CORTINA TOPic

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COVER�STORY LA�LEGGENDA DEI�MONTI�PALLIDI

QUOTE ROSA LA�MONTAGNA �SEMPRE�PI�DONNA

BIKE GOLF RUGBY

SIETE�PRONTI� PER�UNA�VACANZA ATTIVA?

VIS�À�VIS MAURO�CORONA ERRI�DE�LUCA

HANNO�SCRITTO�PER�NOI LORENZO�CAPELLINI LUCA�CASTALDINI FRANCESCA�GRIMALDI SERGIO�MAGGIO GIOVANNI�MORZENTI CARLO�E�MARINA�RIPA�DI�MEANA GIOVANNA�ZUCCONI

NUMERO CINQUE E S T A T E � � � � �




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Editoriale di Stefano Illing

attualità

INNANZITUTTO Il punto di Andrea Franceschi e Giovanni Morzenti Cortina 2015 / Un'avventura non ancora conclusa FATTI&PERSONE La montagna è donna / Quote rosa di Chiara Caliceti SENZA CONFINI Alpini sul Falzarego / A scuola di vita di Massimo Spampani

miti e riti

COVER STORY Lusor de Luna / I Monti Pallidi a teatro di Gianpaolo Brusini PASSIONI Coppa d'Oro delle Dolomiti / Donne al volante di Savina Confaloni, Laura Confalonieri, Francesca Grimaldi V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) A tu per tu con Daniela Bertagnin Benetton / Nelle mie corde di Paolo Tassi

affinità elettive

PRIMO PIANO Le grandi mostre dell'estate / Accadde a Cortina di Lorenzo Capellini, Giosetta Fioroni, Raffaele La Capria, Carlo e Marina Ripa di Meana COSì VICINO COSì LONTANO Blu Diamond / Al settimo cielo

cultura e natura

NATURA&CULTURA Erri De Luca e Mauro Corona / Vis-à-vis in croda di Andrea Gris L'attimo di Stefano Zardini ALTRI MONDI Una stagione da scoprire / Atmosfere d'autunno di Alessandra Segafreddo ALTRI MONDI / 2 Primo raduno nazionale dei Vigili del Fuoco / Cortina s'infiamma TRADIZIONE Tremui / Dillo con un fiore di Ennio Rossignoli (BLOCK) NOTES Musica in montagna / Chiudi gli occhi di Ilaria Mancino



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moda e modi

OLTRE LO SPORT/1 Mountain bike / Stile libero di Sergio Maggio OLTRE LO SPORT / 2 Golf / A passo di swing di Cristina Palmiotto OLTRE LO SPORT / 3 Rugby / Codice d'onore di Luca Castaldini OLTRE LO SPORT / 4 Fiorentina / Piccoli campioni crescono di Claudia Quattrone

rubriche

PLAY Link1/Link2 di Giacomo Fasola SALVA CON NOME Vivi l'estate a cura di Cristina Palmiotto CLOSE UP Il nostro album a cura di Lucia Portesi LIBRI Sulla scia della leggenda di Giovanna Zucconi PIANTIAMOLA Calendula officinalis di Annette Gottmann FOCUS ESTATE In otio stat virtus a cura di Lucia Portesi PREVIEW Una finestra sull'inverno a cura di Marianne Moretti-Adimari e Maria Grazia Soravia

Cortina Top Friends Il circuito di distribuzione di CORTINA.TOPic

Foto di copertina di Stefano Zardini

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Editorial

current affairs FIRST AND FOREMOST Points of view An adventure that is not yet over FACTS&PEOPLE Female quotas NO BORDERS The school of life

myths and rites

COVER STORY The stuff of dreams PASSIONS Women at the wheel V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) In my element

special affinities IN THE FOREGROUND It happened at Cortina SO CLOSE SO FAR In seventh heaven

culture and nature NATURE&CULTURE Face to face The moment OTHER WORLDS/1 Autumn atmosphere OTHER WORLDS/2 Cortina's emotions are set ablaze TRADITION Say it with a flower NOTES Let's close the eyes

fashion and trends MORE THAN SPORT/1 Freestyle MORE THAN SPORT/2 At swing pace MORE THAN SPORT/3 Code of honor MORE THAN SPORT/4 Budding champions

features

PLAY SAVE AS CLOSE UP BOOKS LET'S PLANT IT FOCUS SUMMER PREVIEW WINTER Cortina Top Friends



Luca Castaldini

Giacomo Fasola

Parmigiano, 37 anni, lavora a Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport. Ama molto, anzi, moltissimo il rugby, il suo ambiente, la sua gente, le sue regole e l’idea che, giocandolo, si possa imparare l’inutilità dell’inganno. Ama però molto di più la sua piccola Giulia, che a quattro anni chiama il rugby “rebig” e davanti agli inni e all’haka sembra quasi rapita.

27 anni, cresciuto a due passi dal Lario e altrettanti dalla Svizzera, ha scritto le prime brevi sulla Provincia di Como. Dal 2008 lavora per Style, il mensile del Corriere della Sera, dove ogni mese segnala ai lettori eventi imperdibili e oggetti improbabili (vedi la rubrica Link giocattoli). Con gli sci e la tavola da snowboard, ha percorso le Dolomiti in lungo e in largo. Si ripromette di farlo anche in bici e a piedi, con la maglia da rugby e la borraccia colorata, come nelle pagine 18 e 19.

Gianpaolo Brusini

Savina Confaloni

Giosetta Fioroni

Lorenzo Capellini

Laura Confalonieri

Annette Gottmann

Tossicologo, responsabile scientifico della Comunità di San Patrignano, da oltre dieci anni si occupa di comunicazione e drammaturgia. La scrittura, inizialmente indirizzata alla divulgazione scientifica, è stata poi trasposta sul piano cinematografico e teatrale, soprattutto verso temi di interesse sociale. Nell’anno in corso sono due i suoi spettacoli rappresentati in decine di teatri italiani: Ragazzi Permale e Fughe da Fermi.

Genovese, inizia l’attività di fotografo nel 1958 a Londra collaborando anche con la Rai. Reportagista dall’Africa, dal Brasile, dal Messico e Cuba, tornato nel 1968 in Italia, focalizza il suo obiettivo soprattutto sugli artisti. Dal 1974 al 1986 è a Venezia come fotografo della Biennale. Tra le tante mostre si ricordano la personale al Centre Pompidou di Parigi e quella allestita presso l’Università di New York. Ha lavorato anche nella fotografia industriale, nella moda, nell'architettura e nell’arredamento.

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Eclettica e versatile nel lavoro come nella vita: una laurea in Lingue e letterature straniere, un diploma al Conservatorio in pianoforte, anni di studio tra Londra, Vienna e Monaco di Baviera, e una grande passione per le auto storiche. Si divide tra programmi televisivi su Sky come Nate Ieri, A qualcuno piace classico, Ritorno al futuro, Porsche Live, Nuvolari Studio Live, Fly and Drive, America, e collaborazioni con prestigiose testate nazionali, come la Repubblica-Affari e Finanza e Il Tempo.

È capitata nel mondo delle automobili per caso e ci lavora stabilmente da 14 anni come giornalista di Quattroruote. Ancor più fortuito è stato il suo incontro con le auto d’epoca che però ha scatenato una grande passione. È portacolori di Alfa Romeo, con cui ha disputato, oltre alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, molte altre gare di auto storiche, conquistando, insieme alla driver Francesca Grimaldi, diverse Coppe delle Dame.

Pittrice allieva di Toti Scialoja all'Accademia di Belle arti di Roma, è l'unica donna, negli anni Sessanta, a far parte della Scuola di Piazza del Popolo con Tano Festa, Mario Schifano e Franco Angeli. Nel 1956 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia; oggi le sue opere sono nei principali musei italiani. Ha collaborato con diversi scrittori e ha illustrato decine di libri, pubblicato poesie, fiabe, memorie, ceramiche, fotografie, pitture e sculture.

Nata a Francoforte, nel 1992 si diploma come Maestra fiorista presso la scuola di D-Gruenberg, iniziando l’attività di insegnante con dimostrazioni, seminari e showroom in Italia, Germania, Austria e Svizzera. Stabilmente in Italia dal 1997, sei anni fa, progetta e realizza a Cortina d’Ampezzo l’Officina delle Piante: un piccolo paradiso dove tiene corsi di coltivazione di erbe medicinali, addobbi, arredi e visite guidate. Fiera madre di tre figlie, è specializzata in arte floreale con piante medicinali.



Francesca Grimaldi

Ilaria Mancino

Raffaele La Capria

Giovanni Morzenti

Sergio Maggio

Carlo Ripa di Meana

Da molti anni si affaccia nelle case degli italiani come conduttrice Rai del Tg1. Responsabile della rubrica motori, è anche inviato speciale per la redazione economico-sindacale. Interprete parlamentare e giornalista professionista, si è specializzata in giornalismo all'Università di Berkeley, California.

Scrittore e sceneggiatore ma laureato in giurisprudenza, collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera, è condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti e autore di radiodrammi per la Rai. È stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970). Nel 2001 ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera e nel 2002 il Premio Chiara. Più recentemente, ha collaborato con Giulio Perrone Editore.

In Condé Nast dall’ormai lontano 1982, Sergio Maggio può essere definito una delle memorie storiche della parte milanese del celebre gruppo editoriale. Fa parte della redazione attualità de L’Uomo Vogue dai primi anni Novanta e ha vissuto i vari passaggi e mutamenti della rivista attraverso ben quattro direttori, dai tempi epici di Cristina Brigidini sino all'attuale, carismatica guida di Franca Sozzani. Oggi coordina, in particolare, i settori sport, motori e hi-tech.

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Musicista e giornalista di studi classici, si laurea in giurisprudenza e si diploma in canto con specializzazione in musica da camera. Come giornalista, ha collaborato con diverse case editrici (Condé Nast, Mondatori e Rusconi) con articoli di musica, viaggi, attualità. Si occupa di ambienti sonori, inquinamento acustico e sound design.

Marina Ripa di Meana

«Una donna uragano», come l’ha definita il marito Carlo in un’intervista, una natura incendiaria. Marina Elide Punturieri, si sposa nel 1961 con Alessandro Lante della Rovere, da cui avrà la figlia Lucrezia. Negli anni Settanta è protagonista di una tormentata relazione sentimentale con il pittore Franco Angeli. Nel 1982 si sposa con Carlo Ripa di Meana. Da personaggio pubblico, spesso opinionista televisiva, amica di intellettuali e scrittori come Moravia e Parise, è conosciuta per il suo carattere esuberante e anticonformista, totalmente libero da schemi e pregiudizi.

Classe 1950, fu presidente del Comitato Alpi Occidentali dal 1996 al 2000 e oggi è dirigente d’azienda. Nel 2007 è stato eletto alla guida della Federazione italiana sport invernali e confermato nella medesima carica durante l’assemblea elettiva svoltasi nello scorso mese di aprile a Torino.

Politico e ambientalista, negli anni Cinquanta, dirige a Praga la rivista World Student News, divenendo poi redattore per la Rizzoli. Dal 1974 al 1978 viene eletto presidente della Biennale di Venezia. Deputato socialista al Parlamento europeo agli inizi degli anni Ottanta, dal 1985 al 1992 è commissario europeo alla Cultura e all’ambiente e nell’anno successivo ministro dell’Ambiente nel governo Amato e deputato europeo Verde fino al giugno 1999. Nel 1982 sposa Marina Punturieri e la sua vita non sarà più la stessa…

Giovanna Zucconi

Giornalista culturale, ha lavorato e lavora per La Stampa e l'Espresso, e per alcune radio, come Sumo e Radio2 Rai. Collabora a numerose trasmissioni televisive tra le quali: Pickwick con Alessandro Baricco, Diritto di replica, Gargantua, Che tempo che fa. Ha abitato a Cortina.



Registrazione al Tribunale di Belluno n. 04/08 del 23 maggio 2008

Direttore editoriale Stefano Illing Direttore onorario Lamberto Sechi Direttore responsabile Chiara Caliceti Supervisione creativa, foto e testi Stefano Zardini

Cortina d’Ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the Alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni Alpine.

Redazione centrale media.cortina@dolomiti.org Cortina Turismo Coordinamento di redazione: Eleonora Alverà Hanno collaborato: Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Marianne Moretti-Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini Omnia Relations Coordinamento di redazione: Cristina Palmiotto, Lucia Portesi Hanno collaborato a questo numero Testi Gianpaolo Brusini, Lorenzo Capellini, Luca Castaldini, Savina Confaloni, Laura Confalonieri, Giacomo Fasola, Giosetta Fioroni, Andrea Franceschi, Annette Gottmann, Francesca Grimaldi, Andrea Gris, Raffaele La Capria, Sergio Maggio, Ilaria Mancino, Giovanni Morzenti, Claudia Quattrone, Carlo Ripa di Meana, Marina Ripa di Meana, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Caterina Vagnozzi, Giovanna Zucconi Foto Ugo Bellò, Marco Bosa, Dino Colli, Abramo De Licio, Olga Donati, Tobias Eble, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina, Giacomo Pompanin, Marco Pregnolato, Tony Ramirez, Ettore Sottsass, Uli Stanciu Archivio Acf Fiorentina, Archivio Associazione Astronomica Cortina, Archivio Associazione Curling Cortina, Archivio Comando Truppe Alpine, Archivio Coppa d’Oro delle Dolomiti, Archivio Cortina Car Club, Archivio Cortina Snowkite Contest, Archivio Cortina Turismo, Diego-photo27, Archivio Festival e Accademia Dino Ciani, Archivio Foto Dak, Archivio Granfondo Dobbiaco-Cortina, Archivio Mediaplan, Archivio Polo Gold Cup Circuit, Archivio Soltel, Archivio Sportivi Ghiaccio Cortina, Archivio Yacht Club Cortina d'Ampezzo, Foto Zoom

è press-partner di Cortina Turismo.

Cortina.TOPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Copyright: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti. Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Chiuso in redazione il 6 luglio 2010.

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Archivio Fernanda Pivano, Archivio Storico Foto Zardini, Archivio Storico Paola Mazza Illustrazioni Diego Gabriele, Marco Innocenti Progetto grafico Kidstudio Communications – Firenze www.kidstudio.it – info@kidstudio.it Art direction Marco Innocenti, Luca Parenti

Traduzioni Kate Page, Hilary Wild Comitato promotore Andrea Franceschi Sindaco del Comune di Cortina d'Ampezzo Herbert Huber Assessore al Turismo del Comune di Cortina d'Ampezzo Enrico Ghezze Presidente Consorzio Impianti a Fune di Cortina Roberto Cardazzi Presidente Associazione Albergatori di Cortina d'Ampezzo Marco Siorpaes Presidente Seam Servizi Ampezzo Fabio Bernardi Presidente Scuola Sci Cortina Davide Gaspari Presidente Associazione Artigiani di Cortina d'Ampezzo Cinzia Ghedina Presidente Regole d'Ampezzo Luciano Bernardi Presidente Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina e delle Dolomiti Paolo Caldara Presidente Cooperativa di Cortina Enrico Valle Presidente Comitato Coppa del Mondo di Sci Nicola Bellodis Presidente Sestieri d'Ampezzo Igor Ghedina Presidente dello Sci Club Cortina Piergiorgio Cusinato Presidente Associazione Astronomica Cortina Nicola De Santis Presidente Gis Gestione Impianti Sportivi Cortina Michele Da Pozzo Direttore del Parco delle Dolomiti Cortina Turismo Proprietario ed editore Sede sociale Via Marconi, 15/b – 32043 Cortina d'Ampezzo tel. +39 0436 866252 – fax +39 0436 867448 cortina@dolomiti.org Stampa Grafica Veneta Spa Via Malcanton, 2 – 35010 Trebaseleghe (Padova) tel. +39 049 9319911 – fax +39 049 9385760 Pubblicità Cristiana Melis c.melis@dolomiti.org Gestione distribuzione circuito nazionale Valentina Ferri comunicazione@dolomiti.org



EDITORIALE

LA REGINA DELLE MONTAGNE di stefano illing

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ortina è donna? Cortina è totalmente immersa in quel vasto mondo di leggende preistoriche tramandate nei secoli e raccolte nel ciclo dei Monti Pallidi. Che l’anima delle Dolomiti sia femminile è evidente nella grazia del paesaggio e delle montagne, grazia che ha fatto nascere il mito della figlia del re della Luna. Ma Cortina è donna? È regina delle montagne che furono rivestite con il gomitolo luminoso creato con la luce dei raggi di Luna diventando così le Dolomiti. È confermata quindi la sua essenza femminile, almeno nel mito. Ma oggi e nel

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futuro? Cortina è natura, è fashion, è cultura. È incontri letterari, è festival di musica, arte, ricerca e offerta del bello e del raffinato nella vita. Il motore di tutto ciò sono sempre state le donne, nei secoli dei secoli. Oggi ancor di più con la crescita della presenza femminile, da protagoniste e da spettatrici, in ogni evento culturale, artistico o scientifico. Il mito della figlia del re della Luna non si è esaurito, si stanno filando nuovi gomitoli di luce che progressivamente rendono più dolci e femminili i nostri paesaggi emotivi. Sì, Cortina è donna.

ThE QUEEN OF ThE MOUNTAiNs Is Cortina a woman? Cortina is entirely immersed in the vast world of prehistoric legends that has given us today’s Dolomites, the Pale Mountains. The soul of the Dolomites is obviously feminine and is evident in its graceful landscape and mountains But is Cortina really a woman? Bathed in a ball of bright moonlight, and thanks to the myth of the Princess of the Moon, the Dolomites took from and thus was born the Queen of the Dolomites. The essence of woman is confirmed, at least in mythology. What about today and in the future? Cortina is nature, fashion, culture – literary events, festivals of music, art, research and an abundance of refined beauty and life – all of which come from the power of women past, present and future. Today, more than ever, women are leaders in all fields of endeavour, on stage and as spectators in any event, be it cultural, artistic or scientific. And, the myth of the Moon King's daughter has not ended; new balls of light are spinning making our emotional landscapes increasingly more soft and feminine. Yes, Cortina is indeed a woman.



INNANZITUTTO

UN’AVVENTURA NON ANCORA CONCLUSA Il punto di

AN ADVENTURE that is NOT YET OVER Our compliments to Vail for winning the World Championships, although Cortina lost with honour. At this point, in all probability we shall be competing again in 2017 , as we had already decided prior to this Congress. Our thanks go out to the Government, which has given us such strong support, to the local institutions, to our sponsors in the championships and to all those who embarked on this adventure that is not yet over. A special thanks to the honorary president of our candidature, engineer Paolo Scaroni, who accompanied Cortina with such wisdom in this world championship experience. Giovanni Morzenti, president of Fisi (Federazione italiana sport invernali, Italian Federation of Winter Sports)

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acciamo i complimenti a Vail che si è aggiudicata i Mondiali, ma Cortina ha perso con onore. A questo punto, con tutta probabilità, ci ricandideremo per il 2017, come era già nelle intese precedenti a questo Congresso. Il nostro ringraziamento va al Governo che ci ha supportato in maniera davvero significativa, alle istituzioni locali, agli sponsor della candidatura e a quanti si sono prodigati in un’avventura non ancora conclusa. Un grazie speciale al presidente onorario della candidatura, l’ingegnere Paolo Scaroni, che ha sapientemente accompagnato il cammino di Cortina in questa esperienza mondiale. Giovanni Morzenti presidente Fisi (Federazione italiana sport invernali)

È

vero, i Mondiali 2015 non li abbiamo ottenuti, tuttavia il nostro lavoro e il nostro impegno sono stati comunque premiati. Cortina ha saputo ben figurare, arrivando seconda, sorpassando una temibile concorrente quale St. Moritz e mettendo le basi per ottenere l’assegnazione dei Mondiali del 2017. Nel percorso della candidatura, nonostante le polemiche e gli errori che inevitabilmente disseminano tutti i grandi progetti corali, siamo riusciti a valorizzare al meglio la nostra località, creando un consenso unanime sul progetto complessivo ed ottenendo anche l’appoggio formale del presidente Berlusconi e del presidente Zaia. Sull’onda positiva dell’esperienza acquisita e soprattutto del sostegno che tutto il paese ci ha dimostrato, ci sono quindi tutti i presupposti per ripartire di slancio, questa volta con l’obiettivo dichiarato di ottenere l’organizzazione delle gare. Ci metteremo ancora più energia e abnegazione. Insieme a voi, per Cortina 2017. Andrea Franceschi sindaco di Cortina d’Ampezzo

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It’s true that Cortina did not win the competition to host the World Cup ski races in 2015. Despite coming second, Cortina did well to beat such a formidable competitor as St. Moritz. All the hard work and efforts that went into our bid will be rewarded; the foundations were laid for our bid to host the World Cup in 2017. During the campaign, there was, naturally, some controversy, and indeed a few mistakes. This is a normal part of the learning process that will stand us in good stead for 2017. We made the most of the area, we created a consensus about the value of the overall project and, most importantly we earned the formal support of Prime Minister Berlusconi and the president of the Region, Zaia. Born along on a wave of support throughout the country, we now have all the ingredients to succeed and win the prize: hosting this great event. We will use more energy and dedication; and together we will win 2017 for Cortina. Andrea Franceschi major of Cortina d’Ampezzo


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Da quando la tua fidanzata ha visto in tv i fratelli Bergamasco, campioni della palla ovale, non ha occhi che per loro: «quanto è bello Mauro», «guarda gli addominali di Mirco». Se vuoi riconquistare la sua attenzione, non hai che da procurarti la maglia della Nazionale di rugby, con fasce di silicone a sottolineare i pettorali (anche i tuoi). Prodotta da Kappa. Quando usarla: durante Cortina Seven, il 30 e il 31 luglio. Since your fiancée started watching the Bergamasco brothers, champions with the oval ball, she has eyes only for them: «Oh! Mauro is so handsome» and «look at Mirco’s six pack». If you want to get her attention back, all you need to do is buy the jersey of the Italian national rugby team, with silicone protective padding that emphasises the pecs; yours and theirs. Made by Kappa. When to wear it? During the Cortina Sevens, 30 and 31 July.

pLAy

è una delle nostre rubrIche preferIte. abbIamo cosÌ chIesto a giaCoMo fasola dI style magazIne dI raccontarvI cortIna, glI eventI sportIvI dell'estate e le proposte bIKe, nature e vertIcal a modo suo: gIocando con lIbere assocIazIonI dI pensIerI.

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Il dubbio ti attanaglia: city o mountain bike? Bici da strada o da sentieri? Non sempre bisogna scegliere. Matrix ha una forcella idraulica perfetta per livellare le asperità dell’off road; ma basta bloccarla per “mangiarsi” l’asfalto più liscio. E dopo la pedalata, tac: in pochi secondi si piega e si infila nel bagagliaio. Prodotta da Dahon. Quando usarla: durante i Cortina Bike Days, dal 23 al 25 luglio. Without doubt it’s a tricky decision: city bike or mountain bike? To cycle on-road or off-road? Now, there is no need to choose. The Matrix hydraulic fork evens out rough surfaces off-road, you just lock it and up the miles on smooth asphalt. And when you’ve decided to stop, simple: in a few seconds the bike folds up and you slip it into the luggage van. Made by Dahon. When ride it? During the Cortina Bike Days from 23 to 25 July.

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Al quarto vaso rotto in una settimana, non hai fatto una piega. Però, hai deciso: da settembre, tuo figlio si sfogherà su un campo di calcio vero. Per non farlo arrivare impreparato, c’è una cosa che puoi fare fin da subito: comprargli un paio di adidas F50 adizero, le scarpe di Lionel Messi. Pesano appena 165 grammi e – giura il Pallone d’oro – «sono le più veloci mai realizzate». Quando usarle: durante il Fiorentina Premium Camp, dal 15 al 30 luglio. The third broken window – the last straw; time to give up. But, you have decided: your son can exhaust his energy on a real football field from September. In order to be well prepared, you must immediately get him a pair of Adidas F 50 adizero football boots – the same as Lionel Messi. They weigh barely 165 grams and – the “Golden Ball” swears – «they are the fastest boots ever made ». When to wear them? During the Fiorentina Premium Camp, from 15 to 30 July.

Qual è il segreto di Tiger Woods? Lasciando da parte i cattivi pensieri, la risposta è facile: i materiali. Come il driver VR460 di Nike, con fascia di compressione più larga, che offre la possibilità di regolare il bastone in modo da scegliere tra ben 32 angolazioni della faccia. Per giocatori esperti che amano pavoneggiarsi con gli amici. Quando usarlo: durante l’Audi In City Golf Trophy, il 16 e il 17 luglio.

