenienti da diversi

Bull KOTA e la Red Bull Megaloop Challenge.

paesi, il che si traduce nel portare il tutto a un livello superiore. Tutta l’organizzazione è stata grande. Con la chiamata di gara entro le 48 ore, è incredibile vedere cosa riescano a creare!


92 EVENTI/ITW

Red Bull Megaloop Challenge

KS_Il tuo sponsor di materiali, quando hai iniziato il rapporto con North Kiteboarding e cosa significa, per te, essere un rider di questo marchio? LW_Dallo scorso anno sono entrato nel team North e Ion e sono super felice! È stato un cambio che mi ha aiutato a spingere il mio livello più in alto. Con il North Vegas, ho una macchina da freestyle/wakestyle, settato per questo stile, ma sull’impostazione standard, è molto simile al Vegas di una volta, perfetto per saltare e per il freeriding. KS_Hai mai paura quando fai un megaloop con 50 nodi? LW_Haha, sicuramente ho avuto paura la prima volta, ma ora non più! Adesso credo di avere abbastanza controllo, per gestire la maggior parte delle situazioni, come le forti raffiche, o una rotazione in ritardo. Guardando alcuni miei video della go-pro, a volte mi sembra di urlare poco prima dell’atterraggio… haha. KS_La tua miglior uscita, e il tuo miglior set di attrezzatura. LW_La migliore session che ho avuto, è stata lo scorso inverno a Città del Capo, di fronte l’Endless Summer Beach House. Circa 40 nodi di vento da sinistra, tre metri di onde, in sella alla mia 8 mq North Vegas, con 22 metri di linee. Oltre alle condizioni… vorrei non avere waveriders attorno ;-).


Nome: Lasse Walker Data di Nascita: 15-02-1995 Home Spot: Noordwijk, Paesi Bassi Sponsor: North Kiteboarding e ION Anni di Kite: Dal 2007 Best Spot: Dolphin Beach, CittĂ del Capo Altri sport: Wakeboarding e palestra per mantenermi in forma


94 EVENTI/ITW

Red Bull Megaloop Challenge


KS_La tua famiglia e altri amici olandesi/riders... e il kiteboarding. LW_Mio padre fa windsurf, per cui abbiamo in comune la passione per gli sport acquatici. In Olanda ho molti amici che fanno kite, alcuni anche a livello di freestyle competitivo. Spingono il lato tecnico dello sport, mentre io ho sempre voglia di “volare alto… e andare grosso”! KS_Al di fuori del mondo kiteboarding, che cosa ama fare Lasse? LW_Quando non sono in acqua a fare kite, sto probabilmente studiando per diventare architetto o lavorando al Beachclub Bries a Noordwijk. Oltre a questo, mi piace fare altre cose, come wakeboard, golf e beach volley. Lavoro anche in un club sulla spiaggia, dove sono un istruttore certificato, facendo un po’ di lezioni, posso guadagnare dei soldi, per poter fare qualche viaggio, come ad esempio a Cape Town, durante le vacanze invernali. KS_Il tuo sogno nella carriera ... LW_Il mio sogno è sempre stato quello di competere in una gara internazionale di kiteboarding estremo. Poi volevo vincerla… ora passo alla prossima ;-). KS_La nostra rivista si chiama Kitesoul, perché siamo sicuri che la nostra anima sia riempita da questo sport. Che cosa provi quando sei in mare, durante una gara o durante una session di free ride tramonto? LW_Il kiteboarding, per me, è così speciale, è libertà. Puoi stare in acqua per fare freestyle, wave, freeride, o prenderti semplicemente un giorno per te stesso. Per me, una session con i miei amici, con 30 nodi, è meravigliosa, tutti che saltano, ridono, per poi finire la giornata, con una birra tutti assieme…


96 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


KEROS FOR ALL LIMNOS - GRECIA Il primo camp al mondo per handiriders Limnos, un’isola greca a un passo dalle coste turche, distese infinite di macchia mediterranea, pochi abitanti, e il Surf Club Keros, al centro della maestosa baia di Keros, sede del primo camp al mondo per handiriders. <Keros for all> è il nome che è stato scelto, il messaggio è chiaro, tutte le attività del club, kite, catamarano, catakite, surf, sup, buggy, rivolte non più solo ai fruitori con le totali abilità motorie, ma anche a chi, con un handicap fisico, voglia vivere le emozioni legate al mare.

Testo Christophe Martin, Matt Thola, Sean Rose, Nicolas Lanquetin, Makis Kalaras, Christopher Stewart, Michael Stevens, Roberta Pala Foto Evi Fragolia, Nicolas Economou, Roberta Pala e Courtesy Surf Club Keros


98 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


E

ro in contatto da un po’ di tempo con Chri-

Prima di partire, ho voluto fare una chiacchierata

stophe Martin, rider Takoon e pioniere

con Giannis, uno dei tre proprietari del Surf Camp

dell’handirider. Quando mi ha parlato del

Keros, e Yannis, che mi ha aiutato nel suo perfet-

Keros for All di Limnos, non ho esitato, ho con-

to italiano, ho voluto sapere il perché di questa

trollato le date, ci siamo “incontrati” su skype… e

scelta, di come fosse nata l’idea di un camp de-

sono partita con un entusiasmo di bambina.

stinato a ragazzi con queste diverse abilità. “Ero

Che dire di quest’esperienza… ho conosciuto su-

interessato a mercati di nicchia del turismo che

bito Chris, con il suo immancabile sorriso, e sua

fossero ancora inesplorati”, dice Giannis, “Il pen-

moglie Kati, che erano sullo stesso taxi transfer, e

siero è andato a quegli sport acquatici, legati già

sono stati i compagni di ogni avventura sull’isola,

a quelli che il Surf Club Keros propone, indirizzati

dallo snorkeling, al tour di Limnos. Ho riso con l’u-

a persone con vari tipi di disabilità”.

morismo di Niki e osservato la cura di Sean nella

“Poco dopo, mi sono imbattuto nel profilo di FB di

preparazione dei suoi materiali e il suo atteggia-

Makis, atleta paraolimpico di monosci. Nonostan-

mento sempre molto british di paziente attesa

te molti mi dicessero che, magari, non avrebbe

per il suo turno di riding… flemma inglese persa

nemmeno risposto, Makis è stato subito entu-

subito alla prima decisa strambata con salto :-D.

siasta, ed è venuto ospite da noi, per sviluppare

Ho ammirato la voglia di apprendere di Michael

il progetto. Quando è arrivato, il camp era total-

e Matt, e tutta la potenza e la volontà di Makis,

mente inaccessibile per una sedia a rotelle, e il

atleta paraolimpico greco. È stata una settimana

suo aiuto è stato determinante. Tutto questo è

che difficilmente si dimentica, ho imparato quan-

successo nel 2014. In inverno, il camp è stato reso

to sia importante conoscere ogni tipo di disabilità

accessibile, puntando su un target di ragazzi sì

per affrontare al meglio la didattica e il riding an-

disabili ma sportivi. All’inizio c’è stata tutta la for-

che di atleti già capaci, come Christophe e Niki.

mazione degli istruttori, con Christophe Martin,

Ho anche provato anche a “mettermi nei panni”

che ha preparato i miei ragazzi su ogni aspetto,

di un handirider… ma la kite chair di Christophe

da come smontare la carrozzina, al corretto modo

“veste” solo una 38 ;-), e allora mi ha detto “Prova

di trasportare un disabile, all’avvicinamento al ki-

a farti un giro con la mia sedia a rotelle”… Beh, il

tesurf, in tutte le fasi dell’apprendimento. Sono

giro del camp, senza contare che alle rampe più

venute anche le associazioni che lavorano con i

impegnative nemmeno mi sono avvicinata, è sta-

disabili, per l’approccio pratico alla disabilità. E

to duro, e non è stato difficile poter immaginare

così è nato il primo camp al mondo, e il Surf Club

cosa voglia dire spostarsi su un terreno sabbio-

Keros, è diventato il Keros for all. Importantissimo

so… senza contare tutto il pre, durante, e post

è il feedback continuo, per cercare di migliorare

kite!

ogni aspetto, abbiamo imparato tanto da questo


100 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders

camp, soprattutto l’importanza di capire le differenze tra i tipi di disabilità, ed adeguare il metodo di insegnamento. È importante creare una metodologia d’insegnamento, da poter applicare a tutti, e adattarla sul singolo individuo, e può variare in modo consistente. Serve davvero molto staff, e tutto il progetto è sempre aperto a nuovi feedback, per migliorare, è tutto a fasi, step by step. Questo primo camp è stato un successo, i ragazzi si stanno già organizzando per tornare. Il Keros For All, grazie a loro, migliorerà continuamente.” È stata una settimana in cui abbiamo scoperto tanto gli uni degli altri, abili e disabili, soprattutto abbiamo imparato a confrontarci e a capire i diversi modi di applicare le didattiche alle differenti patologie. Ci sono cose alle quali non facciamo nemmeno caso, prendiamo la nostra tavola di serie dal garage, la nostra ala, e via nel nostro home spot. Nell’handiriding, spesso ogni ragazzo passa ore e ore e progettare nuovi accorgimenti per la propria kitechair, nemmeno il più piccolo particolare, può essere lasciato al caso. Non eravamo in pratica nemmeno rientrati, che i ragazzi si stavano già organizzando per ritrovarsi a fare kite tutti assieme al Keros For All, con un tam tam di messaggi su FB con le possibili nuove date… Come ha detto più volte Christophe, mentre il Meltemi tardava ad arrivare “non abbiamo surfato molto… ma ci siamo divertiti tantissimo”. Ora il Meltemi è entrato e il Surf Club Keros sta lavorando al massimo, con il suo staff d’istruttori, pronti ad accogliere i prossimi handiriders…



102 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders

Christophe Martin Waterman dall'età di 7 anni, dopo il mio incidente

esperienza in sport estremi, nautici, sci alpino, al-

in mountainbike nel 2002, che mi ha trasportato

cuni anche a livello olimpico. All’inizio di Maggio,

nel mondo dei disabili, ho deciso di sviluppare e

il camp era già pieno, con 11 persone e 7 disabili.

migliorare le attività per noi, nei non così popolari

Durante il camp ho incontrato un sacco di per-

sport estremi. Ho passato 12 anni a lavorare con

sone, dagli handiriders, agli istruttori, ai fotografi

il sostegno della Federazione Francese di Kitesurf

e volontari, tutti con una gran voglia di praticare

(FFVL), per sviluppare un sport che non esiste-

e/o aiutare tutti a fare kitesurf.

va, ovvero il Kitesurf per disabili. Da quel giorno,

È stato sicuramente uno dei camp handikite più

abbiamo sviluppato una serie di prototipi “han-

belli degli ultimi dieci anni. Il Club Keros ha fatto

dikite”, e il mio sogno è quello di essere in grado

un lavoro fantastico, l’atmosfera è stata magica,

di rendere la navigazione in kite su sedia, ancora

ho incontrato bella gente, e siamo stati in grado

più accessibile per il riding in solitario. Nel 2010

di rendere uno sport come il kitesurf, alla portata

eravamo solo 4 riders disabili al mondo che po-

di tutti. Abbiamo anche promosso altre attività,

tessero fare kite in modo indipendente, soprat-

come il catakite, il S.U.P., il kite buggy, il kayak, lo

tutto perché richiede di avere tanta esperienza

sci nautico, lo snorkeling, abbiamo scoperto l’i

negli sport acquatici. Poi, nel Gennaio 2015, Giannis, uno dei tre responsabili del Keros Surf Club, sull’isola di Lemnos in Grecia, mi ha contattato per sapere se il suo club potesse entrare come sponsor nel mondo del kitesurf per disabili. Ci siamo scambiati solo qualche mail all’inizio, ma lui era molto desideroso di formare i suoi istruttori e organizzare un camp di kitesurf per il mese di Giugno. Dopo quattro mesi, 300 email e diverse ore di skype… abbiamo deciso finalmente di organizzare il primo kite surf camp Keros. Siamo partiti con la formazione degli istruttori in Maggio, e il camp in Giugno. Tutto lo staff e il team di istruttori, erano davvero molto motivati durante tutta la formazione, e siamo rimasti molto soddisfatti del risultato. Eravamo molto fiduciosi riguardo al camp seguente, ma abbiamo deciso di muoverci in modo cauto, perché sarebbe potuto essere rischioso. Quindi, per questo primo camp, abbiamo deciso di restringerlo a chi avesse già avuto una pre-esistente



104 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


sola in quad e in 4x4 e, naturalmente, abbiamo sviluppato il riding in solitario con la kite chair. Tutti noi, disabili e non, ci siamo salutati con un solo desiderio “tornare ancora a fare kite assieme e divertirci”. Questo camp handikite è stato sicuramente un grande successo, uno dei momenti più belli che ho condiviso, è stato di fare kite, finalmente, assieme al secondo handirider in kitechair, Niki! Avevamo più volte programmato di incontrarci, negli ultimi dieci anni, e finalmente ci siamo riusciti, navigando fianco a fianco. Il Keros For All è un concetto spettacolare, e il gruppo handikite condividerà certamente altre splendide giornate in futuro, quindi, rimanete sintonizzati!


