Juggling Magazine #57 - december 2012

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Tutti Matti p per Colorno

31 agosto / 2 settembre, Colorno

www.tuttimattipercolorno.it _ fo f to di Daisy Va V nicelli

“La follia è una condizione umana, in noi presente come lo è la ragione”, diceva Franco Basaglia, ormai celebre responsabile della rivoluzione del pensiero neuropsichiatrico in Italia che alla fine degli anni ‘70 portò alla riforma degli istituti psichiatrici. Dopo 35 anni a Colorno (PR), un tempo sede di un vasto manicomio, le cose sono molto cambiate, e oggi la follia, e l’arte vivono libere nelle strade, condivise e apprezzate grazie alla rassegna Tutti Matti Per Colorno – Festa Internazionale di Circo e Teatro di Strada. La rassegna, giunta alla sua quinta edizione, ha portato negli spazi cittadini l’energia eccentrica e contagiosa di artisti, acrobati, mimi, performer di circo contemporaneo provenienti da tutto il mondo. L’ospite di punta di questa edizione, in prima nazionale, è un artista unico e straordinario, un uomo che è riuscito a concentrare nel suo corpo le tante discipline e le molteplici anime del circo: David Dimitri, in una parola L’Homme Cirque, funambolo dalle doti impareggiabili, definito dal New York Times “Il Signore della Fune”. Uno sfolgorante spettacolo che

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allarga l’orizzonte narrativo tradizionale del circo: in scena c’è proprio lui, l’artista, con il suo bagaglio di sogni, di tic, di ossessioni. Ecco quindi la solenne ma esilarante vestizione dell’acrobata. Ecco la frenesia ridanciana del circo, lo spettacolo che deve continuare a tutti i costi, stigmatizzato da un tapis-roulant sempre più veloce e dispettoso. Ed ecco in scena gli animali del circo, rappresentati qui da un unico, donchisciottesco, disobbediente cavallo di legno. Nelle mirabolanti acrobazie funamboliche la fantasia corre nel tempo, indietro, fino alle origini stesse del circo. Si giunge al momento più struggente, quello dell’uomo cannone, l’uomo solo che vola alto nel cielo con l’ambizione di guardare negli occhi Dio, anche solo per un istante. Dimitri racconta l’uomo cannone attraverso la poesia del suo gesto, grazie a una messa in scena surreale che strizza l’occhio a certe invenzioni di Méliès. Al termine l’acrobata è solo coi suoi pensieri, lontano dal pubblico, in alto, sempre più in alto, fuori dalla gravità, fuori dal tempo, persino fuori dal tendone, e tutto il pubblico,

lì fuori con lui, minuscoli puntolini, il naso all’insù, mentre una sagoma sempre più piccola si staglia contro un cielo che sembra avere lo spessore dell’infinito. Imperdibile l’appuntamento, dopo l’incredibile successo della scorsa edizione, con il duo Murmuyo e Metrayeta - Teatro Gestual de Chile, richiamato a furor di popolo nelle strade di Colorno con due performance: La prima, Su – Seso Taladro, che l’anno passato ha tenuto tutti con il fiato sospeso, vigili urbani inclusi, e, in prima nazionale, il nuovo Fisura-dos. “Il nostro pubblico ha richiesto a gran voce la loro presenza – racconta Jacopo Maria Bianchini, direttore di scena – durante il primo spettacolo. Uno dei ricordi più cari di questa edizione è il momento in cui ho annunciato che i due avrebbero proseguito la loro esibizione all’incrocio, il loro incrocio, ed ho visto la gente esultare e precipitarsi di corsa per assicurarsi un posto”. “È un festival che lascia il segno sulla memoria del paese, che cambia i luoghi pur lasciandoli identici, per sempre - afferma Leonardo Adorni, direttore artistico – ed è

quanto accade ad esempio con i Cileni e il loro incrocio, dove il traffico viene convogliato in una sorta di sublimazione satirica del caos urbano moderno, rompendo ogni regola ed ogni convenzione. I cittadini ne parlano tutto l’anno. Nascono aneddoti che si tramandano e alla fine si crea un’aspettativa che cresce di edizione in edizione”. L’obiettivo dell’organizzazione Teatro Necessario è quello di portare artisti di eccellenza, che rappresentino la molteplicità delle discipline che il teatro di strada, e soprattutto il circo contemporaneo, racchiudono in sé. In questa quinta edizione si sono alternati momenti poetici, energia tribale e giullarate con Circo Pitanga, Quetzalcoatl e Giullari del Diavolo, per citarne solo alcuni, sorprese clamorosamente comiche con Subtropicana degli olandesi De Stijle Want e grandi conferme, come i giochi di abilità dei catalani Guixot de 8, ospiti fissi del festival, dove l’anno scorso hanno festeggiato i loro 20 anni di attività. Altrettanto importante è l’aspetto musicale, a cura di Alessandro Mori, il musicista della compagnia: “la musica


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