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MontageThierry Collet foto Baptiste Lequinio
Penn and Teller
SERATE FANTASTICHE LA MAGIA DI ESSERE UN’ARTE DEL PROPRIO TEMPO
di Raffele De Ritis “ Il prestigiatore non é un semplice giocoliere. Egli é un attore che interpreta la parte del mago”. Jean Eugéne Robert-Houdin, “Comment on devient sorcier”, 1878.
Jean Eugene Robert-Houdin
Nel 1845, l’orologiaio francese Jean Robert-Houdin, appassionato di magia, aprì una sala di spettacolo nel centro di Parigi. La magia all’epoca era ancora ritenuta una baracconata da fiera: un divertimento per
ingannare il popolo con presunti poteri soprannaturali. L’intuizione di Robert-Houdin, borghese, fu di esibirsi in abiti attuali, senza enfasi scenica, con riferimenti alla scienza e al sapere contemporaneo, rendendo i giochi di prestigio un’arte creativa del proprio tempo, in una sala di spettacolo dedicata, nel quartiere più “in” della capitale. Escluse la parola “magia”: il titolo del suo spettacolo era Soirées Fantastiques un tale innovatore che il suo cognome fu più tardi preso in prestito dal leggendario Houdini. Qualche decennio dopo, nel 1886, a pochi metri da quella sala, i parigini scoprirono il “Nouveau Cirque”: costruito dall’inventore del Moulin Rouge, disegnato dal-
l’architetto dell’Opéra, era un edificio circense trasformabile in produzioni acquatiche, con spettacoli creati da registi, coreografi, autori tra i più in voga del tempo. È risaputo che i francesi sono bravissimi a ripensare le forme dello spettacolo popolare dentro dinamiche artistiche “ufficiali”. Questo anche in strategie istituzionali e politiche: lo hanno fatto nel secondo dopoguerra col teatro, poi con la danza, il circo, le arti del movimento, la marionetta. Oggi tocca alla cosiddetta magie nouvelle. Bisogna dire che forme innovative di magia si sono viste in più parti del mondo negli ultimi decenni: la “rivoluzione” degli anni ‘90 con Siegfried and Roy, che a Las Vegas hanno attirato i più grandi registi e scenografi verso il mondo della magia; Arturo Brachetti, che ha sdoganato mondialmente il genere nel circuito teatrale; gli statunitensi Penn e Teller i quali, dalla controcultura degli anni ‘80 fino all’industria di Las Vegas, continuano in un approccio concettuale di stravolgimento rispetto alle nozioni di magia, trucco e inganno; o a recenti “scuole” spagnole e tedesche. Tuttavia l’innovazione ha sempre riguardato la figura del prestigiatore, e il contesto dichiarato di uno spettacolo di illusionismo. Il recente movimento francese cos’ha di realmente “nuovo”? Esso sembra invece avere l’elevata ambizione di essere un’arte teatrale a sé, oltre la figura del performer come mago: sceglie di lavorare sulle estetiche di percezione della realtà, usando certamente le tecniche del prestigiatore, ma tentando di adottarla ai meccanismi della coreografia, della suggestione scenografica, dell’espressione scenica senza confini. Si sono perciò viste combinazioni in molti casi interessanti e inedite: come le tecniche di sospensione collegate alla giocoleria, o l’antica arte della levitazione integrata alla danza, come nel percorso della compagnia 14:20 di Raphael Navarro e Valentine Losseau. Ma non solo al corpo e alla visualità è legato il nuovo illusioniJUGGLINGMAGAZINE.IT
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smo: ci sono interessanti esperimenti nel mentalismo, o chi come Thierry Collet é brillante nella drammaturgia testuale; Yann Frisch (campione del mondo di closeup), rimanda invece al virtuosismo manuale e all’intimità col pubblico; Etienne Saglio sviluppa la suggestione scenografica e un sorprendente coinvolgimento degli animali (elemento questo, tanto presente nella storia della magia come nel circo). La capillarità delle politiche culturali francesi é riuscita ad imporre il neo-genere all’interno dei circuiti teatrali, e molti di questi artisti mantengono contatti creativi con la comunità magica tradizionale. Interessante anche come queste innovazioni amplificano anche la portata della ricerca circense su grande scala: l’ultimo spettacolo del Cirque du Soleil Drawn to Life (realizzato per Disney World e inaugurato a fine novembre) si avvale della consulenza di Raphael Navarro per inediti effetti magici. PROGETTOQUINTAPARETE.IT