106 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders

Christopher Stewart Mia moglie Kati e io non sapevamo cosa aspettarci dalla proposta di aderire a questo gruppo internazionale di atleti e pionieri nel mondo degli sport estremi per disabili e viaggi avventura. Sembrava irreale che solo tre anni e mezzo dopo l’incidente che quasi mi è costato la vita, avevo la possibilità di tornare in acqua, sfidando me stesso e imparare un nuovo sport radicale come il kite. Come un'onda lunga pilota la vita, questo è stato un sogno che si avvera. La professionalità, l’attenzione alla sicurezza e un incredibile e incrollabile entusiasmo da parte del team e degli altri kiters, ha trasformato una fantasia in realtà. L'energia positiva e l'ispirazione che proviene da ragazzi del calibro di Christophe Martin, Nikao Laos, Makis Kalaras e Sean Rose, era contagioso. Grazie al Surf Camp Keros e il nostro eccellente istruttore Tom, sono tornato a vivere il mare, le onde e il vento, e a fare cose che non immaginavo fossero più possibili. Ride on!



108 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


Matt Thola “Il mio nome è Matt Thola e sono canadese. Sono sempre stato attratto dagli sport d’azione. Un incidentestradale, nove anni fa, mi ha lasciato paralizzato. Ho praticato sci seduto per quattro anni. Poi sono stato invitato al Keros Surf Camp per provare il kitesurf. Avevo già provato a manovrare aquiloni in Canada, e sono stato entusiasta della proposta. Il Keros Surf Camp offre la possibilità di avere grande ospitalità, formazione e lezioni. Ho cominciato a manovrare il kite dal SUP, per riprendere confidenza con il controllo del kite. Poi ho provato con la sedia, tutto il team mi ha mostrato i sistemi di sicurezza e gli sganci rapidi. Mi sono messo su un fianco, sentendo dove fosse la zona di potenza del kite, gli istruttori mi tenevano da dietro per farmi trovare l’equilibrio. E alla fine, non senza bere un pochino d’acqua, sono stato in grado di fare un paio di metri. Tra qualche tempo mi unirò sicuramente al team dei ragazzi del Keros Surf Club come kiter! L’esperienza è stata fantastica e le persone che ho conosciuto, incredibili. Il Surf Club Keros è davvero per tutti! :-D “


110 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders

Michael Stevens Keros for All: ho viaggiato dal Sud Africa per poter imparare da queste persone, pionieri del kitesurfing per disabili. Ci sono poche persone in tutto il mondo che sanno cosa voglia dire essere veramente dentro questo sport, e ciò che comporta per le diverse abilità. Alcuni di loro sarebbero proprio stati a Keros per il camp. Ho voluto condividere le nostre esperienze e prendere un po’ della loro saggezza in termini di handikite. Ho anche voluto farlo in un ambiente gestibile e sicuro. Ho provato a Città del Capo, ma cercare di fare kitesurf lì, mette un po’ in ansia, l’acqua è fredda, gli squali grandi, e il vento spesso molto forte. Il mio obiettivo è di poter fare waveriding lì e divertirmi con i miei amici, ed è per questo che sono partito per il camp. Keros mi ha fatto fare un bel passo in avanti per Città del Capo. Il mio controllo della vela è molto migliorato, e ho sviluppato nella mia mente alcune idee per la mia tavola e per quello di cui ho bisogno. Ero l’unico amputato, quindi alcune delle mie considerazioni, sono diverse rispetto ai riders con lesioni spinali. Ora ho davvero delle buone idee per la mia tavola e per il design della sedia, un po’ simile a quella che usa Christophe, ma più personalizzata al mio corpo e al mio tipo di disabilità. Per quanto riguarda il personale del Surf Club Keros e riguardo il mio alloggio, posso dire solo cose belle. Infatti sto cercando di tornare per Settembre, credo che, quando si fa una bella esperienza, si debba andare due volte. È stato un viaggio incredibile, ho incontrato grandi persone che amano ciò che faccio anch’io, le avventure, e non lasciano che la loro disabilità impedisca loro di andare avanti. Rifacciamolo! #KerosForAll2015



112 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


Nicolas Lanquetin È stata un’esperienza veramente stupenda quella al camp Keros For All kiteboarding. Il posto è sorprendente, tende safari completamente accessibili, nel mezzo di un paesaggio bellissimo, la kiteschool in una baia grande e ben protetta, semplicemente perfetta! Ciò che, però, ha fatto la differenza, sono state le persone che ho incontrato, tutti i ragazzi del camp e lo staff della scuola, così cordiali e disponibili, che mi hanno fatto sentire come a casa. Il gruppo dei partecipanti, semplicemente incredibile, provenienti da tutto il mondo, incontratisi qui per fare kite assieme, imparare gli uni dagli altri, e fare nuove amicizie. Non dimenticherò mai quest’esperienza!


114 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders

Sean Rose Aver preso parte al primo evento di kitesurf per disabili, imparare dagli altri, parlare di alcuni dei problemi che possiamo riscontrare, sulle attrezzature, ad esempio, spingendo lo sport in avanti, è stato un vero onore! Guardare Christophe e Nikao, al di fuori dei video di you tube, è stato una vera delizia. E poi, essere in grado di fare kite, con attrezzature e kite diversi, nella sicurezza della baia di Keros, con il supporto di un gommone, fa fare progressi veloci. Ho preso il mio primo aereo su Zeus saltando mentre strambavo, e ancora sento il sorriso da orecchio a orecchio. Faccialo di nuovo, e presto! Grazie al Surf Club Keros, sono stati incredibili, e hanno reso tutto questo possibile. www.seanrose.co.uk



116 HANDIKITE Keros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


Makis Kalaras Sono davvero felice perché, quest’anno, qualcosa di bello è successo in Grecia! Keros For All è stato un bell’evento, dove ho avuto la possibilità di incontrare un sacco di ragazzi divertenti, incluso me ahahahah. La Keros Bay di Limnos, è stato lo spot dove i rider disabili si sono potuti incontrare e divertire assieme. Non vedo l’ora di ripetere l’evento in Settembre! Ci vediamo lì! Io so che possiamo farlo, amici! Sean sa cosa intendo…

Info: Surf Club Keros / Keros For All www.surfclubkeros.com http://surfclubkeros.com/kerosforall/ FB: Surf Club Keros Keros Beach Limnos Island, Limnos 814 01, Grecia, Tel:+30 694 415 6679


118 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

Trip and Photoshoot

VENEZUELA Testo: Colleen Carroll | Foto: Toby Bromwich/Courtesy North Kiteboarding



120 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela


Questo è. È il momento in cui, nel nostro viaggio, la fortuna è girata, e io me lo sentivo. All’inizio le cose non sono esattamente andate come avevamo pianificato… ma il cambiare location ci ha dato la speranza per un nuovo inizio…


122 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

T

orniamo indietro di dieci giorni, quando

di progetti su ciò che avremmo voluto realizzare.

io, Craig Cunningham e Aaron Hadlow, ci

Noi tre avevamo deciso di andare al Coche, un

stavamo imbarcando sui nostri rispetti-

vero paradiso per il kiteboarding, per una set-

vi voli, affamati di sessions in acqua piatta e con

timana e mezzo. Lo spot leggendario di acqua

l’ambizione di costruire un paio di strutture per

piatta, era solo a un’ora di volo e un breve tragit-

il nostro photoshooting con il team. Avremmo

to in barca, da Caracas, la capitale del Venezuela.

avuto solo una settimana per valutare lo spot

In un attimo eravamo fuori dalla città, Caracas è

e metterci al lavoro. Dopo aver costruito molte

infatti considerata una delle città più pericolose

strutture in passato, Craig aveva in mente gran-

al mondo, soprattutto per la costante instabilità


politica e il traffico di droghe pesanti. Per rendere

sarebbe stato meglio non visitare un paese che il

le cose ancora più interessanti, i recenti cambia-

mio governo ritiene così pericoloso? Era davvero

menti politici, hanno fatto sì che i cittadini prove-

una strana sensazione, sono abituata a viaggia-

nienti dagli Stati Uniti, debbano essere dotati di

re dove e quando voglio, senza riserve, ma il mio

un permesso speciale.

intuito mi diceva di andare… e così ho fatto. Tutto

Mentre per i ragazzi non sarebbe stato un proble-

è andato bene all’ingresso nel paese, solo qual-

ma, arrivando dal Canada e dalla Gran Bretagna,

che domanda in più alla dogana, miracolosamen-

sarei dovuta passare attraverso controlli extra, e

te decifrate grazie al mio traballante spagnolo, e

ottenere i visti necessari. Era forse un segno che

alla fine mi dirigevo all’imbarco per il Coche, rag


124 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

“Siamo andati avanti, fino a quando il sole è calato all’orizzonte, trasformando il cielo in una splendida tavolozza di arancio intenso e sfumature di viola, prima di calare definitivamente”


giungendo i miei compagni del team North. Sarebbe stato un buon viaggio… I seguenti giorni sono stati una facile routine. La giornata scorreva con una semplice colazione, passeggiate lungo la spiaggia fino al kite spot, check dei progressi delle costruzioni e kite fino all’esaurimento. Le cose erano cominciate proprio bene! Lo spot era come ce l’aspettavamo, e non vedevamo l’ora che arrivassero gli altri componenti del team, e di avere gli sliders finiti… Circa tre giorni dopo, ci siamo imbattuti nella nostra prima battuta d’arresto. Non è stato un grosso problema, ma un ritardo nella costruzione dello slider. Poi una ad una… le cose hanno cominciato a venire. Sono cominciate le sempre più continue interruzioni di corrente, il che significava che molti negozi restavano chiusi, e ci era impossibile avere i materiali necessari. Ci aspettavamo un po’ di queste cose, per cui ci siamo dedicati a ciò che potevamo fare al momento. Ritardi minori hanno fatto sì che i nostri progressi si arrestassero a un punto morto. Il nostro tempo al Coche volgeva al termine, e il resto del team era ormai arrivato per lo shooting. Avevamo già rinunciato ad alcune idee, passando al nostro piano B. Ci stavamo concentrando solo su due strutture, un kicker e un up-flat-up che Craig stava cercando di costruire, usando una struttura al largo, già esistente, della scuola di kite locale. Anche se si era rapidamente trasformato il tutto come un progetto più difficile di quanto ci potessimo aspettare in principio, eravamo convinti che avremmo avuto le strutture pronte per due giorni pieni di shooting. Non era quello sperato, ma comunque abbastanza buono…


126 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

“Abbiano navigato, inseguendo le previsioni migliori, abbiamo coperto innumerevoli miglia di territori marini incontaminati...�


Il nostro gruppo era di nove persone, si sono aggiunti, a noi tre, i rider Reno Romeu e Stefan Speissberger, il nostro team manager, il fotografo e due operatori video. Ci siamo seduti tutti assieme a tavola, per cena, a discutere come uscire da questo impiccio. Il giorno dopo ci saremmo svegliati presto, per cominciare a lavorare tutti assieme. Poi, dal nulla, Craig ha cominciato a non sentirsi troppo bene, eravamo preoccupati per un’intossicazione alimentare, visto che i frighi non funzionavano benissimo, con le continue interruzioni di corrente. Anche Reno aveva sofferto di un’intossicazione alimentare di origine sconosciuta, ma non vi avevamo dato molto peso, perché nessun altro era stato male. Poi, dopo Craig, anche il fotografo Toby Bromwich ha cominciato a stare male. Con metà del gruppo malato, il nostro compito era ancora più scoraggiante. Abbiamo reclutato tutti i kiter locali, per aiutarci a portare tutto in acqua. Craig e Reno, si sono trascinati fuori dal letto, per fare qualche clip video, e Toby ha scattato, nonostante stesse male. Finalmente le strutture erano in acqua, e otto giorni più tardi, ci siamo resi conto che non tutto


128 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

stava funzionando a dovere…

stava diventando un’impresa impossibile.