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What is Tiger Woods' secret? Setting aside any mischievous thoughts, it’s easy to reply: his equipment. Like the Nike driver VR460, with its compression channel technology that gives a choice of up to 32 different angles. For both expert players as well as those who like to show off in front of their friends. When to use it? During the Audi In City Golf Trophy, 16 and 17 July.

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Ogni volta che c’è da preparare le valigie, la stessa storia: non ci sta niente. Risparmia spazio con una giacca ideale per qualsiasi tempo, in primavera, autunno ed estate. Grazie al tessuto soft shell Windstopper, offre una protezione antivento totale pur mantenendo la massima traspirabilità. Prodotta da North Sails. Quando usarla: nei 16 itinerari del Bike Resort. Every time you pack your bags, it’s the same story: not enough space. Save space with the ideal all-weather jacket – good in spring, summer and autumn. The soft shell Windstopper fabric is wind proof and allows maximum breathability. Made by North Sails. When to wear it: along the 16 Bike Resort routes.

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Sai quanto tempo ci vuole per smaltire una bottiglia di plastica? Fino a 100 anni. Un’alternativa ecologica c’è: la borraccia Sigg in alluminio. Ora tutti sono a caccia della versione brandizzata Cortina. Un oggetto cult che rispetta la natura e che si presta agli usi più svariati, tipo colpire gli alpinisti che riempiono le cime dolomitiche di cartacce (il rivestimento interno è a prova di urto). Come ottenerla: grazie all'iniziativa Andar per Rifugi: è l'omaggio che si riceve raccogliendo i timbri dei rifugi raggiunti. Do you know how long it takes a plastic bottle to disintegrate? About 100 years. The ecological alternative: an aluminium Sigg flask. Now everyone's looking for the version with the Cortina name on it. Both classic and chic styles are cult items that respect nature. It lends itself to other uses, such as hitting the alpinists who leave waste paper on the Dolomite peaks (the inside coating is knock resistant). How to get it: courtesy of the initiative Andar per Rifugi: it's the free gift that you can get by collecting the stamp marks of the refuges you visit.

Se sull’Himalaya si può affidare il bagaglio agli sherpa, per le uscite di più giorni sulle Dolomiti è meglio procurarsi uno zaino capiente. Come Salewa Pamir 60+, che ha 60 litri di volume e tasche per tutte le esigenze. Studiato per permettere un controllo ottimale del carico anche sui percorsi più impegnativi, consente di distribuire il peso sui fianchi e camminare al sicuro. Quando usarlo: nei 42 sentieri del Nature Resort. In the Himalayas you can rely on sherpas to carry your baggage. But for long hikes in the Dolomites it’s better to get a large back pack. The Salewa Pamir 60+; 60 litre volume and pockets for every imaginable use. The design ensures a good distribution of weight on all sides, with safety even for the most challenging hikes. When to use it: on the 42 paths of the Nature Resort.

Ha 125 anni ma è modernissimo: Victorinox secure, dedicato ai novelli MacGyver, è un’evoluzione dello storico coltellino che l’esercito svizzero usava già nell’Ottocento. Dai seghetti al cavatappi, c’è tutto il necessario per le gite in montagna. Ma c’è anche di più. Una chiavetta Usb inviolabile, con accesso tramite impronte digitali ai documenti segreti. Da 8 e 16 Gb. Quando usarlo: nei 15.560 metri di vie ferrate del Vertical Resort. 125 years old, yet modern: the Victorinox Secure, MacGyver’s ever present friend, has evolved from the historic small pocket knife used by the Swiss army since the 1800s. From the saw to the corkscrew, it has everything you need for a walk in the mountains. And there’s more – a finger print USB flash drive to access your secret documents. 8 or 16 Gb. When to use it: along the 15,560 metres of cable-lined trails of the Vertical Resort.

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FATTI&pERSONE

QUOTE ROSA di chiara caliceti

la montagna è donna, molto pIù dI quanto sI possa ImmagInare. un concetto che abbIamo per la testa da tanto tempo, ma che ancora non avevamo razIonalIzzato come lo troverete scorrendo queste pagIne.

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i aveva messo sulla buona strada Enrico Finzi – ricercatore sociale, consulente, giornalista, sociologo e presidente di AstraRicerche – già qualche anno fa con le sue indagini demoscopiche per Dolomiti SuperSki (2006) e per Chambre Valdôtaine (2007) dimostrando, dati alla mano, quanto negli ultimi vent’anni gli studi di marketing e le analisi sociologiche avessero cambiato il rapporto di genere con la montagna.

«Prima – spiega Finzi – in antropologia, al mare veniva associata la femmina e alla montagna il maschio. Immagini che si ritrovano anche nell’iconografia più antica che all’acqua associa il ventre materno. E che alla montagna collegano, invece, un’asprezza mascolina. Basti pensare agli scalatori, agli alpinisti, ai maestri di sci. Tutti nomi maschili, implicitamente uomini, per una forza e una resistenza che ben più si addice a una fisicità maschile».

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Poi qualcosa è cambiato. E la montagna, improvvisamente, ha registrato una crescita di “mountain users” al femminile. Che pian piano si è trasformata in una vera e propria femminilizzazione di approccio. Insomma, nel tempo è proprio cambiato il modo di fruire la montagna e, sottolinea Finzi, «determinante in questo passaggio è stato proprio Messner, promuovendo un rapporto più diretto di uomini e donne con la montagna. Certamente non aveva questo scopo, ma nei fatti ciò che l’alpinista ed esploratore italiano per antonomasia ha incoraggiato, è stata una relazione più semplice e diretta con la natura, meno mediata da ramponi e scarponi da sbarco sulla Luna». Da qui un nuovo modo di approcciarsi alla natura con un rinnovato

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rispetto: dopo la fase dell’industrializzazine e del consumismo, la montagna ritorna ad essere accarezzata, conservata, preservata, riverita. Ed è così che si impone un approccio più femminile. «Come certamente più "women oriented" – sottolinea ancora Finzi – sono le attività complementary in montagna». Ciò che rotea attorno allo sci d’inverno e alle gite d’estate. Lo shopping, il cinema, l’offerta culturale che in montagna è sempre più variegata e, guarda caso a Cortina, estremamente femminile. Pensiero dopo pensiero prima con Finzi, poi sole, abbiamo passato in rassegna tantissime attività culturali portanti della stagione estiva e invernale. Da cui sono scaturiti otto volti, in effetti tutti di donna.


fatti&persone

In queste pagine una serie di scatti di Stefano Zardini sui diversi volti e colori della montagna. In these pages, a series of shots by Stefano Zardini of the various faces and colours of the mountains.

FEMALE QUOTAS A few years ago Enrico Finzi – social researcher, consultant, journalist, sociologist and president of AstraRicerche – demonstrated that over the last 20 years, marketing studies and sociological analysis show that mountains no longer are perceived as a male preserve. Finzi used quality data from his opinion polls for Dolomiti SuperSki in 2006 and the Chambre Valdôtaine in 2007 conclusions. Finzi explains: «Initially in anthropology, the sea was associated with the female gender and the mountain were considered masculine. Images that associate water with the womb, and connect masculine harsh-

ness with mountains can be seen in the oldest iconography. Climbers, mountaineers, ski instructors, all have a masculine image since there is an implied maleness about the physical strength and endurance they need». But things have changed. Suddenly we find that new "mountain users" are increasingly women. A more feminine approach has emerged, over time women have changed the way people enjoy the mountains. Finzi emphasizes: «Messner, the great Italian mountaineer and explorer par excellence, was crucial to this development, promoting a more direct relationship between men and women and the mountains. He encouraged a more simple and straightforward rapport with nature, less connected with the idea of crampons and boots as if landing on the moon». A new way to approach nature evolved; a sort of post-industrialization, post-consumerism approach. The mountains once more must be cherished, nurtured, protected and revered. A more feminine approach is required. «And certainly complimentary activities in the mountains are more “women-oriented”» emphasizes Finzi. Whether skiing in winter or hiking in summer; shopping, cinema, cultural events are increasingly on offer in the mountains, and here in Cortina, they are very feminine. Firstly with Finzi, then in ourselves, all our thoughts turn to the many cultural cornerstones of summer and winter. Eight faces: all women.

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Festival e Accademia Dino Ciani Hedy e Caterina Ciani C’è la grande energia di due donne, madre e figlia, dietro al successo di un festival che in appena quattro anni di vita è già una delle manifestazioni più accreditate del suo settore grazie a un livello altissimo di nomi e proposte artistiche. Sono rispettivamente cognata e nipote del grande pianista Dino prematuramente scomparso. Organizzare questo festival è per loro un tributo per tenere vivo il ricordo del grande pianista innamorato di Cortina. Per maggiori info: www.festivaldinociani.com

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Cortina InConTra Iole Cisnetto Ha fondato assieme al marito Enrico nel 2002 Cortina InConTra. È presidente dell’Associazione Amici di Cortina di cui è presidente onorario Francesco Cossiga. E come ogni anno, anche per questa estate 2010, Iole Cisnetto sarà una delle protagoniste della cultura facendo sfilare sul palco del Pala, nomi nazionali e internazionali del giornalismo, dello spettacolo, dell’economia, dell’arte, della scienza e dello sport. Con l’obiettivo di rinnovare il successo di Cortina InConTra che, dal 2008, si svolge sotto l’egida dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con i patrocini della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero per i Beni e le attività culturali. Per maggiori info: www.cortinaincontra.it

Passione Cinema Ludovica Damiani Romana di nascita, veneta d’adozione. Il suo amore per il cinema l’ha portata a un trasferimento “forzato” a Venezia per anni per seguire l’ufficio stampa della Mostra del Cinema. Passione che l'ha spinta a realizzare il suo primo grande progetto editoriale, il volume Set in Venice, sui film girati in laguna, uscito lo scorso novembre per Electa. Per tutto l’inverno, Ludovica Damiani è stata avvistata a più riprese a Cortina. Che non ci sia un nuovo titolo in arrivo?


FATTI&pERSONE

photo: dgbandion.com

Cortinametraggio Maddalena Mayneri È stata la tenacia di Maddalena Mayneri, presidente del festival Maremetraggio di Trieste, a riportare a Cortina i cortometraggi. A circa dieci anni da Cortinametraggio, i cortometraggi sono tornati con un’edizione zero destinata a diventare una costante nel calendario primaverile di Cortina d’Ampezzo.

Circomix Sigrid Federspiel Dalla Val Pusteria è approdata a Cortina tre anni fa portando tutta la gioia e l’energia della sua scuola di circo. I genitori della scuola Montessori sono rimasti folgorati dal suo progetto sintetizzato in una parola, Circomix, che sui banchi porta materie come giocoleria, acrobatica, danza, equilibrismo, teatro comico, mimo e clownerie. Trasformandoli in veri e propri strumenti pedagogici per bambini e adolescenti (ma volendo anche adulti). Circomix tornerà a Cortina a inizio e fine agosto. Per maggiori info: www.circomix.it

Architettura d’eccellenza Ambra Piccin Da sempre il suo impegno è volto a valorizzare le sinergie tra architettura e artigianato ampezzani, per avviare un cammino di creazione di un vero e proprio marchio territoriale. E così quest’anno l’architetto Ambra Piccin si è concentrata su Details of excellence, il progetto che, a partire da un lavoro che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto d’Arte di Cortina e l’Associazione Artigiani, ha giocato sul confine tra artigianato e design. Il 27 agosto l’evento di presentazione.

Una montagna di libri Vera Slepoj È stata una delle novità dell’inverno 2009 e ne è responsabile scientifica la psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj. Si chiama Una montagna di libri, la nuova manifestazione culturale di Cortina d’Ampezzo che, forte del successo dei suoi sette incontri invernali, ha già pronto un ricco calendario per l’estate. Guarda caso, anche quello molto femminile. Per maggiori info: www.unamontagnadilibri.it

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cover story

DELLA STESSA MATERIA DEI SOGNI di Gianpaolo Brusini – servizio fotografico di Stefano Zardini

Tra mito e realtà: ecco la genesi di I Monti Pallidi – Lusor de Luna, lo spettacolo evocativo per suoni, parole e immagini su una delle più celebri leggende delle Dolomiti raccontata dal regista dell'adattamento teatrale.

«L

a leggenda non è poi così lontana dalla verità; è la storia non ancora messa a punto», diceva l'abate Cristillin. Proprio come la leggenda dei Monti Pallidi, la storia che racconta dell’origine delle Dolomiti, luogo solenne e misterioso che incute timore e rispetto in chi non vi è nato. Un continuo alternarsi di luci, ombre, rumori, musiche, suoni e figure che si confondono tra loro per dare vita ad un tutt’uno di magico. Ogni pagina evoca un’immagine. Ed ogni immagine un colore e una nota. E tutti questi elementi, mescolati, danno vita ad una sinfonia poetica unica. Onirica, per quanto può esserlo una leggenda, ma allo stesso tempo vera e vicinissima a noi, specchio dei tanti disagi dell’oggi. Sotto lo sguardo benevolo

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della luna e dei Monti Pallidi scorre tutto ciò che conosciamo, confuso tra sogno e realtà, tra principi, ancelle, e salvans. Mondi lontani e diversi che, vincendo le difficoltà, impareranno a conoscersi, ad avvicinarsi e, infine, amarsi. Una lontananza che divide anche le varie anime che si avvicenderanno sul palco, gli attori, il Coro Cortina, il Corpo Musicale di Cortina, Jeffrey Swann e i concertisti del Festival e Accademia Dino Ciani ai quali, in un processo di reciproco avvicinamento, è affidato il doppio compito di restituirci intatto il fascino di questo straordinario racconto senza tempo e di farci capire davvero ciò che le leggende sono: la storia. Anche se non ancora messa a punto.


I Monti Pallidi – Lusor de Luna Giovedì 29 luglio 2010 – ore 21.00 Alexander Girardi Hall Cortina d'Ampezzo Spettacolo evocativo per suoni, parole ed immagini su una delle più celebri leggende delle Dolomiti Con la partecipazione di: Coro Cortina, Corpo Musicale di Cortina d'Ampezzo e Accademia Dino Ciani. Scritto da: Brunamaria Dal Lago Veneri Diretto da: Gianpaolo Brusini Illustrato da: Stefano Zardini Info: www.festivaldinociani.com

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cover story

THE STUFF OF DREAMS «Legend is not so very far from the truth; it is history that has not yet been properly told», said Abbot Cristillin. Hence the legend that relates the origin of the Dolomites, the tale of the Monti Pallidi, a solemn and mysterious place inspiring awe and respect in all who were not born there – a continuous play of lights, shadows, noises, music, sounds and images mingling to create a magic whole. Each page evokes an image, and each image evokes a colour and a note. All these elements blended give rise to a unique poetic symphony. It is as dreamlike as a legend can be, but at the same time a true and close reflection for us of the deep unease of modern life. Under the benevolent gaze of the moon and of the Monti Pallidi flows all that we know, in confusion between dream and

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Nella foto in basso, l'opera in olio su tela Concerto di Massimo Campigli (1943). In the photograph, the work in oils on canvas titled Concerto by Massimo Campigli (1943).

reality, between princes, maidservants and Salvans: distant and different worlds which, by overcoming the difficulties, will learn to get to know, approach and finally love each other. It is a distance that also divides the various personalities that will take to the stage: the actors, the Cortina Choir, the Musical Band of Cortina, Jeffrey Swann and the players of the Festival e Accademia Dino Ciani, all of whom, in a process of reciprocal rapprochement, have been entrusted with the double task of rendering in its entirety the fascination of this extraordinary and timeless tale and of making us see the stuff that legends are really made of: history, albeit not yet properly told.

Musica da guardare arte da ascoltare

Music to look at art to listen to

Sarà un'estate all'insegna della contaminazione artistica quella della conca ampezzana. Nel programma della quarta edizione del Festival e Accademia Dino Ciani sono previsti appuntamenti Arte e musica, che porteranno alcuni dei concerti in programma in località della conca particolarmente significative dal punto di vista artistico – tra le occasioni da non lasciarsi sfuggire, l’approfondimento sulle pitture medioevali della chiesa di Ospitale. Da luglio a settembre il Museo d'arte moderna e contemporanea Mario Rimoldi esporrà opere legate al tema delle sette note nel percorso Il filo rosso della musica. Due progetti che si intrecceranno il 5 agosto quando il concerto dei giovani pianisti dell'Accademia Dino Ciani sarà preceduto da una visita alla prestigiosa collezione d'arte delle Regole d'Ampezzo.

This summer will be characterised by the influence of the arts. The programme for the fourth edition of the Festival e Accademia Dino Ciani includes meetings titled Arte e musica, which will take some of the concerts on the programme to localities of the valley that are particularly evocative from the artistic viewpoint: among those occasions that you should not miss is the in-depth analysis of the mediaeval paintings in the Ospitale church. From July to September in the Mario Rimoldi Museum of modern and contemporary art there will be an exhibition of works linked to the theme of the seven notes in the itinerary Il filo rosso della musica. (The connecting thread of music). Two projects will be intertwined on 5th August, when the concert by the young pianists of the Accademia Dino Ciani will be preceded by a visit to the prestigious art collection of the Regole d'Ampezzo.

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PASSIONI

DONNE AL VOLANTE Tra gli equipaggi della scorsa edizione, se n’è distinto uno tutto al femminile. abbiamo chiesto alle due componenti e alla conduttrice dell’edizione 2009 di raccontarvi la Coppa d’Oro delle dolomiti, quest’anno in programma dal 2 al 5 settembre.

Rivivranno la storia di questa corsa che dal 1947 al 1956 ha entusiasmato piloti e pubblico, 120 vetture costruite entro il 1961: dalle Sport barchetta come Ferrari 166 MM, Osca MT4, Maserati A6 GCS, Cisitalia 202, Stanguellini 1100, alle Gran Turismo come Fiat Zagato 8V, Lancia Aprilia, Aurelia B20 e B24, Mercedes Benz 300 SL, Alfa Romeo Giulietta Sprint, Porsche 356, e nella categoria Turismo le berline come Fiat 1100, Alfa Romeo 1900 TI, Lancia Appia. They will revive the history of this race, which from 1947 to 1956 thrilled both drivers and spectators, with 120 cars built before 1961: from the barchetta sports cars such as the Ferrari 166 MM, Osca MT4, Maserati A6 GCS, Cisitalia 202 and Stanguellini 1100, and the Gran Turismo cars like the Fiat Zagato 8V, Lancia Aprilia, Aurelia B20 and B24, Mercedes Benz 300 SL, Alfa Romeo Giulietta Sprint and Porsche 356, and, in the Turismo category, the saloon cars such as the Fiat 1100, Alfa Romeo 1900 TI and Lancia Appia.

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V

ette slanciate e cime come pinnacoli e obelischi. Le alte pareti verticali incombono sulla valle, squarciate da profondi canaloni. Un passo di montagna e poi un altro, e un altro ancora. Tra i colori delle rocce, sempre diversi, dal mattino fino al tramonto: dal bianco al giallo, al rosa, all’arancio. «Le Dolomiti sono uniche in Europa tanto per il loro paesaggio quanto per i quesiti geologici che ci presentano», scrissero i primi viaggiatori inglesi. E noi possiamo aggiungere a questa unicità, quella del viaggio a bordo di auto d’epoca, a loro volta uniche e meravigliose. La Coppa d’Oro delle Dolomiti offre a pochi il privilegio di attraversare passi, valli, vette, combinando il piacere della bellezza allo stimolo della gara. Tornanti da scalare in prima, discese da brivido con il freno motore, e la corsa al centesimo di secondo nelle prove speciali. Il tutto condito dalle imprevedibili piogge che colpiscono oggi, come allora, tutti quelli che, come noi, viaggiano a cielo aperto. Alla fine di una estenuante quanto appassionata sfida, il traguardo nella valle di Cortina. Jacques Balmat ricevette tre ghinee quando riuscì per primo a scalare il Monte Bianco. Era il 1787. Nel 2010, come nelle scorse edizioni, il vero premio per gli equipaggi della Coppa d’Oro è di essere riusciti ad affrontare le Dolomiti con coraggio, passione e sorriso. Solo con questo spirito, prima o poi, arriveranno anche le ghinee... Francesca Grimaldi caposervizio e conduttrice tg1

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Nella foto di apertura e nelle due in alto il team tutto al femminile composto dalle giornaliste Francesca Grimaldi e Laura Confalonieri. In the opening photo and in the two at the top, the all-women's team consisting of the journalists Francesca Grimaldi and Laura Confalonieri.

È

un’emozione unica prendere parte alla Coppa d’Oro, un mix straordinario di natura e glamour. È un piacere percorrere a bordo di un’auto storica le strade che attraversano i passi dolomitici, godersi ogni curva e ogni scorcio, saggiare l’handling della macchina e la potenza del motore in un contesto così speciale, sulle rampe del Falzarego e del Pordoi, sugli allunghi del Passo Rolle o in quello di Campolongo. La kermesse di Cortina, al contrario della mitica gara di velocità che rievoca, ha un ritmo volutamente rilassato: il percorso è lungo il giusto per far apprezzare ai concorrenti i luoghi e gli scenari. Ci si può anche fermare a godere l’aria fresca delle montagne e a riempirsi gli occhi dei colori forti delle Dolomiti: il verde dei boschi, il blu cobalto del cielo, i grigi cangianti della roccia. E pazienza se qualche volta il grigio tinge anche il cielo e la gara diventa bagnata: anche questo fa parte del gioco. Tanto, al rientro a Cortina, ci si consola sempre con un bagno caldo e con un bicchiere di vino. Prima di prepararsi per la serata e farsi prendere dall’allegra mondanità ampezzana. Laura Confalonieri – redattrice di Quattroruote


photos: Enzo Giovannelli

passioni

WOMEN AT THE WHEEL

Di fucsia vestita, Savina Confaloni, alla presentazione dello scorso anno della Coppa d’Oro delle Dolomiti.

L

a Coppa d'Oro delle Dolomiti è uno di quegli appuntamenti che rimangono in agenda anno dopo anno. Chi partecipa vuole tornare, chi non l'ha mai fatta non può non averla in calendario. Vivere le Dolomiti a bordo di auto storiche è un'esperienza unica, una sfida impegnativa che fa assaporare luoghi e profumi in modo più intenso. Ogni tappa è una scoperta e una conquista. La macchina diventa alleato fedele di un weekend che rimane nel cuore nei mesi che verranno. La gara è competitiva, ma nel rispetto della tradizione montana ogni incontro è un incontro speciale, e ogni equipaggio si trasforma in compagno di avventura. Ecco, la Coppa d'Oro delle Dolomiti riesce ad essere una gara nel vero senso della parola, con percorso e prove difficili, non perdendo però mai quell'affiatamento fra partecipanti ed organizzatori che lascia la voglia di tornare. E a fine giornata non contano le penalità prese, quanto gli amici ritrovati. Savina Confaloni inviata Nuvolari Tv

Dressed in fuchsia, Savina Confaloni, at the presentation last year of the Coppa d'Oro delle Dolomiti.

At the end of a gruelling and passionate challenge, with the finishing line in the Cortina valley, Jacques Balmat received three guineas when he was the first to climb Mont Blanc. That was in 1787. In 2010, as in past editions, the true prize for the crews of the Coppa d’Oro is to succeed in tackling the Dolomites with courage, passion and a smile. Only with this spirit, sooner or later, will the guineas arrive too… Francesca Grimaldi senior editor and anchorwoman of tg1 (Rai 1 News Service) Taking part in the Coppa d’Oro is a unique emotion, an extraordinary mix of nature and glamour. It is a true pleasure to travel the routes over the Dolomite passes in a vintage car, with the thrill of every bend and every glimpse of the view, getting the feel of how the car handles and the power of the engine in this very special race on the steep slopes of the Falzarego and the Pordoi and on the climbs of Passo Rolle or Campolongo. Laura Confalonieri editor of Quattroruote The Coppa d'Oro delle Dolomiti is one of those events that come back year after year. Those who take part in it want to return, and those who have never done so cannot help but include it in their calendar. Travelling through the Dolomites in a vintage car is a unique experience, a demanding challenge that revives places and fragrances in a more intense way. Savina Confaloni correspondent of Nuvolari Tv

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V[ERTICAL] I[MPORTANT] p[EOPLE]

NELLE MIE CORDE servizio di Paolo Tassi

con un gomItolo la sua famIglIa ha scalato le vette del successo. leI, con una cavo da roccIa, ha affrontato le ImpervIe paretI delle cIme ampezzane. a tu per tu con daniEla bErtagnin bEnEtton e Il suo personale KIt da arrampIcata.

