Lubrorefrigeranti per la trafilatura e lo stampaggio da filo

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www.kemno.it AUSILIARI CHIMICI KEMNO SAS, via Assunta, 1-­‐ 20054 Nova Milanese (MB) Tel. 0362/624475; Fax. 0362/632232 e-­‐mail: kemno@kemno.it

LUBROREFRIGERANTI PER LA TRAFILATURA E LO STAMPAGGIO DA FILO a cura di Dott. Luca Novati Sales & Marketing Manager Kemno Premessa Kemno è azienda leader nella produzione e distribuzione di preparati lubrorefrigeranti da utilizzarsi nelle lavorazioni del filo. Gli uffici commerciali e amministrativi sono situati a Nova Milanese (MB) mentre in outsourcing vengono gestite le lavorazioni di formulazione e miscela delle basi e degli additivi presso un moderno complesso chimico e un impianto totalmente automatizzato con gli equipaggiamenti più all'avanguardia per la realizzazione di lubrificanti ed oli industriali. La gamma dei composti Kemno prevede una scelta di formulazioni standard e speciali messe a punto tenendo conto di tutte le problematiche associate alle lavorazioni di settore nella fattispecie: tecniche di lavorazione, tipi di materiale, consumo attrezzature, manutenzione impianti, esigenze ambientali, igiene del lavoro. Punto di forza della nostra Società è inoltre la capacità di formulare, realizzare e sviluppare prodotti in grado di soddisfare le esigenze della clientela.

Come nasce il bullone Fondamentale in questo tipo di lavorazioni è la materia prima e quindi conoscere sommariamente i processi produttivi porta a comprendere eventuali problematiche successive. Per arrivare al filo pronto per lo stampaggio in macchina sono necessarie numerose operazioni metallurgiche che andremo rapidamente ad analizzare. In acciaieria il metallo liquido viene generalmente inviato all'impianto di colata continua per ottenere in un solo passaggio un prodotto semilavorato, con la possibilità di laminarlo a caldo in linea, eliminando dunque la colata in lingotti, lo strippaggio, la loro ispezione superficiale il riscaldo e la successiva sbozzatura. Talvolta l'eccessiva velocità di laminazione porta al fenomeno per cui la superficie dei cilindri rilascia del cromo sul filo: successivamente, per esempio, il cromo stesso impedirà qualsiasi processo ossido riduttivo quindi sorgeranno problemi durante il decapaggio e la fosfatazione del filo che rimarrà a macchia di leopardo. La soluzione a questo tipo di problema passa attraverso un'operazione di pallinatura prima del decapaggio chimico. In funzione del tipo di acciaio utilizzato e della dimensione del filo che si vuole ottenere si esegue la trafilatura della vergella in macchine a più stazioni con riduzioni pari al 30% circa della sezione per ogni passaggio o talvolta su macchine bi blocco o mono blocco. Si ottiene così un filo della dimensione voluta ma incrudito superficialmente quindi poco lavorabile nelle fasi successive. E' quindi necessario un trattamento termico di ricottura con lo scopo di ottimizzare sia gli effetti sulla struttura dovuti alla solidificazione e alla deformazione plastica sia la eterogeneità della composizione chimica del


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