Sono stati necessari più punti di ancoraggio per

Era tutto quello che potevamo fare, nel nostro ul-

il kicker, per tenerlo in posizione mentre il traffi-

timo giorno al Coche, per tirare fuori qualcosa. Un

co delle barche del fine settimana, imperversava

po’ di ingegno, grazie a Craig e alla nostra guida

nella baia. Poi sono serviti più galleggianti per il

locale Christiano, e abbiamo avuto il nostro fla-

flatbar, e avevamo bisogno di trovare un meto-

tbar galleggiante. Abbiamo fissato il palo fuori e

do per scavare più a fondo nella sabbia, per l’alto

usato un sistema di leash di kite per tenerlo in

tubo alla fine del flatbar, nulla stava funzionando

posizione, e anche il kicker funzionava, avevamo

a dovere. Col senno di poi, avremmo dovuto pre-

il nostro park. Non era proprio quello che aveva-

vedere tutto questo. Fare uno slider ha richiesto

mo sognato all’inizio ma, dopo le sfide impreviste

più tempo, energie, e denaro speso, bel oltre il

che avevamo passato, ci sentivamo sollevati ed

previsto. Questo è uno dei motici per cui non si

eccitati.

riescono ad avere sempre buone session in un

Siamo andati avanti, fino a quando il sole è calato

park, e perché ci sono pochi posti che hanno sli-

all’orizzonte, trasformando il cielo in una splen-

ders adatti a tutti. Le infinite ore di costruzione,

dida tavolozza di arancio intenso e sfumature di

e la risoluzione dei problemi, sono determinanti.

viola, prima di calare definitivamente. Eravamo

E abbiamo cercato di farlo in un paese come il

esausti, abbronzati, e alcuni di noi ancora malati.

Venezuela, fantastico per il kite, ma al momento

Avevamo il nostro parco, ma non era il


“...sempre in soggezione per la bellezza selvaggia e inalterata�


130 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela


momento di cantare ancora vittoria. Avevamo solo appena iniziato il nostro viaggio, e la mattina successiva saremmo partiti per il remoto arcipelago di Los Roques National Park. Avevamo tutti bisogno di un cambiamento, il nostro gruppo aveva lottato per mantenere l’entusiasmo necessario per poter realizzare uno shooting così grande. Anche se a molti possono sembrare come una vacanza, questi shooting dei grandi marchi del kiteboarding, hanno dietro anche un grande lavoro e motivazione. Così, abbiamo reimpacchettato le nostre venti boardbag, ed eravamo entusiasti per la nuova avventura. Rinvigoriti dalla prospettiva di pascoli più verdi, abbiamo caricato tutto su due barche di legno, che ci avrebbero portato attraverso il canale verso Margarita. Sarebbe stata una lunga giornata di viaggio, andare dal Coche a Los Roques, nonostante siano relativamente vicine, ma di sicuro sapevamo che ne sarebbe valsa la pena. Dopo il viaggio in barca, ci siamo diretti all’aeroporto. Siamo arrivati un sacco di tempo prima per evitare i problemi di sicurezza con i bagagli. Con tutte le apparecchiature fotografiche, video,


132 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

i droni, da “stupido turista”, pensavamo di pagare una fortuna, ma il tutto è stato scongiurato con un semplice scuotimento di disapprovazione della testa. Eppure, al momento del check in, ci siamo imbattuti in un altro problema, il nostro volo era troppo piccolo per poter sopportare il peso di tutta la nostra attrezzatura, avevamo quasi 800 chili di materiale. Per fortuna, il nostro Reno Romeu, essendo brasiliano, ha cominciato a negoziare con i responsabili, fino ad ottenere che il bagaglio potesse arrivare il giorno seguente con un volo più grande, non era proprio la situazione ideale, ma meglio di niente. Questo doveva essere il nostro ultimo ostacolo, finora il nostro shooting era stato ostacolato in ogni modo dal destino. Avevamo ottenuto qualche piccolo risultato, ma avevamo ancora tanto lavoro da fare, e non potevamo permetterci di sostenere ancora questo ritmo rallentato. Il volo per Los Roques è stato incredibile, eravamo 14 persone sull’aereo, e ci stavamo avvicinando alla più bella catena di isole mai vista. I contrasti di colori erano spettacolari, puntini bianchi contornati da un turchese brillante, con strati di profondo blu oceanico. Non vedevamo palme, colline, o costruzioni, era un’utopia a perdita d’occhio, sembrava come se avessimo appena scoperto il Paradiso del kiteboarding. Dovevamo aspettare il giorno dopo e, fortunatamente, gli alisei soffiano in modo consistente e frequentemente in quest’area. I nostri bagagli sono arrivati non molto presto, ma eravamo sorpresi piacevolmente già del fatto che ci fossero tutti. Nelle nostre menti era sorto il pensiero “e se non arrivassero?”, ma fortunatamente erano lì, e potevamo tornare al nostro lavoro. Eravamo già comodamente sistemati sul nostro

“non abbiamo potuto fare a meno di sentirci felici per la possibilità di vivere, semplicemente, la bellezza di un posto così sereno”


catamarano di lusso da 43 piedi, pronto a Gran

un po’, ma non di certo per vedere qualche poten-

Roque, la seconda isola più grande dell’arcipela-

te manovra di Aaron, Reno e Stefan.

go, e l’unica abitata. Abbiamo caricato a bordo il

Giorno dopo giorno abbiano navigato, inseguen-

necessario per i nostri dieci giorni, perché aveva-

do le previsioni migliori, abbiamo coperto innu-

mo deciso di non rientrare in porto per la totalità

merevoli miglia di territori marini incontaminati,

del viaggio. Un’opzione probabile, in quanto c’e-

sempre in soggezione per la bellezza selvaggia e

rano infinite isole da esplorare.

inalterata. Nonostante le condizioni di vento non

La nostra prima tappa ha offerto ai nostri occhi

proprio cooperative, non abbiamo potuto fare a

acque vitree perfette, ma purtroppo il vento era

meno di sentirci felici per la possibilità di vivere,

poco più che una brezza. I local ci hanno detto

semplicemente, la bellezza di un posto così se-

che c’era di sicuro vento, da qualche parte, nelle

reno. Siamo andati in acqua qua e là, la parola

isole, e ci siamo messi in navigazione. Anche lo

d’ordine era “essere pronti”. In ogni momento

spot successivo aveva acque perfette, ma anche

dovevamo essere pronti a scendere in acqua, al

lì il vento ci stava prendendo in giro, attirandoci in

minimo impennarsi dell’anemometro, qualsiasi

acqua solo per sentire che mancavano giusto al-

picco oltre i 15 nodi, voleva dire, rider in acqua e

cuni nodi, per essere perfetto. Sembrava un gat-

macchine fotografiche pronte, sfruttando al mas-

to che gioca col topo. Abbiamo navigato con una

simo ogni minuto. In un certo senso, il tempo tra-

brezza costante di 12 nodi, sufficienti per uscire

scorso nel fare kite, è stato ancora più speciale,


134 TRIP E PHOTOSHOOT

Venezuela

Trip and Photoshoot

perché non sapevamo quanto tempo sarebbe durato. Ogni session era affrontata con il 100% dell’impegno, si poteva vedere l’energia di ogni rider e, forse, abbiamo visto tutti dare davvero il meglio di sé. Anche se sembra che l’universo abbia lavorato contro di noi, quasi a ogni passo del cammino, alla fine abbiamo riempito gli hard disk di filmati e foto, da utilizzare tutto il prossimo anno. Ci siamo avventurati in posti meno noti al mondo del kiteboarding e, nonostante gli avvertimenti, abbiamo trovato gentilezza e generosità della gente del posto… e abbiamo avuto la rara opportunità di vivere tra le isole remote di Los Roques…


www.ranchodopeixe.com.br


136 R&D

Behind the test "go fly a kite Charlie Brown"

BEHIND THE TEST "GO FLY A KITE CHAR (Dietro le quinte del mondo Ozone)

testo Stefano Gigli | Foto Courtesy Ozone Italia


RLIE BROWN" Ci sono luoghi e persone che difficilmente rimangono inosservati e che viaggiano per stile di vita, passione e attitudine. Mi avvio al mi nono anno di collaborazione in Ozone e credo di aver speso il miglior tempo della mia vita con loro, in luoghi bellissimi e devoti al nostro lavoro. Rob, Torrin e Dominik dall'ufficio di Raglan, per tre mesi l'anno si spostano a Le Morne "Mauritius", dove possono concentrarsi nello sviluppare le vele in tutte le condizioni. Quest'anno ho deciso di spendere un po’ di tempo con loro in quest’isola dove le onde sono la perfezione che ti fa apprezzare appieno il wave riding in kite.


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Behind the test "go fly a kite Charlie Brown"

Non vorrei soffermarmi molto sulle caratteristiche dell'isola, in quanto non è sconosciuta nel mondo del kite e si sono spese molte parole, foto e report. Dietro ai Test Ozone, c’è sempre una filosofia di vita che va oltre all’immaginazione. Questo non è un gruppo di persone qualunque, questi sono “The Boyz”, quelli che la mattina alle 6:00 si svegliano per andare a fare surf, quelli che alle 9:00 rientrano per disegnare i migliori kite Ozone e alle 12:00 escono per andare a provare i kite fra le onde più belle al mondo. Alle 18:00 sono in grado di organizzare un party al parcheggio del supermercato e tornare a casa per prepararsi la cena multietnica. Non importa se sia un lavoro diverso, importa che qualcuno di speciale lo faccia per far divertire tutti gli appassionati nel mondo. Dietro al test ci sono degli uomini con una passione per la vita, enorme. Viaggiare con loro è semplicemente vivere e fare tutto ciò che mi piace fare nella vita. Il mio viaggio continua intorno al mondo Ozone insieme a "Charlie Brown", un progetto di sensibilizzazione per aiutare tutti i bambini poveri nel mondo. Ho scelto Charlie Brown perché a tutti i bambini piace far volare un aquilone, ma non tutti possono realizzare questo sogno. Charlie Brown è l’esempio del bambino che ama sognare e io amo vivere i miei sogni. Non è una Onlus, bensì è una mia idea per offrire una vita meravigliosa ai bimbi poveri o a chi è stato colpito da una catastrofe nel mondo. Aiutiamo il mondo a vivere, aiutiamo a sorridere e a condividere la vita.



