ASFALTART
5-19 GIUGNO 2021 MERANO (BZ) asfaltart.it di Jordi Beltramo co-direzione artistica e Sandy Kirchlechner comunicazione Ricordo con un sorriso i mesi primaverili in cui ragionavamo su vari dettagli del festival, incerti sulla sua fattibilità, determinati nel volerlo organizzare e far tornare a sorridere grandi e piccini, meranesi e ospiti. Non si è trattato di un'edizione qualunque, sapevamo che non avremmo potuto riempire tutta la città di spettacoli dai cerchi grandi, ma eravamo certi del fatto che sia i residenti che gli artisti avessero bisogno della poesia, della serenità e del divertimento che connotano questo evento tanto amato dal 2006. L'edizione pandemica, difficile dal punto di vista organizzativo, ma seguitissima dal pubblico di affezionati, anche fuori dall’Italia, Asfaltart è stato uno tra i
sia stato diverso, il festival ha funzionato grazie alla felicità diffusa del poter ritornare in scena. Merano è già una città a misura di turista, e durante i giorni di Asfaltart diventa la manifestazione per tutti. Cittadini e ospiti si appropriano degli spazi pubblici e seguono una programmazione artistica di qualità. Per realizzarlo, contiamo in tutto quattordici collaboratori e siamo un team bene affiatato, in cui ciascuno di noi ricopre un tassello importante per costruire il festival. L'atmosfera è stata comunque distante anni luce da tutto quello che è il nostro ricordo prepandemia, ma siamo comunque riusciti ad ospitare artisti internazionali e il Circo Paniko con lo chapiteau per tutto lo svolgimento dell'evento. A fine edizione eravamo esausti, ma felici, consapevoli del fatto che la tenacia paga e soddisfatti di aver potuto fare qualcosa di buono per le compagnie, artiste e artisti e per la nostra città.
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far emozionare sono stati i sentimenti comuni a tutte le donne protagoniste di questa edizione, condensata in 9 giorni di festival con una media di tre spettacoli ogni sera, ospitati all’interno del TLS – Teatro Le Serre, nello Chapiteau Teatro nelle Foglie e all’aperto. Gli spettatori hanno così potuto assistere a spettacoli diversi e, spostandosi nel parco, fare esperienza di un festival diffuso e multidisciplinare. Sul filo del circo ha riportato sulla scena post pandemia artiste di circo di grande talento come Edvige Ungaro, Coline Mercier, Chia-
ra Capparelli e Clara Larcher, e ha presentato i lavori di registe e coreografe approdate al circo dopo svariate esperienze nella clownerie, nel teatro e nella danza come Caterina Mochi Sismondi, Joanna Bassi, Sophia Perez, oltre che musiciste di grande innovatività come Bea Zanin.
primi a ripartire nella nostra penisola. I quindici anni della nostra storia li abbiamo festeggiati con un festival che si è dilatato per quindici giorni invece che svolgersi in un solo week end. Ridotte e ben delimitate le location, affinché fruitori e artisti potessero sentirsi sicuri, con grande impegno da parte di tutti siamo riusciti in ciò che sin dall'inizio ci è sembrato folle, ma realizzabile. È stato molto emozionante partecipare all’evento, sia per gli artisti che per mesi non si sono esibiti, sia per il pubblico che da tempo non aveva avuto occasione di vedere spettacoli. Nonostante il format
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NUM3RO92SETTEMBRE20 21