Juggling Magazine #61 - december 2013

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foto di MICHEL CORBIERE

CIE RASPOSO - MORSURE www.rasposo.net

foto di MICHEL CORBIERE intervista a MARIE MOLLIENS direttrice artistica della Cie Rasposo traduzione di LUCA FORTE

La Cie Rasposo nasce in Borgogna nel 1987 come compagnia di teatro di strada ad opera dei miei genitori Fanny e Jospeh Molliens. Io e mio fratello Vincent, cresciuti in un contesto di teatro di strada e circo, dopo aver frequentato la Fratellini raccogliamo il testimone “di famiglia” e decidiamo di dedicarci al circo, prendendo un tendone e coinvolgendo la famiglia e artisti esterni nel progetto. In questo graduale processo mi sono affiancata a mia madre, per anni direttrice artistica di Rasposo, nella regia degli spettacoli come assistente alla creazione, fino a quando mi sono state concesse una serie di carte blanche, dalle quali è nato col tempo questo spettacolo. La compagnia funziona oggi come un collettivo nella gestione del tendone e dell’itineranza, mentre nello spettacolo sono tutti interpreti delle mie proposizioni artistiche. Mia sorella Helene si occupa della promozione degli spettacoli e delle riprese video + video editing, mentre mio fratello ha la responsabilità dello chapiteau e progetta, realizza e modifica le attrezzature. Tutti gli artisti hanno il loro camperino dove allog-

giano, e la carovana ai muove su strada con una dozzina di veicoli. Il nucleo di questa compagnia, quando i fondatori hanno smesso di calcare le scene, si è costituito intorno agli artisti storici: i due musicisti, qui da 7 anni e al loro terzo spettacolo, e Luca Forte, qui da 5 anni e al suo secondo spettacolo. Gli spettacoli di Rasposo si potevano inizialmente rappresentare sotto tendone, in teatro e in strada. Ma col tempo abbiamo preferito creazioni sempre più specifiche per il tendone, le cui dimensioni di 16 x 22, con 7 metri di altezza sulla cupola e una capienza di circa 340 posti, sottolineano il desiderio di facilitare la prossimità col pubblico, e la nostra preferenza per spettacoli che offrano una dimensione intimista. Lo spettacolo Morsure nasce da una mia esperienza personale e dal desiderio di portare in scena le mie emozioni legate al tema della violenza e della ferocia nei rapporti umani. È uno spettacolo creato da una donna per le donne ma, pur risultando più accessibile in termini di sentimenti e comprensione alle donne, desidera coin-

volgere una platea quanto mai ampia su un tema universale e molto attuale. Nella drammaturgia tutti i sentimenti in fuga sono spesso causati degli uomini che sono al fianco della protagonista, e anche per questo volevo un cast con tanti uomini in scena, per alimentare queste dinamiche di violenza e ferocia di cui volevo parlare. Volevo inoltre che il mano a mano e il volteggio acrobatico caratterizzasse l’estetica circense dello spettacolo, e alla ricerca di porteur che ci facessero volteggiare abbiamo selezionato artisti che provenivano da formazioni professionali in Quebec, Belgio e Francia. Per questa creazione ho inoltre richiesto l’aiuto di un coreografo/ballerino, mentre l’occhio esterno è stato affidato a Fanny che, pur non più in scena, rimane una persona di

LUCA FORTE acroluca@excite.it Ho cominciato a praticare ginnastica artistica a 5 anni, arrivando a partecipare ai campionati mondiali. Poi a 20 anni a causa di un infortunio ho dovuto abbandonare l’agonistica e ho cominciato a guardarmi intorno. La cosa bella è che la soluzione mi è arrivata proprio sotto il naso, quando all’interno della Reale Societò Ginnstica di Torino è nata la Flic. Mi sono subito appassionato alle arti circensi, ho seguito la formazione - in parte da allievo e in parte come insegnante! – e dopo aver incontrato Roberto Magro sono entrato nel cast di Littra. Ed è stato proprio durante una presentazione di Littra in Francia che i Rasposo mi hanno notato, proponendomi di lavorare per loro. Ho accettato e ormai da 5 anni sono con loro; lavorare in Francia è una condizione ideale perché qui l’arte è forte-

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mente sostenuta dallo Stato, la scena del circo contemporaneo si è sviluppata da decenni e ci sono tanti artisti e tante idee in circolazione. Per me che venivo da una mentalità “quadrata” come ginansta, ci sono voluti diversi anni per sentirmi davvero un artista circense e non più solo un ginnasta. Devo questo ai miei insegnanti alla Flic, a Roberto Magro e poi qui a Fanny e alla cie Rasposo, che considero la mia seconda esperienza formativa dopo la Flic. La trasformazione del mio bagaglio sportivo in qualcosa di artistico è stata una grande sfida. Da ginnasta riuscivo già a fare tante cose, anche con estrema facilità, per cui ho scelto una disciplina in cui non riuscivo subito, le verticali, e questo mi ha dato lo spunto per impegnarmi e per creare qualcosa che stesse al di


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