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Behind the test "go fly a kite Charlie Brown"

Chi è Ozone Kite, kitesurf e parapendio Ozone è uno dei principali produttori al mondo di aquiloni e parapendio, creato intorno a un piccolo ma dedicato gruppo di piloti appassionati del volo e del kite. Il team Ozone condivide la stessa passione straordinaria per la natura, lo sport emozionante e il progresso tecnologico. “La nostra filosofia da piloti è costruire aquiloni per piloti, e rimane al centro di tutto ciò che facciamo. La nostra missione principale è quella di migliorare il nostro sport attraverso l’innovazione tecnologica, alta intensità di Ricerca e Sviluppo per il nostro godimento negli sport che amiamo.“ Ozone Team R&D Una cosa di cui noi siamo più orgogliosi è il nostro Team di Ricerca e Sviluppo con Rob Whittall, Torrin Bright e Dominik Zimmermann, che si ritrovano in diversi luoghi di tutto il mondo per testare sulla neve, sulla terra e in acqua, tutti i modelli che sono ideati. I nostri progettisti non sono solo i designer. Sono anche di collaudatori di grande esperienza, atleti di primo livello e istruttori. La quantità di ricerca e sperimentazione condotta dal nostro Team è più di ogni altra azienda al mondo. Ogni singolo progetto Ozone Kite è un concetto originale ed è il risultato di una lunga ricerca. Che si tratti di un aquilone ad alte prestazioni o un aquilone scuola, i nostri collaudatori lo progettano in relazione alle esigenze di ogni pilota, dal principiante al professionista. Il Nostro Software di Disegno Il software di progettazione OzCAD è assolutamente unico e appositamente progettato dal nostro team che comprende esperti di aerodinamica e ingegneri esperti di dinamica dei fluidi. Il software OzCAD ci permette di modellare nuovi profili e progetti innovativi con alta efficienza e precisione. Modelli di previsione delle prestazioni ci danno una visione senza precedenti, che ci permette di realizzare disegni in modo rapido ed efficace. Il Nostro impianto di Produzione



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Behind the test "go fly a kite Charlie Brown"


Abbiamo creato Parapex, il nostro impianto di produzione in Vietnam, più di dieci anni fa. Ci siamo resi conto sin da subito che abbiamo bisogno di controllare ogni fase del processo di produzione, al fine di garantire la qualità e l’integrità dei nostri prodotti. La struttura Ozone è lo stato dell’arte, completamente climatizzata, ventilata e eccezionalmente pulita. Tutti i materiali sono conservati a temperatura e umidità costante, per garantire la coerenza nella produzione. Comunichiamo ogni giorno con il nostro personale, per assicurarsi che ogni dettaglio sia curato nel miglior modo possibile. Massima qualità dei materiali, senza eccezioni! Scegliamo i materiali che vanno in ogni aquilone, sulla base di un solo fattore, la qualità! Dal 1999 abbiamo svolto test sulle prestazioni e longevità dei materiali, con valutazioni costanti di ogni singolo pezzo a nostra disposizione. Il nostro attuale elenco degli ingredienti è un risultato diretto del nostro test, continuamente in evoluzione. Ogni pezzo e il peso dei tessuti, è scelto per massimizzare l’idoneità del lavoro che deve svolgere la sua durata e le prestazioni. Innovazioni di design-industria Dall’inizio del nostro coinvolgimento nel mondo del Kite, Ozone ha portato alcuni degli aquiloni più innovativi sul mercato. Il Frenzy è stato il primo aquilone foil a celle aperte con de-power e ha rivoluzionato il futuro dei Kite Foil. Il C4 è stato il primo kite con Briglie a C shape ed ha rivoluzionato anche questo segmento di mercato. L’Uno è stato il primo Trainer gonfiabile. La Zephyr il primo aquilone specifico da vento leggero ad arrivare sul mercato e l’unico aquilone 17 mq che effettivamente lavora bene in questo Range per cui è stato concepito. L'Edge ha prestazioni di un altro livello, sette titoli mondiali sono la prova di questo fatto. Il Reo, popolare per il Kite Wave, è il punto di riferimento in questa categoria. Oggi queste innovazioni continuano con l’avvento di una nuova era e il Chrono…


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Behind the test "go fly a kite Charlie Brown"

Il Feeling Ozone Ci sono innumerevoli ragioni per cui acquistare un kite Ozone. Pensiamo che la ragione più importante sia il “sentimento Ozone”, che ci sforziamo di coltivare in ogni modello di aquilone che progettiamo. Questa sensazione, imposta nei nostri aquiloni, ci fa distinguere dalla concorrenza. V’invitiamo a provare i nostri aquiloni per tutto questo che vi raccontiamo, perché crediamo che sentirete la differenza e avrete quella “sensazione “Ozone”, che ci ha reso famosi e unici in tutto il mondo. Punti vendita Ozone in Italia I Punti vendita Ozone in Italia sono gestiti commercialmente da Ozone Ltd attraverso il Country Manager Stefano Gigli e dispongono di un account per acquistare i prodotti direttamente presso la nostra fabbrica con il metodo del Just in Time di Ozone (metodo consolidato nella distribuzione mondiale da oltre 10 anni). Cosa é il Just In Time Ozone lavora nel settore del Parapendio e del Kite con il metodo del Just in Time alla produzione. Questo significa che ogni rivenditore autorizzato Ozone, può ordinare nel nostro sistema di ordine mondiale qualsiasi prodotto (inclusi tutti i ricambi fino ai 5 anni dei modelli precedenti) per modello, misura, colore, package. Non ci sono minimi di ordine nel nostro sistema, I rivenditori possono ordinare anche un solo pezzo di ricambio, un set di linee o un singolo kite in qualsiasi ora del giorno. Questo consente a noi di ricevere l’ordine, processarlo entro le 12 ore successive, assegnare al kite un numero seriale e mandarlo in produzione con il tempo necessario sulla base della statistica di tempo presso la nostra fabbrica di proprietà in Vietnam. Tutto ciò significa che, dal momento in cui riceviamo l’ordine, lo produciamo entro i termini (giorni lavorativi) prestabiliti dal sistema (+-5gg) realizziamo i documenti doganali (3 gg lavorativi) per l’esportazione contestualmente al saldo dell’ordine e con il corriere (scelto fra diversi dal rivenditore) consegniamo al rivenditore entro 4 gg lavorativi (escluso eventuali e limitati ritardi di sdoganamento


che solitamente non superano i 2gg lavorativi). Il sistema è operativo su tutta la linea e garantisce la corretta fornitura dei nostri modelli in tutto il mondo senza rimanenze di magazzino. Se poi vuoi un colore personalizzato o una personalizzazione della vela, possiamo fare la stessa cosa ed il metodo di produzione non cambia (possono cambiare i tempi di produzione che aumentano di c.ca 7gg lavorativi, dipende dal lavoro e dalla produzione custom kite al momento). Se in questo momento desideri quindi acquistare un kite non disponibile presso il tuo rivenditore Ozone, lui stesso può ordinarlo in Just in Time e soddisfare la richiesta entro e non oltre 30 gg (data stimata ad oggi) Molti dei nostri rivenditori dispongono invece di un assortimento adeguato dei modelli, colori e misure per la stagione. Questo metodo ci consente, così, di lavorare con attenzione sulla qualità del prodotto e sul post vendita nell’assistenza (la richiesta di assistenza deve sempre pervenire al negoziante con i documenti quali ftt e numero seriale). Benvenuti nel mondo Ozone!


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Clinic con Mitu Monteiro - Baja Califonia

CLINIC CON

MITU MONTEIRO BAJA CALIFORNIA

Testo Mitu Monteiro | Foto Clark Merritt e Mark Harpur



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Clinic con Mitu Monteiro - Baja Califonia

Per il secondo anno sono stato invitato da Solosports/F-One America in Baja California. Non ho esitato un secondo prima di dire di sì, verrò di nuovo! Questo paradiso perduto merita una seconda visita (e immagino anche una terza…). Capo Verde, Lisbona, San Francisco San Diego e, infine, Baja. Un lungo cammino che mi ha portato in un paese spettacolare, con condizioni magnifiche. A San Diego siamo andati in un piccolo aeroporto secondario, dove ci stavano aspettando tre piccoli aerei, per portarci al di là del confine. Il volo è veloce, un'ora in totale, ma a metà strada si è costretti a sbarcare per espletare tutta la burocrazia di confine. La vista dal finestrino è semplicemente incredibile, si vedono decine di spot lungo la costa, si possono anche vedere chiaramente i delfini nuotare e i pellicani pescare… è un luogo pieno di vita! E allora capisci di essere arrivato a Baja, quando vedi le onde… e il camp! Siamo arrivati nel pomeriggio, in una giornata senza vento, così abbiamo approfittato per un bel giro in SUP e qualche onda per me. Cosa c’è di meglio per recuperare due giorni di voli in giro per il mondo, con i diversi jet lag?



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Clinic con Mitu Monteiro - Baja Califonia


Le cene al camp sono in tipico stile messicano, fajitas, tacos, granchi, carne e pesce, adatti a ogni gusto e, ovviamente, non può mancare un po’ di tequila originale e margarita! Il giorno seguente il clinc ha avuto ufficialmente inizio. Abbiamo fatto un incontro con il boss di SoloSports, Kevin Trejo, spiegando ai ragazzi lo spot, le condizioni, gli obiettivi principali del clinic, che sono, ovviamente, migliorare il più possibile! Abbiamo passato tutti i giorni in mare, non importa con quali condizioni, se il vento era leggero, entravamo in SUP e anche i principianti potevano prendere qualche onda. Nei giorni di vento, riding duro! Le onde non sono state troppo grandi, e questo è stato un aspetto perfetto. Tutti sono stati in grado di surfare l’onda più adatta al proprio livello. Lo spot, infatti, è adatto a tutti i riders, grazie ai diversi picchi. Una cosa che mi ha colpito molto è la fauna del posto! I leoni marini sono stati vicino a noi ogni giorno, i delfini, decine di pellicani… quasi da poterli toccare, tanto ti passano vicino. Fare kite in queste condizioni, è sentirsi parte della Natura… è una sensazione magica che voglio trasmettere a tutti quelli che condividono questa passione con me… Grazie allo staff di SoloSports, abbiamo avuto ogni giorni scatti da analizzare e video, a ogni tramonto ci trovavamo per discutere dei dubbi, errori, suggerimenti, ecc… L’incontro al tramonto, era un momento per condividere pensieri e sentimenti sulla giornata, una preziosa occasione anche per me, perché anch’io imparo tanto dai miei clienti. Ero abituato a fare una riunione mattutina, incentrata sulla teoria delle posizioni e delle manovre. Alcuni ragazzi, alla fine del viaggio, sono stati in grado di chiudere alcune manovre, e questo è un successo anche per me! Baja è in grado di offrire, anche, giornate super-ventose. Due anni fa abbiamo avuto giornate di 40 nodi e ho fatto un’uscita in windsurf con una 2 metri, solo per fare due salti e divertirmi un po’. La posizione ne fa anche una destinazione per gli amanti della bicicletta. In una giornata senza vento, siamo andati fino a un villaggio di pescatori, erano appena rientrati dalla pesca e, anche se hanno detto che la pesca, quel giorno, non era stata molto fruttuosa,


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Clinic con Mitu Monteiro - Baja Califonia

sono rimasto impressionato dalla quantità di pesci che avevano con loro! Sono così felice di aver fatto quel giro in bici, così ho potuto apprezzare il paesaggio sotto un altro punto di vista… mi sa che devo tornare anche il prossimo anno… c’è già un gruppo che vuole fare un altro clinic con me… e non posso dire di no! http://bayareakitesurf.com


KITE BEACH SCHOOL

LOUNGE BAR & RESTAUTANT A paradise for kitesurfers , an oasi in the desert Services available at the center : lessons for all levels | rental & storage | kids area | sunbeds area professional potographer | lounge bar & restaurant More info at: www.mitudjokiteschoolcaboverde.com - kiteschoolcaboverde@gmail.com


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Pete Cabrinha

ITW Roberta Pala, Alberto Rondina | Foto photofiore.com e Courtesy Cabrinha Kites

PETE CA BR


RINH A


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Pete Cabrinha


KS_Ciao Pete, puoi dirci come è iniziato il tuo progetto nel kiteboarding? PC_Ho iniziato a fare tavole da kite a Maui, e subito dopo ho imparato a fare kitesurf. È stata una necessità del momento, perché c’erano davvero pochi prodotti disponibili nel 1995. Non c’erano ancora negozi che vendessero tavole da kite, per cui me la sono costruita. KS_Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato nel corso degli anni? PC_Il mondo è un posto grande, con molti stili e culture diverse. È difficile realizzare un prodotto possa andar bene per tutte le culture e soddisfi

curezza. Dopo è nato un nuovo tipo di sicurezza,

tutte le persone. Tuttavia, quando si ottiene que-

l’IDS. L’ultima innovazione è il nostro sistema di

sto, arriva ciò che si chiama successo.

riconnessione QuickLoop, forse il più semplice del settore.

