Juggling Magazine, #92 – september 2021

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CIE XY UN LEGGERO DISTURBO DELLA REALTÀ

@

ciexy.com

ph Christophe Raynaud De Lage

Roma Europa Festival 2021

di A.R. Nata 15 anni fa per opera di 2 insegnanti alla Ecole du Cirque de Lomme e 4 dei loro allievi, la cie XY percorre fin dall’inizio l’idea di creare un collettivo di acrobati per esplorare e sviluppare le potenzialità tecniche e coreografiche del mano a mano, della banquine e più in generale del “portes acrobatico”. Il loro primo spettacolo del 2005 Laissez-Porter attira immediatamente l’attenzione del settore, mentre l’idea di diventare un collettivo più numeroso si fa strada. Quattro anni dopo il secondo spettacolo, titolato appunto Le Grand C, vedrà già in scena 17 acrobati, per contarne poi fino a 23 con il terzo spettacolo del 2014 dal titolo Il n’est pas encore un minuit. Una dimensione questa che sembra stabilizzare la lineup di XY, che anche nel più recente Möbius, al debutto nel 2019 con 19 acrobati, conferma lo stato di grazia e la dimensione della compagnia. Per una fascia d’età che va dai 22 ai 53 anni, segno di grande continuità di trasmissione tra esperti e giovani talenti, con 12 nazionalità rappresentate al suo interno, coadiuvati da 2 persone di staff più coreografi, costumisti, musicisti che di volta in volta li affiancano nel processo di creazione e messa in scena, XY è oggi diventato il collettivo di portes acrobatico di gran lunga più numeroso, prolifico

e famoso al mondo, a conferma che formazioni e spettacoli così specifici sono ancora possibili e sostenibili, oltre che apprezzati. Non è un caso se i suoi spettacoli entrino nei programmi dei maggiori eventi internazionali, e non solo di circo contemporaneo, diventandone spesso l’opening, come di recente al Roma Europa Festival. Ma i numeri di questo collettivo non si fermano qui ed è sulla scena che i loro “numeri” diventano ancora più sorprendenti. Il livello tecnico, artistico e coreografico raggiunto da XY è impressionante, e non c’è spettacolo in cui non spingano ancora oltre i loro limiti, spesso inserendo al momento della scrittura numeri mai visti, che ancora non sono stati chiusi, ma che un duro lavoro li porterà a destreggiare immancabilmente entro la data del debutto. Notevoli anche le innovazioni di sistema, come quella delle “tavole di salto”, piattaforme di legno di varie dimensioni, mosse dai porteur e da cui far spiccare il volo ai volteggiatori. La ricerca del gesto tecnico si accompagna ad una fine ricerca del concept artistico e

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coreografico, che fin dai primi spettacoli, tutti creazioni collettive, si è concentrato sull’idea di fare le cose insieme, di esplorare le potenzialità di un ensamble, anche in termini di scrittura, e alla relazione tra massa e individuo. XY, la cui sede è in Francia, è un collettivo che, pur non vivendo insieme, prende insieme tutte le decisioni importanti, un processo facilitato dal tanto tempo che si trascorre insieme durate le numerose tournèe. Questo essere collettivo non preclude e anzi cerca la collaborazione con altre figure professionali che di volta in volta ne possano valorizzare la natura, il percorso, le potenzialità. Per dare vita al

loro quarto spettacolo Möbius, in cui la compagnia si è ispirata per la ricerca coreografica ai movimenti degli stormi di rondini, dei banchi di pesci e al mutare della natura, XY si è avvalsa della collaborazione con il coreografo Rachid Ouramdane. Arrivato al

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