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MAPUTO MOZAMBIQUE
Cie HOMAS GUERINEAU Cie des JONGLEURS DU MOZAMBIQUE
Nel mese di agosto 2011, Thomas Guerineau e Nathan Israele sono stati invitati al Centro Culturale Franco-Mozabicano (CCFM) a Maputo, con l’intento di iniziare alcuni mozambicani alla giocoleria. Fin dall’inizio la formazione è stata un gran successo, con oltre 40 partecipanti che mostrano interessanti e originali capacità artistiche. Nathan a questo punto deve lasciare il progetto, ma Thomas decide di continuare e impegnarsi nella creazione di uno spettacolo professionale e in accordo con il CCFM sviluppano un programma di più residenze, di tre settimane ciascuna, nel periodo 2011/2013. Lo spettacolo che ne scaturisce viene eseguito prima in un orfanotrofio e poi in un importante festival di teatro di strada a Maputo nel 2012. “Il mio lavoro - racconta Thomas Guerineau - “è ai confini della giocoleria, danza e musica. In modo intuitivo, il mio mondo è alimentato dall’interesse per le arti dell’Estremo Oriente e dell’Africa Nera, come si vede da questa creazione, prima esperienza di creazione in Africa con indigeni. Maputo-Mozambico evidenzia una parte del mio lavoro che fino ad ora non si era rivelata e affronta riti e pratiche artistiche dell’Africa e del Mozambico. Il modello di lavoro sviluppato permette ai giocolieri africani di esprimere liberamente la loro individualità, e si basa su un’esperienza di gioco grezzo e raffinato di manipolazione degli oggetti, giocoleria, canto, danza e altre pratiche musicali. L’obiettivo di questo approccio è quello di creare le condizioni necessarie per la nascita di una presenza fisica. La scrittura deriva direttamente dalle relazioni create fra il corpo, la manipolazione degli oggetti e i suoni prodotti. Lavoriamo e sperimentiamo diverse tecniche: giocoleria con palline rimbalzine sulle percussioni, giocoleria con sacchetti di plastica, giocoleria tradizionale con lanci in aria, giocoleria con palline che rotolano a terra, manipolazione e giocoleria di scatole, di vestiti, improvvisazione vocale, improvvisazioni di danza, improvvisazioni di danza con le palline. Per realizzare tutto questo abbiamo creato 10 percussioni la cui superficie fosse inclinabile a diversi angolazioni, permettendo di adattarsi ogni volta ai diversi trick con le rimbalzine. Allo stesso modo, partendo da un “Rombo” (uno dei più antichi strumenti musicali della storia) e dalla manipolazione di un bastone alla fine di una corda musicale che ho sviluppato diversi anni fa, stiamo lavorando allo sviluppo di un originale strumento di giocoleria musicale”
CAIO SORANA
class con 4 o 5 appuntamenti l’anno, ognuno dei quali gestito da un artista diverso e con l’ultimo dedicato ai processi di scrittura dello spettacolo. Quest’anno abbiamo accolto 6 artisti del Mozambico per un progetto di un mese con residenze, laboratori, performance, e contiamo di scoprire altre dinamiche di giocoleria internazionali e aiutarli a sviluppare la loro identità. Infine quest’anno la European Juggling Convention si terrà in Francia, a Tolouse, e un gruppo di giocolieri adolescenti di La Courneuve, formatosi alla Maison des Jonglages, trascorrerà l’intera settimana lì, a scoprire lo spirito delle Convention. Ci sarò anche io per discutere con tutte le persone che desiderano maggiori informazioni su di noi e per scoprire nuovi interessanti giocolieri!
Quando ero studente universitario ho fatto spettacoli in strada e qualche workshop, ma col tempo desideravo un progetto di ricerca, una profondità maggiore; migliorare la tecnica, ma anche stimolare la creatività, la fantasia. Per questo ho pensato ad una scuola di circo, dove il tempo si dilata ed è al servizio della creazione, un luogo dove si “perde tempo” per guadagnare tempo. Ho superato così le selezioni all’Accademie Fratellini, dove sono subito piaciuto a Jerome Thomas, direttore artistico, e credo che la strada, lo stare in scena continuamente, tutti i giorni, mi abbiano aiutato molto in tutto questo. Il bello di una scuola di circo, in particolare in Francia, è che non fai solo giocoleria, fai circo, la giocoleria viene inserita in un contesto più ampio. La Fratellini è una scuola un po’ diversa perché qui il 40% del tuo tempo deve essere dedicato ad esperienze di spettacoli. Inoltre la formazione è fortemente personalizzata; io sono qua da settembre scorso e ho fatto già 14 stage differenti, spesso one to one, con artisti del calibro si Stefan Sing, Jay Gilligan... Quando la Maison de Jonglage ha proposto un progetto per Rencontre a Jerome Thomas lui ha pensato di tirarmi dentro. Dovevamo realizzare in tre giorni uno spettacolo di 35 minuti site-specific. Abbiamo prima visto il posto e poi ci siamo messi a lavorare. Tre giorni di prove, tre ore al giorno, 12 ore di creazione in tutto, un vero crash test! È stata un po’ una gara per noi; tanta ansia e pressione, pochissimo tempo, un’esperienza veramente flash, ricca di spunti interessanti. Ritrovarmi qui al Rencontre mi ha molto sorpreso, perché sei sempre stato tra quelli che li spettacoli li vedevano, e qui, dove non ero mai venuto, la prima volta che ci vengo sono in scena! Tanta incredulità all’inizio, ma ora che è passata porto via buone riflessioni su me stesso, sulla relazione in scena, tanta allegria e la voglia di tornarci, magari con uno spettacolo tutto mio. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 59 g i u g n o 2013
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