KS_I brevetti esclusivi di Cabrinha, cosa ci puoi dire di tutte le innovazioni apportate da Cabrinha

KS_Pete manager e rider, come si fondono le

nel corso degli anni, al mondo del kiteboarding?

due identità? Come agisce Pete Cabrinha sulla

PC_Il contributo di Cabrinha ha portato un bel po’

ricerca e sviluppo del marchio?

di innovazioni nel mondo del kitesurf. Al centro

PC_Ho mantenuto una posizione speciale con

di tutta la nostra produzione c’è lo stile e l’atten-

Cabrinha, da quando abbiamo iniziato con questa

zione all’ergonomia. Sono orgoglioso del modo in

azienda. Ho creduto che fosse importante avere

cui lavoriamo su corpo e kitesurf quando proget-

una persona che guida il marchio da una posizio-

tiamo i nostri prodotti. Le prime innovazioni che

ne direttamente al centro della società. Questo

abbiamo brevettato, sono state il Powerlock e le

vuol dire che io lavoro con il nostro team di svi-

estremità galleggianti EVA della barra.

luppo del prodotto e il nostro team di marketing

Poi, quando si tratta di sicurezza, abbiamo pre-

per progettare e costruire quotidianamente, e

so sempre molto sul serio la sicurezza nel nostro

studiare quali prodotti sono innovativi e rilevanti

sport, ed è stato davvero l’unico modo di aiutare

per il nostro sport. La posizione di manager di un

il kitesurf a crescere, durante i primi tempi. Prima

grosso brand, richiede qualcuno che sia un atleta

abbiamo sviluppato il Recon, molto innovativo

attivo, e che abbia una profonda conoscenza del

all’epoca, che ha ancora alcuni elementi davvero

business e dello sport. Ora credo, sicuramente, di

unici. Poi abbiamo introdotto i Bow kite, e alza-

avere più da offrire dal punto di vista commercia-

to le prestazioni delle vele, con una maggiore si-

le, in aggiunta al mio ruolo di atleta.


158 ITW

Pete Cabrinha

KS_Come è la posizione del Cabrinha nel mer-

KS_Su quale aspetto del mercato, si sta concen-

cato mondiale? Che cosa è cambiato in questi

trando Cabrinha in questo momento? Qual è la

anni?

tendenza del mercato secondo Pete?

PC_Cabrinha è leader in questo sport in termini

PC_Lo sport del kitesurfing o kiteboarding (io pre-

di numero di prodotti venduti. Credo che questo

ferisco kitesurfing) sta andando in molte direzioni

sia un chiaro riflesso del duro lavoro che la mia

diverse. Tuttavia, ci sono alcune chiare tendenze

squadra mette nel proprio lavoro. Quando abbia-

al momento. Il mondo Foil è molto caldo in que-

mo iniziato l’attività ci sono stati alcuni marchi

sto momento, perché offre un modo completa-

che si sono dimostrati più forti e abbiamo dovuto

mente nuovo di godere di questo sport. Le tavole

provare a noi stessi di poter diventare leader, fa-

Foil consentono di fare kite in condizioni di vento

cendo un grande prodotto.

molto leggero. Le altre chiare tendenze sono il freestyle e il wave. Anche il big air sta tornando alla grande, non solo mega salti, ma anche trick in aria. La King Of The Air, credo sia parzialmente responsabile del ritorno di questa tendenza.



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Pete Cabrinha


KS_Quali sono le caratteristiche che fanno sì che un rider possa entrare nel team Cabrinha? PC_Ci sono alcune cose importanti per noi. Prima di tutto le competenze nel kitesurf, lo stile, l’atteggiamento, la capacità di interagire con le persone, i clienti, i media, e la volontà di apprendere come funziona il business nel kiteboarding. È importante, se un rider riceve uno stipendio da noi, deve capire come può contribuire a far raggiungere l’obiettivo di far crescere ancora di più il marchio. Credo che questa sia la parte più importante dell’essere sponsorizzato. Essere un rider professionista è un lavoro divertente, probabilmente, se qualcuno me lo chiedesse, direi che è il miglior lavoro al mondo! KS_Come sono cambiate le Hawaii, in relazione al nostro sport, dall’inizio fino a oggi? PC_Alla fine degli anni ‘90 e alll’inizio del 2000, le Hawaii sono state un’ottima vetrina per lo sport. Un sacco di grandi nomi nel kitesurfing vivevano alle Hawaii e molti viaggiavano per raggiungerle. Ora ci sono molti altri luoghi eccellenti al mondo, che offrono belle condizioni e stile di vita. Maui resta ancora uno dei punti chiave del mondo, è il quartier generale di Cabrinha e Naish e North e altri marchi, fanno a Maui molti dei loro test. KS_Una tipica giornata di Pete. Cosa fai quando non sei in acqua o al lavoro? PC_Devo dire che non ho molto tempo a disposizione, la maggior parte del tempo, la passo a lavorare per il marchio, e non riesco a fare altre cose. Ogni volta che non lavoro, tuttavia, passo tempo con la mia famiglia, al mare o in montagna, o suono con la mia band, o creo opere d’arte. La scena artistica e musicale sono davvero una grande parte della mia vita. KS_Come sono strutturati i test materiali di Cabrinha e come scegliete i luoghi per realizzarli? PC_Facciamo gran parte dello sviluppo del prodotto tra Maui e l’Asia. A Maui realizziamo la maggior parte dei test in acqua per la funzionalità e la durata. Mentre in Asia facciamo la maggior parte


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Pete Cabrinha

dei test di laboratorio. In Asia abbiamo tutte le macchine per fare dei test e soprattutto quelli di rottura. Tutto ciò che facciamo passa attraverso una serie massiccia di test in laboratorio e ogni prodotto deve aver superato 100 ore di acqua, per essere approvato. KS_Come è stato il viaggio in Italia? Gli italiani si sono presi cura di te? :-D PC_Sì. Sì. Sì! L’Italia è impressionante. Sono stato in Italia molte volte, e ogni volta è una nuova sorpresa. L’unica cosa che è costante in Italia, sono il popolo e la cultura. L’Italia si sposa perfettamente con la mia idea di stile di vita. La gente rilassata che mette un sacco di enfasi nello stare assieme, mangiare buon cibo, e godersi la vita. Mi piace tanto il fatto che, molti degli spot dove si pratica kitesurf, abbiano ristoranti e bar proprio sulla spiaggia. Così è possibile fare una session e poi mangiarsi una pasta e bersi una birra. Questa è vita! Ho anche scoperto molti bei posti dove surfare, sarà una nuova meta, per me, in Europa. KS_Quando hai conosciuto Alby e come è il vostro rapporto? PC_Alby è sempre stato una rock star nella mia mente. È l’ambasciatore perfetto per lo sport e per la nostra azienda. L’abbiamo incontrato molti anni fa a Maui, era venuto con la famiglia per allenarsi. È sempre stato un rider molto solido, per questo ci siamo subito interessati a lui. Poi, ho avuto modo di conoscerlo, e ho anche potuto notare come sia rimasto sempre umile. Ha una grande rete di amici e fan e fa un grande lavoro per Cabrinha. Anche Alby ha alcuni talenti nascosti… fategli suonare la chitarra o il pianoforte… come ho detto prima… è una rock star!

GRAZIE PER IL TUO TEMPO PETE. SPERIAMO DI RIVEDERTI PRESTO IN ITALIA!


Have you ever kitesurfed 400km? “Our adventure took me to the essence of kitesurfing, using the wind to ride the coastline for hundreds of kilometers, turning the ocean into a giant and unlimited wave. I was ready to go down for 400 kilometers of ride through unspoiled fresh beaches. I can´t wait for the next trip, it was an unforgettable experience” Mitu Monteiro “ We offer you the full package. Your only focus is kitesurfing. Surfinsemfim is inspired by nature. We kindly adapt ourselves to its beauty and challenge, with respect and passion “

Adventure Levels & Requirements Experience: 3/5 years kitesurfing Maneuvers: front side / toe side Endurance: 3/5 hours / day Safety: on shore kitesurfing

SSF SPIRIT: Total Freedom No Limits Endless Surfing Downwind Expedition Brazilian Coastline Virgin Beaches Waves Perfect Wind Charming Hotels Safety

KITESURFER: MITU MONTEIRO SSF 2014

BRAZIL surfinsemfim Much more on our website:

surfinsemfim.com.br

CLASSIC Taiba - Rancho do Peixe / Preá Approx. 260km

DELTA Rancho do Peixe / Preá - Ilha dos Poldros Approx. 210km

IRON MAN Taiba - Atins Approx. 610km

Confirmed Professional Riders: Melissa Gil, Guilly Brandão, Mitu Monteiro, Reno Romeu, Milla Ferreira e Filippe “Frajolinha” Ferreira.


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ST R A MB

Testo e foto Courtesy Reo Stevens


BATA

DI REO STEVENS

Se avete ormai imparato tutto quello che volevate imparare sul twin tip, e ora state facendo il passo successivo verso il surfboard, vi rendete conto che vi ritrovate a dover cambiare direzione, dovendo cambiare i piedi sulla tavola. Uno dei modi piÚ semplici per farlo, è strambare, ovvero andare sottovento e fare una curva.


166 STRAPLESS MOVES Strambata

STRAMBATA DI REO STEVENS


1. Togliete il peso dal bordo della tavola e cercate di portarla piatta. Iniziate a portare il kite verso le ore 12:00. 2. Appena si inizia a muovere il kite verso ore 12:00, iniziare a far girare la tavola sottovento, e spostare il peso in avanti, sul piede anteriore. 3. Non appena il kite si avvicina alla posizione delle ore 12:00 e vi farà sentire più leggeri sulla tavola, potete passare i piedi. Il lift del kite vi farà sentire più leggeri sulla tavola, e questa è una parte fondamentale nella transizione. 4. Si dovrebbe essere in grado di scambiare i piedi in due fasi: il piede anteriore dovrebbe essere sulla tavola con un angolo di 45 gradi, in modo che, quando avvicinate i piedi, trovate l’alluce del posteriore vicino all’alluce dell’anteriore. Questo sarà il punto più instabile, siate sicuri di stare in questa posizione il minor tempo possibile. Sentitevi liberi di utilizzare la trazione del kite e la barra, per aiutarvi. 5. Nel momento in cui sentite il piede posteriore fermo sulla tavola, spostate il piede anteriore, dove era prima il posteriore. In questo momento, il kite dovrebbe essere passato da ore 12:00 a ore 1:00. 6. Ora i piedi si sono invertiti, e potete portare il kite verso l’acqua per riprendere lo slancio in avanti, e tornare indietro da dove eravate venuti. SUGGERIMENTI: 1. È possibile passare i piedi prima, dopo o durante, la scelta sta a voi, fate tutto ciò che sentite naturale, e sarà per voi la cosa più semplice. La procedura per cambiare la posizione dei piedi, è sempre la stessa. 2. Mantenere il peso centrale sulla tavola è la chiave, in questo modo si può mantenere la tavola stabile. “Passeggiare” sulla tavola, aumenterà la difficoltà di restarci sopra e completare così la strambata. 3. Passare i piedi saltando non è l'ideale, si può fare, ma a meno che i vostri piedi non atterrino perfettamente a posto, si cadrà dalla tavola. 4. Ricordate, i piedi invertono solo la posizione, non createne di nuove. Il vostro piede posteriore diventa l’anteriore e viceversa. Se avete fatto tutto nel modo corretto, saranno nella giusta posizione, finita la curva. 5. Staccare la mano posteriore dalla barra, consente di ruotare il busto e controbilanciarvi per tutta la curva.


