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Luke Wilson master jugglerr a cura di Salvatore Fraasca
Il mondo della giocoleria si rabbuia. Ci ha lasciato Luke Wilson originale manipolatore, giocoliere di rara qualità vincitore del Festival Mondial du Cirque de Demain nel 2003 e già precedentemente, nel 1995, del South of England Close-up Championship. Radiato dai casinó inglesi, trasferitosi in Germania sarebbe diventato uno dei piú esperti nel campo della manipolazione del panorama mondiale. Lo incontrai per la prima volta nel 1998 a Edinburgo, EJC. Il clima era fresco e la convention europea cominciava a sfoggiare grandi numeri. Nel pieno delle sue forze Luke sfoggiava la sua particolare tecnica. Potevi incontrarlo dappertutto: in palestra (in tutte le palestre) ad allenarsi, in centro città ad esibirsi su un palco aperto con una delle sue mirabolanti routine con 3 clave, alla sera al Gran Galà in un numero con il duo LukaLuke. Lo ricordo alle prese con i kick-up: il suo modo sciolto e ricco di varianti ci impressionò e ci spinse certamente a lavorare di più con i piedi. Era spesso presentatore di grandi eventi. Lo rividi a York in occasione della convention inglese nel 2001. Quell’anno Anthony Gatto partecipava con il suo
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numero al galà. Un giorno giunse in palestra per allenarsi e tutti ovviamente si fermarono a guardarlo. Dopo un pò nauseati dai tanti oggetti ci concedemmo una pausa dal prodigio ed uscimmo dalla palestra. Fuori, in un sottoscala, c’era Luke Wilson e le sue 3 clave. Notammo l’enorme differenza tecnica e ci schiarimmo le idee su come si può essere immensi su territori diversi della tecnica. Era la ripetizione contro la pura ricerca. A Millstreet nel 2004 lo vidi esibirsi in un numero con 3 bastoni. L’originale routine quella volta si basava sullo studio dei mezzi’ giri che a differenza delle clave quell’attrezzo gli permetteva naturalmente. Alternava momenti di giocoleria alla manipoalzione del cubo di Rubik di cui era esperto risolutore, il tutto a tempo di musica… Prolifico, dall atteggiamento metodico, ha animato discussioni sugli sviluppi della giocoleria e del circo dal punto di vista artistico e tecnico. Il suo approccio scientifico alla giocoleria lo ha portato a investigare e a ricercare espandendo le sue teorie ad altre discipline del circo e alla danza. Ha fatto parte del RenegaDesignLab un progetto di ricerca e
sviluppo di nuovi attrezzi per la giocoleria. Essendo vivamente interessato al mondo dello spettacolo nella sua totalità, molte sono state le sue collaborazioni con musicisti o attori ed artisti circensi di ogni disciplina. Ultima delle sue fatiche è stata, nientemeno, che la direzione dello spettacolo “Mortale” al Krystallpalast Variety Theatre a Leipzig, in Germania.
Perennemente al lavoro con i suoi numeri e spettacoli e regie, anche in collaborazione con il Gandini Project e come insegnante in molte scuole di circo, Luke ha girato il mondo incessantemente ponendo/si importanti domande sugli sviluppi dell’enorme fenomeno circo che sta accadendo… Molte delle riflessioni di Luke Wilson, per fortuna, sono raccolte nel blog circusgeeks.co.uk
in cui generosamente le pubblicava e dal quale ho tradotto alcuni suoi articoli che ho riportato on-line sulla rubrica La Tigre di Peluche di JM, su gentile concessione di Aron. Luke è stato definito come uno dei primi giocolieri moderni, uno dei primi a smarcarsi dalla gabbia infertile della tradizione e lanciare sguardi su nuovi orizzonti oggi assai percorsi. Le sue routine sono indimenticabili e i suoi articoli sono illuminanti sulla trasmissione della tecnica e le possibilità che offre un insegnamento moderno e funzionale alla creazione ed alla originalità. A 35 anni, vinto dal male terribile, Luke ha lasciato cadere le sue clave, per sempre. Ma i suoi video e i suoi scritti e il suo ricordo rimangono, preziosi. Per sempre. Ha scritto, una volta: “Juggling is risk. And that risk is what makes it unique and precious and valuable. And that is something we should celebrate.” La sua profondità intellettuale e la perizia tecnica, la sua passione per la giocoleria e le sue mani abili ci mancheranno. Ciao Luke.