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HUMOROLOGIE JAMY HOLLEBEKE
LE CIRQUE DEMOCRATIQUE DE LA BELGIQUE
KORTRIJK/MARKE www.humorologie.be foto di GINO COCQUYT
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estratto dall’articolo a cura di ADOLFO ROSSOMANDO per il progetto europeo Unpack the Arts (versione integrale dell’articolo disponibile online su jugglingmagazine.it)
che ha conosciuto negli anni vere e proprie ondate: francese, argentina, inglese e in questi ultimi periodi anche… italiana!
(…) Avere la possibilità grazie al progetto Unpack The Arts e di incontrare alcuni dei protagonisti e fondatori del festival fornisce un’ottima occasione per contestualizzare il successo di Humorologie all’interno di un progetto culturale molto più ampio. Al tempo stesso questo viaggio ci permette di capire meglio perché il circo contemporaneo vede oggi nel Belgio uno dei suoi paesi più prolifici. L’incredibile sviluppo delle arti circensi contemporanee in Belgio è dovuto ad una serie di fattori: la vicinanza alle aree linguistiche e culturali della Francia, la posizione geografica di crocevia europeo, la lungimirante politica di integrazione sociale e di supporto istituzionale alle arti circensi. Non ultima la presenza di una scena di rilievo internazionale di danza e teatro contemporaneo, i cui codici informano fortemente tutto lo sviluppo del circo contemporaneo. (…) La genesi e la storia del Belgio, “giovane” stato incastonato tra grandi potenze, è complessa proprio perché affonda le sue radici geografiche e culturali sul meridiano linguistico che divide in Europa l’area francofona da quella germanica. (…) Specchio di questo metissage linguistico a Bruxelles convivono, oltre ad un ricchissimo tessuto di venue e spazi dediti alle arti circensi, le eccellenze dell’ESAC, tra le migliori scuole superiori professionali di circo, l’Ecole du Cirque de Bruxelles, tra i più rinomati istituti di formazione in pedagogia del circo,
ALLA CORTE DEI FIAMMINGHI…
w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
l’Espace Catastrophe, poliedrico centro di creazione, diffusione e formazione delle arti circensi. Uscendo dai confini della regione di Bruxelles ritroviamo anche nelle regioni delle Fiandre e della Vallonia un composito fiorire di realtà ad alto tasso creativo. Un tessuto molto ricco, per la cui ampiezza basta citare due esempi: El Circo d’Ell Fuego (Anversa - Fiandre), protagonista di progetti pedagogici ed artistici innovativi, tra cui la Extreme Convention, e la Franco Dragone Entertainment Group (la Louviere - Vallonia), che apre il suo sito web con “the world’s most spectacular showmaker”. In assenza di un accordo programmatico sulla cultura tra Fiandre e Vallonia, non è un caso se le arti del circo, che nel linguaggio universale del corpo ritrovano uno dei codici più marcati, facilitino in un contesto linguistico così frammentato il superamento delle barriere linguistiche e le occasioni di incontro, condivisione, integrazione. Questo stimolante e concentrato playground ha parallelamente generato una grande circolazione di artisti, provenienti anche dalla maggiori scuole di circo europee. Un flusso
(…) le Fiandre sono diventate oggi la regione più ricca del Belgio. Una condizione che, unita a politiche culturali illuminate, ha permesso alle Fiandre di diventare in pochi anni un esempio internazionale per quanto riguarda le politiche di sviluppo, sostegno e promozione delle arti performative contemporanee. (…) Un supporto che, dopo aver permesso a molte compagnie fiamminghe di danza e teatro contemporaneo di affermarsi nei maggiori eventi internazionali, comincia a produrre i suoi frutti anche nel mondo delle arti circensi. (…) Bart Caron, fondatore di Humorologie, (…) ha cominciato a lavorare al Ministero della Cultura in un team progressista e con idee precise sulla funzione che l’arte potesse svolgere nella società. “Era un periodo di benessere economico per le Fiandre e il Ministero si impegnò allora a sostenere i settori artistici in crisi, tra i quali il Circo di Tradizione, non ancora riconosciuto dal governo, nè contemplato negli Art Decree che regolavano il settore delle arti. Fu siglato quindi un accordo per il supporto al settore, con l’intento e l’impegno da parte dei circhi di rinnovare i loro spettacoli artistici, ormai datati. In quegli stessi anni il processo di democratizzazione della cultura, avviato negli anni ‘60-’70, cominciava a produrre risultati tangibili, con una lunga seria di centri cul-