168 STRAPLESS MOVES Virata

VIRATA DI REO STEVENS

Ora che avete imparato la strambata, siete pronti a cambiare e iniziare a virare. Una virata è eseguita, ruotando la tavola verso il vento. Può essere molto utile, per guadagnare terreno, qualora sia eseguita in modo rapido e correttamente.

Testo e foto Courtesy Reo Stevens



170 STRAPLESS MOVES Virata

VIRATA DI REO STEVENS


1. Nel momento in cui portate il vostro kite a ore 12:00, girate il nose della tavola nel vento. 2. Continuare a far ruotare il nose della tavola nel vento, finché non sia totalmente verso il vento. Non appena sarà ruotata, perderete lo slancio in avanti, in questo momento avrete bisogno di cambiare i piedi, nello stesso momento in cui avrete perso lo slancio in avanti. 3. Si dovrebbe essere in grado di scambiare i piedi in due fasi: non appena andrete controvento, portate il piede posteriore fino a raggiungere quello anteriore. Quando si sentono i piedi ben saldi sulla tavola, scambiare i due piedi e posizionare il piede anteriore, dove prima era il posteriore. 4. Ora che i vostri piedi sono in posizione, portare decisamente il kite verso l’acqua, per riprendere lo slancio in avanti e tornare indietro, nella direzione dalla quale eravate venuti. SUGGERIMENTI: 1. Mantenere il proprio peso centrato sulla tavola è la chiave, in questo modo si può mantenere la tavola stabile. Fare più passi e stare centrati sulla tavola, aumenterà la difficoltà per riuscire a completare la virata. 2. Togliere la mano anteriore dalla barra, consente di ruotare il busto e puntare il petto al vento, per riuscire a portare il nose nel vento. 3. Ricordate, la posizione dei vostri piedi, si cambia solamente, non inventate nuove posizioni. Il vostro piede posteriore diventa anteriore e viceversa. Se avete fatto tutto in modo corretto, avrete i piedi nella posizione corretta, dopo aver completato la virata. 4. Non appena portate il piede posteriore in avanti, per raggiungere il piede anteriore, è possibile utilizzare il piede anteriore per tirare su il nose e spingerlo nel vento.


testo Airton Cozzolino | foto Axel Reese/Reemedia.de

172 STRAPLESS

Strapless Flat 3


Airton's

STRAPLESS FLAT3 Lo Strapless Flat3 è una delle manovre più difficili che ho chiuso lo scorso anno. Mi stavo allenando in Australia, durante la Merimbula Classici, e c’erano due ragazzi che si allenavano nel freestyle per competere nelle gare del PKRA, e alcuni provavano il Flat3 con il twin tip, e ho pensato di provarlo con la mia surfboard ;-P. Giuro, ho atterrato il primo tentatico, e nessuno ci poteva credere, è stato pazzesco, soprattutto essendo il primo tentativo! Da quel giorno ho continuato a provare ogni giorno, cercando di andare sempre più grosso, e sta diventando la mia manovra preferita, tanto che sto provando a fare il doppio ;-) … e lo sto per atterrare… Vi consiglio di provare… perché nulla è impossibile…


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Saba Rock - BVI

SABA ROCK - BVI

Testo Annabel van Westerop | Foto Owen Buggy Photography, Charlie Smith


CIRCA TRE ANNI FA, HO INCONTRATO QUALCUNO CHE SOSTENEVA DI POSSEDERE UN’ISOLA DELLE ISOLE VERGINI BRITANNICHE. “POSSEDERE UN’ISOLA? CHI POSSIEDE UN’ISOLA? BVI? IO NON SO NEMMENO DOVE SIA!” MI STAVO CHIEDENDO COME AVESSE FATTO… FINO A QUANDO HO FATTO UNA PICCOLA RICERCA. POCHI MESI PIÙ TARDI, QUESTA PERSONA È DIVENTATA IL MIO SPONSOR. DA QUEL GIORNO RAPPRESENTO UFFICIALMENTE UNA PICCOLA ISOLA SITUATA NEL CUORE DELLE ISOLE VERGINI BRITANNICHE, SABA ROCK.


176 TRIP

Saba Rock - BVI

I Caraibi sembrano una piccola area dove si può

visto lo sguardo del pilota su ciascuna delle sette

passare facilmente da un’isola all’altra. È vero il

ospiti, e molto attentamente ha deciso, dove ci

contrario. Fino a quando qualcuno non avrà l’idea

saremmo sedute, sulla base del nostro peso. Sì,

di creare una sorta di metropolitana sott’acqua o

hanno anche chiesto il mio peso al momento del

sistema di bus, (che forse ai pesci non piacerebbe

check-in. Mi sono stupita, ma almeno c’era una

molto), è piuttosto una seccatura andare da un

donna dietro il banco...

luogo all’altro. In ogni caso, un giorno, finalmente,

Dato che ero la più piccola a bordo, sono stata

sono stata in questa terra mistica che si compo-

scelta per sedermi accanto al pilota, tutto il volo

ne di oltre cinquanta isole e isolotti ed è molto

in prima fila. Come ci siamo diretti verso Virgin

ben nota tra i velisti. Semplicemente, sono rima-

Gorda, ho avuto la vista più bella possibile, con

sta senza parole, e non intendo solo per il vento,

tutte le piccole isole che lentamente comparivano

in questo caso.

attorno a noi. Da quel momento ero conquistata.

Tutto inizia con il viaggio per arrivarci. Potete vo-

Un po’ meno quando siamo atterrati sulla pista,

lare su Porto Rico, anche se ci sono altre opzio-

che era semplicemente una strada sterrata…

ni, come St. Martin. Nel mio caso sono partita da

Saba Rock si trova a North Sound, proprio tra Vir

Porto Rico sul più piccolo aereo mai visto. Il mio primo pensiero è stato come potesse starci la mia sacca. Mi è stato detto che sarebbe andata con un volo più grande di una compagnia aerea diversa a Tortola, l’isola principale, e poi con la barca fino all’isola dove mi trovavo, Virgin Gorda. Ha senso, giusto? Beh, questo non è stato nemmeno un problema, perché in questo caso meraviglioso, la mia attrezzatura era già rimasta bloccata per tutto il tragitto a Casablanca, ma questa è un’altra storia… Così, quando siamo arrivati all’aereo, ​​ ho



178 TRIP

Saba Rock - BVI


gin Gorda, Eustatia e Prickly Pear. Al riparo dalle altre isole, crea la zona del porto perfetto con acque tranquille, dove le barche a vela e yacht possono rimanere per la notte. E Saba? Ecco dove si va per l’happy hour! Tutti, con il suono dei loro motori, arrivano al molo per l’aperitivo! Servono anche alcuni dei migliori prodotti delle BVI, quindi è mai un problema a rimanere fino all’ora di cena. Una delle cose che preferisco delle BVI, è che tutti i trasporti sono in barca. Si può prendere un traghetto, o assicuratevi di avere una barca da soli per una settimana, per andare in giro da una spiaggia nascosta all’altra, o da un bar all’altro. Portate il vostro kite sulla barca e potete scoprire alcuni spot kite incontaminati e deserti. Il mio posto preferito per fare kite a BVI è Anegada. Questa è l’unica isola corallina nella zona, e l’acqua incredibilmente piatta. Anche quando si entra in acqua, rimane sempre poco profonda per almeno altre due miglia, creando il parco giochi kite più epico che mai. Come se il mio soggiorno non fosse ancora abbastanza fantasioso, abbiamo preso un elicottero per Anegada per un kitetrip divertente. Il local rider Cabrinha e proprietario della KiteSchool Charlie Smith si è unito a noi e al mio amico e sorprendente fotografo Owen Buggy, che era incaricato di cogliere l’attimo con la sua macchina fotografica. Mentre ci stavamo preparando a partire, mi è stato spiegato che, per ottenere buoni scatti, avremmo dovuto assolutamente volare senza porte. Oh... beh, allora. Nessun problema, suppongo? Così, non appena abbiamo lasciato il piccolo eliporto di Saba Rock, l’adrenalina ha cominciato a scorrere, così come il vento attorno alle nostre teste! Fare kite attorno Anegada è un’esperienza incredibile. In alcuni posti ci sono conchiglie vuote a creare delle montagnole in acqua. I pescatori gettano tutte le conchiglie lì ogni volta sono vuote, così sono tutte assieme nello stesso posto. È incredibile vedere tante splendide grandi conchiglie insieme in un’unica montagnola, più alta di me! Le BVI sono anche molto note per la vita di mare e in particolare dal lato “sharky”. Anegada è


180 TRIP

Saba Rock - BVI

sicuramente una delle mete preferite per queste creature, ed è il primo posto dove ne visto uno. Squali nutrice, squali limone, squali tigre, sono tutti lì. Fa sicuramente un po’ paura all’inizio, ma dato che ciò non impedirà mai di fare kite, li si accetta e li si rispetta. Il vento era assolutamente incredibile, quel giorno, e per fortuna ho potuto prendere in prestito i materiali da Charlie, poiché io ancora non avevo ricevuto il mio bagaglio. Abbiamo fatto un down wind sul lato più selvaggio dell’isola, dove per lo più, ho fatto kite all’interno del bellissimo reef e ha preso qualche onda qui e là. Non mi sono molto concentrata sul navigare quel giorno, stavo solo ammirando tutta la bellezza intorno a me. Abbiamo finito la session con un ottimo pranzo in un ristorante gradevole e semplice, non c’è molto turismo su Anegada. Poi è arrivato il momento di prendere l’elicottero e tornare a Saba Rock e abbiamo sorvolato Necker- e Eustatia- Island, con Virgin Gorda proprio di fronte a noi. A proposito di Necker Island... Non dimentichiamo quest’incredibile isola di Sir Richard Branson. Voglio dire, Anegada è bella, ma questa è un altro livello. Sono stata molto fortunata a visitare Necker un paio di volte, soprattutto durante gli



182 TRIP

Saba Rock - BVI

“potete scoprire alcu incontaminati e d


uni spot kite deserti”

eventi Maitai che si tengono lì con la mia amica Susi Mai e Bill Tai. Sir Richard ha fatto un lavoro incredibile per rendere quest’isola quasi completamente eco-friendly e con il lusso che ti fa stare tranquillo e allo stesso tempo ti fa sentire come si stesse vivendo in una sorta di sogno. Come potete vedere, è molto difficile da descrivere. Al vostro arrivo sarete accolti dai lemuri, che sono creature simili a scimmie che sono del Madagascar e molto minacciate. Tuttavia, a Necker sono felici e fanno un sacco di rumore per farsi conoscere. Fare kite di fronte all’isola è sorprendente e con un punto piatto all’interno della barriera e le onde sull’altro lato dell’isola ogni qualvolta lo swell colpisce. Sir Richard l’ha comprata prima di cominciare a fare kite… la fortuna a un livello inimmaginabile, direi! Così, dopo una settimana… era ora di tornare a casa. Il piccolo aereo mi aspettava di nuovo, ed essendo l’unico passeggero questa volta, ho chiuso gli occhi e immaginato che stavo rientrando sul mio jet privato. Ok bene, quasi, ma è stato molto bello di sicuro! E, come ogni volta che torno da BVI, pochi giorni dopo mi chiedo meravigliata... è veramente successo?