D

aniela Bertagnin Benetton è una ragazza bellissima e piena d'energia. La sua pervicacia è una dote di famiglia: è figlia di Giuliana Benetton che, assieme ai tre fratelli, ha costruito un impero partendo da un gomitolo di lana. Lei non è stata da meno e, a soli 22 anni, ha avviato un progetto chiamato Undercolors che oggi conta 400 punti vendita in tutto il mondo. Al gomitolo, Daniela preferisce la robustezza di una corda da roccia, la stessa che le ha permesso di scalare sia d'estate che d'inverno quasi tutte le cime che circondano la valle d'Ampezzo.

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Daniela Bertagnin Benetton is a beautiful girl who is full of energy. Her obstinacy is a family trait: she is the daughter of Giuliana Benetton, who, together with her three brothers, built up an empire starting from a ball of wool. Daniela herself has not been found wanting, at the young age of 22 starting up a project called Undercolors, which today counts 400 sales outlets worldwide. However, Daniela prefers a strong rockclimbing rope to a ball of wool, being a keen summer and winter climber who has scaled almost all the peaks surrounding the Ampezzo Valley.


Accanto, Daniela Bertagnin e il marito Riccardo Dei Rossi. In basso, da sinistra, Daniela e Riccardo con la guida Davide Alberti, e sulla Cresta dell'Antelao.

Adjacent, Daniela Bertagnin and her husband Riccardo Dei Rossi. At the bottom, from left, Daniela and Riccardo with guide Davide Alberti, and on the ridge of the Antelao.

Meta o scalata?

Io non ho paura: incoscienza, coraggio o adrenalina?

Il mio mondo verticale

Il mondo verticale è per me come un percorso: con un inizio, uno sviluppo e un fine da raggiungere. All'inizio, vivi un'eccitazione compressa per quello che ti aspetta. Poi, nello sviluppo bisogna dosare le forze e concentrarsi moltissimo per poter "leggere" la roccia e sentirti in sintonia. Quando arrivi alla cima, è un piacere assoluto. My vertical world The vertical world is for me like a route with a beginning, a development and an end to be reached. At the start, you feel a suppressed excitement for what is to come. Then, along the way you need to measure out your strength and concentrate a lot so as to be able to "read" the rocks and feel in tune with them. When you get to the top, it's sheer pleasure.

Non si può non avere paura in montagna. Fa parte dello scenario. È una compagna che impari a conoscere e a farti complice. Gli imprevisti in montagna sono inevitabili, ma l'attenzione che poni all'ascolto del tuo corpo e della parete ti permette di superarli. I'm not afraid: recklessness, courage or thrills? It's impossible not to be afraid in the mountains. It's part of the scenario. Fear is a companion that you get to know and that becomes an accomplice. Unexpected events are inevitable in the mountains, but if you learn to listen to your own body and to the rock face, you'll be able to overcome them.

Montagna: una passione da...

Sono due aspetti imprescindibili. Uno senza l'altro è un'azione incompleta. The aim or the climb? The climb itself and the aim of reaching the top are two inseparable aspects. One without the other is an incomplete action.

condividere

Mio marito, Riccardo Dei Rossi, ha decisamente molta più esperienza di me nel mondo dello sport: ha partecipato a quattro Olimpiadi nella disciplina del canottaggio ottenendo grandi risultati. Condividiamo le stesse passioni, lo stesso stile di vita. Pensa che la seconda volta che ci siamo visti, per noi fatale, ci siamo incrociati lungo la ferrovia mentre entrambi ci allenavamo di corsa, una mattina di dicembre. Quante altre anime avrebbero scelto di fare una cosa del genere?

tramandare

Entrambi i miei figli sono già svezzati: corda, magnesio, imbragature e sci fuoripista. Anche se, per adesso, preferisco che si divertano.

The mountains: a passion to be... ...shared My husband, Riccardo Dei Rossi, has definitely had more experience than myself in the world of sport: he has taken part in 4 Olympics as a rower, with great success. We share the same passions and lifestyle. In fact, the second time that we saw each other, which was decisive for us, our paths crossed along the railway track while we were both running on a December morning. How many others would choose to do a thing like that? ...passed on Both my children are already familiar with ropes, flares, harness and off-piste skis – although for the moment I prefer them to enjoy themselves.

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pRIMO pIANO

ACCADDE A CORTINA suggestIve evocazIonI letterarIe e InedItI vIaggI nella memorIa sono al centro delle due mostre fotografIche che anImeranno la stagIone culturale della regIna delle dolomItI.

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eneto barbaro di muschi e nebbie di Goffredo Parise e Lorenzo Capellini e Il sogno fotografico di Franco Angeli. Due mostre concepite, realizzate e intarsiate in tempi successivi, diversissime tra loro, ma che hanno un filo conduttore comune, messo in evidenza dal loro stesso allestimento nello spazio storico della Casa delle Regole, curato dall'architetto Paolo Portoghesi. Goffredo Parise, Lorenzo Capellini, Franco Angeli, Marina Ripa di Meana, sua figlia Lucrezia Lante della Rovere: sono loro i protagonisti delle due esposizioni, di cui costituiscono il sottile fil rouge. Al centro, Cortina che, grazie a eventi culturali di tale portata, ribadisce il suo legame con esponenti del mondo della letteratura e dell'arte che, tra gli anni Sessanta e Settanta, hanno scelto la Regina delle Dolomiti a loro buen ritiro. Indimenticabili stagioni che hanno visto artisti, pittori, scultori, registi, mecenati, collezionisti, giornalisti e attori trascorrere anche lunghi periodi all'ombra delle Tofane.

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ONcE UPON A TiME iN cORTiNA Veneto barbaro di muschi e nebbie by Goffredo Parise and Lorenzo Capellini and Il sogno fotografico by Franco Angeli: two exhibitions conceived, set up and embellished at successive times, very different from each other but with a common thread running through them, as witness the fact that they are being staged together within the historical walls of the Casa delle Regole; they are supervised by the architect Paolo Portoghesi. Goffredo Parise, Lorenzo Capellini, Franco Angeli, Marina Ripa di Meana and her daughter Lucrezia Lante della Rovere: these are the protagonists of the two exhibitions linked by this common thread. At the centre of the events is Cortina itself, which, by staging cultural events of this calibre, strengthens its link with the exponents of the literary and art world who since the 1960s and 1970s have chosen the Queen of the Dolomites for their leisure playground. There have been unforgettable seasons when artists, painters, sculptors, film directors, arts patrons, collectors, journalists and actors have spent long periods in the shadow of the Tofane.


Veneto barbaro di muschi e nebbie di Goffredo Parise e Lorenzo Capellini Il sogno fotografico di Franco Angeli 1967 – 1975 11 luglio – 19 settembre Casa delle Regole – Corso Italia 69 Cortina d’Ampezzo Dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 Ingresso libero Info: 0436 3688. Allestimento di Paolo Portoghesi A cura di Carlo Ripa di Meana

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primo piano A destra, Marina Ripa di Meana a Leningrado il Primo Maggio di fronte alla grande immagine di Lenin con l'Armata Rossa sullo sfondo. Sotto, Marina a Mosca.

At right, Marina Ripa di Meana in Leningrad on the First of May opposite the great image of Lenin, with the Red Army in the background. Below, Marina in Moscow.

N

ella lunga amicizia con Goffredo Parise spesso ci trovavamo a vagabondare per il Veneto, la sua patria. In questo vagabondare per città, prati, acque, osterie, montagne, stradine di campagna, fattorie, gli chiesi di mostrarmi i luoghi che amava particolarmente per fotografarli e così negli anni è nato questo ritratto del "suo Veneto". Alle fotografie, Goffredo ha unito i suoi testi a formare un originale intreccio di fotografia e letteratura. Nel 1986 uscì il libro Veneto barbaro di muschi e nebbie che, purtroppo, Goffredo non vide, poiché morì qualche mese prima della pubblicazione. A vent'anni dalla sua morte, ho voluto ricordare il grande scrittore veneto ricavando da quel libro una mostra con le mie fotografie e i suoi testi. La mostra partì dalla casa di Goffredo a Ponte di Piave e da lì girò per tante città, fu invitata a Bruxelles dalla Commissione europea, andò poi a Roma invitata dalla Camera dei deputati. La cosa poi a cui tenevo particolarmente era che venisse esposta anche a Cortina, luogo tanto amato da Parise. Con Carlo e Marina Ripa di Meana pensammo di unire alla mia mostra, una delle fotografie di Franco Angeli, anche lui assiduo frequentatore della conca ampezzana ai tempi di Goffredo Parise. Ne parlai al sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, che subito aderì alla proposta e poco dopo la Giunta deliberò che le due mostre sarebbero state l'evento espositivo dell'estate cortinese. Sono molto felice di poter ricordare qui, tra le sue montagne, un grande artista che ho molto amato. — Lorenzo Capellini

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C

on Franco Angeli ho passato quasi dieci anni di intensa passione. Di questi anni restano dei famosi quadri e delle fotografie inedite che lui ha voluto consegnarmi. Infatti posso dire che non ricordo un giorno di quella grande passione che lui non ha fermato con la fotografia. Il giorno che ha smesso di fotografarmi ho capito che è stato anche il

giorno che ha smesso di amarmi. Ho pensato di rendere pubbliche, con questa mostra, le sue fotografie perché, oltre ad essere un atto d'amore tra me e Franco, è un atto d'amore tra Franco e la vita, i suoi amici e i tanti luoghi che abbiamo visitato. — Marina Ripa di Meana


A sinistra e sotto, Goffredo Parise durante i suoi soggiorni a Cortina: nella casa che prendeva in affitto e sugli sci. At left and below, Goffredo Parise during his stays at Cortina: in the house that he rented and on skis.

H

o cercato, con l'aiuto di Marina e di Lorenzo Capellini, e il sì del sindaco Franceschi e della sua Amministrazione, di presentare due mostre in parallelo, che ora andranno all'esame dei cittadini, i cortinesi e i tanti turisti, dal 10 luglio al 19 settembre. L'idea nasce da un desiderio di far conoscere delle fotografie che Franco Angeli, pittore, grafico e scultore della Scuola romana di Piazza del Popolo – Schifano, Festa, Fioroni – non ha presentato in vita. Corrispondono alla stagione comune con Marina Punturieri, sette anni tra il '67 e il '75. Una storia appassionata e anche tempestosa, con dei lunghi inverni a Cortina. Le fotografie che la mostra porterà per la prima volta a conoscenza del pubblico hanno, naturalmente, un carattere anche di ricerca sperimentale e insieme una forte connotazione narrativa tra Franco e Marina, la sola figlia di Marina, Lucrezia Lante della Rovere, e la moda del tempo, le chimere ideologiche, gli amici. In parallelo, la Casa delle Regole ospiterà una bellissima mostra fotografica che Lorenzo Capellini ha realizzato con Goffredo Parise negli stessi anni in tutto il Veneto, prima di tutto a Cortina e poi nei siti più significativi della grande materna regione, appunto il Veneto barbaro

di muschi e nebbie, che reca il commento straordinario della scrittura, quasi didascalia sublime delle immagini. Per finire, io spero che questo tandem che viene sperimentato nel 2010 possa incoraggiare una replica nelle prossime stagioni, quando si deciderà di realizzare delle rievocazioni video con cataloghi e testi, dedicate, appunto ogni anno, a due illustri ospiti della città di Cortina d’Ampezzo che nel recente passato hanno a Cortina abitato, camminato, ricevuto, trascorso del tempo nelle diverse stagioni, segnando con la loro presenza fortemente un tempo, una nota nella Cortina dei decenni recenti. I nomi vengono in mente, e sono quelli tanto amati e tanto frequenti di Indro Montanelli, Vittorio Gassman, Dino Buzzati, Giorgio Soavi, Leonardo Mondadori, Nanda Pivano, e tante donne e tanti uomini italiani e non italiani che hanno intriso i luoghi, i profili delle Dolomiti, i sentieri, gli chalet, con il loro fascino. Ogni anno, due grandi cortinesi, il loro stile, la loro vita, il loro ricordo, come ha fatto mirabilmente per Goffredo Parise e Franco Angeli nel nostro catalogo Ennio Rossignoli, memorialista ed egli stesso motore di tante iniziative. — Carlo Ripa di Meana

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primo piano

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oco so per esperienza diretta dei luoghi di quel Veneto barbaro di muschi e nebbie che Goffredo Parise aveva eletto a sua vera patria, e che ha evocato nei suoi libri. Le immagini me le offre in questa mostra Lorenzo Capellini che di Parise fu amico affettuoso e quei luoghi, insieme con lui, ha percorso in lungo e in largo. Devo aggiungere che questo Veneto barbaro è prevalentemente campagnolo, montano, boschivo, e io dopotutto sono uomo di mare e, per di più, amo la bella giornata mediterranea, e dunque sono poco propenso ai muschi e alle nebbie. Ma sono ben disposto a subire il fascino di chi mi sa comunicare con le parole un'emozione. Questa emozione, con parole proprio a me dirette, Parise me l'ha comunicata attraverso le lettere che mi scriveva. «Vorrei ora portarti con me in botte (parto ora, sette di sera, vado in laguna, domani sarà bel tempo ma freddo, forse ghiacciato). Sono incatenato a questo posto, amo tutto, la legna che butto nel fuoco, la brina nella boscaglia del Piave, e quel mistero, quella magia di cui mi sento onorato e riconosciuto (da te) non è mia, ma mi viene trapassata da tutto questo. Che bella lettera mi hai scritto, che onore mi fai. Quelli che mi vogliono bene pensino a me come a una persona morta, ma che però é viva e felicissima, tra i giorni che passano come il vento, che ha cambiato vita e non sa né come né perché. Ora parto, Duddù: vieni con me, copriti bene. Aurora porta un vento gelato dalle montagne serene e rosee coperte di neve, che increspa la laguna e muta maree. A quell'ora passano alti, fuori tiro, i primi germani a stormo perfetto, aerei dalle ali fischianti. Vieni Duddù, vieni che ti porto via». E certo mi portava via, m'incantava, e la mia immaginazione si accompagnava alle sue parole e io vedevo i luoghi, la

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casa sul Piave, la laguna, sentivo il vento arrivare, crepitare il fuoco nel camino, vedevo gli stormi dei magnifici uccelli che volavano alti sulla sua testa, e avvertivo il suo amore per tutto questo, il suo desiderio di farmi partecipare a tutto questo, capivo la sua felicità e la sua solitudine, il suo bisogno di amicizia e qualcosa ancora che mi turbava e mi commuoveva, il presentimento, la consapevolezza che la sua vita se ne stava andando e che gli stava offrendo per le ultime volte, e ancora per poco, questo spettacolo che lo esaltava: la struggente bellezza del mondo. In un'altra lettera mi dice: «Ho scritto ieri questa frase che sarebbe un bellissimo inizio di romanzo: noi ci dimentichiamo sempre che la vita è breve, ma ci comportiamo e viviamo come se fosse lunga. La gioventù è definitivamente andata, lo vedo nei volti delle persone care, e anche nel mio naturalmente: sento che non è più possibile far ruggire leoni, ognuno sta nel suo guscio e lentissimamente si prepara. Perciò invidio il sangue di Ilaria e tua figlia, insomma la tua famiglia. Mentre ti scrivo c'è un po' di vento e l'albero molto cavo, a tre metri dalla mia finestra scricchiola come il Benito Cereno. L'erba è falciata, guardo l'immenso prato e il bosco che chiude il prato (canta il cuculo) oltre il quale c'è il Piave. Non ho nessun programma per oggi, ma scrivere almeno queste due righe a un amico mio mi consola un po'». Ecco, ora guardando le fotografie di Lorenzo Capellini pensavo che, mentre prima attraverso la lettera di Goffredo le parole creavano immagini, adesso le immagini mi portano alle sue parole. Le parole della neve, «la neve della mia Patria, l'elemento primo della mia vita... L'ho baciata, mangiata, leccata». Le parole dei ghiaioni del Piave, quelle della sua casa aperta ai venti, quelle degli alberi e delle

rocce. Mi ricordano le parole delle città, «Vicenza dalle colonne sproporzionate», le parole dei canali della laguna di Venezia che non puzzano ma emanano un odore, un odore come quello del corpo umano. Silvio Perrella in un suo saggio dice che la scrittura di Parise è fatta di ricordi che rimandano ai ponti di Venezia, si verifica insomma uno «slittamento dei luoghi sulla scrittura». Secondo Perrella ci si può spingere anche più in là e dire che «Venezia agisce su Parise come correlativo sintattico, come un modo di disporre le frasi sulla pagina». Le fotografie belle ed evocative di Lorenzo Capellini rendono evidente questo rapporto assoluto, e direi sensuale, di totale identificazione di Parise con i luoghi da lui amati. — Raffaele La Capria


A sinistra, come nell'immagine di apertura, Marina sulle nevi di Cortina fotografata da Franco Angeli.

At left, as in the opening photo, Marina on the snows of Cortina, photographed by Franco Angeli.

ro di arba b o o enet dicat che V e hai de e c i l e ra i n t o ch no f di fo pprodi o zo, so e n i e r r e Lo , la s offredo, a Caro izia ebbie n e mic da G i a i h a c s r t ea st mu a vo t o, V i am ort ina. l l n h a g u o , p o ai lu ost ra a C i, ap assat al p let t i m a d v a e r redo ro p un g hi G off en sie o e p u v l l o e I d com ezia veva V en a. a n i a che a . s ort p re avia ua ca aeC Mo r er sem A mina t p nezi n u o o c o d e rd ari: offre spit Rico illab ie da G ice o S ( l e i a f e mic n d a o i t a i t l a r r l ale e Co ve è st i ca at ur ordo la no an t c l n i t e r a n i d E zz lat a belle n t ro ort a inco o di m i i g d g m a i o r il paes luog ù, pe e ) l t a i i n b e z tv ca ci a g io ent i oi t u l n r m e r i e p p in d . t ici riva riore ipno he si ap e i n int e c re ch o an l cuo t u ro i o u E r an f o o t so t es n lt uo nese n tu u i o c t m e r o tu unqu at iva c ione. i st az o, è d e z z f i n i t i. n e an 'i Lor am pe r l Caro e all legro p l i a c r e rt mi e pa in a c i i Vev aro Lorenzo, sono felice che on Fior a t t muschi e nebbie, neto barbaro edi G ios Tuadi foto che hai dedicato ai la serie

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Le copertine dei due cataloghi delle mostre, entrambi editi da Minerva Edizioni. The covers of the two catalogues of the exhibitions, both published by Minerva Edizioni.

luoghi amati da Goffredo, approdi ora in una mostra a Cortina. Il pensiero va al passato, alla vostra amicizia che aveva come luoghi prediletti, appunto, Venezia e Cortina. Ricordo una tua casa a Venezia dove Goffredo è stato felice ospite con Moravia. E ricordo Cortina (da Goffredo per sempre immortalata nella novella dei sillabari: Amicizia) luogo di incontro di tanti cari amici e indimenticabile paesaggio di bellezza naturale e interiore. Erano anni ipnotici per la gioventù, per il tumultuoso futuro che si apriva per noi tutti. Caro Lorenzo, è dunque con tutto il cuore che mi rallegro per l'iniziativa cortinese e sono vicina e partecipe alla manifestazione. — Tua Giosetta Fioroni

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a scuola di vita di Massimo Spampani

Dalle Tofane all'Afghanistan: cambiano gli impegni, ma non lo spirito degli Alpini, un corpo sempre più protagonista negli scenari internazionali. come spiega il generale di divisione Claudio Mora.

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li Alpini sono un pezzo importante della nostra storia: le grandi pagine scritte sul Monte Nero, sull’Ortigara, sulle Tofane, la campagna di Russia. E poi ancora l’anima del Corpo che si esprime attraverso i suoi simboli, la penna nera sul cappello, i “veci”, le adunate nazionali e la grande generosità messa in campo negli interventi di soccorso nelle catastrofi naturali. Insomma, gli Alpini sono un punto fermo della nostra Nazione. Ma come è cambiato il ruolo degli Alpini in questi ultimi anni? Da quando è stato chiesto loro di operare nella gestione di crisi internazionali? Abbiamo rivolto la domanda al generale di divisione Claudio Mora, Deputy Chief of Staff Stability e rappresentante italiano in Afghanistan presso il comando Isaf, la missione internazionale della Nato che vede impegnate 42 Nazioni, tra cui l'Italia. «Negli ultimi dieci, quindici anni, l'Esercito

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italiano è stato oggetto di una profonda trasformazione – risponde il generale da Kabul – si è passati da militari di leva a un esercito composto esclusivamente da professionisti. Grazie a questa continua "professionalizzazione", il nostro Esercito può oggi vantare un potenziale di tutto rispetto che ci viene costantemente riconosciuto anche in campo internazionale. In tale contesto, anche il ruolo degli Alpini è profondamente mutato: oggi, come ieri, le truppe alpine rappresentano uno dei fiori all'occhiello dell'Esercito italiano. È cambiato l'impiego, che oggi ci vede sempre più protagonisti nei vari scenari multinazionali, ma non è cambiato lo spirito di fondo basato sempre su una delle migliori scuole di vita, qual è la montagna». Fattore determinante per il conseguimento del successo è il contatto diretto con la popolazione locale. «L'attuale strategia in Afghanistan – spiega il generale

photos: Archivio Comando truppe alpine

SENZA CONFINI


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senza confini

In queste pagine, alcuni momenti delle esercitazioni alpinistiche al Passo Falzarego. In these pages, the Alpini during their manoeuvres on the Falzarego

– è incentrata proprio su questo aspetto. alcune delle nostre qualità peculiari, che In tale contesto le truppe alpine si sono gli afghani apprezzano e che sono quanto sempre trovate a proprio agio, grazie mai determinanti per trovare un comune alla loro tradizione di truppe militari piano di vedute, un modo per far breccia che vivono da sempre tra la gente e per nei loro cuori». la gente. Per esempio, in una delle aree E in questo contesto anche le esercipiù difficili della regione ovest dell'Afghatazioni, come per esempio quella che si nistan, dove sono è tenuta il 7 luglio a impegnati gli Alpini, Cortina sulle Torri quale quella di Bala del Falzarego, costi«La montagna è ancora oggi Murghab, la gente tuiscono un elemenuna delle migliori "scuole di del posto all’inizio to importante. «Asci guardava (nel misolutamente sì – ne è vita", che insegna a superare gliore dei casi) con convinto il generale i propri limiti, le proprie assoluta diffidenza, – oltre ad essere un incertezze, le proprie paure oggi la popolazione banco di prova fon(seppur timidamendamentale per tepur senza mai trascurare il te) inizia a supportastare il livello di prefattore della sicurezza». re la nostra presenparazione specifico, za. Recentemente, sono un momento alcuni abitanti del formativo molto imvillaggio ci hanno avvisato della presenza portante per il singolo alpino: la montagna di un deposito illegale di armi e munizioè ancora oggi una delle migliori "scuole di ni delle forze dell'insorgenza, dandoci la vita", che insegna a superare i propri limipossibilità di scovare e sequestrare quel ti, le proprie incertezze, le proprie paure materiale che, altrimenti, sarebbe stato pur senza mai trascurare il fattore della utilizzato per compiere attentati contro sicurezza. Il saper soffrire, il saper vivere, di noi». Ed è proprio l’essere alpino il vamuovere e combattere in ogni condizione lore aggiunto nelle operazioni di peace rende, di fatto, l'alpino un soldato estrekeeping. «Penso proprio di sì – commenta mamente versatile e adeguato agli scenari il generale Mora – la coesione, il rispetto operativi moderni e complessi: un soldato per gli altri, il sapere soffrire, l'essere abid'élite attaccato alle tradizioni, ma proiettuati ad operare in un ambiente non certato verso il futuro. Una risorsa per l'Itato agevole quale la montagna, sono solo lia».

