Juggling Magazine #86 - march 2020

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foto di Susana Chicò

ANDREA SALUSTRI andreasalustri.com

MATERIA UNA COREOGRAFIA PER DIVERSE FORME DI POLISTIROLO ED UN UMANO

mio processo. Ho ottenuto le risorse per collaborare con artisti professionisti, residenze dove sviluppare le mie idee, e sono stato esposto ad un network brulicante di creatività. Allo stesso tempo sono stato selezionato anche per il programma di residenze di Chamäleon Production, finanziato dal senato di Berlino. La ricerca si è trasformata in uno spettacolo dalla Il mio viaggio con questo spettacolo è iniziato nell’aprile 2017 sotto struttura sempre più definita, e nel corso del 2019 lo abbiamo il nome di Polystyrene Research. Le idee dietro questa creazione portato in giro per festival europei insieme al mio team: Misono tante, e fortemente intrecciate al mio percorso personale. chele Piazzi, alla direzione tecnica, ed Eva Nalbach, responsaAppena ventenne mi esibivo come artista di strada nelle piazze bile di produzione per l’agenzia Aurora Nova. di Roma, dove sono cresciuto. Il mio linguaggio era la giocoleria. Durante questo viaggio, MATERIA ha assunto un’identità Ho sempre apprezzato l’arte di strada per essere avulsa dalla mista tra circo, teatro fisico, danza contemporanea e musica logica della compra-vendita, basandosi invece sul concetto di sperimentale. L’interdisciplinarità è stata una strategia deliofferta. Quest’idea era per me molto importante, distinguevo in berata con il duplice intento di non porre limiti alla ricerca modo appassionato gli spettacoli di strada che creavano sul materiale, e di riflettere sulle distinzioni tra diversi generi un’apertura verso lo spettatore, il cui approcciarsi costituiva un artistici, insistendo sulle contaminazioni elemento fondativo della stessa performance, da quelli che si possibili alle periferie di ognuno di essi. Se imponevano in contesti privi di scelta; e disprezzavo esibizioni Iniziai ad indagare la manipolazione di un oggetto fosse funche anteponevano in modo palese decisioni di carattere econocome simili domanzionale alla produzione di suono, assistemico alla propria integrità artistica. de trovano risposte remmo ad una performance di giocoleria Ero forte di questi pensieri, e tuttavia c’era qualcosa nella natura in altri campi artio ad un concerto? Se una specifica qualità circense del mio linguaggio, che contrastava con il mio ideale di stici. Terminata una di movimento del corpo derivasse da una spettacolo come libera condivisone di una pratica artistica, e che laurea in filosofia a manipolazione di oggetti indipendente, sanon mi allontanava, come avrei voluto, dalle performance che Roma, mi trasferii a rebbe uno spettacolo di danza o di circo? sdegnavo. Ero consapevole che certi trick in cui mi esibivo produBerlino per studiare E se la manipolazione stessa raggiungescevano stupore e apprezzamento da parte degli spettatori, ed io danza contemporase uno stato di indipendenza dal manipolanon mancavo di approfittare di questa dinamica. Ma ciò che veninea e coreografia. tore, si tratterebbe di una performance va applaudito, e ciò che io stesso presentavo, riguardava molto Attraverso la danza circense oppure di un’installazione? più le mie abilità che il mio lavoro in sé. Mi resi conto allora delho tessuto nuove Nel tentare non di rispondere, ma semplil’eroicità del circo, e della centralità del performer circense sulla relazioni con la giocemente di sollevare queste domande, sua performance. Decisi di allontanarmene, e da questo allontacoleria. Ho cominMATERIA ha sviluppato un linguaggio non namento sono nate tante domande in cui sono affondate e creciato a manipolare verbale, attraverso il quale uomo e polisciute le radici di MATERIA. È possibile sviluppare una disciplina oggetti di uso costirolo dialogano, osservando ed esploquale la giocoleria, che si basa sul dispiego di certe abilità, in mune, non già codirando la vitalità che si cela dietro questo modo anti-eroico? Come potersi concentrare sulla fascinazione ficati come attrezzi materiale, fino a renderlo vivo e protagoper la manipolazione, allontanandosi dalla bravura del manipoladi giocoleria, e quinnista dello spettacolo. tore e dalle dinamiche del rischio e del successo? di liberi dalla storia Il ruolo del performer scivola verso quele dal contesto cirlo del facilitatore, e il focus viene conticense di cui questi sono carichi. Il cuore di quella manipolazione si è spostato dai risulnuamente negoziato fra oggetto, manipotati della ricerca di movimento alla ricerca stessa, adoperando l’improvvisazione e la latore, e manipolazione. Lo spettacolo non-familiarità con quegli oggetti come strumenti compositivi. cerca di non forzare una narrazione, bensì Il mio incontro col polistirolo avviene per caso, mentre mi allenavo in uno spazio in costrudi dare allo spettatore la possibilità di zione dove lo utilizzavano come isolante. Questo materiale aveva così tanto da dire che deproiettare le proprie associazioni sul macisi di iniziare a modellare le mie scoperte in forma di spettacolo. Cercai supporto per la teriale scenico. All’interno di una struttucreazione, e così nel 2018 inviai la mia candidatura a Circus Next. Essere selezionato come ra definita, gli oggetti sono liberi di prenuno degli artisti vincitori dell’edizione 2018-2019 ha costituito un incredibile passo avanti nel dere iniziative. JUGGLINGMAGAZINE.IT

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