184 CONSIGLI

Come sistemare “pronta al collegamento” una barra a 4 cavi

COME SISTEMARE “PRONTA AL COLLEGAMENTO” UNA BARRA A 4 CAVI.

Nell’estate 2012 ho trascorso alcuni mesi in Sardegna, che bell’ isola! In quel periodo sono stato in giro con un ragazzo del posto, giovane e compagno di team, Sandro Pisu. Quando la nostra amicizia è diventata più stretta, mi ha mostrato il suo modo per sistemare i cavi della sua barra. Da quel momento, ho sempre fatto la barra in quella maniera, risparmiando un sacco di tempo, spesso sono l’ultima persona a gonfiare il kite, ma il primo a entrare in acqua… intelligente, uh!? All’inizio è necessario arrotolare le linee attorno alla barra, arrivando il più possibile vicino all’ala, ma senza scollegarle. Poi s’inizia prendendo le front, e le si fermano sul pollice, con una bocca di lupo. Poi si passa alle back, una alla volta e le si fa passare nel passante creato dalle front, la sinistra entra da sinistra e attraversa prima la front di sinistra, la destra, viceversa. Ora, stringere i nodi. Tutto quello che dovete fare ora è avvolgere l’ultima parte delle linee attorno alla barra e fermarle. Mentre si sta facendo, è molto importante evitare che le linee rotolino o si girino perché questo rovinerebbe l ‘intera procedura. Il mio consiglio è, dopo aver serrato i nodi, basta metterli in bocca e tenerli con i denti mentre avvolgete le linee attorno alla barra (questa foto manca per motivi di decenza del fotografo :-D) “.

Testo Matchu Lopes Almeida | Foto Axel Reese/reemedia


CONSIGLI DI MATCHU LOPES ALMEIDA

1

2

3

4

5

6


186 ITW

Ariel Corniel a Maui

ARIEL CORNIEL A MAUI testo Courtesy Naish Kiteboarding Foto Quincy Dein



188 ITW

Ariel Corniel a Maui

D: Ariel, questa è la tua prima volta a Maui.

D: Hai notato qualche stile o manovra più popo-

Come hai trovato le condizioni qui, rispetto a

lare a Maui rispetto alle altre parti del mondo?

casa tua?

A: No, non ho notato manovre specifiche, ma poi-

A: Io sono di Cabarete, Repubblica Dominicana.

ché il wave riding è lo stile più popolare, ho di cer-

Rispetto a Cabarete, che ha condizioni con mare

to visto qui più wave riders che negli altri posti.

piuttosto calmo, a Maui ho trovato molte più onde e vento molto forte.

D: Come hai iniziato a fare kite? A: Sono cresciuto vicino alla spiaggia e vedendo

D: Cosa ti è piaciuto di più nel fare kite a Maui?

la gente fare kite, mi sono sempre più interessato

A: La grande comunità. Mi sono subito sentito un

a questo sport. Ho poi voluto sperimentare con

po’ come a casa.

un aquilone in body drag. Quando alcuni dei miei amici hanno iniziato, ho cominciato seguendo

D: Dove ti piacerebbe fare kite nel mondo e per-

loro e poi è iniziato tutto…

ché? A: Devo dire che il mio posto preferito è la mia

D: Dopo aver iniziato a fare kite, che cosa ti ha

città natale, Cabarete. Lì ci sono la mia famiglia

spinto alle gare e a diventare un professionista?

e tanti amici e mi piace sempre tornare a casa.

A: In giovane età, mi sono sempre ispirato a kite-

Arrivare e uscire in mare con gli amici, negli spot

surfers professionisti, e volevo raggiungere il loro

in cui ho iniziato anni fa, è sempre una bella sen-

livello. Ho avuto il sostegno di persone che han-

sazione. Inoltre, le condizioni di Cabarete sono

no visto il mio talento e mi hanno incoraggiato a

ottime, con un buon vento e mare trasparente e

continuare. Le mie prime sono state quelle locali

calmo.

a Cabarete e, dopo aver partecipato a queste, ho guadagnato più esperienza e più motivazione per

D: Hai visto una differenza nel mondo kite? In

diventare un professionista.

cosa pensi che l’ambiente del kiteboarding qui a Maui, si differenzi di più da quello di Cabarete?

D: Segui un tipo di allenamento particolare per

A: Proprio come a Cabarete, Maui ha belle spiag-

tenerti in forma ​​ per il kite?

ge, clima caldo, e una grande comunità di kitebo-

A: Sì, ho un personal trainer che mi segue e mi

arders. Penso che la differenza più grande sia che

alleno tutti i giorni.

si fa più wave riding a Maui rispetto al freestyle che si pratica di più a Cabarete. Le Hawaii hanno

D: È difficile rimanere in forma, mentre si va da

una forte cultura surf e credo che questo abbia

una parte all’altra del mondo?

molta influenza sulle persone, che sono forte-

A: Sì, è sicuramente impegnativo mantenersi in

mente legate al mondo surf. E, naturalmente, le

forma viaggiando tanto, ma ho sempre trovato

condizioni sono favolose.

tempo per il mio allenamento quotidiano, o per una corsa o un po’ di palestra.


“MI SONO SUBITO SENTITO UN PO’ COME A CASA”


190 ITW

Ariel Corniel a Maui

“MAUI HA BELLE SPIAGGE, CLIMA CALDO, E UNA GRANDE COMUNITÀ DI KITEBOARDERS”


D: Come hai visto il cambiamento dello sport da quando hai iniziato? Il tuo stile è cambiato? A: Si certo. Sempre più persone in tutto il mondo praticano kiteboarding e così lo sport è molto sviluppato adesso. È migliorato tutto l’ambiente attorno e quindi anche il livello, è questo che mi ha permesso di spingere ancora di più e far progredire il mio stile di riding. D: Dove pensi arriverà lo sport nei prossimi anni? Come ti piacerebbe che evolvesse? A: Sicuramente continuerà a progredire e il livello ad aumentare. Le nuove generazioni di riders sono sulla nostra strada e sarà sempre più difficile mantenere le posizioni al vertice. D: Com’è stata la tua esperienza durante questo viaggio, e il legame con il team? A: Naish si prende tanta cura dei propri riders e Maui è stata un’esperienza straordinaria. È stato bello trascorrere del tempo insieme con il team e ci siamo divertiti tantissimo. D: C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere riguardo la tua esperienza a Maui? A: È stato un viaggio incredibile e una grande esperienza per me. L’isola è poi bellissima e le condizioni fantastiche durante tutto il soggiorno, mi sono trovato benissimo. D: Hai una citazione preferita, un libro o un film che riassumono il tuo atteggiamento sulla vita e/o sul kite? A: Il mio libro preferito si chiama… “Il limite”.


192 FREESTYLE MOVES Tail Grab Back to Blind

FR

T

Il Back to Blind con airpass è da anni una delle manovre base del freestyle nel kite, quindi un back to blind, o backroll con backside 180, ma con il passaggio della barra in aria! Qui vi faccio vedere una variante con un gran particolare, ma la base della manovra è sempre quella!


REESTYLE MOVES

TAIL GRAB BACK TO BLIND ALBERTO RONDINA


194 FREESTYLE MOVES Tail grab back to blind

TAIL GRAB BACK TO BLIND

Rispetto al classico back to

Mando la testa indietro, per cer-

care il tail della tavola. Per fare

blind, dove la rotazione in back

care di mandare le gambe più in

questo piego la gamba poste-

è più orizzontale o piatta, per

alto e invertirmi di più.

riore per arrivare meglio a grab-

fare bene questo grab, cerco di essere più invertito, quindi:

bare la tavola. Quando mi sento bene invertito e il tiro del kite incomincia

Mentre grabbo, incomincio il

Stacco deciso, poppo forte e

a mollare (raggiunge il punto

backside 180, quindi giro la te-

incomincio subito la rotazione

morto), allora stacco la mano

sta nel verso opposto, e inco-

back.

dietro dalla barra e vado a cer-

mincio a ruotare tutto il corpo


portandomi la barra prima al

Sto pronto ad ammortizzare

fianco e poi dietro la schiena.

l’atterraggio, quindi piego le gambe e atterro di lasco!

Quando sento che la barra è arrivata nella posizione giusta, allora lascio il grab e vado a prendere la barra con l’altra mano!

CIAO! ALBY


196 FREESTYLE MOVES Tail Grab KGB

FREESTYLE MOVES

TAIL GRAB Il KGB, che come voi sapete, è un backroll con backside 360, ha semplicemente un 180 in più alla fine della rotazione rispetto al Back to Blind. Per riuscire ad aggiungerci questo extra 180, bisognerà andare leggermente più in alto o girare molto più veloci, o entrambi!

Testo Alberto Rondina | Foto Roberta Pala


B KGB

ALBERTO RONDINA


198 FREESTYLE MOVES Tail Grab KGB

TAIL GRAB KGB

Stacca deciso in back, manda il

Piega la gamba dietro e lascia

Porta la barra al fianco e poi

nose della tavola verso il vento.

la mano posteriore per andare a

dietro la schiena

grabbare il tail della tavola. Lascia il grab e vai a prendere la

Spingi forte con la testa indietro per andare piĂš invertito e quin-

Gira la testa nel senso opposto

barra dietro la schiena, pensan-

di riuscire meglio a grabbare la

di rotazione, aiutati anche con

do di non bloccarti ma di conti-

tavola.

la mano che grabba a girare la

nuare a ruotare.

tavola nel senso opposto e cosĂŹ far ruotare tutto il corpo.


Aggiungi l’ultimo 180 per atter-

Consigli:

la gamba posteriore. Dopo di

rare heelside, per farlo aiutati

Non andate a grabbare per for-

che, più tempo riuscite a grab-

andando a mettere entrambi le

za all’inizio, incominciate facen-

bare e più la manovra diventerà

mani sulla barra.

do fare al braccio che lasciate

COOL e prenderà più punti…

dalla barra, un giro più lento,

quindi forza e coraggio!

magari con il braccio disteso.

Andate a provare e fatemi sa-

Poi incomincerete a toccare la

pere come va! ;)

tavola, mi raccomando, se non ci arrivate, basta piegare di più

CIAO! ALBY


200 TECNICA Airstyle - il Ritorno alle origini

AIR STYLE il Ritorno alle origini

Dopo anni di Wakestyle e di manovre a bassa

quota ritorna l'Airstyle... saltare sempre pi첫 alti, restare in volo il pi첫 a lungo possibile, togliersi la tavola in volo e altro ancora, una disciplina che sta rinascendo e riavanzando davvero rapidamente e conquistando sempre pi첫 seguaci in tutto il mondo.

