Juggling Magazine # 93 - december 2021

Page 29

TOUR LA CRISI CLIMATICA RACCONTATA DALLA VOCE DEL CIRCO climateofchange.info/italy

foto Michele Lapini

Dopo più di un anno di lavoro culminato in un tour attraverso 8 Stati in Europa con 18 persone fra acrobati e acrobate, musicisti, tecnici e comparto di produzione, è tempo per MagdaClan e FLIC Scuola di circo di riavvolgere il nastro e tirare le somme. Gennaio 2020: WeWorld, una ONG italiana, assieme a 16 partner europei fra ONG, municipalità e università, avvia il progetto quadriennale Climate of Change, con l’obiettivo di creare una vasta campagna di sensibilizzazione che motivi i giovani a prendere parte ai processi decisionali sul clima e richiedere un cambiamento nelle politiche europee.

Ad agosto 2020 WeWorld pubblica una call con cui, per parlare ai giovani di tante diverse nazionalità, sceglie di affidarsi al linguaggio universale del circo. La call ricercava la produzione di uno spettacolo di circo contemporaneo - dedicato alla correlazione tra migrazioni e cambiamenti climatici - e l’organizzazione di un tour in 10 Paesi europei (Grecia, Bulgaria, Slovenia, Ungheria, Polonia, Germania, Italia, Portogallo, Francia e Belgio). Oltre allo spettacolo veniva richiesto un insieme di guerrilla action per coinvolgere le comunità locali. In mancanza di un solido sistema di sostegno al nostro settore, siamo abituati forse assuefatti - alle relazioni con gli enti pubblici (MIC in primis) e con le fondazioni. Questa call affermava invece con forza

foto

Gus

l’esistenza di un terzo settore, con un grandissimo potenziale di intervento, determinato a puntare sul circo contemporaneo. Una scelta indicativa di un cambiamento in atto nell’ambiente culturale italiano. Il circo, con la sua voce caleidoscopica, ha dimostrato di poter parlare a tutte e tutti, saltando l’ostacolo delle differenze linguistiche e creando connessioni tra culture differenti: concetti alla base dei trattati costitutivi dell’UE. La call genera una risonanza fragorosa nel mondo del circo. MagdaClan e FLIC Scuola di Circo decidono di candidarsi lavorando in sinergia, e parallelamente, su due aspetti: da un lato la creazione di uno spettacolo e di tre attività performative satellite; dall’altro la creazione di un network ad hoc coinvolgendo scuole di circo locali, giovani artisti, allieve e allievi, nei Paesi del tour. Dicembre 2020: riceviamo la comunicazione di aver vinto la call e, contemporaneamente, prendiamo atto di avere pochissimi mesi di tempo per organizzare il tour e le residenze necessarie alla creazione. Creazione che, usando un eufemismo, non è stata semplice. L’idea progettuale era entusiasmante, ma bisognava concretamente tradurre la complessità del tema in uno spettacolo di poco più di un’ora. Come parlare in scena della crisi climatica? Come mettere in luce le connessioni economiche, le problematiche sociali, le conseguenze di determinate scelte politiche su scala globale, senza cadere nell’ovvio o nel retorico? Come si puo � affrontare un tema cosi�scottante con poche parole, qualche oggetto, e con estrema leggerezza? La nostra risposta a questi interrogativi è stata weLAND - a journey to a new ERA. Lo spettacolo parla attraverso immagini simboliche. È innanzitutto l’impianto scenografico a suggerire la direzione simboli-

27 JUGGLINGMAGAZIN3

NUM3RO93DICEMBRE20 21

tav

oL

ope

sP

ere

ira

ca dello spettacolo: l’immagine di un porto o di un centro di smistamento merci, in cui si muovono gabbie, container, materie prime, persone. La musica e i paesaggi sonori descrivono i differenti contesti ambientali. I personaggi in scena non vestono solo i panni dei migranti, ma simboleggiano i problemi delle comunità colpite dal cambiamento climatico. L’intera creazione, dai costumi alla drammaturgia, è volta a suggerire immagini evocative agli spettatori. weLAND è andato in scena di fronte a più di 14.000 persone, in piazze, arene, parchi, parcheggi, tanto nelle periferie quanto nei centri urbani. Con il nostro convoglio siamo passati attraverso molte delle barriere, non solo linguistiche, che continuano ad esistere. Ci è bastato il primo viaggio, fra Friuli e Bulgaria, per capirlo. Attraversando l’Europa, abbiamo toccato con mano le disparità culturali, politiche, economiche e sociali che segnano i vari Paesi: un’Europa unita solo fino a dove conviene.

foto Tomasz Kulbowski

di Achille Zoni e Annalisa Bonvicini

È per questo che scegliere il circo contemporaneo come linguaggio si è rivelato lungimirante: le immagini e i simboli sono un veicolo universale per la trasmissione dei concetti e delle emozioni, oltre ogni barriera. E il circo è prima di tutto questo.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.