Pier Carlo Masini - Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Malatesta

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Ma

altri

vantaggi recheranno

Saranno scuola

le colonie socialiste in Italia.

a giovani propagandisti, che, aiutati dalla loro colonia, potranno poi percorrere P Italia, esercitando mestieri ambulanti, e narrare i vantaggi materiali e moefficace

rali della vita in socialismo.

Daranno

asilo e

conforto ai più

fie-

ramente perseguitati dalla nequizia borghese. E se le colonie potranno dedicarsi a quei rami di produzione nei quali meno temibile è la concorrenza della industria capitalistica perché, ad esempio, la

domanda

verrà consacrata al

superi l'offerta,

movimento

Se il partito socialista italiano farà sua la proposta di fondare una colonia sperimentale in Italia, crediamo non sarà lontano il giorno nel quale potrà attuarsi. Filippo turati, Milano

Giovanni rossi, Gavardo

romeo candelàri, Milano

ETTORE ANTONELLA, Fano

PIO SC HIAP PARELLI, Torino

GIOVANNI DOMANICOj RogliaUO Garibaldi Bosco, Palermo

Mantova Vittorio erera, Mantova

gap. siliprandi, D.

larga parte dei profitti

socialistico,

ed a promuovere e

sussidiare altre colonie socialiste,

Finalmente

ci pare,

o compagni, che presentando

a!

DUE LETTERE DI AMILCARE CIPRIANI A ANDREA COSTA*

nostro

partito uno scopo sicuro e prossimo da raggiungere, s'infonda nuovo sangue nelle sue vene, e in mezzo alla indifferenza gene-

I

rale possano suscitarsi altri e più fecondi entusiasmi*

Lugano 27-XII-90

Riguardo ali* attuazione delle colonie socialiste in Italia non vediamo difficoltà insuperabili né di uomini né di mezzi. Non di uomini, perché la pratica, sia

pure parziale e limitata, dei

propri ideali e la convivenza tra amati compagni ha tive

per

i

socialisti

da compensare largamente

se necessario affrontare

per realizzare

le

i

tali attrat-

sacrifici

che

fos-

nostre aspirazioni, per

sottrarre intanto la nostra operosità allo sfruttamento del capi-

La

un

villaggio socialista, sia

pure tor-

mentata dai dolori di un aspro lavoro, dalle ingiurie

degli ele-

talismo parassita.

vita in

menti, dalle insidie borghesi, sorride alla

come

mente

di ogni sociali-

maggiore felicità che sia possibile sperare finché il più grande avvenimento tarda a compiersi. Non vediamo grave difficoltà di mezzi, se pensiamo a ciò che da breve si è fatto dagli operai romagnoli e mantovani nel campo agricolo, all'accoglienza che ha già avuta questa proposta, al numero nostro che consente la raccolta di forti somme con piccoli contributi, allo spirito di emancipazione economica che va svolgendosi nelle società operaie rendendocele propizie, alle possibili combinazioni del credito che andiamo studiando e al deprezzamento del suo-

sta

la

^invitiamo, o compagni, a voler trattare nel seno delle vostre associazioni l'importante proposta, comunicandoci poi i vopensieri e costituendovi tosto in comitati locali ove questa

iniziativa incontri la vostra approvazione.

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carissimo,

Mi duole assaissimo che tu non venga al Congresso, ma, purtroppo, hai ragione, hai ragione, hai ragione! Credimi, amico mio caro, che gl'insulti che ti sono avventati,

mi

feriscono dolorosamente

cuore. Io

il

non comprendo

tan-

accanimento, io non comprendo che non si possa appartenere ad un partito senza insultare grossolanamente gli uomini che appartengono ad un altro. to

Vedendo tanta mini che

se uniti,

divisione, tante inimicizie fra amici, fra

farebbero impallidire

dico la libertà che

mi fu

data, io

uo-

nostri nemici, io male-

i

mi auguro

il

sepolcro di

P or-

tolongone.

Là, almeno, lungi da tutte queste lotte meschine e

potevo pascermi di tante belle

illusioni, illusioni

che

si

fatali,

trovano

poche parole da me pronunciate nella via Cozza dini in Milano il giorno stesso che fui ridonato alla libertà. Basta, io mi auguro che noi tutti non attendiamo, per intenderci, amarci ed unirci contro il comune nemico, una settiriflesse nelle

mana

lo.

stri

Andrea mio più che

sanguinosa.

Sarebbe troppo tardi perché d'unire; vedi,

dopo

la

Comune

Io al Congresso vi porterò,

tali disfatte,

dividono invece

parigina.

come

il

solito,

* Lettere inedite, Biblioteca comunale di Imola.

quella parola di

Fondo

Costa,

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