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DONNE E JUGGLING
BAPTISTE LE QUINIOU
FREDERICK GUERRI
BAPTISTE LE QUINIOU
@THIERRY DUBOIS
a cura di A.R.
ISABELLE DUBOIS
AUDREY DECAILLON
LANA PAIC
Il collettivo “100% plastik” fu creato da me e Audrey Decaillon nell’ottobre del 2011 e da allora siamo ancora in creazione per uno spettacolo che debutterà nel 2014. Fin dagli inizi abbiamo cominciato a invitare altre giocoliere a lavorare insieme. Visto che non siamo in tante a giocolare abbiamo pensato di creare un collettivo femminile per vedere cosa avremmo potuto creare insieme; esiste l’uomo, esiste la donna, e la donna ha delle cose che gli uomini non hanno. Non siamo femministe, ma solamente pensiamo che la donna abbia una qualità di bellezza sulla quale abbiamo deciso di lavorare.
Donne giocoliere! A mio parere non è una definizione, le donne giocolano e questo è un fatto, non una definizione. Naturalmente possiamo intravedere che il loro modo di giocolare è un pò diverso da quello degli uomini, ma non tanto. Ci sono donne che lavorano solo sulla tecnica, e altre che lavorano più con i loro corpi, altre ancora conquistano una grande sensibilità con gli attrezzi, ma se osservi il panorama dei giocolieri maschi troverai anche lì questa varietà. Direi che la differenza più evidente è che la maggior parte delle donne non sono maniache di un attrezzo o genere, quindi probabilmente la loro tecnica non è così forte. Ma la loro sensibilità e la capacità di concentrarsi su cose diverse apporta probabilmente qualcosa di diverso nell’arte della giocoleria. Per me ciò che è interessante nel termine Donne Giocoliere non è il termine Giocoliere ma piuttosto cosa significa essere una Donna oggi.
Notoriamente siamo poche donne in questo mestiere, e mi sono chiesto tante volte il perché di una giocoleria al femminile. Vogliamo reagire contro gli uomini? Ma no, in realtà mi sono detta che oggi sono molte le strutture che vogliono dare visibilità a questo nuovo fenomeno, perché ci si rende conto che esistono delle giocoliere e che hanno qualcosa di diverso. Ma penso che sicuramente le donne nella giocoleria hanno un rapporto diverso, sono più propense ad un rapporto dolce con l’oggetto, ricercano più nella fragilità, cercando di creare forme differenti, utilizzando anche il proprio corpo.
CECILIA ZUCCHETTI Sicuramente noi donne abbiamo un modo di approcciarci a questa specialità differente da quello degli uomini, ma è difficile dire il perché; spesso si dice che noi siamo meno competitive, meno interessate alla tecnica pura e fine a se stessa, ma per esempio tutte le donne che fanno discipline aeree, verticali, o le ginnaste sono sempre anche loro alla ricerca di migliorare le proprie abilità tecniche e sono competitive quanto lo può essere un giocoliere! Noi donne abbiamo una fisicità differente da quella degli uomini e credo che il più gran contributo che apportiamo alla giocoleria sia quello di integrare l’oggetto al nostro corpo, al nostro movimento. Personalmente ho iniziato con un approccio “maschile”, mi allenavo ore ed ore provando e riprovando gli stessi trick, cercando di arrivare al trick più difficile. Ma con il passare del tempo ho cominciato a fare più attenzione al corpo, all’espressione, alla ricerca di un mio modo personale di relazionarmi all’oggetto e al pubblico
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