Non solo musica
il giorno prima, su un foglio di carta, e riflettere su come queste verranno trasportate nella realtà della strada. Andare a disegnare con i grandi, il farsi spazio dove spazio non c’è, o per lo meno non lo puoi avere, la paura.
ABOUT
La paura di fissare quello che porti dentro su un muro. Qualcuno ha detto che la grandezza di un uomo si misura dalle sue azioni, il realizzare un nuovo pezzo che sia di musica, un disegno o una scultura è una necessità quando la porti dentro. Ma fa paura. È una strada che segui correndo e che non sai dove ti porta, fino a quando
non provi a seguirla. A farti compagnia c’è solo una flebile vocina che ti pulsa nel cervello e ti sale dallo stomaco mentre manca il fiato, riga dopo riga, colore dopo colore, nota dopo nota. Questo è quello che dalle mie mani raccontavo su un muro, questo è quello che potete leggere sulle pareti della mia città, tra le strade che ho percorso. E adesso che vi ho raccontato quello che è stato, che vi ho narrato come l’arte è divenuta parte della mia vita, vorrei accompagnarvi in un viaggio, attraverso vari punti vista, diverse persone e personaggi. Cercheremo di farvi vivere la
Davide Ippolito in arte Monz, nasce a Foggia il 5 Maggio 1987. Cresciuto alla “breccia” nel quartiere popolare Candelaro, già tra i banchi delle scuole secondarie si avvicina alla cultura underground, passione che non lo abbandonerà nel tempo. Nel 2001 si iscrive all’Istituto d’Arte “G. Perugini” di Foggia, dove ha modo di acquisire tecniche, scindendo la pittura dal writing convinto che quest’ultimo sia un “credo” più che un percorso
68 JUNKS Maggio • Giugno 2012
loro arte in poche righe con rapidi sguardi. In un contatto intimo con l’essere umano che si cela dietro ogni forma di espressione e cercheremo di raccontare come l’arte ha cambiato la loro vita. Non definiteci artisti, bensì figli d’arte perché di essa siamo innamorati come lo si è di una madre creatrice, senza nome e senza confini. Lo spazio che segue è per Lei, il successivo foglio bianco... Davide “Monz” Ippolito
artistico. Si trasferisce a Firenze nel 2007 per frequentare il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti, dove inizia a sperimentare tecniche e nuovi linguaggi artistici. Solo nel 2010 dopo aver conosciuto il Professore S. C. Vinciguerra, maestro nelle tecniche murali, riesce a trovare il giusto compromesso tra i due linguaggi mediante la tecnica dello strappo, forgiandone nuovi aspetti. Non tecnica in quanto tale ma mero concetto.