NEWS DAL PIANETA DINAMICO dinamicofestival.it di Matteo Giovanardi sviluppo del pubblico e assistente alle direzioni Non è un momento facile per chi lavora nello spettacolo dal vivo. O più in generale, per chi porta avanti una qualche attività. Sono giorni di un grande stop collettivo, che ci auguriamo possano servire per una serie di riflessioni che facciano uscire l’intero settore rafforzato, e più consapevole, dalle minacce della precarietà che, forse da sempre, lo contraddistinguono. Purtroppo, in questo grande stop è stata coinvolta anche la prima grande assemblea aperta che Dinamico avrebbe dovuto tenere nel mese di Marzo. Un’assemblea aperta al pubblico per raccontare passato, presente, e futuro alla soglia dei dieci anni del festival. Eh sì, dieci anni! Una tappa che, più di altre annate, ci ha portato ad interrogarci sui passi fatti dal festival fino a qui, sul valore che è ancora capace di dare alla città di Reggio Emilia, e sulle direzioni future.
Che cosa prepara Dinamico per la sua decima edizione? Oltre al festival, immagina due grandi progetti che esplorano metodologie e prospettive proprie dell’audience engagement: da una parte, la creazione di una direzione artistica giovane, under 25, che possa tenere saldo il legame tra due generazioni (quella del festival, e quella dei giovani, reggiani e non, interessati al circo contemporaneo). Con il supporto di Dina-
foto di Stefano Scheda
mico, saranno accompagnati nella visione di spettacoli di circo contemporaneo, sul quale dovranno sviluppare un occhio “da direttori artistici” per poi confrontarsi con la direzione del festival, proponendo spettacoli, suggestioni, proposte. Intanto in giro per l’Italia, e poi chissà, magari, un giorno in Europa. In collaborazione con la struttura SD Factory poi verrà offerto, ai più “pratici” del gruppo, uno spazio aperto e gratuito per l’allenamento nelle pratiche circensi. C’è tanto da imparare su questo tema dalle altre arti performative: nel teatro, il neonato Network Risonanze ha iniziato a mettere a frutto decennali esperienze e reti di giovani under 30, virtuosissime (Direction Under 30, Avanguardie 2030, La Konsulta, Dominio Pubblico per citarne alcuni), per intervenire attivamente sulle domande e le istanze di un sistema, quello italiano dello spettacolo dal vivo, che spesso ai giovani lascia poco spazio e troppo tardi, nel quale lo scollamento tra generazioni è tangibile. Il circo non può esimersi dal dialogare su queste istanze, auspichiamo, in una maniera anche interdisciplinare, con le altre realtà già esistenti, e speriamo che questa nostra esperienza sia un primo passo in quella direzione.
19JUGGLINGMAGAZINE
2020 NUMERO86MARZO
L’altro progetto (GIGANTE!) è Funambulism Revolution: nato da un’idea di Andrea Loreni, funambolo, si lega alla nuova corrente di pensiero secondo cui il funambolismo, oltre ad essere una spettacolare tecnica circense, è anche un ottimo allenamento per migliorare l'equilibrio psicofisico della persona. Da questo assunto nasce l'idea di realizzare un progetto che unisca la formazione/professionalizzazione di artisti under 35 all'interno di un network europeo e italiano. Italiana sarà la squadra che parteciperà al progetto “Wires Crossed” a Bruxelles e durante la cerimonia di apertura di Galway 2020 (Capitale Europea della Cultura): formati dallo stesso Loreni in una serie di incontri presso la Scuola FLIC di Torino, un gruppo di funamboli (benvenuti anche gli amatori!) apprenderanno la struttura seriale e site specific di una performance funambolica, da ripetersi in diversi contesti. La “call” di ricerca dei funamboli verrà aperta in diverse città e contesti in diversi momenti dell’anno, attraverso la quale i cittadini potranno partecipare alla formazione ed alle performance finali. Il progetto prevede il coinvolgimento, oltre che dell’Italia, di Belgio, Irlanda, Portogallo e Svizzera. Seguito dai video artist “The Makkina”, l’intero processo sarà documentato nelle sue diverse fasi, e su di esso verrà infine prodotto un documentario. A settembre 2020 il progetto tornerà in Italia, dove a Dinamico Festival presenterà la performance in collaborazione con Parma Capitale Italiana della Cultura, Fondazione I Teatri e Fondazione Aterballetto. La prima del filmdocumentario avverrà sempre al festival, assieme ad una tavola rotonda tra operatori italiani ed europei coinvolti nel progetto sui temi dell’audience engagement con strumenti artistici.