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senza confini

THE SCHOOL OF LIFE The Alpini are an important part of Italian history: great events that took place on Monte Nero, Ortigara, Tofane, and in the Russian campaign. The soul of the regiment is expressed through symbols, the black feather on the hat, the veterans, the national rallies and generously volunteered rescue operations in natural disasters. In short, the Alpini are a cornerstone of the Italian nation. How has the role of the Alpini changed in recent years since the regiment was asked to operate in international crises? We posed this question to Divisional General Claudio Mora, Deputy Chief of Staff Stability and Italian representative in Afghanistan with the ISAF command, the NATO mission involving 42 nations, including Italy. «In the last ten or fifteen years, the Italian army has undergone a profound transformation – the General answered from his base in Kabul – We have moved from an army of conscripted men to an army composed exclusively of professional soldiers. Thanks to continuous professionalisation, our Army can now be proud of our all round potential for which we are consistently recognized in the international field. In this context, the role of the Alpini has fundamentally changed, today, as yesterday, the Alpini Regiment is one of the jewels of the Italian Army. The role has changed for multinational military forces who operate in various military theatres, but what has not changed is the spirit, the camaraderie of fighting men, based on one of the best schools of life, the mountain». The main factor in achieving success is direct contact with local people. «The current strategy in Afghanistan – said the General – is focused precisely on this. The Alpini have always felt "at ease" because of their tradition as military troops who have always lived among the people, and for the

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a common point of view, a way to "breakpeople. For example, in Bala Murghab, one through into their hearts" and to "win their of the most difficult areas in the west of Afminds"». ghanistan where the Alpini are deployed, And in this context, military exercises initially the locals were looking at us, at are important element, such as those that best, with absolute distrust. But today the took place on July 7th in Cortina on Torri population, albeit tentatively, has started to accept our presFalzarego. «Absoence. Recently, some lutely – General Mora villagers alerted us is convinced – besides «The mountains are still one to insurgents holding being a fundamental of the best "schools for life", illegal arms and amtest to judge the level teaching us to overcome munition. This gave of specific preparaus the opportunity tion, exercises are a our limits, our insecurity to find and seize the very important learnand our fears without ever material that othering process for every wise would be used Alpini soldier: the losing sight of the need to carry out attacks mountain is still one for safety». against us». The Alof the best “schools pini can add value of life" that teaches us to overcome our in peace-keeping limitations, our uncertainty, our fears withoperations. «I really think this is true, yes out ever neglecting safety. Alpini know how – comments General Mora – Cohesion, reto suffer, to live, move and fight in every spect for others, understanding suffering, type of battle field. This makes the Alpini being used to operate in a hard, uncertain extremely versatile and capable soldiers environment such as the mountains – these in complex, modern warfare: they are elite are just some of our unique qualities that soldiers attached to traditions, but looking the Afghan people appreciate. These qualto the future. A resource for Italy». ities are also very important to help us find

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NATURA&CULTURA

VIS-À-VIS IN CRODA di Andrea Gris

uno è nato tra I boschI, l'altro sul mare. uno ha le vette nel dna, l'altro ha eredItato la passIone per I montI dal padre. Mauro Corona, opInIonIsta della prIma edIzIone dI cortIna Incroda, passa Il testImone a Erri dE luCa. chIacchIerando dI montagna InsIeme al dIrettore artIstIco della rassegna, che ha aperto per noI Il suo taccuIno. tra appuntI dIsordInatI e macchIe dI vIno rosso.

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photos: Foto Zoom

In alto, lo sgancio del moschettone che ha dato il via alla prima edizione di Cortina inCroda. At the top, the release of the snaplink that launched the first edition of Cortina inCroda.

Erri De Luca «Il mio amore per la montagna è un'eredità paterna. La montagna è l'unica cosa che ha salvato quel tempo maledetto, di tutto quel tempo dannato della sua gioventù passata in quella guerra infame, nulla è tornato indietro, nulla ha voluto raccontare tranne le montagne, questo tempo salvato, questo ambiente che lo ha accolto e nel quale ha potuto stemperare la sua “malora” è poi passato anche a me, e in me è diventata una possibilità di stare bene in mezzo a un secolo micidiale».

Mauro Corona «A Cortina la neve è firmata, ma i cortinesi, l'Ampezzo, è altra cosa. Mi commuovo sempre quando penso agli Scoiattoli, alle montagne che hanno conquistato con quell'umiltà che è stata loro insegnata dai grandi maestri di vita in montagna come Checco De Meleres o Santo Siorpaes, per non parlare poi del “principe” Angelo Dibona. Mi commuovo ancora di più ricordando il principe, perchè anche Marco Da Pozzo era chiamato il “principe” e questa estate non sarà più dei nostri. Sarà una montagna diversa senza Marco. Sarà una Cortina diversa. Mi lega una forte amicizia con queste maledette montagne, con questi maledetti Scoiattoli, in senso buono naturalmente, anzi lo dico con un pò d'invidia. Sempre modesti, sempre timidi nel raccontare le loro avventure. Mai una riga sopra. Cortina ha la capacità di fare rocciatori di prim'ordine, ma sempre modesti. Quanti nomi potrei fare, potrei stare ore a parlarti di loro e delle loro avventure. Loro in salita sciano, non salgono. Si muovono come lucertole e vanno su senza alcuna velleità di protagonismo. Hanno capito che la cima è una fasciatura, una garza che ti medica dallo stress della vita. Loro lo hanno capito».

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NATURA&CULTURA

Qui accanto e nella pagina accanto, alcuni momenti della rassegna Cortina inCroda. Nella foto a destra, la dimostrazione di arrampicata degli Scoiattoli sulle pareti illuminate delle 5 Torri durante il Party Verticale che si è tenuto al Rifugio Scoiattoli.

Due scrittori di successo, due opinionisti di grido, due personaggi contesi dalle trasmissioni più cult della televisione italiana, due uomini che non le mandano a dire anche quando parlano con la commozione di chi timidamente si conosce bene e, nella solitudine della montagna, si è ritrovato a riflettere su sé stesso e il mondo che è riuscito ad osservare dalle vette. Due uomini all'apparire completamente diversi, ma legati da un grande amore: quello, appunto, per la montagna.

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Erri De Luca «Il fatto che l'UNEsCo si accorga che le Dolomiti sono Patrimonio dell'Umanità spero faccia qualcosa di bene alle Dolomiti, ma sicuramente ha fatto qualcosa di bene all'UNEsCo che se ne è accorto». Mauro Corona «Ben venga l'UNEsCo, ma attenzione perchè la montagna non è solo la roccia, sono anche i montanari, coloro che vivono in montagna. In tutte le zone montane i problemi sono innumerevoli. La bellezza delle Dolomiti è risaputa, ma non aiuta nessuno a vivere meglio e senza problemi. Chi resiste in montagna siamo noi, sono i giovani che devono fare chilometri a piedi per raggiungere una scuola o gli operai che si devono alzare alle 4 del mattino per raggiungere il posto di lavoro e la sera rientrano nel loro paese dove mancano negozi, bar, edicole, tutto quello insomma che è normale per un comune mortale. Quindi ragioniamo con i piedi per terra e cerchiamo di riflettere su questo attestato che per il momento è solo un pezzo di carta. Siamo noi patrimonio dell'umanità, non le montagne».

Here and on the opposite page, some moments of the festival Cortina inCroda. In the photo at right, the climbing demonstration by the Scoiattoli on the illuminated faces of the 5 Torri during the Vertical Party held at the Scoiattoli Refuge.

Erri De Luca «La scrittura sacra, specialmente la parte che riguarda l'Antico Testamento, è alpinistica. Il più assiduo scalatore è Mosè che sale tre volte sul Sinai e poi muore come un alpinista in montagna sul Nebo, dove la divinità lo fa salire per vedere la Terra Promessa, ma non a lui. Gli incontri principali di questa storia sono in montagna. Abramo, Isacco, Gesù, tutte storie di montagna, di sacrifici». Mauro Corona «La montagna non ha una vera e propria letteratura come il mare. Mario Rigoni Stern, forse Thomas Mann, ma anche la sua Montagna incantata c'entra poco con la cima, con la vita in montagna. La mia letteratura nasce in montagna, ma è altro». Erri De Luca «Alpinisti sacri non ne conosco, profano invece è tutto l'alpinismo himalayano che all'inizio ha dovuto calpestare delle cime considerate sacre, tant'è che ancora oggi al campo base non si sale mai prima di aver fatto una cerimonia propiziatoria per chiedere scusa agli dei». Mauro Corona «Un alpinista sacro è Angelo Dibona. Una guida che palpava la roccia, la toccava con delicatezza, non la rovinava con chiodi o altro, un alpinista profano, pagliaccio, sono io con la mia vanità e con i chiodi che ho piantato per poter fare le vie che Dibona faceva senza alcun aiuto. E poi tutto l'alpinismo della telecamera in vetta prima dell'alpinista è profano».


photos: Foto Zoom

Erri De Luca «My love for the mountains was inherited from my father. The mountains were the only thing that saved him during those dreadful years of his youth spent in that terrible war, nothing of which came back with him: the only part of it he was willing to talk about was his time in the mountains, this time of salvation, this world that took him in and in which he was able to soften the blow of his “damnation”, which was then passed down to me, enabling me to find a foothold in the midst of a deadly century>>.

Erri De Luca «La cima non è per me un traguardo. È solo un gradino che mi porta al punto più lontano da cui sono partito. La cima è l'ultimo passo verso l'alto, la cima è il ritorno al punto di partenza. Non sono credente, e quindi lassù non vedo nulla di speciale, salendo sento fisicamente un piacere, quello dell'allontanamento da questa terra. Nulla di più». Mauro Corona «La cima ti assolve dai problemi. È un bicchiere di rosso meritato. La montagna va intesa come una grazia, non una competizione».

FAcE TO FAcE One was born among the woods, the other by the sea. One has the mountain peaks in his blood, while the other inherited his love for the mountains from his father. Mauro Corona, columnist for the first edition of Cortina in Croda, steps down in favour of Erri De Luca. Here they both talk about the mountains to Andrea Gris, artistic director of the Scoiattoli festival, who has opened up his notebook for us, with its disorderly notes and red wine stains.

Mauro Corona «At Cortina you have “designer” snow, but the people of Cortina and of the Ampezzo Valley are different. I am moved whenever I think of the Scoiattoli, of the mountains they have conquered with the humility that has been taught them by the great maestri of life in the mountains such as Checco De Meleres or Santo Siorpaes, not to mention “Prince” Angelo Dibona. I am yet more moved when I recall the Prince, since Marco Da Pozzo, who will no longer be among us this summer, was also graced with the same title. The mountains will be different without Marco. Cortina will not be the same. I am bound by a strong friendship with these infernal mountains and these infernal Scoiattoli, although obviously in the good sense of the word: indeed, I say it with a tinge of envy. Always modest, always reticent in telling of their adventures, with never an exaggeration. Cortina has the ability to produce first-rate but ever modest rock climbers. I could quote so many names; I could sit for hours talking to you about them and their adventures. They ski up, they don't just ascend. They move like lizards up the mountain without the slightest thought of seeking the limelight. They have understood that the peak is a salve, a medication against the stress of life. They have grasped this>>.

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NATURA&CULTURA In queste pagine, alcune immagini del Party Verticale che ha animato la terrazza dello storico Rifugio Scoiattoli con la musica del dj Alessio Bertallot di Radio Deejay. Qui accanto, un momento degli incontri dedicati alla letteratura di montagna con Almerina Buzzati, moglie del grande Dino.

On these pages, some images of the Vertical Party that livened up the terrace of the historical Scoiattoli Refuge with the music of DJ Alessio Bertallot of Radio Deejay. On the opposite page at the bottom, a moment during the meetings dedicated to the literature of the mountains, with Almerina Buzzati, wife of the great Dino.

Erri De Luca «UNESCO's recognition of the Dolomites as a World Heritage Site will, I hope, be of benefit to the Dolomites, although it has certainly been of benefit to UNESCO, which has realised the fact>>. Mauro Corona « UNESCO will undoubtedly be a good thing, although it should be remembered that the mountains don't mean just the rocks themselves, but also those who live among them. In all mountain areas the problems are innumerable. The beauty of the Dolomites is renowned, but this does nothing to help people to live better, problem-free lives. Those who endure in the mountains are the young people who have to walk kilometres to school, or the labourers who have to get up at 4 in the morning to reach their workplace and who each evening go back to their villages with their lack of shops, bars or newspaper kiosks – in short, everything that a common mortal has a right to expect. So let us think with our feet firmly on the ground and try to reflect upon this certificate, which for the time being is merely a piece of paper. It is us, not the mountains, that are a world heritage.>>. Erri De Luca «The holy scripture, in particular the part concerning the Old Testament, is about mountaineers. The most assiduous climber is Moses, who goes up Mount Sinai three times and then dies like a mountaineer on Nebo, which God makes him climb to reveal the Promised Land, but not for him. The main meeting places of this story are in the mountains. The stories of Abraham, Isaac and Jesus are all stories of the mountains, stories of sacrifice>>.

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l'ESTATE CoN CorTINA INCrodA

In appena un'edizione, ha saputo trovare il giusto mix tra poesia, adrenalina, scrittura, cinema, sogni, avventura, tecnologia, giornalismo, personaggi, futuro. Giunta al secondo anno, Cortina inCroda non smette di stupire, miscelando ancora una volta con il giusto equilibrio incontri, mostre, proiezioni e spettacoli. Tra gli appuntamenti da non perdere: il 3 agosto la seconda proiezione italiana de Il gigante delle Dolomiti, film di Guido Brignone del 1926 appena restaurato, alla presenza del regista Maurizio Nichetti (Alexander Girardi Hall, ore 21), il 6 agosto il Freeze Flash Mob di Andrea Gaspari (Piazza Venezia, ore 12.30) e il 25 agosto lo spettacolo dei Kataklò (Alexander Girardi Hall, ore 21). Non mancherà l'intervento fisso dello Scoiattolo Marco Ghedina Tomasc, il “libraio magico” di Cortina inCroda che proporrà uno o più libri ogni serata. Per maggiori dettagli sul programma www.cortinaincroda.org.

SummEr WITh CorTINA INCrodA

In just one edition, Cortina inCroda managed to find the right mixture of poetry, thrills, writing, cinema, dreams, adventure, technology, journalism, personalities and future. Now in its second year, Cortina inCroda does not fail to surprise us once again with the right balance between meetings, exhibitions, screenings and shows. Some of the events you must not miss: on 3rd August, the second Italian showing of Il gigante delle Dolomiti (The giant of the Dolomites), a recently restored film by Guido Brignone made in 1926, with the guest appearance of the film director Maurizio Nichetti (Alexander Girardi Hall, 9 p.m.); on 6th August, the Freeze Flash Mob by Andrea Gaspari (Piazza Venezia, 12.30 p.m.) and on 25th August, a show by the Kataklò (Alexander Girardi Hall, 9 p.m.). In addition there will be the fixed participation of the Scoiattolo Marco Ghedina Tomasc, the “magic librarian” of Cortina inCroda, who will propose one or more books each evening. For more detailed information, go to www.cortinaincroda.org.


photos: Foto Zoom

GlI SCoIATTolI Al TrENTofIlmfESTIvAl

È davvero di lunga durata il rapporto tra gli Scoiattoli e il TrentoFilmfestival, la rassegna dedicata a film narrativi, documentari d’autore, reportage e fiction che hanno per sfondo la montagna, la natura, l’avventura. Un legame che si è rinnovato quest’anno. Basti dire che il manifesto dell'edizione 2010 immortala proprio le montagne dietro Cortina, e che la Casa delle Regole ha ospitato questa primavera la mostra Cinquant'anni di manifesti del TrentoFilmfestival – evento inaugurale di Cortina inCroda – proprio in occasione della partecipazione di Rosso70, il film degli Scoiattoli, e di L'Alfabeto rubato a Lino Lacedelli di Andrea Gris e Alessandro Manaigo, alla 58esima edizione della prestigiosa rassegna.

ThE SCoIATTolI AT ThE TrENTofIlmfESTIvAl Mauro Corona «The mountains don't have their own literature like that of the sea, apart from Mario Rigoni Stern, and perhaps Thomas Mann, although his Magic Mountain has little to do with the peaks, with life in the mountains. My literature originates in the mountains, but it is something else>>.

I, however, am a profane, foolish, vain mountaineer, with all the pegs I have hammered in so as to be able to ascend by the routes that Dibona would do without any help at all. Then, all mountaineering where a telecamera is positioned at the peak before the climber reaches it is profane>>.

Erri De Luca «I don't know of any sacred mountaineers, although the mountaineers in the Himalayas are all profane, since at the start they had to tread peaks considered sacred, so that still today no-one ever ascends from base camp without first carrying out a propitiatory ceremony to ask the gods for their forgiveness>>.

Erri De Luca «For me the peak isn't a winning post. It is simply a step that brings me to the furthest point from where I started out. The peak is the last step upwards, the return to the point of departure. I'm not a believer, and so I don't see anything special up there, only the physical pleasure of distancing myself from the earth as I reach the top. Nothing more>>.

Mauro Corona «One sacred mountaineer was Angelo Dibona, a guide that would stroke the rock with his delicate touch, never ruining it with pegs or anything else;

Mauro Corona «The peak sets you free from your problems. It's a well earned glass of red wine. The mountains should be seen as a gift, not as a competition>>.

There is a longstanding relationship between the Scoiattoli and the TrentoFilmfestival, the series of events dedicated to narrative films, art documentaries, reportages and fiction films that have the mountains, nature and adventure as their backdrop. The link is renewed this year. Suffice it to say that the publicity poster for the 2010 edition immortalises the mountains just behind Cortina, and that this spring the Casa delle Regole hosted the exhibition Cinquant'anni di manifesti del TrentoFilmfestival (Fifty years of publicity posters for TrentoFilmfestival) – the inaugural event of Cortina inCroda – precisely on the occasion of the participation of Rosso70, the film of the Scoiattoli, and of L'Alfabeto rubato a Lino Lacedelli (The Alphabet stolen from Lino Lacedelli), by Andrea Gris and Alessandro Manaigo, at the 58th edition of the prestigious festival.

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così vicino così lontano

al settimo cielo reportage fotografico di Stefano Zardini

Una cena da gran gourmet in un ambiente curatissimo a oltre 2mila metri di altezza? A Cortina si può e non stiamo pensando a un rifugio di alta quota. Maison Chopard, la Gioielleria Alberto Verni e il Cristallo Hotel Spa & Golf hanno lanciato un nuovo format che da evento molto esclusivo – dedicato a 18 selezionatissimi ospiti – si appresta a trasformarsi in un’innovativa proposta a firma Cristallo e Funivie Faloria.

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lu Diamond, la cena tra le stelle è stato l’evento di chiusura della scorsa stagione invernale. Un happening che ha fatto dell’esclusività il suo tratto distintivo (basti pensare all’esiguo numero di invitati), cui è stata offerta l’opportunità di cenare in una location da sogno, le cabine alte della Funivia Faloria. Allestimento sofisticatissimo a cura de I Segni del Tempo, menù del pluripremiato chef Marco Badalucci e della barlady Ursula Chioma. Con gran finale alle 23.00 quando dal caveau Chopard, portato appositamente tra il primo e il secondo troncone, è uscita la sorpresa, il Blu Diamond. L’ultimo colpo ad effetto della serata. Un evento per pochi. Ma che potrebbero essere più dei 18 che lo hanno testato per primi. È stato proprio il successo del format a decretarne la ripetibilità con una serie di proposte personalizzate per occasioni veramente speciali (per maggiori informazioni e per prenotazioni: Hotel Cristallo, tel. 0436 881111). Per chi è alla ricerca di un’esperienza celestiale, da provare.

In seventh heaven The last winter season in Cortina closed with a heavenly dinner, up in the starry sky above Faloria. An exclusive event for select guests who dined in a blue dream world, created by the Milanese firm, I segni del tempo. The menu was created by award winning chef Marco Badalucci and bar tender Ursula Chioma. At 11 pm, at the mid station of the cableway, Chopard brought out a great surprise, the final astonishing revelation of the evening, the Blu Diamond. This was a special event for only 18 people, whose enjoyment has spurred the hotel Cristallo to create more wonderful experiences, special requests. How about having a heavenly experience this summer? Info: Hotel Cristallo, ph. 0436 881111.

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così vicino così lontano

In dieci scatti, le tappe Dell’esperienza celestiale Blu Diamond

Il benvenuto Michele Gualandi, proprietario del Cristallo, ha fatto gli onori di casa per i 18 selezionatissimi ospiti della cena in hotel. Da lì a bordo di Porsche Panamera, gentilmente messa a disposizione dal centro Porsche Brescia/Gruppo Saottini, è partito il viaggio. Nella foto, da sinistra: Michele Gualandi, Alessandro Cattarin direttore Hotel Cristallo Spa & Golf, Alberto Verni, Stefano e Laura Illing, Clelia e Dino Tabacchi.

Charmant Clelia Tabacchi, moglie di Dino Tabacchi, timoniere di Salmoiraghi e Viganò, non ha potuto fare a meno di provare i gioielli Chopard, in bella mostra nella gioielleria Verni. Aperitivo in gioielleria C’era anche il sindaco Andrea Franceschi (a sinistra, con Paolo Scaroni) a brindare all’impresa. Pochi minuti prima che gli ospiti “prendessero il volo”.

Divertitissimo Marco Franzoni, vice presidente Aci, in piedi accanto a Diego e Francesca Gianaroli.

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Brillanti Paolo Scaroni, ad di Eni a tavola con Enrico Marchi, presidente di Save Spa, la società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso e il presidente di Cortina Turismo Stefano Illing. Tra una chiacchiera e l’altra hanno gustato il menu mélange terra e mare ideato dal pluripremiato chef del Cristallo Marco Badalucci (nella foto sopra): un percorso culinario da veri gourmand, fatto di aragoste, tartufi e sinfonie di cioccolato.

Red carpet Allestimento eccellente quello realizzato da Francesca e Antonio Macchia dell’azienda I Segni del Tempo. Grazie a un attento lavoro preparatorio sono riusciti a trasformare le funivie in due cottage super-esclusivi, con tanto di preziosi tendaggi. La classe non è acqua. Una cabina movimentata Lo chef Marco Badalucci raccoglie commenti mentre Sandra Verni – moglie di Alberto, gioielliere con boutique da capogiro sempre in prima linea nell’ideazione di eventi scintillanti e fuori dagli schemi – cerca di estorcergli ricette del suo menu Blu Diamond.

La più audace Francesca Gianaroli moglie dell’imprenditore bolognese Diego Gianaroli, è stata la prima a voler provare Blu Diamond, gioiello da capogiro del valore commerciale di oltre 3 milioni di euro: zaffiro cuscino shape blu da 160,5 carati montato in oro bianco su un collier rigido con un pavet di 3.266 brillanti per un totale di 53,43 carati.

Brindisi finale Felicissimo del successo avuto dalla serata, Roberto Amelotti, responsabile vendite nord Italia di Chopard, ideatore e “conduttore” della serata ha brindato con un cocktail stellare. Quello ideato dalla barlady del Cristallo Ursula Chioma, lo Stars in the Sky, con tanto di polvere di zaffiro.

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L’attimo di Stefano Zardini

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Ci sono tanti modi per intraprendere un viaggio. Di solito c’è una meta precisa e il percorso non conta, anzi più veloci si arriva meglio è. Poi in un momento veniamo scaricati in una realtà lontana dalle nostre esperienze quotidiane. Io credo che ad affascinare e riempirci di emozioni sia non tanto la meta quanto il viaggio in sé. È la somma del vissuto, attimo dopo attimo, che crea lo spessore di un’avventura. La vera destinazione di un viaggio è il viaggio. There are many ways to travel. As we travel to a destination, the pathway does not matter, it is better to arrive quickly. Then in a moment we may find ourselves in a reality removed from our day to day world. I believe that the enjoyment and emotion is more satisfying than the arrival at the destination. The sum of experiences, moment by moment, creates the substance of an adventure. The true destination of a journey is the journey itself.

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photo: Stefano Zardini


oltre lo sport / 1

Stile libero di Sergio Maggio

Chi non ricorda Easy rider? Un inno alla libertà del viaggio su due ruote. A qualche decennio di distanza, però, la bicicletta sembra aver sottratto alla moto l’ambito primato. Perché in mountain bike ci si sente veramente liberi di essere e liberi di andare, e se a dirlo è una delle memorie storiche de L’Uomo Vogue non resta che crederci.

