Juggling Magazine #61 - december 2013

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ARMADA 2013 FESTIVAL ITINERANTE SU BARCHE A VELA www.armadafestival.com www.faaac.com

a cura di MATTIA FURLAN membro di Armada

La FAAAC (Fabrique Alternative et Autogérée des Arts et de la Création) è nata a La Chatre nell’Indre (Francia), nel 2006 dall’intenzione di un gruppo di giovani artisti di creare una formazione di circo contemporaneo internazionale autogestita e a misura d’uomo, dove gli artisti siano anche gli organizzatori. La FAAAC è oggi un’associazione e laboratorio artistico internazionale che raggruppa 200 artisti di nazionalità differenti provenienti da diversi ambienti, con la volontà comune di far viaggiare la pratica artistica in nuovi territori. Appoggiandosi sulla forza e sulla ricchezza del collettivo, la FAAAC attiva una dinamica di ricerca artistica costante, organizzando incontri tra artisti, eventi di diffusione ed “avventure collettive“ di durata variabile (da 5 minuti a due anni) in territori sempre differenti (Francia, Polonia, Portogallo…). Armada 2013 nasce come un progetto partecipativo di itineranza, incontri, creazione e diffusione artistica nel mare Mediterraneo, un luogo artistico inesauribile, uno spazio di viaggio disseminato di luoghi d’incontro e carico di storia; un terreno di scambi percorso da flotte di viaggiatori e mercanti. Il progetto muove i suoi primi passi nella metà del 2011. Svariati appuntamenti si susseguono tra Marsiglia, Gruisan, Sète, Chemillé e mini collettivi pronti a partecipare si formano in Bretagna ed in altri luoghi in Francia. Parola d’ordine: Autonomia. Il progetto si farà, con o senza sovvenzioni perché la voglia di portarlo a termine è molta!! All’origine di questo progetto il desiderio di alcuni artisti di unire il

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1°SETTEMBRE / 9 NOVEMBRE - MARE MEDITERRANEO

mondo artistico a quello della vela e più in generale del mare. Poco a poco gli equipaggi si costituiscono. Molti sono gli skipper interessati all’avventura, che si uniscono ad artisti desiderosi di salpare per scoprire e comprendere la vita sul mare. Alla fine siamo 11 equipaggi e altrettante barche: Jean Grignette che diventerà Saveur, Patchouli che diventerà Loop Loop, L’Oiseau de Passage, Païta, La Nine, La Maria Gilberte, Viva Binga, Laisse Dire, Cap de Lune, Terrain Vague, Zig et Zag. In parallelo l’organizzazione si affina per trovare gli scali e definire l’itinerario a colpi di telefono, internet, amicizie e strane connessioni circensi. Alla partenza 7 scali potenziali: Marsiglia, Girolata, Cagliari, Carloforte, Civitavecchia, Bastia, Calvi per il Festival del Vento. Sète si aggiungerà come tappa finale del festival. Ancor prima di iniziare il festival cominciano le peripezie: 7giorni prima dell’inizio, è la barca Patchouli che a causa di problemi tecnici rimane bloccata in Sardegna, barca KO, l’equipaggio in secca troverà un’altra barca qualche giorno prima dell’inizio... ouf!! Per Armada suona l’adunata e ci ritroviamo in 70 per una residenza iniziale di una settimana a Marsiglia, per testare l’ambiente. E contrarre l’Amibiasi! Un parassita che, viaggiando clandestinamente, provocherà febbri e coliche, Simpatico! La residenza a Yes WE Camp ci permette di creare “The Force”, opera collettiva per grandi spazi. Il festival inizia, cinque giorni di spettacoli a Marsiglia, che si concludono con una parata nel vecchio porto prima della grande traversata verso la Corsica. La navigazione è l’arte della scelta e la decisione o le varie rotte opzionali sono in ballo fino al momento della partenza. Siamo 11 barche diverse e i propositi su come affrontare il vento non sono mai gli stessi. Prima traversata: qualche barca passa prima della


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