foto di Massimo Bolognini di Antonio Giarola
SALIERI
duo DoRo
Antony Cesar
La mia frequentazione culturale con la figura di Antonio Salieri, mio concittadino di nascita, risale ai tempi universitari, quando ero intenzionato a laurearmi con uno studio sulla drammaturgia delle sue opere. Poi invece sono state le arti circense ed equestri ad assorbire i miei interessi artistici. Ma con Salieri, grazie anche alla mia partecipazione in progetti internazionali di danza-teatro imperniati sulla sua figura, mi sono trovato stranamente negli anni ad avere un rapporto di “simbiosi”, sfociato in questo progetto, sposato immediatamente dal sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, a sua volta attratto dalla valenza promozionale per la città e la figura di Salieri.
RISULTATI
IL CONCEPT Ero alla ricerca da anni di una formula che, senza entrare in competizione con altri festival nazionali (e mi riferisco in particolare a quello di Latina che ha ormai una storia importante, alla cui crescita credo di aver fortemente contribuito in passato), fornisse un valore aggiunto al panorama internazionale di questo settore, che conosco bene sin dalle mie prime sperimentazioni di inizio anni ‘90. Una formula che stimolasse negli artisti circensi un proprio repertorio di alto profilo, arricchito dalla presenza di “musica classica”, che mi piace chiamare “Musica d’Arte”. Una formula che fornisse un appeal speciale al numero e un peso specifico sul mercato, vista la grande contaminazione in atto tra balletto, opera, teatro e circo. Nasce così, in modo quasi irriverente, e creando attraverso il circo contemporaneo una sorta di corto circuito culturale, il Salieri Circus Award. Un concept rivelatosi vincente, che ha attratto una giuria internazionale forse mai vista prima in un festival competitivo.
Siamo stati costretti (e lo saremo anche in futuro) a selezionare numeri con standard artistici molto alti, provenienti da tutto il mondo, lavorando su qualità e minimalismo estetico, con una forte attenzione alla danza contemporanea e più in generale all’estetica del corpo, che in un luogo teatrale di questo tipo trova la sua giusta amplificazione. Purtroppo, per motivi di spazio dobbiamo rinunciare alle grandi troupe, ma nei due programmi presentati, comunque di nicchia e interessanti, con 31 artisti in gara provenienti da 13 Paesi, erano presenti tutte le principali discipline, incluso inediti e novità.
23/27 SETTEMBRE LEGNAGO (VR) saliericircus.it mente interessante, e di questi ne abbiamo selezionati forse cinque. Per il resto ci siamo attivati con la ricerca e lo stimolo per adattamenti musicali inconsueti, dove composizioni di Vivaldi, piuttosto che di Rossini Bach o Chopin, diventassero elementi centrali e non di contorno. Un esempio? Abbiamo lavorato tre mesi a distanza con Nirio Rodriguez, che ha preparato a Cuba il suo numero di verticalismo sul tema della quinta di Beethoven.
GLI ARTISTI E I NUMERI I numeri dalle caratteristiche estetiche che ricercavamo erano davvero pochi sul mercato, e spesso non adatti ad un palcoscenico teatrale di 10 metri, con altezze ben inferiori agli standard degli chapiteau circensi. Sono arrivate oltre un centinaio di candidature, ma solo il 10% era minimaJUGGLINGMAGAZINE.IT
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Siamo assolutamente soddisfatti del risultato, anche oltre le aspettative, grazie ai sold out con l’integrazione del pubblico locale in tutti gli spettacoli, in linea con un format estetico che non lasciava intendere che potesse trattarsi di un evento per famiglie con bambini. Ci siamo concentrati su una campagna pubblicitaria internazionale emozionale per addetti ai lavori molto impattante dal punto di vista culturale, fotografico e letterario. La città inoltre è stata invasa da eventi culturali collegati, come la Open Circus Art Gallery che ha coinvolto oltre cento negozi e varie esposizioni a cura del CEDAC nel museo locale. I professionisti invitati sono stati infine attivamente coinvolti in dibattiti, incontri con gli artisti, visite al CEDAC e all’Accademia d’Arte Circense di Verona. La coraggiosa scelta iniziale della nostra società di produzione di garantire a priori la copertura di tutti i costi dell’evento è stata premiata dal sopraggiunto supporto del Ministero della Cultura e di vari partner locali ed internazionali, oltre che dallo straordinario supporto in termini di spazio, risorse e presenza da parte poi dell’Amministrazione Comunale. Continuiamo a credere fortemente nella qualità e sostenibilità in questo progetto, per il quale prevediamo entro tre anni un rientro finanziario a pareggio. Ci impegneremo inoltre a valorizzare ulteriormente gli aspetti registici e coreografici legati alle specifiche creazioni, avvalendoci, se ci sarà possibile, di una vera grande orchestra sinfonica e polifunzionale. PROGETTOQUINTAPARETE.IT