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ulla di più sano e divertente, per chi ama bicicletta e montagna, che dimenticare la propria auto al posteggio e montare in sella ad una mountain bike; uscire così dai soliti percorsi stradali, addentrandosi veramente nella natura per godersela a impatto zero. Non è affatto un caso che negli ultimi anni, in tutta Europa, sia andata formandosi una vasta schiera di ciclisti-montanari che ha scelto, per la propria attività sportiva dell’estate, la mtb. Così la classica (e per molti versi sempre affascinante) bicicletta da corsa si va trasformando sempre più in oggetto di nicchia. L’asfalto ti tiene aggrappato al mondo frenetico di tutti i giorni, inevitabilmente ti ricorda le macchine e la corsa artificiale verso un benessere plastificato. In mountain bike, invece, puoi andare dove non senti alcun rombo assordante, se sei

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stanco puoi fermarti all’ombra del bosco e gustare la colazione al sacco; puoi provare a cercare, dove è permesso e con il garbo necessario, due o tre funghi da mangiare la sera; oppure esercitare il tuo spirito competitivo in mille modi diversi. Ora è facile, perché più di una località alpina si è o si sta organizzando per soddisfare al meglio la richiesta sempre più pressante ed entusiasta, da parte di questo nuovo turismo responsabile, di strutture e percorsi adeguati. In testa a tutte, più che mai, c’è Cortina d’Ampezzo. La celeberrima Regina delle Dolomiti quest’anno rafforza infatti il suo Cortina Bike Resort, un progetto partito due anni fa: le strutture che d’inverno sono il paradiso degli amanti dello sci e della neve divengono il bengodi dei patiti delle ruote grasse, che possono beneficiare di una sorta di spa. A cielo aperto.

photo: Uli Stanciu

photo: Stefano Zardini

oltre lo sport


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CorTINA bIKE dAyS

CORTIN A

Intrattenimento, trial show, expo di prodotti lungo Corso Italia, gare dedicate ai più piccoli e degustazioni della migliore cucina locale: questi gli ingredienti di una manifestazione durante la quale si terranno anche tre imperdibili appuntamenti sportivi. La Crono Cicli Cortina Challenge (sabato 24), gara dedicata a primi 300 iscritti alla Granfondo del giorno successivo che vorCOMPE TITIONS ranno cimentarsi nel percorso allestito in pieno centro. I 50 migliori tempi maschili e i 15 femminili potranno così conquistare la griglia d’onore accanto ai campioni della gara di domenica. A questa particolare prova di qualificazione si aggiungono poi la CortinaDobbiaco Mountain Bike, in programma il 25 luglio, la famosa marathon di 42 chilometri disegnata lungo il tracciato dell’antica Ferrovia delle Dolomiti, e l’attesissima Kermesse di sabato 24, una sei-ore non competitiva che vedrà 20 squadre di 6 partecipanti ciascuna darsi filo da torcere lungo un percorso CorTINA bIKE dAyS allestito tra le vie del centro, con avvincenti Entertainment, trial shows, an expo of prodiscese, tratti tecnici e single trail. La gara ducts along Corso Italia, competitions for tots – a scopo benefico – avrà inizio alle ore and tasting of the best local cuisine: these are 15.00 per terminare alle 21.00: la suggestiva the ingredients of a manifestation during which cornice notturna trasformerà la Kermesse three unmissable sporting events will also be in un'emozionante notte bianca nella Regina held. There will be the Crono Cicli Cortina delle Dolomiti. La gara sarà aperta a tutti Challenge (Saturday 24th), a race dedicated e vedrà competere biker professionisti, to the first 300 signing up for the Granfondo appassionati ma soprattutto imprenditori, of the following day, who will be showing their politici e altri nomi illustri dello spettacolo paces on the track set up right in the town cenaccumunati da un’unica passione, quella per tre. Those who make the 50 best men's and the lo sport. 15 best women's times will thus be able to take their place side by side with the champions at the start of Sunday's race. This particular qualification test will be followed by the CortinaDobbiaco Mountain Bike, scheduled for 25th July, the famous 42-kilometre race along the traces of the old Dolomites Railway track, and the much-awaited Kermesse of Saturday 24th, a non-competitive six-hour event in which 20 teams of 6 participants each will be put through their paces along a route marked out around the streets of the town centre, with gripping descents, technical stretches and single trails. The race – which is for charity – will begin at 3 p.m. and end at 9 p.m.: the evocative nocturnal backdrop will transform the Kermesse into an exciting long night in the Queen of the Dolomites. The race will be open to all comers, and will involve professional cyclists, enthusiasts and above all businessmen, politicians and other renowned names from show business, all sharing a passion for sport.

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OLTRE LO SpORT

bello ria con Il re b li in e hi, esc o, mitico sto epic non-luog u i g e il d on o re g iolo apora gist of n gé, il soc uole ass ugé, the sociolo v i e h c th r f e Marc Au arc A auty o ibile p : imperd anche in città. M icicletta (The be l and Utopian a tt le ic b a della bic elle due ruote ic, mythic ello della od titled Il b to savour the ep k o o b e utopic a t t rings ou you wan ato places, b t to be missed if a progett o n 08 avev wn . 0 le 2 c to bicycle): l y e in ic n g B n ià e f cycli , che g stamp e ta ll is a ic à s d u flavour o ady York, sta e m had alre iaries. à di New rne, arti in 2008 D o David By elliere per la citt h le c w y , n tr es Bic sicia , publish delle ras t and mu y o is it it c rt u a rk tr e s o e wY e co yrne, th a edizion ks for Ne David B ycle rac e la prim nment v ic o Diaries. b u t m il u ro p iro a nd b mbiente f the Env planned ro dell'A inistry o Il Ministe icicletta. The M . ab le ycle Day nale dell rnaziona tional Bic ata nazio a n N r f io o G esse inte o dieci n a m io r it e d dell k e l, t a n tiv t ’an s the firs Film Fes gia ques onal promote al Bicycle uote che festeg o ati n rn n a te le mp s al, an in e du e r v ll ti e s d e Buon co elebrate F o d r is yea c al mon cle Film y th ta ic h a B ic ic e h d g, w of th a de of cyclin di cinem ità. Anniversary e world iv th tt to a i d d i te el ann dica zionale d stival de stival na fe cinema fe f activity. y b o g im r in il p vell o lomundi, val of tra ten years eline Cic rst national festi d n a c e tr e fi Spegne mundi, th tta. Ciclo ion. le ic ic b it viaggio in ches its third ed rea , le c y ic b

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9 maggio 2010 2010

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frEESTylE For people who love mountains and biking, nothing is more healthy and enjoyable than to leave their car in the parking lot and get into the saddle of their bike. Instead of riding on the roads, they ride on pathways in the natural world, where they also enjoy zero impact tourism. Throughout Europe in recent years there has been a massive increase in the number of people who chose to mountain bike as their summer sport. Classical bike racing (in many ways more interesting) is changing and becoming a niche sport. The cycle track keeps you wrapped up in the hectic world of everyday life; you inevitably think of cars and the race towards an artificial sense of well being. Mountain biking enables you to go where you won’t hear a deafening roar of traffic. If you're tired you can stop in the shade of the forest and enjoy a picnic lunch, or you can try to find, where possible and with the proper permit, two or three mushrooms to eat for supper, and you can indulge your competitive spirit in a thousand different ways – all are now easy to do.

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Many alpine resorts have started to develop facilities needed to satisfy this urgent, and exciting, demand for the new, responsible tourism. And in the forefront of this: Cortina d'Ampezzo. This year, the famous Queen of the Dolomites, through work that began three years ago, realises the dream of Cortina Bike Resort. The winter paradise for skiers and snow enthusiasts has become a Garden of Eden for mountain bikers who can enjoy many of the same benefits as if visiting a spa – but in the fresh, open air.

nniers, ir des Coto Fendi, to p m o C e care Anch za dimenti guardo rmani, sen ri A , ro h lo it m la S o l Pau nno dett a h l rs, Paul e n ie a n h n es Coto d Gucci e C ir to p m te. Co n Fendi, to mentio le due ruo t o n out i, n a Arm eir say ab Smith and lso have th a l, e n a h C Gucci and l travel. e e h -w o tw i noleggio servizio d il , g n ri a e in Bike sh ando anch ente dilag lm ui Milano, a c n a fi tr a à st bike, rose citt e m u n sharing, in o Bari. Bike e a Italia. Attiv v o n e king hold arma, G is finally ta s Milan, Bologna, P , e ic rv se a iring cities such the bike-h numerous in , . o ri a to B ly d in Ita enoa an Parma, G Bologna,


CorTINA bIKE rESorT IN fIGurES

500 chilometri percorribili su due ruote 500 kms of tracks 16 percorsi ufficiali 16 official routes 23 Bike hotel (2, 3 e 4 stelle) e 56 Bike Rifugi 23 Bike hotels (2-, 3- and 4-star) and 56 Bike a misura di ogni sportivo Refuges suitable for all types of sportsperson 4 noleggi, disponibilità di dati gps, cartine 4 bike hire outlets, GPs data available, dedettagliate, bike istruttori e bike&bus tailed maps, bike instructors and bike&bus

photoa: Uli Stanciu

Il CorTINA bIKE rESorT dÀ I NumErI

E da quest’anno Cortina Bike Resort And, from this year, cortina Bike Resort è anche: also offers: - Bike&Trekking Pass - Bike&Trekking Pass Versione estiva dello skipass invernale, con The summer version of the winter skipass, validità 3-6 giorni, permette l’accesso a tutti with a validity ranging from 3 to 6 days, algli impianti di risalita sia al popolo dei biker lows access to all ski lifts both to cyclists and che a tutti coloro che vogliono affrontare la to all those who want to have a holiday “with vacanza “con i piedi per terra”. their feet on the ground”. - climb and Bike - climb and Bike Salita in mtb/shuttle/bike pass, arrampicata Ascent with a mountain bike/shuttle/bike sulle palestre di roccia – ben 580 – e poi pass, a climb on the rock faces – of which discesa free ride in mountain bike. Tutto in there are 580 – and then a free-ride descent compagnia delle guide alpine. on a mountain bike – all in the company of - Bike hub the mountain guides. Tutti i percorsi del Cortina Bike Resort - Bike hub sono dotati di una puntuale segnaletica All the routes of the Cortina Bike Resort are che renderà impossibile smarrirsi, anche clearly marked with a system of signs that grazie al Bike Hub allestito in pieno centro: make it impossible to get lost, and you can punto di partenza di tutti i sentieri è dotato also refer to the Bike Hub set up in the town anche di una cartina formato gigante centre: the starting points of all the paths con il tracciato e con l’elenco completo e also have a large-scale map marking out the numerato di tutti i percorsi del Cortina Bike route and with the full and numbered list of Resort. all the routes of the Cortina Bike Resort.

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photoa: dgbandion.com

oltre lo sport / 2

A PASSO DI SWING di Cristina Palmiotto

Ha calcato terreni inesplorati, è arrivata dove, in un secolo di storia del pattinaggio, nessuna prima in Italia. Carolina Kostner, l'atleta che nel 2006 è stata la portabandiera del nostro Paese alle Olimpiadi di Torino, ha lanciato la novità dell'estate ampezzana: l'Audi in City Golf Trophy.

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lasse 1987, sulle lame da quando aveva quattro anni e nella storia del pattinaggio internazionale dal 2008, quando, a gennaio, ha vinto per la seconda volta consecutiva la medaglia d’oro agli Europei di Zagabria e, a marzo, la medaglia d’argento ai Mondiali di Goteborg. Da allora Carolina Kostner non si è mai fermata, ottenendo altre importanti vittorie (sei medaglie tra Europei e Mondiali in quattro anni dal 2006 al 2010), e dallo sport non ha mai smesso di imparare, anche quando sfila i pattini. Una vita sul ghiaccio le ha insegnato che «non si raggiunge sempre subito tutto quello che si vuole e bisogna avere la forza di rialzarsi e ricominciare». Con il suo volto pulito, la sua grazia e il suo talento, ha preso la sua prima lezione di golf su un green spettacolare: a 2.200 metri di altitudine, sul dente dello Schuss della pista

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Olympia delle Tofane. La scorsa primavera, insieme alla tedesca Jutta Kleinschmid, l’unica donna ad aver vinto la Parigi-Dakar, Carolina si è infatti dedicata al lancio – reale e simbolico – che ha anticipato l'Audi in City Golf Trophy, un evento tra sport, spettacolo e beneficienza. «Sono molto orgogliosa e onorata di aver dato il via a questa originale iniziativa nella splendida cornice delle Tofane, è stato molto divertente provare per la prima volta a giocare a golf e con l'aiuto del mio maestro Alex Gostner sono riuscita a fare il mio primo lancio provando una sensazione bellissima! Spero che tramite la mia presenza e quella di altri personaggi dello sport e dello spettacolo si raccolgano tanti fondi per il Terzo Mondo». Ancora una volta, la principessa del ghiaccio ha confermato la sua stoffa da campionessa. Sui pattini e nella vita.

Alla tentazione di provare in prima assoluta alcune delle 18 buche dell'Audi in City Golf Trophy, “sua maestà” Kostner non ha saputo resistere: armata degli attrezzi del mestiere, ha testato le sue capacità golfistiche. Chapeau, Carolina. “Her majesty” Carolina Kostner was not able to resist the temptation to try out as an absolute first some of the 18 holes of the Audi in City Golf Trophy: armed with the tools of the trade, she put her golfing skills to the test. Hats off to you, Carolina.


Audi in City Golf Trophy

(16 e 17 luglio) Dalla pista di Coppa del Mondo Olympia al Trampolino Italia, dal tetto dello Stadio alla zona pedonale di Cortina, trasformata in un vero e proprio green. Già per gli insoliti luoghi che lo ospiteranno – oltre al campo di golf vero e proprio – l'Audi in City Golf Trophy si preannuncia come un evento decisamente originale. Se si aggiunge la particolare formula che prevede la presenza, accanto ai campioni del golf internazionale – tra cui Giulia Sergas, la numero uno delle donne italiane – di tanti nomi del mondo dello sport, dello spettacolo, della musica, del cinema e della tv, allora ha tutte le carte per diventare unico. Non manca poi il risvolto benefico della due-giorni che devolverà i fondi della gara di putting dei non golfisti a favore dell'associazione Medici dell'Alto Adige per il Terzo Mondo. www.cortina.dolomiti.org

Audi in City Golf Trophy

AT SWING PACE Class of 1987, on skates since the age of four, and an international skater since January 2008, when she won a gold medal for the second time running at the European championships at Zagreb and, in March, a silver medal at the World Championships at Goteborg. Since then, Carolina Kostner has never looked back, gaining other important victories (six European and World medals in four years, from 2006 to 2010), and has never stopped learning from the sport, even when her skates are off. Her life on the ice has taught her that «you don't always attain everything you want straight away and you must have the strength to get up again and start from scratch». With her clear-cut features , grace and talent, she had her first

(16th and 17th July) From the Olympia World Cup slope to the Trampolino Italia, from the roof of the Stadium to the pedestrian zone of Cortina, transformed into a veritable golf course. The very unusualness of the places that are to host it – in addition to the real golf course itself – already make the Audi in City Golf Trophy a decidedly original event. Not to mention the special nature of the event, involving the presence not only of the international golf champions – including Giulia Sergas, the number one Italian women's champion – but also of so many famous names from the world of sport, show business, music, cinema and TV, making for a truly unique experience. Moreover, funds will be collected for charity over the two-day event, the proceeds of the putting competition for non-golfers going to the association Medici dell'Alto Adige per il Terzo Mondo (Doctors of South Tyrol for the Third World). www.cortina.dolomiti.org

golf lesson on a spectacular course: at an altitude of 2200 metres, on the overhang of the Schuss of the Tofane Olympia slope. Last spring, together with the German Jutta Kleinschmid, the only woman to have won the Paris-Dakar car rally, Carolina “teed off” – in both the real and the symbolic sense – the Audi in the City Golf Trophy, a sporting, show and charity event. «I am very proud and honoured to have started off this original initiative in the splendid backdrop of the Tofane; it was great fun to try golf for the first time, and with the help of my coach

Alex Gostner I was able to do my first tee-off – a wonderful sensation! I hope that my presence and that of other sports and show business personalities will help to generate a lot of funds for the Third World». Once more, the “princess of the rink” has proved she has the stuff of a champion – on skates and in life.

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Zardini Stefano photo:

oltre lo sport

Cortina Golf

Cortina Golf

Nel cuore pulsante del green Erano oltre 300 gli ospiti presenti all'inaugurazione della Club House: alla curiosità per l'apertura di questa raffinata struttura è seguito l'entusiamo dei partecipanti che hanno potuto apprezzarne l'eleganza e la funzionalità come luogo d'incontro per appassionati e sportivi, tra una partita e l'altra o per una cena tra compagni di gioco nel ristorante gestito dal Cristallo Hotel Spa&Golf.

Accanto, alcuni ospiti durante l'inaugurazione. In senso orario, il regista Carlo Vanzina, il presidente della Lazio Claudio Lotito, il presidente di Cortina Golf Giorgio Carriero con il sindaco di Cortina Andrea Franceschi e con la campionessa Giulia Sergas. Adjacent, some guests during the inauguration. Clockwise, the film director Carlo Vanzina, the president of Lazio, Claudio Lotito, the president of Cortina Golf, Giorgio Carriero, with the mayor of Cortina, Andrea Franceschi, and champion golfer Giulia Sergas.

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In the beating heart of the green There were over 300 guests present at the inauguration of the Club House: the curiosity of the participants at the opening of this refined structure was matched by their enthusiasm for its elegance as an ideal meeting place for enthusiasts and sportspeople alike, who can meet to have a game or two, or else have dinner with their fellow sportsmen at the restaurant managed by the Cristallo Hotel Spa&Golf.

photos: Marco Bosa

Da giorni risuonano i primi colpi di mazza nel Although for days now the first strokes have campo da golf di Fraina, ma l'inaugurazione been resounding on the Fraina golf course, ufficiale del green ampezzano è prevista the official inauguration of the Ampezzo per venerdì 20 e sabato 21 agosto, nel Valley green will take place on Friday 20th pieno della stagione turistica, quando tra and Saturday 21st August, in the middle of i frequentatori della conca ampezzana ci the tourist season, when there will be many sono molti appassionati di golf. L'impianto golfing enthusiasts among those visiting sarà infatti sede della prima edizione del the Ampezzo Valley. The course will be torneo sociale che assegnerà la Coppa del the venue for the first edition of the social Presidente, il prestigioso evento che dà tournament awarding the President's Cup, inizio all'attività agonistica del campo. Una the prestigious event that will launch the prima stagione dove testare le nove buche competitive activities of the green. This first e offrire il miglior servizio possibile. In attesa season will be a chance to try out the nine delle altre nove. holes with the best possible service, while www.cortinagolf.it waiting for the other nine. www.cortinagolf.it


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photo Abramo De Licio


oltre lo sport / 3

codice d’onore di Luca Castaldini

Cortina Regina degli sport del fair play: meta e realtà. Per il secondo anno arriva il rugby a sette: etica e alchimia di uno sport, fatto di rispetto e signorilità – come ci racconta una delle penne di SportWeek – dal fascino incontestabile e magico.

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oltre lo sport

photo Abramo De Licio

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a che cosa stanno combinando quei rugbisti? Perché un secondo dopo la fine della partita si stringono la mano, si abbracciano e poi i vincitori formano due file all’uscita del campo? Come mai quei mezzi energumeni creano una specie di corridoio e battono le mani agli sconfitti subito prima che questi ne formino un altro per applaudire chi li ha battuti di un punto o addirittura surclassati nel punteggio?». Avrà pensato più o meno questo lo stranito dirigente calcistico prima di proporre che, alla fine di tutte le partite di serie A e B, anche i calciatori avrebbero dovuto fare il terzo tempo. Prima cosa: il terzo tempo del rugby, quello dos (denominazione d’origine sportiva), è il brindisi, lo spuntino o il banchetto che accomuna le due squadre di rugby dopo la doccia, non l’obbligo di stringersi la mano dentro il cerchio del centrocampo. Seconda cosa: nel rugby l’arbitro viene rispettato e temuto, nel calcio, invece, contestato a prescindere. Terzo: i tifosi ovali stanno fianco a fianco prima, durante e dopo la partita, quelli rotondi, sono vicini sì e no dentro le camionette della polizia. Quarto: di rugby ne parlano in pochi, perché il fascino di questo sport sta anche nell’alchimia delle sue regole, mentre nel calcio siamo 60 milioni di ct. E poi ancora ci sarebbero il

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Rugby – a game for hooligans played by gentlemen; football – a game for gentlemen played by hooligans. The reality, both on and off the pitch; rugby is a game of respect: for referee, fellow players, and amongst fans. The goal is to play the game well, not just score goals. At the Cortina Sevens tournament, you can reach the goal of fair play, on and off the pitch.

quinto, il sesto, il settimo. Ma forse è meglio fermarsi: il rispetto abita tra due porte a forma di acca anche se a giocare a rugby si è 15 contro 15 (Rugby Union), 13 contro 13 (Rugby League) o 7 contro 7. Cortina parte da qui, dal Rugby Seven. E non vuole più fermarsi. Perché adesso la voglia di ospitare gli sport del fair play è davvero un grande obiettivo. Anzi, una meta.

photo Abramo De Licio


photo FotoDak photo Abramo De Licio

Cortina Seven 2010

Cortina Seven 2010

Sotto i cerchi olimpici di Zuel, torna per il Under the Olympic rings of the Zuel, this year for secondo anno consecutivo, dal 30 al 31 luglio the second time running ,from 30th to 31st July 2010, 2010, Cortina Seven, l’evento, a tutto fair play, che Cortina Seven will be held - the sports event that porta tra le Dolomiti il rugby nella sua versione brings rugby to the Dolomites in its most spectacular più spettacolare, da poco inserita nel programma version, recently inserted into the programme for the olimpico di Rio de Janeiro 2016. A testimonianza Rio de Janeiro 2016 Olympics. As proof of the cultural della missione culturale di questo sport, la Naziomission of this sport, the National Iranian Women's nale iraniana femminile è stata invitata a sfidare le team has been invited to challenge the Italian women's azzurre per un match destinato a rimanere nella champions in a match that will go down in history. storia. 20 teams and only one winner, 250 athletes 20 squadre per un solo vincitore, 250 atleti engaged in 30 games for two days of sport and impegnati in 30 partite per due giorni di sport e integration in an evocative journey through the Dolointegrazione in un suggestivo viaggio fra le Domites. The “seven-a-side” tournament will be played lomiti. Il torneo, “seven-a-side”, si disputerà sul out on the sports ground of the Zuel ski jump, the campo sportivo del trampolino di Zuel, simbolo symbol of the 1956 Winter Olympic Games, bearing dei Giochi olimpici invernali del 1956, a testimowitness to the thread that has always linked Cortina nianza del legame che da sempre unisce Cortina to the world of high-level sport. On the slopes of the al mondo dello sport di alto livello. Alle pendici imposing mountain peaks, the best Italian players delle imponenti vette alpine si confronteranno selected from among the most representative sports i migliori giocatori italiani selezionati fra le più clubs of the country will compete against each other. rappresentative società sportive del Paese. Guests of honour at the 2010 edition of Cortina Ospite d’onore per l’edizione 2010 del Cortina Seven will be the National Iranian Women's Team, Seven sarà la Nazionale iraniana femminile, che who will challenge the Italian women's champions in sfiderà le azzurre in una prima assoluta per a first-ever event destined to remain in the annals of questo sport che, negli anni, si è fatto ambasciathe history of this sport which, over the years, has tore dello spirito leale e rispettoso del rugby become an ambassador of the loyal and respectful anche in continenti storicamente indietro nella spirit of rugby also in continents that have historically pratica della palla ovale. Un’iniziativa creata per been reluctant to practice it. It is an initiative created sostenere il diritto allo sport nei paesi islamici e to support the right to take part in sports in Islamic la Federazione rugby iraniana sulla scia di un imcountries, the Iranian Rugby Federation being on the portante sogno: quello delle Olimpiadi. Perché way to fulfilling an important dream: that of participalo sport, nella sua accezione più sana, è senza ting in the Olympics. For sport, at its best and healdubbio un ottimo veicolo per superare le barriethiest, can be an excellent way to overcome political re politiche e religiose. – Lucia Portesi and religious barriers. – Lucia Portesi

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photo: Archivio ACF Fiorentina

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PICCOLI CAMPIONI CRESCONO di Claudia Quattrone

Torna il ritiro dei Viola, l'appuntamento atteso da tanti tifosi, ma anche dai bambini. Formazione, creativitĂ e divertimento: questi gli ingredienti che la Fiorentina riserva ai piĂš piccini.

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nche quest’anno le strade di Cortina si tingono di viola per l’arrivo della Fiorentina. Un appuntamento importante per i tanti tifosi che raggiungeranno le Dolomiti ampezzane e, soprattutto, per i numerosi bambini che potranno finalmente conoscere da vicino i loro beniamini. Tante iniziative che animeranno le due settimane di ritiro dei Viola sono infatti rivolte proprio agli under 18, un pubblico a cui la Fiorentina guarda sempre con grande attenzione. Si comincia con il Fiorentina Premium Camp (18-26 luglio) la vacanza che vedrà impegnati ragazzi e ragazze tra i 6 e i 17 anni nella formazione al calcio, sotto la guida attenta dei tecnici delle giovanili viola. Un’esperienza unica che sposa divertimento, salute, sport e passione, da vivere fianco a fianco ai campioni. Per i più piccoli, invece, spazio alla creatività perché, proprio al ritiro della Fiorentina, è ispirato il concorso Cortina si tinge di viola. Inviando un disegno, una foto,

BUDDING CHAMPIONS Once again this year the streets of Cortina are coloured purple for the arrival of Fiorentina. It’s an important event for all the fans of the Florence football team who come to Cortina, particulary for the many children who can now get up close to their heroes. Many events which will take place during the two weeks of summer training are designed specifically for the under 18s. The action begins with Fiorentina Premium Camp (18-26 July) which will involve boys and girls between 6 and 17 years in football training under the careful guidance of the trainers of the Fiorentina youth team. These young people will have a unique experience combining fun, health, sport and passion, living

In questa pagina, tutti i ragazzi delle giovanili Viola, dai pulcini alla primavera, in un momento di ritrovo. On this page, all the kids of the Viola youngsters' team at a gathering.