Testo Renato Casati | Foto Nicola Meotti



202 TECNICA Airstyle - il Ritorno alle origini

Tutto nacque dall'Airstyle... agli

Poi tutto purtroppo cambiò e si

mana per scappare dalla jungla

inizi il kitesurf era questo…

decise di scimmiottare un “dejà

cittadina e provare a divertirsi,

Era il 2001 e facevo il giudice al

vu” come il Wakeboard Style, in

rigorosamente

PKRA di Fuerteventura. Erano i

nome della maggiore difficoltà

cendo qualche bolina e tentan-

tempi di Adam Koch che a Sota-

tecnica. E, a parte il fatto che

do qualche saltino, e chi spende

vento con 40 nodi saltò in gara

non so quanti degli attuali cam-

è il quarantenne medio, che ha

facendo 8 rotazioni grabbate in

pioni, saprebbe fare 8 rotazioni

bisogno di identificarsi e di so-

front ad altezza siderale. Erano

a 15 metri, sicuramente l'altez-

gnare di poter realizzare anche

i tempi di Flash Austin che vo-

za dei salti scese sempre più,

lui qualche salto e qualche ro-

lava sopra i gabbiani e di Mark

manovre velocissime, a bassa

tazione ad altezza crescente e

Shinn che cominciava a togliersi

quota, e sempre più tecniche.

senza farsi male! Questo è il RE-

sempre la tavola ad ogni salto

Piace sicuramente ai ragazzini,

ALE punto di arrivo della mag-

e a creare combinazioni di salti

che però non spendono. Pia-

gior parte dei praticanti, che si

nuovi, sempre rigorosamente al

ce sicuramente meno alle tv

accontenta di uscire con l'amico

di sopra dei 10 metri di altezza.

perché per tutti è ben diverso

e di saltargli di fianco più alto di

Simone Vannucci, stilosissimo

vedere un salto semplice a 20

lui per sfotterlo poi in spiaggia,

rider italico, con vento forte,

metri e un altro a due metri, in-

questo lo gratifica, lo fa sogna-

dava filo da torcere a chiunque,

casinatissimo. Piace meno alla

re di saltare più alto ancora e

volando sopra le linee degli al-

stragrande maggioranza della

lo spinge a comprare il kite più

tri aquiloni in gara, erano tempi

base praticante amatoriale che

performante.

mitici dei pionieri, unici, irripeti-

non si identifica più in uno sport

bili. La gente gremiva le tribune

dove ad ogni manovra ci lasci la

e a ogni salto urlava con since-

spalla o il ginocchio, se non hai

ra ammirazione, e gli “Oohhh”

15 anni e sei fatto di gomma...

si sprecavano. Eurosport trasmetteva le sintesi delle gare e

Pensiamoci bene, il 90% di

chiunque s'imbattesse facendo

chi pratica, penso a quello che

zapping in quelle scene di uo-

vedo ai laghi il sabato e la do-

mini volanti, ne restava inevita-

menica, è composto da chi ha,

bilmente rapito ed affascinato.

se va bene, un giorno alla setti-

attaccato, fa-


Oggi, fortunatamente, tutto sta

AirStyle o Big Air è sinonimo di

della velocità su campi di gara

rinascendo, grazie anche a ma-

volare, hangtime, varietà, show,

piattissimi.

nifestazioni come la Red Bull

stile… rigorosamente aggancia-

Straplesse Style è usare il surfi-

King of the Air, la Red Bull Me-

ti.

no per far ogni tipo di manovra,

galoop Challenge e le tappe di

WaveStyle è surfare, onda dopo

rigorosamente senza straps

Big Air all’interno del VKWC.

onda, spaccare il lip e carvare aggressivamente il bottom.

Sono tutte facce della stessa

I produttori di kite hanno rico-

FreeStyle è libertà, far tutto

medaglia, con target precisi, at-

minciato a produrre kite con

quello che passa per la testa, no

trezzature specifiche, ma l'uni-

caratteristiche di maggior lift e

stress e free minds.

ca comune voglia di condividere

hangtime. Ne è la prova, il fat-

WakeStyle é uguale a handle

gli spazi all'aria aperta e di fare

to che nei loro video pubblicitari

pass, manovre in potenza, ag-

movimento. Questo dovrebbe

hanno cominciato a ricomparire

gressività allo stato puro

essere il senso unico e finale

i board off e altre manovre ad

Race Style è competere su linee

del nostro sport, con innegabili

alta quota “strictly hooked”, da

e traiettorie di gara precise e

vantaggi per tutti.

tempo assolutamente banditis-

velocissime

sime...

Speed Style è cercare il limite


204 TECNICA Airstyle - il Ritorno alle origini

COME INIZIARE ed evolvere ra-

(Styles), e sono ottimizzate per

usavano anche i 40 metri. Sen-

pidamente

la specifica specialità per cui

za troppi eccessi comunque un

L'immediatezza dell'Airstyle è

sono state progettate. Per fare

27-33 metri è sicuramente una

primordiale, chiunque sappia

i primi salti vanno ovviamente

misura suggeribile e facilmente

fare i primi saltini a qualunque

bene tutti i tipi di kite, giacché

ottenibile acquistando gli “ex-

altezza, può cominciare a fare le

all'inizio, l'esigenza è di auto-

tension lines kit” che sono del-

prime manovre ed evolvere ra-

matizzare i movimenti del salto.

le semplici linee di prolunga di

pidamente. C'è in commercio un

Poi, una volta che vi sentirete

5-7-10 metri, da aggiungere e ri-

DVD di Toby Brauer, “Air Style-

sicuri e vorrete osare maggior-

muovere rapidamente alle linee

666 Tricks Stricly hooked”, ac-

mente dovrete assolutamente

che già possedete.

quistabile anche su Vimeo, che

acquistare un kite che “salta”

è un po' la “bibbia” di chiunque

e che vi fa galleggiare in volo...

GESTIRE LA SOVRAINVELATU-

sia interessato ad evolvere nel-

Quindi, se volete davvero vola-

RA

la specialità. Si segue una pre-

re alti, non potrete usare il kite

Per saltare veramente alto biso-

cisa progressione tecnica, par-

da Wave ereditato a prezzo di

gna essere sovrainvelati! Ovvia-

tendo dalle basi e avanzando

sconto e che tra l'altro non vi

mente, più si riesce a gestire la

velocemente, trick dopo trick,

verrà nemmeno utile per far la

sovrainvelatura, e maggiormen-

credetemi è un DVD pazzesco,

gara di bolina contro il vostro

te si otterranno risultati strabi-

ben organizzato, e utilissimo

amico, che ha imparato l'altro

lianti di hang time. La qual cosa

per qualunque livello di rider. I

ieri, ma che bolina più di voi

la si ottiene assolutamente per

principi imprescindibili per sal-

perché ha un kite da Race per

gradi, e con tanta esperienza, e

tare sempre più in alto e con

le mani.

progressivamente con il maggior livello raggiunto, uscita

tricks sempre diversi, li trovate nel DVD, ma alcune considera-

LINEE LUNGHE

dopo uscita. Bisogna saper pa-

zioni utili e valide per tutti sono

Le esigenze del wave e wake

droneggiare perfettamente la

basilari:

style hanno negli anni fatto

finestra di volo, soprattutto nel-

scendere progressivamente la

le zone basse, tenendo il kite a

lunghezza linee intorno ai 18-

livello dell'acqua per la maggior

23 metri, come standard nelle

parte dell'uscita e farlo salire a

KITE ADATTO

barre. Significa avere una fine-

livelli superiori solo per saltare.

Le differenze prestazionali fra

stra di volo abbastanza piccola,

L'errore comune di chi inizia, è

i diversi tipi di kite sono oggi

con minor potenza teorica da

non aver la capacità tecnica per

molto nette. Ogni produttore

verticalizzare per l'ascesa del

gestire la sovrainvelatura, il che,

possiede un catalogo con di-

kite, e quindi minor altezza di

tra l'altro, è addirittura contro-

versi tipi di ali, che seguono le

salita sul salto e minor tempo di

producente allo scopo prefis-

diverse filosofie di utilizzo finale

volo. Nelle gare di hang time si

sato, perché i salti usciranno


inevitabilmente troppo lunghi

di board off e di manovre.

sull'acquisto del vostro nuovo kite da “salto in alto”...

e bassi, perché non si riuscirà a “tenere” il bordo della tavola in

MISURARE LE PERFORMANCE

fase di caricamento pre-salto,

(WOO-OOOOOO!)

Si è organizzato quindi un TEST

quindi si salterà lunghi sotto le

Chi ambisce a organizzare sfide

COMPARATIVO, a parità di valo-

linee del kite, con inevitabile ca-

con gli amici, ha oggi a disposi-

ri ovviamente (misura di ala, in-

duta e problematica ripartenza

zione un formidabile strumento

tensità e angolo del vento, nu-

del kite... ATTENZIONE, quindi,

tecnico, il WOO! Si tratta di un

mero dei salti, livello del rider)

ricordate che la potenza è nulla

piccolissimo trasmettitore Blue-

e si è voluto misurare tramite

senza controllo, più sarete so-

tooth, da applicare sulla tavola,

WOO i 5 migliori salti di ogni

vrainvelati e più aumenteranno

che registra per tutta la session,

sessione per ogni ala estrapo-

le probabilità di farvi male se

l'altezza di ogni singolo salto e il

lando, classificando e somman-

non sarete in grado di saperla

tempo di volo (hangtime). Poi si

do i valori più elevati di altezza

gestire correttamente.

esce dall'acqua, si trasmettono

e di tempo di volo e stilando

i dati in bluetooth sul cellulare,

quindi la classifica finale... Nel

TAVOLA PICCOLA

e si guarda chi ha fatto la mi-

prossimo numero i dettagli e il

Quando l'ala tira davvero tanto,

glior performance della giorna-

report completo con le modalità

e si vuole raggiungere la veloci-

ta fra tutti gli amici. Semplice,

di misurazione dei test.

tà più alta per salire il più possi-

potente, utile e rivoluzionario!

bile, è indubbio che una tavola

Basta davvero poco per decre-

Nel frattempo… cominciate ad

“piccola” sotto i piedi aiuti pa-

tare il migliore della giornata fra

allenarvi! ;-)

recchio. Si arriva a un punto che

il gruppo di amici. E si può pub-

meno roba si ha sotto i piedi e

blicare il risultato sui vari web

meglio è. Quindi, un bidirezio-

social e addirittura far parte di

nale di 125x35, oppuie 120x32

una classifica per singoli spot e

ad esempio, è una misura un po'

di una mondiale.

“strana” oggi , in cui per diversi motivi, le tavole si sono allungate e allargate anno dopo anno e un 142x38 è da considerarsi

TEST!

oramai quasi uno “standard”.

Abbiamo quindi deciso, in reda-

Eppure un bidi “tirato” può es-

zione, di fare alcuni test, con le

sere da considerare seriamente

ditte che hanno voluto aderire,

per chi arriva a voler il massi-

sugli aquiloni ora in commercio,

mo. Tra l'altro più è piccola e più

che eccellono in questa specia-

sarà leggera è gestibile in fase

lità, per consigliarvi al meglio

Renato “DrKite” Casati Responsabile tecnico Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice ed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni. Vive fra lago di Como e Sardegna ma sverna fra le onde Capoverdiane.


Una passione senza limite per creare la migliore piattaforma digitale dedicata al Kite Kitesoul è un universo media fatto da kiters per i kiters, costituito dal nostro sito web, dalla rivista bimestrale digitale sfogliabile online, dalla una forte presenza nei social networks e da un canale video che farà conoscere i protagonisti di questo sport e che farà “toccare” virtualmente le novità di prodotto al grande pubblico. La nostra missione è creare valore, per i lettori e per gli inserzionisti, attraverso una piattaforma media digitale dedicata esclusivamente al kite, raggiungibile con ogni tipo di device ed in grado

di raccogliere tutti gli appassionati del settore per condividere notizie, video, competizioni, eventi, test dei materiali, interviste, viaggi, spot guide, contests, momenti di aggregazione e tutto ciò che rende grande questo sport e chi lo pratica. Abbiamo grandi novità e stiamo lavorando a pieno regime, ma solo insieme a voi ed al vostro supporto saremo finalmente in grado di regalare al movimento kite Italiano la vetrina che merita. La Redazione di Kitesoul Magazine e kitesoul.com

Per informazioni o suggerimenti contattateci all’indirizzo info@kitesoul.com Per la pubblicità sul magazine o sul nostro sito adv@kitesoul.com non perdete il prossimo numero OTTOBRE - NOVEMBRE in uscita il 2 OTTOBRE 2015


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