Señor Stets Lonely Orkestar è uno spettacolo musicale, un concerto visuale ed eccentrico. Melodie classiche e nuovi arrangiamenti vengono eseguiti da un personaggio dominato da un’ossessione: suonare tutti gli strumenti di un’orchestra contemporaneamente! È una guerra all’ultimo sangue tra il polistrumentista (giocoliere di ritmi e melodie) e i suoi strumenti; ma sembra abbastanza ovvio che gli strumenti risulteranno i vincitori. Karl Stets si definisce: “un perfezionista dell’assurdo, alla ricerca della modalità più complessa per realizzare le cose più semplici”. Effettivamente chi assiste a un suo spettacolo non può che restare sbalordito dalla follia e dall’originalità del personaggio, un one man band che unisce teatralità e musica in uno spettacolo di arte di strada. Classe 1974, danese, Karl Stets inizia i suoi studi artistici a Copenhagen come funambolo di corda molle, per proseguirli in Russia alla Moscow State Circus School. Lavora con realtà di grande rilievo, in Svezia con Circus Cirkor, in Danimarca con la storica compagnia False Majeure, con Kitt Johnson in “X-act” ed è uno degli attori dell’eccentrica produzione danese “The lemonkeepers”. Nel 2002 si trasferisce a Barcellona dove fonda la compagnia Lice de Luxe e avvia una collaborazione con Leandre Ribera. Nel 2005 vince il Premio Nazionale del Circo di Catalogna con lo spettacolo Rodo. Partecipa alla creazione di innumerevoli spettacoli e produzioni musicali nel ruolo di regista, attore, e musicista; ne sono alcuni esempi: Los Santos (Regia), Cuerdos (Idea, Performer, Musica, Regia), Lice de luxe (Performer), Con Aires de Circo (Performer), Masnou Orleans Band (Idea, Musica).
SHEDAN FIRE THEATRE
KAILA189.WIXSITE.COM/SHEDANFIRETHEATER
foto di Valerio Deidda
No timasta! É l’unico modo per riuscirci. Qualsiasi cosa voglia fare. La prima pedalata in bici, provarci con la persona che ti piace, andare a vivere da solo, fare un viaggio, crescere un figlio, scalare una montagna, affrontare il mare, migrare verso terre lontane, accogliere da terre lontane. No timasta di emozionarti, di applaudire, di urlare, di porgere la mano, aiutare, accettare di essere aiutato o semplicemente di essere chi sei. No timasta di dire quel che pensi, di ascoltare il cuore e di difendere con tutte le forze ciò che ti sussurra. No timasta di sognare... Del resto tutto gira intorno ai sogni, alle paure che ci infondono, e al coraggio che occorre per realizzarli. No timasta!
“Il concetto di progresso ci ha reso ciechi all’apocalisse”. Steampunk Movement, l’ultima produzione della compagnia sarda Shedan Fire Theatre, è uno spettacolo itinerante totalmente fuori dai canoni ordinari dell’immaginazione. Una parata spettacolo in cui quattro folli sopravvvisuti all’apocalisse marciano nella città alla ricerca della vita, o forse del proprio senno. Uno scienziato pazzo alla guida di questa missione in un’era post apocalittica moderna, dove l’essere umano è ormai completamente alienato dalla tecnologia moderna e dove i personaggi, uomini trasformati quasi in macchine perchè inglobati in un mondo ormai assuefato dalle nuove tecnologie, cercano con l’aiuto del pubblico le forme di vita sulla terra: piante che generino semi sui cui porre la speranza di una nuova esistenza. Una performance di grande impatto sul pubblico dove teatro di strada e trampoli, la mostruosità dei personaggi, le sonorità meccaniche, i costumi curati nel dettaglio creati da rottami e da latte rumorose, sono capaci di portare gli spettatori in una dimensione insolita e a tratti paranoide. Shedan Fire Theatre è un duo artistico nato nel 2013 dall’incontro e scambio di Sheila Suozzi e Daniele Migheli, che incentrano la loro ricerca artistica su spettacoli di fuoco, sul teatro di strada, sullo studio dei trampoli e sulla creazione di performance itineranti fuori dall’ordinario.
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foto di Lucia Herrero
KARL STETS