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photos: Archivio ACF Fiorentina

un testo o una poesia che abbia come soggetto il ritiro della Fiorentina a Cortina, tutti i bambini sotto i 10 anni potranno vincere la possibilità di entrare in campo mano nella mano ai capitani e all’arbitro in una gara di campionato della prossima stagione. Grazie al bel legame che si è creato tra Cortina e la Fiorentina, la presenza della squadra in città è diventata un evento da non perdere anche per i piccoli abitanti della Regina delle Dolomiti. Come lo scorso anno, infatti, i campioni viola incontreranno i 60 bambini dei Sestieri, impegnati per tutta l’estate in un torneo di calcio che eleggerà la migliore delle sei frazioni di Cortina. Anche in ritiro si conferma così la gran-

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In questa pagina, in alto i calciatori della Fiorentina impegnati nella preparazione atletica a Cortina e in basso i bambini del Fiorentina Camp con gli allenatori del settore giovanile viola.

de attenzione della Fiorentina per i giovani, un impegno che costituisce uno dei fiori all’occhiello della Società. In campo e fuori dal campo, la Fiorentina e il suo settore giovanile accompagnano i ragazzi nel loro percorso di crescita, di formazione della persona e di approccio alla vita, proponendo loro modelli positivi e corretti. Ed è nella stessa ottica che lavora Promesse Viola, la società fondata dalla Fiorentina e deputata all’ospitalità, alla formazione e alla cura dei ragazzi più promettenti provenienti da tutto il mondo: un segno tangibile del senso di responsabilità della Fiorentina verso i suoi atleti più giovani, ma anche di un modo nuovo di costruire i tifosi del futuro.

On this page: at the top, the Fiorentina players engaged in their athletic training at Cortina, and below the kids of the Fiorentina Camp with the trainers of the Viola youngsters' team.

domenica 18 luglio ore 17.30 Fiorentina-Cortina giovedì 22 luglio ore 17.30 Fiorentina-Vazzolese domenica 25 luglio ore 17.30 Fiorentina-Montebelluna Centro Sportivo Antonella De Rigo località Fiames Info Point in Piazza Roma – 0436 869086


oltre lo sport In questa pagina, i giocatori viola al lavoro con il pallone sul campo del Centro Sportivo Antonella De Rigo e a destra i bambini del settore giovanile della Fiorentina in una foto ricordo sul prato dello Stadio Artemio Franchi di Firenze.

On this page, the Viola team getting to grips with the ball on the playing field of the Centro Sportivo Antonella De Rigo and, at right, the kids of the Fiorentina youngsters' team in a souvenir photo on the ground of the Stadio Artemio Franchi in Florence.

alongside their heroes. For the younger fans, they can be creative, and join in the Fiorentina inspired competition Cortina is tinged with purple. Children under 10 can submit a drawing, a photo, a story or a poem that has as its subject the summer training of Fiorentina in Cortina. And all of them have the chance to win a prize: entering the pitch holding hands with the captains or referee in a championship match next season. The presence of Fiorentina in Cortina has become an un-missable event, even for the young inhabitants of the Queen of the Dolomites. Again this year, the champions will join 60 children of the Sestieri (villages of Cortina), who enjoy a summerlong football tournament which will decide who is the best of the six villages of Cortina. Fiorentina is committed to supporting young players. Both on and off the pitch, the youth programme helps boys to grow as people, in football technique and life skills. Positive role models freely give advice. Promesse Viola, an organisation founded by Fiorentina, gives hospitality, training and support to many promising young players from around the world. Fiorentina has a real sense of responsibility towards its younger athletes that is also a new way to earn fans of the future.

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focus

LA COOPERATIVA DI CORTINA Un paradiso per lo sport e il tempo libero

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hopping a tutto sport al terzo piano della Cooperativa di Cortina. Per gli amanti delle escursioni e del trekking, l’offerta spazia da semplici bastoni per il nordic walking ai più professionali kit per ferrate, e poi ancora sacchi a pelo, borracce, scarponcini e zaini di tutti i tipi capaci di accontentare sia i camminatori della domenica che i più impavidi scalatori. Tra palloni, frisbee, tiro al bersaglio, mazze da baseball e palline da tennis rimane solo da scegliere a quale attività dedicarsi durante la vacanza. E per l’indoor tutto il necessario in termini di attrezzatura e pesi-

stica per tenersi in forma anche tra le mura domestiche. Durante la bella stagione, l’attività sportiva è un must per la montagna, ma gli articoli in esposizione incontrano anche le necessità di chi in vacanza cerca solo relax. Tra sedie a sdraio compatte, borse frigo, materassini e comodi contenitori si trova tutto il necessario per organizzare speciali picnic nelle Dolomiti. Alla Cooperativa di Cortina, in Corso Italia 40 e negli altri suoi negozi, c’è oltre un secolo di esperienza, sapientemente amalgamata all’immagine, alla passione, all’eleganza, alla tradizione e all’innovazione.

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ALTRI MONDI

atmosfere d'autunno

di Alessandra Segafreddo – servizio fotografico di Stefano Zardini

I sapori, i profumi e le tinte di una stagione dall'appeal incontrastato che dolcemente si prepara al letargo e riposa sotto un manto di quiete e colore. ECCO tutto il fascino del foliage.

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altri mondi

Un indescrivibile gioco di colori e un’atmosfera che solo in questo periodo ci è concesso ammirare: dal verde degli abeti e dei pini al giallo oro dei larici o al rosso dei faggi; dall’azzurro caldo del cielo settembrino al rosa tenue delle cime toccate dai raggi del sole

An indescribable play of colours and an atmosphere that can only be admired at this time of year, with the green of the fir trees and pines, the golden yellow of the larches and the ruddy hue of the beeches, and with the warm azure of the September sky and the delicate pink of the peaks brushed by the rays of the sun.

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altri mondi

«L'autunno ti fa sonnolento, la luce del giorno è un momento che irrompe e veloce è svanita: metafora lucida di quello che è la nostra vita». Da Autunno di Francesco Guccini che quest’anno ha compiuto 70 anni.

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Autunno, stagione in cui tutto sembra essere più intenso. Il profumo del bosco con la legna appena tagliata, la tranquilla passeggiata fra baite, torrenti, parchi e laghi, l’escursione in bicicletta, la cucina tradizionale con il sapore di funghi freschi, di polenta ancora fumante e di grappe sapientemente preparate.

Autumn, the season in which everything appears more intense. The fragrance of the woods with newly cut logs, a peaceful walk among mountain huts, streams, parks and lakes, a bicycle trip, the traditional cuisine with the flavour of fresh mushrooms, steaming polenta and skilfully prepared grappas.

agica in ogni sua parte dell'anno, Cortina è così, ma in autunno tutto si colora, come a voler dare il benvenuto alla natura pronta a concedersi un momento di pausa, a fermarsi, rigenerarsi e poter ricominciare poi tutto da capo a primavera. È così che nasce uno spettacolo. Un arcobaleno di colori investe ogni angolo della conca ampezzana portando con sé una dolce sensazione di calore, di pace e di quiete. Ed è allora che non si può rinunciare a una passeggiata tra i pini sempreverdi e i larici arrossati, ingialliti o pennellati di arancio, immersi nei rumori dei boschi e dello stropiccio delle foglie secche sotto le scarpe. Ci si tuffa in un silenzio ovattato, interrotto dal rumore di qualche scoiattolo che, correndo qua e là, riesce a trovare le ultime scorte per il lungo periodo invernale dove la propria tana diventerà tutto: vita, protezione e riposo. Stanchi per la camminata e inebriati dai colori ci si potrà concedere il lusso di rientrare a casa con le guance un po' arrossate, il naso infreddolito e regalarsi un momento di riposo in poltrona con una tazza di tè o magari davanti a una stufa accesa. Farsi coccolare e viziare in un accogliente albergo, regalarsi una cena tipica, un prezioso oggetto o un elegante capo di abbigliamento all’interno di uno dei numerosi negozi del Corso. Una gita in moto, un giro in bicicletta, a piedi, o in auto. Cortina in autunno non delude mai.

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altri mondi Circondati dalla natura più pura, viziati e coccolati in un accogliente albergo del centro o in un tranquillo rifugio di montagna: ecco alcuni buoni motivi per concedersi una vacanza in questa magica stagione.

Surrounded by nature at its purest, spoilt and pampered in a cosy inn in the centre of town or in a peaceful refuge in the mountains: these are a few good reasons for spending a holiday here in this magical season.

autumn atmosphere Cortina is magical in every season of the year, but it is in autumn that it becomes a blaze of colour, as if to welcome nature which is ready to allow itself a moment's break, to pause, to be regenerated in order to start again from scratch in spring. Thus the spectacle begins. A rainbow of colours assails every corner of the Ampezzo Valley, bringing with it a sweet sensation of warmth, peace and tranquillity. At that time it is wonderful to walk among the evergreen pines and larches reddened, yellowed or painted orange, immersed in the woodland noises and the rustling of the dry leaves underfoot. You are immersed in a muffled silence, interrupted by the sounds of a squirrel which, scurrying here and there, manages to find the last provisions for the long winter when its own den will become everything: life, protection and repose. Tired with walking and inebriated by the colours, you can allow yourself the luxury of returning home with reddened cheeks and a cold nose and treat yourself to a moment's relaxation in an armchair with a cup of tea or maybe in front of a warm stove. You can spoil yourself in a cosy, welcoming hotel, treat yourself to an evening meal of typical local food, or buy yourself a precious object or some elegant clothes in one of the numerous shops along the Corso. Or you can take a trip by motor bike, bicycle or car, or maybe on foot. Cortina never disappoints in autumn.

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gli appuntamenti

APPOINTMENTS

Domenica 26 settembre si festeggerà la fine della stagione estiva a Croda da Lago: indiscusso paradiso naturale, il rifugio si trova in un luogo mozzafiato, al cospetto dei colossi di Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo, Sorapis e del Becco di Mezzodì e darà il benvenuto all’autunno con un momento di convivialità e musica. Il 23 e il 24 ottobre l'appuntamento con il 5° Rally Ronde Dolomiti, la spettacolare gara di velocità lungo la strada che porta a Passo Giau. Novità dell'edizione 2010 sarà l'inserimento nella competizione di dieci vetture storiche.

On Sunday 26th September, we celebrate the end of the summer season at Croda da Lago: an undisputed natural paradise, the refuge is situated in a breathtakingly beautiful spot facing the colossi of Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo, Sorapis and the Becco di Mezzodì; autumn will be welcomed in with a good dose of conviviality and music. The 23rd and 24th October mark the occasion of the 5th Rally Ronde Dolomiti, the spectacular speed race along the road leading to Passo Giau. A novelty of the 2010 edition will be the entry of ten vintage cars in the competition.


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altri mondi

ALTRI MONDI / 2

CORTINA S’INFIAMMA Dal 10 al 12 settembre il primo raduno nazionale dei Vigili del Fuoco

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a Regina, vetrina di grandi eventi. Questa volta, a sceglierla come location, sarà il Corpo dei Vigili del Fuoco per il primo raduno nazionale. Un importantissimo appuntamento che raccoglierà tutte le componenti italiane insieme ad alcune rappresentative internazionali; tra gli altri è prevista anche la partecipazione del dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York. A soddisfare la curiosità di turisti e valligiani, una sfilata di mezzi storici e del personale in divise d’epoca per ripercorrere la storia di questa istituzione ormai entrata nell’immaginario affettivo del Paese. A coronare il tutto ci saranno anche un saggio tecnico-professionale, un concerto della famosa banda musicale dei Vigili del Fuoco e numerosi spazi espositivi a tema. È prevista inoltre una serie di convegni sul ruolo e le attività del Corpo ai quali è stata annunciata anche la presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni. Una prima volta assoluta, quindi, un momento di incontro speciale per una tre giorni di festa che vuole mantenere vivi i valori di amicizia e solidarietà, esaltando le tradizioni del Corpo dei Vigili del Fuoco. Perché la fiducia che viene loro costantemente espressa è il frutto non solo dell'attività di prevenzione e di soccorso, che quotidianamente assicurano, ma anche di un rapporto privilegiato che si è creato nel corso degli anni con la gente, grazie alle capacità relazionali e umane che ogni singolo vigile

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riesce a esprimere nei momenti di necessità. Il terremoto dell'Aquila, l'incidente ferroviario di Viareggio, l'alluvione di Messina, le missioni internazionali e i tanti interventi quotidiani hanno confermato, infatti, i Vigili del Fuoco come un importante modello di riferimento da seguire, senza dubbio uno dei volti positivi del nostro Paese.

In alto: schieramento di vigili del fuoco in divisa d'epoca (fine '800-inizio '900) a Piazza San Marco, Venezia.

Qui sopra: Isotta Fraschini con pompa antincendio del 1929, comando provinciale Vigili del Fuoco di Milano.

At the top: line-up of fire fighters in period uniform (end of 19th and start of 20th century) in Saint Mark's Square, Venice.

Above: Isotta Fraschini with a fire pump of 1929 from the provincial fire station of Milan.


Cortina's emotions are set ablaze The Queen of the Dolomites is the venue for great events. This time, it is the fire fighting services that have chosen Cortina as the location for their first national meeting, scheduled to take place from the 10th to the 12th September. This will be an extremely important event, with all the Italian fire fighting services taking part, together with some representatives of international fire fighters, including the New York Fire Fighting Department. To satisfy the curiosity of both tourists and locals, there will be a parade of historical fire fighting equipment with fire fighters in period costume to re-enact the history of an institution that has by now become part of the national heritage. To crown it all, there will also be a technical-professional talk, a concert by the famous musical band of the Vigili del Fuoco (the Italian fire fighting services) and numerous themed exhibitions. In addition, there will be a series of conferences on the role and activities of the fire fighting corps, at which Roberto Maroni, the minister for the Interior, will also be present. Hence this is a first-time ever event, a special threeday festival with the aim of keeping alive the values of friendship and solidarity, extolling the traditions of the fire fighting corps. The trust in the fire fighting corps

that is repeatedly expressed by the public is rooted not only in the prevention and rescue work that the fire fighters guarantee on a daily basis but also in the special relationship that has been created over the years with the public, thanks to the rapport that each individual fire fighter is able to build with people at times of need. The earthquake in L'Aquila, the train accident at Viareggio, the flood in Messina, their international missions and their many daily operations have in fact confirmed the Italian fire fighting corps as being an important role model, certainly one of the positive faces of our country.

Vigili del fuoco Saf (speleo alpino fluviale) impegnati in un intervento di recupero di un edificio storico a l'Aquila. Saf (Speleo alpino fluviale) fire fighters engaged in the salvaging of a historic building in L'Aquila.

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TRADIZIONE

DILLO CON UN FIORE di Ennio Rossignoli – servizio fotografico di stefano Zardini

gIochI dI fIlIgrane raffInate, abIlI IntreccI dI un'arte della manIpolazIone che a cortIna ha raggIunto nel tempo una proprIa eccellenza. sono I tremulI, trame d'argento sottIlI e vIbrantI che racchIudono la sapIenza dell'orafo e lo spIrIto dI una comunItà che neglI ornamentI femmInIlI custodIsce Il marchIo della sua IdentItà. 91


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scillano lievi nell'armonia di forme uscite dalle mani di un'antica sapienza artigiana, vezzi gentili che talora fermano imperiosi la crocchia dei capelli alta sull'abito della festa: sono i tremui, i tremuli d'Ampezzo, poesia dell'argento, il metallo della purezza arcaica, simbolo lunatico e femminile – l'oro è del sole e dell'uomo – divenuto gioiello di sinuosa eleganza a ornare le donne della conca con la grazia che cancella ogni ombra di fatica. Come usciti da un vecchio dagherrotipo, i volti impreziositi di quelle donne ritornano dal passato per riportarci a tempi di semplicità severa, lungo i quali scorreva immutabile la storia di una comunità a cui il lavoro grave dei campi non bastava a togliere le finezze di un'aristocrazia del bulino, così come alle sue donne il gusto e la gioia dell'agghindarsi. Tremuli, giochi di filigrane raffinate, trame decorative, abili intrecci di un'arte della manipolazione che a Cortina ha raggiunto nel tempo una propria eccellenza. Una tecnica e un'anima: il lavoro minuzioso dell'orafo e lo spirito di una continuità affidata

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all'atteggiarsi nobile della materia. Arte minore, forse, ma espressiva di una cultura che negli ornamenti femminili ha sempre riposto il marchio di una identità, sicché anche qui, nelle sottili trame dell'argento, è racchiusa la sensibilità di una gente che le asprezze della sua montagna sono sempre sembrate avere costretto soltanto alla ruvida sobrietà dei modi e dei pensieri. Custoditi gelosamente tra gli oggetti di un amore di famiglia, i tremui escono di tanto in tanto dalle case per arricchire di un passato luccicante qualche occasione maggiore. Oggi la miracolosa fotografia di un maestro dell'obiettivo ci riporta, nella limpida luce di una trionfante definizione, la bellezza della concezione e dell'esecuzione: policrome infiorescenze, figure che incrociano la natura – grandi foglie venate, gli esili steli di un fiore, la scabra superficie di una corteccia d'albero – e alla natura ispirano la loro straordinaria morfologia. È come se, per un tocco di magia, una misteriosa metamorfosi abbia fissato quella natura nelle leggiadre modulazioni di un lavoro d'artista. Del resto, ha detto un pittore, che «l'arte altro non è che l'uomo aggiunto alla natura» e qui, nei tremuli d'Ampezzo, c'è semplicemente la conferma della sua verità.


tradizione

La miracolosa fotografia di un maestro dell'obiettivo ci riporta la bellezza della concezione e dell'esecuzione: policrome infiorescenze, figure che incrociano la natura – grandi foglie venate, gli esili steli di un fiore, la scabra superficie di una corteccia d'albero – e alla natura ispirano la loro straordinaria morfologia.

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Say it with a flower The “tremui”, a subtle harmony of shapes, seen in the hair of women of the Ampezzo valley when dressed in their finery, are the product of a former time when we knew more gentle manners and wore decorations hand made by old artisans. These tremulous hair ornaments are poetry in silver, the metal ancient purity, a symbol of the moon and woman – in contrast with gold, the symbol of the sun and man. The sinuous elegance of this jewelry adorns the women of the Ampezzo valley with a grace that raises the spirits. It’s as if the faces of these handsome women have been lifted from an old daguerreotype, returning us to the past and bringing us back to a time of severe simplicity. A glance at history of the unchanging life of a community tells

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us that heavy manual work in the fields did not take away the delicacy of the work done by the aristocrat of engraving, nor the delight and joy that women experienced when they dressed up. Quivering, refined filigree, decorative textures, skilled interweaving and the art of manipulation – Cortina has achieved excellence in all of these. Technique and soul: the painstaking work of goldsmiths that has survived for generations has kept this noble craft safe for the future. It may be a minor art, but it expresses a culture in which female ornament, with subtle textures of silver, has always marked the identity of Cortina. The sensibility of the people of the valley and the harshness of its mountains has always seemed to indicate rough, simple ways and thoughts. Although, jealously guarded amongst the family treasures, “tremui” make rare appearances on important occasions which they enrich with a glittering touch of the past. Today the wonderful photography of a master enables us to see clearly, in high definition, the beauty of the design and execution of “tremui”: multi coloured flowers, woven threads, – large veined leaves, slender flower stems, the rough surface of tree bark – inspired by nature and its unique structure and form. It is as if, by magic, nature has caused a mysterious metamorphosis in the creative process of a working artist. A painter said «art is nothing but man added to nature»; in Cortina d'Ampezzo we find the simple confirmation of this truth.


TRADIZIONE

The wonderful photography of a master enables us to see clearly, in high definition, the beauty of the design and execution of “tremui”: multi coloured flowers, woven threads – large veined leaves, slender flower stems, the rough surface of tree bark – inspired by nature and its unique structure and form.

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(BLOCK) NOTES

CHIUDI GLI OCCHI di Ilaria Mancino – foto Archivio Stefano Zardini

La bellezza di Cortina non è soltanto da guardare, ma anche da ascoltare. Immersi nel suo paesaggio sonoro, si può percepire un crescendo, godere dell'impalpabile pianissimo e assaporare l'eccitazione di un fortissimo. E predisporsi alle note di un concerto di musica classica, di un'opera lirica o di un corteo di bande.

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i piacerebbe iniziare questo articolo come si potrebbe fare in una radio, con il rumore bianco del vento tra le fronde, con il paesaggio di un altopiano puntellato dai richiami di uomini e animali: spazio sonoro aperto all’evento, all’ascolto di musica, parole, suoni di ambiente. Lo spazio vuoto, però, nei rutilanti strumenti di comunicazione di massa, radio o televisione, in verità, non rende. Il silenzio è il nulla. È sempre necessario parlare, fare, muoversi. E non rendono neppure le parole, che riempiono la testa di immagini. Vorrei, invece, soltanto ascoltare, con chi sta sfogliando queste pagine, la profonda bellezza del paesaggio sonoro di Cortina. Bisognerebbe, allora, essere lì, nei posti dove silenzio e vuoto non significano depressione e solitudine. Bisognerebbe, allora, esplorare l’umanesimo sonoro in cui chi ascolta diventa il centro di una percezione acustica, in cui suoni e rumori non si affastellano caoticamente uno sull’altro, ma si dispongono nello spazio e nel silenzio come in una partitura.

Il silenzio non esiste (se non in opportune stanze, dette anecoiche, progettate dall’uomo). Il silenzio è una qualità dello spazio sonoro. Il silenzio è l’estensione libera e mobile su cui i suoni si possono disporre in prospettiva. Il silenzio è la dimensione percettiva in cui chi ascolta può percepire un crescendo, può godere dell’impalpabile pianissimo, assaporare, senza fastidio, l’eccitazione di un fortissimo. Il silenzio è scenario della musica. E la montagna è lo scenario del silenzio. Ed ecco che montagna e musica stanno bene insieme. Essa stessa è fatta di vuoto e di pieno come la musica è fatta di note e di pause. Caverne, valli, gole, anfratti, picchi sono la metafora di una partitura che la natura interpreta, ora per ora, con sfumature diverse. Sul bordone di un ruscello, improvvisano gli uccelli, mentre l’eco si prende gioco delle parole cui gli uomini danno così tanta importanza. Così il silenzio di queste montagne è un vuotopieno, come la ciotola di Lao Tzu, pronto ad accogliere tutto ciò che si presenta. Il suono di un corno, un rintocco di campana,

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(block) notes

Il silenzio è scenario della musica. E la montagna è lo scenario del silenzio. Ed ecco che montagna e musica stanno bene insieme. Essa stessa è fatta di vuoto e di pieno come la musica è fatta di note e di pause. Caverne, valli, gole, anfratti, picchi sono la metafora di una partitura che la natura interpreta, ora per ora, con sfumature diverse.

il verso di un uccello, il richiamo di un pastore e suprema, tra tutti i suoni possibili, la voce del vento che si fa quasi umana tra gole e crepacci. E poi c’è l’acqua. Il compositore trentino Albert Mayer, pioniere degli studi sul paesaggio sonoro, dice: «mi stupisco sempre nell’ascoltare quanti suoni può produrre l’acqua. Pioggia, neve, fiumi, cascate, fontane. E ogni volta la diversa incidenza delle gocce sulla pietra modifica i suoni e compone una sinfonia di straordinaria bellezza». Ci sono luoghi in cui la bellezza del paesaggio sonoro è tale da bastare da sola a ricaricare la corteccia celebrale. Ci sono persone sagge che approfittano delle vacanze per farlo. Lo dice anche l’Organizzazione mondiale della sanità: di rumore si muore. In Europa si registrano 200mila morti all'anno per malattie cardiache legate all'inquinamento acustico. Nove cittadini su dieci sono sottoposti a rumori superiori a 65 decibel. Viviamo normalmente immersi nel rumore che la legge prevede per le zone industriali. Si pensa di fare l’abitudine. In-

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vece no, il corpo registra il rumore a bassa frequenza del traffico cittadino (cui si aggiungono cantieri, aerei, attività industriali, centrali elettriche) come segnale di pericolo e lo stress aumenta. I più saggi scelgono di andare in montagna e ricaricare, nel silenzio, le cellule celebrali, e l’anima. «Sovrumani silenzi e profondissima quiete» già servirono al poeta di Recanati per svelare l’arcano dell’infinito. Per chi vive nella metropoli, invece, i silenzi sono indispensabili per disporre i pensieri e coglierne via via effetti di riverberi e di eco, scoprire le risonanze, cogliere le variazioni di tempo. Insomma scoprire il gusto di ascoltare.

