LUNATHICA
31 MAGGIO / 29 GIUGNO FESTIVAL DIFFUSO NELLA PROVINCIA DI TORINO www.lunathica.it di Dario Duranti
Foto di Klak
Oltre 20.000 spettatori per un mese hanno applaudito le diciassette serate (a ingresso libero) della 19° edizione di Lunathica, il Festival di teatro di strada e circo contemporaneo fondato e diretto da Cristiano Falcomer. Un festival d’area che ha messo in rete gli otto comuni che ne ospitano gli spettacoli beneficiando del sostegno degli enti finanziatori, ma anche e soprattutto della comunità che partecipa non solo in veste di pubblico, ma anche con una nutrita schiera di volontari, cuore pulsante della manifestazione. Un vero festival diffuso dunque che vede gli spettatori spostarsi nei vari comuni per seguire il cartellone di appuntamenti, quest’anno attraversato dal tema della musica dal vivo, che ricorreva nella maggior pare delle produzioni per lo più in prima nazionale o regionale. Grande attenzione alle compagnie francesi, al tema della comicità e al linguaggio del clown declinato in varie sfaccettature: dai vulcanici acrobati Five Foot Fingers ai dolci Magik Fabrik, dalle graziose gemelle canadesi KifKif Sisters al poetico Bru-
nitus che ha toccato il cuore del pubblico con i suoi racconti di vita in strada. Tra le compagnie più attese i Bilbobasso che hanno proposto una satira dei rapporti di coppia tra spettacolari giochi di fuoco, esplosioni, cascate di scintille e danza; gli spagnoli Vaiven Circo, la fanfara di 13 elementi La Belle Image e gli straordinari
H
giocolieri della Compagnie POC protagonisti di una pièce che fonde alla perfezione musica dal vivo, body percussion,
danza e giocoleria con le palline: un capolavoro! Molto apprezzato anche il one man show di Mister David tra escapologia, circo e illusionismo. Parallelamente al filone principale delle compagnie IN un ruolo importante l’ha rivestito quest’anno Fili Sottili, la sezione sociale del Festival avente l’obiettivo di includere e integrare fasce disagiate, deboli e marginali della società attraverso azioni di circo e teatro sociale quali spettacoli, laboratori e incontri in collaborazione con compagnie integrate, cooperative e centri diurni del territorio. Da diversi anni il Festival sostiene i giovani artisti attraverso il Premio Gianni Damiano, quest’anno condotto da Lorenzo Baronchelli e che ha visto vincitore il giovane clown piemontese Giacomino Pinolo, che rivedremo in cartellone il prossimo anno con un lavoro di maggior respiro. Ma Lunathica non è solo spettacoli, bensì una festa che come una mongolfiera magica atterra nei comuni contagiandoli di colori (l’immancabile gialloblu), musica e allegria. Un’esperienza che il pubblico (davvero di tutte le età!) vive godendo della natura e dei centri urbani trasformati in palcoscenici a cielo aperto, ascoltando musica, sperimentando la giocoleria attraverso l’animazione di Atlas Circus e intrattendo i bimbi con le giostrine del Microcirco.
CIRQUE ROUAGES
Una delle compagnie di mente tra gli ingranaggi che lo punta di questa edizione è https://cirquerouages.wixsite.com/cirquerouages tengono in movimento; i fusenza dubbio CirqueRouanamboli sospesi scorrono ges che è andata in scena da un lato all’altro come con Sodade davanti a 2500 onde di un passato che rispettatori a Nole, a contattorna e riparte senza ferto con la natura, nella sugmarsi mai. Un inno alla vita gestiva cornice dell’oasi naportato in scena da un’ecturalistica “I Gorét” al cencellenza della scena frantro di un magnifico bosco cese che propone una poeraggiungibile a piedi o in bitica del corpo e dell’immacicletta attraverso sentieri gine accompagnata da musterrati e piste ciclabili. Su sicisti che suonano, cantauna struttura scenica che no e raccontano una favola ricorda un grande proiettodi grandi altezze. Ciò che re Super-8 con due gigantesorprende non è tanto o sche ruote capaci di tenere solo il livello tecnico, o l’alin tensione un filo/pellicola tezza a cui si esibiscono, su cui viaggiano a diversi bensì la perfetta fusione di metri da terra equilibristi e atmosfere e suggestioni, il funamboli, lo spettacolo, dialogo tra le evoluzioni ideato e diretto da Aurel acrobatiche e la musica, Prost, dispiega un flusso di sentimenti. I corpi di quattro artisti che rendono il tutto davvero ammaliante, esaltato in questo si muovono su un filo che sembra infinito scorrendo incessantecaso anche dal contesto, davvero bucolico e suggestivo. WWW.JUGGLINGMAGAZINE.IT
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