NUOVE PRATICHE DI UN CIRCO CHE CREA COMUNITÀ www.altrocirco.it - www.circosfera.it di Ilaria Bessone e Adolfo Rossomando
Foto di Andrea Vanni e Rosa Mantovani
rco”, di Valeria Campo e izzare ci Alessandro Serena - Franco Angeli Editore) (estratto dal testo pubblicato in “Conoscere, creare e organ
PREMESSA Il "circo sociale" e il "circo ludico-educativo" sono due "sorelle" che convergono nella grande famiglia delle comunità di circo, registrando uno sviluppo enorme a tutte le latitudini e interessanti applicazioni all'interno di eventi e manifestazioni culturali. Oggi il circo, su scala planetaria, non si pratica solo nelle scuole professionali di circo, sotto la guida di equipe di formatori, o all'interno degli chapiteau, dove il sapere viene tramandato di generazione in generazione. Centinaia di migliaia di persone – numeri mai raggiunti prima nella storia - praticano oggi le discipline circensi per i motivi più svariati. Giovani si trovano nelle Convention a scambiarsi con entusiasmo trick di giocoleria o sequenze acrobatiche. Insegnanti qualificati applicano la pedagogia del circo in corsi per ragazzi e ragazze che preferiscono sfera, palline e monociclo a pallacanestro, danza o atletica. Persone adulte si tengono in forma e riscoprono creatività e espressività grazie all’acrobatica aerea, come mai avevano immaginato sollevando pesi in palestra. Artisti professionisti, esperti di educazione fisica e psicologia formano team multidisciplinari che sognano e realizzano progetti in cui il circo diventa strumento di riscatto, rivelazione, emancipazione. Persone diverse unite dall’amore per il circo, che insieme si allenano, si emozionano, creano, vanno in scena. Il circo è diventato il sapere che unisce una grande comunità di pratica accessibile e aperta al territorio, in cui coesistono valori di partecipazione attiva, tolleranza, re-
sponsabilità, solidarietà, educazione, ricerca artistica, innovazione culturale. Una comunità che attrae al suo interno un pubblico vasto ed eterogeneo che, coinvolto inizialmente come beneficiario di corsi, eventi e spettacoli, assume successivamente un ruolo da protagonista, con effetti positivi che variano dall’empowerment individuale, al rafforzamento della cittadinanza attiva, all’accrescimento delle potenzialità creative individuali e collettive. Apprendimento, appartenenza, identità e pratica danzano insieme, si intrecciano creando percorsi e saperi sempre nuovi a partire dal nucleo fondamentale delle tecniche del circo.
WWW.JUGGLINGMAGAZINE.IT
30
Attraverso corsi e laboratori, questo modo di intendere il circo si rivolge a qualunque tipo di pubblico, incluso il pubblico potenziale, fatto da chi non ha mai immaginato di potersi cimentare con le arti circensi; inclusi i gruppi marginalizzati o a rischio di esclusione sociale, le persone in situazioni di vita precarie. Contesti e beneficiari sono i più diversi: dalle scuole di ogni ordine e grado, alle palestre di fitness, dai quartieri degradati di grandi città alle provincie e alle zone rurali e montane, dai centri diurni a quelli di accoglienza, dalle zone di conflitto ai campi profughi, dalle carceri alle periferie, il circo coinvolge persone di tutte le età, status socio-economico, abilità fisica e psichica, provenienza geografica e etnica, religione, cultura, storia ed esperienza personale. La giocoleria, l’acrobatica e l’equilibrismo si imparano con l’obiettivo di migliorare competenze motorie, emotive, cognitive e sociali, e al tempo stesso aumentare la fiducia in sé stessi e nel prossimo, la creatività, la coesione sociale e la solidarietà.
WWW.PROGETTOQUINTAPARETE.IT