Festival e Accademia Dino Ciani Dal 24 luglio all’8 agosto, con due concerti straordinari di Alexander Lonquich e del Premio Oscar Luis Bacalov il 15 e il 28, Cortina si trasforma in una destinazione musicale d'eccellenza. Il Festival Dino Ciani non solo fa convergere nella località alcune delle più brillanti stelle del panorama musicale internazionale. Fa di più: a questi big – da Pietro De Maria a Salvatore Accardo, da Gidon Kremer a Jeffrey Swann che firma la direzione artistica della rassegna – affianca i pianisti dell’Accademia, giovani tra i 15 e i 35 anni che hanno l'opportunità di studiare con docenti straordinari. Presso l'Alexander Girardi Hall e in luoghi vari tra Cortina e il Cadore. www.festivaldinociani.com


Dino Ciani Festival and Academy In July and August Cortina is transformed into a place of musical excellence. Special concerts will be performed by Alexander Lonquich (August 15) and Oscar prize winner Luis Bacalov (August 28). The Dino Ciani Festival not only brings together some of the brightest stars in the international music scene; it does more. Young pianists aged between 15 and 35 have the opportunity to study with outstanding teachers: Pietro De Maria, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, and Jeffrey Swann (the artistic director of the festival). Concerts and events take place in the Alexander Girardi Hall and other locations in Cortina and Cadore. www.festivaldinociani.com

Festa delle Bande «L'anima di un paese in festa»: questo è il motto che accompagna le sfilate della storica banda d’Ampezzo, un evento attesissimo dagli abitanti della città e dai turisti che, da molti anni, accorrono al richiamo della trascinante musica, riempiendo le vie del centro. La manifestazione propone diverse occasioni musicali che coinvolgono il Corpo Musicale locale e varie formazioni nazionali e internazionali. Dal 22 al 29 agosto. Festival of the Bands «The soul of a town rejoicing» is the motto of the historic musical band parade in Cortina d'Ampezzo, an event eagerly awaited by townsfolk and tourists alike who every year gravitate to the sound of enthralling music filling the streets. Many national and international bands join with the Corpo Musicale (the band of Cortina) for this spectacular week, from August 22 to 29. www.corpomusicalecortina.it

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(block) notes

Cortina Opera Festival Musica, maestro. Anche quest'anno la Regina delle Dolomiti si mette all'opera. La rassegna propone due capolavori del repertorio lirico teatrale di grande presa sul pubblico, Il Barbiere di Siviglia (11 agosto) e Aida (19 agosto), eseguiti dall'Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Alessandro Arrigoni. Presso l'Alexander Girardi Hall. Again this year the Queen of the Dolomites brings on the opera. Two great operatic masterpieces are on stage: The Barber of Seville (August 11) and Aida (August 19), both performed by the Italian Philharmonic Orchestra directed by Meastro Alessandro Arrigoni. At the Alexander Girardi Hall. www.cortina.dolomiti.org

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Cortina inCanta Ha dato il là ai tanti eventi dell'estate ampezzana, dal 2 al 4 luglio, la rassegna internazionale di cori organizzata dal Coro Cortina e chiusa in bellezza con i 40 rappresentanti de I Cantori delle Cime di Lugano. The rich and varied programme of summer events in the Ampezzo Valley was launched, from 2nd to 4th July, with the international choir festival organised by the Cortina Choir, which came to a very satisfactory close with a concert by the 40 members of I Cantori delle Cime from Lugano. www.cortinaincanta.it

let's CLOSE the EYES Close your eyes; listen to the white noise of wind in the leaves on a high plateau, punctuated by the call of men and animals in wide open space – music, words and ambient sounds. Silence is nothing. We are always talking, doing, moving around. Our heads are full of words. But we can listen to the Cortina landscape, a place where silence and emptiness don’t mean depression or loneliness. We are privileged to listen in a human environment; our senses will not be overwhelmed by chaotic sounds. We can appreciate space and silence.

Real silence does not exist; it is a quality of sound, a perception. It becomes tangible as we enjoy the sound of silence. Music dramatises silence, silence dramatises mountains. Music is made up of notes and rests. Mountains are made up of solid rock and empty spaces; caves, valleys, canyons, gorges, peaks, metaphors for music played by nature with different nuances – gurgling streams, bird song, and the mocking echo of man’s voice. The silence of mountains is like the half emptyhalf full bowl of Lao Tzu, ready to accept whatever comes. The sounds of birdsong, water flowing, bells ringing, shepherds calling, the almost human sound of the wind in ravines and gorges all create music. As Albert Mayer, a pioneer of the study of soundscape says: «I am always

astonished when I hear how many sounds water makes: rain, snow, rivers, waterfalls, fountains. Every drop that falls on stone creates a different sound; an extraordinarily beautiful symphony». Wise people holiday in the mountains to re-charge their batteries. As the World Health Organization says: noise kills. 200,000 people die in Europe annually from heart disease linked to noise pollution. Ninety percent of people are exposed to excessive noise. Phenomenal silences, deep quietness, allowed the poet Leopardi to reveal the mystery of infinity. Urban dwellers need to find silence to think, explore and seize the moment. Close your eyes and discover the pleasure of listening.

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SALVA CON NOME

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VIVI L'ESTATE

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a cura di cristina Palmiotto

Dodici piccoli oggetti di alto design Details of Excellence in Cortina d'Ampezzo, la terza avventura editoriale di Ambra Piccin, sarà la protagonista della serata che l'architetto ha voluto dedicare al progetto corale incentrato sull'eccellenza della cultura ampezzana e che ha visto il coinvolgimento dell'Istituto d'arte di Cortina e l'Associazione Artigiani. Una ventina di studenti hanno infatti seguito uno stage tenuto dall’architetto Piccin, durante il quale sono stati progettati 12 piccoli oggetti di alto design poi realizzati da 12 botteghe artigiane, rappresentanti le 12 arti – ceramica, vetro, tessuto, complementi d’arredo, decorazione, legno, scultura, ornato, pietra, luce, pittura, ferro – e quindi i 12 materiali simbolo dell’arte stessa, con l’obiettivo di portare l’oggetto dalla produzione artigianale a quella seriale, in un'evoluzione naturale verso il design. Il 27 agosto all'Alexander Girardi Hall.

photo: Giacomo Pompanin

www.ambrapiccin.it

Twelve small objects of high design Details of Excellence in Cortina d'Ampezzo. The third book by the architect Ambra Piccin, dedicated to the team project for the cultural excellence of the Ampezzo valley will be officially presented by her at the opening night. The project involved the Cortina Art School and Craft Association of Cortina. The architect ran a course in which 20 students designed 12 small objects of high design, made in 12 workshops, representing 12 art forms: pottery, glass, textiles, furniture, interior decoration, wood carving, sculpture, ornamentation, stone work, lighting, painting and wrought iron work. Each object is a day to day item, designed to be a symbol of the material from which it is made – a step in the evolution of design of hand made objects to those that can be mass produced. On 27 August at the Alexander Girardi Hall.

Artisti del ferro Se non bastasse l'originalità delle forme, le opere dei fabbri Modesto e Ugo Demenego hanno anche un altro tratto distintivo che le rende uniche: MUd, la firma, ottenuta dall'acronimo dei loro nomi. Grazie alla mostra Ugo e Modesto Demenego. Fabbri “Kaiser” di Cortina, allestita nel negozio La Ruota di Claudio Zanettin, sarà possibile addentrarsi in un mondo fatto di serpenti, mosche e ragni – rigorosamente in ferro – e altri oggetti realizzati dagli anni Quaranta alla metà degli anni Cinquanta. Dal 20 al 22 agosto. Inaugurazione il 20 agosto con drink dalle ore 18.

www.claudiozanettin.com

Artists in wrought iron Blacksmiths Ugo and Modesto Demenego are well known for both their creative shapes and their acronym: "MUD" – taken from the initials of their names. The exhibition Ugo and Modesto Demenego, Fabbri "Kaiser" di Cortina which will be held at La Ruota the store of Claudio Zanettin, allows you to enter into a world of snakes, flies and spiders – all made of wrought iron – and other items made from the forties to mid fifties. From 20 to August 22. Opening August 20 with drinks from 6pm.

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salva con nome

Oltre le immagini A Stefano Zardini piace dialogare così: tramite metafore e usando l'ermetismo come cifra stilistica. Il Giardino, la nuova mostra allestita all'Ikonos Art Gallery, fa riferimento all'ambiente circostante in rapporto con le sue genti. Dal 20 luglio al 12 settembre. Appuntamento il 25 agosto dalle 18 per il vernissage.

www.stefanozardini.com

Beyond images Stefano Zardini likes to communicate through metaphors; his stylistic code is reclusive. In The Garden, his new exhibition at the Ikonos Art Gallery, he relates the environment that surrounds us to the people in it. From July 20 to September 12 . Vernissage, August 25.

Dentro l'anima dei Monti pallidi Per Olga Donati riscoprire le Dolomiti è stata una folgorazione. Sentieri di luce è il suo viaggio virtuale lungo un anno, attraverso stagioni, e atmosfere delle cime che cingono la Cortina più segreta. Dal 10 luglio al 4 settembre nel Palazzo Storico dell'Ex Municipio.

www.cortinaplanning.com

Within the soul of the Pale Mountains Discovering the Dolomites was a brainwave for Olga Donati. Paths of light is her year long virtual trip through the seasons, and moods of the mountains that keep the secrets of Cortina. From July 10 to September 4 in the former Town Hall.

La materia si fa visione La pittura di Giovanni Schiaroli è ospite nel mese di agosto di alberghi e negozi di Cortina con Pittura@ Poesia@Letteratura. A cornice delle esposizioni ci saranno numerosi momenti dedicati alle arti, con aperitivi letterari, presentazioni e piccole sedute di poesia. Sotto il segno di “toccare per credere”, si potrà rilevare come l’arte materica di Schiaroli sia diventata una vera e propria corrente di scultura su tela.

www.schiaroli.it

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Touching is believing In August, hotels and stores in Cortina will show the art work of Giovanni Schiaroli in the event: Pittura@ Poesia@Letteratura. The exhibition will be framed by moments dedicated to the arts – a literary aperitif, presentations and small poetry readings. Under the theme of "touching is believing", you will see how the art of Schiaroli is a veritable stream of sculpture on canvas.


salva con nome

A tu per tu con l'autore Dopo il successo dell'esordio invernale, torna nella stagione estiva la nuova edizione della rassegna Una montagna di libri, organizzata da Francesco Chiamulera, sotto la responsabilità scientifica della psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj e di Alberto Sinigaglia, cofondatore del TuttoLibri del quotidiano La Stampa. Saranno quindici gli appuntamenti con importanti nomi della cultura, della narrativa e del giornalismo. Nella Sala Cultura del Palazzo delle Poste.

www.unamontagnadilibri.it

Face to face with the author After the success of last winter’s event, Una montagna di libri is back this summer. Francesco Chiamulera has organised the event, assisted by psychologist and psychotherapist Vera Slepoj and Alberto Sinigaglia, cofounder of Tutto Libri in the newspaper La Stampa. There will be fifteen encounters with important figures from the worlds of culture, fiction and journalism. In the Sala Cultura of the Palazzo delle Poste.

Ritorno al passato C'erano una volta gli anni Settanta, con le cacce al tesoro e i picnic a rallegrare le estati ampezzane. Dallo scorso anno, c'è Cortina Summer Party, l'evento promosso da Cortina Polo Club in collaborazione con Cortina Car Club e che conferma la località come Regina della mondanità. Il 26 agosto, rigorosamente su invito.

www.cortina.dolomiti.org

Back to the Past In the ‘70s treasure hunts and picnics were summer pastimes in Cortina. Last year the Polo Club organised the Cortina Summer Party with the support of the Cortina Car Club and Cortina Tourism. Again this year, Cortina will show that she is the Queen of the discreet jet set. On 26 August.

Emozioni cromatiche È un tuffo nelle tradizioni, nei riti e nelle leggende tramandate per secoli della cultura aborigena austrialiana la mostra Dalle ab-origini dell'arte contemporanea Lorna Fencer e altri artisti aborigeni provenienti da un'importante collezione privata a cura di Luca Faccenda e Marco Parri, ospitata nelle sale del Museo paleontologico Rinaldo Zardini presso l'Alexander Girardi Hall dal 20 luglio al 5 settembre.

www.cortina.dolomiti.org

Chromatic emotions Take a dive into the traditions, rites and legends of the Australian Aborigine culture handed down through the centuries, at the exhibition Dalle ab-origini dell'arte contemporanea, with works by Lorna Fencer and other Aborigene artists from an important private collection, directed by Luca Faccenda and Marco Parri, hosted in the rooms of the Museo paleontologico Rinaldo Zardini at the Alexander Girardi Hall, from 20th July to 5th September.

Show letterario Ombrelloni bianchi e blu? È un'installazione d'arte, come verrà spiegato dal giornalista Rai Francesco Festuccia, che presenterà Alla faccia del bagnino, storia di un pittore e scultore sui generis, librointervista all’artista livornese Giampaolo Talani. Il 20 agosto la vernice al Grand Hotel Savoia, con il Trio Radio Marelli; organizzazione a cura di Maddalena Mayneri.

Literary show White and blue beach umbrellas? It's an art installation, as will be explained to you by the Rai journalist Francesco Festuccia, who will present his book Alla faccia del bagnino, storia di un pittore e scultore sui generis in which he interviews the Livornoborn artist Giampaolo Talani. The inauguration is scheduled for 20th August at the Grand Hotel Savoia, with accompaniment by the Trio Radio Marelli.

www.grandhotelsavoiacortina.it

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IL NOSTRO ALBUM a cura di Lucia Portesi

La campionessa Lindsey Vonn dopo la vittoria.

cortina snowkite contest

Il vincitore del Cortina Snowkite Contest 2010, Michele Leoni.

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photo: Tobias Eble

Non c’era dubbio che anche la terza edizione del Cortina Snowkite Contest avrebbe offerto momenti di puro spettacolo adrenalinico. Tutta italiana per giunta la vittoria di Michele Leoni, che ha ottenuto la corona di Re del Passo Giau grazie ad un salto di 45 secondi e 13 centesimi. Ad affiancare le gare, eventi che con lo sport dell'aquilone condividono lo sfruttamento di energia pulita come gare di snowboard-cross e di kicker, dimostrazioni dell'uso del kit Ktrak per pedalare sulla neve, dello snow-x e della Birò, la macchina elettrica ad emissioni zero. Prossimo appuntamento marzo 2011.

coppa del mondo side event

photo: Archivio Mediaplan Srl – Foto Ugo Bellò

coppa del mondo di sci femminile

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Cortina conferma ancora una volta la sua leadership tra le località che ospitano la Coppa del Mondo in rosa. SuperG, discesa e gigante si sono disputati anche quest’anno in una splendida cornice di folla assiepata sulla nuova tribuna baciata dal sole che guarda diritto in faccia le Tofane e il traguardo di Rumerlo. Indimenticabile il sorriso sul podio di Lindsey Vonn, la fuoriclasse a stelle e strisce che ha dominato le prove di alta velocità di questa edizione 2010. Prossimo appuntamento 22 e 23 gennaio 2011.

Una città in festa quella che ha accolto la Coppa del Mondo di sci femminile, grazie agli eventi organizzati dall’Associazione Coppa del Mondo, da Cortina 2015 e da Cortina Turismo per rendere i giorni di gara ancora più attrattivi e divertenti. A partire dall’elezione di Mr Coach, unita a momenti musicali a bordo pista fino alla grande Festa dello Sport di sabato 23 aprile che ha visto protagoniste tutte le maggiori realtà del paese, dal Corpo Musicale agli Scoiattoli ai rappresentanti delle diverse scuole sportive, con mojito party finale. Sopra: un momento dell’elezione di Mr Coach.


cortina winter polo 2010

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In alto: la premiazione del Cortina Polo Club, vincitore della Gold Cup Costa Smeralda. Da sinistra: Maurizio Zuliani, Aleksandra Dubrova per Colony, Michael Frisch per Audi e Stefania Annunziata, capitano del team.

Al centro: gli organizzatori, Maurizio Zuliani (a destra) e Claudio Giorgiutti

Cortina, Porto Cervo, Roma: montagna, mare e città nel segno dell’eccellenza del made in Italy. Partito in inverno nella cornice ineguagliabile delle Dolomiti ampezzane, e proseguito con le tappe primaverili della Costa Smeralda e del Roma Polo Club, l’Audi Polo Gold Cup Circuit, organizzato da Maurizio Zuliani e Claudio Giorgiutti, oltre che conquistare pubblico e attenzione in Italia ha confermato un’eccellente valenza internazionale. Le tappe di Cortina e Costa Smeralda sono state addirittura inserite nel World Polo Tour, il gotha del polo mondiale. Grandi protagonisti quest’anno i colori ampezzani: a Cortina la vittoria è andata, infatti, al polo team dell’Hotel de la Poste, mentre a Porto Cervo ad imporsi è stato il Cortina Polo Club. L’edizione numero 22 è attesa dal 20 al 26 febbraio 2011. – Caterina Vagnozzi

Un momento delle gare in Costa Smeralda.

La premiazione del team Hotel de la Poste, vincitore a Cortina. Da sinistra, Giuseppe Tartaglione, amministratore delegato di Audi Italia, il team, Gottardo Manaigo, proprietario dell’Hotel de la Poste e Michael Frisch.

Qui sopra: le gare sul lago ghiacciato di Misurina.

photos: Audi Polo Gold Cup Circuit Tony Ramirez

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photos: www.newspower.it

campionato mondiale maschile di curling

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Erano 12 le nazioni presenti al Campionato Mondiale maschile di curling, inaugurato allo Stadio Olimpico del Ghiaccio sabato 3 aprile 2010 da una spettacolare cerimonia di apertura che ha ospitato anche momenti di particolare suggestione, come il ricordo del leggendario Scoiattolo Lino Lacedelli. Sceso il sipario sulla 52esima edizione del Capital One World Men’s Curling Championship, il bilancio non può che essere estremamente positivo. L’evento, mai approdato prima in Italia, è stato anche occasione di un emozionante viaggio nel passato sportivo della cittadina ampezzana. Sullo stesso palcoscenico delle Olimpiadi del 1956, infatti, i migliori curler di Canada, Scozia, Svezia, Svizzera, Norvegia, Stati Uniti, Germania, Francia, Danimarca, Giappone, Cina e, ovviamente, Italia si sono dati filo da torcere fino a domenica 11 aprile. In questa edizione 2010 nulla hanno potuto fare le squadre partecipanti contro un Canada davvero imbattibile. La Norvegia ci ha provato fino all’ultimo end, classificandosi seconda, seguita sul podio dalla squadra scozzese.

ski yachting

Foto di gruppo dei team in gara alla Ski Yachting 2010.

Nelle foto, dall'alto: lo Stadio Olimpico del Ghiaccio allestito per le gare; l’ingresso della squadra italiana durante la cerimonia di inaugurazione; la squadra canadese, campione del mondo.

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Sport, agonismo, ma soprattutto grande divertimento e fair play: questo il risultato vincente dell'edizione 2010 dello Ski Yachting, organizzata dallo Yacht Club Cortina. Lo spirito che accompagna chi è abituato a confrontarsi tra le boe dei migliori campi di regata del mondo è infatti lo stesso che si ha sulla neve tra le porte di uno slalom gigante. Vincitore di questa edizione il team di Nove. Alle sue spalle il Laser Team Venice e a completare il gruppo dei top five il team francese di Vogue, seguito da All In e Stardom. Torna gennaio 2011.


close up Nella foto sotto: il vincitore, Armin Holzer, durante la premiazione alla presenza dell'assessore al Turismo Herbert Huber.

Se doveva trattarsi di una prova, non c’è dubbio che sia stata superata a pieni voti. Grazie ai giudizi unanimemente entusiastici per la prima edizione del Tour de Ski, che ha fatto tappa sul tracciato della Cortina-Dobbiaco, la Federazione internazionale dello sci ha già fissato le date per l’evento del prossimo anno: il 5 e 6 gennaio 2011.

A sinistra: il podio femminile della gara in tecnica classica. Da sinistra: Eugenia Bitchougova (seconda classificata), Veronica de Martin Pinter (prima calssificata) e Sashia Santer. A destra: il podio maschile. Da sinistra: Audun Laugaland (secondo classificato), Marco Cattaneo (primo classificato) e Andrè Haugsbo.

150 atleti e 21 Nazioni per uno spettacolo a tutta energia. Questo è stata la prima edizione della European Cup Snowboardcross, evento organizzato dallo Snowboard Club Cortina all’interno del calendario internazionale Fis sulle nevi del Faloria, tra curve paraboliche, salti e sopraelevate. Vincitori di entrambe le gare, Eva Samkova della Repubblica Ceca per la categoria femminile, e l’italiano Omar Visintin. Edizione n. 2: gennaio 2011

european cup snowboardcross cortina 2010

Cortina e la sua innata capacità di anticipare le tendenze. Ennesima conferma, Cortina I Free 2010, spettacolare evento organizzato da Cortina Planning – giovane e dinamica agenzia di Giovanna Cancian – che ha visto i miglior rider nazionali e internazionali di sci, snowboard e telemark contendersi il Primo Trofeo Punta Nera Free Ride, specialità Big Mountain.

cortina i free 2010

tour de ski

photos: Giacomo Pompanin

Qui sotto, dall'alto: la partenza del centro di Cortina. La campionessa olimpica di fondo Manuela Di Centa con Herbert Santer, al centro, presidente del comitato organizzatore della manifestazione e il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi.

Make-up logistico, quello subito dalla Dobbiaco-Cortina che ha visto la marathon di domenica tornare alle origini in tecnica classica, mentre la più giovane gara del sabato, oltre a svolgersi in tecnica libera, ha invertito il senso di direzione. 33 anni e scoppia di salute, quindi, una delle più famose competizioni di sci stretti che dà appuntamento a tutti gli appassionati a febbraio 2011.

dobbiacocortina

photos: Olga Donati

photos: COMeta PRess/Brena/Canon

photos: Giuseppe Ghedina

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close up

photos: Giacomo Pompanin

Alvise Zuliani con il direttore di Monsieur, Franz Botrè.

Qui sopra: la torta per il primo compleanno del Cortina Car Club

gioielli contemporanei

Il podio del Cortina Car Club, da sinistra Simone Borelli, Nicola Leonardi, Filippo Caliceti (I, II, III). In basso, Carlo Zucchini e Mario Caliceti

il primo compleanno del cortina car club

Da sinistra, Diego Gianaroli, Roberto Benelli, il presidente del Cortina Car Club conte Umberto Marzotto, Sergio Morini, Mario Caliceti

Accanto: Jaja e Vittorio Coin; a destra: Carlo Traglio con il calciatore Billy Costacurta

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È stato l’ingresso della torta di compleanno – che hanno tagliato i vice presidenti del Cortina Car Club Mario Caliceti e Roberto Benelli assieme ai soci fondatori Diego Gianaroli, Luciano Mancini e Sergio Morini – a scrivere il grande finale della serata, cui ha seguito la nomina del nuovo socio, l’ingegnere Nicola Leonardi dall’Occa dell’Orso, e la proposta di Michele Miano, presidente della Targa Florio venuto appositamente dalla Sicilia per proporre al Cortina Car Club una partnership. Il club di appassionati di auto e monti ha festeggiato il suo primo compleanno all’Hotel Cristallo, sede della sua club house. E dopo i bagordi, la domenica tutti pronti a scendere in pista per la gara di sci organizzata in collaborazione con il Gaibola Sci Club, il gruppo nato da un’idea di Carlo Zucchini e della sua famiglia, che ogni anno raduna a Cortina oltre 100 bolognesi appassionati di sport: quando si dice un connubio vincente.

Tutti pazzi per il Billy (Costacurta) nazionale, anche se Alvise Zuliani, figlio del patron del Polo, non ha raccolto meno consensi. Protagoniste del party organizzato da Vhernier al Cristallo nel weekend conclusivo del Polo, le più blasonate famiglie italiane. Tanta eleganza in occasione dell'esclusivo cocktail Gioielli contemporanei. Claudio Zanettin de La Ruota che ha ospitato la mostra della Maison Vhernier, assieme a Cristina Faccioli (a sinistra) e Eugenia Gentili.


