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23 dicembre 2013

| ISOLA “VERDE”

A Capodanno ricicliamo

www.chiesaischia.it

STILE DI VITA GREEN

i tappi di sughero

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urante le feste natalizie, è buona tradizione avere sulla tavola champagne e spumante. Soprattutto nel cenone di Capodanno, quando cioè si aspetta la mezzanotte per brindare con amici e parenti. Ma anche il brindisi di fine anno può avere un eco-risvolto. La bottiglia va nel cassonetto per la raccolta del vetro ma anche il tappo di sughero può essere riciclato. Ogni anno in Italia sono immessi sul mercato 1 miliardo e 200 milioni di tappi di sughero, pari a 7mila tonnellate di materiale. Più del 15% viene stappato proprio durante le festività natalizie, in particolare a Capodanno. Il sughero è un materiale naturale, riciclabile al 100% e riutilizzabile, per questo è considerato un materiale ecosostenibile. Non è altro che la corteccia della quercia da sughero. Può essere riutilizzato per l’edilizia (il sughero è un ottimo isolante), per la moda (scarpe e calzature), per gli addobbi, l’arredo, per gli strumenti musicali, etc etc. Rilegno è il Consorzio nazionale

per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia. Opera all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e ha il compito di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per legge per il recupero complessivo degli imballaggi legnosi post consumo. Dal 2009 Rilegno promuove l’iniziativa “Tappoachi?” un progetto nato per raccogliere, ritirare e avviare al recupero i tappi di sughero. Parte dall’idea di costruire una società più solidale ed ecosostenibile. Tappoachi? è sviluppato in diverse regioni italiane, il Piemonte la più virtuosa dove numerosi territori hanno avviato la raccolta dei tappi. A Boves (Cuneo), inoltre, nella sede della cooperativa sociale Artimestieri è attivo l’unico impianto autorizzato a livello nazionale per il trattamento dei rifiuti di sughero. Si tratta di una realtà che dà lavoro a persone diversamente abili. I tappi vengono raccolti attraverso il riposizionamento di

contenitori in isola ecologica e in altri luoghi individuati dal gestore. Vengono quindi conferiti alla cooperativa, che li lavora e, attraverso passaggi di pulitura, asciugatura, sminuzzatura, li trasforma in un materiale isolante per la bioedilizia totalmente naturale e rinnovabile: un sughero biondo granulare ribattezzato Risughero. “L’imballaggio di legno ha il minore impatto ambientale in termini di inquinamento”, spiega il direttore di Rilegno, Marco Gasperoni. “E il sughero è una materia duttile e preziosa, riciclabile al 100%. Rilegno, ogni anno su tutta la Penisola, evita a 1 milione e 800 mila tonnellate di rifiuti di legno la discarica trasformandole da rifiuto in risorsa”. Visto che sull’isola d’Ischia non è attualmente presente la raccolta separata dei tappi di sughero, si può dare massimo ingegno alla propria creatività. Le idee per il ri-utilizzo sono tante, basta dare un’occhiata sul web. Si può innanzitutto usare

il sughero come concime per le piante. è un prodotto naturale, ottimo contro la formazione di muffe. Si possono poi creare decorazioni per eventi speciali. Se ad esempio, avete una cenetta romantica, potete creare un cuore o un’altra forma incollando fra di loro vari tappi di sughero. Oppure durante le feste di natale, le decorazioni natalizie di sughero possono essere centinaia: dalle ghirlande ai porta candela, dai

segnaposti ai centri tavola. Infine, se vorrete salutare il 2013 con un bel po’ di bottiglie di spumante (pensiamo ad un ristorante o un albergo) e quindi avete molti tappi di sughero, potete sempre realizzare un simpatico tappeto per il vostro bagno. Un’idea alternativa, originale e soprattutto ecosostenibile.

Il bosco incantato… Se il buono di certi eventi potesse diventare una regola

| di Filomena Sogliuzzo

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l supermercato ho sentito parlare di una nuova location per Gesù Bambino, pare che nel centro cittadino del comune di Ischia, all’imbrunire, si accendano luci meravigliose per

festeggiare il compleanno del Re dei Re. Nel tardo pomeriggio, incuriosita, esco per andare a vedere. Percorro la solita strada tra il verde delle aiuole fiorite di ciclamini ed ecco, tra le rocce arse, di antica memoria, si rivela un giardino segreto, un bosco incantato.

Farfalle multicolore si librano nell’aria accarezzando le chiome solitarie dei pini, i cespugli sono abitati da renne e un carosello di cavalli alati, che vedo da lontano, mi invita ad inoltrarmi in questo percorso festoso. La mia attenzione è subito attratta dal rumore dolce dell’acqua che zampilla in

una piccola pozza e mi trovo in compagnia delle grù dalle lunghe zampe che sono venute a dissetarsi. Tutto è pulito e ordinato come non avevo mai visto. Il cuore torna un po’ bambino e mi metto a cercare la capanna con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello, segno del Natale della mia infanzia, sentendo nel cuore la stessa allegria di quel tempo. Le luci mi catturano, le seguo e mi ritrovo sulla strada un po’ più in là di dove ero venuta, forse mi è sfuggito qualcosa, ma è tardi e devo scappare. Spero che da qualche parte ci sia la Santa capanna e che Gesù non sia sostituito, anche stavolta, da una valanga di panettoni e regali, ché se perdessimo il senso di questa festa, potremmo smarrire il senso stesso della vita...ma è stato bello, davvero. Ad Ischia, finora, non si era mai visto un bosco incantato per Natale, è la prima volta che accade. è

come quando ci s’innamora, tutto è bello e magico. Poi, però, si deve imparare ad amarsi ogni giorno e ogni giorno celebrare quelle liturgie dell’amore fatte di accoglienza, attenzione, ascolto, solidarietà e tutto quello che voi stessi mi potreste insegnare, per poter trasformare una tempesta ormonale in un solido legame. Tornando col pensiero allo scenario che ho appena lasciato, devo dire che l’emozione mi ha catturato, è bastato così poco per lasciare un segno d’attenzione ma io e tutti dovremmo imparare a contrattualizzare il buono di certi eventi affinché diventi una regola. Il bosco e le strade devono essere sempre pulite e la natura meravigliosa che abbiamo tra le mani, dev’essere sempre ben custodita. è un bene di tutti, perché con delle giuste regole si stabilisce un “solido legame”.


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