Carlo ed Emanuela Bartorelli, assieme ad Ivana Burello, a destra.

photos: Diego-photo27

bartorelli gioiellerie

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Viziare e coccolare i propri clienti con eventi di grande prestigio: così Bartorelli Maison, nome simbolo in Italia nel mondo dell’alta orologeria e dell’alta gioielleria, ha inaugurato durante l’inverno il nuovo punto vendita ampezzano. Dalla presentazione dell’orologio Maxi Marine Diver Ulysse Nardin, creato in edizione limitata di 30 pezzi in partnership con lo Yacht Club Cortina d’Ampezzo e già andato esaurito, a Fuori Orario, mostra della pittrice Ivana Burello che ha reinterpretato con estro e grazia una parure della Maison e due preziosi segnatempo della prestigiosa manifattura Patek Philippe. Evento glamour per eccellenza è stata infine la sfilata di alta gioielleria Bulgari nella lussuosa cornice dell’Hotel Cristallo alla presenza di clienti e ospiti vip che hanno avuto la possibilità di ammirare, assieme alle ultime novità, alcune parure dal valore inestimabile della collezione Bulgari Collection International. Bel mondo, preziosità e sfarzo si sono quindi fusi per dare vita a una stagione inaugurale che ha presentato al meglio agli habitué di Cortina il lusso e l’eleganza del mondo Bartorelli.

Qui sopra: la mostra Fuori Orario

Accanto: collana di pietre cabochon Bulgari Collection International

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Archivio Fernanda Pivano, photo: Ettore Sottsass

Circa diem, governare i ritmi, degli italiani Mario Termini, Francesco Rugiero e Sisto Lombardo, primo premio del pubblico.

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Hemingway in Veneto, Hemingway a Cortina. 65 scatti fotografici per raccontare il Veneto visto dagli occhi dal grande romanziere. Questa la mostra itinerante a cura di Gianni Moriani, Rosella Mamoli Zorzi e Graziano Arici, un progetto ambizioso che non ha mancato di affascinare coloro che a Cortina vanno ancora in cerca della Dolce Vita di un tempo. Quando all’Hotel de la Poste lo scrittore americano lavorava a Di là dal fiume e tra gli alberi, passeggiando con Fernando Pivano tra una bevuta di Dom Pérignon e una gita sulle Dolomiti, tra i luoghi che ne hanno formato l’immaginario letterario e di cui, grazie a questa mostra, Hemingway è divenuto testimoniale d’eccezione.

arte ghiaccio

Ennio Fantastichini insieme con Maddalena Mayneri, organizzatrice della manifestazione.

il veneto di ernest hemingway

Diane Fleri ha presentato a Cortina Come si deve di Davide Minnella.

i co®ti sono tornati

photos: Marco Pregnolato

Tra gli altri ospiti gli attori Michele Riondino (a sinistra), Christiane Filangieri (al centro), e il manager Daniele Orazi.

Sale affollate all’Hotel Savoia per le proiezioni e gli incontri de I Co®ti tornano, la due giorni ad alto tasso di cinema organizzata da Maddalena Mayneri con Chiara Valenti Omero. La manifestazione ha portato a Cortina tanti grandi protagonisti del cinema italiano, da Ennio Fantastichini, Michele Riondino e Diane Fleri a Federico Moccia, Christiane Filangieri e Anna Falchi. Prossimo appuntamento dal 23 al 26 marzo 2011.

Quando il ghiaccio si fa arte. Sci, movimento, velocità, questo il tema dell'edizione 2010 del Festival internazionale delle sculture in neve. Ai due premi del pubblico e della giuria di qualità, assegnati rispettivamente al team italiano per l’opera Circa diem, governare i ritmi e ai canadesi dello Schuss, quest’anno si è aggiunto un riconoscimento speciale pensato in pandant con la Coppa del Mondo di sci femminile. Ad assumere il ruolo di giudici, gli allenatori delle campionesse in rosa che hanno decretato la vittoria rumena di Sciatori in movimento. Prossimo appuntamento gennaio 2011.


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Qui sopra: Profumi d’Oriente a Cortina per la presentazione del volume Sushi: gusto e benessere di Sara Roversi e Domenico Tiso. Sala affollata anche grazie al mini-corso di sushi e sashimi tenuto dallo chef Sosushi Aisu Hirotsugu. Nella foto al centro Sara Roversi, accanto Aisu Hirotsugu a destra e a sinistra Giovanni Menardi, proprietario di Lp26 che ha ospitato l’evento.

Era un’idea che l’Amministrazione comunale aveva da tempo e quest’anno l’ha realizzata, in grande stile. Offrendo alle sue ospiti una mostra tra le memorie e il costume del Novecento visto dagli occhi delle donne, attraverso le immagini pubblicitarie delle più famose riviste del secolo scorso dell’Archivio storico Paola Mazza e tanti appuntamenti “gastro-culturali”.

Mancava solo Willy Wonka perché Cortina si trasformasse definitivamente in una vera e propria “fabbrica di cioccolato”. Una città tutta da gustare, quella che ha accolto i numerosi curiosi tra le vie del centro profumate di cacao, negli spazi del Ciocco Village dove i più golosi hanno potuto assaporare il “cibo degli dei” con tutti e cinque i sensi. Pubblico entusiasta anche per le iniziative collaterali come la CioccoSpa allestita all’Hotel Cristallo, l’aperitivo tutto al gusto di cacao del Mokarabia, La Suite, Lp26 e il Ciocco Taste dell'Hotel Ancora.

Qui a fianco, la scrittrice Fabiana Giacomotti, autrice de La Sciarpa a pois, ha dispensato consigli su come vivere con stile in tempi di crisi offrendo, in fuori onda alle intervenute, le sue preziosissime dritte culinarie per gustare a pieno una nuova forma fisica senza rinunciare al piacere della genuinità e del palato.

photo Archivio Soltel

cioccolando glamour

Nella foto in alto al centro: un momento della presentazione del volume Le ricette dei designer all’Hotel Ancora. Da sinistra, Francesco Ponzellini, amministratore delegato di Editrice Compositori, la giornalista di A, Maura Radaelli, e il designer Paolo Barrichella.

la festa della donna

photos: Archivio storico Paola Mazza

L’inaugurazione della mostra La Donna: a sinistra il sindaco Andrea Franceschi con il noto giornalista e scrittore Jas Gawronski.

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cortina stelle

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Una dimostrazione della magia del Planetario durante l’inaugurazione.

L’Osservatorio astronomico del Col Drusciè.

Cortina ha sempre più la testa tra le nuvole o meglio tra le stelle. Novità “astronomiche” hanno infatti interessato i cieli d’Ampezzo grazie allo spirito di iniziativa e alla dinamicità dell'Associazione Astronomica locale. A partire dal 12 dicembre 2009, data dell’inaugurazione del nuovo Planetario Nicolò Cusano – l’astronomo visitò il territorio il 27 aprile 1460 – uno straordinario strumento di divulgazione didattica. Con un diametro di quasi otto metri e mezzo e una capienza di 60 persone, la struttura offre la possibilità di mostrare qualsiasi porzione di cielo, riferita ad una determinata ora, stagione o latitudine, i movimenti simulati e accelerati della volta celeste, del Sole, della Luna e di tutti i pianeti. Primo in Europa e secondo al mondo, con Astroweb System, invece, non resta che parlare di vera e propria rivoluzione astronomica. Inaugurato sabato 13 marzo, il sofisticato e innovativo sistema di controllo via Internet del Telescopio Vittore Maioni dell’Osservatorio astronomico del Col Drusciè rende finalmente accessibile i misteri della volta stellata a migliaia di appassionati, curiosi e studenti che finora non avevano le possibilità logistiche per osservarli con i propri strumenti. Stelle pretà-porter, quindi. Comodamente seduti sulla propria poltrona preferita, la Grande Nebulosa di Orione, la Galassia di Andromeda e le Pleiadi non avranno più segreti; basterà registrarsi alle pagine di Astroweb System e acquistare il numero di ore di osservazione desiderate per utilizzarle a proprio piacimento durante l’intero arco dell’anno.

Telescopio Vittore Maioni.

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assia ot es gal berg boo a gut enb n i n s e s k t a o l u o not es gal a g b g a s n g e ssi gut enber ssia gut e book not a ot es gala a l n i a g s g r s e k a s b l o e o a n t e g b o g assia gut ok not es g book n l o r a e b g b not es ga s n g e e r t e k t o o b u o n n g b e a t k i g o u s r o s sia g gut enbe enberg b ot es gala a t n i s u s g k a berg bo l o a o a n i e s g b s t s a e g u l r g t a e o g b a n n not es es galassi e ssia gut e t ergLIBRIbook o a b l n n a e g t k s o u e o g t b assia gut o a l n i a g s g r s e k a s b l o e o a n t e g b o t s rg g book n lassia gu ook not e r a e b g b not es g s n g e e r t e k t o o b u o n n g b e a t k i g o u s r o e as rg b ssia g bequesta ot es ga–lgrazIe a gut enb t en n i s u s g k da estate cortIna.topic alla prestIgIosa a berg b l o a o a n i e s g b s t s a e g u l r g t a e o g b a n n si k rubrIca lIbrIodI gut eborazIone k not es dell'autrIce ssiacolla t es galas erg boodella a b l n n a e g t k s o u e o g t b assia gut o a l n i a g s g r s e k a s b l o e che tempo che fa – sI arrIcchIsce dI una nuova sezIone, o a n t e g b o t s n berg a gu lassi“gala ook not ealla scoperta rg book a e b g b not es s n g e e r della ssIa gutenberg”. t e k t o o b u o n n g b e a t k i g o u s r o g s e b assia ot es gala a gut enb t enberg n i s u s g k a l o a o a i s g b s s a e ut enberg g t erg o gal b a n s i n e s e s t k t a o o l u o n a g b g k galassia t enberg k not es s o u e o g t b o a lassia gu n i a g s g r s e k a s b l o e o a n t e g b o t s n e gu nberg erg book book not galassia b not e s n g e e r t e k t o o b u o n n g b e a t k i g o u s r o g s e b a b alassia not es gal ia gut en g s ut enberg s g k a l o a o a i s g b s s a e g l gut enber er ot ga b a n s i n e s e s t k t a o o l u o n a g b g ook s galassia ok not es ut enberg e o g t b o galassia a n i s g s e r s e k t a b l o o o a n n e g b t s k e g o gu enber nberg bo book not galassia e s t g e r u t lassia e g o a b g a n n i e s s e t s k t o a u l o o g a b n g di Giovanna Zucconi galassia erg book ut enberg ok not es b g o b n a e i t s g s r u e a g l b a n s galassia ga e i e s s t t s e o a u t l g n o a g n k s o o book not e s galassia enberg b e t t o u alassia g n g a s k i e o s s t o o a b l n a g g k enber not es book berg boo a n g e r t e b u g n e a t es galassi si u t s g o a l a n a i g s k s s o a e l o b ga not erg book t enberg b u n g e galassia a t s i e u s s t g o a l a n a i s g s k s o gala not e nberg bo g book e r e t b u n alassia g e g t a s i u e s g s t o a a l n i a s k s galas not es èg davvero inestinguibile «Forse book berg boo g n r e e t b u n e g t a s galassia u i e s g s t o a a l i n s a quel bisogno s g a k s l o e o s ga not erg book enberg b b t n u che persino in territori e g galassia t a s u i e g s t s a o a i l n s a s g a k es gal not es enciclopedicamente accertati berg boo n erg book e b t n u e erg boo g t b a u n i g e s s t a a u i l ci spinge a cercare l'ignoto, l'inesplorato, s g a s lassia es gala not es gindenne da n s geanomi… g book e r t e o b n l'ancora tracce e k t o lassia gu u o a g b g a s i g e s r s t e a o b l n n a e k quella macchia es g bianca nberg book gutamente a perfett berg boo i n s e s a t rg book te l e u a u b g g g n a e s a e i nella quale poter poi imprimere un'immagine t i s s t s u s o a g a l n es g a not es gal s galassia erg bookdei nostrirsogni e b k t o diurni». n o o e n es gala b t t u o k g g o n e o a b b i k s n o s e g o gut t es gala enberg b gut enber t a u i galassia s g s s e a a l i t s a o s g n a erg book s l e b a k t g n o e o o s t n e b u t g o k g o he bocos'è, prosa o poesia? È eunrglin- bolandesi, ok nche vanno nel Tibetotorientale enber s ga apiùlaassia e b g n r e n e ia gut e b s t guaggio rarefatt o, che si solleva e cercare e poi scalare il Phur-Ri, vett s k n u a e o g l o t a b a g u i g s s g s e a ber ma assente dalle mappe, galassomiglia t en alassia non ad altri: comeiuna dell'Everest gualta book not a s g s e r s e t a b o l a n n e g ot es gala t sleggenda tibeta- viva soltanto k n e u montagna. Secondo una nella tradizione dei nomadi. o g t o k o b o a n o i s b g s r k e a o g o al en b rg le b montagne sono frammentik di stelle l'incontaminato, l'estremo: not esIl gprimordiale, gut enber enbena, a t i o u s o g s erg book b a b a l n i a g e s g r s t e a s b caduti in terra, che potrebbero un giorno queste parole, svilite da tanta retorica avu l e g a n t e g o ok n riacquistano signifi not es sia gudat dove sono venuti. galassia esgrazie g boventurosa, r t Occorcato e o galasritornare b n s n e sia gut e s t k t a o o l u o n a g b g a k s i g o e s r o as con chiodi le pendici,a gu al t linguaggio: mon- ok not afilssarne enbe che ascende come runa berg b es gnon t quindi bo ore n i g s s e k a b l o perché volino via. Il libro (romanzo? tagna. Uno dei due fratelli muore, l'altro o a n e g b t s not es gal e g u r g t e k o o b a n o i n s b e s k t a o g l u o montagna volante di Chrimaschile, s gaper raccontare. Una storia ia g erg bLa t enber not etorna glauvera enbpoema?) a t k i o u s o g s b a berg bo a l stoph Ransmayr, grandissimo scritt ore di simbiosi fraterna e di sfi da? Ma n i a g e s g r s t e a s b u l e g a n t e g o a t u appunto la potenza e la rsenot es ooakè lanfigura di Nyema, donna nomade ssia gha es galassi t e g bvett o galaaustriaco, b n s n e e ssia gu t k t a o o l u o n a g b g duzione di una leggenda: di un racconto che sa dare voce al mito. Le donne (le leta k s i g o e s r o s t e en b s gala utconfermeranno) nberg b bi ook no ot earcaico. n g orale, Il chiodo che lo g tratt iene èia g trici arrivano lassù dove s r s e k a b l o o a n e b t s not es ga edue fratelli ir- maschi non g u r g t e k o o b a n o i n s b e s la storia narrata: quella di sanno. k t a o g l u o r a e b g sia g a gut enb t enberg k not es i o u s o g s b a berg b a l n i a g e s g r s t e a s b u l e g a n t e g o a t s n i ss gu k not e g erg book ot es gala galassia b n s n e e t k t o o u o n g b galassia a k s i g o e s r o s t e b o a b l n n a g e g r t e k s o u en b ook not e alassia g nberg bo e g b t s not es g e g u r g t e k o o b a n o i n s b e s k t a o g l u o r a g e b g b assia ia gut en g 115 ok not es ut enberg s o g s b a a l i a g s g r s e a s b l e gut enber n t e ga o a t s n i e s u s g t k a o l o a n o a i k ot es g galass berg b a ia gut en g book n ok not es es galassi

SULLA SCIA DELLA LEGGENDA

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pIANTIAMOLA

di Annette Gottmann

una nuova rubrIca, a tu per tu con la natura, accompagnatI da un'esperta maestra fIoraIa.

CALENDULA OFFICINALIS

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l suo nome deriva dal latino “calende”, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che la calendula – popolarmente detta anche Fiorrancio o Garofano di Spagna – fiorisce una volta al mese in estate. Pianta erbacea con fusto ramificato, raggiunge anche

i 50 centimetri di altezza, e raccoglie i suoi fiori in capolini di colore giallo-arancione, in tinta con la stagione calda durante la quale sbocciano. A Cortina la calendula, che si riesce a coltivare fino a un’altitudine di 2.000 metri, si trova soprattutto a colorare orti e giardini.

The name calendula, popularly known as marigold or Spanish carnation, is derived from the Latin name used by the Romans for the first day of the month, “calends”. An herbaceous plant with branched stems, growing up to 50 centimetres high,

it flowers once a month in the summer. The flowers are composed of orange-yellow petals, whose colour echoes the heat of summer. Calendula thrives in Cortina, even up to 2,000 metres, bringing vibrant colour to both flower and vegetable gardens.


Green beauty In tanti conoscono la crema che deriva da questa pianta e che viene usata come nutriente e protettiva per le mani e la pelle. Ma anche dal punto di vista della medicina verde, la calendula, che tra i suoi principi attivi possiede oli essenziali, resine, saponina, carotenoidi e mucillagine, ha proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e cicatrizzanti, valide contro i dolori mestruali e le punture d’insetto, per guarire ustioni e contusioni, acne e eczema. Recenti studi ne confermano anche le caratteristiche anti-tumorali. Green beauty Many know the calendula cream that we use to nourish and protect our hands and skin. As a medicinal plant, marigold – with active ingredients including essential oils, resins, saponin, carotenoids and mucilage – has anti-inflammatory, antispasmodic and healing powers. It is effective in relieving menstrual pains and insect bites as well as healing burns, bruises, acne and eczema. Recent studies also indicate it has antitumoral characteristics.

Che cosa bolle in pentola I suoi fiori sono commestibili e portano il sole nel piatto. Nella gastronomia, infatti, se ne fa sempre maggiore uso non solo come decoro ma anche come ingrediente, per esempio nel risotto alla calendula, nell’aceto e nella ricotta erbe e calendula. What's cooking? Calendula flowers are edible and bring sunshine into our food. Increasingly, gastronomic recipes use these flowers not only as decoration but also as an ingredient. For example, calendula may be used for risotto, the flavour of vinegar may be enhanced, or ricotta may be flavoured with herbs and calendula.

Il giardino segreto Ha un lato decorativo indiscutibile e non soltanto in giardino. Nell’arte floreale estiva arricchisce mazzi e composizioni in modo semplice e naturale con un tocco in più di carattere e un guizzo di colore. È particolarmente indicata per essere abbinata ai fiori dei prati d’Ampezzo come le margherite, il ventaglino o il millefolium. The secret garden The calendula flower is indisputably decorative, and not just in the garden. Summer floral bouquets and arrangements are enriched by a flash of the bright colour of the marigold. It looks particularly good with wild flowers from the Ampezzo valley such as marguerites, gentian or yarrow.

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photo dgbandion.com

FOCUS ESTATE

IN OTIO STAT VIRTUS di Lucia Portesi

Un nuovo format di vacanza: creativa e dinamica. Incontri, attività e corsi dedicati a chi vuole gustare appieno il benessere che deriva dall’«otium cum dignitate» di ciceroniana memoria. A new format for a holiday: creative and dynamic. Meetings, activities and courses dedicated to those who wish to savour to the full the wellbeing which can be gained from the «otium cum dignitate» of ciceronian memory.

Per scoprire le meraviglie storico-ambientali delle Dolomiti e divertirsi sulle tracce di elfi e folletti che popolano le antiche leggende locali, la guida naturalistica Monica Dandrea organizza escursioni, trekking, mountain bike, orienteering naturalistico, nordic walking, incontri culturali e laboratori didattici. To enable you to discover the historical and environmental marvels of the Dolomites and follow in the traces of the elves and gnomes that are the stuff of the ancient local legends, nature guide Monica Dandrea organises excursions, trekking, mountain bike trips, nature orienteering, Nordic walking, cultural meetings and teaching workshops. Info: www.suisentierideisalvans.it

Per chi vuole riappropriarsi degli antichi saperi, L’Officina delle Piante della maestra fioraia Annette Gottmann offre la possibilità di una vacanza-studio per approfondire la conoscenza del mondo di piante e fiori con fini curativi estetici. For those who are interested in rediscovering the age-old skills, the Officina delle Piante, run by the expert florist Annette Gottmann, offers study holidays to learn more about the world of plants and flowers, as special ingredients for curative purposes and as aesthetic ornaments. Info: www.officinadellepiante.com

Unire l’utile al dilettevole e, una volta tornati a casa, ripartire subito con destinazione Spagna. Il Grand Hotel Savoia, in collaborazione con l’Instituto Velazquez di Milano, propone per un soggiorno di 7 notti, un corso gratuito di lingua spagnola di 15 ore, suddivise in 5 giornate di studio. Combine business with pleasure and, once you have returned home, leave again straight away for Spain. The Grand Hotel Savoia, in collaboration with the Instituto Velazquez of Milan, offers, with every stay of 7 nights, a free 15-hour course of Spanish subdivided into 5 days of study. Info: www.grandhotelsavoiacortina.it

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photo: Giusepe Ghedina

pREVIEW

UNA FINESTRA SULL'INVERNO a cura di Marianne Moretti-Adimari e Maria Grazia soravia per gli appassionati della prima neve, per quelli che vogliono trascorrere il Natale in montagna, per gli amanti dei grandi eventi sportivi, per le famiglie con bambini e per chi vuole sciare e abbronzarsi al sole di primavera. Ecco le promozioni per tutti i gusti di Dolomiti SuperSki.

Una giornata di vacanza sulla neve in omaggio per chi prenota minimo 4 giorni di vacanza. E in più scuola di sci e noleggio dell’attrezzatura a prezzi speciali. Dal 27 novembre al 23 dicembre 2010.

Early Snow 2010

A fun ski day for free if you decide to stay more than 3 days – includes accommodation, skipass, group ski lessons and ski equipment hire. From 27th November to 23rd December 2010.

Vacanze di Natale

Un giorno in omaggio alle famiglie che prenoteranno una vacanza di 5 giorni dal 22 al 26 dicembre 2010.

Christmas Holidays

One day free accommodation for families booking a 5-day stay from 22nd to 26th December 2010.

photos dgbandion.com

photo: Dino Colli

here you will find the numerous proposals that cortina can offer you with the Dolomiti superski, valid for accomodation, ski lessons and rental.

Prima neve 2010

cortina classic

Chi trascorrerà una settimana bianca durante la Coppa del Mondo di sci femminile (dal 20 al 23 gennaio 2011) potrà assistere gratuitamente alle competizioni e veder sfilare le migliori atlete del mondo da bordo pista.

Cortina Classic

If you spend your ski holiday in Cortina from 20th to 23th January 2011, don't miss the opportunity to watch some live Ladies Alpine Ski World Cup races. Free entrance along the slope.

Dolomiti superkids

Offerte, riduzioni e gratuità per i piccoli ospiti: soggiorno e skipass in omaggio agli under 8; hotel e skipass a metà prezzo per i bambini fino a 12 anni. Inoltre, riduzioni sul corso di sci e sul noleggio attrezzatura. Dal 19 marzo 2011 a fine stagione.

Dolomiti SuperKids

Free hotel and skipass for children up to 8 years old and 50% discount for those between 8 and 12 years old. Discount on ski lessons and rental. From 19th March 2011 until the end of the season.

Dolomiti supersun

Una giornata di vacanza sulla neve in omaggio (soggiorno e skipass) per i soggiorni settimanali dal 19 marzo 2011 a fine stagione.

Dolomiti SuperSun

A ski day (accomodation and skipass) for free to welcome the Spring and enjoy the Easter sun from 19th March until the end of the season.

ul sito ozione s otions, on m o r p a ll ttagli de ther prom Tutti i deils of these and o miti.org eta .dolo Further d www.cortina 119


La mappatura del circuito di distribuzione di CORTINA. TOPic diventa sempre più fitta. Oltre agli eventi che hanno tra i loro media partner la rivista, sono in costante aumento anche le location che, in tutta la Penisola, offrono visibilità al magazine. All'insegna del green la novità più evidente: a partire da questo numero, infatti, sono ben 14 i golf club entrati a far parte del bacino di diffusione. New entry che confermano i criteri che Cortina Turismo adotta nella selezione delle location: eccellenza, raffinatezza ed esclusività. Su www.cortina.dolomiti.org è possibile consultare l'elenco costantemente aggiornato del circuito distributivo. The distribution circle of CORTINA.TOPic is constantly widening. In addition to the events of the magazine's media partners, there is an increasing number of locations nationwide that are willing to put our publication on display. The most important “green” news is that, as from this edition, there are as many as fourteen golf clubs in the distribution area. These new entries reaffirm the criteria that Cortina Turismo adopts in the selection of its locations: excellence, refinement and exclusiveness. You can consult the constantly updated list of those in the distribution circuit on www.cortina.dolomiti.org

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